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Economia ed Organizzazione Aziendale versione 1.0.9 21 Aprile 2006 Indice 1 Domande e Risposte Organizza- zione Aziendale 4 1.1 Cosa si intende per meccani- smo di coordinamento. Qua- li sono i meccanismi di coor- dinamento e indicare le loro differenze ........... 4 1.2 Da che cosa nasce il proble- ma del coordinamento nelle organizzazioni secondo Min- tzeberg, e perch´ e il coor- dinamento ` e ritenuto cos` ı importante? .......... 4 1.3 Quali sono gli ambienti e le condizioni in cui ` e pi` u op- portuno e pi` u efficace cia- scuno dei 5 meccanismi di coordinamento indicati da Mintzberg? .......... 5 1.4 Perch´ e il punto centrale di una organizzazione viene in- dicato come il vertice strate- gico e quali sono le principali funzioni che svolge ...... 5 1.5 Che differenza c’` e tra “ver- tice strategico”, “linea inter- media” e il “nucleo operati- vo”? Che cosa li collega e cosa li divide? ......... 6 1.6 Differenze e correlazioni tra tecnostruttura e staff di sup- porto .............. 6 1.7 Quali le differenze concettua- li tra unit` a di line e unit` a di staff? Quando e perch´ e nasce il management intermedio .. 6 1.8 Perch´ e gli analisti sono indi- cati come gli attori principa- li della tecnostruttura? Chi sono e cosa fanno? ...... 6 1.9 Quali sono le 5 parti dell’or- ganizzazione indicate dal Mi- tzberg e come vengono col- legate tra loro. Con qua- le disegno o diagramma le rappresenta? ......... 7 1.10 Che cosa si intende per “Or- ganizzazione formale” e per “Organizzazione informale”; quali sono i concetti di ba- se che le individuano nello studio delle organizzazioni? . 7 1.11 Cosa si intende per allarga- mento orizzontale delle man- sioni (o job enlargement) e per allargamento verticale (o job enrichment)? ....... 8 1.12 Perch´ e Mintzberg sostiene che in genere l’organizzazio- ne “formale ” e l’organizza- zione “informale” sono inter- connesse e spesso indistingui- bili ............... 8

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Economia ed Organizzazione Aziendaleversione 1.0.9

21 Aprile 2006

Indice

1 Domande e Risposte Organizza-zione Aziendale 41.1 Cosa si intende per meccani-

smo di coordinamento. Qua-li sono i meccanismi di coor-dinamento e indicare le lorodifferenze . . . . . . . . . . . 4

1.2 Da che cosa nasce il proble-ma del coordinamento nelleorganizzazioni secondo Min-tzeberg, e perche il coor-dinamento e ritenuto cosıimportante? . . . . . . . . . . 4

1.3 Quali sono gli ambienti e lecondizioni in cui e piu op-portuno e piu efficace cia-scuno dei 5 meccanismi dicoordinamento indicati daMintzberg? . . . . . . . . . . 5

1.4 Perche il punto centrale diuna organizzazione viene in-dicato come il vertice strate-gico e quali sono le principalifunzioni che svolge . . . . . . 5

1.5 Che differenza c’e tra “ver-tice strategico”, “linea inter-media” e il “nucleo operati-vo”? Che cosa li collega ecosa li divide? . . . . . . . . . 6

1.6 Differenze e correlazioni tratecnostruttura e staff di sup-porto . . . . . . . . . . . . . . 6

1.7 Quali le differenze concettua-li tra unita di line e unita distaff? Quando e perche nasceil management intermedio . . 6

1.8 Perche gli analisti sono indi-cati come gli attori principa-li della tecnostruttura? Chisono e cosa fanno? . . . . . . 6

1.9 Quali sono le 5 parti dell’or-ganizzazione indicate dal Mi-tzberg e come vengono col-legate tra loro. Con qua-le disegno o diagramma lerappresenta? . . . . . . . . . 7

1.10 Che cosa si intende per “Or-ganizzazione formale” e per“Organizzazione informale”;quali sono i concetti di ba-se che le individuano nellostudio delle organizzazioni? . 7

1.11 Cosa si intende per allarga-mento orizzontale delle man-sioni (o job enlargement) eper allargamento verticale (ojob enrichment)? . . . . . . . 8

1.12 Perche Mintzberg sostieneche in genere l’organizzazio-ne “formale ” e l’organizza-zione “informale” sono inter-connesse e spesso indistingui-bili . . . . . . . . . . . . . . . 8

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2 Indice

1.13 Quali sono i problemi orga-nizzativi e gestionali e psi-cologici generati da una ec-cessiva specializzazione del-le mansioni e delle posizioniindividuali? . . . . . . . . . . 8

1.14 Secondo Mintzberg nella pro-gettazione delle posizioni in-dividuali bisogna tener contodi tre parametri di progetta-zione principali, che si posso-no considerare come ambiti oargomenti per definire la po-sizione di lavoro. Quali so-no e che cosa riguardano i treparametri?. . . . . . . . . . . 8

1.15 Quale e la differenza trastrutture burocratiche estrutture organiche? . . . . . 9

1.16 Quali sono i principali pa-rametri di progettazione del-la macrostruttura per rag-gruppare in unita le posizioniindividuali? . . . . . . . . . . 9

1.17 Quali sono le caratteristicheprincipali della burocraziameccanica? . . . . . . . . . . 9

1.18 Quale parametro di proget-tazione delle posizioni in-dividuali e particolarmenteutilizzato e sviluppato nel-le strutture burocratiche adifferenza di quelle organiche? 10

1.19 Che cosa sono per Mintzbergla dimensione orizzontale equella verticale? Come essesono combinate nella cosid-detta matrice di Mintzbergper i ruoli? . . . . . . . . . . 10

1.20 Per Mintzberg i parametridi progettazione della macro-struttura sono principalmen-te due: il raggruppamento ela dimensione delle unita or-ganizzative. Che cosa sono eperche sono cosı importanti? 10

1.21 Quali sono le principali con-figurazioni proposte da Min-tzberg? Quali sono le loroprincipali differenze? . . . . . 10

1.22 Quali sono le caratteristicheprincipali delle strutture fun-zionali e in quali condizioni siprestano ad essere utilizzate? 11

