giardinaggio · pdf filepurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città,...

32

Upload: phamphuc

Post on 22-Feb-2018

213 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di
Page 2: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di
Page 3: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 3

Numero ZERO - Settembre/Ottobre 2006

Giardinaggio [email protected]

Pubblicazione e distribuzione gratuita

----------------------------Responsabile di redazione

Andrea Sommariva

CaporedattoreMassone Giada

RedazioneMassone Giada

Cantabrina GlaucoManzilli Clementina

Lodi LidiaRoccatagliata Giustina

Collaboratori di redazioneNoucetta KehdiWilliam TexierFabio Troya

Mal LaneAndrea SommarivaChristian Cantelli

----------------------------

Contatti:redazione ed informazioni [email protected]

Pubblicità:[email protected]

Giardinaggio Indoor è una pubblicazionebimestrale a distribuzione gratuita

edita da Giardinaggio IndoorVia Varenna, 121 R. - 16155 Genova ITALY

P. Iva 01564900999

----------------------------

I contenuti della pubblicazione sono diproprietà dell’editore, nessuna parte dellarivista può essere utilizzata senza espressoconsenso dell’editore. Le opinioni contenutenella pubblicazione ed espresse negli articoli

dai giornalisti partecipanti alla redazionesono da considerarsi personali e non

necessariamente condivise dall’editore.

SOMMARIOSOMMARIO

EDITORIALE...................................4

NUOVI PRODOTTI.........................6

L’ESPERTO RISPONDE.................10

L’ARTE DELL’IDROPONICA..........15

LE TALEE.......................................17

IDROPONICA O TERRA?..............19

L’ORTO IN CITTA’..........................24

L’ABC DELL’IDROPONICA............25

NEWS ............27

IDROPONICA: LA STORIA 28

LA MISURAZIONE DELL’EC..........29

Page 4: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

EditorialeEditorialea cura di Andrea Sommariva

Nasce “Giardinaggio Indoor” la pubblicazione bimestrale dedicata alla coltivazione in ambiente chiuso ed a tutti gli aspetti ad essa direttamente od indirettamente legati.

La rivista si rivolge a tutti coloro che, interessati a realizzare spazi verdi in ambiente domestico, necessitano infor-mazioni tecniche e contatti tecnico-commerciali per raggiungere il proprio scopo: realizzare la propria coltivazione interna e controllata nonostante avversità di tipo ambientale e stagionale.

Chiunque già utilizza o vorrebbe utilizzare piccoli sistemi idroponici, magari inseriti in un contesto a condizioni clima-tiche controllate, sa bene che non è molto facile reperire informazioni e prodotti di questo genere in Italia. Mentre in nord Europa e nei paesi anglosassoni il giardinaggio indoor è da tempo un hobby discretamente diffuso, in Italia, paese soleggiato e dal clima (ex) mite, l’appassionato attende la giusta stagione e si limita a coltivare le sue piante in campo aperto.

Purtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, grandi o piccole, e molto spesso non dispone di uno spazio proprio da dedicare al giardinaggio. La redazione di Giardinaggio Indoor è convinta che crescerà esponenzialmente il numero di appassionati a queste tecniche, in Italia, e si pone come obiettivo di divenire il tratto di unione fra gli appassionati ed i curiosi da una parte ed i maggiori attori e produttori di piccola idroponica e di prodotti per l’indoor dall’altra.

Oggi molti pensano sia impossibile far crescere certe piante anche d’inverno, produrre velocemente talee in ogni periodo dell’anno, coltivare piante dalle necessità climatiche diffi cili, ottenere abbondanti raccolti fuori stagione e produrre ortaggi biologici per consumo familiare realmente esenti da metalli pesanti.

G.I. si prefi gge di aiutare i pollici verdi più esigenti e curiosi a conoscere nuove tecniche e prodotti e lo fa anche importando parte del ricchissimo patrimonio di conoscenza specifi ca esistente all’estero, attingendo dalle fonti inter-nazionali più autorevoli e con il chiaro obiettivo di collegare l’offerta internazionale al coltivatore indoor italiano.

La redazione di G.I. è composta da elementi internazionali accomunati da lunga esperienza di utilizzo o di produzione di articoli per il giardinaggio indoor. Coniugando le informazioni tecniche da noi trattate con la conoscenza delle ne-cessità della pianta coltivata, il coltivatore indoor sarà in grado di ottenere splendidi risultati, comparabili ed in molti casi migliori di quelli ottenuti con la coltivazione in pieno sole e realizzabili durante tutto l’anno.

Giardinaggio Indoor è una rivista a distribuzione gratuita che si sostiene attraverso la vendita di spazi pubblicitari ad alcuni fra i più importanti attori del mercato mondiale della coltivazione indoor. E’ reperibile presso i punti vendita specializzati o in abbonamento postale.

“Giardinaggio Indoor” tratta argomenti relativi a:

- PROPAGAZIONE, COLTIVAZIONE E MATURAZIONE DI VEGETALI IN AMBIENTE CHIUSO, UTILIZZAN-DO SIA PICCOLI E MEDI SISTEMI IDROPONICI ED AEROPONICI, CHE TRADIZIONALI VASI CON FIBRA VEGETALE O TERRICCIO.

- REALIZZAZIONE DI AMBIENTI A FOTOPERIODO CONTROLLATO.

- AUTOMAZIONE E CONTROLLO DEL CLIMA: UMIDITA’, VENTILAZIONE, AERAZIONE, TEMPERATURA, ANIDRIDE CARBONICA.

- AUTOMAZIONE DELLA NUTRIZIONE E DEL CONTROLLO DEI PARAMETRI DI ACIDITA’ E SOLIDI DI-SCIOLTI.

- COLTIVAZIONE “BIOPONICA” BASATA SULL’UTILIZZO DI NUTRIMENTI PER IDROPONICA DI NATURA ORGANICA, BIOLOGICAMENTE CERTIFICATI ED IMPIEGABILI SIA IN COLTURE COMMERCIALI CHE PER CONSUMO CASALINGO.

- TUTTI GLI ASPETTI DIRETTAMENTE OD INDIRETTAMENTE COLLEGATI ALLA CREAZIONE E GESTIONE DI GIARDINI INTERNI.

Giardinaggio Indoor può essere liberamente scaricata dal sito: www.giardinaggioindoor.it

Attenzione: essendo il numero zero una versione a tiratura contenuta,questo redazionale ed altri articoli appariranno anche nel primo numero di G.I.

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 4

Page 5: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di
Page 6: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

NUOVI PRODOTTINUOVI PRODOTTI

HIGROMITE NATURAL GARDEN WHOLESALE

La National Garden Wholesale presenta higromite, un medium di concezione innovativa: si tratta di mate-riale estratto da depositi vulcanici in Nord America, in una zona dove milioni di anni fa si trovava un lago.Le alghe hanno lasciato ingenti quantità di silicati, che ritroviamo in questo substrato e che aiutano le piante a sviluppare un sistema radicale più forte e sano e a crescere rigogliose.

E’ un prodotto assai versatile: può essere usato in qualunque tipo di coltivazione, mescolato al cocco, alla terra o all’argilla, aumentandone la capacità di assorbimento dell’ acqua e dei nutrienti; ottimo anche nella tecnica a strati, posto in fondo ai vasi.

Higromite è altamente poroso ed è capace di assor-bire fi no a 150% del proprio peso in acqua, per poi rilasciarla gradualmente: questo elimina qualsiasi ri-schio di sovrairrigazione; inoltre la porosità favorisce l’aerazione.

Si tratta di un substrato completamente riutilizzabi-le, che mantiene le sue caratteristiche inalterate nel tempo, è sterile e non contiene batteri, semi estranei o malattie, ma rilascia attivamente microelementi utili.

BIOSEVIAGENERAL HYDROPONICS EUROPE

BIOPONICABrevetto internazionale n° 05.11569, 15/11/05

100% IDROPONICAORGANICA

Per molti anni i ricercatori di General Hydroponics hanno studiato inten-samente con prove sperimentali e pratiche la via organica all’idroponica e grazie al lavoro svolto da William Texier nel 2004 si è giunti oggi nel 2006 ad avere un prodotto pronto all’uso, semplice ed effi cace per col-tivare con i vantaggi tecnici dell’idro-ponica e la genuinità del risultato biologico: BIOSEVIA infatti risponde al regolamento europeo N° 2092/91 sulla coltura biologica.

Nutrimento per le piante 100% or-ganico, è adatto sia alla coltura bio-logica in terra che come nutrimento biologico per colture idroponiche.

La sua formula speciale è studiata per essere solubile al 100% in acqua senza lasciare tracce e odori nocivi, principale problema dei tradizionali fertilizzanti organici in coltura idro.

Non lascia quindi depositi nei goccio-latori né intasa il sistema di pompag-gio, si degrada molto velocemente impedendo così la prolifi cazione di batteri patogeni nella riserva.

Contiene acidi umici che migliorano la salute della pianta.

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 6

RASSEGNA DELLE PIÙ INTERESSANTI NOVITÀ SUL MERCATO RASSEGNA DELLE PIÙ INTERESSANTI NOVITÀ SUL MERCATO

Page 7: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di
Page 8: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

BUDLINKHYDROPONIC GENERATIONS

Dopo anni di ricerca nasce Budlink, un pratico prodotto in grado di for-nire alle vostre piante i silicati che necessitano, direttamente in forma liquida. Una soluzione concreta al-l’annoso problema della mancanza di questi elementi, che abbondano nel terreno ma che è tanto diffi cile apportare correttamente in idropo-nica.I silicati aiutano la pianta a difen-dersi dagli insetti e dai batteri, in-tegrandosi nelle pareti delle cellule migliorandone e rinforzandone la struttura.

Aiutano inoltre ad evitare nocivi ac-cumuli di nutrienti nei tessuti e a ri-durre la perdita dell’acqua attraver-so la traspirazione.Utilizzato in forma di spray foliare Budlink costituirà una barriera par-ticolarmente effi cace contro batteri e affi ni.

