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Africa contemporanea : Goglia L.
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Goglia L.
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Africa contemporaneaDocente L. Goglia
8 CFU
A.A. 2010/11
Presentazione e Obiettivi Formativi:
Il corso intende fornire una conoscenza più specifica dei temi di maggiore importanza che
concernono i paesi dell’Africa contemporanea nella loro trasformazione in stati nazionali.
Programma:
- Capire l’Africa; le formazioni sociali africane; cosmologie e culti; cristianesimo africano;
l’islamismo africano; occidentalizzazione e africanizzazione;
- le donne nell’Africa che cambia.
- La decolonizzazione affrontata e svolta nei termini politici e culturali.
Testi Consigliati:
Bernardo Bernardi, Africa. Tradizione e modernità, Roma, Carocci, 1998
Joseph Ki-Zerbo, A quando l’Africa?, Editrice Missionaria Italiana, Bologna, 2005.
W. Speitkamp, Breve storia dell’Africa, Torino, Einaudi, 2010, (a partire dal II capitolo
ovvero p. 77).
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Programmi Insegnamenti
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Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 Goglia L. • thanks faraday
Analisi delle Politiche Pubbliche (D.M. 270/2004) : Chiarini R.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rchiarini/?p=33[17/10/2011 12.35.05]
PAGINE DEL DOCENTE
Chiarini R.
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Analisi delle Politiche Pubbliche (D.M. 270/2004)
DOCENTE: Rosalba Chiarini
ANNO ACCADEMICO: 2011-2012
C.F.U. 8
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE DELLE PUBBLICHE
AMMINISTRAZIONI (DM 270/2004)
PRESENTAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI
Il Corso mira ad offrire agli studenti gli elementi teorici ed empirici per comprendere le
dinamiche di articolazione del policy making. Vengono esaminati gli attori delle politiche
pubbliche e le categorie di strumenti impiegati nelle politiche. Sono, inoltre, investigate le
singole fasi in cui, a scopo analitico, vengono suddivise le policies: formazione dell’agenda,
formulazione delle proposte, processo decisionale, attuazione, valutazione. L’analisi del
percorso di una politica pubblica consente di investigare le relazioni tra società e istituzioni
pubbliche, tra organi diversi del sistema politico e amministrativo e il rapporto tra molteplici
livelli istituzionali di sviluppo del policy making. Inoltre, a partire da tali conoscenze, il
Corso concentra gli sforzi sulla comprensione del cosiddetto policy change. Offrire
strumenti, approcci e spiegazioni del cambiamento (o, viceversa, della persistenza) in
settori rilevanti di intervento pubblico è un ulteriore obiettivo del Corso.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il Corso si articola in due parti.
1. Nella prima parte vengono illustrati concetti, metodi, articolazioni della disciplina.Inoltre, sono presentate alcune categorie analitiche per lo studio del policy making:gli attori, gli strumenti di policy, il processo di policy (scomponibile in diverse fasi),la struttura delle politiche sul tappeto e i tipi di politiche pubbliche. Sono illustrati ediscussi anche alcuni modelli interpretativi del policy change, utilizzati per analizzarele dinamiche di sviluppo di aree rilevanti di intervento pubblico.
2. Nella seconda parte viene analizzato – in termini comparati ma con un particolareriferimento al contesto italiano – un settore di policy di grande attualità e rilevanzacostituito dalle politiche sociali.
METODI DIDATTICI
L’insegnamento procede attraverso due modalità. La prima parte del Corso (parte
manualistica) è sviluppata secondo la modalità tradizionale della lezione frontale (50 ore).
La seconda parte del Corso, la quale concerne l’analisi dei diversi settori di policy, prevede
la preparazione e la stesura di una tesina individuale da parte degli studenti. Tale tesina
sarà discussa all’esame orale.
TESTI CONSIGLIATI
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CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Analisi delle Politiche Pubbliche (D.M. 270/2004) : Chiarini R.
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- M. Howlett – M. Ramesh, Come studiare le politiche pubbliche, Il Mulino, Bologna,
2003 (210 pagine).
- M. Ferrera, Le politiche sociali, Il Mulino, Bologna, 2006 (309 pagine).
MODALITA’ D’ESAME
Per gli studenti frequentanti è prevista:
- una prova scritta (di esonero) sui temi del Manuale;
- la stesura individuale di una tesina, sui temi affrontati nel volume di M. Ferrera, da
discutere all’esame orale.
Per i non frequentanti è previsto un esame orale sulla bibliografia del Corso.
Per gli studenti iscritti al precedente Ordinamento (DM 509/1999) si indica quanto
segue.
- Il corso (24 ore di didattica frontale) è commisurato al numero dei crediti (3 cfu) previsti
dal vecchio ordinamento e dal vecchio esame di Scienza dell’Amministrazione/avanzato.
Il programma da preparare prevede:
1) Capitoli 1-2-3-4 del manuale di M. Howlett e M. Ramesh, Come studiare le politiche
pubbliche, Il Mulino, Bologna, 2003;
2) Capitolo 9 scritto da F. Raniolo, La prospettiva della “policy analysis”: il ciclo di vita delle
politiche, in R. D’Amico (a cura di), L’analisi della pubblica amministrazione. Teorie, concetti
e metodi, volume 1, Angeli, Milano, 2008, pp. 388-447.
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Analisi economica del diritto : Napolitano G.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gnapolitano/?p=57[17/10/2011 13.02.22]
PAGINE DEL DOCENTE
Napolitano G.
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Analisi economica del diritto
Docente Giulio Napolitano
A.A. 2010/2011
C.F.U.: 8
L’analisi economica del diritto è un metodo interdisciplinare applicato per studiare i
fondamenti logico-economici delle regole giuridiche e per valutare, anche su basi
quantitative, i loro effetti. L’analisi economica può così aiutare a comprendere come le
norme debbano essere redatte e interpretate per conseguire determinati obiettivi e come i
comportamenti umani reagiscano agli incentivi e ai disincentivi introdotti da quelle norme.
A partire dall’inizio degli anni Sessanta del XX secolo, tutti gli istituti dell’economia di
mercato sono stati rivisitati alla luce delle indicazioni offerte dall’analisi economica. Questa
è così diventata parte integrante degli studi giuridici in materia di diritto civile e
commerciale. Mentre l’affermazione nel campo del diritto privato è ormai incontestata, in
altri settori, l’analisi economica costituisce un’ospite inattesa. La sua applicazione allo studio
delle regole che disciplinano i comportamenti non di mercato, infatti, costituisce una
radicale rottura con la tradizione scientifica di molte branche del diritto. In queste, le
premesse teoriche da cui muove l’analisi economica sono a lungo sembrate lontane e il loro
utilizzo, a cominciare dalla teoria dei prezzi, è parso ignorare quei limiti morali al mercato
su cui implicitamente si fondano molte discipline giuridiche. Applicare l’analisi economica nel
campo del diritto pubblico, costituzionale e amministrativo è ancora più complesso che in
altri ambiti. Basti pensare alla difficoltà di utilizzare il criterio del calcolo economico quando
si analizzano le condotte dei singoli e dei gruppi nella sfera pubblica, secondo un’antica
tradizione ispirate esclusivamente a motivazioni ideali e altruistiche. Nonostante queste
difficoltà, l’applicazione dell’analisi economica allo studio degli assetti istituzionali, del
processo politico e dell’azione amministrativa è oggi il risultato del graduale convergere e
della reciproca influenza di una pluralità di orientamenti scientifici che hanno dato sempre
maggiore consistenza alla materia.
Il corso di quest’anno è dedicato all’analisi economica del diritto amministrativo. In questa
prospettiva, fornite le indicazioni di base sugli strumenti concettuali impiegati dall’analisi
economica del diritto, saranno affrontati i seguenti argomenti: fondamenti e le dimensioni
ottimali dello Stato, i rapporti tra fallimenti del mercato e intervento pubblico, i rischi di un
opposto fallimento dello Stato, il ruolo della pubblica amministrazione nel contesto
dell’azione collettiva, le logiche del comportamento burocratico, la delega di funzioni
all’amministrazione, l’organizzazione industriale dell’amministrazione, gli strumenti di azione
della pubblica amministrazione, le tecniche di regolazione dell’attività amministrativa, il
funzionamento del sindacato giurisdizionale.
Tipologia didattica
Il corso è articolato in 20 lezioni frontali dal 1° marzo 2011 al 20 aprile 2011. Al termine del
corso gli studenti svolgeranno una prova scritta intermedia basata sul testo d’esame e sugli
argomenti trattati a lezione.
L’esito positivo della prova intermedia dà diritto a limitare la prova orale ad una parte del
programma oppure alla discussione di un paper scritto dallo studente su un tema
concordato con il docente.
Coloro che non hanno superato la prova intermedia devono portare integralmente il testo di
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PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Analisi economica del diritto : Napolitano G.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gnapolitano/?p=57[17/10/2011 13.02.22]
riferimento.
Programma delle lezioni
1. Cosa è l’analisi economica del diritto2. Le origini economiche dello Stato3. Fallimenti del mercato e funzioni pubbliche. -1. Beni pubblici e beni di merito4. Fallimenti del mercato e funzioni pubbliche. 2. La regolamentazione del potere di
mercato e delle esternalità5. Le cause di fallimento dello Stato e i rimedi.6. Cooperazione ultrastatale e concorrenza infrastatale.7. La delega di funzioni all’amministrazione8. I molteplici committenti della pubblica amministrazione9. Le logiche del comportamento burocratico
10. L’organizzazione industriale dell’amministrazione burocratica11. Il sistema imprenditoriale pubblico e le esternalizzazioni12. Teoria e pratica del conferimento di funzioni ad autorità indipendenti.13. Gli strumenti di azione della pubblica amministrazione. – 1. Potere amministrativo e
riduzione dei costi di transazione.14. Gli strumenti di azione della pubblica amministrazione. – 2. Amministrazione
consensuale e benessere collettivo.15. La regolamentazione dell’azione amministrativa e i suoi paradossi16. Funzioni e tecniche delle discipline del procedimento amministrativo17. Contratti pubblici e procedure di scelta dei contraenti18. I tipi di responsabilità della pubblica amministrazione19. La supervisione giurisdizionale e il processo amministrativo.20. Prova intermedia
Le lezioni si terranno lunedì, martedì e mercoledì dalle ore 18 alle ore 19:30.
Testi per la preparazione dell’esame da frequentante
Il testo di riferimento per la preparazione dell’esame è:
G. Napolitano – M. Abrescia, Analisi economica del diritto pubblico, Bologna, il Mulino, 2009.
Sono obbligatorie le seguenti letture (scaricabili dai materiali didattici della pagina web):
G. Napolitano, L’attività amministrativa e il diritto privato, in Giornale di diritto
amministrativo, n.5, 2005, pp. 481-487.
M. D’Alberti, Diritto pubblico dei mercati e analisi economica, in Associazione italiana dei
professori di diritto amministrativo – AIPDA, Convegno Analisi economica e diritto amministrativo,
Venezia 28-29 settembre 2006.
M. Cafagno, La responsabilità della amministrazione pubblica, in Associazione italiana dei professori di
diritto amministrativo – AIPDA, Convegno Analisi economica e diritto amministrativo, Venezia 28-29
settembre 2006.
M. Clarich, La tutela dell’ambiente attraverso il mercato, in Associazione italiana dei professori di diritto
amministrativo – AIPDA, Convegno Analisi economica e diritto amministrativo, Venezia 28-29 settembre
2006.
F.Saitta, Appunti preliminari per un’analisi economica del processo amministrativo, in Associazione italiana
dei professori di diritto amministrativo – AIPDA, Convegno Analisi economica e diritto amministrativo,
Venezia 28-29 settembre 2006.
Testi per la preparazione dell’esame da non frequentante
G. Napolitano – M. Abrescia, Analisi economica del diritto pubblico, Bologna, il Mulino, 2009.
F. Denozza, Norme efficienti, Milano, Giuffrè, 2003.
Per ulteriori approfondimenti e chiarimenti lo studente potrà utilmente consultare:
- R.D. Cooter, U. Mattei, P.G. Monateri, R. Pardolesi, T.S. Ulen, Il mercato delle
regole, Vol. I: I fondamenti; e II: Applicazioni, Il Mulino, 2006.
- S. Shavell, Fondamenti di analisi economica del diritto, Giappichelli, Torino, 2005
Gli studenti possono rivolgersi al dott. Andrea Maria Altieri ([email protected]) per
ulteriori chiarimenti sul corso.
Appelli 2011
Analisi economica del diritto : Napolitano G.
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7 giugno
21 giugno
5 luglio
13 settembre
28 settembre
Copyright © 2011 Napolitano G. • thanks faraday
Programmi Insegnamenti : Canzano A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/acanzano/?cat=22[17/10/2011 12.44.28]
PAGINE DEL DOCENTE
Canzano A.
CERCA NEL SITO
Sociologia PoliticaFacoltà di Scienze Politiche
CFU 8
Docente: Prof. Antonello Canzano
MI – Modulo Istituzionale (CFU 2)
Temi e concetti fondamentali
Obiettivi formativi del modulo
Il Modulo si propone di offrire un’ampia rassegna di studi e di ricerche sul rapporto tra
politica e società alla luce delle trasformazioni intervenute nella società contemporanea.
Programma
1. Che cos’è la sociologia politica.
2. Lo Stato, il potere, l’autorità: Stato e società; potere; autorità e legittimità; la
distribuzione del potere.
3. Comportamento politico e società: la socializzazione politica; la partecipazione politica; il
reclutamento politico.
4. Comunicazione politica, opinione pubblica e ideologia.
5. I regimi del nostro tempo: totalitarismo; autoritarismo; democrazia.
Materiale bibliografico
M. Rush, Politica e società, il Mulino, Bologna, Ed. 2007.
Organizzazione della didattica
16 ore di lezione in aula;4 ore di studio assistito e revisione dei temi trattati in aula;
impegno complessivo: 16 ore di lezione, 4 di studio assistito, 30 di studio autonomo.
Verifica finale
Esame orale
M 2 – Modulo di Approfondimento Tematico (CFU 2)
Rappresentanza e lobbying nell’Unione Europea
Obiettivi formativi del modulo
Il Modulo si propone di fornire un approfondimento tematico sulle attività dei gruppi di
pressione. Si prenderà in esame il nuovo rapporto tra lobbying e policy making in Europa.
Programma
1. I Consigli economici e sociali.
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Programmi Insegnamenti : Canzano A.
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2. Concertazione e dialogo sociale in Europa.
3. Il lobbying nell’Unione Europea.
4. Le politiche pubbliche nell’Europa degli interessi.
5. Il futuro dell’arena politica europea.
6. Internazionalizzazione e regionalismo: il ruolo delle autonomie locali nell’Unione Europea.
Materiale bibliografico
Gloria Pirzio Ammassari, Lobbying e rappresentanza della società civile nell’Unione Europea,
Euroma-La Goliardica, Roma, 2010.
Organizzazione della didattica
16 ore di lezione in aula; 4 ore di studio assistito e revisione dei temi trattati in aula;
impegno complessivo: 16 ore di lezione, 4 di studio assistito, 30 di studio autonomo.
Verifica finale
Esame orale
M3 – Modulo di approfondimento tematico (CFU 2)
L’evoluzione della politica locale e selezione della classe amministrativa
Obiettivi formativi del modulo e programma
Il modulo si propone di offrire un approfondimento su alcuni dei temi fondamentali per
l’analisi e lo studio della politica a livello locale, quali: rapporto centro-periferia; le élite
politiche locali; la ristrutturazione partitica locale; reclutamento e selezione degli
amministratori locali.
Materiale bibliografico
A. Canzano, Dall’enclave bianca all’iperpluralismo. Un caso di politica locale in Abruzzo,
Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ), 2007.
A. Canzano, Gli amministratori locali di Alleanza Nazionale. Un profilo socio-politico,
Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ), 2009.
Organizzazione della didattica
16 ore di lezione in aula; 4 ore di studio assistito e revisione dei temi trattati in aula;
impegno complessivo: 16 ore di lezione, 4 di studio assistito, 30 di studio autonomo.
Verifica finale
Esame orale
M4 – Modulo di approfondimento tematico (CFU 2)
Alcuni aspetti di sociologia delle relazioni internazionali
Programma
Le grandi tematiche del nostro tempo: l’Unione Europea come attore globale tra pace e
sicurezza e l’opinione pubblica italiana
Programmi Insegnamenti : Canzano A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/acanzano/?cat=22[17/10/2011 12.44.28]
Materiale bibliografico
M. L. Maniscalco, (a cura di), Tra pace e sicurezza, Milano, Franco Angeli, 2006.
Organizzazione della didattica
16 ore di lezione in aula; 4 ore di studio assistito e revisione dei temi trattati in aula;
impegno complessivo: 16 ore di lezione, 4 di studio assistito, 30 di studio autonomo.
Verifica finale
Esame orale
Copyright © 2011 Canzano A. • thanks faraday
Comunicazione pubblica e d’impresa : Miccio M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mmiccio/?p=8[17/10/2011 13.00.36]
PAGINE DEL DOCENTE
Miccio M.
CERCA NEL SITO
Comunicazione pubblica e d’impresaDocente: Mauro Miccio
A.A. 2010/11
C.F.U. 8
Materiale didattico:
IL MESSAGGIO NARCISO
Mauro Miccio - 2007
Franco Angeli
PAGINE DISPONIBILI
Programmi insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 Miccio M. • thanks faraday
Corso Integrativo sulla (re)distribuzione dei redditi (Scienza delle Finanze) AA_2010-2011 : Auteri M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mauteri/?p=24[17/10/2011 12.41.04]
PAGINE DEL DOCENTE
Auteri M.
CERCA NEL SITO
Corso Integrativo sulla (re)distribuzione dei redditi(Scienza delle Finanze) AA_2010-2011John Cullis and Philip Jones, Public Finance and Public Choice: Analytical Perspectives,
ISBN13: 9780199234783- ISBN10: 0199234787, Capitolo 9
Alcuni capitoli dei rapporti ISAE scaricabili direttamente dal sito ISAE e dal seguente link
dispense (re)distribuzione_2010_2011
PAGINE DISPONIBILI
.
Avvisi
Curriculum vitae
esami ed esoneri
INSEGNAMENTI: programmi &materiale didattico
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 Auteri M. • thanks faraday
Culture dei paesi di lingua francese : Di Maio M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mdimaio/?p=6[17/10/2011 12.52.25]
PAGINE DEL DOCENTE
Di Maio M.
CERCA NEL SITO
Culture dei paesi di lingua franceseDocente
Maria Gaetana Di Maio
A.A.
2010/11
C.F.U.
8
Valido per i tutti i Corsi di Studio di Lauree Magistrali
Presentazione e Obiettivi Formativi
Articolazione dell’Insegnamento
Programma
L’Italia di Stendhal.
Testo di riferimento: Stendhal, Chroniques italiennes, GF Flammarion oppure Folio
Gallimard. (Lettura di tre novelle). Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite in
sede di svolgimento del corso.
-Storia e storie, Altrimedia, 2009 (lettura integrale, ma preparazione di due saggi a scelta).
Il volume è disponibile presso Ticonzerolibri,Via Pincherle 66/68.
-Les Constitutions de la France depuis 1789, présentation par J. Godechot, édition corrigée
et mise à jour par Hervé Faupin, Paris, Flammarion, 2006 (lettura integrale, ma
preparazione di tre costituzioni a scelta).
Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite in sede di svolgimento del corso.
Programma studenti non frequentanti valido sia per il vecchio che per il nuovo ordinamento
:
(I modulo da 3 cfu):
Stendhal, La Charteuse de Parme, Gallimard, Folio classique.
(II modulo da 6 cfu, in totale)
-Storia e storie, Altrimedia, 2009 (lettura integrale ma preparazione di due saggi a scelta).
-Les Constitutions de la France depuis 1789, présentation par J. Godechot, édition corrigée
et mise à jour par Hervé Faupin, Paris, Flammarion, 2006 (lettura integrale, ma
preparazione di due costituzioni a scelta).
È vivamente consigliata la frequenza. Le lezioni inizieranno lunedì 14 marzo 2011, si
svolgeranno nei giorni di lunedì, martedì e mercoledì, dalle ore 16:15 alle ore 17:45, in aula
3D.
Il ricevimento studenti avrà luogo ogni mercoledì dalle ore 14:30, stanza 4.10.
Tutto l’esame, esclusivamente orale, si svolge in lingua francese.
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PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Culture dei paesi di lingua francese : Di Maio M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mdimaio/?p=6[17/10/2011 12.52.25]
Per ulteriori informazioni scrivere alla Dott.ssa Valentina Fortunato al seguente indirizzo:
Il ricevimento studenti riprenderà regolarmente da mercoledì 7 settembre, ore
14:30, stanza 4.10.
Copyright © 2011 Di Maio M. • thanks faraday
Culture dei paesi di lingua spagnola : Messina Fajardo L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lmessinafajardo/?p=22[17/10/2011 13.00.17]
PAGINE DEL DOCENTE
Messina Fajardo L.
CERCA NEL SITO
Culture dei paesi di lingua spagnolaCORSO AVANZATO
Culture dei Paesi di Lingua Spagnola – AA. 2010-2011
Orario lezioni di Lingua (prof. Luisa A. Messina fajardo)
Secondo Semestre (le lezioni inizieranno giorno 4 marzo 2011).
Venerdì: 8.30-10.15 (aula 1A)
Ricevimento:
Giovedì: 8.30-10.00 (stanza 4.18 – 4to. Piano – Via Chiabreara)
Obiettivi: Il corso mira ad approfondire lo studio della lingua spagnola e la cultura
ispanica. Per quanto riguarda l’aspetto linguistico, si pretende sviluppare la competenza
comunicativa e socioculturale attraverso, fondamentalmente, dello studio della Fraseología e
Paremiología, facendo speciale riferimento a quella di tipo settoriale: giuridica, politico-
amministrativa, economica. Per quanto riguarda la aspetto culturale, il corso, nel
commemorare il bicentenario delle Guerre d’Indipendenza dei paesi dell’America Latina,
verterà sullo studio di un personaggio chiave della Storia del Venezuela, e non solo, del
XVIII secolo: Francisco de Miranda.
Il corso che avrà un carattere seminariale prevede la presentazione finale di un lavoro sulla
fraseologia e la paremiologia e uno sulla figura de Francisco de Miranda che gli studenti
dovranno esporre.
L’insegnamento per il Corso di Culture dei Paesi di Lingua Spagnola (8 CFU) comprende due
Moduli:
1)Fraseologia e Paremiologia
2)Cultura
Moduli:
1) Il modulo riguardante la fraseologia si basa sullo studio teorico e pratico delle figure
fraseologiche e paremiologiche settoriale o speciali (giuridico, politico-amministrativo,
economico), in un’ottica comunicativa, culturale e contrastiva spagnolo-italiano.
2) Il secondo modulo riguarda un aspetto culturale relativo al Venezuela nel periodo
indipendentista, in particolar modo verterà su una figura chiave in questo processo:
Francisco de Miranda.
Testi di riferimento obbligatori:
1)Il materiale didattico per svolgere questo modulo sarà fornito dalla docente (vedere testi
consigliati).
2)Messina Fajardo, Luisa A. (a cura di), Bohórquez Morán, Carmen: Francisco de Miranda,
Precursore delle Guerre per l’Indipendenza di America Latina, Nuova Cultura ed., Roma,
2011.
