1 what do we see? attraction italy the opinions of the managers nobodys unpredictable febbraio 2008
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ATTRACTION ITALYThe opinions of the managers
Nobody’s Unpredictable
Febbraio 2008
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L’indagine ha raccolto le opinioni dei manager di multinazionali estere rispetto ad alcune importanti tematiche:
Punti di forza e di debolezza del sistema economico e amministrativo;
Principali problemi che tali manager ravvisano nell’operare in Italia, ed in particolare rispetto alle relazioni istituzionali, alle relazioni industriali, alle relazioni sindacali, alle relazioni con le realtà locali, alle relazioni con il sistema bancario;
Possibilità di incremento di investimenti esteri in Italia in generale e nel settore di loro attività in particolare;
Conoscenza e valutazione dell’operato di Confindustria, elementi di vicinanza e lontananza, di Confindustria in generale e di specifiche iniziative, dalle loro esigenze;
Conoscenza e valutazione della struttura territoriale di Confindustria, e rispondenza alle loro specifiche necessità, individuare strumenti operativi più idonei;
Attività da intraprendere per agevolare la loro partecipazione alla vita attiva dell’associazione, e creare una rete di rapporti organizzativi e funzionali tra i rappresentanti di primo livello delle aziende straniere operanti in Italia.
Obiettivi
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Metodologia
La ricerca è stata articolata in due fasi di lavoro:
RICOGNIZIONE
Una fase di ricerca veloce, col metodo dell’intervista individuale di approfondimento motivazionale (qualitativa), per avere gli strumenti ideali al fine di avere una prima ricognizione e sviluppare il questionario
QUANTIFICAZIONE
Una fase di ricerca tramite interviste “semi-strutturate”, che ha consentito una quantificazione numerica delle risultanze.
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Tecnica d’Intervista “Ricognizione”
La fase di ricognizione è fondamentale per una buona impostazione dell’indagine e per cogliere i primi elementi utili ad una più completa comprensione del fenomeno. Questa fase si è basata su colloqui in profondità, che hanno permesso di approfondire molto la percezione del singolo, senza “dinamiche sociali”.
Sono stati condotti 7 colloqui con partecipanti del gruppo di lavoro che dibattono sul tema, moderati da un esperto di Ipsos, per circa 90’.Tutti i potenziali intervistati esterni al gruppo di lavoro sono stati preventivamente incoraggiati da una lettera di Confindustria che ha illustrato l’iniziativa e chiesto la loro collaborazione.
ALCOA Giuseppe Toia (Amministratore delegato)COCA-COLA HBC ITALIA Dario Rinero (Presidente e Amministratore delegato)ELI LILLY ITALIA S.p.a. Karim Bitar (Presidente and General Manager)
GENERAL ELECTRIC Giuseppe Recchi (Presidente)GLAXOSMITHKLINE Angelos Papadimitriou (Presidente e Amministratore delegato)NOVARTIS Marco Venturelli (Amministratore delegato)SIEMENS Vincenzo Giori (Amministratore delegato)
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Tecnica d’intervista “Quantificazione”
Sono state condotte 60 interviste semi-strutturate, telefoniche, della durata di circa 25/30’.
Il campione è stato predisposto a partire dalla lista delle maggiori aziende estere in Italia, fino a comprendere anche aziende di secondo livello, ma comunque interessanti per dimensione, per la tipologia di attività, per le prospettive di crescita.
E’ stato realizzato uno sforzo supplementare al fine di riuscire a coinvolgere nella rilevazione un numero di aziende non iscritte a Confindustria, o che comunque non partecipano alla vita associativa (n=26).
I dati sono stati elaborati:• in modo quantitativoquantitativo, per le variabili numeriche e quantificabili• in modo analitico- qualitativoanalitico- qualitativo per le domande aperte, per le quali è
stata effettuata una doppia lettura, sia di quantificazione (per i temi e gli argomenti ricorrenti), sia analitica, per gli aspetti di dettaglio.
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La steering committeeDopo la fase di ricognizione è emerso il desiderio da parte di alcuni membri della steering committee di essere intervistati.
Per accogliere la richiesta, pur mantenendo la rappresentatività di un campione di “aziende non sensibilizzate preventivamente” si è deciso di mantenere separati i due campioni:
•Campione Generale: 60 aziende•Universo Steering Committee: 23 aziendeIl tasso di redemption è stato del 48% e ha visto la partecipazione delle seguenti aziende:
ALCOA Giuseppe Toia (Amministratore delegato)COCA-COLA HCB ITALIA Dario Rinero (Presidente e Amministratore delegato)GLAXOSMITHKLINE Angelos Papadimitriou (Presidente e Amministratore delegato)SIEMENS Vincenzo Giori (Amministratore delegato)DANONE Stanislas Boubée de Gramont ( Presidente e AD)ELECTROLUX Luigi Campello (Direttore generale)HONDA MOTOR Silvio Di Lorenzo (Vice Presidente)H3G Vincenzo Novari (Amministratore delegato)PROCTER & GAMBLE Sami Kahale (Amministratore delegato)UNILEVER Maurizio Manca (Amministratore delegato)ALSTOM Pier Eugenio Prina Mello (Amministratore Delegato)
Le risposte del campione steering committee sono state trattate qualitativamente.