Biosevia nutrimento biologico

FYTOCELL

Direttamente da Melbourne, Austra-lia, arriva un nuovo substrato per il fuori suolo: si tratta di un materiale bianco, leggero, spugnoso, sterile, dal pH neutro, completamente bio-degradabile.L’interno e ricco di minute bolle d’aria che rendono impossibile la sovrairrigazione e mantengono ossi-genate le radici: in questo materiale infatti è stabile la proporzione 37% aria e 60% acqua, ideale per qua-lunque pianta.

Si tratta di un substrato facile da maneggiare, prodotto in diversi for-mati per venire incontro ad ogni esi-genza, dalla propagazione alla colti-vazione di fi ori o ortaggi, sia a livello hobbistico che commerciale.

L’ORTO IDROPONICOROBERTO DE’ RISI

Il testo propone tecniche di impianto per colture fuori suolo, studiate per soddisfare le esigenze degli appas-sionati di orticultura, ai quali offre un concreto strumento operativo per sfruttare spazi domestici di ogni di-mensione. Si tratta di un manuale di coltivazione idroponica di ortaggi ad uso casalingo, che propone tecniche lungamente sperimentate desunte da quelle industriali, riadattate in maniera da permettere all’appassio-nato di disporre del proprio orticello biologico e magari trarne un piccolo profi tto. Corredato di schede di colti-vazione dei singoli ortaggi e consigli pratici, con foto a colori e tabelle, si rivela un utile strumento anche per studenti e tecnici del settore.Roberto de’ Risi è considerato uno dei pionieri nel settore dell’idrocol-tura in Italia, e dal 1986 è direttore tecnico di un’azienda del settore.In italiano.

Fytocell substrato (sotto)

NEEM REPELHYDROGARDEN

L’olio di Neem viene estratto dai semi della Azadirachta Indica, un albero che cresce in India e Sud America e che è da sempre utilizzato nella me-dicina Ayurveda e in omeopatia.

Vengono utilizzate anche foglia, cor-teccia e legno, tuttavia il seme rima-ne l’elemento più attivo.

In grado di contrastare batteri, fun-ghi e insetti, resta uno dei più validi alleati per sconfi ggere le infestazio-ni: è utilizzato in via preventiva sia per via radicale che per via foliare.

I metaboliti che la pianta elabora a partire da questa sostanza sono par-ticolarmente sgraditi agli insetti no-civi senza essere dannosi per quelli utili, ed è inoltre un riequilibratore e uno stimolatore della crescita delle piante.

Neem Repel, puro olio di neem, è un prodotto utilissimo per prevenire deleterie infestazioni e contribuire al tempo stesso a migliorare la salute della pianta: non ha nessuna con-troindicazione.

Tenere una buona scorta di questo prodotto può letteralmente salva-re le piante e il raccolto, ed evitare spiacevoli lotte con i parassiti.

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 8

NUOVI PRODOTTINUOVI PRODOTTI

Page 9: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di
Page 10: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

Vorrei sapere se giovani piante coltivate nel terreno possono es-sere trasferite in idroponica.

Non è impossibile, ma spesso è diffi -coltoso e il risultato è incerto.Innanzitutto devi estrarre la pianta con tutta la zolla facendo attenzio-ne a non spezzare le radici e a non danneggiarle.

Poi scuotila delicatamente, e sciac-quala per rimuovere ogni residuo di terriccio e impurità: è un’operazione molto importante, che va fatta con grande attenzione e cautela.

Se la pianta ha molte foglie rimuo-vi quelle più in basso, poi mettila in un vaso pieno d’acqua tiepida, con le radici completamente immerse, meglio sarebbe se con un ossigena-tore.

Dopo circa 24 ore, tirala fuori, sciac-quala ancora, e mettila nel tuo idro-sistema.

Non vi è problema alcuno invece per interrare giovani piante nate in idro-ponica, che saranno più forti e rigo-gliose di quelle nate in terra.

L’ESPERTO RISPONDEL’ESPERTO RISPONDE

Le piante cresciute in unsistema idroponico

hanno uno sviluppo radicalemigliore e più

veloce, e sono generalmentepiù sane e resistenti: germinaree sviluppare le giovani piantine

fuori suolo per poitrapiantarle in terra è una

tecnica molto diffusa.Anche in caso di talee si puòprocedere nello stesso modo.

Passare invece dalla terraall’idroponica è diffi coltoso.

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 10

HAI UNA DOMANDA PER L’ESPERTO DI GIARDINAGGIO INDOOR?HAI UNA DOMANDA PER L’ESPERTO DI GIARDINAGGIO INDOOR?SCRIVI QUI: [email protected] SCRIVI QUI: [email protected]

Mi piacerebbe sapere che tipo di substrato necessita un’orchidea del genere phalaenopsis.

L’argilla espansa e perlite sono senz’altro i substrati più economici, e inoltre trattengono l’umidità.

Ricorda che si tratta di materia-li inerti, quindi fai molta attenzione alla quantità di fertilizzante: inoltrese non usi un nutrimento foliare ri-corda di lavare spesso il substrato, in modo da evitare accumulo di sali.In alternativa, puoi ricorrere alla corteccia, che decomponendosi libe-ra microelementi utili alla pianta.In ogni caso l’ultima parola va al vi-vaista di fi ducia che ti ha venduto la singola pianta e ne conosce bene le caratteristiche.

Per il mio impianto idroponico di medie dimensioni uso l’acqua del rubinetto, che però ho notato essere additivata con una certa quantità di cloro.Può essere un problema?Cosa posso fare per mitigarne gli effetti?

Il cloro viene aggiunto come disin-fettante dall’acquedotto, in dosi va-riabili da zona a zona.

Non si tratta di un problema insor-montabile, basta che ti ricordi di lasciare l’acqua a decantare in in recipiente aperto, meglio se con un ossigenatore, per 48 ore prima di aggiungerla al tuo idrosistema.

Alcune persone, avendo sistemi poco capienti, si orientano addirittura sul-l’acqua in bottiglia, in modo da pote-re avere subito sott’occhio composi-zione e pH, e senza l’inconveniente del cloro.

Per chi coltiva in grande invece, può essere interessante un impianto per l’osmosi inversa, utilizzato anche in acquariologia e per l’alimentazione umana: permette infatti l’elimina-zione di particelle inquinanti anche infi nitesimali, compresi virus, batteri ed impurità in genere, arrivando alla totale purezza batteriologica.

Page 11: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

L’ESPERTO RISPONDEL’ESPERTO RISPONDE

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 11

Posso utilizzare la fi bra di cocco Posso utilizzare la fi bra di cocco nel mio nuovo sistema idroponi-nel mio nuovo sistema idroponi-co “a secchio”?co “a secchio”?

Assolutamente no, il cocco è un ot-timo sostituto del terriccio, a cui si può anche mischiare per renderlo più drenante e leggero, ma non è adatto come medium del tuo sistema: corri il rischio di otturare i tubi e ti ritrove-resti con una poltiglia fangosa a far marcire la tua pianta.Usa l’argilla, o il silicato fossile, dopo averli ben sciacquati sotto acqua corrente, e ricorda di lavarli dopo ogni ciclo di coltivazione.

Ho una piccola serra in cui col-tivo a livello amatoriale diver-si tipi di verdura in idroponica, e recentemente ho notato una preoccupante infestazione di ra-gnetti rossi.Ho provato a risolvere con pro-dotti biologici in spray, ma non sembra essere suffi ciente.Esiste un altro sistema biocom-patibile per stroncare defi nitiva-mente questo parassita?

Affi dati agli antagonisti naturali, in questo caso il Phytoseiulus persimi-lis, un insetto poco più grande del ragnetto rosso, molto mobile e as-sai aggressivo, che ti libererà dallo sgradito ospite.Lo puoi reperire in grandi garden o presso i fornitori dei vivaisti, i quali hanno un apposito settore denomi-nato appunto “controllo biologico”, dove allevano questi ed altri utili in-setti.Il controllo naturale dei parassiti co-stituisce un argomento affascinante che approfondiremo in futuro.

Annaffi a spesso, anche tutti i gior-ni se fa molto caldo e il terreno si asciuga in fretta: contrariamente a quanto si pensa infatti, anche i cac-tus necessitano di molta acqua.Attenzione che non si formino rista- gni nel sottovaso e che il terreno non resti zuppo, e cerca di non bagnare mai la pianta direttamente, per evi-tare che marcisca.

Ho acquistato recentemente una palma da cocco, alta una settan-tina di centimetri, in un super-mercato.Il vaso mi pareva molto piccolo, così l’ho trapiantata, ma in pochi giorni le foglie si sono riempite di puntini gialli e marroni, e han-no iniziato a seccare ai bordi.Può essere un fenomeno legato allo stress?Come posso intervenire?

Senza vedere la pianta e senza dati sul terriccio nè sull’esposizione è dif-fi cile farsi un’idea precisa: potrebbe trattarsi di carenza di potassio, ma non è da escludersi lo stress per i repentino spostamento e travaso.In futuro evita di comprare piante nei supermercati: non offrono alcu-na garanzia nè assistenza e spesso i vegetali arrivano già provati dal tra-sporto.

Vorrei reinvasare una piccola pianta grassa: quale è il periodo dell’anno più adatto?Inoltre vorrei sapere se devo in-naffi arla ed eventualmente con che frequenza.

Il periodo migliore per il reinvaso è marzo, quando la ripresa vegetativa della pianta sarà al massimo. E’ im-portante scegliere il terriccio apposi-to, molto drenante, e posizionare la pianta in una zona ben soleggiata.

Cactus in coltivazione idroponica

Esistono diversitipi di coccinella,tutte impiegate

nella lotta controgli insetti dannosidi cui si cibano,

sia allo statoadulto che inquello larvale.

Ideali percontrastare

infestazioni diacari, coccinigliae ragno rosso,sono reperibili

nella biofabbriche.