ESAME:
PER SOSTENERE L’ESAME E’ NECESSARIO PRENOTARSI SUL PORTALE DELLO
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PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Culture dei paesi di lingua spagnola : Messina Fajardo L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lmessinafajardo/?p=22[17/10/2011 13.00.17]
STUDENTE.
L’esame un colloquio orale.
Prova di esonero:
La prova di esonero è solo per gli studenti frequentanti e consisterà in un lavoro
riguardante il modulo 1. La prova è valida per tre sessioni compresa quella in cui viene
sostenuta.
Esame orale:
L’esame orale riguarda il modulo I (fraseologia e paremiologia, per chi non ha fatto
l’esonero) e il modulo II (Cultura: Francisco de Miranda).
Il II semestre è così organizzato:
Inizio delle lezioni 02 marzo 2011, fine delle lezioni 27 maggio 2011.
Sessione di esami estiva, inizio 6 giugno 2011 fine 20 luglio 2011, 3 appelli per ogni
insegnamento (primo appello entro il 15/06); (l’esame scritto sarà uno per sessione).
Sessione di esami autunnale inizio 01 settembre 2011 fine 30 settembre 2011, 2 appelli per
ogni insegnamento.
Il corso è riservato solo agli studenti che abbiamo già sostenuto l’esame di “Lingua Cultura
e Istituzioni dei paesi di Lingua Spagnola” nel triennio.
BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA:
1) Modulo di Fraseologia e Paremiologia
CORPAS PASTOR, Gloria. (1997): Manual de fraseología española. Madrid. Gredos.
GARCÍA-PAGE SÁNCHEZ, M. (2008): Introducción a la fraseología española. Barcelona,
Anthropos.
LAKOFF, G. y JOHNSON, M. (1980): Metaphors We Live By. University of Chicago. Chicago.
[Trad. cast. Metáforas de la vida cotidiana. Madrid, Cátedra, 1991, 2ª ed.].
MESSINA FAJARDO, L. A. (2007b): «La traducción y la didáctica del pre-texto cliché con
fines didácticos», XXIV CONGRESSO AISPI, Università degli Studi di Padova.
___ (2007): «El universo pragmático, el papel metadiscursivo y la traducción del “pre-
texto” con fines didácticos». Aion-sr XLIX (2), pp.391-410.
___ (2008a): «Las paremias en la clase de literatura española: refranes de Sempronio en
La Celestina». Rivista dell’Univesità Pedagogica di Poltava. Ucraina (Пизы (Италия), pp. 48-
54.
___ ed. altri, (2008b) «Acomodación de la traducción paremiológica de La Celestina en dos
épocas: 1506 y 1995». Congreso Internacional XII Encuentros Complutenses en torno a la
traducción El Cid y la Guerra de la Independencia: dos hitos en la Historia de la Traducción
y la Literatura. Madrid, España (in c.s.).
___ (2008c) “Del arcaísmo a la (re)creación de paremias: aplicación en ELE”. Critica del
testo, XI, Università di Roma La Sapienza, pp. 335-344.
___ (2009) «Les phraséologiques universels, traduction, et application didactique» en
Traductologie, proverbes et figements, Michel Quitout & Julia Sevilla Muñoz (éd.),
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NAVARRO, C. (2002): «La fraseología en el discurso político y económico de los medios de
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___ (2004a): Observaciones sobre fraseología española, en «Quaderni di Lingue e
Letterature», 24, Verona, pp. 77-87.
Culture dei paesi di lingua spagnola : Messina Fajardo L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lmessinafajardo/?p=22[17/10/2011 13.00.17]
___ (2004b): Didáctica de las unidades fraseológicas, en <ub.es/filhis/culturele/>.
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español y en francés” (en prensa).
PENADÉS MARTÍNEZ, I. (1999): La enseñanza de las unidades fraseológicas. Madrid,
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PRIETO, M. (2007): Modismos y metáforas culturales. Madrid, Edinumen.
RUIZ GURILLO, Leonor. (2002): Ejercicios de fraseología. Madrid, Arco/Libros.
SEVILLA MUÑOZ, J. (1993): «Las paremias españolas: clasificación, definición y
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ZULUAGA OSPINA, A. (1980): Introducción al estudio de las expresiones fijas. Frankfurt,
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DICCIONARIOS
Aa.Vv. (2005): Diccionario fraseológico documentado del español actual. Madrid, Aguilar.
BUITRAGO JIMÉNEZ, A. (1995): Diccionario Espasa. Dichos y frases hechas. Madrid,
Espasa-Calpe
BUITRAGO, A. y TORIJANO, J. A. (2008): Diccionario el origen de las palabras. Madrid,
Espasa.
CAMPOS, J. G. y BARELA, A. (1993): Diccionario de refranes. Madrid, Espasa-Calpe.
CORREAS, G. (1927 = 1992): Vocabulario de refranes y frases proverbiales. . Madrid, Visor
libro.
FERNÁNDEZ, M. (1994): Diccionario de refranes. Madrid, Aldebarán.
IRIBARREN, J. M. (1955 = 1996): El por qué de los dichos. Madrid, Aguilar 3.
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Madrid.
Real Academia Española (1992). Diccionario de la lengua española. Madrid. Espasa-Calpe.
VARELA, F. / KUBARTH, H. (1994) Diccionario fraseológico del español moderno. Gredos.
Madrid.
ZAMORA MUÑOZ, P. (1997) Spagnolo/Italiano: espressioni idiomatiche e proverbi.
Egea.Milán.
2) Modulo di Cultura:
CHIRINOS, J. C Miranda (2006) Miranda, el nómada sentimental. Caracas, Grupo editorial
Norma.
MONDOLFI GUDAT, E. (2005) Miranda en ocho contiendas. Caracas, Fundación Bigott.
SCOCOZZA, A. (1990) Abbiamo arato il mare: l’utopia americana di Bolívar tra politica e
storia, Napoli Morano.
SCOCOZZA, A. y Cacciatore, G. (2008) El Gran Majadero de América. Simón Bolívar:
pensamiento politico y constitucional, Napoli, La Città del Sole.
Culture dei paesi di lingua spagnola : Messina Fajardo L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lmessinafajardo/?p=22[17/10/2011 13.00.17]
QUINTERO I. (2001) Francisco de Miranda. Biblioteca Biógrafica Venezolana. El Nacional.
Banco del Caribe.
Copyright © 2011 Messina Fajardo L. • thanks faraday
Culture e politiche dell’Islam contemporaneo : Goglia L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lgolglia/?p=10[17/10/2011 12.34.01]
PAGINE DEL DOCENTE
Goglia L.
CERCA NEL SITO
Culture e politiche dell’Islam contemporaneoDocente L. Goglia
A.A. 2010/11
C.F.U. 8
Il corso mira a dare una conoscenza generale della storia, dei problemi connessi all’ oggi,
in una prospettiva di comprensione storica di culture diverse. Attraverso l’esame dei
fondamenti religiosi e politici dell’Islam si vuole portare a conoscenza degli studenti una
religione e una cultura che interessano una grande parte dell’umanità e che acquistano una
rilevanza sempre maggiore anche nell’Unione Europea per via dell’immigrazione crescente
dai Paesi musulmani.
Testi Consigliati
- Bernard Lewis, La crisi dell’Islam, Milano, Mondadori, 2005
- Gilles Kepel, Il profeta e il faraone. I Fratelli musulmani ealle origini del movimento
islamista, Bari-Roma, Laterza, 2006.
- Gilles Kepel , Al-Qaeda. I testi, Bari-Roma, Laterza, 2006.
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 Goglia L. • thanks faraday
Demografia (D.M. n. 270/04) : Nobile A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/anobile/?p=33[17/10/2011 13.03.07]
PAGINE DEL DOCENTE
Nobile A.
CERCA NEL SITO
Demografia (D.M. n. 270/04)Docente: A. Nobile
A.A. 2010/11
C.F.U. 8/10
Valido per i Corsi di laurea triennale in: Scienze politiche per la cooperazione e lo sviluppo;
Scienze politiche e relazioni internazionali
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso si propone di far emergere il carattere interdisciplinare della ricerca demografica e,
in particolare, l’interazione dei fattori demografici e socio-economici, fornendo allo studente
gli strumenti metodologici necessari alla comprensione dei meccanismi intrinseci
dell’evoluzione demografica, in modo da cogliere le profonde e articolate implicazioni
politiche e sociali. Il corso si propone inoltre di: sviluppare le abilità tecniche necessarie per
affrontare l’analisi quantitativa degli aggregati demografici; fornire agli studenti gli
strumenti concettuali per comprendere le relazioni tra fattori ambientali, comportamenti
demografici individuali ed eventi demografici; metterli in grado di comprendere, alla luce di
casi concreti, i meccanismi evolutivi delle popolazioni, nel tempo e nello spazio; fornire loro
gli strumenti critici per cogliere l’interazione dei fattori demografici, economici e politici ed i
legami tra demografia e sviluppo; sviluppare le capacità di comprensione delle conseguenze
politiche e socio-economiche delle dinamiche demografiche.
Programma (8 C.F.U.)
Parte metodologica
La Demografia e le scienze sociali. Le fonti demografiche. Dimensione e caratteristiche
strutturali delle popolazioni. La teoria della transizione demografica. Misure elementari dei
processi demografici. Standardizzazione. Analisi trasversale e longitudinale. Tavole di
mortalità. Mortalità infantile. Formazione e scioglimento delle coppie. Analisi della fecondità.
Riproduttività. Mobilità e migrazioni. Le previsioni demografiche.
Approfondimento tematico
Un libro a scelta tra quelli suggeriti in bibliografia.
Testi Consigliati
Parte metodologica
G.C. Blangiardo, Elementi di demografia, Il Mulino, Bologna, ultima edizione.
A. Nobile, C. Reynaud, Esercizi di Demografia, dispense [disponibili presso la copisteria
Appunti in via G. Chiabrera 174 (angolo via S. D'Amico)].
Approfondimento tematico
un libro a scelta tra:
M.W. Flinn, Il sistema demografico europeo, 1500-1820, Il Mulino, Bologna, ultima
edizione.
A. Golini, La popolazione del pianeta, Il Mulino, Bologna, ultima edizione (chi sceglie questo
libro dovrà aggiungere il cap. V del volume di M.W. Flinn, Il sistema demografico europeo,
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Demografia (D.M. n. 270/04) : Nobile A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/anobile/?p=33[17/10/2011 13.03.07]
1500-1820 ed il cap. I del volume di C. Bonifazi, L’immigrazione straniera in Italia).
Associazione italiana per gli studi di popolazione, Rapporto sulla popolazione. L’Italia a 150
anni dall’Unità, Il Mulino, Bologna, 2011.
C. Bonifazi, L’immigrazione straniera in Italia, Il Mulino, Bologna, nuova edizione, 2007.
Programma (10 C.F.U.)
Gli studenti che devono acquisire 10 cfu aggiungeranno al programma previsto per 8 cfu la
redazione di una tesina di non meno di 125 righe (carattere times new roman corpo 12),
esclusi eventuali grafici e tabelle. Gli studenti potranno scegliere il tema della tesina tra i 3
sotto indicati e dovranno utilizzare esclusivamente la bibliografia assegnata. La tesina dovrà
essere consegnata, in forma cartacea, alla docente almeno una settimana prima
dell’appello di esame. Il voto ottenuto con la tesina farà media (ponderata) con il voto
ottenuto all’orale (o agli eventuali esoneri).
Temi per la tesina (uno a scelta)
1. Aspetti dell’immigrazione straniera in Italia
Bibliografia (utilizzare tutti i testi segnalati)
Istat, La popolazione straniera residente in Italia al 1° gennaio 2010, Statistiche in breve,12 ottobre 2010
www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20101012_00/testointegrale20101012.pdf
Istat, Le famiglie con stranieri: indicatori di disagio economico. Anno 2009, Statistiche inbreve, 28 febbraio 2011
www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20110228_00/testointegrale20110228.pdf
Istat, Gli stranieri nel mercato del lavoro, Argomenti, n. 36, 2008. (solo il Cap 3 – Glioccupati stranieri, pp. 67-101).
www.istat.it/dati/catalogo/20090109_00/stranieri_nel_mercato_lavoro.pdf
Istat, L’integrazione nel lavoro degli stranieri e dei naturalizzati italiani, Approfondimenti,14 dicembre 2009
www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20091214_01/testointegrale20091214.pdf
2. La fecondità italiana
Bibliografia (utilizzare tutti i testi segnalati)
Istat, Natalità e fecondità della popolazione residente: caratteristiche e tendenze recenti.Anno 2008, Statistiche in breve, 18 marzo 2010.
www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20100318_00/testointegrale20100318.pdf
M. Caltabiano, La fecondità in Italia tra ripresa e declino, Neodemos, 21.04.2010
www.neodemos.it/index.php?file=onenews&form_id_notizia=412
M. Livi Bacci, Il sentiero stretto delle politiche. Relazione presentata al Convegno “ Labassa fecondità italiana tra costrizioni economiche e cambio di valori” , AccademiaNazionale dei Lincei, Roma, 15-16 maggio 2003
www.ds.unifi.it/livi/pubblicazioni/sentiero-stretto-politiche.pdf
S. Salvini, La bassa fecondità italiana: la bonaccia delle Antille?, Relazione presentata alConvegno “ La bassa fecondità italiana tra costrizioni economiche e cambio di valori” ,Accademia Nazionale dei Lincei, Roma, 15-16 maggio 2003
www.ds.unifi.it/ricerca/interessi/demografia/bassa-fecondita/workshop3/salvini-lincei.pdf
3. L’invecchiamento della popolazione in Europa e in Italia
Bibliografia (utilizzare tutti i testi segnalati)
Demografia (D.M. n. 270/04) : Nobile A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/anobile/?p=33[17/10/2011 13.03.07]
Commissione Europea, Libro verde. Verso sistemi pensionistici adeguati, sostenibili e sicuriin Europa, SEC (2010)/830, Bruxelles, 2010. pp 1-11 (solo fino a pag. 11)
http://www.ania.it/opencms/openmcs/export/sites/default/documenti/28401346-
8e5b-11df-9e16-f3c446ddba06___Green_Paper_IT.pdf
Cagiano de Azevedo R., Cassani B., Invecchiamento e svecchiamento demografico:ricadute sociali, Quaderni Europei sul nuovo Welfare, n. 2, giugno 2005, pp. 47-63.
www.macrosgroup.it/pdf/quaderno_2.pdf
M. Crisci , F. Heins, L’invecchiamento della popolazione nelle regioni dell’Unione Europeadei 15. Processi e risposte politiche, Istituto Ricerche Economico-Sociali del Piemonte,Torino, 15 giugno 2005.
www.demos.piemonte.it/site/images/stories/caricafile/pubblicazioni/invecchiamento_UE.pdf
Golini A., S. Basso S., C. Reynaud , L’invecchiamento della popolazione in Italia: unasfida per il paese e un laboratorio per il mondo, Giornale di Gerontologia, n. 6, 2003,pp. 528-544. [disponibile su file pdf, chiederlo alla docente].
Sono previsti 2 esoneri (18.04 e 26.05), ai quali possono accedere anche gli studenti non
frequentanti. Ciascun esonero consiste in una serie di esercizi e di domande aperte. I due
esoneri, se superati, sostituiscono l’esame orale. Si consiglia vivamente di svolgere gli
esercizi contenuti nelle dispense.
Per accedere agli esoneri è indispensabile la prenotazione sul portale dello studente
Copyright © 2011 Nobile A. • thanks faraday
Demografia (D.M. n. 509/99) : Nobile A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/anobile/?p=21[17/10/2011 13.03.14]
PAGINE DEL DOCENTE
Nobile A.
CERCA NEL SITO
Demografia (D.M. n. 509/99)Docente: A. Nobile
A.A. 2010/11
C.F.U. 6/9
Valido per i Corsi di laurea triennale in: Consulente esperto per i processi di pace,
cooperazione e sviluppo; Scienze politiche.
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso si propone di far emergere il carattere interdisciplinare della ricerca demografica e,
in particolare, l’interazione dei fattori demografici e socio-economici, fornendo allo studente
gli strumenti metodologici necessari alla comprensione dei meccanismi intrinseci
dell’evoluzione demografica, in modo da cogliere le profonde e articolate implicazioni
politiche e sociali. Il corso si propone inoltre di: sviluppare le abilità tecniche necessarie per
affrontare l’analisi quantitativa degli aggregati demografici; fornire agli studenti gli
strumenti concettuali per comprendere le relazioni tra fattori ambientali, comportamenti
demografici individuali ed eventi demografici; metterli in grado di comprendere, alla luce di
casi concreti, i meccanismi evolutivi delle popolazioni, nel tempo e nello spazio; fornire loro
gli strumenti critici per cogliere l’interazione dei fattori demografici, economici e politici ed i
legami tra demografia e sviluppo; sviluppare le capacità di comprensione delle conseguenze
politiche e socio-economiche delle dinamiche demografiche.
Programma (6 C.F.U.)
Parte metodologica
La Demografia e le scienze sociali. Le fonti demografiche. Dimensione e caratteristiche
strutturali delle popolazioni. La teoria della transizione demografica. Misure elementari dei
processi demografici. Standardizzazione. Analisi trasversale e longitudinale. Tavole di
mortalità. Mortalità infantile. Formazione e scioglimento delle coppie. Analisi della fecondità.
Riproduttività.
Approfondimento tematico
Un libro a scelta tra quelli suggeriti in bibliografia.
Testi Consigliati
Parte metodologica
G.C. Blangiardo, Elementi di demografia, Il Mulino, Bologna, ultima edizione, cap. I, II, III
(escluso par. 5)
A. Nobile, C. Reynaud, Esercizi di Demografia, dispense [disponibili presso la copisteria
Appunti in via G. Chiabrera 174 (angolo via S. D'Amico)], cap. 1, 2, 3.
Approfondimento tematico
un libro a scelta tra:
M.W. Flinn, Il sistema demografico europeo, 1500-1820, Il Mulino, Bologna, ultima
edizione, cap. II, IV e VI.
A. Golini, La popolazione del pianeta, Il Mulino, Bologna, ultima edizione;
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Demografia (D.M. n. 509/99) : Nobile A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/anobile/?p=21[17/10/2011 13.03.14]
Associazione italiana per gli studi di popolazione, Rapporto sulla popolazione. L’Italia a 150
anni dall’Unità, Il Mulino, Bologna, 201, cap. I, III, VI.
C. Bonifazi, L’immigrazione straniera in Italia, Il Mulino, Bologna, nuova edizione, 2007,
cap. I, II e III.
Programma (9 C.F.U.)
Parte metodologica
La Demografia e le scienze sociali. Le fonti demografiche. Dimensione e caratteristiche
strutturali delle popolazioni. La teoria della transizione demografica. Misure elementari dei
processi demografici. Standardizzazione. Analisi trasversale e longitudinale. Tavole di
mortalità. Popolazione stazionaria. Mortalità infantile. Formazione e scioglimento delle
coppie. Analisi della fecondità. Riproduttività. Mobilità e migrazioni. Le previsioni
demografiche.
Approfondimento tematico
Un libro a scelta tra quelli suggeriti in bibliografia.
Testi Consigliati
Parte metodologica
G.C. Blangiardo, Elementi di demografia, Il Mulino, Bologna, ultima edizione.
A. Nobile, C. Reynaud, Esercizi di Demografia, dispense [disponibili presso la copisteria
Appunti in via G. Chiabrera 174 (angolo via S. D'Amico)].
Approfondimento tematico
un libro a scelta tra:
M.W. Flinn, Il sistema demografico europeo, 1500-1820, Il Mulino, Bologna, ultima
edizione.
A. Golini, La popolazione del pianeta, Il Mulino, Bologna, ultima edizione (chi sceglie questo
libro dovrà aggiungere il cap. V del volume di M.W. Flinn, Il sistema demografico europeo,
1500-1820 ed il cap. I del volume di C. Bonifazi, L’immigrazione straniera in Italia).
Associazione italiana per gli studi di popolazione, Rapporto sulla popolazione. L’Italia a 150
anni dall’Unità, Il Mulino, Bologna, 2011.
C. Bonifazi, L’immigrazione straniera in Italia, Il Mulino, Bologna, nuova edizione, 2007.
Sono previsti 2 esoneri (18.04 e 26.05), ai quali possono accedere anche gli studenti non
frequentanti. Ciascun esonero consiste in una serie di esercizi e di domande aperte. I due
esoneri, se superati, sostituiscono l’esame orale. Si consiglia vivamente di svolgere gli
esercizi contenuti nelle dispense.
Per accedere agli esoneri è indispensabile la prenotazione sul portale dello studente
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Demografia dei paesi meno sviluppati : Nobile A.
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PAGINE DEL DOCENTE
Nobile A.
CERCA NEL SITO
Demografia dei paesi meno sviluppatiDocente: A. Nobile
A.A. 2010/11
C.F.U. 3
Valido per i Corsi di laurea magistrale ad esaurimento in Relazioni internazionali (CL.60/S-
D.M.509/99) e Politiche pubbliche (CL.70/S-D.M.509/99).
Presentazione e obiettivi formativi
Il Corso è dedicato allo studio del sistema demografico dei paesi meno sviluppati, in un
quadro comparativo e alla luce del processo di transizione demografica.
Programma
E’ analizzata l’evoluzione demografica dei paesi meno sviluppati e sono trattate le
implicazioni sociali ed economiche che ne derivano. Sono inoltre analizzate le politiche
internazionali e nazionali in tema di popolazione.
Testi consigliati
M. Livi Bacci, Storia minima della popolazione del mondo, Il Mulino, Bologna, 2005, cap. 5
e 6.
O. Bussini, Politiche di popolazione e migrazioni, Morlacchi Editore, Perugia, 2006, cap. 2, 3
e 4.
UNPD, Lo sviluppo umano. Rapporto 2007-2008. Nota tecnica 1, Calcolo degli indici di
sviluppo umano, pp. 413-418, scaricabile da
http://hdr.undp.org/en/reports/global/hdr2007-2008/chapters/italian
J. Banister, Shortage of girls in China today, Journal of Population Research, v. 21, n. 1,
2004, pp. 1945 (l’articolo è disponibile presso la copisteria Appunti in via G. Chiabrera 174
(angolo via S. D’Amico); oppure può essere richiesto via e-mail alla docente.
Non si terranno lezioni nell’a.a. 2010-11. Gli studenti interessati possono, tuttavia, seguire
la seconda parte delle lezioni di Demografia e sviluppo, che si terranno a partire dal 17
novembre 2010.
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 Nobile A. • thanks faraday
Demografia e Sviluppo : Nobile A.
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PAGINE DEL DOCENTE
Nobile A.
CERCA NEL SITO
Demografia e SviluppoDocente Annunziata NOBILE
a. a. 2010-11
CFU 8
Valido per il Corso di laurea magistrale in Relazioni Internazionali (LM-52; D.M. 270/04).
Obiettivi formativi
Il Corso si propone di analizzare le principali dinamiche demografiche internazionali,
evidenziando il dualismo tra paesi a sviluppo avanzato e paesi meno sviluppati. Tale
approccio mira a fornire gli strumenti concettuali per interpretare le relazioni tra evoluzione
della popolazione, sviluppo socio – culturale e risorse economiche e il ruolo esercitato dal
processo di modernizzazione. Le relazioni tra evoluzione demografica e sviluppo sono in
rapporto di causa-effetto in entrambe le direzioni: le dinamiche demografiche, infatti, sono
condizionate in misura rilevante dai processi economici, ed hanno nello stesso tempo un
forte impatto sulle prospettive di sviluppo di un paese .
