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GENTE SALESE N° 10 - ANNO XXX - SETTEMBRE 2013 GENTE SALESE - MENSILE DI ATTUALITÀ, CULTURA E INFORMAZIONE OTTOBRE 2013 10 INVESTIRE IN CULTURA CRISANTEMI riempiono la piazza di Caselle 10 12 4 INSOLUTI TIA Vanzetto spiega TROFEO FPT battute finali

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GENTESALESE

N° 10 - ANNO XXX - SETTEMBRE 2013GENTE SALESE - MENSILE DI ATTUALITÀ, CULTURA E INFORMAZIONE

OTTOBRE2013

10

INvESTIrEIN cuLTurA

CRISANTEMI riempiono la piazza di Caselle

10 124 INSOLUTI TIAVanzetto spiega

TROFEO FPT battute finali

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intro.“Tra il Muson e il Castello di Stigliano” è il titolo del libro di Vittorio Boesso che è stato presentato al Castello di Stigliano da Lidia Mazzetto.A fare gli onori di casa il presidente dell’As-sociazione Gente Salese, Giovanni Vanzetto, che oltre a presentare l’autore e gli artisti Ma-rio Maccatrozzo e Gianpietro Vanin creatori di opere dedicate al Castello e al Muson, ha ringraziato il titolare del Castello di Stigliano, Paolo Bertan, per la gentile ospitalità. A rap-presentare l’Amministrazione Comunale è intervenuto l’assessore Alessandro Arpi che ha ringraziato l’associazione e l’autore per l’impegno profuso per la cultura nel territorio.Lidia Mazzetto ha affermato che “Partendo dalla conoscenza storica del territorio, all’e-splorazione del passato, alle radici e all’iden-tità culturale e civile, l’autore Vittorio Boesso, si pone l’obiettivo di formulare delle scelte operative in campo urbanistico e sul corretto uso del suolo.Alimentare, attraverso la conoscenza del pas-sato, le speranze per guardare al futuro. Cono-scere l’identità del Popolo Veneto per miglio-rare e sfruttare tutte le potenzialità che le sono proprie. Rendere omaggio e riconoscenza a queste terre, attraverso la ricerca di docu-menti con la passione di chi in prima persona ha cercato di narrare gli eventi più espressivi, suscitando passione e curiosità attraverso l’o-pera “Tra il Muson e il Castello di Stigliano.”La prima affronta la lettura attraverso un per-corso storico che parte dal Paleoveneto (IX-

beni del territorio. In seguito vengono istituite le parrocchie per rispondere alle esigenze del-le Comunità lontane dalle Pievi con le quali era difficile il contatto.Il percorso segue i luoghi della Centuriazione e in particolare quelli toccati dai fiumi: Muson, Marzenego, Brenta e i relativi canali di Taglio.Ai corsi d’acqua viene dato un grande valore sia per il rapporto che s’istaura con il territo-rio, per l’importanza paesaggistica ed econo-mica, successivamente anche per i problemi determinati dalla cementificazione e dallo scarso rispetto dell’uomo.Viene riservata un’analisi efficace intorno al Muson che attraversa con i suoi vari rami: Musonello, Muson dei Sassi e Muson Vecchio,

XI sec. a.C. periodo del ferro e del bronzo, VI- III sec. a.C. periodo Etrusco, II-I sec. a.C. periodo Paleoromano), poi in seguito affron-ta le origini del Cristianesimo nel Salese e nel Miranese dal periodo Paleocristiano all’editto di Costantino 313 d. C., analizza le invasioni barbariche, il diffondersi dei monasteri e delle Pievi, periodo Longobardo-Carolingio, il pas-saggio tra l’Alto Medioevo e il Basso con lo sviluppo del Cristianesimo, l’influenza delle Signorie, il dominio della Chiesa, in particola-re il Patriarcato di Aquileia, il vescovato di Pa-dova e Treviso, per arrivare alla Serenissima. Le Pievi detengono un’importanza notevole, sia per la posizione in cui s’insediano, come per i compiti di amministrare i Sacramenti e i

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gran parte del territorio del Reticolato Roma-no.In fine l’autore si sofferma sul Castello di Sti-gliano che nel periodo romano, per la sua po-sizione tra il decumano massimo, compresa tra l’Agro di Altino e l’Agro di Padova, è stato di grande importanza strategica e ha avuto un ruolo decisivo. Poi segue il periodo del domi-nio dei Signori fino alla sua decadenza per ar-rivare al ruolo assunto ai giorni nostri.Oltre al Castello viene fatta un’analisi della località di Stigliano, dal primo millennio fino a oggi, con le più significative formazioni che hanno caratterizzato la Comunità e la vita dei suoi cittadini: la Compagnia di Gesù, la nascita della Parrocchia, l’Asilo e le opere che a essa sono correlate. In occasione della presentazione dell’opera “Tra il Muson e il Castello di Stigliano” il ma-estro Mario Maccatrozzo ha testimoniato la passione verso il territorio esponendo alcune opere che celebrano il Castello di Stigliano, con le sue architetture e l’ambiente circostan-te, inoltre riprende alcuni angoli dove l’acqua e in particolare il Muson, evidenziano questo vivo rapporto di vita che ha messo in relazione la sua presenza con la comunità.Sono stati esposti anche alcuni bassorilievi dell’artista Gianpietro Vanin che ripropongo-no il Castello, la figura di Carlo Magno e alcu-ne scene di vita e tradizioni del passato sotto-lineando la storia e l’importanza di ricordare anche per le future generazioni”.

L.M.

Da sx: Vittorio Boesso, Lidia Mazzetto, Giovanni Vanzetto e Alessandro Arpi

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Da S. Maria di Sala alla “Festa del vino” di Citluk

Una delegazione di Cavalieri di San Marco, tra cui il nostro con-cittadino Gianpietro Vanin, su invito del Sindaco della cittadina bosniaca di Citluk, hanno parte-cipato all’annuale e tradizionale “Festa del Vino” che si svolge nel mese di settembre durante la ven-demmia. Ad accogliere la delegazione italiana importanti figure politi-che dello stato come il Ministro dell’agricoltura e il Ministro del turismo. Nell’occasione il nostro concitta-dino, artista del legno, ha voluto

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L’Associazione Gente Salese, per ono-rare Liliana Dal Lago per il suo ine-stimabile impegno come fondatore prima e presidente poi per trent’anni, nel trigesimo della sua morte, ha or-ganizzato un momento di preghiera e di riflessione.Sabato 16 novembre, alle ore 18.45, nella chiesa parrocchiale di S. Maria di Sala verrà celebrata una S. Messa a suffragio dell’anima di Liliana.A seguire sono stati invitati il Coretto Celeste e il Coro S. Giacomo di Ro-begano diretti da Barbara Scattolin, accompagnati alla tastiera da Claudio Garanzini e il Coro Polifonico “Stella

Polare” di Trivignano diretto da Diego Bortolato.Tre formazioni corali completamente diverse tra loro per genere musicale che però daranno vita a un variegato programma musicale di sicuro inte-resse culturale. Il programma prevede anche degli interventi di amici e del pubblico che ricorderanno la figura di Liliana.Tutti i lettori di Gente Salese e quanti vogliono onorare la figura e l’impegno sociale di questa grande donna che ha speso molte energie per la nostra co-munità sono pregati di intervenire te-stimoniando la propria riconoscenza.

S. Messa e concerto in ricordo di Liliana

donare al Comune ed alla popola-zione una sua opera raffigurante l’effige storica dei Cavalieri di San Marco per rendere il momento solenne. Per completare il lungo viaggio la delegazione ha fatto visita alla città di Medjugorie per prendere parte ad una funzione religiosa recitata in italiano da parte dei Frati della Madonna. Non sono poi mancate occasioni per degustare pietanze e bevande locali tra cui l’ottimo prosciutto casalingo e il vino prodotto dalle aziende viticole del luogo.

C.V.

Dal 2003 l’Italia ha visto un forte aumen-to fra i giovani dei disturbi legati all’alcol. Secondo l’Istituto superiore della sani-tà, sono interessate 1 milione e mezzo di persone fra 11 e 24 anni, e le ragazze sono più esposte. Fra il 2000 e il 2010 i ricoveri ospedalieri legati al consumo di alcolici sono aumentati del 10% ed è cre-sciuta la mortalità correlata (superiore alla media europea). Nello stesso tempo sono passati dal 33,7 al 41,9% i giovani di 18-24 anni che consumano l’alcol fuori pasto; nella fascia di età dai 14 ai 17 anni la percentuale è passata dal 14,5 al 16,9. Tra le ragazze, la quota si è triplicata. Sono proprio le giovanissime le più a rischio per la drunkoressia, disturbo alimentare che associa l’abuso di alcol

al digiuno prima e dopo la bevuta per consumare alcolici a ruota libera senza ingrassare (un cocktail può arrivare a 500 calorie). Poi c’è da considerare i risvolti psicologici e sociali, i rapporti con la fa-miglia e gli amici. Il 10,6% dei maschi e il 3,9% delle ragaz-ze di 16-17 anni pratica poi il binge drin-king, sorta di cultura del bere fino all’in-tossicazione. Alle feste, o nel weekend, i giovani trangugiano almeno sei bevande alcoliche molto rapidamente per ottenere euforia e ubriachezza totale. Noia, ansia, tristezza, insoddisfazione, insicurezza spingono a cercare rifugio nell’alcol, so-stanza legale di cui si ignorano i rischi. Purtroppo, spesso si ignora la complessi-tà del problema rappresentato dall’alcol.

