scuola futuro prossimo

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21 febbraio 2014 Eleonora Pantò Scuola futuro prossimo

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Convegno A scuola con il tablet - 21 febbraio 2014 Teatro Agnelli a Torino

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21 febbraio 2014

Eleonora Pantò

Scuola futuro prossimo

La scuola del futuro ai primi del 900

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http://paleofuture.gizmodo.com/15-technologies-that-were-supposed-to-change-education-1481232959

A scuola oggi: dentro un aeroplano

3http://q8allinone.com/2012/11/airplane-turned-into-kindergarten-in-

georgia.html

A scuola oggi: fai da te

4http://www.pdx.edu/ioa/aging-matters-globally

A scuola oggi: 1 pc per ognuno (senza

prof!)

5

A scuola oggi: 1 pc per tutti (senza

prof!)

6

A scuola oggi: lucchetti?

7https://www.youtube.com/watch?v=mPUfwX4Nqy8

A scuola oggi: immagina e realizza

8http://fablabatschool.org/page/fablabschool-1

Ci saranno ancora…

–Carta

–Banchi

–Classi separate per età

E domani …

età

–Laboratori

–PC

–Professori ?

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(*)http://blogs.kqed.org/mindshift/2011/03/21-things-that-will-be-obsolete-by-

2020/

• Qual è l’impatto che le tecnologie informatiche hanno sui modelli organizzative e le metodologie didattiche?

• Tre modelli, idealmente in progressione (anche cronologica):

La scuola in mutamento…

– La scuola virtuale – riproduce online il modello di scuola tradizionale

– La flipped classroom– è un modello ibrido che non richiede cambiamenti nella didattica (hybrid innovation)

– La scuola flessibile – una scuola centrata sullo studente che richiede cambiamenti nella metodologia e provoca cambiamenti organizzativi (disruptive innovation)

– e un’altra idea di scuola …

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La scuola virtuale

• Pensata per chi non può “andare a scuola” (inclusione)

– malattia, carcere, disabilità, gravidanza, fobia

– atleti, viaggiatori, artisti

– isolamento geografico

• Offre corsi interamente o primariamente

La scuola virtuale

• Offre corsi interamente o primariamenteonline a distanza in cui i corsi sono simili(per scopo o risultato atteso) da quelliseguiti da bambini e ragazzi in età scolare

• Non è homeschooling

• Un esempio So that’s Interhigh –http://youtu.be/m981HdJhUBc

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Il progetto Europeo VISCED ha svolto un censimento su queste scuole con i seguenti risultati:

• Circa 500 in USA, 50 in Canada e Australia

• Circa 70 iniziative in Europa in 18 Paesi

• Dal 30 to 50% avviate per favorire inclusione

• La metà sono pubbliche, la metà private

Le virtual schools

• La metà sono pubbliche, la metà private

• Le scuole hanno in media 450-500 studenti

• Il 50 % offre un percorso da primaria a superiore

• Hanno diverse modalità pedagogiche: da 100% online fino a significative interazioni in presenza

Ulteriori informazioni su:

http://www.virtualschoolsandcolleges.info/

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La flipped classroom

La “hybrid innovation” in generale è una fase in cui emerge una tecnologia “disruptive” ma non è ancora definito un modello di business e si cerca di tenere insieme le due cose attraverso un modello sostenibile, la “sustain innovation”.

La “hybrid innovation”

Es. Nel campo della fotografia, l’avvento del digitale ha visto una fase in cui ilmercato di carta fotografica e stampanti è stato vincente. Soltanto con l’abbinamento telefono-macchina fotografica, è emerso il potenziale disruptive del digitale, per cui non è più necessario passare dalla carta per condividere un’immagine.

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Khan Academy

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• Il modello Hybrid Innovation si è tradotto nella scuola con le Flipped Classroom grazie all’utilizzo dei video ed in particolare all’affermarsi della Khan Academy, in cui il suo fondatore sostiene che la parte di teoria (sempre uguale) può essere fatta a casa dallo studente attraverso video e la parte di esercitazione si può svolgere in classe con la guida dell’insegnante.

• Questo modello favorisce un maggiore coinvolgimento degli studenti, ma non impatta sull’organizzazione della scuola

L’Hybrid innovation applicata alla scuola

• Questo modello favorisce un maggiore coinvolgimento degli studenti, ma non impatta sull’organizzazione della scuola

• Coniuga i benefici delle nuove tecnologie con la struttura esistente

17Infografica Flipped classroom http://www.knewton.com/flipped-classroom/

La scuola flessibile

• Le scuole che adottano un modello in cui la parte sostanziale della didattica si svolge online,

(40% per le medie e 60% per le secondarie) con il supporto dei professori in presenza e con

attività e opportunità integrative ed extracurricolari.

