il cittadino n. 172

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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 172 anno XII - 10 Settembre 2014 Svuotato Taglio dei fondi ai servizi sociali Assessore ai servizi sociali Antonino Mantineo

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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il Cittadinowww.ilcittadinodimessina.it

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2014

SvuotatoTaglio dei fondi ai servizi sociali

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Consiglieri comunali dei vari schiera-menti che hanno bocciato martedì 8settembre l'Assessore Mantineo,

negando i due milioni di euro ai servizi socia-li, dicono con forza: “Mantineo si prenda le

sue responsabilità oppure si dimetta”.

Hanno ribadito questo concetto nel corso diuna conferenza stampa tenutasi a PalazzoZanca, i Consiglieri cercano, inoltre, di ristabi-lire il ruolo prioritario del PD. A moderare laconferenza il capogruppo del PD, PaoloDavid.Il consigliere di FpM, Cardile, che è stato pro-motore dell'emendamento in questione, moti-vandolo, dice: il dirigente Bruno ci ha detto in

un incontro informale che era una forzatura

destinare quei fondi ai servizi sociali, conside-

randoli indivisibili, neanche la Casa di

Vincenzo, per cui risultavano destinati quei

fondi, lo era. L'Assessore ha poi parlato di

CAG in Commissione, ma in calcio d'angolo

fuori microfoni per cui, le sue sono tutte moti-

vazioni pretestuose.

Continua il Consigliere dell'UDC Mondello:Noi non abbiamo ritenuto che in questo

momento le emergenze siano queste e abbia-

mo portato avanti le nostre convinzioni trami-

te l'emendamento.

Si potranno, comunque. inserire fondi nel

bilancio di previsione, afferma la capogruppo

dei DR, Amata, se non lo faranno loro, lo fare-

mo noi.

Se Mantineo voleva fare il segretariato socia-

“Mantineo si pren

responsabilità op

Claudio Cardile

Francesco Mondello

Elvira Amata

a cura di Marilena Faranda

Primo PianoPrimo Piano

L’Assessore potrebbe esse

nda le sue

ppure si dimetta”

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le, afferma Santalco, perché non lo metteva

nella 328, oltre al fatto che si può adibire del

personale specializzato per ciascun

Quartiere. Lui è quello che maggiormente ha

fatto i suoi affari senza curarsi mai degli altri.

Sapeva già che ci sono dei fondi per i segre-

tariati sociali con cui fa elettorato, perciò la

sua protesta è strumentale. Pertanto, come il

collega Trischitta, FI; chiedo che Mantineo si

dimetta.

Dopo aver perso i fondi PAC, afferma la capo-gruppo dell'NCD, Daniela Faranda, mi viene

in mente che possiamo rimpiangere l'istituzio-

ne servizi sociali, di cui io sono stato membro,

ora ci vuole un Assessore che faccia il suo

lavoro. Mi preme, inoltre, risottolineare, che

quelli non erano i fondi giusti, i servizi sociali

non potevano considerarsi indivisibili.

Le consigliere dell' UDC, Perrone e La Paglia,sottolineano: Non vogliamo che il Consiglio

passi per insensibile ai servizi sociali, ma

vogliamo che Mantineo si assuma le proprie

responsabilità.

La nostra Commissione bilancio, ricordaCucinotta, PD, ha svolto tanto lavoro in questigiorni, ma non vogliamo che Mantineo facciademagogia e clientelismo.Hanno iniziato, conclude Abbate, DR, con

buone intenzioni, ma stiamo notando tutte le

lacune che ci sono e poi si contraddicono

pure. Non cerchiamo la contrapposizione con

l'Amministrazione, ma cerchiamo una guida

ferma che sappia quello che fa.

Giuseppe Santalco

Daniela Faranda

Maria Perrone

Rita La Paglia

Nicola Cucinotta

Carlo Abbate

ere sfiduciato dal Consiglio

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Ci sono dei servizi essenziali e ci sono pro-

getti già in corso che non si potrebbero rin-

novare, afferma il Consigliere Sturniolo.

Significherebbe chiudere, ritrovarsi con una

situazione sociale molto precaria ed una

disoccupazione enorme, trovarsi a penaliz-

zare i lavoratori.Non ce la sentiamo di fare

questo.

Che ci voglia una rimodulazione dei Servizi

Sociali questo è indubbio, - sottolinea anco-

ra Sturniolo che ci voglia un'internalizzazio-

ne dei lavoratori e che il Comune li gestisca

autonomamente non c'è dubbio.

Ci sono allo stato attuale dei servizi in corso

, una parte di questi indivisibili,con un taglio

fatto così, significherebbe togliere tanti posti

di lavoro e tanti servizi.

Il problema è che i colleghi Consiglieri

hanno ritenuto gli 8,8 milioni risorse aggiun-

tive ed extra rispetto alle risorse di bilancio,

evidenzia, la Consigliera Lo Presti, mentre

invece c'è una traslazione semplicemente

della fonte di finanziamento che fino all'anno

scorso era garantita da finanziamenti statali,

quest'anno per legge deve essere garantita

attraverso le entrate dei contribuenti. Sono

da considerasi, quindi, risorse di Bilancio,

già dentro il bilancio. Se anche il preventivo

non c'è, possiamo già prevedere che siano

stati inserite, queste risorse socio sanitarie

annuali.

Tagliare, quindi, con un'accetta a settembre

è un grande atto di irresponsabilità.

Probabilmente questi stessi Consiglieri che

hanno effettuato il taglio, provvederanno nel

previsionale a correggere il tiro.

Anche noi stavamo cadendo in errore, ma ci

siamo informati in corner.

In Consiglio non ci sono state valutazioni

politiche, ma sembrava di giocare col pallot-

toliere a spostare le somme, ora qui ora la.

Nina Lo Presti

Gino Sturniolo

Abbiamo chiesto aiConsiglieri "secessioni-sti", Nina Lo Presti eGino Sturniolo, perché, questa volta,hanno deciso di schiera-si con l'Amministrazione e con l'AssessoreMantineo

Marilena Faranda

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Come risponde a chi vede nella sua assenzain commissione bilancio la motivazione prin-cipale del taglio dei fondi ai servizi sociali?

È una motivazione, quella della mia assenza, che nonè assolutamente giustificata, uno è assente se di fron-te ad un invito diserta e preferisce non partecipare ailavori. La commissione bilancio, che per alcune setti-mane doveva esaminare il regolamento TASI, non miha mai convocato e le procedure attive delle commis-sioni sono che la presidenza della stessa convochisecondo valutazioni soggettive chi, dell’amministrazio-ne, debba rappresentare il tema oggetto della discus-sione. Non è previsto né giustificato che un assessoresi presenti ad un lavoro per il quale non è stato convo-cato. Sono stato chiamato nella giornata della votazio-ne, sono stato convocato alle 15, lì ho difeso le ragioni

“Non é previsto

né giustificato

che un assessore

si presenti ad un

lavoro per il

quale non è stato

convocato”

A colloquio con l’Assessore Mantineo

“In discussione non c’è l’Assessorema la qualità della vita dei cittadini”

foto di Antonio De Felice

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“Temo che il clima di

scontro politico non

sia ancora esaurito, in

una situazione diffici-

le derivante dalla

minoranza in consi-

glio comunale, il

nostro sindaco ha

sempre cercato di dia-

logare con tutti i con-

siglieri soprattutto sui

temi che possono

migliorare la qualità

della vita dei cittadini”

per le quali la Giunta aveva votato all’unanimitàuna destinazione dei proventi, che metteva alcentro le varie esigenze che si possono realizza-re in tema di servizi indivisibili, come la manu-tenzione strade, il verde pubblico e tutte le poli-tiche del territorio, allo stesso tempo la Giuntaaveva destinato 2 milioni di euro ai servizi socia-li. Non vi era un documento con il quale siaccompagnava quella delibera che in qualchemodo distinguesse quali fossero i servizi indivi-sibili. Ma mi corre l’obbligo ricordare che allacommissione ho potuto dare quegli elementi cheritenevo indispensabili per che la discussione sisvolgesse in modo più sereno. Cioè, avevo dettoche per i servizi socio – assistenziali, quasi inmodo automatico si deve ritenere che i servizialla persona siano universali e non a domandaindividuale. Sono a domanda individuale, inve-ce, quelli per i quali i cittadini partecipano conrisorse proprie allo svolgimento del servizio. Hotrovato, però, del pregiudizio da parte di chi par-tecipava alla commissione, queste mie conside-razioni sono state rintuzzate ritenendo che leipotesi che io prospettavo di servizi resi su terri-torio ed in collaborazione con le circoscrizionifossero servizi indivisibili, mi riferisco ai luoghi diaggregazione giovanile, al segretariato sociale,ai servizi per l’accoglienza dei minori e soprattut-to per i minori stranieri non accompagnati.Buona parte della commissione, però, eviden-ziava che le mie intenzioni potevano semmaiessere valutate nella programmazione dei nuoviservizi non considerando che bocciando questadestinazione dei proventi si incideva negativa-mente anche sul bilancio previsionale 2014, per-ché a rigor di logica il bilancio si compone divoci di entrate e voci di uscite, in questo casotagliare dalle possibile entrate derivanti dallaTASI una parte da destinare ai servizi sociali ècome escludere che i servizi sociali possano tro-vare una fonte di finanziamento che deriverà daqueste entrate. Ha avuto la sensazione che la sua convoca-

foto di Antonio De Felice

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zione in commissione sia, oltre che tardiva, arrivata a giochi già fatti?Io, purtroppo, temo che il clima di scontro politico non sia ancora esaurito, in una situa-zione difficile derivante dalla minoranza in consiglio comunale, il nostro sindaco ha sem-pre cercato di dialogare con tutti i consiglieri soprattutto sui temi che possono migliorarela qualità della vita dei cittadini. Io temo, però, che lo scontro politico permanga, temo cheil consiglio per punire l’amministrazione abbia fatto un torto alla città. La scelta del consi-glio ha trovato una eco di opposizione da parte dei cittadini attenti, ed è scorretto afferma-re che le risorse non previste per finanziare i servizi sociali si potevano trovare nel bilan-cio, in realtà le entrate derivanti dalla TASI costituiscono capitoli del bilancio da compor-re, il taglio dei 2 milioni di euro è un’accettata alle entrate certe per i servizi sociali. Trovoquesto una atto di grande irresponsabilità. Ai 14 consiglieri che hanno approvato l’emen-damento vorrei dire che se in questo modo hanno voluto rendere più debole l’assessoreMantineo in realtà hanno reso più debole i servizi sociali per i cittadini.Non esiste alcuna possibilità di reperire nuovi fondi?Certamente quelli della TASI sono persi, adesso dovremo, insieme all’assessore alBilancio, lavorare per far si che il prossimo bilancio di previsione tenga conto della spesasociale, una spesa che non può subire ulteriori tagli, dato che già sotto il commissarioCroce i tagli sono stati netti ed oggettivi.Sente che la sua posizione come assessore sia stata messa in discussione dalladecisione della commissione?Non mi sento indebolito come assessore, è indebolito il settore delle politiche sociali, per-ché evidentemente l’atto con il quale è stata cassata quella voce è un atto di sfiduciaverso il responsabile e, quindi, verso l’amministrazione. Non è consolatorio che le risorseche come Giunta avevamo destinato ai servizi sociali siano stati orientati verso altri servi-zi, non è che i miei colleghi di altri settori godano che le loro ragioni siano state difese adifferenza delle nostre. L’impostazione generale data al provvedimento è stata ribaltataperché il taglio dei servizi sociali priva un settore cruciale per la qualità della vita dellacomunità. È quindi evidente che lo smacco sia all’amministrazione e non a me in partico-lare, io spero di poter migliorare i rapporti col consiglio, ma credo che questo campanel-lo d’allarme segnato da un atto di impatto notevole e negativo sulle politiche sociali possaessere ripristinato con un attenzione maggiore. Il dato politico è che molti consiglierihanno avuto esperienze passate come responsabili o assessore alle politiche sociali, allo-ra tutti gli elementi che loro avevano dovevano portarli a considerare che i tagli operati giàdai trasferimenti di risorse finanziarie dal governo alla Regione, e tagli che la Regioneporta di riflesso sui Comuni ci impongono un’amministrazione più oculata, le risorse stan-no diminuendo e il taglio delle entrate che il consiglio ha imposto non è un gran servizio.Non mancano le polemiche anche su altri fondi di vitale importanza per il suoassessorato, i PAC. Per lo sblocco di tali fondi è necessario che il Comune anticipiil 5% della somma, ma questa somma è presente e spendibile? C’è il rischio di per-dere anche questi altri finanziamenti?I PAC sono fondi gestiti direttamente dal Ministero degli Interni, per la prima volta ilMinistero, utilizzando delle risorse comunitarie, hanno dato vita al piano di azione e coe-sione sociale, cioè azioni mirate a quelle regioni del meridione che si trovano in carenza