Alcol: dati allarmanti

La delegazione dei cavalieri di San Marco con il sindaco di Citluk

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LE POLEMIcHE SuGLI INSOLuTI TIAvANZETTO SPIEGA IL cONTENZIOSONella seduta del consiglio comunale del 3 giugno il sin-daco ha dato una notizia relativa agli insoluti TIA che sarebbero arrivati a livelli di guardia, accusando l’ex assessore Vanzetto di inerzia.Nel notiziario dello scorso luglio, poi, il consigliere Za-van ha ripreso l’argomento per screditare l’ex asses-sore Vanzetto.Nel consiglio comunale del 30 settembre scorso Van-zetto ha voluto rispondere ai suoi detrattori: riportia-mo l’intervento con dati alla mano perché vogliamo dare una informazione vera e completa. “Da consigliere comunale non posso accettare che un fatto così importante sia trattato in questo modo irre-sponsabilmente superficiale - ha detto Vanzetto - da qui la necessità di fare chiarezza per non creare inutili allarmismi”. Vanzetto ha ricordato come la gestione dei rifiuti e della fatturazione e riscossione volontaria e coattiva delle bollette sia stata affidata ad ACM prima e a Veritas, poi, fin dal 1999 e come il Contratto di Ser-vizio stipulato con ACM nel 2004 preveda un Fondo di Accantonamento per far fronte ad eventuali perdite su crediti pari al 3% del fatturato annuo.Come si formano gli insoluti? Dopo la fatturazione, Veritas sollecita il pagamento delle utenze scadute e non pagate: prima con un avviso e poi con la messa in mora del debitore insolvente ed, infine, passa la prati-ca all’ufficio legale per il recupero del credito. Periodicamente Veritas trasmette al Comune l’elenco dei crediti insoluti con le indicazioni delle azioni intra-prese.“Mi pare chiaro - ha puntualizzato Vanzetto - che una rilevazione quanto più è vicina all’ultima fatturazione tanto più risentirà degli insoluti dovuti a ritardati pa-gamenti magari di soli pochi giorni. Per cui la lettura della situazione riepilogativa va fatta con cognizione di causa e “cum grano salis”.Al 31.08.2007 la situazione relativa agli insoluti 2000 - 2004 era la seguente:

Si veda come ad agosto 2007 si parli di insoluti nati nel 2000-2004. Gli importi sono ancora contenuti ma si consideri che il fatturato era quasi la metà di quello attuale (consuntivo 2011 fatturato di 2.848.092 Euro). Quindi ad agosto 2007 e con alle spalle dai 3 ai 6 anni di azioni di recupero e soprattutto in un periodo di flo-

ridezza economica.Il 04.06.2007 il prospetto analitico storico dal 2000 al 2007 (I° rata) evidenziava, invece, insoluti per 553.088 e un fondo di accantonamento di 277.658 euro.Il 15 maggio 2011 la rilevazione comprendente il fat-turato fino il 31.12.2010 presentava una insolvenza complessiva di 644.202 (il 2,97% del fatturato degli 11 anni di 21.674.010 euro); un fondo di accantonamen-to di 512.698 di cui 124.341 già utilizzati per lo stralcio (copertura) di crediti ritenuti inesigibili; quindi con la necessità di una eventuale integrazione di 255.844 euro. Anche questa in parte coperta dalle riserve crea-te negli anni con le fatturazioni extra piano finanziario parzialmente, poi, utilizzate nel 2013 per ridurre i costi delle utenze.“Qui si ferma la fatturazione di competenza della no-

stra amministrazione - ha chiosato Vanzetto - poiché gli insoluti relativi al fatturato 2011 vengono evidenzia-ti ed aggrediti a partire dal 2012, anno in cui noi abbia-mo cessato il nostro mandato”.Il Report al 31.05.2013 relativo agli insoluti dal 2000 al 31.12.2012 + conguaglio 2013 lo si evidenzia nella ta-bella grande a destra e spiega una situazione comples-siva di insoluti di 922.943 euro, un fondo svalutazione crediti di 447.724 euro (al netto di stralci già effettuati per complessivi 220.859 euro) e quindi una eventuale necessità di integrazione di 475.219 euro.Anche qui bisogna considerare che i crediti relativi al 2011 e 2012 + conguaglio 2013 ammontano rispettiva-mente a 226.565 euro e 228.540 euro. Quindi con un grande margine di recuperi.Ed in ogni caso, per effetto di un accordo del 2011, gli insoluti 2012 pari a euro 228.540 non si devono consi-derare (se non in misura pari all’accantonamento poi-ché VERITAS si assume gli eventuali insoluti eccedenti la somma accantonata).Rettificando i dati in base agli accordi del 2011, il pro-spetto del 31.05.2013 relativo alla situazione 2000 - 2012 + conguaglio 2013, va letto nel modo seguente:Insoluti complessivi pari a 783.755 euro; fondo sva-lutazione crediti netto di 447.724 euro e quindi con una eventuale integrazione richiesta non superiore a 336.031 euro.“Appare quindi del tutto evidente -ha affermato Van-zetto- che i 920 mila euro di insoluti attribuitimi dal sindaco, fuori da ogni contesto e senza alcuna preci-sazione, sono una disinformazione allarmistica e so-prattutto un’arma impropria usata del tutto arbitraria-mente contro un oppositore”.Al Sig. Zavan quando scrive che nel caso in cui tali ci-fre (925 mila euro) non fossero recuperate il comune (cioè tutti noi) dovrebbe farsene carico. Vanzetto repli-ca: “questo è terrorismo puro e gratuito perché ha fat-to credere alla gente che c’è una possibile esposizione finanziaria di 925.000 euro e lei sa o dovrebbe saperlo che non è assolutamente vero. Facendo un rapido con-to sui dati grezzi (non depurati degli insoluti 2012-13) vediamo che nel periodo considerato 2000-2012 abbia-mo incassato il 96% del fatturato (96,32% se depuria-mo i dati del 2012 in base all’accordo). Non mi pare, in fondo così male - ha affermato Vanzetto - soprattutto se consideriamo gli ultimi anni di crisi”.Rispondendo al citato articolo del consigliere Zavan, Vanzetto ha proseguito: “Poiché il consigliere delegato non riesce a capire come si siano formati tanti inso-luti imputandone a me la responsabilità, cercherò di analizzare brevemente il fenomeno. Per prima cosa, gli insoluti sono rapportati all’ammontare del fattura-to. Se il fatturato cresce progressivamente fino quasi a raddoppiarsi è logico aspettarsi che anche gli insoluti tendano a seguirnelo stesso trend. Poi, faccio notare al

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SITuAZIONE crEDITI TIA AL 31 DIcEMBrE 2012 + conguaglio 2013 (rilevazione al 31 maggio 2013)

ANNO FATTURATO INCASSATO STRALCIATO CREDITI RESIDUIFONDO SVALUTAZIONE CREDITI

ACCANTONA-MENTO ANNO

UTILIZZO PER STRALCI

NETTO RESIDUO

CARENZA DISPONIBILITÀ

2000 1.275.843,00 1.267.973,00 7.869,00 = 21.045,00 7.869,00 13.175,00 13.175,00

2001 1.472.471,00 1.445.521,00 26.235,00 714,00 23.556,00 26.235,00 -2.678,00 -3.393,00

2002 1.582.915,00 1.555.923,00 22.573,00 4.418,00 37.968,00 22.573,00 15.394,00 10.976,00

2003 1.570.614,00 1.541.526,00 27.379,00 1.709,00 40.577,00 27.379,00 13.197,00 11.488,00

2004 1.609.844,00 1.581.507,00 22.116,00 6.219,00 47.858,00 22.116,00 25.741,00 19.522,00

2005 2.172.916,00 2.117.319,00 25.920,00 29.677,00 49.862,00 25.920,00 23.942,00 -5.734,00

2006 2.075.338,00 2.025.589,00 8.961,00 40.787,00 51.361,00 8.961,00 42.399,00 1.611,00

2007 2.166.045,00 2.105.098,00 9.509,00 51.487,00 54.832,00 9.509,00 45.322,00 -6.114,00

2008 2.564.670,00 2.465.772,00 15.674,00 83.223,00 54.832,00 15.674,00 39.157,00 -44.065,00

2009 2.581.355,00 2.450.845,00 10.420,00 20.090,00 64.270,00 10.420,00 53.850,00 -66.239,00

2010 2.601.993,00 2.444.610,00 35.068,00 129.560,00 66.532,00 35.068,00 38.710,00 -90.850,00

2011 2.848.092,00 2.606.813,00 7.467,00 226.565,00 66.532,00 7.467,00 51.819,00 -174.746,00

2012 + cong.2013

2.869.305,00 2.639.102,00 1.661,00 228.540,00 89.352,00 1.661,00 87.691,00 -140.849,00

