campi elettromagnetici nei luoghi di lavoro · lavoratori ai campi elettromagnetici vengono...
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Campi Elettromagnetici nei luoghi di lavoro
Rischio per la Salute o allarmismo ingiustificato?
Sesto Fiorentino, 15 Aprile 2013
Dott. Alessandro Valenza
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Se vi dico Campi Elettromagnetici
cosa vi viene in mente?
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Ma quante sorgenti di Campi Elettromagnetici
non conosciamo?
Nessuno 5 10 MoltiNessuno 5 10 Molti
TROPPITROPPIAbbiamo un enorme problema di informazione dei cittadiniAbbiamo un enorme problema di informazione dei cittadini
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Gli ingredienti di un Campo Elettromagnetico sono 2:
il Campo Elettricoil Campo Magnetico
In particolare, il campo elettrico è generato nello spazio dalla presenza di carica, mentre il campo magnetico è generato dalla presenza di carica in moto, inoltre, la variazione di un campo determina la presenza dell'altro.
Il Campo Elettromagnetico è generato localmente da qualunque distribuzione di carica elettrica variabile nel tempo e si propaga sotto forma di onde elettromagnetiche.
Cosa è un Campo Elettromagnetico?
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Campo di una particella carica
E= q4 πε 0
⋅1r 2
r
Permittività dielettrica( ε0 = 8.854 10−12F/m )
Campo elettricodi due particelledi caricaopposta
Forza Elettrica -> Le particelle che hanno una carica elettrica, come gli elettroni, subiscono l’effetto di una forza reciproca così denominata. Campo Elettrico -> Si tratta di una azione a distanza caratterizzata da un campo vettoriale così denominato. Il campo elettrico indica, in ogni punto dello spazio, l’intensità e la direzione della forza elettrica
Forza fra due particelle cariche
F= qq '
4 πε 0⋅ 1
r 2
Campo Elettrico
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Il campo elettrico prodotto dalle cariche elettriche presenti su di un oggetto (accumulo di carica statica) si riduce, all’aumentare della distanza r dal conduttore stesso, con legge inversamente proporzionale alla distanza.
Considerando un oggetto che presenta accumulo di cariche, ma che ha carica totale nulla, il campo si riduce, ad una certa distanza, con legge inversamente proporzionale al quadrato della distanza r
1/R
1/R2
+----+++-
E
Campo Elettrico
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Forza Magnetica -> Le particelle cariche in movimento, come ad esempio gli elettroni nei conduttori che formano una corrente elettrica, subiscono l’effetto di forze reciproche.
dH= I4πr 12
2 ⋅dr×r 12
Campo generato da una corrente
infinitesima
permeabilità magnetica μ0 = 4π10−7H/m.
Campo Magnetico -> Si tratta di una azione a distanza caratterizzata da un campo vettoriale così denominato.
Campo di un conduttorepercorso da corrente H= I
2πr
Forza su di un elemento di corrente infinitesimo
dF=I⋅dr×B
Il campo magnetico individua, in ognipunto dello spazio, l’intensità e ladirezione della forza magnetica.
Campo Magnetico
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Campo Elettrico e Densità di Potenza
V/m: Volt per metro – Campo Elettrico (E)
Frequentemente utilizzata:
μV/m: microvolt per metro – 10-6 V/m
Densità di potenza:
W/m2: Watt al metro quadro – Densità di potenza
1 V/m => 2.65 x 10-3 W/m2 1 W/m2 => 19.4 V/m
Unità di misura
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Campo magnetico
•Unità di misura principale:
•A/m: Ampere per metro – Campo magnetico (H)
•T (Tesla) : Densità di flusso magnetico (B)
•Comunemente usata:•µT: microTesla -> 1 A/m = 4π/10 µT =1.256 µT
Unità di misura
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Misure in scala logaritmica
dB: deciBel – Espressione in scala logaritmica di un rapporto di grandezze:
Per il rapporto di potenza o energia si usa
10 Log ( P1 / P2 )
Per il rapporto di ampiezza o tensione si usa
20 Log ( E1 / E2 )
Unità di misura
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Misure in scala logaritmica
Frequentemente utilizzate
dBµV -> V(dBµV) = 20 Log( V / 10-6 V ) Tensione
dBµV/m -> E(dBµV/m) = 20 Log( E / 1 µV/m ) Campo E
dBpA -> I(dBpA) = 20 Log( I / 10-12 A ) Corrente
dBpA/m -> H(dBpA/m) = 20 Log( H / 10-12 A/m ) Campo H
dBW/m2 -> S(dBW/m2) = 10 Log( S / 1 W/m2 ) Densità di Pot.
dBm -> P(dBmW) = 10 Log( P / 10-3W) Potenza
Unità di misura
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Campo Elettrico variabile -> Genera un campo magnetico.
Campo Magnetico variabile -> Genera un campo elettrico.
Le onde elettromagnetiche sono oscillazioni dei campi elettrico e magnetico che si rigenerano a vicenda, propagandosi nello spazio alla velocità della luce.
Ogni onda si distingue per le sue:• Ampiezza• Frequenza• Lunghezza d’onda
Ampiezza
Onde Elettromagnetiche
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In prossimità di un oggetto che li emette, il campo elettrico e quello magnetico si comportano in maniera indipendente, generati rispettivamente dalle cariche e dalle correnti elettriche.
Nel caso che l’emissione sia di tipo oscillatorio avviene un fenomeno di rilevante importanza che coinvolge entrambi i campi, elettrico e magnetico.
