voltana on line n.13-2012

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13 2012 Voltana On Line www.voltanaonline.it La sinistra italiana non riesce a farsi interprete della domanda di cambiamento diffusa nella società italiana. Né il PD, né SEL o l'IdV. Questo accade anche perché vi- ve un deficit di cultura politica che potremmo definire la conseguenza (nemesi) dell'anti-berlusconismo pregiudiziale e acritico. Quella chiave di interpretazione dei pro- blemi del nostro Paese, incentrata sui comportamenti e la personalità di Silvio Berlusconi, diventato (con il suo potere mediatico e la sua ricchezza) il catalizzatore di tutti i problemi e di tutte le complessità. È a quella chiave di interpretazio- ne che mi pare si possa anche a- scrivere la responsabilità di aver sollecitato quelle "smisurate spe- ranze" che oggi, deluse, non pos- sono che lasciare molti "senza spe- ranze" e alimentare il clima di sfi- ducia e disincanto che sta assu- mendo anche aspetti drammatici. Quell'interpretazione ha avuto due conseguenze negative che persistono: la prima è la sottovalu- tazione della complessità dei pro- blemi e quindi della forza necessa- ria per indurre i cambiamenti ne- cessari. Nella palude non bastano le quattro ruote motrici, ci voglio- no i cingoli (senza tristi allusioni ai cingolati), forse gli anfibi. La se- conda è che si sono eccitati gli ani- mi e trasformate le aspettative in "smisurate speranze": così quando è arrivato Monti, sembrò che ba- stasse il loden e la passeggiata con la moglie, per andare a Messa, per segnare la differenza con il guappo brianzolo, che veste girocollo sotto il doppio petto, passato da Re Me- dia a “ras” delle Olgettine. Non era così. E alle speranze smi- surate a fatto seguito la delusione che è diventata smarrimento, man- canza di una bussola per orientarsi. Sia che si fosse visceralmente attivi anti o pro Berlusconi, oggi si è - co- munque - delusi. La speranza, che tutto cambiasse con il suo allontanamento da Palaz- zo Chigi, era - appunto - smisurata. Ci si aggiunga che nessun Partito, visto che possono permetterselo, pensando più ai voti che al futuro del Paese, aiuta a far apparire il Go- verno Monti (che peraltro qualche errore lo fa, come era prevedibil- mente umano che avvenisse) come la speranza ragionevole. Troppo facile fare i severi con la faccia de- gli altri (per parafrasare un detto indicibile) ! Poi c'è il sistema mediatico, che vive di enfasi competitiva sul mer- cato dell'attenzione e che soffia sul fuoco delle narrazioni negative. Persino i suicidi diventano conse- guenza delle misure del Governo Monti (senza neppure chiedersi quanto siano collegati alla crisi eco- nomica). Sembrano i Monti non è Mandrake di Mario Rodriguez ( Segue a pag. 2 ) Palazzo Chigi ha dedicato un’ ap- posita sezione del sito alla spending review, inserendo la possibilità di compilare il format “Esprimi la tua opinione”, qui è possibile dare dei suggerimenti o segnalare gli spre- chi della Pubblica Amministrazione. Non facciamo cadere nel vuoto questa opportunità ! Prendi posizione. Vai nel sito del Governo, http://www.governo.it/scrivia/RedWeb_F orm.htm compila gli spazi con i tuoi dati e, dopo aver messo come oggetto Co- me usare la spesa pubblica, inse- risci nel campo le tue indicazioni. Ecco un esempio ... Propongo : - la riduzione del 20% delle spese per la Difesa e rinuncia all’acquisto di 131 cacciabombardieri F35 ; - la cancellazione degli stanziamenti per le grandi opere, come la T.A.V. e il ponte sullo stretto di Messina ; - la cancellazione del finanziamento all’autotrasporto merci ; - la cancellazione del finanziamento (o “rimborsi elettorali”) ai Partiti ; - la soppressione delle Provincie ; - che gli emolumenti percepiti dai Senatori e dai Deputati siano in fun- zione dei minimi corrisposti a sala- riati e pensionionati ; - un “tetto” a quanto percepito an- nualmente dai dirigenti della P. A. : per gli Enti Locali euro 120 mila e per gli Enti Nazionali euro 200 mila. E ridurre il numero dei dirigenti ! Naturalmente, non farti illusioni... Ma vuoi … mettere la soddisfazione di aver fatto conoscere a “ lor signo- ri ” il tuo punto di vista ?! “Ragazzi godetevi la vita, innamo- ratevi, siate felici, ma diventate partigiani di questa nuova resi- stenza, la resistenza dei valori, la resistenza degli ideali. Non abbia- te mai paura di pensare, di denun- ciare e di agire da uomini liberi e consapevoli. State attenti, siate vigili, siate sentinelle di voi stessi! L’avvenire è nelle vostre mani. Ricordatelo sempre!” Antonino Caponnetto Quando sono a rischio i rapporti monetari, finanziari e commerciali internazionali, la priorità nazionale è fare scorte e rendersi quanto possibi- le autonomi per soddisfare i bisogni primari materiali della popolazione cibo, energia, trasporti, cure medi- che e salvaguardare l’ apparato produttivo, non già spendere tutto per traguardi contabili. La crisi globale è in corso da 4 anni ed è sistemica, non congiun- turale. Sta spostando redditi, capi- tali e opportunità lontano da noi. Non sappiamo a che assetti porterà, né quando.

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Page 1: Voltana On Line n.13-2012

13

2012 Voltana On Line www.voltanaonline.it

La sinistra italiana non riesce a

farsi interprete della domanda di

cambiamento diffusa nella società

italiana. Né il PD, né SEL o l'IdV.

Questo accade anche perché vi-

ve un deficit di cultura politica che

potremmo definire la conseguenza

(nemesi) dell'anti-berlusconismo

pregiudiziale e acritico. Quella

chiave di interpretazione dei pro-

blemi del nostro Paese, incentrata

sui comportamenti e la personalità

di Silvio Berlusconi, diventato (con

il suo potere mediatico e la sua

ricchezza) il catalizzatore di tutti i

problemi e di tutte le complessità.

È a quella chiave di interpretazio-

ne che mi pare si possa anche a-

scrivere la responsabilità di aver

sollecitato quelle "smisurate spe-

ranze" che oggi, deluse, non pos-

sono che lasciare molti "senza spe-

ranze" e alimentare il clima di sfi-

ducia e disincanto che sta assu-

mendo anche aspetti drammatici.

