inmovimento magazine settembre 2014

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www.inmovimento.eu Il mensile più letto di Aprilia InMovimento. Free magazine socio-culturale. Anno 6, numero 66 Settembre 2014. Reg. al Trib. di Latina num. 1035/08. Aprilia - Via Marconi, 31. Copia gratuita. magazine settembre 2014

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InMovimento magazine Settembre 2014

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settembre 2014inmovimento

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inmovimento

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AmministratorePaola [email protected]

DirettoreTonj [email protected]

CollaboratoriLaura BendoniAlessandro CannavaleSerena CarolloMartina Creti Ilaria Forniti

InMovimento magazine

Anno 6, numero 66settembre 2014

Registrazione al Tribunale di Latina num. 1035/08

In copertina: Valentina Leone

Valentina in arte ToXic V, nasce e vive a Roma. Impegnata come modella per cataloghi e pubblicità, lavora attualmente anche come hostess di fiera spesso in collabo-razione con Virgin Radio.

Appassionata di musica rock e gatti, ha alle spalle un curriculum artistico che la vede in programmi come il "Chiambretti c'è", "Chiam-bretti Night" o come conduttrice del format dedicato ai motori "Cavalli Ruggenti".

www.facebook.com/ valentina.leonetoxicv

http://instagram.com/ valentinatoxicv

Servizio fotograficoFotografo: Michele Battaglia © Assistente: Antonello AlagnaLocation: Modica (Ragusa)

StampaPignani Printing S.r.l.

PubblicitàPaola 333 50 40 574Michela 340 06 83 044Annarita 338.44.69.737Davide 338 20 33 789

ContattiAprilia - Via Marconi, 31Tel. 333 50 40 574Fax. 178 60 32 024 [email protected]

Grafica e impaginazioneInMovimento [email protected]

FotografiaChristian Sana

Salvo accordi scritti la collaborazione a questo periodico è da considerarsi del tutto gratuitae non retribuita. E’ vietata la riproduzione anche parziale di grafica, immagini, testi e spazi pubblicitari.

La redazione non risponde delle eventuali variazioni a date o orari e prezzi degli eventi pubblicati.inmovimentomagazine

sommario

4 GLOBO

6POURPARLE'

8 CRAZYWEB

10 BACHECALOCALE

12 EBOLAL'AFRICA TREMA

18 SCATTI NEL TEMPO

26GLI SQUALI

14 ROBINWILLIAMS

15 LA RIVOLTADEGLI SCRITTORI

24AGENDAEVENTI

22 CINEMA: IL FILM DEL MESE

32MARIJUANALIBERA

20 BAMBINIE TV

34 SOCIALNETWORK

36 I VIRUSINFORMATICI

38 TECNOLOGIA:LOCAL REGISTER

40 MOVIDA

42 RICETTA

44 IL BAZARANNUNCI

23 CINEMA:IL CULT

46 L'OROSCOPO DI LAURA BENDONI

16 LA PRIVACYVIOLATA

28 TORSIONEGASTRICA

39 TECNOBLOG

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GLOBOnotizie curiose dal mondo

E’ ormai da anni noto che i mozziconi di sigaretta rappresentano un danno ecolo-gico non indifferente. Ma ora un team di ricercatori della Corea del Sud ha trova-to una soluzione per prendere due piccio-ni con una fava, sviluppando un metodo per riciclare le cicche di sigaretta e tra-

sformarle in materiali impiegabili negli accumulatori di energia per i di-spositivi elettronici, dando così una mano a salvaguardare l’ambiente e al contempo realizzando super-condensatori con performance superiori a quelli attualmente in commercio. “Abbiamo messo a punto una tecnica per estrarre dalla cellulosa acetata, il principale componente dei filtri delle si-garette, un materiale simile al carbonio” - spiega Jongheop Yi, coautore della ricerca - “con il quale è possibile rivestire gli elettrodi dei condensa-tori che negli apparecchi elettronici servono a immagazzinare elettricità”.

Cosa potrebbe accadere al cer-vello e al corpo se rimania-mo svegli per molte ore? È quanto si chiede il sito “Fi-vethirtyeight” che, rivolgendo-si a un’esperta in materia, ri-vela quanto segue. Non andare a dormire per i primi due gior-ni è più o meno equivalente alla

sensazione di indebolimento che si prova dopo aver bevuto un po’. Nello specifico “ogni ora in cui si rimane svegli tra le 10 e le 26 ore è equivalente alla diminuzione di performance che si osserva con l’aumento dello 0,004% di concentrazione alcolica nel sangue”. In altre parole, inizialmente, l’effetto nel rimane svegli a lungo, è simile ad un sbronza. Ma succede nel periodo successivo? Verso le 50 ore di “non sonno”, l’effetto sbronza muta, e quel che comincia a risentirne è l’umore. Intorno alle 100 ore, invece, cominciano a manifestarsi sintomi psicotici, ci si sente particolarmente strani. Compaiono infatti allucinazioni e paranoie crescenti.

Svegli troppo a lungo, cosa succede ? Batterie fatte coi mozziconi di sigaretta

Mentre per Italia la rete libe-ra wi-fi sembra un’utopia, nei giorni scorsi a Londra è stata annunciata l’estensione della rete wifi gratuita su un nume-ro maggiore di autobus e, come se non bastasse a fare arrossi-re i mezzi pubblici tricolore, gli autobus ibridi saranno in grado di ricaricarsi wireless. La rete di trasporto londinese ha già messo in strada ben 800 mezzi ibridi e una manciata di autobus to-talmente elettrici che, per mantenerli in carica, ha dato il via ad un nuovo processo che porterà all’installazione di quattro fermate dotate di sistema di ricarica senza fili, mentre i passeggeri salgono sul bus. Meno inquinamento e meno costi.

A Londra arrivano gli autobus “a wireless”

Su Internet si può comprare di tutto. Il sito di annunci gratuiti on-line Kiji-ji (eBay) ha effettuato una ricerca an-dando a scovare le assurdità messe in vendita sul proprio sito. Qui di segui-to alcuni annunci di vendita veramen-te assurdi.Kit antivampiro. Per 4.500 dollari un acquirente ha portato via un kit completo per contrastare i vampiri (foto).Ufo detector. 135 dollari per aggiudicarsi un ufo detector, progettato da una compagnia brasiliana e venduto sul web.Chewing gum di Britney Spears. Ha intascato 263 dollari su eBay il fan della cantate americana che ha messo all'asta una gomma masticata e sputata dalla ex reginetta del pop.Anima. E’ proprio il caso di dirlo, su Internet c’è anche chi si vende l'ani-ma, per un prezzo che parte, in media, dal milione di dollari.Amico immaginario. Un utente ha messo in vendita il suo amico im-maginario. Nell’annuncio si leggeva “Ho 27 anni e sono troppo grande per lui. E’ un vero amico, invierò insieme a lui dettagli su quello che gli piace e non piace fare.”

Vendite assurde sul web

4 | inmovimento

In un viaggio aero, prima del decollo, la hostess intima di spegnere i cellulari per motivi di sicurezza. La FAA, l'agenzia del Dipartimento dei Trasporti statunitense, in un rapporto, scrive: “l’uso dei telefonini è un proble-ma perché «un cellulare ha un raggio di trasmissione molto più ampio che a terra e potrebbe interferire con più celle», cioè con più ripetitori a terra”. In un paragrafo successivo la Faa aggiunge che il divieto ha anche «altre ragioni » come la «potenziale interferenza con i sistemi dell’aereo». In altre parole il motivo vero della richiesta di spegnere i cellulari potrebbe essere che non si vuol disturbare la rete mobile al suolo e solo in seconda bat-tuta c’è anche da evitare «potenziali» interferenze con i sistemi di bordo.

la FAA spiega perchè spegniamo il cellulare in areo

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Alla Stazione Termini, da qualche me-se, si susseguono le denunce dei citta-dini circa un fenomeno che vedreb-be protagonisti alcuni Rom che, in maniera organizzata, si renderebbe-ro protagonisti di alcuni “assalti” nei confronti dei viaggiatori. In maniera molto insistente vengono approcciati, e “costretti” a donare qualcosa per dei

servizi mai richiesti. Indossano magliette azzurre fingendosi dipendenti delle ferrovie. Si parte anche da un minimo di 5 euro fino a un massimo di 20 per il cosiddetto “pizzo”. La mancia viene chiesta insistentemen-te a fine “prestazione”: dopo aver accompagnato il viaggiatore al binario o dopo averlo condotto in biglietteria. Così si chiede il resto del ticket.

Ecco le smartshoes, le scar-pe che si collegano con gli smartphone e, vibrando, invia-no segnali a chi le indossa. So-no state inventate da Ducere Technologies, una startup in-diana, si chiamano “Lechal”, e

saranno in vendita da questo autunno. Queste scarpe sono dotate di un trasmettitore Bluetooth e di un sistema per la vibrazione po-sizionati nella parte posteriore della suola. Il sistema Bluetooth si collega al cellulare tramite un’applicazione, che a sua volta si col-lega a Google Maps. Quando ci si sta muovendo per raggiungere la propria destinazione, le scarpe vibrano in corrispondenza di ogni svolta: se Google Maps indica una svolta a sinistra, vibra la scarpa sinistra, se la svolta è a destra invece, vibra la scarpa destra.

Stazione Termini: attenzione alle truffe

Le scarpe che ti indicano la strada

Sicuramente sarà capitato a mol-ti di voi. Stiamo parlando del-la situazione imbarazzante di scordarsi il nome di una persona appena conosciuta. Una giornali-sta dell’Atlantic (Olga Khazan) ha cercato di spiegare i motivi perché ci dimentichiamo con facilità i no-mi delle persone che conosciamo, anche solo pochi secondi dopo aver registrato l’informazione.

L’effetto prossimo-della-fila. Quando veniamo presentati a un in-tero gruppo di gente che non conosciamo, scatta un meccanismo psico-logico sintetizzato come “sentirsi come un bambino di 9 anni davanti alla giuria di un talent show”. In altre parole siamo troppo concentra-ti sulla nostra performance e sull’impressione che faremo, per ricor-darci anche i nomi di chi ci sta di fronte. Inoltre, quando stringiamo la mano a qualcuno siamo già concentrati sul prossimo.

Scarso interesse. E’ possibile anche che non siate così interessati al-la persona che vi sta davanti. Il livello di attenzione prestato a un cer-to fatto condiziona la qualità del suo ricordo. È per questo che le per-sone più espansive e socievoli tendono a ricordarsi con più precisione i nomi delle persone.

Malfunzionamento della memoria a breve termine.  Spiega Khazan che esistono due tipi di memoria nel nostro cervello: quella a breve termine e quella a lungo termine. La prima «funziona come un thermos bucato: non è molto capiente e perde in continuazione». Nel caso non ci si concentri appositamente, è difficile “trattenere” istinti-vamente un’informazione come il nome di una persona: anche perché per essere conservato «deve essere trasferito in un diverso sistema del cervello, che crea ricordi che si conservano nel tempo».

Relativa utilità del nome. Il nome di una persona appena conosciu-ta non racconta niente di quella persona, e quindi non dà la possibi-lità al proprio cervello di “aggrapparsi” a qualche informazione parti-colare. Proprio perché è un termine facile e comune, non ci dice niente di speciale. «La memoria umana è molto abile a registrare cose come una faccia o informazioni che rimandano a cose che già si conoscono».

Perché dimentichiamo i nomi delle persone?

Il 63% delle persone di età compresa tra i 18 e i 29 an-ni infila lo smartphone sot-to al cuscino prima di ad-dormentarsi. E’ un gesto diventato quasi naturale come togliersi gli occhiali e appoggiarli sul comodino. Secondo il sito “Huffington Post”, questa è un’abitudi-

ne poco salutare, che sareb-be meglio smettere immediatamente: non solo per dormire meglio, ma anche per evitare ipotetici danni alla propria salute. Ecco i motivi per cui non mettere il proprio smartphone sotto il cuscino.

Il tuo cuscino può prendere fuoco. Eventualità molto rara ma non impossibile. Ci sono stati casi di utenti a cui ha preso fuoco lo smartphone mentre lo tenevano in mano, in tasca o addirittura sotto al cuscino. Infatti una batteria difettosa si potrebbe surri-scaldare al punto di prendere fuoco.