Dato che le variazioni dell’uno generano l’altro e viceversa, anche ad una certa distanza dall’oggetto che genera in origine il campo, si verifica la propagazione del fenomeno oscillatorio, con i due campi che si rigenerano continuamente.
Tale fenomeno è detto ONDA ELETTROMAGNETICAONDA ELETTROMAGNETICA
Onde Elettromagnetiche
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Le onde elettromagnetiche sono fenomeni oscillatori, caratterizzati da una frequenza di oscillazione e da una lunghezza d’onda.
Per la propagazione in spazio libero vale la relazione: λ = c / f
λ è la lunghezza d’onda (m), f è la frequenza (Hz =1/s) c è la velocità della luce (3×108 m/s )
Onde Elettromagnetiche
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Le onde elettromagnetiche trasportano energia.
In spazio libero la densità di potenza per unità di superficie è
S = E · H = E2 / 377 Ohm = H2 · 377 Ohm
S è espressa in W/m2, watt al metro quadro
S - Densità di potenzaE - Campo elettrico
2650 W/m21000 V/m26.5 W/m2100 V/m0.265 W/m210 V/m2.65 mW/m21 V/m26.5 mW/m20.1 V/m
Onde Elettromagnetiche
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Il campo magnetico statico naturale della terra (noto come campo geomagnetico) è di circa 50 μT e, secondo la posizione geografica, varia circa da 30 μT a 70 μT.
Campo Magnetico Statico
Esso è assimilabile al campo magnetico generato da un dipolo magnetico con poli magnetici non coincidenti con quelli geografici e non statici, e con asse inclinato di 11,5 gradi rispetto all'asse di rotazione terrestre.Il campo magnetico terrestre non è costante nel tempo, ma subisce notevoli variazioni in direzione ed intensità.
Queste variazioni hanno portato, nel corso delle ere geologiche, alla deriva dei poli magnetici ed a ripetuti fenomeni di inversione del campo, con scambio dei poli magnetici Nord e Sud.
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La più alta esposizione professionale si verifica per pazienti sottoposti a indagini diagnostiche con risonanza magnetica (RM), una tecnica utilizzata per ottenere informazioni diagnostiche e, sempre più spesso, per guidare interventi chirurgici all’interno del corpo.
Elemento centrale per i portatori di pacemaker è rappresentato dall'individuazione della cosiddetta linea dei 5 Gauss:
1 Gauss = 0,1 mT
Campo Magnetico Statico
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10 kHz
100 Hz
1 MH
z
100 MH
z
10 GH
z
1 kHz
100 kHz
10 MH
z
1 GH
z
10 Hz
1 Hz
100 GH
z
Onde Radio Luce Radiazioni
Onde Elettromagnetiche
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• Si definisco campi statici le onde non oscillatorie
• Si definiscono a bassa frequenza le onde che oscillano fino a 100 kHz- “corrente elettrica” (50 – 60 Hz) a frequenza di rete
• Si definiscono ad alta frequenza le onde che oscillano sopra i 100 kHz definite anche a radio-frequenza
- trasmissioni radio e televisive- trasmissioni telefonia cellulare- comunicazioni satellitari
Classificazione delle onde elettromagnetiche
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λf
1 cm30 GHz3 cm10 GHz
3 km100 kHz1 km300 kHz
10 cm3 GHz30 cm1 GHz1 m300 MHz3 m100 MHz10 m30 MHz30 m10 MHz100 m3 MHz300 m1 MHz
Unità di misuraHz – Cicli al secondokHz – 1.000 HzMHz – 1.000.000 HzGHz – 1.000.000.000 Hz
Frequenza e Lunghezza d’onda
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Classificazione delle frequenze
0 Campi Statici
1 – 300 Hz ELF Extremely low frequency
300 Hz – 100 kHz LF Low frequency
100 kHz – 300 MHz RF Radio Frequency300 kHz – 3 MHz MF Medium frequency3 MHz – 30 MHz HF High frequency30 MHz – 300 MHz VHF Very high frequency
300 MHz – 300 GHz MW Micro waves300 MHz – 3 GHz UHF Ultra high frequency3 GHz – 30 GHz SHF Super high frequency30 GHz – 300 GHz EHF Extremely high frequency
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Normative e Leggi
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Legislazione Italiana
Legge per la tutela della popolazione – Legge Quadro del 22 febbraio 2001
Legge per la Sicurezza dei Lavoratori – TU D.Lgs 81/2008
Linee Guida ICNIRP per i Campi magnetostatici
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Legislazione Italiana
Legge Quadro
Il limiti di riferimento per quanto riguarda l'esposizione della popolazione e dei lavoratori ai campi elettromagnetici vengono stabiliti nella Legge Quadro del 22 febbraio 2001 e dai suoi decreti attuativi che sono:
• Campi elettromagnetici fra 100 kHz e 300 GhzD.P.C.M 8 luglio 2003 (G.U. N° 199 del 28 Agosto 2003)
• Campi elettrici e magnetici a 50 HzD.P.C.M 8 luglio 2003 (G.U. N° 200 del 28 Agosto 2003)
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Legislazione Italiana
Legge Quadro
I decreti fissano i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualita' per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici
Nota: I limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualita' dei decreti non si applicano ai lavoratori esposti per ragioni professionali oppure per esposizioni a scopo diagnostico o terapeutico.
