screening mammografici sorrisi di plastica solo a due ... · tra i 50 ed i 69 anni, fascia target...

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Direttore responsabile: Michele Guccione settimanale di prevenzione medica e di solidarietà - da un’idea di Diego Fabra anno 5 n. 18 - 3 maggio 2010 copia gratuita nell’attesa... Organizza le "III Giornate Siciliane di Medicina Estetica" "II Giornate Interregionali Sud ed Isole Medicina Anti-Aging" dal 17 al 19 Settembre 2010 HOTEL-VILLAGGIO TORRE NORMANNA Info : [email protected] 0916817905 A.I.d.M.E. Accademia Italiana di Medicina Estetica www.nellattesa.it 20.000 copie Screening mammografici solo a due donne su dieci S olo due donne siciliane su dieci accedono allo screening mammografi- co: 52.000 le donne coinvolte nel 2007, il 17,9% delle aventi diritto. Un dato di gran lunga inferiore alla media nazionale. "Salute Donna onlus chiede pubblicamente di voler considerare l'accesso omogeneo allo screening mammografico una priorità dell'azione di governo per i prossimi anni": inizia così la Lettera aperta al Presidente del Consiglio e al Ministro della Salute letta da Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna onlus, in occasione del Forum Istituzionale "Screening mammografico, un Diritto delle donne, un Dovere delle Istituzioni" organizzato in collaborazione con l'Osservatorio Nazionale Screening e il Gruppo Italiano Screening Mammografico. La fotografia dei programmi di screening per il tumore della mammella in Italia è purtroppo in bianco e nero. Nel nostro Paese sono escluse circa 2 milioni e mezzo di donne: sono infatti meno del 70% le donne tra i 50 ed i 69 anni, fascia target dello screening mammografico organiz- zato, ad essere invitate a fare la mammografia biennale. E circa la metà ade- risce all'invito: ovvero solo 1 milione e 300.000 donne, il 36% delle aventi diritto, esegue la mammografia. E soprattutto, ancora oggi sono profonde le differenze territoriali tra Nord, Centro e Sud. Il cancro al seno, il tumore femminile più diffuso, fa registrare ogni anno circa 38.000 nuovi casi, che si aggiungono alle oltre 450.000 donne che attualmente convivono con la malattia, una vera e propria "malattia sociale". Lo screening mammografico organizzato, inserito dal 2001 tra i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), è risorsa strategica per la diagnosi precoce e la riduzione del rischio di mortalità. "Sono molteplici i vantaggi offerti dallo screening organizzato" - dichiara Marco Zappa, Direttore ONS - "soprattutto in termini di accesso ad un percorso strutturato e codificato e di qualità della prestazione. Nel 2008 sono stati invitati a fare lo screening per il tumore del seno, della cervice e del colon retto oltre 8 milioni e mezzo di persone". Molti i progressi degli ultimi anni, ma resta ancora molto da fare, soprattut- to per garantire l'equità nell'accesso allo screening alle donne del Sud del nostro Paese. Solo nel 70% delle regioni del Sud sono attivi programmi di screening, una percentuale inferiore a quelle registrate nel Nord e nel Centro prossime al 100%. Inoltre, nel meridione, solo il 40% delle donne aventi diritto riceve l'invito a fare la mammografia biennale, un dato in contrasto con la tendenza del Nord (90%) e del Centro (70%). segue a pagina 6 Sorrisi di plastica N on ci sono parole per commentare l'articolo della Dott.ssa Carnemolla che pubblichiamo a pagina 3. Racconta dall'intimità la vita del padre malato di Alzheimer, come se fosse lui a rac- contarcela da dietro quegli occhi perduti, stupiti, smemorati. Ho pianto nel leggerlo. Non tanto per la sofferenza dell'uomo, che vive in un mondo suo, diverso dal passato, nel quale si è ritagliato una nuova dimensione. Quanto per il dramma della moglie che deve moltiplicare il suo amore per proteggere il coniuge dal suo male, per non farlo sentire a disagio, per mantenergli la dignità che in questi casi è fondamentale. La perdi- ta della dignità e la mancanza di risposte alle continue domande sono le cause scatenanti dell'ira di un malato d'Alzheimer. Crisi che in una città d'ignoranti come la nostra vengono sedate con dosi massicce di tranquillanti che accelerano la morte. I familiari di questi pazienti sono tanti eroi sconosciuti, che a Palermo, in silenzio e in solitudine, sacrificano la propria vita e il lavoro per non lasciare mai soli i loro cari. In tutte le città del mondo ci sono centri pubblici specializzati per l'as- sistenza di questi soggetti. A Palermo no. L'unica realtà sta in piedi per la forza di alcuni volontari guidati da un uomo di 79 anni, Gaetano Lisciandra, animato dalla rabbia di avere perduto la moglie per man- canza di adeguata assistenza. Le elemosine pubbliche gli consentono di tanto in tanto di tenere aperto il centro di via La Loggia, per pochi. Quando è chiuso ci scappa il morto. Dobbiamo vergognarci di questa situazione, a cominciare da me per continuare con il presidente della Regione, con l'assessore alla Sanità, con il presidente della Provincia, con il sindaco. I politici che lamentano la mancanza di fondi nei bilan- ci dovrebbero prendere 100 euro dai propri stipendi non meritati e darli al centro Alzheimer. Ma con quali sorrisi di plastica costruiti per i fotografi si può ancora permettere che tanti anziani con parete cere- brale assottigliata dalla malattia muoiano sotto i bombardamenti di tranquillanti? Con quali sorrisi di plastica si può restare impassibili di fronte alla rovina che colpisce le case e travolge centinaia di famiglie che non hanno mezzi economici e aiuto professionale per gestire la presenza di uno sconosciuto tanto amato? Alzheimer di Michele Guccione - [email protected]

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Page 1: Screening mammografici Sorrisi di plastica solo a due ... · tra i 50 ed i 69 anni, fascia target dello screening mammografico organiz-zato, ad essere invitate a fare la mammografia

Direttore responsabile: Michele Guccione settimanale di prevenzione medica e di solidarietà - da un’idea di Diego Fabra

anno 5 n. 18 - 3 maggio 2010

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nell’attesa...Organizza le "III Giornate Siciliane di Medicina Estetica""II Giornate Interregionali Sud ed IsoleMedicina Anti-Aging"dal 17 al 19 Settembre 2010 HOTEL-VILLAGGIO TORRE NORMANNAInfo : [email protected]