Ti può tenere sveglio tutta la notte. Lo smartphone, anche se silenzioso, vibra per avvisarci di nuovi messaggi in chat o nuove mail. Questo potrebbe svegliarci durante la notte.

Ritmi cardiaci. La luce emessa dal display degli smartphone sti-mola il nostro cervello a produrre più melatonina, la sostanza che ci tiene svegli (normalmente viene secreta in grandi quantità alla mattina con la luce del giorno). Con il buio, invece, i livelli di mela-tonina nel sangue si abbassano, permettendoci di dormire. Questo ciclo è detto “ritmo circadiano”, ma viene profondamente sconvolto a causa dell’uso eccessivo di device elettronici nelle ore notturne.

Danni potenziali. Resta ancora aperto il dibattuto sui potenzia-li danni causati dalle onde dei telefoni cellulari sulla nostra salu-te. Tuttavia, le ossa del cranio dei bambini sono più sottili di quel-le di un adulto: educate i vostri figli a un uso corretto dei device elettronici.

Può farti lavorare male il giorno dopo. Rispondere alle mail di lavoro fino a tardi, o addirittura di notte, ha un’unica conse-guenza: quella di farci sentire a pezzi la mattina successiva. Stan-chezza, irritabilità, difficoltà di concentrazione possono rovinarci la giornata. Non solo in ufficio.

Smartphone: mai sotto il cuscino

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PO

URPAR

Quanta acQua consumiamo in media ogni giorno?

E' stato stimato che gli italia-ni consumano circa 200 litri al giorno procapite. Per comprende-re questo dato bisogna considera-re soprattutto l'acqua che viene consumata in esubero. Ad esem-pio, per lavarci i denti consumiamo circa 7,5 litri di acqua, mentre per un doccia di 5 minuti consumiamo circa 80 li-tri di acqua e ogni volta che tiriamo lo sciacquone del wa-ter vengono utilizzati dai 6 ai 12 litri d'acqua. Per contro, più di un miliardo di persone (1 su 6) non ha accesso a fon-ti di acqua pulita.

Quanti film hanno interpretato stanlio e ollio?

Stanlio e Ollio, in inglese Laurel & Hardy, hanno rappresentato la pri-ma vera coppia comica della storia. Dal 1921 al 1951 hanno dato vi-ta a ben 106 film, e ancora oggi le emittenti televisive non mancano di riproporre i loro film. Ollio (Oli-ver Hardy) si spense nel settembre

1955 colpito da infarto e ictus. Stanlio (Stan Laurel) si spense il 23 febbraio 1965, all'età di 74 anni. In punto di morte non mancò di far ridere ancora una volta il suo pubblico rivolgendo all'infermiera che lo assisteva la sua ultima gag, dicendo: «Mi piacerebbe essere in montagna a sciare». L'infermiera gli chiese: «Le piace sciare, Sig. Lau-rel?». E lui rispose: «No, lo detesto, ma è sempre meglio che stare qui».

perché la pasta alla carbonara si chiama così ?

La pasta alla carbonara è un piat-to caratteristico laziale preparato con ingredienti popolari e dal gu-sto intenso. Il piatto sarebbe stato inventato dai carbonai (carbona-ri in romanesco), i quali lo prepa-ravano usando ingredienti di fa-cile reperibilità e conservazione.

Quindi sembrerebbe l'evoluzione del piatto detto “cacio e ova”, di origini laziali e abruzzesi. La diatriba sull’utilizzo della pancetta o del guanciale nasce nel periodo della se-conda guerra mondiale. Da quanto sembra, i soldati ame-ricani arrivati in Italia durante la seconda guerra mon-diale, combinavano gli ingredienti a loro più familiari che riuscivano a reperire, e cioè uova, pancetta e spaghetti, preparandosi da mangiare, dando così l'idea ai cuochi ita-liani per la ricetta vera e propria che si svilupperà com-piutamente solo più tardi.

perchè i giocatori dell'arsenal sono detti gunners ?

L'Arsenal è una società cal-cistica fondata nel 1886 con sede a Londra ed è una delle 14 squadre di calcio che rap-presenta la capitale britanni-ca. Lo stemma dell’Arsenal è stato modificato ripetutamen-te, ma al suo interno è sempre comparso almeno un cannone. Proprio per questo motivo i giocatori e i tifosi dell'Arsenal sono soprannominati Gun-ners, in italiano "Cannonieri".

perchè il lago di paola si chiama così ?

Il Lago Paola, oggi chiamato an-che Lago di Sabaudia, è un la-go salmastro costiero nei pressi di Sabaudia. L'origine del suo no-me non è certa, tuttavia potreb-be derivare dall'omonima torre del

Monte Circeo. Un'altra ipotesi at-tribuisce il suo nome dal latino "paula" che può essere tra-dotto con “spalla”. Alle spalle del Monte Circeo, quindi, si estendeva uno specchio d’acqua nella tenuta della Sorresca di pertinenza dei monaci benedettini di Subiaco.

domanderisposte

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Quando è nato il basket ?

Il Basket, o Pallacanestro in Italia, è l’abbreviazione del termine basketball. Nasce a Springfield nel Massachusetts nel 1891, grazie all'idea del medico ca-nadese James Naismith, allora inse-gnante di educazione fisica. Naismith

lavorava presso la YMCA International Training School di Springfield e gli venne chiesto di trovare uno sport che po-tesse tenere in allenamento durante la stagione invernale i giocatori di football, in alternativa agli esercizi di ginnasti-ca. Ispirato al gioco canadese duck-on-a-rock, il basketball vi-de la luce il 15 dicembre 1891 con un cesto appeso alle estre-mità della palestra del centro sportivo e due squadre di nove giocatori.

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domanderisposte

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8 | inmovimento

crazy web http://immagini dalla rete

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inmovimento | 9 manda la tua foto particolare a [email protected]

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BACHECACosa succede in città...

Si è conclusa con indub-bio successo la rassegna di serate dedicate allo Shop-ping. Con giovedì 28 ago-sto, infatti, si cala il sipa-rio sullo “Shopping Days”, dove il Comitato di Quar-tiere Aprilia Centro ha organizzato una serie di

iniziative per animare il centro. Iniziative che hanno ri-scosso il gradimento dei commercianti e soprattutto dei cittadini, che hanno trovato svago in piena estate ad Aprilia, città non certo meta turistica. Tutto questo è sta-to merito dell’organizzazione ma anche di tutti i volonta-ri che hanno consentito lo svolgimento delle iniziative. E’ proprio la serata di giovedì 28 agosto che rappresenta a pieno questa iniziativa ed quella che deve rimanere im-pressa nei cittadini di Aprilia. Permettere ai cittadini di passeggiare nella propria città tra i negozi aperti, stand, tra musica e colori dovrà certamente essere l’obiettivo dell’Amministrazione anche l’estate prossima.

10 | inmovimento

Shopping days, chiusura con successo

“Semplicemente…donne”. Si chiama così la mostra pittorica in programma dal 16 al 21 settembre presso Forte Sangallo a Nettuno (Via Gramsci, 5), organiz-zata dall’Associazione Ar-te Mediterranea. Verran-no esposte le opere delle tre pittrici apriliane Sabrina Carucci, Maria Petito e Sil-via Amendola. L’inaugura-zione della mostra è previ-sta per il giorno 16/09 alle ore 18:00.

Gli orari di visita della mostra sono i seguenti:09:30/12:30 - 17:00/21:00.

Semplicemente…donne

Atto vandalico senza giustificazione

Presso il Parco Manare-si di Aprilia, poco tem-po fa, è stata installa-ta una giostra progettata per i disabili in carrozzel-la, bambini sfortunati che per nascita, per malat-tia o per evento traumati-co non possono usare più le gambe. Un’altalena do-

ve si può salire con tutta la carrozzella, grazie ai vari fissaggi di sicurezza. Grazie all'impegno di alcuni volontari e del Comitato di Quartie-re è stato quindi possibile dare spazio e giochi anche quel-li che presentano varie disabilità. Questo è solo l’ultimo di una serie di iniziative che hanno fatto del Parco Manaresi un punto di riferimento per bambini. Tutto questo è molto bello, peccato che la nuova giostra è stata rotta grazie al-la “bravata” di qualche individuo. Un gesto che certo non trova alcuna giustificazione. Con questa pubblicazione ci auguriamo di sensibilizzare la cittadinanza ad un com-portamento il più civile possibile e le autorità ad uno sfor-zo maggiore finalizzato ad un attento controllo per evita-re quanto è successo.

L'Orchestraccia, la band romana capitanata da Marco Conidi, sarà di scena ad Aprilia. La no-ta band, che si ispira al-la canzone romanesca, si esibirà in un concerto gra-tuito sabato 20 settembre al Parco Friuli, in occasione della "Festa Democratica dell'Unità" che si svolgerà dal 18 al 21 settembre. Questo "gruppo itinerante delirante folk-rock romano", si com-pone in modo creativo e disordinato di attori, bloggers, cantautori, musicisti, performers: Marco Conidi, Edoar-do Leo, Edoardo Pesce, Luca Angeletti, Roberto Angeli-ni, Diego Zoro Bianchi, Giorgio Caputo, Maurizio Filar-do e tanti altri.

L'orchestraccia al Parco Friuli

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L'associazione sporti-va Hamsa inaugurerà il 13 settembre la sua nuova scuola di danza multidisciplinare.Una scuola per adul-ti e per bambini, per esperti o principianti o per chiunque voglia

danzare o tenersi in forma con il fitness. Nella nuova scuo-al sarà possibile iscriversi ai seguenti corsi.

Corsi di danza per bambini e ragazzi:Danza Propedeutica (4/6 anni); Danza moderna; Danze ur-bane (Break dance, House,Hip Hop e Videodance); Danze orientali baby.

Corsi di danza per adulti: balli di gruppo, balli di coppia e danza del ventre.

Fitness e benessere: zumba, natusumba, funkfit, mamma group, pilates, yoga, ginnastica dolce, posturale.

L'inaugurazione è prevista per il 13 settembre presso la scuola stessa, in Via Campoleone Scalo, 49 (accanto alla scuola elementare).Per info: Tel. 3208528991 - 3894363310. E-mail: [email protected]

San Michele, le anticipazioni Scuola di danza a Campoleone

inmovimento | 11

Siamo giunti a settembre e come ogni anno, con le vacan-ze alle spalle, gli apriliani si chiedono quali sono gli artisti che si esibiranno in Piazza Roma durante i festeggiamenti di San Michele. Giorni fa sono trapelati i nomi di Caparez-za e J Ax, ma quasi sicuramente non saranno loro gli ar-tisti ad esibirsi il 29 settembre. Il comitato organizzativo è orientato suoi seguenti artisti: Francesco Renga, Ales-sandro Mannarino, Molinari/Paci, Emis Killa. Inol-tre, e questo sarebbe veramente un sogno per gi apriliani, si potrebbe prospettare un ritorno ad Aprilia di Edoardo Bennato. Come ogni anno sarà prevista una serata dedi-cata alla comicità della scuderia di Colorado. Chiaramente ci sarà la celebrazione della Santa Messa e la processione in onore di San Michele patrono di Aprilia. Non mancherà la classica lotteria, con ricchi premi, tra cui un'automobile.

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Si torna a parlare di Epidemie. Questa volta, però, si tratta di una malattia letale, con una mortalità che sfiora il 90% e che

da marzo di quest’anno sta mettendo in crisi i presidi sanitari del nord Africa.La paura dell’Ebola circola in Africa già dal-la prima manifestazione nel 1976, nella Repubblica Democratica del Congo, ma oggi, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i numeri parlano della più grande epidemia mai registrata.