Articolazione dell’insegnamento
200 ore di impegno complessivo dello studente, di cui circa 50 di didattica frontale.
Tipologia didattica
Il corso sarà svolto attraverso lezioni frontali e seminari.
Testi di riferimento
J. Véron, Popolazione e sviluppo, Il Mulino, Bologna, 1995, cap. I., La questione della
crescita demografica, pp. 11-24.
M. Natale (a cura di), Economia e popolazione, F. Angeli, Milano, 2002, cap. 2., Il quadro di
riferimento della dinamica demografica dei Paesi sviluppati pp. 57-75.
M. Livi Bacci, Storia minima della popolazione del mondo, Il Mulino, Bologna, nuova
edizione 2005, cap. IV, La demografia contemporanea verso l’ordine e l’efficienza e cap. V,
Le popolazioni dei paesi poveri, pp. 145-196.
G. De Santis, Demografia ed economia, Il Mulino, Bologna, 1997, cap. 3, La teoria della
produzione familiare e la razionalità dei comportamenti demografici, pp. 109-156.
C. Reynaud, L’invecchiamento demografico: determinanti, situazione, conseguenze e
soluzioni, Dispense, 2010, 22 pp..
Commissione delle Comunità Europee, Comunicazione della commissione Europea: il futuro
demografico dell’Europa, trasformare una sfida in un’opportunità, Bruxelles, 12.10.2006
COM(2006) 571, 21 pp..
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2006:0571:FIN:IT:PDF
C. Reynaud, Invecchiamento e sistemi di welfare. Cap. 1 – Il sistema sanitario e le
conseguenze dell’invecchiamento su esso, Dispense, 2010, 14 pp.
C. Reynaud, S. Basso, Invecchiamento e sistemi di welfare. Cap. 2 – Il sistema
pensionistico, Dispense, 2010, 14 pp.
O. Bussini, Politiche di popolazione e migrazioni, Morlacchi Editore, Perugia, nuova edizione
2010, cap. secondo, Le politiche di popolazione, pp.15-45; capitolo terzo, L’attuazione delle
politiche di popolazione, pp. 59-86.
P. Farina, La via cinese alla transizione demografica: dal controllo alla libera scelta,
Relazione presentata alle VIII Giornate di Studio sulla Popolazione, Milano 2-4 febbraio
2009, 20 pp.
http://www.unicatt.it/convegno/gsp09/allegati/pdf%20link%20Programma%20relazioni%20estese/La_via_cinese_alla_transizione_demografica.pdf
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Demografia e Sviluppo : Nobile A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/anobile/?p=78[17/10/2011 13.02.45]
A. Guarneri, Le migrazioni internazionali , Dispense, 2010, 23 pp.
A. Guarneri, M. Simone, L’immigrazione straniera in Italia: evoluzione e tendenze recenti,
Dispense, 2010, 11 pp.
A. Golini (a cura di), Il futuro della popolazione nel mondo, Il Mulino, Bologna, 2009.
2 approfondimenti su temi che saranno indicati nel corso delle lezioni. Gli studenti
frequentanti discuteranno in aula, in forma seminariale, un argomento a scelta per ogni
approfondimento.
Gli studenti non frequentanti potranno anch’essi scegliere gli argomenti - uno per ciascuno
dei due approfondimenti - tra quelli indicati nelle bibliografie reperibili su “Materiali
didattici”. Chi avesse difficoltà a scaricare gli articoli previsti nella bibliografia, può chiederli
per posta elettronica alla docente.
Il materiale didattico è disponibile presso la copisteria Appunti in via G. Chiabrera 174
(angolo via S. D’Amico).
E’ previsto un esonero all’inizio del mese di gennaio 2011, al quale possono accedere anche
gli studenti non frequentanti. L’esonero consiste in una serie di domande, alle quali lo
studente risponderà in forma scritta e in due brevi tesine, su ciascuno dei due
approfondimenti, redatte in precedenza e da consegnare in sede di esonero.
risultati_eson_DS_2011
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Diritto amministrativo : D'Alessio G.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gdalessio/?p=21[17/10/2011 12.49.09]
PAGINE DEL DOCENTE
D'Alessio G.
CERCA NEL SITO
Diritto amministrativo
Docente G. D’Alessio
A.A. 2010/11
C.F.U. 8
Valido per i corsi di studi
Scienze politiche per il governo e l’amministrazione
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso ha ad oggetto l’individuazione e l’analisi giuridica delle strutture che compongono il
sistema amministrativo, nell’ambito dell’ordinamento pluralistico dei pubblici poteri, e gli
strumenti dei quali le pubbliche amministrazioni si avvalgono per l’espletamento dei propri
compiti istituzionali; si propone, inoltre, di individuare la tipologia e l’articolazione degli
interessi pubblici, nonché le loro correlazioni con i diritti dei privati. In particolare, verranno
esaminate le motivazioni, le caratteristiche qualificanti e le prospettive di attuazione del
profondo e complesso(seppure non lineare) processo di trasformazione e di modernizzazione
che negli ultimi anni ha investito – grazie ad una serie di rilevanti riforme costituzionali e
legislative – l’assetto organizzativo degli apparati amministrativi e le forme di svolgimento
delle loro attività.
L’insegnamento si pone l’obiettivo di fornire agli studenti adeguati strumenti per la
comprensione dell’evoluzione dei costrutti teorici, della disciplina normativa e delle
problematiche concrete riguardanti la realtà amministrativa.
L’insegnamento, che si articola in tre sezioni, si pone l’obiettivo di fornire agli studenti
adeguati strumenti per la comprensione dell’evoluzione dei costrutti teorici, della disciplina
normativa e delle problematiche concrete riguardanti la realtà amministrativa.
Programma
Sezione 1
Aspetti definitori ed elementi costitutivi della pubblica amministrazione; nascita, sviluppi e
tendenze del diritto amministrativo. Caratteri salienti, evoluzione e trasformazioni del
sistema amministrativo: profili storici e costituzionali. Teoria dell’organizzazione
amministrativa (fonti, figure soggettive, atti, formule e rapporti organizzativi).
L’ordinamento amministrativo italiano e le sue attuali articolazioni. Regolazione e gestione
del personale. I beni pubblici. I controlli.
Sezione 2
Interessi giuridici ed amministrazioni pubbliche (funzioni e servizi pubblici, poteri e
situazioni soggettive). Attività di diritto pubblico: potestà, discrezionalità, atti,
provvedimenti e procedimenti amministrativi (aspetti generali). Giustizia amministrativa
(cenni).
Sezione 3
La disciplina dell’azione amministrativa alla luce delle recenti riforme: i principi generali; il
PAGINE DISPONIBILI
materiali didattici
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Diritto amministrativo : D'Alessio G.
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procedimento amministrativo (profili strutturali e funzionali, istituti partecipativi, forme e
strumenti di semplificazione); il provvedimento amministrativo (struttura, efficacia ed
esecutorietà, invalidità); l’attività di diritto privato (legittimazione negoziale delle
amministrazioni, contratti, accordi ed intese); la responsabilità della pubblica
amministrazione;il diritto di accesso ai documenti amministrativi.
Il corso comprenderà un ciclo di lezioni (svolte con la partecipazione di collaboratori della
cattedra), che saranno dedicate, in particolare, all’approfondimento dei temi del modulo 3.
Collegamenti con altri Insegnamenti
Si richiede la conoscenza istituzionale del diritto pubblico.
Testi Consigliati
Per i temi trattati nella sezione 1 si consigliano come testi di studio (in alternativa): V.
CERULLI IRELLI, Lineamenti del diritto amministrativo, Giappichelli, Torino, 2010, capp. 1,
2, 3, 4; G. CORSO, Manuale di diritto amministrativo, Giappichelli, Torino, 2010, parte
prima; G. ROSSI, Principi di diritto amministrativo, Giappichelli, Torino, 2010, capp. I, II, III
e IV.
Per i temi trattati nella sezione 2 si consigliano come testi di studio (in alternativa): S.
CASSESE (a cura di), Istituzioni di diritto amministrativo, Giuffrè, Milano, ult. ed., capp. II,
VII, VIII, IX, XI, XII (§ 1-4); V. CERULLI IRELLI, Lineamenti del diritto amministrativo,
Giappichelli, Torino, 2010, capp. 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11; G. CORSO, Manuale di diritto
amministrativo, Giappichelli, Torino, 2010, parte seconda e parte terza (§ 1-19);. G.
ROSSI, Principi di diritto amministrativo, Giappichelli, Torino, 2010, capp. V e VI.
Per i temi trattati nella sezione 3 si consiglia come testo di studio: G. D’ALESSIO-F. DI
LASCIO (a cura di), Lezioni sull’attività delle pubbliche amministrazioni, Aracne, Roma,
2010.
Durante il corso saranno eventualmente indicate altre letture (alternative o integrative) e
verranno forniti documenti e materiali di studio.
Si richiede, in ogni caso, la conoscenza delle principali fonti normative riguardanti la
pubblica amministrazione: a tal fine, si potranno utilizzare il Codice breve di diritto
amministrativo (a cura di F.A. Roversi Monaco e L. Vandelli), Maggioli, Rimini, ult.ed., il
Codice breve delle amministrazioni pubbliche (a cura di M. Cammelli e G. Sciullo),
Zanichelli, Bologna, ult.ed., le Leggi fondamentali del diritto amministrativo (a cura di V.
Italia, M. Bassani e G. Ruggeri), Giuffrè, Milano, ult. ed.
N.B. Il programma vale anche per gli studenti dei corsi di laurea del D.M. 509 (9 CFU)
STUDENTI DEL VECCHIO ORDINAMENTO
Per la preparazione dell’esame si consiglia come testo di studio E. Casetta, Manuale di diritto
amministrativo, Giuffrè, Milano, ult.ed. (ad eccezione della sezione II del capitolo X e della
sezione I del capitolo XI).
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Diritto Amministrativo dell’Economia : De Benedetto M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mdebenedetto/?p=7[17/10/2011 12.51.01]
PAGINE DEL DOCENTE
De Benedetto M.
CERCA NEL SITO
Diritto Amministrativo dell’EconomiaDocente
M. De Benedetto
A.A.
2009/10
C.F.U.
6
Valido per i Corsi di Studio
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso si propone di far acquisire conoscenze e competenze di ordine giuridico e
amministrativo riguardo l’intervento pubblico nell’economia, con particolare riguardo ai
procedimenti e alle istituzioni che in questo ambito svolgono funzioni di regolazione e
controllo.
Articolazione dell’Insegnamento
2 moduli
Programma
1) Stato e mercato dal punto di vista della Costituzione economica.
2) L’impresa pubblica
3) Il rilievo delle discipline metanazionali, in particolare comunitaria
4) Evoluzione dei modelli organizzativi: in particolare, le autorità amministrative
indipendenti
5) Disciplina della concorrenza: aspetti istituzionali (l’Autorità garante della concorrenza e
del mercato)
6) Disciplina della concorrenza: aspetti sostanziali
a. gli illeciti concorrenziali: intese e abusi di posizione dominante
b. le concentrazioni
7) Disciplina della concorrenza: aspetti procedimentali (il procedimento antitrust; le
discipline speciali)
Gli aiuti di Stato alle imprese
9) Le privatizzazioni
10) I servizi pubblici: il regime tradizionale
11) I servizi pubblici : la disciplina attuale (liberalizzazione, concorrenza, regolazione,
servizio universale)
12) I servizi pubblici: le discipline speciali
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Diritto Amministrativo dell’Economia : De Benedetto M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mdebenedetto/?p=7[17/10/2011 12.51.01]
a. energia elettrica e gas;
b. trasporti di linea;
c. comunicazioni elettroniche;
d. servizi postali
13) Il controllo sui mercati finanziari: credito
14) Il controllo sui mercati finanziari: mercato mobiliare
15) Il controllo sui mercati finanziari: assicurazioni
16) Il controllo sulla finanza pubblica
17) Procedimento amministrativo e ordine del mercato: il problema in generale
18) I costi dell’istruttoria amministrativa
Tipologia Didattica
2 moduli 150 ore 6 Cfu
Collegamenti con altri Insegnamenti
Diritto pubblico, Diritto amministrativo, Diritto Pubblico dell’Economia.
Conoscenza del regime giuridico dell’impresa e del diritto societario.
Note
Testi Consigliati
S. Cassese, La nuova costituzione economica, Bari, Laterza, 2004;
M. De Benedetto, Istruttoria amministrativa e ordine del mercato, Torino, Giappichelli, 2008
Norme e materiali forniti a lezione.
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Diritto Civile : Del Prato E.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/edelprato/?p=6[17/10/2011 12.51.49]
PAGINE DEL DOCENTE
Del Prato E.
CERCA NEL SITO
Diritto CivileDocente
Enrico del Prato
A.A.
2009/10
C.F.U.
9
Valido per i Corsi di Studio
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso di diritto civile per l’a.a. 2008-2009 si compone di 2 moduli.
Il primo (da 6 CFU) ha ad oggetto il biodiritto: viene indagato il rapporto tra nuove
fenomenologie originate dalla ricerca scientifica nella vita e nella natura ed il sistema
normativo.
Il biodiritto quindi studia non solo le vicende che rivelano per loro natura una significativa
valenza di ordine etico, in quanto collegate alle convinzioni coscienziali degli individui
ovvero al senso ed al nucleo essenziale della vita umana, ma più in generale il rapporto fra
l’etica ed il diritto oggettivo.
Il secondo modulo (da 3 CFU) ha ad oggetto la risoluzione negoziale delle controversie ed
in particolare il contratto di transazione.
Articolazione dell’Insegnamento
Programma
Tipologia Didattica
9 CFU
1° modulo (6 CFU): biodiritto
2° modulo (3 CFU): transazione
Collegamenti con altri Insegnamenti
Note
Testi Consigliati
1° modulo: A. Gorassini, Lezioni di Biodiritto, Giappichelli, Torino, 2007
2° modulo: E. del Prato, La Transazione, Giuffrè, Milano, 1992
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 Del Prato E. • thanks faraday
Diritto costituzionale : Siclari M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/msiclari/?p=11[17/10/2011 13.13.54]
PAGINE DEL DOCENTE
Siclari M.
CERCA NEL SITO
Diritto costituzionale
Docente Massimo Siclari
A.A 2011/2012 (ed AA. 2010/2011)
CFU 8
Testi consigliati
F. Sorrentino, Le fonti del diritto italiano, Padova, Cedam, 2009
M. Siclari (a cura di), I mutamenti della forma di governo fra modificazioni tacite e progetti
di riforma , Roma, Aracne, 2008.
Un quadro generale di riferimento dei temi trattati nel corso può essere rinvenuto in:
F. Modugno (a cura di), Lineamenti di diritto pubblico, Torino, Giappichelli, 2010.
Lo studente dovrà inoltre essere in possesso dei testi normativi aggiornati per lo studio del
diritto costituzionale, come, ad es., M. Siclari (a cura di), La Costituzione della Repubblica
italiana nel testo vigente, Aracne, Roma, 2007, 4.a ed.
A.A. 2009/10 e precedenti
C.F.U. 9
F. Sorrentino, Le fonti del diritto italiano, Padova, Cedam, 2009
A. Ruggeri – A. Spadaro, Lineamenti di giustizia costituzionale, Torino, Giappichelli, 2009,
4ª ed.
C. Chimenti, Anatomia della XIV legislatura. Cronaca di un quinquennio tra innovazione e
continuità, Torino, Giappichelli, 2006
oppure
M. Siclari (a cura di), Contributi allo studio della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
Europea (curatore), Torino, Giappichelli, 2003.
Un quadro generale di riferimento dei temi trattati nel corso può essere rinvenuto in:
F. Modugno (a cura di), Lineamenti di diritto pubblico, Torino, Giappichelli, 2010.
Lo studente dovrà inoltre essere in possesso dei testi normativi aggiornati per lo studio del
diritto costituzionale, tra i quali si consigliano M. Siclari (a cura di), La Costituzione della
Repubblica italiana nel testo vigente, Aracne, Roma, 2007, 4.a ed., e M. Siclari (a cura di),
Norme relative ai giudizi di competenza della Corte costituzionale, Aracne, Roma, 2010, 3.a
ed.
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 Siclari M. • thanks faraday
Diritto degli enti Locali e dei servizi pubblici (8CFU) : Di Lascio F.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/fdilascio/?p=6[17/10/2011 12.52.12]
PAGINE DEL DOCENTE
Di Lascio F.
CERCA NEL SITO
Diritto degli enti Locali e dei servizi pubblici (8CFU)Docente – Francesca Di Lascio
A.A. 2010/11
C.F.U. 8
Valido per il corso di laurea magistrale in Scienze delle pubbliche amministrazioni:
Affine – integrativo
Presentazione e obiettivi formativi
Il corso esaminerà il sistema delle autonomie locali, con riferimento sia all’articolazione
delle funzioni ed ai modelli organizzativi prescelti per esercitarle, sia alle forme di gestione
ed erogazione dei servizi pubblici locali. In particolare, sarà dato conto delle modalità con
cui le innovazioni normative hanno modificato l’assetto preesistente a partire dall’inizio degli
anni Novanta e con specifica attenzione all’impatto della riforma costituzionale del 2001. Le
riforme saranno analizzate per verificarne gli sviluppi applicativi, di peculiare rilievo quando
influenti, attraverso l’erogazione dei servizi pubblici, sul rapporto tra amministrazioni locali
e cittadini nonché tra le predette amministrazioni e l’insieme delle imprese operanti sul
territorio.
Articolazione dell’insegnamento
Prima parte: le funzioni e l’organizzazione amministrativa locale
Introduzione, il concetto di ente pubblico territoriale nel contesto dell’organizzazioneamministrativaI modelli del decentramento amministrativo. I principi costituzionali di sussidiarietà,differenziazione ed adeguatezza.L’ordinamento locale dalle origini alla legge n. 142/1990. L’evoluzione legislativa nelperiodo 1990-2000.La riforma costituzionale del 2001. Attuali tendenze di riforma del sistema locale.Comune, Provincia e Città metropolitana (caratteri generali); istituzione di enti locali evariazioni territoriali;decentramento infracomunale e infraprovinciale.Le forme associative e la cooperazione tra enti localiIl sistema elettorale e la forma di governoIl funzionamento degli organi di governo localeLe fonti del sistema locale: statuti e regolamentiL’organizzazione amministrativa locale ed il personale: uffici, personale e dirigenzaI segretari comunali e provincialiLe funzioni amministrative degli enti locali nell’evoluzione legislativa ed i loro modi diesercizioLa partecipazione nell’amministrazione locale. Il difensore civico.La democrazia partecipativa a livello localeI controlli nell’amministrazione locale I raccordi strutturali e funzionali tra livelli di governoLa finanza locale. Il federalismo fiscale e demaniale.Le autonomie locali nei modelli europei
Seconda parte: i servizi pubblici locali
I servizi pubblici locali: il quadro normativo e la sua evoluzione.L’incidenza del diritto comunitario nella gestione dei servizi pubblici locali ed il ruolo dellagiurisprudenza.Le forme di gestione.La tutela degli utenti e le carte dei serviziI settori: il traporto pubblico localeI settori: il gas naturaleI settori: i rifiutiI settori: i servizi funebri e cimiterialiI settori: i servizi socialiI settori: i servizi culturaliI settori: i servizi sportiviI settori: le farmacie
Modalità didattica
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Diritto degli enti Locali e dei servizi pubblici (8CFU) : Di Lascio F.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/fdilascio/?p=6[17/10/2011 12.52.12]
Il corso comprenderà lezioni frontali, seminari integrativi finalizzati all’approfondimento dei
temi oggetto d’esame e testimonianze. Queste ultime, in particolare, avranno ad oggetto
casi ed esempi significativi tratti dalla realtà locale del Lazio, specialmente in relazione alla
gestione dei servizi pubblici ed alle aziende deputate alla loro erogazione.
Agli studenti frequentanti potrà essere data la possibilità di svolgere tesine su temi specifici
assegnati dal docente e, quando possibile, di svilupparle sulla base dei materiali raccolti con
esperienze dirette di stage o tirocini di breve durata negli enti locali o nelle società di
servizi pubblici.
Collegamenti con altri insegnamenti
Per l’ampliamento delle conoscenze: Diritto amministrativo dell’economia, Diritto europeo
dei consumatori e delle imprese, Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche,
Finanza locale.
Per approfondimenti: Metodi Statistici di Valutazione di Politiche e dei Servizi Pubblici,
Organizzazione e gestione delle aziende, Programmazione e controllo delle pubbliche
amministrazioni, Scienza dell’amministrazione.
Testi consigliati
- L. Vandelli, Il sistema delle autonomie locali, Il Mulino, Bologna, ed. 2011;
- L. Vandelli, Il decentramento delle funzioni e il federalismo amministrativo, in G. D’Alessio
– F. Di Lascio, Il sistema amministrativo a dieci anni dalle riforme Bassanini, Giappichelli,
2009;
- G. Piperata, voce “Servizi pubblici locali“, in Dizionario di diritto pubblico, Giuffré, 2006.
Durante il corso, saranno forniti agli studenti materiali aggiuntivi a quelli indicati quale
programma d’esame. Gli stessi saranno resi disponibili sullo spazio web di riferimento
dell’insegnamento oppure saranno forniti direttamente dal docente, previa richiesta. In
aggiunta, nella pagina dedicata ai materiali, saranno disponibili letture integrative e ulteriori
documenti utilizzati nel corso delle lezioni che non costituiranno parte obbligatoria del
programma d’esame.
È condizione essenziale lo studio dei provvedimenti legislativi, regolamentari e
amministrativi nonché delle decisioni giurisprudenziali che saranno oggetto di commento
durante le lezioni.
Gli studenti non frequentanti sono pregati di prendere contatto con il docente prima di
presentarsi all’appello desiderato, anche al fine di concordare eventuali letture integrative
rispetto a quelle indicate nel programma d’esame.
Diritto degli enti locali e dei servizi pubblici – calendario lezioni (aggiornato al
31.3.11)
Copyright © 2011 Di Lascio F. • thanks faraday
Diritto della Comunicazione Pubblica : De Benedetto M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mdebenedetto/?p=9[17/10/2011 12.50.55]
PAGINE DEL DOCENTE
De Benedetto M.
CERCA NEL SITO
Diritto della Comunicazione PubblicaDocente
De Benedetto M.
A.A.
2009/10
C.F.U.
3
Valido per i Corsi di Studio
LM in PP
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso mira a far acquisire agli studenti conoscenze giuridiche, capacità critiche e
competenze organizzative riguardo le dinamiche della comunicazione pubblica.
In particolare, come la comunicazione delle amministrazioni interferisca nei più
ampi processi di gestione e negli orientamenti delle politiche istituzionali.
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso si struttura in un modulo unitario.
Programma
La comunicazione pubblica e la partecipazione dei cittadini all’azione dei pubblici poteri.
La comunicazione pubblica come funzione caratterizzante i pubblici poteri regolatori. Le
consultazioni nell’analisi d’impatto delle regolamentazioni. Comunicazione pubblica e
compliance dei cittadini.
Informazione, comunicazione e principio di distinzione tra politica ed amministrazione.
La disciplina sostanziale e l’organizzazione della comunicazione pubblica. La legge
150/2000, le funzioni, gli uffici di comunicazione.
