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Tre ordini una scuola sola Per realizzare la continuità dinamica dell’ampliamento dell’OFFERTA FORMATIVA PROGETTI condivisi tra i tre ordini di scuola SPAZI e AMBIENTI attrezzati Scuola dell’Infanzia Scuola Secondaria di I grado Scuola Primaria A.S. 2013-2014 Docente Funzione Strumentale POF DE ORSI LUCIA

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Tre ordini una scuola solaPer realizzare la continuità dinamica dell’ampliamento

dell’OFFERTA FORMATIVA

PROGETTI condivisi tra i tre ordini di scuola

SPAZI e AMBIENTI attrezzati

Scuola dell’Infanzia

Scuola Secondaria di I grado

Scuola Primaria

A.S. 2013-2014Docente Funzione Strumentale POF

DE ORSI LUCIA

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Imparare a vivere insieme (la comunità scolastica, i gruppi, le classi, le regole di convivenza, le relazioni e la socializzazione);

Tutti diversi, tutti uguali (convivenza civile, intercultura e mediazione culturale, rispetto e valorizzazione della diversità, coscienza della propria identità sessuale, scoperta e valorizzazione dell’affettività);

Insieme nelle difficoltà (disagio, handicap, dislessia, accoglienza, solidarietà, integrazione, alfabetizzazione alunni stranieri);

Imparare ad imparare (costruire il proprio apprendimento e il proprio sapere, la metodologia attiva, il metodo di studio);

Metodologie attive e differenziate proposte didattiche (attività laboratoriali, nuove tecnologie, lingue straniere, uscite, visite guidate, conoscenza del territorio, attività motorie e sportive, esperienze teatrali e musicali);

Scuola aperta (verso il quartiere e la città: per dare una risposta ai bisogni educativi e formativi provenienti dal territorio e per collegarsi alle diverse agenzie educative e agli enti territoriali che vi operano);

Valutazione (come presa d'atto e come riflessione - da parte del docente e dell'alunno - sui processi di insegnamento - apprendimento e sulla loro eventuale riprogettazione);

Continuità educativa e didattica (all’interno dell’Istituto e con gli ordini di scuola superiore);

Orientamento (coscienza delle proprie abilità e attitudini - autostima - capacità di scelte personali in prospettiva futura - identificazione del proprio ruolo nella comunità).

Linee di indirizzo del P. O. F. 2013/2014Linee di indirizzo del P. O. F. 2013/2014

Come Istituto Comprensivo di tre ordini scolastici (Infanzia, Primaria, Secondaria di I grado), la nostra scuola individua e persegue obiettivi formativi, metodi di lavoro, scelte organizzative e proposte didattiche che conducono il singolo alunno attraverso un percorso di crescita personale continuativo dall’età di tre anni, ingresso alla Scuola dell’infanzia, fino all’età di quattordici anni, all’uscita dalla Scuola secondaria di primo grado. Gli indirizzi della scuola sono definiti ed approvati annualmente dal Consiglio d’Istituto sulla base di quanto deciso dal Collegio Docenti. Per l’anno 2013/2014 vengono confermate le linee di indirizzo, considerate valide per supportare e guidare sia il lavoro fin qui svolto e per quello da svolgere:

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Per l’annualità 2013/2014, alla luce delle proposte progettuali approvate, si riconfermano le seguenti macro-aree di lavoro mutuate dal quadro generale ed identitario della Scuola:

IMPARARE a VIVERE INSIEME TUTTI DIVERSI TUTTI UGUALI IMPARARE ad IMPARARE METODOLOGIE ATTIVE e DIFFERENZIATE PROPOSTE DIDATTICHE CONTINUITA’ EDUCATIVA e DIDATTICA

Tutte le attività scolastiche del presente anno dovranno pertanto corrispondere e rispondere ai bisogni sottesi alle tematiche indicate. Il Piano dell’Offerta Formativa viene redatto in conformità a queste linee d’indirizzo e approvato dal Collegio Docenti in data 8 novembre 2013.

Il Collegio dei Docenti

Istituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi “ - Cellamare (Bari)Anno Scolastico 2013/2014

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PREMESSAPREMESSA

LE RAGIONI DEL POF E LA NOSTRA STORIA RECENTELE RAGIONI DEL POF E LA NOSTRA STORIA RECENTE

Novembre 2013/giugno 2014

Le Indicazioni Nazionali del Curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo Ciclo di Istruzione entrano pienamente in vigore con il D.M. 254/2012 pubblicato nella G.U. n. 30 del 5/2/2013. La rielaborazione del Curricolo di ogni istituzione scolastica diviene un fatto inderogabile.Il compito istituzionale che la scuola è chiamata ad assolvere, è quello di garantire ad ogni allievo il massimo sviluppo delle sue potenzialità, attitudini e talenti. Per tale motivo le specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione vanno realizzate in coerenza con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale.Nel rispetto di questo delicato compito, il primo passo che la nostra scuola ha compiuto è stato quello di elaborare e mettere in atto un proprio Curricolo Verticale in cui i Traguardi per lo sviluppo delle Competenze sono condivise e concordate nei tre ordini di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado, che rappresentano l’identità del I. C. S. “Nicola Ronchi”.

Il curricolo di istituto, parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa, diviene lo strumento guida con cui “i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all'integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell'autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche. Lo sviluppo dell’individuo è continuo e discontinuo nello stesso tempo Identità e diversità si intrecciano e permangono nel nostro percorso formativo ad ogni livello (fisico, psichico, cognitivo, spirituale, etc.). Continuità e discontinuità, inoltre, non si pongono in alternativa nel processo formativo, ma piuttosto in rapporto dialettico ed interattivo” (C. Petracca).Lavorare per progetti, realizzati dopo attenta analisi di bisogni educativi e che coinvolgono risorse umane e servizi operanti sul territorio, si sta confermando

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la nostra modalità principale. La centralità della persona diviene, così, prioritaria nella nostra azione educativa. La progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che la scuola adotta nell’ambito della propria autonomia, riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale.Il Piano dell’Offerta Formativa è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali definiti dal Consiglio di Istituto, tenuto conto anche di eventuali proposte e pareri formulati dalla componente genitori.

La diretta conseguenza è orientare l’Offerta Formativa verso l’attenzione dei bisogni dell’utenza, per formulare una programmazione educativa di successo. Risultati che sono confermati dalla valutazione, non solo autoreferenziale, ma anche da parte di osservatori esterni come l’INVALSI.

Secondo quanto indicato e più volte ribadito da OCSE – PISA, un Paese moderno individua gli elementi fondanti della propria competitività e dello sviluppo produttivo, in un sistema educativo efficace ed efficiente, non disgiunto dalla valorizzazione delle risorse umane. Emerge, pertanto, l’esigenza di non interrompere il cammino intrapreso, ma anzi di rinforzare la condivisione di metodologie e strumenti, in modo che i traguardi per lo sviluppo delle competenze siano in linea con le aspettative Europee. Un POF così inteso, garantisce alla scuola un orientamento pedagogico di riferimento per alunni e famiglie e può funzionare come un vero e proprio “CONTRATTO FORMATIVO” pubblico e collettivo.

Il delicato problema della valutazione è necessariamente un dibattito aperto, una dialettica che ha lo scopo di concordare parametri chiari e oggettivi traducibili in un feed-back attendibile del lavoro svolto da tutti. Infine, l’aggiornamento dell’Archivio Didattico Informatizzato con documenti, produzioni e testimonianze dell’attività effettuata sul campo, diventa vera e propria memoria storica della nostra Istituzione scolastica.

Cellamare, giugno 2014 Il Collegio

Docenti

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Impianto Generale del P.O.F. 2013-2014

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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA PRINCIPI ISTITUZIONALI e PEDAGOGICI

Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’Istituto Comprensivo “Nicola Ronchi” di Cellamare. Esso esplicita nel suo impianto metodologico e la sua struttura, la stretta continuità con il lavoro avviato da alcuni anni. Tenendo conto anche della programmazione territoriale dell’offerta formativa di altre Istituzioni Educative, il P.O.F si articola come sistema progettuale e operativo contraddistinto da una flessibilità modulare , che garantisce negli anni un intervento tempestivo di correzione su elementi che si rivelino deboli. L’espressione/realizzazione è in sinergia ideativa, progettuale - operativa e di controllo da parte di tutti i soggetti della formazione, i cui criteri-guida sono ispirati, in primis, dal curricolo d’Istituto. Il Piano dell’Offerta Formativa adottato dalla nostra scuola nell’anno 2013/2014 attua un disegno complessivo, nel quale, a partire dalle esperienze già realizzate, gli interventi sulla dimensione didattica, organizzativa e gestionale possano risultare strettamente armonizzati e connessi.

La logica di una progettazione definita per ambiti separati non è la nostra scelta elettiva.

La stabilità in termini di principi istituzionali e pedagogici si pone come risposta alternativa ai fenomeni di disgregazione sociale e, quindi, come emergenza educativa, alla scuola si impone l’onere di farsi carico dei problemi ad essa connessi. Nell’ambito specifico delle sue competenze l’Istituto Comprensivo “N. Ronchi” per meglio rispondere ai bisogni di crescita di ciascuno e di tutti:

migliora la sua offerta educativa, pone nel giusto risalto la dimensione formativaseleziona i contenuti

In tale prospettiva, un percorso formativo incentrato essenzialmente sull’apprendimento di conoscenze delle discipline apparirebbe riduttivo rispetto alla finalità più complessiva dell’istituzione educativa che invece è essenzialmente orientata a fornire, con strategie e interventi individualizzati, le

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condizioni per un clima ottimale di apprendimento. L’orientamento del Piano di formazione che ci siamo prefissati è quello di produrre in positivo comportamenti congruenti con l’obiettivo di una corretta educazione sul piano umano, sociale, etico e religioso, la ricaduta sul tessuto sociale è stata valutata tenendo conto delle interazioni fra scuola ed extrascuola e realtà locali. Inoltre, per evitare la frammentazione di opportunità e proposte, ogni intervento educativo è stato inquadrato in un’ottica sistemica, privilegiando itinerari di apprendimento per aree disciplinari e attività laboratoriali. Il P.O.F. nella suo impianto conserva la sua struttura identificabile in tre parti:

PARTE PRIMA : di carattere assolutamente generale, che esplica le ragioni del POF, identificandolo col documento identitario (aggiornato di anno in anno, per organizzare e finalizzare l’esperienza scolastica sul territorio al conseguimento di esiti culturali chiari, concordati e rispondenti al mandato istituzionale, nonché realistici e progressivi rispetto alle realtà locali e particolari). A questa prima parte appartengono dunque l’analisi del territorio e del contesto socio-culturale, ma anche la presentazione degli indirizzi di massima e dell’identità stessa dell’Istituto e degli strumenti generali, l’indicazione degli aspetti organizzativi comuni (come la configurazione degli organi collegiali, ma anche le nomine, gli incarichi e le commissioni nominate anno per anno e lo stesso calendario scolastico annuale) e la definizione di un “protocollo di programmazione educativa di istituto” a partire da una prima condivisa analisi dei bisogni con contestuale scelta prioritaria d’intervento;

PARTE SECONDA : descrive strutture, risorse, tempo scuola, dati di rilievo. Contiene più in dettaglio le caratteristiche dei singoli segmenti scolastici che costituiscono l’Istituto Comprensivo “N. Ronchi”

Infanzia - Primaria - Secondaria di primo grado PARTE TERZA : varia di anno in anno, poiché attesta la progettualità e

quindi l’ampliamento dell’offerta formativa e le scelte didattiche che l’Istituto compie aggiornando le proprie iniziative. Include la descrizione dei progetti approvati e attuati, compresa l’esperienza PON e la

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formazione/aggiornamento dei docenti. Ancora a questa parte si è scelto di ricondurre, sia per la peculiarità del tema, sia per la sua natura estremamente dinamica, delicata e bisognosa di attenzione didattica ed organizzativa molto specifica, la sezione riguardante il coordinamento delle problematiche per l’Integrazione degli alunni disabili e i Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

PARTE QUARTA: valutazione, e autovalutazione d’Istituto. La prima per la sua centralità è un tema al quale è dedicata un’intera sezione, proprio allo scopo di una sua più immediata fruibilità, ma anche per un suo più rapido ed efficace – eventuale, continuo – aggiornamento. Il secondo, che è anche la parte conclusiva, attiene al monitoraggio una raccolta dati e la loro interpretazione, che ogni chiusura di anno scolastico lega la valutazione e in percorsi di miglioramento continuo. La scuola si valuta nell’ottica di miglioramento complessivo del “servizio offerto” sia dal punto di vista degli utenti alunni e famiglie; che dal punto di vista dei docenti e personale ATA

Quello che abbiamo propostoQuello che abbiamo attuatoQuello che va modificato (criticità eventualmente emerse)Quello che è stato efficace e va consolidato.

Le operazioni compiute a giugno, consentono a questo Istituto, di porre le basi per ricominciare a settembre il proprio lavoro termini di ricaduta didattica, di emergenza di questioni e problemi, di adozione di buone pratiche, di evoluzione di particolari processi. I dati emersi diventano la base della riprogrammazione a settembre, nell’ottica di un Piano dell’Offerta Formativa:

dinamico - efficace - efficiente

La Funzione Strumentale Area POF

Prof.ssa De Orsi Lucia

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Il contesto socio – ambientale, economico, culturale: un’analisiIl contesto socio – ambientale, economico, culturale: un’analisi

  L’Istituto Comprensivo di Cellamare (Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado), per la sua posizione, opera in un territorio facente parte dell’area metropolitana barese; dista dal capoluogo circa 12 chilometri ed è collegato ad esso e ai Comuni limitrofi esclusivamente dal servizio autolinee Sud – Est.   L’appartenenza all’area periurbana ha finora destinato Cellamare ad una certa marginalità, tanto da essere qualificato negli ultimi anni come uno dei “quartieri dormitorio” del capoluogo. E’ frequente l’insediamento di nuclei familiari alla ricerca di abitazioni a prezzi modici e che, comunque, per motivi lavorativi, per legami parentali o per relazioni sociali pregresse, conservano interessi e relazioni con le zone di provenienza dell’hinterland.   Quest’ultimo aspetto del territorio cellamarese, insieme al concomitante e più generalizzabile flusso immigratorio, ha di recente determinato un incremento repentino della popolazione. Secondo fonti ISTAT e l’Ufficio demografico comunale, dal censimento del 1981 all’attuale, si segnala un incremento demografico di quasi il 70%. Lo sviluppo edilizio che ne è conseguito non è stato tuttavia adeguatamente supportato da una crescita adeguata di servizi essenziali.    La carenza di strutture urbanistiche e di socializzazione (piazze, giardini e parchi pubblici, centri culturali e ricreativi), di agenzie educative extrascolastiche sul territorio, di spazi di intrattenimento culturale che favoriscano l’aggregazione, ha come prima conseguenza la difficoltosa integrazione fra autoctoni e nuovi residenti, i forestieri, percepiti nella loro diversità  per quanto attiene a stili di vita, modelli culturali, mentalità.   Ne consegue, in secondo luogo, l’emergenza di fenomeni di devianza sociale, quali il consumo di sostanze stupefacenti o di alcol, gli abusi domestici, reati quali usura ed estorsione, fenomeni di microcriminalità o l’esistenza di piaghe sociali quali disoccupazione o sottoccupazione.   A volte tali problematiche interne ai nuclei familiari generano situazioni di disgregazione che influenzano i minori; spesso da questi ultimi traspaiono

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atteggiamenti di tipo mafioso o omertoso che costituiscono terreno di notevole impegno educativo per la scuola.   La funzione aggregativa e formativa della Parrocchia, l’impegno di associazioni sportivo - culturali e soprattutto dei Servizi sociali, appare a volte insufficiente a porre rimedio alle situazioni di disagio elencate, pur costituendo un significativo punto di riferimento per gli operatori scolastici.   Ne consegue che alcune famiglie, le più condizionate da problemi esistenziali, sono portate a demandare all’istituzione Scuola il processo educativo, formativo e sociale dei propri figli o a richiedere quelle risorse che da sola essa non può garantire.   D’altro canto, accanto a queste situazioni di deprivazione socio – culturale, sono presenti famiglie medio – borghesi o modeste ma con un retroterra gratificante e stimolante in grado di influire positivamente sulle potenzialità dei propri figli.   In tale variegato contesto le istituzioni pubbliche, in particolare il Comune di Cellamare, stanno pianificando interventi in molte direzioni, volti al recupero delle situazioni di deprivazione urbanistica, economica, produttiva, socio – culturale.   L’Istituto Comprensivo di Cellamare intende porsi anche come centro di aggregazione socio – culturale, avendo sviluppato, negli ultimi anni, numerose iniziative come presentazioni di libri, concerti, conferenze che lo qualificano come luogo deputato alla formazione culturale dei giovani e dell’intera comunità.  Quest’anno conta un totale di 638 alunni.

L’Istituto Scolastico Comprensivo L’Istituto Scolastico Comprensivo Nicola RonchiNicola Ronchi di Cellamare di Cellamare

La peculiarità dell’Istituto è, di fatto, il suo essere un Istituto Comprensivo, ovvero una Scuola pubblica che ne comprende tre, diverse per ordine e grado: una Scuola dell’infanzia, una Scuola Primaria ed una Scuola Secondaria di primo grado.  E’ questa una condizione che presenta evidenti, indiscutibili vantaggi quanto a significatività dell’Istituto nel territorio e che, contemporaneamente, pone chiare e precise condizioni di responsabilità perché consegna una funzione di altissimo valore civile: il concorrere e

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l’incidere nei processi della formazione culturale e sociale di base della popolazione cellamarese dai tre ai quattordici anni.    Di contro, la possibilità di orchestrare, accompagnare, agevolare i percorsi della crescita, dell’istruzione e dell’educazione, per un periodo così protratto, continuativo e determinante ai fini della formazione di uomini e donne – cittadini, rappresenta un’occasione particolarissima ed un banco di prova di tutto rispetto per tutte le professionalità in campo.

E’ preposta all’Istituzione il Dirigente Scolastico la Prof.ssa Isabella MiccolisE’ preposto alla Direzione dei Servizi Generali ed Amministrativi il Sig. Pasquale Tangari

Accoglienza al pubblicoLa sede dell’Ufficio di Dirigenza e dei Servizi Generali ed Amministrativi è in Piazza Risorgimento 1 a Cellamare (Ba)Telefono/Fax: 080-4656969 C.F. 93249440723Posta Certificata: [email protected]: [email protected] Sito Web: http://www.istitutoronchi.it – webmaster: [email protected] uffici di Segreteria osservano i seguenti orari: tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 12.00; giovedì pomeriggio dalle ore 15.30 alle 18.00.Il Dirigente Scolastico riceve il lunedì, il mercoledì ed il venerdì dalle ore 11.00 alle 12.00 e, per casi particolari, su appuntamento.

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Calendario ScolasticoCalendario ScolasticoINIZIO E TERMINE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHE

INIZIO TERMINE ORDINE DI SCUOLA12 Settembre 2013 27 Giugno 2013 Scuola dell’Infanzia16 Settembre 2013 09 Giugno 2013 Scuola Primaria12 Settembre 2013 09 Giugno 2013 Scuola Secondaria di primo grado

SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA’ DIDATTICHEDATA FESTIVITA’ ORDINE DI SCUOLA

2 e 3 Novembre 2013 Commemorazione dei defunti e ponte di Ognissanti

Scuola dell’InfanziaScuola PrimariaScuola Secondaria di primo grado

dal 24 Dicembre 2013al 5 Gennaio 2014

Vacanze Natalizie Scuola dell’InfanziaScuola PrimariaScuola secondaria di primo grado

3 e 4 Marzo 2014

28 Aprile 2014

Festività di Carnevale e ponte prefestivoper recupero dell’anticipo dell’inizio attività didattiche

Scuola dell’InfanziaScuola PrimariaScuola Secondaria di primo grado

dal 16 al 22 aprile 2014

Vacanze Pasquali Scuola dell’InfanziaScuola PrimariaScuola Secondaria di primo grado

CHIUSURA DELL’ISTITUTO SCOLASTICOPer festività nazionali

(civili e religiose)- Tutte le domeniche- 1° Novembre, festa di Ognissanti- 8 Dicembre, festa dell’Immacolata Concezione- 25 Dicembre, Natale- 26 Dicembre, Santo Stefano- 1° Gennaio, Capodanno- 6 Gennaio, Epifania- 1 Aprile, lunedì dopo Pasqua- 25 Aprile, Anniversario della Liberazione- 30 Aprile, festa del Santo Patrono di Cellamare- 1° maggio, festa del Lavoro- 2 giugno, festa Nazionale della Repubblica

Per delibera del Consiglio di Istituto

- Giorni prefestivi ossia: 24 e 31 Dicembre 2013; 5 Gennaio e 29 Aprile 2014 ; 12-13-14 e 16 Agosto 2014

- Tutti i sabato dei mesi di Luglio e Agosto 2014

GIORNI DI ATTIVITÀ DIDATTICA NELL’INTERO ANNO SCOLASTICO 2013-2014

Scuola dell’Infanzia gg. 220Scuola Primaria gg. 203

Scuola Secondaria di primo grado gg. 203

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Composizione e Funzione degli Organi CollegialiComposizione e Funzione degli Organi Collegiali

DENOMINAZIONE COMPOSIZIONE PRINCIPALI FUNZIONIConsiglio di Istituto

(19 componenti)

Membri eletti per il triennio 2012/2015

- Dirigente Scolastico: MICCOLIS Isabella

- Componente genitori (N°8 membri): MARINO Lucia Rita

(Presidente)DIANA Renata CARBONARA FiorenzaANTONACCI Maria

CarmelaSCATTAGLIA Anna MariaCOLAPIETRO LuigiaDE LETTERIIS WandaSUGLIA Franco

- Componente docenti (N°8 membri): MAZZARANO GiuseppeSAULLE GiuseppinaDE SARIO AngelaDIFINO GiovannaSOLONE AntoniaPERILLI VincenzaVERGINE FrancescoBIANCO Alessandra

- Comp. Personale ATA (N°2 membri): LOSACCO MarisaTRIGGIANI Giacoma

- Individua gli indirizzi generali e le finalità del POF.

- Esprime parere sull’andamento generale, didattico ed amministrativo dell’Istituto e stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi.

- Delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e dispone in ordine agli aspetti organizzativi, amministrativi e finanziari della scuola nei limiti della disponibilità di bilancio:adozione del POF; adozione del Regolamento interno di Istituto; acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e di sussidi didattici; adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali.

- Indica i criteri generali relativi a:programmazione educativa; programmazione di attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche; formazione delle classi; assegnazione dei singoli docenti ad esse; adattamento dell’ orario delle lezioni alle condizioni ambientali.

Giunta Esecutiva

(6 componenti)

Membri eletti per il triennio 2012/2015

- Dirigente Scolastico: MICCOLIS Isabella

- Segretario Giunta Esecutiva:D.S.G.A. TANGARI

Pasquale - N°4 Componenti del

Consiglio di Ist.: DIANA Renata SCATTAGLIA Anna MariaBIANCO AlessandraLOSACCO Marisa

-Predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo.

-Prepara i lavori del Consiglio d’Istituto.