A.I.d.M.E.Accademia Italiana di Medicina Estetica

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20.000 copie

Screening mammograficisolo a due donne su dieci

Solo due donne siciliane su dieci accedono allo screening mammografi-co: 52.000 le donne coinvolte nel 2007, il 17,9% delle aventi diritto.Un dato di gran lunga inferiore alla media nazionale. "Salute Donna

onlus chiede pubblicamente di voler considerare l'accesso omogeneo alloscreening mammografico una priorità dell'azione di governo per i prossimianni": inizia così la Lettera aperta al Presidente del Consiglio e al Ministrodella Salute letta da Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna onlus,in occasione del Forum Istituzionale "Screening mammografico, un Dirittodelle donne, un Dovere delle Istituzioni" organizzato in collaborazione conl'Osservatorio Nazionale Screening e il Gruppo Italiano ScreeningMammografico. La fotografia dei programmi di screening per il tumore dellamammella in Italia è purtroppo in bianco e nero. Nel nostro Paese sonoescluse circa 2 milioni e mezzo di donne: sono infatti meno del 70% le donnetra i 50 ed i 69 anni, fascia target dello screening mammografico organiz-zato, ad essere invitate a fare la mammografia biennale. E circa la metà ade-risce all'invito: ovvero solo 1 milione e 300.000 donne, il 36% delle aventidiritto, esegue la mammografia. E soprattutto, ancora oggi sono profonde ledifferenze territoriali tra Nord, Centro e Sud.Il cancro al seno, il tumore femminile più diffuso, fa registrare ogni annocirca 38.000 nuovi casi, che si aggiungono alle oltre 450.000 donne cheattualmente convivono con la malattia, una vera e propria "malattia sociale".Lo screening mammografico organizzato, inserito dal 2001 tra i LivelliEssenziali di Assistenza (LEA), è risorsa strategica per la diagnosi precoce ela riduzione del rischio di mortalità. "Sono molteplici i vantaggi offerti dalloscreening organizzato" - dichiara Marco Zappa, Direttore ONS - "soprattuttoin termini di accesso ad un percorso strutturato e codificato e di qualità dellaprestazione. Nel 2008 sono stati invitati a fare lo screening per il tumore delseno, della cervice e del colon retto oltre 8 milioni e mezzo di persone". Molti i progressi degli ultimi anni, ma resta ancora molto da fare, soprattut-to per garantire l'equità nell'accesso allo screening alle donne del Sud delnostro Paese. Solo nel 70% delle regioni del Sud sono attivi programmi discreening, una percentuale inferiore a quelle registrate nel Nord e nel Centroprossime al 100%. Inoltre, nel meridione, solo il 40% delle donne aventidiritto riceve l'invito a fare la mammografia biennale, un dato in contrastocon la tendenza del Nord (90%) e del Centro (70%).

segue a pagina 6

Sorrisi di plastica

Non ci sono parole per commentare l'articolodella Dott.ssa Carnemolla che pubblichiamoa pagina 3. Racconta dall'intimità la vita del

padre malato di Alzheimer, come se fosse lui a rac-contarcela da dietro quegli occhi perduti, stupiti,smemorati. Ho pianto nel leggerlo. Non tanto per lasofferenza dell'uomo, che vive in un mondo suo,

diverso dal passato, nel quale si è ritagliato una nuova dimensione.Quanto per il dramma della moglie che deve moltiplicare il suo amoreper proteggere il coniuge dal suo male, per non farlo sentire a disagio,per mantenergli la dignità che in questi casi è fondamentale. La perdi-ta della dignità e la mancanza di risposte alle continue domande sonole cause scatenanti dell'ira di un malato d'Alzheimer. Crisi che in unacittà d'ignoranti come la nostra vengono sedate con dosi massicce ditranquillanti che accelerano la morte.I familiari di questi pazienti sono tanti eroi sconosciuti, che a Palermo,in silenzio e in solitudine, sacrificano la propria vita e il lavoro per nonlasciare mai soli i loro cari. In tutte le città del mondo ci sono centri pubblici specializzati per l'as-sistenza di questi soggetti. A Palermo no. L'unica realtà sta in piedi perla forza di alcuni volontari guidati da un uomo di 79 anni, GaetanoLisciandra, animato dalla rabbia di avere perduto la moglie per man-canza di adeguata assistenza. Le elemosine pubbliche gli consentonodi tanto in tanto di tenere aperto il centro di via La Loggia, per pochi.Quando è chiuso ci scappa il morto. Dobbiamo vergognarci di questasituazione, a cominciare da me per continuare con il presidente dellaRegione, con l'assessore alla Sanità, con il presidente della Provincia,con il sindaco. I politici che lamentano la mancanza di fondi nei bilan-ci dovrebbero prendere 100 euro dai propri stipendi non meritati edarli al centro Alzheimer. Ma con quali sorrisi di plastica costruiti per ifotografi si può ancora permettere che tanti anziani con parete cere-brale assottigliata dalla malattia muoiano sotto i bombardamenti ditranquillanti? Con quali sorrisi di plastica si può restare impassibili difronte alla rovina che colpisce le case e travolge centinaia di famiglieche non hanno mezzi economici e aiuto professionale per gestire lapresenza di uno sconosciuto tanto amato?

Alzheimer

di Michele Guccione - [email protected]

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Per alcuneca tegor i edi malati di

tumore si apro-no nuove pro-spettive. Al San

Raffaele Giglio di Cefalù sonoora disponibili nuove attrezza-ture che consentono, in sinte-si, di lenire il dolore da meta-stasi ossea, di subire un tratta-mento di radioterapia giàdurante l'operazione di abla-zione mammaria per tumore alseno, di ottenere l'ablazione dipiccole lesioni con estremaprecisione e di individuaremarkers tumorali attraversodiagnostica per immagini.L'insieme di queste novitàforma il Centro di Bioimmaginie Radioterapia, inaugurato dal-l'assessore regionale allaSanità, Massimo Russo, comeun "esempio di sinergia trapubblico-privato che aiuta acontenere la mobilità deipazienti verso altri centri sani-tari".