Quell'interpretazione ha avuto

due conseguenze negative che

persistono: la prima è la sottovalu-

tazione della complessità dei pro-

blemi e quindi della forza necessa-

ria per indurre i cambiamenti ne-

cessari. Nella palude non bastano

le quattro ruote motrici, ci voglio-

no i cingoli (senza tristi allusioni ai

cingolati), forse gli anfibi. La se-

conda è che si sono eccitati gli ani-

mi e trasformate le aspettative in

"smisurate speranze": così quando

è arrivato Monti, sembrò che ba-

stasse il loden e la passeggiata con

la moglie, per andare a Messa, per

segnare la differenza con il guappo

brianzolo, che veste girocollo sotto

il doppio petto, passato da Re Me-

dia a “ras” delle Olgettine.

Non era così. E alle speranze smi-

surate a fatto seguito la delusione

che è diventata smarrimento, man-

canza di una bussola per orientarsi.

Sia che si fosse visceralmente attivi

anti o pro Berlusconi, oggi si è - co-

munque - delusi.

La speranza, che tutto cambiasse

con il suo allontanamento da Palaz-

zo Chigi, era - appunto - smisurata.

Ci si aggiunga che nessun Partito,

visto che possono permetterselo,

pensando più ai voti che al futuro

del Paese, aiuta a far apparire il Go-

verno Monti (che peraltro qualche

errore lo fa, come era prevedibil-

mente umano che avvenisse) come

la speranza ragionevole. Troppo

facile fare i severi con la faccia de-

gli altri (per parafrasare un detto

indicibile) !

Poi c'è il sistema mediatico, che

vive di enfasi competitiva sul mer-

cato dell'attenzione e che soffia sul

fuoco delle narrazioni negative.

Persino i suicidi diventano conse-

guenza delle misure del Governo

Monti (senza neppure chiedersi

quanto siano collegati alla crisi eco-

nomica). Sembrano i

Monti non è Mandrake di Mario Rodriguez

( Segue a pag. 2 )

Palazzo Chigi ha dedicato un’ ap-

posita sezione del sito alla spending

review, inserendo la possibilità di

compilare il format “Esprimi la tua

opinione”, qui è possibile dare dei suggerimenti o segnalare gli spre-

chi della Pubblica Amministrazione.

Non facciamo cadere nel vuoto

questa opportunità !

Prendi posizione. Vai nel sito del

Governo, http://www.governo.it/scrivia/RedWeb_F

orm.htm

compila gli spazi con i tuoi dati e,

dopo aver messo come oggetto Co-

me usare la spesa pubblica, inse-risci nel campo le tue indicazioni.

Ecco un esempio ...

Propongo :

- la riduzione del 20% delle spese

per la Difesa e rinuncia all’acquisto

di 131 cacciabombardieri F35 ;

- la cancellazione degli stanziamenti

per le grandi opere, come la T.A.V. e

il ponte sullo stretto di Messina ;

- la cancellazione del finanziamento

all’autotrasporto merci ;

- la cancellazione del finanziamento

(o “rimborsi elettorali”) ai Partiti ;

- la soppressione delle Provincie ;

- che gli emolumenti percepiti dai

Senatori e dai Deputati siano in fun-

zione dei minimi corrisposti a sala-

riati e pensionionati ;

- un “tetto” a quanto percepito an-

nualmente dai dirigenti della P. A. :

per gli Enti Locali euro 120 mila e

per gli Enti Nazionali euro 200 mila.

E ridurre il numero dei dirigenti !

Naturalmente, non farti illusioni...

Ma vuoi … mettere la soddisfazione

di aver fatto conoscere a “ lor signo-

ri ” il tuo punto di vista ?!

“Ragazzi godetevi la vita, innamo-

ratevi, siate felici, ma diventate

partigiani di questa nuova resi-

stenza, la resistenza dei valori, la

resistenza degli ideali. Non abbia-

te mai paura di pensare, di denun-

ciare e di agire da uomini liberi e

consapevoli. State attenti, siate

vigili, siate sentinelle di voi stessi! L’avvenire è nelle vostre mani.

Ricordatelo sempre!”

Antonino Caponnetto

Quando sono a rischio i rapporti

monetari, finanziari e commerciali

internazionali, la priorità nazionale è

fare scorte e rendersi quanto possibi-

le autonomi per soddisfare i bisogni

primari materiali della popolazione –

cibo, energia, trasporti, cure medi-

che – e salvaguardare l’ apparato

produttivo, non già spendere tutto

per traguardi contabili.

La crisi globale è in corso da 4

anni ed è sistemica, non congiun-

turale. Sta spostando redditi, capi-

tali e opportunità lontano da noi.

Non sappiamo a che assetti porterà,

né quando.

Page 2: Voltana On Line n.13-2012

treni deragliati con

Burlando Ministro dei Trasporti o gli

atti di violenza degli ultimi mesi di

Prodi. Così Monti diventa il grande

alibi a tutti i problemi, personali e

collettivi, degli italiani. La realtà si

rovescia, si tramutano effetti in cau-

se e l'Italia che si scandalizzava per

gli evasori ora si scandalizza per gli

esattori! E Monti rischia di essere

travolto da questo clima.

Per responsabilità di molti, è pas-

sata questa chiave di lettura della la

crisi: comunque è colpa di qual-

cun altro : finanza; Europa; globa-lizzazione; pochi ricchissimi (ma

non capitalisti, perché ora gli im-

prenditori sono teneri, fragili e si

suicidano); ecc. Pertanto Monti e i

suoi tecnici non capiscono e voglio-

no farci pagare più di quello che

possiamo, per una subalternità a-

stratta ai vincoli di bilancio e alla

perfida Merkel; Monti in sei mesi ci

ha affamato più di cinque anni del

duo Berlusconi e Tremonti (che,

peraltro, aveva già visto e capito

tutto e, forse, visto le tante cose che

ha scritto e detto, può anche essere

che qualche volta ci abbia preso).

Insomma: dagli addosso a Monti e

al suo sponsor Napolitano.

E così i partiti (chi più e chi meno,

I bookmaker di Londra non accet-

tano più scommesse sull’uscita del-

la Grecia dall’euro.

Viene data pressoché per certa !

Orario ambulatorio medico

c/o Centro Anziani - Voltana

con il prendere le distanze dal Go-

verno Monti, che - invece - deve

essere la cornice dentro cui si inse-

risce la sua azione.