• Non ci sono le “classi” e nelle pause i ragazzi interagiscono con compagni di età diverse, sulla

base dei progressi nello studio. (*)

• Caratteristiche di questi corsi:

– Basati sulle competenze

– Personalizzati Basati sulle competenze

La scuola flessibile

– Personalizzati Basati sulle competenze

– Portabili e Flessibili

– Apprendimento accelerato

– Efficace sul piano dei costi

– Permette di salvare scuole secondarie

– in contesti rurali

– Nuovi modelli di gestione del personale

Es. K12 è un fornitore di soluzioni per apprendimento flessibile

Stipula accordi con scuole pubbliche, private, corsi di recupero, ecc

19(*) http://www.k12.com/news/silicon-valley-charter-school-offers-a-new-way-learning#.UdbI4Pk5lqA

• “A Breda, vicino Rotterdam (NL) nel prossimo anno scolastico (2013) parte un nuovo

Un esempio: la Steve Jobs Schools

• “A Breda, vicino Rotterdam (NL) nel prossimo anno scolastico (2013) parte un nuovo

concetto di scuola che ha abolito orari, classi e la lavagne: per 11 scuole, per un totale di

circa1000 studenti dai 4 ai 12 anni, non ci saranno libri e zainetti ma solo un iPad. La

scuola sarà aperta 50 settimane all’anno dalle 7.30 alle 18.30 ma la presenza è richiesta solo

dalle 10.30 alle 15. Le famiglie possono andare in vacanza quando vogliono, tanto non si

perderanno lezioni, dato che non ci sono lezioni in classe. La lezione in aula sarà

un’eccezione, perché tutti i contenuti sono richiamabile da app sull’iPad. Ogni sei settimane

genitori e insegnanti si incontrano e verificano progressi e difficolta, in presenza o via skype.”

(*)

• La fondazione O4NT che promuove la sperimentazione http://o4nt.nl/ non ha rilasciato

per ora comunicati in inglese, anche se l’iniziativa fa seguito ad una sperimentaizone

durata un anno, in cui si parla anche della parte “fisica” della scuola… sarà interessante

seguire gli sviluppi. 20(*) http://www.spiegel.de/international/europe/new-ipad-schools-in-holland-hope-to-revolutionize-education-a-907936.html

La scuola è un gioco?

Teorie dell’apprendimento e la game literacy

La Teoria istruzionista è basata sulle teorie della comunicazione,

comportamentismo e cognitivismo. Lo studente apprende seguendo le

lezioni dell’insegnante, grazie al quale acquisisce conoscenze

A partire da Dewey e Vygotsky, si cambia prospettiva e si parla di

teoria costruttivista, in cui gli studenti sono creatori di significato e

apprendono in contesti sociali, basandosi sull’esperienza e attraverso

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apprendono in contesti sociali, basandosi sull’esperienza e attraverso

lo scambio all’interno di comunità di pratiche

Le nuove teorie dell’apprendimento si focalizzano sull’mportanza dei

giochi, definendo la “Game Literacy as a multidimensional

combination of practices from both “traditional literacy theories and

Constructionist digital Literacy”

[Toward a Theory of Game-Media Literacy: Playing and Building as

Reading and Writing)

Il gioco ovvero la ricetta della felicità

• La felicità non si trova fuori da noi stessi, attraverso gratificazioni estrinseche, come denaro, beni materiali, status, ma attraverso attività che generano gratificazioni intrinseche, emozioni positive, forze personali e connessioni sociali.sociali.

• Fare qualcosa per noi molto difficile ci fa sentire soddisfatti, orgogliosi: correre, risolvere un rompicapo, far ridere qualcuno, ballare o fare sport

• I giochi sono la quintessenza dell’attività autotelica

Più multitasking o più

frammentati: come ci cambia

il web 23

Alternative Reality Game

24Lavare i pavimenti, buttare la spazzatura e guadagnare punti

• Un recente rapporto dello SRI (ente no profit fondato da Stanford

University) realizzato all’interno del progetto GlassLab ( Games

Learning and Assessment Lab), finanziato dalla Bill & Melinda

Gates Foundation, insieme alla MacArthur Foundation, che

coinvolge sviluppatori, esperti di valutazione e ricercatori in varie

discipline, ha confrontato 77 diverse ricerche sull’utilizzo dei

videogiochi nelle materie scientifiche, rilevando che confrontati

Con i giochi si impara di più?

videogiochi nelle materie scientifiche, rilevando che confrontati

ad altri strumenti producono un effetto - da moderato a forte -di

incremento di competenze cognitive.