-Cura l’esecuzione delle delibere del Consiglio di Istituto.

Consiglio diIntersezioneMembri eletti per l’anno scolastico 2013/2014- Docenti delle

Cellamare Camilla sez. AMosca Rosa sez. BMartino Angela sez. CConversa Nunzia sez. DBallabene Giovanna sez. ERomano Raffaela sez. F

-Riunita con la sola componente docenti:effettua la valutazione periodica e finale degli alunni e la realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti

Istituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi “ - Cellamare (Bari)Anno Scolastico 2013/2014

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sezioni dello stesso plesso, compresi gli inss. di sostegno

- Dirigente Scolastico

- per ciascuna sezione interessata, N°1 rappresentante eletto dai Genitori degli alunni iscritti:

Germinario Catherine sez. GOrsini Patrizia sez. H

interdisciplinari;propone iniziative varie di tipo educativo-didattico e di sperimentazione.

-Riunita anche con la componente genitori: valuta l’andamento delle attività degli alunni.

Consiglio di classe

Membri eletti per l’anno scolastico

2013/14- Docenti

curricolari di ogni singola classe, compresi gli inss. di sostegno

- Dirigente Scolastico

IA – Indirizzo Musicale: Diana Renata Colapietro Luigia

Martino Sergio Lagioia Pierpaola

IIA – Indirizzo Musicale: Dinatale Oronzo Natale Donata Antonacci Angela Di Fronzo AngelaIIIA – Indirizzo Musicale: Romano Raffaella Carbonara Fiorenza Carducci Giuseppe

-Riunita con la sola componente docenti:effettua la valutazione periodica e finale degli alunni e la realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari;propone iniziative varie di tipo educativo-didattico e di sperimentazione.

-Riunita anche con la componente genitori: valuta l’andamento delle attività

degli alunni.

Istituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi “ - Cellamare (Bari)Anno Scolastico 2013/2014

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- N°4 rappresentanti eletti dai Genitori, per ogni classe:

IIB – Tempo prolungato: Bellincontro Anna

Marasciuli LucianaCea GiacomaArdei Angela

IIIB – Tempo prolungato:Belgiorno TizianaPalmieri Crescenza

IC – Tempo normale:Pavone RitaRuggieri VeronicaFrasca RosaPositano Raffaella

IIC – Tempo normale:Valenzano GiacominaDi Leo MariantoniaMarino Maria TeresaEsposito Annunziata

IIIC – Tempo normale:Papavero AngelantonioChimenti Clelia AntoniaDegiglio MarialetiziaPatruno Ada

Consiglio diInterclasse Membri eletti per l’annoscolastico 2013/14Docenti di gruppi di classi parallele di sostegno- Dirigente

Scolasticoper ciascuna classe interessata, N°1 rappresentante eletto dai Genitori degli alunni iscritti alla stessa classe

Mitola Anna Elena 1A

Zammataro Anna Elena 2A

Losurdo Mariagrazia 3A

Digennaro Costanza 4A

Carbonara Fiorenza 5A

Delle Lucche Rosaria 1B

Di Terlizzi Giuseppina 2B

Conversa Nunzia 3B

Sidella Maria 4B

Filipponio Assunta Maria 5B

Calabrese Anna 1C

-Riunita con la sola componente docenti:effettua la valutazione periodica e finale degli alunni e la realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari;propone iniziative varie di tipo educativo-didattico e di sperimentazione.

-Riunita anche con la componente genitori: valuta l’andamento delle attività degli alunni.

Istituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi “ - Cellamare (Bari)Anno Scolastico 2013/2014

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Maurogiovanni Rosa

Colella Teresa 3C 3CDe Vecchis Sabina 5C 5C

Comitato per la Valutazione del Servizio docenti neo-assunti in ruolo

Membri eletti per l’anno scolastico

2013/2014

- Dirigente Scolastico (Presidente)- N°4 Docenti membri

effettivi:CERVINO RosaCIAVARELLA GiovannaDIFINO GiovannaIACOBBE Rossella

- N°2 Docenti membri supplenti:

CASANOVA RosariaCAROFIGLIO Raffaele

-Valuta il servizio dei docenti in anno di formazione.

-Esercita competenze in materia di riabilitazione del personale docente.

Comitato mensaMembri eletti per l’anno scolastico

2013/2014

- Dirigente Scolastico- Sindaco (o persona dallo

stesso designata)- Presidente del Consiglio di

Istituto- N° 4 Genitori:

Mugo Nadia Sez. CMariani Roberta Sez. HMiulli Mariavincenza Sez. G Schiavone Moira S.Primaria

-N° 2 Docenti: DELL’ACQUA ChiaraSAMPAOLO Felicia

- Esperto in Dietetica- Rappresentante della

Ditta Ferrara s.r.l. che gestisce il servizio ristorazione.

-Ha funzioni consultive, propositive, di controllo e di supporto, volte al miglioramento della qualità della refezione scolastica:verifica il rispetto del menù e delle grammature predisposte dal dietista;verifica le qualità organolettiche delle derrate alimentari fornite;è predisposta a sopralluoghi nei locali della refezione per l’assaggio dei pasti in somministrazione.

Assemblee dei genitori

(di intersezione, di interclasse, di

classe o di istituto)

- Genitori- Dirigente Scolastico- Docenti

-Discute in merito a problemi emersi durante la vita scolastica.

Organo di Garanzia

Membri eletti per l’anno scolastico

2013/2014

- Dirigente Scolastico:MICCOLIS Isabella

- N°1 Docente membro effettivo:COLELLA Madia

- N°2 Docenti membri supplenti:MAZZARANO GiuseppeCIRILLO Antonio

-Esamina eventuali ricorsi avverso le sanzioni disciplinari.

-Decide su conflitti d’interesse che possono eventualmente sorgere all’interno della scuola in merito all’applicazione del Regolamento d’Istituto.

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19

- N°2 rappresentanti effettivi eletti dai Genitori: MarinoMaria TeresaScattaglia Anna Maria

- N°2 rappresentanti supplenti eletti dai Genitori: Cea Giacoma

Carbonara Fiorenza

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Nomine e CommissioniNomine e CommissioniCOLLABORATORI del Dirigente Scolastico

PINTO Daniela - 1° collaboratore VicarioCIAVARELLA Giovanna - 2° collaboratore

FIDUCIARIA del Plesso di Scuola dell’InfanziaPETROSINO Giovanna

SOSTITUTI COLLABORATORI del Dirigente ScolasticoDEL VECCHIO Marianna per la docente D. Pinto (Scuola Primaria)BATTISTA Carmen per la docente G. Ciavarella (Scuola Secondaria di I Grado)LILLO Maria per la docente G. Petrosino (Scuola dell’Infanzia)

ADDETTI al SERVIZIO di PROTEZIONE E PREVENZIONE (ASPP)CAROFIGLIO Raffaele per i plessi di Scuola Secondaria di I Grado e DirigenzaDEL VECCHIO Marianna per i plessi di Scuola Primaria e Scuola dell’Infanzia

FUNZIONI STRUMENTALI

DE ORSI LuciaROMANAZZI Rosalba Area 1

Gestione del POF. VALUTAZIONE e AUTOVALUTAZIONE d’IstitutoCoordinamento attività INVALSI

ROBLES ChiaraDI TURI Francesca Area 2

DOCENTI: supporto allo sviluppo professionale ALUNNI: gestione degli interventi e dei servizi per gli alunni; successo formativo

CERVINO RosaCASANOVA Rosaria Area 3

RAPPORTI con il TERRITORIO ed ENTI ESTERNI (collaborazioni educative); CONTINUITÀ e ORIENTAMENTO

CORRADO FrancescaCOSMA Emanuela Area 4

COORDINAMENTO delle PROBLEMATICHE degli ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI BES e DSA (cura, sostegno, integrazione e valorizzazione)

REFERENTE PONDEL VECCHIO Marianna

REFERENTI PROGETTO SPORTDEL VECCHIO MariannaGASSI Maria

RESPONSABILE del SITO WEBNOVIELLI Maria Antonietta

RESPONSABILE del LABORATORIO SCIENTIFICOBATTISTA Carmen

RESPONSABILE dei LABORATORI MULTIMEDIALISAVINO Leonardo

RESPONSABILE del MATERIALE AUDIO e degli STRUMENTI MUSICALIOTTOLINO Vito

RESPONSABILE del LABORATORIO LINGUISTICOCOLELLA Madia

FLESSIBILITÀ ORARIA: docenti disponibili alla copertura delle supplenze pomeridianeCHIARAPPA FontePERILLI VincenzaANGIULI GiovannaANGIULI RosaCORRADO Francesca

TUTOR dei DOCENTI NEOASSUNTI IN RUOLOCOSMA Emanuela Tutor di Corrado Francesca

COMMISSIONE VALUTAZIONE del SERVIZIO dei DOCENTI NEOASSUNTI: membri effettiviCERVINO RosaCIAVARELLA Giovanna

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21DIFINO GiovannaIACOBBE Rossella

COMMISSIONE VALUTAZIONE del SERVIZIO dei DOCENTI NEOASSUNTI: membri supplentiCASANOVA Rosaria CAROFIGLIO Raffaele

COMMISSIONE per la FORMAZIONE delle CLASSI e delle SEZIONI BIANCO Alessandra BUX Lidia CORRADO FrancescaDEL VECCHIO Marianna DI TURI Franceca GASSI RosaGASSI MariaSAVINO Angela M.TAGARELLI AngelaSOLONE Antonia

COMMISSIONE per l’ORARIO di SERVIZIOScuola Secondaria Scuola Primaria

BATTISTA Carmen DEL VECCHIO MariannaCIAVARELLA GiovannaOTTOLINO Vito

PINTO Daniela

COMMISSIONE per la REVISIONE del REGOLAMENTO DI ISTITUTOFANELLI M. – STEFANO A. – PLANTONE M. C. – CANNIELLO S. – SAULLE G. – DE TOMA G.

ORGANO DI GARANZIA: membri effettiviCOLELLA Madia

ORGANO DI GARANZIA: membri supplentiCIRILLO Antonio MAZZARANO Giuseppe

COMITATO MENSADELL’ACQUA ChiaraSAMPAOLO Felicia A.

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IncarichiIncarichiPRESIDENTI dei CONSIGLI di INTERCLASSE per la Scuola Primaria

DOCENTI CLASSICHIARAPPA Fonte PRIMEDE SARIO Angela SECOND

ELORUSSO G.na TERZELANERA Stella QUARTELOTITO Cassandra QUINTE

COORDINATORI e SEGRETARI dei CONSIGLI di CLASSE per la Scuola Secondaria di I Grado

CLASSI DOCENTI COORDINATORI

DOCENTI SEGRETARI

I A Indirizzo Musicale BATTISTA Carmen PUNTILLO Nicola II A Indirizzo Musicale COLELLA Madia OTTOLINO Vito III A Indirizzo Musicale CERVINO Rosa CIRILLO AntonioII B Tempo

ProlungatoSTEFANO Antonia CARDASCIA Maria

III B Tempo Prolungato

BORRELLI Rachele MORELLI Stefania

IC Tempo Normale CIAVARELLA Giovanna ROBLES StefaniaIIC Tempo Normale ROBLES Chiara VERGINE

FrancescoIII C Tempo Normale TRIBUZIO Nicoletta MOLA Francesco

COORDINATORI dei DIPARTIMENTI DISCIPLINARIDIPARTIMENT

OCOORDINATORI

LINGUISTICO STORICO

GEOGRAFICO

BORRELLI Rachele

MATEMATICO SCIENTIFICO

TECNOLOGICO

BATTISTA Carmen

ARTISTICO ESPRESSIVO

CARDASCIA Maria

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Sicurezza: elenco nominativo Figure Sensibili D.L.81/08Sicurezza: elenco nominativo Figure Sensibili D.L.81/08PLESSO SEDE DI PRESIDENZA

INCARICO NOMINATIVI SOSTITUTIRESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

SILEA (nomina esterna)

ADDETTO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

Ins.te Carofiglio

RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

Ins.te Casanova

ORDINE DI EVACUAZIONE D.S.Isabella Miccolis

D.S.G.A.Tangari

ADDETTO ALLE OPERAZIONI DI EVACUAZIONE:- piano terra-ingresso Sig.ra Losacco Sig.ra Ferrante- primo piano corr. A Ins.te Sanasi Ins.te Lombardo- primo piano corr. B-C Ins.te De Toma Sig.ra RotaCHIAMATE DI SOCCORSO Sig.ra Didonna Sig.ra RotaINTERRUZIONE EROGAZIONE:- Gas- Energia Elettrica- Energia Elettrica impianto termico

Sig.ra Losacco Sig.ra Ferrante

ADDETTO ALLA APERTURA PORTE E CANCELLI SULLA VIA ED INTERRUZIONE DEL TRAFFICO:- uscita piano terra Sig.ra Losacco Sig.ra Labanca

- primo piano Sig.ra Ferrante Sig.ra LabancaCONTROLLO QUOTIDIANO DELLA PRATICABILITÀ DELLE VIE DI USCITA:- piano terra Sig.ra Labanca Sig.ra Ferrante - primo piano Sig.ra Losacco Sig.ra LabancaATTIVAZIONE E CONTROLLO PERIODICO DI ESTINTORI E/O IDRANTI Sig.ra Labanca Sig.ra DidonnaADDETTO PRIMO SOCCORSO Sig.ra Ferrante Ins.te

Romanazzi

PLESSO SCUOLA PRIMARIAINCARICO NOMINATIVI SOSTITUTI

RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

SILEA (nomina esterna)

ADDETTO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

Ins.te Del Vecchio

RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

Ins.te Casanova

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ORDINE DI EVACUAZIONE Sig.ra Masciopinto

Ins.te Sampaolo

ADDETTO ALLE OPERAZIONI DI EVACUAZIONE:- piano terra Sig.ra

Masciopinto Ins.te Chiarappa

Ins.te DifinoIns.te Lorusso

- primo piano Ins.te ManzariIns.te Lotito

Ins.te Dentamaro Ins.te Casanova

CHIAMATE DI SOCCORSO Ins.te Chiarappa Sig.ra Masciopinto

INTERRUZIONE EROGAZIONE:- Gas- Energia Elettrica- Energia Elettrica impianto termico

Ins.te Chiarappa Sig.ra Masciopinto

ADDETTO ALLA APERTURA PORTE E CANCELLI SULLA VIA ED INTERRUZIONE DEL TRAFFICO:- uscita piano terra Sig.ra

Masciopinto Ins.te Difino

- primo piano Ins.te Manzari Ins.te Lotito CONTROLLO QUOTIDIANO DELLA PRATICABILITÀ DELLE VIE DI USCITA:- piano terra Sig.ra

Masciopinto Ins.te Chiarappa

- primo piano Ins.te Manzari Ins.te LotitoATTIVAZIONE E CONTROLLO PERIODICO DI ESTINTORI E/O IDRANTI Ins.te Chiarappa Ins.te ManzariADDETTO PRIMO SOCCORSO Ins.te De Sario Ins.te Angiuli

PLESSO SCUOLA DELL’ INFANZIAINCARICO NOMINATIVI SOSTITUTI

RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

SILEA (nomina esterna)

ADDETTO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

Ins.te Del Vecchio

RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

Ins.te Casanova

ORDINE DI EVACUAZIONE Ins.te Petrosino Sig.ra TriggianiADDETTO ALLE OPERAZIONI DI Ins.te Iacobbe Sig.ra Triggiani

Istituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi “ - Cellamare (Bari)Anno Scolastico 2013/2014

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EVACUAZIONEIns.te Saulle Sig.ra Genchi

CHIAMATE DI SOCCORSO Sig.ra Genchi Sig.ra CarellaINTERRUZIONE EROGAZIONE:- Gas- Energia Elettrica- Energia Elettrica impianto termico

Ins.te Iacobbe Ins.te Saulle

ADDETTO ALLA APERTURA PORTE E CANCELLI SULLA VIA ED INTERRUZIONE DEL TRAFFICO:

- uscita ingresso- uscita cancello esterno

Sig.ra CarellaSig.ra TriggianiSig.ra Genchi

Ins.te Dell’AcquaIns.te ColucciIns.te Gassi

CONTROLLO QUOTIDIANO DELLA PRATICABILITÀ DELLE VIE DI USCITA Sig.ra Triggiani Sig.ra CarellaATTIVAZIONE E CONTROLLO PERIODICO DI ESTINTORI E/O IDRANTI Ins.te Iacobbe Ins.te SaulleADDETTO PRIMO SOCCORSO Ins.te Petrosino Ins.te Bux

Ins.te Savino Ins.te Lillo

Istituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi “ - Cellamare (Bari)Anno Scolastico 2013/2014

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PLESSO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADOINCARICO NOMINATIVI SOSTITUTI

RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

SILEA (nomina esterna)

ADDETTO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE

Prof. Carofiglio

RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

Ins.te Casanova

ORDINE DI EVACUAZIONE Prof.ssa Ciavarella

Prof.ssa Battista

ADDETTO ALLE OPERAZIONI DI EVACUAZIONE:- piano terra-ingresso Prof. Ottolino Prof.ssa

CannielloProf. Vergine Prof.ssa Cervino

- primo piano-corridoio Prof.ssa Ciavarella

Sig.ra Sanalitro

Prof.ssa Colella Prof.ssa BattistaCHIAMATE DI SOCCORSO Sig.ra Montrone Sig.ra SanalitroINTERRUZIONE EROGAZIONE:- Gas- Energia Elettrica- Energia Elettrica impianto termico

Sig.ra Montrone Sig.ra Sanalitro

ADDETTO ALLA APERTURA PORTE E CANCELLI SULLA VIA ED INTERRUZIONE DEL TRAFFICO:- uscita principale piano terra Sig.ra Montrone Sig.ra Sanalitro- uscita emergenza piano terra Sig.ra Sanalitro Sig.ra Ottolino- uscita emergenza primo piano Sig.ra Ottolino Sig.ra SanalitroCONTROLLO QUOTIDIANO DELLA PRATICABILITÀ DELLE VIE DI USCITA:- piano terra Sig.ra Montrone Sig.ra Ottolino- primo piano Sig.ra Ottolino Sig.ra SanalitroATTIVAZIONE E CONTROLLO PERIODICO DI ESTINTORI E/O IDRANTI Sig.ra Sanalitro Sig.ra MontroneADDETTO PRIMO SOCCORSO Prof. Mazzarano

Prof. CirilloSig.ra SanalitroSig.ra Montrone

ADDETTO AL CONTROLLO OPERAZIONI DI EVACUAZIONE PALESTRA

Sig.ra Ottolino Sig.ra Montrone

Istituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi “ - Cellamare (Bari)Anno Scolastico 2013/2014

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Assegnazione dei Docenti alle sezioni/classiAssegnazione dei Docenti alle sezioni/classi

Istituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi “ - Cellamare (Bari)Anno Scolastico 2013/2014

Scuola dell’infanziaSezione

Età N.Alunni

Insegnanti

A 3 anni 27 Solone Antonia Bux Lidia

B 5 anni 20 Iacobbe Rossella Saulle Giuseppina Parrini Francesca (Sostegno)

C 3 anni 26 Ins. Gassi Rosa Milone Annalisa Lovece Daniela (Sostegno)

D 4 anni 19 Laricchia AngelaServidio Teresa

E 4 anni 16 Gassi Maria Savino Angela

F 5 anni 20 Bianco Alessandra Lillo Maria

G 5 anni 20 Petrosino GiovannaColucci Domenica

H 4 anni 18 Iaffaldano ErnestaDell’Acqua Chiara

Tutte Tutte Tutti Angiuli Rosa (Religione)

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Istituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi “ - Cellamare (Bari)Anno Scolastico 2013/2014

Scuola PRIMARIASezione Classe N.Alunni Insegnanti

A

Prima 20 CHIARAPPA FonteCASANOVA Rosaria

DEL VECCHIO MariannaMANZARI Francesca

CORRADO Francesca (Sostegno)Seconda 22 DI TURI Francesca

FANELLI MariaCASANOVA Rosaria

DEL VECCHIO MariannaTerza 24 LORUSSO Giuseppina

PERILLI VincenzaDEL VECCHIO Marianna

Quarta 22 ANGIULI GiovannaPERILLI Vincenza

CICINELLI Teresa A.ANGIULI Rosa

Quinta 22 LOTITO CassandraSPORTELLI Sara

DEL VECCHIO MariannaCICINELLI Teresa A.

B

Prima 12 SAMPAOLO FeliciaRAMUNNI Miriam

DEL VECCHIO MariannaSeconda 17 DE SARIO Angela

LOMBARDO GiuliaCICINELLI Teresa A.

DEL VECCHIO MariannaCOSMA Emanuela (sostegno)

Terza 22 TAGARELLI AngelaPINTO Daniela

CICINELLI Teresa A.Quarta 20 LANERA Stella

DE TOMA GiovannaCICINELLI Teresa A.

ANGIULI RosaQuinta 26 NOVIELLI M.A.

SPORTELLI SaraARDITO M.

ROMANAZZI R.ANGIULI Rosa

C

Prima 20 CHIARAPPA FonteCASANOVA Rosaria

DEL VECCHIO MariannaMANZARI Francesca

Seconda 23 DI TURI FrancescaFANELLI Maria

CASANOVA RosariaDEL VECCHIO Marianna

Terza 24 DIFINO GiovannaPERILLI Vincenza

DEL VECCHIO MariannaQuinta 22 DI TURI C.

RAMUNNI M.CICINELLI Teresa A.

DEL VECCHIO Marianna

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SCUOLA SECONDARIA di I GradoDOCENTI CLASS

IORE DISCIPLINE DI

INSEGNAMENTO

T.I. CERVINO Rosa CORSO A

6Italiano (n. 6h per classe)6

6T.I. CIAVARELLA

GiovannaIC 15 Lettere

III C 3 ApprofondimentoT.I. BORRELLI Rachele II B 15 Lettere

II A 3 Geografia – Storia

T.I. ROBLES Chiara

IIC 9 LettereIIIC 9 Lettere

Corso A 2 Approfondimento

III A 3 Geografia – StoriaT.D

. STEFANO Antonia II B 15 LettereIII B 3 Geografia – Storia

T.D. MORELLI Stefania II B 9 Matematica - Scienze

III B 9 Matematica - Scienze

T.I. DE ORSI Lucia Corso C

66 Matematica - Scienze (n. 6h per

classe)6

T.I. BATTISTA Carmen Corso A

6 Matematica - Scienze (n. 6h per classe)6

6

T.I. COLELLA Madia

Corso A 9

Inglese II B 3III B 3I C 3

T.I. DE CEGLIE Angela II C 3 Inglese III C 3T.I. TRIBUZIO Nicoletta TUTTE 18 FranceseT.D

. ROBLES Stefania TUTTE 18 Tecnologia

T.I. CARDASCIA Maria TUTTE 18 Arte e ImmagineT.I. VERGINE Francesco TUTTE 18 MusicaT.I. MAZZARANO

Giuseppe TUTTE 18 Scienze motorie

T.D.