Questa è l'unica strada per affer-

marsi alla guida della società in un

momento di crisi: aiutare le persone

a individuare un traguardo, uno

sbocco positivo.

Articolo di Mario Rodriguez.

Tratto dal sito www.qdrmagazine.it/

Settimanale di propaganda riformista

Pagina 2 www.voltanaonline.it n. 13 - 2012

www.voltanaonline.it è un prodotto ama-

toriale al quale non può essere applicato

l'art. 5 della legge 8 Febbraio 1948 n. 47,

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(art. 1 comma 3, legge 7 Marzo 2001 n. 62).

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una testata giornalistica e i post editi han-

no lo scopo di stimolare la discussione e

l’approfondimento politico, la critica e la

libertà di espressione del pensiero, nei

modi e nei termini consentiti dalla legisla-

zione vigente.

www.voltanaonline.it non persegue alcu-

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blicato su Internet è di dominio pubblico.

Tuttavia, se qualcuno riconoscesse proprio

materiale e non voleva che fosse pubblica-

to, non ha che da darne avviso al gestore e

sarà immediatamente rimosso.

www.voltanaonline.it verificherà, per

quanto possibile, che tutto il materiale

inviato e riprodotto nel sito e nel PDF sia

conforme alle licenze Creative Commons

o non coperto da copyright.

ma nella sostanza tutti), diventati

scopo a se stessi più che strumento

di governo, pensano soprattutto

alle elezioni del 2013, non capendo

che dovrebbero più che altro pen-

sare a quelle anticipate. La crisi

non finirà in un anno! Monti non è

Mandrake e chiunque governerà

l'anno prossimo non potrà rispon-

dere alle aspettative che si stanno

generando, oggi, con la sciagurata

interpretazione (e rappresentazio-

ne) dei problemi che dobbiamo

risolvere. E, come hanno dimostra-

to le elezioni amministrative, il si-

stema politico corre veloce verso la

frammentazione e l'ingovernabilità.

L'Italia non è la Francia, dove con

poco più di un terzo dei consensi si

può eleggere un Presidente forte,

per cinque anni.

Un altro modo di raccontare quel-

lo che stiamo vivendo era possibile

e, forse, è ancora possibile. Ma,

come ricorda il Presidente della

Repubblica, ci vogliono: apertura

al cambiamento, nessuna nostalgia

per il passato, e, soprattutto, come

nel 1948, "un clima di consapevolez-

za diffusa e di condivisa assunzione

di responsabilità di fronte alle inco-

gnite che circondavano il futuro del

paese".

Nessuno, quindi, deve pensare di

approfittarne, soffiando sul fuoco

delle difficoltà, né in termini eletto-

rali, né di voti o di notorietà politica

o professionale, né in termini di

audience o di copie vendute. Ci si

salva o ci si condanna tutti assie-

me. Una società è un sistema e,

in un sistema, tutto è connesso.

Un altro modo, motivante e positi-

vo, di parlare della crisi è ancora

possibile, ma non è compatibile

( Segue da pag. 1 )

Monti non è Mandrake di Mario Rodriguez

Page 3: Voltana On Line n.13-2012

La formula per uscire dalla crisi

è: “Rigore, austerità, giustizia socia-

le”. Ma non può funzionare se indi-

ca la sequenza temporale degli

interventi. O tutti e tre simultanea-

mente oppure occorre iniziare

subito dall’equità sociale !

M.A. : A Parigi c'è stato un presi-

dente eletto pochi minuti dopo la

chiusura dei seggi, ad Atene c'è il

caos. A chi si avvicina di più l'Italia:

alla Francia o alla Grecia ?

R.P. : "Nella sostanza, nella tenuta

del Paese siamo più vicini alla Fran-

cia. Nell'anarchia dei partiti, nel

ribollire del sistema politico siamo

più vicini alla Grecia. Per decidere

in che direzione andremo dipende

tutto dalla legge elettorale: è quella

riforma che ci porta verso la Fran-

cia. O verso la Grecia".

Dedicato a chi ritiene che la legge

elettorale e la selezione della classe

dirigente siano secondari in momen-

ti di crisi...

Pagina 3 www.voltanaonline.it n. 13 - 2012

La crociata della Fiat contro la

Fiom, in merito alla rappresentan-za sindacale, rischia di segnare per

tutto il Paese un arretramento dei

diritti fondamentali all’interno dei

luoghi di lavoro.

Lo scontro in atto fra la Fiat e i

metalmeccanici della CGIL (Fiom) è molto più di un contrasto sindaca-

le finito in tribunale. Chiama in cau-

sa la tutela di diritti fondamentali,

l’applicazione effettiva dei principi

costituzionali sul posto di lavoro.

[…] Il ricatto messo in atto a suo

tempo dall’ad Fiat, Sergio Mar-

chionne, - meno tutele, in cambio di maggiori investimenti - non sta por-

tando niente di buono, nemmeno

nuovi posti di lavoro. E tutto questo

avviene mentre il Governo dei

“tecnici” è riuscito nell’impresa

fino ad ora mancata da quei governi

di destra che pure hanno governato

per molto tempo nell’ultimo venten-

nio: la manomissione dell’articolo

18 dello Statuto dei Lavoratori, con

una modifica di cui non si capisce ancora la portata pratica, ma che

certo non andrà nella direzione di

un allargamento delle tutele. Non si

può negare che sia in atto una lotta

di classe condotta dagli imprendito-

ri. Il silenzio e l’inazione di tutti gli

altri, con l’isolamento che rischia di

schiantare sia la Fiom sia la ragion

d’essere del sindacalismo, non fan-

no presagire nulla di buono.

dall’articolo di Lorenzo Guadagnucci

pubblicato sul periodico

altreconomia - maggio 2012.

Per saperne di più visita il sito

www.altreconomia.it/site/index.php

info: [email protected]

Un calendario, aggiornato, degli

eventi pubblici a Voltana ? Lo trovi nel sito facendo click in

AGENDA !

Caffè letterario di Lugo

Hotel Ala d’Oro - Corso Matteotti, 56

Info: 0545 - 22388 e su Facebook

La paga del Manager

I compensi degli amministratori

sono costi di esercizio che rientrano

nel bilancio e sono comunque soste-

nuti indipendentemente dall’ anda-

mento della società.