HAI UNA DOMANDA PER L’ESPERTO DI GIARDINAGGIO INDOOR?HAI UNA DOMANDA PER L’ESPERTO DI GIARDINAGGIO INDOOR?SCRIVI QUI: [email protected] SCRIVI QUI: [email protected]

Posso utilizzare la fi bra di cocco nel mio nuovo sistema idroponi-co “a secchio”?

Page 12: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di
Page 13: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 13

di William Texier

Durante gli ultimi 20 anni, i progres-si nella tecnica della coltivazione in-door sono stati talmente notevoli da ottenere sistemi idroponici di prezzo e dimensioni contenuti, idonei anche al semplice appassionato, che potrà tranquillamente utilizzarli sul balco-ne, sulla veranda, oppure in casa davanti ad una fi nestra o sotto una luce artifi ciale.

Se lo spazio a disposizione è mol-to, non manca l’offerta di sistemi da serra, per permettere un ricco, sano e abbondante raccolto, da distribuire tra amici e conoscenti o da rivende-re.

E’ fatto noto che in idroponica la qualità del prodotto è superiore per sapore, resa, rapidità di sviluppo, sfruttamento delle potenzialità del-la pianta, e che ovviamente offre la certezza di una pianta non trattata con sostanze pericolose per la salute.

Poiché questi sistemi hanno una grande scorta di acqua, si potreb-be pensare che le piante siano qua-si autosuffi cienti, e che scegliendo questa tecnica di coltivazione si non sia necessario dedicare molto tempo alle nostre piantine, ma non è così: il loro metabolismo infatti è più veloce e richiede cure.

Le motivazioni che spingono verso l’idroponica non vanno cercate nella mancanza di tempo per badare al-l’orto tradizionale, ma nella ricerca di un risultato di qualità superiore.

In effetti, l’argomento è spesso fon-te di una certa confusione, dovuta anche ad un certo uso disinvolto dei termini: per idro coltura, ad esem-pio, s’intende di solito un sistema passivo, che si avvale di accessori quali gocciolatori.

L’idroponica è una tecnica dinamica, che sfrutta l’uso di pompe per creare un ricircolo di soluzione nutritiva e di ossigeno.Vediamo quali sono i sistemi più comuni, classifi cati approssimativa-mente in quattro categorie a secon-da della tecnologia usata:

Sistemi a gocciolamento

Partendo da una linea principale, piccoli tubi di plastica portano ad in-tervalli regolari, scanditi da un timer, l’elemento nutritivo ad ogni singola pianta.Si tratta di un sistema sviluppato in lunghezza, composto da vassoi ret-tangolari contenenti lastre di sub-strato neutro, come la fi bra di coc-

co, sulle quali sono adagiati cubi di rockwool in cui la pianta è radicata.Un serbatoio posto nella parte infe-riore convoglia l’acqua in eccesso e a seconda del sistema, la rimette in circolo o la espelle.

Questo tipo di sistema può essere anche molto piccolo, 30x55 cm, ed è versatile e semplice da utilizzare anche per un principiante, in quanto entro certi limiti il medium protegge le radici dagli sbalzi di temperatura e d’umidità, e dagli errori dell’ope-ratore.

L’irrigazione è la parte più comples-sa: troppa acqua e le radici si de-comporranno per mancanza di ossi-geno, non abbastanza ed i sali si si accumuleranno nel cubo di rockwool impedendo l’assorbimento dei nu-trienti.

Esiste inoltre un problema ecologi-co: è necessario cambiare il medium ad ogni ciclo di coltivazione, produ-cendo rifi uti non riciclabili; se per l’amatore è una piccola noia, diventa un fattore assai importante nei pae-si con una massiccia produzione in serra, come l’Olanda, dove la lana di roccia è impiegata in quantità indu-striali sia nella coltivazione dei fi ori che dell’ortofrutta.

L’ARTE dell’IDROPONICAL’ARTE dell’IDROPONICA

Page 14: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di
Page 15: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 15

L’arte dell’idroponica

Ebb e fl ood

Il sistema è solitamente di forma quadrata, composto da un vassoio forato e da un serbatoio sottostan-te.

Ad intervalli regolari una pompa temporizzata riempie d’acqua fer-tilizzata il vassoio colmo di mate-riale di ancoraggio (lana di roccia o, meglio, argilla, meno incline alle infestazioni d’alghe e più ecologica), dal quale poi defl uisce dagli appositi fori, tornando nel serbatoio.

Un sistema alternativo prevede che il vassoio resti vuoto e che le piante siano direttamente inserite in appo-siti buchi.

Alzando e abbassando lentamente il livello dell’acqua si produce un’eccel-lente ossigenazione, fondamentale per la buona riuscita di una coltiva-zione idroponica, ma resta indispen-sabile una buona gestione idrica per evitare danni alla piante: nell’insie-me si tratta di un sistema che può dare grandi soddisfazioni, ma non adatto ai principianti e che richiede un po’ di pratica per un risultato ot-timale.

N.F.T. (Nutrient Film Technique)

Sviluppato in Inghilterra da A. Coo-per negli anni 60, si tratta del primo vero sistema idroponico, semplice da assemblare con pezzi reperibili nei negozi di ferramenta.

L’elemento nutritivo è distribuito in forma di sottile pellicola d’acqua dal fl usso costante, grazie ad un sempli-ce ma ingegnoso metodo: si tratta di una tavola leggermente inclinata, montata su una struttura metallica e ricoperta da un foglio di plastica, su cui vengono disposte le piantine nei cubi di rockwool.

La plastica è piegata e fi ssata in modo da formare una depressione centrale in cui l’acqua può scorrere, e sul fondo è presente una canalet-ta che convoglia il liquido irriguo nel serbatoio, da dove rientrerà in cir-colo. Il sistema offre buona buona ossige-nazione, ma in caso di guasto l’au-tonomia delle piante è di poche ore, ed è sconsigliato per coltivazioni di vegetali di grandi dimensioni per la scarsa possibilità di gestione di gros-se masse radicali.

Idro aeroponica

Questa tecnologia è stata sviluppata simultaneamente in Israele e all’uni-versità del Davis in California, negli anni 70, ed è un metodo di coltiva-zione molto apprezzato e diffuso.

E’ un sistema a ricircolo, ecologico e senza sprechi, con un’alta auto-nomia. Il movimento continuo del-la soluzione fertilizzante garantisce ossigenazione e evita ristagni nocivi nella zona radicale. Questi sistemi sono costituiti da due secchi, inca-strati l’uno nell’altro: quello superio-re, dal fondo bucherellato, contiene un medium d’ancoraggio, come l’ar-gilla, mentre quello inferiore svolge la funzione di serbatoio.

Nella colonna d’irrigazione che colle-ga i due contenitori viene pompata aria attraverso un ossigenatore: il livello dell’acqua sale e bagna l’ar-gilla.Poi, per effetto della gravità stessa, il liquido si convoglia verso il fondo forato e torna nel serbatoio, dove viene rimesso in circolo.

Questo tipo di “vasi attivi” sono ideali per singole piante, che possono svi-lupparvici per anni e raggiungere di-mensioni impressionanti, ma hanno un’autonomia di pochi giorni se non vengono dotati di un serbatoio sup-plementare.

Per operare su più larga scala, ci si può orientare su unità modulari: si tratta di tubi, con fori in cui inserire cestelli forati colmi di argilla espansa per l’ancoraggio della piante, in cui scorre un fl usso consistente (della profondità di circa 8 cm.) di soluzio-ne nutriente.

L’acqua fertilizzata viene erogata in getti, che permettono la forte ossi-genazione da cui deriva il termine aeroponica, e che garantiscono una crescita realmente impressionante.Questo tipo di sistema, proposto in un’ampia varietà di misure (da 2x1 metro a 30x7 metri), permette il ri-ciclo di tutti i materiali impiegati, e un ottimale controllo diretto del fl us-so d’acqua (con la pompa sempre accesa o spenta durante la notte).

Richiede tuttavia una certa attenzio-ne per la temperatura del liquido, in cui le radici sono immerse totalmen-te, e un ambiente ben arieggiato.

Page 16: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

QUALE SCEGLIERE?

Per una scelta ponderata, bisogna prendere in considerazione diversi fattori: lo spazio a disposizione, gli obbiettivi da raggiungere, i mezzi fi -nanziari ed il tempo a disposizione per il progetto.

Come regola generale, migliore è il sistema e più veloce è la crescita, ma anche più impegnativa la manu-tenzione.E’ da prevedere una spesa iniziale considerevole, ma che verrà in fretta ammortizzata dai risultati ottenuti.

Qualunque sia la scelta fi nale, ci sono alcune regole fondamentali a cui attenersi:

- ventilazione: la stanza in cui te-nete le vostre piante deve essere arieggiata molto bene per elimi-nare l’eccesso di umidità e per apportare CO2.

- alcuni ventilatori saranno d’aiuto per eliminare le tasche d’aria cal-da e umida e per rendere il fusto delle piante più robusto.

- in caso di luci artifi ciali va ricor-dato che il loro raggio d’azione è piuttosto limitato, quindi andran-no tenute il più possibile vicino alle piante, facendo però atten-zione a non bruciarle.La distanza consigliata varia a se-conda del tipo di bulbo utilizzato.Può essere utile potare i rami più bassi che ricevono poca luce.

- in estate, se coltivate in uno spa-zio ristretto, può essere una buo-na idea accendere le luci di notte, approfi ttando del fresco.

- La soluzione nutriente deve esse-re mantenuta più fredda possibi-le per tenere alta l’ossigenazione delle radici: la temperatura ideale è attorno ai 18 C°, e il ph deve avere un valore compreso tra 5,5 e 6,5.

Il valore ideale dell’EC è tra 0,4 e 0.8 per le talee, 1,6 per le pianti-ne giovani, 2,0 per lo stadio vege-tativo, e tra 1 e 1,8 per lo stadio di fi oritura o fruttifi cazione.

- La scelta dei nutrenti è molto im-portante: per defi nizione il me-dium deve essere neutro, quindi fertilizzanti costituiscono la sola fonte di nutrimento per la pianta.