CAROFIGLIO Raffaele TUTTE 9 Religione Cattolica

T.I. MOLA Francesco III C 18 Sostegno EHT.I. OTTOLINO Vito Corso

A 18 Strumento Musicale - Chitarra

T.I. CIRILLO Antonio Corso A 18 Strumento Musicale -

PianoforteT.I. PUNTILLO Nicola Corso 18 Strumento Musicale - Clarinetto

Istituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi “ - Cellamare (Bari)Anno Scolastico 2013/2014

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A T.I. SAVINO Lonardo Corso

A 18 Strumento Musicale - Violino

Istituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi “ - Cellamare (Bari)Anno Scolastico 2013/2014

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Programmazione Educativa d’Istituto

Istituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi “ - Cellamare (Bari)Anno Scolastico 2013/2014

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Istituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi “ - Cellamare (Bari)Anno Scolastico 2013/2014

Livello teorico ORGANIZZAZIONE

del CURRICOLO d'ISTITUTO

Aree disciplinari

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Obiettivi di apprendimento

Valutazione e

certificazione delle competenze

Livello operativoMETODOLOGIE OPERATIVE

ed ORGANIZZATIVE

Rilevazione dell'esistente

Continuità e coerenza delle

attività didattiche in essere

Individuazione ed interpretazione

delle criticità

Definizioni delle azioni

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA diPROGRAMMAZIONE EDUCATIVA di ISTITUTOISTITUTO

(un protocollo di lavoro)(un protocollo di lavoro)

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PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA D’ISTITUTOPROGRAMMAZIONE EDUCATIVA D’ISTITUTO

La scuola è il più importante servizio formativo della persona messo a disposizione di famiglie e alunni dalla comunità sociale, per concretizzare il diritto-dovere all’istruzione e al successo formativo di ognuno, contribuendo a rimuovere gli ostacoli di ordine sociale ed economico che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini. Insieme alla famiglia essa è compartecipe all’educazione, alla parità, alla democrazia, alla convivenza tra i popoli, al rispetto e alla valorizzazione delle diversità tra le persone di ogni genere, credo, razza e religione, al rispetto delle regole, alla solidarietà e alla cooperazione.Ricordiamo i principi della Costituzione ai quali una programmazione educativa si deve ispirare.

COSTITUZIONE ITALIANA PRINCIPI FONDAMENTALI COSTITUZIONE ITALIANA PRINCIPI FONDAMENTALI

Art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali…(omissis)

Art. 33 L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi… (omissis)

Art. 34. La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita…(omissis)

L’Istituto Comprensivo “N. Ronchi” si trova a dover affrontare, ma soprattutto gestire non poche implicazioni educative sottese ai tre ordini di scuola, pertanto un documento unitario di elaborazione e raccordo di esperienze e proposte dei tre ordini di Scuola è una strada che stiamo percorrendo e

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riteniamo si debba continuare a percorrere. La struttura per aree di interesse è di seguito riferita.

IDENTITA’ E LINEE di INDIRIZZOIDENTITA’ E LINEE di INDIRIZZO sezione del Piano dell’Offerta Formativa (POF) che fornisce le coordinate comuni ed i principi orientativi dell’operato della Scuola nel suo insieme.

CURRICOLI VERTICALICURRICOLI VERTICALI a regime da questo anno, come possibilità di condividere i traguardi dello sviluppo delle competenze in un continuum didattico tra i tre ordini di scuola, la revisione è a cura dei singoli dipartimenti relativamente a continuità, razionalizzazione ed efficacia della didattica.

GOVERNANCEGOVERNANCE è l’insieme regolamenti, di procedure, organi ed atti (Regolamento scolastico, Organo di garanzia, Patto di corresponsabilità con le famiglie, ma anche Consigli di intersezione e di classe, Consiglio d’Istituto) ognuno dei quali con proprie specifiche competenze, tout court per il “governo” democratico della scuola in l’attuazione dell’autonomia scolastica.

AUTOVALUTAZIONEAUTOVALUTAZIONE condotta sulla rilevazione di monitoraggi e la loro interpretazione, finalizzata al miglioramento delle performance della nostra scuola sia organizzative che didattiche.

1. Le rilevazioni effettuate a livello di Scuola dell’Infanzia indicano nella iniziale e persistente difficoltà a riconoscere e rispettare le semplici regole e nella frequenza di difficoltà di pronuncia di parole e fonemi, i due problemi di maggiore rilevanza. Si osserva inoltre, dato in un certo senso fisiologico perché connesso alle primissime fasi della scolarizzazione, che il processo di “affidamento” all’istituzione scolastica del bimbo di tre anni richiede, appunto per sua natura, la costruzione di rapporti di fiducia e di riconoscimento dai quali quasi sempre dipende la risposta stessa del bambino in termini di disponibilità e socializzazione a scuola.

2. A livello di Scuola Primaria le criticità appaiono prevalentemente dipendenti da fattori quali lo scarso impegno a casa, la scarsa o labile capacità di ascolto, la lentezza nei ritmi di lavoro e apprendimento.

3. Per la Scuola Secondaria di primo grado si rileva un discreto miglioramento della capacità di concentrazione produttiva. Le famiglie fanno rilevare un buon grado di presenza anche rispetto alla “corresponsabilità” educativa.

RELAZIONE LETTA E APPROVATA IN SEDE COLLEGIALE Giugno 2014

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Obiettivi di Programmazione Educativa d’Istituto

Il gioco, le esperienze, gli ambiti disciplinari, i linguaggi, le tecniche.

Le relazioni sociali (famiglie, scuola, gruppi, territorio).

L’ambiente come patrimonio comune e prezioso da conservare, proteggere e migliorare.

AMBITI DI INTERVENTOAMBITI DI INTERVENTOAMBITI DI INTERVENTO

Ascoltare, comprendere, interpretare, partecipare, esprimere attraverso la pluralità dei linguaggi, sviluppare la curiosità, la creatività, il ragionamento e lo spirito critico, ipotizzare e riutilizzare, organizzare ed acquisire un metodo di lavoro e di studio, imparare ad imparare.

Star bene con sé stessi e con gli altri, costruire e rafforzare l’identità personale, l’autostima e la fiducia, nel rispetto dell’identità altrui, vivere nel gruppo in modo consapevole e responsabile, imparando anche dagli errori.

Progressiva crescita dell’autocontrollo, rispetto di persone, oggetti, ambiente, norme, doveri. 

Obiettivi cognitiviObiettivi socialiObiettivi comportamentali

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PARTE SECONDAPARTE SECONDA

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Aspetti organizzativi e didattici specificidei tre ordini di scuola

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SCUOLA DELL’INFANZIA

n. 8 sezioni comprendenti 165 alunni così suddivisi:

Sezione A B C D E F G HAnni 3 anni 5 anni 3 anni 4 anni 4 anni 5 anni 4 anni 4 anniAlunni 27 20 26 19 16 20 20 18

Scuola“N. Ronchi” – Cellamare (BA)Viale Olimpiatel. 080/ 4657479e-mail : [email protected]

Coordinatore diScuola dell’Infanzia Ins. Petrosino Giovanna (Sostituto: Ins. Lillo Maria)

N° sezioni 8

N° alunni 165

Organizzazionescolastica

8 sezioni che usufruiscono del servizio mensa a pagamento e che funzionano dal lunedì al venerdì con orario antimeridiano e pomeridiano

Modello orario h 8.05 – 16.05 con l’interruzione per la mensa dalle 12.00 alle 13.00

Servizi offertiSono gestiti e garantiti dal Comune di Cellamare :Servizio mensa a pagamentoServizio di trasporto per uscite didattiche brevi

Risorse umane N° 19 docenti, di cui due di sostegno e uno di religione cattolicaN° 3 collaboratori scolastici

Strutture

- 8 aule- aula d’informatica e biblioteca - salone dedicato ad attività ludiche e manifestazioni culturali- cortile interno utilizzato per esperienze di giardinaggio- ampio cortile esterno

Il servizio mensa ha una linea di pasti differenziata per i piccoli utenti celiaci.

Le Indicazioni per il curricolo stabiliscono che la Scuola dell’Infanzia accoglie tutti i bambini dai tre ai sei anni e concorre alla formazione integrale della loro personalità, nella prospettiva di soggetti liberi, responsabili, critici ed attivamente partecipi alla vita della comunità locale, nazionale, europea ed internazionale.

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Percorso Formativo della Scuola dell’Infanzia

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La Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere nei piccoli allievi:

lo sviluppo dell’identitàla conquista dell’autonomia

l’acquisizione delle competenze basel’acquisizione delle prime forme di educazione alla cittadinanza.

Il curricolo individua alcuni campi di esperienza (macroaree) che vengono declinate in obiettivi di apprendimento ritenuti strategici per il raggiungimento dei traguardi di competenza.

- il sé e l’altro- il corpo ed il movimento- linguaggi, creatività, espressione- i discorsi e le parole- la conoscenza del mondo

La programmazione didattica ha alcuni elementi distintivi che sono:· INCLUSIVITA’ e cioè l’apertura a tutti i bambini qualunque sia il livello di sviluppo, la loro provenienza culturale e le eventuali disabilità;

· APPROCCIO OLISTICO basato sull’idea di bambino attivo, competente, dotato di molte intelligenze e molti linguaggi, che interagisce con altri bambini, adulti e artefatti culturali in un ambiente culturalmente situato;

· INTEGRAZIONE tra cura e apprendimento;· PARTECIPAZIONE delle famiglie;· PROGETTAZIONE dello spazio e la cura dal punto di vista della funzionalità;· ACCOGLIENZA e dell’estetica quale testimonianza del valore dell’infanzia;· DOCUMENTAZIONE come pratica comunicativa, riflessiva e di valutazione

costruttiva e come strumento affinché il bambino possa trovare una eco alle sue tracce e ripercorrere il proprio cammino.

Il modulo organizzativo delle sezioni prevede:· accoglienza giornaliera con giochi individuali e spontanei in piccoli gruppi;· attività ricorrenti quotidiane mirate ad affinare capacità percettive e di

coordinamento, a padroneggiare competenze e abilità semplici, servizio mensa ;

· esperienze in sezione: organizzazione di gruppi di lavoro in base a specifici progetti didattici, a capacità individuali, ad interessi per piccoli - medi - grandi gruppi;

· metodologia fondata su: gioco, esplorazione e ricerca;· osservazione, progettazione, verifica e documentazione didattica;· strutturazione degli spazi e scansione dei tempi.E’ prevista l’organizzazione nelle sezioni di angoli (ove lo spazio lo consenta) per la realizzazione di attività strutturate o libere in relazione agli interessi e alle proposte dei bambini e a tutti i campi di esperienza. Per garantire la continuità dei rapporti tra adulti e bambini, tra coetanei, e superare i rischi della sezione chiusa, saranno attuate attività d’intersezione che consentano di allargare le esperienze dei piccoli e di ampliare le opportunità di scambio, di

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confronto e d’arricchimento. Si prevede, dunque, la programmazione di Unità di Apprendimento bimestrali, per fasce di età.

Analisi della situazione di partenza:rilevazione dei bisogni in ambito cognitivo e socio-affettivo.

Finalità:il bambino che intendiamo formare “responsabile, autonomo, positivo,

creativo,attivo” attraverso:

Maturazione dell’identità personale:· atteggiamento di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità;· la motivazione al passaggio dalla curiosità alla ricerca;· la capacità di vivere in modo equilibrato e positivo stati affettivi;· il riconoscimento e l’apprezzamento dell’identità personale e altrui.

Conquista dell’autonomia:· capacità di orientarsi in maniera personale e di compiere scelte innovative sia

sul piano dell’apprendimento che del comportamento;· disponibilità alla interazione costruttiva con il diverso e l’inedito;· interiorizzazione e rispetto pratico dei valori universalmente condivisibili

come la libertà, la cura e il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, la responsabilità, la solidarietà, la giustizia e l’impegno ad agire per il bene comune.

Sviluppo delle competenze:· il bambino si trova nella condizione di comprendere, interpretare, rielaborare

e comunicare le esperienze vissute, le conoscenze e le abilità acquisite;· permette al bambino lo sviluppo della immaginazione, della creatività del

gusto estetico e del senso critico;· attraverso il consolidamento delle capacità sensoriali, percettive, sociali,

linguistiche ed intellettive, egli viene impegnato nelle prime forme di lettura delle esperienze personali,di esplorazione e di scoperta intenzionale e organizzata della realtà di vita.

Sviluppo del senso della cittadinanza:· scoprire gli altri, i loro bisogni;· gestire i contrasti attraverso regole condivise che si definiscono attraverso le

relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro

Obiettivi di Apprendimento di 3 – 4 – 5 anni:· attività: laboratori, progetti, visite di istruzione, unità di apprendimento,

iniziative culturali varie, continuità;· metodi e strategie: “Gioco”, “Esplorazione” e “Ricerca”;· verifica e valutazioni: osservazioni occasionali e sistematiche in itinere, griglie

a conclusione di ogni unità di apprendimento;· documentazioni: grafiche.

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Diversità e integrazione:Integrare i bambini diversamente abili, portatori cioè di caratteristiche personali che rendono difficile la piena partecipazione alla vita scolastica, rientrerà con maggiore e rinnovato impegno tra i compiti e le priorità del nostro Istituto.Alla base della strategia d’intervento sarà predisposto un clima di fiducia e di ascolto per questi bambini, ai quali sarà data la possibilità di istituire delle connessioni tra le azioni, i luoghi, le persone, i modi di leggere la realtà, mettendo in campo le proprie possibilità, anche con tempi più lunghi di sperimentazione della propria autonomia.Nella scuola, dunque, tutte le figure coinvolte (l’insegnante di sostegno, i docenti curricolari, gli assistenti personali, gli specialisti), saranno impegnate ad affrontare le problematiche concrete dell’integrazione nell’accogliere il bambino, nell’organizzare e progettare gli interventi, nel gestire le relazioni tra le varie figure; contemporaneamente si interrogheranno sulle scelte e sul modo d’intendere l’integrazione.Il percorso di ricerca e di confronto, anche con altre scuole e istituzioni sul territorio sarà utile per riflettere e condividere punti di riferimento fondamentali per realizzare le iniziative e i progetti di integrazione.

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Sintesi del Curricolo della Scuola dell’Infanzia

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CAMPI DI ESPERIENZAIl sé e l’altro

Il corpo ed il movimentoLinguaggi, creatività, espressione

I discorsi e le paroleLa conoscenza del mondo

Indicazioni Nazionali:

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZEal termine della Scuola dell’Infanzia

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTOrelativi ad ogni campo di esperienza

UNITA’ DI APPRENDIMENTOBimestrale per fasce di etàAttività Verifica (bimestrale)

FINALITA’Lo sviluppo dell’identità

La conquista dell’autonomiaLo sviluppo delle competenze

L’acquisizione delle prime forme di educazione alla cittadinanza

Documentazione

Tempi

Metodi e strategie

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SCUOLA PRIMARIASCUOLA PRIMARIA

n. 3 sezioni (A-B-C) / 14 CLASSI, di cui 4 a Tempo Pieno, comprendenti 295 alunni così suddivisi:

Scuola “N. Ronchi” - Cellamare (BA)Piazza Risorgimento, 1 tel./fax 0804656969 – 0804657410ee-mail : [email protected]

Coll.del Dir. Scolastico

Ins. Pinto Daniela - (Sostituto: Ins. Del Vecchio Marianna)

N° alunni 295

Organizzazione scolastica

3 sezioni con 14 classi: quattro classi a Tempo Pieno, dislocate presso il Plesso Presidenza, e dieci classi a Tempo Normale ubicate nel Plesso di Scuola Primaria

Modello orario· h 8.05 – 13.30 per tutte le classi a 27h /5 giorni

settimanali (tempo normale)· h 8.05 - 16.05 per le classi a tempo pieno/40h, con

alternanza giornaliera delle insegnanti, servizio mensa a pagamento e chiusura settimanale del sabato.

Servizi offertiSono gestiti e garantiti dal Comune di Cellamare :Servizio mensa a pagamentoServizio di trasporto per uscite didattiche brevi

Risorse umane N° 28 docenti, di cui 4 di sostegno, uno d’inglese e due di religione cattolicaN° 3 collaboratori scolastici (plesso Presidenza)N° 2 collaboratori scolastici (plesso Primaria)

Strutture La scuola è dislocata in due plessiPlesso Centrale- Presidenza- Uffici amministrativi: D.S.G.A. e segreteria didattica - sala docenti - 4 aule per le attività didattiche- archivio, 1 magazzino, 1 deposito - 4 aule adibite a refettorio per la mensa e sala cucinaPlesso Primaria- 10 aule per attività didattiche dotate di LIM- sala docenti - 1 laboratorio multimediale- 1 deposito

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Classe 1a 2 a 3 a 4 a 5 a

Sezione A BTP

C A B TP

C A B TP

A BTP

C A B C

Alunni 22 18 22 24 21 23 22 21 21 28 21 17 18 13

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Il servizio mensa ha una linea di pasti differenziata per i piccoli utenti celiaci.

Tempo scuola Il tempo scuola è impostato su 2 diverse soluzioni orarie:1) 27h per le classi a Tempo Normale, articolate in 5gg./sett., con un orario

antimeridiano dalle 8.05 alle 13.30 (venerdi uscita ore 13.25)2) 40h per le classi a Tempo Pieno (30h di attività di lezione + 10h di mensa e

dopo-mensa), articolate in 5 gg./sett. (dal lunedì al venerdì), con un orario antimeridiano e pomeridiano dalle 8.05 alle 16.05.

Orario opzionaleNelle ore opzionali si effettuano i laboratori espressivo – creativo, multimediale e scientifico che integrano e sviluppano tematiche, affrontate nell’orario obbligatorio, e/o ne puntualizzano con lavori manuali alcuni aspetti. Il laboratorio, visto come luogo di acquisizione di competenze, intese come sintesi di sapere e saper fare, si propone di integrare il curricolo tradizionale attraverso linguaggi diversificati (mimico-gestuale, iconico, musicale, verbale, scientifico, informatico) e mira all’acquisizione di competenze trasversali, trasferibili e utilizzabili in ambiti disciplinari diversi.

Insegnamento della Religione Cattolica e attività alternativeL’insegnamento della Religione Cattolica è impartito, secondo la normativa vigente, nel quadro delle finalità della scuola. Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica sono previste:a) “Attività didattiche formative”. Per tali alunni viene programmata l’attività,

all’inizio di ciascun anno scolastico, allegata alla programmazione didattica, a cura degli insegnanti di classe in compresenza con gli specialisti di Religione.

b) Inserimento in una classe parallela per attività di studio assistito.c) Possibilità di entrata posticipata o di uscita anticipata, qualora l’orario lo consenta.Le famiglie possono avvalersi di una delle tre opzioni.Risorse professionali Nella Scuola Primaria operano 28 (ventotto) docenti di cui quattro di sostegno, uno d’inglese e due di religione cattolica.L'orario settimanale delle attività educative e didattiche, (obbligatorie per tutti), viene attuato in 22 ore settimanali. Vengono riservate per la programmazione: 2h settimanali da effettuarsi il giovedì pomeriggio, dalle 16.30 alle 18.30, da parte degli insegnanti delle classi a T.P.; 4h quindicinali, dalle 15.30 alle 19.30, sempre nello stesso giorno, per tutti gli altri docenti.

Organizzazione oraria delle compresenze e delle contemporaneitàLe ore di compresenza con l’insegnante di lingua inglese e religione cattolica sono destinate prioritariamente alle supplenze e, in subordine, ad interventi compensativi e di supporto a favore degli alunni diversamente abili o in estrema difficoltà, con l’intento di innalzarne il livello di scolarità e il grado di coinvolgimento e di partecipazione alle attività comuni della classe.

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MATURAZIONE DELL’IDENTITA’

Autostima.Fiducia

nei propri mezzi.Immagine positiva di sé.

Capacità di autocontrollo.

CONQUISTA DELLA AUTONOMIACapacità di relazionarsipositivamente agli altri,rispettando alcuni valoricondivisibilirispetto di sérispetto degli altririspetto dell’ambiente.Capacità di utilizzare liberamente il pensiero, per operare delle scelte autonome, anche nel rispetto di opinioni e visioni diverse.Capacità di pensiero critico.

SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite, coniugando il “sapere” (conoscenze) col “saper fare”(abilità).Trasferibilità delle competenze da un contesto ad un altro.

CONTINUITA’ TRA I VARI SEGMENTI SCOLASTICI

Progetti in verticale. Incontri tra i docenti dei vari ordini di scuola e utilizzo di strumenti comuni.

RAPPORTO SINERGICO COL TERRITORIO

Collaborazioni. Convenzioni con Enti presenti sul territorio.

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Le ore di contemporaneità sono destinate allo svolgimento di attività laboratoriali (multimediale, espressivo – creativo, scientifico) e per coprire tutte le attività complementari: visite guidate per l'osservazione naturale, artigianale e per la conoscenza dei servizi; partecipazione a spettacoli teatrali; realizzazione di percorsi trasversali volti all’arricchimento dell’offerta formativa.

La Scuola Primaria, nel realizzare il suo compito specifico di alfabetizzazione culturale di base e nel promuovere l’acquisizione di un primo livello di padronanza dei quadri concettuali e delle abilità necessarie alla comprensione della realtà, propone un processo di formazione del bambino, dai 6 agli 11 anni, basato sull’unitarietà e sulla progressività delle scelte educative, curricolari, didattiche e organizzative che si concretizza con queste finalità:

Per raggiungere queste finalità rivolge particolare attenzione:- agli aspetti affettivi dell’apprendimento: star bene a scuola;- al metodo di studio: imparare ad imparare;- alla trasmissione condivisa dei contenuti, abilità e valori: sapere, saper fare, saper essere;- alla comunicazione in tutti i suoi aspetti: ascolto ed espressione creativa;

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Sintesi del Percorso Formativo della Scuola Primaria

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- alla collaborazione con i genitori: crescere insieme.

Attraverso le opportune metodologie didattiche, grazie anche alle sollecitazioni educative offerte dalle famiglie e dal territorio, gli alunni sono aiutati a :

riconoscere e gestire consapevolmente i diversi aspetti della propria esperienza emotiva e relazionale;

riflettere, con spirito critico, per prendere decisioni consapevoli; avere l’autonomia di giudizio per valutare se stessi e gli altri alla luce dei

valori della Cittadinanza attiva; maturare il senso di responsabilità verso il gruppo; collaborare e cooperare con gli altri per contribuire personalmente alla

costruzione di una società migliore; sperimentare la solidarietà; acquisire il rispetto delle diversità (religiose, culturali, economiche, razziali

ecc.) con la presa di coscienza che ogni individuo porta con sé esperienze e ricchezze personali;

essere consapevoli e sensibili verso i problemi sociali, della salute e dell'igiene personale, del rispetto dell'ambiente naturale, del corretto atteggiamento verso gli esseri viventi;

immaginare e progettare il proprio futuro operando scelte coerenti e responsabili;

porsi domande sui grandi temi della storia dell’uomo e dare senso ad ogni scelta di vita.

Curricoli Disciplinari della Scuola Primaria

Le discipline, strumenti che concorrono alla formazione della persona e forniscono strategie mentali ed operative per arrivare al sapere, vengono sviluppate attraverso specifici curricoli, definiti dagli insegnanti nelle riunioni di programmazione e redatti entro novembre dell’a.s. in corso. Ogni curricolo disciplinare è articolato in:

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE che indicheranno i livelli essenziali di prestazione da assicurare agli alunni al termine del corrente anno scolastico nei singoli saperi disciplinari;

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO che stabiliranno i traguardi raggiunti, in itinere, nei singoli percorsi di attuazione delle varie unità di apprendimento;

UNITA’ DI APPRENDIMENTO (UdA) che indicheranno percorsi e tematiche su cui si snoderanno i vari contenuti ed attività.