Le preoccupazioni rispetto alla malattia riguardano la sua letalità. Il decorso è rapido, la morte tremenda, con sinto-mi di sanguinamento tipico delle febbri tropicali. Questo ultimo aspetto è fonte di preoccupazione per Organizzazio-ne Mondiale della Sanità, in quanto la malattia, nei primi stadi, può essere facilmente confusa con altre patologie come la febbre dengue. E così, nel mese di luglio, un uomo affetto da Ebola, si è imbarcato su un volo dalla Liberia alla Nigeria, sentendosi poi male durante il viaggio e, dopo essere stato isolato in ospedale, è deceduto. E così, un uomo febbricitante, potrebbe intraprendere

un volo intercontinentale e sbarcare in Europa, esportando la malattia, oltre i confini africani.Diversi paesi dell'Africa occidentale stanno pianificando controlli negli ae-roporti per cercare di identificare even-tuali passeggeri con la febbre prima di permettere loro l’accesso in aereo. L’Ebola diventa contagioso solo nel mo-mento in cui i sintomi si manifestano, quindi ricercare i passeggeri sintomati-ci, appare al momento una misura che garantisce buoni margini di sicurezza di tenere entro i confini continentali l’e-pidemia. Inoltre, il contagio del virus, che ha un’incubazione di ben tre setti-mane, si propaga attraverso sangue, feci e sudore, qualora riesca a oltrepassare lo scudo protettivo della pelle. A rischio più alto quindi i familiari dei malati e i medici e gli infermieri che se ne pren-dono cura e che accidentalmente potreb-bero pungersi con un ago infetto. Que-sto è capitato al dottor Kent Brantly e all’infermiera Nancy Writebol, durante il loro lavoro in Liberia. I due però sono stati fortunati e dopo essere stati cura-ti con il siero sperimentale Zmapp, sono entrambi guariti. Il vaccino Zmapp è

un trattamento sviluppato dalla Mapp Biopharmaceutical Inc. di San Diego, ancora in fase sperimentale. Il farmaco, a base di tre differenti anticorpi ottenuti da animali infettati dal virus, si legano a proteine del virus Ebola: questa rea-zione permette al vaccino di fornire al paziente una risposta immunitaria con-tro l’agente patogeno.

I rischi per l’Italia? "Non c'è praticamen-te nessun rischio che qualche persona che abbia contratto il virus Ebola in Africa arrivi nel nostro paese e faccia innescare un focolaio epidemico", risponde Gian-ni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità in conformità con la dichiara-zione del ministro Lorenzin. "Il livello di allerta è già alto fin dal principio dell'e-pidemia. Negli aeroporti e nei luoghi di transito vengono effettuate visite mediche nei casi che vengono ritenuti necessari. In Italia il pericolo non c'è".

In ogni caso, la Commissione Ue ha stanziato due milioni di euro in più che porteranno a 3,9 milioni l'aiuto totale per combattere la malattia nell'Africa occidentale, sottolineando la capacità dell’Ue di far fronte ad una possibile epidemia, seppure i rischi che sbarchi in Europa sia ritenuta piuttosto bassa.

Martina Creti

12 | inmovimento

Dal mese di marzo, 1201 casi e 672 morti in Guinea, SierraLeone, e Liberia. La più grande epidemia mai registrata

EBOLA L'AFRICA TREMA

Il contagio del virus si propaga attraverso sangue, feci e sudore, qualora riesca a oltrepassare lo scudo

protettivo della pelle

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EBOLA L'AFRICA TREMA

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14 | inmovimento

Si è tolto la vita, lo scorso 13 ago-sto, a 63 anni Robin Williams. Uno degli attori che più ha fatto sorridere milioni di telespetta-

tori sullo schermo con i suoi film, che ha dispensato allegria e gioia di vivere, ha deciso di interrompere la sua così, le-gandosi una corda attorno al collo per poi saltare giù. L'annuncio della morte lo ha dato la moglie, sottolineando che la famiglia vorrebbe che “Robin fosse ricordato per la sua brillante carriera e per il suo sorriso, non per il modo in cui è morto”. Il modo in cui è morto è stato spiegato dal rappresentante dell'ufficio dello sceriffo di Marin County, il tenen-te Keith Boyd, che ha parlato di suici-dio: “È stato trovato dall'assistente per-sonale, in una stanza della sua casa di Tiburon, con una cintura stretta intorno al collo. Aveva anche dei tagli sui polsi. Un coltello è stato trovato nella tasca e sulla lama c'erano piccole tracce di san-gue essiccato. La causa della morte è per ora identificata nell'asfissia da impicca-gione”.

Robin Williams è stato protagonista di numerosi film, tra cui Popeye, Good Morning Vietnam, L'attimo fuggen-te e soprattutto Will Hunting, Genio ribelle. Da tempo, secondo quanto rac-contano le cronache, soffriva di depres-sione. La moglie, nei giorni successivi alla morte, ha fatto sapere che gli era stato diagnosticato il Parkinson. Lo scorso luglio era stato ricoverato per

un breve periodo in un centro di recu-pero per alcolisti del Minnesota. Aveva annunciato di dover affrontare un pro-gramma di cura diviso in 12 fasi, di cui diceva di avere bisogno dopo 18 mesi di lavoro ininterrotto. Quello stesso trat-tamento lo aveva già provato nel 2006.

Robin Williams era nato a Chicago il 21 luglio del 1951. Cresciuto in Michi-gan, a Bloomfield Hills, un sobborgo di Detroit, aveva frequentato la prestigio-sa Juillard School di New York prima di affermarsi come comico. Ma la sua carriera da attore inizia nel 1977, quan-do il regista Garry Marshall gli offre l'opportunità di conquistare il pubblico internazionale con Mork e Mindy, la popolare serie televisiva in cui Robin Williams interpretava un alieno uma-noide arrivato sulla Terra dal pianeta Ork. Il saluto del personaggio, che com-pariva fra i terrestri allargando le dita e dicendo nano nano, è diventato quasi un tormentone. Un successo che lo fece diventare uno dei giovani attori più ap-prezzati di Hollywood, portandolo a in-terpretare quei ruoli che poi lo avrebbe-ro consacrato attore di successo a livello mondiale. Dalla TV al Cinema, nel 1980 è prota-gonista di Popeye, ma il film non riceve una buona critica. L'anno dopo, al fian-co di Glenn Close, è protagonista di Il mondo secondo Garp, offrendo una vastissima gamma di soluzioni mimi-che e vocali.

Il vero successo arriva però con l'indi-menticabile performance di Good Mor-ning Vietnam. Un'interpretazione che gli procura una nomination agli Oscar. Oscar che arriva nel 1998 come Miglior attore non protagonista per il film Will Hunting - Genio ribelle.Tra gli altri grandi film da lui interpre-tati non vanno dimenticati Hook Ca-pitan Uncino e L'uomo bicentenario. Saranno oltre 60 i film interpretati nel-la sua carriera.

Parlando della sua vita provata, Ro-bin Williams ha avuto tre mogli: Va-lerie Velardi, Marsha Graces, e Susan Schneider. Ha avuto tre figli. La sua vita è stata segnata anche da drammi e depressioni. Negli anni Ottanta, per lui un periodo di grande successo, inizia a fare uso di cocaina. Un'abitudine che condivideva con l'amico John Belushi. I due erano insieme quando Belushi morì di overdose. “La cocaina è il modo che Dio usa per dirti che stai facendo troppi soldi.”

(Robin Williams)

F.R.

ROBINWILLIAMS

L'ADDIO ALLAVITA DEL CELEBREATTORE

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inmovimento | 15

Sulle pagine del New York Times compare una dichia-razione aperta contro Ama-zon, colosso indiscusso dell’e-

commerce. A scrivere la lettera sono gli scrittori scontenti di una situazio-ne inaccettabile; tra le firme apposte infondo si leggono nomi ingombranti come Paul Auster, autore della “Tri-logia di New York”, la vincitrice del premio Pulitzer Jennifer Egan, il magnate dell’horror Stephen King e Michael Chabon. Grandi personalità accomunate da un malcontento verso il digitale, dichiarano che “Amazon li sta boicottando”.L’iniziativa ha raccolto in poco tempo file di proseliti, gli scrittori rivendica-no il diritto ad un guadagno sicuro, si sentono penalizzati dal formato elet-tronico e portano avanti una battaglia da milioni di euro che vede partecipa-re la casa editrice “Hachette”. Una battaglia che sensibilizza gli intellet-tuali minacciati dalle leggi indiscusse dell’economia.

Lo scrittore Douglas Preston scrive una lettera ai suoi lettori dichiaran-do che si tratta di un’ingiustizia con-tro gli innocenti; Jeff Bezos, capo di Amazon, sta scoraggiando i lettori ad acquistare dagli editori e per Preston si tratta di una strategia scorretta. La scrittura è scissa dalle leggi dei mercati. Amazon, per tutta risposta, dichiara il signor Preston un pionie-re opportunista e velatamente cerca di dirottare le rivolte verso il silenzio. Ma lo scrittore resta fedele alla causa e asserisce che «Jeff Bezos usa i libri come la punta di diamante per ven-dere di tutto, dai cavi del computer a falciatrici, ed era una buona idea all’i-nizio dell’era delle vendite online. Ora Amazon ci ha voltato le spalle. Non ci apprezzano di più? Non sentono alcun lealtà? Ecco perché gli autori, secondo Bezos, sono pazzi».

Ma è una battaglia che forse non ha ne vinti né vincitori, perché se è diritto degli scrittori ottenere una remunera-zione degna alla propria attività e di-

ritto dell’umanità godere della cultu-ra ad un prezzo più accessibile. Così, da una parte la casa editrice Hachette vuole attribuire ai libri un prezzo che rifletta «il valore autentico degli au-tori, e il lavoro svolto dall’editore, dal marketing alla distribuzione»; dall’al-tra Amazon rivendica il diritto a una cultura democratica e per imporre la sua linea di pensiero ha iniziato a creare disagi nelle consegne di libri noti. Una vera guerra a fior di accuse, Hachette considera indegno accettare le condizioni proposte da Amazon e Amazon considera inumano usare gli scrittori come pretesto per guadagna-re. A mobilitarsi sono, infine, proprio loro, gli scrittori che invitano i lettori a dichiarare apertamente al signor Bezos ciò che pensano della battaglia in atto; perché è ingiusto lasciare che il peso delle rivendicazioni economi-che gravi sui benefici della cultura. L’intermediazione di Amazon dovreb-be essere un agevolazione che colleghi i libri agli uomini, non un ostacolo o un’arena in cui disputare una guerra dalla quale, la scrittura, resta estra-nea.

Ilaria Forniti

NO AGLI EBOOKSU AMAZON

Gli scrittori si scontranocon la tecnologia digitale

Novecentonove autori della casa editriceHachette si schierano contro Amazon. Si sentono

penalizzati dal formato elettronico

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E anche stavolta, quando lei ti ha domandato di quelle foto, tu le hai risposto “certo che sì, cosa vai a pensare, certo che

le ho cancellate”. E invece non lo hai fatto, le hai tenute lì, sull'hard disk del computer o peggio, le hai spostate sulla memoria virtuale di una qualche nuvola, come ad esempio su iCloud (il servizio di memorizzazione online dei contenuti per iPhone, iPad e Mac). E un domani, ma-gari, arriva qualche hacker che prende quelle immagini di massima intimità e le sbatte liberamente su qualche sito di condivisione di file. Et voilà, la privacy alle ortiche.Un po' quello che è successo in questi giorni a molte celebrità hollywoodiane, che si sono viste sottrarre immagini pri-vate custodite sui cellulari, finite pubbli-cate sui più disparati siti web del mondo. Da Jennifer Lawrence a Kirsten Dunst, passando per Kaley Cuoco e Rihanna, tante stelle sono finite nel mirino. La ragione? La scarsa sicurezza di iCloud o sistemi simili di condivisione delle im-magini.

Gli scatti, chiaramente ripresi con il cel-lulare, sono stati pubblicati da un uten-te anonimo su 4chan, un sito dedicato alla pubblicazione di immagini, punto di riferimento della comunità hacker. L’autore della pubblicazione sostiene di aver ottenuto le foto violando gli account iCloud delle celebrità.Su questa vicenda chi rischia di più è Apple. Se confermata, la violazione di massa degli account iCloud delle star si tradurrebbe in un disastro sul piano dell’immagine per l’azienda. Ma quello che ne resta di questa storia è la poco sicurezza negli strumenti che utilizzano con il nostro smartphone. Allora come fare a non mettere le foto su iCloud, visto che Apple lo mette in automatico il sal-vataggio? Ecco qualche piccolo consiglio.