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Le aziende intervistateA. RAYMOND ITALIANA SRL GILBARCO SPAABB HEINEKEN ITALIA SPAAIDA SRL HENKEL SPAALCANTARA SPA ICI ITALIA SRLAUTOMOTIVE PRODUCTS ITALIA IDROSAPIENS SRLAVON COSMETICS SRL ISRINGHAUSEN SPABASF CONSTRUCTION CHEMICALS SPA JACUZZI EUROPE SPABAXI SPA KELLOGG ITALIA SPABAYER CROPSCIENCE SRL L'OREALBOSCH REXROTH SPA MOLEX ZETRONIC SRLBPW ITALIA SRL MORSE TEC EUROPE SRLBRAKING SUNSTAR SPA NOVELIS ITALIA SPABTICINO SPA OM CARRELLI ELEVATORI SPACARAPELLI FIRENZE SPA ORTHOFIX SRLCARGILL SRL PLASTAL SPACARL ZEISS VISION ITALIA SPA REXAM BEVERAGE CAN ITALIA SRLCISA SPA ROCHE SPACORCOS INDUSTRIALE SAINT GOBAIN ABRASIVI SPACPS COLOR EQUIPMENT SPA SAIWA SPADALMED SPA SANDVIK ITALIA SPADENSO SASOL ITALY SPADOW ITALIA SRL SCHAEFFLER ITALIA SRLDSM COMPOSITE RESINS SRL SEALED AIR SRLEBARA PUMPS EUROPE SPA SMITH INTERNATIONAL ITALIA SPAEUROBALL SPA SOLVAY CHIMICA ITALIA SPAEXXON MOBIL SPA MICHELIN ITALIANA S.A.M.I.FAIVELEY TRANSPORT ITALIA SPA VILLA SISTEMI MEDICALI SPAFREUDENBERG POLITEX SRL VOSSLOH SCHWABE ITALIA SPAFRIMONT SPA WEBASTO SPAFRO SPA ZF SACHS ITALIA SPA
Sono state intervistate le seguenti cariche:
Amministratore delegato N 34 Presidente N 18 Direttore generale N 4 Direttore Corporate N 1 Direttore del Personale N 1 Direttore di Stabilimento N 1 Direttore vendite N 1
Sono state intervistate le seguenti cariche:
Amministratore delegato N 34 Presidente N 18 Direttore generale N 4 Direttore Corporate N 1 Direttore del Personale N 1 Direttore di Stabilimento N 1 Direttore vendite N 1
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Caratteristiche delle aziende intervistate
Valori assoluti
Paese di originePaese di origine
GERMANIA 12STATI UNITI 11OLANDA 11FRANCIA 7
GRAN BRETAGNA 6GIAPPONE 4SVEZIA 2SPAGNA 2SVIZZERA 1SUD AFRICA 1DANIMARCA 1BERMUDA 1BELGIO 1
Base rispondenti: 60 aziende multinazionali a capitali estero
SettoreSettore
industria 51commercio 6servizi 3
Valori assoluti
9
Profilo delle aziende intervistate
Valori assoluti
Base rispondenti: 60 aziende multinazionali a capitali estero
Totale GruppoTotale Gruppo
fino a 5.000 21 fino a 2.000 25da 5.001 a 35.000 18 da 2.001 a 13.000 24da 35.001 a 60.000 11 da 13.001 a 25.000 5oltre i 60.000 10 oltre i 25.000 6
Totale ItaliaTotale Italia
fino a 200 17 fino a 100 24da 201 a 450 20 da 101 a 750 23da 451 a 1000 14 da 751 a 1200 7oltre 1000 9 oltre i 1200 6
Peso addetti del Totale Italia sul Totale gruppo Peso addetti del Totale Italia sul Totale gruppo
fino a 2,4% 23 fino a 2,4% 152,5% - 10% 26 2,5% - 10% 22da 11% a 25% 7 da 11% a 25% 15oltre 25% oltre 25% 8
Peso fatturato del Totale Italia sul Totale gruppo Peso fatturato del Totale Italia sul Totale gruppo
Fatturato (in milioni di Euro)Fatturato (in milioni di Euro)
Totale GruppoTotale Gruppo
Totale ItaliaTotale Italia
Numero di addettiNumero di addetti
4
Valori assoluti
10
Motivazioni e attese
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Le attese
A.4) Prima di investire in Italia, la Sua azienda aveva delle aspettative che sono state disattese?
Avevano aspettative che sono state
disattese
Valori assolutiValori %
Base:60 totale rispondenti
Avevano aspettative che sono state
disattese
Avevano aspettative che
sono state soddisfatte
Avevano aspettative che
sono state soddisfatte
Campione totaleCampione totale Campione comitatoCampione comitato
2
9
Base:11 totale rispondenti
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Fattori di appeal
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Fattori di appeal – I principali -
Base rispondenti: 60 aziende multinazionali a capitali estero
E più in generale, indipendentemente dalla Sua specifica realtà, in questo momento storico in base a quali considerazioni,secondo Lei, un’impresa estera, decide di avviare (o incrementare) un’attività nel nostro Paese; quali sono i fattori di maggiore appeal per gli investitori stranieri?
E più in generale, indipendentemente dalla Sua specifica realtà, in questo momento storico in base a quali considerazioni,secondo Lei, un’impresa estera, decide di avviare (o incrementare) un’attività nel nostro Paese; quali sono i fattori di maggiore appeal per gli investitori stranieri?
POLITICHE DI ESPANSIONE (NET) 57 Acquisire nuovi clienti in Italia 32 Possibilità di accedere ad un network distributivo 18 Aumentare le vendite di un'esistente area di business 17
LE RISORSE DISTINTIVE (NET) 55 Accesso a competenze tecnico/ manageriali specifiche del settore 47 Accesso a brevetti/know-how settoriali sviluppati 22
FATTORI DI QUALITÀ (NET) 53 Per la qualità della produzione 23 L'Italia genera le tendenze per alcuni settori (fashion, design ecc.) 22 Per la qualità dello sviluppo tecnologico 20
LE RISORSE ECONOMICHE (NET) 22 Buona capacità di spesa (reddito elevato) 13
Valori %
“In Italia ci sono dei fattori assolutamente positivi: la capacità di adattamento degli italiani in senso lato, di capacità di innovazione e di capacità tecnica: siamo bravi a progettare. Abbiamo poi un buon network di fornitori; mi riferisco alla capacità di trovare sul mercato, e quindi vicino, dei prodotti che sono altamente specializzati”.
“In Italia ci sono dei fattori assolutamente positivi: la capacità di adattamento degli italiani in senso lato, di capacità di innovazione e di capacità tecnica: siamo bravi a progettare. Abbiamo poi un buon network di fornitori; mi riferisco alla capacità di trovare sul mercato, e quindi vicino, dei prodotti che sono altamente specializzati”.““
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Fattori di appeal – I principali -
Base rispondenti: 60 aziende multinazionali a capitali estero
E più in generale, indipendentemente dalla Sua specifica realtà, in questo momento storico in base a quali considerazioni,secondo Lei, un’impresa estera, decide di avviare (o incrementare) un’attività nel nostro Paese; quali sono i fattori di maggiore appeal per gli investitori stranieri?
