rapporto comitato-doxa v.12€¦ · della pandemia, la loro resilienza finanziaria ... pari al 3,6%...
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EMERGENZA COVID-19:GLI ITALIANI TRA FRAGILITÀE RESILIENZA FINANZIARIA
EmergenzaCovid-19:gliitalianitrafragilitàeresilienzafinanziaria
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Indice
Introduzione............................................................................................................................................................3
Obiettividell’indagine.............................................................................................................................................4
Approcciometodologicoecampionamento...........................................................................................................4
Lasituazionedipartenza:lafragilitàfinanziariadellefamiglieprimadell’emergenzaCOVID-19..........................5
L’impattodelCOVID-19...........................................................................................................................................7
Glistrumentidiresilienzaadisposizionedellefamiglie:interventidelGovernoeconoscenzefinanziarie.........16
Conclusioni............................................................................................................................................................21
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IntroduzioneLa crisi economica provocata dall’emergenza sanitaria del COVID-19 ha interessato fortemente le famiglieitaliane,anchepiùdiquelledialtripaesieuropei,dove ilcontagioèrimastopiùcontenutoodove lemisuregovernative di distanziamento sociale sono state meno ispirate alla prudenza e al contenimento dellatrasmissionedelvirus1.Oltreadiverse situazionipatrimonialie reddituali, le famiglieeuropeesidistinguonoanche per il diverso livello di competenze finanziarie che, come ampiamente testimoniato da una vastaletteratura, hanno un ruolo nevralgico nell’indirizzare i comportamenti degli individui e aiutano a tutelarsianchedaeventualiemergenzeeconomiche2.
A fine 2019, le famiglie italiane stavano ancora tentandodi risollevarsi dagli effetti della crisi finanziaria del2008, e da quella del 2011 del debito sovrano. La ricchezza finanziaria delle famiglie italiane in rapporto alreddito disponibile restava ancora inferiore al dato del 20073, pur rimanendo elevata nel confrontointernazionale,inparticolareacausadelbassolivellodell’indebitamento.
Il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (di seguitoComitato),allafinedelsuoprimotrienniodimandatoeallavigiliadelladefinizionediunnuovoProgrammadiattuazionedellaStrategianazionale4per ilprossimotriennio,hadecisodicondurreun’indaginechecogliessegli effetti economici dell’emergenza COVID-19, la condizione finanziaria delle famiglie prima e dopo l’iniziodellapandemia,lalororesilienzafinanziaria(ades.interminidicuscinettofinanziarioediretidiassistenza)edi collegare questi aspetti al loro livello di alfabetizzazione finanziaria. Nelle fasi di condizioni economicheavverse, la diffusione di adeguate competenze finanziarie, assicurative e previdenziali risulta ancora piùimportante per consentire agli individui di fare scelte economiche consapevoli: da quelle presequotidianamente, come redigereunbilancioper le entratee leuscite, aquelle che riguardanounorizzontetemporaledibreveperiodo,comeaverelaliquiditàsufficienteperfarfronteaeventiinattesi,finoadecisionidipiù lungoperiodo,come lasceltadiassicurarsiodiaderireadun fondopensione,o l’impiegodelpropriorisparmio.
Di seguito vengono illustrati i risultati preliminari dell’indagine elaborati dall’istituto di ricerca DOXA, che èstataincaricatadalComitatodellosvolgimentodellarilevazionecampionariaattraversolasomministrazionediunquestionarioelaboratodalComitatostesso.
Nel primo paragrafo sono fornite informazioni sullemodalità di raccolta dei dati e sul campionamento, nelsecondo vengono specificati gli obiettivi dell’indagine, nel terzo e nel quarto la fragilità e la resilienza dellefamiglie,primaedopol’iniziodell’emergenzasanitariaeilconseguenteconfinamentoobbligatorio(lockdown).Nel quinto paragrafo vengono esaminati gli strumenti di resilienza a disposizione delle famiglie, come adesempio gli interventi del Governo e le competenze finanziarie. Conclude il rapporto il paragrafo sesto conalcuneriflessionifinalidelComitato.
1Nelprimotrimestredel2020ilPILitalianosièridottodel5,3%rispettoaltrimestreprecedenteafrontediuncalomediopari al 3,6% nell’area dell’euro. Inoltre, per il nostro paese, che ha adottato misure di contenimento dell’emergenzasanitariamoltostringenti,ilFondoMonetarioInternazionalestimauncalodelPILnel2020parial12,8%afrontediunamediadell’areaeurodel10,2%.2Cfr.ReportOECD/INFE2020InternationalSurveyofAdultFinancialLiteracy.3Cfr.capitolo8dellaRelazioneannualesull’anno2019,Bancad’Italia,maggio2020.4Cfr.perapprofondimentisullaStrategianazionaleeilProgrammaconsultare:http://www.quellocheconta.gov.it/it/chi-siamo/strategia-nazionale/.
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Obiettividell’indagineIlComitatoreputadiparticolarerilevanzaimpegnarsiaforniredatiaipolicymaker,all’opinionepubblicaeallacomunità scientifica. Obiettivo di questa indagine è, pertanto, comunicare all’esterno l’importanzadell’educazione finanziariama anche avere a disposizione una banca dati aggiornata, che rispecchi l’attualecontesto economico, ricca di informazioni su conoscenze, comportamenti e attitudini finanziarie su uncampione rappresentativo della popolazione italiana. Questi dati costituiscono una fonte molto utile peraggiornare il Programma operativo del Comitato, ad esempio per indicare nuovi obiettivi da perseguirenell’aggiornamentotriennaledelProgrammachequest’annoilComitatopresenteràalParlamentoall’internodellasuarelazioneannuale.IlComitatohanecessitàdidisporrediunquadrodisaggregatodellefamiglieedelleloroscelteeconomiche,inparticolareperindividuarelefascedellapopolazionepiùfragilieconomicamenteeconlivellidicompetenzefinanziariealdisottodellamedia.L’identificazionedigruppivulnerabiliconsentiràalComitato di progettare per loro interventi e iniziative mirate. La misurazione è parte fondamentale dellamissione della Strategia nazionale, che si prefigge di promuovere l’educazione finanziaria, assicurativa eprevidenzialeperfornireatutti icittadinialcunideglistrumentiindispensabilipercostruireunfuturosereno,sicuro e sostenibile per sé e le proprie famiglie. Pur in situazione di difficoltà, un livello di conoscenzefinanziarieelevateharivestitoerivestiràsempredipiùnelfuturounruoloimportantepersostenerelescelteeconomichedellefamiglieeaumentarnelaresilienzafinanziaria.
