quotidiano - 11 marzo 2012

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GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO VIII - N° 60 - DOMENICA 11 MARZO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino A.I. Communication sede legale: via Gorizia, 42 - 86100 Campobasso - Tel. 0874.481034 - Fax 0874.494752 - Tel. Isernia 0865.414168 Ufficio Commerciale: Piazza della Vittoria, 5- 86100 Campobasso- Tel. 0874.318092 - Fax 0874.413631 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail RedazioneIsernia: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: A.I. Communication Sessano Del Molise (IS) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] L'Oscar del giorno lo asse- gniamo alla nuova coordinatrice pro- vinciale di Pro- getto Molise, Nun- zia Lattanzio. Nell'ottica del raf- forzamento sul territorio del mo- vimento, la segre- teria regionale ha puntato tutto sulla qualificata profes- sionista che rico- prirà l'incarico di segretario e sarà l'unica donna a guidare uno schieramento partitico. La Lattanzio ha ricoperto con estrema diligenza e competenza il ruolo di Tutore dei minori e non ha mancato mai di dire la sua sempre nel rispetto dei più deboli pro- prio per la delicatezza dell'incarico. Ora si accinge a guidare un movimento ed avrà l'opportunità di garantire quel con- fronto con i cittadini che attendono una nuova fase della vita politica molisana. Il tapiro dome- nicale a Gino Di Bartolomeo. Chi sa quali impegni improrogabili hanno investito il sindaco di Campobasso, in- vitato all’assem- blea pubblica per discutere di mobilità sosteni- bile, e clamoro- samente assente. La platea, riuni- tasi al convitto Ma- rio Pagano, di certo non lo avrebbe ac- colto con gli applausi. In sua vece, ha mandato il povero assessore alla Viabi- lità, Nicola Cefaratti. Eppure, quando si è trattato di accogliere le istanze dei 2 mila cittadini che hanno firmato per la riapertura al traffico di piazza Pepe, il nostro non si è tirato indietro. Evidente- mente, tra quei 2 mila prodi c’erano i suoi elettori. Un altro animaletto per la collezione del gettonatissimo big Gino: non esistono cittadini di serie A e citta- dini di serie B…o forse sì? L’Oscar del giorno a Nunzia Lattanzio Il Tapiro del giorno a Gino Di Bartolomeo PIETRACATELLA Frana sulla fondovalle Tappino: pugno duro dei sindaci per la messa in sicurezza A PAG. 8 CAMPOBASSO Fanno shopping con documenti falsi: denunciati due pregiudicati A PAG. 11 ATLETICA Intervista esclusiva ad Annalisa Minetti: “Lo sport mi ha ridato dignità” A PAG. 20

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Quotidiano - 11 Marzo 2012

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Page 1: Quotidiano - 11 Marzo 2012

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO VIII - N° 60 - DOMENICA 11 MARZO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 05 del 05/03/2005 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoA.I. Communication sede legale: via Gorizia, 42 - 86100 Campobasso - Tel. 0874.481034 - Fax 0874.494752 -Tel. Isernia 0865.414168Ufficio Commerciale: Piazza della Vittoria, 5 - 86100 Campobasso - Tel. 0874.318092 - Fax 0874.413631E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail RedazioneIsernia: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa: A.I. Communication Sessano Del Molise (IS)

Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

L'Oscar delgiorno lo asse-gniamo alla nuovacoordinatrice pro-vinciale di Pro-getto Molise, Nun-zia Lattanzio.Nell'ottica del raf-forzamento sulterritorio del mo-vimento, la segre-teria regionale hapuntato tutto sullaqualificata profes-sionista che rico-prirà l'incarico disegretario e sarà l'unica donna a guidareuno schieramento partitico. La Lattanzioha ricoperto con estrema diligenza ecompetenza il ruolo di Tutore dei minorie non ha mancato mai di dire la suasempre nel rispetto dei più deboli pro-prio per la delicatezza dell'incarico. Orasi accinge a guidare un movimento edavrà l'opportunità di garantire quel con-fronto con i cittadini che attendono unanuova fase della vita politica molisana.

Il tapiro dome-nicale a Gino DiBartolomeo. Chisa quali impegniimprorogabi l ihanno investitoil sindaco diCampobasso, in-vitato all’assem-blea pubblicaper discutere dimobilità sosteni-bile, e clamoro-samente assente.La platea, riuni-tasi al convitto Ma-rio Pagano, di certo non lo avrebbe ac-colto con gli applausi. In sua vece, hamandato il povero assessore alla Viabi-lità, Nicola Cefaratti. Eppure, quando siè trattato di accogliere le istanze dei 2mila cittadini che hanno firmato per lariapertura al traffico di piazza Pepe, ilnostro non si è tirato indietro. Evidente-mente, tra quei 2 mila prodi c’erano isuoi elettori. Un altro animaletto per lacollezione del gettonatissimo big Gino:non esistono cittadini di serie A e citta-dini di serie B…o forse sì?

L’Oscar del giornoa Nunzia Lattanzio

Il Tapiro del giornoa Gino Di Bartolomeo

PIETRACATELLA

Frana sulla fondovalleTappino: pugnoduro dei sindaciper la messa in sicurezza

A PAG. 8

CAMPOBASSO

Fanno shoppingcon documentifalsi: denunciatidue pregiudicati

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ATLETICA

Intervistaesclusiva ad Annalisa Minetti: “Losport mi ha ridato dignità”

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di Aldo Fabio Venditto

CAMPOBASSO. I vaccini gene-rano una risposta da parte dell'or-ganismo analoga a quella indottadalla malattia, ma in totale assenzadi manifestazioni cliniche esteriori.Per scongiurare il male e proteg-gerci, iniettiamo in vena un germevivo o una sostanza potenzialmentedannosa da esso prodotta. Così fa-cendo otteniamo un risposta im-munitaria, rafforzando le difese delnostro organismo che impara acombattere l’aggressione infettiva.

Il principio medico vale per gliuomini e allo stesso tempo è appli-cabile alle organizzazioni sociali. Intal senso, potremmo considerare lamissiva del presidente di Feder-farma, Sauro, un indizio sintoma-tico: la reazione di un copro (quellodei farmacisti) non completamentesano e perciò allergico al vaccino.Serve pertanto un richiamo, unadose maggiore d’indagine giornali-stica.

Il 31 maggio 2005 la Giunta re-gionale del Molise guidata da Mi-chele Iorio, con la delibera numero645, incarica la società Molise datidi realizzare e gestire un sistemainformativo integrato il cui scopo è“il monitoraggio e la validazionedella spesa medica farmaceuticaterritoriale a carico del Servizio sa-nitario nazionale”. Un’operazioneregolarmente effettuata dall’ente divia Genova, ma che avviene me-diante un controllo a posteriori,quando l’eventuale truffa è già stataperorata e risulta difficile da indi-viduare.

Onde evitare che farmacisti sma-liziati moltiplichino le fustelle sullericette, traendo un guadagno illecitoai danni dello Stato e dei cittadini,la nostra regione divenne il bancodi prova di un sistema sperimentale.Tale progetto, il Mef appunto,avrebbe dovuto generare “un ri-sparmio garantito – scrive AntonioPulpito, della Enterprise digital ar-chitects Spa, il 12 aprile 2005 – nellamisura pari all’11% della spesa far-maceutica ospedaliera attuale. Ov-vero 4,4 milioni di euro per ciascunanno di servizio, a fronte di quantorilevato dalla nostra indagine”.

In pratica, installando nelle far-macie dei computer simili a quelliche validano le schedine del Supe-renalotto e collegandoli ad una retededicata, avremmo “la verifica intempo reale dei risultati economici

d’esercizio”, impedendo dopo l’ac-quisto di un medicinale l’applica-zione inconsapevole per l’acqui-rente di ulteriori fustelle sullaricetta. Cancellando cioè la truffa,per mezzo di parallelo immediato“tra i diversi atteggiamenti prescrit-tivi” della cura. Insomma, il Grandefratello dei farmacisti.

Va sottolineato inoltre come, ri-spetto alla stima tecnica, ve ne siaun’altra politica emersa nel corsodel vertice romano del 12 maggio2005, tra l’allora viceministro del-l’Economia Mario Baldassari e il go-vernatore molisano Michele Iorio.Siglando il protocollo d’intesa peril progetto Mef, si afferma una pre-visione di “risparmio di circa 8 mi-lioni di euro all’anno sulla spesafarmaceutica convenzionata”. Unmilione in più di quanto riportatonel nostro precedente articolo e,

contestualmente, “viene definitoche il sistema da utilizzare nel pro-getto è ideato e brevettato dallaQ.E.I. srl”.

Ficcanasando tra i carteggi si tro-vano pure i resoconti economici,dettagliati e inequivocabili. Laprima fase del programma prevedela realizzazione dell’infrastrutturaper il centro di elaborazione infor-matico e la costruzione di 180 vali-datrici. Queste ultime sono con-cesse in comodato d’uso a tutte lefarmacie molisane: una per ogni at-tività commerciale, piccola o grandeche sia, ma dopo 9 anni l’hardwarediverrà un bene pubblico, di pro-prietà della nostra Regione.

La spesa per l’abbrivio organiz-zativo che la Molise dati ha pagatoalla Q.E.I. è di 3,8 milioni di euro,iva esclusa. Tre mesi dopo però,viene stipulata una convenzione tra

Regione e Mo-lise dati che pre-vede una spesed’investimentopubblico di circa4 milioni di euro,più iva che, a re-gime, sarebbero diventati 2,1 mi-lioni ogni dodici mesi da corrispon-dere alla Molise dati. Quest’ultimaavrebbe infine girato 97.500 euronetti mensili alla Q.E.I.

Il presidente di Federfarma, LuigiSauro, conosce la faccenda in det-taglio eppure nicchia. Sa bene comei farmacisti abbiano boicottato ilprogetto, adducendo scuse di ognigenere. Egli stesso descrive le ap-parecchiature “obsolete e lente, co-struite intorno ad un meccanismosuperato”. Lo stesso strumento pro-cessa a tutt’oggi milioni di giocatedella Sisal, in tempo reale e su tuttoil territorio nazionale, con tassi disicurezza ed efficaci indiscutibili.L’impianto però non sarebbe suffi-ciente per le ricette. È lo stessoSauro a ricordare disservizi, con fu-stelle strappate dalla meccanicadella validatrice o dati da inserirecon una tastiera, configurandoun’operazione farraginosa e dele-teria per gli affari. Fastidi risolvibili

a fronte del versamento, ai farma-cisti, di un euro per ogni ricetta chein tal modo diverrebbe più robusta,in qualche modo indistruttibile.

Da parte loro, i professionisti,hanno pure prospettato l’ipotesi digestire elettronicamente e in auto-nomia le ricette, con computer esoftware privati, in modo da tra-sformarsi da controllati in control-lori, installando un regime di auto-gestione. Alla faccia dei rimborsiche, ancora oggi, non quadrano deltutto.

L’ultima trovata è la riconversionedelle apparecchiature per la presaa carico del paziente, senza nullamodificare del vigente modello dicertificazione dei conti, evidente-mente gradito ai farmacisti.

Ecco, allora, la necessità di unvaccino e del conseguente richiamo.Perché anche le farmacie siano unacasa di vetro e i tanti soldi spesi fi-nora diventino la cura di un malepericolosamente sottovalutato.

211 marzo 2012

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In riferimento all’articolo Un vaccino contro l’avidità,pubblicato venerdì 9 marzo da La Gazzetta del Mo-lise, è doverosa una risposta chiara. Come si fa asparare a zero su un'intera categoria che svolge, so-prattutto nei piccoli paesi, un'attività sociale di sup-porto alla popolazione tale che, dalle indagini perio-diche condotte dagli addetti ai lavori, il farmacistarisulta uno degli operatori sanitari più benvoluto daipazienti?E' perverso parlare di "mero arricchimento", di "ap-posizione di fustelle in eccesso" e di “abitudini squal-lide” perché, di veramente squallido, c’è solo il par-lare a vanvera senza conoscere i meccanismi cheregolano l'attività lavorativa altrui.La Regione Molise da svariati anni controlla l'entitàdella prescrizione dei medici, stilando addirittura unagraduatoria e controlla le ricette spedite dalle farma-cie pezzo per pezzo, inviando periodicamente il rias-sunto dei controlli con l'annesso consuntivo del dare

o avere.Quando mai sarebbe possibile secondo questa gros-solana versione, truffare la Regione addirittura per 7milioni di euro? E da chi ha avuto l'informazione cheil progetto Mef costerebbe 8 ulteriori milioni?Chi scrive è al corrente che siamo già alle sogliedell’istituzione della ricetta elettronica con l’elimina-zione di tutto il cartaceo e quindi delle fantomatichefustelle? Si sa che inviamo al Mef i report tutti i mesisecondo l’articolo 50?Siamo al delirio pseudo-giornalistico che rifiutiamocategoricamente e rimandiamo al mittente.In quanto alle lamentele dei lavoratori del progettoMef, pur condividendo la situazione di disagio chestanno vivendo per la perdita del lavoro, oltrequanto già chiarito dal presidente Sauro, si precisache il progetto è stato interrotto perché tutti i far-

macisti sperimentatori hanno segnalato (e ci sono ireport) difficoltà relative a: inceppamento casuale efrequente; apertura della macchina con ripulitura dellettore interno; difficoltà a processare ricette redattea mano con immissione del codice fiscale ed altriparticolari in modo manuale (con il relativo allun-garsi dei tempi di processo); ricette con centralitàsfalsata che presentavano difficoltà di lettura; importinon corrispondenti a quelli riportati dal programmatradizionale; mancata lettura del/i fustello/i con rela-tiva differenza di totale, comparata con quanto tota-lizzato dal programma tradizionale; tariffazione paral-lela; rumore ossessivo e consistente della macchinaper tutto l’orario di lavoro.Siamo sicuri che la macchina fosse rispondente allenorme in materia di sicurezza? Per assurdo, sarebbestato necessario indossare cuffie antiacustiche du-

rante il lavoro? Quante postazioni, quante macchinee quanti operatori avrebbero dovuto avere le farma-cie urbane che spediscono un numero consistentedi ricette? Chi avrebbe pagato questi costi?Per tutte le suddette ragioni, ma soprattutto a causadell’ormai imminente partenza della ricetta elettro-nica, per venire incontro alle istanze dei lavoratoridel progetto Mef, e solo per loro, la Federfarma Mo-lise si dichiara disponibile a riconsiderare la possibi-lità di riconvertire il progetto ormai obsoleto, inun’altro più attuale: la presa in carico del paziente daparte della farmacia con attività di cup pass; web dpce assistenza domiciliare.Ciò consentirebbe alla Asrem di controllare intempo reale tutte le altre attività, inerenti il rapportofarmacia – paziente, razionalizzando acquisti, scortee consegne. Come già detto siamo disponibili a fare,ma solo cose fattibili e serie.

Il direttivo di Federfarma Molise

IL RICHIAMODEL VACCINO

La nota di Federfarma

Federfarma minimizzaLe cifre però parlanochiaro. Con il sistemaMef a regime il Moliserisparmierebbetra i 4,4 e gli 8 milioni di euro ogni annoCuriamoci

La soluzione èla ricetta elettronica In qualche modo bisogna vederci chiaro nei conti della sanità.Abbiamo perso un lustro e milioni di euro per sviluppare unprogetto serio, concreto e funzionale, ma evidentemente sco-modo e perciò bocciato. Oggi ci troviamo con gli stessi problemidi sempre e una nuova ricetta per curare le casse pubbliche: laricetta elettronica. Lo stesso Sauro deplora l’inutilità di validarele ricette cartacee se entro pochi mesi debutterà il nuovo si-stema digitale.Con il decreto 2 novembre 2011, infatti, il Ministero dell’Econo-mia chiede alle Regioni di concretizzare entro dicembre 2012 ilsistema di ricetta elettronico. Restano escluse dal provvedi-mento solo le prescrizioni di farmaci stupefacenti e di sostanzepsicotrope per le quali sopravvivrà la classica ricetta. Perso iltreno della validatrice dunque, ne arriverà un altro entro fineanno. Fermo restando l’assurdo ritardo accumulato.

Sottovalutare i sintomi è pericoloso

Perso un treno, ne arriverà un altroFermo restando il ritardo accumulato

Molise dati e Q.E.I. hanno creatoil Grande fratello dei farmacistiAll’occhio informaticonon sarebbe sfuggito nulla

Le 180 validatrici sono simili a quelle che processano, senzaintoppi, milioni di giocate del Lotto e del Superenalotto

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Hit Parade, trasmissione radiofonicache ebbe un largo larghissimo seguitoper almeno una ventina d'anni nel no-stro Paese. Una trasmissione capacedi assurgere a fenomeno, fino a gene-rare numerosi tentativi di applica-zione dei propri meccanismi, pertacere dei tentativi di imitazione.Oggi, e per ogni settimana, un discoaccompagnerà uno dei protagonisti diquesta rubrica.