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di servizi, strutture ed infrastrutture. La Sicilia rientra in questi fondi insieme ad altre 5regioni italiane, la progettazione che il nostro distretto socio – sanitario composto da 14Comuni, con Messina capofila, ha avanzato per finanziare attività rivolte ad anziani eminori. Lo scorso 7 luglio è stato approvato il nostro decreto di finanziamento. La vicendaparadossale che Regioni che si trovano in difficoltà, come la Sicilia, hanno tante cittàcapofila in grave carenza finanziaria. Messina, come Palermo e Catania non fa eccezio-ne. Come amministrazione abbiamo sollevato la questione che l’anticipazione del 5% ciavrebbe messo in grave difficoltà perché non potevamo anticipare la somma per avviaretutti i servizi. Ma questa è una partita che rimane tutta aperta, abbiamo avuto un incontrocon l’amministrazione regionale e stiamo cercando le soluzioni che facciano superarequesto problema. Abbiamo incassato un risultato positivo vedendo approvato il nostropiano, adesso non possiamo cancellare il tutto non usufruendo di questi fondi. Faremotutto quanto in nostro potere per risolvere il problema. Quanto influiranno questi tagli su alcuni argomenti spinosi come “Casa Serena”,istituto già al centro di gravità finanziarie?Lo sforzo che facciamo come amministrazione è quello di garantire la continuità dei ser-vizi, dar continuità non significa che non si possa lavorare sulla qualità. I tagli fatti su CasaSerena, sia in termini di risorse e spese sia per mantenere il personale, partivano dallaconvinzione che i lavoratori che vi stanno abbiano le competenze e le qualifiche per potercontinuare a svolgere il servizio di qualità. Questa è la logica che ispira anche i servizisociali, cioè, anche se con meno risorse dobbiamo puntare a dare la continuità che puòsignificare rimodulare i servizi sociali anche contenendo le spese, ma cercando di garan-tire una migliore ed efficiente erogazione dei servizi stessi.

Francesco Certo

Istituto Casa Serenafoto Peppe Saya

36-37 CittàCronache urbane

26-27 Dietro le quinte

numero 173 anno XI 10 Settembre 2014

Attualità

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18-23

Sommario

10

30 SettegiorniCronaca della settimana

Cultura48-53

Le rubriche

La corazzataPotemkin

58-59

Da Beethoven a Kurt Cobain

60-61

Parole in blu62-63

Provincia38-39

Mangiare Sano66-67

Sicilia40-43

In&Out28-29

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

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elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Agenzia delle Entrate: concorsi 2014 e date, arriva un maxi bando

Settembre, aria di grosse novità sul fronte dei concorsi. I particolare, all’Agenzia delle Entratedovrebbe finalmente terminare lo stallo che si porta avanti ormai da alcuni mesi, con il via alleselezioni per funzionari e dirigenti.

Lavoro da 1.400 €: sorseggia Rum in spiaggia e ti pagano

Diciamocelo, chi almeno una volta nella vita non ha mai progettato di lasciare tutto e di aprireun bar su una spiaggia mozzafiato, passando il tempo in un posto da urlo senza lo stress dellavoro in città?

Lavorare in TV: partono le candidature per Fox Channels

Per chi fosse interessato a lavorare in tv, riportiamo le figure ricercate in Fox Channels Italy.L’azienda è nata nel 2003 e nell’arco di pochissimi anni ha dimostrato al mondo intero la suaenergia, il suo entusiasmo e la sua passione, diventando leader indiscussa nel settore dellePay TV.

Desigual: aperte le posizioni per Commessi, Store Manager ecc

Desigual è un’azienda di origine spagnola che opera nel settore dell’abbigliamento per Uomo,Donna e Bambino. Lo Stile Desigual è immediatamente riconoscibile poichè le sue collezionisono caratterizzate da uno stile allegro e particolarmente colorato.

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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Operatore telefonico: lavoro da 1.500 € mensili più incentivi

Le vacanze ormai stanno finendo e per chi è alla ricerca di un lavoro è tempo di munirsi di cur-riculum e di cercare l’offerta che fa per lui.

Gi Group: lavoro per 16 Cassieri e Magazzinieri, anche Studenti

Nuove opportunità di lavoro per 16 Cassieri e Magazzinieri nella GDO, in provincia di Salerno.Una importante azienda della Grande Distribuzione Organizzata, ha incaricato l’Agenzia per ilLavoro Gi Group di selezionare 8 Addetti alle casse e altrettanti Addetti alla logistica.

Diplomati e Laureati: nuovo bando per Operatori Amministrativi

È stato indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di otto posti vacantidi Operatore amministrativo, categoria B – posizione economica B1, a tempo pieno e indeter-minato, che svolgeranno attività amministrative presso il Consiglio dell’ordine degli avvocati diBologna.

Concorso OSS: lavoro indeterminato per candidati con Licenza Media

L’Unità Sanitaria Locale di Pescara ha indetto un concorso per Operatori socio sanitari. I postimessi a disposizione sono cinque e i candidati selezionati verranno assunti con un contratto atempo pieno e indeterminato.

Concorso per Diplomati: bando di lavoro a tempo indeterminato

Aperti nuovi concorsi in Sardegna, presso l’ASL di Sassari, finalizzati all’assunzione a tempoindeterminato di nuovo personale. Il bando, per titoli ed esami, è unico e per partecipare allaselezione pubblica c’è tempo fino al giorno 11 settembre 2014.

10 Settembre 2014

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AttualitàAttualità

Distrofia di DuchenneUna proteina apre nuovi scenari terapeutici

Èstato pubblicato su Nature Medicine, una delle più presti-giose riviste scientifiche al mondo, uno studio multicentri-co internazionale nato da una osservazione di neurologi

del Dipartimento di Neuroscienze dell’Universitaria di Messina. Il team di ricerca, coordinato dal dott. Kevin Flanigan del TheResearch Institute at Nationwide Children’s Hospital, Columbus,Ohio, ha incluso anche ricercatori svedesi, australiani e italiani.Tra questi ultimi vi sono il Prof. Giuseppe Vita, Direttore delDipartimento di Neuroscienze dell'Università di Messina e laDott.ssa Sonia Messina, ricercatrice e Direttore Clinico delCentro NEMO SUD. Tra gli autori dello studio, insieme ai colleghi dell’Università diFerrara, il Prof. Vita e la Dott.ssa Messina. Lo studio dimostracome la distrofina possa essere prodotta da meccanismi alterna-tivi rispetto a quelli oggetto di mutazioni genetiche. In particolarevi è un ulteriore sito di ingresso, l’IRES (Internal Ribosome Entrysite) attraverso il quale la distrofina viene ugualmente sintetizza-ta. “L’IRES – proseguono gli studiosi - è risultato stimolato dai glu-cocorticoidi, che sono attualmente il “gold standard” della terapiadella DMD”.

Si accendononuove speranzeper i malati didistrofia musco-lare di Duchenne(DMD), una pato-logia muscolaregenetica checausa perditadella funzionalitàmuscolare

prof. Giuseppe Vita e dott.ssa Sonia Messina

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Angioplastica coronarica nell’infartoUna costante attenzione alla funzionalità renale

Ha già da tempo un riscontro importante sul piano assi-stenziale lo studio condotto dal dott. Giuseppe Andò, car-diologo interventista dell’AOU G. Martino e ricercatore

universitario, pubblicato di recente su “Circulation” –Cardiovascular Interventions, tra le più prestigiose riviste mon-diali di cardiologia interventistica.Insufficienza renale acuta nei pazienti sottoposti ad angioplasti-ca coronarica per infarto, questo il tema centrale di un lavoro ini-ziato già cinque anni fa.Circa 500 i casi analizzati, riferiti al periodo 2008-2011. Se in un prima fase dello studio l’attenzione è stata incentratatenendo in massima considerazione i parametri clinici strumen-tali e fissando un valore di riferimento,utile per identificare i sog-getti a rischio; il secondo step della ricerca è andato invece piùa fondo, dimostrando come, al di là dell’identificazione deipazienti a rischio, a fare la differenza fosse in realtà la quantitàdi mezzo di contrasto tollerabile dal singolo paziente e come adun dosaggio più basso corrispondesse un minore danno a cari-co dei reni.«È cambiata la prospettiva – sottolinea il dott. Andò – sulla basedel calcolo della funzionalità renale siamo infatti in grado di fis-sare una quantità massima di mezzo di contrasto che tendiamoa non superare. Quando ciò non è possibile, la necessità diincrementare la dose diviene un campanello d’allarme per indi-rizzare il paziente verso un monitoraggio più stringente sia sulpiano cardiologico che renale. Innovative sono anche le prospettive di trattamento che sipotrebbero sviluppare in futuro con il sempre maggiore utilizzodell’accesso radiale e che vedono la cardiologia interventisticadell’AOU tra i primi cinque centri, su oltre 80in tutta Europa, pernumero di pazienti arruolati nello studio MATRIX. Dati prelimina-ri suggeriscono che l’accesso radiale sia una ulteriore opportuni-tà di protezione dei pazienti dal danno renale da mezzo di con-trasto.Questo ulteriore riconoscimento scientifico conferma il ruolo diuna realtà che dimostra ogni giorno di crescere nei numeri,unendo in modo costante ricerca e pratica clinica.

Pubblicati sullaprestigiosa rivi-sta “Circulation”i risultati di unostudio condottodal dott. Andò

dott. Giuseppe Andò

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Ad maiora: a chi lascia e chi subentra

In particolare, il Colonnello Stefano Spagnol ha salutato il Maggiore Giovanni Mennella,Comandante della Compagnia Messina Centro dal settembre 2010, il quale lascia Messinaper andare ad assumere la direzione del Reparto Operativo del Comando Provinciale di

Enna. Al Maggiore Mennella è subentrato nell’incarico il Capitano Emanuela Rocca, provenien-te dalla Compagnia Carabinieri di Tivoli.Destinato a Roma invece il Capitano Enrico Pascal Di Cagno il quale, dopo cinque anni alComando della 1^ Sezione del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, è stato trasferito alGruppo Interforze per l’Expo 2015 presso il Ministero dell’Interno. Al Cap. Di Cagno è suben-trato nell’incarico il Capitano Angelo Gerardi, proveniente dal Comando della 2^ Sezione delNucleo Investigativo di Frascati.Al Nucleo Radiomobile di Messina cede l’incarico il Capitano Cristiano Rocchi, destinato a rico-prire l’incarico di Comandante della Compagnia CC di Cortina d’Ampezzo (BL); gli subentra ilMaggiore Vincenzo Letizia, proveniente dalla Direzione Investigativa Antimafia di Messina. Ilquale, nel presentarsi, ha detto sono molto vicino a questa città in cui già opero e spero di potermettere a frutto la mia esperienza.Ha già lasciato l’incarico di Comandante della Compagnia di Santo Stefano di Camastra ilCapitano Michele Laghi, trasferito al Comando della Compagnia CC di Portogruaro (VE). Glisubentra il Capitano Giuseppe D’Aveni. proveniente dalla Compagnia CC di Luino (VA), chegià era stato a Messina e si era occupato di mantenere i rapporti con la Stampa.

Il Comandante Provinciale deiCarabinieri, Col. StefanoSpagnol, ha incontrato gli orga-ni di stampa per salutare conorgoglio gli Ufficiali della sedetrasferiti ad altri incarichi epresentare i nuovi Comandanti

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Alla Compagnia di Mistretta ha ceduto l’incarico di Comandante il Capitano Giodi Linguanti,destinato al Comando della Compagnia CC di Seregno (MI). Gli subentra il Capitano FilippoLo Franco, proveniente dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia CC di Piacenza.Assume il comando del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri diTaormina il giovane Tenente Angelo Pio Mitrione, proveniente dai corsi regolari di formazionedegli Ufficiali dell’Arma presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma e ancor primadall’Accademia Militare di Modena. Egli innamoratosi della nostra città a seguito di una stage,ha deciso di ritornarvi.Nei giorni scorsi ha assunto il Comando del Nucleo Operativo di Messina Sud il SottotenenteVincenzo Spataro, anch’egli direttamente proveniente dai corsi dalla Scuola Ufficiali Carabinieridi Roma.Lascia il Comando del Nucleo Operativo e Radiomobile di Sant’Agata di Militello il TenenteGiuseppe Merola, che andrà nei prossimi giorni a ricoprire l’incarico di Comandante dellaCompagnia di Jerzu (OG), in Sardegna.Promozioni al grado superiore per due Ufficiali del Comando Provinciale di Messina. IlMaggiore Nicola Roberto Lerario, Comandante del Reparto Operativo di Messina, 43 anni, èstato promosso al grado di Tenente Colonnello, mentre il Capitano Filippo Tancon Lutteri, 34anni, Comandante della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, è stato promosso al gradodi Maggiore.