Deve essere completo e bilancia-to, i sali devono essere puri per un migliore assorbimento, ed è da preferirsi liquido perché non intasi le canaline.

Leggete con attenzione le etichette e non esitate a fare qualche test com-parativo personale: la fertilizzazione è un fattore che infl uirà moltissimo sulla vostra coltivazione.

Per più di 20 anni ho coltivato le mie piante in idroponica: pianto sempre alcuni esemplari in terra, per com-parare gli sviluppi.La differenza nei risultati non smet-te di stupirmi. Solo poche specie non danno grandi soddisfazioni con questa tecnica: di solito si tratta di piante diffi cili da trapiantare e che necessitano di essere seminate e germinate nello stesso posto dove cresceranno.

La qualità della produzione è l’obiet-tivo principale del coltivatore dome-stico: purtroppo nessun fertilizza-te specifi co, che io sappia, è stato certifi cato come organico (anche se alcuni si fregiano di tale caratteristi-ca). Infatti, perché un nutrimento sia organico, deve essere prodotto da organismi viventi e poi reso di-sponibile per il sostentamento della pianta; in idroponica, questi orga-nismi competono con le piante per l’ossigeno, prosperano e si sviluppa-no al punto di colonizzare il sistema e le radici impedendone le funzioni vitali.

Sono tuttavia in commercio prodotti ad alto valore nutritivo, con una resa pari o superiore ai migliori terricci.In questi anni ho fatto il possibile per ottenere un tipo di coltivazione il più possibile biologica, per quanto un intrico di tubi di plastica non ri-chiami alla mente qualcosa di vicino alla natura: non ho mai fatto ricor-so ad antiparassitari (o, ovviamente ai diserbanti), ricorrendo agli insetti predatori per ricreare un microco-smo biologicamente differenziato.E’ una sfi da affascinante.

La coltivazione delle piante, nel-l’equilibrio tra tecnologia e rispetto della natura, dona grandi soddisfa-zioni e grandi risultati: spero possia-te scoprirlo in prima persona.

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 16

Esistono moltissimi generidi Orchidea, la maggiorparte dei quali si prestaparticolarmente bene

alla coltivazione fuori suolo.

L’arte dell’idroponica

PER CONCLUDERE

Page 17: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 17

La propagazione per talea è un metodo molto valido,

usato sia in orticoltura che in fl oricoltura, per ottenere

cloni perfetti della pianta madre. La semplicità di questa

tecnica la rende adatta anche ai neofi ti e può dare grandi

soddisfazioni. Per avere consigli sulla la tipologia di

clonazione che più si addice alle vostre piante,

chiedete al vostro negoziante di fi ducia.

LA PROPAGAZIONE PER TALEA

La talea è un metodo di propaga-zione molto utilizzato, poichè offre notevoli vantaggi: da una singola pianta, anche piccola, si possono ot-tenere innumerevoli talee che diven-teranno identiche alla pianta madre.

Da ogni pianta si possono produrre talee di tipo differente: ad esempio i gerani radicano molto facilmente per talea erbacea, nelle rose si procede quasi esclusivamente per talea le-gnosa, fi cus e begonie si propagano rapidamente per talea fogliare.Prima di prelevare il materiale per procedere è quindi bene informarsi sul tipo di talea che ci può garanti-re maggiori successi a seconda della varietà che vogliamo propagare.

Vediamo in breve le tipologie:

Talee erbaceeLe talee erbacee si praticano in pri-mavera su piante perenni e piccoli arbusti, prelevando un piccolo ra-metto, e avendo l’accortezza di stac-care con esso anche una piccola por-zione laterale del fusto.

Talee semilegnoseLe talee semilegnose si praticano in estate su alberi e arbusti, prelevan-do porzioni di ramo giovane di 10-15 cm., già parzialmente lignifi cate.Si interrano per alcuni centimetri, inserendo nel composto di radicazio-ne almeno un nodo, punto da cui si

svilupperanno le nuove radici, aven-do la cura di rimuovere le foglie nella parte bassa.

Talee legnoseLe talee legnose si praticano in au-tunno, prelevando porzioni di rami dell’anno precedente, bastano 10-15 cm., badando di scorticare leg-germente la corteccia alla base e di togliere le foglie alla base: le foglie restanti vanno tagliate circa a metà.Questo tipo di talea si pratica so-prattutto con le piante ad alto fusto.

Talee di fogliaLe talee di foglia si praticano in pri-mavera o a fi ne estate, prelevando foglie con picciolo oppure porzioni di foglia, come nel caso della begonia.

In genere queste talee si praticano con piante dalle foglie succulente, scegliendo le foglie più sane, possi-bilmente tra quelle prodotte già da alcune settimane.

Talee di radiceSi tratta di un metodo poco utiliz-zato: si procede a fi ne inverno o in

primavera, prelevando una porzione di radice comprendente un apice ra-dicale, e la si interra poco profonda-mente.

Talee di cactacee Le talee di cactus e di piante succu-lente radicano con tale facilità, che questo metodo di propagazione vie-ne utilizzato anche nel caso di pian-te malate, dalle quali si prelevano le parti sane con un taglio netto.

Le parti ottenute vanno lasciate asciugare qualche giorno e sempli-cemente interrate.

l e T A L E El e T A L E E

Page 18: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 18

COME PROCEDERE

Una volta prelevate le porzioni di fu-sto, foglia o radice, dovremo porle in un contenitore, in cui avremo messo il substrato che preferiamo.

Coltivando in idroponica è consiglia-bile utilizzare cubetti di rockwool: si tratta di materiale inerte, pratico da maneggiare e da gestire.

Sarà suffi ciente prenderne uno per talea, lasciarlo in ammollo in acqua tiepida per qualche ora, strizzarlo bene ed infi ne inserire il gambo per un paio di centimetri nel foro pree-sistente.

Se coltiviamo in terra, bisogna ri-cordare che la miscela deve esse-re leggera, arieggiata e non troppo drenante: in genere si utilizza un miscuglio di sabbia e torba, a cui si aggiunge una piccola parte di perli-te, per aumentare l’aerazione, e di vermiculite, per conservare l’umidi-tà.

Per evitare lo sviluppo di muffe è consigliabile sterilizzare il terreno, con vapore o in forno, a 100-120°C per alcuni minuti.

E’ possibile rivolgersi ad un negozio specializzato e acquistare diretta-mente il terriccio adatto già precon-fezionato.

Le porzioni di stelo vanno interrate di alcuni centimetri, premendo con delicatezza la terra intorno alla base, mentre le talee di foglia si appoggia-

COSA SERVE: MATERIALI

Innanzitutto uno strumento molto affi lato, meglio un bisturi o una cesoia apposita,per praticare incisioni nette, decise, senza strappi o sfrangiamenti del tessuto:

si procede con un taglio obliquo, come nelle potature. Dopo ogni uso, sterilizzare il materiale.

In un negozio specializzato possiamo trovarel’indispensabile ormone radicante, in gel o in polvere, in cui va intinta

la parte inferiore della talea prima di metterla a dimora.Questo trattamento, atossico e biologicamente compatibile,

aumenterà esponenzialmente le probabilità di buona riuscita.

Contenitori poco profondi e perfettamente puliti,meglio se sterilizzati, in cui porre le nostre piccole talee.

Esistono in commercio

sistemi pensati

appositamente per le talee,

poco ingombranti

e particolarmente effi caci.

Prevedono a seconda del

modello, l’uso di ossigenatori,

riscalatori, o coperchi, e

permettono l’accesso

e la manutenzione

delle singole talee.

no solamente sul substrato di radi-cazione.

Il substrato va mantenuto costante-mente umido, e per evitare un ec-cesso d’acqua che farebbe marcire le piante è bene vaporizzare più vol-te al giorno piuttosto che bagnare direttamente.

Se l’umidità ambientale fosse insuf-fi ciente, si può ricorrere a miniser-re di plastica o coperture con teli di nylon, facendo grande attenzione all’eventuale insorgere di patologie e funghi.

E’ importante che i cloni siano posti in un luogo luminoso ma non esposti direttamente alla luce solare, in caso di coltivazione indoor andranno be-nissimo i tubi al neon o le lampade apposite.

Il clima deve essere caldo e venti-lato.

Avremo la certezza che le talee han-no attecchito quando le radici spun-teranno dal lato inferiore del cubetto di lana di roccia o vedremo spunta-re le prime nuove foglie: sarà allora giunto il momento del primo travaso per le giovani piantine.

l e T A L E El e T A L E E

Page 19: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 19

L’IDROPONICA SFIDA LA COLTIVAZIONE IN TERRA:VANTAGGI

Se fi no a non molti anni fa l’idea di coltivare senza la terra suscita-va perplessità, oggi anche in pae-si come l’assolata e fertile Spagna l’idroponica è diffusa: la gente se ne interessa, vuole saperne di più, si pone domande. Quali sono i van-taggi rispetto alle coltivazioni tradi-zionali? Si tratta di un metodo or-ganico? Come si spiegano i risultati sorprendenti ottenuti?

Iniziamo con una panoramica dei vantaggi:

- Niente terra signifi ca che potrete coltivare dove volete, non impor-ta dove vi troviate: in una grande città, in un paesino, in periferia,

non importa che abbiate un giar-dino, o un balcone, o che il terre-no sia povero e arido.

- Nessun problema di vermi, minor rischio di infestazioni, e nessun seme indesiderato nelle coltiva-zioni fuori suolo: quindi niente erbicidi e pochissimi pesticidi, di tipo biologico.

- Il ricircolo permette di risparmia-reingenti quantità d’acqua e di fertilizzanti: meno sprechi dun-que.

- In terra le piante devono fare uno sforzo supplementare per assimi-lare il nutrimento, che trovano in-vece pronto all’uso in idroponica.

Dovranno solo assorbire e cresce-re, ecco perché lo sviluppo è più rapido.

- Nel terreno la pianta deve svilup-pare un grande apparato radicale per andare alla ricerca dei nutrien-ti, mentre in acqua concentrerà le risorse nelle foglie, nei fi ori e nei frutti, con risparmio di spazio e raccolti di qualità migliore.