Per disattivare il caricamento automati-co delle foto sul servizio iCloud bisogna intervenire su tutti i propri dispositivi collegati al proprio account Apple, quin-di. Da “Impostazioni” (l’icona con gli ingranaggi) bisogna scegliere la voce “iCloud” e dalla nuova schermata acce-

dere a “Immagini”. Dal menu che appare bisogna disattivare “Il mio streaming foto” in modo che l’interruttore sia verso sinistra e non destra (lo sfondo del tasto passa da verde a bianco). In questo modo si impedisce al proprio dispositivo di caricare automaticamente le nuove foto e di sincronizzarle con gli altri disposi-tivi tramite WiFi. Dalla stessa sezione si può anche disattivare l’opzione “Con-divisione foto”, che serve solo per crea-re album online da condividere con gli amici, quindi con le sole foto che si sce-glie di condividere, cosa che offre quindi molto più controllo. Bisogna poi tornare al menu principale di “Impostazioni” e scorrere l’elenco di opzioni verso il basso fino a “Foto e fotocamera”, accedere alla sezione e verificare che “Il mio strea-ming foto” sia disattivato. Se avete fatto il passaggio precedente dovrebbe essere già spento, ma meglio fare un controllo in più per sicurezza. A questo punto nel-la applicazione “Immagini”, quella dove ci sono le proprie foto, dovrebbe essere sparita l’icona in basso al centro della nuvola con sotto scritto “Condivisi”, ulte-riore conferma dell’avvenuta disattiva-zione di iCloud.

Tonj Ortoleva

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LA PRIVACY VIOLATAiCloud di Apple al centro della questione

La scarsa sicurezza di iCloud o sistemisimili di condivisione delle immagini,

mettono a rischio la nostra privacy

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Ieri, oggi e....Sophia Loren

Il 20 settembre 2014, la più grande attrice italiana compie 80 anni. Per questa occasione a Veneziaviene dedicata una mostra fotografica in suo onore.

SCATTI NEL TEMPO

Nella cornice del Palazzo del Cinema di Venezia, è protagonista Sophia Loren (Sofia Villani

Scicolone). “Ieri, Oggi, Sophia”, è questo il nome della mostra foto-grafica dedicata alla grande attri-ce italiana. La mostra fotografica si compone di circa 30 immagini ad omaggio a Sophia Loren, alla sua arte e alla sua bellezza, in oc-casione del suo ottantesimo com-pleanno. La mostra ripercorre la carriera della Diva italiana per eccellenza, icona cinematografica del nostro Paese nell'immaginario mondiale. Qui di seguito propo-niamo alcune foto, anche inedite, dell’attrice. Sophia Loren e Carlo Ponti (23/01/1958).

Sophia Loren e Vittorio De Sica, confe-renza per "La ciociara" (22/12/1960).

Sophia Loren e Gregory Peck sul set di "Arabesque" (01/06/1965).

Sophia Loren a Cannes (14/05/1959).

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Ieri, oggi e....Sophia Loren

Sophia e Marcello Mastroianni in "Matrimonio all'italiana" (1964).

Sophia Loren in un momento di relax a Roma (30/01/1957).

Tutto la drammaticità di Sophia Loren in una foto di scena di uno dei suoi film più famosi, "La Ciociara" (1960).

Sophia Loren e Richard Burton per il film "Breve incontro" (28/01/1974).

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Foto di scena dal film "La Tratta delle bianche" (1952).

Foto di scena dal film "Madame Sans-Gêne" (1961).

Sophia Loren e Vittorio De Sica sul set di "ieri, oggi, domani" (01/10/1963).

Sophia Loren e Mastroianni ad Ostia per "La fortuna di essere donna" (01/01/1955).

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La guerra è una realtà, una di quelle con cui un bambino prima o poi dovrà confron-tarsi. Ma come? Il presiden-

te del Consiglio nazionale degli psi-cologi, Fulvio Giardina, rivolgendosi direttamente ai genitori, risponde a questa domanda con interessanti con-siderazioni sul rapporto tra bambino e immagini televisive.Telegiornali, cartoni animati, film. Immagini che a volte il bambino si trova ad affrontare da solo, decodifi-cando i messaggi, nella difficoltà di capire se si tratti di realtà o immagi-nazione.

“Basta premere un tasto del teleco-mando e si può passare dalla guerra e dalla distruzione al cartone anima-to. Le guerre, le sofferenze, le violen-ze vengono così percepite o come fatti molto lontani e non veritieri, o come storie non vere. Cosa fa più male ad un bambino, le verità o le fantasie? Tutto può far male se non vi è la necessaria, corretta cornice affettiva, che deve es-sere generata da genitori attenti, da educatori presenti”, afferma il dott. Giardina, come riportato dalla testa-

ta giornalistica La Stampa. Il ruolo dei genitori nel rapporto con le imma-gini televisive è centrale: “Percepire e possibilmente anticipare paure e ansie del bambino, fargli comprendere che il papà o la mamma gli sono accanto proprio per spiegargli cosa sta acca-dendo, condividere con lui i sentimenti che le immagini che scorrono nel te-leschermo possono suscitare. Soprat-tutto non lasciarlo mai solo davanti a scene di violenza, distruzione e morte”, continua il presidente Giardina.

I più piccoli, dovrebbero essere protet-ti da immagini televisive che, da un lato potrebbero impressionarli, per la loro crudità, dall’altro potrebbero risultare lontane, irrealistiche e ri-solvibili con un semplice gesto: spin-gere un tasto sul telecomando. E così “I bambini fino a una età prescolare o poco più, sono certamente impressio-nabili e hanno bisogno che quelle im-magini (che dovrebbero vedere il meno possibile) siano accompagnate da una contestualizzazione rassicurante rife-rita al loro mondo familiare. Diverso è il caso di bambini più grandi in cui la razionalità delle spiegazioni deve

essere più marcata per consentire loro di comprendere l'evoluzione delle di-namiche degli accadimenti”, afferma il dott. Giardina.

Lo psicologo al fine di aiutare il bam-bino a contestualizzare le immagini e ad affrontarle in conformità con l’età e la capacità di comprendere ciò che vede, consiglia ai genitori di essere i primi ad interiorizzare le immagini viste in televisione, per non banaliz-zare mai argomenti come la guerra e la violenza, nemmeno quando nei film e nelle serie televisive, sono fonte di spettacolo. Quest’ ultimo suggerimen-to, nasce dalla constatazione della dif-ficoltà di interpretare correttamente gli innumerevoli messaggi televisivi:“Il vero problema, che purtroppo molto spesso viene mascherato da banali in-teressi economici”, continua Giardina “è legato alla confusione mediatica, generata da una incontrollabile quan-tità di informazioni che coinvolgono e sconvolgono tutti. A volte anche gli adulti confondono notizie vere con epi-sodi ricostruiti. È facile immaginare come i bambini, che sono ancora poco forniti di un adeguato pensiero critico, possano confondere le notizie e le idee”.

Martina Creti

LA GUERRAIN TV

Il ruolo dei genitori nel rapporto con leimmagini televisive è centrale in quanto può

percepire e anticipare paure e ansie del bambino

Attenti ai bambini

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I mercenari 3NELLE SALE: 4.9.2014GENERE: AzionePAESE: usaREGIA: Patrick HughesCON:Sylvester StalloneJason StathamJet LiAntonio BanderasWesley Snipes

Nel 2010 SylveSter StalloNe deciSe di orgaNizzare uNa rimpatriata coN tutti quei ragazzoNi che Negli aNNi ’80 domiNaroNo la SceNa degli actioN movie daNdo vita a “i merceNari”. ora quel film è diveNtato il primo capito-lo di uNa Saga che NoN Sembra termi-Nare coN queSto terzo capitolo.

Uno scontro tra vecchia scuola e giovani tecnologiciLa squadra guidata da Sly si troverà fac-cia a faccia con Conrad Stonebanks (Mel Gibson), che anni addietro aveva fondato I Mercenari con Barney. Stonebanks, in seguito, era divenuto uno spietato mer-cante d'armi e Barney tentò di ucciderlo. Stonebanks riuscì a sopravvivere e ora è intenzionato a distruggere I Mercenari per vendicarsi. A questo punto Barney, per combattere il suo vecchio amico, ar-ruola una nuova generazione di Merce-nari, dei ragazzi esperti di tecnologia e abili nel combattimento.Nel cast sempre più folto di star attuali e del passato troveremo le new entry An-tonio Banderas, Wesley Snipes ed Harri-son Ford.

I pirati informatici sconfiggono I mercenariNel mese di luglio, mentre sul web veni-va pubblicato l’ultimo trailer, un gruppo

di pirati diffuse l’intero film venti giorni prima dell’uscita nelle sale americane. E’ il caso più clamoroso di sempre in questo campo, non era mai capitato che un film così atteso fosse piratato con largo antici-po e soprattutto con una qualità ottima, visto che non si trattava di una ripresa al cinema ma del master che doveva essere supervisionato dai produttori. Nel 2009 accadde una cosa analoga con Wolverine (in quel caso era una versione non defini-tiva del film) che scaturì la condanna ad un anno di galera per chi aveva messo online il film e quella clamorosa opera-zione di arresto di Kim Dotcom (proprie-tario di Megaupload.com, piattaforma che ospitava il file), un evento al di fuori di ogni regola, giurisdizione e legalità che tuttavia fu autorizzata dall’FBI. Im-possibile prevedere cosa accadrà adesso visto che, a differenza di Wolverine, gli incassi ai botteghini americani della prima settimana sono stati un flop. I pi-rati potrebbero innanzitutto consegnare spontaneamente il colpevole, questo ri-durrebbe di molto retate e violenze giu-risprudenziali nella ricerca del respon-sabile. Torrentfreak, sito d’informazione molto vicino agli ambienti della pirate-ria, ha puntato il dito su DRARBG, che definisce come un singolo utente e non un team, presente su diversi siti di torrent, molto attivo e, visto il nick, probabilmen-

te affiliato a RARBG. Come sempre però il problema è un altro. Questo non è un normale caso di pirateria perché il vero colpevole va cercato dentro le produzioni o distribuzioni. Questa copia in ottima qualità è uscita infatti dai laboratori di postproduzione, dagli scaffali di chi il film lo doveva visionare.

Durante la premiere Sylvester Stallone a tal proposito ha dichiarato: "Non si trat-ta di me, io sto bene ci sono letteralmente migliaia di persone che non faranno più nessun film, che non avranno un’altra possibilità perché hanno perso un sacco di soldi, questo è il guaio”. Nonostante questo colpo basso i produttori sperano in una ripresa durante la distribuzione europea e si preparano già ad organizza-re il tutto per girare un quarto capitolo della saga in cui, molto probabilmente, vedremo Price Brosnan vestire i panni del cattivo.

Alessandro Cannavalemfwom.altervista.org

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I MERCENARI 3

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L’influenza di Stallone sul ro-manzo di MorrelFirst Blood - questo è il titolo originale del film ispirato all’omonimo romanzo scritto nel 1972 da David Morrell - era stato pensato inizialmente come un buon thriller, con un’atmosfera alla Taxi Dri-ver ed interpretato dallo stesso De Niro. Poi, dopo il rifiuto di quest’ultimo, venne presa in considerazione una lunga lista di attori tra cui Clint Eastwood, Steve McQueen, Al Pacino, Nick Nolte, Mi-chael Douglas, Dustin Hoffman e addi-rittura Terence Hill che rifiutò la parte perché giudicò la storia troppo violenta. In realtà, anche se nel film assistiamo all’uccisione di una sola persona, nel li-bro e nella prima stesura della sceneg-giatura, il personaggio di Rambo è una sorta di mostro di Frankenstein creato dall’uomo per scopi militari, ritratto come uno psicopatico addestrato secon-do valori che lo rendono inarrestabile in tempo di guerra. Alla fine, dopo quasi un anno, Sylvester Stallon (Sly) entrò a far parte del progetto sia come attore che come co-sceneggiatore ed eseguì diverse modifiche al copione ribaltando la pro-spettiva. Rambo diventò così il buono e lo sceriffo il cattivo intollerante. Dopo il

pessimismo di due capolavori come Apo-calypse Now e Il Cacciatore Stallone intuì che il pubblico aveva bisogno di un film in cui il reduce del Vietnam fosse vi-sto come un eroe.

