sicurezza in magazzino ... approccio militare

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ISSN 0394-4867 - Mensile FEBBRAIO 2014 Anno XLV - Poste Italiane SpA Sped. in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano organizzazione, sistemi e metodi per la supply chain www.logisticanews.it 02 14 Dossier Retail Revolution: stato dell’arte, opinioni e tendenze Primo piano Sicurezza: rischio movimentazione manuale dei carichi L’intervista a… Marco Porzio Southern Region Supply Chain Director Nestlè Purina

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Interpretazione "militare" delle Safety Instructions

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Page 1: Sicurezza in magazzino ... approccio militare

ISSN 0394-4867 - Mensile FEBBRAIO 2014 Anno XLV - Poste Italiane SpA Sped. in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

organizzazione, sistemi e metodi per la supply chainwww.logisticanews.it

0214

Dossier Retail Revolution: stato dell’arte, opinioni e tendenze

Primo piano Sicurezza: rischio movimentazione manuale dei carichi

L’intervista a… Marco PorzioSouthern Region Supply ChainDirector Nestlè Purina

[email protected] 3 28/01/14 11.26

Page 2: Sicurezza in magazzino ... approccio militare

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Sicurezza è anche ritorno economicoIl tema della sicurezza – safety – è oggi un argomento centrale per i nostri clienti e per il mercato della logistica di magazzino. Molte aziende si sono rese conto che investire in sicurezza, oltre all’importanza che ciò comporta nella tutela della salute delle persone, si traduce in un reale “cost saving” con un suo ritorno economico. Jungheinrich, leader mondiale in intralogistica, ha fatto della sicurezza uno degli elementi fondamentali per tutta la sua offerta. Alcuni esempi concreti: formazione specifica delle risorse che operano in magazzino (es. corsi carrellisti), manutenzione periodica dei mezzi e dei sistemi di stoccaggio, scaffalature antisismiche, utilizzo di tecnologia RFID e sensoristica varia per sistemi di protezione della persona, sistemi di anticollisione dei mezzi, controllo accessi e di aree di magazzino. Tutto ciò vuol dire: drastica riduzione di incidenti alle persone; riduzione di danni ai mezzi, ai sistemi di stoccaggio e alle merci; diminuzione di fermi impianto e di contenziosi (in concreto, una riduzione significativa dei costi); un livello di efficienza crescente o quanto meno costante durante tutto il turno di lavoro (quindi aumento della produttività ed elevato livello di servizio).

Matteo Brusasca,Business Development Manager at Jungheinrich Italiana

Tagli pericolosiIl taglio alle risorse per la sicurezza è quanto di più miope ci possa essere, anche in tempi di crisi. Al di là dell’aspetto etico e morale, che già di per sé sarebbe sufficiente, l’attenzione alla sicurezza, così come alla Qualità, è un volano che innesca nell’azienda il meccanismo virtuoso dell’applicazione di analisi, metodo e rigore in tutti i processi aziendali. Ma come migliorare il nostro approccio alla sicurezza? Spesso ci si concentra sull’innovazione tecnologica o sull’adeguamento impiantistico, con l’illusione che questa sia l’unica strada verso il “rischio zero”. Ma questi fattori sono purtroppo solo una condizione necessaria, ma non sufficiente. Le statistiche e l’esperienza dimostrano come molto spesso sia piuttosto la disattenzione, il comportamento scorretto e soprattutto la sottovalutazione del rischio a causare

l’incidente. Per sradicare la tanto diffusa quanto pericolosa presunta superiorità e convinzione che “tanto a me non succederà mai”, una formazione che faccia leva solo su elementi razionali ha ormai mostrato tutti i suoi limiti. Occorre modificare il modo in cui parliamo di sicurezza, per far leva sulla parte più emotiva ed emozionale, per far scattare la “molla interiore” che ponga la sicurezza in cima alla lista delle priorità, come valore per sé e per i propri cari. Nel momento in cui scatta il meccanismo mentale per il quale il lavoratore ricerca la sicurezza non in quanto procedura imposta dal datore di lavoro ma in quanto priorità per la propria salute e la propria vita, allora sì che vi sarà davvero un salto in avanti e si potrà parlare di cultura della sicurezza.

Fabio Ciani,Factory Supply Chain Manager, Nestlè Waters

Pubblichiamo volentieri questo contributo, che si riferisce all’editoriale presente su Logistica Ottobre 2013 “Non solo organizzazione ma ordine e pulizia” molto commentato su Linkedin, fortemente in tema con il dibattito di queste pagine.

Ordine e pulizia sono due fondamenti della SicurezzaE’ anzitutto una grande verità che militari ed ex militari sappiano declinare i fatti logistici in modo molto “personalizzato” e non va mai dimenticato che la Logistica stessa nasce come “arte militare”. Con queste premesse parlare di ordine e pulizia è abbastanza naturale. Coniugare la produttività del lavoro alla gradevolezza dell’ambiente significa in realtà parlare di ergonomia. Rendere il posto di lavoro attrattivo è fondamentale. Ho avuto la fortuna di vivere, nella fabbrica di FIAT, il passaggio dalla catena aerea ai ganci webb (le piattaforme di montaggio rotanti), alle aree di montaggio

illuminate e ai pavimenti colorati pulitissimi. Fu un cambio epocale e non serviva essere giapponesi per gradirlo e condividerne i benefici. Ma a mio personale parere, ordine e pulizia sono due fondamentali partner nel raggiungimento di un obiettivo primario di più alto livello: la Sicurezza operativa. Un ambiente ordinato comporta attenzione ai particolari che “stonano”, un ambiente pulito, dove non devi spostare oggetti per poter lavorare, aumenta la concentrazione sulle procedure. Tutto questo non è gratis e possiamo ritornare, in modo scherzoso, all’interpretazione militare

del nostro obiettivo. Serve la voce di un “sergente” che sappia stimolare nel modo più opportuno e con continuità il raggiungimento dei target. Serve “educazione fisica” perché mettere a posto è un esercizio da fare tutti i giorni come le flessioni del mattino fino a quando non puoi vivere senza. E infine serve convinzione. Perché l’obiettivo di sicurezza non si raggiunge con l’imposizione ma con la condivisione profonda. Dunque, cari warehouse manager. At-tenti !

S.Ten. Antonio Aitoro , Brigata Alpina Julia, Direttore Distribuzione e Logistica Gruppo Mondadori

[email protected] 8 29/01/14 15.42