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(W/m2)(A/m) (µT)(V/m)
40.1 0.12540>3 – 300 GHz10.05 0.062520>3 – 3000 MHz-0,2 0.25600,1 – 3 MHz
80 100500050 Hz
Densità di potenza dell'onda piana
equivalente
Valore efficace di intensità di campo
magnetico H
Valore efficace di intensità di campo
elettrico EFrequenza f
Per una esposizione di tempo non prolungata, ovvero inferiore a quattro ore, si considerano i seguenti limiti
LIMITI specificati dai Decreti Attuativi
Legislazione Italiana
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VALORI DI ATTENZIONEA titolo di misura di cautela per la protezione da possibili effetti a lungo termine, all'interno di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, e in particolare per i campi a frequenza di rete, nelle aree gioco per l'infanzia e negli ambienti scolastici, si assumono i seguenti valori di attenzione
- - 8 10- -50 Hz0,10
(3 Mhz -300 Ghz)0,016 0.0260,1 MHz – 300 GHz
(W/m2)(A/m) (µT)(V/m)
Densità di potenza dell'onda piana
equivalente
Valore efficace di intensità di campo
magnetico H
Valore efficace di intensità di campo
elettrico EFrequenza f
Legislazione Italiana
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Campi a frequenza di rete
Nella progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di aree gioco per l'infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore e nella progettazione dei nuovi insediamenti e delle nuove aree di cui sopra in prossimita' di linee ed installazioni elettriche gia' presenti nel territorio, ai fini della progressiva minimizzazione dell'esposizione ai campi elettrici e magnetici generati dagli elettrodotti operanti alla frequenza di 50 Hz, e' fissato l'obiettivo di qualità di 3 uT ( 2.4 A/m ) per il valore dell'induzione magnetica
Obiettivi di Qualità
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Campi a radiofrequenza
Ai fini della progressiva minimizzazione della esposizione ai campi elettromagnetici, i valori dei campi, calcolati o misurati all'aperto nelle aree intensamente frequentate, non devono superare gli obiettivi di qualità che corrispondono ai valori di attenzione precedentemente esposti.
Per aree intensamente frequentate si intendono anche superfici edificate ovvero attrezzate permanentemente per il soddisfacimento di bisogni sociali, sanitari e ricreativi.
Obiettivi di Qualità
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Limiti per la popolazioneProspetto riassuntivo
6 V/m valore di attenzione ed obiettivo di qualità per i campi RF (permanenza superiore a 4 ore)
20 V/m per i valori massimi dei campi a radiofrequenza.
3 uT obiettivo di qualità per il campo magnetico a frequenza di rete – nuove installazioni.
10 uT valore di attenzione per il campo magnetico a frequenza di rete (permanenza superiore a 4 ore)
100 uT per i valori massimo del campo magnetico a frequenza di rete.
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Legislazione Italiana - Lavoratori
D.Lgs 257/2007 - recepimento della direttiva europea 2004/40/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dai campi elettromagnetici.
Testo Unico D.Lgs. n. 81/2008 - diventa obbligatoria anche la valutazione dei rischi derivanti dagli agenti fisici tra cui i campi elettromagnetici (radiazioni non ionizzanti).
Direttiva europea 2008/46/CE - posticipa l'applicazione dei limiti, non la valutazione del rischio che entra in vigore il 1 gennaio 2009;
Direttiva Europea 2012/11/UE - La proroga per l’adeguamento e il rispetto dei limiti si è resa necessaria, come specificato dal legislatore europeo, per tener conto della complessità tecnica della materia, e per dar modo alle imprese di poter pianificare l’eventuale investimento economico necessario per il rispetto dei limiti.
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• L'obbligo di effettuare la valutazione del rischio dovuto agli effetti nocivi a breve termine dei campi elettromagnetici e tutte le attività eventualmente collegate.
• L'obbligo di valutare l'esposizione della popolazione e dei lavoratori ai campi elettromagnetici considerandone gli effetti a lungo termine, secondo la legge n.36/2001 ed i suoi decreti attuativi, in particolare per quanto riguarda gli ambienti di lavoro aperti al pubblico.
Obblighi derivanti dal D.Lgs 257/07
Sono previsti due obblighi:
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Adempimenti
I datori di lavoro devono presentare idonea documentazione che attesti la valutazione e, quando necessario, la misura o il calcolo del livello dei campi elettromagnetici ai quali sono esposti i lavoratori.I dati ottenuti dalla valutazione vanno a costituire parte integrante del “Documento di Valutazione del Rischio”
Tale valutazione, misurazione o calcolo deve essere programmata ed effettuata con cadenza almeno quuadriennale da personale competente nell'ambito del servizio di prevenzione e protezione dai rischi e deve tenere in considerazione esposizioni a campi elettromagnetici a bassa frequenza (0 Hz - 10 kHz) e ad alta frequenza (10 kHz - 300 GHz)
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/
20
20
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SAR localizzato (arti)
(W/kg)
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10
10
/
/
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/
SAR localizzato (corpo e tronco) (W/kg)
50//10 - 300 GHz
/0,4/0,01 – 10 GHz
/0,4f/1000.1 - 10 MHz
//f/1001 - 100 kHz
//104 - 1000 Hz
//47/f1 - 4 Hz
//40Fino a 1 Hz
Densità di potenza
(W/m2)