I recenti dati di confronto internazionale dell’indagine sull’alfabetizzazione e le competenze finanziarie degliitaliani (IACOFI) condotta dalla Banca d’Italia nei primi 2mesi del 2020 nell’ambito del progetto INFE-OCSEconfermanol’urgenzadi interventi formativisuitemidell’educazionefinanziaria.L’Italianel2020mostraunapersistenza del gap internazionale con un valore medio dell’indicatore individuato dall’OCSE pari a 11,2 afrontediunvaloreparia13nellamediadegli11paesiOCSEpartecipanti.Rispettoallaprecedenterilevazionedel 2017, si rileva nel complesso un lieve incremento determinato da un miglioramento delle conoscenzefinanziarie,inparteerosodaunpeggioramentodellacomponentechemisurailcomportamentofinanziarioeconunpunteggiodell’attitudinefinanziariacostante.
LadefinizionediunaStrategianazionale,lasuaimplementazioneel’aggiornamentodelProgrammaoperativotriennaleprendonoavvioedevolvonodaunattentoesamedeidatiperindividuareipuntidiforzaedebolezzadelsistema.
Andandoneldettaglio,questaprimaanalisi intendemisurare la situazione finanziariadelle famiglie tenendoconto anche di alcune caratteristiche del capofamiglia come età, genere, livello d’istruzione e regione diresidenza.
ApprocciometodologicoecampionamentoL’indagine è stata realizzata mediante 5.009 interviste online ad un campione nazionale di individui di etàsuperioreai18annichefossero,all’internodelproprionucleofamiliare,lapersonaresponsabiledellagestionedell’economia familiare o quella più informata sulle questioni economico/finanziarie 5 (una differenzaimportanterispettoall’indagineIACOFI).
5Nelcorsodelrapportoparleremoindifferentementedidecisorefinanziarioodiintervistato.
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Le persone da intervistare sono state estratte da un panel proprietario di BVA-Doxa, comprendente circa120.000 iscritti. La selezione degli individui invitati a partecipare all’indagine è avvenuta secondo quote digenere,età,areageograficaeampiezzadelcomune.IlpanelDoxarisiedesuunapiattaformawebprogettataesviluppataadhocperrispondereallespecificheesigenzediricercasocialeedimarketing.
Per rendere la distribuzione del campione intervistato aderente a quella dell’universo di riferimento(rappresentato,appunto,dairesponsabilidellequestionieconomico-finanziariedellefamiglie,diqualsiasietà,cetosociale,regioneetipologiadicomune)emigliorarnecosìillivellodirappresentatività,idatiraccoltisonopoistatiponderatisecondolevariabiliconsideratepiùsignificativeatalescopo.6Idatisonostatiraccoltidal27maggioal10giugno2020.
Le domande presenti nel questionario di questa indagine sono parzialmente confrontabili con alcune delledomandedell’indaginestraordinariacondottadallaBancad’Italiatra lafinediaprileegli inizidimaggioicuirisultati sono stati riportati nella recente Relazione annuale della Banca d’Italia. I dati risultano in linea conquellirilevatiunmesedopodalComitatoequiesaminati.7
Lasituazionedipartenza:lafragilitàfinanziariadellefamiglieprimadell’emergenzaCOVID-19Pervalutarel’effettoeconomicochel’emergenzaCOVID-19haavutoestaavendosullefamiglieènecessarioricostruire le lorocondizioni finanziarieprimadell’iniziodella situazionediemergenzaedescrivere lemisureadottatesiaperarginareicontagi,siapersostenerel’economia.
Inquestorapportoabbiamoconsideratodiversiindicatoridifragilitàfinanziaria,ovverolacapacitàoincapacitàdelle famiglie di far fronte a eventi inattesi, quale ad esempio la necessità di affrontare un periodo senzareddito. Iniziamonotando comeun numero considerevole di famiglie presentasse fragilità finanziaria già daprimadell’emergenza.Dalla tabella1emerge, infatti, cheoltreun terzodel campione (36.6%)hadichiaratoche,primadell’emergenzasanitaria,nonavrebbeavutolerisorseperaffrontarelamancanzadiredditoperunperiodosuperioreaiduemesi.Ancorpiù indicativo ildato secondocuiquasi2 famiglie su10 (il 19,5%)nonaveva nessun tipo di disponibilità finanziaria o sarebbe arrivato solo fino ad unmese. Anche se confrontiinternazionaliindicanochelefamiglieinaltripaesifannoanchepeggio,moltefamiglieitalianeavrebberoavutodifficoltàadaffrontareshockdidimensionibenminoridiunapandemia.
Tabella1-Nelcomplesso,primadell’emergenzaCOVID-19latuafamigliaavevadisponibilitàfinanziarie
sufficientiacoprirelamancanzadiredditoperunperiododi:
Nelcomplesso %cumulataFinoa1mese/Infamiglianonavevamodisponibilitàfinanziarie 19,5% 19,5%Finoa2mesi 17,1% 36,6%Trai3ei6mesi 25,6% 62,2%Oltre6mesi 31,0% 93,2%Nonso 6,8% 100,0%TOTALE 100,0%
6Età,ampiezzacomune,regioneelivellodiistruzione(fonteISTAT);presenzafigli0-14anni,redditoeprofessione(fonteDoxa).7Cfr.Bancad’ItaliasuCOVID-19:Idatisononeicapitoli5e7,pag.69-72e94-96.
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La fragilità finanziaria delle famiglie è strettamente connessa al livello d’istruzione del rispondente che, siricorda,èlapersonacheinfamigliagestisceirisparmieprendeleprincipalidecisionifinanziarie. Lefamigliecon un “decisore finanziario” poco istruito sonomeno resilienti di quelle che hanno un decisore con livellod’istruzionepiùelevato.Latabella1amostra,infatti,chequasiil45%dellefamigliecondecisorefinanziariochepossiede bassi livelli d’istruzione non ha disponibilità finanziarie sufficienti a coprire lamancanza di redditoancheperbreviperiodi(2mesiomeno).Èpossibiledunqueusareil livellod’istruzionecomeunaproxydellasituazionesocio-economicadellafamiglia.8
Tabella1a-Primadell’emergenzaCOVID-19latuafamigliaavevadisponibilitàfinanziariesufficientiacoprirela
mancanzadiredditoperunperiododi…(analisiperlivellod’istruzione)
Laureaopiù Diploma Finoalicenzamediainferiore
Finoa1mese 10,7% 12,4% 25,7%Finoa2mesi 14,4% 16,4% 18,8%Trai3ei6mesi 30,2% 27,9% 21,8%Oltre6mesi 39,1% 32,0% 26,8%Nonso 5,6% 7,3% 6,8%TOTALE 100,0% 100,0% 100,0%
Latabella1bmostrasignificativedifferenzenellafragilitàdellefamiglieancheconriguardoallefascedietàdeldecisore finanziario9. I giovani (età18-34) tendonoadesserepiù fragili. Essi, tra l’altro, tendonoadentraretardi nel mercato del lavoro, spesso con condizioni precarie, e ricevono scarsi trasferimenti pubblici, inparticolarerispettoaglianziani(età65+)chehannoinvecerisorsefinanziariesufficientiacoprirelamancanzadiredditoancheoltre6mesi.