INDICAZIONI METODOLOGICHELe metodologie e gli strumenti didattici adottati nella fase di realizzazione della programmazione di classe vanno sempre rapportati alle specifiche esigenze del gruppo alunni, verificate nella fase di osservazione iniziale, e alle condizioni reali in cui docenti e alunni si trovano ad operare.Sarà adottato il metodo della ricerca che permette di penetrare scientificamente la realtà e di intervenire su di essa allo scopo di trasformarla. Questo metodo, oltre a stimolare capacità di osservazione, di analisi, di sintesi,

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Obiettivi Trasversali

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spirito di indagine critica, educa gli alunni a lavorare “insieme”, a valutare il proprio personale contributo all’attività del gruppo, ad essere attivi costruttori della propria cultura; in senso attuale significa assumere e realizzare il principio di una scuola che tende a sviluppare le capacità logico – critiche degli alunni. Anche il metodo della comunicazione può essere inserito nel contesto della ricerca, poiché la parola dell’insegnante è sempre un’ottima guida nel processo di formazione dell’alunno.Si favorirà un approccio di tipo “induttivo” alla conoscenza, che parte dal “fare”, da modalità di lavoro “attive”, dall’osservazione, dalla lettura, dalle conoscenze personali per arrivare poi, attraverso i necessari passaggi dello sviluppo del pensiero infantile e del preadolescente, ai livelli di principio, di regola, di idee. Le acquisizioni saranno poi riapplicate, rielaborate, riutilizzate. Con il progredire dell’età si assegnerà adeguata importanza al rapporto causa – effetto, alla storicizzazione dei fenomeni, per poi giungere, alla fine del percorso, ai collegamenti interdisciplinari. Il testo scritto e la lezione del docente conserveranno la loro importanza e saranno affiancati da supporti multimediali (personal computer, televisore, registratore) che facilitano i processi d’apprendimento anche attraverso la padronanza di codici non verbali.Le Nuove Indicazioni tracciano un quadro curricolare che si articola in una progressione verticale lungo tre aree di studio:

Area 1linguistico-artistico-espressiva

Area 2storico-

geografica

Area 3matematico-scientifico-

tecnologica

ItalianoLingue comunitarie

Musica - Arte e immagineCorpo movimento sport

Religione cattolica / attivitàalternativa

StoriaGeografia

MatematicaScienze naturali e sperimentali

Tecnologia

Altre aree di intervento vengono sviluppate, con l’ampliamento dell’offerta formativa, attraverso progetti curricolari ed extracurricolari, in ambiti, modalità e tempi diversi, secondo le scelte programmatiche e metodologiche dei singoli docenti o delle equipe pedagogiche.

Ulteriore nota i ai Curricoli Disciplinari Verticali

L’anno 2013/2014 vede attuarsi il Curricolo Disciplinare Verticale che sottende alla Programmazione Educativa nei tre ordini di scuola dell’Istituto Comprensivo “N. Ronchi”. In tale modo ogni ordine di scuola conserva la propria specifica identità professionale, ma confacendosi ad un itinerario didattico che è progressivo e continuo.

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

n. 3 sezioni (A-B-C) / 8 CLASSI, di cui 3 a Tempo Normale, 3 a Indirizzo Musicale e 2 a Tempo Prolungato, comprendenti 178 alunni così suddivisi:

Scuola “N. Ronchi” - Cellamare (BA)Via Casamassimatel. 080/4656012e-mail : [email protected]

Coll.del Dir. Scolastico

Prof.ssa Giovanna Ciavarella (Sostituto: Prof.ssa Battista Carmen)

N° alunni 193

Organizzazione scolastica

3 sezioni con 9 classi: due classi a Tempo Normale, tre classi a Indirizzo Musicale e quattro classi a Tempo Prolungato.

Modello orario

· h 8.30 – 13.30 per le classi a Tempo Normale/30h sett.· h 8.30 – 13.30 + due rientri pomeridiani h15.30 – 18.30

per tutte le classi a Tempo Prolungato/36h sett. (30h settimanali in orario antimeridiano + 6h in orario pomeridiano);

· h 8.30 – 13.30 + rientri in fasce orarie pomeridiane per le classi a Indirizzo Musicale/33h sett. (30h settimanali in orario antimeridiano + 3h di strumento in orario pomeridiano);

Servizi offerti Sono gestiti e garantiti dal Comune di Cellamare :Servizio di trasporto per uscite didattiche brevi

Risorse umane N° 27 docenti, di cui uno di sostegno e quattro di strumentoN° 3 collaboratori scolastici

Strutture

· 9 aule per attività didattiche alcune delle quali dotate di LIM

· 1 laboratorio scientifico allestito con fondi “PON”· 1 laboratorio linguistico allestito con fondi “PON”· 1 laboratorio d’Informatica· 1 laboratorio di Arte· 1 aula di Musica· 1 spazio polivalente per le attività di gruppo, di recupero

ecc.· palestra coperta e scoperta· aula docenti· auditorium

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Classe 1a 2 a 3 a

Sezione AIM

CTN

AIM

BTP

CTN

AIM

B TP

C TN

Alunni 21 26 23 20 23 24 21 20

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L’offerta del tempo scuola della Scuola Secondaria di primo grado è così differenziata:

Corso A Indirizzo musicale (a regime ormai da alcuni anni) classi 1^ - 2^ - 3^Corso B Tempo prolungato classi 2^ - 3^Corso C Tempo normale classi 1^ - 2^ - 3^

Gli strumenti musicali insegnati in ciascuna delle tre classi della sezione A sono quattro (chitarra, clarinetto, pianoforte e violino) su una media di ventuno alunni per classe, per un totale di circa sedici alunni per strumento sulle tre classi. Il corso musicale osserva il tempo scuola di 30 ore settimanali antimeridiane ( cinque ore giornaliere per sei giorni dal lunedì al sabato, dalle ore 8.30 alle 13.30) + 3 ore di strumento e musica d’insieme in orari pomeridiani differenziati con due rientri a coppie di alunni, differenziate per l’apprendimento dello strumento, ed un rientro settimanale, sempre pomeridiano, per la musica d’insieme. La selezione degli alunni ammessi al corso musicale avviene attraverso un esame orientativo/attitudinale secondo criteri dettati dalla normativa e nei tempi previsti, ad opera dei docenti di strumento.Il totale del tempo scuola per gli alunni del corso musicale è dunque di 33 ore settimanali.

Le classi a tempo normale osservano un tempo scuola di 30 ore antimeridiane erogate dal lunedì al sabato, con orario di cinque ore dalle 8.30 alle 13.30.

Le classi a tempo prolungato osservano un tempo scuola di 36 ore complessive, così erogate: 30 ore antimeridiane dal lunedì al sabato, con orario di cinque ore dalle 8.30 alle 13.30 + 6 ore pomeridiane distribuite su due rientri pomeridiani di tre ore ciascuno, nei pomeriggi del martedì e del giovedì, dalle ore 15.30 alle ore 18.30. Delle 36 ore settimanali effettuate due sono le ore di “contemporaneità” (Italiano e Matematica), durante le quali si programmano progetti con figure specialistiche di supporto ai docenti, attività laboratoriali, attività di correzione dei compiti, rinforzo, e “studio assistito”, inteso come opportunità, per gli allievi, di lavorare per gruppi e/o individualmente su argomenti e questioni organiche al lavoro di rielaborazione della classe.

Aspetti didattico – organizzativi generali

Le discipline, come per la Scuola Primaria, vengono sviluppate attraverso specifici curricoli, definiti a livello di Istituto, nelle attività dipartimentali. Ogni curricolo disciplinare è articolato in:- TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (livelli essenziali di prestazione da assicurare agli alunni al termine dell’anno scolastico nei singoli saperi disciplinari);- OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (traguardi raggiunti, in itinere, nei singoli percorsi di attuazione delle varie unità di apprendimento);

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Il Tempo-Scuola dell’ Istituto Secondario di I Grado

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- UNITA’ DI APPRENDIMENTO (UdA) (percorsi e tematiche su cui si snodano i vari contenuti e le attività).I Consigli di classe operano nel rispetto di comuni e condivisi OBIETTIVI FORMATIVI TRASVERSALI così definiti:Per le classi del biennio:

Definire, condividere, rispettare le regole del gruppo; Usare correttamente gli ambienti, gli strumenti, i materiali e le tecniche

disciplinari; Conoscere se stessi, scoprendo aspetti della propria personalità e

corporeità; Imparare a gestire con efficacia i propri comportamenti emozionali e

affettivi; Potenziare il senso di responsabilità e correttezza nella duplice

considerazione dei propri limiti e delle proprie capacità e favorire l’impegno degli altri nella loro positività;

Acquisire un metodo di lavoro autonomo, organizzato ed efficace; Sviluppare le abilità logiche ed espressive per utilizzarli in contesti

diversificati; Prendere coscienza dell’importanza dello studio e della ricerca per capire

i problemi del mondo attuale, poter prendere decisioni ed operare scelte.

Per le classi terze: Riflettere su se stessi e gestire con crescente consapevolezza il proprio

processo di crescita; Imparare a gestire con efficacia i propri comportamenti emozionali ed

affettivi; Sviluppare le capacità di osservazione e comprensione dei

comportamenti propri ed altrui, avviandosi alla riflessione e alla autovalutazione;

Consolidare l’acquisizione di un metodo di lavoro autonomo, organizzato, efficace, permeato da attitudine alla criticità;

Favorire una comunicazione interpersonale e interculturale rispettosa e solidale;

Sviluppare competenze comunicative efficaci attraverso l’uso dei diversi linguaggi e delle nuove tecnologie.

Sono i seguenti, invece, gli INDICATORI PER LA RILEVAZIONE DEL COMPORTAMENTO validi per tutte le classi:

Partecipazione Frequenza Impegno Capacità relazionali Rispetto delle regole Metodo di studio.

Traguardo di COMPORTAMENTO atteso e stabilito a livello collegiale

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Partecipare alla vita della classe mostrando interesse per l’attività e senso di responsabilità. Portare a termine gli impegni assunti. Relazionarsi in maniera positiva con gli altri. Rispettare le regole convenute.

STRATEGIE EDUCATIVO/DIDATTICHE comuni a tutti i Consigli di classe:- Affidamento di incarichi di responsabilità.- Impulso allo spirito critico ed alla creatività.- Rielaborazione e problematizzazione dei contenuti.- Ricerche individuali e di gruppo.- Attività guidate a crescente livello di difficoltà.- Inserimento in gruppi di lavoro motivati.- Ricorso a situazioni concrete di lavoro.- Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti.- Controllo sistematico dei compiti svolti a casa, dei materiali ecc.- Esercitazioni per migliorare/perfezionare il metodo di lavoro.- Offerta di situazioni gratificanti.- Iniziative di recupero/consolidamento delle conoscenze e delle abilità.- Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi.- Guida ad un comportamento equilibrato e responsabile.

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ORARIO RICEVIMENTO ORARIO RICEVIMENTO DEIDEI GENITORI Scuola Secondaria di I grado GENITORI Scuola Secondaria di I grado a.s. 2013/2014 a.s. 2013/2014

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Docente Materia Classi Data Ora

BATTISTA Carmen Matematica Corso A Venerdi 11.30 - 12.30BORRELLI Rachele Italiano 3A-3B Mercoledi 10.30 -11.30CARDASCIA Maria Arte TUTTE LE CLASSI Venerdi 10.30 - 11.30CAROFIGLIO Raffaele Religione TUTTE LE CLASSI Venerdi 09.30 - 10.30CERVINO Rosa Italiano Corso A Venerdi 09.30 - 10.30

CIAVARELLA Giovanna Lettere 1-2-3 A 1- 3 C Lunedi 10.30 - 11.30

COLELLA Madia Inglese Corso A-B - 1C Sabato 9.30 - 10.30DE CEGLIE Angela Inglese 2-3 /C Giovedi 9.30 - 10.30DE ORSI Lucia Matematica Corso C Lunedi 11.30 - 12.30MAZZARANO Giuseppe Sc. Motorie TUTTE LE CLASSI Sabato 11.30 - 12.30MOLA Francesco Sostegno 3C Giovedi 11.30 - 12.30MORELLI Stefania Matematica Corso B Martedi 11.30 - 12.30ROBLES Chiara Italiano 2C-3C Mercoledi 10.30 - 11.30ROBLES Stefania Tecnologia TUTTE LE CLASSI Sabato 10.30 - 11.30STEFANO Antonia Italiano 2A-2B Sabato 11.30 - 12.30TRIBUZIO Nicoletta Francese TUTTE LE CLASSI Giovedi 09.30 - 10.30VERGINE Francesco Musica TUTTE LE CLASSI Lunedi 11.30 - 12.30CIRILLO Antonio Pianoforte Corso A Mercoledi 18.00 – 19.00OTTOLINO Vito Chitarra Corso A Mercoledi 18.00 – 19.00PUNTILLO Nicola Clarinetto Corso A Mercoledi 18.00 – 19.00SAVINO Lonardo Violino Corso A Mercoledi 18.00 – 19.00

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Progettualità dell’Istituto:formazione dei docenti

ampliamento dell’offerta formativa

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FORMAZIONE DEI DOCENTIFORMAZIONE DEI DOCENTI

PON- B-7-FSE 2011-

193“INGLESE a…b…c…”

Corso di Inglese

Ministeriale L2

I LINCEI per una nuova didatticaScienze (S)Matematica (M)Formazione esterna

REGISTROELETTRONIC

OSICUREZZ

APON

DIDATEC

DO

CEN

TI P

ARTE

CIPA

NTI

ALL

E AT

TIVI

TÀ D

I FO

RMAZ

ION

E

SCUOLA dell’ INFANZIAParrilla Tutti i

docenti

SCUOLA PRIMARIAAngiuliG.Angiuli R.ArditoChiarappaDe TomaLaneraLotitoRamunniSampaolo

Angiuli G.ChiarappaLotito

Manzari (S)Perilli (M)

De Toma Del VecchioDifinoLorussoPinto

SCUOLA SECONDARIA di I GradoMorelliSalanitro(Coll.)

De Orsi (S)Morelli (M)

Tutti i docenti Tutti i docenti

E’ INOLTRE PREVISTA UNA GIORNATA INFORMATIVA SULLA DISOSTRUZIONE DELLE VIE AEREE IN ETA’ PEDIATRICA ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA PER TUTTI I DOCENTI INTERESSATI.

Descrizione dei Progetti di Istituto

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L’offerta formativa della nostra scuola si arricchisce di proposte e attività del tutto gratuite, attinenti a diversi ambiti culturali. Tali attività sono parte integrante dell’assetto curricolare e contribuiscono allo sviluppo di abilità e competenze, promuovendo la motivazione negli studenti e favorendo il manifestarsi di nuovi interessi.

Una scuola che ha a cuore la propria missione didattica, anche in accordo con le risorse del territorio, deve saper discernere la congruità dei progetti che propone come ampliamento dell’offerta formativa, rispetto a quanto declinato nel proprio progetto educativo. Talvolta le proposte possono essere attuate con la richiesta di una contribuzione integrativa da parte delle famiglie. Va precisato che i progetti presentati all’Istituto Comprensivo “N.Ronchi” di Cellamare (Bari), sia dal personale Docente che da Esperti e /o Associazioni esterne alla scuola, sono di anno in anno sottoposti ad una selezione da parte di una commissione di docenti (Funzioni Strumentali) che in accordo con la Dirigente Scolastica, vagliano la rispondenza di alcuni prerequisiti generali importanti per la successiva approvazione del Collegio dei Docenti. Questa operazione assicura che la scuola si è data delle regole di trasparenza che ritornano in termini di qualità dell’offerta formativa.

Risorse umane Costi Manifestazione/prodotto finale Numero di alunni destinatari Tempi

I progetti devono, inoltre, essere rispondenti ai criteri generali e specifici di seguito indicati e deliberati dal Collegio dei Docenti. CRITERI GENERALI E CONTINUATIVI:

A. Continuità educativa e didattica.B. Sviluppo dei linguaggi alternativi e trasversali alle discipline.C. Sviluppo e rafforzamento dell’identità culturale.

CRITERI SPECIFICI (inclusi nelle linee di indirizzo del POF):1. Imparare a vivere insieme.2. Tutti diversi, tutti uguali.3. Insieme nelle difficoltà.4. Imparare ad imparare.5. Metodologie attive e differenziate proposte didattiche.6. Scuola aperta.7. La valutazione.8. Orientamento.

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PROGETTI di Ampliamento Offerta FormativaPROGETTI di Ampliamento Offerta FormativaIn comune ai tre ordini di scuolaIn comune ai tre ordini di scuola

CONTINUITA’nCONTINUITA’nell’Istituto Comprensivo N. Ronchiell’Istituto Comprensivo N. RonchiTIPOLOGIA Laboratori didattici linguistico-matematici-espressivi

Gare del Sapere e del Saper Fare Progetti per la continuità

NOME PROGETTI CONTINUITA’ : STRADA FACENDO ORIENTAMENTO: FUTURO e DINTORNI OLIMPIADI del SAPERE

DESTINATARI Alunni delle classi quarta, quinta della scuola primaria, classi prime SSIGClassi quarte e quinta della primaria, classi prime e seconde SSIG Classe seconda e terza sez.A della scuola secondaria di I grado

OBIETTIVO Accompagnare e sostenere i ragazzi nella loro crescita individuale e nel passaggio da un percorso scolastico all’altro. Verificare le conoscenze acquisite

TEMPI Settembre - Dicembre 2013Maggio-Giugno 2014

PRODOTTI FINALI Presentazione dell’indirizzo musicale coro della scuolaSpettacolo teatrale La grammatica della fantasia (pagamento 4 euro/alunno)Premiazione delle classi meritevoli (Amm.ne Comune di Cellamare)

INSEGNANTI Tutti i docenti e docenti di strumento RISULTATO FINALE e valutazione sintetica

Soddisfazione ed entusiasmo da parte degli alunni e insegnanti

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TIPOLOGIA/Ambito

TITOLO(ev. costo)

DESTINATARI/Totale alunni

OBIETTIVO TEMPI di realizzazion

e

PRODOTTO FINALE

DOCENTI

SCUO

LA

Attività Motoria

DANZA SPORTIVA Sez. 4 e 5 anniTot. 95

Sviluppare abilità motorie e coordinamento

da Marzo a Maggio 2014

Saggio Ref.te: G.Petrosino Esp.esterno: A. Mitola

PSICOMOTRICITA’(12 euro/cad)

Sez. 3 anniTot. 53

Saggio Ref.te: Gassi MariaEsp.esterno: R. Amoruso

Valutazione sintetica: Soddisfacente. I bambini hanno seguito con entusiasmo le lezioni ed hanno imparato a

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DELL

’INFA

NZIA

memorizzare le canzoni con mimica gestuale.Imparare a

vivere insieme

TUTTI a TEATRO(25 euro/cad)

Sez.3 – 4 - 5anniTot. 148

Attività sulle emozioni

Dicembre 2013Maggio 2014

PINOCCHIODrammatizzazione

Ref.te: G.Petrosino Tutti i docentiEsp.esterno: R. Amoruso Ass. “ Primi Applausi”

Valutazione sintetica: Soddisfacente. I bambini hanno tutti partecipato attivamente.

SCUO

LA P

RIM

ARIA

Tutti diversi tutti uguali

GLI ANIMALI che CURANOPet terapy

Tutti i bambini con disabilità

Tot. 5

Divertimento e integrazione degli alunni.Sviluppo del senso di responsabilità e dell’autostima Miglioramento della comunicazione.

Gennaio - Aprile 2014

CD – Foto Ref.:Corrado FrancescaDocenti: Cosma Emanuela

Ardito MariaLo Vece FrancescaMola francesco

Esp.esterno :S. Colonna Ass.”LEDA IL CIGNO”

VERSO gli ALTRI Classe VBTot. 26

Maggiore capacità introspettiva e relazionale;funzione catartica e liberatoria di conflitti interiori;condivisione di emozioni e sostegno dei compagni.

Gennaio - Maggio 2014

Cartellone Ref.: Romanazzi RosalbaDocenti: Sportelli Sara

IN CAMMINO VERSO IL MONDO

Classe VBTot. 26

Rafforzamento dell’autonomia socio-personale.Costruzione d’identità e sviluppo di autostima.Rapportarsi con le figure adulte e saper chiedere informazioni.

Marzo-Maggio 2014

Riflessioni osservazioni sul campo

Ref.: R. RomanazziDocenti: Sportelli Sara Ardito Maria

Valutazione sintetica: Ottima. Partecipato con entusiasmo dai bambini. Continua progetti….

TIPOLOGIA/Ambito

TITOLO(ev. costo)

DESTINATARI/Totale alunni

OBIETTIVO TEMPI di realizzazione

PRODOTTO FINALE

DOCENTI

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SCUO

LA P

RIM

ARIA

METODOLOGIE ATTIVE e

DIFFERENZIATE PROPOSTE

DIDATTICHE

Coloramente(6 euro/cad)

Classi primeTot. 51

Il progetto didatticoha visto partecipi gli alunni per l’attività manipolativa della creta ed ha suscitato interesse.

Novembre-Dicembre 2013

Cartellone Ref.ti /esp: Rescina Viria Dell’università Emanuela

Miccardi EmanuelaDocenti: Casanova Rosaria

Fonte ChiarappaManzari FrancescaRamunni MiriamSampaolo FeliciaCorrado Francesca

Valutazione sintetica: Ottimo. Interessante per l’attività manipolativa.METODOLOGIE

ATTIVE e DIFFERENZIATE

PROPOSTE DIDATTICHE

Assistenza alle scuole per

l’individuazione precoce dei DSA

Classi seconde e terze

Tot. 133

Sospetto di diagnosi per DSA. L’osservazione in itinere dei casi individuati eeventualità di ripetere la prova per il prossimo anno.

Test svolti 9 -10 gennaio 2014

Risultati prove di screening

Ref: Cosma Emanuela Docenti: De Sario Angela

Di Turi FrancescaLorusso GiuseppinaTagarelli AngelaDifino Giovanna

Esp. esterno: Dott, Vito Clarizio

Valutazione sintetica: Ottima.METODOLOGIE

ATTIVE e DIFFERENZIATE

PROPOSTE DIDATTICHE

Educazione canora e musicale(5 euro/cad)

Classi terzeTot. 70

Fornire elementi basilari di musica.Avviare alla pratica strumentistica e alla scrittura musicale.Favorire l’attività manipolativa attraverso lacostruzione di semplici strumenti.Favorire la socializzazione.

Dal 27-02 al 19-05-2014

Mostra, saggio finale

Docenti: Lorusso Giuseppina

Difino GiovannaTagarelli Angela

Esp. esterno: Sign.ra Mariani FilomenaAss. culturale “Ambaradam”

Valutazione sintetica: Ottima. Continua progetti….