E più in generale, indipendentemente dalla Sua specifica realtà, in questo momento storico in base a quali considerazioni,secondo Lei, un’impresa estera, decide di avviare (o incrementare) un’attività nel nostro Paese; quali sono i fattori di maggiore appeal per gli investitori stranieri?
POLITICHE DI ESPANSIONE (NET) 57 Acquisire nuovi clienti in Italia 32
Possibilità di accedere ad un network distributivo 18 Aumentare le vendite di un'esistente area di business 17 Utilizzare l'Italia come una base per servire mercati vicini 7
Seguire clienti esistenti 7 Acquisire nuovi clienti in Europa 5
Acquisire nuovi clienti nell'area del Mediterraneo 3 Seguire le strategie di espansione dei concorrenti del paese di origine 2 diventare un player importante con poche acquisizione di piccole aziende 2
LE RISORSE DISTINTIVE (NET) 55 Accesso a competenze tecnico/ manageriali specifiche del settore 47
Accesso a brevetti/know-how settoriali sviluppati 22 per la qualità delle infrastrutture 3
buona cultura sia di base che specialistica delle risorse 3 Accesso a risorse primarie (minerali, climatiche, ecc.) 2
basso turnover rispetto ad altri paesi 2
FATTORI DI QUALITÀ (NET) 53 Per la qualità della produzione 23
L'Italia genera le tendenze per alcuni settori (fashion, design ecc.) 22 Per la qualità dello sviluppo tecnologico 20
capacità di adattamento alle condizioni di mercato 8 reattività e creatività del mercato 5
Valori %
15
Fattori di appeal– Secondari -
Base rispondenti: 60 aziende multinazionali a capitali estero
Il comitatoIl comitato
I fattori maggiormente citati dalle aziende del comitato sono stati: “possibilità di accedere ad un network distributivo“, “accesso a competenze tecnico manageriali del settore” e “capacità di adattamento alle condizioni di mercato”.
I fattori maggiormente citati dalle aziende del comitato sono stati: “possibilità di accedere ad un network distributivo“, “accesso a competenze tecnico manageriali del settore” e “capacità di adattamento alle condizioni di mercato”.
LE RISORSE ECONOMICHE (NET) 22 Buona capacità di spesa (reddito elevato) 13 Per l'accesso alle risorse finanziarie 5
A parità di qualità i costi relativi alla produzione sono più contenuti 3
RIDUZIONE DEL RISCHIO (NET) 5 Riduzione del rischio politico (colpi di stato, instabilità politica, ecc.) 3
Riduzione di altri rischi 2
FUGA (NET) 2 «Fuga» da uno sfavorevole ambiente competitivo nel paese di origine 2
attenzione agli aspetti critici 2attenzione agli aspetti ambientali 2
Valori %
16
Fattori di criticità
17
Fattori di Criticità
Base: totale rispondenti
Pensando all’esperienza della Sua Azienda quali sono i problemi più rilevanti che le imprese straniere incontrano nell’operare in Italia? Valori %NetNet
18
Fattori di Criticità –Sintesi -Pensando all’esperienza della Sua Azienda quali sono i problemi più rilevanti che le imprese straniere incontrano nell’operare in Italia?
Base: totale rispondenti
Valori %
BUROCRAZIA (NET) 88
tempi troppo lunghi per avviare qualsiasi attività 62troppi passaggi, troppi livelli per ottenere qualunque permesso (regioni, province, comuni ecc.)53
sistema incomprensibile, è difficile orientarsi per chi non è italiano 47
COSTO DEL LAVORO (NET) 68
Rigidità del mercato del lavoro 58Costo del lavoro per le produzioni di massa (non sul lavoro qualificato) 33
SISTEMA FISCALE, LEGISLATIVO E GIURIDICO MOLTO COMPLESSO (NET) 50
Sistema fiscale non competitivo rispetto ad altri paesi europei 32Tasse molto elevate 28
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Fattori di Criticità –I principali -Pensando all’esperienza della Sua Azienda quali sono i problemi più rilevanti che le imprese straniere incontrano nell’operare in Italia?
Base: totale rispondenti
Valori %
BUROCRAZIA (NET) 88
tempi troppo lunghi per avviare qualsiasi attività 62troppi passaggi, troppi livelli per ottenere qualunque permesso (regioni, province, comuni ecc.)53
sistema incomprensibile, è difficile orientarsi per chi non è italiano 47regole non chiare, di applicazione incerta 32la quantità di obblighi amministrativi da adempiere 7
la nonunificazioneinun'unicafigura diriferimentodellediversecarichedeputateaverificareecontrollare le attività aziendali 3
COSTO DEL LAVORO (NET) 68
Rigidità del mercato del lavoro 58costo del lavoro per le produzioni di massa (non sul lavoro qualificato) 33
SISTEMA FISCALE, LEGISLATIVO E GIURIDICO MOLTO COMPLESSO (NET) 50
sistema fiscale non competitivo rispetto ad altri paesi europei 32tasse molto elevate 28
mancanza di conformità con le leggi europee 8legislazione sulla sicurezza troppo rigida 5legislazione troppo severa sui temi ambientali 4
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Fattori di Criticità –Secondari -Pensando all’esperienza della Sua Azienda quali sono i problemi più rilevanti che le imprese straniere incontrano nell’operare in Italia?