Il Centro di Bioimmagini diCefalù è il primo passo delPolo oncologico che sorgeràaccanto al "San Raffaele Giglio"su una superficie di 15 milametri quadri. Creato da una sinergia fra laFondazione "S. Raffaele Giglio"e la Lato Hsr, società mista perla ricerca col Cnr in maggio-ranza, il Polo oncologico,come ha chiarito AntonioEmilio Scala, presidente delCdA della Lato, è dotato di unfinanziamento del Ministerodella Ricerca, del Cipe edell'Università di Messina. Inatto dispone di una Medicinanucleare all'avanguardia, diuna Risonanza magnetica per

medicina3 maggio 2010

Direttore responsabile: Michele Guccione [email protected]

Direttore editoriale:Diego Fabra [email protected]

Progetti e impaginazione:Sergio Fabra [email protected]

In redazione: Giusy Egiziana Munda [email protected]

Hanno collaborato a questo numero:Giovanni Alberti [email protected]. Daniela Carnemolla [email protected] Fabra [email protected] Li Citra [email protected] Egiziana Munda [email protected]

Responsabile commerciale: Marcello Barbaro [email protected]: 3401211397

Comitato etico scientifico:Maurizio Crispi coordinatoreGiovanni Alberti medicina esteticaSilvio Buccellato servizi sanitari pubbliciGaetano Cappellino diagnostica per immaginiAngelo Coco prodotti farmaceuticiSalvatore Crispi diverse abilitàMonica D'Addelfio pedagogica clinicaDiego Fabra medicina InternaMariella Falzone area socialeSergio Fasullo cardiologiaNicola Garofalo endocrinologia

Edizioni Associazione Nell’attesa - Palermo

settimanale di prevenzione medica e di solidarietàda un’idea di Diego FabraRegistrato presso il Tribunale di Palermo al n° 11 del 29 maggio 2006

Aurelio Guarraci veterinariaRosanna Imburgia geriatriaSalvino Leone bioeticaMilena Lo Giudice pediatriaVincenzo Sortino medicina naturale e omeopatiaSilvia Tinaglia psicologiaMaria Rosaria Valerio oncologia

Redazione, uffici: Via Vaccarini 36 - Palermo Telefono: 0916255846 - 0919760831e-mail:[email protected] - sito web:www.nellattesa.it

Distribuzione:Associazione Nell’attesa

Stampa:Sprint s.a.s.Via Telesino 18/a Palermo - Tel. 091405411

Questo numero è stato stampato in 20.000 copieChiuso in tipografia il 28 aprile 2010

Un modulo (mm. 48x20): Euro 25,00Una pagina: 48 moduliAbbonamento sostenitore: 100,00 EuroIl giornale viene distribuito in oltre 400 punti di Palermo e provincia

Gli articoli firmati riflettono esclusivamente l’opinione degli autori.

E’ consentita la riproduzione anche parzialecitandone la fonte.

nell’attesa...

di Michele Guccione - [email protected]

Con il Polo oncologico del San Raffaele di Cefalùla Sicilia si pone all’avanguardia nella lotta al cancro

di FVia Sampolo, 290 - 90143 Palermo

elice Baudo

Igiene dentale e cosmesi odontoiatrica:GUM, PlaKKontrol, EBUR, Fittydent, apagen, AQUALIZER,Elmex, Stomygen, Curaden, Fuchs, Krugg, Opalescence,

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CONSEGNANDO QUESTO TAGLIANDO AVRETE DIRITTO AD UNO SCONTO DEL 15%

(AD ESCLUSIONE DEGLI APPARECCHI ELETTROMEDICALI)

nell’attesa...

la ricerca, di una Risonanzacapace di concentrare ultra-suoni per la riduzione deidolori nelle metastasi ossee oper l'ablazione di lesioni tumo-rali. E ancora, la possibilità dieffettuare radioterapia durantel'intervento chirurgico per evi-

tare al paziente di ritornaredopo l'operazione, questosoprattutto negli interventi ditumore al seno.Completano l'attuale disponi-bilità un laboratorio diGenomica per ricerca di nuovimarker e per acquisizione di

marker attraverso le immagini,e un laboratorio di Anatomiapatologica. "I pazienti con un sospetto dipatologia oncologica - hadichiarato Stefano Cirillo, pre-sidente della Fondazione S.Raffaele Giglio - viene assistitocon una concezione multidisci-plinare e con nuove tecnolo-gie, quindi aumentano le loropossibilità di vita".

Il San Raffaele Giglio funzionacome un ospedale ma investemolto sul territorio. Cirillo,con l'occasione, ha annunciatola creazione di una rete diriabilitazione con l'Asp 6; unprogetto per disabili su unaspiaggia di Porticello assiemeal Comune di Santa Flavia; unarete di assistenza domiciliarepost-ricovero a Cefalù; un pro-getto di assistenza in Burundicon l'associazione Jus Vitae dip. Antonio Garau, impegnataper l'ospedale di Mabayi.In questi giorni è stata ancheinaugurata, al piano terra del-l'ospedale, la mostra "Burundi:immagini dal cuore d'Africa",con scatti di VincenzoLombardo e Giuseppe Francoallo scopo di raccogliere fondi.Il Burundi è il Paese col più altotasso di mortalità infantile. LaFondazione voluta da DonLuigi Verzè doterà di attrezza-ture l'ospedale seguito daivolontari di padre Garau e for-merà a Cefalù i medici edinfermieri di Mabayi e di altricentri del Paese africano. Unadottoressa del San Raffaeleche si è appena sposata hascelto di fare il viaggio dinozze in Burundi per curare inquesto periodo i bambinimalati.

Un momento della conferenza

primo passodel Polo oncologico

retedi riabilitazione

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medicina3 maggio 2010 3Riceviamo questo articolo diMaria Daniela Carnemolla, figliadel Dottr Carnemolla

Sono un medico, un ortopedico,e vivo a Palermo, la mia città.Mi chiamo Mario Carnemolla.