Tabella1b-Primadell’emergenzaCOVID-19latuafamigliaavevadisponibilitàfinanziariesufficientiacoprirela
mancanzadiredditoperunperiododi...(analisiperetà) 18-34 35-44 45-54 55-64 65+Finoa1mese 16,2% 16,0% 21,4% 22,8% 19,3%Finoa2mesi 20,6% 17,9% 17,7% 15,7% 15,6%Trai3ei6mesi 33,0% 30,2% 25,3% 26,8% 18,6%Oltre6mesi 22,8% 27,6% 30,2% 27,8% 39,9%Nonso 7,4% 8,3% 5,3% 6,9% 6,6%TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Anche ledifferenzedigenererivestonounruolo importantequandosiguardaalla fragilità finanziaria.Sono,infatti, più del 40% le donne (tra quelle che prendono decisioni finanziarie) che dichiarano che la propriafamigliasarebbeingradodisopportarelamancanzadiredditosolofinoa2mesi,rispettoal34%degliuomini.Le donne sono anche più incerte e dimostranomaggiori difficoltà nel valutare la situazione finanziaria dellapropriafamiglia(circal’8%rispondenonso,controil6percentodegliuomini).
8Preferiamousarequestoindicatoreinvecedelreddito,chepuòaveremaggiorierroridimisura.Esistecomunqueunacorrelazionepositivatraredditoeistruzione.9Sinotichel’etàsiriferisceachiprendedecisionifinanziarienellafamiglia,comeadesempiocoppiegiovaniogiovanifinanziariamenteindipendenti.
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Tabella1c-Primadell’emergenzaCOVID-19latuafamigliaavevadisponibilitàfinanziariesufficientiacoprirela
mancanzadiredditoperunperiododi…(analisipergenere) Uomini DonneFinoa1mese 16,4% 24,7%Finoa2mesi 17,4% 16,6%Trai3ei6mesi 27,1% 23,2%Oltre6mesi 33,2% 27,3%Nonso 5,9% 8,2%TOTALE 100,0% 100,0%
Questiprimidati confermanochemolte famiglie italianeversavano inunasituazionedidebolezzae fragilitàfinanziaria prima dell’emergenza prodotta dal COVID-19, in particolare, i nuclei il cui responsabile delledecisionifinanziarieèunadonna,haunbassolivellod’istruzioneoèpiùgiovane.
L’impattodelCOVID-19L’emergenza COVID-19 si è innestata dunque in un quadro che presentava già rilevanti debolezze.Nell’areadell’euro l’Italia era l’unico paese, insieme alla Grecia, il cui Prodotto Interno Lordo (PIL) non aveva ancorarecuperatoilivelliprecedentilacrisifinanziariaglobaledel2007-2008.Inquestoparagrafosonoespostiidatiraccolti sulla situazione finanziaria delle famiglie dopo l’emergenza COVID-19. Tali dati sono confrontati conquellirelativiallasituazionedellefamiglieprimadell’emergenza.
Difrontealladomanda“iltuoredditotipermettediarrivareafinemese”, il45%dellefamigliehadichiaratocheprimadell’emergenzaarrivavaafinemesecondifficoltà(alcuneomolte).Dopol’iniziodell’emergenza(efinoalmomentoincuièstataeffettuatalarilevazione)ledifficoltàsonoaumentateinmisurasignificativaelapercentualedifamigliechearrivaafaticaallafinedelmeseèsalitadiben12puntipercentuali.L’emergenzaCOVID-19haquindi innalzatolaquotadellefamiglie italianechenonriesceagiungereallafinedelmeseconserenitàesenzadifficoltà(cfr.tabella2).
Tabella2-Primadell'emergenzaCOVID-19/adessoilredditoadisposizionedellatuafamigliati
permetteva/permettediarrivareallafinedelmese:
Primadell’emergenza Adesso Δ%adesso-%Prima
Condifficoltà 45,7% 57,6% +11,9Abbastanzafacilmente 33,0% 25,3% -7,7Facilmente 21,4% 17,0% -4,4TOTALE 100,0% 100,0% 100,0%
Lefamigliechestannosoffrendodipiùaseguitodell’emergenzaCOVID-19,echefannofaticaadarrivareallafine delmese, sono soprattutto quelle residenti nel sud Italia e confermano lamaggiore vulnerabilità dellefamiglie in cui il decisore finanziario possiede un basso livello d’istruzione oppure appartiene al generefemminile(cfr.grafico1).
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Grafico1–Distribuzionedegli intervistaticheaseguitodell’emergenzaCOVID-19adessoarrivanoafinemese
condifficoltà(analisiperareageografica,età,genereelivellod’istruzione).
Anchelacapacitàdirisparmiodellefamiglieècambiataaseguitodell’emergenzaCOVID-19(cfr.tabella3).Inparticolare sono diminuite in misura marcata (di ben 21 punti percentuali) le famiglie che riuscivano arisparmiarepartedelproprioredditoesonoaumentatedi10puntipercentualisialefamigliechedichiaranodiaverspesotuttoilredditosenzarisparmiarenulla,siaquellechehannospesopiùdelredditoedhannodovutointaccare ipropri risparmio indebitarsiper far frontealperiododicrisi.Nonostante ilsupportooffertodallemisuregovernative,l’emergenzahaprodottoeffettiimportantisullavoro,piùfortiinalcuneregioniesettori,conconseguenteaccrescimentodelladisuguaglianzanelladistribuzionedel reddito,cheviene illustratanellesuccessivetabelle.Ciòpuòcontribuirea interpretareerenderecoerenti ledichiarazionidegli intervistaticonl’elevato risparmio registrato in Italia nel primo trimestre dell’anno: una quota di famiglie ha risparmiato emolto,altrefamigliehannodovutoricorrereafondiaccantonatiinprecedenza,aldebito,acontrarre,finoadannullarla,lapropriaquotadirisparmio;èprobabilequindicheledisuguaglianzesianoaumentate.
Tabella3-Prima/Dall’iniziodell’emergenzaCOVID-19potrestidirmiselatuafamiglia:
Primadell’emergenza
Dall’iniziodell’emergenza
Δ%adesso-%Prima
Haspesomenodelreddito,riuscendoametteredapartequalcherisparmio 60,6% 39,6% -21,0
Haspesotuttoilreddito,senzariuscirearisparmiarenulla 35,4% 46,3% +10,4
Haspesopiùdelreddito,dovendoutilizzarerisparmioindebitandosi 4,0% 14,2% +10,2
TOTALE 100,0% 100,0%
Nell’analizzare la stessa situazione guardando alle differenze di genere (tabella 3a), notiamo che dall’iniziodell’emergenza ledonne,anche inconnessioneconun livellopiùbassodi reddito,manifestanopiùdifficoltàdegliuomininellacapacitàdimetteredapartedeirisparmineiperiodidicrisi.