Base: totale rispondenti
Valori %
CARENZA DI INFRASTRUTTURE (NET) 37 CULTURA AZIENDALE (NET) 7
rete stradale inadeguata 37culturamanagerialedelnostroPaesenoncoerenteconi
comportamenti organizzativi 5
sistema ferroviario inadeguato 27difficoltà di reperirerisorsecompetentiespecializzate
(tecniche, gestionali) 2
aeroporti inadeguati 8
lamancanzadicomunicazioneall'internodell'azienda/lacarenzadi conoscenzedegliaspettirelazionalidaparte
del management 2INSTABILITÀ POLITICA (NET) 32 REGOLAMENTAZIONE DEGLI ESPATRIATI (NET) 5Stabilitàdelleregoleneltempo(certezzadiparametriche
rimangano stabili nel tempo dal momento) 18Complessità nell’ottenere i visti per i manager 5Discontinuità legislativa e fiscale 17Bassa trasparenza della corporate governance 7 SCARSI INVESTIMENTI IN INNOVAZIONE (NET) 2
scarsi investimenti nel campo delle tecnologie digitali 2
COSTO DELL’ENERGIA (NET)) 23mercato non ancora pienamente liberalizzato 23
TEMPI DELLA GIUSTIZIA (NET) 12
ALTRI FATTORI
cause civili lunghe e che comportano costi elevati 12
il tasso di cambio euro/dollaro 7la non affidabilità dei fornitori 2
SCARSO INVESTIMENTO IN CAPITALE UMANO (NET)8
elevati livelli di assenteismo 2
Lo Stato investe poco per garantire un sistema diformazione e di ricercaefficiente ecompetitivo e le
risorse disponibili sono poco qualificate 4
richiesta di tangenti/pizzo 2
ScarseCapacitàlinguistiche(scarsaconoscenzadell’ingleseo altre lingue) 3
incapacitàdi faresistemamettendoinsiememondodelleuniversità , della ricerca e delle imprese 2
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Fattori di Criticità –Verbalizzazioni -Pensando all’esperienza della Sua Azienda quali sono i problemi più rilevanti che le imprese straniere incontrano nell’operare in Italia?
Base: totale rispondenti
“Quello che rimane il punto cruciale è proprio la capacità di fare sistema, di rendere tutto l'insieme molto efficiente, e per insieme intendo tutto il mondo, il territorio collegato e collegabile all'impresa. Alla fine, quando paragono la realtà italiana a quella di altre realtà europee, vedo che, in qualche occasione, per attirare investimenti, gli altri riescono a fare maggiormente sistema, e quindi a presentare delle proposte che sono, in termini complessivi, più attraenti di quelle da noi proposte. Bisognerebbe riuscire di più ad integrare e a far sistema, mettere insieme il mondo della ricerca e delle Università con le imprese.”“...se la società dà prova di rispettare le leggi e di avere un sistema di sicurezza e di gestione della salute dei propri dipendenti di un certo livello, dovrebbe avere una linea privilegiata nell'approvazione di certi progetti. Invece si riparte sempre da zero. Si dovrebbe semplificare e rendere più snello il passaggio per ottenere permessi…far in modo che ci sia uno sportello unico: si passa sempre da un ente all'altro, Arpa, Asl, Vigili del fuoco, ecc… Questo non per permettere di evitare il rispetto della regola, ma proprio perché, nel rispetto della regola, ci sia un iter più semplice.”
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22
Fattori di Criticità –Il comitato -
“In primo luogo, il rilancio del dinamismo economico del Paese, da un lato attraverso una politica economica espansiva e - in secondo luogo - attuando una ampia manovra di liberalizzazioni, aprendo il quadro economico verso le regole del mercato e della trasparenza.
Una politica fiscale - coerente e costante nel tempo - diretta alla incentivazione degli investimenti esteri che renda il Paese competitivo rispetto alla offerta dei mercati concorrenti.
Una politica del mercato del lavoro che assuma come valore di riferimento la meritocrazia e che quindi preveda una flessibilità di strumenti per premiare i migliori e assumere effettivi strumenti correttivi.
Una maggiore stabilità e una semplificazione drastica del quadro di riferimento, da un punto di vista di regole e di interlocutori pubblici.”
Il comitatoIl comitatoI fattori maggiormente citati dalle aziende del comitato sono stati: “tempi troppo lunghi per avviare qualsiasi attività“, “rigidità del mercato del lavoro” e “infrastrutture inadeguate”.
I fattori maggiormente citati dalle aziende del comitato sono stati: “tempi troppo lunghi per avviare qualsiasi attività“, “rigidità del mercato del lavoro” e “infrastrutture inadeguate”.
… su quali, tra i fattori di criticità che Lei ha indicato, si dovrebbe intervenire prioritariamente?
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23
Fattori di Criticità –Il comitato -
“Se il costo di un dipendente è 100, il dipendente di quel 100 vede in media tra il 60\65. All’azienda invece, con gli oneri sociali costa 140. Questo è l’unico Paese in Europa dove c’è uno sbilancio cosi forte tra il costo dell’impresa che paga 140 e il poco che il salariato vede come netto. Noi non saremmo per abbassare il costo del lavoro, ma quanto per assicurarci che, attraverso una leva fiscale usata più correttamente, venga sottratto meno alla risorsa finale e gli arrivi quindi uno stipendio netto maggiore. Ed infine auspichiamo che la parte che viene pagata in tasse, venga utilizzata meglio.”
“La rete di trasporti e infrastrutture non si sta sviluppando dagli anni 60. Noi andiamo solo su strada ma impianti analoghi appartenenti al nostro gruppo all'estero, vanno molto con le ferrovie, per noi al momento è impensabile.”
… su quali, tra i fattori di criticità che Lei ha indicato, si dovrebbe intervenire prioritariamente?
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24
I Paesi più attenti
Paesi più attenti ad attuare politiche per attrarre e mantenere nuovi IDE
E.1) Quali sono secondo lei in questo momento i Paesi più attenti ad attuare politiche per attrarre e mantenere nuovi IDE?
I Paesi maggiormente citati dal comitato
Valori % “Sono in fortissima crescita; hanno un basso costo del lavoro e un basso costo di produzione in generale; hanno una politica fiscale molto aggressiva: pochissime tasse.”“La Romania è un Paese la cui economia è in crescita come pure il livello di istruzione delle persone. C’è un governo stabile e un livello di tassazione molto competitivo. Inoltre la qualità del lavoro è medio alta.
“La defiscalizzatone degli investimenti in ricerca e la capacità di attrarre i cervelli dall'estero, anche attraverso livelli retributivi capaci di riconoscere la
creazione di valore. Le università cinesi ormai sono entrate stabilmente nel ranking mondiale dei migliori centri accademici del pianeta. Hanno i migliori
studenti del mondo anche perché pagano profumatamente i migliori professori del mondo”
“…sono stati molti bravi perché si sono resi conto che per poter continuare ad espandersi dovevano concentrarsi su società ad alto livello tecnologico, hanno dovuto fornire maestranze molto formate e quindi hanno lavorato sull’università, sulla qualità e ora riescono ad attrarre anche industrie tecnologiche di informatica “
“… sicuramente la scolarità e il livello di istruzione che c'è in India è molto alto, per lo meno nei settori tecnici. C'è attrattività perché si trovano delle competenze soprattutto nell'ambito dell'elettronica”
“La Spagna ha il vantaggio che, essendosi mossa con 20 anni di ritardo, ha sicuramente infrastrutture molto più efficienti delle nostre; hanno poi un
sistema sindacale e un confronto con i lavoratori meno politicizzato e più pragmatico.”