Leitmotiv.Per l’assessore alla Sanità,

Filoteo Di Sandro, alla lucedella questione Cardarelli,

sembrano ‘volare’ le paroledella canzone: Pietre

C A M P O -BASSO. “Tusei buono(con il Car-darelli) e titirano le pie-tre, sei cat-tivo (con laCattolica) e titirano le pie-tre, qualunquecosa fai (per lasanità), dovunquete ne vai, tu semprepietre in faccia pren-derai”, è questo il moti-vetto che da qualche tempoè costretto a canticchiare l’as-sessore regionale alla Sanità, Filo-teo Di Sandro. La questione dell’emo-dinamica contesa tra Cattolica eCardarelli, una bozza ancora non in vi-sta dei sub commissari del nuovo pianosanitario, una sequela di situazioni inessere nella sanità privata rendonoproblematica la vita dell’assessore chesi trova preso a pietrate da tutte leparti. In campo sono scesi i sindacati,

lo stesso Ordine dei medici mentre in-furia la querelle politica su cosa farenei prossimi mesi. Tutto questo in at-tesa che si possa arrivare alla defini-zione di una nuova programmazioneattraverso lo strumento del piano sa-nitario. Nel contempo, però, sull’asses-

sore alla Sanità continuano a piovere‘Pietre’ come il motivo della canzoneche nel 1967 portò al successo Antoine.Chissà cosa passa in testa all’assessorenel mentre canticchia le strofe dellacanzone. “Se lavori ti tirano le pietre,non fai niente e ti tirano le pietre...”

Progetto Molise rilancia“Una nuova politica

che parli ai cittadini”di Giuseppe Di Iorio

CAMPOBASSO. Progetto Mo-lise si rafforza sul territorio e ri-lancia la sua azione polita e pro-grammatica in vista delleprossime scadenze elettorali apartire dalle Comunali di Isernia.Un movimento che è cresciuto nelcorso degli anni e che è riuscito apenetrare sul territorio grazieall’azione sinergica dei suoi diri-genti capaci di suscitare atten-zioni e stimoli al dibattito. Nel-l’ambito proprio del percorso dicrescita e nel rafforzamento dellastrategia politica si fa sempre piùstrada l’ipotesi della nomina diNunzia Lattanzio a coordina-trice provinciale di Campo-basso del movimento. Frescadell’ottimo risultato maturatonella lista di Progetto Molisealle ultime regionali e fortedella sua preparazione, dimo-strata con ampi e meritati ri-sultati nel suo ufficio di Difen-sore dei minori, la Lattanziopotrebbe essere la chiave divolta del movimento per il de-finitivo rafforzamento dellapresenza sul territorio. Del re-sto, la politica ha necessità diritrovare, attraverso leadership

condivise e preparate, la giustastrada per garantire risposte alleproblematiche aperte e, soprat-tutto, capaci di tornare a suscitarequelle passioni ideali che sono fi-nite nel cassetto del dimentica-toio. Partendo da queste sentiteesigenze di partecipazione, Pro-getto Molise rilancia la sua azionesul territorio e, attraverso la sem-

pre più certa nomina di NunziaLattanzio a presidente provincialedi Campobasso, con l’apporto ditutte le componenti che ne hannopermesso la nascita e il radicarsiin regione portare a compimentoquanto disegnato strategicamentedalla segreteria regionale. Nuovobanco di prova sarà il Comune diIsernia dove il prossimo 6 maggio

si voterà per l’elezione del Sin-daco e il rinnovo del Consiglio co-munale. Senza trascurare, però,altre realtà comunali minori doveProgetto Molise è presente con isuoi rappresentanti e qualcheSindaco. Una partita che la diri-genza tutta si dice pronta ad af-

frontare nel migliore modo pos-sibile cercando, anzi, di rilanciarele prerogative proprie del movi-mento e di alimentare dibattiti econfronti aperti con i cittadini an-che nel tentativo di riavvicinarela politica ad una società semprepiù lontana.

Nunzia Lattanzio probabilecoordinatrice provinciale del movimento a Campobasso

CAMPOBASSO. "Definire “schizofrenico” l’atteggiamento della sinistra sui ri-corsi elettorali è quantomeno benevolo". Lo sostiene il senatore Ulisse DiGiacomo coordinatore regionale del Pdl. "Dopo aver cercato inutilmente dibloccare la proclamazione del vincitore Michele Iorio - aggiunge l'esponentedi centrodestra - hanno immediatamente presentato ricorso, anzi due ri-corsi. Nel primo, chiedono l’annullamento delle elezioni per presunti vizinella presentazione delle nostre liste. Nel secondo, addirittura, chiedono ilsovvertimento del risultato elettorale con il riconteggio delle schede. Bene,a che punto siamo? Siamo al punto che le verifiche sulle liste non hanno evi-denziato anomalie sostanziali che possano mettere in dubbio la loro regola-

rità, tanto che erano già state riammesse ( vedi la lista di Molise Civile) da uncollegio di magistrati. Per quanto riguarda invece il riconteggio dei voti, ilcontrollo delle schede ha evidenziato finora che Michele Iorio ha vinto conpiù voti rispetto a quelli a lui assegnati all’atto della proclamazione. Ciò no-nostante, assistiamo quotidianamente a dispute paranoiche tra i rappresen-tanti della sinistra tra chi vuole portare avanti entrambi i ricorsi e chi unosolo, affermando che così si torna prima alle urne…” E dimenticano -chiude Di Giacomo - anche che siamo noi a voler accertare la verità, con-vinti come siamo che lo scarto con cui ha vinto Iorio è certamente più am-pio di quello assegnato".

Di Giacomo: “Ricorsi, centrosinistra schizofrenico”

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C’è un filo rosso che unisce la mitica schedina, compagna di tante do-

meniche calcistiche, al più moderno Superenalotto. È un legame fami-

liare, insospettabile. Il Totocalcio infatti, fu ideato da

Massimo Della Pergola, Fabio Jegher e Geo Molo nel

lontano 1946 e, dopo la prima fase di assestamento,

assunse la definiva formula dei 13 risultati da prono-

sticare. La giocata di una colonna costava 30 lire e il

primo vincitore fu Emilio Biasotti, un milanese origi-

nario di Roma, che indovinando la combinazione

vincente aggiudicandosi 426.826 lire. Un gran bel

gruzzoletto per l’Italia dell’immediato dopo-

guerra.

Oltre mezzo secolo dopo, Rodolfo Molo, ex

presidente di Sisal e figlio di Geo Molo, uno de-

gli inventori del Totocalcio appunto, partorì

un’idea geniale, tanto semplice quanto perico-

losa. Il Superenalotto è un gioco d’azzardo a

tutti gli effetti, con un’unica, fondamentale

differenza: se nel Belpaese ci sono soltanto

4 casinò dove dilapidare i propri risparmi, la

rete di terminali collegata alle scommesse

di Stato vanta oltre 33mila terminali instal-

lati in locali pubblici di ogni tipo, dai bar e tabaccherie alle

edicole e ai centri scommesse. Un tramaglio che sta impoverendo sensi-

bilmente soprattutto le fasce deboli della società, i soggetti con tassi di

scolarizzazione più bassi ed economicamente già sofferenti. Senza consi-

derare le patologie legate all’ossessione del gioco, in costante aumento.

In cinquant’anni o poco più, il Totocalcio ha subito una mutazione gene-

tica, trasformandosi da gioco, da sfida con se stessi e con gli amici, in un

business milionario privo di regole, il cui unico obiettivo è moltiplicare

le puntate e di conseguenza le entrate per i soggetti – pubblici e privati

– che si arricchiscono sulle tasche e sulla pelle degli italiani.

CAMPOBASSO. Il Molise è la re-gione italiana con il più alto tassodi scommettitori. Stando ai dati dif-fusi dal Cnr – il Consiglio nazionaledelle ricerche – il 57,5% dei nostricorregionali gioca sistematica-mente, non rinunciando al brividodelle scommesse. Sul podio anche Campania (51,5%)e Sicilia (50,7%).

Il Sud insomma troneggia nell’azzardo e, standoall’analisi, i molisani prediligono il lotto o il supe-renalotto (67,5%), spendendo non meno di 50 euroal mese. A ruota le scommesse sportive (35% circa)e i giochi on line (10%).

I dati del comparto giochi, resi noti dai Monopolidi Stato (Aams), denunciano inoltre l’exploit dellelotterie istantanee come i Gratta e vinci che hannoraccolto 10,2 miliardi su tutto il territorio nazionale.Ad inquietare comunque, è il dato degli apparecchislot e videolottery che da soli hanno racimolato oltre44 miliardi lordi di euro in tutt’Italia.

Povero MoliseNostro il primato nazionaledegli scommettitori

Estrazioni e Gratta e vinci fruttano

allo Stato oltre 10milardi di euro l’anno

Senza lavoro né futuro, cerchiamo

di cambiare vita come possiamo

L’ILLUSIONEdel giocod’azzardo

di Aldo Fabio Venditto

Dove non può la politica, sporca, corrotta e inte-ressata, riesce la fede, accorta alle anime e non soloai conti in rosso. Lo Stato italiano ha ignorato il pro-blema del gioco d’azzardo, incentivando pratichepericolose e suggerendo, per anni, il miraggio diuna ricchezza facile, improvvisa, addirittura popo-lare.

Negli ultimi tempi si è assistito ad un profluviodi Gratta e vinci e di concorsi a premi, con jackpotmilionari o promesse di rendite a vita. Non stupiscepertanto che gli italiani abbiano speso 76,5 miliardidi euro al gioco nel 2011, uguagliando la cifra delleultime tre manovre finanziarie varate dai governiBerlusconi e Monti. Sono però le giocate a destarepreoccupazione: le schedine acquistate sono au-mentate di 15 miliardi in dodici mesi e la misura ècolma. Stando alle dichiarazioni del ministro, pro-fessore Andrea Riccardi: “In Italia si sta manife-stando una vera e propria dipendenza psicologicadal gioco, la cosiddetta ludopatia, un comportamentocompulsivo, assimilabile alla tossicodipendenza oall’alcolismo”.

Il sogno di cambiare vita costa tra l’uno e i cinqueeuro ed ha forme moderne, accattivanti. La crisi poiha fatto il resto e l’azzardo prospera, raccogliendole ansie di chi vede eroso il proprio futuro e ricorrealla scommessa per riaffermare una flebile speranzadi cambiamento. Giocare “non richieda fatica, lavoroe pazienza”, spiega il titolare del dicastero per laCooperazione internazionale, per conseguire tra-guardi su basi meritocratiche. È piuttosto un surro-gato, “un'illusione. Talvolta, il gioco è anche rifugio,dopo tante frustrazioni, sperando di cambiare unasituazione di disagio in una conduzione fortunata.Ma spessissimo la magia non riesce”.

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanitàgli italiani malati di gioco sarebbero circa un milionee mezzo, il 3 per cento della popolazione. Di normauomini col tassi di scolarizzazioni bassi, spesso ad-dirittura senza diploma, ma non mancano le donne.La politica si muove, finalmente, limitan-dosi tuttavia alla forma. Re-

golare gli spottelevisivi e radiofonici na-

sconde il problema, senza cancellarlo. Leentrare per lo Stato infatti, sono ingenti: si parla dioltre dieci miliardi di euro, buoni a tenere a galla labagnarola Italia. Pertanto, se il baco vince sempre, ilnostro paese non può rinunciare agli introiti delgioco d’azzardo, pur essendo costretto a smettere ipanni dell’allibratore, vestendo quelli più rassicu-ranti di un ministro cattolico, tutto casa, chiesa e ri-cevitoria.

Tutto in famiglia.

Dal Totocalcio al Superenalotto

Mezzo secolo di scommesse

ci ha definitivamente corrotto

Nel 2011 gli italiani hannospeso 76,5 miliardi di euro conseguendo vincite nette

per 18,4 miliardi

L’incremento delle giocate rispetto al 2010 è stimatoin oltre 15 miliardi di schedine. Serve un freno

Concorso Data V

incita in euro

Luogo Provincia

36 4/05/2005

71.767.565,57

Milano M

ilano

65 13/08/2003

65.985.105,96 Veduggio Con Colzano Milano

127 17/12/2005

62.524.371,05

Sangano Torino

24 24/03/2004

45.750.866,23

Barletta

Bari

11 06/02/1999

44.655.183,88

Grottaglie Taranto

78 29/09/1999

44.346.814,39 Montopoli Di Sabina

Rieti

31 17/04/2002

40.860.816,17 San Vito Dei Normanni Brindisi

101 12/12/2002

38.686.791,42

Firenze Firenze

86 27/10/2004

37.987.704,10

Livorno Livorno

16 07/02/2006

36.598.230,91

Torino

Le vincite record del Superenalotto

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11 marzo 2012

CAMPOBASSO. I sindaci del cratere si-smico sono pronti a protestare contro lamancata firma, da parte del presidente delConsiglio dei ministri, dell’ordinanza di pro-roga dello stato di criticità.

Se non ci saranno novità, come è probabile,martedì occuperanno l’aula del Consiglio re-gionale per sensibilizzare la politica sul pro-blema. Il sindaco di San Giuliano di Puglia,Luigi Barbieri, portavoce dei quattordici am-ministratori, ha espresso tutta la sua preoc-cupazione sul silenzio che è sceso sulla vi-cenda. Alla sua preoccupazione risponde ilconsigliere delegato per la ricostruzione, NicoRomagnolo, ex sub-commissario, che cono-sce molto da vicino la problematica.

Consigliere, cosa pensa dell’iniziativadei sindaci di occupare il Consiglio regio-nale, martedì prossimo?

“Fanno bene a protestare, bisogna farsisentire. Certo non possono protestare controil governatore . Qui è sempre la solita cosa. Ilpresidente si impegna per avere i fondi, liottiene e nessuno dice niente. Si è impegnatoper tante altre cose. Non è lui il responsabiledi questa situazione”.

Lei ha qualche elemento in più, rispettoa quelli in possesso dei primi cittadini?

“Il presidente ha ricevuto rassicurazionida parte del governo sulla firma dell’ordi-nanza. E’ stata prodotta tutta la documenta-zione che ci era stata richiesta”.

La documentazione riguardava il tagliodelle spese per il personale della strutturacommissariale?

“Sì, di tutto l’apparato. Noi abbiamo datola nostra disponibilità ed il presidente si èdetto pronto ad istituire un tavolo tecnico nelquale discutere come continuare nel futuro.La ricostruzione non la finiamo certo nelcorso di questo anno, ce ne vorranno moltialtri di anni. I fondi sono arrivati a rilento.Un esempio per tutti: San Giuliano è stataricostruita tutta quanta in dieci anni. Se aves-simo ricevuto le risorse con regolarità

avremmo ricostruito anche altri paesi”.I sindaci contestano a Iorio di aver ema-

nato il provvedimento di proroga per lastruttura commissariale e di non averlofatto per i Comuni. Lei cosa risponde?

“Il presidente è commissario delegato perla gestione del post-terremoto di tutti i co-muni colpiti, ma al tempo stesso è anche ti-tolare della struttura commissariale e quindiha potuto emanare direttamente il provve-dimento. I sindaci potevano fare altrettanto.In effetti qualche sindaco ha emanato unprovvedimento di proroga dei contratti peri dipendenti. Se poi le risorse dell’ordinanzanon dovessero essere disponibili, sarannoutilizzati fondi del Comune. Questo è tutto.Ma il presidente non può intervenire sulComune, non ha il potere di farlo. Se poinon c’è la criticità non è neanche commis-sario. Non è questo il problema. Ora non cidobbiamo attaccare alla questione dei di-pendenti? Interessa poco. Certo, mi interes-sano perché possono mandare avanti la ri-costruzione, dal punto di vista tecnico.Quello che interessa veramente è la firmadell’ordinanza, perché ci consente di spen-dere le risorse che il governo centrale ci hadato”.

A quanto ammontano i fondi di cui di-spone la Regione?

“Abbiamo 346 milioni di euro”.Sono bloccati senza poter essere spesi?“Certo, perché vanno a finire nel Patto di

stabilità della Regione. Con lo stato di criticità,invece, non siamo vincolati al Patto di stabi-lità e possiamo spendere le risorse nel modoche riteniamo più opportuno, in piena auto-nomia”.

A che punto è la ricostruzione dei Co-muni del cratere sismico?

A Casacalenda, per esempio, siamo al 90%,a Morrone all’80, Provvidenti ha finito, Larinoè al 50%. Facendo una media siamo intornoal 40%”.

Torniamo alla protesta di martedì, con

l’occupazione del Consiglio regionale…“Se serve per attirare l’attenzione del go-

verno centrale, allora ben venga”. In realtà il consigliere del Pd Petraroia

ha detto chiaramente che i sindaci prote-steranno nel palazzo sbagliato. Il Consi-glio, insomma, non può fare nulla, l’altropalazzo, quello della Giunta, evidente-mente sì…

“Adesso cominciamo con le solite polemi-che che non servono a niente e non portanoa niente. Secondo me l’intenzione dei sin-daci è quella di coinvolgere anche il Consi-glio regionale per dare maggiore peso allaprotesta, per far capire al governo centraleche il problema esiste, è reale. Abbiamoavuto, con un provvedimento dello Stato, lacriticità per tre anni, chiusa la fase del-l’emergenza. Due anni sono già passati, neresta solo uno, quello attuale. A novembreabbiamo fatto la richiesta di rinnovo.

A gennaio la Protezione civile ha elabo-rato l’ordinanza, un’altra a febbraio, checonteneva anche i famosi tagli richiesti dalministero dell’Economia e ora siamo in que-ste condizioni. Se non c’era l’intenzione diconcedere la proroga, ci saremmo organiz-zati per tempo ed in maniera diversa”.

In che modo?

“Istituendo untavolo tecnico perdecidere il modoin cui gestire ifondi che comun-

que sono già stanziati. Non si può cambiarein corsa. Se viene dato uno strumento, nonlo si può annullare dall’oggi al domani, conle immaginabili conseguenze”.

Ammesso che l’ordinanza venga fir-mata, al termine dell’ultimo anno di statodi criticità cosa accadrà?

“Nel frattempo la Regione potrà legiferarein materia, stabilendo i criteri, le priorità egli strumenti per la ricostruzione”.

Consigliere, lei è ottimista? Pensa chela firma dell’ordinanza arriverà?