52%58%
65%
54% 55%63% 65%
50%56%
61%
43%
56%
65%
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Tabella3a–Dall’iniziodell’emergenzaCovid-19potrestidirmiselatuafamiglia...(analisipergenere):
Uomo DonnaHaspesomenodelreddito,riuscendoametteredapartequalcherisparmio 41,2% 36,9%Haspesotuttoilreddito,senzariuscirearisparmiarenulla 46,0% 46,7%Haspesopiùdelreddito,dovendoutilizzarerisparmioindebitandosi 12,8% 16,4%TOTALE 100,0% 100,0%
La tabella 3b ci riporta due situazioni particolari riguardanti i giovani e gli anziani; da un lato, dall’iniziodell’emergenza,traigiovani(18-34anni)sièregistrataunapiùelevatapercentualedisoggettichesonoriuscitiaspenderemenodiquantoguadagnato,risparmiandounapartedelproprioreddito;dall’altro,invece,traglianziani, la maggior parte degli intervistati dichiara di aver speso tutto il proprio reddito, senza riuscire arisparmiare nulla, sebbene tra gli over-65 quasi il 43% ha continuato a risparmiare anche dopo l’iniziodell’emergenza.Ildatocheriguardaipiùanzianivainterpretatoancheallalucedelfattochel’individuoover65 intervistato possa appartenere ad una famiglia in cui all’interno ci siano più percettori di reddito ed inmomentaneadifficoltà,echepertantoununicoredditovengamessoadisposizionedell’interafamiglia.
Tabella3b-Dall’iniziodell’emergenzaCOVID-19potrestidirmiselatuafamiglia...(analisiperetà):
18-34 35-44 45-54 55-64 65+Haspesomenodelreddito,riuscendoametteredapartequalcherisparmio 46,7% 43,1% 35,6% 33,1% 42,8%
Haspesotuttoilreddito,senzariuscirearisparmiarenulla 38,1% 40,1% 48,8% 50,4% 48,8%
Haspesopiùdelreddito,dovendoutilizzarerisparmioindebitandosi 15,3% 16,8% 15,6% 16,5% 8,3%
TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
L’analisiperlivellod’istruzione(tabella3c)cisegnalacheaunmaggiortitolodistudiopossedutocorrispondemaggiorecapacitàdirisparmiareeminoreutilizzodelrisparmiooilricorsoall’indebitamentoperfarfronteallacrisi.
Tabella 3c - Dall’inizio dell’emergenza COVID-19 potresti dirmi se la tua famiglia… (analisi per livello
d’istruzione):
Laurea Diploma Titoloinferiore
Haspesomenodelreddito,riuscendoametteredapartequalcherisparmio 52,9% 40,9% 33,0%
Haspesotuttoilreddito,senzariuscirearisparmiarenulla 35,5% 44,2% 52,4%
Haspesopiùdelreddito,dovendoutilizzarerisparmioindebitandosi 11,6% 14,9% 14,6%
TOTALE 100,0% 100,0% 100,0%
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Le famiglie nel Nord e nel Centro Italia stanno gestendo questa situazione emergenziale in modo simile,riuscendo inpiùdi4 casi su10a spenderemenodiquantoguadagnato.NelSudenelle isole invecequestaquotasifermaal36%.
Tabella3d-Dall’iniziodell’emergenzaCOVID-19potrestidirmiselatuafamiglia(analisiperareageografica):
Nord Centro SudeisoleHaspesomenodelreddito,riuscendoametteredapartequalcherisparmio 41,0% 42,0% 36,2%
Haspesotuttoilreddito,senzariuscirearisparmiarenulla 44,1% 43,5% 50,7%Haspesopiùdelreddito,dovendoutilizzarerisparmioindebitandosi 14,8% 14,4% 13,1%
TOTALE 100,0% 100,0% 100,0%
Sesiguardaalreddito,anchequiglieffettidellacrisisonoevidentiel’emergenzaCOVID-19nonhacolpitotuttiallo stessomodo. Come illustrato in tabella 4, circa una famiglia su due (47%) ha visto diminuire il proprioredditomentreper il 51%è rimasto immutato; trascurabile invece laparte chehavistoaumentare i redditidellapropriafamiglia(2%).
Tabella4-Pensaatuttelefontidiredditodellatuafamigliadall’iniziodell’emergenzaCOVID-19,ilredditodella
tuafamigliaè…
Primadell’emergenzaAumentato 2,0%Rimastoinvariato 51,0%Diminuito 47,0%TOTALE 100,0%
Concentrandosisualcunigruppidellapopolazione,emergechegliuominihannomantenutomaggiormente ipropri redditi stabili rispetto alle donne e che, a prescindere dal livello d’istruzione, tutti lamentano unadiminuzionedireddito.
Tabella4a-Pensaatuttelefontidiredditodellatuafamigliadall’iniziodell’emergenzaCOVID-19,ilreddito
dellatuafamigliaè…(analisipergenereelivellod’istruzione)
Uomo Donna Laurea Diploma TitoloinferioreAumentato 1,5% 2,8% 3,9% 1,7% 1,5%Rimastoinvariato 54,1% 45,9% 48,3% 51,2% 51,9%Diminuito 44,4% 51,3% 47,9% 47,1% 46,6%TOTALE 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Acolorochehannovistodiminuireilproprioredditoèstatochiestodistimareperquantotempocontinueràlariduzioneed i risultatisonoriportati intabella5.Circa6 intervistatisu10credonochequestocalodureràalmassimoun anno.Oltre il 30%però crede che questa situazione durerà più a lungo e si può ipotizzare chequestefamigliestianogiàpensandoacambiamentinellesceltediconsumoerisparmio.
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Tabella5-Colorochehannovistodiminuireilredditodellapropriafamigliaritengonochequestasiauna
variazioneche…
Hannovistodiminuireilreddito
Dureràqualcheanno 30,7%Dureràalmenounanno 29,1%Dureràalcunimesi 31,6%Nonso 8,6%TOTALE 100,0%
Il grafico 2 fa notare che la percentuale di chi crede che la diminuzione del reddito durerà qualche anno èpiuttostosimiletragenere,classidietàetitolodistudio.10
Grafico 2 – Distribuzione degli intervistati che a seguito dell’emergenza COVID-19 hanno visto diminuire il
proprioredditoedichiaranochedureràqualcheanno(analisipergenere,etàelivellod’istruzione).