26
Paesi più attenti ad attuare politiche per attrarre e mantenere nuovi IDE
E.2) Potrebbe dirmi quali sono secondo lei le politiche più efficaci che questo/i Paesi hanno messo in atto per aumentare gli IDE?
Valori %
POLITICHE ECONOMICHE/FISCALI (NET) 63sgravi fiscali / meno tasse 43
incentivi all'avvio dell'impresa/facilitazionesull'investimento iniziale 33
migliori infrastrutture/costi minori per il trasporto 23convenienza sul costo delle materie prime /reperibilità 3convenienza sul costo dell'energia 2
CONVENIENZA SULCOSTO DELLAVORO /FLESSIBILITÀ’DEL LAVORO 57
EFFICIENZA BUROCRATICA (NET) 27meno burocrazia/regole piu trasparenti 22
presenza di strutture di supporto e orientamento 5
ALTRO 27elevato livello di scolarità / manodopera qualificata 7Paesi in crescita 7
buone competenze manageriali 2coniugare attenzione alla comunità , allo sviluppo
industriale e alla protezione ambientale 2
27
Accoglienza e orientamento
28
Accoglienza e orientamentoL’immagine delle multinazionali
Base: totale rispondenti
Rispetto alla sua personale esperienza, potrebbe dirmi qual è l’immagine che l’opinione pubblica italiana ha delle multinazionali estere che operano in questo Paese?
Per quale ragione secondo Lei è negativa?
Base: 27 valutano in maniera negativa l'opinione dell'opinione pubblica verso le multinazionali
Valori %
sono colonizzatori "vengono, sfruttano e se ne vanno" 26
egoisti/pensano solo al guadagno/spregiudicate 22paura perdita di occupazione/esuberi/tolgono lavoro
e spazio agli italiani 11sentimento di lontananza 11
impongono la standardizzazione dei comportamenti7strettamente legate alle forze politiche 4
non sa / non motiva 7
Positiva 25
Negativa 45
Le aziende più grandi per dimensioni di addetti e fatturato ritengono che l’opinione pubblica abbia un’immagine più positiva.
estremamente negativa
estremamente positiva
negativa
positiva
neutra
817
37
8
30
Il comitatoIl comitato
Le risposte fornite dal comitato si distribuiscono equamente tra coloro che
ritengono che l’immagine sia positiva e coloro che ritengono sia negativa.
Le risposte fornite dal comitato si distribuiscono equamente tra coloro che
ritengono che l’immagine sia positiva e coloro che ritengono sia negativa.
Accoglienza e orientamentoL’immagine delle multinazionali
Valori %
estremamente negativa
estremamente positiva
negativa
Base: totale rispondenti
positiva
neutra
Positiva 25
Negativa45
“Quello che vedo soprattutto è una cattiva immagine delle multinazionali che viene trasmessa molto più dai media che quella percepita dalle persone. Si finisce per enfatizzare il ruolo negativo della multinazionale e invece si tende a non evidenziare mai il lato positivo della multinazionale. Molte multinazionali hanno dei principi etici che in Italia quasi nessuna azienda ha.”
“Quello che vedo soprattutto è una cattiva immagine delle multinazionali che viene trasmessa molto più dai media che quella percepita dalle persone. Si finisce per enfatizzare il ruolo negativo della multinazionale e invece si tende a non evidenziare mai il lato positivo della multinazionale. Molte multinazionali hanno dei principi etici che in Italia quasi nessuna azienda ha.”“Quando uno lavora molto bene sul rispetto delle norme in materia di sicurezza
difficilmente lavora male sui numeri e sui risultati finanziari. Per non parlare dei principi etici, dei valori che sono i principi guida e che fanno parte della cultura di queste aziende che creano per il dipendente una consapevolezza diversa di dove lavora e come deve lavorare.”
“Quando uno lavora molto bene sul rispetto delle norme in materia di sicurezza difficilmente lavora male sui numeri e sui risultati finanziari. Per non parlare dei principi etici, dei valori che sono i principi guida e che fanno parte della cultura di queste aziende che creano per il dipendente una consapevolezza diversa di dove lavora e come deve lavorare.” ””
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15 8
27 38
58 54
Aziende Nazionali Aziende estere
Favorevoli
neutrali
Nonfavorevoli
Dati Ipsos 2007. Indagine di corporate reputation Base rispondenti; conoscono le aziende sollecitate - 1000 casi popolazione 18-64 anni di cui conoscono aziende nazionali (79% )790 casi e conoscono aziende estere (61%) 610 casi
Dati Ipsos 2007. Indagine di corporate reputation Base rispondenti; conoscono le aziende sollecitate - 1000 casi popolazione 18-64 anni di cui conoscono aziende nazionali (79% )790 casi e conoscono aziende estere (61%) 610 casi
L’opinione della popolazione italiana
L’opinione della popolazione italiana
30
Accoglienza e orientamentoStrumenti a disposizione
Secondo Lei un’impresa estera che voglia investire in Italia ha a disposizione mezzi e strutture sufficienti per orientarsi?
Si, assolutamenteNo
Si, in parte
Base: totale rispondenti
Valori %
“Continuo a non vedere la presenza di un sportello unico attraverso il quale poter fare tutte le procedure necessarie con un'unica interfaccia. ““Ci si deve rivolgere ovviamente a studi, a consulenti, ma non c'è dal punto di vista strutturale, pubblico una struttura che dia questo tipo di informazioni, di linee guida… “ “Dovrebbe prima di tutto conoscere bene le multinazionali, e come esse operano. Molte volte si ha la sensazione che le nostre strutture siano così legate alle realtà locali che perdono un po' di vista quello che è il resto del mondo. E poi dovrebbe essere in grado aiutare le multinazionali a districarsi nei meandri della burocrazia e della normativa italiana”. “Non ci sono partners istituzionali a cui rivolgersi per sapere come e dove orientarsi, che tipo di opportunità ci sono; le regioni, le province, le camere del commercio sono poco reattive e poco in grado di orientare gli investimenti. Dovrebbe esserci un team in grado di prendere per mano l'imprenditore o il manager straniero, portarlo nel territorio e cercare soluzioni che lo aiutino”.