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TIPOLOGIA/Ambito

TITOLO(ev. costo)

DESTINATARI/Totale alunni

OBIETTIVO TEMPI di realizzazione

PRODOTTO FINALE

DOCENTI

SCUO

LA P

RIM

ARIA

IMPARARE a VIVERE INSIEME

A tutto campo(12 euro/cad)

Tutte le classiTot. 295

Sviluppare lo spirito di gruppo e senso di appartenenza. Favorire la pratica ludico-sportiva.

Febbraio - Giugno 2014

Manifestazione sportiva

Ref.: Del VecchioDocenti: Manzari Francesca

Sampaolo FeliciaFanelliLombardoLorusso

GiuseppinaDifino GiovannaAngiuli G.De TomaDituri ChiaraLotito Sportelli Sara

Esp.esterno : Laricchia Luigi

Valutazione sintetica: Ottima. Ha coinvolto tutti gli allievi. Continua progetti….

IMPARARE a VIVERE INSIEME

Danza sportivaA scuola

Progetto del Comitato

Regionale F.I.D.S (Federazione

Italiana Danza Sportiva)

Classi seconde, terze, quarte

Tot. 181

Sviluppare lo spirito di gruppo e senso di appartenenza.Favorire la coordinazione di schemi motori.

Novembre 2013Febbraio 2014

Manifestazione sportiva

Ref.: Del VecchioDocenti: Fanelli

LombardoLorussoDifinoAngiuli G.De TomaPinto

Esp.esterni: Anna Mitola Roberta Russo

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EDUCAZIONE alla

CITTADINANZA

Le giornate che importano

Giornata della memoria

SHOARappresentazione

*(4 euro/cad)

Classi quinteTot. 48

Ricordo e commemorazione delle vittime delle persecuzioni naziste -sterminio degli ebrei

29 Gennaio 2014

Spettacolo teatrale*

“L’attimo”

Docenti: tuttiEsp.esterni :

Ass.Culturale “Malalingua”

Valutazione sintetica: Entusiasmo e partecipazione dei bambini e docenti. Attenta partecipazione degli alunni.

TIPOLOGIA/Ambito

TITOLO(ev. costo)

DESTINATARI/Totale alunni

OBIETTIVO TEMPI di realizzazione

PRODOTTO FINALE

DOCENTI

SCUO

LA S

ECON

DARI

A di

I GR

ADO

IMPARARE a VIVERE INSIEME

Danza sportivaA scuola

Classi seconda e terza B

(TP)Tot. 41

Sviluppare lo spirito di gruppo e senso di appartenenza. Favorire la pratica ludico-sportiva.

3 Dicembre 201314 Aprile 2014

Manifestazione sportiva

Docenti: Stefano AntoniaVergine FrancescoBorrelli RacheleMorelli StefaniaEsp.esterni :

Anna MitolaRoberta Russo

Valutazione sintetica: Eccellente. CONTINUITA’ EDUCATIVA e

DIDATTICA

Piccoli musicisti crescono

Classi quinte primaria e classiII-III sez.A della

scuola secondaria di I

gradoTot. 95

Orientamento e scelta dell’indirizzo per la scuola secondaria di I grado.Partecipazione ad attività canore.Confronto ed esperienza con l’orchestra della secondaria.Conoscenza ed utilizzazione degli strumenti musicali.

4 Novembre 201310 Febbraio 2014

Saggio musicale Docenti: OttolinoCirilloPuntilloSavinoNovielliDituriLotitoNovielliCiccinelli

Valutazione sintetica: Gli alunni dei due ordini hanno partecipato con assiduità e interesse. Continua progetti….

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TIPOLOGIA/Ambito

TITOLO(ev. costo)

DESTINATARI/Totale alunni

OBIETTIVO TEMPI di realizzazione

PRODOTTO FINALE

DOCENTI

SCUO

LA S

ECON

DARI

A di

I GR

ADO

EDUCAZIONE STRADALE

Collaborazione con Enti e territorio

Noi e la strada Tutte le classiTot. 178

Educazione Stradale nella scuola.Conoscere e rispettare segnaletica stradale. Educare al corretto comportamento come pedoni di oggi e come autisti di domani.

Ottobre 2013 Febbraio 2014

Docenti: TuttiEsp.esterni : Polizia Municipale

IMPARARE a VIVERE INSIEME

Il Cantastorie Classi terzeTot. 65

Sportello psico-educativoAttività di ascolto e di sensibilizzazione sulle dipendenze.

Ottobre 2013Gennaio 2014

Premiazione della classe che ha espresso più motivazione

Docenti: tutti

Valutazione sintetica: Efficace. Interesse e coinvolgimento degli alunni. IMPARARE ad

IMPARAREProgetto Lettura Classi prime e

terzeTot.112

Educare alla lettura. Comprendere i testi narrativi.Lettura di due testi di narrativa:- Storie con le

code e con le ali (cl.prime)

- Il principe delle Murge (cl. terze)

Ottobre 2013Maggio 2014

Incontro in auditorium con

l’autriceA. Baccelliere

A.

Tutti i docenti di Italiano

Valutazione sintetica: Gli alunni dei due ordini hanno partecipato con assiduità e interesse. Continua progetti….

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TIPOLOGIA/Ambito

TITOLO(ev. costo)

DESTINATARI/Totale alunni

OBIETTIVO TEMPI di realizzazione

PRODOTTO FINALE

DOCENTISC

UOLA

SEC

ONDA

RIA

di I

GRAD

O

EDUCAZIONE alla

CITTADINANZALe giornate che

importano

Giornata della memoria

SHOARappresentazione

*(4 euro/cad)

Classi seconde e terze

Tot. 131

Classi primeTot. 47

Ricordo e commemorazione delle vittime delle persecuzioni naziste - sterminio degli ebrei

29 Gennaio 2014

Spettacolo teatrale*“L’amico ritrovato” Docenti: tutti

Esp.esterni : Ass.Culturale “Malalingua”Spettacolo

teatrale*“L’attimo”

Giornata della donnaProiezione di film* (2 euro/cad)

Tutte le classiTot. 178

Celebrazione delle conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne.

8 marzo 2014Cineforum*

“La bicicletta verde”

Docenti: tuttiEsp.esterni :

Ass. culturale”Il Nuovo Fantarca”

Giornata della legalitàRappresentazione

* (4 euro/cad)

Ricordo e commemorazione delle vittime delle stragi. Crescere insieme nella cultura della Legalità.

23 Maggio 2014

Spettacolo teatrale*

“Il sogno di Peppino.

Attualizzare Impastato”

Docenti: tuttiEsp.esterni :

Ass.Culturale “Gli Alchemici”

IMPARARE a VIVERE INSIEME

Continuità didattica

Coro Classi quinte primaria e classiSeconde e terze

della scuola secondaria di I

grado

Educare a risolvere una situazione problematica. La peculiare capacità dell’esperienza corale di calare lo studente nella doppia veste di fruitore e di esecutore costituisce la grande valenza educativa.

Ottobre Dicembre

2013

Concerto diNatale

Docenti di strumento

Valutazione sintetica: Elevata partecipazione e interesse.

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Attività curricolari di CONTINUITA’ e ORIENTAMENTO

Il “cuore” del nostro Istituto è rappresentato dalla Continuità didattica: l’orientamento diventa un aspetto educativo e informativo fondamentale. Per accompagnare i nostri ragazzi nella loro crescita, si organizzano attività e incontri dentro la scuola e fuori di essa.

CONTINUITA’CONTINUITA’ mirata a stabilire rapporti continuativi tra la Scuola Secondaria di I°Grado e la Scuola primaria. Le attività che fanno capo al progetto, permettono uno scambio significativo di esperienze tra gli insegnanti ed è, inoltre, un valido strumento per la conoscenza degli alunni in ingresso e per organizzare in modo proficuo il passaggio da un ordine di scuola all’altro.

Obiettivi in generale

 Acquisire informazioni sugli alunni in ingresso  Fornire una conoscenza concreta della nostra Scuola ai futuri utenti  Fornire informazioni sull’Offerta formativa della Scuola ai genitori

ORIENTAMENTOORIENTAMENTO Orientare significa guidare il ragazzo nel difficile compito di acquisire una conoscenza di se stesso, delle proprie capacità e dei propri limiti, delle proprie aspirazioni; in tal senso l’attività di orientamento viene svolta nel corso del triennio all’interno di tutte le discipline e, nell’ultimo anno, si concretizza nella scelta del percorso da effettuare nella scuola superiore. Gli interventi in classe sono finalizzati a far acquisire ai ragazzi una maggiore e più critica conoscenza di se stessi, delle proprie caratteristiche e attitudini (sia a livello personale sia sul piano scolastico) e dei propri limiti.

Obiettivi in generale

 Approfondire la conoscenza di se stessi, delle proprie abilità, delle proprie aspirazioni

 Indicare ai ragazzi criteri adeguati per una scelta consapevole  Fornire informazioni sulla nuova normativa  Fornire informazioni sulle nuove  tipologie scolastiche  Consentire una conoscenza diretta di alcune scuole superiori  Informare e supportare i genitori

Queste attività curricolari confluiscono in un unico progetto di seguito dettagliatamente descritto.

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Progetto ORIENTAMENTO

PREMESSAL’orientamento come modalità educativa permanente e trasversale che attraversa tutti gli ordini di scuola e tutte le discipline, investe il processo di crescita globale della persona e si estende lungo tutto l’arco della vita, è connaturata alla nostra Scuola trattandosi essa di un Istituto Comprensivo.Tale dimensione educativa deve essere presente in maniera consapevole sin dall’avvio del processo formativo e in particolare dalla Scuola Primaria. L’intervento precoce e consapevole da parte del docente di scuola primaria può contribuire a prevenire gli insuccessi e fornire gli strumenti necessari per auto-orientarsi e proseguire il cammino di crescita della persona. La scuola primaria, infatti, rimane la fase più delicata nell’ambito del processo di crescita e maturazione della persona. Studi e ricerche hanno abbondantemente dimostrato che, in questa fase di vita, motivazione all’apprendere e competenze di base si strutturano in maniera pressoché definitiva. Gli episodi di dispersione e di abbandono che si verificano nel periodo dell’adolescenza hanno radici e cause spesso riconducibili a una infausta esperienza scolastica nella scuola primaria. La Scuola Secondaria di I grado costituisce uno snodo importante per la scelta di tutti i percorsi scolastici e formativi. In essa si pongono le basi per lo sviluppo delle competenze fondamentali di tipo generale che ciascuno dovrebbe poter acquisire entro il sedicesimo anno di età; in essa si pongono le basi di quelle che saranno le future scelte lavorative che alunno-adulto dovrà compiere. Il concetto chiave è l’orientamento come processo formativo permanente: ecco perché è molto riduttivo collocare le attività orientative solo nella fase di passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado. L’orientamento, essendo collegato alla formazione globale della persona e alla sviluppo della sua identità, deve attraversare ogni ordine e grado e interessare ogni disciplina. Proprio le discipline devono esser considerate come le risorse più adatte per dotare i giovani di capacità spendibili nel loro processo di auto-orientamento, guidandoli ad imparare non le discipline ma con le discipline.Per questo motivo la nostra scuola si è dotata non solo di un Curricolo delle discipline ma sta attualmente approntando un Curricolo per competenze trasversali con lo scopo di accompagnare la formazione e l’educazione dell’allievo in modo organico e graduale, rendendolo consapevole lungo tutto il suo percorso scolastico delle conoscenze, capacità e atteggiamenti che ha maturato e lo caratterizzano, aiutandolo quindi nella scelta della scuola secondaria ma anche nella scelta della futura attività lavorativa.

COMPETENZE ORIENTATIVEA ogni persona, durante il percorso di crescita, maturazione e formazione, deve essere offerta l’opportunità di costruirsi delle competenze orientative, e di sviluppare una progettualità personale sulla quale innescare scelte ragionate e consapevoli in ogni momento della vita.

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67La nostra società si caratterizza sempre più per l’effimero e il transitorio, lo scenario di quella che è stata definita la “generazione Tuareg” (così denominata in riferimento al deserto delle certezze come scenario plausibile per il futuro) è ormai uno scenario di riferimento obbligato per le famiglie e per la comunità civile che vive con un carico di “paura” nuovo le prospettive del futuro.Porre al centro la persona e la realizzazione del suo progetto di vita in tutto l’arco formativo implica lo sviluppo di specifiche competenze orientative, cioè l’insieme di caratteristiche, abilità, atteggiamenti, motivazioni necessarie alla persona per affrontare qualunque compito o situazione in ogni momento della vita e per inserirsi in modo creativo e critico nella società in trasformazione.Le più importanti competenze orientative (che attengono a tutti i docenti di ogni ordine e grado e di ogni disciplina) che la nostra azione educativa mirerà a strutturare nell’allievo sono le seguenti:1. Capacità di attivarsi di fronte a un compito/problema, di agire in una

situazione complessa.2. Capacità di confrontarsi con gli altri, allargando il proprio punto di vista.3. Capacità di lavorare con gli altri e per gli altri.4. Capacità di pianificare azioni, analizzando gli elementi del problema o della

situazione e di valutare risultati e conseguenze delle strategie messe in atto.5. Capacità di rompere continuamente gli schemi utilizzando l’immaginazione

speculativa.OBIETTIVI GENERALI1. Far sentire lo studente soggetto del suo percorso di apprendimento.2. Consentire una realistica immagine di sé.3. Acquisire un equilibrato sentimento di autostima.4. Sviluppare il desiderio di sapere e la decisione di imparare.5. Creare occasioni per riflettere dinamicamente sul sé.6. Consentire sempre spazi di autoformazione.7. Sviluppare spirito di iniziativa, essere in grado di intraprendere vie nuove

rispetto a quelle tradizionalmente battute.8. Acquisire flessibilità di pensiero ed elasticità mentale.9. Sviluppare una “volontà di cambiamento”, con la sensazione di possedere

“un potere di fare”. ATTIVITÀ ORIENTATIVENell’ottica del lifelong learning, la nostra didattica orientativa e laboratoriale prevederà situazioni e attività che consentano ai ragazzi di: Soddisfare i bisogni di base, cioè di sicurezza, stima, appartenenza,

autonomia e realizzazione attraverso la creazione di un ambiente accogliente e rassicurante in cui ognuno possa sentirsi parte di un gruppo, senza sentirsi in difficoltà. Servono a questo scopo sia i lavori di gruppo, sia le situazioni informali di confronto e di libera espressione di idee e sentimenti ( ad es. le attività espressive e creative).

Capire se stessi e la loro età attraverso attività specifiche di riflessione e di discussione individuale o di gruppo su argomenti che coinvolgono tutti gli aspetti della vita dei ragazzi e non solo quello scolastico. Utili saranno allo scopo la visione di films che hanno adolescenti come protagonisti oppure l’analisi di testi letterari narrativi quali la lettera , il diario, che si prestano a “confidare” stati d’animo, rapporti interpersonali, valori come l’amicizia e rapporto con il mondo degli adulti.

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68 Percepire la possibilità di raggiungere obiettivi personali ovvero

rendere consapevoli i ragazzi, attraverso esempi concreti e attività laboratoriali, che stanno imparando qualcosa di significativo per se stessi, che alcune competenze relative a determinate materie possono esser utili per soddisfare e raggiungere obiettivi personali.

Dimostrare il loro valore e rinforzare l’autostima intesa come giusto valore che si dà a se stessi. Bisogna quindi innanzitutto attenuare atteggiamenti di ipercriticismo o all’opposto di onnipotenza per aiutare il ragazzo ad acquisire un equilibrato sentimento di autostima. Ad esempio si potrebbe proporre l’alunno come “esperto” di un determinato argomento, verso cui nutre un particolare interesse (un hobby, un’esperienza scolastica o extrascolastica, un’attività sportiva) e metterlo in grado di comunicare agli altri quello che ha appreso.

Sentirsi capaci di gestire le situazioni per raggiungere i risultati desiderati, assegnare quindi all’alunno compiti a difficoltà graduale e crescente, dichiarando con chiarezza lo scopo da raggiungere, suggerendo i metodi per affrontare le difficoltà al fine di superare l’idea che per riuscire bene in una materia bisogna “esserci portati”.

Essere consapevoli della responsabilità personale nel determinare il successo o l’insuccesso. E’ molto importante capire come i ragazzi reagiscono di fronte ad un successo/insuccesso, cioè se essi lo attribuiscono al proprio impegno/colpa, allora è prevalente un sentimento di fiducia verso le proprie capacità , ma se lo attribuiscono al caso/all’essere inadeguati, essi si sentiranno incapaci di cambiare le situazioni e raggiungere il successo. Anche in questo caso è necessario rendere consapevole l’alunno innanzitutto di come valuta il suo operato e se necessario potenziare l’autostima , quindi spiegare l’errore o i motivi per cui ha sbagliato. In una attività di laboratorio diventa ovviamente più facile cogliere e correggere la fase del processo in cui si è compiuto l’errore e ricalibrare l’intervento.

Comprendere l’influenza delle emozioni sulle prestazioni scolastiche. Per aiutare gli studenti nella gestione delle emozioni si proporranno attività che li aiutino a leggere i loro stati emotivi oppure creare occasioni per parlare di come l’ansia o il timore rendano inadeguate le prestazioni scolastiche. Bisogna suggerire loro strategie per il controllo dell’ansia da prestazione, allenarli a porsi obiettivi raggiungibili e strategie cognitive adatte ai diversi compiti che si è chiamati a svolgere.

Informarsi sui differenti tipi di scuole presenti sul territorio ma anche sui futuri sbocchi lavorativi, attraverso incontri informativi con i docenti delle scuole superiori, stage da tenersi presso le scuole di secondo grado o attività laboratoriali condotte da docenti di istituti superiori presso la nostra scuola.

DURATA DEL PROGETTO Il progetto sarà articolato in diverse fasi distribuite lungo l’arco del triennio della Scuola Secondaria di I grado:Classi Prime1. Formazione delle Classi sulla scorta della Valutazione delle Competenze in

uscita degli alunni della scuola primaria.2. Open Day ovvero incontro tra genitori e alunni di scuola primaria e docenti

di scuola secondaria di primo grado per la presentazione del POF e la visita guidata nella scuola.

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693. Accoglienza attraverso la realizzazione di attività che si svolgeranno i primi

giorni di scuola nella scuola secondaria.4. Prove d’Ingresso in entrata al fine della valutazione delle competenze

trasversali e disciplinari.5. Continuità ovvero progettazione di percorsi motorio, musicale, artistico per

avvicinare gli allievi dei due diversi gradi di scuola e di attività (da svolgere durante l’anno) per consentire agli alunni della scuola primaria di conoscere i docenti e gli ambienti della scuola secondaria.

6. Conduzione di Piste di Riflessione:- conoscenza di sé; - metodo di lavoro;- conoscenza del contesto scolastico; - conoscenza dell’ambiente.

Classi Seconde1. Conduzione di Piste di Riflessione:

- essere sé stessi/essere in gruppo; - metodo di studio;- conoscenza dell’ambiente;- informa-giovani.

Classi Terze1. Conduzione di Piste di Riflessione:

- conoscenza di sè; - informa-giovani;- autorientamento.

2. Valutazione delle Competenze Trasversali e Disciplinari attraverso la somministrazione di prove di verifica.

3. Stesura collegiale del Consiglio Orientativo individuale per ogni alunno frequentante la classe terza attestante:- eventuali attitudini dimostrate dai ragazzi nel corso del triennio; - interessi da essi manifestati e rilevati anche attraverso specifici test;- livelli di apprendimento, di attenzione e concentrazione, di motivazione

allo studio e di acquisizione di un metodo di studio;- aspettative dichiarate dall’alunno in ambito scolastico e lavorativo.

COLLABORAZIONIAffinché i figli siano padroni delle proprie scelte, la famiglia insieme alla scuola devono aiutarli a conoscere se stessi e renderli capaci di individuare tanto le proprie esigenze quanto le proprie attitudini lavorative. Pertanto è indispensabile costruire “un’alleanza educativa” famiglia-scuola.Inoltre fondamentale appare la capacità di fare rete e sviluppare attività di cooperazione tra insegnanti della stessa scuola e tra docenti di scuole appartenenti a diversi ordini di scuole. Si progetteranno, quindi, forme di cooperazione con i docenti delle scuole superiori al fine di organizzare visite guidate presso gli istituti, stage e attività di laboratorio, incontri informativi docenti scuole superiori- genitori- alunni.E’ altresì importante stabilire rapporti di collaborazione con il mondo del lavoro, con le aziende e gli ordini professionali, a questo scopo si promuoverà ogni attività informativa sulle diverse possibilità occupazionali che il territorio offre.

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PON

Sintesi dei Risultati dell’AUTODIAGNOSI di IstitutoNome della Sezione Punti di Debolezza Priorità

Personale Scolastico

Attività di potenziamento per valorizzare le eccellenze. 1

Partecipazione degli insegnanti ad attività di formazione nelle metodologie didattiche.

3

Partecipazione degli insegnanti ad attività di studio e ricerca. 2

Studenti

Livelli di apprendimento nella lingua italiana. 1

Livelli di apprendimento in matematica. 2

Livelli di apprendimento nella lingua straniera. 3

Strutture e Infrastrutture Dotazioni dei laboratori

multimediali/informatica. 1

Ambienti di lavoro per gli insegnanti. 3

Spazi attrezzati per attività di formazione e aggiornamento del

2

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personale.

Rapporti della Scuola con le Famiglie e il Territorio

Partecipazione delle famiglie ai processi educativi e formativi. 3

Attività in rete con altre istituzioni scolastiche. 1

Attività di collaborazione con Università, Enti di ricerca e di formazione

2

PROGETTI PON

Progetti FSE “Competenze per lo sviluppo”autorizzati per l’annualità 2013 - 2014

Obiettivo/Azione TITOLO dei PROGETTI Destinatari

B-7-FSE-2011-193 INGLESE a…b…c… Docenti e personale ATA

C-1-FSE-2013-315 Have fun with english Alunni Classi IV Scuola primaria

C-1-FSE-2013-315 Esprimersi con le parole e non solo

Alunni Classi V Scuola primaria

C-1-FSE-2013-315 Scrivere per creare Alunni Classi V Scuola primaria

C-1-FSE-2013-315 Lector in fabula Alunni Classi I Sc. Sec. I°C-1-FSE-2013-315 Emozioni tra le righe Alunni Classi II Sc. Sec. I°C-1-FSE-2013-315 Come Galileo Alunni Classi I Sc. Sec. I°C-1-FSE-2013-315 Logicando Alunni Classi II Sc. Sec. I°

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VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONEATTIVITA’ VARIE

per ampliamento offerta formativa

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VISITE GUIDATE E VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONEVIAGGI D’ISTRUZIONETipologia Meta/ titolo DESTINATARI/

Totale alunni OBIETTIVO Data Docenti Costo/alunno

SCUO

LA d

ell’

INFA

NZIA

RAPPORTI con ENTI e

TERRITORIO

Uscita didatticaOleificio

“Di Gioia” Cellamare

Sez. B-F-G

Alunni 5 anni

Tot. 60

Stimolare un rapporto sinergico

con il territorio.Far conoscere le

realtà locali13 Dicembre 2013

Docenti: IacobbeSaulle BiancoLilloPetrosinoColucci

/

SPETTACOLISPETTACOLIATTIVITÀ LUDICHE

SpettacoloIl mago a scuola

SaloneScuola Infanzia

Tutte le sezioni

Tot. 165

LinguaggiCreatività

Espressione

28 Febbraio 2014 Docenti :PetrosinoColucciBiancoLilloIacobbeSaulleLaricchiaServidioGassiSavinoDell’AcquaIaffaldanoBuxSoloneMilone

3 euro

VISITE GUIDATE E VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONEVIAGGI D’ISTRUZIONEIstituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi “ - Cellamare (Bari)

Anno Scolastico 2013/2014

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Istituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi “ - Cellamare (Bari)Anno Scolastico 2013/2014

Tipologia Meta/ titolo

DESTINATARI/Totale alunni OBIETTIVO Data Docenti Costo/alunno

SCUO

LA P

RIM

ARIA

RAPPORTI con ENTI e TERRITORIO

Uscite didattiche

Il viaggio delle

tartarughePolicoro

(MT)

Classi quarte sez. A-B-C

Tot. 62 Stimolare un rapporto sinergico

con il territorio.

