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Pubblicato in "La Ricostruzione. Organo del Fronte Unico della Libertà", 3 (maggio 1943). Tratto da "La Voce di Buccino" 2013/4, pp. 25-26.

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Page 1: Di Vona Q. - L'ora decisiva
Page 2: Di Vona Q. - L'ora decisiva

Anno XIXNumero 4Inverno 2013

Periodico di Cultura, Tradizioni e Informazione del Sele - Tanagro

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la voce di BuccinoANTICA VolCeI

Roma 22 novembre - Protomoteca del Campidoglio - Il pubblico presente alla premiazione servizio alle pagine 24 e 25

La consegna del Premio UNAR a Marco Frittella

La consegna del Premio UNAR a Giustino Parisse

Il Direttore della Voce di Buccino Angelo Imbrenda, con il dr. Gianni Letta

Conferito il XVII Premio Giornalistico UNAR

in Campidoglio

Page 3: Di Vona Q. - L'ora decisiva

la voce di buccino • Inverno 2013 17La Voce della Cultura

è un articolo di Quintino Di Vona tratto da “La Ricostruzione”*, il giornale clandestino da lui fondato nell’aprile 1943 con Ivanoe Bonomi, antifascista e capo del partito “Democrazia del Lavoro”

L’ORA DECISIVASta per iniziarsi l’ultimo atto del

dramma.Gliinglesiegliamericani,dopoaver-

ci cacciati dall’Africa, muoveranno con-tro ilterritorionazionale.Adanticiparee preparare l’invasione essi lancerannocontro di noi i loromolti aeroplani. Ladistruzione delle nostre città precederàl’occupazione straniera. L’abbattimentodi tutto quello che ancora costituiscel’impalcaturadelnostropaese,siaccom-pagnerà al sacrificio dei nostri giovani

inviatinellaBalcaniaperraccogliervil’o-dioarmatodeigreci,deglialbanesi,deijugoslavi.L’ItaliacheMussolinihaancoraunavoltasaldataallesortitedesche,l’I-taliacheilfascismohaasservitaaidelirihitleriani, cammina verso la catastrofe.Fra poche settimane essa sarà travoltaneltormentodell’ultimocrollo.Perquan-to gli italiani consapevoli si guardanointornopercercareunaviadi salvezza.purtroppo le vie normali, quelle attra-verso cui un popolo esprime la propriavolontà, sono tutte sbarrate. Vi stannoa guardia gli strumenti di repressioneche un regime di polizia ha saputo ac-cumulareeperfezionareinventiannididominazione.Perciògliitalianiguardanoall’esercito,alle forzearmatechesannoesserecarnedellalorocarne,emanazio-negenuinadellalorostessaanima,dellalorostessamateria.Maanchel’esercito,chepurfremeperl’oltraggiopatito,nonsadecidersiadagire.Icapimilitari,che

nonsonoabituatiaipronunciamenti,sivolgonoverso l’altoper invocarechedilàvengaunaparolacheliautorizziaro-vesciareiltristoregimedellaumiliazioneedellasconfitta.Cosìlamonarchia,chesieraillusadiripararsidietroleformu-lediunacostituzioneormailacerata,sitrovaadassumere,inquestagrandeora,una responsabilità inequivocabile e tre-menda.Colorochesiserranoinquestofron-

te unico della libertà hanno sul pro-blema istituzionale (problema ben piùcomplessodelconcordegiudiziosucoluicheattualmenteloincarna)ideediversecheriflettonolelorodiverseoriginipo-litiche.Ma non è più ilmomento dellepreferenzeedellepregiudiziali.Quandobattonoleoredecisivedellastoriasonoi fatti, e i fatti soltanto, che decidonodegli atteggiamenti e delle azioni. Sedall’altodovessevenirelaforzasuscita-tricedelledeliberazioninecessarie,nes-suno–qualunquesianolesueideeperilprossimodomani–vorrebbefiancheggia-reifascistipercontrastareeresistereaduninterventointesoarestituireall’Italialapossibilitàdiesprimereilsuopensiero.Seinvecel’interventononsiverificasse,nessuno–anchesetenacementedevotoagliistitutitradizionali–potrebbeimpe-dire lagiustapunizionedellacolpanonriparata.Ma dicendo intervento

non intendiamo dire qualun-queintervento.Essovapreci-satonelmodoeneltempo.Il modo non può essere