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Accoglienza e orientamentoStrumenti a disposizione
Base: totale rispondenti
Valori %
Quali caratteristiche dovrebbe avere un soggetto/Istituzione di rappresentanza volta a favorire un facile inserimento di una multinazionale estera in Italia?
Il comitatoIl comitato
10 intervistati su 11 hanno manifestato l’esigenza prioritaria di “supportare su
vantaggi/svantaggi di investire in Italia”
10 intervistati su 11 hanno manifestato l’esigenza prioritaria di “supportare su
vantaggi/svantaggi di investire in Italia”
“I contatti sono importanti, anche solo per capire la distribuzione dei poteri nel nostro potere politico, quello che compete al comune, quello che compete alla provincia, quello che compete alla regione, quello che è di competenza centrale. Sapere che se ottengo un’autorizzazione da uno, non è detto che la ottenga anche dall'altro…”
“si dovrebbe costituire un punto di riferimento continuativo ed univoco rispetto al potenziale investitore estero lungo tutto il processo di realizzazione di un investimento economico nel nostro Paese.”
supportare e informare sui vantaggi/svantaggi di investire in Italia 28avereun'ottimaconoscenzadelsistemaItalia(leggi,settori ecc.) 23
fare comunicazione/pubblicità nei Paesi di origine degli investitori 20
che sia veloce ed efficiente nell'affrontare le criticità12avere influenza sulle istituzioni/rapporti diretti con le
istituzioni 12
fornire risorse e incentivi anche di natura economica10
che sia slegata dalla pubblica amministrazione3
non sa / non risponde 25
““
””
32
Confindustria
33
ConfindustriaGli associati e la partecipazione alla vita
associativa
Territoriale e categoria
Costante
Solo categori
aSolo
territoriale
NO
Partecipazione costante alla vita associativa:
Non costante
Scarsa
Nulla
Attualmente la sua Azienda è associata a Confindustria?
Base: totale rispondenti
Valori %
Base:57 iscritti a Confindustria
34
ConfindustriaUtilità percepita
molto utile
abbastanza utile
Le associazioni territoriali hanno come missione organizzativa la rappresentanza ed i servizi delle imprese localizzate in un determinato territorio; le associazioni di categoria hanno come missione organizzativa la rappresentanza ed i servizi delle imprese che operano in un determinato settore merceologico. Ritiene che per la sua azienda risulti utile l'adesione a:
Base: aziende iscritte alla relativa associazione 54 53
Valori %
Le aziende che hanno una partecipazione più attiva alla vita associativa esprimono livelli di utilità più elevati.
utilità (net)utilità (net) 8686
7272
ConfindustriaAdattabilità alle esigenze di una
multinazionale
molto
abbastanza
poco
per niente
non sa
In base alla sua conoscenza e/o esperienza, Lei ritiene che l’organizzazione e la struttura territoriale attuale di Confindustria sia rispondente ai bisogni di un’impresa multinazionale estera che voglia investire in Italia?
Base: totale rispondenti
Valori %
Non rispondente (net) 24
Le aziende che hanno una partecipazione più attiva alla vita associativa ritengono, in misura maggiore, che l’organizzazione di Confindustria sia rispondente ai bisogni di una multinazionale che voglia investire in Italia.
36
ConfindustriaAdattabilità alle esigenze di una
multinazionalePotrebbe dirmi per quale ragione Lei ritiene che l’organizzazione e la struttura territoriale attuale di Confindustria non sia DEL TUTTO rispondente ai bisogni di un’impresa multinazionale estera?
Base: affermano che l'attuale organizzazione di Confindustria non sia del tutto rispondente ai bisogni
Valori %
ridurre le territoriali e costituire un’associazione che
raggruppi le multinazionali o i grandi gruppi che
hanno un approccio alla governance omogeneo
23
devemetterelemultinazionali allo stesso livello
delle imprese nazionali19
dovrebbe essere più pragmatica più incisiva
nell'affiancamento ai decisori16
ridurre il provincialismo nelle associazioni territoriali13
deve far conoscere maggiormente i servizi che offre10
dovrebbe migliorare la visibilità con l'estero 6
altro / non risponde 16
per la complessità di questo Paese 3
“Non dà sufficienti risposte ai problemi delle multinazionali; non mette le multinazionali, allo stesso livello in cui mette le imprese nazionali, dal punto di vista della tipologia di problematiche che esistono nelle imprese estere.”
“Noi siamo anche affiliati ad associazioni territoriali limitate, … non sono sedi di complessi industriali molto grandi, c'è un po' di provincialismo, di chiusura rispetto alle esigenze e alle vedute di una multinazionale.”
“… tutte le territoriali sono ovviamente orientate al supporto di quello che è la richiesta della maggioranza degli iscritti, quindi di aziende estremamente piccole, molto artigianali, che hanno problematiche estremamente diverse. In realtà siamo poche multinazionali e di fatto i nostri problemi non vengono affrontati. Quindi se vogliamo pensare a un futuro dove vogliamo incentivare gli investimenti stranieri in Italia, dobbiamo strutturare in modo diverso l'operato di Confindustria perché si orienti a supportare anche quelle che sono le esigenze di una multinazionale, rispetto a quella artigianale.”
““
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ConfindustriaAdattabilità alle esigenze di una
multinazionalePotrebbe dirmi per quale ragione Lei ritiene che l’organizzazione e la struttura territoriale attuale di Confindustria non sia DEL TUTTO rispondente ai bisogni di un’impresa multinazionale estera?
Valori %
Il comitatoIl comitato
L’organizzazione di Confindustria è stata definita “abbastanza rispondente” da 5 aziende su 11 mentre le rimanenti 7 hanno evidenziato alcune criticità.
L’organizzazione di Confindustria è stata definita “abbastanza rispondente” da 5 aziende su 11 mentre le rimanenti 7 hanno evidenziato alcune criticità.