Il finale alternativoNel romanzo di Morrel, il rapporto di for-za fra lo sceriffo Teasle e Rambo sposta progressivamente l’empatia a favore del primo. Qui il risentimento del capo della polizia verso i reduci del Vietnam è giu-stificato, nasce per l'attenzione mediati-ca che hanno ricevuto, diversamente da chi, come lui, aveva combattuto in Corea. Nel finale, Teasle è stremato e con il sup-porto di Trautman uccide quell’orribile macchina da guerra. Nella sceneggia-tura, per creare un finale d’impatto, era previsto che Rambo si suicidasse perché conscio che il mondo che c’era fuori non gli apparteneva. Stallone, però, insistet-te affinché il film avesse una morale che sottolineava la cattiva condotta del go-verno americano nei confronti dei tanti ragazzi arruolati e poi gettati, al termine della guerra, in una società che non li vo-leva. In fondo Rambo era l’eroe e il pub-blico tifava per lui, non poteva morire. Così scrisse il finale che tutti conoscia-

mo in cui Rambo si arrende subendo così solo una “morte emozionale”. La produ-zione però, non convinta, li girò entrambi e scelse quello di Stallone solo dopo aver notato le reazioni negative del pubblico dopo la prima proiezione. Il finale scar-tato è comunque presente sui contenuti extra del film.

Stallone si allena per girare un quinto capitoloDopo il discreto successo ottenuto dai due seguiti girati pochi anni dopo, nel 2008 arrivò un quarto capitolo intitolato John Rambo. In questi tre film si da più spazio all’azione e il personaggio si allon-tana sempre di più da quello del primo episodio. Si trasforma in un super eroe che sopravvive ad ogni vicenda facendo dimenticare quella fragilità con cui era riuscito a catturare il pubblico. Nono-stante tutte le critiche ricevute per que-sti ultimi film, la saga gode comunque di una buona considerazione. Qualche anno fa si era parlato di una serie tv per riav-viare il franchise ma la scelta di un atto-re che sostituisse Stallone fece rivoltare i fan sulla rete. Scartata l’ipotesi di un nuovo coinvolgimento di Rambo in una storia fantascientifica in stile Predator, Sly ha recentemente dichiarato che è pronto per girare un quinto capitolo della fortunata serie.

Alessandro Cannavale

Il film che ha influenzato cinema e videogames

I GRANDI CULT

R A M B O

Un cult degli anni ’80 che ha incoronato Sylve-ster Stallone attore simbolo degli action movie.

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ALESSSANDRO MANNARINORoma – Centrale Live11/09 21:30 – da 20,00€ a 36,50€Info e prevenditaTel. 0773 41 45 21

LUCA CARBONIFisico & politico tourRoma – C.C. Porte di Roma11/09 21:30Ingresso gratuito

JESUSCHRISTIS SUPERSTARRoma – Teatro SistinaDal 19/09 al 18/09 – da 35,00€ a 57,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

DEAR JACKRoma – Palalottomatica11/10 21:00 – da 20,00€ a 46,00€Info e prevendita F&P GroupTel. 06 20 38 29 34

MORRISSEYRoma – Atlantico13/10 20:00 – 45,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

MORENORoma – Atlantico18/10 21:00 – 23,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

GILBERTO GILRoma – Auditorium Conciliazione24/10 21:00Info e prevenditaTel. 0773 41 45 21

ANASTACIARoma – Auditorium Parco della Musica29/10 21:00 – da 35,00€ a 53,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

FRANCESCO RENGARoma – Auditorium Parco della Musica30/10 21:00 – da 35,00€ a 45,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

KASABIANRoma – Palalottomatica31/10 21:00 – da 28,00€ a 34,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

MAX TORTORARoma – Teatro SistinaDal 4/11 al 9/11 – da 28,00€ a 40,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

MASSIMO RANIERI - RICCARDO IIIRoma – Teatro BrancaccioDal 6/11 al 16/11 – da 34,00€ a 46,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

BIAGIO ANTONACCIRoma – Teatro Palalottomatica8, 9/11 – da 37,00€ a 75,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

CESARE CREMONINIRoma – Palalottomatica11/11 – da 32,00€ a 36,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

FRANCO BATTIATORoma – Teatro Olimpico11/11 21:00 – da 21,00€ a 50,00€Info e prevenditaTel. 0773 41 45 21

JOHN LEGENDRoma – Teatro Sistina11/11 21:00 – da 34,00€ a 80,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

NOMADIRoma – Teatro Olimpico14/11 21:00 – da 26,00€ a 37,00€Info e prevenditaTel. 0773 41 45 21

EMMARoma – Palalottomatica14/11 21:00 – da 24,00€ a 34,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

24 | inmovimento Eventi Teatrali Musicali

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Eventi Teatrali Musicali

ANGELO PINTUSRoma – Teatro SistinaDal 14/11 al 16/11 – da 25,00€ a 40,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

FABI SILVESTRI GAZZE’Roma – Palalottomatica18, 19/11 21:00 – 30,00€Info e prevenditaTel. 0773 41 45 21

SUBSONICARoma – Palalottomatica21/11 21:00 – 25,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

GIANFRANCO D'ANGELOIl bello dell'ItaliaRoma – Teatro Triso de MolinaDal 26/11 al 14/12Info Point Ticket Tel. 800 91 33 64

CLAUDIO BAGLIONIRoma – Palalottomatica28, 29/11 – da 28,00€ a 80,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

GIUSEPPE GIACOBAZZIRoma – Teatro Sistina1, 2, 3/11 21:00 – da 25,00€ a 40,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLAdi Fabrizio AngeliniRoma – Auditorium ConciliazioneDal 2/12 all’ 8/12 – da 25,00€ a 32,00€Info TicketOne Tel. 892 101

PAOLO CONTERoma – Teatro SistinaDal 4/12 al 6/12 – da 34,00€ a 80,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

ALAN STIVELLRoma – Parco della Musica4/12 21:00 – da 32,00€ a 47,00€Info e prevenditaTel. 0773 41 45 21

DISNEY LIVERoma – Palalottomatica5,6,7,8/12 – da 20,00€ a 50,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

RAFRoma – Atlantico Live13/12 21:00 –26,00€Info e prevenditaTel. 0773 41 45 21

PINO DANIELERoma – Palalottomatica11/10 21:00Info e prevendita F&P GroupTel. 06 20 38 29 34

RAPUNZEL – IL MUSICALRoma – Teatro BrancaccioDal 16/12 al 21/12 – da 33,00€ a 48,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

STROMAERoma – Palalottomatica17/12 21:00 – da 26,00€ a 30,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

MASSIMO RANIERIFrosinone – Teatro Nestor19/12 21:00 – da 40,00€ a 58,00€Info e prevenditaTel. 0773 41 45 21

ROMEO E GIULIETTARoma – Teatro Gran Teatro26, 27, 28/12 – da 23,00€ a 60,00€Info e prevendita TicketOneTel. 892 101

GIOVANNI ALLEVIRoma – Parco della Musica26/12 18:00 – da 25,00€ a 50,00€Info e prevenditaTel. 0773 41 45 21

RENZO ARBORERoma – Parco della Musica31/12 22:00 – da 70,00€ a 125,00€Info e prevenditaTel. 0773 41 45 21

inmovimento | 25 Eventi Teatrali Musicali

Page 26: InMovimento magazine Settembre 2014

Squali

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Come ogni estate, anche quel-la appena trascorsa, ha avu-to il suo “allarme squali”. Quest'anno l'avvistamento

del temibile predatore è avvenuto sul lido di Ostia. Tre avvistamenti in po-chi giorni. Nell'ultimo (17 agosto) fu notato da centinaia di bagnanti, diver-si dei quali fatti subito uscire dall’ac-qua dai fischietti di richiamo dei ba-gnini. Molti bagnanti, inondando poi i social network, hanno ripreso con i telefonini la presenza dello squalo. La paura, di certo giustificata, è dettata anche da falsi miti alimentati anche dall'immaginario cinematografico.

Molte ricerche mostrano come lo squa-lo rappresenti una delle paure più dif-fuse tra gli esseri umani. Morire sotto le sue fauci, per molti, è più spaventoso di un incidente aereo. A creare questo alone di terrore attorno al pescecane hanno contribuito certamente lette-rature e cinema. Alimentando anche alcune delle bufale più grosse, tipo il fatto che lo squalo mangi qualsiasi cosa (una sorta di pattumiera) oppure la storia che fiutano il sangue. Al più

sono leggende, costruite su una base di verità. Il romanzo “Lo Squalo” di Peter Benchley, e il film omonimo di Steven Spielberg rappresentano nell'imma-ginario collettivo le enciclopedie a cui generazioni di esseri umani si sono ri-volte per attingere informazioni sugli squali. Ma il più delle volte, tali infor-mazioni, erano fuorvianti se non pro-prio inventate.

gli sQuali non prediligono l'uomo

Partiamo dal mito dei “mangiatori di uomini”. Anche tra le specie che si nu-trono abitualmente di mammiferi, gli uomini non rientrano tra le prede na-turali degli squali. Solo una frazione degli attacchi all’uomo, infatti, è letale e in pochissimi casi il corpo viene effet-tivamente consumato. Questo spiega perché è più facile rimanere uccisi da una mucca, un tostapane o un distri-butore automatico invece che da uno squalo. Lo stereotipo è così forte che, se andate in un acquario (a Genova ce n'è uno favoloso) vi accorgerete che di specie di squali ne esistono tantissime e non solo quella dello squalo bianco. E per lo più non assomigliano a serial

killer dei mari.

gli sQuali e il sangue

Anche la questione sangue è abba-stanza gonfiata. Il sistema sensoriale degli squali è molto raffinato, ma le loro capacità olfattive sono state di-storte dai documentari fino a farne una barzelletta. Uno squalo può accor-gersi di una goccia di sangue solo se le sue molecole arrivano effettivamente ai suoi organi olfattivi, e questo può accadere solo nelle vicinanze della fon-te, non certo a chilometri.

gli sQuali ed il cancro

C'è poi quella storia che agli squali non viene il cancro e dunque la loro cartilagine è utile per curare i tumori e molte malattie. Una leggenda metro-politana nata da uno studio del 1992 pubblicato autonomamente da un ri-

Mangiano gli uomini, sentono il sangue a chilometri di distanza, non si ammalano: tutte le leggendemetropolitane sul temibile predatore.

Nel mese di agosto, sulle spiagge di Ostia, sono stati segnalati 3 casi di avvistamento di uno squalo.

Ostia. Un bagnante scatta una foto con il proprio smartphone ad uno squalo nei pressi della riva.

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Squali

cercatore, ma mai suffragato da ricerca scientifica adegua-ta. Nonostante tutte le speri-mentazioni effettuate in que-sti decenni abbiano rigettato l’ipotesi, grazie alla pubblica-zione è nata e tuttora fiorisce un’industria di integratori a base di cartilagine di squalo che promettono di trattare, oltre al cancro, praticamen-te ogni malattia stuzzichi la fantasia del rivenditore. Tale commercio di inutili intrugli miracolosi è possibile solo grazie al massacro di milioni di squali, che oltretutto, come ogni altro animale, si amma-

lano di diverse malattie e i loro tumori, sia benigni che maligni, sono ben conosciuti dai ricercatori.

lo sQualo non ha nemici

Tra i pesci presenti in cima alla catena alimentare, tro-viamo di certo anche lo squa-lo. Tuttavia anche lo squalo ha “nemici”. L'unico essere in grado di attaccare uno squalo per nutrirsene è un'orca, an-che è un evento molto raro.

G.R.

Un bagnino di un lido di Ostia, mostra alla Capitaneria di Porto le dimensioni (circa 1,5 metri) di uno squalo da poco avvistato.