1.23 Perche il raggruppamentodelle posizioni individuali inunita organizzative in basea criteri di mercato e mol-to diverso da quello in ba-se a criteri funzionali? Qua-li sono gli esiti diversi? Cherilevanza hanno sui risultatifinali? . . . . . . . . . . . . . 11

2 Domande e Risposte Contabi-lita Esterna ed Interna 112.1 Differenza tra Contabilita

esterna ed interna . . . . . . 112.2 Descrivere i documenti della

contabilita esterna . . . . . . 122.3 Spiegare la funzione dei ratei

nel bilancio fare degli esempi 122.4 Si spieghi il principio di

competenza economica . . . . 122.5 Cosa e il patrimonio netto da

quali voci e formato . . . . . 122.6 Cosa sono le immobilizzazio-

ni da che cosa sono formate? 132.7 Si spieghi la differenza tra co-

sto di prodotto, produzione,del venduto, fissi variabili,diretti indiretti . . . . . . . . 13

2.8 Cosa sono le riserve da qualivoci sono costituite . . . . . . 13

2.9 Si descriva il funzionamentodell’ABC . . . . . . . . . . . 13

2.10 A cosa serve calcolare i costiunitari di produzione . . . . . 14

2.11 Differenza tra costo di pro-dotto e costo di periodo fareun esempio per entrambi . . . 14

3 Domande e Risposte Investi-menti 14

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Indice 3

3.1 Si spieghi riportando esem-pi gli indicatori NPV, PI,IRR valutando tra loro inve-stimenti differenti . . . . . . . 14

3.2 Cosa e L’IRR cosa rappresen-ta come si utilizza . . . . . . 15

3.3 Cosa e L’NPV . . . . . . . . 153.4 Cosa e il PI . . . . . . . . . . 153.5 Costo affondato . . . . . . . . 153.6 Spiegare il significato del ter-

mine tasso di attualizzazione 153.7 Gli indicatori NPV, PI, PB

IRR sono sempre in accordotra loro per la valutazione dipiu investimenti . . . . . . . . 15

4 Gli indicatori di Redditivita 154.1 Il ROE e ROI . . . . . . . . . 164.2 RGC . . . . . . . . . . . . . . 17

4.3 Indici di liquidita RC TA, ROS 17

5 Contabilita interna 185.1 MP, PF, MON . . . . . . . . 18

6 Esercizi Contabilita esterna 20

7 Esercizi Contabilita Interna 22

8 Investimenti 258.1 NPV - Net Present Value . . 258.2 PI - Profitability Index . . . . 258.3 ROI finanziario . . . . . . . . 258.4 Schema Generale . . . . . . . 26

A Lo Stato Patrimoniale 26A.1 Attivo . . . . . . . . . . . . . 28A.2 Passivo . . . . . . . . . . . . 29

B Conto Economico 30

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4 1 Domande e Risposte Organizzazione Aziendale

1 Domande e Risposte Organizzazione Azien-

dale

1.1 Cosa si intende per meccanismo di coordinamen-to. Quali sono i meccanismi di coordinamento eindicare le loro differenze

I meccanismi di coordinamento sono considerati come elementi di base del-l’organizzazione, il punto di legame, che tiene unita tutta l’organizzazione.In altre parole, sono le modalita con cui i diversi attori all’interno di unaorganizzazione coordinano i propri compiti al fine di portare a termine certeattivita. Sono 5:

1. Adattamento reciproco: il controllo del lavoro resta nelle mani di coloroche lo eseguono (utilizzato dalle aziende piu semplici); coordinamentoottenuto attraverso il semplice processo di comunicazione informale

2. Supervisione diretta: coordinamento attraverso una persona che assu-me la responsabilita del lavoro di altri, dando loro ordini e controllandole loro azioni.

3. Standardizzazione dei processi : quando si specificano o si programma-no i contenuti del lavoro; il coordinamento viene formulato prima diiniziare il lavoro e viene definito indicando cosa ogni attore deve fare ecome deve farlo

4. Standardizzazione dell’output : quando si specificano i risultati del lavo-ro; il coordinamento viene fatto prima di iniziare il lavoro ed indicandocosa deve essere prodotto da ogni attore

5. Standardizzazione delle capacita: quando viene specificato il tipo di for-mazione richiesto per eseguire il lavoro; vengono definite le competenzeche chi deve fare il lavoro deve avere

1.2 Da che cosa nasce il problema del coordinamentonelle organizzazioni secondo Mintzeberg, e percheil coordinamento e ritenuto cosı importante?

Una organizzazione implica due diverse esigenze:

1. Divisione del lavoro

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2. Coordinamento dei compiti

Per soddisfare al meglio queste due esigenze si e pensato a dei meccanismi dicoordinamento.In determinate condizioni, un’organizzazione privilegera un meccanismo dicoordinamento rispetto ad altri, suggerendo anche che i cinque meccanismisono in qualche modo sostituibili. La maggior parte delle organizzazioni licombina tutti e cinque.

1.3 Quali sono gli ambienti e le condizioni in cui e piuopportuno e piu efficace ciascuno dei 5 meccanismidi coordinamento indicati da Mintzberg?

1. Adattamento reciproco: e utilizzato nelle aziende piu semplici e para-dossalmente nelle aziende piu complesse

2. Supervisione diretta: quando il gruppo diventa meno capace di coor-dinarsi informalmente ed emerge il bisogno di un leadership; quando illavoro diventa piu complesso vi e lo spostamento verso la standardiz-zazione

3. Standardizzazione dei processi : la attivita sono semplici e ripetitive

4. Standardizzazione dell’output : quando l’attivita diventa piu complessa

5. Standardizzazione delle capacita: quando non si riesce piu a standar-dizzare l’output, ovvero quando l’attivita diventa ancora piu complessa

1.4 Perche il punto centrale di una organizzazione vie-ne indicato come il vertice strategico e quali sonole principali funzioni che svolge

Il vertice strategico viene considerato il punto centrale del comando di unaorganizzazione perche e formato dalle persone che hanno la responsabilitaglobale dell’organizzazione. Svolge 3 funzioni:

1. Supervisione diretta: sono i manager del vertice che lo rendono ope-rante. Essi allocano le risorse emettono ordini, autorizzano decisioniimportanti. . .

2. Gestione delle condizioni di confini : relazioni dell’organizzazione conil suo ambiente

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3. Sviluppo delle strategia dell’azienda: vista come forma di mediazionefra l’azienda e il suo ambiente

1.5 Che differenza c’e tra “vertice strategico”, “lineaintermedia” e il “nucleo operativo”? Che cosa licollega e cosa li divide?