Uno dei più importanti indicatori della fragilità finanziaria delle famiglie, come indicato dagli studiinternazionali,èespressodallacapacitàcheessehannodimobilitareleproprierisorseeconomicheodialtrotipoper fronteggiareuna spesa imprevistadimedia entità (2.000euro), comeadesempiouna spesaper lariparazionedell’auto,l’acquistoinaspettatodiunelettrodomestico,unaspesamedica,oemergenzesimiliilcuiimporto corrisponde circa ad uno stipendio mensile per la famiglia tipo. La difficoltà di far fronte ad unimprevisto, infatti, può dipendere non solo dalla disponibilità strettamente economicama anche dalla reteamicale/familiare in cui il soggettoè inserito.Questo indicatoreè statoutilizzato in vari studi e si è rivelatoparticolarmenteutile aoffrireuno spaccatodella situazione finanziariadelle famiglie.Nella tabella6 si notacome3famigliesu10(30,7%)avrebberodifficoltàadaffrontareunanecessitàimprevistadi2000€.
10Notarecheilredditosiriferisceallafamigliaenonalredditodeldecisorefinanziario.Perquesto,èplausibilecheancheglianzianisiaspettinounariduzionedelredditodellafamiglia.
31% 32%
27%30%
33%31%
34%31%
33%30%
Uomo Donna 18-34 35-44 45-54 55-64 65+ Laurea Diploma Titoloinferiore
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Tabella6-Dovessepresentarsiunanecessitàimprevista,quantotisentisicuro/adipoterrimediare2.000euro
entrounmeseperfarvifronte?
NelcomplessoSonocertocheriuscireiarimediare2.000euro 34,0%Probabilmenteriuscireiarimediare2.000euro 29,4%Probabilmente/sonocertochenonriuscireiarimediare2.000euro 30,7%Nonso 5,9%TOTALE 100,0%
Dai dati raccolti e visibili in tabella 6a si nota come l’impossibilità di procurarsi 2000€ per far fronte ad unimprevistosiamoltoaltaperigiovani:èundatocheevidenziafragilitàconsiderandochearisponderesonoigiovani intervistati (pertanto decisori), che i giovani entrano tardi nel mercato del lavoro, e spesso concondizioni precarie. Esistonoanchedifferenze accentuate trauomini e donne. Inoltre, al sudenelle isole lepersone sono decisamente più fragili. Se andiamo ad analizzare le differenze per titolo di studio notiamo,infine,cheilaureatihannomoltemenodifficoltàafarfronteaquestotipodisituazione.Coerentementeconl’evidenza internazionale,questo indicatoreoffreunachiaravisionediqualisiano igruppipiù fragili in Italia,evidenzacheèconfermataanchedaglialtriindicatoriesaminatiquisopra.
Tabella6a–Sedovessepresentarsiunanecessità imprevista,quantotisentisicuro/adirimediare2.000euro
entrounmeseperfarvifronte?(analisiperetà,genereelivellod’istruzione)
Nonriuscireiarimediare2.000€18-34 38,9%35-44 29,1%45-54 33,1%55-64 31,5%65+ 26,2%
Uomini 26,0%Donne 38,5%
Laureaopiù 20,8%Diploma 29,6%Titoloinferiore 35,8%
Nord 29,1%Centro 29,1%SudeIsole 33,8%
Ledifficoltàadarrivareallafinedelmese,arisparmiare,el’incertezzasucomepoteraffrontareunimprevistoprovocanoinevitabilmentesignificativepreoccupazioniequindistatidiansia(lacosiddettaansiafinanziaria).L’ansia finanziaria è un altro indicatore che può aiutare a prendere il polso della salute finanziaria dellefamiglie.Ildatovisibileintabella7,infatti,mostrairisultatisull’accordo/disaccordocircailsentimentodiansiaprovocatoalpensareallapropriacondizioneeconomica. Il35%deidecisori finanziaridichiaradiprovareunasensazioned’ansiapensandoallapropriasituazionefinanziaria.
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Tabella7-Pensareallamiasituazionefinanziariamigeneraansia
NelcomplessoSonoindisaccordo 29,5%Néinaccordonéindisaccordo 35,8%Sonoinaccordo 34,8%TOTALE 100,0%
Ilsentimentodiansiaèpiùpresentetralepersonedimezzaetàchenonperglianziani.L’emergenzasanitaria,chehacreatograndirischiperlasalutedeglianziani,siètramutatoinveceinunfattorediansiafinanziariaperimeno anziani. Dalla tabella 7a risulta inoltre che l’ansia èmaggiormente presente tra le donne che tra gliuomini,tralepersoneconbassotitolodistudio,enelSudeleisole.
Tabella7a-Pensareallamiasituazionefinanziariamigeneraansia(analisiperetà,genere,livellod’istruzionee
areageografica)
Statod’ansia18-34 37,4%35-44 34,1%45-54 39,4%55-64 37,1%65+ 28,0%
Uomini 29,6%Donne 43,4%
Laureaopiù 30,6%Diploma 34,1%Titoloinferiore 37,1%
Nord 31,4%Centro 32,8%Sudeisole 40,6%
La situazione fin qui descritta, ossia di una quota considerevole di famiglie che già prima dell’iniziodell’emergenzaCOVID-19nonpotevacontaresuunasituazionefinanziariamentesolidaecheconl’aggravarsidellasituazioneeconomicageneralehavistoancorapiùindebolirsilapropriasolidità,èvisibileanchedaidatioffertinellatabella8.Circa4famigliesu10(40,4%)dichiaranochehannorivedutoipropriobiettivideltutto(8,6%)oinparte(31,8%).Lapercentualedichiharivedutogliobiettivièparticolarmenteelevataperidecisorifinanziaripiùgiovani(18ai34anni)eperquellidai45ai54anni. Notiamo, inoltre,chebenunafamigliasuquattrodichiaradinonavereobiettividimedio-lungotermine.
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Tabella 8 - Dall’inizio dell’emergenza COVID-19 la tua famiglia ha cambiato i suoi obiettivi di medio-lungo
periodo
NelcomplessoSì,intuttooinparte 40,4%No,rispetteremoinostriobiettividimedio-lungotermine 30,1%Nonabbiamoobiettividimedio-lungotermine 25,6%Nonso 3,9%TOTALE 100,0%
Grafico 3 – Distribuzione degli intervistati che dall’inizio dell’emergenza COVID-19 hanno cambiato i propri
obiettivi di medio lungo termine e di quelli che dichiarano di non averne (analisi per genere, età e livello
d’istruzione).
Analizzando il grafico 3 è interessante sottolineare che le donne mostrano maggiore fragilità rispetto agliuominidichiarandodicambiareipropriobiettividimediolungoterminedall’iniziodell’emergenzaCOVID-19,mentredalgraficoemergecheaunpiùbassolivellod’istruzionecorrispondeun’assenzadiprecisiobiettivi.
In tale contesto, non sorprendono i risultati riportati in tabella 9 circa la valutazione del livello diminacciarappresentatodall’emergenzaCOVID-19suunascalada1a10,dove1stapernessunaminacciae10grandeminaccia. Il 33% delle famiglie, infatti, dà una valutazione pari a 5 o 6, e il 47% valuta questa situazioneemergenzialecomeunagraveminaccia(votida7a10)perilpropriobenesserefinanziario.