Sono affetto da tempo da unamalattia temutissima e quasi anco-ra sconosciuta. Il suo nome è"demenza senile, con caratteristichedi Alzheimer". Quando, anni fa,non riuscivo a ricordare come sichiamasse quel certo oggetto cheavevo di fronte, pensavo che la miaetà fosse ormai avanzata e fossenormale che i riflessi celebrali nonrispondessero come quando si ègiovani. Poi, con il passare deltempo, mi preoccupavo e, nonfacendolo notare, chiedevo come sichiamasse quella certa cosa o quel-l'altra… Sorridendo, sostenevo diessere distratto. Mia moglie mirichiamava all'attenzione, quasivolesse rimproverarmi con affettoper non farmi abituare alla mia dis-trazione. Con il tempo, mi accorgevo chenon poteva essere solo distrazione.Facevo qualche mia prova scriven-do un pensiero in un biglietto e,nascondendolo in un cassetto, miproponevo di ritrovarlo dopo un po'di giorni. Poi, scrivevo ciò cheavevo fatto in un mio personale dia-rio. Mi accorgevo che con i mesipeggioravo, ma sorridevo e dicevoa mia moglie che, forse, stavo

invecchiando. Avrei voluto chiama-re tutti, i miei figli Daniela, Sabina,Alessandro, mia moglie, e dire loroquanto li amassi. Avrei voluto avvi-sarli cosa stava accadendo… Ma,forse sbagliando, credevo di potercontrollare la malattia, almeno peril tempo necessario ad agire in talsenso… Chiedevo di parlare perchésapevo che soltanto parlando avreiritardato i veri sintomi, quelli defini-tivi, quando essi si sarebbero rivela-ti in pieno.Io non avrei potuto parlare più…Conoscevo tre lingue, oggi io nonso parlare con un senso, dico coseche non so cosa possano significa-re. La mia laurea non so cosa possavoler significare. So che viene unapersona, a casa, e mi accompagnaa fare la mia passeggiata, quotidia-

nell’attesa...

na e so che quando grido, nonvoglio gridare e non so chi gridacon la mia voce al posto mio.Quando entro a casa, non la rico-nosco. L'avevo comprata tanti annifa per me e per la mia famiglia.Non c'è alcuna struttura a Palermodove possa andare per non pesaresulla mia famiglia. Al massimo, cisono badanti. Voglio difendere mia moglie daquesta mia malattia, ma quandoero un medico lo avrei saputofare… Oggi, no. Non c'è nulla perme e per i malati di Alzheimer. Ognitanto guardo negli occhi miamoglie. Io ho ottantaquattro anni,lei settantaquattro. Ma non riesco avederla vecchia, la malattia non melo permette: la vedo vestita di bian-co, come quando l'ho sposata, ma

lei non mi crede. Le dico di andarea fare il viaggio di nozze a Vienna,ma lei mi dice che lo abbiamo giàfatto. Le dico che voglio tre figli, malei sostiene di averli già avuti. Leguardo le mani, il viso, gli occhi: ècome se avesse 25 anni… Ma leipiange, forse non mi crede.Ecco, è entrata in casa una signora,dice di chiamarsi Daniela e di esse-re mia figlia. È strano, io figli anco-ra non ne ho, mi devo sposare, maquando la guardo mi batte il cuore.E non so dove sono. Chissà se ungiorno tornerò a Palermo dove midevo sposare, in quella chiesa chegià conosco? San Domenico, mipare, sia il suo nome.Più tardi voglio uscire e camminareed andare a vedere la Chiesa dovemi devo sposare. Ma so che, appe-na lo dirò, mia moglie chiuderà laporta a chiave e dirà che non si puòuscire, è notte. Poi, mi darà la soli-ta carezza e mi preparerà le solitefoto: dice che le devo guardare per-ché mi danno serenità ed in quellesolite fotografie c'è un uomo su uncavallo, con tanti bambini handi-cappati, a Milano, che li fa giocaree ridere e scherzare, al Niguarda.Vedo un uomo in camice biancoche sorride con accanto un bambi-no con il gesso ad una gamba e lestampelle… Vedo tre bambini, cheabbracciano quell'uomo con ilcamice bianco. Io non so chi siano,ma, quando li vedo, mi batte ilcuore…

Sono un medico Ho l'Alzheimer

di Maria Daniela Carnemolla

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di Giusy Egiziana Munda - [email protected]

Allergie ed intolleranze alimentari: come riconoscerle,trattarle e prevenirle? Risponde la specialista

Sono milionigli italianis o g g e t t i

allergici: alcunisottova lutanoquesta condizio-ne perché i loro

sintomi sono lievi e non incidonosulla vita quotidiana. Altri, pur-troppo, sperimentano una condi-zione invalidante perché costret-ti a casa o impediti da rinitiallergiche e crisi d'asma, daeczemi o dermatiti. Ma a qualiesami sottoporsi per inquadrareil problema e a quale specialistarivolgersi per risolvere i problemilegati alle crisi allergiche? Loabbiamo chiesto alla dott.ssaCaren Uasuf, specialista in aller-gologia ed immunologia delCentro plurispecialistico Pamafir. "Lo specialista indicato è l'aller-gologo ed immunologo clinico”,ci risponde subito. “Il medico dibase - continua - in genere puòavere il sospetto che un suopaziente sia allergico, ma habisogno del supporto dello spe-cialista per emettere una diagno-si certa”.

Quali sono le allergie più dif-fuse?“Quelle che passano dalle vierespiratorie”.

Come si effettua una diagnosi inquesto caso?“Sottoponendo il paziente alPrick test, una prova cutaneamolto semplice che consistenella somministrazione di goccecontenenti allergeni specifici aiquali il paziente può avere unareazione: con una piccola lancet-ta si tocca la goccia e si depositasulla pelle del paziente per farscatenare (nell'arco di un tempomassimo di 15 minuti) una rea-zione epicutanea. Se il pazienteha una reazione positiva, svilup-pa un ponfo pruriginoso conarrossamento simile a quello chelascia la puntura di una zanzara.Per ulteriori approfondimenti, èmia abitudine richiedere alpaziente di eseguire gli esami delsangue per avere l'indicazionedella IgE totale e specifica, checonsente di conoscere il suogrado di predisposizione alleallergie. Il valore della IgE speci-fica è fondamentale laddove unpaziente presenta una certapositività ad un allergene per laquale il prick test, invece, dàesito negativo. In questo caso,dunque, richiediamo al pazientedi sottoporsi all'esame dell'immu-noglobulina per vedere comefunziona il sistema immunitario,e della IgE specifica riguardo l'al-lergene verso il quale abbiamomaggiore sospetto. Questi gli

medicina3 maggio 2010 4nell’attesa...

esami più comuni, ma ve ne sonodi più specifici, nel caso, peresempio, di pazienti con reazioniallergiche a livello cutaneo,come le dermatiti da contatto, siesegue il pack test; nel caso,invece, di un'allergia alimentaresi esegue una prova di scatena-mento: il prick by prick".