Disciplina sostanziale – casi: la pianificazione della comunicazione, gli appalti di servizi di
comunicazione pubblica; accesso ai documenti amministrativi
Organizzazione – casi: ministeri, istituzioni europee, amministrazioni di altri ordinamenti.
Tipologia Didattica
1 modulo 75 ore 3 Cfu
Collegamenti con altri Insegnamenti
Diritto amministrativo. Diritto pubblico.
Note
Testi Consigliati
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Diritto della Comunicazione Pubblica : De Benedetto M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mdebenedetto/?p=9[17/10/2011 12.50.55]
M. D’Alberti, La ‘visione’ e la ‘voce’: le garanzie di partecipazione ai procedimenti
amministrativi, in “Rivista trimestrale di diritto pubblico”, 2000, pag. 1
M. De Benedetto, voce “Comunicazione pubblica”, in Enciclopedia giuridica Treccani, 2002
M. De Benedetto, La comunicazione pubblica e l’attività di regolazione, in “Quaderni” di
“Tributi”, 2/2002, pag. 34
Copyright © 2011 De Benedetto M. • thanks faraday
Diritto internazionale / Giurisdizioni internazionali : G. Palmisano
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gpalmisano/2010/03/12/giurisdizioni-internazionali/[17/10/2011 13.10.37]
PAGINE DEL DOCENTE
G. Palmisano
CERCA NEL SITO
Diritto internazionale / Giurisdizioni internazionali
Diritto internazionale
a.a. 2010-2011
8 CFU
Obiettivi formativi del corso
Il corso è finalizzato a fornire agli studenti le conoscenze indispensabili in ordine agli aspetti
istituzionali e ai problemi attuali del diritto internazionale, nonché a sviluppare la capacità
degli studenti di valutare con metodo critico tali aspetti e problemi.
Programma
Oggetto del corso è lo studio approfondito dei seguenti argomenti:
- i caratteri strutturali della c.d. “comunità internazionale” rilevanti da un punto di vista
giuridico;
- la soggettività internazionale degli Stati e degli altri destinatari delle norme del diritto
internazionale (in particolare, le organizzazioni internazionali);
- il sistema delle fonti: la consuetudine e il diritto internazionale generale, l’accordo e il
diritto dei trattati, le fonti previste da accordo, i rapporti fra diritto scritto e diritto non
scritto, il processo di codificazione del diritto internazionale, le norme c.d. cogenti;
- i rapporti fra diritto internazionale e i diritti statali e l’adattamento dell’ordinamento
italiano alle norme internazionali;
- i fatti illeciti e la responsabilità internazionale;
- la soluzione delle controversie internazionali.
Si affronteranno inoltre i profili giuridici essenziali delle attuali tendenze evolutive della
società internazionale in alcuni campi, fra cui: la sovranità territoriale e i suoi limiti; il
divieto dell’uso della forza e il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale; la
protezione dei diritti umani; il rispetto dell’autodeterminazione dei popoli.
Metodo didattico
Didattica frontale: lezioni, esercitazioni, seminari.
Testi di riferimento
E’ consigliata la preparazione su uno a scelta tra i seguenti testi (in ordine alfabetico):
Benedetto Conforti, Diritto internazionale, Napoli, Editoriale scientifica, 2006
Riccardo Monaco, Carlo Curti Gialdino, Manuale di diritto internazionale pubblico, Torino,
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Diritto internazionale / Giurisdizioni internazionali : G. Palmisano
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gpalmisano/2010/03/12/giurisdizioni-internazionali/[17/10/2011 13.10.37]
Utet, 2009
Tullio Treves, Diritto internazionale. Problemi fondamentali, Milano, Giuffré, 2005.
Si consiglia altresì la consultazione del Codice di diritto internazionale pubblico (a cura di
Luzzatto e Pocar), Torino, Giappichelli, ultima edizione.
N.B.: Per gli studenti che sostengono l’esame con il programma da 6 CFU (iscritti
fino al 2008/2009), il testo consigliato è il solo B. Conforti, Diritto internazionale.
Per gli studenti che sostengono l’esame con il programma da 9 CFU (a.a.
2009/2010), il testo da studiare è R. Monaco, C. Curti Gialdino, Manuale di diritto
internazionale pubblico, Torino, Utet, 2009, cui va aggiunto il testo di Frattini-
Spatafora, L’Europa e i diritti dei bambini, Cacucci editore, Bari, 2009. Per
maggiori informazioni sui programmi degli aa.aa. 2008/2009 e 2009/2010,
consultare l’Archivio programmi 2009/2010.
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Giurisdizioni internazionali
a.a. 2009-2010
6 CFU
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il Corso si propone di approfondire gli aspetti giuridici internazionalistici della soluzione
delle controversie internazionali, nonché gli aspetti istituzionali e funzionali delle giurisdizioni
internazionali, ivi comprese quelle operanti nel campo della tutela dei diritti umani e della
repressione dei crimini internazionali commessi da individui.
Il Corso si propone altresì di approfondire gli aspetti istituzionali e le competenze degli
organi giudiziari dell’Unione europea.
Programma
La soluzione delle controversie nella c.d. comunità internazionale.
L’obbligo di soluzione pacifica delle controversie nel diritto internazionale.
Concetti di base sulle controversie internazionali e sui mezzi di regolamento.
I tradizionali metodi “diplomatici” per la soluzione di controversie internazionali: negoziato;
buoni uffici e mediazione; inchiesta; conciliazione.
La funzione conciliativa svolta da organizzazioni internazionali e in particolare dal Consiglio
di sicurezza dell’ONU.
Il regolamento di controversie internazionali mediante arbitrato.
Origini e sviluppi delle giurisdizioni internazionali: la Corte permanente di giustizia
internazionale.
La Corte internazionale di giustizia. Funzione contenziosa e funzione consultiva.
Il Tribunale internazionale del mare nel contesto dei mezzi di soluzione previsti dalla
Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare.
Il sistema di soluzione delle controversie nell’ambito dell’Organizzazione mondiale del
commercio.
Il ruolo delle corti internazionali nella tutela dei diritti umani. In particolare la Corte europea
per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.
Diritto internazionale / Giurisdizioni internazionali : G. Palmisano
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gpalmisano/2010/03/12/giurisdizioni-internazionali/[17/10/2011 13.10.37]
Il ruolo dei tribunali internazionali nella repressione dei crimini internazionali commessi da
individui. In particolare: I Tribunali penali ad hoc per la Iugoslavia e per il Ruanda; i
tribunali penali c.d. misti; la Corte penale internazionale.
Il sistema giudiziario dell’Unione europea. Profili istituzionali e di organizzazione. La Corte di
giustizia e il Tribunale di primo grado.
Le competenze degli organi giudiziari dell’UE. In particolare: il ricorso per infrazione; il
ricorso di annullamento e l’eccezione d’invalidità; il ricorso in carenza; l’azione di
risarcimento danni; il c.d. rinvio pregiudiziale.
Testi consigliati
per 3 cfu.
“LE GIURISDIZIONI INTERNAZIONALI. Profili istituzionali”, a cura
di Spatafora e Zanghì, Roma, 2007.
per 6 cfu.
- “LE GIURISDIZIONI INTERNAZIONALI. Profili istituzionali”, a
cura di Spatafora e Zanghì, Roma, 2007.
- In aggiunta, uno alternativamente dei seguenti testi:
a) SPATAFORA E., La reciprocità nella giurisdizione obbligatoria
della Corte internazionale di giustizia, Giuffrè, Milano, 2001.
b) DANIELE L., Diritto dell’Unione europea. Sistema istituzionale
- Ordinamento – Tutela giurisdizionale – Competenze. Terza
edizione aggiornata con il Trattato di Lisbona, Giuffrè, 2008,
Parte I, §§ 5. – 6., e Parte V (o, in alternativa, VILLANI U.,
Istituzioni di Diritto dell’Unione europea, Cacucci, 2008, Cap. V, § 12., e Cap. VIII)
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Diritto pubblico (corso avanzato) : Napolitano G.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gnapolitano/?p=6[17/10/2011 12.36.22]
PAGINE DEL DOCENTE
Napolitano G.
CERCA NEL SITO
Diritto pubblico (corso avanzato)
Docente Giulio Napolitano
A.A. 2009/10
C.F.U. 3
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso mira ad affrontare alcuni temi fondamentali del diritto pubblico secondo la
prospettiva dell’analisi economica del diritto.
Il calcolo delle scelte razionali e la teoria dei giochi, infatti, possono utilmente spiegare non
soltanto i comportamenti tipicamente di mercato, da tempo oggetto dell’analisi economica
del diritto privato, ma anche le condotte strategiche dei cittadini e degli attori politico-
istituzionali nella sfera pubblica.
Grazie anche a molteplici applicazioni ed esemplificazioni di diritto positivo, il corso esporrà
i fondamenti di tale approccio e ne illustrerà il contributo che può fornire
all’approfondimento di alcune fra le principali questioni del costituzionalismo moderno e del
funzionamento degli apparati pubblici.
Lo studente potrà così comprendere perché, dal punto di vista economico, esiste lo Stato e
quali sono i suoi compiti; come si articola l’organizzazione industriale della pubblica
amministrazione, perché l’attuazione della legge viene delegata alla pubblica
amministrazione e quali sono gli strumenti più efficaci per controllarla .
Articolazione dell’Insegnamento
Definizione delle nozioni fondamentali dell’analisi economica del diritto
Verifica delle condizioni e dei limità di applicabilità allo studio del diritto pubblico
Analisi di tematiche proprie del diritto amministrativo
Discussione di casi e materiali
Programma delle lezioni
inizio 1° marzo 2010, ora 16.15
Aula 2 B
lun. e mart. 16.15-17.45
merc. 14.30-16.00
Programma delle lezioni
A. Il ruolo economico dello Stato
1. L’analisi economica e il diritto pubblico
2. I fallimenti del mercato
3. I fallimenti dello Stato
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Diritto pubblico (corso avanzato) : Napolitano G.
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B. L’organizzazione industriale della p.a.
4. Il problema dell’efficienza amministrativa
5. La produzione pubblica di beni e servizi
6. Esternalizzazioni e contratti pubblici
C. Dal mercato delle leggi alla delega alla pubblica amministrazione
7. I molteplici committenti della p.a.
8. La discrezionalità amministrativa e i suoi limiti
9. La giustificazione economica delle autorità indipendenti
D. I controlli sulla pubblica amministrazione
10. Le discipline del procedimento amministrativo e gli allarmi dei privati
11. Il controllo dell’agenda amministrativa
12. Giustizia amministrativa, strategie processuali, azioni di responsabilità
Prova finale per i frequentanti (lun. 29 marzo)
Tipologia Didattica
Lezioni frontali
Discussione di casi e materiali
Distribuzione ai frequentanti di materiale di ausilio allo studio
Esoneri
Collegamenti con altri Insegnamenti
Istituzioni di diritto pubblico
Diritto costituzionale
Diritto amministrativo
Diritto pubblico dell’economia
Economia delle scelte pubbliche
Testi Consigliati
G. Napolitano e M. Abrescia, Analisi economica del diritto pubblico. Teorie, applicazioni e
limiti, Bologna, il Mulino, 2009
N.B. I frequentanti concorderanno con il docente le parti del testo da studiare e potranno
beneficiare della prova di esonero alla fine del corso
Date degli esami (sempre alle ore 15)
19 gennaio 2 febbraio 16 febbraio 2010
8 giugno 22 giugno 6 luglio 2010
14 settembre 28 settembre 2010
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Diritto pubblico comparato : Bova C.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/cbova/?p=3[17/10/2011 12.43.59]
PAGINE DEL DOCENTE
Bova C.
CERCA NEL SITO
Diritto pubblico comparato
Programma del corso
CF 8
Testi consigliati:
G. Morbidelli, L. Pegoraro, A. Reposo, M. Volpi, Diritto Pubblico Comparato, ultima edizione
S. Bonfiglio, Le seconde camere nei sistemi federali. Può il sistema delle conferenze
prospettarsi come soluzione alternativa alla Camera delle autonomie territoriali? in Diritto
pubblico comparato ed europeo, volume IV, 2007
Si consiglia, altresì, l’utilizzo del:
Codice delle Costituzioni, vol. I, (a cura di) G. Cerrina Feroni, T. E. Frosini, A. Torre,
Giappichelli, 2009
C.F. 6
G. Morbidelli, L. Pegoraro, A. Reposo, M. Volpi, Diritto Pubblico Comparato, ultima edizione
Si consiglia, altresì, l’utilizzo del:
Codice delle Costituzioni, vol. I, (a cura di) G. Cerrina Feroni, T. E. Frosini, A. Torre,
Giappichelli, 2009
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 Bova C. • thanks faraday
Diritto Pubblico dell’economia : De Benedetto M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mdebenedetto/?p=11[17/10/2011 12.50.47]
PAGINE DEL DOCENTE
De Benedetto M.
CERCA NEL SITO
Diritto Pubblico dell’economiaDocente
De Benedetto M.
A.A.
2009/10
C.F.U.
8
OBIETTIVI DEL CORSO:
Il corso si propone di far acquisire conoscenze e competenze di ordine giuridico e
amministrativo riguardo la relazione tra mercati e istituzioni, con particolare riguardo ai
principi costituzionali in materia di intervento pubblico nell’economia, al ruolo delle
organizzazioni sovrastatali e dell’Unione europea nella disciplina dell’economia, alle strutture
di governo dell’economia, alle forme organizzative dell’impresa pubblica, alle funzioni di
regolazione.
eventuali conoscenze/corsi preliminari richiestI:
Diritto privato, diritto pubblico, economia politica
Descrizione del corso:
1) Il diritto dell’economia.
2) Le relazioni tra mercati e istituzioni: il disegno costituzionale
3) Le relazioni tra mercati e istituzioni: il disegno comunitario (liberalizzazioni)
4) L’impresa e le istituzioni della concorrenza
5) Vigilanza creditizia e finanziaria
6) Beni pubblici
7) Servizi pubblici
8) Servizi pubblici locali
9) Mercati liberalizzati
10) Mercati conformati
11) Mercati riservati
12) Pubblici poteri e realizzazione di infrastrutture
13) Le politiche di bilancio
14) Federalismo fiscale
15) Poteri pubblici mercati e globalizzazione
MATERIALE DIDATTICO
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Diritto Pubblico dell’economia : De Benedetto M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mdebenedetto/?p=11[17/10/2011 12.50.47]
Enzo Cardi, Mercati e istituzioni in Italia. Diritto pubblico dell’economia, Torino, Giappichelli,
2009
Marco D’Alberti, Poteri pubblici, mercati e globalizzazione, Bologna, Il Mulino, 2008
Materiale fornito a lezione
METODI D’INSEGNAMENTO E DI APPRENDIMENTO
Lezione frontale
Esercitazioni individuali e di gruppo su sentenze e atti amministrativi.
Lingua di insegnamento
Italiano.
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Diritto Regionale Europeo : L. Pasotti
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lpasotti/?p=3[17/10/2011 13.10.52]
PAGINE DEL DOCENTE
L. Pasotti
CERCA NEL SITO
Diritto Regionale Europeo
Docente: Larissa Pasotti
A.A. 2010/2011
Contenuti del corso (8 CFU)
Cenni sul regionalismo italiano precedente la riforma del Titolo V della Costituzione
Gli organi delle Regioni (Consiglio, Giunta e Presidente)
La forma di governo regionale
La potestà statutaria delle Regioni
La ripartizione della potestà legislativa tra Stato e Regioni
La potestà regolamentare e amministrativa delle Regioni
L’autonomia finanziaria
Le Regioni a Statuto speciale
Il sistema dei controlli
I rapporti tra Stato Regioni ed autonomie locali: dalla l.n. 142/1990 alle c.d. “riformeBassanini”
I rapporti internazionali e comunitari delle Regioni
Unione europea ed autonomie locali (I parte)
Unione europea ed autonomie locali (II parte)
Le autonomie locali nell’Unione Europea: introduzione
Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza francese (I parte)
Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza francese (II parte)
Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza tedesca (I parte)
Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza tedesca (II parte)
Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza della Gran Bretagna (I parte)
Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza della Gran Bretagna (II parte)
Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza spagnola (I parte)
Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza spagnola (II parte)
Testi consigliati:
Per la parte relativa all’ordinamento italiano e comunitario:
Paolo Caretti – Giovanni Tarli Barbieri, Diritto regionale, Torino, Giappichelli, 2009
Per la parte del corso relativa ai profili comparati delle autonomie l’esame verterà sugli
articoli indicati:
1) Francia
- A. Zorzi Giustiniani, Le metamorfosi dello Stato unitario: décentralisation francese e
devolution britannica a confronto, in Le Regioni, 2005, p. 269;
- J. J. Autin, La ripresa del processo di décentralisation in Francia, in Quaderni regionali,
2004. p. 1071;
- J. F. Brisson, La Francia è una Repubblica indivisibile…la sua organizzazione è
decentralizzata, in Amministrare, 2003, p. 225;
2) Germania
- F. Palermo, Il nuovo riparto delle competenze legislative nell’ordinamento federale
tedesco, tra retorica ed effettività, in Diritto pubblico comparato ed europeo, 2007, p. 79;
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Diritto Regionale Europeo : L. Pasotti
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lpasotti/?p=3[17/10/2011 13.10.52]
- D. Schefold, Federalismo, regionalismo e la riforma del federalismo tedesco, in Diritto
pubblico comparato ed europeo, 2007, p. 79;
3) Gran Bretagna
- P. Leyland, L’esperimento della devolution nel Regno Unito: uno sconvolgimento
dell’assetto costituzionale?, in Le Regioni, 2000, p. 341;
- A. Torre, On devolution. Evoluzione e attuali sviluppi delle forme di autogoverno
nell’ordinamento costituzionale britannico, in Le Regioni, 2000, p. 203;
4) Spagna
- T. Fontillovet – F. Merloni, Il regionalismo spagnolo tra riforma costituzionale e riforma
statutaria, in Le Regioni, 2005, p. 1179;
- C. Bassu, Stato e Comunità autonome in Spagna, in Amministrare, 2004, p. 423.
————————-
Contenuti del corso (4 CFU)
Cenni sul regionalismo italiano precedente la riforma del Titolo V della Costituzione
Gli organi delle Regioni (Consiglio, Giunta e Presidente)
La forma di governo regionale
La potestà statutaria delle Regioni
La ripartizione della potestà legislativa tra Stato e Regioni
La potestà regolamentare e amministrativa delle Regioni
L’autonomia finanziaria
Le Regioni a Statuto speciale
Il sistema dei controlli
I rapporti tra Stato Regioni ed autonomie locali: dalla l.n. 142/1990 alle c.d. “riformeBassanini”
I rapporti internazionali e comunitari delle Regioni
Unione europea ed autonomie locali (I parte)
Unione europea ed autonomie locali (II parte)
Le autonomie locali nell’Unione Europea: introduzione
Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza francese (I parte)
Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza francese (II parte)
Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza tedesca (I parte)
Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza tedesca (II parte)
Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza della Gran Bretagna (I parte)
Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza della Gran Bretagna (II parte)
Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza spagnola (I parte)
Le autonomie locali nell’Unione Europea: l’esperienza spagnola (II parte)
Testi consigliati:
Paolo Caretti – Giovanni Tarli Barbieri, Diritto regionale, Torino, Giappichelli, 2009
Copyright © 2011 L. Pasotti • thanks faraday
– Econometria : M. Boschi
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mboschi/?page_id=139[17/10/2011 12.43.21]
PAGINE DEL DOCENTE
M. Boschi
CERCA NEL SITO
- EconometriaCFU: 8
Primo semestre 2011.
Il corso avrà inizio giovedì 13 ottobre.
Lezioni:
Martedì, 10,45 – 12,15, Aula 3C
Giovedì, 10,45 – 12,15, Aula 2C
Venerdì, 10,45 – 12,15, Aula 2C
Programma:
Il corso di Econometria introduce i concetti e gli strumenti di base dell’analisi quantitativa
dei fenomeni economici. L’Econometria consente di studiare i dati relativi alle variabili
economiche con lo scopo di verificare ipotesi teoriche circa le relazioni tra esse esistenti
oppure per fornire previsioni.
Il corso prevede il ripasso di concetti di probabilità e statistica, lo studio dell’analisi di
regressione lineare semplice e multipla, nonché dei modelli di regressione con dati panel,
con variabile dipendente binaria e con variabili strumentali.
Il corso prevede, inoltre, l’applicazione delle tecniche apprese a lezione con l’uso di Excel (la
cui conoscenza di base si assume data).
Libro di testo:
J. H. STOCK, M. W. WATSON, Introduzione all’Econometria, Pearson Education Italia,
Seconda edizione, 2009.
Modalità di verifica:
L’esame consiste di due prove (peso percentuale di ciascuna prova sull’esito finale):
- una prova scritta della durata di due ore in cui si dovrà rispondere a quesiti teorici e
risolvere esercizi (70%).
- un’applicazione pratica di alcune delle tecniche apprese mediante l’uso di Excel (30%).
PROGRAMMA DETTAGLIATO
(i numeri degli argomenti si riferiscono ai capitoli del libro di testo)
PARTE I: Introduzione e richiami
1. Domande economiche e dati economici2. Richiami di probabilità3. Richiami di statistica
PARTE II: Elementi fondamentali dell’analisi di regressione
1. Regressione lineare con un singolo regressore2. Verifica di ipotesi e intervalli di confidenza nella regressione semplice3. Regressione lineare con regressori multipli4. Verifica di ipotesi e intervalli di confidenza nella regressione multipla5. Funzioni di regressione non lineari6. Valutazione di studi basati sulla regressione multipla
PARTE III: Ulteriori sviluppi dell’analisi di regressione
1. Regressione con dati panel2. Regressione con variabile dipendente binaria3. Regressione con variabili strumentali
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Curriculum Vitae
Programmi insegnamenti:
- Econometria
- Corso preliminare diMatematica per le ScienzeSociali (CPM)
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 M. Boschi • thanks faraday
– Econometria : M. Boschi
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mboschi/?page_id=139[17/10/2011 12.43.21]
Economia aziendale : Onesti T.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/tonesti/?p=7[17/10/2011 13.09.42]
PAGINE DEL DOCENTE
Onesti T.
CERCA NEL SITO
Economia aziendale
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze e gli strumenti utili per la
comprensione dell’ economia aziendale.
La prima parte del corso fornisce le conoscenze di base per la comprensione della struttura
e del comportamento
del sistema aziendale, approfondendo le diverse caratteristiche e finalità che
contraddistinguono le aziende di erogazione e le imprese.
Nella seconda parte del corso si forniscono agli studenti gli strumenti basilari in tema di
rilevazioni contabile.
Articolazione dell’Insegnamento
Primo modulo: L’Economia dell’Azienda.
Secondo modulo: Elementi di contabilità.
Programma
Modulo I: L’Economia dell’Azienda (6 CFU) Prof. Tiziano Onesti
L’Economia Aziendale e la Ragioneria. Lo studio delle condizioni di esistenza
dell’organismo aziendale; la componente personale e i mezzi operativi dell’azienda.
Oggetto dell’azienda. Soggetti aziendali: “soggetti giuridici” e “soggetto economico”.
Organizzazione. Le strutture organizzative. Vari tipi di azienda. L’istituzione dell’azienda, la
sua localizzazione, la sua dimensione.