La linea intermedia collega il vertice strategico al nucleo operativo, mentredivide la tecnostruttura e lo staff di supporto. Il nucleo operativo comprendele persone che svolgono le attivita fondamentali direttamente legate all’otte-nimento di prodotti o servizi.Il vertice strategico e formato dalle persone che hanno la responsabilitaglobale dell’organizzazione mentre la linea intermedia sono i manager.

1.6 Differenze e correlazioni tra tecnostruttura e staffdi supporto

La tecnostruttura e formata da analisti, persone responsabili di gran partedella standardizzazione, mentre nello staff di supporto, vi sono quelle unitache offrono servizi indiretti (mensa, relazioni pubbliche. . . )

1.7 Quali le differenze concettuali tra unita di line eunita di staff? Quando e perche nasce il manage-ment intermedio

Con il termine staff vengono indicate la tecnostruttura e lo staff di supportomentre con il termine line, si indica la parte centrale del diagramma, cioe lalinea intermedia.Il management intermedio nasce quando l’organizzazione diventa cosı grandeche non e possibile avere solo il vertice strategico; servono altri manager travertice strategico e nucleo operativo.

1.8 Perche gli analisti sono indicati come gli attoriprincipali della tecnostruttura? Chi sono e cosafanno?

Gli analisti sono gli attori principali della tecnostruttura perche possono pia-nificare controllare progettare il flusso di lavoro operativo, essi realizzano

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inoltre alcuni tipi di standardizzazione. Infatti esistono gli analisti del la-voro, gli analisti di pianificazione e controllo e gli analisti di problemi delpersonale. Infine essi compiono degli studi di ricerca operativa ed elabora-no sistemi economico-finanziari per controllare gli obiettivi delle unita piuimportanti.

1.9 Quali sono le 5 parti dell’organizzazione indicatedal Mitzberg e come vengono collegate tra loro.Con quale disegno o diagramma le rappresenta?

1. Nucleo Operativo

2. Vertice strategico

3. Tecnostruttura

4. Linea intermedia

5. Staff di supporto

Alla base vi e il nucleo operativo che collegato al vertice strategico postonella parte superiore della figura attraverso una linea intermedia. La tecno-struttura e lo staff di supporto occupano le posizioni laterali della figura.Queste parti vengono rappresentate con l’organigramma.

1.10 Che cosa si intende per “Organizzazione formale”e per “Organizzazione informale”; quali sono iconcetti di base che le individuano nello studiodelle organizzazioni?

Organizzazione formale vede la definizione della struttura mediante stru-menti formali di descrizione, come organigrammi e mappature dei processi.Organizzazione informale non utilizza strumenti formali di descrizionedelle attivita e delle relazioni. La rappresentazione avviene mediante socio-grammi.In tutte le organizzazioni coesistono organizzazioni formali ed informali:questo rende le organizzazioni entita molto complesse.

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1.11 Cosa si intende per allargamento orizzontale dellemansioni (o job enlargement) e per allargamentoverticale (o job enrichment)?

All’interno della progettazione delle posizioni individuali:Job Enrichment prevede l’aumento del potere che un certo attore ha sulproprio lavoro.L’attore vede quindi un allargamento delle proprie mansioni in verticale(lungo la linea gerarchica) Job Enlargement prevede l’aumento del nu-mero di compiti che ogni attore e chiamato a sviluppare. L’attore vede unallargamento delle proprie mansioni orizzontale

1.12 Perche Mintzberg sostiene che in genere l’orga-nizzazione “formale ” e l’organizzazione “infor-male” sono interconnesse e spesso indistinguibili

Per organizzazione informale si intendono quei rapporti non ufficiali all’in-terno del gruppo di lavoro; In genere sono indistinguibili perche si utilizzala supervisione diretta e la standardizzazione come strumenti informali perconquistare potere.

1.13 Quali sono i problemi organizzativi e gestionali epsicologici generati da una eccessiva specializza-zione delle mansioni e delle posizioni individuali?

Quando vi e una eccessiva specializzazione delle mansioni, si puo assiste-re a delle disfunzioni della formalizzazione del comportamento, ad esem-pio il cattivo trattamento dei clienti, il rifiuto di idee innovative, l’aumentodell’assenteismo, scioperi e talvolta azioni di sabotaggio.

1.14 Secondo Mintzberg nella progettazione delle po-sizioni individuali bisogna tener conto di tre para-metri di progettazione principali, che si possonoconsiderare come ambiti o argomenti per defini-re la posizione di lavoro. Quali sono e che cosariguardano i tre parametri?.

I tre parametri sono:

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1. Specializzazione delle mansioni

2. Formalizzazione del comportamento nell’esecuzione

3. Formazione e indottrinamento

Il primo, definisce due tipi di specializzazione, quella orizzontale e quella ver-ticale, la prima fa riferimento ad un lavoro piu specifico, mentre la secondafa riferimento ad un lavoro piu ampio e di maggiore controllo.Il secondo punto, si puo espandere in tre punti: formalizzazione del compor-tamento attraverso la mansione, il flusso del lavoro e le regole.L’ultimo punto, definisce la formazione e l’indottrinamento, il primo riguar-da l’apprendimento, il secondo e piu improntato sull’etica, la cultura e laconoscenza dell’ambiente.

1.15 Quale e la differenza tra strutture burocratiche estrutture organiche?

Le prime sono standardizzate le seconde no.

1.16 Quali sono i principali parametri di progettazionedella macrostruttura per raggruppare in unita leposizioni individuali?

I raggruppamento consiste nella suddivisione dell’organizzazione in gruppi.Il raggruppamento puo essere visto come un processo di aggregazione succes-sive. I gruppi condividono risorse per obiettivi comuni.La dimensione delle unita organizzative permette di decidere la dimensionedelle unita delle organizzazione principalmente in base alla standardizzazionee al reciproco adattamento.Questi due parametri sono importanti perche permettono di progettare lamacrostruttura secondo specifici metodi.

1.17 Quali sono le caratteristiche principali della bu-rocrazia meccanica?

Le caratteristiche fondamentali di una burocrazia meccanica, sono quelle diessere fondate sulla standardizzazione dei processi.