Quali esami si eseguono pressoil Centro Pamafir?"Tutti. Eseguiamo prick test e,attraverso il supporto del labora-torio biochimico convenzionato,possiamo richiedere l'indicazionedella IgE totale e specifica e ildosaggio dell'immunoglobulina.Tra breve, l'acquisizione di unanuova strumentazione cui lastruttura sta provvedendo, cipermetterà di eseguire la misu-razione di livelli molecolari".

Quali allergie preoccupanomaggiormente i pazienti?"Quelle derivate dagli alimenti".

Le intolleranze alimentari sonoclassificabili tra le allergie?

"No, il meccanismo immunologi-co è diverso. Nell'ambito delleallergie la causa scatenante è laproteina IgE. Nel caso, invece,delle intolleranze alimentari nonc'è questa proteina che si legaalle cellule del sistema immuno-logico, ma l'alimento si legadirettamente alle cellule e sca-tena la liberazione di alcunimediatori, in particolare l'istami-na , producendo il sintomo".

Quali sono le caratteristiche cli-niche di un paziente allergico edi un intollerante?"I due soggetti possono avereanaloga sintomatologia (comediarrea, crampi o orticariaacuta), ma varia il meccanismoimmunologico che, nel caso del-l'allergia, è dato dall'igE media-to, ma non nel caso dell'intolle-ranza. A differenza di un pazien-te intollerante che manifestauna reazione ad un alimento allaprima assunzione, il pazienteallergico la manifesta solo quan-do si affermerà la sensibilità aquel dato alimento che, magari

sino a quel momento, ha assun-to senza alcun problema. Stessacosa può verificarsi di fronteall'assunzione dei farmaci: unpaziente allergico alla penicillinao all'amoxicillina può accusaredelle reazioni alla terza assun-zione e non subito, come inveceaccade ad un intollerante".

Esistono dei rimedi per atte-nuare le reazioni allergiche?"Sì, nel caso di un'infiammazioneall'epitelio nasale dovuta a riniteallergica, il paziente, assumendodei derivati cortisonici, potràridurre l'infiammazione. I farma-ci più comuni, commercializzatisotto forma di spray nasali, sonocomposti da molecole di flutica-sone (principio attivo derivatodal cortisone, prescritto cometrattamento per l'asma e la rini-te allergica, ndr), fluticasone difluoruro, che consentono unaterapia di mantenimento.Pertanto, vanno assunti costan-temente per il periodo in cui lasintomatologia è più intensa. Ingenere, il paziente che si rivolgeallo specialista è quello che, puravendo avvertito una certa rea-zione allergica da anni, ad uncerto punto, si trova a vivereun'alterazione della qualità divita a causa della reazione: puòessere il caso di un professionistache non riesce a lavorare per viadi continui sternuti, broncospa-smo, o naso che cola. Oltre aglispray nasali, sono disponibili gliantistaminici con la funzione diblocco della liberazione dell'ista-mina. Ritengo che, per il tratta-mento di un paziente allergico,sia importante, oltre all'inter-vento farmacologico, l'educazio-ne del paziente che deve capireil tipo di patologia che ha - secronica o non - in modo da stabi-lire la terapia più adeguata.Importante è anche svolgereun'attività sportiva".

E a proposito del vaccino?"L'immunoterapia, oggi, è ricono-sciuta come l'unica terapia chemodifica la storia naturale dellamalattia. Ossia, se un pazienteha una rinite allergica, con ilvaccino si tende ad evitare lo svi-luppo delle conseguenze (comel'asma bronchiale), impedendol'evoluzione verso una sintomato-logia più severa. Per esempio, inun soggetto allergico alle grami-nacee, si somministra un dosag-gio infimo di tale sostanza perstimolare il suo sistema immuni-tario, che può così riconoscerlocome normale e non avere lareazione. I vaccini di cui oggi dis-poniamo presuppongono unalunga terapia con somministra-zioni da ripetere per tre anni".consegna domiciliare farmataxi servizio notturno continuativo

FARMACIA BONSIGNORE del dr. Roberto TobiaV.iale Regione Siciliana 2322 Palermo - Tel. 091402353 - [email protected] - www.farmaciabonsignore.it

Riniti e congiuntiviti aller-giche tornano puntualitutti gli anni, colpendosempre più persone. Ilnostro sistema immunita-rio, ogni volta che un

agente estraneo, (antigene o allergene) riesce a penetrare nell'organi-smo, produce degli anticorpi in grado di riconoscere quell'allergene, esolo quello. Gli allergeni possono essere introdotti nel nostro organismoanche per via inalatoria. I pollini sono la causa più frequente di riniteallergica che provoca sensazione di pizzicore e starnuti, rinorrea acquo-sa, congestione nasale ed è spesso associata a congiuntivite con bru-ciore, arrossamento e prurito agli occhi. L'ostruzione nasale prevaledurante la notte e può condizionare una respirazione orale con sec-chezza, faringite, voce nasale, disturbi del sonno e conseguente stan-chezza. E’ una patologia importante anche per i collegamenti con l'a-sma. La predisposizione familiare costituisce il presupposto per lo svi-luppo di una malattia allergica. Per quanto riguarda la prevenzione, lacosa migliore sarebbe eliminare il contatto con l'allergene. Esiste ancheuna terapia preventiva, l'immunoterapia specifica, che consiste nel som-ministrare per varie vie al paziente, a dosi progressivamente crescenti,l'allergene al quale è sensibile. Si consiglia normalmente in soggetti gio-vani, sensibili a un solo allergene. Gli antistaminici, per via orale o sottoforma di spray nasali, contrastano efficacemente i sintomi della rinite edella congiuntivite allergica. Quando i sintomi sono intensi, si possonoutilizzare i cortisonici, come spray, colliri, o per via orale, che sono i piùpotenti inibitori delle reazioni allergiche. Infine, i decongestionanti nasa-li, per via orale o come spray, quest'ultimo da preferire perché efficacee con meno effetti collaterali. Il loro uso prolungato, tuttavia, può cau-sare una rinite medicamentosa, che fa si che il farmaco peggiori la situa-zione anziché migliorarla. Per questo motivo, è bene chiedere consiglioal proprio farmacista.