L’azienda di erogazione: caratteristiche generali e schemi di gestione. Le aziende di
produzione per lo scambio di beni e servizi: le imprese. I fini dell’impresa. L’equilibrio
economico come fondamentale condizione di vita dell’ impresa. Equilibrio economico ed
economicità. Le possibili modalità di remunerazione dei fattori produttivi utilizzati dall’
impresa. Il rischio d’impresa e i soggetti su cui esso grava. L’efficienza aziendale. Il
processo di formazione del reddito dell’impresa. Il fabbisogno di capitale e la sua
determinazione. Il finanziamento dell’impresa: capitale proprio e capitale di credito nelle
loro varie forme; l’autofinanziamento d’impresa; la scelta delle convenienti forme di
finanziamento; la dinamica relazione tra capitale proprio e capitale di credito. La
struttura finanziaria dell’impresa.
Il processo di crescita dimensionale delle imprese: le caratteristiche principali, la natura, la struttura, le operazioni
interne di scambio e di produzione nei gruppi di imprese.
Modulo II: Elementi di contabilità (2/3 CFU) Dott. Valerio Pieri
Teoria e metodo della partita doppia. Il metodo della partita doppia applicato al sistema del
reddito nelle aziende di produzione. Le rilevazioni contabili delle operazioni di
costituzione e delle principali operazioni di funzionamento. Le scritture di chiusura e
di riapertura dei conti.
La complessità degli argomenti trattati richiederebbe, laddove possibile, una
regolare e costante frequenza del corso.
Testi consigliati
G. Zanda, Lineamenti di Economia Aziendale, Kappa, Roma, ult.ed.;
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Curriculum
Economia Aziendale – Materialididattici (a.a. 2011/2012)
Economia Aziendale – MaterialiDidattici (anni accademicipassati)
Economia delle Aziende e delleAmministrazioni Pubbliche –Materiali Didattici (a.a.2011/2012)
Economia delle Aziende e delleAmministrazioni Pubbliche –Materiali Didattici (anniaccademici passati)
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Economia aziendale : Onesti T.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/tonesti/?p=7[17/10/2011 13.09.42]
T. Onesti (a cura di), Esercitazioni di Economia Aziendale, Giappichelli, Torino, 2002.
Nel corso delle lezioni verranno forniti precisi riferimenti per l’utilizzo dei testi consigliati,
nonchè indicazioni bibliografiche e/o materiali integrativi per eventuali approfondimenti su
specifiche tematiche.
Orario di ricevimento
Il Professore e i suoi collaboratori ricevono gli Studenti dopo le lezioni.
Inoltre, è possibile incontrare il prof. Onesti o i suoi collaboratori su appuntamento, da
richiedere tramite email.
Contatti
Prof. Tiziano Onesti: [email protected]
Dott. Valerio Pieri: [email protected]
Copyright © 2011 Onesti T. • thanks faraday
Economia dei Mercati Finanziari / Financial Economics : D'Addona S.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sdaddona/?p=34[17/10/2011 12.50.00]
PAGINE DEL DOCENTE
D'Addona S.
CERCA NEL SITO
Economia dei Mercati Finanziari / Financial Economics
Objectives:
This course is designed to introduce students to economic principles of assetpricing. The first part of the class is an introduction to security markets andprovides the definition of key concepts, among them the notions of risk and return.The standard asset pricing models are presented both theoretically and empirically.
The second part of the class presents the implications of basic macroeconomicmodels for asset pricing. Both the main theoretical contributions and the recentempirical tests are presented.
Suggested readings:
J.H. Cochrane “Asset Pricing” Princeton University Press 2005
G. Pennacchi “Theory of Asset Pricing” Pearson Addison Wesley, 2008.
Requirements:
Students interested in the “Financial Economics” class are required to set up anorientation appointment by email at least one week BEFORE class starts.
Syllabus Section I
Expected Utility and risk aversion (Pennacchi ch. 1)
Preferences with uncertainty
Risk aversion and risk premia
Portfolio choice
Mean Variance analysis (Pennacchi ch. 2, Cochrane ch 5, 6)
Asset returns and Risk-Return trade-off
The efficient frontier
Portfolio diversification
Capital markets’ equilibrium (Pennacchi ch. 3; Cochrane ch 9, 20)
The Capital Asset Pricing Model
Arbitrage Pricing Theory
Factor models
Empirical evidence
Section II
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Pagina Personale
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Economia dei Mercati Finanziari / Financial Economics : D'Addona S.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sdaddona/?p=34[17/10/2011 12.50.00]
Macroeconomics and Finance (Pennacchi ch 4; Cochrane ch. 1, 2, 4, 21)
The Consumption Based Asset Pricing Model
Empirical evidence and classical puzzles in macro-finance
Additional topics in asset pricing
Bond markets and the term structure of interest rates (Cochrane ch. 19)
Bond markets
Principles of bond valuation
Term structure of interest rates
Single and multi factor affine models
Copyright © 2011 D'Addona S. • thanks faraday
Economia della cultura : Trupiano G.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gtrupiano/?p=13[17/10/2011 13.16.11]
PAGINE DEL DOCENTE
Trupiano G.
CERCA NEL SITO
Economia della cultura
Docente: Trupiano G.
ECONOMIA DELLA CULTURA
LAUREA MAGISTRALE
8 crediti
(A.A. 2010/2011)
L’economia della cultura sottolinea l’interdipendenza tra cultura ed economia. La disciplina si
occupa, prima di tutto, di definire i beni e le attività culturali, che non sono semplici merci.
Importante è anche il tema del valore di un bene culturale, contrapposto al tradizionale
valore economico, che si riferisce al capitale culturale tangibile e intangibile. I beni culturali
determinano anche un flusso di servizi con dimensione economica con effetti positivi
sull’occupazione e sul reddito; viene favorita l’industria culturale, mentre sono analizzate le
politiche pubbliche a favore della cultura.
Testi consigliati:
D. Throsby, Economia e cultura, Il Mulino, Bologna, 2005.
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Esami ed esoneri
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 Trupiano G. • thanks faraday
Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche : Onesti T.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/tonesti/?p=9[17/10/2011 13.09.32]
PAGINE DEL DOCENTE
Onesti T.
CERCA NEL SITO
Economia delle aziende e delle amministrazionipubbliche
ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (8 CFU)
prof. Tiziano ONESTI
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze e gli strumenti utili per la
comprensione dell’economia delle amministrazioni pubbliche.
Nella prima parte del corso si forniscono le conoscenze di base per la comprensione della
struttura e del comportamento delle aziende e delle amministrazioni pubbliche.
La seconda parte, che si concentra sugli enti locali, approfondisce i processi di decisione,
esecuzione e controllo che caratterizzano l’economia delle amministrazioni pubbliche,
fornendo gli strumenti concettuali e operativi utili per la comprensione e l’analisi della
contabilità e del bilancio degli enti pubblici.
Infine, la terza parte del corso approfondisce le tematiche inerenti i servizi pubblici locali.
Programma
Prima parte:
L’economia aziendale nel contesto delle aziende e delle amministrazioni pubbliche – Le
aziende e le amministrazioni pubbliche: aspetti definitori e classificazione – Il sistema dei
beni nel contesto delle aziende pubbliche: il patrimonio pubblico – Il sistema delle persone:
la governance e l’organizzazione. Sfera politica e sfera gestionale: rispettive funzioni e
reciproche relazioni. Il ruolo del soggetto economico – Le puculiarità gestionali delle aziende
e delle amministrazioni pubbliche. Il finanziamento della gestione – Il criterio di economicità
nel contesto della pubblica amministrazione. Giudizi di efficienza e di efficacia – Il sistema
informativo – Il sistema delle rilevazioni contabili: gestione e rilevazione finanziaria ed
economica – I sistemi di controllo nella pubblica amministrazione: cenni e rinvio all’esame
di Programmazione e Controllo delle Amministrazioni Pubbliche
Seconda parte: Processi di decisione, esecuzione e controllo negli enti locali.
I documenti di pianificazione e di programmazione – Il bilancio di previsione: la struttura e
la gestione delle entrate e delle spese, principi di bilancio, procedura e tempi di redazione,
l’esercizio provvisorio e la gestione provvisoria, il fondo di riserva e le variazioni di bilancio
– Il piano esecutivo di gestione: processo di formazione, contenuti e struttura, definizione
degli obiettivi – Il rendiconto: processo di formazione, contenuto del rendiconto, principi di
contabilità finanziaria, i residui di bilancio, le economie e le diseconomie, il prospetto di
conciliazione tra competenza finanziaria ed economia, il conto economico e il conto del
patrimonio.
Terza parte: Servizi pubblici locali
Definizione di servizio pubblico e di servizio pubblico locale. Processi di privatizzazione e di
liberalizzazione. Privatizzazione formale e privatizzazione sostanziale. Servizi pubblici locali
a rilevanza economica e privi di rilevanza economica: modalità di gestione. Le società “in
house” per la gestione dei servizi pubblici locali: scenario presente ed evoluzione attesa-
Tematiche di governance nelle società di servizio pubblico locale.
La complessità degli argomenti trattati richiederebbe, laddove possibile, una
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Curriculum
Economia Aziendale – Materialididattici (a.a. 2011/2012)
Economia Aziendale – MaterialiDidattici (anni accademicipassati)
Economia delle Aziende e delleAmministrazioni Pubbliche –Materiali Didattici (a.a.2011/2012)
Economia delle Aziende e delleAmministrazioni Pubbliche –Materiali Didattici (anniaccademici passati)
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche : Onesti T.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/tonesti/?p=9[17/10/2011 13.09.32]
regolare e costante frequenza del corso.
Testi consigliati
I riferimenti bibliografici verranno comunicati durante lo svolgimento del corso.
Ad integrazione del programma verranno distribuite, nel corso delle lezioni, delle dispense a
cura del docente. Inoltre, saranno forniti precisi riferimenti per l’utilizzo dei testi consigliati.
Orario di ricevimento
Il docente riceve gli studenti previo appuntamento da richiedere via e-mail (solitamente
dopo ogni lezione il professore riceve gli studenti).
Contatti
Prof. Tiziano Onesti: [email protected]
Dott. Valerio Pieri : [email protected]
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Economia Internazionale (M-Z) : D'Addona S.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sdaddona/?p=8[17/10/2011 12.49.51]
PAGINE DEL DOCENTE
D'Addona S.
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Economia Internazionale (M-Z)
DocenteProf. Stefano d’Addona
Anno Accademico2010/11
C.F.U.8
AVVISO:Tutti gli aggiornamenti relativi al corso si trovano sul sito
http://host.uniroma3.it/docenti/daddona/db/blog/index.php
Presentazione e Obiettivi Formativi
L’economia internazionale studia l’interdipendenza economica e finanziaria delle nazioni.
Essa analizza temi stimolanti e attuali quali le determinanti del commercio internazionale e
le politiche commerciali, l’internazionalizzazione dei mercati finanziari, gli equilibri (o
squilibri) macroeconomici dei diversi paesi e la propagazione ciclica nell’economia mondiale,
le istituzioni che regolano il sistema dei pagamenti internazionali e il funzionamento dei
mercati dei cambi.
Il corso è articolato in due moduli, di cui il primo ha per oggetto il commercio
internazionale e le politiche commerciali internazionali e il secondo affronta i temi della
macroeconomia internazionale.
Temi e argomenti principaliPRIMO MODULO (4 CFU):
La teoria del commercio internazionale: i vantaggi comparati, le dotazioni di risorse e la
distribuzione dei benefici del commercio, il ruolo della concorrenza imperfetta e delle
economie di scala. Le politiche commerciali internazionali: il dumping, costi e benefici di un
dazio sulle importazioni, i sussidi, i contingentamenti delle importazioni e le restrizioni
volontarie alle esportazioni.
SECONDO MODULO (4 crediti)
La macroeconomia internazionale: la contabilità nazionale e la bilancia dei pagamenti, i
mercati valutari e i tassi di cambio, la relazione tra moneta, tassi di interesse e tassi di
cambio, la relazione tra prezzi e tassi di cambio, la determinazione del reddito in economia
aperta, i regimi di cambio fisso.
Testi consigliati e programma d’esame
Programma da 8 crediti:
PRIMO MODULO
P. KRUGMAN e M. OBSTFELD, Economia internazionale 1, Teoria e politica del commercio
internazionale, Pearson 2007,
(capp. 1; 2; 3.1-3.4; 4; 5.1, 5.3, 5.4; 6.1-6.5; 8 con esclusione delle appendici)
SECONDO MODULO
P. KRUGMAN e M. OBSTFELD, Economia internazionale 2, Economia monetaria
internazionale, Pearson 2007,
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Pagina Personale
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Economia Internazionale (M-Z) : D'Addona S.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sdaddona/?p=8[17/10/2011 12.49.51]
(capp. 1-6 con esclusione delle appendici)
Per gli studenti iscritti ai corsi previsti dagli ordinamenti previgenti
Programma da 6 crediti:
PRIMO MODULO
P. KRUGMAN e M. OBSTFELD, Economia internazionale 1, Teoria e politica del commercio
internazionale, Pearson 2007,
(capp. 1; 2; 3.1-3.4; 4; 5.1, 5.3, 5.4; 6.1-6.5; con esclusione delle appendici)
SECONDO MODULO
P. KRUGMAN e M. OBSTFELD, Economia internazionale 2, Economia monetaria
internazionale, Pearson 2007,
(capp. 1-5 con esclusione delle appendici)
Programma da 9 crediti:
PRIMO MODULO
P. KRUGMAN e M. OBSTFELD, Economia internazionale 1, Teoria e politica del commercio
internazionale, Pearson 2007,
(capp. 1; 2; 3.1-3.4; 4; 5.1, 5.3, 5.4; 6.1-6.5; 8 con esclusione delle appendici)
SECONDO MODULO
P. KRUGMAN e M. OBSTFELD, Economia internazionale 2, Economia monetaria
internazionale, Pearson 2007,
(capp. 1-7 con esclusione delle appendici)
Tipo di didattica prevalenteLezioni frontali, seminari tematici e redazione di tesine di approfondimento la cui
valutazione costituirà parte integrante della votazione finale.
Prove di Esame
Studenti frequentanti:
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova intermedia alla fine del primo modulo ed
un preappello a fine corso. Le due prove contribuiranno al voto finale in misura dell’50%
ciascuna.
Lo studente può mantenere il voto ottenuto allo scritto ovvero decidere di sostenere
l’esame orale per migliorare il punteggio ottenuto. Studenti con voto complessivo inferiore
al 14 non sono ammessi all’esame orale. In caso di mancato superamento dell’esame lo
studente frequentante dovrà sostenere di nuovo lo scritto come spiegato nella sezione
“Esami non frequentanti”.
L’accesso alla prova intermedia e al preappello è consentito a studenti con almeno il 70%
delle presenze.
Esami non frequentanti:
Gli esami scritti consistono di 3 domande aperte relative ai tre moduli del corso. Lo
studente deve completare l’intero compito in una sessione d’esame rispondendo alle 3
domande.
Lo studente può mantenere il voto ottenuto allo scritto ovvero decidere di sostenere
l’esame orale per migliorare il punteggio ottenuto. Studenti con voto complessivo inferiore
al 14 non sono ammessi all’esame orale. In caso di mancato superamento dell’esame lo
studente non può presentarsi all’appello immediatamente successivo.
Collegamenti con altri insegnamentiPer una proficua fruizione del corso è opportuno aver sostenuto l’esame di Economia
Politica.
Risorse onlineEconomia Internazionale 2011
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Economia Politica : Bini P.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/pbini/?p=136[17/10/2011 12.41.43]
PAGINE DEL DOCENTE
Bini P.
CERCA NEL SITO
Economia Politica
Secs-P/01 Economia Politica – anno accademico 2010-2011
Insegnamento erogato per il Corso di laurea triennale in Scienze Politiche e Relazioni
Internazionali (nel primo semestre)
Obiettivi formativi
Il corso intende far acquisire agli studenti i fondamenti della teoria economica,
illustrandone, al tempo stesso, le principali, possibili applicazioni nella interpretazione e
nella gestione dei fatti economici.
Programma del corso
Il programma del corso si articola in tre parti. La prima parte tratta della microeconomia
(dal greco micros, “piccolo”). Dopo aver introdotto i concetti e le definizioni di base
dell’economia – quali: scarsità, ricchezza, scambio, economia di mercato, capitalismo, ecc.
– il corso si occupa del comportamento economico dei singoli soggetti (famiglie, imprese,
governi). In particolare, vengono approfonditi temi riguardanti: a) le scelte dei
consumatori; b) i costi di produzione; c) la massimizzazione del profitto; d) il
funzionamento dei mercati, con particolare riguardo a quello concorrenziale; e) il ruolo
dello Stato per migliorare l’efficienza economica.
La seconda parte tratta della macroeconomia (dal greco macros, “esteso”). Qui il
programma si concentra su ciò che accade nel sistema economico considerato nel suo
complesso: produzione totale, occupazione complessiva, ecc. Vengono presentati i seguenti
principali argomenti: a) il sistema monetario, la determinazione del livello generale dei
prezzi, l’inflazione; b) i fattori della crescita economica e le cause del sottosviluppo; c)
l’economia del breve periodo e il ciclo; f) principi, metodi e strumenti di una politica
economica volta alla stabilizzazione e allo sviluppo.
La terza parte offre nozioni in merito alla contabilità nazionale, alla bilancia dei pagamenti,
e alla politica monetaria nel contesto dell’Unione Europea
Prove di esame
La prova scritta di esame, che si svolge in un’unica soluzione, consiste in un test con
domande a risposta multipla (riguardante la contabilità nazionale, la bilancia dei pagamenti,
la politica monetaria nel contesto dell’Unione Europea) e in una serie di domande a risposta
aperta (sul programma di micro e macroeconomia).
Una volta superata positivamente la prova scritta, lo studente ha due alternative: a) Se
soddisfatto del voto ottenuto, ne chiederà la verbalizzazione, concludendo così l’esame; b)
Se insoddisfatto del voto positivo conseguito, potrà sottoporsi ad una prova orale
aggiuntiva nella seduta di esami immediatamente successiva a quella in cui ha svolto il
compito scritto. In tal caso, naturalmente, la valutazione finale può essere uguale, superiore
o inferiore a quella fin lì ottenuta nelle prove scritte.
N.B. La prova scritta è OBBLIGATORIA
Materiale didattico relativo al programma da 10 cfu
I- M. Lieberman – R. Hall, Principi di economia, Apogeo editore, Milano, 2010, terza
edizione (ad eccezione dei capitoli 8 e 9);
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum vitae
Materiale Didattico EconomiaPolitica
Materiale Didattico Storia eTeorie dell’Intervento Pubblicoin Economia
Materiale Didattico Seminario“Crisi internazionale e ruolodelle banche centrali”
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Economia Politica : Bini P.
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II- Dispense riguardanti la contabilità nazionale, la bilancia dei pagamenti, la politica
monetaria nel contesto dell’Unione Europea (sono scaricabili da questo sito);
III- Esercizi di economia che saranno resi disponibili (presumibilmente da fine Novembre)
presso la biblioteca della facoltà, presso la cartoleria “Appunti” di via Chiabrera, oppure
scaricabili da questo sito
Materiale didattico relativo al programma da 8 cfu
I- M. Lieberman – R. Hall, Principi di economia, Apogeo editore, Milano, 2010, terza
edizione (ad eccezione dei capitoli 8 e 9);
II- Esercizi di economia che saranno resi disponibili (presumibilmente da fine Novembre)
presso la biblioteca della facoltà, presso la cartoleria “Appunti” di via Chiabrera, oppure
scaricabili da questo sito.
Materiale didattico relativo al programma da 6 cfu
I- M. Lieberman – R. Hall, Principi di economia, Apogeo editore, Milano, 2010, terza
edizione (ad eccezione dei capitoli 8, 9, 18 e 19);
II- Esercizi di economia (completamente svolti) che saranno resi
disponibili (presumibilmente da fine Novembre) presso la biblioteca della facoltà, presso la
cartoleria “Appunti” di via Chiabrera oppure scaricabili da questo sito.
Copyright © 2011 Bini P. • thanks faraday
Economia Politica : D'Addona S.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sdaddona/?p=52[17/10/2011 12.49.44]
PAGINE DEL DOCENTE
D'Addona S.
CERCA NEL SITO
Economia Politica
DocenteProf. Stefano d’Addona
Anno Accademico2010/11
C.F.U.8:
AVVISO:Tutti gli aggiornamenti relativi al corso si trovano sul sito
http://host.uniroma3.it/docenti/daddona/db/blog/index.php
Programma:Il corso di Economia Politica mira a fornire, a partire dallo studio dei principali modelli di
riflessione teorica, le conoscenze funzionali all’interpretazione del dibattito in atto sui
principali temi riguardanti il funzionamento dei sistemi economici e le proposte di politica
economica.
Gli studenti dovranno acquisire la capacità di comparare tra loro i diversi contesti
economici, anche ai fini di valutare i problemi dello sviluppo, così come questi si pongono
nelle regioni meno sviluppate dei paesi economicamente avanzati e nei paesi in via di
sviluppo e le misure di cooperazione. A tali fini, devono possedere padronanza della
terminologia e dei metodi utilizzati dall’analisi economica dei problemi, delle modalità
argomentative e dell’approccio critico ai testi, il tutto basandosi su buone capacità nell’uso
degli strumenti bibliografici di base.
Testi di Base:G. ANTONELLI, G. CAINELLI, N. DE LISO, R. LEONCINI, S. MONTRESOR, Economia, Torino,
Giappichelli, Terza edizione, 2009.
A. MONTINI, S. MONTRESOR, L. ZAMPARINI, Economia. Quesiti, Torino, Giappichelli,
Seconda edizione, 2009.
Note:Il corso è riservato agli studenti nei corsi di laurea triennale in Scienze Politiche per la
Cooperazione e lo Sviluppo e Scienze Politiche per il Governo e l’Amministrazione.
Gli studenti immatricolatisi nel corso di laurea triennale in Scienze Politiche e Relazioni
Internazionali, invece, devono seguire il corso di Economia Politica tenuto dal Prof. Piero
Bini. La suddivisione rispecchia le diverse attribuzioni di crediti e esigenze di programma dei
tre corsi di laurea. Pertanto NON sono possibili cambi di corso.
Il materiale relativo del corso si trova all’indirizzo:
http://host.uniroma3.it/docenti/daddona/db/blog
Programma Dettagliato
(i numeri degli argomenti si riferiscono ai capitoli del manuale)
Introduzione
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Pagina Personale
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Economia Politica : D'Addona S.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sdaddona/?p=52[17/10/2011 12.49.44]
1. Oggetto e metodo dell’economia politica
2. Modelli e strumenti di analisi
I Parte: Microeconomia. Agenti e Mercati.
3. Consumatore e domanda di mercato
4. Impresa e teoria della produzione
6. Mercati dei beni in concorrenza perfetta
7. Interazione tra domanda ed offerta
9. Mercati non concorrenziali
10. Esternalità, beni pubblici, intervento pubblico
II Parte: Macroeconomia. Misurazioni e Modelli
11. Contabilità nazionale e variabili macroeconomiche
12. Determinazione del PIL
13. Mercati finanziari e modello IS-LM
14. Offerta aggregata e aggiustamento dei prezzi
Tipo di didattica prevalenteLezioni frontali, seminari tematici e redazione di tesine di approfondimento la cui
valutazione costituirà parte integrante della votazione finale.
Prove di Esame
Studenti frequentanti:
Per gli studenti frequentanti è prevista una prova intermedia alla fine del primo modulo ed
un preappello a fine corso. Le due prove contribuiranno al voto finale in misura del 60% la
prima e del 40% la seconda.