“Sono stato fiducioso e lo sono ancora per-ché conosco la forza del presidente per ri-solvere il problema. Ma sono amareggiato,perché se non riusciamo a difendere i nostriconcittadini all’estero, visto quello che è suc-cesso nelle ultime ore in Nigeria, figuriamocise il governo può interessarsi della nostrasituazione. Questo governo serve solo permettere a posto i conti, non c’è un’interlo-cuzione “.

Ma il governo tecnico ha il compito dimettere a posto i conti. La politica è altracosa…

“Lo so, appunto. Monti vuole mettere aposto i conti, puntare alla ripresa…Ma qualeripresa , se si tengono bloccati i fondi? Iosono molto perplesso”.

E’ il governo centrale a dover intervenireIl presidente della Giunta sta facendotutto ciò che è nelle sue possibilità

“I sindaci protestano?Ingiusto farlo controil presidente Iorio”

Nico Romagnuolo rispondealle accuse mosse da Luigi Barbierisulla mancata firma dell’ordinanzadi proroga dello stato di criticità

Il monito. Mario Pietracupa invita tutti al dialogo

CAMPOBASSO. “Nonsarà consentito a nes-suno di occupare il Con-siglio regionale. Istitu-zione che appartiene atutti i cittadini molisani edi cui mi sento, e pertanto sarò, garante in loronome”. E’ categorico il presidente del Consi-glio, Mario Pietracupa, in risposta all’annunciatamanifestazione dei sindaci del cratere a palazzoMoffa. “In riferimento alle notizie diffuse sugliorgani di stampa - scrive Pietracupa in una nota- ho provveduto tempestivamente a richiedereulteriori informazioni al presidente della Giuntaregionale, Michele Iorio, il quale mi ha assicu-rato, semmai ce ne fosse stato bisogno verifi-cato il suo costante impegno nell’ambito dellaricostruzione, che la partita è ancora in atto edè in corso una serrata trattativa con il Governonazionale per garantire le migliori soluzioni

nell’interesse dei cittadini delle popolazioni in-teressate e delle amministrazioni. Ho oltretuttoricevuto rassicurazioni di un costante e pun-tuale aggiornamento in merito - prosedue ilpresidente - Colgo l’occasione per richiamare alsenso di responsabilità tutti quegli amministra-tori che hanno svolto da sempre il loro ruolocon competenza, abnegazione e grande senso disacrificio. E’ dovere di tutti coloro che rappre-sentano le Istituzioni, nel rispetto della genteche ci osserva e ci giudica per quanto diciamo efacciamo, perseguire la strada del confronto,della mediazione e del dialogo, giammai quelladello scontro”, chiude Pietracupa.

“Non sarà consentitoa nessuno di occupareil Consiglio regionale”

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CAMPOBASSO. "In riferimento ad alcune notizieapparse su qualche quotidiano locale, desidero farechiarezza e luce su posizioni e considerazioni, total-mente fuorvianti, riguardo la posizione espressa dalsottoscritto, qualche giorno fa, in merito alle pros-sime elezioni amministrative di Isernia". Lo sostieneil coordinatore regionale dell'Udc, Luigi Velardi."Prima di tutto intendo precisare che tra me ed ilcollega Mimmo Izzi non esiste nessun conflitto enessun accavallamento sul territorio, in quanto en-trambi vertici regionali del partito e titolari allostesso modo di responsabilità e coordinamento po-litico. A testimonianza di ciò, il congresso tenutosiieri a Petacciato, dove ha trionfato la linea dell’uni-tarietà e che ha portato all’elezione del nuovo coor-dinatore Provinciale di Campobasso, dove MimmoIzzi era presente, senza ricorrere a votazione, inquanto candidato unico". Sulla questione della can-didatura di Rosetta Iorio a Isernia, Velardi ribadiscela bontà della scelta.

"Per tornare alla questione, non ho mai osteggiatola candidatura a Sindaco di Rosa Iorio, persona diindiscutibile capacità e competenza amministrativa;ho semplicemente chiesto, ed ottenuto ieri sera, untavolo di confronto con il Pdl e con tutti i partitidella coalizione, per impostare un percorso comuneche portasse all’individuazione di un progetto uni-tario, del programma elettorale ed ovviamente delcandidato. Da coordinatore di un partito credo chequesta sia linea più corretta nei confronti degli al-leati, ma soprattutto nei confronti dei nostri elettorie dei nostri vertici nazionali, fin ora sempre d’ac-cordo nelle nostre posizioni regionali.

Per me chiedere un confronto ed un tavolo di ri-flessione politica non è stato mai e mai sarà un mi-sfatto o un atto irrispettoso nei confronti di qual-cuno o qualcosa.

Al fine comunque di favorire migliore soluzione escoraggiare ulteriori strumentalizzazioni, lascio sin

d’ora ogni decisione riguardo alle attività legate alleamministrative di Isernia all’amico Mimmo Izzi, ov-viamente invitandolo ad avere l’accortezza di in-formare e raccordarsi con la Segreteria Nazionale.

Ciò per porre fine ad un caso che non esiste -chiude Velardi - ma che qualcuno vuole far nascere,per qualche personale tornaconto e magari per met-tere in discussione, come già citata, la mia stimaverso Rosetta Iorio oppure il mio ottimo rapportocon il collega Mimmo Izzi".

Regione

L’assessore ai Trasporti parla anche dei rapporti con Mimmo Izzi: non sono in conflitto con lui

Riceviamo e volentieri pubblichiamo nota delconsigliere regionale dell’Idv, Cosmo Tedeschi,in riferimento all’articolo pubblicato due giorni fasu queste colonne dal titolo ‘Idv: Ricorsi, si vadaavanti’. Ecco cosa precisa il capogruppo dell’Italiadei Valori: “Va evidenziato con chiarezza chePaolo Frattura è e resta il leader della coalizionedi centrosinistra. Per quel che riguarda, invece, lavicenda dei ricorsi elettorali ritengo vadano ri-spettate le richieste presentate dai legali”.

Luigi Velardi: “Mai osteggiatola candidatura a sindaco di Rosa Iorio

Rettifica

L’intervento del coordinatore regionale dell’Udc: ho chiesto un confronto con il Pdl per impostare un percorso comune

Nevicata eccezionale quella da metà gennaio a oltremetà febbraio. Eccezionale anche la mobilitazione di uo-mini e mezzi per fronteggiarla. Nulla da eccepire. E unavolta scomparso il manto nevoso, eccezionale s’è rivelatoil danno procurato dalle precipitazioni atmosferiche, so-prattutto alla flora, e dalla mano (maldestra?) degli uo-mini, soprattutto alle carreggiate stradali, ai marciapiedi,alla segnaletica stradale, ai pali della luce, alle delimita-

zioni e agli inviti alle rotatorie stra-dali, ai muretti di contenimento: untritatutto, con il crisma dell’eccezio-nalità. Senza con ciò diminuire l’ap-prezzamento per l’impegno profusoe il numero dei mezzi meccanici uti-lizzati.

A proposito dei quali sarebbe statoil caso fossero contraddistinti da unsegno di riconoscimento per distin-guere i mezzi meccanici privati daquelli pubblici. Così come, di fronteallo sconquasso ch’è c’è stato, molti sisono domandati se all’entità deldanno corrisponda o meno un ugualnumero di denunce al sistema assicu-

rativo. Insomma, ora chi paga? Va a finire che gli stessi che il danno lo hanno procurato

nel mentre sgombravano la neve ad un’elevata tariffaoraria saranno gli stessi che guadagneranno altri soldiper ripararlo.

Per una eccezionale combinazione, infatti, i soggettiprivati che dispongono del maggior numero di mezzisgombraneve sono gli stessi che “tradizionalmente” ven-gono chiamati a mettere riparo.

Eccezionale

Dal Movimento Consumatori la richiesta diun inventario dei danni a cascata provocatidal maltempo che ha colpito il Molise loscorso mese di febbraio.

Il presidente, Filippo Poleggi, ha sottoli-neato i disagi provocati dalle carenze del ser-vizio postale, dovuti alla ridotta mobilitàcausa neve segnalati da molti cittadini resi-denti nei centri minori, ai trasporti su rotaiainterrotti ed alla insufficienza della proposta,lanciata da Trenitalia, di restituire il costo del

biglietto ai viaggiatori che hanno subito di-sagi.

“Crediamo - conclude Poleggi - che questinon siano gli unici casi di problemi diretta-mente causati dal maltempo e ‘ a cascata’ chesi sono verificati e si verificheranno a breveper disservizi e ci pare opportuno che il Pre-fetto convochi un tavolo con la chiamata digestori dei servizi, delle associazioni dei con-sumatori, dei portatori di interessi collettiviper un inventario di tutte queste situazioni

ed operare perché non sia sempre il cittadinoincolpevole a pagare i prezzi dei disservizi,soprattutto per le criticità che anche con ilmaltempo non dovevano verificarsi. Per partesua il Movimento Consumatori ha assuntoiniziativa chiedendo all’Autorità della pro-duttività e dell’energia di convocare un tavolodi concertazione tra i gestori e le associazionidei consumatori che si terrà il 21 marzo, nelcorso del quale verrà posto anche il problemadell’effetto domino delle criticità”.

Danni causati dal maltempo: Poleggi chiede un incontro con il prefetto

Dal movimento consumatori la proposta di un tavolo per fare un inventario dei disagi conseguenti alla nevicata dello scorso febbraio

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Uno smottamento, di di-mensioni ridotte, conseguentealla nevicata dello scorso feb-braio, ha interessato la por-zione di terreno sottostante lerotaie nel tratto compreso traRipabottoni e Casacalenda.

La scoperta del dissesto haindotto la direzione regionaledi Trenitalia a sospendere icollegamenti ed attivare il servizio sostitutivo su gomma nelle gior-nate di mercoledì e giovedì scorso. Una chiusura della tratta Campo-basso – Termoli, decisa per motivi di prudenza e sicurezza, che haconsentito di ripristinare lo status quo, garantendo, comunque, tra-mite il trasporto in pullman tutte le partenze indicate sul programma.

PPrimoiano

Il fattoUn incontro

a Pietracatella

ha prodotto

l’ennesima richiesta

di finanziamento

per fermare

il fronte franoso

che minaccia

la statale 645

La neve lascia i suoi strascichi.Le forti nevicate fanno ancoramale al Molise. Tanto da isolarlo,da tagliarlo fuori dai collegamenticon le regioni limitrofe. E’ il casodi quanto si sta consumando inqueste ore nel Fortore. Una frana,verificatasi tra i chilometri 18 e 19della statale 645, rischia di ta-gliare di netto i collegamenti traMolise e Puglia: tra Campobassoe Foggia. Un pericolo evidente edietro l’angolo che ha spinto isindaci del Fortore ad incontrarsiieri nel comune di Pietracatella.Padrone di casa, il primo cittadinoGiovanni Di Vita che ha accolto icolleghi di Riccia, Micaela Fanelli,di Sant’Elia a Pianisi, FerdinandoMorrone, di Monacilioni, MicheleTurro, e di Macchia Valfortore, Ni-cola Zingaro. Un summit che hachiarito quali siano, per lo meno,gli enti da dover coinvolgere alpiù presto. Ovvero Anas e Re-gione Molise. La prima in qualitàdi proprietaria della tratta; la se-conda perché “unico ente ingrado di finanziare un inter-vento”. Un’opera da effettuarsi inmaniera emergenziale, dato che

“non si può dividere il Molisedalla Puglia, isolando in comunidi questa area. Serve un grandeimpegno per una sistemazionestrutturale definitiva”. Nevicateche lasciano il segno, dunque, eche in febbraio hanno creato di-sagi in tutta la regione. Numerosele tratte provinciali (questa volta)chiuse al traffico a causa di disagicreati dalle condizioni atmosfe-riche. Su tutti il caso della provin-ciale 73 che collega il comune diPoggio Sannita alla fondovalleVerrino. In quel caso era stata an-cora una frana a determinare i

disagi agli automobilisti. Ancoranella mente i problemi verificatisilungo la sp56 o la 166 durante ilmese di febbraio. E poi le slavinea Roccamandolfi e CampitelloMatese. “A livello nazionale il dis-sesto idrogeologico - concludonoi sindaci - è diventata una prioritàassoluta, che ha visto anche unprimo finanziamento Cipe su ri-sorse Fas e si determinerà prestoun ulteriore finanziamento versole Regioni. Chiediamo che suquesto, o su altre risorse, vengainserito l’intervento sulla fondo-valle Tappino”.

Frane: Molise isolato,la Puglia è lontana

E per tre famiglieil pericoloè dietro l’angolo

Eseguiti da Trenitaliai lavori di messain sicurezzatra Ripabottonie Casacalenda

PIETRACATELLA - L’assessoreAntonio Tomassone ha il quadrochiaro. Drammatico ma chiaro. “Or-mai sono quattro o cinque anni chela storia va avanti così”. Ovvero: d’in-verno il fronte avanza. D’estate lafrana si blocca, l’Anas compatta lastrada ed asfalta. Poi ritorna l’in-verno “ siamo punto e a capo”. Tral’altro, prosegue Tomassone, il pro-blema più grosso è rappresentatodalla presenza di tre case a montedella frana. “Tre famiglie che, a lorospese, stanno monitorando la frana”. Il pericolo è dietro all’angoloe, come spesso capita quando a decidere è la Natura, imprevedi-bile. Ciò prima ancora della constatazione di trovarsi di fronte“all’unica strada che collega il Molise alla Puglia e a Foggia”. L’in-contro di ieri, dunque, “è servito a chiedere di nuovo l’interventodella Regione”. I fondi nel mirino sono quelli della delibera Cipe.Gli unici che si possono utilizzare. Anche perché, chiude l’asses-sore del comune di Pietracatella, “l’Anas ha comunicato che oltreagli interventi di messa in sicurezza descritti non può andare”.

Un’altra statale è sotto la lente d’ingrandi-mento. Si tratta della 212 che attraversa le con-trade Escamare, Schito e Serrola in direzione diRiccia. Già oggetto di una petizione, consegnataalla Provincia di Campobasso, la questione èstata ripresa dalla Dc e dal por-tavoce regionale Giu-seppe Monita. Le richie-ste sono le stesse:realizzare un incrocio ca-nalizzato per evitare il pe-ricolo dell’immissione sullass212 in piena curva. Primoente investito della vicendaera stata la Provincia che, asua volta, aveva chiesto al-l’Anas di occuparsi del pro-

blema. “Purtroppo ad oggi dobbiamo registrareun nulla di fatto”, aggiunge Monita che, a suavolte, “ho scritto all’Anas sollecitandola”.

“Alcuni mesi fa avevamo dettodi essere fiduciosi in un imme-diato intervento degli enti pre-posti al fine di tutelare l’inco-lumità della popolazione”.Tuttavia, “in considerazionedei fatti, oggi non ci sen-tiamo di affermare più lastessa cosa. Ad ogni modonon lasceremo che la que-stione cada nel dimentica-toio, come tante delle pro-blematiche di ordine

pubblico”.

Smottamento sulla ferrovia,ripristinata la trattaCampobasso - Termoli

Viabilità: il pericolo corre sulla 212Dopo la petizione dei residenti della zona, si attendono gli interventi dell’Anas sollecitati dalla Provincia sulla statale

Tomassone: “Il rischio è giornaliero”

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ROMA - Cos’è la qualità in un serviziopubblico? Se lo sono chiesti all’Istitutosuperiore di sanità. E per trovare una ri-sposta è stato messo in piedi Eusam, unostudio pilota destinato agli utenti. In que-sto caso della sa-

lute mentale. Lo studio, che ha coinvolto14 strutture in tutta Italia, ha interessatoanche l’Asrem di Campobasso con il Di-partimento di salute mentale diretto daldottor Franco Veltro. Raccolta dati, conse-gna questionari, rilevazione e quant’altro,

invece, sono state le azioni pratichecoordinate dalla dottoressa ClaudiaIannone, psicologa del Centro di sa-lute mentale del capoluogo di re-gione.

In breve si è trattato della compila-zione, da parte degli utenti dei servizi,

di un questionario sulla percezionedella qualità del servizio stesso. Due lestrutture coinvolte: il Dipartimento e ilServizio psichiatrico di diagnosi e cura,per un totale relativo di 863 e 119 utenticoinvolti. I dati - che restano appannag-gio di una prossima pubblicazione scien-tifica a cura dell’Iss -, hanno consegnatouna prima situazione della vicenda na-zionale e, nello specifico, regionale.

In pratica, i molisani hanno risposto inmaniera positiva. Ovvero: i molisani vo-gliono esprimere la loro opinione sul ser-vizio sanitario. I rilevamenti, quindi, sonostati presentati nell’ambito del workshoptenutosi venerdì a Roma presso l’Istituto.

Una full immersion che ha visto i contri-buti del direttore del Centro di epidemio-logia (Cnesps), Stefania Salmaso, e delMinistero della Salute, con Roberta An-drioli Stagni.

Padrone di casa il dipartimento di sa-lute mentale dell’Iss, con il direttore An-tonella Gigantesco, le dottoresse Delre eCascavilla, e lo psichiatra Emanuele Ta-rolla, responsabile, in pratica, dello studioche ha investito, oltre all’Asrem, l’Asl 3genovese, le Asl Roma B e D e l’Universitàla Sapienza. Apertura e conclusioni affi-date ad Andrea Gardini, della Società ita-liana per la qualità dell’assistenza sanita-ria e direttore sanitario dell’ospedale diFerrara.