Le rinitiallergiche

le pillole del farmacistarubrica a cura del dr. Roberto Tobia

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medicina3 maggio 2010 5

La svista dell'oculista

Premessa: non amo parlare di malasanità. Anzi,uno degli scopi della nascita di questo giornaleè proprio tentare di mettere in risalto gli episodi

o le situazioni di buona sanità, allo scopo di infon-dere nel pubblico dei lettori una maggior fiducia. Maquesta ve la devo proprio raccontare. Una mia paziente che ha superato la quarantina,

mamma felice - sposa un po' meno - bravissima insegnante, si recadall'oculista per qualche disturbo. Fin qui nulla di speciale. Dopo essersi informata, sceglie un oculista di nome, per andare sulsicuro. Da anni porta lenti a contatto a causa di una miopia compli-cata da astigmatismo. La visita, a detta dello specialista, dev’esserecompletata da un'indagine particolare, dal costo esoso, che lui stessopratica. Una specie di "mappa" della cornea, cioè dello strato dell'oc-chio più superficiale, che ne definisce sia l'aspetto delle cellule che lavascolarizzazione. L'oculista analizza i dati e inizia a farsi scuro involto: parla di una malattia alquanto seria e della possibilità che sidebba arrivare ben presto ad un trapianto della cornea. Non so come reagireste voi se, dall'oggi al domani, vi si proponesseun trapianto. Io malissimo, ne sono certo. Cambierebbe la mia vita, miinvaderebbe un senso di fragilità nei confronti di un organo così deli-cato: dovrei richiedere a me stesso un notevole sforzo di adattamento.Di certo non sarei sereno. Per questi motivi e con la vaga speranza di una migliore prognosi, lamia paziente accetta di buon grado di ripetere, a distanza di giorni, lacostosa indagine, pensando che i soldi non valgono certamente lasalute, ma che, anzi, devono servire a curarla. L'oculista ripete lamappa. Stessa diagnosi, forse più grave: distrofia corneale, possibilecheratocono, cataratta. Il consiglio: recarsi a Milano presso un centrospecializzato. La mia paziente prenota. Nel frattempo, consigliata daamici, si reca presso il più noto negozio di materiale ottico della città,dove ci si occupa della correzione dei difetti corneali. Un "semplice"tecnico la esamina. Ne traggono solo una discreta confusione perché,dopo averla esaminata, non rileva nulla. Si stupiscono entrambi, datala notorietà dello specialista, non riuscendo a interpretare i fatti.Giunge il fatidico giorno e la signora parte per Milano. Il centro è dialtissima specializzazione. Un oculista sovietico, imponente di statura egradevole d'aspetto, la esamina per un'ora circa, con grande scrupo-lo. Al termine, la meraviglia. "Signora, cos’è venuta a fare?..." La dia-gnosi era tutta sbagliata. Nessuna malattia della cornea. Non parlia-mo di trapianti. Persino la cataratta, in realtà, era solo un'opacità con-genita! La mia paziente paga una cifra molto inferiore a ciò che avevaspeso a Palermo e va via felice. E' una persona molto religiosa: pensa subito ad un miracolo. Io un po'meno. Penso solamente che l'oculista dovrebbe vergognarsi. I casisono due: o l'apparecchio (dall'alto costo) è una bufala, o lo speciali-sta non sa leggerne i risultati: entrambi i fatti sono di una gravità estre-ma. A dire il vero, esiste una terza ipotesi: che l'oculista non veda bene.Personalmente, posso consigliare a lui - e a tutti coloro che gestisconosofisticate apparecchiature di diagnostica - di recarsi a Milano e di sot-toporsi ai più attenti e scrupolosi controlli della vista. Quelli si, sarebbero soldi ben spesi.

punti di vista

di Diego Fabra - [email protected]

nell’attesa...Le Giornate siciliane di Medicina estetica

di Giovanni Alberti - Vicepresidente naz. e Coordinatore reg. A.I.d.M.E.

La terza edizione delle Giornate Siciliane diMedicina Estetica - che, con cadenza biennale,vengono organizzate dall'A.I.d.M.E. Sicilia e che si

svolgeranno presso il centro congressi di TorreNormanna ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo,dal 17 al 19 settembre - quest’anno avrà come ogget-to "Benessere dell'Uomo e della Donna d'oggi:

dall'Intimo al Sociale". L’evento è preceduto proprio in questi giornidalla XXXI edizione del Congresso SIME che si svolge in questi giorni aRoma. L'apertura della manifestazione siciliana sarà occupata da unaTavola rotonda alla quale saranno chiamati a partecipare i componen-ti del Direttivo dell'A.I.d.M.E. per discutere della figura dello speciali-sta di Medicina estetica. A questo proposito, i primi passi sono statieffettuati presso l'Ordine dei Medici di Roma che, con la consulenzadell'A.I.d.M.E. e della S.I.M.E, con delibera n°190 del 15 settembre2009, ha istituito un Registro dei medici estetici. Il Registro, fermarestando la possibilità dei medici di operare in ogni branca della medi-cina, mette in evidenza per la prima volta i requisiti indispensabili perla formazione ritenuta necessaria ad avere la garanzia di una suffi-ciente competenza specifica all'esercizio della medicina estetica.Grazie all'Accademia, si sono attivati anche gli Ordini di Genova,Milano, Imperia e Benevento. Intensi contatti si stanno tenendo anchea La Spezia, Napoli e in altre parti d’Italia. Per quanto riguarda laSicilia, i colleghi interessati possono mettersi in contatto con me perricevere la documentazione da presentare. Nelle tre giornate si alter-neranno esperti delle varie branche riguardanti la Medicina estetica el'antiaging. Tra gli altri, ricordo: i professori Bartoletti, Barbagallo,Caruso, Francavilla, Marotta, Moschella, Riondino, Terranova. Inoltre,il professor Tomaselli porterà un'interessante relazione sui rapporti traMedicina estetica ed Oncologia, dalla quale sarà possibile evincere l'at-teggiamento che dovrà avere lo specialista di Medicina estetica e checonsisterà nella necessità di non occuparsi solo dell'aspetto fisico e delbenessere dell'utente sotto il profilo della prevenzione e dello stile divita, ma dovrà cercare di fornire anche un supporto medico e psicolo-gico a chi è già stato segnato da una malattia importante.