SAR mediato sul corpo intero
(W/kg)
Densità di corrente per corpo e tronco J (mA/m2)(rms)
Intervallo di frequenza
Limiti di esposizione stabiliti dal D.Lgs 257/07
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I limiti per i lavoratoriI limiti per i lavoratori
Limiti per l'esposizione dei lavoratori agli effetti a breve termine ( D.Lgs. 81/08 )
610 V/m valore limite per i campi RF dovuti a trasmissioni radio AM ( freq. minore di 1 MHz )
610 - 61 V/m valore limite per i campi RF dovuti a trasmissioni radio AM, HF Onde Corte, radioamatori ( freq. maggiore di 1 MHz, fino a 10 MHz )
61 V/m valore limite per i campi RF dovuti a trasmissioni radio HF, radioamatori, radio FM ed emittenti televisive ( freq. maggiore di 10 MHz, fino a 400 MHz )
61 - 137 V/m valore limite per i campi RF dovuti a trasmissioni radio televisive e di telefonia mobile ( freq. maggiore di 400 MHz, fino a 2000 MHz )
137 V/m valore limite per i campi RF dovuti a trasmissioni radio di telefonia mobile, forni a microonde, comunicazioni wireless, radar ( freq. maggiore di 2 GHz )
500 uT valore limite di campo magnetico per le emissioni a frequenza di rete ( 50 Hz )
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///
100//////////
Corrente indotta IL
attraverso gli arti (mA)
///
404040
0,4/f0,4/f1,01.01.01.01.01.0
Corrente di contatto Ic
( mA)
500.45 1372-300 GHzf/400.01·f 1/23 f ½400-2000 MHz100.261110-400 MHz100.26110-110 MHz/2/f610/f1-10 MHz/2/f6100.1 -1 MHz/2000/f61065 -100 kHz/30,76102,5-65 kHz/30,76100.82-2.5 kHz/5001000050 Hz/25/f500/f0.025-0.82 kHz/2·10 4/f20,0008-25 Hz/2·10 4/f 220,0001- 8 Hz/2·10 5/up to 1 Hz
Densità di potenza S
(W/m2)
Induzione magnetica B
(uT)
Intensità di campo elettrico E
(V/m)
Intervallo di frequenza
Limiti dei valori di azione stabiliti dal D.Lgs 257/07
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Limiti dei valori di azione – riepilogo per i campi a 50 Hz
valore limite per la corrente di contatto a frequenza di rete ( 50 Hz )1 mA
valore limite per i campi magnetici a frequenza di rete ( 50 Hz )500 uT
valore limite per i campi elettrici a frequenza di rete ( 50 Hz )10000 V/m
Misure dei valori di azionePer le frequenze comprese fra 100 kHz e 10 GHz, S, E, H, B ed I devono essere calcolati come medie su un qualsiasi periodo di 6 minuti.
Per le frequenze che superano 10 GHz, S, E, H e B devono essere calcolati come medie su un qualsiasi periodo di 68/f1/5 minuti (f in GHz)
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valore limite per i campi RF dovuti a trasmissioni radio di telefonia mobile, forni a microonde, comunicazioni wireless, radar ( freq. maggiore di 2 GHz )
137 V/m
valore limite per i campi RF dovuti a trasmissioni radio televisive e di telefonia mobile ( freq. maggiore di 400 MHz, fino a 2000 MHz )
61 - 137 V/m
valore limite per i campi RF dovuti a trasmissioni radio HF, radioamatori, radio FM ed emittenti televisive ( freq. maggiore di 10 MHz, fino a 400 MHz )
61 V/m
valore limite per i campi RF dovuti a trasmissioni radio AM, HF Onde Corte, radioamatori ( freq. maggiore di 1 MHz, fino a 10 MHz )
610 - 61 V/m
valore limite per i campi RF dovuti a trasmissioni radio in onde lunghe e AM ( freq. minore di 1 MHz )
610 V/m
Limiti dei valori di azione – riepilogo per i campi RF
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Le onde elettromagneticheLe onde elettromagneticheEsposizione direttaEsposizione diretta
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• Ogni rete cellulare e' costituita da un numero variabile di celle che permettono la copertura radio-elettrica e il collegamento tra i terminali mobili e la rete telefonica fissa.
• Il numero delle celle e la loro grandezza dipende dalla quantita' di traffico (e quindi dal numero di terminali mobili) presenti in una data zona.
• Nelle citta' il numero delle celle e' molto alto e la loro grandezza e' molto ridotta. • Lo schema seguente rappresenta uno schema classico di celle in una rete cellulare cittadina, la grandezza delle celle dipende dalla tipo di traffico presente in ogni zona e dalla tecnologia utilizzata e dal tipo di aceesso alla rete.
Reti per telecomunicazioniReti per telecomunicazioni
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WiMAX
WiMAX, acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Access, è una tecnologia che consente l'accesso a reti di telecomunicazioni a banda larga e senza fili (BWA - Broadband Wireless Access).
WiMAX è una tecnologia di trasmissione senza fili d'accesso a banda larga, in grado di fornire elevate prestazioni, in termini di velocità di trasmissione di dati, a basso costo. La possibilità di essere utilizzato su qualsiasi tipo di territorio, a prescindere dalle caratteristiche geografiche (si possono utilizzare sistemi WiMAX, in tutti gli ambienti, dall’urbano al rurale), rende WiMAX competitivo sul mercato per ogni tipo di utenza (dall’azienda all'utente singolo).
La tecnologia supporta velocità di trasmissione di dati condivisi fino a 70
Mbit/s in aree metropolitane, utilizzando una
tecnologia che non richiede la visibilità ottica tra le stazioni.
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Conclusa l'asta delle frequenze, anche l'Italia è (quasi) pronta per l'arrivo dell'LTE LTE è una sigla che sta per Long Term Evolution, standard di rete cellulare sviluppato dal 3GPP o 3rd Generation Partnership Project, lo stesso che ha curato lo sviluppo dell’UMTS/HSPA: tra i suoi membri organismi internazionali come l’ITU e l’ETSI.