Anche i costi del personale rientra-

no nel bilancio, ma con un peso dif-

ferente. In Fiat, per esempio,

quest’anno i ricavi superano i 56 mi-

liardi di euro, i costi del personale

sono 6,32 miliardi di euro e incidono

sui ricavi per meno del 10%. Ognu-

no dei 200mila dipendenti (compresi

quelli Crysler) costa alla società cir-

ca 30mila euro. Questi numeri, però,

non tengono conto dei compensi

corrisposti agli amministratori, che

stanno all’interno di un’altra voce di

bilancio, i costi di gestione, e supe-

rano i 10 milioni di euro. Quasi un

quarto di questa cifra è destinato alla

Distratti dalla libertà. di Lorenzo Guadagnucci

I dati elettorali

della tornata

amministrativa

parlano chiaro:

un Terzo Polo,

con quelle

caratteristiche,

non piace.

E Casini non ci

pensa due volte:

scarica subito

Fini e Rutelli.

Marco Damilano su l’Espresso

Romano Prodi intervistato da remunerazione e ai benefit

dell’amministratore delegato Sergio

Marchionne, che allo stipendio an-

nuale di 2,4 milioni di euro aggiunge

anche un pacchetto gratuito di azioni

(stock grant) che vale più di 12 mi-

lioni di euro.

Per Eni, invece, il costo delle retri-

buzioni per amministratori, sindaci e

top management arriva a 34 milioni

di euro, di cui 2 milioni per il diret-

tore generale Claudio Descalzi e

oltre 4,8 miloni per l’ad Paolo Sca-

roni.

www.altreconomia.it/site/index.php

In Italia, i comici riescono ad esse-

re credibili come leader politici ...

invece i politici, con i loro teatrini,

stanno facendo ridere !

All’estero la Pubblica Amministra-

zione è al servizio del cittadino

In Italia, invece, è il cittadino che

deve essere al servizio della Pub-

blica Amministrazione !

Page 4: Voltana On Line n.13-2012

I mass-media, la pagliuzza e la trave. di Mario Paganini

Pagina 4 www.voltanaonline.it n. 13 - 2012

I risultati delle amministrative so-

no a tutti noti: alcuni erano attesi,

altri sarebbero (o dovrebbero es-

sere) stati del tutto inattesi.

L’evaporazione del Partito delle

Libertà e della Lega perché mai dovrebbero essere una sorpresa ?

Finalmente, dopo mesi di servili-

smo, i mass-media avevano iniziato

a descrivere, con realismo, la situa-

zione del Paese.

Pertanto un vecchio, che si era

arricchito esageratamente, muo-

vendosi in maniera spregiudica nel

mondo degli affari e/o sfruttando

una fitta (e potente) rete di amicizie

e di interessi, era stato finalmente

messo alla berlina. Purtroppo nes-

sun riferimento al “sistema”. Si è lavorato molto su un solo argomen-

to. Il vecchio, infatti, tra le tante de-

bolezze aveva pure quella di

un’assidua frequentazione di prosti-

tute, senza alcuna attenzione o ri-

spetto per l’età della ... prestatrice.

Similmente per la Lega. Ossia un

“partito” che era tenuto insieme da

un collante ottenuto grazie ad un

leader carismatico, “slogan” facili

ed orecchiabili, di paure enfatizza-

te, di mal sopiti sentimenti negativi

verso il prossimo (che si annidano

nel profondo) e, lo dico, anche di

reazioni a frustrazioni individuali

e/o collettive si è sfasciato di fronte

alla dura realtà giudiziaria.

Ma nessuno è perfetto !

Credere che una persona od una

associazione siano esenti da vizi,

colpe o peccati è da ingenui ! Se il

possesso di una tessera fosse, di

per se stesso, garanzia di probità, infallibilità, ecc. occorrerebbe che,

insieme alla somministrazione dei

vaccini fosse assegnata, fin dalla

più tenere età, quella tessera.

Non è così. Le strutture possono

molto. Le leggi possono molto.

Ma molto è scritto nel cuore e nel-

la testa di ciascun uomo.

Occorre, dunque, agire su più

versanti.

Poi occorrono i mass-media, ossia

una informazione corretta. Per for-

mare le coscienze e tenere infor-

mate le persone, per indirizzarne

l’azione e la reazione. E, natural-

mente, dotarsi di strumenti adegua-

ti (Leggi, controlli, regole, ecc.).

Le democrazie Occidentali sono

molto fragili. È diffuso il malaffare.

Sembra perfino che l’essere conti-

gui, collusi, collegati, affini, funzio-

nali, organici a settori degradati

possa costituire un vantaggio nel

“Sii sempre come il mare che infran-

gendosi contro le rocce trova sempre la

forza di riprovarci .”

“Oggi il potere pubblico è, semplice-

mente, il consiglio di amministrazione

che sostiene gli interessi collettivi della

classe borghese.”

Karl Marx e Friedrich Engels, Manifesto

del Partito Comunista (1848)

“Guardatevi dai falsi profeti che ven-

gono a voi in veste di pecore, ma dentro

son lupi rapaci. Dai loro frutti li ricono-

scerete” Matteo 7,15-16

riuscire a raggiungere ed occupare

determinati ruoli.

Tutti mormorano, ma nessuno sa

mai niente di preciso. Poi, al mo-

mento opportuno (chi lo stabilisce?)

“boom” e i mass-media - all’ uniso-

no, prima di pranzo e dopo cena - ti

riempiono di particolari piccanti, di

note di colore e di squallore.

Finalmente tutti sanno, tutti si indi-

gnano. Così tutto torna, apparente-

mente, come dovrebbe essere, e

cioè: normale, scontato, ovvio.

La reazione c’è stata ! Ma, purtrop-

po, è stata teleguidata !

Sono rimasto colpito dall’enfasi

posta, da parte dei mass-media, su

alcuni vicende Leghiste, quali: la

disponibilità di abitazioni; il conse-

guimento di lauree; la gestione di

schede telefoniche e le violazioni al

codice della strada.

Sono molti i politici che hanno

l’esclusiva per l’uso di una abitazio-

ne, ma - di loro - non si è mai parla-

to con analogo astio.

Similmente sono molti i politici ai

quali è stata assegnata una laurea

honoris causa (con tanto di costose

cerimonie pubbliche e di cronache

televisive), ma - di loro - non si è

mai parlato con analogo astio.

Sono molti i politici con cellulari

dalle intestazioni di comodo. E ciò è

comprensibile e giustificabile...

Sono molti i politici che utilizzano

le “auto blu”. Chi paga le violazioni

al codice della strada ?