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Gdv è l'acronimo inglese e di Gastric Dilatation Volvu-lus. Stiamo parlando della la torsione gastrica, una

grave patologia che colpisce principal-mente i cani. Già nota da tempo, la GDV, può anche uccidere i nostri ami-ci pelosi. Vediamo da vicino di cosa stiamo parlando e come riconoscerne i sintomi.

codice rosso

Dilatazione improvvisa dello stomaco, accompagnata spesso da torsione con conseguente ostruzione dello stomaco. L'organo gonfia e comprime gli organi circostanti, si instaurano alterazioni di circolo ed elettrolitiche e, se il pro-blema non viene affrontato per tempo, il cane muore. Stiamo parlando di un una malattia che richiede l’interven-to immediato. Quindi, appena il cane presenta i primi sintomi di torsione, non bisogna assolutamente perdere tempo: la Gdv è un'emergenza veteri-naria da codice rosso.

cause e fattori

Ad oggi non è ancora chiara la causa

della torsione gastrica nel cane. E’ certo, tuttavia, che avviane a causa di un'alterata motilità intestinale che va poi a sommarsi ad altri fattori. Il com-plesso dilatazione e successiva torsio-ne dello stomaco nel cane avviene a causa di una ampia dilatazione dello stomaco stesso e con forte produzione di gas. A seguito di questo, si arresta il flusso gastrico con conseguente ul-teriore dilatazione dello stomaco.I fattori che possono intervenire ad aumentare la probabilità di incorrere nella torsione gastrica nel cane sono diversi: cani di taglia media, grande o gigante con torace profondo; una som-ministrazione giornaliera del pasto in un'unica soluzione; cani che ingerisco-no grandi quantità di cibo tipo pane, pasta, cereali, riso, legumi; cani che bevono troppa acqua durante il pasto; cani che bevono acqua fredda; cani che vengono alimentati subito prima o subito dopo un intenso esercizio fisico; cani che mangiano troppo velocemen-te o con troppa voracità.

sintomi

Vediamo quelli che sono i sintomi del-

la torsione gastrica nel cane. Forte dolore addominale, sforzi di vomito; dilatazione dell'addome; agitazione e produzione di eccessiva bava; sguardo fisso nel vuoto; respiro affannoso. Se tutto questo, poi, si concentra in un tempo breve ci sono buone probabili-tà che siamo di fronte ad una torsione gastrica.

Quali razze a rischio

Di base tutti i tipi di cane sono a ri-schio di GDV, tuttavia alcune razze sembrano più predisposte. Stiamo parlando di: Pastore Tedesco, Alano, Bracco, Basset-hound, Dogue de Bor-deaux, Pastore Belga, Pastore Ma-remmano.

i consigli

Per evitare la torsione gastrica per il proprio cane non bisogna, prima di tutto, esagerare con pasta e i cerea-li. Inoltre conviene sempre suddivi-dere il cibo in almeno due o tre pasti al giorno senza esagerare con l’acqua. Evitare di dare da mangiare al cane al rientro da una passeggiata o primo o dopo l’attività fisica.

Chiedendo, infine, consiglio al proprio veterinario sicuramente si riceveran-no ulteriori notizie e consigli utili.

M.R.

TORSIONE GASTRICAConoscerla per tempo salverà il tuo cane

Il tasso di mortalità per la GDV si avvicina al 50%. Una diagnosi e un trattamento precoce sono

essenziali per la sopravvivenza dell'animale

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TORSIONE GASTRICAConoscerla per tempo salverà il tuo cane

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Quando si parla di risparmio energetico nel campo del riscaldamento, non si può non pensare al termocami-

no. Brevettato più di 30 anni fa, oggi è diventato uno dei migliori sistemi per sostituire il camino tradizionale, in quanto consente di ottenere vantaggi economici dovuti al miglior rendimento e di godere di detrazioni fiscali. L’installazione del termocamino, tutta-via, deve essere effettuata con la consa-pevolezza di scegliere un modello ade-guato alle proprie esigenze ed affidarsi ai giusti professionisti. Per avere delle risposte certe, abbiamo chiesto l’aiuto di Danilo Boggian, tito-

lare della Energy System Project. Q u e s t ’u l t i m a , leader nel setto-re del risparmio energetico, ha scelto come pro-dotto per i termo-camini: Vulcano. Andiamo ad ana-lizzarlo da vicino.

Vulcano è un termocamino di

nuova generazione, differente per le prestazioni che offre in termini di ri-scaldamento, autonomia, acqua calda, consumi e tipo di utilizzo in quanto è possibile effettuare anche la cottura dei cibi. Con un termocamino Vulcano possiamo effettuare un’unica carica di legna di 30 kg per 100 MQ per ottenere:

• 10 ore continue di riscaldamento a 22° con unica carica di legna.

• Unico termocamino adatto a im-pianti a pavimento senza boiler.

• Accensione della legna da qualsia-si punto, anche dall’alto.

• Bassi consumi.• Produzione di acqua calda sanita-

ria in grandi quantità.• Anche a fuoco spento, dopo 12-24

ore, una scorta da 98 ad 130 litri di acqua calda a seconda del modello.

• Cotture alla griglia/sui mattoni re-frattari x pizze e arrosti.

 Inoltre, esistono 4 modelli per soddisfa-re un riscaldamento da 0 a 300 mq e tutti godono della:

• possibilità di essere rivestiti inte-gralmente senza sportelli d’ispe-zione;

• facilità d’installazione in abbina-mento alla caldaia a gas e al pan-nello solare;

• minima manutenzione. La gamma di termocamini Vulcano si compone di: Vulcano 25, Vulcano 30, Vulcano 35, Vulcano 35S. Tutti i mo-delli hanno la stessa estetica, cambia-no invece le misure di ingombro, il peso e il contenuto d’acqua. Ogni modello può essere richiesto in base alle singo-le necessità impiantistiche: con il solo scambiatore primario, con il primario e un secondario, con il primario e due secondari. Dato che gli scambiatori sono tutti interni ai termocamini, per poterli identificare, ad ogni sigla viene aggiunto il numero di scambiatori con-tenuti.Nel caso del Vulcano 25, diventerà: Vulcano 25–1; Vulcano 25–2; Vulcano 25–3 e così per gli altri modelli.

Il termocamino va scelto in base alla grandezza dell’abitazione e alle neces-sità dell’impianto realizzato o da rea-lizzare. Per quanto riguarda il modello adatto alla grandezza dell’abitazione, ci si potrà servire della tabella sotto-stante. Avendo l’accortezza di non su-

UN VULCANO DI TERMOCAMINO

Risparmiare mantenendo potenza ed efficienzacon le stesse prestazioni della caldaia a gas

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perare i limiti minimi e neppure quelli massimi. Tutti i modelli sono dotati di serie di:

• Protezione catodica delle lamiere.• Porta ad apertura a scomparsa verticale e a sbraccio esterno

con vetro ceramico resistente a 750°.• Piedini regolabili per il livellamento.• Attrezzo per la pulizia dei passaggi fumo interni.• Libretto di istruzioni.

Affidandosi a termocamini di ultima generazione, come nel caso analizzato di Vulcano, si unisce anche semplicità ed estetica. In-fatti, elemento da non trascurare, è l’aspetto finale del camino. Il termocamino Vulcano si può rivestire in ogni modo e svolge a pieno la funzione di elemento di arredo.

MODELLO ABITAZ. LEGNA AUT. RISCALD. AUT. ACQUA CALDA

VULCANO 25 MQ 100 KG 20-25 ORE 5-7 ORE 10-20

VULCANO 25-30 MQ 150 KG 30-35 ORE 5-7 ORE 10-20

VULCANO 30-35 MQ 200 KG 40-45 ORE 5-7 ORE 10-20

VULCANO 30-35S MQ 250 KG 50-60 ORE 5-7 ORE 10-20

VULCANO 35S MQ 300 KG 60-70 ORE 5-7 ORE 10-20

Energy System ProjectVia Nettunense, 185 - Aprilia

Tel. 06.92.01.44.93Danilo Boggian

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Il 27 Luglio il New York Times rivela una svolta di pensiero e si dichiara a favore della legaliz-zazione delle droghe leggere. Il

lungo cammino contro il proibizionismo è partito nel 2013 dalle terre dell’Uru-guay, dove il presidente José Pepe Muji-ca ha deciso di legalizzare la cannabis e di sorvegliarne la gestione. All’Uruguay hanno fatto seguito il Colorado e lo Sta-to di Washington, mentre l’Oregon, l’A-laska e la California organizzano refe-rendum per testare la popolazione sul tema.

Il commercio legale di marijuana ga-rantisce ingenti guadagni per lo Stato; stando ai dati diffusi in Colorado dal Deprartment of Revenue, la vendita ufficiale di marijuana ha incassato 14 milioni di dollari, sottraendoli alla cri-minalità. Le stime degli studiosi pre-vedono una crescita significativa nel futuro delle vendite che garantiranno maggiori entrate per gli Stati a favore. Anche l’Europa fa i primi passi verso la legalizzazione, in testa alla fila c’è l’O-landa, seguita dalla Spagna, dal Porto-gallo e dal Belgio.

L’invito a liberalizzare l’uso della can-nabis a uso personale viene direttamen-te dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che invita il popolo a liberarsi dal pregiudizio arcaico che definisce la cannabis una sostanza senza virtù.

Gli oppiacei e i cannabinoidi sono po-tenti antidolorifici e possono essere fondamentali ad uso terapeutico. Ma le-galizzare spaventa chi è convinto che la libertà generi eccessi sconvenienti. Una brutalità se si pensa che la marijuana non ha mai ucciso nessuno ma viene re-legata tra le minacce per la vita, mentre l’alcool e il tabacco, che hanno il potere reale di uccidere, vengono venduti libe-ramente come un male minore. Questo falso mito si radica nelle convinzioni delle generazioni nascenti che si sento-no legittimate ad abusare del tabacco perché è “legale”, trascurando la ferita che si autoinfliggono.

L’Italia si è arrestata all’incostituzio-nalità della legge Fini-Giovanardi che equiparava droghe pesanti e leggere in termini di condanne; le pene di circa diecimila detenuti andavano riviste.

Circa il 50% dei nostri giovani fa uso di droghe leggere, sono criminali? Il baricentro etico della questione an-drebbe spostato, il giudizio non dovreb-be tanto cercare di definire l’integrità morale della nostra gioventù; semmai di definire quella di chi decide per noi. Il proibizionismo favorisce i narcotraf-ficanti. Nel nostro paese, la criminalità organizzata incassa circa 60 miliardi ogni anno rendendosi più resistente e viva che mai. La legalizzazione delle droghe leggere è il risultato di una mentalità intelligen-te che sa riconoscere i benefici derivan-ti dai rischi; è un percorso delicato che cammina insieme alla necessità di edu-care una generazione nascente senza toglierle la libertà di scegliere. I divieti generano reazioni contrarie, la libertà genera la responsabilità per una scel-ta sensata. La via dell’ostruzionismo, il perbenismo esasperato e fallace per tenere lontani i nostri figli dai pericoli irreversibili è forse la via peggiore per indirizzarli, la consapevolezza aiuta in-vece ad accendere le coscienze e a capire cosa è veramente giusto e cosa non lo è.

In questo caso, non sarebbe giusto la-sciare che tabù infondati e falsi impedi-scano ai nostri figli di sapere la verità e che allo stesso tempo, quegli stessi tabù siano il nutrimento della nostra rovina.

Ilaria Forniti

Marijuana libera

Anche l’Europa fa i primi passi verso lalegalizzazione, in testa c’è l’Olanda, seguita

dalla Spagna, dal Portogallo e dal Belgio

Uruguay e USA danno il via alla legalizzazione

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Nel 2014 i cittadini di molti comuni laziali sono ancora costretti a prendere l’acqua potabile dalle “case dell’ac-

qua” montate nelle piazze. Questo per-ché quella che arriva dai loro rubinet-ti, e che pagano profumatamente,  non rispetta i limiti imposti dall’OMS. Ad aggravare la situazione, nel mese di lu-glio, arriva per l’Italia l’apertura di una procedura di infrazione da parte della Commissione europea. In poche parole, secondo l’UE, “l’Italia è incapace di garantire che l’acqua destinata al consumo umano sia conforme alle norme europee”. Siamo parlando degli alti livelli di contaminazione dell'ac-qua da arsenico e fluoro.Quindi, passano gli anni ma la situa-zione non sembra migliorare. In più, intorno alla problematica, si crea anche tanta confusione sulla definizione di ac-qua potabile e sempre più persone conti-nuano a farsi la stessa domanda: l’acqua del rubinetto si può bere? Cerchiamo di fare chiarezza.Con la  Direttiva Europea 98/83/CE l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stabiliva delle linee guida sui pa-rametri di qualità delle acque potabili. Le concentrazioni di Fluoro, di Boro e di Arsenico nell’acqua della nostra regio-

ne sono ancora oggi fuori controllo. Ma cosa sono queste sostanze e perché non riusciamo ad eliminarle? Vediamole da vicino.