Lo studente può mantenere il voto ottenuto come media ponderata delle due prove ovvero
decidere di sostenere l’esame orale per migliorare il punteggio ottenuto.
Studenti con voto inferiore al 14 ad una delle prove non sono ammessi all’esame orale.
In caso di mancato superamento dell’esame lo studente frequentante dovrà sostenere di
nuovo lo scritto come spiegato nella sezione “Esami non frequentanti”.
L’accesso alla prova intermedia e al preappello è consentito a studenti con almeno il 70%
delle presenze.
Solo per gli studenti che debbono sostenere l’esame da 9 crediti: è prevista una domanda
aggiuntiva nel compito su le due dispense disponibili sul sito del corso.
Esami non frequentanti:
Lo studente deve completare l’intero compito in una sessione d’esame rispondendo alle
domande relative sia alla parte di Microeconomia che alla parte di Macroecomomia.
Lo studente può mantenere il voto ottenuto allo scritto ovvero decidere di sostenere
l’esame orale per migliorare il punteggio ottenuto. Studenti con voto complessivo inferiori
al 14 non sono ammessi all’esame orale. In caso di mancato superamento dell’esame lo
studente non può presentarsi all’appello immediatamente successivo. In ogni caso è
possibile ritirarsi dalla prova scritta e presentarsi all’appello immediatamente successivo.
Solo per gli studenti che debbono sostenere l’esame da 9 crediti: è prevista una domanda
aggiuntiva nel compito su le due dispense disponibili sul sito del corso.
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Giustizia costituzionale : Siclari M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/msiclari/?p=13[17/10/2011 13.13.48]
PAGINE DEL DOCENTE
Siclari M.
CERCA NEL SITO
Giustizia costituzionale
Docente Massimo Siclari
A. A. 2011/2012
CFU 8
Programma:
La giustizia costituzionale e le sue premesse storiche e istituzionali. La giurisdizione
costituzionale in Italia: la Corte costituzionale italiana ed i suoi rapporti con gli altri poteri
dello Stato. Il problematico sistema delle fonti in tema di giustizia costituzionale.
L’organizzazione strutturale e funzionale della Corte costituzionale. Il giudizio di
costituzionalità sulle leggi: i principali modelli del controllo. Il giudizio in via incidentale:
oggetto e vizi sindacabili; il procedimento. Il giudizio in via di azione: oggetto e vizi
sindacabili; il procedimento. Forma, natura, tipologia ed effetti delle decisioni della Corte
costituzionale nei giudizi sulle leggi. L’attività della Corte ed i rapporti con il potere
giudiziario ed il potere legislativo. Dal controllo sulla costituzionalità delle leggi al controllo
sulla funzione legislativa. Nuovi strumenti decisori nel rispetto della discrezionalità
legislativa e dell’art. 81 Cost. I conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato. I conflitti di
attribuzione tra lo Stato e le Regioni e tra le Regioni. Il giudizio sull’ammissibilità delle
richieste di referendum abrogativo. Il giudizio sulle accuse promosse contro il Presidente
della Repubblica. Come lavora la Corte costituzionale.
Testi consigliati:
A. Cerri, Corso di giustizia costituzionale, Milano, Giuffrè, 2008, 5ª ed.
A. Agrò – F. Modugno – A. Cerri, Il principio di unità del controllo sulle leggi nella
giurisprudenza della Corte Costituzionale, Torino Giappichelli, 2008, 5ª ed.
Lo studente dovrà comunque essere in possesso di un testo aggiornato della Costituzione
italiana, quale, ad esempio, quello a cura di M. Siclari, La Costituzione della Repubblica
italiana nel testo vigente, Aracne, Roma, 2007, 4.a ed., e di una raccolta normativa
riguardante i giudizi innanzi alla Corte costituzionale, quale, ad esempio, quella a cura di M.
Siclari, Norme relative ai giudizi di competenza della Corte costituzionale, Roma, Aracne,
2010, 3.a ed.
A. A. 2010/2011
CFU 8
A. Cerri, Corso di giustizia costituzionale, Milano, Giuffrè, 2008, 5ª ed.
A. Agrò – F. Modugno – A. Cerri, Il principio di unità del controllo sulle leggi nella
giurisprudenza della Corte Costituzionale, Torino Giappichelli, 2008, 5ª ed.
Lo studente dovrà comunque essere in possesso di un testo aggiornato della Costituzione
italiana, quale, ad esempio, quello a cura di M. Siclari, La Costituzione della Repubblica
italiana nel testo vigente, Aracne, Roma, 2007, 4.a ed., e di una raccolta normativa
riguardante i giudizi innanzi alla Corte costituzionale, quale, ad esempio, quella a cura di M.
Siclari, Norme relative ai giudizi di competenza della Corte costituzionale, Roma, Aracne,
2010, 3.a ed.
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Giustizia costituzionale : Siclari M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/msiclari/?p=13[17/10/2011 13.13.48]
A.A. 2009/10 (e precedenti)
C.F.U. 6
A. Cerri, Corso di giustizia costituzionale, Milano, Giuffrè, 2008, 5ª ed.
F. Modugno, La ragionevolezza nella giustizia costituzionale, Editoriale Scientifica, Napoli,
2007.
Lo studente dovrà comunque essere in possesso di un testo aggiornato della Costituzione
italiana, quale, ad esempio, quello a cura di M. Siclari, La Costituzione della Repubblica
italiana nel testo vigente, Aracne, Roma, 2007, 4.a ed., e di una raccolta normativa
riguardante i giudizi innanzi alla Corte costituzionale, quale, ad esempio, quella a cura di M.
Siclari, Norme relative ai giudizi di competenza della Corte costituzionale, Roma, Aracne,
2010, 3.a ed.
Copyright © 2011 Siclari M. • thanks faraday
Gli Stati Uniti nel XX secolo – Laurea Magistrale (D.M. n. 270/04) : Fiorentino D.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/dfiorentino/?p=31[17/10/2011 12.53.51]
PAGINE DEL DOCENTE
Fiorentino D.
CERCA NEL SITO
Gli Stati Uniti nel XX secolo – Laurea Magistrale (D.M.n. 270/04)Docente D. Fiorentino
A.A. 2010/11
C.F.U. 8
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso affronta la storia degli USA nel XX secolo attraverso lo studio della politica estera,
della societa’ e della cultura americane con particolare attenzione alle dinamiche etniche e
razziali. Alla fine del corso gli studenti saranno in grado di leggere criticamente alcuni
aspetti essenziali dell’esperienza statunitense in quello che va sotto il nome di “secolo
americano”. Partendo da un’analisi della natura della società e della politica americane, il
corso affronta alcuni aspetti fondamentali dell’affermazione degli Stati Uniti come grande
potenza a partire dalla seconda metà del XIX secolo. Al fine di mettere gli studenti in grado
di comprendere meglio le dinamiche di crescita e di affermazione del “modello americano”,
il programma offre una lettura della società e dell’identità americana al suo interno. Per
questo, come si può evincere dal programma, il corso comprende la visione di alcuni film e
la lettura di alcuni importanti romanzi della letteratura americana del secolo scorso. Alla
fine del corso gli studenti avranno una buona comprensione complessiva del sistema e delle
istituzioni americane e una approfondita conoscenza di alcuni dei temi centrali della storia
USA nel XX secolo.
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso si articola in due moduli di 4 crediti ciascuno (per un totale di 8 crediti). Il primo
e’dedicato a un’introduzione generale alla storia e alla cultura americane, soprattutto per
coloro che non hanno fin qui avuto occasione di approfondire la storia USA. Il secondo
rivolge l’attenzione alla politica estera, alla questione nazionale e a quella razziale nel corso
del XX secolo cercando di mettere in evidenza come questi tre ambiti della società
americana abbiano contribuito a farne la grande potenza di oggi.
Programma
Il corso affronta temi quali la societa’ multiculturale, le dinamiche di identificazione nella
societa’, e la trasformazione degli Stati Uniti in grande potenza anche grazie al superamento
dei problemi etnici di un paese in rapida trasformazione. Partendo da alcuni cenni sul
periodo della guerra civile e della Ricostruzione che ne seguì, si ripercorrono i momenti
centrali del processo che nel giro di nemmeno mezzo secolo fecero degli USA una grande
potenza mondiale. Centrali sono in questo senso la politica estera a partire dalla guerra di
Cuba del 1898, la questione dell’immigrazione e la diffusione di ideologie e politiche
“razziali” tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. In parallelo si sviluppavano, soprattutto
a partire dai primi del ‘900, le nuove teorie sul pluralismo culturale che avrebbero
progressivamente aperto la strada alle rivendicazioni sociali della seconda meta’ del secolo.
La società americana cresceva rapidamente sviluppando profonde contraddizioni interne che
ripetutamente davano il via a sconvolgimenti capaci di scuotere il paese nel corso di tutto il
secolo.
Un altro momento storico che viene preso in esame con particolare attenzione è quello
della guerra fredda con tutte le sue ricadute interne e internazionali. Ovviamente una certa
attenzione sarà dedicata anche al movimento per i diritti civili.
Per aiutare la comprensione del ruolo degli Stati Uniti nel secolo definito appunto
PAGINE DISPONIBILI
materiali didattici
Programmi Insegnamenti
Avvisi
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Gli Stati Uniti nel XX secolo – Laurea Magistrale (D.M. n. 270/04) : Fiorentino D.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/dfiorentino/?p=31[17/10/2011 12.53.51]
“americano”, gli studenti avranno l’occasione di avvicinare anche il cinema e la letteratura
americane che hanno contribuito, insieme alla televisione, a veicolare il “modello
americano” nel mondo.
L’intento del programma e’ quello di far comprendere gli Stati Uniti di oggi alla luce della
loro storia sociale e culturale con riferimenti continui alle scelte politiche portate avanti da
diverse amministrazioni.
Tipologia Didattica
Il corso prevede lezioni frontali, visione di film d’autore, e discussione in classe dei testi
assegnati.
APPUNTI PER GLI STUDENTI:
presentazioni
dichiarazione file download
Links per i documenti:
Discorso di W. McKinley sulle Filippine, 1899
http://salempress.com/store/samples/milestone_am_leaders/milestone_am_leaders_home.htm
La Strenuous Life di T. Roosevelt, 1899
http://www.historytools.org/sources/strenuous.html
Discorso di Wilson al Congresso 2 aprile 1917
http://www.ourdocuments.gov/doc.php?flash=true&doc=61&page=transcript
Il discorso di FDR sulle quattro libertà
http://www.ourdocuments.gov/doc.php?doc=70&page=transcript
Messaggio di addio di Eisenhower alla nazione
http://www.americanrhetoric.com/speeches/dwightdeisenhowerfarewell.html
Kennedy e la nuova frontiera
http://www.americanrhetoric.com/speeches/jfk1960dnc.htm
M.L. King, I have a Dream
http://www.americanrhetoric.com/speeches/mlkihaveadream.htm
Note
I partecipanti al corso dovranno presentare una relazione in classe su uno dei testi a scelta
che illustrano, secondo punti di vista diversi, le trasformazioni della societa americana, la
storia nazionale e la politica estera nel XX secolo. Tutti gli studenti frequentanti dovranno
infine sostenere un esame orale sul resto del programma indicato. La valutazione per il
voto finale (assegnato comunque in trentesimi), si basa quindi su queste due prove. La
prima prova (relazione) si sostiene in classe alla fine del corso e viene svolta a gruppi di
tre/quattro studenti. Per frequentanti si intendono gli studenti che hanno seguito almeno il
70% delle lezioni.
Testi Consigliati
Generale:
Arnaldo Testi, Il secolo degli Stati Uniti, Bologna, Il Mulino, 2008.
Il Novecento USA. Narrazioni e culture letterarie del Novecento americano, a cura di S.
Antonelli e G. Mariani, Roma, Carocci, 2009, capp. 1, 2, 4, 5, 7, 9, 10, 11, 14.
La costituzione USA:
http://archives.gov/exhibits/charters/constitution.html (in inglese)
Gli Stati Uniti nel XX secolo – Laurea Magistrale (D.M. n. 270/04) : Fiorentino D.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/dfiorentino/?p=31[17/10/2011 12.53.51]
http://www.associazionedeicostituzionalisti.it/materiali/normativa/file/CostituzioneUSA.html (in
italiano)
Per le presentazioni, gli studenti potranno scegliere di discutere in classe uno dei seguenti
volumi:
Thomas Borstelmann, The Cold War and the Color Line, Harvard University Press, 2003.
Frank Nincovich, The Wilsonian Century: U.S. Foreign Policy since 1900, University of
Chicago Press, 2001.
Stephen Whitfield, The Culture of the Cold War, Johns Hopkins University Press, 1996.
I romanzi rappresentano un supporto culturale per meglio comprendere la mentalità
americana del ‘900. Uno dei seguenti titoli a scelta in qualunque edizione:
Henry Roth, Chiamalo Sonno (Call It Sleep)
John Steinbeck, Furore (Grapes of Wrath)
Jack Kerouac, Sulla strada (On the Road)
N.B. Si presuppone una conoscenza della lingua inglese.
I film:
Tempi moderni di C. Chaplin (1936)
Dr. Stranamore di S. Kubrik (1963)
Fragole e Sangue di S. Hagmann (1970)
Apocalypse Now di F.F. Coppola (1979)
Salvate il Soldato Ryan di S. Spielberg (1998)
Gli studenti non frequentanti dovranno presentare il programma per frequentanti,
compreso uno dei testi a scelta, piu’ il volume: Stefano Luconi, Matteo Pretelli,
L’immigrazione negli Stati Uniti, Bologna, Il Mulino, 2008.
Copyright © 2011 Fiorentino D. • thanks faraday
Governo Locale : L. Germano
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lgermano/?p=3[17/10/2011 12.55.14]
PAGINE DEL DOCENTE
L. Germano
CERCA NEL SITO
Governo LocaleDocente Luca Germano
AA 2010/2011
CFU: 8
Corso di laurea magistrale in Scienze delle pubbliche amministrazioni
Presentazione e Obiettivi Formativi
I governi locali, in quasi tutti i sistemi politici avanzati, stanno assumendo un’importanza
crescente negli assetti di potere centro-periferia, soprattutto a seguito dell’ampio processo
di decentramento favorito anche da globalizzazione ed europeizzazione. Attraverso l’analisi
comparata del funzionamento degli enti locali nei sistemi politici europei e nord americani,
il corso ha l’obiettivo di fornire gli strumenti concettuali per comprenderne ed analizzare il
governo locale sia in quanto istituzione sia in quanto attività relazionale tra attori politici,
istituzionali e non, indirizzata alla presa di decisioni pubbliche a livello locale (local
governance).
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso prevede lezioni frontali e seminari con una diretta partecipazione degli studenti
Programma
Il corso è suddiviso in due parti.
Nella prima parte, dopo aver specificato cosa si intenda per governo locale e quale sia stata
la sua evoluzione nei diversi paesi occidentali, si passerà all’esame dell’articolazione
territoriale dei poteri per mostrare le interrelazioni fra i diversi livelli di governo che
insistono contemporaneamente su uno stesso territorio e si analizzeranno le ragioni e le
modalità del trasferimento di molte funzioni e poteri dai governi centrali a quelli periferici.
Verrà poi introdotto l’argomento della democrazia locale e delle forme di partecipazione dei
cittadini. Si mostrerà come la ridotta dimensione delle istituzioni locali, e la loro vicinanza ai
cittadini, permetta di sperimentare nuove forme decisionali inclusive, volte al
coinvolgimento diretto delle popolazioni abitanti un certo territorio nella produzione di
talune politiche locali e come ciò contribuisca allo sviluppo della democrazia locale.
Nella seconda parte ci si concentrerà specificamente sulla politica locale italiana e sulle sue
istituzioni. Saranno esaminati i processi evolutivi degli enti locali italiani, soprattutto a
seguito delle riforme degli anni Novanta che hanno modificato la struttura centralistica dello
Stato italiano, una particolare attenzione sarà posta all’attuale tema della riforma
federalista.
Testi Consigliati
Bobbio L., I governi locali nelle democrazie contemporanee, Roma-Bari, Laterza, n.e. 2008
Baccetti, C., La nuova politica locale, Torino, Utet, 2008.
Modalità d’esame
Gli studenti frequentanti verranno incoraggiati a un’attiva partecipazione mediante la
presentazione orale in aula di una tesina, da concordare con il docente, che permetterà di
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Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Governo Locale : L. Germano
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esonerare parte del programma. Le modalità delle presentazioni saranno stabilite durante le
lezioni e in base al numero dei partecipanti.
Gli studenti non frequentanti, invece, dovranno portare all’esame entrambi i testi
indicati.
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Il potere nucleare nel sistema internazionale : Gala M.
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Gala M.
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Il potere nucleare nel sistema internazionaleDocente
Prof. Marilena Gala
A.A.
2010/11
C.F.U.
8
Presentazione e Obiettivi Formativi:
Il corso è volto a fornire gli strumenti essenziali a comprendere alcuni dei più importanti
problemi legati alla proliferazione nucleare nel mondo contemporaneo. Con questo obiettivo
esso affronta anzitutto la storia della scoperta e della diffusione delle conoscenze
necessarie allo sfruttamento a fini militari dell’energia atomica per poi concentrarsi su alcuni
degli aspetti politici e politico-strategici, che ancora oggi fanno della aspirazione a
sviluppare tale arsenale una delle problematiche più dibattute in ambito internazionale. La
storia della guerra fredda in definitiva non è che l’espressione complessa dell’interazione fra
le varie componenti politiche, militari, e ideologiche del confronto fra due grandi potenze,
legate sempre dal filo rosso del linguaggio nucleare. Tuttavia, la storia della prima “era
atomica” non esaurisce lo scopo del corso che intende affrontare anche l’analisi, nei suoi
aspetti più rilevanti, dell’era che è cominciata con la fine del confronto bipolare.
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso si articola in due moduli di 4 crediti ciascuno. Il primo modulo ha l’obiettivo di
sottolineare le trasformazioni indotte dalla disponibilità di strumenti di distruzione inusitata,
come la bomba atomica e quella all’idrogeno, nel sistema internazionale (tutte lezioni
frontali). Il secondo modulo affronta più specificamente le questioni legate al controllo degli
armamenti e alla non proliferazione, che hanno caratterizzato la prima era nucleare, e si
conclude con una parte a carattere seminariale, volta a esaminare alcuni casi di
proliferazione più recente (una parte di lezioni frontali e una parte dedicata alla
presentazione delle relazioni orali da parte degli studenti).
Programma
I modulo (4 CFU):
Dopo aver chiarito alcuni elementi tecnici, il corso affronta l’analisi degli effetti prodotti dal
nucleare militare sull’idea di potenza, sulla costruzione e tenuta delle alleanze e sulla più
generale stabilità/instabilità internazionale. In tal senso risulta importante la comprensione
degli strumenti messi a disposizione dallo sviluppo tecnologico, ma anche le conseguenze
militari e politiche di una naturale evoluzione e diffusione delle conoscenze. Altro fattore
essenziale a misurare il riverbero del potere nucleare sul sistema internazionale è l’esame
della nascita e affermazione della dottrina strategica come componente necessaria della
mentalità nucleare che ha caratterizzato la prima fase dell’era atomica.
II modulo (4 CFU):
Il secondo modulo è rivolto all’esame della genesi ed evoluzione della non proliferazione e
controllo degli armamenti prima e dopo la fine della guerra fredda. E’ infatti interessante
confrontare il controllo degli armamenti voluto dalle grandi potenze all’epoca del confronto
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PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Il potere nucleare nel sistema internazionale : Gala M.
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bipolare con i tentativi di rivitalizzare il regime di non proliferazione degli ultimi decenni. La
parte finale e seminariale di questo modulo sarà quindi dedicata ad alcuni dei casi di paesi
che hanno deciso di tenersi fuori dal regime di non proliferazione nato durante la guerra
fredda.
Tipologia Didattica
Collegamenti con altri Insegnamenti
E’ essenziale aver sostenuto l’esame di Storia delle relazioni internazionali
Note
Il corso inizia il I marzo 2011
Testi Consigliati
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Istituzioni di Diritto Privato (A-L) : Del Prato E.
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Del Prato E.
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Istituzioni di Diritto Privato (A-L)Docente
Enrico del Prato
A.A.
2009/10
C.F.U.
9
Valido per i Corsi di Studio
Presentazione e Obiettivi Formativi
Le Istituzioni di Diritto Privato assolvono ad una funzione fondamentale nelle discipline
sociali, non solo precipuamente giuridiche, che non si esaurisce nell’apprendimento delle
nozioni tecniche del diritto privato attualmente in vigore ma assicura un corredo di termini,
definizioni, concetti riguardanti tutte le aree del diritto.
Il corso mira allo studio ed all’analisi dei principali istituti del diritto privato per introdurre
alle nozioni fondamentali della materia.
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso si articola in tre moduli di venticinque ore ciascuno. Il programma verterà,
pertanto, sui seguenti argomenti:
Modulo I: Teoria generale. Le fonti del diritto privato. Modulo II: Persone fisiche. Enti.
Famiglia. Filiazione. Successioni. Diritti reali. Modulo III: Obbligazioni e contratti; tutela dei
diritti.
Programma
Il corso si articola in tre moduli di venticinque ore ciascuno. Il programma verterà,
pertanto, sui seguenti argomenti:
Modulo I: Teoria generale. Le fonti del diritto privato. Modulo II: Persone fisiche. Enri.
Famiglia. Filiazione. Successioni. Diritti reali. Modulo III: Obbligazioni e contratti; tutela dei
diritti.
Tipologia Didattica
3 moduli 225 ore 9 Cfu
Collegamenti con altri Insegnamenti
Note
Testi Consigliati
a) Codice civile (qualsiasi edizione che sia aggiornata e corredata delle principali norme
complementari)
b) Manuali di diritto privato a scelta (ultima edizione), tra: G. ALPA, Istituzioni di diritto
privato, UTET, Torino; M. BESSONE (a cura di), Istituzioni di diritto privato, Giappichelli,
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Programmi Insegnamenti
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Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Istituzioni di Diritto Privato (A-L) : Del Prato E.
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Torino; G. IUDICA e P. ZATTI, Linguaggio e regole di diritto privato, Cedam, Padova; M.
PARADISO, Lineamenti di diritto privato, Giappichelli, Torino; P. PERLINGIERI, istituzioni di
diritto civile; P. RESCIGNO, Manuale di diritto privato; A. TORRENTE e P. SCHLESINGER,
Manuale di diritto privato, Giuffrè, Milano; A. TRABUCCHI, Istituzioni di diritto civile, Cedam,
Padova; P. TRIMARCHI, Istituzioni di diritto privato, Giuffrè, Milano.
c) Sono escluse le parti relative all’impresa, alle società, al lavoro subordinato, al fallimento
ed alle procedure concorsuali.
d) Dei contratti tipici sono oggetto di esame esclusivamente: vendita, donazione, locazione,
comodato, appalto, mandato e transazione.
e) Gli Studenti frequentanti possono avvalersi degli appunti delle lezioni per la preparazione
all’esame
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Istituzioni di diritto pubblico (canale M-Z) : Napolitano G.
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Napolitano G.