Quindi, se possiamo dubitare di

essere stati etero diretti cerchiamo

di diventare autonomi e, soprattut-

to, recuperiamo uno spirito vigile e

disincantato ! di Mario Paganini

Ferrazzano (Campobasso), un altro

centro sede di antenne, contro un

modestissimo 2% nei comuni di

controllo. Un'altra indagine ha rile-

vato 28% di cataratte in più rispetto

a un altro paese vicino, Roseto V.re,

distante 10 km. Abbiamo anche os-

servato mortalità per tumore che

appare maggiore rispetto a cinque

comuni vicini”. L’associazione chie-

de dunque studi epidemiologici

che consentano di capire se esiste

un’associazione tra esposizione alle

antenne e problemi di salute regi-

strati sul territorio.

Per contatti: Associazione

“Elettrosmog Volturino”, Via San

Martino, 2 - 71030 Volturino (FG)

Telefono 0881550498 e 3477215642

http://elettrosmogvolturino.interfree.it

[email protected]

Articolo pubblicato il 6/05/2012 dal

quotidiano Terra Nuova e nel sito

http://www.aamterranuova.it

In lotta contro le antenne... L’associazione si chiama

“Elettrosmog Volturino”; Volturino,

in provincia di Foggia, è un paese

dove sono state installate antenne

radiotelevisive e telefoniche. Dal

1986 Antonio Gagliardi, uno dei

residenti e portavoce dell’ associa-

zione, inizia a chiedere la delocaliz-

zazione. “Allora le antenne erano 28

– dice Gagliardi – oggi sono 201. Ho

sporto denunce alla Procura della

Repubblica di Lucera, ma sono sem-

pre state archiviate”. Gagliardi ha

presentato anche due denunce alla

Corte dei Conti e all’Agenzia del

Territorio ed è preoccupato per

possibili effetti sulla salute della

popolazione. “Ho raccolto 369 sche-

de sanitarie firmate dalla popolazio-

ne e altri documenti – dice Gagliardi

– abbiamo ravvisato problemi di ste-

rilità e impotenza e casi di malforma-

zioni tra animali e persone. Indagini

sui disturbi del sonno hanno accerta-

to il 70% di insonni a Volturino e

Page 5: Voltana On Line n.13-2012

Pagina 5 www.voltanaonline.it n. 13 - 2012

I cattivi pensieri

sono capaci di rimanere nascosti per anni e anni,

poi un bel giorno, quando non possono più aspettare,

di colpo saltano fuori e ti rimescolano la vita.

Ti soffiano tra i denti

e un po’alla volta ti confondono

e ti portano via anche la ragione.

Quando succede allora

devi chiudere gli occhi

e sperare di essere in un brutto sogno.

QUANDO SUCCEDE

di Paolo Gagliardi

I pinsir catìv

i è boun d’sté nascost dj èn cun dj èn,

pu un bël dè, quand ch’i n’pö piò tni d’asté,

d’ böta i sélta fura e i t’armescla la vita.

I t’sopia tra i deint

e un pó a la vólta i t’cunfond

e i t’pórta veia nench e’ capì.

Quand ch’e’ suzéd alóra

u t’toca d’sré j oc

e d’speré d’ësar int un brot sogn.

QUAND CH'E' SUZED

Il Movimento Cinque Stelle è

uscito trionfante dalle elezioni. I risultati attorno al 20% di Parma e di

Genova lasciano poco margine agli

equivoci, anche se, inspiegabilmen-

te l'unico a non accorgersene, sem-

bra Napolitano. Negli ultimi giorni

di campagna elettorale il compassa-

to presidente si era già espresso

malamente sui rischi dell'antipoliti-

ca, credendo ingenuamente di sco-

raggiare l'elettorato a votare delle

liste anti-casta.

Il successo del resto era abbastan-

za scontato e la deriva dei partiti di

destra un fenomeno ovvio e poco

arginabile. A urne chiuse, dopo la

pubblicazione dei primi dati, che ho

ascoltato sull'A14 verso Ancona, ho

subito pensato due cose: 1) Napoli-

tano ora deve riconoscere la forza

e l'autenticità di questo movimen-

to; 2) Beppe Grillo che ha fatico-

samente trainato questo movi-

mento adesso deve farsi da parte. Il botta e risposta tra il comico e il

vecchio presidente mi hanno fatto

capire che le mie speranze erano

vane e forse verranno a lungo disat-

tese.

La reazione di Napolitano mi sem-

bra davvero il sintomo di forte pre-

giudizio e chiusura mentale. Fa be-

ne a contrapporre il bon ton alla

volgarità, il rigore concettuale alla

barzelletta, ma li ha almeno letti i

programmi del Movimento Cinque

Stelle? Io l'ho letto. E onestamente

mi è sembrata una delle poche forze

in campo capace di apportare ossi-

geno e nuovi contenuti alla politica.

Il linguaggio dirompente fa parte

del gioco strategico, ma forse un

presidente della Repubblica, nel

pieno esercizio della sua saggezza,

dovrebbe guardare oltre le forme.

Guardare la luna e non il dito che la

indica. Ma ho la sensazione che con

la locuzione antipolitica si voglia

semplicemente escludere l'opinione

contraria, non accettarla nel pante-

on delle idee possibili per governa-

re democraticamente un paese o un

territorio.

Sulla deriva populista cosa dire?

Grillo è un comico che fa spettacolo

e parla il linguaggio della gente co-

mune, ragion per cui, certo, è un

populista alla lettera. Chi meglio di

lui potrebbe affabulare il popolo

con buoni e ilari propositi? Napolita-

no e tutto l'establishment che si defi-

nisce istituzionale si dimentica una

cosa: Grillo non avrà mai una carica

politica, è molto diverso dal vecchio

presidente. Per questo motivo ades-

so, che con ogni mezzo, anche con

qualche uscita poco felice e propa-

gandistica, ha fatto decollare questo

movimento di idee, credo che Grillo

dovrebbe farsi coraggiosamente da

parte, o quantomeno mettere in

chiaro il proprio disinteresse al po-

tere politico-istituzionale. Dirò di

più, è il Movimento a Cinque Stelle

che dovrebbe al più presto liberarsi

di Grillo, che potrebbe continuare a

fare il suo lavoro di supporter. Fin-

ché potremo chiamare i circa 250

consiglieri comunali col termini di

"grillini" faremo un gran torto alle

loro idee innovative e al processo di

maturazione di questa forza politica

che dovrà mostrarsi, me lo auguro,

limpidamente costruttiva. In fondo

Grillo ha saputo convogliare positi-

vamente l'onda della piazza ricon-

ducendola nelle stanze del potere.