Gli obiettivi dell’LTE possono essere riassunti con la necessità di creare una rete cellulare a banda larga in grado di superare i limiti dell’attuale UMTS/HSPA e allo stesso tempo più semplice e meno costosa da mantenereLTE utilizza una tecnologia di comunicazione radio (Evolved Universal Terrestrial Radio Access) incompatibile con quella degli attuali terminali.
Caratteristiche principali (Release 8 e 9), che definiscono l’LTE, sono le seguenti:
Alta efficienza con velocità di picco di 300 Mbit/s in download e 75 Mbit/s in uploadTecnologia OFDM al posto del CDMA dell’UMTSCanali di banda variabile (1.4, 3, 5, 10, 15 e 20 MHz)Rete completamente IPInteroperabilità con le tecnologie precedenti nel caso di “fallback” per mancanza di copertura
Tecnologie in arrivo
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Le novità più importanti per l’utente finale sono essenzialmente due:
1.Maggiore velocità di download (e upload) e il ridotto tempo di risposta, che renderà l’esperienza di utilizzo in mobilità molto più vicina a quella di una rete fissa.
1.Anche se la nuova tecnologia non è direttamente compatibile con quelle precedenti sarà comunque possibile per un dispositivo LTE passare a una connessione HSPA o UMTS in caso di sopraggiunta mancanza di segnale, senza perdere la chiamata o la connessione dati.
In Europa l’LTE utilizzerà le frequenze 800, 1800 e 2600 MHz, negli Stati Uniti sono state assegnate le bande dei 700 e 1700 MHz, per cui i “world phone” dovranno supportare tutte queste frequenze per il roaming internazionale.
L’utilizzo della banda dei 800 MHz, permetterà la copertura di ampie regioni con una sola antenna, con la creazione di celle anche del raggio di decine di chilometri (fino a 100 Km) e ricezione ottimale all'interno degli edifici.
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Wi-FiWi-Fi
Ampia disponibilità di impianti Wi-Fi, già presenti in tante aree del paese, e che servono a portare la banda larga per la connessione internet nelle aree dove non è facile o conveniente arrivare con i sistemi tradizionali a filo o fibre ottiche. Questi impianti non si sostituiscono ai dispositivi mobili (tipo telefonini) ed hanno una piccolissima area di copertura.
Il Wi-Fi viene utilizzato per abbattere il cosiddetto Digital-Divide, cioè quella disparità di accesso alla rete internet in determinati territori e che per questo rischiano di rimanere isolati e quindi svantaggiati nel proprio sviluppo.
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Le onde elettromagneticheLe onde elettromagneticheEsposizione indirettaEsposizione indiretta
Un problema di Un problema di Compatibilità ElettromagneticaCompatibilità Elettromagnetica
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Sorgenti naturaliSorgenti naturali: scariche atmosferiche, scariche elettrostatiche, attività solare e : scariche atmosferiche, scariche elettrostatiche, attività solare e cosmicacosmica
Sorgenti artificiali volontarieSorgenti artificiali volontarie: trasmettitori radio e televisivi, ponti radio, : trasmettitori radio e televisivi, ponti radio, telefonia mobile e cordless, sistemi wireless, radar e sistemi di radionavigazione, telefonia mobile e cordless, sistemi wireless, radar e sistemi di radionavigazione, forni a microonde e per essiccamento, marconi terapia, etc...forni a microonde e per essiccamento, marconi terapia, etc...
Sorgenti artificiali involontarieSorgenti artificiali involontarie: ogni sistema elettrico o elettronico con tensioni : ogni sistema elettrico o elettronico con tensioni e correnti variabili (computer, elettrodomestici, sistemi elettronici per e correnti variabili (computer, elettrodomestici, sistemi elettronici per l'industria,....), motori elettrici, interruzioni di corrente su carichi induttivi, linee di l'industria,....), motori elettrici, interruzioni di corrente su carichi induttivi, linee di alta tensione,.....alta tensione,.....
Possibili Sorgenti di disturboPossibili Sorgenti di disturbo
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- Caratterizzazione sistema che li genera- Caratterizzazione sistema che li genera
- Caratterizzazione della tecnica di accoppiamento di segnali/interferenza- Caratterizzazione della tecnica di accoppiamento di segnali/interferenza
- Progettualità interventi di minimizzazione- Progettualità interventi di minimizzazione
Strumenti: Strumenti:
- Modelli matematici e circuitali per analisi dei segnali e dei disturbi- Modelli matematici e circuitali per analisi dei segnali e dei disturbi
- Strumenti di misura e analisi spettrali, componenti di riduzione disturbi- Strumenti di misura e analisi spettrali, componenti di riduzione disturbi
Indagini per individuazione dei segnali o interferenze da eliminareIndagini per individuazione dei segnali o interferenze da eliminare
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Altre sorgenti di CEMAltre sorgenti di CEM
Vengono analizzate tutte le sorgenti di CEM ad alta frequenza presenti sul territorio, dalla Telefonia mobile
alle sorgenti Radio e Televisive
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Antenne RADIOAntenne RADIO
Gli impianti per diffusione radio e televisiva (RTV) trasmettono onde elettromagnetiche a radiofrequenza con frequenze comprese tra alcune centinaia di kHz e alcune centinaia di MHz.
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ANTENNE TVANTENNE TV
Gli impianti radiotelevisivi, per le loro caratteristiche emissive ed in particolare per le potenze impiegate, costituiscono, se installati in vicinanza di ambienti abitativi o comunque frequentabili dalla popolazione, le sorgenti di inquinamento elettromagnetico ad alta frequenza più critiche per l’entità dei campi elettromagnetici generati.