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Istituzioni di diritto pubblico (canale M-Z)
Docente Giulio Napolitano
A.A. 2011/12
C.F.U. 8
Valido per i Corsi di Studio Scienze Politiche, Pubblica Amministrazione e Consulente
Esperto
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso è articolato in tre moduli
Il primo modulo mira a fornire le nozioni di base del diritto pubblico a spiegare la disciplina
positiva delle Istituzioni di diritto pubblico. A tal fine saranno esaminati i concetti di
ordinamento giuridico e di Stato, i rapporti tra lo Stato e gli altri ordinamenti, l’Unione
europea, l’evoluzione dell’ordinamento italiano, la Costituzione, le fonti del diritto, i diritti
fondamentali, il principio di uguaglianza.
Il secondo modulo è dedicato allo studio dell’ordinamento istituzionale italiano. A tal scopo
saranno trattati l’organizzazione e l’esercizio del potere politico, la sovranità popolare, il
Parlamento, il Presidente della Repubblica, il Governo, gli ordinamenti regionali e locali, le
pubbliche amministrazioni, le garanzie giurisdizionali, la giustizia costituzionale.
Il terzo modulo è dedicato all’analisi economica del diritto pubblico. In tale prospettiva
saranno esposti i principali approcci economici allo studio del diritto pubblico, il ruolo
economico dello Stato, le scelte collettive,i diritti costituzionali, il mercato delle leggi, la
delega alla pubblica amministrazione, il controllo sulla pubblica amministrazione, la
concorrenza tra governi locali.
Programma delle lezioni
1. L’ordinamento giuridico e le scienze del diritto pubblico
2. Lo Stato
3. L’ordinamento internazionale e l’Unione europea
4. L’ordinamento italiano e la sua evoluzione
5. La Costituzione italiana
6. La costituzione come fonte del diritto
7. Le altre fonti del diritto
8. I diritti fondamentali
9. Il principio di uguaglianza e i diritti sociali
10. L’organizzazione e l’esercizio del potere politico
11. La sovranità popolare
12. Il Parlamento
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Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Istituzioni di diritto pubblico (canale M-Z) : Napolitano G.
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13. Il Presidente della Repubblica
14. Il Governo
15. Gli ordinamenti regionali e locali
16. Le pubbliche amministrazioni
17. L’attività amministrativa
18. Le garanzie giurisdizionali
19. La giustizia costituzionale
20. Prima prova intermedia
21. Gli approcci economici al diritto pubblico
22. Il ruolo economico dello stato
23. L’organizzazione industriale pubblica
24. Scelte collettive e vincoli costituzionali
25. L’approccio economico ai diritti costituzionali
26. Il mercato delle leggi
27. La delega alla pubblica amministrazione
28. Il controllo sulla pubblica amministrazione
29. La concorrenza tra governi locali
30. Seconda prova intermedia
Tipologia Didattica
Il corso è articolato in lezioni frontali e in due prove intermedie, una alla fine dei primi due
moduli, l’altra al termine del terzo, riservate ai frequentanti.
L’esito positivo delle prove intermedie dà diritto a limitare la prova orale ad una parte del
programma, secondo modalità che verranno indicate dal docente a lezione.
Le lezioni si svolgeranno il lunedì, il martedì e il mercoledì dalle 12.30 alle 14.00.
Le lezioni inizieranno mercoledì 12 ottobre.
Collegamenti con altri Insegnamenti
Diritto costituzionale
Diritto costituzionale italiano e comparato
Diritto amministrativo
Economia politica
Scienza politica
Informazioni su frequenza, cambi di cattedra e prove di esame
I cambi di cattedra non sono consentiti in quanto le lezioni per i canali A-L e M-Z si
svolgono negli stessi orari e giorni. Per qualsiasi informazione rivolgersi alla segreteria
studenti e a quella didattica
I non frequentanti non potranno sostenere le prove intermedie di esonero. Durante le
lezioni saranno effettuate verifiche a campione sulle presenze. Sarà consentito un numero
limitato di assenze.
Anche coloro che supereranno con esito positivo l’esonero dovranno comunque sostenere la
prova orale, ancorché su una parte limitata del programma, nella sessione ordinaria di
esame, a partire dal mese di gennaio 2011. Ciò vale sia per gli studenti che devono
Istituzioni di diritto pubblico (canale M-Z) : Napolitano G.
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sostenere l’esame da 8 o 9 crediti, sia per gli studenti che devono sostenere quello da 6.
Condizione di accesso alla prova orale semplificata per coloro che hanno superato entrambi
gli esoneri è lo studio di un capitolo a scelta per ciascuno dei due testi di esame
Coloro che intendono incrementare il punteggio rispetto agli esiti delle prove intermedie
possono inoltre portare un capitolo del Barbera-Fusaro ogni due punti che intendono
aggiungere al voto della prima prova intermedia e un capitolo del Napolitano-Abrescia ogni
quattro punti che intendono aggiungere al voto della seconda prova intermedia. Il voto
finale risulterà dalla media della valutazione della preparazione relativa a entrambi i testi.
Coloro che non hanno sostenuto o passato uno degli esoneri devono portare integralmente
il testo di riferimento.
Tutte le ulteriori informazioni sul corso vanno richieste per email al dott. Dario Pizzuto
([email protected]) e alla dott.ssa Martina de Lucia ([email protected]).
Testi Consigliati
1. Per i primi due moduli (6 crediti): Barbera – Fusaro, Corso di diritto pubblico, Bologna, il
Mulino, VI ed., 2010
2. Per il terzo modulo (2 crediti): Napolitano – Abrescia, Analisi economica del diritto
pubblico, Bologna, il Mulino, 2009 (escluso ultimo capitolo)
In alternativa al volume indicato al punto 1, a scelta dello studente:
Bin – Pitruzzella, Diritto pubblico, Giappichelli, Torino
Battini e altri, Manuale di diritto pubblico, Milano, Giuffrè
Modugno e altri, Lineamenti di diritto pubblico, Giappichelli, Torino
Barile, Cheli, Grassi, Istituzioni di diritto pubblico, Cedam, Padova
Rossano, Manuale di diritto pubblico, Napoli, Jovene
Non sono ammesse edizioni anteriori al 2008.
Gli studenti che devono dare l’esame da 6 crediti possono limitare il loro studio a uno dei
volumi indicati al punto 1
Gli studenti che devono dare l’esame da 9 crediti devono studiare del volume indicato al
punto 2 anche l’ultimo capitolo, dedicato alla ‘concorrenza tra governi locali’
Gli studenti che devono sostenere l’esame da 10 crediti devono aggiungere un testo sulle
‘funzioni amministrative’ che è possibile reperire nella sezione ‘materiali didattici’ di questa
pagina.
I testi d’esame sono gli stessi per i frequentanti e per i non frequentanti e vanno studiati
integralmente
Esiti della valutazione anonima della didattica formulata dagli studenti
frequentanti nell’a.a. 2009-2010
Schede elaborate 137
Il docente espone gli argomenti in modo chiaro
Più SI che NO 40,88%
Decisamente SI 49,64%
Risposte negative inferiori al 9%
Il docente stimola/motiva l’interesse verso gli argomenti?
Più SI che NO 49,64%
Decisamente SI 27,74%
Istituzioni di diritto pubblico (canale M-Z) : Napolitano G.
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Risposte negative inferiori al 22%
Il docente è puntuale alle lezioni?
Più SI che NO 5,11%
Decisamente SI 93,43%
Risposte negative inferiori all’1%
Il docente risponde esaurientemente alle richieste di chiarimento durante le
lezioni?
Più SI che NO 23,36%
Decisamente SI 72,99%
Risposte negative inferiori al 3%
Il docente è effettivamente reperibile per chiarimenti e spiegazioni durante
l’orario di ricevimento?
Più SI che NO 37,96%
Decisamente SI 53,28%
Risposte negative inferiori al 7%
Il materiale didattico indicato dal docente è adeguato alla preparazione?
Più SI che NO 29,93%
Decisamente SI 56,93%
Risposte negative inferiori al 13%
Il docente ha esplicato le regole e le modalità per sostenere l’esame?
Più SI che NO 17,52%
Decisamente SI 77,37%
Risposte negative inferiori al 3%
Le lezioni si svolgono regolarmente secondo il calendario previsto?
Più SI che NO 16,06%
Decisamente SI 81,02%
Risposte negative inferiori all’1%
Complessivamente è soddisfatto di questo insegnamento?
Più SI che NO 44,53%
Decisamente SI 41,61%
Risposte negative inferiori all’11%
Copyright © 2011 Napolitano G. • thanks faraday
Lingua, cultura e istituzioni dei paesi di lingua francese : Spandri F.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/fspandri/?p=11[17/10/2011 13.14.26]
PAGINE DEL DOCENTE
Spandri F.
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Lingua, cultura e istituzioni dei paesi di lingua franceseDocente: Spandri Francesco
A.A. 2010/11
C.F.U. 8
Valido per i Corsi di Studio: tutti
Presentazione e obiettivi formativi
RIVOLTO A STUDENTI NON PRINCIPIANTI, il corso di “Lingua, cultura e istituzioni dei paesi
di lingua francese” (lauree TRIENNALI, I° semestre, 8 cfu) si propone lo sviluppo delle
capacità di LETTURA e COMPRENSIONE di TESTI e PROBLEMATICHE concernenti la realtà
socio-politica della FRANCIA MODERNA.
Articolazione dell’insegnamento
Il corso si articola in 2 MODULI, ciascuno di 4 CFU.
Il corso terminerà mercoledì 22 DICEMBRE 2010.
-ORARIO: lunedì, martedì, mercoledì 14.30-16.00, aula A. RICEVIMENTO: lunedì ore 16.00
stanza 4.10.
Programma
VALIDO PER TUTTI GLI STUDENTI: ordinamenti previgenti, nuovo ordinamento,
frequentanti, non frequentanti.
-La Comédie humaine: sotto questo titolo Honoré de BALZAC (1799-1850) riunisce tra il
1842 e il 1848 la sua opera narrativa. Rappresentazione della Francia post-rivoluzionaria ed
esplorazione critica del reale costituiscono il tronco sul quale s’innesta il progetto
balzachiano.
-Primario in questo titanico progetto letterario è il ruolo dell’economia e del mondo degli
affari. Mondo – e tema – che il corso si propone di esaminare attraverso la lettura di 3
novelle di grande forza suggestiva: Gobseck (1830), Melmoth réconcilié (1835), La Maison
Nucingen (1837).
Tipologia didattica
Lezioni frontali IN LINGUA FRANCESE.
Collegamenti con altri insegnamenti
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Lingua, cultura e istituzioni dei paesi di lingua francese : Spandri F.
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Note
-Per seguire il corso, sostenere e VERBALIZZARE l’esame è necessario aver superato il
TEST DI IDONEITÀ PRESSO IL CENTRO LINGUISTICO DI ATENEO (Via Ostiense 131/L, 7°
piano, sito del centro: http://www.cla.uniroma3.it/). Gli studenti sono pertanto tenuti ad
informarsi per tempo circa il CALENDARIO DI SOMMINISTRAZIONE dei test. Livello minimo
accettato: A1.
-In caso di BILINGUISMO, prolungati soggiorni in Francia o in Paesi francofoni,
frequentazione di scuole francesi, rivolgersi al docente.
-Gli studenti in possesso di CERTIFICATI attestanti la conoscenza della lingua francese sono
invitati ad informarsi presso il CLA circa la possibilità di essere esonerati dal test di
idoneità.
-Per sostenere la PROVA FINALE in “Lingua, cultura e istituzioni dei paesi di lingua francese”
gli studenti sono invitati a prendere contatto con il docente almeno SEI MESI PRIMA della
sessione in cui intendono laurearsi.
-Per sostenere l’esame esistono DUE OPZIONI.
1) sostenere la prova SCRITTA che si svolgerà il 14 gennaio 2011 (14.30-16.30, aula
magna). Tale prova, UNICA NELL’ANNO e aperta a tutti gli studenti NON PRINCIPIANTI,
comporterà una sezione IN ITALIANO e una sezione IN FRANCESE. Il docente appronterà
una LISTA DEGLI ISCRITTI. Le iscrizioni si chiuderanno mercoledì 22 dicembre 2010.
2) sostenere l’ORALE in qualsiasi appello, inclusi quelli di settembre 2011. Tale orale,
INTERAMENTE IN FRANCESE, è aperto a tutti gli studenti NON PRINCIPIANTI.
Per verbalizzare l’esame OCCORRE PRENOTARSI sul portale.
-A partire dal 18 ottobre 2010 i due moduli istituzionali verranno integrati da un ciclo di
ESERCITAZIONI LINGUISTICHE (a cura del prof. Fabrice Monnier, lunedì 16.15-17.45 aula
A, mercoledì 16.15-17.45 aula 1A).
Testi consigliati
MODULO I (4 CFU)
-M. Grégoire et O. Thiévenaz, Grammaire progressive du français (niveau intermédiaire),
Clé International
-Balzac, Gobseck. Une double famille, introduction, notes, anthologie critique, bibliographie
par Philippe Berthier, Paris, Flammarion, GF, 1984 (o una qualsiasi altra edizione economica
in lingua francese)
-Il romanzo francese dell’Ottocento, a cura di Anna Maria Scaiola, Bari, Laterza, 2008 (solo
il capitolo 3)
-Les Constitutions de la France depuis 1789, présentation par Jacques Godechot, édition
corrigée et mise à jour par Hervé Faupin, Paris, Flammarion, coll. GF, 2006 (fino al capitolo
10 incluso)
MODULO II (4 CFU)
-Balzac, La Maison Nucingen précédé de Melmoth réconcilié, édition présentée, établie et
annotée par Anne-Marie Meininger, Paris, Gallimard, Folio classique, 1989 (o una qualsiasi
altra edizione economica in lingua francese)
-Balzac, par François Taillandier, Paris, Gallimard, Folio biographies, 2005
Il MATERIALE DIDATTICO è REPERIBILE nella seguente libreria:
Lingua, cultura e istituzioni dei paesi di lingua francese : Spandri F.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/fspandri/?p=11[17/10/2011 13.14.26]
Feltrinelli International, via V. E. Orlando, 84/86 00185 Roma.
Copyright © 2011 Spandri F. • thanks faraday
Programmi Insegnamenti : Zulli T.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/tzulli/?cat=22[17/10/2011 13.17.21]
PAGINE DEL DOCENTE
Zulli T.
CERCA NEL SITO
Lingua, Cultura e Istituzioni dei Paesi di Lingua Inglese (A-L)
Docente: Dott. Tania ZULLI
a.a. 2010/2011
c.f.u.: 8
PER SOSTENERE L’ESAME E’ NECESSARIO PRENOTARSI SUL PORTALE DELLO
STUDENTE. LA PRENOTAZIONE TRAMITE EMAIL NON E’ RITENUTA VALIDA.
IL SEGUENTE PROGRAMMA E’ VALIDO FINO ALLA SESSIONE DI GENNAIO-
FEBBRAIO 2012
GLI STUDENTI SONO VIVAMENTE PREGATI DI LEGGERE CON ATTENZIONE IL
PROGRAMMA E IL FILE FAQ_COURSE_2010-11 PRIMA DI CONTATTARE LA
DOCENTE
Orario delle lezioni:
LUNEDI’ ore 18:00-19:30 (Aula Magna)
MARTEDI’ ore 10:15-11:45 (Aula Magna)
MERCOLEDI’ ore 8:30-10:00 (Aula A)
Orario di ricevimento: MARTEDI’ ore 12.00
PRESENTAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si divide in tre moduli. Il primo modulo verterà sull’approfondimento di alcune
strutture grammaticali e morfosintattiche della lingua inglese; gli studenti acquisiranno e
perfezioneranno competenze linguistiche e svilupperanno capacità di comprensione e
ampliamento lessicale.
Il secondo e il terzo modulo saranno incentrati su aspetti culturali e letterari del tardo
novecento inglese. Nello specifico, verranno analizzate le principali tematiche coloniali del
periodo e le loro ripercussioni sulla scrittura narrativa. In un tale panorama critico-
esplorativo, sarà prioritario il confronto tra due opposte prospettive che caratterizzarono la
letteratura del periodo tardo vittoriano, ovvero la tendenza pro-imperialista da una parte, e
le altrettanto diffuse forme di opposizione all’impero dall’altra. Pur tenendo presente una
molteplicità di livelli di analisi (letterario, storico, politico, culturale e teorico), l’approccio
critico si fonderà sulla lettura ravvicinata di testi letterari e sull’esplorazione di alcuni
meccanismi di testualizzazione che conducono alla rappresentazione del contesto storico e
sociale. Tale tipo di esplorazione verrà condotto attraverso la lettura di un romanzo in
particolare, She di Rider Haggard. Partendo dalla constatazione che quest’opera non è solo
ascrivibile all’interno del canone della narrativa di avventura, si avrà premura di analizzarne
gli aspetti socio-culturali più rilevanti, dimostrando che non solo She, ma tutta la narrativa
haggardiana non è esclusivamente di propaganda imperiale, né unicamente improntata alla
formazione della mentalità coloniale, ma depositaria di una visione più ampia che prevede
uno stretto legame con il contesto culturale ed epistemico del tardo XIX secolo in evidente
stato di transizione.
PROGRAMMA 2010-2011
“CULTURAL TRANSITIONS”: RIDER HAGGARD’S SHE AND THE LATE NINETEENTH-
PAGINE DISPONIBILI
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Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
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PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Programmi Insegnamenti : Zulli T.
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CENTURY IMPERIAL CONTEXT
PROGRAMMA STUDENTI FREQUENTANTI (8 CFU):
Testi di riferimento:
- She: A History of Adventure, Andrew M. Stauffer (ed.), Peterborough, Ontario,
Canada, Broadview Editions, 2006 (o anche altra edizione).
- Tania Zulli (ed.), She. Explorations into a Romance, Roma, Aracne, 2009.
- Dispense di grammatica e dei moduli di letteratura.
PROGRAMMA STUDENTI NON FREQUENTANTI (8 CFU):
Testi di riferimento:
- She: A History of Adventure, Andrew M. Stauffer (ed.), Peterborough, Ontario,
Canada, Broadview Editions, 2006 (o anche altra edizione).
- Tania Zulli (ed.), She. Explorations into a Romance, Roma, Aracne, 2009.
- The U.K.: Learning the Language, Studying the Culture: “English Empire”, “Law and
Order”, “How to Become a Politician in the UK” (per la prova scritta).
I testi sono disponibili presso la libreria Silvio D’Amico, mentre le dispense possono essere
reperite, a corso inoltrato, presso la copisteria APPUNTI.
ESAME STUDENTI FREQUENTANTI:
- I prova di esonero di grammatica al termine del modulo I
- II prova di esonero di letteratura a fine corso
- Verbalizzazione dell’esame nelle date previste in ogni sessione con prova orale
facoltativa (giugno-settembre-febbraio)
Prima della verbalizzazione dell’esame è necessario aver superato il test del CLA.
ESAME STUDENTI NON FREQUENTANTI:
- Prova scritta di grammatica nelle sessioni previste (giugno-settembre-febbraio)
- Prova orale e verbalizzazione nelle sessioni previste (giugno-settembre-febbraio)
Prima della verbalizzazione dell’esame è necessario aver superato il test del CLA.
Cla
Per tutti gli studenti. Per verbalizzare l’esame è necessario aver superato il test di
idoneità presso il CLA – Centro Linguistico di Ateneo (Via Ostiense 131/L, 7° piano –
http://www.cla.uniroma3.it). Gli studenti sono pertanto tenuti ad informarsi per tempo circa
il calendario di somministrazione dei test. Gli studenti in possesso di certificati o diplomi
attestanti la conoscenza della lingua inglese sono inoltre invitati ad informarsi presso il CLA
riguardo la possibilità di essere esonerati dal test di idoneità.
NOTE
Informazioni dettagliate sulle modalità di svolgimento del corso e degli esami sono
disponibili consultando il file ‘Frequently Asked Questions’ al seguente link: .
Si prega di leggere con attenzione il file prima di contattare la docente per eventuali
chiarimenti.
Si ricorda inoltre che l’iscrizione all’esame è obbligatoria e che e-mail inviate alla docente
non possono sostituire l’iscrizione.
Copyright © 2011 Zulli T. • thanks faraday
Programmi Insegnamenti : Zulli T.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/tzulli/?cat=22[17/10/2011 13.17.21]
METODI DI VALUTAZIONE DI PROGRAMMI E PROGETTI (conforme DM 270/2004) : Mazziotta C.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/cmazziotta/?p=45[17/10/2011 12.59.33]
PAGINE DEL DOCENTE
Mazziotta C.
CERCA NEL SITO
METODI DI VALUTAZIONE DI PROGRAMMI EPROGETTI (conforme DM 270/2004)Docente Claudio MAZZIOTTA
a. a. 2010-11
CFU 8
Valido per i Corsi di Studio: Corso di laurea magistrale in Studi Europei (LM-90), Corso di
laurea magistrale in Relazioni Internazionali (LM-52).
Obiettivi formativi
Il corso si propone di far conoscere allo studente i più diffusi strumenti quantitativi di
valutazione di programmi e progetti, tenuto conto delle più interessanti esperienze
internazionali in materia. Particolare rilievo viene attribuito ai metodi e alle tecniche di
valutazione promosse o attuate dalla Commissione Europea nell’ambito dell’esperienza dei
Fondi Strutturali.
Articolazione dell’insegnamento
200 ore di impegno complessivo dello studente, di cui circa 50 di didattica frontale.
Tipologia didattica
Il corso sarà svolto attraverso lezioni frontali, seminari, discussioni di casi di studio.
Programma
1. Richiamo all’iter di formazione delle decisioni di spesa. Le fasi del “ciclo di vita” della
spesa: l’analisi, la progettazione, l’intervento, il controllo. Riscontro di alcune procedure di
valutazione in vigore presso altri paesi: la programmazione strategica in USA, UK e Francia.
2. Il ruolo della PA nel sistema economico e la sua misurazione contabile attraverso il
SEC 95. Il livello territoriale (disaggregato) dell’analisi: SEC-REG e altre fonti.
3. Fondamenti concettuali della valutazione. Le relazioni tra input, output e outcome.
Indicatori e tecniche statistiche nelle diverse fasi della valutazione.
4. Politiche regionali e Fondi Strutturali dell’Unione Europea: l’obiettivo della convergenza
e la sua analisi.
5. L’esperienza dei Fondi Strutturali per l’attuazione delle attività di monitoraggio e di
valutazione.
6. Valutazione e selezione dei progetti di investimento pubblico. Gli studi di fattibilità.
L’analisi costi-benefici. L’analisi multicriteri. Studi di caso ed esemplificazioni.
7. L’analisi di impatto della regolamentazione nell’ordinamento italiano: strumentazione
tecnica ed esperienza acquisita.
8. L’analisi del “controfattuale” quale momento centrale dell’attività di valutazione degli
effetti di programmi e progetti.
Prova di esame
Orale
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
METODI DI VALUTAZIONE DI PROGRAMMI E PROGETTI (conforme DM 270/2004) : Mazziotta C.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/cmazziotta/?p=45[17/10/2011 12.59.33]
Testi di riferimento
1. F. Archibugi, Da burocrate a manager. La programmazione strategica in Italia:
passato, presente e futuro, Rubbettino, 2008, par. 2.2, pp. 33-70; oppure: A. Martini, M.
Sisti, “Indicatori o analisi di performance? Implicazioni dell’esperienza statunitense di
performance measurement”, Rivista trimestrale di Scienza dell’Amministrazione, 2002, n. 2,
pp. 31-61.