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Nave Libra nella nuova sede di assegnazione di Messina

Il pattugliatore d’altura Libra, al termine di 11 giorni di intensa attività in operazione MareNostrum, ha ormeggiato a Messina, sancendo così di fatto l’inizio della presenza nella pro-pria nuova sede di assegnazione. Difatti dal 15 agosto Nave Libra, dopo 15 anni trascorsi

nella base militare di Augusta, ritorna ad essere assegnata a Messina. La storica base navalemessinese vedrà così nuovamente la presenza di una unità della marina militare.I compiti principali dell’unità sono il pattugliamento delle coste nazionali, la vigilanza sull’attivi-tà di pesca, il controllo dei flussi migratori, la ricerca e soccorso per la salvaguardia della vita

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umana in mare e le operazioni antinquinamento. L’attività operativa primaria è da sem-pre quella della Vigilanza Pesca con l’Operazione “Constant Vigilance”, per la protezio-ne degli interessi economici nazionali e la tutela della normativa internazionale sullapesca. Tale missione viene svolta principalmente nello Stretto di Sicilia.Negli ultimi anni, a tale compito si sono affiancati con sempre maggior rilievo quelli dicontrollo dei flussi migratori, salvaguardia della vita umana in mare e di controllo deltraffico mercantile nell’ambito della lotta alle attività illecite e al terrorismo internaziona-le, compiti da ottobre 2013 sono stati svolti nell’ambito dell’Operazione Mare Nostrum,cui il Libra ha preso parte contribuendo a trarre in salvo oltre 800 migranti.Nave Libra ha un equipaggio di 64 uomini, di cui 3 Ufficiali, che aumenta fino a 81durante l’attività operativa in mare. Il nominativo internazionale è “I A T B” ed il motto,ispirato alle “virtù” delle unità da pattugliamento e dei loro equipaggi, è: “Patiens VigilAudax”.

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dietro le quintedietro le quinte

Il M5S è ormai una realtà nella politica nazionale, a Messina, però il fenomenoè rimasto limitato. Scarsi i risultati alle elezioni amministrative, tanto da non por-tare neanche un consigliere a Palazzo Zanca. Risultato in antitesi con le ottime

percentuali trovate in campo nazionale e regionale. Da due messinesi a 5 stellearriva un documento di forte accusa all’amministrazione Accorinti. ValentinaZafarana, portavoce all’Ars, e Francesco D’uva, stesso ruolo alla Camera deiDeputati, hanno redatto un documento di forte critica verso la Giunta, rea di por-tare avanti idee lodevoli non seguite dai fatti, una mancanza di risolutezza che staminando la possibilità di rendere effettiva l’idea di una nuova politica. Di contro,vengono lodati Nina Lo Presti e Gino Sturniolo per la loro posizione contraria alPiano di Riequilibrio, nessuna sorpresa dato che l’ipotesi default era auspicatanel programma elettorale del Movimento. Un’affinità logica quindi, e chissà chenon possa essere il primo passo verso un futuro “stellato” per i due. Una bouta-de tutta nostra, ma chissà…

Il futuro nelle stelle

di Francesco Certo

Messina alla scadenza

Ci eravamo ripromessi di non parla-re più di isola pedonale, era dav-vero stucchevole doverci ripetere

di settimana in settimana. Dover ognivolta registrare nuove perle sullo svilup-po economico arrestato dalla maleficastrada transennata. Il consiglio comuna-le l’aveva cancellata, con la chiusuralimitata alla sola piazza Cairoli, ma pro-prio mentre i golosoni della doppia filaerano pronti alla riapertura la Giuntabloccava d’autorità la delibera prorogan-do l’isola fino al 30 settembre.Sembrava, quindi, finire ogni polemica, ifavorevoli si godevano gli ultimi giorni dipasseggio, i contrari contavano le oreper poter riparcheggiare alla ben emeglio. Ma la quiete non dura, ennesimoricorso dell’ennesima associazione,“l’isola ci ha dimezzato gli incassi, viasubito!”, urlano. Mancano 20 giorni allamodifica, troppi per chi accusa l’isola diessere l’unica causa dei mancati introiti.Commenti? Meglio star zitti, se fosseuna scusa farebbe ridere a crepa pelle,se fosse vero farebbe piangere lacrimeamare. Se una città bloccasse i consumiper la mancata possibilità di parcheggi indoppia fila sarebbe davvero finita.

L’isola del tormento

Chi se li ricorda i LiberiConsorzi? E le CittàM e t r o p o l i t a n e ?

Nessuno? Male, molto male,perché il 31 ottobre non è lon-tano e sarà quella la data in cui

l’iter dovrà essere completato ed i piani consegnati.Messina dove si trova? Si è parlato tantissimo di Areaintegrata dello Stretto, coesione e lavoro con la vicinaCalabria, ma della “vecchia” provincia cosa rimarrà? Ilquadro non pare rassicurante, i paesi dei Nebrodisembrano aver già dato l’addio al capoluogo pelorita-no, tanti saluti a Messina, sarà Enna il loro futuro,stessi interessi e stesso territorio. La zona Jonica nonappare un’oasi felice nel frattempo, Taormina è pron-ta a creare un Libero Consorzio insieme ai paesidell’Etna, con Giarre traino. Sul Tirreno è Capod’Orlando a pensare all’addio, Patti segue a ruota echi governa in zona sembra essere attratto dalConsorzio nascente. A Messina cosa rimane? Nulla,rimane Messina, povera e sola, la provincia è statatrascurata e considerata di categoria inferiore da sem-pre, lamentele e critiche sono giunte per anni dai cen-tri più importanti, inascoltati sempre e comunque, illoro addio sembra una ovvia conseguenza. Messinarimane ancorata all’assurda Area integrata delloStretto, una grande città da far nascere dall’unionecon Reggio Calabria. Due Comuni dissestati, il cala-brese sciolto per infiltrazioni mafiose, cosa potrebbe-ro garantire ai propri cittadini? Il nulla cosmico, o peg-gio, un baratro ancora più profondo. Non è disfattismoil nostro, ma semplice visione del reale.

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Sin da subito eraben chiaro che illavoro di Alessio

Ciacci sarebbe stato tut-t’altro che semplice.Probabilmente il primo acapirlo era stato propriolui, infatti, uno dei puntifocali sul quale si basaval’accordo tra il sindacoAccorinti ed il nominato

commissario liquidatore di MessinAmbiente era quellodella concessione di 3 milioni mensili, atti per il manteni-mento degli interventi necessari in tema di raccolta e smal-timento. Ma chi riceva la nomina di “commissario liquidato-re” è pienamente conscio che l’azienda che va a gestire siain una situazione complicata. Quella che si è trovato difronte il buon Ciacci è una situazione disperata, la parteci-pata si è rivelata un buco nero, un pozzo maleodorantedove immergere le mani conviene ben poco. Tra mancan-za di fondi, eccesso di lavoro, qualche minaccia edun’emergenza sanitaria alle porte, la figura di Ciacci nonverrà, ad oggi, ricordata come quella del salvatore dellapatria. Lavoro reso più difficile dalla situazione economicadi Palazzo Zanca che riflette perfettamente quella dellapartecipata, il default sfiorato sono sintomo di un barileabbondantemente raschiato, impossibile trovare un aiutodalle casse comunali, e gli equilibri potrebbero esseremessi in discussione. Il suo contratto resta blindatissimo,anche perché non esiste, la sua è una nomina e se nonverrà revocata non dovranno arrivare rinnovi o conferme. Ilfuturo a Messina di Ciacci, però, non sembra più così sicu-ro. Le due campane, intanto, rassicurano.

Ordinanza anti tir? Cos’è? Nessuno sembra conoscerla, per nulla.Non la conoscono i vigili che non la fanno rispettare, non la cono-scono soprattutto i camionisti che, incuranti dei divieti, continuano

ad entrare in città anche adesso che il secondo scivolo del porto diTremestieri è entrato in funzione. Ma l’ordinanza anti tir, che ha separatoinvece di unire in particolare quando i poteri regnanti si sono sentitischiacciati, ha una sua logica, anche abbastanza semplice, tanto da poter essere compresa persinodal messinese medio, cittadino notoriamente non brillantissimo. Serve per non farsi ammazzare da untir, mezzo non adatto a scorrazzare nelle strade cittadine. Ultimo esempio l’incidente avvenuto qual-che pomeriggio orsono, quando un camion, che non aveva rispettato il divieto di entrare in città, hainvestito e quasi tranciato un ragazzino a bordo di uno scooter sulla via Vittorio Emanuele. Subitodopo l’investimento il camionista è stato bloccato, quasi incredulo non si era neanche accorto del fatto.Una tragedia sfiorata, che avrebbe, oltre che spezzato una vita, fatto scoppiare una guerra evitabile.

Disordina(nza)tamente

Il messaggio era chiaro, il destina-tario forse no. Alcune notti fa l’excaserma militare di Bisconte, che

da qualche settimana ospita in primaaccoglienza i migranti che giungonodalle zone in guerra africane, è statavittima di un grave atto intimidatorio.Un automobile è stata fatta schianta-re sul portone di ingresso e quindifatta esplodere, il boato e le fiammehanno attirato l’attenzione dei vigilan-tes della struttura, gli unici presenti almomento dell’attentato, infatti, inquell’occasione nessun ospite erapresente all’interno del centro. Dacapire, adesso, e le autorità sono allavoro, chi fosse il destinatario, se siala presenza dei migranti ad aver infa-stidito qualche sottospecie di essereumano o se, ipotesi probabile, con latrasformazione della caserma in cen-tro di accoglienza siano, esponen-zialmente, aumentate le forze dell’or-dine presenti sul territorio. Quale chesia il motivo di tale gesto non muta ildisgusto che la vicenda suscita, chesi tratti di intolleranza razziale o versole autorità lo scenario rimane di spa-ventosa arretratezza sociale.

L’era CiacciIntollerabile attacco

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INLe nostre lodi questa settimana sono tutte per il debutto,avvenuto qualche giorno addietro, del grande Dario Fonell’incantevole scenario del teatro antico di Taormina con

il suo spettacolo “Lu Santo Jullàre Francesco”, un lavoro memo-rabile, nato quindici anni fa ma riscritto oggi in chiave contem-poranea. A rendere necessaria questa rilettura, come ha spie-gato lo stesso Dario Fo, è stata prima di tutto la scoperta di testiscritti da seguaci di San Francesco che mettevano in luce alcu-ni aspetti della vita e della personalità del santo per noi scono-sciuti. Rileggendo più volte tali testi, le leggende popolari, i libricanonici del Trecento, Dario Fo ha elaborato un’immagine nonagiografica del santo, che diviene ora un personaggio provoca-torio, coerente, coraggioso, ironico. Egli era colui che non tene-va mai prediche secondo la convenzione ecclesiastica, canta-va, recitava e “tutto lo suo corpo fasea parola” come ci dice uncronista del suo tempo, suscitando in coloro che l’ascoltavanodivertimento ma anche commozione. La moderna rilettura dellavicenda di San Francesco non poteva mancare di riferimenti alnuovo pontefice, che sembra aver fatto proprio non solo il nomedel santo ma anche il suo spessore morale. Attraverso il prota-gonista, quindi, Dario Fo ha voluto raccontare pure qualcosa diun pontefice che già pochi giorni dopo la sue elezione ha cata-lizzato su di sé l’attenzione di tutto il mondo cattolico e non. Lodiamo il nostro Premio Nobel per la letteratura non solo perquesta riscrittura in chiave contemporanea della vicenda di SanFrancesco, ma anche per aver scelto di mettere a disposizionela propria bravura per un fine nobile. I proventi raccolti dallavendita dei biglietti, saranno utilizzati, infatti, per la realizzazio-ne di una biblioteca per bambini all’interno del Palacultura diMessina. Un mix straordinario di fattori quali la presenza scenica e l’abi-lità di Dario Fo, la bellezza di uno spettacolo nato da un lavorotestuale attento e da un’analisi accurata della realtà attuale, loscenario del teatro antico di Taormina ed il fine nobile dell’inizia-tiva hanno fatto sì che un pubblico numeroso abbia preso postoin quella “cavea magica”, salutando con entusiasmo Dario Fo ecelebrando così tramite lui anche l’eterna bellezza del teatro.