Un onda che coinvolge gli Occupy

Wall Street americani o spagnoli,

fino ai pirati tedeschi, che hanno

raggiunto risultati analoghi alle ulti-

me elezioni nello Schleswig Hol-

stein. Questa è democrazia nel sen-

so classico, rappresentativo. Là fuori

la società civile continuerà a fare le

proprie scelte politiche, sapendo

che dentro il palazzo le poltrone

vacillano e certe questioni acquista-

no più rilevanza.

Ma tra fare spettacoli e governare

c'è un vuoto da colmare. Certo il

Movimento Cinque Stelle non riceve

finanziamenti pubblici e ha bisogno

di un suo palcoscenico. Ma Grillo è

diventato un personaggio troppo

ingombrante, troppo urticante e

facile bersaglio delle critiche. Se

tiene davvero a questo movimento

dovrebbe farsi da parte o sospin-

gerlo dal basso, dichiarare la pro-

pria "incompetenza". Sarebbe que-

sto il vero affronto alla casta!

Articolo di Gabriele Bindi pubblicato il

9/05/2012 dal quotidiano Terra Nuova e

nel sito http://www.aamterranuova.it

Il Movimento Cinque Stelle è uscito vincente. Ora Beppe Grillo è bene che tolga l'ingombro...

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Pagina 6 www.voltanaonline.it n. 13 - 2012

ASSOCIAZIONE BUBULINA. Un viaggio per la vita. lasciò il lavoro e andò con un taxi a

prenderla, portò la madre e la bimba

all'uscita dell'autostrada dove, dove -

fortunatamente - transitava uno zio

della bimba, con il tir in direzione

Costanza, città di residenza di Bubu-

lina, a 280 km da Bucarest.

Cristina lasciò madre e figlia con la

promessa che avrebbe fatto di tutto

per dar loro una speranza.

La bambina si era ammalata a dieci

mesi ed era stata curata per oltre un

anno, ma non in modo adeguato. La

sua situazione - ora - era veramente

molto grave. Cristina contattò via e-

mail, per 24 ore di seguito, tutti gli

ospedali specializzati in leucemia in

Italia, Germania, Francia e Inghilter-

ra. Le risposte furono, per la mag-

gior parte, negative e ciò perché a

giudizio dei medici era ormai troppo

tardi per intervenire.

L'unico che rispose positivamente

alla e-mail fu il prof. Locatelli, prima-

rio del Bambin Gesù di Roma, che si

disse disponibile, ma che dovevamo

metterci in contatto con la sua segre-

taria. Poi alle ventidue ci telefonò il

dott. Zecca, dell'oncoematologia pe-

diatrica del S. Matteo di Pavia. Il dot-

tore ci disse di mandargli subito tutte

le analisi cliniche disponibili e di

richiamarlo in prima mattinata. Alle 9

del mattino seguente ci disse che era

disponibile a sottoporre la bimba ad

una cura che era in uso solo in Italia,

a Pavia ed a Roma, di far fare le ana-

lisi a Bubulina ogni 12 ore, di inviar-

gliele alla sua casella e-mail e di

portare la piccola paziente quanto

prima, dopo aver preso accordi con

l'amministrazione dell'ospedale.

L'amministrazione dell’ospedale

chiese, per il ricovero, il pagamento

in anticipo del 20% del costo per le

cure previste e cioè 28.000 euro, su

in totale di 140.000 euro.

Grazie alle associazioni pre-

senti in Romania iniziò una

campagna di raccolta fondi.

Dopo due giorni c'erano sul

conto della madre 2.000 euro.

Chiamammo il dott. Zecca per

dire che, se continuava così

bene la raccolta, avremmo

potuto avere la somma per il

ricovero in una decina di

giorni. Il dottore ci fece nota-

re che non avevamo compre-

so bene la situazione e che le

sua disponibilità ad iniziare la

cura era vincolata al fatto che la

bimba arrivasse entro le 48 ore suc-

cessive, decorso tale termine ogni

sforzo sarebbe stato inutile o, peg-

gio, probabilmente la bimba sareb-

be morta durante il viaggio. In tutto

questo periodo e nel giorno succes-

sivo abbiamo mandato e-mail e tele-

fonato a tutte le associazioni per ri-

chiedere quell'aiuto concreto di cui

avevamo disperatamente bisogno.

Contattammo invano, credo tutte le

associazioni nazionali di cui erava-

mo a conoscenza e personalmente

anche molte associazioni del territo-

rio che si occupano di aiuto ai bimbi

malati.

Sono tornato in Italia dopo ulteriori

due giorni per portare personal-

mente all'amministrazione dell'ospe-

dale pubblico di Pavia, gli 8.000

euro che erano stati raccolti e 4 as-

segni da 5.000 euro a garanzia del

saldo. Nel frattempo Cristina era a

Costanza, a prendere la madre e la

bimba, per raggiungermi a Pavia.

Purtroppo nel periodo di aplasia

un'infezione polmonare ha portato

via Bubilina, ventidue giorni succes-

sivamente al ricovero, senza poter

sapere quanto potesse essere effica-

ce la nuova cura contro la leucemia.

Durante quei ventidue giorni le

uniche associazioni che ci hanno

dato una mano sono state la AGAL di

Pavia (Associazione genitori bambi-

ni leucemici, presente in ospedale),

la Julian Fondation di Caserta (una

piccolissima associazione voluta dal

padre di un bimbo morto a Pavia) e

la Giovani Sorrisi (una piccola asso-

ciazione di Reggio Emilia). Il loro

contributo (per un totale di 3.000

euro) ha coperto le spese per il rim-

patrio della piccola salma.

Tramite la raccolta fondi in Roma-

nia e tra gli amici di Voltana ed i

L'INIZIO.

Premetto, con un po’ di vergogna,

che fino a 2 anni fa non mi sono mai

impegnato nel sociale. Da sempre,

in occasione del Natale, ho fatto una

donazione aziendale all'Unicef. Nel

2010, in occasione di una riunione di

programmazione di bilancio, qual-

cuno osservò che si sarebbe potuto

aiutare direttamente i bambini del

reparto di oncologia pediatrica

dell'Ospedale Fundeni di Bucarest,

visto che dall'ufficio in Romania ave-

vamo contatti con qualche volonta-

rio di associazioni operanti all'inter-

no di quel nosocomio. Tali volontari

ci consigliarono, poi, di fare una

visita a quella struttura sanitaria non

appena possibile. Nel periodo Nata-

lizio, infatti, tutti si ricordavano dei

bambini e c'era un'inflazione di re-

gali, poi - durante il resto dell'anno -

nessuno si ricordava più di loro.