Cos’è la qualità, dunque. Ma, prima an-cora, chi è il detentore degli indici percui stabilire la qualità o meno di un ser-vizio pubblico? Utenti, operatori o con-trollori? Quanto emerso, in definitiva, èche lo studio è riproducibile a livello ter-ritoriale, dati i costi bassi delle rilevazionieffettuate in maniera diretta e postale.Quel che, ora, si deve chiarire è il destinodei dati raccolti e chi dovrà supervisio-nare - nonché garantire - la qualità e leazioni necessarie a raggiungerla.

Regione9

11 marzo 2012

la ‘città negata’ le rivuolela ‘città negata’ le rivuoleIsole pedonali,Isole pedonali,

di Assunta Domeneghetti

CAMPOBASSO – Sono stati sfatatialmeno due luoghi comuni ieri seradurante la partecipata assemblea pub-blica promossa dal comitato cittadinonato a difesa delle isole pedonali.

Il primo riguarda il cosiddetto pm10,il materiale presente nell’atmosfera informa di particelle microscopiche, con-siderato dall’Isde-Medici per l’am-biente “un indicatore non attendibileper misurare la qualità dell’aria”. Latesi di Bartolomeo Terzano, compo-nente dell’associazione ed ex segreta-rio regionale dei Verdi, parte dal pre-supposto che il livello di inquinamentova misurato tenendo conto del trafficodi prossimità, ovvero il numero di vei-coli che circolano in una determinatazona e che, per effetto della combu-stione, emettono atomi di carbone(black carbon).

L’esperimento su cui l’Isde fonda lasua tesi è stato condotto a via Mazzini.L’esito emerso è davvero preoccupante

per la salute dei cittadini. L’altro ste-reotipo spedito in soffitta riguarda ipaventati effetti positivi che la riaper-tura al traffico di piazza Pepe dovrebbeavere sulle attività commerciali. A dire

che servirà a poco o nulla è stato il do-cente di Urbanistica dell’università diBologna, Giovanni Virgilio. Il profes-sore, prendendo in prestito le teorie diKevin Lynch (il quale si proponeva dianalizzare la formazione dell’imma-gine urbana attraverso la percezioneche di essa hanno i suoi abitanti inbase a fattori culturali e sociali) hadetto che “non è così che si risolvono iproblemi del commercio. Gli outlethanno successo perché la gente traquelle vetrine ci va anche per passeg-giare.

Il centro storico, vero cuore di ogni

città, potrebbe svolgere naturalmente(e senza strutture di cartongesso) que-sta funzione. Insomma, bisognerebbecapire che la qualità della vita s’in-nalza migliorando le relazioni. E se glispazi di socializzazione, come piazzaPepe, vengono negati, non ci si incon-trerà certamente in macchina”.

Se anche il sindaco Di Bartolomeofacesse sue queste indicazioni, sa-remmo tutti un po’ meno ‘orsi’. Ma pur-troppo Big Gino non si è nemmenopresentato e dovrà accontentarsi delresoconto del suo assessore Nicola Ce-faratti.

Affollata assembleapubblica ieri sera

al convitto ‘M. Pagano’.Sotto la lente urbanistica

e qualità della vita

Sanità e qualità: i molisaniche fanno opinione

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Campobasso10

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Per evitare il parco eolico (16 torri di130 metri di altezza) a ridosso dell’areaarcheologica di Altilia-Saepinum non re-sterebbe che l’intervento del parlamentoitaliano con una legge provvedimento ditutela di quell’area. Ultima spes.

Che il ministro per i Beni e le Attivitàculturali Ornaghi caldeggia quale ultimapossibilità perché uno degli scempi am-bientali, naturalistici, storici e paesaggi-stici più odiosi della nostra contempora-neità non trovi compimento in questaItalia da marciapiede. Lo stesso ministro,però, ritiene che una simile iniziativapossa avere scarsa legittimità costituzio-nale, in quanto destinata a porsi in con-trasto con precedenti autorizzazioni rila-sciate dalla ineffabile (sul caso)Soprintendenza per i beni archeologicidel Molise, e con le ripetute favorevolisentenze del Consiglio di Stato a vantag-gio della società interessata all’infissionedei pali eolici sull’area archeologica diAltilia-Saepinum. Tutto inizia con la stra-ordinaria decisione favorevole del so-printendente pro tempore (che il suonome resti indelebile nella memoria deimolisani!) al progetto del parco eolicodella Essebiesse Power, sul presuppostoche l’area interessata dall’impianto, uditeudite, “non presentasse evidenze di inte-resse archeologico”. Incredibile, ma vero!

Il soprintendente pro tempore per ibeni archeologici del Molise! Di diversoavviso si è mostrato ripetutamente, te-stardamente, convintamente, viceversa,il Direttore regionale per i beni culturali

e paesaggistici del Molise che all’azioneamministrativa del soprintendente haopposto a più riprese, con leonina deter-minazione, la sua carica e la sua compe-tenza.

Da qui, da questo ping-pong di autoriz-zazioni e di annullamenti, nel 2005 iniziala straordinaria vicenda di Altilia-Sea-pinm di cui va dato atto al ministro Orna-ghi di aver fatto una ricognizione e unaricostruzione minuziose di quanto è ac-caduto e come è accaduto, sperando chesia il parlamento ad intervenire con unalegge ad hoc a salvaguardare “una prege-volissima area archeologica, l’unico veropaesaggio archeologico non compro-messo che l’Italia possa vantare”.

La stessa area archeologica che il sopraricordato Soprintedente ha valutato “nonpresentasse evidenze di interesse ar-cheologico”. Che intervenga l’assembleladi Montecitorio è facile a dirsi, difficile afarsi. Ve lo immaginate il parlamento de-gli Scilipoti farsi carico di questo atto diciviltà, di questo gesto di alto spessoreculurale, di questo legittimo, preteso, at-teso, interesse verso il Molise? Non restache arrendersi all’evidenza dei fatti, allaprevalenza dei potentati economici (nelcaso alla Essebiesse Power), all’ottusitàdella burocrazia per come si muove, percome interpreta e decide, alle titubanzedella Regione Molise, al gioco perversodelle date e delle scadenze che fanno ti-tolo per diritti altrimenti impossibili.Tutto questo intreccio di fatti, di persone,di enti, di ministri e parlamento è rac-

colto e messo in bella copia, filo eper segno, nella risposta del mi-nistro Organghi alla interroga-zione parlamentare con la qualeera stato interessato perché interve-nisse a sostegno di quanti nel Molise efuori dal Molise hanno lottato e inten-dono ancora lottare per salvare “l’unicovero paesaggio archeologico non com-promesso che l’Italia possa vantare”. Chesia però il parlamento l’ultima speranzaper cogliere questo obiettivo storico èun’ipotesi donchisciottesca, se anche ilministro dei Beni e delle Attività culturalisi dice dubbioso sulla sua legittimità eche possa accadere.

In sostanza i sostenitori della inagibi-lità storica, paesistica e archeologica deisito di Sepino e dell’area circostante de-vono alzare le mani di fronte alla capa-cità della Essebiesse Power di farsi va-lere. Il modo e i tempi con cui è venuta acapo dei propri interessi sono allucinanti.La risposta del ministro va letta da cimaa fondo, e possibilmente riletta, per averela misura di che cosa possa determinarel’intreccio delle competenze in questonostro Paese e quali effetti, se pilotatocon particolare perizia, riesce a determi-nare. Si faccia in modo che il resocontodel ministro Ornaghi diventi conoscenzacollettiva.

E’ uno spaccato significativo dell’Italiache viviamo, e di come la viviamo con lepoche certezze, le rade garanzie, i tantisotterfugi e le non poche prepotenze. Allestrette: il parco eolico a ridosso dell’area

archeologica Altilia –Saepinum, l’unico vero paesaggio ar-cheologico non compromesso che l’Italiapossa (poteva-ndr) vantare, porta lafirma della Soprintendenza per i beni ar-cheologici del Molise e del Consiglio diStato Consiglio di Stato, il quale, con sen-tenza 210 del 19 gennaio 2012, ha dichia-rato la nullità degli ultimi atti di tutelaadottati dal ministero e, in particolare,dell’ordinanza 4699 del 21 luglio 2011,nonché dell’ordinanza 3518 del 27 luglio2011, giudicando ininfluente il vincolopaesaggistico introdotto con decreto del23 luglio 2009, trattandosi di lavori ini-ziati prima della sopravvenienza delprovvedimento di vincolo ed impeditinell’esecuzione per factum principis.

Questione di date, non di sostanza. Unacombinazione i cui effetti, anche per unministro della Stato, si sono rivelati im-permeabili ad ogni altra diversa determi-nazione. Intanto, con la stessa chiarezzausata per la Soprintendenza e per il Con-siglio di Stato, va segnalata all’opinionepubblica molisana la leonina difesa chedi Altilia-Seapinm è stata fatta dal Di-rettore regionale per i beni culturali epaesaggistici del Molise. E dai pochi altriche gli hanno fatto compagnia.

Dardo

Meritoria, ancorché attesa, campagna in favore della bel-lezza, di ciò ch’è bello, come valore estetico-culturale maanche morale. Grandi testate giornalistiche stanno riper-correndo l’Italia con i loro inviati alla riscoperta e alla ri-cerca delle eccellenze naturali, artistiche, paesaggistiche,archeologiche che il Paese, nonostante gli stupri ambien-tali, le violenze e le manomissioni dei siti archeologici, gliabusi edilizi, le devastazioni delle aree protette, ancora de-tiene in misura che lo lascia tra le realtà del mondo in cuila Storia ha sedimentato bellezza e civiltà in misura stra-ordinaria.

Il tentativo di far rialzare la testa all’Italia e agli italiani;di ridare dignità e prestigio ad una terra che ha tutto perriattivare “il circolo virtuoso tra conoscenza, ricerca, arte,tutela e occupazione” è stato oggetto di un editoriale diGian Antonio Stella sul Corriere della Sera di domenica 4marzo. Alla corroborante notizia secondo la quale si sta ten-tando di alzare il livello della qualità della vita riandandoalle matrici e alle fonti culturali e di un’Italia ancora nella

condizione di opporsi alla “dittatura dell’incuria”, bene, di-cevamo, noi molisani possiamo aggiungere anche l’altrabella notizia di avere nel vescovo di Campobasso, GiancarloBregantini, un grande sostenitore della bellezza (“i paesipiù brutti e trascurati sono quelli segnati dalla mafia” hascritto tra l’altro nel libro Non possiamo tacere). Stella haaperto il suo editoriale con una frase di Bregantini “Labellezza è un valore morale”, rilasciata al tempo in cui eravescovo in prima linea contro la mafia a Locri, e su quellaaffermazione ha poggiato l’intera impalcatura dell’articolo.

Da quella terra, scrive il columnist del Corriere, non per-deva occasione per raccomandare di intonacare le case, si-stemare le strade, curare i giardini in quanto “in un postobrutto e facile che i ragazzi crescano brutti”. Da quellaterra Bregantini, sulla prevalenza della bellezza come va-lore etico, ha speso una parte cospicua e significativa dellasua missione pastorale.

Opera meritoria sul piano morale, ma non certo di mi-nore significato su quello dell’affermazione del bello quale

lenimento alle ferite di un territorio, di un paese, di una co-munità. Affermazioni e convinzioni filosofiche ed estetiche,vogliamo credere ( e lo crediamo), facciano ancora parte delmessaggio pastorale del vescovo al quale chiediamo perchémai non usi più esternarle, farne di nuovo una sollecita-zione pressante alla collettività e agli amministratori?L’estetica è etica. Dovrebbe valere per Campobasso, comee valsa per Locri; e per il Molise, come per la Locride, chenon godono ottima salute sotto il profilo della cura e dellaricerca del bello; anzi, tutt’altro.

La città con le sue sciatterie, il suo progressivo degradourbano, la sua continua cessione al qualunquismo culturale,l’intollerabile insulto all’albero della vita (unica operad’arte di Gino Marotta presente in città) nello spazio (qual-cuno lo chiama villa) retrostante il Palazzo di Città; la re-gione per essersi arresa ad ogni sorta di depredazione am-bientale senza colpo ferire. Senza una parola di denuncianè di conforto. Confidiamo in Bregantini.

Dardo

Contro la “dittatura dell’incuria”, il degrado estetico e morale della città

Confidiamo in Bregantini

Si punta sulla possibilità di una legge ad hoc del parlamento, ma è del tutto improbabile che accada

Il vescovo di Campobasso citato ad esempio in un editoriale del Corriere della Sera tra i sostenitori del valore morale della bellezza

Al ministro per i Beni culturali, Ornaghi, non paiono esistere soluzioni praticabili in via amministrativa

Battaglia persa per la difesa di Altilia-Seapinum

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CAMPOBASSO – Documentid’identità falsati e carte di credito‘taroccate’ per quello che, almenodelle intenzioni dei malfattori diturno, avrebbe dovuto essere il‘colpo perfetto’. Ma non c’è statoalcun lieto fine per i due impostoriche nella mattinata di ieri hannotentato di raggirare titolare e com-messi di un noto esercizio commer-ciale di via XXIV Maggio, a Campo-basso. Puntando su generalitàfasulle e sul possesso di strumentidi pagamento contraffatti, la coppiadi malviventi è entrata nel negoziocercando di emulare noti ‘geni dellatruffa’ tanto cari ad una certa cine-matografia d’autore, riempiendo ipropri carrelli di merce e presen-tandosi alla cassa in tutta tranquil-lità nella speranza di farla franca. Ilrisultato però, purtroppo per loro, èstato disastroso. Gli impiegati, in-fatti, ci hanno messo davvero pocoa smascherare il tentativo di frode:realizzato quanto stava per acca-

dere, hanno immediatamente al-lertato il centralino del 113.

Pochi minuti dopo la segnala-zione, sulla scena del crimine sonoarrivate le Volanti di via Tiberio.All’arrivo degli agenti, i loschi pianidei due impostori – rispettivamentedi 43 e 42 anni, entrambi di originenapoletana e pluripregiudicati -sono crollati miseramente. Uno diloro è stato infatti intercettato im-mediatamente dalle forze dell’or-

dine in flagranza di reato, mentre ilcomplice è riuscito a fuggire. Masolo per pochi istanti. Propriomentre era impegnato ad allonta-narsi dalla zona imboccando apiedi le vie secondarie del capo-luogo nel tentativo di far perdere leproprie tracce confondendosi tra ipassanti, il fuggitivo è stato indivi-duato e bloccato prontamente daipoliziotti di quartiere. Al terminedelle procedure e degli accerta-

menti di rito, i due truffatori sonostati identificati e denunciati allacompetente autorità giudiziaria. Unrisultato, quello raggiunto dagli uo-mini della Questura, che mette inluce ancora una volta tutta l’impor-tanza della collaborazione tra citta-dini e forze dell’ordine nell’ottica diuna maggiore repressione dei reatisul territorio.

Campobasso11

11 marzo 2012

L’operazionePregiudicati colti

con le mani

nel sacco

dalla Polizia:

denunciati

per tentata truffa

CAMPOBASSO - Le circostanze fortuite spesso nascon-dono altre strade. L’esperienza vissuta da Ruggero Ruggiero,autore del libro ‘Riflessi’, dimostra come il passato può tra-mutarsi in futuro. Ruggiero non è scrittore, né tantomenovuole diventarlo ma ha l’hobby della lettura e, casualmente,dopo tre anni dalla scomparsa del padre, trova una serie di no-velle. La rivelazione però, è che quei racconti, scritti nel 1957da un ragazzo ventiduenne, portano la sua firma RuggeroRuggiero. Il padre, Aldo Ruggiero, ha usato per sé il nome chepoi, nella vita reale, darà al figlio.

Una storia che sembra un sogno, un racconto che manmano prende la forma di un libro. Infatti, è la figlia del ma-nager ad avere l’idea di tramutare la ‘scoperta’ in un lavoroeditoriale. Fabiana Ruggiero appena rientrata dal Congo doveha sostenuto il progetto del Voica, onlus internazionale di vo-lontariato che condivide l’ideale della Comunità Canossiana,lancia l’idea di sostenere il progetto della missione con il ri-cavato delle vendite del volume.

A questo punto, il figlio dopo aver letto i racconti del padrene aggiunge altri cinque, questa volta suoi . Oggi, alle 18, neglispazi dell’AxA Palladino Company di Campobasso, la presen-tazione al pubblico del testo, con la partecipazione del criticoAntonio D’Ambrosio. MP

Shopping con documenti falsi,nei guai due napoletani

Oggi, a Campobasso, la presentazionedel libro di Ruggero Ruggieronegli spazi AxA Palladino Company

Riflessi: quando il passatosi trasforma in futuro

Il Vangelo di Giovanni usa in conti-nuazione un linguaggio simbolico: le pa-role e i fatti che riferisce possiedonosempre una seconda e più profonda di-mensione. Anche il racconto della “puri-ficazione del tempio” è carico di valenzasimbolica, teologica e spirituale. Un aiutoper la comprensione ci è offerto dallastruttura in tre parti: la purificazione deltempio conforme alla tradizione profe-tica come prima parte; la seconda, la di-sputa tra Gesù e i giudei circa il "segno"che giustifichi l'azione compiuta, e laprofezia di Gesù circa la sua morte/ri-surrezione come "segno" giustificatoree rivelatore; terza parte, il rapporto tra isegni e la fede.