- Nelle coltivazioni tradizionali è molto diffi cile provvedere adegua-tamente all’areazione delle radici.

- L’idroponica rende possibile un controllo diretto sulle necessità della pianta e la stimolazione del-la crescita, sfruttando appieno le potenzialità dei vegetali.

- Il vigore e la forza delle piantine nate in acqua è noto: spesso si ri-corre a talee idroponiche che ver-ranno poi trapiantate in terra, per assicurarsi risultati migliori.

Page 20: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 20

Una volta assemblato e messo in opera, il sistema idroponico può an-dare avanti per molto tempo senza ulteriori investimenti: è pulito e sen-za sprechi, e garantisce risparmio di tempo, lavoro e denaro. In breve, ricorrendo a questa tecnica si può mettere in conto un aumento del-le prestazioni del 30%: 30% in più nel numero delle piante, del 30% più veloce la loro crescita, del 30% maggiore il raccolto, e principi attivi presenti nelle piante del 30% supe-riori. Ma c’è ancora una questione importante da affrontare: tutti sap-piamo che nel terreno ci sono circa 100 differenti elementi che giovano alla salute delle piante e alla nostra, e che non tutti sono presenti nei nu-trienti per idroponica. Come per il vino, le qualità intrinseche del terric-cio determinano la qualità del raccol-to. Anni di ricerca hanno portato alla creazione di integratori di minerali e di microelementi che rendono l’ali-mentazione delle piante vicinissima a quella delle coltivazioni tradizionali, introducendo di fatto elementi tipici

della terra nella coltivazione idro-ponica. I fertilizzanti specifi ci sono composti da sali minerali purifi cati: un mix di macro elementi primari e secondari, più microelementi e trac-ce di elementi. Non sono tutti uguali tra loro, alcune compagnie produ-cono fertilizzanti essenziali, mentre altri propongono formule ricche e complesse, disponibili anche nella versione per acque dure o leggere, per venire totalmente incontro alle esigenze del coltivatore. Purtroppo non è facile operare distinzioni tra le varie marche, e spesso la lettura dell’etichetta non basta a dissipare i dubbi: l’unica strada da seguire è chiedere al negoziante di fi ducia e compiere i propri test. Anche i pro-duttori stessi si rendono disponibili a chiarimenti sulla lista dei componen-ti e sulla “ricetta” alla base dei loro prodotti. Quando la formula è ben realizzata, i fertilizzanti sono im-mediatamente solubili e assimilabili dalle radici: si trovano sul mercato in forma liquida o in polvere, in con-fezioni singole o bi-tricomponenti, a

volte anche in quattro separati ele-menti da usare contemporaneamen-te. Può sembrare diffi cile, ma non è così: dosi e modalità di utilizzo sono sempre riportate in etichetta con l’ausilio di pratiche tabelle. La divi-sione nella somministrazione dei nu-trienti è basata su studi che hanno dimostrato le diverse esigenze della pianta nei vari stadi della crescita, principalmente radicazione, vegeta-tiva e fi oritura/fruttazione. Come re-gola generale, una pianta consuma più azoto durante la fase formativa o vegetativa e più fosforo, potassio e magnesio quando fi orisce.

Page 21: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 21

Pur non essendo propriamenteparassiti, le formiche possono

danneggiare le foglie e aumentare il rischio di infestazioni da afi di.

La loro presenza è quindi da evitare.

Sono reperibili sul mercato molti tipidi fertilizzanti, per ogni esigenza:

liquidi, in polvere o granulari, singolio multicomponenti; il negoziante difi duca potrà consigliare quello piùadeguato al vostro tipo di coltura.E’ interessante anche l’offerta di

booster e additivi, assolutamente non tossici, disponibili in commercio peraccelerare la crescita o migliorare laproduzione. In caso di problemi disorta, ci si può affi dare ai consiglidell’esperto per somministare un

prodotto correttivo o per l’acquisto di strumenti di misurazione professionalein grado di monitorare con precisione

e semplicità tutti i parametrifondamentali per uno sviluppo ottimale.Annotando con cura tutte le fasi della crescita, i nutrienti somministrati, i

valori di temperatura e umidità, sarà più semplice fare una diagnosi nel caso che qualcosa non vada per il verso giusto.

Durante il ciclo di sviluppo, la pianta inoltre consumerà calcio, zolfo e mi-cronutrienti quali ferro, manganese, boro, molibdeno e rame. La somministrazione dei nutrienti si adatterà ad ogni ciclo, fornendo alla pianta esattamente quello di cui ha bisogno, quando ne ha bisogno, sfruttandone così al meglio il poten-ziale genetico.

Molti si chiedono tutt’oggi se i ferti-lizzanti idroponici siano organici: la risposta è no.

Ma vediamo la differenza tra “orga-nico” e “idroponico”. Un nutrimento si dice “organico” quando nessun prodotto chimico creato dall’uomo o artifi ciale è stato usato per la sua realizzazione: in idroponica i fertiliz-zanti sono costituiti da sali minerali purifi cati. Nella terra, miliardi (pa-recchi milioni per grammo di terra) di microorganismi decompongono la materia organica (concime) e ne trasformano le molecole (non assi-

milabili dalle piante) in ioni che le piante possono assorbire. Anche in acqua la pianta si sostenta attraverso gli ioni, che sono però di origine minerale e non organica.

Ai fi ni del consumo dei vegetali pro-dotti non si riscontra alcuna diffe-renza: in entrambi i casi si tratta di fertilizzare al meglio le piante ed evitare qualunque sostanza danno-sa; gli elementi che forniamo come nutrimento sono gli stessi, solo pro-venienti da fonti diverse (organiche in un caso, minerali nell’altro).C’è da considerare anche un fatto-re rischio presente nel fertilizzante tradizionale organico: trattandosi di procedimento naturale, è possibile incappare in pesticidi o metalli pe-santi tossici come nichel, mercurio, piombo o zinco, presenti nei fanghi o dagli scarti di pesce usati come con-cime, o provenienti da precedenti raccolti usati nel compost. In idropo-nica, gli elementi minerali sono for-niti tramite sali minerali sotto forma

di ioni, che possono essere ottenuti naturalmente o in maniera artifi ciale, ma che sono stati purifi cati e raffi na-ti. Visti i vantaggi molti usano ferti-lizzanti idroponici nella coltivazione in terra, con ottimi risultati: basta attenersi scrupolosamente alle dosi indicate in etichetta.

Page 22: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 22

IDROPONICAIDROPONICACONTRO LA FAME NEL MONDOCONTRO LA FAME NEL MONDO

Si tratta di un progetto, partito nel 2002, supportato da diverse asso-ciazioni e produttori indipendenti, che si propone di portare ai popoli dei Paesi in via di sviluppo le cono-scenze e gli strumenti per rendersi autonomi attraverso l’uso di sistemi idroponici semplici e pratici, in modo da produrre cibo sano e abbondan-te. Gli strumenti concepiti per que-sto programma non prevedono l’uso di elettricità, o di strumenti sofi sti-cati, e nemmeno di fertilizzanti chi-mici: vengono invece adattati alle risorse locali come bat-guano, worm casting, bamboo, fi bra di cocco, sab-bia. Viene sfruttata la gravità per i sistemi a gocciolamento o la manu-tenzione manuale quotidiana: fra i Paesi già coinvolti la Colombia, il Brasile, il Messico, lo Zimbawe e la Tanzania.

Negli ultimi tre anni HFH ha raccolto oltre 37.000 dollari per contrasta-re la fame nel mondo, attraverso sponsorizzazioni, donazioni private, e attraverso la vendita di una linea di fertilizzanti e prodotti per la col-tivazione creata appositamente; il denaro raccolto viene donato al-l’associazione Institute of Simplifi ed Hydroponics, che sta attualmente lavorando in 17 Paesi, con priorità in Afghanistan e Sri Lanka.

L’Institute of Simpliefi ed Hydroponi-cs nasce nel 1995, si tratta di un’as-sociazione no profi t non governativa, che s’impegna nella produzione di materiale e strumenti per l’insegna-mento e l’applicazione delle tecniche idroponiche semplifi cate, che si sti-ma potrebbero aiutare 200 milioni di famiglie in diffi coltà. Quest’associa-zione agisce in collaborazione con la FAO e con i Ministeri dell’Agricoltura e dello Sviluppo dei Paesi coinvolti.Attualmente è allo studio un proget-to di microfattoria, pensato per un acro di terreno povero o degradato, semi arido o montagnoso, in grado di aumentare sensibilmente il raccolto di quelle famiglie che vivono d’agri-coltura utilizzando le risorse locali. La sperimentazione viene condotta in Messico, e tutto è calcolato per essere assolutamente funzionale e performante, ed entrare a far par-

te di un ciclo continuo di produttivi-tà senza nessuno spreco di risorse. Ogni punto del progetto è seguito da un team, ma l’aiuto esterno è gradi-to: sono dunque ben accetti sugge-rimenti e collaborazioni.A seguire, i punti principali del pro-gramma, che potrete trovare ripor-tati in maniera molto dettagliata e con tutte le specifi che del caso (in inglese) sulla pagina: http://www.carbon.org/microfarms/microfarmpage1.htm

Progettazione di una casa fun-zionale di 400 metri quadrati, comprensivi di patio e aia, con materiali reperibili in loco e fa-cilmente trasportabili a dorso di mulo, come il bamboo.E’ previsto anche un approfondimen-to sui mezzi per convogliare i raggi solari e utilizzarli per cucinare.

Progettazione di un orto dove potere coltivare 20 diverse va-rietà vegetali ad uso familiare.Si prevede l’uso di 20 casse appog-giate su bancali da spedizione, riem-pite con substrati locali. Ogni adulto deve avere almeno 1 kg. di prodotto per sè, e ogni bambino mezzo kg., per cui si calcola che circa 6 kg. al giorno vengano consumati dalla fa-miglia. Gli scarti nutriranno le capre e i vermi.