TOTALE 27.391.408,00 26.247.604,00 220.859,00 922.943,00 668.584,00 220.859,00 447.724,00 -475.219,00

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consigliere delegato -ha affermato Van-zetto- che dal 2007 anche Santa Maria di Sala vive una crisi economico-finan-ziaria senza precedenti. Mi pare logi-co, quindi, che questa situazione abbia progressivamente deteriorato il grado di solvibilità sia delle nostre famiglie che delle nostre imprese. Infine, se il consigliere è in buona fede capirà da solo che non si può confron-tare un dato che sconta 5-6-7-8-9-10 anni di azioni di recupero, con uno che ne sconta 1-2-3-4-anni.”Rispondendo alla accusa di inerzia mossagli dal sindaco, Vanzetto ha riba-dito che la responsabilità dei recuperi spetta a Veritas. “Il Comune, tuttavia, qualche cosa ha fatto - ha affermato Vanzetto - Il sindaco non ha trovato nulla, perché non ha guardato o non

ha voluto trovare. Basta guardare la corrispondenza fra gli uffici o solo il tabulato generale per vedere quante posizioni sono state passate al Legale per un recupero coatto. Abbiamo avuto numerosi incontri con gli uffici Veritas (cito l’incontro del 20 settembre 2007 sul problema degli insoluti 2000-2004; la lettera dell’1.07.2009 con successivo incontro del 22.07.2009 col responsa-bile del contenzioso e una riunione il 9 febbraio 2010 col responsabile dell’a-rea contabilità e bilancio Veritas sem-pre per la definizione degli insoluti ed approfondimenti sulle azioni legali in corso. Altro incontro con tema insoluti è avvenuto il 9 febbraio 2010.Abbiamo costantemente seguito lo svi-luppo dell’azione di recupero e periodi-camente richiesto l’aggiornamento sul-

lo stato delle pratiche relative ai casi più importanti (mail 7.08.2009 -11.12.2009 -20.01.2010 ecc).Per due posizioni importanti abbiamo anche avuto contatti con l’avvocato del-la controparte per cercare di addivenire ad un accordo transattivo.Abbiamo fortemente contestato l’art. 11 del Contratto di Servizio tanto che a fine 2011, in fase di predisposizione del piano finanziario 2012 c’è stata una apertura della VERITAS sulla questio-ne. Per concludere - ha detto Vanzetto- ritengo che si sia voluto creare un falso allarmismo con l’utilizzo strumentale di alcuni dati disarticolati e fuori contesto. Certo le insolvenze dal 2009/10 in poi sono cresciute e sono da monitora-re ma non si deve fare terrorismo. Perché alla fine tutto si riduce ad una

insolvenza formatasi nel periodo 2000-2012 di 1.010.135 euro pari al 3,68% del complessivo fatturato che è stato di 27.393.324 euro. Gli Insoluti, poi, sono stati in parte già stralciati (per 220.859 euro), in parte hanno azioni di recupero tuttora in corso e in parte sono coperti dal fondo di 447.724 euro costituito nel tempo.Vi prego quindi - ha concluso Vanzetto rivolgendosi alla maggioranza - di di-mostrare maggiore equilibrio e traspa-renza e di non allarmare inutilmente la cittadinanza perché l’esposizione finan-ziaria non è di 925.000 euro come sban-dierato ma non supera i 334.370 euro e di questi 226.565 euro si riferiscono ad insoluti del 2011 che sono sicuramente destinati a ridursi per effetto delle azioni di recupero in corso”.

R.G.S.

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Variazioni al bilancio di previsione 2013:le critiche delle opposizioni agli aumenti

Nel consiglio comunale del 30 set-tembre scorso sono state presentate alcune variazioni al bilancio di previ-sione 2013 atte fondamentalmente a recuperare 495 000 euro per finanzia-re il secondo stralcio dell’ampliamen-to della scuola media che con questo intervento andrà a costare complessi-vamente circa 1.550.000 euro.In sostanza ha detto l’assessore Arpi si andranno ad utilizzare 100.000 euro dell’avanzo di amministrazione del 2012; 200.000 euro vengono stor-nati dal finanziamento già stanziato per l’ampliamento della scuola di Sant’Angelo il cui intervento slitterà al prossimo anno; 40.000 euro si recu-pereranno dai fondi già stanziati per interventi sulle strade (ricordiamo che un’emendamento al bilancio presen-tato da Vanzetto e bocciato dalla am-ministrazione prevedeva di stralciare dai fondi per gli interventi sulla viabi-lità 25.000 euro per ampliare il centro prelievi -evidentemente per la scuola si può fare, per il centro prelievi no- ); 155.000 euro verranno da risparmi di spesa.Critico l’intervento di Giuseppe Rodi-ghiero di Civica insieme che apprezza la volontà di dare finalmente una ri-sposta alla esigenza di avere un ples-so scolastico adeguato. Ma, dice Ro-dighiero: “questa variazione seppur significativa non modifica l’impianto generale del Bilancio di previsione 2013 che ricordiamo prevede un au-mento aumento generalizzato delle imposte e la decisione di lasciare al

buio molte strade. A questo si asso-cia la scelta, presa in precedenza, di aumentare in maniera esagerata le tariffe per l’utilizzo delle sale riunio-ni ed il teatro. Partendo dal dato che il comune sostiene l’83% dei costi di gestione degli impianti sportivi, il 59% delle mense scolastiche ed il 44% dei trasporti scolastici- ha pro-seguito Rodighiero- abbiamo osser-vato che, preservando le tariffe per l’attività sportiva dei minori, si poteva richiedere un “sacrificio” maggiore agli sportivi adulti che molto spesso utilizzano gli impianti in orario serale con maggior incidenza delle spese di riscaldamento ed illuminazione. Que-sto anche per “compensare” chi ad esempio pratica il nuoto, e che vista la mancanza di una piscina a S. Maria di Sala (una delle tante promesse elet-torali del duo Fragomeni.Zamengo) deve sostenere interamente le spese per la pratica di questo sport fuori co-

mune. Siamo convinti -ha proseguito Rodighiero- che la prassi consolidata negli anni che vede figure di spicco dell’associazionismo sportivo rico-prire successivamente incarichi po-litici nello stesso ambito non contri-buisca a scardinare alcune “rendite di posizione”. L’amministrazione, oltre che a verificare i bilanci delle associa-zioni dovrebbe concordare un piano di rientro per le somme che alcune di queste devono ancora versarle. Con-statiamo, inoltre, -ha affermato Ro-dighiero- che nulla è stato fatto per rilanciare l’idea di federazione dei comuni del miranese. Facciamo, inol-tre, presente -ha concluso Rodighie-ro- che il bilancio di previsione 2013 non è stato presentato nelle frazioni. Siamo convinti che la giunta poteva trovare il tempo per organizzare de-gli incontri pubblici” Il consigliere Vanzetto di Lista Sale-se ha bocciato le variazioni proposte evidenziando come: “ il bilancio 2013 aveva in sé altri 500 mila euro che l’amministrazione ha fretta di spen-dere.Al di là della considerazione che noi questo intervento sulla vecchia scuo-la media non lo abbiamo mai appro-vato; al di là che vista l’opera (un bel capannone prefabbricato impiantato nel cuore del capoluogo) la nostra

contrarietà va via via aumentando; al di là che ora abbiamo, finalmente, la conferma che andremo a spendere per questo capolavoro oltre un milio-ne e mezzo di euro. Al di là di tutto, queste variazioni -ha detto Vanzetto- sono la prova provata che non serviva aumentare le tasse sia sui redditi delle persone che sui beni immobili.Senza le nuove tasse si faceva tutto quello che si è fatto, salvo finanziare il secondo stralcio dell’ampliamento della scuola nel 2014. In ogni caso -ha proseguito Vanzetto- i lavori per il secondo stralcio saranno eseguiti e pagati nel 2014.Averli finanziati a nuovo (col bilan-cio 2014) significava ritardare i lavori forse di uno o due mesi. Lavori che comunque saranno ultimati alla fine dell’anno scolastico per cui le nuove aule (per i fortunati che vi accederan-no) non saranno fruibili prima dell’an-no scolastico 2014-2015.Detto questo mi pare che le conclusio-ni logiche siano ben chiare -ha con-cluso Vanzetto- Come abbiamo preso le distanze da un insensato aumento della pressione fiscale comunale tanto più ora pren-deremo le distanze da una manovra che conferma le nostre valutazioni di giugno”.

Giuseppe Rodighiero

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Il 9 ottobre scorso si sono com-piuti cinquant’anni dal disastro del Vajont. La televisione e la stampa hanno dato ampio risal-to alle celebrazioni ed ai ricordi di quella immane tragedia che ha provocato più di duemila vittime. Vista l’eco ancora viva di quegli avvenimenti Gente Salese vuole proporre, per la tradizionale gita di fine anno dell’8 dicembre, una visita ai luoghi del disastro: la diga, Erto, il cimitero monumen-tale ecc.La mattina sarà quindi dedicata alla conoscenza ed all’approfon-dimento della tragedia ed alla consueta santa messa. Il pome-riggio lo dedicheremo alla visita dei mercatini natalizi nel centro di Belluno, bella cittadina capoluogo delle nostre montagne venete.

Longarone e laChiesa Monumentale

Costruita in Piazza Jacopo Tas-so dopo il disastro, su progetto dell’architetto Giovanni Miche-lucci, è dedicata alla Vittime del Vajont. All’esterno si possono vedere il memoriale delle Vittime, il piccolo museo di reperti della chiesa pre-cedente denominato “museo Pie-tre Vive” ed, all’esterno, “l’aiuola della solidarietà”.