Dario Fo e il moderno giullare di Dio

di Alessia Vanaria

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OU

TA

perto? Chiuso? Aperto per pochi? O chiuso permolti? Punti di vista, soggettivi come vuole la logica,ma nel paese delle deroghe e del “si è sempre fatto

così” la vicenda dello stadio San Filippo lascia aperto avarie interpretazioni. Il Comune garantisce di aver postorimedio ai problemi strutturali e tecnici dell’impianto, lasocietà, che ancora mastica amaro sulla questione gestio-ne pluriennale, si accontenta e pensa di godere, ma la festadura poco. Gli abbonati (scongiurate a ridosso del match leporte chiuse), non sono tantissimi neanche quest’anno esicuramente meno di quelli che giurano che per il Messinasi farebbero ammazzare, sono gli unici in diritto di trovareposto nei seggiolini del San Filippo per l’esordio casalingodi domenica scorsa. La decisione, presa da chi le città le comanda davveroovvero la Prefettura, è arrivata per la mancanza dell’impian-to di videosorveglianza, requisito obbligatorio per garantirela sicurezza degli spettatori. Società e Comune prendonoposto allo stesso tavolo e respingono le accuse, “le opera-zioni sono state fatte e lo scorso anno si è giocato a porteaperte in condizioni peggiori”, dicono. La ritrovata unione diintenti tra Accorinti e Lo Monaco non deve, però, obnubila-re indirizzando sul Prefetto tutte le ire. La “guerra fredda” traamministrazione e Prefettura è realtà, pensare, però, cheogni decisione si possa ricondurre a questo è, forse, fazio-so. Se la struttura della zona sud non risulta a norma è dav-vero esagerata la decisione prefettizia? Ma di contro arrivail mantra “l’anno scorso era peggio” (scusa patetica), ma selo scorso anno era davvero peggio perché le porte sonostate aperte? Oggi, con una buona parte dei lavori realizza-ti, si minaccia di far giocare tutte le restanti gare a portechiuse, senza più la possibilità di deroghe come in occasio-ne del match con la Lupa Roma? Dall’anno scorso ad oggiha influito di più il cambio di categoria o dei rapporti? Tuttibocciati senza deroghe o proroghe.

C’è chi dice no

di Francesco Certo

Crolla un ramo in via GhibellinaLe avverse condizioni climatiche hanno determinato il crol-lo di un ramo e la conseguente rottura di un lampione, cheha colpito una vettura che attraversava la carreggiata. E´stata bloccata, la via Ghibellina, scendendo verso viaTommaso Cannizzaro. Non è stato, rilevato nessun dannoa persone o cose.

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mercoledì 3giovedì 4venerdì 5sabato 6

domenica 7lunedì 8

martedì 9

Settembre 2014

Riaperto l’Ospedale VeterinarioDidatticoDopo una breve pausa estiva ha riaperto l’OspedaleVeterinario Didattico, sito presso il Dipartimento di ScienzeVeterinarie dell’Annunziata. La struttura garantisce assi-stenza veterinaria tutti i giorni della settimana, compresi ifestivi, h 24.

Nuova composizione del ConsigliocomunaleCon una nota consegnata alla presidenza del Consigliocomunale i consiglieri Nina Lo Presti e Luigi Sturniolo delgruppo Cambiamo Messina dal Basso hanno ufficializzatola loro adesione al gruppo consiliare Misto.

Dario Fo debutta al Teatro Antico di TaorminaCon il suo Lu Santo Jullàre Francesco: il memorabile lavo-ro sulla vita del Santo d’Assisi, realizzato 15 anni fa e orariscritto in un’inedita versione che non poteva mancare diriferimenti a Papa Francesco.

Il Messina pareggia con la Lupa RomaFinisce con un pareggio 2-2 l’incontro tra l’Acr Messina e laLupa Roma. La partita si è svolta davanti al pubblico di soliabbonati, grazie all’accordo, in zona Cesarini, siglato dalSindaco Accorinti e dal prefetto Trotta.

Tagli ai Servizi Sociali

Il tariffario TASI viene approvato con un emendamento cheboccia in parte i progetti della Giunta ed in particolarel’operato di Mantineo, togliendo 2 milioni di euro ai ServiziSociali, a favore della manutenzione strade e della prote-zione civile.

Gea Universitas

L’associazione universitaria “Gea Universitas” ha scrittouna lettera indirizzata al Rettore dell’università di Messinaper far comprendere il sentimento di amarezza che aleggiatra il corpo studentesco.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Cacciotto: la rete fognaria in città è in ginocchio

Il consigliere della Terza Circoscrizione AlessandroCacciotto segnala che la rete fognaria in città fa acquada tutte le parti comportando, visto che parliamo di

acque nere, un costante rischio igienico – sanitario per icittadini. Non manca giorno, infatti, in cui in città, ed inparticolar modo nelle periferie, non si registri un proble-ma più o meno importante all’impianto fognario. Un sot-toservizio ormai vetusto, ormai al collasso avverso ilquale non si riesce più a fronteggiare se non per “tampo-nare”. La “partecipata del Comune”, con in testa il Presidente Anastasi non ha mai fatto mancare il suosupporto, ma è evidente che non è più possibile andare avanti “combattendo” l’emergenza, senzaun programma a lungo raggio e con un personale tecnico sottodimensionato. L’espurgo fogne ètra gli interventi più frequenti: come un ambulanza del pronto soccorso si cerca di rimediare, avolte per pochi giorni, a piccoli grandi problemi: molti cittadini sono letteralmente costretti a convi-vere assai spesso con odori nauseabondi, con rigurgiti fognari all’interno delle proprie abitazioni.Senza pensare il costo di questi ripetuti, quanto temporanei, interventi!!! Anche la rottura con con-testuale sostituzione di una tubazione diventa impresa ardua da realizzare. E’ indispensabile inquesta situazione, come sottolinea Cacciotto, reperire delle risorse economiche ingenti, spazzarevia un sistema fognario che in alcune zone della città risale addirittura ai tempi mussoliniani, ediniziare una ristrutturazione integrale della rete fognaria in città.

III CIRCOSCRIZIONE

Viale della Libertà di nuovo allagato

Nonostante gli innumerevoli interessi e le ripetute richieste esegnalazioni da parte del Vice-Presidente Franco Laimo e ditutto il Consiglio della V Circoscrizione del Comune di Messina,

poco o niente sembra esser stato compiuto sul tratto del Viale dellaLibertà che va dalla foce del Viale annunziata, fino al lungomare dellaFiera. Sono bastati, infatti, due giorni di pioggia per trasformare la lineatramviaria in una sorta di piscina olimpionica o percorso di rafting percanoe: da circa un anno e mezzo attraverso interrogazioni e delibere si

richiede la pulizia dei tombini ormai troppo colmi di detriti per poter permettere il regolare deflussodelle acque, ma è tutto vano; sono stati spesi tanti soldi per la realizzazione di vie di fuga delleacque lungo la stessa linea tramviaria ma a quanto pare, piantine a parte, non è servito a molto,anzi quel tratto che va dagli imbarcaderi all’ex gasometro sembra esser stato dimenticato. Alla lucedi ciò, chiedono all´amministrazione quali siano le strategie di sviluppo e riqualificazione pensateper il Viale della Libertà, arteria stradale che ha il gravoso compito di dare quotidianamente il ben-venuto ai pendolari che soggiornano nella nostra città.

V CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

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Il Comune di Messina è latitante

Pubblichiamo questa nota inviataci dalconsigliere della VI circoscrizione MarioBiancuzzo, che ci informa dell’inizio dei

lavori sulla strada statale 113 localitàAcqualadrone, a seguito dell’ingente frana veri-ficatasi in tale area giorno 1 marzo 2011: Finalmente una bella notizia anche se sono tra-scorsi 3 anni e mezzo dalla frana.Comunico che, da giorno 27 Agosto 2014, l’im-presa esecutrice dei lavori è presente sullastrada statale 113/dir località AcqualadroneComune di Messina. Personale della dittaScavitalia ha già istituito il senso unico alterna-to regolato da segnaletica semaforica, nel trat-to tra il km 19,580 e il Km 19,700, con relativasegnaletica strisce blu e tutta la segnaleticanecessaria per tutelare i numerosi mezzi intransito, inoltre sta provvedendo a transennarela parte dove saranno eseguiti i lavori, con retee cordoli. I provvedimenti sopra specificati sirendono necessari per consentire i lavori per larealizzazione delle opere di protezione lungo iltratto stradale.Finalmente l’ANAS provvederà a mettere insicurezza la frana ed anche il tratto a montedella strada, per proteggere i numerosi mezzi intransito, su una arteria ad alta densità di traffi-co.Dopo 3 anni e 6 mesi iniziano i lavori. Ormaitutti si aspettavano l’inizio dei lavori dopo chel’ANAS ha provveduto con una ditta specializ-zata ad effettuare le indagini geognostiche il 12febbraio 2014.I lavori consisteranno come si evince dallatabella affissa nelle vicinanze, in lavori di manu-tenzione straordinaria per la realizzazione delleopere necessarie alla protezione della stradastatale 113/dir al km 19,700 in localitàAcqualadrone Comune di Messina. Il totale deilavori contrattuali è di € 189486,36.Direttore dei lavori ing. Cristiano Fogliano.Impresa esecutrice dei lavori Scavitalia Srl.

direttore tecnico Torre Adriano. Inizio lavori 1Settembre 2014 ultimazione prevista 30 dicem-bre 2014. I lavori consisteranno, come dichiara-tomi da personale sui luoghi nella mattinata dioggi, in realizzazione di un muro di sostegno aprotezione della strada, a monte bloccaggiocon tiranti per bloccare la parte franata, conrete per caduta massi. L’Anas anche se in ritar-do sta intervenendo per eliminare gravi perico-li.Il Comune di Messina è latitante. La frana pro-pagatasi, sempre giorno 1 marzo 2011, sullastrada comunale che collega il villaggio diAcqualdrone è ancora lì che fa da corona ai vil-leggianti ed ai residenti.I pericoli aumentano anche perché la frana con-tinua a sbriciolarsi.I soldi ci sono 300.000 € , almeno c’erano, conordinanza n 17 a firma del presidente dellaRegione Sicilia Crocetta, dove il Sindaco diMessina è stato nominato ai sensi dell’articolo 1comma 2, responsabile dell’attuazione degliinterventi alla predisposizione della progettazio-ne esecutiva e dopo l’approvazione e il finan-ziamento da parte del Presidente dellaRegione, alla realizzazione degli interventi con-sistenti alle opere di protezione versante e rifa-cimento muri.Forse si aspetta che i cittadini diAcqualdrone restino isolati. Auguriamo che nonci scappi anche il morto. O forse siamo nelterzo mondo? Io non lo so...

VI CIRCOSCRIZIONE

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Torrente CamaroUno sguardo al passato per un presente migliore

Gli antichi romani, perfettamente consape-voli dell’importanza della storia, dicevano“Historia magistra vitae”. Eppure, l’uomo

moderno sembra aver dimenticato tale insegna-mento, continuando a guardare alla storia comead una mera sequenza di avvenimenti, creden-do, in quanto “figlio” del progresso, di non avernulla da imparare dal passato. Quest’ultimo, alcontrario, si rivela sempre una fonte inesauribiledi informazioni e soprattutto di insegnamenti. Èproprio guardando ad esso che i consiglieri dellaIII circoscrizione hanno elaborato una nuova pro-posta, concernente il torrente Camaro, per cer-care di arginare in qualche modo il problemadella “crisi” idrica in città.Prima di analizzare nel dettaglio la proposta èbene fornire qualche notizia sulla storia del tor-rente in questione, sconosciuta per molti cittadinimessinesi. Il torrente Camaro nasce dai montiPeloritani presso il villaggio di Camaro Superioree percorrendo l’omonima vallata attraversa la

città. Nella parte finale il torrente viene chiamatoZaera. Il suo nome latino è trascritto in vari modi:Cammare, Flomaria de Cammaris, Cameris. Acausa dei suoi frequenti straripamenti causòmolteplici danni nel corso del XIX secolo. Il tor-rente alimentò, inoltre, il primo acquedotto mes-sinese, progettato dall’architetto Francesco LaCameola nel 1550-1553. Questo suo ruolo stori-co così importante ha senza dubbio contribuito afar sì che le acque e la valle del Camaro sianointensamente radicate, con valenza non ancoraadeguatamente stimata, nel mito, nella storia diMessina, negli stessi archetipi del simbolismocittadino. Per celebrare, infatti, l’inaugurazionedel primo acquedotto cittadino, il senato messi-nese, verso la metà del XVI secolo, commissio-nò a Giovan Angelo Montorsoli, allievo diMichelangelo, la costruzione della FontanaOrione. Per dare risalto alla sua collocazione inPiazza Duomo fu necessario abbattere la chiesadi San Lorenzo, della quale sopravvivevano sol-tanto pochi ruderi. Il Montorsoli dedicò la fontanaad Orione, il dio gigante dell’antichità secondo latradizione fondatore di Messina. A livello struttu-rale si nota bene come il bacino inferiore dellafontana poggi su un basamento di tre gradini diforma decagonale, interrotto da quattro rientran-ze simmetriche nelle quali si incastrano quattrovasche con mascheroni, che ricevono l’acquadalle anfore che quattro morbidissime statuenude tengono in grembo. Queste statue rappre-sentano i fiumi Nilo, Tevere, Ebro e Camaro,disposti in modo che il Nilo ed il Tevere, l’Ebro edil Camaro si guardano, mentre il Nilo e il Camaro,il Tevere e l’Ebro si danno le spalle. Il torrente su