Fu durante questa visita, con i re-

gali ai bambini avvenuta in settem-

bre, che abbiamo avuto modo di

conoscere una bimba malata di leu-

cemia, Marina Denisa Botofan

(Bubulina) di due anni e di una sim-

patia unica. La mia compagna Cristi-

na rimase in contatto telefonico con

la madre e la visitò altre volte. Un

giorno Adina, la madre di Bubulina,

telefonò disperata dicendo che le

cure non avevano fatto effetto e che

la bimba era stata dimessa senza

alcun preavviso e senza ulteriori

cure, neppure palliative. In pratica

questa madre era all'ingresso dell'o-

spedale, con la bimba in braccio, e

con una aspettativa di vita per la

piccolina di pochi giorni. Cristina

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Pagina 7 www.voltanaonline.it n. 13 - 2012

(segue) ASSOCIAZIONE BUBULINA. Un viaggio per la vita. stati fedeli ai nostri ideali e

abbiamo aiutato 16 bambini

come fossero stati i nostri

figli, abbiamo gioito dei loro

successi e abbiamo tenuto la

loro piccola mano nella no-

stra quando sono andati via

per sempre.

ROMANIA

Qualcuno ci ha accusato

(questa, purtroppo, è la pa-

rola giusta) di aiutare sola-

mente i bambini rumeni. La nostra

attività ha avuto inizio in Romania.

Tutto quello che abbiamo fatto è sta-

to fatto con tanto amore. Ciò ha pro-

dotto un passa parola e così dagli

ospedali Rumeni molti genitori ci

chiamano per un aiuto.

Il nostro obiettivo era di aiutare

due bambini all'anno, non quattordi-

ci !

Non siamo noi che cerchiamo i

bambini, ma i loro genitori che cer-

cano noi !

Inoltre abbiamo aiutato sia una si-

gnora di Reggio Emilia a portare una

bambina Ucraina in Italia sia una

bambina (Noemi) di Viterbo che ci

ha contattato perché portatrice di

una malattia molto rara, simile a

quella di un bimbo che noi assistia-

mo.

Per andare in USA a curarsi la fami-

glia di Noemi aveva bisogno di

380.000 euro; noi - anche se non ave-

vamo nessuna possibilità di sostegno

economico, ma ligi ai nostri ideali - li

abbiamo aiutati traducendo in ingle-

se tutte le cartelle cliniche e promuo-

vendo il suo caso sia nel nostro sito

che attraverso vari canali. Noemi è

riuscita a raccogliere i fondi neces-

sari, è andata in America ed è stata

operata. Ora sta bene e siamo in

contatto con i sui parenti.

Dopo la pubblicazione sul quotidia-

no il Resto del Carlino di un articolo

sulla nostra associazione, mi ha tele-

fonato “qualcuno” [segue il nome

dell’associazione] (in … “incognito”,

ma io avevo il suo numero registrato

sul cellulare dall'epoca di Bubuli-

na ... ) lamentando “vi vantate di aiu-

tare dei bambini, ma i rumeni posso-

no venire in Italia, con i genitori, a

farsi curare”.

Solo un ignorante (nel senso che

ignora) può fare una simile afferma-

zione. Infatti, anche un italiano se

vuole farsi curare per un cancro, ad

esempio, in Francia deve prima ot-

tenere l'approvazione da parte della

sua USL. Se non la ottiene deve pa-

gare di tasca propria tutte le cure –

com’è appunto capitato a Noemi,

quando è andata negli USA.

COSA FACCIAMO

Premesso che :

un bambino che si ammala di

leucemia in Romania ha meno del

50% di possibilità di salvarsi, men-

tre uno bambino che nasce nella

Vecchia Europa di possibilità ne ha

oltre l’ 80%.

gli ospedali in Romania hanno

infrastrutture in condizioni pietose,

si applicano protocolli di cura per la

leucemia datati 2002. In Italia si ap-

plicano i protocolli clinici del 2011

(considerando che escono 2 o più

protocolli all'anno...)

molti chemioterapici non si tro-

vano negli ospedali rumeni e, dopo

una nuova legge CEE dell'aprile del

2011, non si trovano neanche nelle

farmacie rumene. (Per molti l'unica

salvezza era ed è … andare a com-

p r a r s e l i a l l ’ e s t e r o ) . N o i

dell’Associazione Bubulina abbiamo

portato oltre 8.000 euro di medici-

nali comprati in Svizzera, su richie-

sta della Capo Sala dell'oncoemato-

logia di Bucarest.

la corruzione è a livelli inimma-

ginabili per un italiano. Se vuoi che

una dottoressa venga a visitare il tuo

bambino devi darle almeno 100 eu-

ro, se non li hai, per mesi vedi sola-

mente degli infermieri … che gra-

discono anche loro percepire qual-

che euro per ogni prestazione.

non esiste il Day-Hospital. Un

bambino in Italia rimane in ospeda-

le circa 7 giorni al mese. Il resto del

tempo il piccolo paziente può tra-

scorrerlo nel suo ambiente familiare

ed andare qualche giorno alla setti-

mana a fare la cura in ospedale

(appunto: Day Hospital). In Romania

ci sono bambini che hanno vissuto

per due anni ininterrottamente in

ospedale ...

Quando un genitore o una associa-

zione ci contattano per un caso, in

prima luogo aiutiamo il genitore ad

ottenere i documenti dalla sua USL

(in Romania CAS) che

colleghi di lavoro, erano stati rac-

colti, se ben ricordo, 18.000 euro.

Duemila sono sati spesi per il fune-

rale in Romania e la tomba. I restanti

16.000 euro Adina li ha lasciati a noi

(nonostante Adina fosse da due anni

senza lavoro e vivesse della pensio-

ne di 150 euro della madre e degli

sporadici lavori, come muratore,

che faceva il padre di Bubulina).

Ancora oggi la chiesina, che avreb-

be voluto fare attorno alla tomba di

Bubulina, non è finita, ma Adina ha

rifiutato di accettare quei soldi così

che potessimo utilizzarli per aiutare

altri bambini.

Con la disponibilità di questi soldi

e dopo l’esperienza vissuta (dove

alle richieste di aiuto rispondono

associazioni burocratizzate, nelle

quali nessuno può decidere di aiuta-

re un bambino in tempi accettabili)

abbiamo deciso di fondare la ASSO-

CIAZIONE BUBULINA.