“La situazione è veramente grottesca, perché paghiamo per 17 territoriali senza ricevere niente in cambio. Ma il problema non è che vorrei spendere di meno, vorrei spendere gli stessi soldi o magari spendere anche di più, ma ricevere un servizio che sia in linea con quello che sono le nostre esigenze. A livello territoriale spendiamo 400/500 mila euro all’anno e per me sarebbe importante che Confindustria dicesse” tu 500 mila euro pagale a me e poi ci penso per il territorio e tu fai capo ad Assolombarda.”“…una parte del vertice deve sicuramente rappresentare la piccola e media industria, ma ci dovrebbe anche essere una rappresentanza che riguarda le grandi multinazionali, magari con un vice presidente di Confindustria, proprio a significare che c’è la volontà di fare un vertice, che aiuti un po’ tutti. “
““
””
38
ConfindustriaI suggerimenti
Il sistema della rappresentanza di Confindustria si sta modernizzando per rendere più efficace l'azione e più agevole la partecipazione alla vita associativa. Ha qualche suggerimento di cui tener conto?
Base: totale rispondenti
Valori %
creare più occasioni d'incontro per aggiornamento e confronto di best practice di aziende omogenee 22
devetenercontomaggiormentedelleesigenzedelleaziendemultinazionali
o delle realtà nazionali più grandi 17
adeguare la struttura delle categorie alla realtà economica attuale7
agire sulle istituzioni 5
far conoscere i servizi che offre, comunicare in modo più efficace5
deveessereveloce,snellaedefficace,menoburocratizzatae menosimile
alla pubblica amministrazione 3
aiutare le aziende a prevedere percorsi formativi, di ricerca e sviluppo2
altro 2
non sa / non ha suggerimenti 45
39
ConfindustriaI suggerimenti
Il sistema della rappresentanza di Confindustria si sta modernizzando per rendere più efficace l'azione e più agevole la partecipazione alla vita associativa. Ha qualche suggerimento di cui tener conto?
Il comitatoIl comitato
Il comitato esprime con forza l’esigenza “razionalizzazione la rappresentanza territoriale” di “creare più occasioni d’incontro per condividere le best practice“ e di “agire con velocità ed
efficacia”
Il comitato esprime con forza l’esigenza “razionalizzazione la rappresentanza territoriale” di “creare più occasioni d’incontro per condividere le best practice“ e di “agire con velocità ed
efficacia”
“Una maggiore efficacia sarebbe possibile in due direzioni: in primo luogo attraverso la razionalizzazione della rappresentanza territoriale e la semplificazione delle associazioni merceologiche, evitando la polverizzazione ed il particolarismo e in secondo luogo coinvolgendo nella rappresentanza confindustriale in misura maggiore la crescente internazionalizzazione dei mercati, attraverso meccanismi di partecipazione più incisiva e diretta delle imprese estere nel sistema. “
“Togliere la provincialità che a volte non è neppure rivolta a temi industriali, ma più di prestigio che di necessità. Se ci fossero discorsi importanti sulla formazione, se ci fosse la possibilità di fare da ponte con l'università e la ricerca, se si potesse fare dei seminari su temi diversi portando dei relatori veramente importanti, su agevolazioni fiscali, tassazione, allora non solamente il vertice azienda, ma tutte le funzioni possono partecipare più spesso a questo tipo di attività.” “…ripensare il sistema delle categorie per adeguarlo alla realtà economica di oggi, che è diversa a quella di ‘60 anni fa quando il sistema delle categorie è stato pensato”.
“… deve permettere uno scambio di esperienza tra le diverse associazioni, un interscambio tra le varie realtà territoriali.”
“…non deve perdere la logica dell'organizzazione aziendale che deve essere veloce, snella ed efficace e non diventare un’organizzazione pesante come quella dello Stato.”
““
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ConfindustriaLa creazione di una rete di rapporti
organizzativi
Molto desiderabi
le
Abbastanza desiderabile
Poco
desiderabile
Per niente desiderabi
le
DESIDERABILE
70
Lei ritiene che la creazione di una rete di rapporti organizzativi e funzionali tra i rappresentanti di primo livello delle imprese straniere che operano in Italia sia un obiettivo desiderabile?
Base: totale rispondenti
Valori %
Il comitatoIl comitato 9 aziende su 11 esprimono una forte accoglienza di questo progetto
9 aziende su 11 esprimono una forte accoglienza di questo progetto
“La missione del Comitato dovrebbe essere quella di realizzare un dialogo costruttivo con le Istituzioni e fornire opinioni esperte e raccomandazioni volte ad accrescere la capacità del Paese ad attrarre investimenti esteri.”
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ConfindustriaLa creazione di una rete di rapporti
organizzativiChe cosa può fare Confindustria per realizzarlo? Quali azioni, progetti e strutture può realizzare Confindustria per sostenere le imprese straniere estere che operano in Italia?
Base: favorevoli ad un soggetto di orientamento
Valori %
“Sicuramente una rete aiuta a capire le problematiche di tutte e a trovare una soluzione nel momento in cui una ha qualche problema. Oggi lo scambio di opinioni aiuta a gestire meglio.”
“Creare un comitato specifico e capire chi siamo, che livello di autonomia abbiamo, cosa potremmo attenderci di più da Confindustria; creare un piccolo progetto di studio, una sezione specifica in Confindustria, che raggruppi i rappresentanti di multinazionali in Italia.”