Progettazione di un campo di 40 metri quadrati per produrre ve-getali adatti alla vendita, da cui trarre guadagno.Utilizzando l’idroponica semplifi cata, su uno spazio di 300 metri quadra-ti si possono ottenere 300 lattughe al giorno, che rivendute a 3 pesos ognuna frutteranno 900 pesos (90 dollari). Progettazione di uno spazio per l’allevamento delle capre.100 metri quadrati vengono dedica-te alle capre, tre femmine, che pro-durranno latte molto nutriente ed importantissimo per la sopravviven-za dei bambini. I rifi uti solidi prodotti dalle capre alimenteranno i vermi.A conti fatti, una capra rende fra i 54 e 104 pesos per metro di terra occupato.

Progettazione di uno spazio per

l’allevamento dei vermi.I vermi trasformano i rifi uti in fer-tilizzante e costituiscono un ottimo cibo per i pesci.

Progettazione di un laghetto per i pesci.Forse la parte più diffi cile da realizza-re. Si stima una produzione mensile di 200 pesci “tilapia”, ricchi di pro-teine, del peso di circa 1 kg. l’uno, per il consumo della famiglia e per la vendita. I pesci vengono alimen-tati con i vermi e con le alghe del laghetto, che misura circa 500 metri quadrati per uno di profondità. Vi si preleverà l’acqua per irrigare, così da provvedere contemporaneamen-te alla fertilizzazione delle piante e ad un ricambio d’acqua per i pesci.

Progettazione di un campo di mais.Il campo misurerà 1200 metri qua-drati e produrrà 1200 kg. di mais all’anno e 3600 kg. di foraggio per gli animali, e verrà fertirrigato dal laghetto dei pesci. Il mais costitui-sce la base della dieta ed è molto versatile.

Progettazione di un campo di le-gumi.Sviluppato su 2700 metri quadri, viene fertirrigato con l’acqua del la-ghetto nella misura di 2700 litri al giorno. I legumi sono ricchi di pro-teine, di lisina e di ferro, e comple-tano perfettamente la dieta a base di mais.

Progettazione di una siepe peri-metrale di more.Lungo il perimetro esterno sono pre-visti 390 metri di siepe di more, una pianta per metro. La siepe viene fer-tirrigata dal laghetto, e produce tra i 7 e i 9 kg. di frutti per pianta, a partire dal terzo anno.

Progettazione sistema di approv-vigionamento idrico.Da questo dipende l’esistenza stes-sa della fattoria. Dove cercare: fi umi o ruscelli, falde sotterranee, acqua piovana, o una fonte che fi ltra attra-verso al terreno.

LINK:http://www.hydroforhunger.org/http://www.carbon.org/

HYDRO FOR HUNGER

Page 23: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 23

ORTO IN CITTÀORTO IN CITTÀSiamo abituati a vedere far capolino da balconi e terrazzi cittadini belle piante che rallegrano il grigio circo-stante, magari gerani o ciclamini, piccole palme o piante grasse; ulti-mamente però ci si può imbattere in una nuova tendenza: quella dell’or-ticoltura casalinga.

Nata negli Stati Uniti negli anni ‘90, ha attecchito recentemente nel no-stro Paese la moda degli ortaggi auto prodotti, una tendenza dovuta alla necessità di avere un prodotto sano e genuino ad un prezzo conte-nuto, ma anche alla voglia di ritorno alla terra, ad un hobby che permetta di staccare dalla vita frenetica della città per ristabilire un contatto con la natura.

Da non sottovalutare, il fattore sem-plicità: si tratta di investire poche decine di euro, non è necessaria nessuna attrezzatura particolare, né conoscenze specifi che e vi si può dedicare il tempo che si desidera, senza grossi impegni od obblighi di sorta.

Il mercato offre diversi spunti per chi ha deciso di dedicarsi a questo pro-duttivo passatempo: molte varietà di ortaggi e di frutta sono state pro-poste in un formato mignon ottenu-to tramite selezione, ottimo per gli spazi ristretti di un vaso, ma anche molte tra le verdure di formato tra-dizionale si possono adattare perfet-tamente al giardinetto domestico.

Le varietà più gettonate sono quel-le più classiche e versatili in cucina: pomodori di ogni tipo, melanzane, cetrioli, peperoni, fagiolini, zucchine e i più trendy peperoncini, rilanciati anche dalla cosmetica e dall’indu-stria dolciaria, declinati in tutte le fogge possibili.

E’ molto alta e costante nel tempo la richiesta di basilico, ormai diffu-sissimo per il buon profumo e l’im-piego culinario, e di menta, pianta semplice e versatile molto amata dagli italiani e radicata nella nostra tradizione.

Anche la classica insalata a foglia

ha un gran mercato, grazie al costo davvero bassissimo, alle poche cure richieste e alla velocità di crescita, attorno ai 40 giorni dal seme alla ta-vola: ideale anche per i principianti e per chi può dedicare poco tempo al suo orticello.

Regine del mercato restano le erbe aromatiche, da sempre diffuse nelle campagne nel nostro Paese e risco-perte anche nelle vie cittadine.

La frutta poi esercita un fascino par-ticolare, tant’è che sono comparse infi nite varietà di piante studiate appositamente per le esigenze del privato con spazi ristretti a dispo-sizione: troviamo fragole giganti e rampicanti, alberelli di mele precoci che, grazie alla tecnica dell’innesto, producono due diverse varietà di mela sulla stessa pianta, frutti di bo-sco con produzione doppia rispetto alle varietà selvatiche.

La reperibilità di queste piante varia, ma è sempre bene rivolgersi ad un vivaio o ad un garden per avere in-dicazioni precise e più possibilità di scelta, magari optando per giovani piantine, più care ma più semplici e veloci da coltivare, piuttosto che per una busta di semi.

Inoltre, bisogna informarsi adegua-tamente sul tipo di terreno necessa-rio, sui fertilizzanti, sulla necessità di luce e quindi su quale sia l’esposizio-ne ottimale: si rischia altrimenti di

avere risultati deludenti e di rimane-re scoraggiati.

L’orticoltura casalinga è praticata da circa un italiano su quattro, e sebbe-ne l’interesse sembri aumentare con l’età, anche i giovani si appassiona-no a questo hobby.

Si tratta di un’ottima notizia, sia per il benessere psicofi sico che la cura delle piante indiscutibilmente porta, sia per l’incentivo ad una dieta più sana e ricca di vegetali.

FRUTTA E VERDURA COSTITUISCONOUNA FONTE PREZIOSA DI VITAMINE

FONTI DI VITAMINA A:carote, zucca gialla, peperoni, spinaci, biete,

broccoli, cicoria, indivia, lattuga, radicchio verde,

albicocche, pesche, kaki, melone giallo

FONTI DI VITAMINA C: pomodori, peperoni, cavolfi ori, broccoli, cavoletti di Bruxelles,

patate novelle, la frutta di sapore acidulo,

(come limoni, arance, mandarini, pompelmi, clementine)

ananas, fragole, kiwi, lamponi.

Page 24: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 24

ABC DELL’IDROPONICAABC DELL’IDROPONICAI vegetali nascono e crescono anche dove la terra manca oppure è incol-tivabile, purché si fornisca loro una soluzione nutritiva bilanciata, con un pH (grado di acidità) adeguato alla tipologia di pianta.

Per provvedere alle funzioni di an-coraggio e di protezione della radici dalla luce vengono impiegati mate-riali inerti, come l’argilla, la lana di roccia o la perlite.

Attraverso un sistema di gocciola-tori e canalette, l’acqua fertilizzata viene fatta circolare in maniera da eliminarne ogni spreco, e sebbene al non addetto ai lavori questo pos-sa sembrare un piccolo risparmio, si parla in realtà di erogazione idrica dimezzata.

Oltre a questo, è importante consi-derare il lato dell’igiene e della salu-te: il terreno, oltre ad offrire il nutri-mento, ospita anche una complessa

comunità di piccoli animali e micror-ganismi nocivi, i cosiddetti parassiti: nella coltivazione idroponica le radici sono separate dal terreno e dai pa-rassiti presenti impedendo la loro proliferazione ai danni della coltura. Le piante coltivate con questa tec-nica si trovano perciò in un migliore stato sanitario senza dover ricorrere all’impiego di prodotti tossici.

Un’altra importante considerazione riguarda il controllo sulla nutrizione delle piante. Somministrando alle piante un nutri-mento controllato si può ottimizzare il rapporto fra qualità e quantità: ogni elemento nutritivo ha specifi ci compiti all’interno della pianta.

Ad esempio, l’azoto è indispensabile per la crescita e infl uisce sulla quan-tità di prodotto che darà la pianta, il calcio permette di produrre frutti consistenti e meno “acquosi”, il ma-gnesio e il potassio infl uiscono sulla

sapidità del frutto, il potassio infl ui-sce sulla colorazione dei frutti e sul contenuto in zuccheri, eccetera.

Un eccesso di azoto rispetto ad altri elementi determina una produzione abbondante in termini di quantità, ma di qualità poco elevata, un ec-cesso di calcio sul potassio determi-na una colorazione sbiadita dei frut-ti, e così via.

Nella coltivazione tradizionale, con le piante nutrite attraverso il terreno,

Frequently Asked QuestionsFrequently Asked Questions

Posso coltivare in idroponica all’aperto? E’ possibile, ma gli idrosistemi rendono al meglio in ambienti indoor.

Esiste un metodo biologico per combattere le infestazioni? Si trovano in commercio prodotti e rimedi assolutamente biocompatibili, e se si

tratta di una coltivazione estesa è possibile intervenire immettendo nella serra insetti predatori.

Ho acquistato un fertilizzante biologico non specifi co per idroponica, lo posso utilizzare? No, è fondamentale l’uso di prodotti concepiti appositamente.

Nel serbatoio c’è ancora molta acqua, come posso sapere se devo aggiungere i nutrienti? Devi misurare l’elettroconduttività: utilizza l’apposito strumento digitale, è semplice e immediato.