Per iniziativa di un gruppo di trapiantati di cuore, rene e fegato, e con il soste-gno del Centro regionale Trapianti della Sicilia e la disponibilità dellaScuderia Ateneo del pilota Totò Riolo, per le gare del 2010 le auto della scu-deria porteranno la scritta "Dona gli organi il Trapianto è vita", che sarà benvisibile in tutte le gare. L'iniziativa si accompagna ad una capillare azione dipromozione della donazione degli organi. Si comincia con la 94a TargaFlorio. I trapiantati saranno presenti alla rassegna automobilistica che pre-cederà, dal 4 al 9 maggio alla Fiera del Mediterraneo, la vera e propria garadella Targa Florio. Il momento clou sarà la prova spettacolo di anticipazionedella gara, sempre in Fiera, il giorno 7 maggio alle 16,30. Le auto si spo-steranno poi a piazza Castelnuovo, dove ci sarà la partenza. Gli uomini dellaScuderia Ateneo ed i trapiantati distribuiranno gadget e materiale illustrativoper sensibilizzare alla donazione degli organi. Finita la Targa Florio, la pro-mozione proseguirà durante l'anno su tutti i campi di gare automobilistiche.

I trapiantati siciliani alla Targa Florio

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veterinaria3 maggio 2010 6

La vaccina-zione delnostro cane

è spesso erro-neamente rite-nuta un atto

meccanico. Ovvero, il proprieta-rio ha la convinzione che il canevada vaccinato in un determina-to periodo con alcuni specificivaccini e che questo valga pertutti i cani. Per cui, tale convin-zione riduce la somministrazionedel vaccino alla sola capacità diiniettarlo sottocute, cosa chesapremmo fare un po' tutti,soprattutto su un animale."Ho preso un cucciolo, tu quandohai vaccinato il tuo?" "A due mesidi vita". Il passaparola spesso puòessere dannoso perché cristalliz-za i concetti che, decontestualiz-zati, perdono necessariamente dicontenuto. La vaccinazione,infatti, non è una questione sem-plice e cercheremo di spiegarvi ilperché.Il cane appena nato è privo didifese immunitarie e, dunque,soggetto alle malattie infettive. Tuttavia, il cucciolo, grazie allatte materno, in particolarmodo al colostro contenuto inesso, riceve dalla madre deglianticorpi che lo proteggeranno,ma solo per le prime settimanedi vita. Ecco perché, intorno alsecondo mese, sorge la necessitàdi vaccinare il cane. Numerose sono, infatti, le malat-tie che potrebbe contrarre: lagastroenterite infettiva o parvo-

Vaccinare il cane? Sì, ma soltanto dal veterinario

virosi, il cimurro, l'epatite conta-giosa virale, la leptospirosi.Malattie che possono essere mor-tali o pericolose anche per l'uo-mo (leptospirosi). La cosa più opportuna da fare èrecarsi dal medico veterinarioalla sesta, settima settimana divita del cucciolo per programma-re adeguatamente la cosiddetta"vaccinazione di base", che

riguarda, per l'appunto, lesovraelencate malattie. Perché è necessario consultare ilmedico veterinario? Perché deci-dere i vaccini da somministrare equando somministrarli non è cosasemplice e dipende da molti fat-tori. Innanzitutto, il medico valu-terà la situazione immunitariadel cucciolo, cioé, se sono anco-ra attivi o meno gli anticorpi del

di Katia Li Citra - Ordine dei Veterinari di Palermo - [email protected]

in collaborazione con l’Ordine dei Veterinari di Palermo - www.veterinaripalermo.it

colostro. Quindi, deciderà - inbase allo stato di salute del cuc-ciolo, allo stile di vita, allarazza, e all'ambiente nel qualevive - quali vaccini somministra-re e in che periodo. Questodipende molto anche dall'insor-genza delle malattie. Alcune pos-sono presentarsi molto presto,come la gastroenterite, altre piùavanti. Alcuni cuccioli possonoessere esposti più ad una cheall'altra malattia. I vaccini, oltre a dover esseresomministrati in momenti diffe-renti, vanno anche inoculati inparti differenti del corpo dell'a-nimale. Va pure sottolineato che,per una corretta efficacia delvaccino, è necessario fare ilrichiamo dopo 21-30 giorni dallaprima somministrazione. Perché la scelta di questo argo-mento? Perché gira voce - e miauguro che sia solo una leggendametropolitana - che molti toelet-tatori si offrono di iniettare ivaccini ai vostri cuccioli per cifreirrisorie. Se tenete alla salutedel vostro amico, non solo dove-te rifiutarvi, ma denunciare iltoelettatore alle autorità giudi-ziarie perché è in atto un reato:esercizio abusivo della professio-ne di veterinario. Il vostro cane, infatti, rischia lavita per pochi euro di risparmio.Chi di voi sarebbe disposto a fardecidere quali vaccini iniettareal proprio bambino di due mesi aun semplice inserviente dell'o-spedale?

nell’attesa...