Il FLUORO è un elemento ampiamen-te presente nelle falde acquifere del La-zio, tanto che spesso le acque di pozzo ne contengono anche 10 mg per litro. È molto usato in odontoiatria per combat-tere le carie ed è un componente di molti alimenti di uso comune, come il tè. Que-sto elemento non è essenziale per il no-stro corpo, tanto che rimanendo nel li-mite consentito dalla legge (tra 0,9 e 1,5 mg/l), con un’incidenza del 12-33 %,  si hanno effetti negativi sullo smalto dei denti e fluorosi dentali. Concentrazioni più alte (10-14 mg/l) possono portare an-che a fluorosi scheletrica patologica gra-ve, in alcuni casi anche paralizzante.

Il BORO è presente nelle acque sotter-ranee principalmente come risultato di lisciviazione di rocce e terreni. Il valore guida stabilito dall’OMS è di 2,4 mg/l. È stato dimostrato che l’assunzione di questo elemento attraverso l’acqua e il cibo, anche per brevi periodi, comporta diversi problemi quali lesioni testicolari e problemi di sviluppo degli organi ri-produttivi maschili.

L’ARSENICO  è l’elemento presente nell’acqua più tristemente noto nella nostra regione: molto diffuso nelle aree vulcaniche, è stato classificato come elemento cancerogeno certo di classe 1.  Nelle nostre acque, l’arsenico arri-va in forma inorganica, la più tossica. L’OMS stabilisce che la sua concentra-zione nelle acque potabili deve essere al di sotto dei 10 mg/l, sottolineando che “il valore di riferimento specificato è designato come provvisorio”, pro-prio per via della difficoltà di rimozione di questo metallo. L’esposizione all’arse-nico comporta nell’uomo diversi effetti, dalle meno gravi lesioni cutanee alle neuropatie periferiche, cancro della pel-le, della vescica, del polmone e malattie vascolari periferiche. L’OMS conclude: “deve essere fatto ogni sforzo per man-tenere le concentrazioni al livello ragio-nevolmente più basso possibile”. l'OMS aggiunge che vari processi di filtrazione possono essere utilizzati nel trattamen-to delle acque potabili. Con una corretta progettazione e funzionamento, l’osmosi inversa può in alcuni casi essere l’unico trattamento efficace.

(Fonte: Guideline for Drinking-water Quality World Health Organization 4th edition)

Dott.ssa Valentina AlfonsiManager Eco-Logic

Acquapotabile ?

La Dott.ssa Alfonsi, Manager EcoLogic,analizza da vicino la questione sui limiti

salutari

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Una ricerca effettuata negli Stati Uniti dalla Rutgers University ha dimostra-to che quando gli utenti

scrivono qualcosa sui social network lo fanno cercando di evitare il più possibile il dissenso sociale. Lo studio ha scoperto che sui social network il condizionamento sociale delle opinio-ni è presente e intenso. Se le persone pensano che le loro idee su un tema saranno apprezzate, sono più bendi-sposte a scriverne. Ma anche solo il pensiero che qualcuno dei propri follo-wer e amici possa essere in disaccordo può portare molti all’autocensura. E più le persone hanno consapevolezza della diversità di opinioni sui social network che usano, meno saranno in-clini a dire la propria, dice lo studio.Questa indisposizione a esprimersi si trasferisce anche al mondo reale. Gli utenti di Facebook sono disposti a dire la propria opinione in pubblico solo la metà delle volte, se credono che i loro amici sui social network la pen-sino diversamente. Quelli di Twitter un quarto di volte in meno. Insomma, facciamo attenzione in modo ossessi-

vo, quasi, alle opinioni degli altri, a ciò che potrebbero pensare di noi.

Keith Hampton, professore associa-to alla Rutgers University, ha detto che questo studio indica che forse gli utenti non devono neanche necessa-riamente sentirsi in minoranza, basta semplicemente che percepiscano una certa quantità di dissenso nelle pro-prie cerchie sociali. “Ci piace pensare, in quanto persone che si interessano dei media, che sarebbe meglio che tutti sapessero tutto, e che ci fosse una dif-fusione perfetta dell’informazione – ha detto Hampton - ma questo suggeri-sce, stranamente, che… se scopriamo che c’è della pluralità di idee, questo può essere in qualche modo spaesan-te”.

Naturalmente ci sono sempre perso-ne che vogliono comunque esprimer-si sui più svariati temi: quelli che hanno sentimenti appassionati per una materia, che sanno molte cose al riguardo, o che semplicemente han-no una predisposizione naturale per dire la propria. Ma l’opinione di chi

nei fatti dice quello che pensa sembra avere un’influenza incredibile sugli altri utenti dei social network, come se il forte condizionamento del grup-po tipico dell’adolescenza ci seguis-se anche nell’età adulta. “La rapida diffusione della tecnologia - ha detto Hampton - ci ha permesso di rimanere in contatto con persone appartenenti a pezzi della nostra vita che ci saremmo lasciati alle spalle, come liceo, uni-versità, vecchi posti di lavoro. Ma ora rimangono con noi, in una certa misu-ra, indipendentemente da dove siamo. Non funzionava così da molto tempo: da quando era normale nascere, cre-scere e morire nello stesso posto, nei piccoli villaggi di campagna”. E' ovvio che queste scoperte vanno approfondite e da esse non è corretto trarre conclusioni affrettate, maga-ri sostenendo che la comunicazione veicolata dai social media non sia attendibile o corretta. Piuttosto biso-gna cominciare a prendere coi piedi di piombo le analisi relative alle idee espresse dagli iscritti in particolare su argomenti come la politica. Se la ricerca è corretta, avremo una marea di prese di posizione tutte in favore del tema che va per la maggiore.

Tonj Ortoleva

LE OPINIONI DEVIATE

FACEBOOKE TWITTER

Sui social network le cose che scriviamo sono mirate a cercare il favore di chi ci segue, non a

esprimere quel che davvero pensiamo

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Ci sono gelaterie dove il ge-lato non è solo un prodotto da vendere ma una vera e propria forma d'arte e dove

il gelataio fa del proprio lavoro una professione. Stiamo parlando degli artisti del gelato, che offrono ai pro-pri clienti un servizio orientato alla naturalità degli ingredienti e alla se-lezione delle migliori materie prime, per ottenere un gusto autentico nel suo genere.

Tra gli artisti del gelato c'è sicura-mente Monsuè Rullo della gelateria Monsuè di Aprilia. Da 1996 condu-ce, insieme alla moglie, la gelateria “Monsuè”, dove il gelato viene pro-dotto rigorosamente in maniera ar-tigianale nel laboratorio interno alla gelateria stessa.Questa passione e professionalità sono state anche premiate al Gelato Festival, la manifestazione nata per promuovere le origini italiane del ge-lato, che prevede più tappe in giro per l'Italia e per il mondo.

A fine giugno, nella tappa napoletana del Gelato Festival, Monsuè Rullo ha ricevuto il primo premio dal direttore tecnico e artistico Antonio Mezzalira per il gusto classico ma abilmente in-terpretato come La grande bellez-za, omaggio all'omonimo film premio Oscar. Un gelato al gusto di nocciola variegato con nocciole pralinate la cui tostatura media esalta il suo sa-pore intenso.

Circa due settimane dopo, a Sini-gaglia, arriva un secondo riconosci-mento per Monsuè, aggiudicandosi il premio con i voti del pubblico che ha particolarmente apprezzato il suo gu-sto dal nome The Doctor Ice, dedi-cato a Valentino Rossi. La sua crema di pistacchio variegata al cioccolato bianco gli ha permesso di ripetere il successo nella tappa di Napoli. Il pre-mio è stato consegnato direttamente dalle mani del sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, e dal presi-dente di Clabo Group, Pierluigi Boc-chini di fronte ad un vero e proprio bagno di folla.

Ma il premio più sentito è sicuramen-te quello ricevuto nella tappa euro-pea del Gelato Festival. A Norimber-ga, infatti, Monsuè Rullo conquista la giuria tecnica con un gusto tutto inedito: Il cubano, cioccolato aroma-tizzato al rum e variegato con salsa di biscotti.

Prossime tappe in programma per il Gelato Festival sono Firenze, dal 12 al 14 settembre, e Milano, dal 25 al 28 settembre. Per ulteriori informa-zioni sul Gelato Festival o per visua-lizzare foto e risultatati, consultare il sito Internet dedicato:www.gelatofestival.it.

Il gelato di Monsuè Rulloun pezzo di Aprilia al Gelato Festival

Gelareria MonsuèAprilia - Via dei Lauri, 96

anche su Facebook:monsuè...gelati esagerati

Page 36: InMovimento magazine Settembre 2014

Dal primo nato 45 anni fa fino a quelli moderni, subdoli e pericolosi. E poi il rischio de-gli attacchi informatici come

veri e propri atti di terrorismo.

I virus per computer sono tra le mag-giori preoccupazioni dell'era moderna. Fateci caso: la prima cosa di cui vi pre-occupate quando acquistate un Pc, dopo il prezzo, è la presenza o meno di un buon antivirus compreso nella spesa. Le minacce oggi sono ovunque, anche lad-dove non te lo aspetti, compresi i social network. Dunque è chiaro che avere un buon sistema di difesa possa preservare da futuri danni il nostro computer.

Ma dove nascono i virus informatici? Da quanti anni esistono? Già il matematico statunitense John Von Neumann ipotiz-zò dei computer altamente specializzati in grado di replicarsi autonomamente (self-replicating automata). Esattamen-te il principio entro il quale si muovo-no i virus. Ma per parlare di minacce concrete è stato necessario attendere fino agli anni 70 quando arrivò il pri-mo worm scritto da Robert Thomas, che era in grado di colpire il sistema operativo TENEX, e si trasmetteva tra-

mite la Rete di Arpanet, precursore di Internet. Da allora furono centinaia i programmi di questo genere scritti per infettare, ma il termine “virus” venne usato per la prima volta solo nel 1983 dall’americano Frederick Cohen descri-vendo proprio quei programmi che sono capaci di “Infettare” altri programmi.

Continuando a guardare alla storia dei virus, è curioso notare come già nel 1982 fu colpito l’Apple II, e l’uso dei floppy disk come mezzo di trasmissio-ne, aggiunto all’inconsapevolezza de-gli utenti di fronte una tale minaccia, fece in modo che Elk Cloner, questo il nome dato al virus, fu il responsabile della prima diffusione di un malware su grande scala. A partire dagli anni ottanta i virus per computer iniziaro-no una spirale destinata a crescere a dismisura e colpire ogni sistema opera-tivo presente sul mercato; anche quello che i virus erano in grado di fare iniziò a evolversi. Nacquero i primi “Cavalli di Troia”, i malware travestiti da program-mi utili, che una volta installati passa-no il controllo del computer al criminale informatico. Uno di essi, chiamato Ping Pong, fu scoperto dall'Università di To-rino.