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10 1 Domande e Risposte Organizzazione Aziendale

1.18 Quale parametro di progettazione delle posizioniindividuali e particolarmente utilizzato e svilup-pato nelle strutture burocratiche a differenza diquelle organiche?

Viene utilizzato il parametro della formalizzazione del comportamento. Ilcomportamento infatti puo essere formalizzato in tre modi:

1. attraverso la mansione

2. attraverso il flusso di lavoro

3. attraverso le regole

1.19 Che cosa sono per Mintzberg la dimensione oriz-zontale e quella verticale? Come esse sono com-binate nella cosiddetta matrice di Mintzberg peri ruoli?

La dimensione orizzontale e l’ampiezza, cioe il numero di compiti diversi perciascuna mansione.La dimensione verticale e la profondita, cioe il grado di controllo sul lavoro.

1.20 Per Mintzberg i parametri di progettazione del-la macrostruttura sono principalmente due: ilraggruppamento e la dimensione delle unita or-ganizzative. Che cosa sono e perche sono cosıimportanti?

Vedi file: http://xoomer.virgilio.it/mmanara/eco/org_azi.rar Sezio-ne 1.6 a Pagina 5.

1.21 Quali sono le principali configurazioni proposteda Mintzberg? Quali sono le loro principali diffe-renze?

Le cinque configurazioni proposte da Mintzberg sono:

1. La struttura semplice: fondata sulla supervisione diretta

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2 Domande e Risposte Contabilita Esterna ed Interna 11

2. La burocrazia meccanica: fondata sulla standardizzazione dei processi

3. La burocrazia professionale: fondata sulla standardizzazione delle ca-pacita

4. La soluzione divisionale: fondata sulla standardizzazione dell’output

5. La adhocrazia: fondata sull’adattamento reciproco

1.22 Quali sono le caratteristiche principali delle strut-ture funzionali e in quali condizioni si prestano adessere utilizzate?

Vedi file: http://xoomer.virgilio.it/mmanara/eco/org_azi.rar Sezio-ne 1.7.2 a Pagina 8.

1.23 Perche il raggruppamento delle posizioni indivi-duali in unita organizzative in base a criteri dimercato e molto diverso da quello in base a cri-teri funzionali? Quali sono gli esiti diversi? Cherilevanza hanno sui risultati finali?

Perche nel raggruppamento per mercato, ogni unita e indipendente dalle al-tre, inoltre e piu facile misurare le performance e vi sono minori specializza-zioni di processo; mentre in quella per funzione, si favorisce la specializzazioneed e molto difficile valutare le performance.

2 Domande e Risposte Contabilita Esterna

ed Interna

2.1 Differenza tra Contabilita esterna ed interna

La contabilita esterna si occupa di rilevare le entita degli scambi che inter-corrono tra l’azienda e l’esterno al fine di valutare i risultati; e obbligatoriaper tutte le imprese ed e di pubblico dominio.La contabilita interna non e obbligatoria e in genere non e di pubblico domi-nio, l’obiettivo e rilevare informazioni interne all’impresa al fine di valutarecosti e ricavi generati.

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12 2 Domande e Risposte Contabilita Esterna ed Interna

2.2 Descrivere i documenti della contabilita esterna

I documenti della contabilita esterna sono:

• Lo stato patrimoniale: descrive la situazione patrimoniale in un deter-minato istante temporale

• Il conto economico: evidenzia i flussi di natura economica in entrata ein uscita dall’impresa in un dato arco di tempo. Si basa sul principio dicompetenza economica e sulla base della IV direttiva; inoltre e redattoin forma scalare.

• La nota integrativa: la sua funzione e quella di fornire informazioniintegrative ed esplicative riguardo allo stato patrimoniale ed al contoeconomico.

2.3 Spiegare la funzione dei ratei nel bilancio fare degliesempi

Sono voci di aggiustamento legati a fenomeni distribuiti su piu esercizi.Un esempio di rateo attivo e se ad esempio l’impresa affitta un edificio ad unsoggetto esterno e riscuotera l’affitto nell’esercizio successivo.Rateo passivo se per esempio l’impresa paga un affitto nell’esercizio succes-sivo.

2.4 Si spieghi il principio di competenza economica

Fanno parte del conto economico solo i costi e i ricavi di competenza di unesercizio. In altre parole un costo e di competenza di un esercizio se lo eanche il ricavo.

2.5 Cosa e il patrimonio netto da quali voci e formato

Rappresenta l’insieme dei diritti vantati sull’impresa dagli azionisti. E costi-tuito dal capitale sociale che e l’insieme delle azioni emesse dall’impresa, leriserve e l’utile d’esercizio.Le riserve sono costituite da: utili portati a nuovo, riserve legali, rivalutazionie riserve statuarie.

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2 Domande e Risposte Contabilita Esterna ed Interna 13

2.6 Cosa sono le immobilizzazioni da che cosa sonoformate?

Sono composte da beni dell’impresa che vengono impiegati in piu di unesercizio; si dividono in:

• Immateriali (brevetti marchi. . . )

• Materiali (impianti, macchinari, beni immobili. . . )

• Finanziarie (obbligazioni, partecipazioni, crediti di lungo periodo. . . )

2.7 Si spieghi la differenza tra costo di prodotto, pro-duzione, del venduto, fissi variabili, diretti indiret-ti

Costi di Prodotto: sono il valore delle delle risorse utilizzate per la rea-lizzazione di un determinato prodotto o servizio.Costi di Periodo: comprendono le attivita non direttamente associabiliall realizzazione di un prodotto servizio.Costi di Produzione: costi di prodotto piu costi di periodoCosti del Venduto: costi di prodotto piu scorte di prodotti finiti(i-f)Costi Fissi: sono quei costi che rimangono inalteratiCosti Variabili: variano in funzione del volume produttivoCosti Diretti: sono direttamente imputabili al prodotto servizioCosti di Indiretti: non sono imputabili direttamente, in modo causale adun prodotto servizio.

2.8 Cosa sono le riserve da quali voci sono costituite

Sono voci contabili create per stanziare fondi per scopi cautelativi. Sono re-golate in parte dalla normativa civilistica ed in parte dallo statuto d’impresa;che consente di modificare il loro valore entro certi limiti. Si possono trovareriserve statuarie, legali, tributarie, sovrapprezzo azioni.