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1.7 - 0.818000 - 36000K
2.7 - 1.7 10900 - 18000J
36000 - 47000
5200 - 10900
3900 - 6200
1550 - 5200
390 - 1550
220 - 390
Frequenza (MHz)
0.8 - 0.64
5.8 - 2.7
7.2 - 4.8
19 - 5.8
77 - 19
133 - 77
Lunghezza d'onda (cm)
C
X
L
S
P
Q
Banda
Antenne RADARAntenne RADAR
La potenza di picco di emissione di un radar può essere molto forte, da 100 kW a 1.000 kW ma
quella media è molto inferiore, da 100 W a 1.000 W.
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Antenne di PUBBLICO SERVIZIOAntenne di PUBBLICO SERVIZIO
Antenne Militari: ad esempio Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia, etc...
Copertura continua: 1,8 - 30 MHzMassima potenza ammessa: 2 KW pepMassima potenza ammessa: 1 KW cw
Yagi 6 elementi 450-500 MHz Massima potenza ammessa
500 W pep
60/80MHzRangefrequenziale
>50WPotenza
Polizia/Ambulanza/Pompieri
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Antenne per RadioamatoriAntenne per Radioamatori
<50W (licenza B)Potenza
10MHz [AM]Rangefrequenziale
27MHz [FM]Rangefrequenziale
<500W (licenza A)Potenza
Radioamatori
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Le antenne delle SRB tradizionali sono generalmente montate su tralicci o pali
Impianti per la telefonia mobile Impianti per la telefonia mobile (Tralicci o Pali)(Tralicci o Pali)
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Le antenne delle SRB tradizionali possono essere installate in maniera perfettamente invisibile ad un occhio non esperto
Impianti per la telefonia mobile Impianti per la telefonia mobile (Camuffamento)(Camuffamento)
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Camuffamento - VegetazioneCamuffamento - Vegetazione
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Camuffamento - CaminettiCamuffamento - Caminetti
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Camuffamento - ChieseCamuffamento - Chiese
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Camuffamento - ChieseCamuffamento - Chiese
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Alcune Sorgenti
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Forno a MicroondeForno a Microonde
Il magnetron, alimentato ad alta tensione in corrente continua di 2.000 volt, genera un flusso di microonde, normalmente alla frequenza di 2450 MHz (lunghezza d'onda di 12,24 cm) con una potenza solitamente compresa tra 800 W ed 1 kW, che la guida d'onda invia alla camera di cottura.
L'acqua, i grassi e i carboidrati che costituiscono il cibo assorbono l'energia delle microonde in un processo chiamato Riscaldamento Dielettrico: le molecole suddette sono essenzialmente dei dipoli, ovvero hanno una estremità con carica elettrica positiva e un'altra con carica negativa; sono per questo trascinate dal campo elettrico alternato delle microonde e indotte a ruotare. Questo movimento genera calore attraverso forze di attrito con le molecole vicine, e si ha quindi un riscaldamento.
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Forno a MicroondeForno a Microonde
A volte il riscaldamento viene spiegato del tutto erroneamente con la risonanza delle molecole d'acqua alla frequenza delle microonde, ma in realtà la frequenza di risonanza dell'acqua è molto più alta, a decine di gigahertz. Le microonde riscaldano con più efficienza l'acqua, ma in misura minore anche grassi, zuccheri e ghiaccio.La camera di cottura è sostanzialmente una gabbia di Faraday che impedisce la fuoriuscita di microonde.
Come usare un forno a Microonde?
Non aprire lo sportello con il microonde in funzione;Non sostare a meno di 1 m di distanza dal microonde in funzione;Non guardare il piatto girevole in funzione;
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Alcune misurazioniAlcune misurazioni
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Le misureLe misure
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Campi a frequenza di retePer i metodi di misura si fa riferimento alla norma CEI 211-6, considerando la mediana dei valori misurati nell'arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio
Nota: la mediana riferita ad una serie di misurazioni è il valore per cui è uguale ( 50% ) il numero di misure di valore maggiore e quello di misure di valore minore.
Campi a radiofrequenzaPer i metodi di misura si fa riferimento alla norma CEI 211-7, considerando che i valori devono essere mediati su un'area equivalente alla sezione verticale del corpo umano e su qualsiasi intervallo di sei minuti.
LE MISURE
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Chi fa le misure e quando?
La valutazione dei rischi derivanti da esposizioni ad agenti fisici e' programmata ed effettuata, con cadenza almeno quadriennale, da personale qualificato nell'ambito del servizio di prevenzione e protezione in possesso di specifiche conoscenze in materia.
La valutazione dei rischi e' aggiornata ogni qual volta si verifichino mutamenti che potrebbero renderla obsoleta, ovvero, quando i risultati della sorveglianza sanitaria rendano necessaria la sua revisione. I dati ottenuti dalla valutazione, misurazione e calcolo dei livelli di esposizione costituiscono parte integrante del documento di valutazione del rischio.
LE MISURE
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Strumenti di misura dei campi elettromagnetici
Gli strumenti di misura del campo elettromagnetico sono in genere formati da due elementi essenziali:
• L’antenna è un sistema di conduttori elettrici nel quale il campo elettromagnetico induce correnti e tensioni che vengono poi fatte pervenire, mediante altri conduttori, al sistema di misura.L’antenna è in genere sensibile prevalentemente al campo elettrico, oppure a quello magnetico.
• Il sistema di misura amplifica, filtra e converte il segnale ricevuto permettendone la misura.