Un interessante proposta della III circoscrizione

Formella Montorsoli

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cui stiamo soffermando la nostra attenzione sipresenta qui non solo personificato ma ancheenfatizzato da un distico elegiaco: SUMPATRIAE FAMULUS CAMERIS EXORTUSAQUOSIS/ OFFICIO MANANT FLUMINATANTA MEO vale a dire “Sono figlio di questaterra, nato dai monti Camari ricchi d’acque, peropera mia sgorgano tanti zampilli”. È bene sotto-lineare, inoltre, come sotto la statua del Camaro,le cui acque erano destinate all’alimentazionedella fonte, vi sia un riquadro in cui viene rappre-sentata la città con le mura, com' erano nel 500,con dinnanzi una dama, elegante e velata, per-sonificazione di Messina, che invita ad entrareun uomo sdraiato, personificazione, ancora unavolta, del Camaro. Sebbene sia la storia che di conseguenza l’ico-nografia messinese mettano in evidenza l’impor-tanza del torrente Camaro, oggi, che la città sitrova ad affrontare un’ingente crisi idrica, sem-briamo esserci dimenticati di quelle acque cheun tempo scorrevano copiose in città. Da quinasce la proposta elaborata dal consiglio della IIIcircoscrizione di Messina, in particolare dal con-sigliere Nunzio Signorino. Quest’ultimo, infatti,invita l’AMAM a sfruttare l’acqua che scorrelungo tutto il torrente Camaro, a recuperarla,pulendo le vasche esistenti, per distribuirla, poi,ai cittadini. Per di più, alle spalle dell’uscita diMessina centro, per l’esattezza in via Fornace aCamaro Superiore, è situato un pozzo con all’in-terno dei tubi dell’acqua che potrebbero esserecollegati alla tubazione della città per dare unulteriore aiuto alla popolazione. A tal proposito, ilconsigliere Signorino, avendo avuto un colloquiocon i vertici dell’AMAM, ha avuto modo di verifi-care come l’acqua del pozzo sia potabile. Nonsembra esserci alcun ostacolo, dunque, perchétali acque possano rappresentare una risorsaimportante per la popolazione messinese chesta affrontando in questo periodo una vera e pro-pria emergenza idrica. Adesso spetta all’AMAMattivarsi perché questa proposta possa divenire,nel minor tempo possibile, una realtà concreta eperché il torrente Camaro possa riavere oggi lastessa importanza di un tempo.

Alessia Vanaria

Camaro Montorsoli

Pozzo Camaro

E’ arrivato al Comune ilCommissario acta,designato dalla

Regione per l’approvazionedel Bilancio Consuntivo2013, il cui termine di appro-vazione è ormai scaduto. Unelemento di novità per alcuninuovi della macchina ammi-nistrativa ed, una scusa pertutti i detrattori dell’ammini-strazione Accorinti, per dire:Ecco un’altra inadempienzadella Giunta che ci ha portatoil Commissario. Dobbiamo, inrealtà, costatare che tantesono state le scadenze che sisono accavallate in questomese, portandol’Amministrazione ed ilConsiglio ad una corsa con-tro il tempo, dal Piano diRiequilibrio 2013 -2023, aiRegolamenti della IUC, con iltariffario TASI e TARI. Entro il30 settembre vi è anche lascadenza per l’approvazionedel Bilancio previsionale, dicui ancora non si ha neanchel’ombra di una bozza. In que-sta corsa che è ormai con-

suetudine in questo Comune,si è lasciato indietro ilConsuntivo che, tra l’altro,era da rimodulare a causa delparere negativo espresso daiRevisore dei Conti a quellopresentato dalla Giunta, inattesa del maxi emendamen-to. Anno dopo anno, ilCommissario ad acta perl’approvazione del consunti-vo, nel nostro Comune, èpuntuale come la morte.Adesso al Consiglio restano ipochi giorni che gli assegne-rà il Commissario, dopo saràlui ad esitarlo, con la probabi-le conseguenza del dissesto.Tra i corridoi, aleggia l’ideache sarà bocciato e con esso,probabilmente, anche il previ-sionale. Una domanda aper-ta, che si pone la ConsiglieraLo Presti, che non ha appro-vato il Piano decennale di rie-quilibrio, e che ci poniamotutti noi: Che senso ha avutoapprovare il piano decennalesenza poi approvare i bilanci,che sono parte integrantedello stesso piano?

cittàcittà

E’ tornato il Commissarioad Acta per il Consuntivo

a cura di Marilena Faranda Bilancio

Approvato il regola-mento IUC ed il tarif-fario TASI, dopo

qualche contrasto in aula.Ridotti, però, i fondi ai ser-vizi sociali, a favore dellamanutenzione strade edella protezione civile.Approvati alcuni emenda-menti, fra cui quello propo-sto dal consigliere Cardilesulla TASI, in particolareper stabilire chi è tenuto apagare per un bene, quan-

do è il padreche dàun’abitazioneal figlio oviceversa. Ilregolamentoè, quindi,stato appro-vato quasi

all’unanimità, sebbene iConsiglieri Zuccarello eSindoni si siano dissociati,ritenendo pretestuosa labocciatura degli emenda-menti da loro presentati.Viene, poi, discusso il tarif-fario TASI approvato conun emendamento che boc-cia in parte i progetti dellaGiunta ed in particolarel’operato di Mantineo,togliendo 2 milioni di euroai Servizi Sociali. I consi-glieri, denunciano infatti,che non avendo potutointerloquire conl’Assessore durante i lavo-ri di commissione, hannoda soli dovuto individuarecome ripartire le sommericavate dalla TASI.

Consiglio Comunale

Approvata la IUC

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Il Comandante Provincialedei Carabinieri, Col.Stefano Spagnol, incontra

gli organi di stampa per salu-tare gli Ufficiali della sede tra-sferiti ad altri incarichi e pre-sentare i nuovi giunti nei gior-ni scorsi. Al Comando dellaCompagnia Messina Centroil Capitano Emanuela Rocca;al comando della 1^ Sezionedel Nucleo Investigativo delReparto Operativo, ilCapitano Angelo Gerardi; alNucleo Radiomobile diMessina è andato il MaggioreVincenzo Letizia; alComando della Compagniadi Santo Stefano diCamastra, il CapitanoGiuseppe D’Aveni; allaCompagnia di Mistretta

subentra il Capitano FilippoLo Franco. Assume il coman-do del Nucleo Operativo eRadiomobile dellaCompagnia Carabinieri diTaormina il Tenente AngeloPio Mitrione. Nei giorni scorsiha assunto il Comando delNucleo Operativo di MessinaSud il Sottotenente VincenzoSpataro.

Viabilità

Attività dello “scout system”

Prosegue l'attività deldispositivo veicolare“scout system”, in dota-

zione alla Polizia municipale diMessina, che permette diacquisire con velocità e preci-sione le informazioni per l’ac-certamento della sosta sulleprincipali arterie cittadine. Dal18 al 30 agosto sono stati ele-vati 554 verbali.

Servizi Sociali

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“E adesso i soldi dove li prendo?”

Presentati i nuovi Comandanti

In Consiglio comunaleviene discussa la deliberaproposta dal comandante

in Capo della PoliziaMunicipale, Calogero Ferlisi,redatta ad aprile 2014, cheriguarda il piano di migliora-mento del corpo di poliziamunicipale. L'AssessoreCacciola rassicura sui tempi,precisando che l'istanza èstata inviata alla Regione neitempi utili, e, dalle rassicura-zioni che abbiamo, dice, rite-niamo che sia ancora validal'approvazione. Il consigliere

Mondello, si auspica che, infuturo ci sia una programma-zione e non si arrivi semprealla zona cesarini. Ad esem-pio, la presa in carico dei 32membri della Polizia munici-pale, che seppur assunti atempo determinato, potrebbe-ro implementare il corpo. Ladelibera viene, quindi, votataall'unanimità.

Vigili Urbani

Votato all’unanimità il piano di miglioramento

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Carabinieri

An c o r aamareg-g i a t o

l ’ A s s e s s o r eMantineo dalvoto delConsiglio, cheha tagliato ifondi ai servizi sociali, nonritenendoli indifferibili.Mantineo dice: Sono esterre-fatto! I consiglieri, forse,hanno perso il passaggio chequegli introiti, che loro consi-derano accessori al bilancio,in realtà ne sono parte inte-grante e poi vorrei sottolinea-re che ci sono tanti serviziindifferibili.

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a cura di Marilena Faranda

Il 31 ottobre “dovrebbe” scattare l’ora X, che segnerebbe la fine delle Provincie, imponendoai Comuni di immergersi nell’ancora nebuloso mondo delle Città Metropolitane e dei libericonsorzi.

Lunedì 8 c.m. a Palazzo dei Leoni , è stato convocato il primo , di quelli che si preannuncia-no una lunga serie di Tavoli Tecnici per far cominciare i Sindaci della provincia di Messina nel-l’ottica.A fare gli onori di casa il Commissario della Provincia, Filippo Romano, protagonisti di questoprimo tavolo tecnico: la Vicepresidente della Regione Sicilia , Patrizia Valenti e il PresidenteArs, Giovanni Ardizzone, con un parterre illustre, oltre ai Sindaci e ai loro delegati, per ilComune di Messina era presente il Vicesindaco Signorino, alcuni deputati , fra cui ilPresidente dell’UDC, Giampiero D’Alia.Ciò che è emerso da subito è che le esigenze dei Comuni della Provincia di Messina sonodiversificate.

ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

Città Metropolitane

Ancora tanta confusion

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La riforma delle Autonomie è ancora in divenire, vi è ad esempio, poca chiarezza sulle com-petenze attribuite alle Città Metropolitane, che sembrerebbero essere tra le altre, strade, rifiu-ti, turismo.E’ stato sottolineato che Messina non può perdere quest’ occasione per la necessità di condi-videre un percorso comune di collaborazione e cooperazione tra i Comuni interessati peravviare un processo di ampliamento e di integrazione territoriale in ordine alle attività econo-miche, all’erogazione di servizi essenziali, alle caratteristiche socio-ambientali e culturali, lacompetizione in Europa è ormai tra territori e non tra singoli comuni. Messina ha in più la particolarità di essere nell'area dello Stretto, alla quale guardiamo coninteresse, visto che si potrebbe realizzare un'area integrata di trasporti che coinvolge anchesponda calabra - hanno sottolineato la Vicepresidente Valenti e il Presidente Ardizzone, dopoaver chiarito alcuni punti della riforma, soprattutto per quel che riguarda le modalità di attua-zione, i tempi, le competenze.

ne, ma il tempo stringe

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SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

Mentre a Milano presenteremo la dietamediterranea, i suoi sapori e le suequalità - scrive ancora l'esponente

della Giunta Crocetta -, mentre dimostreremoal mondo intero che le arance rosse dell'Etnasono uniche e inimitabili, mentre vedremoimpazzire giapponesi, americani, indiani per isapori della nostra cucina, per la bellezza deiluoghi ove queste colture si preservano, noiforse in un orecchio, forse sottovoce, dovremodire loro che possono servire fino a 500 europer volare da Milano in quei luoghi (ma sedecidessero all'ultimo minuto potrebberodiventare anche 700), mentre con molto menopotranno raggiungere la Svizzera o laFrancia"."I Bronzi di Riace si possono spostare e pocoimporta se ciò fotografa il fallimento di unSistema-Italia che muove le sue opere d'arteperché non sa far muovere i turisti, ma perquale ragione il sud del Paese dovrebbeaccettare questa impostazione? - chiedeStancheris - Volare tra il nord e il sud dell'Italiasta diventando sempre più oneroso, semprepiù complicato e sempre meno certo.Abbiamo salvato una compagnia di bandiera,ce ne siamo sobbarcati i debiti e oggi condivi-diamo una sfida industriale con un operatore

L'assessore regionale dal Turismo,Michela Stancheris, si è vista costretta ascrivere al premier Renzi e ai ministri Lupie Franceschini

straniero che deve ancora chiarire che strate-gia vuole avere per il turismo italiano. Tutto illavoro di promozione, di crescita e di condivi-sione del settore turistico come motore di svi-luppo è vano se non abbiamo in mente unpiano nazionale dei trasporti che possa garan-tire un'efficiente capillarità".Per l'assessore il sistema delle low-cost è"drogato dagli incentivi che direttamente eindirettamente vengono forniti alle compagniee che spesso sono finanziati da soldi pubblici,mentre la presenza delle compagnie di lineanel sud del paese è quasi un miraggio se siesclude Alitalia, pronta essa stessa a disinve-stire. Con questi presupposti il turismo non

Problema dei trasporti

penalizza la Sicilia

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“La sfida non è soloquella di chiudere intempo i cantieri aMilano, ma quella dioffrire un'opportuni-tà alle imprese ditutta la penisola,isole comprese.Rischia di esserel'ennesima occasio-ne sprecata"

decollerà mai; si può chiedere alle regioni di collaborare, sipuò persino chiedere loro di rinunciare ad alcune competenzeper favorire una strategia turistica nazionale, ma diventa deltutto inutile se volare da Firenze a Palermo è impresa impos-sibile".Allora, secondo Stancheris "a questo punto non si può chiede-re alla Sicilia di contribuire a una strategia nazionale, poiché èla stessa strategia nazionale a escludere la Sicilia. Di questopasso il sud diventerà il 'terzo mondò del turismo ed Expo siridurrà a essere poco più di un lungo fuori-salone. È giunto iltempo di lasciare da parte le ipocrisie - conclude -; la sfida nonè solo quella di chiudere in tempo i cantieri a Milano, ma quel-la di offrire un'opportunità alle imprese di tutta la penisola,isole comprese. Rischia di essere l'ennesima occasione spre-cata".