2.9 Si descriva il funzionamento dell’ABC

E un sistema di allocazione dei costi altamente preciso in quanto alloca icosti diretti e costi indiretti.I costi diretti vengono gestiti come nel JOC, mentre per i costi indiretti, ilmetodo si basa sulla scomposizione delle attivita in altre attivita elementaria cui viene associato un driver di costo facilmente misurabile e riconducibile

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14 3 Domande e Risposte Investimenti

ad ogni prodotto. In questo modo calcolando l’importo dei costi indirettiper attivita si possono allocare i consumi ai diversi prodotti in base al loroutilizzo di tale driver.

2.10 A cosa serve calcolare i costi unitari di produzione

Servono per valorizzare le scorte (obiettivo comune nell’analisi di contabilitainterna ed esterna) e per l’analisi gestionale sia di breve che lungo periodo,finalizzata alla pianificazione e al controllo dell’attivita:

• Analisi di profittabilita

• decisioni tattiche

• supporto dell’elaborazione del budget d’impresa

2.11 Differenza tra costo di prodotto e costo di periodofare un esempio per entrambi

Costo di prodotto se quel costo e attribuibile e necessario per la realizzazionedi un prodotto servizio; costo di periodo su quel costo puo anche non esserenecessario.Un costo di prodotto per un fabbricante di automobili potrebbero essere imotori; mentre sarebbero un costo di periodo le spese per le pulizie.

3 Domande e Risposte Investimenti

3.1 Si spieghi riportando esempi gli indicatori NPV,PI, IRR valutando tra loro investimenti differenti

In generale no, in quanto l’NPV, e un indicatore assoluto mentre il PI erelativo, quindi il primo privilegia investimenti con elevati flussi finanziarimentre il secondo e indifferente in quanto dipende dal tasso di attualizzazione.Il tempo di Pay Back puo portare a decisioni in contrasto con il criterioNPV se si confrontano gli investimenti strategici caratterizzati cioe da fortiimmissioni di capitali in fase iniziale e da tempi di attualizzazione piuttostolunghi.

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4 Gli indicatori di Redditivita 15

3.2 Cosa e L’IRR cosa rappresenta come si utilizza

L’IRR e un criterio DCF definito come il tasso barriera che rende nullo NPV,rappresenta il tasso di rendimento intrinseco economico dell’investimento.Si accettano investimenti con IRR superiore al tasso barriera: IRR ≥ K conK tasso barriera

3.3 Cosa e L’NPV

3.4 Cosa e il PI

3.5 Costo affondato

Sono conseguenti a decisioni passate dell’impresa non modificabili dalla de-cisione che viene presa oggi in merito all’investimento oggetto dell’analisi. Illoro impatto differenziale tra le diverse alternative e nullo.

3.6 Spiegare il significato del termine tasso di attua-lizzazione

E il rendimento atteso da coloro che intendono impiegare il loro capitale inuno specifico investimento; e definito come: K = i + δ dove i rappresenta iltasso di interesse mentre δ rappresenta il premio di rischio.

3.7 Gli indicatori NPV, PI, PB IRR sono sempre inaccordo tra loro per la valutazione di piu investi-menti

4 Gli indicatori di Redditivita

Gli indicatori di prestazioni ricavabili dal bilancio possono essere raggruppatiin tre categorie:

1. indici di redditivita

2. indici di liquidita

3. indici di solidita patrimoniale

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16 4 Gli indicatori di Redditivita

4.1 Il ROE e ROI

ROE =UN

PN(1)

La (1), rappresenta il rendimento per gli azionisti piu e alto meglio e. E datodall’utile netto diviso il patrimonio netto.

UN = Tot.Attivo− Tot.Passivo (2)

La (2), rappresenta l’utile netto UN.

PN = Capitale Sociale + Riserve + Utile (3)

La (3), rappresenta l’utile netto PN.

ROI =MON

TAN(4)

La (4) rappresenta la gestione operativa di una azienda, piu e alta meglio e.TAN e il totale attivo netto.

MON = V dp− Cdp (5)

La (5) rappresenta il MON: margine operativo netto e dato dal Valore dellaproduzione meno i costi della produzione.

V dp = Fatturato o Ricavi−∆Scorte(Finali− Iniziali) (6)

La (6) rappresenta il valore della produzione si ricava dal conto economico.

r =PF −OF

MT(7)

La (7) rappresenta la gestione finanziaria di una azienda, piu e basso meglioe. PF: sono i proventi finanziari, OF sono gli oneri finanziari; MT sono imezzi terzi.

MT = Tot.Passivo− PN (8)

La (8) rappresenta i mezzi terzi che e dato dal totale attivo meno il patrimonionetto vedi (3).

s =UN

RCG(9)

La (9) rappresenta la gestionestraordinaria e fiscale di una azienda. E datodall’utile netto diviso il RGC: Risultato gestione caratteristica.

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4 Gli indicatori di Redditivita 17

4.2 RGC

RCG = MON + PF −OF (10)

OppureRCG = Utile− Imposte (11)

La (10) rappresenta il risultato gestione caratteristica, e dato dal MON vedi(5) piu i proventi finaziari meno gli oneri. La (10) e (11) rappresentano duemodi per calcolare RCG.

Leva =MT

PN(12)

La (12) rappresenta la leva finanziaria, e data dai MT vedi (8) diviso il PNvedi (3).

Imposte = RGC − UN (13)

La (13) rappresenta un modo per il calcolo delle imposte, e data dai RCGvedi (10) meno l’UN vedi (2).

UL = Imposte + UN (14)

OppureUL = RCG−OS − SP (15)

La (14) rappresenta l’utile lordo, e dato dalle imposte vedi (13) piu l’utilenetto vedi (2). La (14) e (15) rappresentano due modi per calcolare l’utilelordo. Nella (15) e dato dall’RCG vedi (10) meno gli OS, oneri straordinarimeno SP, svalutazioni partecipazioni.

4.3 Indici di liquidita RC TA, ROS

RC =Attivita Correnti

Passivita Correnti(16)

La (16) rappresenta il rapporto corrente, dice se l’azienda ha problemi diliquidita se e minore di 1 si possono verificare problemi; le attivita correntisono date dall’attivo circolante, mentre le passivita correnti sono date daidebiti di breve termine e debiti verso fornitori.