Ho constatato che l’acqua ha un ph non idoneo alle mie piante. Che fare?Esistono in commercio appositi regolatori del ph, in forma liquida o in polvere.Segui attentamente le istruzioni per l’uso, e dopo avere aggiunto il correttore lascia al ph il tempo di variare prima di effettuare la misurazione di controllo.Ricorda comunque che se il ph differisce soltanto leggermente da quello ideale

per la tua tipologia di coltivazione, è preferibile lasciare che la pianta vi si abitui piuttostoche ricorrere a repentine, continue correzioni che stresserebbero i vegetali.Se si necessita di una misurazione precisa, coltivando magari una specie

particolarmente sensibile, è bene ricorrere ad un misuratore digitale.

Page 25: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 25

è molto diffi cile controllare nel det-taglio la fertilizzazione; il risultato produttivo dipende quindi dalle ca-ratteristiche del terreno solo in parte corrette con la concimazione.

Nella coltura idroponica, invece, è possibile controllare e decidere con precisione cosa e quanto som-ministrare alle piante, guidando la produzione verso determinate ca-ratteristiche merceologiche: si può pertanto decidere di puntare sulla qualità a scapito della quantità o viceversa, bilanciando in modo ade-guato la formula usata nella pre-parazione della soluzione nutritiva.

Si può monitorare costantemente la quantità di fertilizzante presente nella soluzione ricorrendo alla misu-razione dell’EC (elettro conduttivi-tà). Questo vale non solo nella pro-duzione alimentare, come nel caso dei pomodori, ma anche nella pro-duzione di piante e fi ori.

Nonostante siano stati fatti tentativi con impianti all’aperto, la coltivazio-ne fuori suolo reca vantaggi assai più apprezzabili in serra: in questo modo è possibile infatti sviluppa-re una completa indipendenza dal clima, dalle stagioni e dai repentini mutamenti meteorologici, attraver-

so pochi accorgimenti supplementari e l’attrezzatura idonea.

Si tratta innanzitutto di un’adeguata illuminazione con lampade specifi -che (ai vapori di sodio o agli ioduri metallici), che simulino lo spettro solare: ne esistono di adatte sia per la fase della crescita, sia della fi o-ritura/fruttazione. L’utilizzo di rifl et-tori permette di convogliare la luce e moltiplicarne l’intensità senza di-spersioni, facendo sì che le piante crescano molto in fretta e particolar-mente rigogliose: variando il numero

delle ore luce/buio, si può simulare il cambio di stagione ed indurre quindi lo stadio successivo di sviluppo della pianta.

Le lampade emettono calore, infl uen-zando un altro parametro fonda-mentale: la temperatura, che viene monitorata attentamente e corretta quando necessario, con l’ausilio di un termostato collegato all’impianto di climatizzazione.

Anche la ventilazione va effettuata con cura: il ristagno infl uisce infatti negativamente sui vegetali, per cui la serra viene dotata di una ventola per il ricambio dell’aria ed per evita-re l’accumulo di anidride carbonica, e di un ventilatore oscillante che si-muli il vento, contribuendo così an-che ad abbassare la temperatura, a rinforzare i fusti e a diminuire il tasso di umidità, rendendo più sano l’ambiente e inibendo lo sviluppo di muffe e marcescenze.

Pianta di banano cresciuta in idroponica: si nota chiaramente il rigoglioso sviluppo nonostante le dimensioni ridotte del sistema

che la ospita. La razionalizzazione degli spazi è uno dei punti fortidi questo tipo di coltivazione.

Page 26: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 26

N E W SN E W SSAN FRANCISCO INDOOR GARDENING EXPO

Si terrà il 5 e il 6 Agosto nell’acco-gliente Festival Pavilion del multi-funzionale Fort Mason Center il se-condo expo annuale del giardinaggio indoor.

Sponsorizzato dalla famosa rivista internazionale Maximum Yield e da marchi leader nel settore, quali General Hydroponics e Hydrofarm, questo evento si prennuncia il più grande ed interessante di sempre. Produttori e distributori saranno presenti per mostrare i più recenti prodotti e le più innovative tecniche disponibili nel campo della coltiva-zione al coperto.

I rivenditori, e gli appassionati po-tranno osservare dal vivo le novità proposte e ottenere consigli su come utilizzarle al meglio.

La giornata di Sabato 5 Agosto sarà

GIARDINO IDROPONICO NEL CENTRO DI TOKIO

Nel bel mezzo della caotica To-kio, nelle fondamenta di un grat-tacielo del centralissimo quartiere fi nanziario di Otemachi, è stata inaugurata a Febbraio un’area di 1000 metri quadrati interamente dedicata ad un bellissimo giardino idroponico.

L’esperimento è stato lanciato da una compagnia di reclutamento personale, la Pasona, ed è mirato a mettere a contatto il pubblico col moderno mondo agrario, con par-ticolare attenzione ai disoccupati (molti dei quali hanno perso il la-voro durante la grande crisi banca-ria giapponese) i quali potrebbero reinserirsi proprio in questo setto-re, che necessista di operatori.

Spiega il portavoce dell’agenzia, Keisuke Nemoto, che si tratta di uno spazio articolato in sei stanze,

distribuite su due piani sotterranei dell’edifi cio dove ha sede la Pasona stessa.

In questo giardino trovano spazio più di cento specie di piante, tra cui fi ori e verdure come i pomodori, riso, e lattuga.

La luce prodotta dai neon fl uore-scenti viene rifl essa dalla speciale pellicola argentata applicata alle pa-reti, e tre giardinieri si occupano a tempo pieno del giardino.

Tutto l’ambiente è gestito e monito-rato attraverso sistemi elettronici, per provvedere in maniera impecca-bile ai fabbisogni delle coltivazioni; i prodotti ottenuti vengono poi impie-gati nei ristoranti dell’edifi cio.

Il progetto sta riscuotendo molto successo: la Pasona riceve nume-rosi contatti da persone che hanno avuto la possibilità di osservare da vicino un mondo che gli era scono-

sciuto e che desiderano lavorare in quel campo.

dedicata agli operatori del settore, cui verranno proposti minicorsi e ag-giornamenti professionali sulle inno-vazioni presenti in fi era.

E’ prevista anche una serata sociale per favorire i contatti fra i rivenditori e i fornitori presenti.

Domenica 6 Agosto la fi era sarà aperta a tutto il pubblico. L’evento supporta la campagna Hydro For Hunger, per sostenere la quale ver-ranno richiesti cinque dollari di do-nazione all’ingresso, devoluti all’In-stitute for Semplifi ed Hydroponics.

Page 27: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

IDROPONICA: IDROPONICA: LA STORIALA STORIA

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 27

Con il termine “idroponica” (dal gre-co coltivazione in acqua) si indica una tecnica agronomica che esclude il contatto delle radici con il terreno. L’idroponica garantisce rispetto al-l’agricoltura tradizionale produzioni più ricche, costi minori, qualità con-trollata, risparmio di acqua e rispet-to per l’ambiente.E’ diffusa soprattutto in paesi, come l’Olanda, in cui vigono norme seve-re per impedire l’inquinamento del-le falde idriche, e se ne sperimenta l’applicazione particolari contesti: nelle aree inquinate o radioattive (come Chernobyl), nelle zone aride dell’Africa, nella basi in Antartide e nelle missioni aerospaziali.

Si tratta di una tecnica antica: nota ai babilonesi e agli aztechi, fu de-scritta anche da Marco Polo nella Cina del 1200: l’uomo scopre que-sta possibilità in maniera piuttosto casuale, e la impiega dove la natura lo consente.I primi tentativi di riprodurre in la-boratorio una coltivazione idroponi-ca li ritroviamo in alcuni grossolani esperimenti belgi del 1600, ma an-cora nessuno ha capito che l’acqua da sola non basta alla sopravviven-za della pianta, ma sono necessari anche nutrimento, ossigeno e ani-dride carbonica.

Alla fi ne dello stesso secolo, in In-ghilterra, la prima effettiva scoper-ta: mischiando la terra all’acqua e utilizzando la mistura come soluzio-ne nutritiva le piante sopravvivono.Ci vorrà ancora qualche decennio perché vengano comprese le di-namiche primarie della vita e dello sviluppo delle piante, e il ruolo ri-coperto dall’interazione di elementi esterni (luce, calore, umidità), e solo

alla fi ne del 1700 si avranno chiare le basi del processo di fotosintesi clorofi lliana.Per tutto il secolo successivo l’argo-mento non ha smesso di interessare gli scienziati e i ricercatori, ma solo nel 1930 ci sarà una svolta epocale: da argomento di ricerca riservato a biologi e botanici, questa geniale metodologia di coltivazione diventa fi nalmente un mezzo per la produ-zione su larga scala, e nasce il ter-mine “idroponica”.Questo evento storico porta la fi r-ma del Dr. William F. Gericke, do-cente dell’università californiana di Berkeley, considerato il padre del-l’idroponica moderna: notissime le foto dell’epoca che fecero il giro dell’America, in cui appare ritratto accanto ad enormi piante di pomo-doro.L’impianto era ancora troppo com-plesso per un impiego effettivo dei coltivatori e negli anni successivi fu rielaborato e rivisto, mi-gliorandone il sistema di os-sigenazione e alleggerendone la struttura ge-nerale.Nel 1945, per provvedere al sostentamen-to dei soldati, l’esercito co-struisce im-pianti idroponi-ci ad Okinawa, Iwo Jima e nel-le Hawaii, ga-rantendo rifor-nimenti di frutta e verdura fresche ai suoi soldati: il risultato è talmente incoraggiante da spingere l’esercito ad investire nel settore, sviluppan-do estesissime coltivazioni dislocate un po’ dovunque nel mondo.