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Strumenti di misura Strumenti di misura isotropic and broadbandisotropic and broadband
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Strumenti di misura dei campi elettromagnetici
Gli strumenti di misura per i campi elettromagnetici ambientali si dividono in due classi fondamentali:
• Sensori isotropici a larga banda
Questo tipo di strumenti presenta tre antenne ortogonali in modo da misurare i campi provenienti da qualsiasi direzione, per questo viene detto isotropico. Le antenne sono di dimensioni inferiori alla lunghezza d’onda.Ogni antenna è collegata ad un dispositivo (rivelatore) che converte tutto il segnale ricevuto, nella sua banda di frequenze, in un valore di tensione, permettendone la misura, ma impedendo di discriminarne la frequenza.Questi sensori presentano una limitata sensibilità, ma forniscono la possibilità di misurare anche i campi in zona reattiva.
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I sensori isotropici più comunemente utilizzati per i campi elettromagnetici presentano le seguenti caratteristiche:
• Misura della componente di campo elettrico (oppure di campo magnetico solo fino ad 1 GHz).• Banda di frequenza: 100 kHz – 3 GHz.• Sensibilità: 0.1 – 0.3 V/m• Risoluzione: 0.01 V/m• Errore: ± 1 dB (± 12%)• Isotropia ± 1 dB • Reiezione campo H > 20 dB (> 100 volte)
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Oltre che a banda larga i sensori di questo tipo sono spesso detti isotropici, in quanto tre antenne ortogonali permettono la ricezione e l’acquisizione contemporanea di segnali provenienti da qualsiasi direzione.
X
Y
Z
Sensori isotropiciSensori isotropici
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Sistemi di misura a banda stretta
Questi sistemi sono formati da antenne, più o meno direzionali, connesse ad analizzatori di spettro, che permettono una accurata analisi dei segnali nel dominio delle frequenze e del tempo.
Le antenne sono di varie dimensioni, anche maggiori della lunghezza d’onda, per cui il sistema può presentare una elevata sensibilità, pur non potendo, in genere, misurare i campi in zona reattiva od in prossimità di oggetti.
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Le caratteristiche di un sistema di misura a banda stretta formato da un insieme di antenne da collegare ad un analizzatore di spettro, possono essere riassunte nei seguenti punti:
• Misura della componente di campo elettrico ed onda piana nella banda di frequenza: 9 kHz – 26.5 GHz.
• Misura della componente di campo magnetico nella banda di frequenza: 9 kHz – 30 Mhz
• Larghezza della banda di risoluzione: 100 Hz - 1 MHz • Sensibilità: 1 mV/m• Risoluzione in ampiezza: 0.01 V/m• Risoluzione in frequenza: 10 Hz• Errore: ± 1.5 dB (± 18%)
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Gli organismi istituzionaliGli organismi istituzionali
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Attività di controllo e vigilanzaAttività di controllo e vigilanza
Le attività di controllo e vigilanza sono svolte:
1) dalle Regioni e dalle Province tramite le Agenzie Regionali (o Provinciali) per la Protezione dell'Ambiente (ARPA e APPA) o, dove non sono operative, dai Presidi Multizonali di Prevenzione (PMP) delle Aziende Sanitarie Locali (ASL);
2) dall'Autorità Sanitaria e dalle Asl-Dipartimenti di prevenzione per quanto attiene in particolare agli interventi di natura epidemiologica e sanitaria a tutela e promozione della salute umana nei luoghi di vita e di lavoro;
3) dall'ex-ISPESL, in ordine alle specifiche competenze in materia di sicurezza sul lavoro, per la verifica di conformità degli impianti e degli insediamenti produttivi, in termini di consulenza e supporto all'Autorità Sanitaria
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ARPAARPA
Agenzia Regionale per la Protezione dell’AmbienteAgenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente
Istituita con i seguenti compiti istituzionali:Istituita con i seguenti compiti istituzionali:• monitoraggio delle diverse componenti ambientali monitoraggio delle diverse componenti ambientali • controllo e vigilanza del territorio e delle attività antropiche controllo e vigilanza del territorio e delle attività antropiche • attività di supporto nella valutazione dell´impatto ambientale di piani e progetti attività di supporto nella valutazione dell´impatto ambientale di piani e progetti • realizzazione e gestione del Sistema informativo regionale sull´ambienterealizzazione e gestione del Sistema informativo regionale sull´ambiente
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ex-ISPESLex-ISPESL
Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro
COMPITI ISTITUZIONALI: COMPITI ISTITUZIONALI:
L'ex-ISPESL, ente di diritto pubblico del settore ricerca, svolge, L'ex-ISPESL, ente di diritto pubblico del settore ricerca, svolge, avvalendosi delle strutture centrali e periferiche, funzioni tecnico-avvalendosi delle strutture centrali e periferiche, funzioni tecnico-scientifiche di ricerca, di sperimentazione, di controllo, di consulenza, scientifiche di ricerca, di sperimentazione, di controllo, di consulenza, di documentazione e assistenza nonché di informazione e formazione di documentazione e assistenza nonché di informazione e formazione concernenti la prevenzione degli infortuni, la sicurezza sul lavoro, la concernenti la prevenzione degli infortuni, la sicurezza sul lavoro, la tutela della salute negli ambienti di vita e di lavoro. tutela della salute negli ambienti di vita e di lavoro.
E' organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale.E' organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale.
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CEICEIComitato Elettrotecnico ItalianoComitato Elettrotecnico Italiano
Il CEI è un’Associazione senza scopo di lucro, fondata nel 1909, riconosciuta dallo Stato Il CEI è un’Associazione senza scopo di lucro, fondata nel 1909, riconosciuta dallo Stato Italiano e dall’Unione Europea per le attività normative e di divulgazione della cultura Italiano e dall’Unione Europea per le attività normative e di divulgazione della cultura tecnico-scientifica.tecnico-scientifica.