TA =Attivita Correnti− Scorte

Passivita Correnti(17)

La (17) rappresenta il test acido. le attivita correnti sono date dall’attivocircolante, mentre le passivita correnti sono date dai debiti di breve terminee debiti verso fornitori.

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18 5 Contabilita interna

ROS =MON

V dp(18)

La (18) rappresenta il ROS Roturn on Sales, dice la competitivita del-l’impresa, e dato dal MON vedi (5) diviso il valore della produzione vedi(6).

Rotazione dell′attivo =V dp o Fatturato

Capitale investito(19)

La (19) rappresenta la Rotazione del’attivo Roturn on Sales, dice la capacitadell’impresa di razionalizzare le risorse nel breve periodo, e dato dal Vdp vedi(6) diviso il capitale investito cioe il totale attivo.

5 Contabilita interna

5.1 MP, PF, MON

ScorteMP = SIMP + Acq − consumo (20)

La (20) rappresenta il valore delle scorte di materie prime; Le ScorteMP sonodate dalle scorte iniziali di materie prime: SIMP , piu i materiali acquistati(se ci sono, sono dati del problema), meno il consumo che e dato dalla sommadei MD: materiali diretti.

PF = SIPF + WIP in pf − venduto− costi (21)

La (21) rappresenta il valore di prodotti finiti; I PF sono dati dalle scorteiniziali di prodotti finiti: SIPF , piu il WIP: Work in progress sono i lavoriche non sono ancora terminati (in pf significa che i prodotti sono finiti mane e stata venduta solo una parte quindi ai fini del calcolo, CPI del prodottomoltiplicato la rimanente parte), meno il venduto che e dato unita vendutemoltiplicato il loro costo unicatio o CPI, con CPI: costo di produzioneindustriale, si intende CPI = MD + LD + OH Materiali diretti, lavorodiretto, overhead. L’ultima voce costi va aggiunta se c’e nel testo.

PF = SIPF + WIP − Prodotti venduti (22)

La (22) rappresenta il valore dei prodotti finiti; I PF sono dati dalle scorteiniziali di prodotti finiti: SIPF , meno i prodotti venduti: Work in progresssono i lavori che non sono ancora terminati, meno il venduto che e datounita vendute moltiplicato il loro costo unicatio o CPI, con CPI: costo di

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5 Contabilita interna 19

produzione industriale, si intende CPI = MD +LD +OH Materiali diretti,lavoro diretto, overhead.

MON = Fatturato− costo del venduto− costi periodo (23)

La (23) rappresenta il MON; e dato dal fatturato i ricavi di quello che si evenduto meno i costi (CPI moltiplicato il numero di lotti); meno i costi diperiodo es. quelli amministrativi

Qp = Qv + Scorte (24)

La (24) rappresenta la quantita prodotta; e data dalla quantita venduta: Qvpiu le scorte.

cf = cu ·%costi fissi (25)

La (25) rappresenta i costi fissi; sono dati dalla quantita prodotta: cu per lpercentuale dei costi fissi.

Costo del V enduto = Cu + ∆ (Scorte F − Scorte I) (26)

La (26) rappresenta il costo del venduto; e dato dai costo unitario di prodottocu piu la differenza tra scorte finali e iniziali.

k =

∑OHVTOT∑

BA(27)

La (27) rappresenta il coefficiente di allocazione k, che e dato dalla divisionetra gli overhead (Ammortamenti energia, in generale costi indiretti) divisola base di allocazione BA che puo essere la sommatoria dei lavori diretti delreparto o prodotto oppure la sommatoria dei tempi di lavoro di un repartoo prodotto.

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20 6 Esercizi Contabilita esterna

6 Esercizi Contabilita esterna

Costruire conto economico e stato patrimoniale.

Tabella 1: Voci economiche nel corso del 2000

Voci ValoreScorte Finali 700Scorte Iniziali 500Acquisti 600Fondo TFR 700Oneri Finanzairi 300Valore impianti inizio 2000 3000Fatturato 2500Crediti verso clienti 400Costo manodopera 900Cassa 200Ammortamenti 2000 500Debiti finanziari 600Riserve 300Debiti verso fornitori 400Obbligazioni azionarie 300Capitale Sociale 1500Proventi finanziari 800

Calcolo degli indici:ROE = UN

PN= 600

2400= 0.25 ⇒ 25%

ROI = MONTAN

= 7004100

= 0.170 ⇒ 17%

r = PF−OFMT

= 5001700

= 0.294

s = UNRGC

= 6001200

= 0.5

Leva = MTPN

= 17002400

= 0.7083

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6 Esercizi Contabilita esterna 21

Tabella 2: Stato Patrimoniale

Attivo Valore Passivo Valore

Immobilizzazioni 2800 Patrimonio netto 2400Finanziarie 3000− 500 = 2500a Capitale sociale 1500

300 Riserve 300b

Utile 600c

Attivo circolante 1300 TFF 700Cassa 200Crediti verso clienti 400 Debiti 1000Scorte Finali 700 debiti finanziari 600Crediti verso clienti 400 debiti vs fornitori 400TAN 4100 TPN 4100

a Valore impianto meno l’ammortamentob Obbligazioni azionariec Calcolato come ∆ Attivo− Passivo

Tabella 3: Conto Economico

Voce Valore

VdP 2700Fatturato 2500∆ Scorte (f − i) 200CdP 2000Acquisti 600Costo manodopera 900Ammortamenti 2000 500MONa 700OF -300PF +800RGCb 1200Impostec 600Utile 600

a Vedi Equazione (5) a Pagina 16.b Vedi Equazione (10) a Pagina 17.c Calcolato come RGC - Utile

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22 7 Esercizi Contabilita Interna

7 Esercizi Contabilita Interna

La struttura produttiva della Plastic e costituita da un reparto di produ-zione, un reparto di assemblaggio, un reparto di manutenzione e un centrodi controllo della qualita. La produzione avviene in modo prevalentementeautomatizzato, mentre l’assemblaggio e prevalentemente manuale. All’iniziodel mese di Aprile erano in corso di lavorazione due lotti (Blu e Rosso), delvalore rispettivamente di 20 e di 5 milioni. Le scorte di materie prime eranopari a 50 milioni, mentre non erano presenti scorte di prodotti finiti. Nel me-se di aprile viene iniziato un nuovo lotto (Verde). Le schede di lavorazionedel mese di Aprile sono sotto riportate (dati in milioni):