8 Maggio 2014Angiuli G.Perilli, Lanera, DeToma

8,50 euro

14 Aprile 2014

Di Fino,Pinto,Lorusso, Perilli,Tagarelli. /

Torrefazione “Quarta” Lecce

Classi Terze sez. A-B-C

Tot. 62

Viaggi d’istruzione Scavi di Ercolano

Classi quinteTot. 70

Promuovere la conoscenza della storia e geografia.

23 Maggio 2014Lotito, Di Turi Chiara, Novielli, Ramunni, Sportelli, Ardito, Romanazzi

19,00 euro

SPETTACOLISPETTACOLIATTIVITÀ LUDICHE

SpettacoloIl mago a scuola

SaloneScuola Infanzia

Classi primeSez. A-B-C

Tot. 52

LinguaggiCreatività

Espressione27 Febbraio 2014

Casanova, CorradoChiarappa, ManzariSampaolo, Ramunni

3 euro

FILMFILM

CINEFORUMErnest e Celestine

Auditorium SSIG

Classi prime, seconde e terze

Sez. A-B-CTot. 176

LinguaggiCreatività

Espressione

17 Marzo 2014(diversi turni)

Tutti 1,50 euro

Il sole dentro Auditorium SSIG

Classi quarteSez. A e B

Tot. 42

LinguaggiCreatività

Espressione

18 Marzo 2014 Angiuli G. Perilli,Lanera

1,50 euro

Tipologia Meta/ titolo

DESTINATARI/

Totale alunni

OBIETTIVO Data Docenti Costo/alunno

SCUO

LA S

ECON

DARI

A di

I GR

ADO

RAPPORTI con ENTI e TERRITORIO

Viaggi d’istruzione

I castelli federiciani in Puglia

Classi prime e seconde Tot. 113 Stimolare un

rapporto sinergico con il

territorio.

29 Aprile 2014 Ciavarella, Cardascia, Robles C., Vergine, Stefano

17,00 euro

24 Aprile 2014

Cervino, De Orsi, Cirillo, Tribuzio

17,00 euroParco dei briganti

Santeramo in Colle

Classi Terze Tot. 65

LABORATORILABORATORISCIENZEIl Planetario

Palestra scuola

Tutte le classiTot. 178 Favorire lo studio

delle ScienzeMarzo 2014 Secondo l’orario di

servizio4,50 euro

IMPARARE a VIVERE INSIEME

Continuità didattica

Auditorium“La

musica: colonna sonora della

nostra vita”

Tutte le classiTot. 178

Favorire lo studio della musica

Giugno 2014

Vergine Francesco

/

FILMFILMCINEFORUMIl cielo d’ottobre

Auditorium SSIG

Classi TerzeTot. 65

Favorire l’accoglienza delle classi in

ingresso

Ottobre 2014 TuttiSecondo l’orario di servizio

/Wall -e Classi seconde

Tot. 66Ember: il mistero della città della luce

Tutte le classi Sviluppare la tematica d’istituto: VERSO IL FUTUROAffettività, sentimenti e l’adolescenza

Bianca come il latte, rossa come il sangue

Auditorium SSIG

Classi seconde e terze

Tot. 2,50 euro(a cura dell’ass.

Fantarca)

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I CONCERTI

“CONCERTO di NATALE”

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La peculiare capacità dell’esperienza corale di calare lo studente nella doppia veste di fruitore e di esecutore costituisce la grande valenza educativa, oltre che sociale e culturale, del progetto. Il corista può, infatti, rendere la sua parte di canto solo dopo averne compreso l’architettura d’insieme, costretto non solo ad affinare le sue capacità di lettura della durata e dell’altezza del suono, ma anche ad avvicinarsi alla sostanza espressiva della musica, utilizzando uno strumento, la voce, a lui tanto familiare.Il percorso mira al coinvolgimento degli alunni delle scuole Primaria e Secondaria di I Grado con ricadute oggettive in merito ad una logica di continuità educativa e didattica. Saranno sviluppati i linguaggi socio-culturali racchiusi nella tradizione musicale natalizia in quanto motore di identità culturale unificante e di esperienza espressiva e valoriale.Pertanto, il progetto ben si articola tra i seguenti criteri specifici:- imparare a vivere insieme, tutti uguali nella diversità, una esperienza

formativa il cui feedback è oggettivo, osservabile ma anche coinvolgente;- saper affrontare insieme una situazione impegnativa e difficoltosa quale il

Concerto finale. Infatti, la valutazione del progetto, sarà esplicitata, con effetto immediato e contestuale, dalla performance del Coro Natalizio.Si sottolinea l’importanza del “Concerto di Natale” ai fini della ricaduta della immagine della Scuola nella comunità e nel territorio di appartenenza.

“CONCERTO di FINE ANNO”

Il saggio di fine anno dell’indirizzo musicale del nostro Istituto, ha teso a valorizzare il cuore del substrato storico sul quale insiste la realtà scolastica.L’orchestra della scuola e gli alunni solisti si sono esibiti in una cornice sorprendente: la piazza antistante il Castello di Cellamare dei principi Caracciolo.M. Pasculli Ferrara nel suo studio sui rapporti tra Napoli e la Puglia, e sull'influenza della cultura napoletana sulla nostra regione nota che: "la nobiltà che è grande promotrice di arte, vuole i suoi palazzi tutti egualmente decorati, secondo la solita parata ufficiale, sia il palazzo di Napoli, sia il palazzo che a noi può sembrare sperduto in un paesino”.Crediamo perciò che la scuola possa ma anche deve valorizzare e interagire con i luoghi su cui insiste.La presenza della Dirigente Scolastica insieme a quella partecipata delle Autorità Comunali, dei Cittadini, dei Docenti e degli alunni degli altri indirizzi, permette di esprimere una nota valoriale aggiunta a questo evento.

“La musica: colonna sonora della nostra vita” Un’attività corale che ha visto impegnati gli alunni di tutte le classi, quindi di valenza trasversale, in una manifestazione canora guidati dall’insegnante di

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musica, a chiusura dell’anno scolastico. Gli alunni della scuola secondaria di I grado si sono esibiti nell’auditorium in Giugno 2014.

Coordinamento delle Problematiche:alunni diversamente abili

svantaggio

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HANDICAP E SVANTAGGIO

L' I.C.S.  " N.RONCHI" si pone come una scuola che supporta la "diversità" e garantisce la piena  integrazione degli studenti diversamente abili. L’offerta formativa della scuola propone a tutti gli studenti adeguati strumenti di crescita basandosi su principi fondamentali :

rispetto dei diversi tempi di apprendimento individualizzazione degli interventi sostegno allo studio coordinamento e flessibilità degli interventi.

Tra gli studenti diversamente abili presenti, non ci sono casi con particolari gravità, la maggior parte, però presenta disturbi di attenzione, di comportamento, di iperattività, di aggressività, di relazione affettiva e dell’apprendimento sia specifici che aspecifici.L’inserimento e l’integrazione degli alunni diversamente abili costituisce un vantaggio per tutti, sia per chi ha difficoltà particolari, sia per gli altri che imparano comportamenti e valori preziosi, dando un contributo fondamentale alla maturazione civile della società e alla crescita di migliori opportunità di vita e di inserimento sociale e professionale dei soggetti più deboli.Gli insegnanti concordano sul valore del lavoro di squadra nel rendere l’integrazione utile allo studente e operano su aspetti fondamentali :DIDATTICI, che permettono agli alunni disabili di avere una parte attiva nelle attività educative;SOCIALI, che permettono allo studente di rimanere coinvolto in attività con i compagni, mettendo in atto un comportamento adeguato al contesto in cui viene espresso ed aumentando la probabilità dell’emissione di comportamenti adeguati in altre situazioni al di fuori di quelle scolastiche.PARALLELI, che consistono nel far praticare allo studente attività individualizzate all’interno della classe.

FINALITÀ GENERALI1. Favorire una reale ed efficace inclusione nel contesto scolastico attraverso la

condivisione da parte di tutti gli operatori impegnati nelle diverse esperienze. 2. Potenziare le capacità personali di ogni studente.

Un aspetto, particolarmente importante per un corretto ed equilibrato processo educativo e d’apprendimento, è l’attenzione alla realtà extrascolastica, il cui rapporto comunicativo sarà particolarmente considerato e favorito.

OBIETTIVI SPECIFICI- Consolidare la coscienza del proprio sé.- Potenziare l’autostima e la percezione positiva di sé.- Sviluppare le conoscenze spaziali e le capacità di orientamento nello spazio.- Sviluppare le conoscenze temporali e le capacità di orientamento nel tempo.- Promuovere l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggi.- Potenziare le autonomie personali.- Promuovere la relazionalità individuale e l’inclusione nel gruppo dei pari.- Promuovere azioni contestualizzate sia in ambito scolastico che extrascolastico.

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METODOLOGIALa metodologia verte su cinque aspetti fondamentali:a. La responsabilità organizzativa : con questo fattore si vuole intendere che la scuola, là

dove è in atto l’integrazione, attuerà tutte le procedure possibili per rimuovere gli ostacoli di natura architettonica, adattare gli orari di lezione, la composizione del gruppo classe, ecc.

b. La presenza di risorse aggiuntive : oltre la comune dotazione di insegnanti curricolari e di sostegno, in funzione dei bisogni educativi specifici dell’allievo in situazione di handicap, nella classe possono intervenire  anche operatori con professionalità diverse da quella docente.

c. La cooperazione scuola-famiglia : la partecipazione attiva delle famiglie con le quali si condividono processi decisionali e scelte operative.

d. Il coinvolgimento diretto del Dirigente scolastico: l’integrazione non viene delegata ma seguita personalmente dal Dirigente Scolastico.

e. Comportamento cooperativo tra gli insegnanti di sostegno e curricolari : non vi è l’esercizio della delega e gli insegnanti operano come gruppo di conduzione della classe.

MODIFICHE ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHESi mantiene un collegamento tematico tra l’attività didattica della classe e l’insegnamento individualizzato; il grado di partecipazione varia.Adattamenti didattici: sono diretti a raggiungere la partecipazione attiva e sociale in classe e a fornire insegnamento sugli obiettivi di apprendimento individualizzati.Strategie di partecipazione sociale: mirano a mantenere la connessione con il gruppo tramite la partecipazione sociale, anche senza una partecipazione didattica attiva.Attività parallele: permettono all’insegnante specializzato di svolgere un’azione di collegamento tra l’alunno disabile e la classe mentre lo studente lavora individualmente, garantendo comunque una connessione con le attività del gruppo-classe anche quando la sua partecipazione sociale è minima.- Lo studente disabile svolge la stessa attività dei compagni, ma con metodi, obiettivi, criteri e/o con materiali modificati.- L’attività viene programmata e fatta realizzare grazie al concorso dell’insegnante specializzato e di quello curricolare.- Lo studente disabile svolge la stessa attività dei compagni con materiali uguali o adattati.- Non è necessaria la presenza del docente specializzato.- Lo studente disabile svolge un’attività diversa, ma su un argomento connesso a quello trattato

nella lezione per la classe.- Le attività sono progettate e condotte dall’insegnante specializzato.- Lo studente disabile svolge un’attività diversa, ma su un argomento connesso a quello trattato

nella lezione per la classe.- Le attività sono progettate e condotte dall’insegnante specializzato.           L’azione dei Progetti d’Istituto  mira a rafforzare l’integrazione degli studenti portatori di handicap favorendo il loro inserimento in un clima relazionale accogliente e sereno, fattore ineludibile per un’equilibrata ed armonica crescita e per un efficace sviluppo della personalità; inoltre è rivolto allo sviluppo delle potenzialità individuali di ciascun alunno con difficoltà di apprendimento. Il progetto di “Pet Terapy”anche per l’A.S. 2013/2014 viene riproposto.

Il progetto“Pet Terapy: gli animali che curano” è rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia, scuola primaria e ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado.Numerose ricerche, condotte negli Stati Uniti e in Europa, sostengono la fondamentale importanza educativa che la relazione con un animale può avere nella crescita del bambino.Nel valutare i contenuti pedagogici e di sostegno della referenza animale, si è potuto dimostrare, in modo inequivocabile, l’effetto positivo su bambini, che presentavano difficoltà d’apprendimento e di comunicazione, con problemi di inserimento o disturbi di ordine psicologico.Grazie a esperienze di interazione guidata con l’animale si può:· accrescere l’autostima,· motivare le pulsioni relazionali,

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· diminuire gli stati di paura, ansia e depressione,· arricchire il vocabolario e il lessico,· dare un sostegno nelle “crisi di passaggio”,· aumentare la curiosità e l’entusiasmo.Oggi, vi è un consenso generale sulla necessità di attivare all’interno delle scuole, di ogni ordine e grado e nei centri di aggregazione ed educazione giovanili, specifici corsi dedicati al rapporto con gli animali.Punto focale di tale approccio è l’interazione relazionale, ossia l’incontro tra due soggetti: l’animale e l’uomo e la situazione dialogica che si viene ad instaurare tra di loro.In Zooantropologia applicata, all’animale viene riconosciuto un ruolo assolutamente attivo, diventa il partner relazionale dell’uomo, partecipando all’interazione non più solo come stimolo, ma come controparte capace di (ri)dare qualcosa e quindi di modificare lo stato originario dell’altro.In base a questa visione, l’animale è capace, all’interno del processo relazionale, di agire soggettivamente e attivamente, modificando l’uomo nelle sue rappresentazioni mentali e nei suoi stati emozionali.Sulla base dei dettami di Zooantropologia, l’equipe operativa struttura e attiva degli interventi, che superano l’approccio per cui l’animale è strumento e oggetto, capace di far scaturire determinate reazioni; diviene, invece, fulcro il dialogo intersoggettivo, che si viene a instaurare tra i due: il pet ed il bambino.

Idea progettualeIl progetto si pone l’obiettivo di proporre una serie di attività ludiche e ricreative basate sulla relazione bambino – animale, favorendo la socializzazione, la componente dialogica e la consapevolezza di “ essere capaci di fare”.Sul piano pedagogico, la referenza animale può costituire uno strumento formidabile sia per la possibilità di trasmettere nozioni difficili da apprendere, sia per le strategie educative, che permette di mettere in campo a livello d’interazione, cooperazione e relazione.Le valenze educative della referenza animale coinvolgono diverse aree dallo sviluppo cognitivo all’educazione dell’affettività; dalle capacità sensoriali alla somato-motricità; dalla formazione identitaria alla capacità di comunicare con gli altri.Da un punto di vista più strettamente didattico l’interazione con l’animale migliora nel bambino :· la partecipazione alla vita scolastica,· l’integrazione nel gruppo classe,· l'interesse verso l’apprendimento e le dinamiche relazionali docente-discente,· la partecipazione ai gruppi di lavoro,· l’integrazione tra la vita famigliare e la vita scolastica.

Obiettivi generaliL’obiettivo generale che ci poniamo è di tipo affettivo – relazionale; l’alterità animale ha la straordinarietà di far sperimentare emozioni di empatia e proiezione verso l’altro.In linea generale ci si propone di:· migliorare l’ambito della fantasia e della tendenza a valutare positivamente la

diversità,· diminuire la propensione alla diffidenza,· rafforzare l’ambito empatico,· insegnare lo scambio dei turni,· sviluppo dell’autostima, responsabilità, fiducia, autogestione, cura personale,· riduzione dell’aggressività,· rafforzare le capacità partecipative, l’autocontrollo e la capacità di coordinamento

sensomotoria.

Metodologia d’interventoLe azioni d’ intervento si articoleranno nelle seguenti fasi:- Sopralluogo da parte dell’equipe di lavoro per l’individuazione del sito più idoneo alla realizzazione del progetto;

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- Incontro conoscitivo e di confronto con il/la responsabile della struttura per procedere all’individuazione dei fruitori e all’anamnesi, se necessaria, di casi particolari .- Conoscenza di eventuali operatori di supporto;- Conduzione delle attività di Pet Therapy: gli incontri, a cadenza mono-settimanale, hanno una durata di 60 minuti per gruppo;- All’inizio del progetto viene redatta una scheda in cui sono stabiliti gli obiettivi che si vogliono raggiungere, al termine del progetto verrà stilata una relazione finale che verifica il raggiungimento degli obiettivi preposti.

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIAUn ruolo significativo sarà rappresentato dalla qualità della comunicazione con la famiglia; spesso i genitori con un figlio disabile presentano fragilità emotive e reazioni ansiogene che ostacolano un proficuo scambio di informazioni per una serena crescita dello studente. Si rende pertanto necessario attivare e programmare forme di azioni di aiuto sostegno alle famiglie, non solo per impostare un’efficace collaborazione, ma anche per fornire un reale supporto psicologico e comunicativo al pesante e spesso sofferto ruolo di genitore con figlio con handicap. A tale riguardo l’Istituzione scolastica propone per le famiglie anche spazi di riflessione ed opportunità di scambio con insegnanti, funzione strumentale e gruppo H; organizzati periodicamente dalla scuola, rappresenteranno preziose opportunità di arricchimento pedagogico, chiarimenti e sollecitazioni formative, al fine di coinvolgere la famiglia nella realtà scolastica e nella progettazione educativa e didattica.

I DOCENTITutti gli insegnanti saranno annualmente impegnati ad aggiornare la propria professionalità con corsi di aggiornamento e di formazione su una molteplicità di metodologie e tematiche riguardanti il proprio servizio pedagogico e didattico. La mobilità del personale docente, con il superamento della tradizionale distinzione tra insegnanti di classe e insegnanti di sostegno, potrà realizzare nuove e più valide opportunità formative, soprattutto per gli alunni svantaggiati.

MONITORAGGIOPer ogni singolo alunno, in base alle unità didattiche svolte, saranno elaborate prove di verifiche diversificate, per attestare il processo di apprendimento in atto ed eventuali correttivi. Al termine del primo e secondo quadrimestre, poi, la funzione strumentale per l’area della disabilità e svantaggio, effettua le rilevazioni sul raggiungimento delle competenze previste nei P.E.I. tramite la somministrazione di schede che verranno compilate dai docenti curriculari e dai docenti di sostegno.Nel processo di integrazione/inclusione dell’handicap nel contesto scolastico particolare importanza assume il Gruppo Lavoro Handicap inteso come collettivo di specialisti che si assume la responsabilità di governare, non soltanto il singolo caso portatore di handicap, ma l’integrazione nel suo complesso con un impegno costante rispetto al rischio di emarginazione. Strumenti quotidiani come la Diagnosi Funzionale, il Profilo Dinamico Funzionale, il Piano Educativo Personalizzato, i G.L.H. d’Istituto e quelli operativi alla presenza di tutti gli operatori e della famiglia serviranno a delineare il percorso da seguire per una corretta integrazione del soggetto. Tali incontri, favoriranno la comunicazione tra la scuola e la famiglia, rappresenteranno uno spazio di riflessione e di stimolo allo scopo di definire il percorso formativo consentendo una conoscenza ed una partecipazione diretta ed immediata di tutte le componenti extrascolastiche ugualmente coinvolte nel processo educativo.

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Cura, Integrazione e Valorizzazione degli alunni conDisturbi Specifici dell’Apprendimento e con Bisogni Educativi Speciali

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Gli studenti in situazione di difficoltà a causa di “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”devono essere messi nelle condizioni di realizzare il proprio successo formativo.

La CIRCOLARE MINISTERIALE n. 8 del 6 marzo 2013 precisa gli “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione”:

Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti nelle scuole primarie indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un PianoDidattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondoun’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e icriteri di valutazione degli apprendimenti.

Di seguito viene riportato il protocollo operativo che l’Istituto Comprensivo “N. Ronchi” adotta.

PERCORSI FORMATIVI DEGLI ALUNNI CON DSALa legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento” riconosce “la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento (DSA) che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana”.In riferimento a tale legge, il nostro Istituto Comprensivo compie ogni sforzo per individuare gli alunni con DSA e intervenire adeguatamente, applicando strategie didattiche, metodologiche e valutative efficaci per rispondere ai loro bisogni educativi.A tal fine il dirigente scolastico ha individuato un docente referente per la dislessia (afferente alla Funzione Strumentale Area 4) che in collaborazione con i colleghi dei diversi ordini scolastici si attiva per mettere in atto azioni finalizzate a:- sensibilizzare e diffondere fra i Docenti di ogni ordine di scuola, dall’infanzia alla

secondaria, la conoscenza dei DSA e delle strategie metodologiche e didattiche;- organizzare opportune azioni di formazione per tutti i docenti non solo volte

all’informazione generale circa la natura dei DSA e l’assetto normativo attuale per la presa in carico e la gestione scolastica degli alunni con tali difficoltà, ma soprattutto finalizzate a fornire gli strumenti operativi concreti per una didattica efficace;

- garantire il diritto all'istruzione e favorire il successo scolastico degli alunni con disturbi specifici di apprendimento nell'ottica di una cultura dell'inclusività;

- permettere agli studenti con DSA l'acquisizione degli strumenti per diventare sempre più autonomi e protagonisti nel processo di apprendimento;

- favorire il dialogo e la collaborazione con le famiglie;- predisporre per ciascun alunno con DSA un Piano Didattico Personalizzato e

prevedere forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico;- promuovere l'utilizzazione di strumenti compensativi e misure dispensative;

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- prevedere per l'insegnamento delle lingue straniere ritmi più distesi di apprendimento e l'uso di metodi e strumenti che privilegino la comunicazione verbale (L.170 8/10/10);

- predisporre opportune prove per la verifica e riservare tempi diversi da quelli ordinari in tutto il percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale.

- garantire una effettiva azione di continuità didattica tra i diversi ordini di scuola in merito a queste difficoltà.

PROTOCOLLO DSA: LE SUE FINALITA'Il seguente protocollo è redatto in ottemperanza alla normativa sui DSA e in particolare alle Linee Guida del per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento allegate al Decreto Ministeriale del 12 Luglio 2011.Esso costituisce uno strumento che contiene indicazioni riguardanti le fasi di accoglienza e inserimento a scuola degli alunni con DSA e traccia le linee e le modalità di intervento poste in essere in loro favore. Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo d’Accoglienza la scuola si propone di: - facilitare l’inserimento degli studenti con DSA;- promuovere la valorizzazione della diversità;- entrare in relazione con la famiglia.