Nel 50° della tragedia del vajontGente Salese propone una visita

La diga del Vajont

Procedendo da Longarone verso il Comune di Erto-Casso si può vedere la diga del Vajont, rimasta in piedi dopo la frana del Monte Toc. Alta 261,60 m. e lunga 190 m., con uno spessore alla base di 22,11 m. e alla sommità di 3,40 m., aveva una capacità di invaso di 168 milioni di metri cubi, comple-tamente riempiti dalla frana del Monte Toc il 9 ottobre 1963.L’ondata creata dalla frana aveva un volume di 50 milioni di metri cubi d’acqua, e una velocità sti-mata di 90 Km/h.Al suo passaggio sono stati com-pletamente distrutti:Longarone, Pirago, Rivalta, Villanova, Faè Basso, Vajont, Zona Malcolm, e parzialmente distrutti Codissago, Le Spesse,San Martino, Pineda, Prada.

Cimitero Monumentale alle Vittime del Vajont

Situato a Fortogna, 5 Km da Lon-garone, fu realizzato all’indomani della catastrofe per accogliere le spoglie delle vittime. Recente-mente ristrutturato ed ampliato; è stato designato Monumento Na-zionale nel 2003. La distesa di cip-pi e le opere scultoree di F. Fiaba-

ne rappresentano la dimensione umana della catastrofe. Il Portale informativo ospitante anche una mostra fotografica e di reperti. IA conclusione della visita a Lon-gare, di ritorno, come da tradizio-

ne si visiterà a Belluno il Mercati-no di Natale “Giardini di Natale” che propone oggetti di artigiana-to in lana e in legno, originali idee regalo e specialità gastronomiche locali e regionali.

Of f i c i n a c u l t u ra, l’associa-zione culturale salese senza scopo di lucro che si occupa della promo-zione e della divulgazione culturale in tutte le sue forme ed espressioni propone anche per quest’anno un nutrito programma delle attività aperte ai propri iscritti.Con Novenbre 2013 inizia il 9° anno di attività dell’associazione che conferma la sua presenza sul con una rinnovata proposta di attività culturali dentro e fuori il territorio

Salese.L’Università Popolare di S. Maria di Sala è la rinnovata proposta di corsi di formazione tenuti da pro-fessionisti ed insegnanti qualificati promossa da Officinacultura.IL Gruppo degli artisti, un grup-po aperto composto dagli artisti provenienti da tutto il triveneto e Salesi, sia giovani che affermati, è impegnato nella proposta di at-tività artistiche innovative e coin-volgenti, e nella promozione dei

giovani talenti emergenti ...non le solite mostre!!!Collabora attivamente con altre associazioni nella realizzazione di eventi.Informazioni generali sui corsi- 1 lezione alla settimana, dalle ore 20:30 alle 22:30.- Corsi in aula e di informatica pres-so i locali dell’istituto comprensivo “Cordenons” a S.Maria di Sala.Corso di cucina presso il ristorante “Inn.pescheria” ore 19.00-20.30

- I programmi dei corsi si trovano nel sito www.officinacultura.net al menu Download > 2013/1014Per contattare l’associazioneTel: 346.0929846 - 331.3928755 - 333.7714780- Email: [email protected] Web: www.officinacultura.net- FB: www.facebook.com/Officina-culturaParte dei ricavi dell’associazione viene devoluto in beneficenza, par-tecipa per aiutarci.

Officinacultura avvia i corsi di formazione

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“ricordi”, la mostra presentata a Noaledell’artista Gianpietro vanin di StiglianoI colori caldi dell’autunno, della na-tura, tra le prime piogge e gli ultimi sorrisi del sole, ci portano, con un po’ di nostalgia, a rivivere i momen-ti più liberi dell’estate, a ripensare al tempo che avanza ai ricordi di feste, tradizioni, ma anche alla realtà di tutti i giorni che si confronta con la nostra storia e con la curiosità di chi non vuole dimenticare. Così i valori che portiamo nell’animo diventano espressione artistica e Gianpietro Vanin si fa interprete di temi sociali, affettivi, carichi di ricordi, in un con-fronto tra la tradizione, il passato e la realtà di oggi.I suoi bassorilievi, scolpiti in tavole di legno, di tiglio, di ciliegio, olmo e frassino, hanno un’anima vitale già nel materiale stesso cui l’artista pone attenzione, nel gioco delle sfumatu-re che favoriscono il contrasto delle ombre, nelle venature che determi-nano a volte il soggetto e soprattutto nella forza della materia che continua nel tempo a vivere naturalmente, tra-sformandosi anche senza l’interven-to dell’uomo.La tecnica, con cui Vanin scolpisce, dà risalto al soggetto, posto in primo piano, lavorato su uno sfondo con tracce più decise che conferiscono profondità ed equilibrio alla scena. Sono ritratti d’ambiente, inseriti in caratteristici particolari, in scene di vita, nella storia. La cornice è una parte essenziale del lavoro, spesso il

punto di partenza, unita al tema che intende sviluppare, è quasi una fine-stra che racchiude la parte creativa dell’opera stessa.La precisione e la minuziosità con cui cura i soggetti, la messa a punto di atmosfere che alimentano la poetica evocativa, dove l’effetto realistico ne fa da compendio, rendono intensa e afferrabile la messa a punto dell’ope-ra.La materia accorda con le stesure pittoriche, realizzate in tonalità che esaltano i valori e la suggestione dei “Ricordi”. Ognuna rappresenta un episodio di vita, un momento del passato, un rapporto con gli altri, la partecipazione di sentimenti, di pensieri, di emozioni che coinvol-gono l’artista. Nella scelta dei colori cerca di modulare la simbologia o di accrescere l’effetto scenico, solo i

punti più incisivi tendono ad essere più carichi o assumono un’originali-tà tipica del soggetto. Spesso è con la gommalacca che plasma effetti di luce che liberano le ombre del legno, modulando i chiaro/scuri, elaboran-do le forme, creando un’impressione di distanza, adattando il rapporto dei diversi componenti. In questa mostra l’esposizione segue un percorso legato ad alcuni temi particolarmente vivi e frutto di espe-rienze personali. Attraverso le ope-re: “Il taglia legna”, “Il mendicante”, “L’emigrante”, suggerisce la ciclicità degli eventi in una lettura sociale. Af-fronta le tradizioni della stagione con “La raccolta delle castagne”, “Il man-giatore di fagioli”, “Gli studenti”, “I cuccioli”; il paesaggio e l’architettura dei luoghi con le opere dedicate a Ve-nezia e a Noale. Interpreta momenti

di religiosità con la rappresentazione della “Sacra Famiglia” e della figura attuale di Papa Francesco, che con il suo esempio e la sua parola sa essere grande comunicatore.La visione della realtà è anche frutto della sua semplicità d’animo, dell’e-motività con cui vive i rapporti, cer-cando di sviluppare con una visione verista i valori oggettivi delle sue opere. La vivezza è data dal gioco dei rilievi, in vibrazione sotto l’azione delle combinazioni dei ritmi elegan-ti nelle cadenze rispettose dei valori essenziali impressi nelle figure e che rappresentano i caratteri più tipici del suo mondo iconico.Ricordi e tradizioni appartengono anche alla realtà della famiglia Pro-sdocimi che in questo periodo nei locali della “Pasticceria- caffetteria” offrono il piacere di gustare le “Fave dei morti”, tradizionali biscotti di pi-noli e pasta di mandorla colorati che ricordano per i Cristiani l’uso della fava come cibo di precetto, per i ro-mani le fave contenevano le anime dei morti e per i greci i fiori ricordano la lettera “Theto”, e “Thànatos” che si-gnifica morte.L’11 novembre si festeggia San Marti-no, con il tradizionale cavallo decora-to per la gioia dei bambini e di quanti apprezzano festeggiare la tradizione del Santo.

Lidia Mazzetto

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Venerdì 20 Settembre, nella Sala Te-atro di Villa Farsetti, si è tenuto un concerto dal titolo “La musica da ca-mera dell’800 tra Italia a Russia” or-ganizzato dal Comune di Santa Maria di Sala, assessorato alla Cultura.Doverosi i ringraziamenti agli artisti: il mezzosoprano Lyudmila Dobreva ed il pianista M° Giovanni Ferrari, in-terpreti del concerto, che hanno mes-so a disposizione la loro arte, a titolo del tutto gratuito; all’Amministrazio-ne Comunale di Santa Maria di Sala, ai “Vivai Gardin” di Caselle di Santa Maria di Sala, che hanno addobbato ed abbellito la Sala Teatro ed il palcoA prendere la parola l’Assessore alla Pubblica Istruzione Enrico Merlo, che ha portato il saluto dell’Ammini-strazione Comunale al numerosissi-mo pubblico presente in teatro.Il presentatore del concerto Giancar-lo Zamengo ha illustrato che negli anni intorno al 1800, nacquero quasi tutti i più famosi musicisti romantici, da Mendelssohn, Schumann, Cho-pin, Bellini a List, Verdi e Wagner. Un processo non lineare ma nettamente spartito tra due diverse aree geo-grafico-religiose: il Nord protestante ed il Sud cattolico, i quali avrebbero marciato contemporaneamente con direzione e velocità differenti. Nel Nord il settecentesco stile galante sotto forma di stile della sensibilità, sarebbe approdato direttamente al Romanticismo; nel Sud invece, que-sto percorso è stato inframezzato da una fase detta appunto “classicismo viennese”. In tutte e due le correnti, è presente una grande idea: il pensiero romantico, filosofico , letterario. Nel Romanticismo cambiarono tutti i postulati estetici musicali. Quasi tutti i compositori di questo periodo con-tribuirono al processo di autonomia e identità culturale del proprio popolo, assistendo alla fioritura delle scuole nazionali che diedero accento ai ca-ratteri musicali tradizionali. “L’arte è un mezzo di comunicazione con gli uomini e non una fine” diceva il gran-de compositore russo Musorgskij, frequentatore dei noti salotti intel-lettuali che nacquero nella seconda metà dell’800 sia in Russia che in Ita-