IDEALI

Mentre gli scopi dell'associazione

Bubulina sono noti (lo statuto è pub-

blicato anche nel sito dell’ Associa-

zione), gli ideali che ci hanno mossi

sono più semplici. Eccoli:

fare quanto umanamente possi-

bile per ogni bambino che ci telefo-

ni e nel più breve tempo possibile.

fare un'associazione che non

abbia, per quanto possibile, spese

fisse. Quest'anno abbiamo fatto oltre

20.000 Km. con le nostre auto, la

sede sociale è una buchetta della

posta su un muro, ci riuniamo dove

capita e, fino ad ora, tutte le stampe

sono state fatte negli uffici o a casa

dei soci (o, quando possibile, usan-

do le fotocopiatrici del Comune).

trattare ogni famiglia come la

nostra famiglia.

Fino ad oggi ci vantiamo di essere ( Segue a pag. 8 )

Page 8: Voltana On Line n.13-2012

Pagina 8 www.voltanaonline.it n. 13 - 2012

permettono di avere

le cure pagate dallo Stato rumeno.

Se il caso è urgente, aiutiamo il ge-

nitore a fare una raccolta fondi, per

potere iniziare le cure a pagamento,

con la speranza di ottenere i docu-

menti in seguito. Come associazione

assistiamo dei bimbi che stanno pa-

gandosi le cure da mesi, perché la

loro USL non concede l'espatrio. Per

evitare critiche e sospetti, le raccol-

te fondi che sono promosse anche

con il nostro aiuto in Romania, sono

con accredito sul conto dei genitori.

Inoltre noi cerchiamo di far sì che

anche la famiglia adotti dei criteri di

trasparenza sui blog dei bambini in

modo tale che chi ha donato sappia

come sono spesi i soldi.

Se poi il bimbo ha bisogno di un

trapianto di midollo, cosa molto fre-

quente, la faccenda si complica an-

cora di più perché direttamente il

Ministero della Sanità rumeno deve

emettere una autorizzazione nomi-

nativa, dopo aver fatto una gara di

appalto fra tre cliniche, a loro scelta.

Qui inizia la lotta per convincere il

Ministero della Sanità rumeno ad

inserire almeno la clinica dov’è già

ricoverato il bambino. Occorre poi

cercare di evitare di invitare clini-

che in Israele o in Ungheria dove, in

effetti, i prezzi sono molto più bassi,

ma anche i risultati. Al momento

della gara, se il bambino vuole ri-

manere dove è ricoverato ed invece

ha vinto un'altra clinica (di solito è

israeliana), la famiglia dovrà pagare

la differenza all'ospedale italiano.

Diciamo solitamente dai 20 ai 40

mila euro.

Noi, dell’Associazione Bubulina,

oltre a dare tutta l’assistenza per i

documenti, le traduzioni per la gara,

ecc. aiutiamo anche i genitori a tro-

vare i soldi per coprire tali differen-

ze. Inoltre organizziamo il trasferi-

mento dal Paese di origine all’Italia,

dall’aeroporto all’ ospedale, e -

quando è possibile - li accompagna-

mo.

Inoltre teniamo i contatti tra i me-

dici ed i genitori.

Troviamo l'alloggio ai bambini per

i periodi di Day-Hospital (anche ol-

tre un anno) e - se è necessario -

paghiamo l'affitto. Infatti alcuni ap-

partamenti sono gratis, grazie all'A-

GAL di Pavia, ma coprono solamen-

te il 20% delle nostre esigenze.

Ad alcune famiglie indigenti dia-

mo una somma

mensile (dai 300

ai 500 euro) per

le spese del vitto.

Una volta o più

al mese andiamo

a trovarli, parlia-

mo con i medici,

portiamo un re-

galino a chi è ri-

coverato, andia-

mo insieme a

mangiare una

pizza o sul lago di

Como a vedere le

montagne o allo

zoo, ecc. Insom-

ma, per chi è in

libera uscita, al-

meno un giorno

senza pensare

alla chemiotera-

pia !

Due volte alla

settimana chia-

miamo ognuno di

loro per sapere

se hanno proble-

mi e come stanno

i bimbi.

Purtroppo a volte dobbiamo anche

organizzare e sostenere l'ultimo vi-

aggio.

BILANCIO

Come sopra illustrato le spese sa-

nitarie vere e proprie cerchiamo di

non farle passare per la nostra asso-

ciazione, ma aiutiamo i parenti ad

accordarsi direttamente con i bene-

fattori, siano essi Fondazioni, azien-

de o privati.

A grandi linee (ma il bilancio sarà

a giorni sul sito dell’Associazione e

su Facebook) nel primo anno (2011)

abbiamo avuto come entrate i 16.000

euro di Bubulina, circa 2.000 euro di

piccole donazioni, salvadanai, cene,

iscrizioni a socio, circa 3.000 euro di

donazioni da aziende. I costi soste-

nuti ammontano a 35.000 euro, in

maggioranza spese vive per affitti e

per il sostegno economico agli indi-

genti, poi piccole spese per medici-

ne, sanitarie, regalini, pizze, ecc.

Da notare come i rimborsi spese ai

soci avvengono dopo la presentazio-

ne della documentazione. Non ci

sono rimborsi chilometrici o gettoni

di presenza!

La perdita di 14.000 euro è stata

coperta da donazioni o prestiti da

parte dei pochi soci attivi in quanto

non abbiamo avuto la possibilità di

accedere a nessun contributo da Enti

pubblici, Fondazioni, ecc, cosa che

invece riescono ad ottenere altre

associazioni. Abbiamo chiesto un

luogo ove poter mettere la sede so-

ciale. Per ora siamo riusciti solamen-

te ad avere la tessera per fare le fo-

tocopie al Centro Sociale “Ca’ Vec-

chia”.

Grazie per l'attenzione e … disponi-

bili a rispondere alle richieste vostre

(così come di chiunque) e ogni qual-

volta abbiate spazio per presentare

aggiornamenti sulle nostre attività !

Solitamente siamo molto più suc-

cinti, ma questa è la storia di due

anni !

di Gabriele Utignani

Presidente Associazione Bubulina

Per saperne di più visita il sito

http://associazionebubulina.org/

L’attività svolta nel 2011 sarà an-

che presentata a Ca’ Vecchia nel

corso della cena del 9 giugno 2012

(segue) ASSOCIAZIONE BUBULINA. Un viaggio per la vita. ( Segue da pag. 7 )