"Il turismo non ripartirà ed Expo non rap-presenterà l'opportunità che avremmopotuto sfruttare per rilanciare il sistematuristico nazionale poiché il nostro siste-ma infrastrutturale e di trasporti ci impedi-sce di 'unirè l'Italia”

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Quattro giorni di laboper aspiranti imprend

Economia civile

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“La Sicilia è tra le Regioni del Meridione più all’avan-guardia sul tema dell’economia civile; date a unSiciliano la possibilità di smontare le cose e fategli

intravedere dei percorsi alternativi: mostrerà grande pas-sione, creatività,inventiva, intelligenza. I Siciliani sono un popolo che sacogliere le occasioni e trarne il meglio, se ne hanno adisposizione. E l’esperienza del Laboratorio Avolab, cheda tre anni porta avanti con determinazione e costanzal’impegno su questo tema è la prima esperienza regiona-le che ha il merito di guardare con occhi nuovi i proble-mi attuali”. Così Stefano Zamagni, docente di Economiapresso l’Università di Bologna e la John HopkinsUniversity, presenta la terza Edizione della SummerSchool di Economia Civile.Quattro giorni intensi dall’11 al 14 settembre pressol’Istituto San Metodio in Ortigia, Siracusa, per i giovaniaspiranti imprenditori che assisteranno alle lezioni deidocenti e parteciperanno a laboratori e momenti di dialo-go con personaggi delle istituzioni, dell’economia e dellacultura attorno al tema “L’impresa civile: natura, motiva-zioni e prospettive per lo sviluppo di un nuovo welfarestate”. La Summer School sarà anche un momento discambio e dialogo con il territorio, le sue associazioni, icittadini interessati al tema dell’economia civile. “Occorreritrovare il valore positivo della finanza- aggiungeZamagni-. Alla sua nascita, nel 1400, essa era l’arte diciò che ha un fine e tale fine era il bene comune. Ildegrado negli anni l’ha ridotta a un elemento pericolosoquando non nocivo. Occorre invertire la rotta. E’ possibi-le farlo attraverso una prospettiva comune, che rappre-senta l’unica via d’uscita all’attuale crisi. Sapete quantoci è costata la crisi del 2008? Trecento trilioni di dollari!Se ne arrivasse un’altra simile non avremmo in questomomento le risorse necessarie per uscirne fuori”.Due i momenti aperti al grande pubblico: la presentazio-ne del libro di Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica, “Ilvalore di soldi. Banche, finanza ed etica oltre il mito dellacrescita” edito da San Paolo, prevista per giovedì 11 set-tembre alle 21 presso la Chiesa dei Cavalieri di Malta, acui parteciperà Stefano Zamagni; il secondo momentoinvece si svolgerà domenica 14 settembre alle 9 pressoil salone Borsellino di Palazzo Vermexio con la lectio diLuigino Bruni su “Rigenerare relazioni ed economia neiterritori”.

oratorio ditori

Summer school team

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario A8 settembre 2014 - Herat

Corsi per istruttori nella lotta agli ordigniesplosivi improvvisati

Nei giorni scorsi si sono conclusi due corsi pianificati e condotti per la prima volta esclusivamenteda istruttori afgani a favore della Afghan National Police (A.N.P.) sotto la supervisione della com-ponente Genio del Train Advise Assist Command West (TAAC-W), il comando multinazionale subase brigata bersaglieri “Garibaldi”.

Il percorso formativo della durata di 15 giorni ha visto la partecipazione di 25 frequentatori.L’addestramento, svolto attraverso lezioni teorico–pratiche, rientra nel quadro delle attività di “con-sulenza e di assistenza” che i militari italiani svolgono a favore delle forze di sicurezza afgane nel-l’ambito del processo di transizione in atto nella regione ovest del Paese.

Il primo dei due corsi è stato finalizzato a fornire all’Afghan Border Police (A.B.P.) le capacità ido-nee per l’applicazione delle tecniche, tattiche e procedure (TTP) nell’individuazione e localizzazio-ne delle minacce derivanti dalle diverse tipologie di dispositivi IED (Improvised Explosive Device).Gli IED, infatti, costituiscono la maggior fonte di pericolo per la sicurezza delle truppe che muovo-no sul terreno, nonché per la popolazione locale sul territorio.

Il secondo corso ha, invece, fornito ai futuri istruttori della Afghan Uniform Police (A.U.P.) l’adegua-ta preparazione per il corretto utilizzo degli apparati cerca metalli (metal detector).

Le attività si sono concluse con la consegna degli “attestati di frequenza” ai partecipanti al corsoalla presenza del Brigadier Generale Mohammad Joma Adeel, Comandante della 705^ zonadell’A.B.P. e del Colonnello Ghulam Ghous Fakhruddin , Comandante dell’A.U.P. di Herat e dei rap-presentanti del TAAC-W.

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release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Afghano

geniere afghano in addestramento

geniere durante la ceriminia di consegna attestati di frequenza corso

geniere simula la bonifica di un itinerario

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Su una scala da uno a dieci, quant’è importan-te la pittura e in quale movimento glorioso tiritrovi, Dadaismo, Futurismo, Realismo etc.-Sono partito dal figurativo, ho attraversato quasi

tutti i movimenti grazie anche all’ingegnosa aper-

tura di due cugini insegnanti. Il Dadaismo su di

me ha avuto una incidenza implacabile.

Hai il potere assoluto per un giorno di essereUmberto Boccioni, la prima cosa che faresti?Non andare in guerra.

L’unica cosa che rimprovero al futurismo geniale

più impronta e più segno preciso, quasi urtante.

Molti artisti si riconoscono nelle ragioni gene-rali delle tue proteste e delle tue performan-ces, ritieni sono sempre forma di informazio-ne e conoscenza per raggiungere obiettivi?E’ sempre comunicazione, il fine è sempre un

fatto artistico. A volte le performances sono state

presentate sotto forma ermetica con un unico

impulso che ci ha animato e stimolato.

Ci siamo nutriti d’arte con ‘ Orientale Sicule e‘ Fortuna Arte’ chiudendo queste due gallerie,consideri come una sconfitta dell’arte aMessina? Pensi sia possibile rigenerare que-sta città?Non la considero una sconfitta, a Fortuna Arte ci

sono state mostre di una certa valenza, mentre

l’Orientale Sicula ha percorso da pioniere su larga

scala promuovendo circa oltre 140 mostre tra col-

Intervista

“Idea” è il primo comandamentodel pittore Piero Serboli

Galleria d’arteGalleria d’artedi Vittoria Arena

Nota biografica di Piero Serboli

Arte e Idee diventano linguaggidella modernità.

Documenta, oltre ad aver curatouna certa quantità di mostre,incontri, conferenze e l’averediretto in passato le Gallerie ‘Fortuna Arte’ e ‘ OrientaleSicula’. Nel segno dell’avanguar-dia, Serboli, indaga analogie,divergenze ed elementi comunidei movimenti Dada, Pop-Art. lacommistione tra generi, lo spiritodissacrante tra rivolta e negazio-ne lo porta a provocare se stessoe gli altri in un modulo tra infor-male, concettuale e casual-art.Questo pittore tutta mente, è tra inostri pochi artisti che mostranol’intera ‘fatica’, ricerca e cambia-mento, e sopra ogni cosa, ciòche conta è la fermezza dei risul-tati tali da essere tra i maestri.

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lettive e personali con scambi interculturali,. Alla chiusura hanno giocato diversi fattori

che si sono innestati in questi tempi di crisi Si può rigenerare questa città, basta dare le

giuste attenzioni.

Qual è il posto dove ti vengono le idee più strane ed innovative?-Nel dormiveglia, tengo sempre un taccuino e una penna sul comodino, e poi allo studio

dove mi trovo faccia a faccia con l’arte.

La visione che ti ha cambiato la vita e modificato la tua arte?-Nell’adolescenza, esattamente al ginnasio visitai la mostra di Giorgio Morandi e ne

rimasi subito colpito, e come se di colpo mi fossi reso conto delle testimonianze strepi-

tose dell’arte ai primi del novecento, per cui, in qualche modo nella mia vita sono entra-

te le innovazioni dell’astrazione.

Cosa stai leggendo attualmente?Ho ripreso a leggere ‘ La boutique del mistero’ di Dino Buzzati per un fatto puramente

personale e triste.

Di cosa sei particolarmente orgoglioso?Nell’ambito familiare, gli affetti vicini, nell’ ambito lavorativo, l’essere pittore mi soddisfa

Una cosa bella nell’essere di teSono fiero di avere i piedi michelangeleschi.

foto di Antonio De Felice

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CulturaCultura

Concerto in duo di arpa e violino

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Cristina D’Arrigo

Una sinfonia di note ha coronato la serata di domenica 7 set-tembre ai chiostri all’Arcivescovado, con il concerto del duoFrancesco Tusa (Violino) e Alessia Pitali (Arpa). Il concerto

rientra nell’ambito dell’edizione estiva di “Armonie dello Spirito”,l’iniziativa culturale promossa dall’Arcidiocesi di Messina con l’in-tento di dare vita grazie alla collaborazione di numerosi artisti amomenti di ascolto e di riflessione. Francesco Tusa e Alessia Pitali collaborano insieme da una deci-na di anni e hanno all’attivo numerosi concerti non solo nellanostra città e in provincia ma in tutta la regione. Entrambi hannocompletato il loro percorso di studi con il massimo dei voti e la lodepresso il Conservatorio “A. Corelli” di Messina. Francesco Tusa èstato vincitore di vari concorsi solistici e da camera e di recente,nella sezione musica da camera ha vinto il 1° premio assoluto alconcorso “A.Gi.Mus” di Siracusa e al concorso internazionale“Giuseppe Ierna” di Floridia. Nell’Ottobre del 2013 si è esibito conl’Orchestra Sinfonica Nazionale di Panamà per la recita di Aida diVerdi al Teatro Anayansi del Centro de Convencione Atapla dellacittà di Panamà in collaborazione con il Conservatorio di Musica“Santa Cecilia” di Roma. Alessia Pitali è stata vincitrice di concor-si solistici e da camera a livello nazionale ed internazionale. Nel2010 si classifica come seconda Arpa idonea dell'OrchestraNazionale dei Conservatori. Ha avuto modo di suonare sotto ladirezione di Maestri quali Xu Zhong e Franco Piersanti, e di colla-borare con l'attore-regista Nanni Moretti.Nel corso della serata il duo ha eseguito vari brani, tra i quali: LaSonata per Violino (o Flauto) e Arpa in Sol minore di GaetanoDonizetti; Il Notturno per Violino e Arpa del Maestro Biagio Ilacquaispirato e composto proprio per il Duo Tusa-Pitali; La Sicilienne diMaria Theresa Von Paradis in Mi bemolle Maggiore; I Due PreludiRomantici, rispettivamente in Sol e Fa Maggiore di MarcelTournier; Meditation, tratto dalla Comèdie Lirique (opera lirica) intre atti intitolata ‘Thais’ di Jules Massenet; La Fantasia di CamilleSaint-Saens; Il Cigno celebre motivo di Saint-Saëns e L' elegia diLuigi Maurizio Tedeschi. Il pubblico presente è stato intrattenutoalla fine con due bis, “La Czardas” di Vittorio Monti e il celebreIntermezzo tratto da “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni. Ilprossimo appuntamento in musica inserito in programma“Armonie dello spirito-Estate 2014” è per domenica 14 settembre2014 alle 21:30 nella Basilica Cattedrale con il Conservatorio diMusica “S. Giacomantonio” di Cosenza. Concerto delle classid’Organo dei proff. Claudio Brizi ed Emanuele Cardi, NiccolòVillotta, Maria Greco, Pasquale Panaro e Luigi Vincenzo.