lia. Questi luoghi di incontro per filo-sofi, scrittori, musicisti e pittori, sono lo scenario per la nascita di una nuo-va espressione musicale: la roman-za da salotto. La musica da camera è assai coltivata in questi ambienti. Appena venti persone si riunivano in una stanza subito si apriva il piano-forte e si improvvisava un concerto, dove predominava la parte vocale. I brani eseguiti, appartengono al grande repertorio cameristico russo ed italiano ma scritto esclusivamente da compositori d’opera, in cui ven-gono trasformate in musica, le po-esie dei più noti scrittori dell’epoca: Goethe, Puskin, Lermontov, Heine. Nelle romanze russe c’è sempre una riflessione filosofica, l’enigma dell’a-nimo russo. Il periodo noto come l’e-tà d’argento, ha generato una “plèia-de” di straordinarie personalità della cultura, nelle sue espressioni più di-verse. È possibile notare una parti-colarità, ossia che gli autori si rivol-gono alla Russia come ad un essere umano in carne ed ossa, pensando

spesso la patria come madre, moglie, fidanzata, sorella. Così il dialogo con la Russia diventa una questione fon-damentale ed il tema è connesso alla costante permanenza spirituale nel mistero. Valori culturali, sudditanza politica diretta od indiretta di molte regioni italiane e potenze straniere, impedi-rono che anche in Italia fiorissero i salotti, facendo rimanere lo spettaco-lo operistico uno dei principali incon-tri di vita sociale. In campo musicale l’Italia ottocen-tesca, da una serie di capolavori al ricchissimo patrimonio del Roman-ticismo europeo. Bellini, Donizet-ti, Rossini, Verdi, sono i più grandi esponenti della corrente, che diffon-dono la loro musica ben oltre le fron-tiere del paese a livello europeo. Da un’affascinante antologia di inti-me e travolgenti romanze italiane e russe, che intendono promuovere la diffusione del repertorio da camera, ci ha dato una straordinaria opportu-nità per rivivere quell’atmosfera dei salotti dell’800 in cui venivano cele-brate le arti, come momento di inte-grazione e crescita culturale.Sono stati quindi eseguiti brani di Petr Il’ic Cajkovskij, di Sergej Vasil’e-vic Rachmaninov, di Vincenzo Bellini e di Giuseppe Verdi. I brani, relativi ai due compositori e musicisti russi, sono stati sopratitolati con la tradu-zione italiana del testo, proiettata nel-lo schermo gigante presente in sala, per una più facile comprensione. Mentre Cajkovskij fu musicista di schietta e generosa natura, non

molto disciplinata spiritualmente e piuttosto incline a certa sentimenta-le eloquenza (soprattutto melodica), oltremodo comunicativa anche per la frequente amplificazione oratoria, per Rachmaninov la musica nasce dal cuore ed al cuore parla: ai suoi affet-ti, alle sue domande, ai suoi tormenti, alla sua sete d’infinito. La musica, in una parola, è “amore”, e se rimane so-rella della poesia, è pur sempre figlia di quella sofferenza che per lui è stata compagna fedele lungo tutto il suo peregrinare, sulla terra e nello spirito.A volte accade nella storia dell’uomo che parallelamente, anche a distanza di migliaia di chilometri, si proce-da alla stesura di un progetto simile quasi nella stessa maniera, come nel nostro caso, dove compositori russi ed italiani, compongono nello stesso genere musicale, per intenti, premes-se compositive ad impatto sonoro.L’accostamento tra Cajkovskij e Rach-maninov con Bellini e Verdi, roman-tici in maniera diversa, ovviamente deriva da due culture importanti ma diverse. Bellini con le sue melodie continue, sognanti, tipicamente ita-liane e Verdi vicino all’aria d’opera monumentale. Lo stile di Bellini è dotato di una melodia infinita di rara bellezza e semplicità. La voce è asso-luta protagonista. Erede del belcanto, Bellini scrive delle pagine di sublime espressione, limpida sonorità, che danno la sensazione di puri sentimen-ti: un vero rappresentante del roman-ticismo italiano ed europeo.Verdi usa spesso poesie di Jacopo Vittorelli, Felice Romani, Goethe (poi tradotte), Temistocle Solera, (che poi sono in parte anche i librettisti delle sue opere) interpretando i versi con una bella melodia di ampio respiro, volta a sottolineare i momenti più significativi del testo poetico. Sem-bra quasi preannunciare la splendi-da struttura musicale, che sarà una prerogativa del grande compositore. Anche se le romanze appartengono al periodo del romanticismo, non manca l’effetto drammatico dove tra-gedia, dramma, morte, sono i conte-nuti di molte composizioni.

Giancarlo Zamengo

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“La musica da camera dell’Ottocento tra l’Italia e la Russia” porta una ventata di “ romanticismo” in Villa Farsetti

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crisantemi variopinti innondano la piazza di casellee per un giorno sono i divi della manifestazione

Dopo il recente risanamento del tetto e della parte esterna della chiesetta votiva di Treponti, effet-tuato gli scorsi anni dalla parroc-chia di Stigliano con il sostanziale contributo della Amministrazio-ne Bertoldo, il 26 ottobre don Ro-dolfo ha celebrato la S. Messa e tutti hanno potuto apprezzare gli

Domenica 27 Ottobre scorso si è svol-to a Caselle de’ Ruffi il 1° Concorso Regionale del Crisantemo. La mani-festazione, con il Patrocinio della Re-gione Veneto, Provincia di Venezia e dell’Amministrazione Comunale di Santa Maria di Sala, è stata organiz-zata dall’Associazione culturale senza scopo di lucro “Vita in piazza”, guida-ta dall’infaticabile presidente Angelo Pegoraro. In una coloratissima corni-ce di fiori e di colori autunnali, erano presenti numerosissime bancarelle, posizionate in entrambi i lati della strada, riempiendo tutto il centro del paese da via Noalese fino alle scuole elementari.Presenti auto e moto d’epoca, tratto-ri e macchine agricole d’epoca che ci hanno ricordato, con un tocco di no-stalgia, i bei tempi andati: quelli della nostra giovinezza in una giornata ava-

ra di sole, ma con temperatura mite. I dieci giurati hanno decretato il pri-mo premio alla Azienda Agricola Bin-coletto Paolo di Mirano con 90 voti, che ha ricevuto la targa e medaglia d’oro per un crisantemo bianco a fio-re grosso, consegnata dal Sindaco di Santa Maria di Sala, Nicola Fragome-ni, dopo un breve saluto ai presenti.All’Azienda Agricola Bortolozzo di

Campocroce di Mirano, seconda clas-sificata, è andata una targa e medaglia d’argento, totalizzando dalla giuria 81 voti, per il crisantemo bianco An-gelys. Il terzo premio, targa e medaglia d’ar-gento all’Azienda Agricola Salmaso Fabrizio di Murelle di Villanova di Camposanpiero (PD) con 79 voti, per il crisantemo con petali color oro all’e-

sterno e rosso all’interno. Una menzione particolare per gli espositori Zara Stefano da Dolo, To-satto Mattia da Scorzè, Gardin Mirco e Monica da Caselle, Boscolo Gabrie-le da Mira, Marchesan Alessandro da Caerano San Marco ed Elena da Caselle. Una folta partecipazione di pubblico per tutta la giornata ha con-fermato la piazza di Caselle de’ Ruffi come sito ideale per queste manifesta-zioni. Il presidente Angelo Pegoraro, al momento della premiazione, ha rin-graziato gli sponsor, l’Amministrazio-ne Comunale, la Parrocchia, il Comita-to festeggiamenti di Caselle, gli amici dei trattori, i componenti della giuria e tutti coloro che a vario titolo hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione annunciando il prossi-mo appuntamento con i presepi per l’8 Dicembre prossimo, sempre a Caselle.

interni della chiesetta interamen-te affrescata internamente per le mani dell’artista locale Ennio Barbato.Quest’anno il 26 ottobre, data del disastroso scoppio del 1944, si è voluta una cerimonia speciale in ricordo ed in suffragio delle 23 vittime civili della deflagrazione ed anche per ringraziare Ennio Barbato che ha gratuitamente of-ferto il suo lavoro e la sua perizia per riportare il tempietto agli an-tichi splendori.L’alzabandiera è stato solennizza-to dal canto dell’inno di Mameli eseguito dal coro Monti Scarpazi di Pianiga.