INDIVIDUAZIONE ALUNNI CON DSA GLI INDIZIGli indizi più comuni che possono fare sospettare la presenza di un dsa sono:- affaticabilità o scarsa motivazione e disimpegno;- risultati peggiori rispetto a quanto ci si aspetterebbe dalla maturità cognitiva e

dall'impegno profuso dall'alunno nei seguenti ambiti: lettura, scrittura e compiti che presuppongono la padronanza delle suddette competenze; calcoli matematici mentali eseguiti in tempi adeguati; memorizzazione e recupero di dati.

SEGNALAZIONE E COMPITI DELLA FAMIGLIALe difficoltà dell'alunno vengono segnalate dai docenti al Consiglio di Classe e di seguito alla famiglia che viene anche indirizzata ad avviare il percorso per una eventuale diagnosi.USO DELLA DIAGNOSILa diagnosi viene consegnata dalla famiglia alla segreteria della scuola che la acquisisce e la protocolla inserendola nel fascicolo personale dell’alunno. Viene, quindi, consegnata una copia al team docente o al docente coordinatore ed una al docente referente d’istituto, previa liberatoria da parte dei genitori stessi che ne consentono l’uso per la predisposizione del P.D.P.PREDISPOSIZIONE PERCORSI DI DATTICA PERSONALIZZATAAl momento dell’acquisizione della certificazione di DSA la scuola attiva le seguenti procedure:- mette al corrente il referente d'istituto per i DSA affinché curi i rapporti con la

famiglia e fornisca informazioni e consulenza ai colleghi;- conferisce al coordinatore della classe in cui è inserito l'alunno e all'intero team

docente il compito di elaborare un P.D.P.* e di monitorarne costantemente l'efficacia apportando eventuali modifiche nell'ambito delle misure compensative e dispensative poste in campo;

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- inserisce in un apposito fascicolo tutti i dati del percorso scolastico dello studente per consentire, al momento del passaggio in un altro grado di istruzione o in un'altra scuola, la trasmissione della documentazione medica attestante la diagnosi e il P.D.P. (piano didattico personalizzato) utili a favorire la continuità.

*Nella sezione Strumenti Comuni del P.O.F. sono allegati i modelli P.D.P. per la Scuola Primaria e per la Scuola Secondaria di I grado.PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Per ogni ragazzo con DSA il Consiglio di Classe elabora un P.D.P.Nel P.D.P. il Consiglio di Classe esplicita e formalizza le misure che intende attuare e gli strumenti compensativi e/o dispensativi che intende usare in base al soggetto ed in base all’età (D.P.R.n°122 del 22/06/99)Nel P.D.P. devono essere riportati: dati dell’alunno tipologia del disturbo attività didattiche personalizzate strumenti compensativi misure dispensative forme di verifica e valutazione. Eventualmente può anche essere inserita: la descrizione del funzionamento delle abilità strumentali (letture, scrittura,

calcolo…) il grado di consapevolezza da parte dell’alunno le eventuali modifiche degli obiettivi didattici.

VERIFICHE E VALUTAZIONITenuto conto delle caratteristiche dei DSA è opportuno che le VERIFICHE: - abbiano come oggetto obiettivi e contenuti ben specificati; - prevedano una verifica specifica per ciascuna competenza dell’alunno; - se compiti scritti ritenuti non adeguati, siano compensati e/o integrati con prove

orali; - prevedano per l’alunno la possibilità di utilizzare mediatori didattici quali la

calcolatrice,tavole compensative, schemi e mappe concettuali, ausili vari…sia nelle verifiche scritte che orali;

- per materie in cui non sono obbligatorie le prove scritte, quelle orali siano programmate.

La VALUTAZIONE deve essere personalizzata tenendo conto delle caratteristiche personali del disturbo, del punto di partenza e dei risultati conseguiti, premiando i progressi e gli sforzi.In fase di correzione degli elaborati degli studenti tener conto dell’influenza del disturbo su specifiche tipologie di errore (calcolo, trascrizione, ortografia, sintassi e grafismo) e orientare la valutazione su competenze più ampie e generali come da normativa (L.170 8 ottobre 2010).Per quanto riguarda gli Esami di Stato del primo ciclo d’istruzione secondaria, gli alunni con DSA certificati, affrontano le medesime prove di esame degli altri, poiché conseguiranno un diploma avente validità legale, ma queste prove, sia orali che scritte, possono essere somministrate con modalità diverse: potranno infatti essere utilizzati gli stessi strumenti compensativi e dispensativi utilizzati nel corso dell’anno se documentato nel P.D.P. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami, valido a tutti gli effetti, non verrà fatta menzione delle modalità di svolgimento.

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ValutazioneValutazione

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INDICAZIONI PER LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI E PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

La valutazione è un momento fondamentale nella progettazione di un curricolo, a cui è organicamente correlata, e coinvolge i singoli docenti, i Consigli di intersezione, di interclasse, di classe ed il Collegio Docenti.Essa tiene conto dell'evoluzione degli alunni, della situazione di partenza, dell'impegno in relazione alla capacità, dei condizionamenti socio-ambientali e del grado di preparazione raggiunto dagli alunni in termini di conoscenze, abilità e competenze. Una valutazione corretta, e quindi formativa, però, oltre ad esaminare l’impegno dell’alunno, deve tener conto anche del rapporto tra finalità, obiettivi, contenuti scelti e metodi di insegnamento/apprendimento adottati dai docenti.Il processo di valutazione ha, infatti, maggiore valenza formativa per l'alunno se non diventa il censimento di lacune ed errori, ma piuttosto evidenzia le mete, anche minime, già raggiunte e valorizza le sue risorse.La valutazione del processo formativo risponde quindi alla finalità di far conoscere:- all’alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi

prefissati; - ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per, eventualmente, adeguare

le metodologie di insegnamento; - alla famiglia per certificare i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità,

conoscenze, comportamenti.

OGGETTI DELL’ATTO VALUTATIVOGli oggetti su cui deve convergere l’attività valutativa dei singoli docenti e dei docenti di classe nel suo complesso sono:

le conoscenze le abilità le competenze le capacità l’impegno la partecipazione il metodo di lavoro il comportamento

che hanno come riferimento gli Obiettivi di Apprendimento ed i Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze, che sono da considerare un repertorio culturale al quale attingere per costruire i percorsi di apprendimento.La funzione primaria del Curricolo non è, dunque, l’acquisizione sistematica dei saperi disciplinari, ma la trasformazione delle capacità potenziali di ogni alunno, attraverso la mediazione didattica rappresentata dal lavoro sulle conoscenze e sulle abilità, in un sistema di competenze personali, da utilizzare nei successivi gradi di istruzione e nella vita.

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MODALITA’ DI VALUTAZIONEIl momento valutativo, per la Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado, si sviluppa in più fasi: Iniziale o diagnostica (Settembre-Ottobre):

- Somministrazione delle prove d’ingresso e compilazione della griglia relativa alla situazione di partenza.

Intermedia o formativa (1° quadrimestre)- Somministrazione delle prove disciplinari di verifica orale e scritta.- Compilazione della scheda personale relativa al 1° quadrimestre.

Finale e sommativa (2° quadrimestre)- Somministrazione delle prove disciplinari di verifica orale e scritta.- Compilazione della scheda personale di valutazione relativa al 2°

quadrimestre.I risultati delle prove somministrate nelle varie fasi, sono riportati nel registro del docente/giornale dell’insegnante e riferiti a specifici indicatori di competenza desunti dalla progettazione annuale di classe.

CRITERI di VALUTAZIONE e VERIFICAIl Collegio Docenti fissa dei criteri preventivamente condivisi: gradualità (accompagnando in itinere il processo di crescita e di

apprendimento); sistematicità (attuata come controllo regolare al termine di ogni argomento

trattato); partecipazione (conducendo il ragazzo verso l'autovalutazione, fondamentale

per il suo orientamento); oggettività (valutazione del reale ed effettivo conseguimento degli obiettivi

prefissati); ma indica anche, attraverso i Dipartimenti, che cosa va sottoposto a valutazione e quali sono i livelli di accettabilità o di adeguatezza dei risultati raggiunti, in modo da superare la soggettività e consentire ai vari Consigli di rendere la valutazione omogenea, a livello di Istituto.

La valutazione trova la sua oggettività nella verifica, un'operazione complessa che consiste essenzialmente nel raccogliere dati, quanto più possibile oggettivi, da utilizzare ai fini della valutazione quadrimestrale per gli opportuni adeguamenti, oltre che per cogliere tempestivamente l'insorgere di eventuali difficoltà e procedere ad un pronto intervento di recupero.In particolare, nella scuola si procede sistematicamente a controllare sia i progressi nella maturazione complessiva della personalità e nell’apprendimento degli alunni in termini di: congruenza rispetto agli obiettivi prefissati, efficacia rispetto al processo di apprendimento, rilevanza rispetto al “progetto di vita” dell'alunno; sia la validità del lavoro svolto in classe e le sue eventuali carenze ed incongruenze.

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Nella Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado le prove di verifica sono stabilite dai singoli docenti a livello di interclasse e di classe e risultano differenti per tipologia: rappresentazioni grafiche prove pratiche esercitazioni individuali orali e scritte schede e test oggettivi domande a completamento a riposta chiusa/aperta a scelta multipla vero/falso di comprensione

di applicazione colloqui con gli alunni (interrogazioni) che saranno opportunamente integrati

da osservazioni sistematiche significative, anche sui comportamenti. ricerche individuali o di gruppo relazioni prodotti ottenuti nei laboratori

Gli insegnanti delle classi prime intraprendono un’indagine iniziale per programmare adeguati itinerari di insegnamento-apprendimento, nel rispetto delle diverse situazioni di partenza. Le informazioni trasmesse dalle insegnanti della scuola dell'infanzia rendono più organica e completa la valutazione iniziale.Anche le insegnanti di classe quinta conducono una verifica, concordata con i docenti della Scuola Secondaria di 1° grado, per valutare le abilità e le conoscenze acquisite dagli allievi al termine della Scuola Primaria che costituiscono i pre-requisiti per affrontare la Scuola Secondaria di primo grado.

DOCUMENTI DELLA VALUTAZIONEGli atti valutativi che il singolo docente o i docenti della classe nel suo insieme compiono sono documentati all’interno del Registro personale o di équipe e certificati nel Documento di valutazione consegnato alle famiglie entro la fine del mese di febbraio, per il primo quadrimestre, accompagnato da un colloquio esplicativo, ed entro la fine del mese di giugno, per la valutazione finale.Gli atti valutativi constano di:1. Documento di valutazione (annuale, con valutazione quadrimestrale).2. Certificazione delle competenze (al termine della classe 5° della Scuola Primaria e del 3° anno della Scuola Secondaria di primo grado). 3. Consiglio orientativo (al termine del 3° anno della scuola secondaria di primo grado).Il DECRETO-LEGGE n. 137 convertito con modificazioni della legge 30 ottobre 2008, n°169, ha introdotto significativi cambiamenti nel sistema di valutazione degli alunni. La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuati mediante l’attribuzione di voti espressi in decimi (ed illustrate con giudizio

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analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno – solo per la Scuola Primaria). Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.Limitatamente ai casi di mancato raggiungimento della maggior parte degli obiettivi,i docenti della classe di scuola primaria e i Consigli di Classe, composti dai docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative e didattiche, possono prendere in esame una decisione di non ammissione alla classe/periodo successivi (secondo le disposizioni impartite con le CC.MM. puntualmente emanate); a questo proposito si sottolinea che la non ammissione “prevista solo in casi eccezionali e motivati” deve essere interpretata non come una punizione, ma come un’ulteriore opportunità offerta all’alunno per raggiungere gli obiettivi che si ritiene egli possa conseguire. Ai fini della valutazione complessiva viene preso in considerazione anche il comportamento, la cui votazione, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo.In particolare, a seguito della delibera del Collegio Docenti, si stabilisce che, qualora in presenza di una o due insufficienze al massimo, il Consiglio di Classe può procedere all’ammissione alla classe successiva su voto del Consiglio.

VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA

La scuola, oltre ad istruire, è impegnata in un costante processo educativo, che mira a formare nell’alunno l’uomo, nel suo progressivo crescere non solo nella conoscenza, ma anche nel modo di vivere.Il voto di condotta, in questa ottica, ha la funzione di registrare e valutare l’atteggiamento e il comportamento dello studente durante la vita scolastica.Ogni alunno è tenuto al rispetto di regole di buon comportamento quali:

rispetto dei regolamenti; rispetto della struttura scolastica e sua attrezzatura; rispetto delle persone e dei loro ruoli; rispetto di se stesso e del proprio ruolo di studente; rispetto del contesto scolastico utilizzando modalità relazionali consone

(linguaggio, gestualità ecc.); rispetto della frequenza delle lezioni.

Il voto di condotta viene attribuito dall’intera equipe pedagogica e dal Consiglio di classe riunito per gli scrutini in base ai suddetti criteri. La ripetuta inosservanza di queste regole può dar luogo ad annotazioni sul Registro di Classe.Le note saranno prese in considerazione per la formulazione del voto di condotta, così come lo sarà il numero elevato di assenze e/o ritardi, non giustificati e/o non documentati registrato nel quadrimestre. Si fissano i seguenti parametri:

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VOTO DESCRITTORE DEL COMPORTAMENTO

10 Comportamento sempre responsabile, collaborativo, propositivo e maturo.

9 Comportamento permeato da responsabilità, spirito di collaborazione e partecipazione corretta ed attiva.

8 Comportamento responsabile e corretto. Atteggiamento sereno e disponibile verso gli altri e verso la vita della scuola.

7Comportamento abbastanza responsabile e corretto. Da migliorare ulteriormente la cura e l’attenzione verso i propri compiti e i propri doveri e/o la propria partecipazione alle discussioni e alla vita di gruppo.

6 Comportamento non sempre corretto, ma in via di miglioramento.

5Comportamento scorretto ed irresponsabile, che non tiene conto delle indicazioni educative, benché queste vengano ripetute ed argomentate, e viola le regole comuni.

4 Comportamento gravemente scorretto, irresponsabile e lesivo nei confronti di oggetti e persone.

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INDICATORI di VALUTAZIONEINDICATORI di VALUTAZIONEScuola Primaria (classi I-II-III)Scuola Primaria (classi I-II-III)

La scala di valutazione, nella quale sono evidenziati voto e parametri valutativi, riporta la corrispondenza tra voti decimali e livelli tassonomici sulla base delle di conoscenze-abilità-impegno e delle conoscenze dei singoli allievi. Le tabelle di valutazione sono state modificate e approvate dal Collegio Docenti 15/01/2014. Poi riconfermate dal Collegio dei Docenti del 27/06/2014 .VOTO CONOSCENZE ABILITA’

(applicazione della conoscenze)IMPEGNO/PARTECIPAZIONE COMPETENZE

RAGGIUNTE

DIECI Conoscenze approfondite della disciplina con contributi personali ai contenuti disciplinari.

Uso preciso dei linguaggi specifici.Notevole raggiungimento degli obiettivi.

Impegno e applicazioni costanti e proficui.

Capacità di collegare e trasferire i contenuti appresi in qualsiasi contesto.

NOVE Conoscenza approfondita dei contenuti disciplinari.

Uso dei linguaggi specifici con esposizione chiara ed appropriata.Significativo raggiungimento degli obiettivi.

Impegno e partecipazione costanti.

Capacità di collegare e trasferire i contenuti appresi in contesti simili.

OTTO Conoscenza sicura dei contenuti disciplinari.

Uso dei linguaggi specifici con esposizione chiara ed appropriata.Soddisfacente raggiungimento degli obiettivi.

Impegno adeguato e partecipazione responsabile.

Capacità di collegare e rielaborare i contenuti appresi.

SETTE

Conoscenza globale dei contenuti disciplinari.

Uso dei linguaggi specifici in modo semplice ma corretto.Discreto raggiungimento degli obiettivi minimi.

Impegno e positiva partecipazione alle attività proposte.Capacità di eseguire autonomamente i compiti assegnati.

Capacità di operare collegamenti nell’ambito delle discipline.

SEI Conoscenza globale dei contenuti disciplinari minimi.

Uso essenziale ed accettabile dei linguaggi specifici. Raggiungimento degli obiettivi minimi.

Impegno e partecipazione appena adeguati.Capacità minima di autonomia nell’esecuzione dell’attività assegnata.

Capacità di applicazione con margine di errore.

CINQUE Conoscenze frammentarie e non adeguate agli obiettivi minimi richiesti in ogni disciplina.

Difficoltà nell’uso del linguaggi specifici. Parziale raggiungimento degli obiettivi minimi.

Impegno e partecipazione non adeguati. Metodo di studio disorganico.Scarsa capacità di autonomia nell’esecuzione dell’attività assegnata.

Difficoltà nell’applicare concetti teorici a situazioni pratiche.

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INDICATORI di VALUTAZIONEINDICATORI di VALUTAZIONEScuola Primaria di secondo ciclo (classi IV –V) e Scuola secondaria di I gradoScuola Primaria di secondo ciclo (classi IV –V) e Scuola secondaria di I grado

VOTO CONOSCENZE ABILITA’(applicazione della conoscenze)

IMPEGNO/PARTECIPAZIONE COMPETENZE RAGGIUNTE

DIECI Conoscenze approfondite della disciplina con contributi personali e forme interpretative originali e critiche.

Uso dei linguaggi specifici con precisione e ricchezza espressiva.Significativo raggiungimento degli obiettivi.

Impegno e applicazioni costanti e proficui.

Capacità di collegare e trasferire i contenuti appresi in qualsiasi contesto.

NOVE Conoscenza approfondita dei contenuti disciplinari.

Uso appropriato dei linguaggi specifici di ogni disciplina.Esaustivo raggiungimento degli obiettivi disciplinari.

Impegno e partecipazione costanti.

Capacità di collegare e trasferire i contenuti appresi in contesti simili.

OTTO Conoscenza sicura dei contenuti disciplinari.

Uso dei linguaggi specifici con esposizione chiara ed appropriata.Soddisfacente raggiungimento degli obiettivi.

Impegno adeguato e partecipazione responsabile.

Capacità di collegare e rielaborare i contenuti appresi.

SETTE Conoscenza globale dei contenuti disciplinari.

Uso corretto dei linguaggi specifici.Discreto raggiungimento degli obiettivi.

Impegno e positiva partecipazione alle attività proposte.

Capacità di operare collegamenti nell’ambito delle discipline.

SEI Conoscenza degli elementi essenziali delle discipline.

Uso e conoscenza minima dei linguaggi specifici. Complessivo raggiungimento degli obiettivi disciplinari.

Impegno e partecipazione appena adeguati.

CINQUE Conoscenza frammentaria dei contenuti disciplinari.

Linguaggio non sempre appropriato.Parziale raggiungimento degli obiettivi minimi.

Impegno e partecipazione modesti.

Difficoltà nell’organizzazione logica dei contenuti.

QUATTRO Gravi lacune nelle conoscenze disciplinari.

Uso dei linguaggi specifici scorretto e improprio.

Impegno e partecipazione scarsi.Mancanza di autonomia nell’esecuzione dell’attività assegnata.

Difficoltà nell’organizzazione logica dei contenuti.

1-3 Mancanza di conoscenze fondamentali.

Mancanza di capacità di utilizzo dei linguaggi specifici.

Assenza di rispetto degli impegni scolastici.

Disorientamento rispetto ai più semplici contenuti disciplinari.

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LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIALA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIAIl percorso valutativo della scuola d’infanzia necessita di un colloquio di accoglienza:i docenti della sezione incontrano la famiglia del nuovo alunno per approfondire la conoscenza del bambino e avviare la relazione di corresponsabilità educativa.L’azione valutativa nella Scuola dell’Infanzia assume caratteristiche proprie, legate al tipo di attività educativa e all’età degli alunni. Dai 3 ai 6 anni la valutazione è strettamente legata all’osservazione sistematica ed è finalizzata alla comprensione e alla interpretazione dei comportamenti, nei diversi contesti e nei diversi significati cognitivi affettivi e relazionali.La verifica si effettua in ingresso, in itinere, al termine di ogni unità di apprendimento, e in uscita, mediante:

Osservazioni sistematiche Schede Giochi motori, grafici, pittorici Conversazioni Cartelloni di sintesi

La valutazione degli alunni viene attuata sia al termine delle U. d. A. sia al termine del triennio con la compilazione del dossier personale dell’alunno.In questo caso, e per specifiche verifiche, sarebbe possibile applicare il sistema di misurazione presentato nei precedenti paragrafi, ma al di là delle annotazioni classificatorie è indispensabile che i risultati conseguiti dagli alunni siano descritti più che misurati e compresi più che giudicati.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILIVALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILILa valutazione degli alunni diversamente abili ha un valore positivo da un punto di vista formativo ed educativo.Essa è relativa agli interventi educativi e didattici effettivamente svolti in base al PEI: se l’alunno segue la programmazione della classe, la valutazione segue gli stessi criteri adottati per i compagni, con una particolare attenzione alle specifiche difficoltà certificate; se l’alunno segue una programmazione ridotta o differenziata, la valutazione considera il percorso compiuto dall’alunno e certifica le conoscenze e le competenze acquisite. Capacità e merito vanno valutati secondo parametri peculiari, adeguati alle rispettive situazioni. La valutazione è riferita ai progressi in rapporto alle potenzialità dell’alunno e ai livelli di apprendimento iniziali. Essa assume una connotazione formativa nella misura in cui evidenzia le mete anche minime raggiunte dal soggetto, valorizza le risorse personali e indica le modalità per svilupparle, lo aiuta a motivarsi e a costruire un concetto positivo e realistico di sé.

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96VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DSAVALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DSAPer quel che riguarda la valutazione degli alunni con DSA si fa riferimento ad una serie di DPR Circolari, Note e Articoli legislativi di seguito sintetizzati: DPR 122/2009

- art. 10: La valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell'attività didattica e nelle prove di esame, sono adottati, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.

DM 5669/2011 (decreto attuativo della legge170/2010) - art.6 – Forme di verifica e di valutazione: Le Istituzioni

scolastiche adottano modalità valutative che consentono all’alunno o allo studente con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione da valutare - relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove - riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria.

- art.6 – comma 3: Le Commissioni degli esami di Stato, al termine del primo e del secondo ciclo di istruzione, tengono in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati.

N.B. si evince che la Commissione deve essere a conoscenza dei PdP degli alunni DSA: documento che può essere perciò allegato a verbale o menzionato nella relazione del Coordinatore di Classe.

Sulla base del disturbo specifico, anche in sede di esami di Stato, [le Commissioni] possono riservare ai candidati tempi più lunghi di quelli ordinari. Le medesime Commissioni assicurano, altresì, l’utilizzazione di idonei strumenti compensativi e adottano criteri valutativi attenti soprattutto ai contenuti piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte, anche con riferimento alle prove nazionali INVALSI previste per gli esami di Stato, sia in fase di colloquio.

N.B. si evince che i criteri valutativi sia delle prove scritte sia del colloquio pluridisciplinare possono essere personalizzati; è buona prassi esplicitarli ed allegarli a verbale assieme a quelli generali votati in Collegio Docenti.

- art.6 – comma 6: Solo in casi di particolari gravità […] l’alunno o lo studente possono […] essere esonerati dall’insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato.In sede di esami di Stato, i candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove differenziate, coerenti con il percorso

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97svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. n.323/1998.