L'Israele del tempo di Gesù era ancoralegato al tempio, simbolo e luogo privile-giato della fede dei giudei. Gesù accom-pagna il gesto della purificazione di que-sto tempio con parole che annunciano ladistruzione e la ricostruzione dopo "tregiorni". Come ben sappiamo il significato

unitario di queste allusioni è il seguente:il corpo di Gesù, crocifisso e risorto, saràil nuovo tempio; sarà ed è il tempio in cuiDio viene adorato " in spirito e verità". IlSignore crocifisso e risorto è il centrodel nuovo culto e il tempio della nuovaed eterna alleanza. Il Risorto è il luogodella presenza di Dio in mezzo a noi. Daquesto nuovo tempio zampillerà, comeda sorgente originaria, l'acqua viva chesana l'anima e dona la vita. L'evangelistaannota: "i suoi discepoli si ricordaronoche aveva detto questo". "Ricordare" si-gnifica non il semplice rammentare, macomprendere, alla luce della risurrezionedi Gesù, che quelle parole e quel gestohanno portato a compimento le Scrit-ture. Con la risurrezione nel "terzogiorno", il "segno" preannunciato daGesù si rende manifesto e si offre allafede. Nessun edificio materiale è tempio

del Signore risorto. Lo è, invece, in sensotutto particolare, il cristiano a motivodell'inabitazione dello Spirito Santo inlui: "Siete tempio di Dio e lo Spirito diDio abita in voi". Esistono anche altremodalità della presenza di Dio (la co-munità credente, la Chiesa), ma tuttetraggono verità dallo Spirito che il Ri-sorto ci ha donato. Chiesa: con questaparola designiamo l’insieme dei riscat-tati, dei chiamati o convocati, che hannorisposto all’appello e che, per questo solofatto, si distinguono, formando ungruppo umano distinto, storicamente in-dividuabile. Già nelle prime Lettere diSan Paolo e, in modo più aperto, inquelle della cattività, appare chiara-mente che il “mistero di Cristo” comportauna dimensione ecclesiale. Infatti l’Apo-stolo, appena dopo aver detto che Cristoè l’immagine del Dio invisibile, aggiunge

che è anche capo del corpo. (Ef.1,10) Perlui il mistero di Cristo consiste in questo:che giudei e Gentili sono riuniti in unsolo corpo, il corpo di Cristo. Infatti,come per il suo corpo una persona è pre-sente al mondo, così per la Chiesa, Cristoè presente al mondo.Scrive San Gio-vanni Crisostomo: “ Il desiderio di es-sere molto amato procede dal grandeamore... per questo quando a noi noninteressa molto una persona, non cer-chiamo molto il suo amore , benchè sitratti di una persona insigne e stimato [meglio, la evitiamo con cura ! n.d.a.] :invece, se amiamo con sincerità qual-cuno, benchè sia umile e modesto, ci im-porta molto che ci ami. Anche per que-sto credo fermamente che il nostro Diobuono desidera ardentemente darci ilgrande tesoro del suo amore; ma vuoleche glielo chiediamo con insistenza eche operiamo in tal maniera che tutti inostri atti siano una continua supplicaper chiedergli quell’amore.

III DOMENICA DI QUARESIMA di Monsignor Gabriele Teti

Malviventi smascherati dai commessi del negozio, che hanno allertato il 113

Salvo adesione degli avvocati allo sciopero indetto dalla categoria contro le li-beralizzazioni previste dal Governo Monti, mercoledì prossimo verranno ascoltatigli ultimi testi della difesa, dunque verrà chiusa la fase istruttoria per poi passare,il 4 aprile alla discussione con conseguente sentenza nell’ambito del processo sullarealizzazione della turbogas in Basso Molise. Nell’ultima udienza, che si è svoltanel palazzo di Giustizia di viale Elena a Campobasso, a parlare erano stati gli exassessori regionali al Bilancio ed Urbanistica e ai Lavori Pubblici, Edoardo Fal-cione ed Antonio Chieffo. Entrambi (testi della difesa) hanno cercato di chiarirealcuni passaggi legati all’iter di approvazione della centrale che comunque era giàiniziato prima del loro arrivo in Giunta. Ad essere ascoltati, inoltre, diversi dirigenti,tra cui il direttore delle Opere idrauliche della Regione Molise che nel 2001 avevacondotto uno studio che confermava il pericolo di esondazione nell’area destinataalla turbogas. Proprio sulla base di tale relazione la Regione aveva preso l’impegnodi portare avanti dei lavori, compiuti solo in parte. Sei gli imputati a vario titolo perabuso di ufficio e falso ideologico: il presidente della Regione Molise Michele Iorio,l’assessore alla Programmazione Vitagliano ed i due dirigenti della Sorgenia (so-cietà che gestisce la Turbogas) Massimo Orlandi e Francesco Dini.

Processo Turbogas, ad aprile la sentenza

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30.000 copie in omaggio

ANNO VIII - N° 60 - DOMENICA 11 MARZO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

Redazione: via Carlomagno, 9 - Tel. 0865.414168

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L'oscar delgiorno a GinoVelardi che, cor-rettamente, hachiarito la suaposizione ri-spetto alla can-didatura di Ro-setta Iorio.

Come auspi-cato, ha dele-gato ogni deci-sione a MimmoIzzi, consigliereregionale isernino dell'Udc.

"E' Izzi, ha detto Velardi, che deve de-cidere cosa fare a Isernia" e, a dirla tutta,era stato proprio Mimmo Izzi il primo atirare fuori il nome di Rosetta per lacandidatura a sindaco.

Insomma, tutto è bene quel che finiscebene e Vekardi, a cui ieri avevamo datoil Tapiro, oggi merita l'Oscar.

Il tapiro delladomenica a UgoDe Vivo, candi-dato sindaco delCentrosinistraunificato (masarà vero....?).

T e c n i c a -mente, più chemetterla sul ta-piro del giorno,la foto di DeVivo avremmovoluta mandarlaa Chi l'ha visto.

Sì perchè dopo la presentazione dellasua candidatura, De Vivo è come se sifosse volatilizzato. Non una parola, nonuna apparizione in pubblico, non unapartecipazione a qualche evento sociale.Insomma il buio totale. Un fantasma po-litico.

Bisogna dirla tutta senza che De Vivosi offenda. Qui non parliamo di personee professionisti, perchè De Vivo è unadegna persona e un valente professioni-sta, ma parliamo di politici e se De Vivopensa che potrà fare il sindaco usandola strategia dell'assenza totale, vuol direche di politica non ne mastica neancheun po'.

L’Oscar del giornoa Gino Velardi

Il Tapiro del giornoa Ugo De vivo

POGGIO SANNITA

Rubava rame evasi in pietraArrestato daicarabinieri26ennedel posto

A PAG. 15

AGNONE

Sanità,l’allarmedi Assomed:in pericoloanche l’ospedaledi Isernia

A PAG. 15

PETTORANELLO

Braccio di ferrotra It Holdinge Paris Group:il marchioFerrè restain Italia

A PAG. 14

ISERNIA

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Isernia1411 marzo 2012

PETTORANELLO. Sembra ri-comporsi la frattura tra ParisGroup - nuova proprietaria dellaGianfranco Ferré - e i commissaristraordinari di It Holding, dopo unincontro tenutosi nei giorni scorsial Ministero dello Sviluppo Eco-

nomico. Secondo quanto pubbli-cato su Il Sole 24 Ore, che citastralci del verbale della riunione, itre commissari Stanislao Chi-menti, Roberto Spada e AndreaCiccoli avrebbero dato la "pienadisponibilità a risolvere positiva-

mente la vertenza". Come condi-zioni per il ritiro della richiestadel sequestro del marchio al Tri-bunale di Isernia sono state poste"l'estinzione del debito verso i for-nitori" e l'impegno a mantenere ilmarchio in Italia. Paris Group ha

risposto alle richieste dichiarandodi aver pagato il 93% dei debiti,che entro la fine del mese dimarzo saranno completamentesaldati, e di aver investito 24 mi-lioni di euro nel capitale sociale. Aqueste promesse si è aggiunta

quella dell'amministratore dele-gato della società italiana, AhmedAbdulkader, di non trasferire al-l'estero i marchi Gianfranco Ferrée Ferré. A questo punto potrebbeessere definitivamente archiviatala vicenda giudiziaria.

ISERNIA. Si svolgerà oggi, presso il Co-mune di Sant’Agapito, la quindicesima Fe-sta Regionale della Polizia Municipale, or-ganizzata dall'Assessorato regionale allaPolizia Locale in sinergia con l’Ammini-strazione Comunale di Sant’Agapito.Nell’arco della mattinata, ci sarà l’attri-buzione del “Premio Molise all’Eccel-lenza” a quegli Operatori di Polizia Localeche si sono distinti particolarmente perattività ed azioni di servizio, per dedizione,sacrificio e passione profusa nell’interessedel Cittadino e della Pubblica Ammini-strazione. Quest’anno trova riscontro nellapremialità anche il lavoro di squadra, lecapacità di coordinare sinergicamente le forzeverso il raggiungimento di risultati e standardqualitativi sempre più elevati. E’ la prima edi-zione per il neo-Assessore regionale alla Poli-zia Locale Antonio Chieffo che in propositoriferisce: “Dalla storia si trae insegnamento edè nella storia che ritroviamo le nostre radici,pertanto questa importante “tradizione” rap-presenta un solenne e sentito riconoscimentoalla dignità e all’orgoglio civico della PoliziaMunicipale e Provinciale del Molise; ritengo

questa celebrazione solenne molto importanteal fine di rendere visibile e dare corale espres-sione ad una struttura che ogni giorno è impe-gnata in un’intensa attività a contatto direttocon i Cittadini. Il “Premio Molise all’Eccel-lenza” una iniziativa lodevole attraverso laquale i Cittadini molisani per mezzo dell’As-sessorato regionale alla Polizia Locale inten-dono figurativamente “stringere la mano” edire grazie al lavoro che quotidianamente lePolizie Locali rendono nel nostro territorio”.

It Holding, il marchio Ferrèresta in ItaliaRisolti i contrasti tra i commissari straordinari e Paris Group. Pagati anche i debiti

Si avvia verso l’archiviazione la vicenda giudiziaria in corso al tribunale di Isernia

Vigili urbani, festa grande a Sant’Agapito

Oggi la 15esima manifestazione regionale dedicata alla polizia municipale

Isernia, il Comune

esponga le foto dei Maró

arrestati in India

ISERNIA. È della settimana scorsa la richiesta diretta al sindaco Gabriele Me-

logli da parte di un giovane isernino, Luca Angelone, di esporre le foto dei due

militari italiani ingiustamente arrestati in India. “Tale invito è stato. Nessuno

ha avuto il coraggio di presentare una mozione da far votare in Consiglio.

Niente solidarietà dunque. Tutti sembrano ignorare ciò che sta avvenendo in

mezza penisola, dove Comuni e istituzioni sono in mobilitazione per chiedere

di riportare in Italia i due militari. Angelone è molto critico: La verità è che

siamo governati da una classe politica scadente, egoista, prodotto di una co-

munità senza più slanci ideali, ognuno piú interessato alla propria rielezione

che alle sorti dei giovani italiani. Il suo invito, rimasto inascoltato dai politici

e dalle istituzioni, si sposta alla popolazione civile. Attaccate alla vostre fi-

nestre le foto dei due giovani, fotografatele e postatele sui vostri social net-

work, queste le sue parole.

Ci piacerebbe che si mettesse in moto un movimento di opinione, lo stesso

che c'è stato per Rossana Urru la cooperante italiana sarda rapita il 22

ottobre scorso e rilasciata alcune settimane fa. Conclude Angelone: Oggi,

come non mai, c'è bisogno della vicinanza e della solidarietà di tutti gli italiani,

che possono essere testimoniate in qualsiasi modo.

Appello al sindaco Melogli

ISERNIA. Dopo un iniziale periodo di test, anchela Delegazione Fipav di Isernia si è unita alla grandefamiglia del web con un proprio sito internet rag-giungibile all'indirizzo: www.molisevolley. org/iser-nia. Una grafica semplice ed essenziale ma nel con-tempo piacevole caratterizza questo nuovostrumento di comunicazione, ormai indispensabileper stare al passo coi tempi. In linea nel dettagliotutte le informazioni riguardanti i campionati indetti e gestiti dalla Delegazione, oltre ad altrenotizie di utilità generale e i link ai siti istituzionali con le principali normative che regolano ilmondo della pallavolo. Sono già in cantiere interessanti implementazioni che, man mano, com-pleteranno e renderanno più piacevole e fruibile la sua frequentazione.

Volley, on line il sitodella Fipav di Isernia

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Isernia15

11 marzo 2012

La svoltaScoperto l’autoredi alcuni furtieffettuati in paesenegli ultimi giorni

POGGIO SANNITA. Una seriedi piccoli furti negli ultimi tempiavevano cominciato a creare ma-lumore tra la popolazione di Pog-gio Sannita, centro Altomolisano,tant’è che segnali di allarmeserpeggiavano da qualche setti-mana in paese. Ma i militari dellaStazione e Compagnia di Agnoneche avevano già prontamenteraccolto le preoccupazioni dei cit-tadini hanno intensificato i ser-vizi preventivi già regolarmenteeffettuati nella zona ed approfon-dito il quadro investigativo di ri-ferimento, nonostante alcunifurti non venissero denunciati

dalle parti offese secondo le ri-tuali modalità di legge, e cosìnelle ultime 24 ore hanno rinve-nuto varia refurtiva proveniente

da più furti. Si tratta di pluviali inrame, metallo ricercato di questitempi per il suo valore commer-ciale, di una motosega e di vasi in

pietra di pregio e addirittura diun arco in pietra di una porta diun’antica abitazione rurale, nontrafugato ma abbandonato sulposto dopo il suo smontaggioedile ed il conseguente danneg-giamento del portale. La refurtivaè stata rinvenuta dai militari uni-tamente ad arnesi atti allo scassoin un locale di un’abitazione diproprietà di un giovane 26ennedel posto, che è stato pertantodenunciato alla competente Au-torità Giudiziaria del capoluogoPentro ove dovrà ora risponderedi furto aggravato continuato edanneggiamento.

AGNONE. C’è chi tira un sospiro di sollievo: con il pianosanitario l’ospedale Caracciolo può considerarsi in salvo.Ma c’è anche chi è molto preoccupato. È il caso del sinda-cato Anaao Assomed: “Se sono veritiere le voci degli ultimigiorni il servizio sanitario non esisterà più ma verrà fran-tumato con l’accentramento di strutture sanitarie nel capo-luogo di regione e con l’abbandono dei territori perifericisoprattutto di quelli montani. Ma vi è la consapevolezzadella gravità da parte di chi governa la regione di quello chesi vorrebbe fare? Appaltare ai privati (anche se di “eccel-lenza”) però con finanziamenti pubblici l’assistenza sani-taria dei molisani? lasciare in mano all’ UNIMOL la ge-stione del sistema pur non esistendo ufficialmentel’Azienda Integrata ospedale-universitaria che dovrebbeavere tutt’altri compiti? E la professionalità del personaleoperante nel SSR che fine farà? E gli ospedali periferici(inclusi anche quelli di Termoli e Isernia fino ad ora pre-servati oltre naturalmente quelli di Agnone, Larino, Vena-fro) che faranno? E la popolazione dei centri minori chetipo di assistenza avrà se tutto verrà accentrato nel capo-luogo regionale? L’ANAAO ASSOMED non può che stigma-tizzare tale soluzione che va contro al diritto alla salutesancito costituzionalmente e favorisce solo lobby politico-sanitarie. L’ANAAO ASSOMED riafferma che attualmentel’unica via è la costituzione di un’unica Azienda regionaleospedaliera che gestisca integrandoli tutti i presidi regio-nali pubblici in rete per le emergenze e le grandi patologie(infarto-ictus-traumi) e delineandone le attività per “inten-sità di cure”. A ciò, naturalmente, aggiungendo una verarete di servizi territoriali fra MMG-MCA-PLS-SA-SET 118strettamente correlati e operanti nei Centri di AssistenzaPrimaria aperti H12 a cui i cittadini accedono in primaistanza per le loro necessità assistenziali”.

Preso il ladro di Poggio Sannita

Il piano sanitario preoccupa il sindacato

Il fatto. Giovane denunciato dai carabinieri. Refurtiva restituita ai proprietari

Agnone, l’AnaaoAssomed: altro che ospedaledi montagna, ancheIsernia rischia di chiudere

CIVITANOVA DEL SANNIO.Si terrà oggi, dalle ore 17:00, laseconda assemblea pubblicaprogrammatica pre-elettoraledi Civitanova del Sannio,presso l’Auditorium Comunale“Nuccio Fiorda” . Particolar-mente soddisfatto Franco San-tagata, al quale continuano apervenire messaggi di gratitu-dine e di soddisfazione perl’iniziativa, finalizzata a ridarefiducia e speranza a tutti i cit-tadini Civitanovesi, residenti enon residenti, soprattutto aquelli che sognano un paesediverso, senza odio, rancori erivalità, uniti dall’unico desi-derio di realizzare il bene co-mune. “Sì, sono davvero soddi-sfatto per come va avantil’iniziativa, - ci dice FrancoSantagata – anche perché hoavuto modo di chiarire che ilmio intervento non è finaliz-zato a voler diventare Sin-daco…ma esclusivamente acollaborare per realizzare unconcreto programma, validoper tutta la comunità e gestitoda un’Amministrazione seria eresponsabile.” Nell’assembleacontinuerà il dibattito già av-viato, all’insegna della demo-craticità e del rispetto per lepersone e per le idee, soprat-tutto per dare continuità aquanto già realizzato e/o pro-

grammato dalle prece-denti AmministrazioniComunali, e per darespazio a nuove inizia-tive programmaticherealizzabili nel pros-simo futuro. In tale contesto,un pensiero e un grazie parti-colare sarà dedicato al Com-missario Prefettizio dott. Ste-fano Conti, al quale va lasolidarietà e l’augurio dell’in-tero paese, per una rapida gua-rigione a seguito dello spiace-vole incidente occorsoglirecentemente. L’auspicio è che,a conclusione di questa assem-blea, si possa procedere alla

elaborazione di una lista uni-taria fatta di persone serie eresponsabili, disposte a farproprio il programma concor-dato e a sottoscrivere un ac-cordo elettorale da sottoporreall’attenzione di tutti gli elet-tori il 6 e 7 maggio 2012. L’in-vito è rivolto a tutti, nessunoescluso, e tutti sono invitati apartecipare fattivamente e acollaborare democraticamente.