Tabella9-Atuoavvisoqualelivellodiminacciarappresental’emergenzaCOVID-19perilbenesserefinanziario
dellatuafamiglia?
NelcomplessoMinacciadilieveentità(voti1-4) 20,1%Minacciamoderata(voti5-6) 33,0%Minacciadigraveentità(7-10) 46,9%
37%
46% 47% 47%44%
39%
30%
45%42%
38%
27%24%
9%
15%
22%
29%
42%
16%
26%29%
Uomo Donna 18-34 35-44 45-54 55-64 65+ Laurea Diploma Titoloinferiore
Hacambiatoobiettividimediolungotermine Nonhaobiettividimediolungoperiodo
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TOTALE 100,0%
Una donna su due vede nell’emergenza sanitaria una grave minaccia per il proprio benessere finanziario,mentreledifferenzesonolievitraidiversi livellid’istruzione(grafico4).Notiamoanchelosmarrimentodellegiovani generazioni (età 18-34), per il 54% dei quali l’emergenza COVID-19 rappresenta una minaccia dimassima entità (livello tra 7 e 10 della scala di rilevazione),mentre solo il 16%dichiara che laminaccia delCOVID-19siadilieveentità(livellotra1e4dellascala).L’evidenzaèprobabilmentecollegataanchealrapidodeterioramento delle condizioni del mercato del lavoro italiano, in particolare nelle posizioni più precarie,spessooccupatedaigiovani.
Grafico4–EmergenzaCOVID-19livellodiminacciapercepito(analisipergenere,etàelivellod’istruzione).
L’emergenza COVID-19 rappresenta unaminaccia così importante per il benessere delle famiglie italiane alpuntodainfluenzarelavisionechelestessehannodelleproprieprospettiveeconomico-finanziarie.Infatti,benil 35% delle famiglie si aspetta un peggioramento delle prospettive economico-finanziarie della propriafamiglia,il48%levalutastabiliesoloil6%delcampioneprospettaunmiglioramento.
Tabella10-Guardandoalfuturo,comevalutileprospettiveeconomico-finanziariedellatuafamiglia?
NelcomplessoInmiglioramento 5,8%Stabili 47,7%Inpeggioramento 35,1%Nonso 11,4%TOTALE 100,0%
22% 17% 16% 18% 17% 15%31%
20% 19% 21%
34%32% 30%
36% 31% 35%
31%
32% 33% 34%
44% 51% 54%46% 52% 50%
39%48% 48% 45%
Uomo Donna 18-34 35-44 45-54 55-64 65+ Laurea Diploma Titoloinferiore
Minacciadilieveentità(voti1-4) Minacciamoderata(voti5-6) Minacciadigraveentità(7-10)
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Glistrumentidiresilienzaadisposizionedellefamiglie:interventidelGovernoeconoscenzefinanziariePer far fronte allapreoccupante situazione finqui descritta, ilGovernoha varatodiversi interventi perdaresupportoallefamiglieealleimprese.Laprimabarrieraall’accessoaquesti interventièperòsaperedellaloroesistenza.Nelquestionarioèstatochiestoalle famiglie italianeseecomesi informasseroprimadiprenderedelledecisionifinanziarie.Latabella11mostradueaspettiimportanti:sedaunlatounafamigliaitalianasu2siinformaprincipalmentedafontiistituzionali,dall’altroil21%dellefamiglienonsiinformapernulla.Altri(7%),selofanno,prendonoinconsiderazionesolamentefontinonspecialistichedelsettore,traiqualiblogosocialnetworknonspecializzati.
Tabella11-Qualisonolefontid’informazionenormalmenteconsultateper ledecisionieconomico-finanziarie
dellatuafamiglia(risparmio,investimenti,indebitamenti,tasse,contributi…)
NelcomplessoNonsiinforma 21%Solodafontiistituzionali/riconosciute 48%Solodafontiinformali/amicali 7%Siadafontiistituzionalicheinformali 24%
IprovvedimentiadottatidalGovernosonorisultaticomegeneralmentenoti:tuttiglistrumentisonoconosciutidaalmeno7italianisu10.Quellopiùconosciutoèl’ecobonusperleristrutturazioni,bonusvacanze,bonusbici.Questepercentualivarianopocoperclassidietà,genere,livellodieducazioneedareageografica.
Tabella12-Conoscenzadeglistrumentielencati
NelcomplessoEcobonusperristrutturazioniimmobiliari,bonusvacanze,bonusbici 81,8%Disposizioniasostegnodeigenitorilavoratori 76,7%Sospensione/moratoriadelpagamentodelleratedelmutuo 76,6%Bonuspercolf,badanti 73,8%Indennità/bonusperlepartiteIVA 72,5%Estensionedellacassaintegrazioneinderoga 72,4%Prestitifinoa25.000europerprofessionistiepiccoleemedieimpresecongaranziepubbliche 72,0%
Redditodiemergenza 71,1%Anticipodellacassaintegrazioneordinariaeinderoga 68,6%Numeromediostrumenticonosciuti 6,7
Oltre alla conoscenza dell’esistenza di strumenti specifici legati alla crisi, è importante indagare il livello dialfabetizzazionefinanziariadellefamiglieitalianeperpotercapirenonsoloquantoriescanoadanalizzareconuncertogradodiautonomia ivaristrumentiadisposizione,maanchequaliconoscenzedibaseabbianoperprenderedecisionifinanziarieintempiturbolenticomequesti.Perindagarequestoaspettosonostateinseritenelquestionarioalcunedomandediautovalutazionedellaconoscenzadiconcettifinanziaridibaseicuirisultatisonorappresentatineigrafici5,6,7.11Sonostaticonsideraticoncettifondamentalicome,adesempio,iltasso
11Riportiamoinquestorapportosoloalcunideiconcettipresentinelquestionario,privilegiandoquellipiùsemplicieallabasedelleprincipalidecisionifinanziarie.
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di interesse semplice, il tasso di interesse composto e la relazione rischio-rendimento. Nel complesso, idecisori finanziari italiani risultanoavereunbasso livellodi alfabetizzazione finanziaria. In tutti e3 i casiquianalizzatimeno di un intervistato su 2 ha dichiarato di sapere di cosa si stia parlando quando si trattano iconcetti di “tasso di interesse semplice”, “tasso di interesse composto” e “relazione rischio-rendimento”. Inaggiunta,comevisibilenelgrafico8,menodiunterzodegliintervistati(29%)conoscetuttie3questiconcetti.