Simili progressi hanno incoraggiato la diffusione della coltivazione fuori suolo nel mondo intero, soprattut-to in Olanda, Spagna, Francia, In-ghilterra, Germania, Svezia, URSS e Israele. I Paesi aridi con terreno po-vero o con poca superfi cie coltiva-bile erano particolarmente allettati

dai benefi ci che l’idroponica poteva portare: si iniziarono negli anni 60 a studiare sistemi per uso domesti-co, sebbene inizialmente le diffi coltà non fossero poche.

Alla fi ne degli anni 70, con l’avvento del PVC e delle plastiche moderne, la concezione stessa degli impian-ti compie un balzo tecnologico, e i nuovi materiali consentono di rive-dere completamente parti essenzia-li come le pompe, i tubi, i serbatoi dell’acqua, rendendoli più pratici ed economici: l’idroponica torna sulla cresta dell’onda dove, tra alti e bas-si, non ha più smesso di essere fi no ai nostri giorni.

Pomodori e peperoni sonotra i vegetali che meglio siadattano alla coltivazione

idroponica. Purtroppo in Italiaquesta tecnica è ancora pocodiffusa nel settore ortofrutta,ma la situazione sembra incostante miglioramento.

Frutta e verdura prodotti nelnostro Paese attraverso

tecniche fuori suolo vengonoattualmente destinati in altissima

percentuale all’esportazione.

A sinistra, una coltivazioneidroponica di pomodori: un

sistema pratico, redditizio, edecocompatibile, praticabileanche a livello amatoriale

Page 28: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

nelle colture idroponiche

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 28

LA MISURAZIONE DELL’ECLA MISURAZIONE DELL’EC

a cura di Christian Cantelli

La conducibilità elettrica o EC, acro-nimo dell’equivalente inglese electric conductivity, è un fattore fondamen-tale per il corretto sviluppo delle piante all’interno di un sistema idro-ponico automatizzato.

La conducibilità elettrica (EC) del-la soluzione nutriente per irrigare è espressa in siemens per centimetro (S/cm), millisiemens per centimetro (mS/cm) oppure microsiemens per centimetro (μS/cm). Con specia-le attenzione per le piante diodiche da resina a ciclo breve, questo va-demecum è inteso per fornire infor-mazioni utili e soprattutto pratiche per un effi ciente settaggio e control-lo dei livelli di conducibilità elettrica.

Ad un elevato valore di EC corrispo-de un’elevata densità e durezza del liquido di irrigazione, e dato che le piante non sono in grado di assorbi-re le sostanze nutrienti oltre ad una certa densità a seconda della specie e dello stadio di vita, e considerato il fatto che nelle colture idroponiche non si ha un medium di coltivazio-ne che faccia da tampone (come ad esempio nella coltivazione in terra), la misurazione dell’EC risulta essere indispensabile per un corretto svilup-po e controllo delle nostre colture.

Per capire se si stanno utilizzando troppi fertilizzanti o troppo pochi, è suffi ciente monitorare il valore EC della soluzione presente nel serba-toio. La misurazione della conduci-bilità elettrica dei liquidi potrebbe sembrare un analisi impossibile da compiere a casa, nella privacy del-le mura domestiche, sarebbe inoltre diffi coltoso, oltrechè sconveniente, portare un campione del nostro li-quido di irrigazione al laboratorio ogniqualvolta ce ne fosse bisogno.

Fortunatamente oggi esistono stru-menti semplici ed estremamente economici che ci permettono di ef-fettuare tali misurazioni a casa in tutta comodità.Prima di tutto è meglio stabilire due punti chiave: la base del nostro liqui-do di irrigazione sarà fondamentale per la conducibilità elettrica fi nale, quindi avremo un differente grado di

EC se useremo per esempio acqua del rubinetto, acqua minerale, acqua demineralizzata o acqua distillata.

Secondariamente sarà bene tenere a mente che ogni elemento aggiun-to al nostro liquido di irrigazione ne farà inevitabilmente salire il livello di EC, quindi a volte l’uso di più prodotti contemporaneamente potrebbe es-sere decisamente controproducente. Ogni prodotto, dai nutrienti fi no ad arrivare a tutti i vari additivi oggi in commercio per la coltivazione idro-ponica, ha una sua specifi ca condu-cibilità elettrica, e farà quindi variare l’EC del nostro liquido di irrigazione in modo differente. Sarà bene dun-que, oltre che attenersi ai dosaggi prescritti, non abbondare mai e con-trollare l’EC del liquido di irrigazio-ne ogni volta che sarà aggiunta una nuova sostanza. L’acqua del rubinet-to, seppur più economica e pratica

da reperire, presenta solitamente un elevato EC, che può variare da 0,4-0,5 mS/cm2 fi no a valori proibitivi come 0,7-0,8 mS/cm2.

Considerando le piante a ciclo bre-ve per esempio, esse avranno biso-gno di un basso valore di EC nelle loro prime fasi di vita per riuscire ad assorbire le sostanze nutritive, che idealmente si aggirerebbe intorno ai 0,5-0,6 mS/cm2 valido sia per le nuove nate che per le talee, ma sempre e comunque inferiore a 1,0 mS/cm2. Successivamente le piante saranno in grado di tollerare valori di EC su-periori, da 1,0 mS/cm2 nella fase di pre-fi oritura fi no ad 1,5-1,8 mS/cm2 durante la maturazione, ma sempre e comunque inferiori a 2,0 mS/cm2.

Page 29: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 29

Moltissime acque minerali hanno il valore di conducibilità elettrica spe-cifi ca riportato sull’etichetta, le più “leggere” hanno valori di durezza ottimi per i nostri scopi, se infat-ti avremo un basso valore di EC in partenza, potremo aggiungere i nu-trienti necessari nelle dovute quanti-tà senza doverci preoccupare di con-ferire eccessiva durezza alla nostra soluzione di irrigazione con conse-guenti risultati disastrosi per la no-stra coltura.

Se per esempio la nostra acqua avrà un valore di EC di 0,13-0,18 mS/cm2 potremo in tutta tranquillità preparare una soluzione completa di nutrienti, additivi radicanti e vita-mine per le nostre talee senza su-perare l’EC complessivo di 0,5-0,6 mS/cm2. Nel caso invece dell’acqua demineralizzata i valori di EC sono pressoché inesistenti e si aggirano intorno a i 0,01-0,03 mS per cen-timetro. L’acqua demineralizzata

viene venduta nei supermercati ed è solitamente utilizzata per ferri da stiro, batterie per auto, deumidifi ca-tori ecc. può anche essere prodot-ta in casa mediante un processo di osmosi inversa, sono in commercio strumenti relativamente economici per poterne avere in quantità.

Tutto ovviamente in proporzione alle necessità individuali. L’acqua demi-neralizzata potrà essere usata per abbassare un troppo elevato valo-re di EC nel liquido di irrigazione o addirittura come base se per esem-pio si volessero utilizzare composti minerali bilanciati in polvere oggi in commercio per le colture idropo-niche, partendo da una base quasi completamente neutra si potrà lette-ralmente costruire un liquido ideale per l’irrigazione delle nostre piante.

Un corretto e costante monitoraggio dei valori di conducibilità elettrica della nostra soluzione di irrigazione è una delle chiavi per uno stupefacen-te risultato nelle coltivazioni idropo-niche, sottovalutare le conseguenze di un troppo elevato o troppo basso valore di EC può portare a risultati molto deludenti e conseguente ab-bandono della tecnica idroponica per la maggior parte dei principianti.

Se consideriamo un impianto idro-ponico medio-piccolo dotato di una cisterna da 30-40 litri, ideale per la coltivazione domestica delle piante a ciclo breve in spazi ristretti, dovre-mo preparare il liquido di irrigazione e quindi calibrarne la conducibilità elettrica solamente tre volte: all’ini-zio, al passaggio dalla fase vegetati-va alla fase di fi oritura e alla fi ne per il risciacquo fi nale.

In caso di piante particolarmente grandi ed “assetate” sarà suffi ciente rabboccare la cisterna ed in tali oc-casioni sarà altresì necessario misu-rare l’EC del liquido di irrigazione.

Nel caso infausto di un nutrients lockout, cioè se per qualche ragione le nostre piante dovessero interrom-pere l’assunzione dei nutrienti per una qualche disfunzione, o nel caso di un errato livello di PH, la pianta assorbirà solamente acqua ed il li-quido di irrigazione diverrà sempre più saturo di elementi, facendo con-seguentemente aumentare il valore di EC dello stesso.

In tale situazione un misuratore di EC è un vero e proprio salvavita in quanto sarete in grado di accorgervi in tempo della situazione e correg-gere gli eventuali problemi prima che le vostre piante subiscano danni permanenti a causa di una inestin-guibile “fame” di un certo elemento che non sono in grado di assorbire per un qualche motivo.

Il lavoro necessario sarà comunque minimo e largamente, enormemen-te ripagato dai risultati.

In queste pagine: la misurazionedell’EC effettuata con un

misuratore digitale reperibile in tutti i negozi specializzati.

Esistono diverse fasce di prezzoper questo strumento, disponibile

anche in versione “combinata”con altri apparecchi. Monitorareil valore dell’EC è essenziale per

ottenere buoni risultati in idroponica.

Page 30: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di

Giardinaggio Indoor - NUMERO ZERO - 30

L A FOTO DEL MESEL A FOTO DEL MESE

ADVANCED HYDROPONICSATAMI

EASTSIDE IMPEXELICENT

ENVIROLITEGENERAL HYDROPONICS EUROPE

GIBHN BLOOM

INDOORLINEITALGROW CAGLIARI

ITALGROW ITALIAITALGROW MILANO GENOVA

JOIN SOFTWAREMCK

NUTRICULTUREPLAGRON

La foto del mese è di

GIULIO NESI di Prato.

Potete inviare le vostrefotografi e, in grande formato e

alta risoluzione, all’indirizzo email:

[email protected]

INDICE DEGLIINDICE DEGLIINSERZIONISTIINSERZIONISTI

Page 31: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di
Page 32: Giardinaggio  · PDF filePurtroppo la maggior parte di noi italiani oggi vive in città, ... Nutrimento per le piante 100% or-ganico, ... quala per rimuovere ogni residuo di