Proseguono gli incontri tra le parti in vista delle elezioni comunali

Civitanova del Sannio,obiettivo lista unitaria

Cooperativa Lai, tabelle in terracottaper abbellire il centro storico di Isernia

A destrail luogo in cui

è statorinvenutoil bottino

Si punta a superarele divisioniche hanno portatoal commissariamento

ISERNIA. Il presidente della Cooperativa “La-voro anch’io” di Isernia, Giorgio Cristina, an-nuncia la consegna delle prime 20 tabelle in ter-racotta, decorate a mano e realizzate dagli utentidel centro socio educativo della cooperativa “Lai- Lavoro anch’io”.

Giovedì 15 marzo alle ore 11.15, in piazza PioIX (nei pressi della chiesa di San Pietro Cele-stino, nel centro storico), sarà consegnato ilprimo lotto di un progetto che il Comune di Iser-

nia ha avviato con la cooperativa, per realizzarele targhe toponomastiche dei vicoli del centrostorico e per favorire l’integrazione lavorativa dipersone disabili. Un’iniziativa lodevole, dunque,da parte del Comune di Isernia.

Da un lato si abbellisce il centro storico contarghe toponomastiche molto belle estetica-mente, dall’altro si consente alla cooperativa dicontinuare a offrire opportunità di lavoro ai ra-gazzi.

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Termoli16

11 marzo 2012

LARINO - La Giunta comunale haapprovato e dettato le linee di indi-rizzo relative all’adozione del PianoRegolarore Generale che il progetti-sta incaricato dovrà seguire nella re-dazione dell’importante strumentourbanistico. L’organo esecutivo pre-mette di aver deciso di avviare il pro-cedimento per la redazione della Va-lutazione Ambientale Strategica(VAS) di cui, tra l’altro, la Giunta re-gionale aveva approvato le prime di-sposizioni applicative. Dal Circolo IdVevidenziano che l’adozione del P.R.G.non può certo dirsi che sia stata incima ai pensieri dell’attuale Ammini-strazione. “Nell’atto di Giunta si leggeche sono stati necessari ben quindiciincontri tra gli organi competenti (as-sessore, tecnici comunali e progettistaincaricato) “al fine di analizzare ognisingola zona del territorio comunalein modo da poter prevedere uno svi-luppo organico dell’intero territorio di

Larino”. Poi gli esponenti IdV analiz-zano gli obiettivi che si intendonoraggiungere con il PRG. Si va dai col-legamenti tra la città e i comuni delcircondario, alla equilibrata espan-sione del centro abitato passando perla difesa del patrimonio storico ed ar-tistico, lo sviluppo e la nascita dinuove attività imprenditoriali, la valo-rizzazione a scopo turistico delle ri-sorse esistenti sul territorio e la ri-qualificazione urbana delle areedegradate. Per quanto attiene alla “di-fesa e valorizzazione delle strutturepubbliche e dei servizi presenti e,quindi, la salvaguardia del ruolo chela città svolge attualmente quale cen-tro del comprensorio di apparte-nenza”, dalla sede del partito di DiPietro ritengono che “non si com-prende se tale obiettivo sia un augu-rio (se ciò fosse anche in minimaparte realizzato) o una minaccia (vi-sto come questa Amministrazione ha

difeso le strutture pubbliche e i ser-vizi di Larino durante il mandatoelettorale)”. Quanto ai parchi pub-blici, oltre al più volte indicato “Val-lone della terra”, spunta anche il Val-lone della “Fonte del Duca” inContrada Cappuccini dove la vicinapineta è, attualmente, in fase di ri-strutturazione e rappresenterà, abreve, un’ottima zona verde. Per ciòche concerne le attrezzature pubbli-che niente di nuovo visto che l’areaper la Fiera d’Ottobre viene indivi-duata o nei terreni di proprietà delComune lungo la Bifernina o in Con-trada Monte Arcano nei pressi deicostruendi impianti sportivi. “È ormaitrascorso più di un anno dalla restitu-zione del cantiere da parte dell’exditta appaltatrice ed era stata piùvolte annunciata l’imminenza dellapubblicazione del nuovo bando digara ma, ad oggi, nessuno sa e nes-suno ci dice a che punto siamo”. E su

quest’ultima questione il consigliereIdV Di Bello più di una volta ha inter-rogato per iscritto il Sindaco masenza ricevere una risposta soddisfa-cente. Infine il circolo IDV di Larinorende noto che in occasione dellacampagna tesseramenti, sarà nelle

piazze della città, a partire da dome-nica 21 Marzo, per le “Domenichedell’ascolto e dell’informazione” alloscopo di tenere aggiornati i cittadinisulle tematiche che riguardano la vitadella comunità e per cogliere le esi-genze dei larinesi.

PALATA – E’ ancora vivo nei residenti il ri-cordo della grandinata del Luglio che colpi alcunicomuni del basso Molise causando svariatidanni: macchine flagellate, senza vetri e carroz-zerie sfregiate, tegole e volte sui tetti triturate, letapparelle con grandi buche. Poi ci fu la lungag-gine burocratica per il riconoscimenti della cala-mita naturale da parte dello Stato centrale, e ilsindaco di Palata, Michele Berchicci, plaude aquei rappresentanti politici e parlamentari regio-nali, unitamente alle associazioni presenti sulterritorio i quali, ciascuno per il proprio ruolo, sisono impegnati in prima persona affinché si po-tesse dare una risposta positiva alle popolazionidanneggiate. Così come il primo cittadino non di-

mentica gli incontri pubblici con il Presidentedella Giunta Regionale Michele Iorio; l’AssessoreRegionale alla Programmazione Gianfranco Vi-tagliano, l’Onorevole Sabrina De Camillis, Con-sigliere regionale Michele Petraroia e rappresen-tanti delle associazioni operanti sul territorio e,non per ultimo l’incontro anche con l’allora Mi-nistro per gli Affari Regionali,Raffaele Fitto.Dopo tanti interessamenti e la presentazione deimoduli per la richiesta risarcimenti, ora l’iter èalla fase finale e i residenti possono riscuotere icontributi per i lavori eseguiti, visto che lesomme da liquidare per i lavori gia eseguiti sonostate accreditate presso la tesoreria comunale. Ilsindaco di Palata, Michele Berchicci, comunica

agli interessati di comunicare agli Uffici Comu-nali preposi le loro coordinate bancarie da utiliz-zare per accreditare le somme spettanti. “Perquesto motivo – precisa Berchicci – e per snellireal massimo le operazioni necessarie per la liqui-dazione delle somme, il Comune di Palata hariattivato, con spese a carico del proprio bilancio,l’Ufficio preposto affidando l’incarico all’inge-gner Marco Manes per la istruttoria di tutte lepratiche. Lo stesso – conclude il Sindaco - è a di-sposizione di tutte le persone per eventuali chia-rimenti in merito all’argomento ed è assicurata lapresenza in servizio presso l’Ufficio Tecnico co-munale nei giorni di martedì, giovedì e venerdì diogni settimana.

SAN GIOVANNI ROTONDO - Ilcantautore Don Elio Benedetto, par-roco di Palata e cantautore, questasera terrà un concerto nella CasaSollievo della Sofferenza di San Gio-vanni Rotondo. L’appuntamento mu-sicale "Cammino semplice" si svol-gerà domenica 11 marzo avrà inizioalle ore 20 nella cappella maggiore.

Dopo la partenza di Giuda, il Signore Gesù si mise a parlare af-fettuosamente con gli altri discepoli rimasti con lui, informandoliche stava per essere glorificato e che sarebbe andato dove essinon avrebbero potuto seguirlo. Raccomandò perciò che si amas-sero gli uni gli altri come lui li aveva amati, perché da questo ilmondo avrebbe compreso che erano suoi discepoli. Pietro glichiese subito dove sarebbe andato, perché era disposto a seguirloovunque. Il Signore, che lo conosceva molto bene, gli rispose chenon poteva seguirlo, anzi gli preannunciò che lo avrebbe rinne-gato per ben tre volte prima che il gallo avesse cantato. Pietro ri-peté che mai lo avrebbe fatto anche a costo di morire. Era il so-stenitore di Gesù più leale ed entusiasta; se avesse potuto farequalcosa per lui lo avrebbe fatto volentieri. Lo amava con tutto ilsuo cuore e quando Gesù fu arrestato, mentre la maggior parte deidiscepoli fuggì, lui invece lo seguì. Quando però nel cortile delsommo sacerdote le due serve e i presenti lo riconobbero comediscepolo di Gesù, ebbe paura di essere coinvolto nella sorte delsuo Maestro e lo rinnegò per tre volte, così come aveva detto Gesù.Il suo accento aveva tradito la sua origine pertanto, di fronte aipresenti che gli si strinsero intorno minacciosi, tutto il suo corag-gio svanì. Il canto del gallo gli ricordò immediatamente le paroledel Signore Gesù. Con il cuore pieno di amarezza si allontanò eappena fu solo diede libero sfogo alle lacrime. Dalla orgogliosa va-nagloria che non avrebbe mai abbandonato il suo Signore, l’apo-stolo viene sopraffatto dalla disperazione per averlo rinnegato!Era stato pronto ad affermare con vigore che lo avrebbero potutorinnegare gli altri discepoli, ma lui sicuramente non l’avrebbe maifatto, al contrario sarebbe anche morto per lui! Il tentativo di se-guire Gesù da parte di Pietro è ammirevole, ma nello stessotempo tragico. E’ammirevole in quanto lo distingue dagli altri di-

scepoli, ma è anche tragico perché mostra che non ha preso sulserio le parole del Signore Gesù. Proprio nel momento del rinne-gamento Pietro incontra gli occhi del divino Maestro, che nonerano colmi di condanna ma di compassione, preludio del suoperdono. L’umiliazione di quella esperienza, lo sguardo compas-sionevole del Signore, gettarono le basi per una vera guarigionespirituale dell’apostolo. Riconobbe la propria presunzione e ilproprio peccato e toccò con mano la compassione del SignoreGesù. Quando Gesù dopo la resurrezione apparve ai discepoli inriva al mare, chiese a Pietro per ben tre volte: “mi ami tu?”, l’apo-stolo ricordandosi di averlo rinnegato per tre volte, rispose sol-tanto: “ tu sai che ti voglio bene”, perché era consapevole chel’amore è molto più forte del bene e comunque non induce al rin-negamento così come aveva fatto lui. Lo sguardo carico d’amoredel Signore e l’amaro pianto di Pietro erano un chiaro segno diperdono del divino Maestro e di un sincero pentimento del disce-polo, non solo ma il Signore Gesù, con le parole “pasci i mieiagnelli, pascola le mie pecore” (dal Vangelo di Giovanni capitolo21 versetti 15 e 16), gli dava una precisa indicazione di quella chedoveva essere la sua nuova vita. Il cambiamento radicale della suavita Pietro lo realizzò soltanto nel giorno della Pentecoste, quandolo Spirito Santo prese possesso costante nel suo cuore. Proprio luiche per paura aveva rinnegato Gesù davanti ad una domestica,poi, coraggioso e sincero, davanti a tutti ne proclamò la gloriosae divina grandezza. Quando gli imposero di non parlare più a nes-suno nel nome del Signore Gesù, rispose che “bisogna ubbidirea Dio anziché agli uomini” (Atti capitolo 5 versetto 29). Cominciòa predicare annunciando a tutte le genti che colui il quale erastato crocifisso era il salvatore del mondo, morto per i peccatidell’uomo e risorto per donargli la vita eterna. Chiedeva ai suoi

ascoltatori giudei di riconoscere in Cristo il loro Messia promessoe il loro Signore, perché solo così avrebbero ottenuto il perdonodei peccati e la salvezza eterna. Sopportò le percosse, il carcere eproprio in quei momenti difficili e dolorosi diede prova del suoamore per Cristo Gesù. E’ la stessa prova che il cristiano, e ogniuomo che vuole avere la salvezza eterna, è chiamato a dare se hacreduto con sincerità, con convinzione e con fermezza all’operasalvifica di Gesù Cristo, di colui che è stato crocifisso per offrirgliil perdono dei peccati, che è ritornato in cielo ed è seduto alla de-stra del Padre Celeste come unico intercessore. Deve amare Gesùperché amarlo vuol dire amare la Verità, deve rinunciare a sestesso e sottomettersi alla sua signoria. Quante volte è capitato an-che a noi di avere lo stesso comportamento di Pietro: ci siamosentiti forti ed abbiamo promesso che mai avremmo tradito il Si-gnore Gesù con le nostre azioni ed invece lo abbiamo fatto!Quante volte anche noi abbiamo timore di compromettere la no-stra reputazione professando il Signore Gesù apertamente?Quante volte ci vergogniamo di dire che siamo cristiani? Neimomenti di crisi, la coscienza ci tormenta. Nel profondo delnostro essere, sentiamo lo stesso rimorso di Pietro. C'è una rive-lazione di Dio che ogni cristiano dovrebbe comprendere appieno.Quando tradiamo Dio non dobbiamo commiserarci attribuendoad altri la nostra debolezza, ma dobbiamo rivolgerci al SignoreGesù ed invocare il suo perdono.

Chiesa Cristiana EvangelicaColle Macchiuzzo,

Via delle Orchidee, TermoliVia dei Grecis Isernia

[email protected]

Piano regolatore: parola all’IdvIntanto l’esecutivo comunale ha dettato le linee di indirizzo per ridisegnare la città

Grandinata del 2010, arrivano i contributi Don Elio Benedetto: di nuovo in concerto

La debolezza dell’apostolo Pietro e l’amore del signore Gesù

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Termoli17

11 marzo 2012

TERMOLI – Non si è fatta atten-dere sulla propria pagina su Face-book l’intervento dell’assessore re-gionale Gianfranco Vitagliano.Intervento avvenuto subito dopo lariunione dell’assemblea del Cosib,e la nomina di Luigi Mascio a pre-sidente. Vitagliano si è urtato perl’improvvisa esclusione di Fer-nanda De Guglielmo che rappre-sentava l’Azienda di Soggiorno eTurismo, estromessa pochi istantiprima del voto e sostituita da BrunoVerini, commissario straordinariodell’Azienda di Soggiorno. Non èpotuta mancare la solidarietà di Vi-tagliano alla De Guglielmo e anche

senza fare nomi condanna “ilnuovo insulto ai danni di una per-sona che lavora con impegno, sia inambito politico che professionale,che è benvoluta dalla gente, che èforte di un convinto consenso elet-torale.

A Fernanda De Guglielmo – con-tinua l’assessore regionale alla Pro-grammazione - un suo collega Con-sigliere e di Partito, commissariopro tempore dell’Azienda di sog-giorno, ha notificato la revoca adhoras nell’assemblea del Consorzio,sostituendola con se stesso ed ese-guendo evidentemente desideri ex-traistituzionali, non connessi o con-

seguenti a difetto di fiducia nellosvolgimento del mandato. Oracome allora, quando le stesse ma-nine chiesero al Sindaco Di Gian-domenico di sostituire Fernanda,da meno di due mesi assessore co-munale, escludendola dal Consigliocomunale, in barba alle centinaia dielettori che l’avevano scelta. Oracome l’anno scorso quando, elettain Comitato Direttivo del Consorzio,le venne promosso contro un ri-corso amministrativo per farla de-cadere”. Vitagliano non va troppoper il sottile e spara ad alzo zero.“Fuoco amico, allora, l’anno scorsoed oggi. Solo che stavolta siamo piùaccorti, meno ingenui, più uniti! Echi pensa che la nostra vicinanza aIorio - che non può che prendere ledistanze da queste manine e daquesti metodi - ci faccia essere ber-saglio inerme e non reattivo, sbagliae di grosso. Non è sola Fernanda,

non siamo soli noi che le stiamo vi-cino”. Un’altra stoccata, senza nomianche in questa occasione, è per “ifurbastri che tramano lungo la Bi-fernina e che, più prima che poi,creeranno seri problemi all’ammi-nistrazione comunale ed al Sindacodella nostra città. “Noi andiamoavanti, nel Partito e nelle istituzioni– conclude Vitagliano -, ma le

guance sono solo due e abbiamouna sola faccia. Ed è con quella chedifendiamo oggi Fernanda e cer-chiamo di far capire alla gente chenon siamo tutti uguali, che noisiamo sinceri e leali, aperti al con-fronto democratico e saldamenteresponsabili. Ma non fino al "preci-pizio" dove qualcuno ci vuole por-tare”.

TERMOLI - L’Assessore regionaleal Turismo, Michele Scasserra, ha in-contrato i rappresentanti delle Asso-ciazioni dei Balneari del Molise perinquadrare la complessa problema-tica del futuro delle aziende turisticheanche alla luce delle recenti disposi-zioni comunitarie. L’analisi della si-tuazione ha portato alla condivisionedi alcuni elementi cardine necessariper tentare di raggiungere alla mi-gliore soluzione possibile per tutti ilavoratori e le imprese del settore. “LaRegione Molise – ha sottolineato l’As-sessore Scasserra – intende suppor-tare la categoria e dimostrare nei fatti,con la massima vicinanza agli im-

prenditori, la propria presenza. Perquesto richiediamo anche la collabo-razione degli stessi imprenditori. Sa-ranno infatti gli stessi interessati adessere chiamati per programmare eprogettare un nuovo e ambizioso rior-dino dell’intero regime delle conces-sioni. La sempre crescente qualità deiservizi – ha concluso l’AssessoreScasserra – è prerogativa essenzialeper difendere la tipicità delle caratte-ristiche ricettive degli stabilimentibalneari e di tutto il settore turisticodel Molise”. Nelle prossime settimanesarà convocato un ulteriore tavolo tec-nico per decidere le future azioni daattuare in merito.