chequesto:abbattimentodel-la dominazione fascista cheseparil’Italia–l’ItaliadelRi-sorgimentoediVittorioVene-to – dalla Germania diHitleredelnazismo.Ognisoluzioneintermedia, ogni tentativodi compromesso, ogni abilesalvataggio, non potrebberoessere tollerati in questa oraincuièingiocol’esistenzael’avveniredell’Italia.Gliuomi-ni complici del fascismo, gliassertorifinoaieridellavitto-riadell’Asse,gliantichinemi-cidelledemocrazie,nonsonoqualificati a concludere unapace di dignità. Essi possonochiederelaresaincondiziona-ta,nonpossonoricondurrel’I-talianelconsessodelle liberenazioni.Quantoaltempo,essonon

puòandaroltrelavigiliadelle

grandioffensiverusseinorienteeanglo-americane nel continente europeo: of-fensivechecilibererannodallapressioneedallaminaccia tedesca.un interventocheprecedaquestiprossimiavvenimentipuòpreservarel’Italiadall’invasione,puòsalvareirestidellenostrecittàbombar-date, può risparmiare centinaia di mi-gliaia di vite umane, può assicurare la

Attestato della “Concentrazione nazionale an-tifascista” emesso a Parigi nel 1931 e intestato a Raffuzzi Lazzaro. Le prime due firme sono di Filippo Turati e di Bruno Buozzi.

Milano: Piazza Duomo. Quintino Di Vona - secondo da si-nistra - con Tommaso Fiore e altri due amici (colleghi?).

“La Ricostruzione”, giornale clandestino fon-dato da Quintino Di Vona e Ivanoe Bonomi.

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18 la voce di buccino • Inverno 2013La Voce della Cultura

In una mattinata di pioggia bat-tentemadimarecalmoBruziaCrispinaè approdata a Capri. Il domenicale sa-lotto caprese di Palazzo Cerio dedicatoil24novembrea“Esilie rifugicapresi”haospitatol’imperatricelucanainvitatadall’AssessoratoalTurismoeallaculturadellaCittàdiCapriedalCentroCapren-se Ignazio Cerio con la collaborazionedell’AssociazioneLucertolablu.Daquan-doindegnamentemiconsiderodestinataariabilitarelafiguradellagiovane,vadoportando ingiro lasuastorianelleter-recheduemilaannifalavideroaugusta emater castrorum,ma anche esiliata econdannata alla damnatio memoriae.

DopoBuccinoeMarsicoVetereerad’ob-bligounatappanell’isolacheneconobbelafine.MièsembratoopportunoconunapresentazioneinpowerpointraccontarelastoriadellagensBruzia,diCrispinaedellafamigliaimperialedegliAntonini.nei trentaminuti chemi sono sta-

ticoncessi,hofattoscorrerelefotopiùsignificative: l’albero genealogico dellagensBruzia imarmicheritraggonoCri-

spinaoraconservatialLouvreaParigieall’AltesMuseumaBerlino,leiscrizionialeidedicatevenuteallaluceaTeggia-no,Roma,Belluno,TurrisLibisonis,ibu-stidiCommodoconservatiapalazzoMas-simoaRomaeaiMuseiCapitolini,irestidellavilladeiQuintilii sede imperialeedellevilleaMarsicoVetereeaScandri-gliadiproprietàdeiBruzi,nonchéimma-gini di alcuni reperti rinvenuti durantegli scavi delle ville- colonne, affreschi,vasellame,oggettidiusoquotidiano-chemihannoispiratomoltipassidellastoriaromanzata.unaparticolareattenzioneèstata rivolta alle statuedi straordinariafatturadiAnacreonteedelleMuseche,provenienti dalla villa di Scandriglia, sitrovano al CalsbergMuseum di Copena-gheninsiemeamoltoaltromaterialediscavo. Il tutto fu venduto alla fine del1800 dai discendenti di Francesco Bor-ghese,proprietariodelterrenosucuisor-gevalavillainSabina,perchécadutiindisgrazianonpoteronoportareatermineilprogettodell’antenatodi raccogliere irepertideiBruziinunmuseo.Aquestopuntomisonorivoltaalvi-

cesindacodiCapri,assessoreallaculturavivamente interessato allaproiezione, el’hoinvitatoacontattareildirettoredelmuseodaneseperpoteraveredelmate-rialeillustrativorelativoaiBruziPresen-ti.Adireilverogiàall’epocadellaprimapresentazioneaBuccinoinviaiunamailalmuseoconlamedesimarichiesta,manonavendoalcunavoceincapitolononebbirisposta.DisicuroCaprielasuaam-ministrazionepotrannoottenererispostaecomunicarcelaquandolaprossimaesta-te vi ritorneremo per la presentazioneufficiale del libro su Crispina. Perché illungoraccontoromanzatoèstatomolto