Francesco Tusa eAlessia Pitali col-laborano insiemeda una decina dianni e hannoall’attivo numerosiconcerti

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S.Pier Niceto e Monforte

due paesi una storia

Un incontro sul tema “S.Pier Niceto e Monforte: due paesi una storia” hadato l’avvio ad un rapporto di collaborazione culturale tra San PierNiceto e Monforte San Giorgio, i cui territori nel medioevo costituivano

un unico feudo. Nel tempo quello che era chiamato San Pier Monforte acqui-stò una progressiva autonomia che fu completata nel 1812 e dopo l’Unitàd’Italia ottenne l’attuale nome San Pier Niceto. I due territori sono geografica-mente divisi dal Niceto, un fiume che, più che dividerli, li unisce sia dal puntodi vista storico sia economico.L’appuntamento, iniziativa della Pro Loco di San Pier Niceto ottimamente gui-data da Giuseppe Amalfi, ha visto protagonisti due studiosi di storia locale,Antonino Micale di San Pier Niceto e Guglielmo Scoglio di Monforte SanGiorgio e un docente universitario molto noto per le sue pubblicazioni sulla let-teratura italiana Giuseppe Rando. L’incontro è stato moderato dal vicesindacoe assessore alla cultura Francesca Pitrone.Nel corso dell’interessante incontro seguito da un numeroso pubblico;Antonino Micale si è soffermato sulla vita comunale del Paese nel ‘700-‘800,

Tavolo dei relatori; da sinistra Micale, Pitrone, Scoglio, Rando

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La vita ordinaria e amministrativanei due paesi, gli armenti del dioSole, la battagliadel Nauloco al centro di un interessanteincontro

sull'abitato, sul territorio, sulla scuola e sul set-tore dell’agricoltura ricchezza ancora oggi perentrambi i paesi.Scoglio, anche per celebrare i duemila anni

dalla morte dell’imperatore Augusto, ha tratta-to temi molto più remoti: quello della Battagliadel Nauloco vinta da Augusto su SestoPompeo nel 36 a.C., del tempio di Diana edegli armenti del dio Sole. Riesaminando itesti degli storici che si sono occupati deglieventi del I secolo a.C. e il dipinto dellaBattaglia del Nauloco custodito nel MuseoNazionale Romano, Scoglio è giunto alla con-clusione che è fortemente fondata l’antica tra-dizione che vuole che il fiume Niceto sia ilFacellino, il fiume sacro a Diana, nei cui pres-si sarebbe approdato Ulisse e davanti al qualesi è svolta la Battaglia del Nauloco. Vivace il dibattito che ha visto tra gli altri l’in-tervento di Giuseppe Ardizzone Gullo,Presidente del Centro di Studi Storici diMonforte.

Organizzatori, relatori e sindaci

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Tre giorni di iniziative culturali a Messina nel segno della spiritualità.Due anni e 23 eventi – incontri, seminari, convegni, proiezioni, dibat-titi – dopo la fondazione, “Anthurium Rosa – Cammini di

Conoscenza”, l’associazione messinese che propone itinerari di spirituali-tà attraverso la convergenza delle antiche conoscenze religiose, esoteri-che e sapienziali con le recenti scoperte della scienza e della fisica quan-tistica, ricomincia da dove ha lasciato, il film “Un altro mondo”, proiettatoquest’estate nell’Arena Corallo davanti ad una platea gremita e interessa-ta fino al punto da restare a lungo ad animare il dibattito. “Un altro mondo”verrà dunque proiettato di nuovo, a Messina, in risposta alle richieste di“bis” e approfondimento raccolte a piene mani nella serata al Corallo. Mail film – un viaggio straordinario tra scienziati, pensatori e artisti in America,Giappone, Europa attorno ai temi del tempo e della risonanza tra esseriumani e natura – non è che una delle iniziative di cui si compone la gior-nata inaugurale del nuovo anno. Giornata che cade il 26 settembre e chein realtà dura tre giorni, dal 26 al 28 settembre. Venerdì 26 settembre, infatti, al Teatro Annibale Maria di Francia, a partiredalle ore 20.00, con l’introduzione e la conduzione a cura della presidentedell’associazione, Mirella Restuccia, si comincerà con conferenza di illu-strazione del programma annuale, si proseguirà con la presentazione delseminario di Gabriele Policardo, sul tema “Rabbia, vittimismo, senso dicolpa: i tre veleni dell’anima”, che si terrà il giorno dopo, dalle ore 9.00 alleore 18.00 all’Hotel Messenion, e si concluderà con la proiezione di “Unaltro mondo” e il dibattito finale con il regista del film Thomas Torelli, unodei protagonisti, l’esperto del calendario Maja, Antonio Giacchetti, e lostesso Policardo.E se sabato 27 ci sarà il seminario di Policardo, domenica 28 la tre giornisi completerà con la conferenza di Marco Cesati Cassin sul tema“Presenze positive. Le coincidenze misteriose che ci guidano e ci proteg-gono”, conferenza che si terrà al Teatro Annibale Maria di Francia, alle ore18.00, e che riprenderà i temi e il titolo dell’ultimo libro di Cesati Cassin,edito da Sperling & Kupfer al pari del suo precedente ( “I guardiani dellasoglia”).

Associazione“Anthurium Rosa”

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La musica sveglia

l’amicizia

Primi di Settembre: strano a dirsi, ma è ancoraestate. Anzi, strano per niente. Ancora le genti cal-zano sandali e il lino riveste i corpi nel mese scor-

so baciati dal sole, e arricchiti della sua forza. La pelle,che ricorda il bruno, ha il profumo dei gelsomini, e la sal-sedine non abbandona taluni fili di capelli. Tutti giungo-no, pian piano, e si rincontrano prima che il tempo del-l’autunno arrivi, con i suoi alberi ingialliti, e che il freddodell’inverno torni a far dormire la natura. Il Lido HorcynusOrca ancora una volta ospita e riunisce, mentre gli ultimicocktail snocciolano la serata come chicchi di caffè sottola pressa del macinino. Tra poco la città si ripopolerà, eTorre Faro sarà terra dei suoi perenni abitanti, e meta diqualche passeggiata distratta, o di incontri amorosi,magari segreti, indisturbati. Appunto, tra poco: ma il 5settembre tutti stanno ancora tamburellando coi piediscoperti sulle tavole lignee dell’Horcynus; e, come ogniserata che si ricordi in quella bella punta sullo Stretto, lamusica c’è, e avvolge ogni cosa, persino i tavoli, lesedie, e le luci, danzanti alle variazioni del vento.La sera, fra il rischio di pioggia, l’apparire improvvisodelle stelle e una luna ombreggiata in lontananza, scor-re piacevole e ritmata, sulle note dei bei brani di duesiculi D.O.C: l’uno, Mimì Sterrantino, discende dall’anti-ca rocca di Castelmola, e l’altro, Toti Poeta, ci raggiungedalla vicina Barcellona Pozzo di Gotto. Cos’hanno incomune i due? La passione per la musica, quella fatta

MusicaMusica

MimìSterrantino,Toti Poeta e Gli Accusati fra nuvole e mare

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con amiche chitarre, e l’amore per la propria terra: la Sicilia. E la compagnia degli Accusati,amici di suonate.Più che un concerto qualsiasi, dove il pubblico si trattiene a discrete linee di spazio dal palco,distante dai musicanti, in attesa di afferrare ciò che loro vogliano comunicargli, sembra unafesta fra amici, in cui tutti si lasciano trasportare dalla musica e dondolano i loro volti in sorrisicolor di luna piena e alta. Le narrazioni introspettive, le impressioni sulla terra di tutti i nostrigiorni, su chi la sconquassa e chi la svilisce, su chi la ama come mamma e chi la cura comeun orticello felice, si diramano attraverso una musica ritmata, allegra, sensibile, talvolta piùlenta, a tratti più veloce, ma sempre carezzevole alle orecchie. E’ davvero una bella armoniaquella che dalle corde dei musici si stende sulle membra di chi la riceve, e la trasforma indanza. Una danza che non sa di estate che finisce, ma di nuovo che comincia: che sa di spe-ranza, di volontà, di persistenza, di coraggio nel rendere la vita di ogni dì ed ogni notte una nor-malità splendente. Mimì e Toti ci insegnano questo: ad essere felici nel posto che ci ha gene-rati e che, tacitamente, ci ricambia d’amore tutti i giorni. Basta solo cogliere e curare quello chedovremmo amare.

Marina Pagano

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Visibilmente emozionata, Giulia, studentessadi lingue e desiderosa di lavorare nel mondodel cinema e del teatro, è stata incoronata

con la corona “Cuore di luce”, prezioso diademarealizzato appositamente per il concorso dallaXento gioielli.Miss Città di Palermo nel 2013, Giulia Todaro èsubentrata ad Elisa Muriale, vincitrice della passataedizione del concorso di bellezza che vuole esalta-re il talento e le doti delle giovani italiane, dandoloro la possibilità di essere valutate e giudicate daesperti di qualità.Soddisfazione è stata espressa da Antonio LoPresti ,patron della manifestazione che, da ventiseianni, rappresenta un concreto trampolino di lancioper chi, nel proprio futuro, immagina un lavoro nelmondo dello spettacolo e della televisione. “Grazie al programma - afferma Lo Presti- ricco chesiamo riusciti a portare a termine, non senza sforzima con grande entusiasmo, e con la preziosa col-laborazione di tutti gli sponsor, che ringrazio, anchequest’anno siamo riusciti ad offrire un grande spet-tacolo e a fare di Acireale il centro della bellezza”.Lo Presti, che con dedizione si dedica all’organizza-zione dell’evento insieme ad Daniela Eramo, havoluto però sottolineare quanto la bellezza, da sola,non basti per guadagnarsi lo scettro di “Ragazzaper il Cinema”. “Questo concorso – ha aggiunto –aiuta il talento a emergere e offre la possibilità, a chiha una dote particolare, di metterla in mostra. Noi –ha concluso Lo Presti – diamo l’occasione alleragazze di mostrare le proprie doti artistiche e diessere valutate da una giuria tecnica, da professio-nisti in grado di svelarle”.

È la palermitana Giulia Todaro “Una Ragazza Per Il Cinema” 2014

“Abbiamo raggiuntorisultati straordinariin questa kermesse –ha affermato LoPresti – grazie aun’organizzazionefatta da talentsscouts professionistie da una giuria eccezionale”

foto di Gianfry Nepitelli

SpettacoloSpettacolo

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foto di Gianfry Nepitelli

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Rush

Ron Howard (A beautiful mind, Il Codice da Vinci) firma un’appassionante visione dellaFormula 1 degli anni ’70. Rush racconta, in maniera romanzata ma comunque fedelissimaalla realtà, la storia del duello per il mondiale ’76 tra Niki Lauda, pilota austriaco dellaFerrari, e James Hunt, inglese su McLaren. Per il suo film Howard non ha voluto immaginidi repertorio da sbattere qui e la, tutt’altro, ha voluto fedelmente ricreare i momenti salien-ti della vicenda, su tutti, l’incidente del Nurburgring nel quale, dopo la probabile rottura diuna sospensione, la Ferrari di Lauda si schiantò contro le barriere incendiandosi, il pilota,estratto da alcuni colleghi sopraggiunti, rimase sfigurato dalle ustioni. L’incidente minò ilcammino verso la vittoria del mondiale dell’austriaco, proprio a vantaggio del grande riva-le Hunt. Lauda tornò il più velocemente possibile in macchina, ma nell’ultima gara del Fujila paura, in una pista allagata, lo bloccò ed Hunt trovò il suo primo ed unico mondiale pilo-ti. La trama del film è arcinota a tutti gli appassionati del genere motoristico, chi non cono-sceva la storia, però, non è tagliato fuori, al contrario, perché è proprio questa la forza dellapellicola. Infatti, nel film di Howard non si ritrovano solo gli appassionati che hanno vissu-to quegli anni, la storia è avvincente, con pathos e tensione tiene lo spettatore attento, laFormula 1 non è contorno, sta in mezzo al film è il motivo per cui tutto accade, ma questonon allontana chi guarda, le sfide, si sa, affascinano sempre. Il film non è una ricostruzio-ne ma non si discosta dai fatti, chiaro esiste il romanzo, ma non troppo. Perché in realtà nonserve romanzare nulla, la storia di Lauda e Hunt è già un romanzo di suo. La sfida, le donne,l’incidente, la differenza tra il campione e il talento, insomma lo sport nella sua massimaespressione incorniciato nel mondo degli anni ’70, quando la F1 era pericolosa e si moriva,quando diventare un’icona era ben più complicato di oggi, e quando due antipodi comeLauda e Hunt incrociavano le loro vite. La regia di Howard è impeccabile, la ricostruzionedegli avvenimenti in pista spettacolare, ottima l’interpretazione di Chris Hemsworth (ilThor degli Avengers), che ricalca la personalità spavalda e sbruffone di Hunt. Daniel Bruhlè un ottimo Niki Lauda, incarna l’ironia e la professionalità del campione austriaco. Oggi,Lauda è uno dei boss della Mercedes in F1, gestisce le diatribe di Hamilton e Rosberg, rima-nendo uno dei personaggi più amati del circus. James Hunt è morto di infarto a 45 anni,nessuna sorpresa, una vita al massimo e ben oltre il limite, in pista e, soprattutto, fuori.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