TERMOLI - Si terrà martedì 13 Marzo, pressola sede di Via Cile, il secondo appuntamento delFocus dal titolo “Percorsi innovativi di Forma-zione: Sperimentare nell’Impresa”. L’incontro,organizzato dalla Confcommercio Campobasso,segue quello tenutosi lo scorso 23 Febbraiopresso il capoluogo molisano.In quell’occasione, oltre 40imprese hanno preso parteall’iniziativa ideata con l’in-tento di approfondire i primirisultati raggiunti nella fasesperimentale del Progetto.Si tratta di corsi di forma-zione (che si terranno aCampobasso e Termoli conmolta probabilità a partire dafine Marzo) destinati a tuttele imprese a titolo gratuito,in quanto finanziati dalFondo Paritetico Interprofes-sionale che è alimentatodalla quota di contributi in-tegrativi INPS, finalizzati a

rafforzare quelle conoscenze relative a norma-tive, procedure, sicurezza, competenze relazio-nali e comunicative che consentono di svilup-pare professionalità. I lavori, presso la sedeConfcommercio della città costiera, avranno ini-zio alle 10.

Cosib, duro intervento dell’assessore regionale Vitagliano“Noi andiamo avanti, nel partito e nelle istituzioni, ma le guance sono solo due e abbiamo una sola faccia”

Solidale con Fernanda De Guglielmo sostituita poco prima della votazione

Turismo, l’assessore regionale Scasserra incontra i balneari

Percorsi innovativi di formazione, al via il secondo appuntamento

TERMOLI - Si svolgerà questo pomeriggiodalle 15,45, presso l’auditorium “GiovanniPaolo II” della parrocchia Santa Maria degliAngeli, il convegno dei comitati festa dioce-sani. Primo di una serie di incontri che laDiocesi propone per aiutare tutti coloro cheanimano le feste parrocchiali ad un camminodi fede, di consapevolezza del loro preziososervizio e di crescita nella collaborazione. In

questa convocazione saranno evidenziati dueparticolari aspetti: quello antropologico (re-lazione a cura di don Antonio Mastantuono)e biblico (relazione a cura di don GiuseppeDe Virgilio). La presenza del Pastore dioce-sano permetterà a lui di incontrare ancorauna volta i membri dei comitati e di rivolgeread essi il suo saluto e le sue conclusioni finalidell’incontro.

Oggi convegno diocesano dei comitati festa

A proposito di alcune notiziediffuse circa la posizione delPresidente della Regione Mi-chele Iorio sul COSIB di Ter-moli, lo stesso Presidente hadichiarato: “Scendo in campoper spiegare ai cittadini moli-sani che molte delle informa-zioni che in questi giorni circo-lano sul mio coinvolgimento inquestioni che esulano dal-l’Amministrazione del governoregionale non mi apparten-gono. Sono impegnato forte-mente ed esclusivamente inuna programmazione di azionidirette a governare il territoriosecondo le indicazioni conte-nute nel mio mandato eletto-rale. Ho avuto la fiducia deimolisani ed intendo piuttosto,in questo momento critico perl’Italia e per tutte le regioni,

soffermarmi e lavorare solosulle questioni attinenti alleemergenze ed ai problemi cheil nostro Molise esprime. Ri-tengo legittimi e sempre co-struttivi i confronti politici per-ché rivitalizzano le espressionie le qualità dei movimenti cheli animano. Invito la politica asostenere un clima di coesionee concentrarsi sulle risposteconcrete da restituire alle esi-genze della comunità. Infineintendo precisare che relati-vamente all’elezione della pre-sidenza del COSIB di Termolinon c’è stato alcun interventopersonale teso ad incideresulle decisioni di chi ha votato,limitandomi a sollecitare unascelta nella maniera più con-divisa possibile e per il benedei territori interessati”.

E Iorio precisa: “Nessunaingerenza sul Cosib”

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ANNO VIII - N° 60 - DOMENICA 11 MARZO 2012 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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Dopo l’ottimo pareggio strappato sul difficilecampo della Sambenedettese l’Isernia, che ha or-mai raggiunto la matematica salvezza in serie D,cerca continuità nei risultati ed anche la con-ferma di un posto nei play off. I biancocelestinelle ultime 15 gare hanno collezionato ben 30punti e questo dato la dice lunga sul buon mo-mento che sta vivendo il team molisano. Questopomeriggio la squadra di Pasquale Logarzo riceveal Lancellotta il San Nicolò,matricola terribile delcampionato che, distante solo cinque punti, è in-tenzionata a fare il colpaccio in terra pentra perspalancare le porte dei play off. Bisognerà peròfare i conti con un’Isernia in gran forma che è re-duce da sei risultati utili consecutivi e che vuolemantenere ben salda la quinta posizione, ultimautile per gli spareggi post season. Per la gara dioggi mister Logarzo dovrà rinunciare a centrocampo a Manzillo squalificato, alsuo posto potrebbe essere impiegato Digno al fianco di Di Pastena e Rubinomentre al centro della difesa con Maglione potrebbe fare il suo esordio l’ultimoarrivato Antonelli. In porta riconferma per Marconato con Ricci e Tracchia chedovrebbero essere i terzini. In attacco spazio alla collaudata coppia formata daCovelli e Panico. A PAG 22

Archiviata la sosta per la final four di CoppaItalia, in cui ha trionfato il Castellana Grotte, e ri-caricate le batterie per le ultime cinque giornateche mancano al termine della regular season, si ri-torna in campo.

La Cicchetti Isernia questa sera è attesa dal con-fronto casalingo con il Loreto, una gara fonda-mentale per il cammino dei biancazzurri che de-vono necessariamente mettere in cassaforte unsuccesso per archiviare il discorso salvezza e guar-dare con ottimismo al rush finale e soprattutto altraguardo dei play off obiettivo difficile ma nonimpossibile da raggiungere.

La prossima avversaria dei pentri ha undicipunti in più in classifica e questo significa cheuna vittoria al PalaFraraccio porterebbe alla ma-tematica certezza di essere dentro i play off.

Insomma dati questi presupposti la gara si preannuncia incandescente e lo sabene Emiliano Cortellazzi, regista biancoblù, che nella stagione 2006/7 ha vestitola maglia dell’Isernia: “Dobbiamo cercare di ritornare a vincere fuori casa, di que-ste ultime cinque partite ne avremo tre fuori, quindi sarà importante fare puntianche in trasferta”.

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Volley maschile serie A2: la Fenice Iserniariceve questa sera il Loreto

Calcio serie D: Isernia e Trivento in casa,Agnonese in trasferta sul campo della capolista

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Sport20

11 marzo 2012

di Mimmo di Iorio

Ascoltando la sua voce percepisci im-mediatamente la voglia di vivere. Dopoaver sentito le sue parole capisci cheniente può essere impossibile laddove èpresente una forte passione. Ma soprat-tutto che nessun ostacolo è insormonta-bile quando c’è di mezzo lo sport.

Annalisa Minetti sta lanciando fortimessaggi attraverso la sua esperienza.Sta comunicando che lo sport aiuta adabbattere le barriere e che attraversola pratica sportiva si può realmente vin-cere una disabilità. “Perché i ragazzi –ama ripetere - non devono rimanere acasa e pensare che quella sia la loro re-altà, ma sono molte altre le dimensioniche possono fare parte della loro vita.”

La Minetti sarà domani mattina a

Campobasso per promuovere il progettoIo vado di corsa…e tu?, organizzato dallaProvincia di Campobasso in collabora-zione con il Cip Molise. L’iniziativa ha loscopo di promuovere l’attività sportiva.“Lo sport deve essere per tutti – ha esor-dito Annalisa Minetti – come lo è la mu-sica. Lo sport è per tutti e di tutti.”

La cantante sarà la prima testimonialdel progetto e cercherà di comunicarecome con lo sport si possa vincere unhandicap.

Quanto lo sport l’ha aiutata nellasua esperienza?

“Lo sport mi ha ridato molta indipen-denza. Ma anche tanta dignità. Ho esor-cizzato moltissimo il dolore, attraversola fatica e i sacrifici che si fanno durantegli allenamenti. In quei momenti haimodo e tempo di pensare e di elaborare

quelle che sono state letue ferite. La corsa miha ridato l’amore:amore per me stessa eper le cose importanti.Perché lo sport portacon sé un messaggioautorevole, ed è il piùalto strumento d’inte-grazione. Un veicoloper avvicinare lagente ad essere pre-sente, nelle propriediversità.”

Annalisa Minetti, ènata a Rho, provinciadi Milano nel 1977. Adiciotto anni scopredi essere malata diretinite pigmentosa edegenerazione macu-lare, malattie che laporteranno ad unagraduale cecità, finoa farle vedere sololuci ed ombre digiorno e nulla dinotte. E’ stata laprima ipovedente a

partecipare a MissItalia nel 1997. Pur es-sendo tra le favoritenon riuscì a vincere, machiuse tra le prime diecie conquistò la fascia di‘Miss Gambissime’.

Nel ’98, alla sua primaapparizione, vince il Fe-stival di San Remo, sianella categoria nuoveproposte, sia in quella dei big con lacanzone Senza te o con te. Da lì ha iniziola sua carriera da cantante, ma ad Anna-lisa Minetti piacciono le sfide e un annoe mezzo fa si reinventa atleta, regalandol’ennesimo colpo di scena alla sua vita.Ha deciso subito di fare sul serio cer-cando di essere competitiva ai massimilivelli. Ora, a 35 anni, si prepara a stu-pire ancora, in una veste inedita. Il suoobiettivo è sempre stato quello dellepartecipazioni alle paralimpiadi di Lon-dra 2012. Bersaglio quasi centrato vistoche ha fatto il minimo sia negli 800 me-tri, sia nei 1500. Le convocazioni del se-lezionatore Mario Poletti ci saranno traqualche mese e potrebbe essere per leil’ennesimo sogno che si realizza. “Credoche la partecipazione alle paralimpiadinon sia solo un mio sogno, ma di tuttequelle persone che decidono di vivereun’esperienza e possono anelare al sognodi viverla realmente quest’esperienza.Vorrei far percepire alla gente che tutto èveramente possibile. Basti pensare cheio ho iniziato a correre un anno e mezzofa ed oggi posso inseguire il sogno delleparaolimpiadi; questo vuol dire che tuttilo possono fare perché io non sono gene-ticamente portata più di altri. Attraversogli allenamenti, il sacrificio e la determi-nazione tutto può diventare realtà, bastacrederci.”

E’ stato più impegnativo parteci-pare a Miss Italia, vincere San Remoo correre?

“Molto più impegnativo lo sport (sor-ride, ndr). La musica, per fortuna, è sem-

pre stata un grande dono. L’hosempre vissuta con leggerezza,disinvoltura e naturalezza. Losport non mi apparteneva e l’hoelaborato in modo tale che po-tessi essere abbastanza prontada affrontarlo. Ho lavorato

tanto e lavoro ancora molto.” Una donna, una mamma e una moglie

impegnata su tanti fronti. Difficile ca-pire dove trovi le energie per affrontaretutto ciò, nonostante la sua disabilità.Annalisa Minetti ha, però, una ricettaprecisa, che non è rivoluzionaria, maaffonda le sue radici nella notte deitempi: ‘La passione. Credo che se sei unapersona appassionata alla vita, che credealle cose che fa, raramente non riesci adorganizzarti e fare in modo che tuttovada nel verso giusto. E’ una grande pas-sione quella che mi lega allo sport, allamusica, alla vita, alla famiglia. Pura pas-sione.”

Un altro ingrediente, però, è stato fon-damentale nei suoi successi. “Ciò che miha aiutato di più, anche nella mia disabi-lità, è stato l’amore delle persone che misono vicino. La famiglia è alla base diogni grande successo.”

Annalisa Minetti condividerà i suoisogni, le sue speranze e le sue pauredomani mattina alle 10 presso il CentroServizi Culturale ‘G.A. Colozza, I edificioPolifunzionale (adiacente la facoltà diGiurisprudenza). Sarà accompagnatadal suo allenatore Andrea Giocondi cheha vissuto le Olimpiadi di Atlanta nel’96. Ora potrebbe fare il bis, ma in unaveste diversa.

Un’occasione da non perdere per chicrede nei sogni e nella possibilità direalizzarli. Per chi crede nel valore pro-pedeutico dello sport, di quello vero, ge-nuino e leale.

ESCLUSIVAIntervista alla cantante milanese che domani mattina sarà a Campobasso per promuovere il progetto del Cip Molise Io vado di corsa…e tu?

Con lo sport ho esorcizzato il dolore, attraverso la fatica e i sacrifici che si fanno durante gli allenamenti: è una grande passione che mi lega alla corsa, alla musica, alla vita e alla famiglia

Lo sport mi ha ridato dignità: è il più alto strumento d’integrazioneAnnalisa Minetti punta alle paralimpiadi di Londra2012: ‘Non è solo un mio sogno, ma di tutti quelli che credono che nulla sia impossibile’

In alto Annalisa Minetti durante gli allenamenti insieme all’allenatore Andrea GiocondiA sinistra la cantante con il suo trainer e il marito Gennaro Esposito

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Sport21

11 marzo 2012

Seconda divisione - girone B

Imbimbo dovrebbe riproporre lo stesso undici di mercoledì con l’inserimento di Viscido

Il Campobasso farà visita questo pomeriggio alla vice capolista degli ex Quadri e D’Anna

E’ partito ieri mattina di buonora il Campobasso per affrontarela lunga trasferta di Catanzaro.Per la 33^ giornata di campionatoi rossoblù sono attesi dal diffici-lissimo incontro con la vice capo-lista.

I calabresi sono tra le squadremeglio attrezzate del raggruppa-mento B e si giocheranno finoalla fine la promozione direttacon il Perugia. Mercoledì i giallo-rossi hanno perso un’occasioneper agganciare in classifica gene-rale gli umbri e sono stati bloccatisul pari ad Aprilia. Un risultatoche comunque è stato accolto po-sitivamente dal gruppo di CiccioCozza. Questo pomeriggio, però, ilCatanzaro non potrà fallire l’ap-puntamento con la vittoria sevuol continuare a nutrire i sognidi promozione. Si troverà difronte, però, un Campobasso affa-mato e che non ha nulla da per-dere. I molisani stanno

attraversando un grande periododi forma e sono reduci da quattrorisultati utili consecutivi e duevittorie di fila. I rossoblù affron-teranno il match senza alcun ti-more, aspetto che ha sottolineatopiù volte mister Imbimbo. Laclassifica si è fatta meno preoccu-pante, nonostante le due gare darecuperare, e pertanto il Campo-basso non avendo l’assillo del ri-sultato potrà affrontare l’incontrocon maggiore disinvoltura.

Mister Imbimbo avrà tutti gliultimi a sua disposizione, ad ecce-zione di Modica che sta recupe-rando la forma migliore. Nonsono stati convocati, come riferitoieri, Giannattasio e Baldares permotivi disciplinari.

L’undici di partenza non do-vrebbe discostarsi troppo daquello che ha battuto brillante-mente mercoledì la Neapolis. Inporta andrà Ioime. La difesa saràcomposta da Bertozzini ed Espo-

sito sulle corsie laterali, conMateo e Scudieri al centro. A cen-trocampo rientrerà Viscido dallasqualifica che sarà affiancato inmediana da Licciardi. Rega, LaPorta e Todino agiranno allespalle dell’unica punta Cruz. Pos-sibile anche che il tecnico vogliainfoltire il centrocampo con l’in-serimento di Forgione e la conse-guente esclusione di uno deitrequartisti.

Ad ogni modo i dubbi di forma-zione saranno sciolti solo alla vi-gilia del match. I rossoblùdovranno fare attenzione anche adosare le energie perché merco-ledì si tornerà nuovamente incampo per il recupero del matchdi Fano.

Ad arbitrare la gara tra Catan-zaro e Campobasso sarà il sig.Brasi della sezione di Seregno,coadiuvato da Pulcini di Bergamoe De Stazi di Ciampino.

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A Catanzaro senza timoriI rossoblù pensano al colpaccio

L’AVVERSARIO

Il Ceravolo sarà una bolgiaNon si può più sbagliare

Sono ripresi venerdì, dopo una giornata di riposo in se-guito al turno infrasettimanale di mercoledì, gli allenamentidel Catanzaro in vista della delicata sfida odierna contro ilCampobasso.

La truppa guidata da Ciccio Cozza ha svolto principal-mente lavoro atletico per smaltire i carichi fisici e mentaliaccumulati dopo l’autentico tour de force delle ultime setti-mane, con ben quattro gare disputate in dieci giorni.

Come di consueto, ieri pomeriggio la squadra ha effettuatola rifinitura al “Nicola Ceravolo”.

E’ stata anche l’occasione per avere qualche indicazionesull’undici che partirà titolare oggi, anche se non sono attesiparticolari stravolgimenti rispetto alla formazione che mer-coledì scorso ha portato via un punto prezioso dal rettangoloda gioco di Aprilia.