Abbellita la chiesetta di Treponti, si pregaper le vittime del terribile scoppio del 1944

L’Italia è una nazione con un indi-ce di abitanti per kilometro qua-drato, fra i più elevati. Essendo un Paese dove i due terzi della su-perficie è montagnoso o collinare va da sé che sul terzo rimanente si concentrano la maggior parte di abitanti. Conseguenza di tut-to questo: una movimentazione di persone concentrata e vera-mente intensa. Se, poi, andiamo a considerare che alcune zone sono siti di concentrazione in-dustriale, si intuisce quale possa essere il traffico cui è sottoposto quel determinato territorio. Questo è il caso di Via Stradona in quanto si verificano tutte le citate condizioni che alla fine de-terminano un traffico di passag-gio civile e industriale veramente intenso e continuo.Conseguenze: pericolo per gli abitanti della zona, inquinamen-to acustico e dell’aria, vibrazioni dannose per gli edifici, distruzio-

ne della sede stradale. Via Stradona si presenta con il fondo talmente dissestato da co-stituire pericolo per il traffico, sia dei camion, che delle auto, che ri-schiano di deviare la traiettoria e di finire nei fossati.È una strada che è stata oggetto, più volte, di richieste di riduzione di traffico e di manutenzione, at-traverso petizioni e raccolte di fir-me da parte di quanti vi abitano. Attualmente la situazione del manto stradale è particolarmente critica e necessita di urgenti inter-venti manutentivi.Si spera che gli enti interessati, in primis la Provincia, prendano in considerazione la presente, en-nesima, segnalazione e mettano mano a provvedimenti per ridur-re il traffico e soprattutto per una radicale, inderogabile, sistema-zione del fondo stradale.

P.B.

via Stradona:dissestata per il grande traffico

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Gran finale di stagione per la Salese Cycling, unica società ci-clistica del capoluogo Salese, di-retta dall’impareggiabile Gabriele Tomaello. Dopo alcune uscite do-menicali, dal tono turistico, arri-vano i primi risultati utili: tocca a Walter Girardin, premiato dopo aver partecipato e portato a ter-mine il 7° Granfondo su strada, che ha acquisito lo scudetto tri-colore 2013. Un successo legato al campionato nazionale, deno-minato “PRESTIGIO”. Altro rico-noscimento è per Massimiliano Bonaldi e Paolo Bonetto, che han-no conquistato il “brevetto Chal-lenge Giordana”, valevole come campionato delle Granfondo su

La Salese Cycling da due anni sulle due ruotesi sta distinguendo e promette grandi emozioni

Si conclude alla grande il campio-nato per il pilota di minimoto Yari Favero che il 20 ottobre, nell’ulti-ma gara a San Mauro Mare (Ri-mini), ha conquistato il secondo posto assoluto al trofeo nord Italia categoria open B. Considerando che aveva già vinto il campionato veneto, possiamo dire che la sta-gione si è conclusa nel migliore dei modi.La soddisfazione più grande è sta-ta correre nella pista di San Mauro dove piloti come Valentino Rossi e

Marco Simoncelli hanno comin-ciato la loro carriera con le mini-moto. Adesso il team Favero ra-cing e tutti gli amici, in particolare il cugino Manuel Berloso, il gran-de sostenitore Enrico Marzano e il papà Fabio vogliono vedere l’anno prossimo Yari gareggiare nel cam-pionato italiano perché sarebbe una grande soddisfazione. Da tut-ta la redazione i migliori compli-menti al nostro pilota salese. Dai Yari! Ti aspettiamo per la prossima stagione.

Yari Favero, come i “grandi”, sulla pista di San Mauro

strada del triveneto. Ma la capa-cità di questo team, che ha spento due candeline, dimostra di avere tutte le credenziali per fare bene. Spaziando dalla strada al fuori-strada, eccoli infatti, accompa-gnati dal Presidente, ben 4 biker mettersi in gioco e partecipare al 7° trofeo FPT industrie, prova del prestigioso circuito Autun-nale diventato una realtà Nazio-nale. Sono Simone Gasparini, Christian Sagato, Piero Varretto e Denis Marinello, che si sono di-stinti per l’ impegno e che hanno concluso onorevolmente la pro-va, cosa non facile visto il valore atletico dei oltre 300 partecipan-ti. Il ciclismo, tanto caro e amato

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nel nostro comune si sta rinvigo-rendo e la Cycling Salese ne è un esempio lampante. Sono passate solo due stagioni dall’esordio e i pronostici promettono una bella storia in ascesa.Diventerà una bella realtà che si affiancherà al Gs. Fenice Caselle e al San Marco Stigliano. Una storia tutta da scrivere, ma come dice il proverbio ”chi ben comincia è a metà dell’opera”, crediamo che sia partita con il piede, pardon, con la bicicletta giusta e con la pedalata altrettan-to lunga che non potrà che offrire grandi soddisfazione a chi la pra-tica e ai tifosi delle due ruote.

Luciano Martellozzo

L’Orchestra di Fiati del Veneto, oltre alla classica attività concertistica, da anni svolge una meritoria opera di diffusione della cultura musicale fra i giovani. Anche quest’anno sta per iniziare la Scuola di Musica.Il progetto è possibile grazie alla col-laborazione con l’Istituto Compren-sivo “F. e P. Cordenons” di Santa Maria di Sala e con gli Assessorati alla Cultura e alla Pubblica Istruzio-ne del Comune di Santa Maria di Sala:Le principali attività riguardano: le

lezioni concerto gratuite nelle scuo-le; le prove strumentali gratuite (su appuntamento); i corsi per suonare uno strumento musicale (flauto, cla-rinetto, oboe, sassofono, tastiera e pianoforte, corno, chitarra, tromba, trombone, batteria e percussioni) e di musica d’insieme.Per provare uno strumento musicale occorre accordarsi prenotando al n. 348 5848180; 345 5329029 (prof.ssa Meloni); Pianoforte e tastiera n. 348 5848180, oppure inviare una mail a [email protected]

L’orchestra di fiati del venetopromuove i corsi di musica

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12

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IMPIANTI ELETTRICI

Il trofeo FPT industrie ha riscosso ampi consensi e, galoppando verso il gran finale, tutti i numeri sono favo-revoli al movimento: superate le 300 biker e sempre le giovanili in prima fila, anche loro hanno superato quo-ta 100 minibiker, vera linfa del movi-mento.Folto il pubblico che faceva da corni-ce ai 6 km del circuito ricavato nella campagna salese. Tanti i personag-gi di spicco con in testa la madrina, l’Olimpionica Paola Pezzo ed il neo professionista dell’Astana, Marco Benfatto.Presente lo staff della cicli Olym-pia con Paolo e Michela, la cicli Due Emme di Noale a presentare i nuovi modelli reduci dal successo della fie-ra di Padova, dove l’azienda di Piove di Sacco ha ricevuto il premio per il Top del design. Alla stradale Leader dell’Olympia, un bel modo per festeg-giare i 120 anni dello storico marchio. A fare gli onori di casa il “patron” Piccolo e la signora Nadia dell’FPT, con il figlio Sebastiano, il nonno Ga-briele attorniato dai nipotini. Anche in rappresentanza del Comune pre-sente il sindaco Fragomeni, l’asses-sore allo sport Miele, la figura storica il Cav. Carraro. Presenti i rappresentanti della feder-ciclismo con il presidente regionale Carlesso, ed il Lagunare Bonato, il consigliere regionale Bevilacqua, in rappresentanza del Gs. Robegano dove militava il giovane Nicola Pi-rolo, (suo il 4° memorial) la dirigen-za e un buon numero di minibiker

a ricordo del giovane tragicamente scomparso 4 anni or sono. La pri-ma partenza vede gli open e Junior nella prima griglia seguiti dai master Elite-M1-M2-M3. Superiore ai 15 minuti di gara il tempo impiegato a compiere un giro, ben 5 tornate per le maggiori categorie. Nessuna storia tra i Master con protagonisti assoluti i biker di casa, Giraldin-Piva-Simion-Kogler padro-ni assoluti di categoria, al comando dopo l’azione di Dei Tos. Carraro cerca il tris consecutivo portandosi nuovamente al comando, staccato Dalto che “cede le armi” alla coppia, a due giri dal termine l’azione deci-sa e possente di Dei Tos che saluta la compagnia e si appresta a scrivere il suo nome nell’Album d’oro della 7ª edizione; quinto, alla sua prima espe-rienza nel fuoristrada, il velocista Pa-tavino Benfatto.