Qui si toccano i sentimenti, quelli veri e profondi, quelli chefanno palpitare il cuore…ah il cuore! Il prof. si che lo sa canta-re il cuore, la sua poetica si incentra su quello, il cuore e le sueemozioni. Cantare l’amore è forse una delle cose più difficili inmusica, banalmente lo possono far tutti, bastano due rimecuore/amore e ci si sente tutti poeti. Ma “le lettere d’amore,fanno solo ridere e non sarebbero d’amore se non facesseroridere”, ma per scrivere le lettere d’amore giuste bisogno esser-ne capaci, non bastano le rime ed i sentimenti un tanto al chilo,le parole vanno pesate e misurate, scandite con la giusta musi-calità, mai banali e mai scontate. Il prof. non ha di questi pro-blemi, lui l’amore lo ha raccontato sempre con grazia ed ironia,forse anche autoironia, perché no, magari era proprio lui chevoleva “una donna con la gonna”, e chissà se anche a lui è capi-tato di lasciare la sua “Euridice”, voltandosi e dicendole addio.Roberto Vecchioni è un poeta vero, racconta da 50 anni le ansiedel cuore, e non solo, ma con un’arte tutta sua, non mancano,infatti, nelle sue canzoni dotti riferimenti letterari, ma non sonoracconti, assolutamente no, più che altro interpretazioni, diven-ta lui il protagonista dell’arte, piccolo espediente per non rac-contare la propria vita banalmente ma con un alone di mistici-smo letterario. Personalmente siamo “vecchioniani” sin da bam-bini, quando il senso delle sue canzoni neanche lo capivamo, èquella che ci sembrava una canzone per piccini era invece un

affresco politico (“La gallina Maddalena”), e che le “luci a san Siro” pensavamo fossero rife-rite al calcio, invece erano una biografia vecchioniana, dalla giovinezza al successo passan-do per il decadimento della società, già troppo materialista e qualunquista. Un’artista com-movente, perché tutti nel sentire le sue opere possono trovare la “propria storia”, statenecerti, se avete amato Vecchioni lo ha raccontato, amato, sofferto, desiderato, lasciato edimenticato, Vecchioni c’è e ci sarà. Racconta l’amore dicevamo, si lo sappiamo che è limi-tativo, ma il centro della sua opera è lì, e poi non è un limite, raccontare ciò che muove ilmondo, raccontare quello che tutti provano e proveranno senza mai essere ripetitivo ostucchevole. La vita di Vecchioni dedicata all’arte è di per sé un’opera d’arte, un regaloincredibile all’umanità, un regalo che abbiamo la fortuna di poter scartare ogni giorno consincera sorpresa.

a cura di Francesco Certo

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[...]E non verranno i briganti

a derubarti di notte

perchè tutti i briganti

prenderanno le botte

e non verranno i pirati

perchè tutti i pirati

andranno in fondo al mare.

E non verranno i piemontesi

ad assalire Gaeta

con le loro land rover,

con le loro toyota

e se verranno gli indiani

con i lunghi coltelli

noi daremo le botte le botte

anche a quelli

e adesso chiudi i tuoi occhi

chiudi gli occhi che ho sonno

son vent'anni che guardo

e che non dormo[...]

Dentro gli occhi

Vec

chio

ni

Ro

ber

to

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Nacque a Comiso, in provincia di Ragusa, il 15 novembre 1920.Studente brillante, dal carattere riservato, si distinse subito per la suaversatilità nel campo delle lettere classiche e moderne, tanto che,appena diciottenne vinse un concorso di prosa latina che comportava,come premio, un viaggio a Roma e l’incontro con Mussolini a PalazzoVenezia. Iscrittosi alla facoltà di “Lettere e Filosofia” dell’Università diCatania fu costretto nel 1942 ad interrompere gli studi a causa delloscoppio della seconda guerra mondiale. Chiamato alle armi, infatti, funominato sottotenente nel 1943 ma poco tempo, per sfuggire ai tede-schi, si rifugiò a Scandiano, sull’Appennino emiliano, dove riuscì a sopravvivere dedican-dosi all’insegnamento. Una volta terminata la guerra rientrò in Sicilia, dove, ammalatosi ditubercolosi, fu ricoverato per un anno nel sanatorio della Rocca di Palermo, a metà stradatra la città e Monreale. Il periodo trascorso nell’ospedale e la guarigione quasi miracolosada un male che era ritenuto all’epoca pressoché incurabile, saranno oggetto della sua operadi maggior successo: Diceria dell’untore. Quest’ultima venne pubblicata da Bufalino nel1981 per le numerose insistenze di Leonardo Sciascia, suo amico, e di Elvira Sellerio. Nelromanzo in questione si racconta la storia di un giovane reduce che, nell’estate del 1946,affronta, dopo quello della guerra, un nuovo “apprendistato di morte” nel sanatorio dellaRocca sulle alture di Palermo. Ad animare quei giorni infuocati dell’estate mediterranea,preludio di una fine ormai inevitabile, è l’amore che unisce il giovane protagonista a Maria,una paziente dagli ambigui trascorsi. Folgorato da quell’ “angelo nunciante”, decide di fug-gire con lei, ma durante il viaggio Maria muore in un alberghetto sul litorale. Muoiono, inseguito, tutti gli altri pazienti, mentre si salva solo il protagonista, con il rimorso di avertradito “il silenzioso patto” stretto con i compagni della Rocca, di non sopravvivere ad essi.Per lui, “reciso il cordone ombelicale col sublime” si riapre lo scenario della vita quotidia-na. Se la morte resta uno scandalo, la guarigione è una caduta da cui potrà riscattarsi ren-dendo “testimonianza, se non delazione, d’una retorica e d’una pietà”, componendo la suadiceria. Tutta la vicenda è narrata con uno stile elegante, tipico della prosa d’arte, al puntoche si è parlato, con Bufalino, di una restaurazione della tradizione letteraria più alta, didestinazione elitaria. A seguito della pubblicazione della Diceria dell’untore, che ottenne ilPremio Campiello e fu subito tradotta in tutta Europa, Bufalino divenne uno dei casi lette-rari più avvincenti del Novecento. Dopo quel successo, infatti, egli cominciò a “vuotare icassetti”, come si disse, di tutto ciò che aveva scritto in tanti anni e accuratamente conser-vato. Videro la luce così le poesie de L’amaro miele; i romanzi Argo il cieco ovvero I sognidella memoria; Le menzogne della notte che ottenne il Premio Strega; Qui pro quo; Guerrinmeschino e Tommaso e il fotografo cieco; le raccolte di elzeviri Cere perse; le “sicilianerie”di Museo d’Ombre e Luce e lutto, dove riflette sulla realtà siciliana e sulla “sicilianità”.Bufalino muore il 14 giugno 1996, nell’ospedale di Vittoria, a seguito di un incidente auto-mobilistico.

a cura di Alessia Vanaria

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Bu

falin

o

Capire la Sicilia significa dunque per un siciliano capire se

stesso, assolversi o condannarsi. Ma significa, insieme, defi-

nire il dissidio fondamentale che ci travaglia, l'oscillazione

fra claustrofobia e claustrofilia, fra odio e amor di clausura,

secondo che ci tenti l'espatrio o ci lusinghi l'intimità di una

tana, la seduzione di vivere la vita con un vizio solitario.

L'insularità, voglio dire, non è una segregazione solo geo-

grafica, ma se ne porta dietro altre: della provincia, della

famiglia, della stanza, del proprio cuore. Da qui il nostro

orgoglio, la diffidenza, il pudore; e il senso di essere diversi.

Non mancava molto ormai: già erano scomparse l'increduli-

tà e la vergogna dei primi tempi, quando ogni fibra è per-

suasa ancora d'essere immortale e si rifiuta di disimpararlo.

I ricordi ci uccidono. Senza memoria, saremmo immortali

Comiso, 15 novembre 1920Comiso, 14 giugno 1996 Ges

ual

do

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Una notte di giugnocaddi come una lucciolasotto un gran pino solita-rio in una campagnad'olivi saraceni affacciataagli orli d'un altipiano diargille azzurre sul mareafricano...

Luigi PirandelloAgrigento, 28 giugno 1867

Roma, 10 dicembre 1936

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Il cervello può essere "allenato" a preferirecibi sani. Con una dieta a base di fibre, pro-teine e in generale alimenti a basso indice

glicemico in soli sei mesi si può infatti innesca-re un effetto di "rieducazione" a livello cere-brale, che rende reversibile il meccanismoche porta a preferire alimenti ipercalorici epoco sani. E' quanto emerge da una ricercaUsa, della Tufts University e delMassachusetts General Hospital, pubblicatasulla rivista Nutrition & Diabetes.Gli studiosi sono partiti dall'ipotesi, molto diffu-sa, che una volta innescati nel cervello i circui-ti che portano a una dipendenza dal cibospazzatura questo processo sia irreversibile.Si sono quindi messi a caccia di qualcosa chepotesse invertire questa tendenza, coinvol-gendo nella ricerca 13 uomini e donne insovrappeso. A otto di loro e' stato chiesto di seguire unospeciale regime alimentare a base di fibre,

proteine e in generale alimenti con basso indi-ce glicemico, mentre cinque hanno prosegui-to a mangiare secondo le normali abitudini,fungendo da gruppo di controllo. All'inizio del-l'osservazione e dopo sei mesi e' stata effet-tuata su tutti i partecipanti allo studio una riso-nanza magnetica cerebrale: dai risultati e'emerso che in coloro che avevano seguito ilparticolare regime alimentare pensato daglistudiosi vi erano dei cambiamenti nelle areedel cervello dedicate all'apprendimento e alledipendenze, che risultavano più sensibili aicibi salutari e meno a quelli ipercalorici e dan-nosi per la salute."L'effetto ottenuto è molto più soddisfacente diquello che si realizza nel caso di un bypassgastrico, grazie al quale si diminuisce in gene-rale la quantità di cibo ingerita, ma non ci sieduca a mangiare in modo sano" spiega unodegli autori dello studio, il dottor Sai KrupaDas.

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

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Cervello può essere "allenato" a preferire cibi sani

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

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PREPARAZIONE

Per realizzare gli spaghetti ai pepero-ni olive e acciughe lavate i peperonied avvolgeteli nella carta stagnola,poneteli su una leccarda e cuoceteliin forno statico preriscaldato per 40minuti a 220° (o in forno ventilato per30 minuti a 200°).Intanto sgocciolate le acciughe e icapperi sott’olio con un colino, taglia-te a rondelle le olive nere denocciola-te e tenete da parte. Quando i pepe-roni saranno cotti, sfornateli, elimina-te la stagnola, pelateli, tagliateli ametà, eliminate il picciolo, i semiinterni e tagliateli a listarelle sottili,ponete i peperoni tagliati in un colinocon per scolarli dal liquido in eccessoe tenetelo da parte. In una padellalarga rosolate a fuoco dolce le acciu-ghe.Aggiungete le listarelle di peperonifate rosolare un paio di minuti versa-te l’acqua di cottura dei peperoni eaggiungete anche le olive e i capperi.Intanto in una pentola capiente porta-te al bollore abbondante acqua sala-ta, versate gli spaghetti e cuocete percirca 10 minuti o il tempo riportatosulla confezione.A cottura ultimata, scolate gli spa-ghetti e uniteli al condimento, mesco-late per insaporire la pasta. Gli spaghetti ai peperoni olive cappe-ri e acciughe sono pronti, portatelisubito in tavola per gustarli caldi!

Spaghetti ai peperoni olive e capperi

Ingredienti per 4 persone

• 380 gr di Spaghetti

• 300 gr di Peperoni rossi

• 300 gr di Peperoni gialli

• 65 gr di Olive nere denocciolate

• 40 gr di Acciughe (alici) sott'olio

• 25 gr di Capperi sott'olio

AmarcordMessina- Via Tommaso Cannizzaro

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Befana porta a portaMessina: sistema di raccolta differenziata

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