N. B. i candidati con esonero totale dallo studio di una o di entrambe le lingue comunitarie, non ottengono il titolo di studio ma il rilascio dell’Attestato di frequenza e la Certificazione delle Competenze.

Nota MIUR n. 3587 del 3 giugno 2014 Nel rammentare che lo svolgimento dell’esame di Stato conclusivo della scuola secondaria di primo grado resta disciplinato dalle istruzioni trasmesse con la Circolare ministeriale n. 48 del 31 maggio 2012, contenente indicazioni a carattere permanente che nella parte relativa all’esame dei candidati con DSA, afferma: "Per altre situazioni di alunni con difficoltà di apprendimento di varia natura, formalmente individuati dal Consiglio di classe, devono essere fornite dal medesimo Organo utili e opportune indicazioni per consentire a tali alunni di sostenere adeguatamente l’esame di Stato” rispetto a quanto contenuto nei PDP dell’alunno.Pertanto le procedure necessarie per gli Esami di Stato consistono nell’ inserire, nelle relazioni destinate alla Commissione d’Esame, un allegato per ciascun alunno con DSA, contenente la sintesi del percorso didattico personalizzato e, preventivamente, nel segnalare all’USP la necessità dei testi d’esame in formato digitale per la sintesi vocale.Per le prove d’esame all’alunno con DSA vengono attuate tutte le misure dispensative e compensative come già riportato nel PDP Invece le procedure necessarie per il passaggio dell’alunno ad altro ordine di scuola consistono nel comunicare la presenza del disturbo al momento dell’iscrizione o del passaggio e, al fine di favorire la continuità tra i vari ordini di scuola, trasmettere la documentazione medica (diagnosi) al nuovo istituto scolastico, insieme con le informazioni riguardanti il percorso didattico personalizzato sostenuto dall’allievo con DSA.Le procedure sono simili anche per gli altri alunni con BES: In ogni caso, per siffatte tipologie, non è prevista alcuna misura dispensativa in sede di esame, sia scritto che orale, mentre è possibile concedere strumenti compensativi, in analogia a quanto previsto per gli alunni con DSA.

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98VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE TRASVERSALI IN USCITA

COMPETENZE TRASVERSALI Saper ascoltare. Lavorare con e per gli altri. Comunicare idee, sentimenti, esperienze, secondo registri variabili

per scopo e per destinatario. Comprendere e utilizzare i linguaggi verbali e non verbali. Comprendere testi. Raccogliere, interpretare ed elaborare dati ed organizzare

informazioni. Impostare e risolvere problemi. Acquisire metodo di studio. Comprendere ed utilizzare formulari.

Saper contestualizzare nel tempo e nello spazio.

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SAPER ASCOLTARE

USCITA SCUOLA INFANZIA USCITA SCUOLA PRIMARIA USCITA SECONDARIA I GRADO

Ascolta una semplice conversazione tra compagni e individua di che cosa parlano.

Comprende il contesto comunicativo di una conversazione, ne coglie il contenuto essenziale, la premessa e la conclusione.

Comprende il contesto comunicativo di una conversazione/dibattito, ne coglie il contenuto essenziale, la premessa e la conclusione.

Comprende la pertinenza o meno degli interventi propri e degli altri.

Comprende la pertinenza o meno degli interventi propri ed altrui.

Guidato, distingue le informazioni essenziali.

Guidato, distingue le informazioni essenziali da quelle secondarie.

Distingue autonomamente le informazioni essenziali da quelle secondarie.

Intuisce l’intenzione comunicativa di chi parla (narrare, informare, rimproverare…).

Comprende lo scopo del messaggio ascoltato.

Coglie l'intenzione comunicativa di chi parla.

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99

LAVORARE CON E PER GLI ALTRI

USCITA SCUOLA INFANZIA USCITA SCUOLA PRIMARIA USCITA SECONDARIA I GRADO

Sa organizzare e lavorare,

con la guida dell’insegnante, inpiccoli gruppi.

Organizza sulla base delle indicazioni di una traccia predisposta dall'insegnante un lavoro/attività: ne definisce le fasi di esecuzione, tempi ed incarichi.

Progetta in modo autonomo un lavoro individuandone fasi, incarichi, tempi.

Avanza proposte per la realizzazione di un progetto.

Avanza proposte per l'attuazione di un progetto mettendo in atto strategie per il superamento di difficoltà.

Mostra senso di responsabilità portando a termine un’attività iniziata.

Evidenzia senso di responsabilità nei confronti di se stesso portando a termine un lavoro iniziato o un impegno preso.

Evidenzia senso di responsabilità e capacità di gestione di un lavoro di gruppo.

Rispetta i tempi di esecuzione di un lavoro/attività.

Rispetta scrupolosamente i tempi di esecuzione di un lavoro/ progetto.

Esprime valutazioni sui risultati di un lavoro comune.

Valuta i risultati, ipotizza percorsi alternativi per la realizzazione di un lavoro proprio o comune.

Conosce e rispetta alcune regole comportamentali necessarie alla vita di relazione.

Conosce, comprende e rispetta le regole della convivenza civile.

Interiorizza e mette in atto regole di convivenza civile.

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100

COMUNICARE IDEE, SENTIMENTI, ESPERIENZE, SECONDO REGISTRI VARIABILI PER SCOPO E PER DESTINATARIO

USCITA SCUOLA INFANZIA USCITA SCUOLA PRIMARIA USCITA SECONDARIA I GRADO

Utilizza diversi canali e strumenti di comunicazione.

Utilizza diversi canali di comunicazione.

Utilizza diversi canali di comunicazione.

Seleziona concetti pertinenti, focalizza lo scopo e il destinatario di un compito comunicativo.

Seleziona e analizza concetti pertinenti, focalizza lo scopo, il destinatario e il contesto di un compito comunicativo.

Sceglie il registro più adeguato alla circostanza.

Utilizza i diversi registri a seconda della situazione comunicativa.

Esprime vissuti con il disegno, con il canto, con la mimica/movimento.

Esprime emozioni, sentimenti, vissuti utilizzando il disegno, il canto in relazione ad altre forme espressive.

Comunica emozioni, sentimenti,

esperienze utilizzando varie forme espressive.

Sa riassumere un’esperienza

o un breve testo seguendo una logica temporale.

Sa sintetizzare seguendo uno schema predisposto dall'insegnante e utilizzando frasi e/o parole chiave.

Sa sintetizzare utilizzando registri variabili per scopo e destinatario e usando parole chiave.

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101

COMPRENDERE E UTILIZZARE I LINGUAGGI VERBALI E NON VERBALI

USCITA SCUOLA INFANZIA USCITA SCUOLA PRIMARIA USCITA SECONDARIA I GRADO

A livello di ricezione:Intuisce ed utilizza, su guidadell’insegnante, nei testi espressivo-estetico-letterari eventuali tecniche espressive.

A livello di ricezione:Sa individuare nelle opere letterarie, musicali ed artistiche la connessione tra la qualità dei suoni,dei materiali e delle tecniche usate e lo stato d'animo e l'intento comunicativo dell'artista.

Intuisce il significato dei messaggi in vari contesti.

Comprende significato e funzione di un messaggio musicale, un'opera letteraria, dipinto, oggettistica, ecc…, in un contesto storico-culturale.

E’ in grado di considerare ilpatrimonio artistico e ambientale come un bene da salvaguardare e tutelare.

Apprezza "il bello" nelle varie forme artistiche e nella realtà, in un'ottica di conoscenza e tutela.

A livello di produzione:Partecipa alle esperienze musicali e di drammatizzazione.

A livello di produzione:Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienzemusicali e artistiche e di drammatizzazione.

A livello di produzione:Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze teatrali, musicali ed artistiche.

Usa intenzionalmente gli strumenti della comunicazione visiva, sonora, motoria per esprimere idee e sentimenti.

Si approccia all’uso del computer per la lettura e la riproduzione di semplici messaggi scritti e di immagini.

Utilizza strumenti informatici per la scrittura e l’archiviazione di documenti, per la presentazione di dati, relazioni… e per la navigazione in internet.

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102

COMPRENDERE TESTI

USCITA SCUOLA INFANZIA USCITA SCUOLA PRIMARIA USCITA SECONDARIA I GRADO

Individua legami logici tra dueo tre immagini in sequenza.

Legge e coglie il senso globale di un testo.

Legge e coglie il senso globale e lo scopo del testo.

Decodifica e/o ricava e riusa schemi logici, tabelle, mappe.

Interpreta ed elabora schemi logici, tabelle, mappe, stabilendo connessioni, relazioni e rapporti tra concetti.

Individua le informazioni essenziali di un semplice e breve testo orale e lo rielabora.

Individua e/o ricava dalla analisi di un testo le informazioni utili.

Individua e /o ricava dall'analisi di un testo le informazioni utili.

RACCOGLIERE, INTERPRETARE ED ELABORARE DATI ED ORGANIZZARE INFORMAZIONI

USCITA SCUOLA INFANZIA USCITA SCUOLA PRIMARIA USCITA SECONDARIA I GRADO

Sa costruire ed usare semplici strumenti per la raccolta e la registrazione di dati.

Sa costruire ed usare semplici strumenti per la raccolta e la registrazione di dati.

Guidato dall'insegnante estrapola dati da contesti diversi.

E' in grado di mettere in relazione dati estrapolati da contesti diversi.

Da testi non verbali (griglie, tabelle, istogrammi, diagrammi a colonna, ad albero, di flusso, a torta, a cornice; piante, carte geografiche) ricava concetti, relazioni, connessioni, rapporti ed elabora un suo prodotto.

Da grafici, tabelle, schemi ricava concetti,relazioni, connessioni e produce un testo verbale personale ed originale.

Da testi verbali individua le informazioni necessarie e le trasforma in testi non verbali.

Estrapola dati e parti specifiche, da testi verbali, che traduce in grafici, tabelle, schemi.

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103

IMPOSTARE E RISOLVERE PROBLEMI

USCITA SCUOLA INFANZIA

USCITA SCUOLA PRIMARIA

USCITA SECONDARIA I GRADO

Problematizza fatti, eventi, fenomeni, situazioni, sottoposti alla sua osservazione o riflessione, dall'insegnante.

Riconosce ed analizza, autonomamente, avvenimenti, fenomeni, contesti osservati.

Analizza un semplice problema nelle sue diverse componenti seguendo anche una traccia.

Analizza un problema complesso scomponendolo in parti semplici.

Intuisce cause e conseguenze di un semplice problema legato al contesto di una fiaba, di un racconto, di un’esperienza (stimolato da domande).

Posto di fronte ad un problema ne coglie cause e conseguenze.

Individua le cause e le conseguenze di un problema e le colloca nello spazio e nel tempo.

Sa formulare ipotesi, anche fantastiche, per la risoluzione di un semplice problema.

Formula ipotesi pertinenti per la risoluzione di un problema.

Formula ipotesi e proposte pertinenti per la risoluzione di un problema.

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ACQUISIRE UN METODO DI STUDIO

USCITA SCUOLA INFANZIA USCITA SCUOLA PRIMARIA USCITA SECONDARIA I GRADO

Sa definire con l’aiuto della insegnante la successione delle fasi di un semplice e facile compito.

Ipotizza tempi e modi di esecuzione di un lavoro.

Ipotizza e rispetta tempi e modi di esecuzione di un lavoro.

Sa utilizzare semplici strumenti (frecce, tabelle, simboli non convenzionali) predisposti dalla insegnante, per la sequenza e la relazione di pochi e semplici concetti.

Utilizza semplici strumenti permettere in relazione concetti.

Utilizza strumenti, mappe di vario tipo,tabelle per mettere in relazione concetti.

Mostra di conoscere diverse tipologie di studio e di lavoro: raccogliere ed interpretare

dati; organizzare informazioni; impostare e risolvere

problemi; analizzare situazioni

concrete; pianificare e sviluppare un

lavoro.

Adopera diverse metodologie di studio e di lavoro: raccogliere ed interpretare

dati; organizzare informazioni; impostare e risolvere

problemi; analizzare situazioni

concrete; pianificare e sviluppare un

lavoro.

COMPRENDERE ED UTILIZZARE FORMULARI

USCITA SCUOLA INFANZIA USCITA SCUOLA PRIMARIA USCITA SECONDARIA I GRADO

Completa su domande stimolo dell’insegnante le parti mancanti di un’immagine e/o di una costruzione con materiale strutturato.

Compila e utilizza con l'aiuto dell'insegnante semplici moduli prestampati per usi e scopi diversi (bollettini di CC postale, vaglia telegrafico, assegno bancario, schede...).

Compila e/o utilizza, in modo autonomo, semplici moduli prestampati per usi e scopi diversi.

Completa e produce elenchi, questionari, inventari...

Completa e produce elenchi, questionari, inventari...

Trae informazioni da tabulati (orari dei treni...).

Trae informazioni da tabulati (orari dei treni...).

Utilizza stradari e piante per individuare percorsi noti.

Utilizza stradari e piante per individuare percorsi non noti.

Comprende avvertenze ed istruzioni nell'uso di medicinali e per il montaggio e lo smontaggio di semplici strumenti.

Comprende avvertenze ed istruzioni nell'uso di medicinali e per il montaggio e lo smontaggio di semplici strumenti.

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SAPER CONTESTUALIZZARE NEL TEMPO E NELLO SPAZIO

USCITA SCUOLA INFANZIA USCITA SCUOLA PRIMARIA USCITA SECONDARIA I GRADO

Ordina sequenze di 2 o 3 immagini relative ad una esperienza utilizzando punti di riferimento dati (prima, dopo).

Ordina fatti non legati alla sua esperienza secondo punti di riferimento ( prima, durante, dopo).

Ordina eventi lontani dalla propria esperienza sulla base di operatori spazio temporali.

Usa adeguatamente le capacità di misura del tempo (settimana, mesi, anni).

Usa le unità di misura del tempo a breve e lungo termine.

Coglie la contemporaneità. Coglie la contemporaneità.

Coglie le fasi dello sviluppo delle persone nel tempo e il cambiamento delle stagioni.

Riconosce il cambiamento. Riconosce cambiamenti e ricorsività in situazioni esperenziali e non.

Esegue un semplice percorso limitato e noto seguendo punti di riferimento (davanti/dietro-destra/sinistra).

Definisce la posizione di se stesso e degli oggetti in relazioni a punti di riferimento.

Definisce posizioni utilizzando carte di vario tipo.

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STRUMENTI COMUNI

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ELENCO DEGLI STRUMENTI COMUNI (modelli ed esperienze depositati nell’ARCHIVIO DIDATTICO ON-LINE)

Continuità

TEST DI CONTINUITÀ PER LE CLASSI V (S. Primaria)

AMBITO LINGUISTICO

comprensione morfologia ortografia

produzione sintassi inglese

AMBITO LOGICO - MATEMATICO

aritmetica dati e previsioni geometria

AMBITO SCIENTIFICO E ANTROPOLOGICO

scienze geografia storia

     

     

GRIGLIE PER LA TABULAZIONE DEI RISULTATI DEI TEST DI CONTINUITÀ (S. Primaria)

Tabella generale per la valutazione dei test

Griglia/tabulazione ambito linguistico

Griglia/tabulazione ambito logico - matematico

Griglia/tabulazione ambito scientifico - antropologico

     

 

   

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Anno Scolastico 2013/2014

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DSA

Modello PDP per alunni con DSA (S. Primaria)

Modello PDP per alunni con DSA (S. Secondaria I Grado)

P RESENTAZIONE Power Point - Corso di Formazione 2011/12: DSA

Sintesi del libro "LA DISCALCULIA E LE DIFFICOLT À IN ARITMETICA" Ed. Giunti

Sintesi del libro "LA DISLESSIA E I DSA, GUIDA BASE" Ed. Giunti

     

     

Handicap - Svantaggio - Alunni stranieri

MONITORAGGI area Diversità e Svantaggio (S. dell'Infanzia)

MONITORAGGI area Diversità e Svantaggio   (S. Primaria)

MONITORAGGI area Diversità e Svantaggio (S. Secondaria I Grado)

     

     

Monitoraggi

DOCENTI Personale ATA

GENITORI ALUNNI classi V S. Primaria ALUNNI S. Secondaria I grado

     

     

Progetti

Modello per la PRESENTAZIONE e la VALUTAZIONE della RICADUTA DIDATTICA dei PROGETTI

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Programmazione Educativa

  S. dell'Infanzia  

Programmazione Educativa (Stralcio dal POF)

CURRICOLO ORIZZONTALE

 3 anni↓

 4 anni↓

 5 anni↓

Progetto ACCOGLIENZA Progetto ACCOGLIENZA Progetto ACCOGLIENZA

2 a Unità di Apprendimento 2 a Unità di Apprendimento 2 a Unità di Apprendimento

3 a Unità di Apprendimento 3 a Unità di Apprendimento 3 a Unità di Apprendimento

4 a Unità di Apprendimento 4 a Unità di Apprendimento 4 a Unità di Apprendimento

5 a Unità di Apprendimento 5 a Unità di Apprendimento 5 a Unità di Apprendimento

6 a Unità di Apprendimento 6 a Unità di Apprendimento 6 a Unità di Apprendimento             S. Primaria  

Stralcio dal POF per il completamento dell'AGENDA della Programmazione

Fac-simil PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE

     

PROGRAMMAZIONI DIDATTICHE ANNUALI

Classi I Classi II Classi III

Classi IV Classi V Religione (tutte le classi)

       S. Secondaria I Grado  

Programmazione Coordinata Annuale dei Consigli di Classe I

Programmazione Coordinata Annuale dei Consigli di Classe II

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Programmazione Coordinata Annuale dei Consigli di Classe III

Scrutini ed Esami di Stato

  S. Secondaria I Grado  

Giudizio di Idoneità

Note esplicative ai documenti d'esame

Relazione finale coordinata del Consiglio di Classe III

Statino d'esame

 

Valutazione

S. dell'Infanzia / S. Primaria / S. Secondaria I Grado

INDICAZIONI per la VALUTAZIONE e la CERTIFICAZIONE delle COMPETENZE

VALUTAZIONE delle COMPETENZE TRASVERSALI IN USCITA

     

  S. dell'Infanzia  

DOSSIER Personale dell'Alunno

     

  S. Primaria  

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

     

  S. Secondaria I Grado  

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

PAGINA DELL'ALUNNO Istituto Comprensivo Statale “Nicola Ronchi “ - Cellamare (Bari)

Anno Scolastico 2013/2014

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111(DOCUMENTO WORD COMPILABILE COME EXCEL)

     

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112

APPENDICEAPPENDICE

L’offerta formativa della nostra scuola si arricchisce inoltre di proposte e attività del tutto gratuite, alle quali aderisce ogni volta che lo ritiene opportuno nell’ambito dell’assetto curricolare. Tali iniziative sono attinenti a diversi ambiti culturali e sono parte integrante del POF. Lo scopo è quello di stimolare abilità e competenze, promuovendo la motivazione negli studenti anche favorendo il manifestarsi di nuovi interessi.

Nell’anno scolastico 2013-14 la Scuola secondaria di I grado ha partecipato ai seguenti iniziative e concorsi:

- Giralibro: “ho un libro pieno di cose da dirti” (lettura)

- Ecocityexpo (logica del riciclo)

- Repubblica @ scuola (piattaforma del giornale Repubblica)

- Concorso musicale nazionale "I. Strawinsky" – tenutosi a Valenzano -(alunni corso musicale)

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113 INDICE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA INDICE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

ANNO SCOLASTICO 2013/2014

PARTE PRIMAPARTE PRIMALinee di indirizzo del P.O.F. Pag. 2

PREMESSA: le ragioni del P.O.F. e la nostra storia recente Pag. 4

IMPIANTO GENERALE del POF: principi istituzionale e pedagogici Pag. 7

Il contesto socio-ambientale, economico, culturale: un’analisi Pag. 10

Indirizzi generali e identità dell’Istituto Comprensivo Nicola Ronchi Pag. 11

Calendario scolastico Pag. 12

Composizione e funzioni degli Organi Collegiali Pag. 13

Nomine e Commissioni Pag. 16

Incarichi Pag. 18

Sicurezza: elenco nominativo Figure Sensibili D.L. 81/08 Pag. 19

Assegnazione Docenti di Sostegno alle sezioni/classi Pag. 22

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA D’ISTITUTO Pag. 25

Programmazione educativa d’Istituto: un protocollo di lavoro Pag. 26

Obiettivi della Programmazione Educativa d’Istituto Pag. 29

PARTE SECONDAPARTE SECONDAASPETTI ORGANIZZATIVI E DIDATTICI SPECIFICI DEI TRE ORDINI DI SCUOLA

Pag. 31

Scuola dell’Infanzia Pag. 32

Scuola Primaria Pag. 37

Scuola Secondaria di primo grado Pag. 42

Orario di ricevimento docenti Scuola Secondaria di primo grado Pag. 45

PARTE TERZAPARTE TERZA

PROGETTUALITA’ DELL’ISTITUTO Pag. 47

Formazione dei Docenti Pag. 48

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114

Descrizione dei Progetti d’Istituto Pag. 49

Progetti scuola Infanzia Pag. 51

Progetti scuola Primaria Pag. 51

Progetti Scuola Secondaria di primo grado Pag. 54

Attività di Continuità e Orientamento Pag. 57

Progetto Orientamento Pag. 59

PON Pag. 61

Sintesi dei risultati dell’Autodiagnosi d’Istituto Pag. 62

Tabella riassuntiva dei Progetti PON Pag. 63

RAPPORTI CON IL TERRITORIO: visite e viaggi d’istruzione, attività varie

Pag. 64

Viaggi istruzione, attività scuola Infanzia Pag. 65

Viaggi istruzione, attività scuola Primaria Pag. 66

Viaggi istruzione, attività Scuola Secondaria di primo grado Pag. 67

Concerti Pag. 69

COORDINAMENTO delle PROBLEMATICHE: alunni diversamente abili, svantaggio

Pag. 70

Handicap e Svantaggio Pag. 71

CURA, INTEGRAZIONE e VALORIZZAZIONE degli alunni con DSA-BES

Pag. 75

Disturbi Specifici dell’Apprendimento Pag. 76

PARTE QUARTAPARTE QUARTAVALUTAZIONE Pag. 79Indicazioni per la Valutazione degli alunni e per la Certificazione Delle Competenze Pag. 80

Valutazione della Condotta e Tabella dei Descrittori del Comportamento Pag. 83

Tabella degli Indicatori di Valutazione Scuola Primaria cl.I-II-III Pag. 84Tabella degli Indicatori di Valutazione Scuola Primaria cl.IV -V Pag. 85La valutazione nella Scuola dell’Infanzia Pag. 86La valutazione degli alunni diversamente abili Pag. 86

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La valutazione degli alunni con DSA Pag. 87Valutazione delle Competenze Trasversali in uscita Pag. 88STRUMENTI COMUNI Pag. 95

Elenco di modelli ed esperienze depositati nell’ARCHIVIO DIDATTICO ON-LINE Pag. 96

APPENDICE Concorsi Pag. 100

INDICE del POF Pag. 124

Cellamare, 27 giugno 2014 La docente Funzione Strumentale AREA 1 – POF Lucia De Orsi

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