7ª prova trofeo d’autunno a S. Maria di SalaAndrea Dei Tos e Paola Pezzo i protagonisti

Avvincente la seconda partenza dove ancora protagonista assoluto troviamo l’atleta di Musile di Piave G.Franco Mariuzzo. I Master 5 vivo-no sul testa a testa tra Morandin dei Pedali di Marca con la sua nuova ma-glia di Leader ed il veterano Beppe Dal Grande (Cycling Friuli). Nel fina-le la spunta il primo. Nella M6 Garo-folin detta legge, corsa a sé e trionfo per il portacolori dei colli Euganei, vissuto il duello femminile dove era impegnata la campionessa Olimpica Paola Pezzo e le “nostre” Giovanna Troldi, con l’attuale leader Alessan-dra Teso. La classe e l’esperienza della campionessa Scaligera si fan-no notare, nel percorso tecnico con curve e controcurve, adiacente al magazzino dell’azienda Salese, con-segnano alla Paola Nazionale un suc-cesso che sa di storia della MTB.Ecco di scena le giovanili, un cen-

tinaio circa: i primi a concludere gli esordienti. Vittoria e premio alla me-moria di Nicola Pirolo a Taffarel del Torpado Victoria, la stessa categoria del giovane scomparso. A consegna-re l’ambito trofeo papà Maurizio. Per le più giovani successo alla Tovo della stessa società (con un giro in più gli allievi) ancora una prova magistrale per il Vicentino del Vc. Torre Cerisara che si conferma primo della classe. Per la femminile dominio delle Vene-ziane Lirussi e Prataviera dei Veloci-raptors di Torre di Mosto. Una prima colazione a buffet con ri-storo degno di una G.Fondo; pranzo in attesa delle premiazioni (davvero veloci e corrette) con lasagne, pasta, patate al forno, dolce, bibite a volon-tà per tutti i presenti. Pacco gara con confezione vino. La prova era valida per la finale Lagunare. Consegna-te le maglie bianche con il Leone di S.Marco da parte del presidente Bo-nato e del consigliere Bettarello. Bella giornata sotto tutti gli aspetti e tanti i complimenti ricevuti, devoluti, di dovere, all’azienda e allo staff del-l’FPT diretto dall’inesauribile anima del patron Gabriele Piccolo, ben coa-diuvato dal presidente Zorzetto e dai suoi collaboratori, Fattoretto, Cer-cato, Bertoldo e Mauro Piccolo, solo alcuni tra i più impegnati.Ora ci si prepara, per il gran finale con la kermesse riservata ai protago-nisti del circuito partito a fine agosto dopo 11 lunghe tappe, con le premia-zioni, nella barchessa di villa Farsetti,.

Luciano Martellozzo

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RubRiche 13

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L’autunno è una stagione difficile da affrontare perché molto spesso si è soggetti a nervosismo, ansia, calo dell’attenzione, stanchezza e problemi gastrointestinali provo-cati essenzialmente dalla tensione dovuta al rientro al lavoro, a scuo-la e alla routine quotidiana. Per evitare questi disturbi è indicato evitare i regimi alimentari trop-po restrittivi e squilibrati privile-giando alimenti semplici e freschi come verdura e frutta che sono ricchi di antiossidanti. Ricordia-moci pure che una dieta scorretta può aumentare il rischio di certi tipi di tumore; bisogna quindi fare attenzione soprattutto agli alimen-ti altamente calorici, ricchi di pro-teine animali, grassi e carboidrati raffinati.La sensazione di stanchezza e le difficoltà di concentrazione pos-sono essere superate con l’assun-zione di cereali, noci e legumi e con il pesce. Quest’ultimo è con-sigliato consumarlo almeno due volte alla settimana perché è un alimento ricco di omega-3 e acidi grassi essenziali in grado di inibi-re la formazione di radicali liberi, migliorando la qualità del sonno e dell’umore favorendo concentra-zione e memoria. Magnesio e se-lenio, provenienti da frutta secca e verdure a foglia verde possono sostenere le funzioni cerebrali e contrastare gli sbalzi d’umore. A tutto questo può contribuire pure un aumentato introito di vitamina B 12 e di acido folico che sono con-tenuti principalmente nel pollo, nel manzo, nel salmone, nei broccoli e nei fagioli.Ricordiamoci che la colazione ha funzione di “starter” e serve per-tanto ad avviare i motori e neces-sita quindi di carboidrati e di un po’ di grassi. Meglio evitare una colazione salata e preferire piutto-sto un buon latte con pane e mar-mellata o miele e del caffè. Il pran-zo deve essere energetico, ma non deve appesantire e quindi riso con piselli o pasta con fagioli e della frutta possono essere un’idea. La sera invece è il caso di alternare

i vari tipi di proteine: dalla carne rossa a quella bianca, dal pesce alle uova fino ai formaggi. Utili duran-te la giornata anche degli spuntini veloci a metà mattina e al pomerig-gio con cereali o frutta.Ricordiamoci infine che una buona idratazione favorisce tutti i proces-si metabolici e le prestazioni fisi-che. L’acqua è indispensabile per la regolazione della temperatura cor-porea, agisce come “lubrificante” e ha funzione di ammortizzatore nel-le articolazioni e nei tessuti oltre a mantenere elastiche e compatte la pelle e le mucose. Diventa quindi indicato assecondare o prevenire il senso di sete bevendo mediamente 1,5 - 2 litri di acqua al giorno.Una segnalazione particolare per l’alcol per il quale non esistono quantità “sicure” o “raccomanda-bili”. La dose non deve superare i 20-40 grammi (circa 2 bicchieri) al giorno per l’uomo e i 10-20 gram-mi (circa 1 bicchiere) per le donne. Alzare il gomito è assai dannoso. L’alcol è infatti potenzialmente cancerogeno e può indurre dipen-denza otre a provocare seri danni al fegato e al sistema nervoso cen-trale.

a cura del dott. Luigi Cazzaro

a cura della dott.ssa Sonia Giacometti

Autunno e alimentazione

Nella cultura moderna l’alcol non è più considerato tanto come ele-mento nutrizionale, quanto come mezzo per procurarsi sedazione, eccitazione o piacere, che fa rag-giungere con facilità l’eccesso sporadico o abituale.Anche se non è facile stabilire una distinzione netta tra uso corretto e abuso, è ragionevole considera-re come abuso l’eccesso occasio-nale o continuativo di alcol con la creazione di una dipendenza di natura psicologica, per cui il bere risponde alla necessità di sentirsi in forma, nell’illusione di un tem-poraneo sollievo nei confronti delle responsabilità che dobbia-mo affrontare.I danni da intossicazione etilica sono provocati da tre costituenti principali delle bevande alcoliche: etanolo, metanolo e acido isopro-pilico. Le manifestazioni dell’in-tossicazione acuta dipendono dal livello di alcol presente nel sangue. La condizione di media intossicazione si associa a rilas-samento e disinibizione. Il consu-mo eccessivo deprime il sistema nervoso e comporta la perdita del controllo mentale e fisico. In casi estremi l’intossicazione può por-tare a perdita di coscienza (coma etilico) e anche alla morte.Per poter comparare tra loro le varie bevande alcoliche conte-nenti percentuali diverse di alcol, si ricorre alla cosiddetta ‘unità di alcol’ che corrisponde a 8-10

grammi di alcol. Per esempio, una bottiglia di whisky o di brandy corrisponde a 30 unità di alcol. Il corpo è in grado di smaltire una singola unità di alcol in un’ora cir-ca. I limiti di sicurezza consigliati nel consumo di bevande alcoliche prevedono al massimo 21 unità di alcol alla settimana per l’uomo e 14 unità per la donna.A parità di unità di alcol gli effetti degli alcolici vengono aumentati se sono assunti a stomaco vuoto, in condizioni di affaticamento o di stress accentuato.Consigli per un corretto consu-mo:Se si assumono bevande alcoliche è consigliabile farlo con modera-zione, preferibilmente durante i pasti, o comunque subito prima o dopo aver mangiato.È preferibile bere con modera-zione e regolarità, piuttosto che concentrare il consumo di alcolici nel fine settimana o in occasioni particolari, in quanto l’attività en-zimatica capace di metabolizzare l’alcol si attenua progressivamen-te.Tra le bevande sono da preferir-si quelle a basso tenore alcolico, come il vino e la birra.Una buona regola è quella di non bere più di un bicchiere di vino rosso o bevande alcoliche al gior-no per le donne e non più di due per gli uomini.Si raccomanda l’astensione com-pleta da alcolici in gravidanza, durante l’allattamento, nella fase della crescita, quando ci si deve mettere alla guida o si lavora con strumenti delicati o pericolosi e in corso di assunzione di farmaci. L’etanolo interagisce con numero-si farmaci, modificandone l’effet-to, sia perché ne favorisce l’assor-bimento, ne altera il legame con le proteine del sangue, ne influenza la velocità di rimozione da parte del fegato. In particolare va ricor-data la pericolosità dell’interazio-ne dell’alcol con gli psicofarmaci con un aumento della probabilità di provocare incidenti stradali.