CONSIGLIATI

Il cucciolo è privo di difese immunitarie. Gli anticorpi del latte materno lo proteggono per un breve periodo

Forte lo squilibrio anche in termini di adesione all'invito: nel 2008 ha aderi-to all'invito il 61% delle donne residenti al Nord, il 57% delle donne delCentro e solo una donna su tre (il 35%) nel Sud, un tasso ben sotto la sogliadi accettabilità. Inoltre i programmi meridionali richiamano più donne per unapprofondimento, identificano più tardi i tumori e ricorrono meno spesso allachirurgia conservativa. Lo screening mammografico è oggi una risorsa stra-tegica per la diagnosi precoce e la riduzione del rischio di mortalità. "I datinazionali ed internazionali hanno dimostrato che nelle donne che partecipa-no allo screening biennale la riduzione della mortalità arriva fino al 50%" -afferma Francesco Cognetti, Direttore Oncologia Medica Istituto NazionaleTumori Regina Elena, Roma - "un dato che testimonia l'efficacia dei pro-grammi di prevenzione secondaria basati sulla sola mammografia nelledonne 50-69enni eseguita ogni 2 anni". Per le sue caratteristiche di storianaturale il tumore al seno è dunque un candidato ideale, a differenza di altreneoplasie, a programmi di prevenzione secondaria. "Il tumore della mam-mella è una neoplasia che cresce abbastanza lentamente" - sottolinea SabinoDe Placido, Professore Ordinario di Oncologia Medica, AziendaUniversitaria Policlinico Federico II, Napoli - "si pensi che per raggiungere ledimensioni di un centimetro, soglia della diagnosi convenzionale, richiededagli 8 ai 10 anni. Ecco perché lo screening mammografico organizzatopropone una mammografia biennale". Un programma di screening non siesaurisce però in un atto isolato, ovvero nel test mammografico. E' piuttostoun percorso complesso dove intervengono diverse professionalità, la cui pre-parazione e formazione è fondamentale per incrementare il tasso di identifi-cazione di tumori precoci e ridurre quello dei richiami ad effettuare il secon-do test. Bisogna puntare ad uno screening organizzato con personale e mac-chine dedicati, piuttosto che allo screening spontaneo. Solo i centri per loscreening di primo livello possono infatti assicurare la qualità dell'esame.

segue da pagina 1: Sicilia fanalino di coda negli screening

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SUDOKUSi devono disporrele cifre da 1 a 9 inuna griglia qua-drata di 9 caselleper lato suddivisain altrettanti riqua-dri, in maniera chein ciascuna riga,colonna e sezioneogni cifra compaiauna sola volta. Perdare al solutore unpunto di partenza,alcune casellesono già riempite.Si procede ragio-nando per esclu-sione e scrivendoun numero soloquando si è sicuri.

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un po’ di relax3 maggio 2010 7ORIZZONTALI1 E' meglio stia lon-tano dai dolci 9 Gliestremi del libroinglese 11 Studia ilbello 12 Il partito diMalagodi (sigla) 13Iniziali dell'autore diGuerra e pace 14Recipienti di pelle15 un tipo di spu-mante 16 Un ante-nato del bue 18 Ilsimbolo dell'osmio19 Ideologia cinese20 Si fa allo stadio22 Parte del testotralasciata perchénon importante 26Guai a perderla 28Provincia irlandese29 Istituto assicura-

tivo 30 Fastidiose formazioni 32 Nè no, nè si 33 Così il capufficio si augu-ra di avere il collaboratore 35 Dario, premio Nobel 37 Taglia le spighe 40Puo' accecare 42 Un'abbreviazione dei deputati 43 Iniziaili di Colò 45 IlPotter del rock 46 Nella norma 49 L'arte... dei cruciverba

VERTICALI1 Conseguenza dell'anoressia 2 esibizionista, affettato 3 Iniziali di Toscanini4 Bello per un veneziano 5 Frazione di chilo 6 Fiume della Sardegna 7Un'imposta locale 8 Iniziali di Aznavour 9 Il colore del mare 10 Scatola dimontaggio 12 Un Alain corridore francese 15 Sarebbe mglio non percorrer-li di notte 17 Relativi agli occhi 19 Mandare fuoriuso il flipper 21 Un quar-to di ottomila 23 Vi si espongono antichità 24 moneta giapponese 25Precede Lanka 27 Irritazione cutanea giovanile 31 Antica popolazionedell'Anatolia 34 Precettore 36 Oppure ... a Londra 38 Il James diOperazione U.N.O. 39 Il nome di Pound 41 Unita' di misura per pellicolefotografiche 44 Cosiddetto 46 Sua Maestà 47 Iniziali dell'indimenticabileSordi 48 Avanti Cristo

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Lunedì 3 - venerdì 7maggio(turno 6)A. F. Montepellegrino. via Monte-pellegrino 127- tf.091546531Alongi M. via Maqueda 327 tf. 091588159Bilardo E. via dei Quartieri 14 (SanLorenzo) - tf. 0916889009Di Mino S. p.zza O. Ziino 31(Serradifalco) - tf. 0916814016Fiore A. via XX Settembre54/C(Cirrincione) - tf. 091587448Indipendenza via c.so Calatafimi71 (Indipendenza) - tf. 091422286Lo Casto P. via Lincoln 130 (c.sodei Mille) - tf. 0916161970Paternostro B. via Cruillas 3/D tf. 0916850977Randazzo R. A. via T.Imerese 2(V.Serena) tf.091405009Saitta F. via Paruta 12/E tf. 0916688717Timoneri l.go E. Alfano 2 (BorgoVecchio) - tf. 091585912

Sabato 8 maggio(turno 26)Cuccia via Imera 1/b (c.so C. F.Aprile) - tf. 091 320175Di Figlia D. via Oreto “08/210 tf. 0916171661Pizzitola via A. Molara 6 tf. 091 6686022Friscia II. c.so dei Mille 528/a tf. 091 6216115Indelicato I. via Maggiore Toselli83 - tf. 091341856Marrocco G. via Maria SS.Mediatrice 140 - tf. 091 425266

Tobia R. viale Regione Siciliana2322 - tel. 091400219Vetro D. via M.te S. Calogero21 - tf. 0916709605

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Lauricella G. via Volturno 83(Porta Carini) - tf. 091321027Listro O. via Sanfilippo 8(Falsomiele) - tf. 091441141Micale MM. via Montepellegrino 63tf. 091 361128Motisi c.so Pisani 25 tf. 091 422389Petrone G. c.so Vitt. Emanuele488 - tf. 0916511879Romano M. via A. Diaz 86 (p.zzaTorrelunga) - tf. 091476824Ruffino via Mogadiscio 1/B (Passodi Rigano) - tf. 091222564Simonetti D. via Roma 333 (Postac.le) - tf. 091584067Sirchia P. via Ponte di Mare 77 tf. 0916170693Teresi M. via Maqueda 13

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