48%
29%
23%
Relazionerischio-rendimento
SìesodicosasiparlaSì,masolopersentitodireNo,maisentitoprimad'ora
Grafico7- Haimaisentitoprimad'oradi:
46%
33%
21%
Tassodiinteressesemplice
SìesodicosasiparlaSì,masolopersentitodireNo,maisentitoprimad'ora
Grafico5- Haimaisentitoparlareparlareprimad'oradi:
38%
33%
30%
Tassodiinteressecomposto
SìesodicosasiparlaSì,masolopersentitodireNo,maisentitoprimad'ora
Grafico6 - Haimaisentitoparlareprimad'oradi:
29%
71%
Conoscenzadei3concetti
Conosconoi3concetti
Nonconosconotuttiiconcetti
Grafico8 - Conoscnenzadei3concetti:
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Nellatabella13asimostranoledifferenzecircalaconoscenzadiquesticoncetti inbasealtitolodistudiodelrispondente.Lacorrelazionetratitolodistudioealfabetizzazionefinanziariarisultaelevata.Èpossibilevedereunaaccentuatadiversitàtrairispondenticonbassotitolodistudio(finoalicenzamedia)rispettosiaailaureati,maancheaidiplomati.Menomarcataè,invece,ladifferenzatralaureatiediplomati.
Tabella13a-Livelloelevatodiconoscenzadichiaratadeiconcetti(analisiperlivellod’istruzione)
Laurea Diploma Finoalicenzamediainferiore
Conoscenzadei3concetti 38,5% 35,5% 19,8%- Tassodiinteressesemplice 57,5% 51,7% 36,1%- Tassodiinteressecomposto 48,3% 45,5% 26,7%- Relazionerischio-rendimento 58,3% 52,2% 40,6%
Nellatabella13bsinotacomegliuominiabbianounamaggiorealfabetizzazionefinanziariarispettoalledonne,undatocheèunacostanteinmoltialtristudiempirici.
Tabella13b-Livelloelevatodiconoscenzadichiaratadeiconcetti(analisipergenere)
Uomo DonnaConoscenzadei3concetti 33,2% 22,1%- Tassodiinteressesemplice 50,8% 37,5%- Tassodiinteressecomposto 42,8% 29,0%- Relazionerischio-rendimento 52,9% 40,2%
Igiovanihanno,inoltre,unascarsaconoscenzadiquestitemi(tabella13c).Solamenteil16%deigiovanidai18ai34anniconosce,infatti,tuttie3itemipropostielaconoscenzadeisingolitemièmoltobassa.Ancoraunavoltaildatoèprobabilmentelegatoalfattocheigiovaniitalianiabbandonanolefamiglieelecasediresidenza,moltotardi,edentranonelmercatodellavoroinetàpiùavanzatarispettoaquantosiosservainaltripaesi.
Tabella13c-Livelloelevatodiconoscenzadichiaratadeiconcetti(analisiperetà)
18-34 35-54 55+Conoscenzadei3concetti 16,4% 25,7% 35,2%- Tassodiinteressesemplice 32,7% 43,2% 51,5%- Tassodiinteressecomposto 26,7% 34,2% 43,6%- Relazionerischio-rendimento 33,0% 48,3% 51,0%
Questirisultatisonocoerenticonmoltialtristudirealizzatialivellointernazionalechehannodocumentatosiala bassa conoscenza finanziaria degli Italiani e sia i gruppi conminor livello di conoscenze. Essi confermanoinoltre idatidel recentestudio IACOFIdellaBancad’Italiasullaconoscenza finanziariadegliadulti,citatoneiparagrafiintroduttivi,eidatidell’ultimoRapportoCONSOBsullesceltediinvestimentodellefamiglieitaliane.
Lacomprensionedeiconcettidibaseèunelementoessenzialenonsoloperaffrontare leemergenzee farsitrovarepreparati,maanchepergestirealmeglioleproprierisorse,ancheinmomentiordinari.Comepossiamovedere in questi dati, la conoscenza finanziaria conta. Esiste un’alta correlazione tra livello di conoscenzadichiarata e la fragilità finanziaria: quasi la metà di coloro che dichiaravano di avere (49,5%) una elevataconoscenza del tasso di interesse, dell’interesse composto e della relazione rischio-rendimento era certa di
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poterfronteggiareunaspesaimprevista,controil27,7%delrestodelcampione(tabella14).Allostessomodo,chihamaggiorealfabetizzazionefinanziariahamenodifficoltàadarrivareallafinedelmese(tabella15).
Tabella14-Alfabetizzazionefinanziariaecapacitàdidisporredi2000europerfarfronteadunimprevisto
elevataalfabetizzazione
finanziariaRestodelcampione
Sonocertocheriuscireiarimediare2.000euro 49,5% 27,7%Probabilmenteriuscireiarimediare2.000euro 27,8% 30,0%Probabilmente\Sonocertochenonriuscireiarimediare2.000euro 18,7% 35,6%Nonso 4,0% 6,7%TOTALE 100,0% 100,0%
Tabella15-Alfabetizzazionefinanziariaefragilitàfinanziariamisuratadalladifficoltà/facilitàdiarrivareafine
mese
elevataalfabetizzazionefinanziaria Restodelcampione
Difficoltà 43,8% 63,3%Abbastanzafacilmente 28,5% 24,1%Facilmente 27,7% 12,7%TOTALE 100,0% 100,0%
Lostessovaleperl’indicatoredifragilitàfinanziariaprimadell’emergenzaCOVID-19.Il45,9%dichihaelevataalfabetizzazionefinanziariariuscivaafarfronteaunamancanzadiredditoprolungatadioltre6mesicontroil25%delrestodelcampione(tabella16).
Tabella 16 - Alfabetizzazione finanziaria e fragilità finanziaria misurata dalla presenza di disponibilità
finanziariesufficientiafarfronte
elevataalfabetizzazionefinanziaria
Restodelcampione
Finoa1mese/Infamiglianonavevamodisponibilitàfinanziarie 9,3% 23,7%Finoa2mesi 12,8% 18,9%Trai3ei6mesi 27,7% 24,8%Oltre6mesi 45,9% 24,9%Nonso 4,3% 7,8%TOTALE 100,0% 100,0%
Poiché il tema delMese dell’educazione finanziaria 2020 è la previdenza, nel questionario sono state posteanche domande per analizzare - sempre attraverso la tecnica dell’autovalutazione - quanto gli intervistatisappianoriguardoadalcuniconcettidiprevidenza,inparticolarelaconoscenzadelrischiodilongevità(grafico8) e gli strumenti di previdenza complementare (grafico 9). Come riportato sul portalewww.Quellocheconta.gov.it,ilrischiodilongevitàsiriferiscealrischiodiviverepiùalungodiquantocisipossaragionevolmenteaspettare.Questorischioè importanteperchécomportache i risparmipossanononesseresufficientiadaffrontareserenamentelaterzaetà.
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In generale la conoscenza dichiarata di questo rischio è bassa: solo il 27% dei decisori finanziari dichiara disaperecosasia.Inoltre,soloil45%conosceglistrumentidiprevidenzacomplementare.