Lotto Blu 500 pezzi MD LD Ore macchina

Produzione 15 5 3Assemblaggio - 30 -

Lotto Rosso 400 pezzi MD LD Ore macchina

Produzione 8 2 7Assemblaggio - 20 -

Lotto Verde 200 pezzi MD LD Ore macchina

Produzione 12 3 1Assemblaggio - 0 -

Nel mese di aprile il lotto Blu viene terminato e venduto ad un prezzo di350.000 £ al pezzo. Vengono inoltre acquistati materiali per 30 milioni.Oltretutto durante il mese di aprile sono stati registrati i seguenti costi:

Produzione Assemblaggio

Ammortamenti 30 3Energia 2 1Lavoro Indiretto 8 14Materiali Indiretto - 2

Numero pezzi controllati 100 80

• I costi del controllo qualita sono stati pari a 9 milioni. Essi vengonoripartiti in base al numero di pezzi controllati nei due reparti

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7 Esercizi Contabilita Interna 23

• I costi del reparto di manutenzione sono stati pari a 11 milioni. Essivengono ripartiti in base agli ammortamenti dei due reparti

1. Si determini il costo unitario di produzione dei prodotti del lotto Blu

2. Si calcoli il valore dei WIP e delle scorte finali di materie prime

Calcolo delle basi di Allocazione:

Per il reparto Produzione: KProd = 30+2+8+5+103+7+1

= 5511

= 5

Per il reparto Assemblaggio: KAssem = 3+1+14+2+4+130+20

= 2550

= 0.5

Per il calcolo degli Overheads vedi Tabella 11 a Pagina 24.

Tabella 8: Job Order Costing (JOC) Lotto Blu

Lotto Blu MD LD OH Tot.

Produzione 15 -a 3 · 5 = 15 30Assemblaggio - 30a 15 45

a Nel reparto Produzione, si usa come base le ore macchinab 30 · 0.5 = 15 come Overhead

Quindi il totale del lotto Blu e 75. I pezzi del lotto blu sono 500.CPIBlu = 75

500= 0.15

Tabella 9: Job Order Costing (JOC) Lotto Rosso

Lotto Rosso MD LD OH Tot.

Produzione 8 -a 7 · 5 = 35 43Assemblaggio - 20 10 30

a Nel reparto Produzione, si usa come base le ore macchina

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24 7 Esercizi Contabilita Interna

Quindi il totale del lotto Rosso e 73. I pezzi del lotto blu sono 400.WIPRosso = 73

400= 0.1825

Tabella 10: Job Order Costing (JOC) Lotto Verde

Lotto Verde MD LD OH Tot.

Produzione 12 -a 1 · 5 = 5 17Assemblaggio - 0 - -

a Nel reparto Produzione, si usa come base le ore macchina

Quindi il totale del lotto Verde e 17. I pezzi del lotto blu sono 200.WIPV erde = 17

200= 0.085.

Il valore dei WIP totale e: WIPRosso + WIPV erde = 0.1825 + 0.085 = 0.2675Il valore delle scorte finali di materie prime sono: 50+30− (15+8+12) = 45

Tabella 11: Costi indiretti di produzione

Produzione Assemblaggio

Ammortamenti 30 3Energia 2 1Lavoro Indiretto 8 14Materiali Indiretto - 2Costi di controllo 5a 4a

Costi reparto manutenzione 10b 1b

Numero pezzi controllati 100 80

a I costi di controlo sono 9M in totale; vengono ripartiti in base al numero di pezzi.Quindi 9M

180 = 50000 dove 180 e la somma dei pezzi; 50000 · 100 = 5M invece per ilreparto assemblaggio 50000 · 80 = 4M

b I costi del reparto manutenzione vanno ripartiti secondo l’ammortamento; quindi 30+3 = 33 poi 11M

33 = 333.333 questo valore moltiplicato per 30 e 3 otteniamo che 10M

per il reparto Prod. e 1 per quello di Assemblaggio.

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8 Investimenti 25

8 Investimenti

Esistono due categorie di indicatori di valutazione:

1. Discount Cash Flow (DCF)

• NPV - Net present Value

• PI - Profitability index

• IRR - Internal rate of return

2. Non Discount Cash Flow (NDCF)

• PB - Pay Back

• ROI Finanziario

La differenza tra i due tipi di valutazione e che i primi, tengono conto del-l’attualizzazione: flussi di cassa attualizzati; mentre i secondi fanno parte diuna categoria piu imprecisa ma piu intuitiva.

8.1 NPV - Net Present Value

FF Rappresentano la differenza tra costi e ricavi.

NPV = −I0 +∞∑

n=0

FF

(1 + k)n(28)

8.2 PI - Profitability Index

PI =NPV

∞∑n=0

I0

(1 + k)n

+ 1 (29)

L’IRR viene presentato nella sezione 8.4 a Pagina 26. Il tempo di Pay back,viene calcolato come il momento in cui mi cominciano a ritornare dei soldidell’investimento fatto.

8.3 ROI finanziario

ROIF =MONFIN

I0

=

∑FFING −

∑FFUSC

I0

(30)

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26 A Lo Stato Patrimoniale

8.4 Schema Generale

Dal tema d’esame 5/09/2003

Tabella 12: Prodoto Delta

Anno Vendite FFING Costi FFUSC FF (1 + i) FFatt

0 -6000 1 -60001 350 14000a 8750b 10750c 3250d 1,25e 2600f

2 310 12400 7750 7750 4650 1,56 29763 250 10000 6250 6250 3750 1,953 19204 200 8000 5000 5000 3000 2,44 1228,85 100 4000 2500 2500 1500 3,05 491,526 90 3600 2250 2250 1350 3,814 353,89

NPV 3570,21g

a 350 · 40 = 14000 Ricavib 350 · 25 = 8750 Costic 8750 + 2000 = 10750 In quell’anno ci sono state 2000e di costi in piud 14000− 10750 = 3250 Ricavi meno i Costie (1 + k)n dove k tasso del capitale ed n e l’annof Flussi attualizzati: FF

(1+k)n nel nostro cas k = 25%g NPV =

∑ni=0

FFatt

(1+k)n

Per calcolare IRR cioe quel tasso che fa diventare NPV = 0, si procede pertentativi; in questo caso e 53%. Infatti ricalcolando i FFatt con k ' 53%l’NPV risulta essere uguale a zero.