“Sarebbe un enorme passo avanti un'iniziativa che cominci ad aprire un tavolo su cui possono essere poste le questioni specifiche della realtà di una multinazionale. Aprire un tavolo di confronto, che potrebbe anche essere un modo per ascoltare la voce di un segmento di iscritti che sono le multinazionali, e poi successivamente far seguire le azioni. Ovviamente, una volta identificate le necessità, rispondere poi con delle azioni che vadano in quella direzione.”
creare un coordinamento tra grandi gruppi in modo che possano sostenere insieme e compatti
interessi comuni 38crearedeimomentidiconfrontoecondivisionetrarealtàomogeneeper dimensionie corporategovernance
29
fornire consulenza a 360° ad aziende che siano intenzionate ad investire in Italia 12
aiutare a semplificare le procedure amministrative10promuovere all'estero le potenzialità del nostro
paese 7
aiutare nella comprensione del sistema legislativo5avere un atteggiamento più pragmatico e meno
politicizzato 5
deveriuscirea faresistemamettendoinsiememondo imprenditoriale e della ricerca 2
non sa / non risponde 12
““
””
42
ConfindustriaLo sportello unico di orientamento
per nulla favorevolmente
molto favorevolme
nte
abbastanza favorevolme
nte
poco favorevolmen
te
Base: totale rispondenti
Una delle azioni che Confindustria potrebbe attuare è la creazione di uno “sportello unico di orientamento per le imprese estere”; tale sportello dovrebbe avere come mission principale quella di orientare le imprese estere che vogliano investire in questo Paese attraverso la comprensione degli aspetti legislativi, amministrativi e culturali della realtà Italiana. Come valuta questa proposta?
Valori %
45
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50
Partiti politici
Banche
Banca d'Italia
Chiesa Cattolica
Sindacati Confederali
Commissione Europea
Stampa
CONFINDUSTRIA
Magistratura
Fiducia elevata (voto 7-10)
Po
tere
ele
vato
(v
oto
7-1
0)
NON ASSOCIATI
Enti / istituzioni: fiducia, potere, importanza per l’Italia e per
l’economia
Risposte sollecitate su una scala da 1=“per niente” a 10=“molta fiducia/
molto potere/ molta importanza”
Alta: voto medio
≥6.5
Bassa: voto medio
≤5.4
Media: voto medio <6.5 e >5.5
La diversa colorazione delle bolle indica il livello di importanza:
Indagine “percezione ed immaginedi Confindustria e dei suoi vertici” rilevazione effettuata dal 26 Aprile all’8 Maggio 2007Indagine “percezione ed immaginedi Confindustria e dei suoi vertici” rilevazione effettuata dal 26 Aprile all’8 Maggio 2007
40
45
50
55
60
65
70
75
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0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60
Partiti politiciBanche
Sindacati Confederali
Stampa Magistratura
Banca d'Italia
Chiesa Cattolica
Commissione Europea
CONFINDUSTRIA
Fiducia elevata (voto 7-10)
La diversa colorazione delle bolle indica il livello di importanza:
Po
tere
ele
vato
(v
oto
7-1
0)
ASSOCIATI
Enti / istituzioni: fiducia, potere, importanza per l’Italia e per
l’economia
Risposte sollecitate su una scala da 1=“per niente” a 10=“molta fiducia/
molto potere/ molta importanza”
Alta: voto medio
≥6.5
Bassa: voto medio
≤5.4
Media: voto medio <6.5 e >5.5
Indagine “percezione ed immaginedi Confindustria e dei suoi vertici” rilevazione effettuata dal 26 Aprile all’8 Maggio 2007Indagine “percezione ed immaginedi Confindustria e dei suoi vertici” rilevazione effettuata dal 26 Aprile all’8 Maggio 2007
45
Conclusioni
46
Conclusioni
Fattori di appeal • possibilità di accedere a risorse distintive• qualità della produzione
Fattori di criticità • l’eccessiva burocratizzazione • costo del lavoro• sistema legislativo e giuridico• carenza di infrastrutture• instabilità politica • costo dell’energia
Paesi ritenuti più attrattivi • Paesi dell’Est relativa stabilità politico-economica e politiche fiscali • Spagna qualità delle infrastrutture• Irlanda programmi di innovazione scientifica • India e Cina capacità di capitalizzare “cervelli”
Paesi ritenuti più attrattivi • Paesi dell’Est relativa stabilità politico-economica e politiche fiscali • Spagna qualità delle infrastrutture• Irlanda programmi di innovazione scientifica • India e Cina capacità di capitalizzare “cervelli”
47
Conclusioni
Il 37% dei manager sostiene che un’impresa intenzionata ad investire in Italia non abbia a disposizione mezzi e strutture sufficienti per orientarsi e, una quota pari al 27% riscontra delle difficoltà; sebbene la maggioranza delle aziende ritenga che l’attuale organizzazione di Confindustria sia rispondente ai bisogni di un’impresa estera che voglia investire in Italia, un quarto delle aziende intervistate manifesta alcune perplessità in merito e ritiene che esistano spazi di miglioramento.
Il 37% dei manager sostiene che un’impresa intenzionata ad investire in Italia non abbia a disposizione mezzi e strutture sufficienti per orientarsi e, una quota pari al 27% riscontra delle difficoltà; sebbene la maggioranza delle aziende ritenga che l’attuale organizzazione di Confindustria sia rispondente ai bisogni di un’impresa estera che voglia investire in Italia, un quarto delle aziende intervistate manifesta alcune perplessità in merito e ritiene che esistano spazi di miglioramento.
La richiesta condivisa è quella di una riduzione delle associazioni territoriali e la creazione di un’associazione che raggruppi tutte le imprese nazionali e multinazionali, con un approccio alla governance omogeneo. Questo consentirebbe di affrontare tematiche rilevanti con un approccio meno “locale”, creando invece occasioni di incontro, di aggiornamento e di confronto di best practice tra aziende omogenee.
La richiesta condivisa è quella di una riduzione delle associazioni territoriali e la creazione di un’associazione che raggruppi tutte le imprese nazionali e multinazionali, con un approccio alla governance omogeneo. Questo consentirebbe di affrontare tematiche rilevanti con un approccio meno “locale”, creando invece occasioni di incontro, di aggiornamento e di confronto di best practice tra aziende omogenee.
La quasi totalità delle aziende si mostra favorevole ad una delle proposte avanzate da Confindustria ovvero alla creazione di uno “sportello unico di orientamento per le imprese estere”; tale sportello dovrebbe avere come mission principale quella di orientare le imprese estere che vogliano investire in questo Paese attraverso la comprensione degli aspetti legislativi, amministrativi e culturali della realtà Italiana.
La quasi totalità delle aziende si mostra favorevole ad una delle proposte avanzate da Confindustria ovvero alla creazione di uno “sportello unico di orientamento per le imprese estere”; tale sportello dovrebbe avere come mission principale quella di orientare le imprese estere che vogliano investire in questo Paese attraverso la comprensione degli aspetti legislativi, amministrativi e culturali della realtà Italiana.