• “ More specifically, “students at the median in the control group

(no games) could have been raised 12 percent in cognitive

learning outcomes if they had received the digital game.”

• http://blogs.kqed.org/mindshift/2013/06/can-students-learn-better-

with-digital-games/25

1. Integrazione di giochi commerciali o online

nella didattica

2. Utilizzo di piattaforme o singoli giochi

didattici, anche progettati e realizzati

3 modalità per usare i giochi a scuola

didattici, anche progettati e realizzati

dagli insegnanti

3. Progettazione e realizzazione di giochi da

parte degli studenti, usando software

gratuiti e/o a basso costo, e/o materiali

fisici.26

Qualche esempio

Apprendere videogiocando

“[…] Considerando gli argomenti

del programma, ci serviva la

simulazione della città romana, un

modello che riproponesse il

sistema complesso dell’ “urbs”. Gli

studenti, esperti di videoludica,

hanno immediatamente individuato

alcune possibilità. Dopo vari

confronti sui vantaggi/svantaggi

dell’uno o dell’altro, la scelta è

caduta su “Caesar III” [..]

28

Progettare videogiochi a scuola

Gamestar Mechanic

http://gamestarmechanic.com/

Esiste la piattaforma specifica

per supportare

gli insegnanti che vogliono

Adottare la progettazione

29

Adottare la progettazione

dei videogiochi

Come strumento per la didattica

MIT: Scratch

30http://www.associazionedschola.it/isf/Default.aspx

http://scratched.media.mit.edu/

School Game Based: Quest To Learn (dal 2009 a NewYork)

Missione imparare: •7.15 (casa) missione segreta – decifrare un codice matematico prima degli altri•9.00 salire di livello e diventare “maestro narratore” di inglese•11.45 aggiornare “la borsa delle competenze”

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delle competenze”•14.15 oratore ospite “alleato segreto” per il “livello boss” (unità intensive di 2 settimane in cui si applicano le conoscenze apprese per risolvere problemi complessi)•18.00 (casa) insegnare a Betty (personaggio virtuale) come dividere i numeri misti

http://www.instituteofplay.org/work/projects/quest-schools/quest-to-learn/

School Based Game: PlayMaker school

(dal 2013 a Los Angeles)

Aprirà a

settembre 2013,

finanziata dalla

Fondazione Gates

in collaborazione

con Gamedesk

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con Gamedesk

http://www.playmaker.org/

• La scuola offre vari servizi alla società:

– istruzione

– cura dei ragazzi quando i genitori sono al lavoro

– servizi di mentoring, mensa, supporto psicologico

La scuola come “luogo”

psicologico

– attività extracurricolari (sport, arte)

– luogo di incontro con i compagni

• La distribuzione del sapere attraverso le tecnologie permette di adattarsi alle diverse esigenze, anche al di là dei muri della classe

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Nelle scuole, però, spesso ci comportiamo come se

nulla oltre le pareti dell'aula e i programmi contasse. E

ci comportiamo come se la tecnologia digitale fosse in

qualche modo ausiliario all'esperienza che i nostri

ragazzi hanno dell’apprendimento durante tutto il

corso della giornata. Così abbiamo “l’ora di lettere” e

Dentro e fuori la Scuola -1

corso della giornata. Così abbiamo “l’ora di lettere” e

“l’ora di matematica” e “l’ora di tecnologia" ma spesso

non riusciamo a integrare quelle cose nel modo in cui

sono già integrate nella realtà.

34Shelly Blake-Plock, 2011

(**) http://blogs.kqed.org/mindshift/2011/03/a-challenge-to-doubters-do-something-impossible/

Qual è la naura del sapere di rete e qual è la natura

del sapere che fin qui abbiamo ritenuto di

pertinenza della scuola? Che differenze passano

tra i due mondi [..] e in che misura le

rappresentazioni collettivi ad essi collegati

Dentro e fuori la Scuola -2

rappresentazioni collettivi ad essi collegati

incidono su come l’individuo giovane, vede il

presente e il suo futuro nel mondo?

35

Adottare l’elearning a scuola, Maragliano ,2013

La scuola è finita?

36

Cosa si impara a scuola

37http://nuovoeutile.it/quanto-deve-cambiare-la-scuola-del-duemila/

Sir Ken Robinson

38

CSP innovazione nelle ICT s.c. a r.l.

Sede

Via Nizza n. 150 – 10126 Torino –

Eleonora Panto’ –

Digital Media & Contents manager

[email protected]

Via Nizza n. 150 – 10126 Torino –

Italy

(ingresso da Via Alassio, 11/c)

Tel +39 011 4815111

Fax +39 011 4815001

E-mail: [email protected]

www.csp.it

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