Oggi i virus informatici sono diventati uno dei maggiori nemici delle istituzioni stesse. Un attacco informatico portato dagli hacker viene considerato più peri-coloso anche di un attentato. Pensate ad esempio quanto possa essere pericoloso, per una metropoli, un attacco alla rete internet. Anche il solo riportarla alla velocità di 56k all'improvviso. Una mez-za catastrofe, che metterebbe le comuni-cazioni in ginocchio e con esse i servizi. Ovunque, dagli ospedali agli aeroporti, alle metropolitane fino ad arrivare alle pubbliche istituzioni. Per questa ragio-ne negli ultimi anni si sono moltiplicati gli esperti informatici (spesso proprio ex hacker) inseriti all'interno dei servizi di sicurezza dei maggiori Paesi dell'Oc-cidente. La difesa dagli attacchi esterni di tipo informatico è fondamentale per la sicurezza nazionale di un qualsiasi Stato. Tornando alla nostra quotidianità, in-vece, il pericolo maggiore pare arrivare al momento dai social media. Facebo-ok e twitter in particolare sono spesso usati come specchietti per le allodole per l'installazione di malware, appunto quel tipo di programma che permette di tenere il computer sotto controllo. Video o altri link che portano a siti esterni sono ciò che va evitato in tutti i modi. Soprattutto se si viene contattati via messaggio privato.

R.M.

I PEGGIORI VIRUS PERI COMPUTER

La prima minaccia per computer risale agli anno 70, quando arrivò il primo worm, che

era in grado di colpire un sistema operativo

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La società di Jeff Bezos met-te a disposizione di tutti i commercianti interessati uno speciale lettore di carte

di credito. Si tratta di una scatoletta nera che si collega allo smartphone o al tablet tramite l’attacco per gli auri-colari attraverso la quale sarà possibi-le gestire pagamenti con carte di cre-dito anche senza possedere un POS.

sQuare ci provò già nel 2010Non si tratta dell’unico lettore di carte di credito mobile presente sul merca-to. Il primo a proporlo fu Square, una società fondata nel 2009 che si occupa principalmente di creare applicazioni per sistemi di pagamento alternativi a quelli tradizionali. I servizi di paga-mento creati da Square vengono tut-tora utilizzati in numerose caffetterie Starbucks ma non servono a mantene-re in piedi la società. Il lettore di Amazon costerà solo 10 dollari (circa 7 euro) e avrà tariffe van-taggiose rispetto ai suoi concorrenti. Chi acquisterà il lettore nei primi mesi

pagherà su ogni transazione l’1,75% di commissioni ad Amazon fino al dicem-bre 2015. La tariffa regolare dopo la fine del periodo di promozione sarà del 2,5% che sarà comunque più economi-ca di Square, che chiede il 2,75%, e di PayPal Mobile con una commissione del 2,7%. Inoltre Local Register non prevede nessun canone mensile fisso ed è disponibile al momento solo per le utenze americane. Il lettore sarà compatibile anche con varie stampan-ti, casse e dispositivi per l'emissione di ricevute. Tuttavia sul suo sito e-commerce, Amazon ha già predisposto un'apposita stampante monocromatica disponibile al prezzo di 239,95 dollari. Oltre a rappresentare una soluzione efficiente per piccole imprese, negozi e società individuali, darà anche la possibilità - attraverso l’app disponi-bile per Android e iOS - di raccoglie-re informazioni utili sulle tendenze di consumo.La presenza di Amazon nel segmento dell’e-payment era stata preannuncia-ta dal lancio di un nuovo servizio di

pagamento online rivolto ad aziende e startup che permette di utilizzare i dati delle carte di credito degli oltre 240 milioni di clienti attivi ogni mese per saldare bollette, conti e abbona-menti.

Quindi verrà abbandonata la tecno-logia sperimentale nfc?La soluzione di Amazon per i paga-menti online rappresenta l'ennesima prova che le transazioni wireless NFC (Near Field Communication), inizial-mente accolte come una rivoluzione capace di far sparire in un sol colpo denaro contante e carte di credito, non hanno sfondato come molti si aspetta-vano. Un nuovo rapporto di BI Intelli-gence, però, va in direzione contraria e invita a non dare ancora per defunta la tecnologia. Apple, infatti, sta depo-sitando diversi brevetti che fanno pen-sare alla presenza di un circuito appo-sito NFC già nei prossimi dispositivi. Anche Tim Cook, in una intervista rilasciata al Wall Street Journal, ave-va dichiarato che il pagamento mobile è un campo molto interessante in cui investire e dove molte società si stanno cimentando per garantire sicurezza e rapidità nei pagamenti di ogni giorno.

Alessandro Cannavale

Amazon Local RegisterIl nuovo modo di pagare con carta di credito

ma senza l'utilizzo del POS

Grazie ad una app gratuita, sarà possibile rendere valido il pagamento e garantire il

versamento della somma corrisposta

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TECNOBLOGTecnoblog

La società Xipiter, che si occupa di sicurezza in-formatica, ha sviluppa-to "USB condom", una sorta di "profilattico" in-formatico sotto forma di chip che, interponendosi tra porta e connettore USB, interrompe il collegamen-to dati, lasciando inalterato quello elettrico. I produttori consigliano di utilizzarlo per caricare il cellulare ovun-que senza preoccupazioni di sorta. Il prezzo di vendita è molto economico, circa 7 euro.

In arrivo il triplo controllo per Whatsapp, ovvero una terza spunta che avviserà quando un messaggio è stato letto dal desti-natario. Anche se molti utenti non apprezzeranno questa funzionali-tà, la terza spunta consentirà agli utenti di evitare attese, ansie da

mancata risposta. Le conferme sull’introduzione del triplo con-trollo sono arrivate di recente, quando sul web è trapelata la no-tizia di un traduttore WhatsApp ufficiale dove è stato possibile apprezzare anche questa news. Ricordiamo che l’attuale dop-pio controllo non indica se il messaggio è stato letto o meno. La prima spunta indica se il messaggio è stato inviato ai Server di Whatsapp, l’altra rivela se il messaggio è stato depositato sul dispositivo del destinatario, ma non necessariamente che lo ab-bia aperto o letto.

OM/ONELaterzaspuntadiWhatsapp

Nokia 130. Si chiama così il nuovo telefonino della Nokia che coste-rà solo 19 euro. Sarà il più economico cellulare dotato di player e video musicale. Piccolo e snel-lo dotato anche di uno slot microSD e di una versione Dual Sim. Il software è dotato di un riproduttore video, un player MP3 e radio FM. Sicuramente obsoleto, ma in linea con chi ha solo la necessità di telefonare.

iWatchdiApple

Ad ottobre arriva Music Be-any, un berretto che nascon-de al suo interno un sistema per ascoltare la musica, senza bisogno di indossare cuffie e auricolari e senza fili. Si col-lega via Bluetooth a qualsiasi dispositivo mobile e ha un’au-tonomia di otto ore. Stile e tecnologia ad un prezzo sicu-ramente interessante: 29,99 euro.

Ilberretto...musicale

USBcondom APP

Il 31 ottobre 2014 andrà in pensione definitivamente MSN Messenger di Microsoft. Messenger nasce 1999 co-me chat con l’aggiunta di emoticon e poi con l’introduzione dei video-mes-saggi. L’acquisto di Skype da parte di Microsoft ne ha segnato il destino, vi-

sto che i due programmi offrono gli stessi servizi, da qui la decisione dell’azienda di chiudere Messenger, invitando l’utenza a trasferire contatti e attività su Skype. Quindi, come per gli utenti del resto del mondo, ai cinesi non reste-rà che migrare sul Messenger di Skype.

LafinediMSN

Tutto il fascino estetico di questo altoparlante per 15 ore di riproduzione musica-le. Stiamo parlando di OM/ONE, un altoparlante che durante la riproduzione dei brani musicali galleggia per

aria. Questo grazie a un elettromagnete che lo man-tiene sospeso a una distanza di circa 3 cm dalla sua base. Secondo la società che l'ha ideato, questo fatto-re contribuirebbe a migliorare la qualità del suono. Al momento la società che lo ha progettato si sta autofi-nanziando sul suo sito per poter produrlo su vasta sca-la. Sono disponibili diverse offerte, la più semplice del-le quali abbina un OM/ONE e una maglietta per 179$.

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ARTICOLI VARI

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Toro (21/04 - 21/05)Strane sensazioni? ansie inspiegabili si affacciano nel vostro mondo interiore? non vi preoccupate.. siete in un momento

in cui quei disagi fatti di pensieri ed emozioni un po’ scomodi così nascosti nella vostra interiorità, verranno a galla affinché possiate vederli e lasciarli andare...

Gemelli (22/05 - 21/06)Siete in una fase di confronto con gli altri e con voi stes-si ...ev identemente scoprirete qualcosa di voi che non ave-

vate mai considerato prima, così presi da mille cose da non poterne vedere altre anche più personali.. ora invece potete.. siate accoglien-ti e attenti a non toccare la suscet-tibilità altrui...

Cancro (22/06 - 22/07)Dovrete prediligere tutto ciò che è “minu-zioso”.. anche quelle piccole sfumature che apparentemente sono insignificanti

ma che poi ci aprono ad un mon-do nuovo.. ad un sistema che non avevamo ancora sperimentato.. le piccole somatizzazioni hanno un loro significato: ascoltatevi.

Vergine (23/08 - 22/09)Il vostro piano d’a-zione sarà il passato, la famiglia, le situa-zioni personali...con tutta probabilità do-vrete investire questo

momento per risolvere qualcosa che non era stata ancora definita, la casa... ma anche la vostra casa interiore, il vostro mondo nasco-sto... ha bisogno del vostro sguar-do...

Bilancia (23/09 - 22/10)Dopo l’uscita di Marte dal vostro cielo avete ripreso a camminare normalmente; niente più corse! siete abitua-ti all’armonia e quan-

do arriva anche un piccolo proble-ma vi scuote fin dentro l’anima.. forse è rimasta in voi l’abitudine a seguire l’impulso nelle situazioni.. pensate prima di agire!

Scorpione (23/10 - 22/11)Siete un po’ stanchi o già vi siete rica-ricati.. anche a voi Marte avrà sicu-ramente dato una bella sferzata di

energia, ma vi ha anche chiesto di velocizzare il lavoro che state elaborando relativo alla rimessa in discussione di alcuni vostri si-stemi di vita .. che grande cambia-mento in voi!

Sagittario (23/11 - 21/12)Mi raccomando, niente corse.. niente eccessi.. fate tutto con calma senza pretendere troppo da voi stessi e dalle

vostre possibilità.. dovrete inve-ce investire la vostra energia nel modo più creativo possibile senza stancarvi.. questo vi permetterà di mantenere anche un atteggiamen-to accogliente..

Acquario (21/01 - 18/02)Idee e progetti as-solutamente nuovi stimoleranno la vostra fantasia e la creatività prenderà piede!! Sarete felici di poter accogliere i

desideri del cuore.. ma certo, do-vrete vedervela con la realtà pratica ricavando degli spazi personali che fino a questo momento non aveva-te considerato..

Capricorno (22/12-20/01)Qualcosa sale a gal-la e la vostra parte inconscia vi invierà dei segnali tangibili.. le sensazioni scomo-de e le inquietudini

potrebbero essere proprio l’input di questo tipo di lavoro che vi appre-state a svolgere per voi stessi.. niente rigidità.. andate oltre gli schemi.. la vita è la vostra!

Pesci (19/02 - 20/03)Un po’ di tensione si è fatta sentire in voi.. non chiudetevi né limitate il vostro sentire.. probabil-mente state solo di-

ventando più consapevoli di aver bisogno anche di altro.. e cambiare certi ritmi.. modificare certe situa-zioni non è sempre facile, almeno all’inizio.. aspettate e sorridete.

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facile medio difficile2

Sudo

kudi Laura Bendoni

Il Giardino dei CristalliAss. Culturale di Discipline Umanistiche - Via Pasubio, 9 Aprilia (Casalazzara)

Tel. 347.73.29.631 - [email protected]

Ariete (21/03 - 20/04)Sarà un periodo molto favorevole questo, tut-to ciò che vi appreste-rete a realizzare sarà possibile! Evidente-mente sta tornando il

vostro entusiasmo e la serenità d’a-nimo farà il resto..! i sentimenti e i vostri desideri più creativi busse-ranno alla porta del vostro cuore.. affrettatevi ad aprire!

Leone (23/07 - 22/08)Finalmente questo nuovo tempo vi permetterà di sor-ridere e di tornare a stare nel cuore, avete bisogno di voi stessi, di recuperare

quel ritmo di vita che avevate per-so evidentemente per ovvi motivi. Adesso tutto torna, anche la voglia di vivere bene sentimenti, desideri, idee da realizzare!

L'Oroscopo46 | inmovimento

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