Nel frattempo la tifoseria organizzata si mobilita per so-stenere in massa la squadra del presidente Cosentino che,dopo il ruggito del “Ceravolo” gremito da settimila personecontro il Perugia, ha chiesto un’ulteriore prova d’amore alpopolo giallorosso in vista di un rush finale in cui l'apportodel pubblico sarà decisivo per raggiungere la promozionediretta in Prima Divisione.

BERRETTI

Ancora una sconfitta per laBerretti del Campobasso cheieri pomeriggio è stata bat-tuta 3-0 dal Barletta nel re-cupero di campionato. Matchdisputato sul neutro di Pe-tacciato. Non è servito nem-meno il cambio di guidatecnica ai molisani per in-vertire la rotta. Espulso per irossoblù Causio jnunior.

La squadra di Bonetti restaultima in classifica con 12punti.

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COSI’ IN CAMPO AL ‘CERAVOLO’ ALLE 14.30

ALLENATORE: Imbimbo SQUALIFICATI:

INDISPONIBILI: Modica

ARBITRO: Brasi di Seregno

ASSISTENTI: Pulcini di Bergamo e De Stazi di Ciampino

4-2-3-1

1IOIME

3ESPOSITO

6SCUDIERI

5MATEO

10TODINO

8FORGIONE

2BERTOZZINI

9LA PORTA

11CRUZ

7REGA(FORGIONE)

1. Ioime2. Falcone3. Mateo4. Esposito5. Bertozzini6. Scudieri7. Cirillo8. Fazio9. Mazza10. Bruno11. Viscido12. Forgione13. Licciardi14. Rega15. Di Nardo16. Cruz17. La Porta 18. Todino

I CONVOCATI

4VISCIDO

Ancora una sconfittaper i lupetti

Ciccio Cozza,tecnico del Catanzaro

MisterImbimbo

33^ GIORNATA

APRILIA - CHIETIAVERSA N. - V. LAMEZIACAMPOBASSO - GAVORRANOCATANZARO - L'AQUILACELANO - MELFIFANO - ISOLA LIRIGIULIANOVA - NEAPOLISMILAZZO - ARZANESEPAGANESE - EBOLITANAPERUGIA - FONDI

RIPOSA: VIBONESEE

PROSSIMO TURNO18 marzo - ORE 14.30

CLASSIFICAPERUGIA 65 CATANZARO 63 VIGOR LAMEZIA 63 L’AQUILA 54 PAGANESE 50 GAVORRANO 49 CHIETI 48 APRILIA 44 ARZANESE 42 AVERSA N. (-1) 38FANO (-5) 37 FONDI 35 CAMPOBASSO (-2) 34GIULIANOVA (-2) 34MILAZZO 31 NEAPOLIS (-2) 29 VIBONESE 29 MELFI (-4) 27ISOLA LIRI (-2) 26 EBOLITANA (-1) 24 CELANO 16

CATANZARO - CAMPOBASSOCHIETI - VIGOR LAMEZIAEBOLITANA - APRILIAFANO - AVERSA N.FONDI - ISOLA LIRIGAVORRANO - PERUGIAL'AQUILA - GIULIANOVAMELFI - MILAZZONEAPOLIS - PAGANESEVIBONESE - CELANO

RIPOSA: ARZANESE

Page 22: Quotidiano - 11 Marzo 2012

Sport22

11 marzo 2012

Dopo l’ottimo pareggio strap-pato sul difficile campo dellaSambenedettese l’Isernia, che haormai raggiunto la matematicasalvezza in serie D, cerca conti-nuità nei risultati ed anche laconferma di un posto nei play off.I biancocelesti nelle ultime 15gare hanno collezionato ben 30punti e questo dato la dice lungasul buon momento che sta vi-vendo il team molisano. Questopomeriggio la squadra di Pa-squale Logarzo riceve al Lancel-lotta il San Nicolò,matricola terri-bile del campionato che, distantesolo cinque punti, è intenzionataa fare il colpaccio in terra pentraper spalancare le porte dei playoff. Bisognerà però fare i conticon un’Isernia in gran forma cheè reduce da sei risultati utili con-secutivi e che vuole mantenereben salda la quinta posizione, ul-tima utile per gli spareggi postseason. Per la gara di oggi misterLogarzo dovrà rinunciare a cen-trocampo a Manzillo squalificato,al suo posto potrebbe essere im-

piegato Digno al fianco di Di Pa-stena e Rubino mentre al centrodella difesa con Maglione po-trebbe fare il suo esordio l’ultimoarrivato Antonelli. In porta ricon-ferma per Marconato con Ricci eTracchia che dovrebbero essere iterzini. In attacco spazio alla col-

laudata coppia formata da Covellie Panico.Quella di oggi sarà senzadubbio una partita dal saporeparticolare per il difensore delSan Nicolò Nando Giuliano cheha iniziato la sua stagione proprioad Isernia: “E’ una partita impor-tante: siamo a cinque punti da loro

e quindi ce l’andiamo a giocareperché con una vittoria si potrebbeaprire il discorso play off anche seso che non sarà facile portare viai tre punti.Ad Isernia ho moltiamici ed ex compagni di squadrache tutt’ora sento.Ho un rapportobellissimo con il presidente Mon-freda, il direttore De Filippis e so-prattutto con l’allenatore attualeLogarzo che sento spesso al tele-

fono.Andrò in un ambiente che co-nosco bene.Tra i tifosi ci sarà ma-gari qualcuno che mi contesteràper via della mia scelta di andarvia da Isernia ma chi sa comestanno le cose dovrebbe capire cheuno che ha moglie e tre figli a casanon può permettersi di stare senzastipendio. Sono stato con loro cin-que mesi e non ho preso alcun rim-borso”. A dirigere la gara del Lan-cellotta sarà il fischietto pugliesePierluigi Mazzei della sezione diBrindisi.

ANPA

L’Atletico Trivento non vuole fermarsisul più bello. La squadra di MassimoAgovino sta vivendo il periodo miglioredel suo girone di ritorno ed è intenzio-nata a proseguire la rincorsa ai play off,al momento distanti tre soli punti. I gial-loblù sono reduci da tre vittorie conse-cutive e nella gara casalinga contro laVis Pesaro sono a caccia del poker chepotrebbe rilanciare le proprie ambizioniin un campionato caratterizzato, nel gi-rone d’andata, da continui alti e bassi.Bisogna dunque dare continuità ai ri-sultati e soprattutto sfruttare al meglioil terzo incontro casalingo consecutivo:i due precedenti match contro Agno-

nese e Miglianico sono stati ad appan-naggio dei trignini che contro il teammarchigiano sperano di portare a com-pimento l’ennesimo colpo. La Vis Pesaroal momento, con i suoi 32 punti, è fuoridalla zona calda della classifica ma èchiaro che ha bisogno di mettere in cas-saforte qualche altro risultato positivoprima di poter dormire sonni tranquillied è per questo che la gara di oggi nonsi preannuncia affatto facile per Sici-liano e compagni che dovranno sfode-rare la migliore prestazione possibile.Per l’incontro di oggi mister Agovinodovrà rinunciare a centrocampo a Sici-liano squalificato al suo posto, insieme

a Corradino e Monti, do-vrebbe essere utilizzatoTammaro. In difesa al cen-tro Varchetta e Minadeocon Ligorio e Sabella ter-zini, Straface riconfermatoin porta. In attacco invece iltridente offensivo do-vrebbe essere formato daDe Stefano, Aquaro e Gu-glielmi. Al Comunale dicontrada Acquasantiannidirigerà l’incontro Dome-nico Lacalamita della se-zione di Bari.

PA

Il Trivento a caccia del pokernel match interno con la Vis Pesaro

L'attaccante gialloblù De Stefano

L’Isernia riceve al Lancellotta la matricola San Nicolò

Calcio serie D

Ancona-Recanatese

Atessa-Sambenedettese

Trivento-Vis Pesaro

Civitanovese-Miglianico

Isernia-San Nicolò

Angolana-Jesina

Riccione-Luco Canistro

Santegidiese-Real Rimini

Teramo-Agnonese

GARE 26^ GIORNATA GIRONE F

Sarà una partita speciale per l’ex di turno Nando Giuliano. Il difensore centrale ha iniziato la stagione nel capoluogo pentro per poi passare al club abruzzese

Dopo il successo di misura strappato nel recuperodi mercoledì in casa del Canistro, un’altra trasfertaattende nel pomeriggio l’Olympia Agnonese. Questavolta però l’avversaria è di quelle toste dal momentoche gli altomolisani dovranno vedersela con la capo-lista del girone F, il Teramo, la squadra che al mo-mento sembra essere la favorita, e non solo per l’at-tuale posizione in classifica, alla vittoria finale delcampionato. Del resto, dando uno sguardo ai numericollezionati fino a questo momento dal team guidatoda Cappellacci, si può ben capire il valore di questaformazione: 52 punti messi in cassaforte in 25 gare,frutto di 18 vittorie, 5 pareggi e 2 sole sconfitte(ma-turate tra l’altro fuori casa); 69 le reti realizzate, 19quelle subite, miglior attacco e miglior difesa del raggruppamento con una mediainglese di +4. E poi, ciliegina sulla torta, la presenza tra le sue fila del capocanno-niere del girone l’attaccante argentino Gerardo Masini che fino a questo momentoha messo a segno ben 18 reti, seguito dal compagno di reparto Bucchi che di golne ha realizzati 15. Insomma numeri da far venire i brividi a chiunque ma l’Olym-pia Agnonese scenderà in campo al Piano D’Accio senza alcun timore, con la con-sapevolezza di non aver nulla da perdere. Per la sfida in terra abruzzese mister Ur-bano dovrà rinunciare agli squalificati Ricamato e Di Lollo e all’infortunatoPatriarca.

Dunque l’undici chiamato a fronteggiare la capolista dovrebbe essere formato daFabbi tra i pali, in difesa al centro Scampamorte e D’Agostino con i terzini Simonee Pellegrino. A centrocampo spazio a D’Ambrosio, Galliano e Pifano mentre inavanti il tridente dovrebbe essere formato da Partipilo, Keita e Sivilla. Arbitreràl’incontro Riccardo Fabbro della sezione di Roma2.

AP

L’Agnonese fa visita alla capolista Teramo

L'attaccante granata Carmine Galliano

CLASSIFICA SERIE D

Teramo 59 Ancona 52 Sambenedettese 51 Civitanovese 50 Isernia 44A. Trivento 41San Nicolò 39Recanatese 35 Jesina 33 O. Agnonese 33Vis Pesaro 32 Atessa 30 Riccione 29 Santegidiese 25 R.C. Angolana 23 L. Canistro 19 Miglianico 17 Real Rimini 4

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Sport23

11 marzo 2012

Archiviata la sosta per la fi-nal four di Coppa Italia, in cuiha trionfato il CastellanaGrotte, e ricaricate le batterieper le ultime cinque giornateche mancano al termine dellaregular season, si ritorna incampo.

La Cicchetti Isernia questasera è attesa dal confronto ca-salingo con il Loreto, una garafondamentale per il camminodei biancazzurri che devononecessariamente mettere incassaforte un successo per ar-chiviare il discorso salvezza eguardare con ottimismo al rushfinale e soprattutto al tra-guardo dei play off obiettivodifficile ma non impossibile daraggiungere.

La prossima avversaria deipentri ha undici punti in piùin classifica e questo significache una vittoria al PalaFrarac-cio porterebbe alla matematica

certezza di essere dentro i playoff. Insomma dati questi pre-supposti la gara si preannun-cia incandescente e lo sa beneEmiliano Cortellazzi, registabiancoblù, che nella stagione2006/7 ha vestito la magliadell’Isernia: “Dobbiamo cercaredi ritornare a vincere fuori casa,di queste ultime cinque partitene avremo tre fuori, quindi saràimportante fare punti anche intrasferta.

Troveremo davanti una for-mazione agguerrita, in pienalotta salvezza, hanno fame dipunti come del resto noi: vor-remo portare a casa questa vit-toria per pensare a qualcosa inpiù. Ad Isernia sono stato bene,l’anno scorso quando ho giocatolà mi ha fatto effetto, durante ilriscaldamento avrò delle emo-zioni sicuramente, ma una voltache inizierà la partita ritorneràtutto normale e penserò soltanto

a giocare al massimoper la mia squadra”.Oltre a Cortellazzi cisaranno anche altritre ex di turno: il cen-trale Andrea DiMarco, lo schiaccia-tore slovacco Peter Ja-nusek ed il libero Mat-teo Cacchiarelli. Ilsestetto base dei mar-chigiani vede in cabinadi regia Cortellazzi conopposto Moretti. LateraliJanusek e Peda.

Al centro il tandem DiMarco- Anzani. LiberoCacchiarelli. Sul frontemolisano coach Gianninipuò contare sull’intera rosa adisposizione.Il probabile seipiù uno dei pentri vedrà incampo il palleggiatore cata-nese Davide Saitta mentre peril ruolo di opposto c’è un bal-lottaggio tra il caribico Maikel

Cardona ed il turco Ali Alp Ça-iyr. All’ala la coppia formata daAlessio Fiore e Daniele Men-gozzi. Al centro il collaudatotandem Max Di Franco – Ni-cola Sesto. Libero il sicilianoEmanuele Spampinato. Arbi-

treranno l’incontro FrancescoPuletti e Massimo Montanari.Il primo servizio è fissato perle ore 18.00 (web cronaca suhttp://www.fenicevolleyiser-nia.it/diretta.php ).

ANPA

Questa mattina Isernia ospiterà, nell’am-bito del progetto del Settore Tecnico Nazio-nale ‘RegionalDay’, Mauro Berruto com-missario tecnico dell’Italvolley maschile eMario Barbiero, coordinatore del progetto,nonché responsabile del Club Italia. I dueallenatori, a partire dalle 9.00, saranno im-pegnati in una seduta tecnica con sediciatleti della selezione regionale maschileUnder 16 presso la palestra dell’Istitutotecnico industriale ‘Mattei’. Tra i convocati,peraltro, figurano ben sette bianco azzurridella Fenice Volley Isernia: l’attaccante elibero Piero Viscone (’98), lo schiacciatoreSimone D’Ippolito (’96), il regista Danilo DiPilla (’96), il centrale Gianmarco Di Palma(’96), il laterale (e libero) Andrea Cian-chetta (’96), il centrale (e opposto) AntonioPicardo (’96) e lo schiacciatore DenniFlemma (’97). Dopo l’allenamento, pressol’Auditorium dello stesso istituto, è in pro-gramma un summit tecnico aperto con altavolo Berruto e Barbiero che incontre-ranno gli allenatori dei vivai dei club coin-volti nelle convocazioni, nonché tutti glialtri tecnici molisani operanti nei settorigiovanili maschili. A coadiuvare i due tec-nici inviati da Roma il selezionatore re-

gionale Paolo Piccirillo ed i suoi omologhiprovinciali: Mario Esposito (Isernia) e Vin-cenzo Croce (Campobasso). A coordinarel’evento, per il comitato regionale FipavMolise, l’area giovanile della Fenice VolleyIsernia con in testa il referente AntonioLaurelli. A rappresentare il club pentro an-che l’altro tecnico delle formazioni underAlfredo Mottola.

E’ calato il sipario sulla prima giornata della seconda tappa del Trofeo deiTre Mari 2012, evento patrocinato dalla Regione Molise in programma aTermoli. Fin dalle prime ore del giorno i circa 150 timonieri (99 juniores e55 cadetti) arrivati da diverse parti d’Italia si sono assiepati nell’area delMarinucci Yachting Club e hanno armato i loro Optimist per la regata. Dopoil briefing tecnico i ragazzi hanno atteso il segnale di partenza ma invano.La barca comitato ha raggiunto il campo di regata per valutare la fattibilitàma, quando il vento ha raggiunto i 25 nodi ed è arrivato un avviso di bur-rasca, il comitato ha verificato che le condizioni del meteo non garantivanopiù la sicurezza in acqua, soprattutto per gli skipper più giovani ed èquindi stato dato il segnale di regata differita. C’è attesa per la giornata dioggi quando, si spera, possano essere disputate tutte le gare necessarie arendere valida la tappa. L’appuntamento è al Marinucci Yachting Club.

Poker di ex oggi al PalafraraccioDopo la sosta torna in campo la Fenice che questa sera riceve il Loreto nelle cui fila militano Cortellazzi, Cacchiarelli, Di Marco e Janusek : in passato hanno vestito la maglia biancazzurra

Il ct della Nazionale Berruto in mattinata ad Isernia per il Regional Volley

Trofeo dei Tre Mari,annullate tutte le regate di ieri

L'evento Interscuola A.N.K.D. è ai nastri di partenza. Questa mattina ,con l'arrivo delle varie associazioni sia molisane che non, si terranno leconsuete operazioni di accreditamento e controllo del peso che darannoil via ufficiale alla grande kermesse. Dalle ore 9:30 l'attenzione dellalocalità balneare molisana, e di tutti gli appassionati delle discipline orien-tali, si concentrerà sul tatami allestito al Palazzetto Comunale ( GiovanniPaolo II ) di Termoli dove, alle ore 9.15 circa, si svolgerà la cerimoniad'apertura alla presenza delle varie autorità locali e regionali e di tutte ledelegazioni partecipanti. Saranno undici le associazioni regolarmenteiscritte all'evento, a conferma del livello assoluto della manifestazioneche coinvolgerà circa 250 atleti durante la giornata di gara.

A Termoli il 16° interscuola

L’appuntamento Vela- classe Optimist

Kung Fu

Pallavolo maschile serie A2

Matteo Cacchiarelli

Andrea Di Marco

Peter Janusek

Emiliano Cortellazzi

Page 24: Quotidiano - 11 Marzo 2012

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