Nelletabellecheseguono,notiamocheancheleconoscenze inmateriaprevidenzialedell’interocampionesidistribuisconoconlestesseasimmetrievisteinprecedenza.Laconoscenzadichiaratadelrischiolongevitàèpiùaltaperchihaunpiùaltotitolodistudioepergliuomini.Emerge,inoltre,chetraigiovani(18-34anni)soloil23% dichiara una conoscenza del rischio longevità. Viceversa, la percentuale dei giovani che dichiarano diconoscereconcretamentegli strumentidellaprevidenzacomplementaresaleacirca il42%.Tale risultato, incontrotendenza rispetto alle altre conoscenze finanziarie dichiarate viste sopra (tabella 13c), può esserespiegato dalle caratteristiche socio-demografiche del sotto-campione dei giovani; per lamaggior parte sonolavoratorialledipendenzea tempo indeterminatoe,pertanto,presumibilmentehanno ricevuto informazionisullaprevidenzacomplementareinmeritoallapossibiledestinazionedelTFR,cheincasodisilenzioassensoèdestinatoalfondodicategoriadeilavoratori.
Tabella17a-Livelloelevatodiconoscenzadichiaratadeiconcetti(analisiperlivellod’istruzione)
Laurea Diploma Finoalicenzamediainferiore
Conoscenzadei2concetti 22,5% 20,2% 12,0%- Rischiodilongevità 33,8% 33,8% 22,2%- Strumentidiprevidenzacomplementare 51,8% 51,7% 37,6%
27%
30%
43%
Rischiodilongevità
SìesodicosasiparlaSì,masolopersentitodireNo,maisentitoprimad'ora
Grafico8Haimaisentitoparlareprimad'oradi:
45%
43%
12%
Strumentidiprevidenzacomplementare
SìesodicosasiparlaSì,masolopersentitodireNo,maisentitoprimad'ora
Grafico9 Haimaisentitoparlareprimad'oradi:
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Tabella17b-Livelloelevatodiconoscenzadichiaratadeiconcetti(analisipergenere)
Uomo DonnaConoscenzadei2concetti 18,2% 14,6%- Rischiodilongevità 28,0% 25,7%- Strumentidiprevidenzacomplementare 49,8% 37,0%
Tabella17c-Livelloelevatodiconoscenzadichiaratadeiconcetti(analisiperetà)
18-34 35-54 55+Conoscenzadei2concetti 13,6 17,4 17,1- Rischiodilongevità 22,9 28,2 26,8- Strumentidiprevidenzacomplementare 41,7 47,4 42,9
ConclusioniLapandemiacreatadalCoronavirusha intaccatononsolo lasalutefisicamaanche lasalutefinanziariadellefamiglie. Poche informazioni erano fino ad ora disponibili per valutare l’impatto della crisi. Il Comitato hacommissionato una raccolta di dati a Doxa per avere un quadro della situazione finanziaria delle famiglie ecapirequalisonoleareedimaggiorecriticità.Questorapportovuoleessereunafontedi informazioneeunaguidaancheperipolicymaker.Iprincipalirisultatidiquestorapportosonoriassuntidiseguito.
• Esistevaunafragilitàfinanziariagiàprimadellacrisi.Ancoraprimadell’emergenzasanitaria,piùdiunterzodellefamiglie(36,6%)nonavrebbeavutolerisorseperaffrontarelamancanzadiredditoperunperiodosuperioreaiduemesi.
• La fragilità finanziaria si è notevolmente acuita con la crisi;molte famiglie fannomoltapiù fatica adarrivareallafinedelmese.Il30%dichiaradinonessereingradodiaffrontareunaspesaimprevistadi2.000euronell’arcodiunmese.
• La fragilità finanziariacopreampi stratidellapopolazionemaèanchedistribuita inmodo ineguale. Igruppipiùvulnerabili sono igiovani, ledonne,chihaunbasso livellodieducazionee le famigliechevivononelSudenelleisole.
• Dall’iniziodell’emergenzaCOVID-19,circa4famigliesu10dichiaranodiaverrivistoipropriobiettividilungoperiododel tuttoo inparte. Inoltre,una famiglia suquattrodichiaradinonavereobiettividimedio-lungotermine.
• Il 35% degli intervistati dichiara di provare una sensazione d’ansia pensando alla propria situazionefinanziaria.Circaundecisorefinanziariosuduevalutaquestasituazioneemergenzialecomeunagraveminacciaperilpropriobenesserefinanziario.
• Gli interventipubbliciofferti in supportoalle famiglie sononoti e conosciutidalle famigliemaesisteunapotenzialedebolezzadifondonellefamiglieprobabilmentedovuta,anche,allebasseconoscenzefinanziarieacquisitedeiconcettipiùelementarichesonoallabasedelleprincipalidecisionifinanziarie.Questabassaconoscenzanonsolopuòportareadunutilizzoinefficientedegliaiutipubblici,maanche,accentuarel’impattodeglishockedellapandemia.
• Laconoscenzaèbassaanchesuitemichesiriferisconoaiconcettidiprevidenza.Soloil27%sacosasiail rischio di longevità e meno della metà del campione (45%) conosce gli strumenti di previdenzacomplementare.
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• È importantechepiùattenzionesiarivoltaallaresilienzafinanziariadellefamiglie. E’ inoltrecrucialeconsiderare il fatto che la vulnerabilità finanziaria riguarda gruppi specifici della popolazione, cherichiedonoparticolareattenzione.
Con i risultati di questa indagine il Comitato intende, da un lato, continuare a migliorare il Programmaoperativo della Strategia nazionale e, dall’altro, descrivere in quali categorie e aree del paese si annidanomaggiori difficoltà per fare proposte concrete nelle proprie aree di competenza, ossia nell’educazionefinanziaria.È intendimentopartiredaquesteevidenzestatisticheperridisegnareunastrategiaper il futuroeoccuparsi sia della fragilità delle famiglie sia delle conoscenze finanziarie di base. A tal proposito, la terzaedizionedelMesedell’educazionefinanziaria,chesiterràdalprimoal31ottobre,saràincentratasullesceltefinanziariedellefamiglieaitempidelCOVID-19etraitemitrattaticisaràl’evoluzionedellesceltepersonaliefamiliaricorrelateall’emergenzasanitaria,lecapacitàdiinformarsielacapacitàdiadattamentoedirispostaalmutaredegli scenarieconomici. Inparticolare,quest’anno ilComitatohadecisodidareparticolare risaltoaltema della previdenza: dal 26 al 31 ottobre, si svolgerà per la prima volta la settimana dell’educazioneprevidenziale. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di aumentare la cultura previdenziale dei cittadini che, comedimostranoancheidatidiquestaindagine,occorremigliorareaffinchélefamiglieitalianepossanopianificareconlungimiranzal’allocazionedelpropriorisparmioeassicurarsiunfuturopiùserenoesicuro.