apprezzatoneisuoicontenutitantoche,nellaCapriestivametadeituristidelbelmodo, avremo un’intera serata dedicataaCrispina.Comesefossestatopredesti-nato questo primo incontro è avvenutoaPalazzoCerio cheaffaccia sulla famo-sa piazzetta. Restaurato nel 1689 ospi-taunariccabibliotecaeunaraccoltadioltre ventimila reperti paleontologici ,naturalistici e archeologici. nei capitolidedicati all’esilio , Crispina nel suo pe-regrinare alla scoperta dell’isola vieneaccompagnata dall’ancella caprese nellagrottadellefelciesimeravigliaallavistadei resti di animali preistorici, fossili eframmentidi roccedallostranocolore ,oraconservatiaPalazzoCerio.Quiinal-cunetechesonoesposteciotoleelucernediepocaimperialeechissàsenonsonopropriolelucernechedonatedalfratelloQuintohannorischiaratolebuienottica-presidellasfortunataimperatrice.Ospite del salotto oltre alla esiliata

Crispina anche il rifugiato Hans JuliusSpiegel, uno strano personaggio mortonegli anni ‘70 raccontato da SalvatoreRussoconfotoedidascalie.Sordomuto,ballerinosiesibivaconabitisgargiantiemaschereorientaliindanzegiavanesiedindùeconglistessiabitiamavapasseg-giareperCapri,destando lacuriositàditanti.Comparsainalcunepellicoledeglianni ‘50 e frequentatore degli ambientigay internazionali fu soprannominato“Gratis”per l’abitudinedi consumareaibar e ai ristoranti dell’isola senza maimetteremanoalla tasca,ma sfruttandola generosità degli isolani e dei turisti.Eppure pare che fosse milionario. Tra idue interventi melodie da pianofortee violino di due giovani artisti PatrizioRocchinoeSimonettaTancredi.

Maria Rosaria Pagnani

p.s. Un ringraziamento particolare va all’amico Nandino Salimbene che, già gio-catore nella squadra dell’Anacapri, mi ha introdotta nell’ambiente culturale di Capri.

Esili e rifugi capresi

Bruzia Crispina a Capri

possibilità di una futura rinascita. Piùtardi,essononpotrebbeevitareall’Italial’estremacatastrofe,esarebbeperciòunvanotentativodisalvareunistituto,nonunmezzodisalvareilpaese.nelmarzo1848,inun’oraaltrettan-

tosolenne,CamillodiCavoursirivolgevaallamonarchiapiemonteseper incitarlaalle“fortideliberazioni,giacchélaesita-zione,ildubbio,gliinduginoneranopiùpossibili”. Queste parole ci tornano allamemoriaoggichegliavvenimentiincal-zanoechesiponeiltragicodilemma:oraomaipiù.EcitornaallamemoriaancheilmottocheGiuseppeMazzini,nellugliodel1831,poneva in testaall’appellodalui indirizzato,purdopo ledelusionididiecianniprima,alreCarloAlberto:Se

no,no!Questomottoracchiudeildesti-no. O il tempestivo intervento preserval’Italiadallo sfaceloe le tieneaperte levie dell’avvenire, oppure l’inerzia salde-rà launitàspiritualedegli italianisullatombadiunistitutochenonhafunzio-nato.

L’articolo di Quintino Di Vona è la sostanza di quello che, qualche mese più tardi, l’on. Ivanoe Bonomi dirà al Comita-to delle correnti antifasciste, consacrando così la nascita del C.L.N. – costituitosi in Roma il giorno stesso dell’armistizio – e indicandone le finalità programmatiche. L’intervento dell’onorevole Bonomi inizia-va così: “Nel momento in cui il nazismo tenta di instaurare in Roma e in Italia il

suo alleato fascista, i partiti antifascisti si costituiscono in Comitato di Liberazio-ne Nazionale per chiamare gli italiani alla lotta e alla resistenza e per riconquistare all’Italia il posto che le compete nel con-sesso delle libere nazioni”.Il Professore Di Vona aveva conosciuto Bonomi, tramite la figlia di Francesco Saverio Nitti, Anita coniugata Li Greci, ed era in contatto con lui dalla primavera del 1939. Lo visitava spesso a Roma, accompagnandosi talvolta con Bruno Buozzi, quest’ultimo, ritornato in Italia da Parigi e assassinato barbara-mente nel 1944.

[G.A.]

* “La Ricostruzione. Organo del Fronte Unico del-la Libertà”, n. 3, maggio 1943.