L’alcool tra uso e abuso

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RubRiche14

Ci sono storie che raccontano di fatti realmente accaduti e che ritro-viamo nei libri di scuola. Altre che si narrano per non dimenticare o per ricordare le gesta dei nostri an-tenati. Ma ce ne sono alcune invece che sono semplicemente leggen-de; addirittura fantasie che hanno attraversato i secoli, sconfiggendo il tempo, alimentando l’orgoglio di un popolo, diventando più vere di qualsiasi avvenimento storico, tanto da venire accolte come vere e proprie feste nazionali. E questo è il caso della Festa di Metà Autun-no, celebrata in tutta la Cina duran-te il quindicesimo giorno dell’otta-vo mese del calendario cinese, cioè tra la seconda metà di settembre ed i primi giorni di ottobre, in un periodo piuttosto vicino all’equino-zio d’autunno.In quei giorni mi trovavo a Hong Kong per acquistare delle pietre da un indiano di passaggio in città: ametiste, citrini, qualche zaffiro e, soprattutto, perle di acqua dolce. Fin qui niente di nuovo, si tratta-va del lavoro di sempre e tutto era al suo posto: la metropolitana, la baia, i grattacieli. Ma una sera, ri-entrando in albergo, vidi centinaia di persone occupate nei preparati-vi di quella che aveva tutta l’aria di

essere una festa nei pressi del par-co Victoria.Una volta arrivato nella Hall dell’hotel incontrai il mio amico Ivan. Lo conoscevo da anni e ave-vamo parlato spesso durante i suoi turni di notte. Parlavamo di don-ne, di mia moglie e di Lily, l’amore della sua vita. Fui particolarmente felice di vederlo e dopo averlo salu-tato, chiesi: «Cosa sta succedendo? La città è in fibrillazione!»«Ci stiamo preparando al Moon Festival! Domani sera vai al parco e guarda verso il cielo!» rispose il giovane receptionist dell’albergo.«Moon Festival?» chiesi. «Di che si tratta?»Allora Ivan si illuminò. Di solito ero io a raccontare qualcosa a lui: sto-rie di pietre e gemmologia, qualche parola di italiano, o semplicemente il racconto delle bellezze delle cit-tà del nostro paese. Ma dopo sei anni di chiacchierate durante i suoi turni di notte, fu lui a raccontarmi qualcosa che avrei ricordato per sempre.Mi disse che ai giorni nostri il Moon Festival é semplicemente la festa per l’augurio di longevità, come voleva la divinità Chang, dea lunare dell’immortalità. Ma che c’era stato un tempo, nel XIV se-

colo, quando la Cina si trovava op-pressa dai reali mongoli, in cui quel giorno aveva assunto un significa-to ben diverso.Il popolo stava tramando la rivolta contro gli antichi nemici. Tuttavia un decreto imperiale proibì il riu-nirsi in gruppi e ostacolò il proget-to dei ribelli che vedevano di buon occhio l’insediarsi della nuova Di-nastia dei Ming. Allora nacque l’i-dea che cambiò le sorti della storia della Cina. Durante la Festa di Metà Autun-no, il leader dei ribelli decise di distribuire migliaia di “moonca-ke” (torta lunare) con il pretesto di omaggiare l’imperatore mongolo e augurargli lunga vita. Sulla super-ficie delle tortine, confezionate in scatole contenenti quattro dolcetti ciascuna, furono stampati dei mo-saici e dei rompicapo. Per leggere il messaggio criptato ognuna delle quattro torte doveva essere tagliata in quattro parti uguali. I sedici pez-zi ottenuti, ricostruiti in una nuo-va sequenza, fornivano il codice per decifrare il messaggio segreto che, una volta letto, poteva essere distrutto semplicemente mangian-dolo.E così su ogni torta fu inserito un messaggio che incitava i ribelli

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alla rivolta e ad uccidere il tiranno, proprio nel quindicesimo giorno dell’ottavo mese, giorno che coin-cideva con il festeggiamento della Festa di Metà Autunno. Durante quella notte i rivoltosi attaccarono i reali e rovesciarono il governo, sta-bilendo la Dinastia dei Ming.A distanza di VII secoli nessuno ha saputo spiegarmi se quel dol-ce, il Yue-Bing (fatto di farina, olio acqua, frutta secca al cui interno si nasconde un tuorlo d’uovo proprio a ricordare la luna piena) rappre-senti davvero il ricordo della notte in cui i Ming scacciarono i tiranni mongoli o se invece sia soltanto il festeggiamento del plenilunio d’au-tunno. Una cosa però è certa: in tutta la Cina non vi è famiglia che non si sieda intorno a un tavolo ro-tondo e tagli in quattro parti quel dolcetto, guardando verso il cielo, liberando nell’aria una lanterna ac-cesa esprimendo un desiderio…Per questo sono sicuro che Ivan, il 19 settembre, abbia aperto la fine-stra, acceso un lumino e guardato negli occhi Lily, la sua fidanzata, chiedendole finalmente di sposarla, augurandosi di vivere a lungo, ma-gari non interno, ma comunque di invecchiare insieme.

Mooncake

Mooncake: la festa d’autunno

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years

Domenica 15 settembre Grabiel Janko, nato il 31 Dicembre 2012, è diventato cristiano ed è entrato a far parte della Chiesa di Dio.Don Lucio ha celebrato questo sacramento e ha pregato con i genitori Grazia Serena e Majo, i nonni Giovanni con Patrizia, con Valentina, le zie, gli zii, i cugini Sandiago, Armando e Gioele, amici e parenti perché possa cre-scere nella fede.

Il 4 agosto la signora Bovo Olinda di Veternigo ha compiuto 90 anni. Tanti auguri da Maddalena, dalle cugine, parenti e amici.

Il 9 ottobre Giulia Carraro ha spento la sua prima candelina. Tanti auguri dai genitori e parenti, ma in modo particolare dalla sorellina Giorgia.

Giovedì 14 novembre 2013 la piccola Viola

Gobbo di Caselle compie un anno.

Tanti auguri da papà Michele

e mamma Rosita, dai nonni, zii e

cuginetti.

Fernanda Ferro e Mario Nor-biado hanno festeggiato le noz-ze d’oro assieme ai figli Stefano, Michele con Manuela, Diego con Silvia, Katy con Ermenegildo, Nicoletta con Andrea e con i sei nipoti Filippo, Edoardo, Mattia, Denis, Alessandro, Michele, pa-renti e amici.

Il 30 Giugno 2013, Francesca Bar-ban e Guglielmo Pistore hanno festeggiato il 40° Anniversario di Matrimonio. Festa grande an-che domenica 15 settembre con il battesimo del nipotino Matteo Trabacchin, nato l’8 Marzo, che vediamo nel riquadro.

laurea

Basso Diego, il 17 ottobre si è lau-reato in ingegneria aerospaziale presso l’università di Padova di-scutendo la tesi: “Improvement of a low-order panel method by far-field computation of induced drag for arbitrary non-planar wing con-figurations” Congratulazioni da parenti e amici.

anniversari

Domenica 25 agosto Samue-le Bolzonella, nato il 18 Maggio 2012, è diventato cristiano della chiesa di Dio, ricevendo il batte-simo per le mani di Don Tiziano Marconato, zio di Desirè, madre di Samuele.Incontenibile la gioia dei genito-ri Francesco e Desirè, del nonno Carlino, degli zii Silvano, Dami-no, Mauel, Loris, Gabriele, delle zie Lavina e Marilì e degli amici e parenti.

battesimi

Il 10 ottobre Maria Cagnin

ha compiuto 90 anni.

Tanti auguri dai figli

Rosanella, Natalina e Mario,

dai generi Silvano e Raffaele, dalla nuora Luisa, dai

nipoti e pronipoti.

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SAnt’AngeLo in ViSitA ALLA tuSciA16DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE:Associazione Culturale Gente SaleseVia dei Tigli 10 - 30036 S. Maria di Sala Ve Tel. 041 486369E-mail. [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEGraziano Busatto

PRESIDENTEGiovanni Vanzetto

ART DIRECTORManuel Rigo

TIPOGRAFIAGrafiche QuattroSanta Maria di Sala (VE)

Registraz. Tribunale di Venezian° 770 - 17 gen 1984

BernardiOnoranze Funebri

Via Desman, 139S. Angelo di S. M. di Sala - tel. 041.487341

Crazy Sun di Barbara e FabianaVia Don Gallerani, 2 - Caltana (VE) - Tel. 041.5732508

SIAMO PRESENTI NEI MERCATI DI:lunedì: Mirano (Ve) - Mogliano (Tv)martedì: Pianiga (Ve) - Marghera (Ve)mercoledì: Maerne (Ve) - Villorba (Tv)giovedì: Noale (Ve) - Istrana (Tv)venerdì: Martellago (Ve) - Silea (Tv)sabato: Fiesso d’Artico (Ve) - Vedelago (Tv)domenica: Camisano Vicentino (Vi)

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Un gruppo di amici di S. Ma-ria di Sala e Sant’Angelo han-no trascorso un lungo fine settimana visitando la , terra nella provincia di Viterbo tra il lago di Bolsena e Tarquinia.Lungo il percorso sono sta-te effettuate interessantissi-me visite al Palazzo Farnese, straordinario esempio di ar-chitettura rinascimentale; a Tarquinia con le sue nume-rose torri e le mura che cir-condano chiese medioevali,

il Palazzo dei Priori, il museo Etrusco con la sua necropoli, elemento di eccezionale inte-resse archeologico; a Viter-bo il Palazzo dei Papi, il suo centro storico e il quartiere medioevale di S. Pellegrino; Montefiascone da dove si può ammirare uno stupendo pa-norama sia verso Viterbo che verso il Lago di Bolsena; Ci-vita di Bagnoregio, piccolis-sima cittadina abbarbicata su un colle tra le vallate dei fiumi

Chiaro e Torbido.Altri viaggi sono in program-ma per il prossimo anno. Degno di particolare nota il viaggio al Santuario di Lou-rdes.Si sta già studiando date e percorso. Per una migliore organizza-zione, se qualcuno fosse in-teressato, può rivolgersi al Parroco di Sant’Angelo, don Piero.

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Sabato: 9.30-13.00 e 15.30-20.00APeRto LA DoMenicA Fino A nAtALe

oRARio 10,00 - 13,00 e 15,30 - 19,30”

gita di interesse culturale