Le Norme CEI sono documenti che definiscono le norme di buona tecnica per prodotti, Le Norme CEI sono documenti che definiscono le norme di buona tecnica per prodotti, processi e impianti, costituendo il riferimento per la presunzione di conformità alla “regola processi e impianti, costituendo il riferimento per la presunzione di conformità alla “regola dell’arte”.dell’arte”.
Le norme tecniche europee e pubblicate dal CEI costituiscono uno strumento univoco e ben Le norme tecniche europee e pubblicate dal CEI costituiscono uno strumento univoco e ben codificato per soddisfare le prescrizioni di natura obbligatoria previste dalla legislazione codificato per soddisfare le prescrizioni di natura obbligatoria previste dalla legislazione italiana.italiana.
La Legge italiana n. 186 del 1º marzo 1968 stabilisce che “Tutti i materiali, le La Legge italiana n. 186 del 1º marzo 1968 stabilisce che “Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d'arte” e che gli stessi “realizzati secondo le norme del essere realizzati e costruiti a regola d'arte” e che gli stessi “realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d'arte”.Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d'arte”.
Il CEI è rappresentante italiano presso le organizzazioni di normazione europea (CENELEC) Il CEI è rappresentante italiano presso le organizzazioni di normazione europea (CENELEC) e mondiale (IEC). e mondiale (IEC).
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CENELECCENELECComitato europeo di normazione elettrotecnicaComitato europeo di normazione elettrotecnica
Il CENELEC è responsabile della normalizzazione europea nell'area dell'ingegneria elettrica. Il CENELEC è responsabile della normalizzazione europea nell'area dell'ingegneria elettrica.
Insieme a l’ETSI (telecomunicazioni) e al CEN (altre zone tecniche) il CENELEC forma il Insieme a l’ETSI (telecomunicazioni) e al CEN (altre zone tecniche) il CENELEC forma il sistema europeo per la normalizzazione. sistema europeo per la normalizzazione.
Il CENELEC è stato fondato nel 1973. Prima due organizzazioni erano responsabili della Il CENELEC è stato fondato nel 1973. Prima due organizzazioni erano responsabili della normalizzazione elettrotecnica: il CENELCOM e il CENEL. normalizzazione elettrotecnica: il CENELCOM e il CENEL.
Il CENELEC è un'organizzazione senza scopo di lucro secondo legge belga, con sede a Il CENELEC è un'organizzazione senza scopo di lucro secondo legge belga, con sede a Bruxelles. Bruxelles.
Sebbene il CENELEC lavori in stretta collaborazione con l’Unione Europea, esso non è Sebbene il CENELEC lavori in stretta collaborazione con l’Unione Europea, esso non è un'istituzione dell’UE.un'istituzione dell’UE.
La missione del CENELEC è quella di occuparsi di regolamentazione e norme che aiutano lo La missione del CENELEC è quella di occuparsi di regolamentazione e norme che aiutano lo sviluppo del mercato unico europeo / Spazio economico europeo per i prodotti elettrici ed sviluppo del mercato unico europeo / Spazio economico europeo per i prodotti elettrici ed elettronici e dei servizi, eliminando gli ostacoli al commercio, creando nuovi mercati e il elettronici e dei servizi, eliminando gli ostacoli al commercio, creando nuovi mercati e il taglio dei costi.taglio dei costi.
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ICNIRPICNIRP
International Commission on Non-Ionizing Radiation ProtectionInternational Commission on Non-Ionizing Radiation Protection
L' ICNIRP, acronimo di International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection L' ICNIRP, acronimo di International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection (in italiano Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non (in italiano Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni Non Ionizzanti) è un organismo non governativo, formalmente riconosciuto Ionizzanti) è un organismo non governativo, formalmente riconosciuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, di esperti scientifici indipendenti composto da dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, di esperti scientifici indipendenti composto da una commissione principale di 14 membri e 4 commissioni permanenti (sulle aree una commissione principale di 14 membri e 4 commissioni permanenti (sulle aree Epidemiologia, Biologia, Dosimetria e Radiazione Ottica) situato in Germania, che si Epidemiologia, Biologia, Dosimetria e Radiazione Ottica) situato in Germania, che si occupa di ricerca sul tema dei possibili effetti nocivi sul corpo umano dell'esposizione a occupa di ricerca sul tema dei possibili effetti nocivi sul corpo umano dell'esposizione a radiazioni non ionizzanti.radiazioni non ionizzanti.
Uno dei compiti più importanti svolto dall'ICNIRP consiste nell'elaborazione di linee Uno dei compiti più importanti svolto dall'ICNIRP consiste nell'elaborazione di linee guida, basate sui più autorevoli risultati scientifici provenienti da tutto il mondo, che guida, basate sui più autorevoli risultati scientifici provenienti da tutto il mondo, che raccomandano quei limiti di esposizione per le grandezze elettromagnetiche che non raccomandano quei limiti di esposizione per le grandezze elettromagnetiche che non devono essere superati affinché la popolazione esposta non subisca danni alla salute. devono essere superati affinché la popolazione esposta non subisca danni alla salute. Sulla base di tali linee guida, periodicamente aggiornate, i singoli stati promulgano le Sulla base di tali linee guida, periodicamente aggiornate, i singoli stati promulgano le normative sui valori massimi consentiti per dette grandezze elettromagnetiche sul normative sui valori massimi consentiti per dette grandezze elettromagnetiche sul territorio nazionale.territorio nazionale.
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