A Lo Stato Patrimoniale

Il Bilancio e un documento che e formato da tre parti:

1. Lo Stato Patrimoniale

2. Il Conto Economico

3. La Nota Integrativa

Il primo descrive sia in termini di componenti attive che passive la situazionepatrimoniale di una impresa in un dato istante.Mentre il conto economico sintetizza i flussi di natura economica che interes-sano l’impresa in un dato arco di tempo.

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A Lo Stato Patrimoniale 27

Finalita del Bilancio Sono due:

1. Fornire una periodica ed attendibile conoscenza de:

(a) il risultato economico conseguito da una impresa (Conto economi-co)

(b) la composizione del patrimonio aziendale (stato patrimoniale)

2. Fornire degli elementi informativi essenziali affinche il bilancio possadare l’informazione dello stato economico, finanziario e patrimoniale diuna impresa.

L’attivo dello stato patrimonialee formato da:

1. Crediti verso i soci per versa-menti ancora dovuti

2. Immobilizzazioni

3. Attivo Circolante

4. Ratei e risconti attivi

Il passivo e formato da:

1. Patrimonio netto

2. Fondi per rischi ed oneri

3. TFR (trattamento di fine rap-porto)

4. Debiti

5. Ratei e risconti passivi

Queste grandi categorie si dividono a loro volta in sotto-categorie a Pagi-na 28 viene riportato la divisione attiva mentre a Pagina 29 viene riportataquella passiva.Nei temi d’esame spesso viene dato lo stato patrimoniale non ordinato e bi-sogna riordinarlo secondo la IV direttiva; cioe dividere le voci seguendo letabelle riportate nelle pagine successive.

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28 A Lo Stato Patrimoniale

A.1 Attivo

• Crediti verso i soci per versamentiancora dovuti

• Immobilizzazioni

– Immateriali

1. Costi di impianto edampliamento

2. Costi di ricerca svilup-po e pubblicita

3. Diritti di brevetto indu-striale

4. Concessioni licenze emarchi

5. Avviamento6. Immobilizzazioni in

corso e acconti

– Materiali

1. Terreni fabbricati menofondo ammortamenti

2. Impianti e macchinariomeno fondo ammorta-menti

3. Attrezzature industria-li e commerciali menofondo ammortamenti

4. Altri beni5. Immobilizzazioni in

corso ed acconti

– Finanziarie

1. Partecipazioni2. Crediti3. Altri titoli4. Azioni proprie

• Attivo Circolante

– Rimanenze

1. Materie prime sussidia-rie di consumo

2. Prodotti in corso di la-vorazione e semilavorati

3. Lavori in corso su ordi-nazione

4. Prodotti finiti e merci5. Acconti

– Crediti, con separata indica-zione

1. Verso clienti meno sva-lutazioni crediti

2. Verso imprese control-late

3. Verso imprese collegate4. Verso controllanti5. Altri

– Attivita finanziarie

1. Partecipazioni in im-prese controllate

2. Partecipazioni in im-prese collegate

3. Altre partecipazioni4. Azioni proprie5. Altri titoli

– Disponibilita liquide

1. Depositi bancari e po-stali

2. Assegni3. Denaro e valori di cassa

• Ratei e risconti attivi

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A Lo Stato Patrimoniale 29

A.2 Passivo

• Patrimonio netto

1. Capitale

2. Riserva da sovrapprezzo azioni

3. Riserva di valutazioni

4. Riserva legale

5. Riserva per azioni proprie di portafoglio

6. Riserve statuarie

7. Altre riserve

8. Utile portato a nuovo

9. Utile d’esercizio

• Fondo per rischi e oneri

1. Fondi di trattamento quiescenza

2. Fondi per imposte

3. Altri accantonamenti

• TFR trattamento di fine rapporto

• Debiti

1. Obbligazioni

2. Obbligazioni convertibili

3. Debiti verso le banche

4. Debiti verso altri finanziatori

5. Acconti

6. Debiti verso fornitori

7. Debiti rappresentati da titoli di credito

8. Debiti verso imprese controllate

9. Debiti verso imprese collegate

10. Debiti verso controllanti

11. Debiti tributari

12. Debiti verso istituti di previdenza

13. Altri debiti

• Ratei e risconti passivi

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30 B Conto Economico

B Conto Economico

A. Valore della produzione

(1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni

(2) Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semila-vorati finiti

(3) Variazione dei lavori in corso di lavorazione

(4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni

(5) Altri ricavi e proventi

B. Costi della produzione

(1) Per materie prime sussidiarie, di consumo e merci

(2) Per servizi

(3) Per godimento di beni e servizi

(4) Per il personale

a. Salari e stipendib. Oneri specialic. TFRd. Trattamento di quiescenza e similie. Altri costi

(5) Ammortamenti e svalutazioni

a. Ammortamento delle immobilizzazioni immaterialib. Ammortamento delle immobilizzazioni materialic. Altre svalutazioni delle immobilizzazionid. Svalutazione dei crediti compresi nell’attivo circolante e nelle di-

sponibilita liquide

(6) Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie di consumo emerci

(7) accantonamento per rischi

(8) altri accantonamenti

(9) Oneri diversi di gestione

Differenza tra valore di costi della produzione (Valore della Produzione - Costi Produz.)= MON

C. Proventi e oneri finanziari

(1) Proventi da partecipazioni

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B Conto Economico 31

(2) Altri proventi finanziari

a. Da crediti iscritti nelle immobilizzazionib. Da titoli iscritti nelle immobilizzazionic. Da titoli iscritti nell’attivo circolanted. Da proventi diversi dai precedenti

(3) Interessi e altri oneri finanziari

D. Rettifiche di valore di attivita finanziarie

(1) Rivalutazioni

a. Di partecipazionib. Di immobilizzazioni finanziariec. Di titoli iscritti nell’attivo circolante

(2) Svalutazioni

a. Di partecipazionib. Di immobilizzazioni finanziariec. Di titoli iscritti nell’attivo circolante

E. Proventi e oneri straordinari

(1) Proventi con separata indicazione delle plusvalenze da alienazioni

(2) Oneri con separata indicazione delle minusvalenze da alienazione e delleimposte relative a esercizi precedenti

F. Risultato prima delle imposte (A−B ± C ±D ± E)

(1) Imposte sul reddito d’esercizio

Utile d’esercizio