2. E. Giovannini, R. Malizia, “La misurazione statistica dell’attività delle Amministrazioni
pubbliche nell’UE”, Economia italiana, 2002, n. 2, (escluso par. 4), pp. 349-80.
C. Mazziotta, dispense didattiche su Rassegna delle principali fonti statistico-economiche per
l’analisi e la valutazione delle politiche, Roma, 2008.
3. EC Structural Funds, Evaluating socio-economic programmes, MEANS Collection,
Luxembourg, 1999, vol. 2, cap. I, pp. 15-44; vol. 3, Introduction, pp. 11-14; cap. I, pp. 39-
45; 81-102;115-127; cap. II, pp. 167-178; 193-216.
4. V. Pupo, La valutazione delle politiche strutturali, Rubbettino, 2003, cap. 3 (pp.53-
78).
5. V. Pupo, La valutazione delle politiche strutturali, Rubbettino, 2003, capp. 5 e 6
(pp.93-122).
6. AA.VV., La valutazione dei costi e dei benefici nell’analisi di impatto della
regolamentazione, Dipartimento della Funzione Pubblica, Analisi e strumenti per
l’innovazione, Rubbettino Editore, 2001 (scaricabile dal sito del Dipartimento della FP), cap.
2, pp. 36-57; cap. 3, pp. 58-99. Lettura consigliata dei capp. 1, 4, 5.
Dispense del docente sull’analisi multicriteri.
7. Dispense a cura del docente.
8. Dispense a cura del docente.
Copyright © 2011 Mazziotta C. • thanks faraday
Metodi quantitativi di valutazione delle politiche pubbliche (conforme DM 270/2004) : Mazziotta C.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/cmazziotta/?p=34[17/10/2011 12.59.51]
PAGINE DEL DOCENTE
Mazziotta C.
CERCA NEL SITO
Metodi quantitativi di valutazione delle politichepubbliche (conforme DM 270/2004)Docente Claudio MAZZIOTTA
a. a. 2010-11
CFU 8
Valido per il Corso di Studio: Corso di laurea magistrale in Scienze delle Pubbliche
Amministrazioni (LM-63)
Obiettivi formativi
Il corso si propone di consentire allo studente di conoscere ed utilizzare gli strumenti
quantitativi e statistici attraverso i quali viene normalmente svolta l’attività di valutazione
delle politiche pubbliche. Il rilievo del corso è direttamente correlato con l’importanza
sempre maggiore che all’attività di valutazione della spesa pubblica viene attribuita in sede
nazionale (esperienza dei Nuclei di valutazione) e in sede comunitaria (esperienza dei Fondi
Strutturali).
Articolazione dell’insegnamento
200 ore di impegno complessivo dello studente, di cui circa 50 di didattica frontale.
Tipologia didattica
Il corso sarà svolto attraverso lezioni frontali, seminari, discussioni di casi di studio.
Programma
1. Richiamo all’iter di formazione delle decisioni di spesa. Le fasi del “ciclo di vita” della
spesa: l’analisi, la progettazione, l’intervento, il controllo. Riscontro di alcune procedure di
valutazione in vigore presso altri paesi: la programmazione strategica in USA, UK e Francia.
2. Il ruolo della PA nel sistema economico e la sua misurazione contabile attraverso il
SEC 95. Il livello territoriale (disaggregato) dell’analisi: SEC-REG e altre fonti.
3. Fondamenti concettuali della valutazione. Le relazioni tra input, output e outcome.
Indicatori e tecniche statistiche nelle diverse fasi della valutazione.
4. Modelli statistici per l’analisi di impatto: analisi dell’attivazione produttiva (modello
input-output); analisi degli effetti interistituzionali (matrice di contabilità sociale). Studi di
caso ed esemplificazioni.
5. Valutazione e selezione dei progetti di investimento pubblico. Gli studi di fattibilità.
L’analisi costi-benefici. L’analisi multicriteri. Studi di caso ed esemplificazioni.
6. L’analisi di impatto della regolamentazione nell’ordinamento italiano: strumentazione
tecnica ed esperienza acquisita.
7. Valutazione degli effetti delle politiche di aiuto agli investimenti. Metodi sperimentali e
non sperimentali. L’approccio controfattuale e i modelli utilizzati nei metodi non
sperimentali. Studi di caso ed esemplificazioni.
8. Rappresentazione dei processi decisionali dell’attività corrente della PA. I fondamenti
concettuali della valutazione: efficienza, produttività, economicità, efficacia, qualità e
sostenibilità. Cenni su funzioni di produzione o di costo nella PA e sulla DEA. Studi di caso
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Metodi quantitativi di valutazione delle politiche pubbliche (conforme DM 270/2004) : Mazziotta C.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/cmazziotta/?p=34[17/10/2011 12.59.51]
ed esemplificazioni.
Prova di esame
Orale
Testi di riferimento
1. F. Archibugi, Da burocrate a manager. La programmazione strategica in Italia:
passato, presente e futuro, Rubbettino, 2008, par. 2.2, pp. 33-70; oppure: A. Martini, M.
Sisti, “Indicatori o analisi di performance? Implicazioni dell’esperienza statunitense di
performance measurement”, Rivista trimestrale di Scienza dell’Amministrazione, 2002, n. 2,
pp. 31-61.
E. Giovannini, R. Malizia, “La misurazione statistica dell’attività delle Amministrazioni
pubbliche nell’UE”, Economia italiana, 2002, n. 2, (escluso par. 4), pp. 349-80.
2. C. Mazziotta, dispense didattiche su Rassegna delle principali fonti statistico-
economiche per l’analisi e la valutazione delle politiche, Roma, 2008.
3. EC Structural Funds, Evaluating socio-economic programmes, MEANS Collection,
Luxembourg, 1999, vol. 2, cap. I, pp. 15-44; vol. 3, Introduction, pp. 11-14; cap. I, pp. 39-
45; 81-102;115-127; cap. II, pp. 167-178; 193-216.
4. R. Guarini, F. Tassinari, Statistica economica, Il Mulino, Bologna, 2000, cap. 5,
pp.155-74; cap. 6 (escluso par. 3), pp. 175-193.
5. AA.VV., La valutazione dei costi e dei benefici nell’analisi di impatto della
regolamentazione, Dipartimento della Funzione Pubblica, Analisi e strumenti per
l’innovazione, Rubbettino Editore, 2001 (scaricabile dal sito del Dipartimento della FP), cap.
2, pp. 36-57; cap. 3, pp. 58-99. Lettura consigliata dei capp. 1, 4, 5.
Dispense del docente sull’analisi multicriteri.
6. Dispense a cura del docente.
7. D. Bondonio, “La valutazione di impatto dei programmi di incentivo allo sviluppo
economico”, Economia Pubblica, n.6, 1998, pp. 23-52.
A. Martini, M. Sisti, Valutare il successo delle politiche pubbliche, Il Mulino, 2009, capp. VII
(pp. 149-158), IX (pp. 185-200), X, par. 1 (pp. 202-208).
8. F. Vidoli, Data Envelopment Analysis. Rassegna dei principali contributi ed
applicazioni, 2007.
Copyright © 2011 Mazziotta C. • thanks faraday
Programmi Insegnamenti : De Castris M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mdecastris/?cat=22[17/10/2011 12.51.28]
PAGINE DEL DOCENTE
De Castris M.
CERCA NEL SITO
Laurea Magistrale in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni (LM 63)
Insegnamento
MODELLI STATISTICI PER L’ANALISI ECONOMICA
a.a. 2010/2011
CONTENUTO DEL CORSO
Il corso presenta applicazioni a dati economici del metodo di regressione lineare multipla e
delle sue estensioni e modifiche che tengono conto di caratteristiche particolari di tali dati.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si propone di introdurre gli studenti alle tecniche statistiche applicabili ai fenomeni
economici. Le competenze da acquisire sono relative alle conoscenze di base per la scelta
degli strumenti statistico-econometrici adatti all’analisi dei fenomeni economici. Capacità di
utilizzare gli strumenti statistico-econometrici con l’impiego di un software statistico.
PREREQUISITI
Nozioni acquisite nei corsi introduttivi di statistica ed economia.
CFU: 8
PROGRAMMA
I parte (4 CFU)
1) I dati economici: tipologia, fonti e trattamento iniziale dei dati. Misure descrittive e di
variabilità dei dati, la correlazione. Richiami di probabilità e di statistica inferenziale.
2) Regressione lineare con un singolo regressore.
3) Regressione lineare con regressori multipli.
4) Valutazione di studi basati sulla regressione multipla.
Testi parte I
Stock J. H., M. W. Watson “Introduzione all’econometria” (a cura di F. Peracchi), Pearson
Education, 2005
Capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 7
II parte (4 CFU)
1) Funzioni di regressione non lineari.
2) Regressione con dati panel.
3) Regressione con variabili strumentali.
3) Cenni sulla regressione per serie temporali.
Testi parte II
Stock J. H., M. W. Watson “Introduzione all’econometria” (a cura di F. Peracchi), Pearson
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Programmi Insegnamenti : De Castris M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mdecastris/?cat=22[17/10/2011 12.51.28]
STATISTICA ECONOMICA PER LO SVILUPPO (4CFU)
Education, 2005
Capitoli 6, 8, 10, e paragrafi 12.1 fino al 12.5 del capitolo 12.
ALTRI TESTI DI RIFERIMENTO
Koop G. “Logica statistica dei dati economici”, UTET Universitaria, 2001.
Docente Marusca De Castris
A.A. 2010/11
Valido per i Corsi di Studio: Scienze Politiche per la Cooperazione e lo Sviluppo
(ordinamento D.M. 270/2004).
C.F.U. 4
Presentazione e Obiettivi Formativi
La Statistica economica è una disciplina scientifica per lo studio dei fenomeni economici con
metodi statistici. Lo scopo è quello di offrire a tutti i soggetti che debbono prendere
decisioni economiche un quadro integrato e coerente di conoscenze e di analisi statistico-
quantitative sui fenomeni economici collettivi.
Obiettivo generale del corso è di fornire allo studente gli strumenti concettuali e analitici per
comprendere e misurare i fenomeni economici collettivi.
Obiettivi specifici possono essere considerati i seguenti: I) studiare problemi e metodi per
la misurazione delle operazioni poste in essere dai soggetti economici collettivi; II)
introdurre all’analisi quantitativa di alcuni rilevanti fenomeni economici attraverso modelli
aggregati e disaggregati.
Articolazione dell’Insegnamento
Una parte, complessivamente 100 ore.
Tipologia Didattica
Lezioni ed esercitazioni in aula.
Programma
Definizione contabile e misurazione statistica degli aggregati economici.
Il sistema europeo dei conti economici (SEC). Operatori, operazioni e aggregati economici.
Contabilità aggregata (conti delle operazioni correnti, conti dell’accumulazione, conti
patrimoniali) e disaggregata (la tavola input-output come schema di riferimento contabile).
La rilevazione statistica dei fattori della produzione (capitale e lavoro). Misure del consumo
e della produttività.
Prova di esame
La prova di esame consiste in una prova scritta.
Testi Consigliati
Vincenzo SIESTO, La contabilità nazionale italiana. Il sistema dei conti del 2000, Il Mulino,
Bologna, 2003: capitoli I, II e IV;
Renato GUARINI e Franco TASSINARI, Statistica Economica, Il Mulino, Bologna, 2000:
capitolo IV, parr. 1 e 2; capitolo X, parr. 1, 2.1, 2.2, 2.3 e 4.1; capitolo XIII (parr. 1.1, 2.1,
Programmi Insegnamenti : De Castris M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mdecastris/?cat=22[17/10/2011 12.51.28]
STATISTICA ECONOMICA PER LO SVILUPPO (exDM 207/2004)
2.2, 3.3, 4.1, 4.3).
Dispense integrative
1.Schemi e appunti di contabilità nazionale secondo il nuovo sistema europeo – SEC95, a
cura di Mazziotta C., Di Palma F., De Castris M. 2006.
2.“La rilevazione dello stock di capitale” a cura di Mazziotta C., Magazzino C. 2005.
3.“Il fattore lavoro: concetti, definizioni e metodi”, a cura di De Castris M., 2007.
4.“I coefficienti tecnici nella tavola input-output”, a cura di Mazziotta C. e De Castris M.,
2007.
5. Esercizi e soluzioni relative al primo modulo, a cura di Mazziotta C. e De Castris M.,
2007.
Docente Marusca De Castris
A.A. 2010/11
Valido per i Corsi di Studio: Scienze Politiche per la Cooperazione e lo Sviluppo
(ordinamento D.M. 270/2004).
C.F.U. 8
Presentazione e Obiettivi Formativi
La Statistica economica è una disciplina scientifica per lo studio dei fenomeni economici con
metodi statistici. Lo scopo è quello di offrire a tutti i soggetti che debbono prendere
decisioni economiche un quadro integrato e coerente di conoscenze e di analisi statistico-
quantitative sui fenomeni economici collettivi.
Obiettivo generale del corso è di fornire allo studente gli strumenti concettuali e analitici per
comprendere e misurare i fenomeni economici collettivi.
Obiettivi specifici possono essere considerati i seguenti: I) studiare problemi e metodi per
la misurazione delle operazioni poste in essere dai soggetti economici collettivi; II) fornire
alcuni strumenti essenziali per lo studio della dinamica economica nel tempo e nello spazio;
III) introdurre all’analisi quantitativa di alcuni rilevanti fenomeni economici attraverso
modelli aggregati e disaggregati.
Articolazione dell’Insegnamento
Suddiviso in due parti, complessivamente 200 ore.
Tipologia Didattica
Lezioni ed esercitazioni in aula.
Programma
Parte I : Definizione contabile e misurazione statistica degli aggregati economici.
Il sistema europeo dei conti economici (SEC). Operatori, operazioni e aggregati economici.
Contabilità aggregata (conti delle operazioni correnti, conti dell’accumulazione, conti
patrimoniali) e disaggregata (la tavola input-output come schema di riferimento contabile).
La rilevazione statistica dei fattori della produzione (capitale e lavoro). Misure del consumo
e della produttività.
Parte II: Analisi statistica dei fenomeni economici e sociali.
Programmi Insegnamenti : De Castris M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mdecastris/?cat=22[17/10/2011 12.51.28]
Statistica economica per lo sviluppo (ex DM 509/1999)
I Numeri Indici: metodi, costruzione e proprietà. I Numeri Indici della produzione e dei
prezzi. I numeri indici di prezzo per i confronti internazionali. Analisi territoriale strutturale
dei fenomeni economico-produttivi: indici di localizzazione, misure della concentrazione,
indici di specializzazione. Analisi territoriale dinamica dei fenomeni economico-produttivi:
analisi shift and share. Concetti, metodi e dati per l’analisi della povertà.
Prova di esame
La prova di esame consiste in una prova scritta e in una prova orale.
Testi Consigliati
Testi parte I
Vincenzo SIESTO, La contabilità nazionale italiana. Il sistema dei conti del 2000, Il Mulino,
Bologna, 2003: capitoli I, II e IV;
Renato GUARINI e Franco TASSINARI, Statistica Economica, Il Mulino, Bologna, 2000:
capitolo IV, parr. 1 e 2; capitolo X, parr. 1, 2.1, 2.2, 2.3 e 4.1; capitolo XIII (parr. 1.1, 2.1,
2.2, 3.3, 4.1, 4.3).
Dispense integrative per la parte I.
1.Schemi e appunti di contabilità nazionale secondo il nuovo sistema europeo – SEC95, a
cura di Mazziotta C., Di Palma F., De Castris M. 2006.
2.“La rilevazione dello stock di capitale” a cura di Mazziotta C., Magazzino C. 2005.
3.“Il fattore lavoro: concetti, definizioni e metodi”, a cura di De Castris M., 2007.
4.“I coefficienti tecnici nella tavola input-output”, a cura di Mazziotta C. e De Castris M.,
2007.
5. Esercizi e soluzioni relative al primo modulo, a cura di Mazziotta C. e De Castris M.,
2007.
Testi parte II
Renato GUARINI e Franco TASSINARI, Statistica Economica, Il Mulino, Bologna, 2000:
capitolo I, parr. 1 e 2 (tranne 2.5), 3, 4, 5; capitolo VII (1.1, 1.2, 2.1, ,3.3, 3.4, 4.1);
capitolo XII (parr. 1 e 6);
Dispense integrative per la parte II.
1. Esercizi e soluzioni relative al secondo modulo, a cura di Mazziotta C. e De Castris M.,
2007.
2. L’analisi della povertà: concetti e metodi. Nota sulle scale di equivalenza. a cura di De
Castris M., 2009.
3. Analisi Shift and Share, a cura di De Castris M., 2009.
Per le dispense rivolgersi al docente.
Continua…
Copyright © 2011 De Castris M. • thanks faraday
Programmi Insegnamenti : De Castris M.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mdecastris/?cat=22[17/10/2011 12.51.28]
Organizzazione amministrativa : D'Alessio G.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gdalessio/?p=19[17/10/2011 12.49.17]
PAGINE DEL DOCENTE
D'Alessio G.
CERCA NEL SITO
Organizzazione amministrativa
Docente
Gianfranco D’Alessio
A.A. 2010/11
C.F.U.
8
Valido per i Corsi di Studio
Scienze delle pubbliche amministrazioni
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso si propone di analizzare in maniera approfondita, seguendo un metodo teorico-
pratico, alcuni dei profili più significativi della regolazione giuridica delle organizzazioni
amministrative pubbliche, tenendo conto degli sviluppi del quadro istituzionale, delle
riforme normative intervenute negli ultimi anni, dell’evoluzione della giurisprudenza e del
dibattito dottrinale In particolare, verranno approfonditi gli aspetti riguardanti il sistema
delle fonti di organizzazione dei pubblici uffici e le relazioni fra politica ed amministrazione;
si affronteranno, inoltre, le questioni relative ai nessi fra la definizione degli assetti
organizzativi e la gestione del personale nelle pubbliche amministrazioni.
Descrizione del corso:
1. Il sistema delle fonti di organizzazione degli uffici pubblici
a) i principi costituzionali
b) la “macro-organizzazione”:
- fonti legislative
- statuti e regolamenti
- atti amministrativi generali
c) la “micro-organizzazione”
- le determinazioni organizzative dei dirigenti
2. I rapporti tra politica e amministrazione e la dirigenza
a) il quadro di riferimento europeo e la legislazione italiana sui rapporti fra politica
e amministrazione e sulla dirigenza pubblica
b) ruolo istituzionale, struttura e funzioni della dirigenza pubblica:
- dirigenza fiduciaria e dirigenza professionale
PAGINE DISPONIBILI
materiali didattici
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Organizzazione amministrativa : D'Alessio G.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gdalessio/?p=19[17/10/2011 12.49.17]
- modalità di selezione e di nomina dei dirigenti
- poteri decisionali e gestionali dei dirigenti
– valutazione e responsabilità dei dirigenti
3. La gestione delle risorse umane
a) la disciplina del lavoro pubblico tra modifiche costituzionali e riforme legislative
b) i poteri di gestione del personale
c) il rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni
(reclutamento, mobilità, flessibilità, retribuzione, valutazione, sanzioni disciplinari)
d) le relazioni sindacali e la contrattazione collettiva
Tipologia Didattica
Il corso si articolerà in lezioni in aula, seminari con esperti e assegnazione di lavori pratici
guidati
Collegamenti con altri Insegnamenti
L’insegnamento richiede la conoscenza istituzionale del diritto pubblico e del diritto
amministrativo.
Testi Consigliati
G. D’ALESSIO, L’organizzazione delle pubbliche amministrazioni: nozioni, principi, modelli
(dispensa pubblicata nei “Materiali didattici”)
C. D’ORTA, Il potere organizzativo delle pubbliche amministrazioni tra diritto pubblico e
diritto privato, in “Il lavoro nelle pubbliche amministrazioni” (diretto da F. Carinci), Utet,
Torino, 2004, pp. 96-156.
G. D’ALESSIO, Le fonti del lavoro pubblico, in “Astrid Rassegna”, n. 123, 2010, su
www.astrid.eu (pubblicato nei “Materiali didattici”)
G. D’ALESSIO, Introduzione, in “L’amministrazione come professione” (a cura di G.
D’Alessio), Il Mulino, Bologna, 2008, pp. 7-30.
F. BASSANINI, I principi costituzionali e il quadro istituzionale: distinzione fra politica e
amministrazione, autonomia e responsabilità della dirigenza”, in “L’amministrazione come
professione” (a cura di G. D’Alessio), Il Mulino, Bologna, 2008, pp. 31-61.
G. D’ALESSIO, Le norme sulla dirigenza nel decreto legislativo di attuazione della legge
delega n. 15/1999, in “Astrid Rassegna”, n. 103, 2009, su www.astrid.eu
G. GARDINI, L’autonomia della dirigenza nella (contro)riforma Brunetta, in “Astrid
Rassegna”, n. 125, 2010, su www.astrid.eu (pubblicato nei “Materiali didattici)
D. BOLOGNINO-G. D’ALESSIO, Il dirigente come soggetto “attivo” e “passivo” della
valutazione, in “Astrid Rassegna”, n. 124, 2010, su www.astrid.eu
U. CARABELLI-M.T. CARINCI (a cura di), Il lavoro pubblico in Italia, Cacucci, Bari, 2010
(capitoli 2, 3, 4, 5, 7, 8, 9, 14, 15, 16, 17, 19, 22, 23, 24, 25, 26).
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Processi di Democratizzazione : Grilli di Cortona P.
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Grilli di Cortona P.
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Processi di DemocratizzazioneDocente
P. Grilli di Cortona
A.A. 2010/11
C.F.U. 8
Valido per i Corsi di Studio LM in RI
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso fornisce una competenza specialistica e comparata su tutte le tematiche attinenti ai
processi di democratizzazione, con particolare attenzione a quelli più recenti della “terza
ondata”. L’obiettivo è quello di fornire agli studenti le conoscenze relative alle condizioni
che favoriscono e rendono possibile la democratizzazione delle istituzioni e ne hanno
determinato le differenze negli esiti. Le esperienze di vari paesi saranno analizzate
specificamente con riferimento al tipo di regime precedente alla democratizzazione, alle
eredità del passato, alle dinamiche che caratterizzano l’instaurazione democratica, ai tipi di
sistema partitico che si affermano e al successo o meno del consolidamento democratico.
Alcuni riferimenti riguarderanno il caso italiano, sia nella transizione dal fascismo alla
Repubblica, sia in quella dalla “Prima Repubblica” alla cosiddetta “Seconda Repubblica”.
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso si articola in lezioni frontali e seminari con una diretta partecipazione degli
studenti. La prima parte si caratterizza per l’analisi delle premesse teoriche dei processi di
democratizzazione. La seconda è invece dedicata all’analisi di casi empirici.
Programma
I processi di cambiamento politico sono uno dei temi maggiormente studiati dalla Scienza
politica e dalla Politica comparata. La conoscenza dei tipi di regime pone le premesse per
individuare e analizzare in profondità le forme della transizione da un regime all’altro,
ovvero anche i macromutamenti all’interno di uno stesso regime. La seconda metà del XX
secolo ha visto affermarsi un grande processo di democratizzazione che ha investito varie
aree del mondo: anticipato con la fine dei regimi fascista e nazionalsocialista in Italia e in
Germania, esso ha poi proseguito con la crisi dei regimi autoritari del Sud Europa e
dell’America latina negli anni settanta, con la fine di alcuni autoritarismi in Asia e Africa e
con il crollo del comunismo in Europa centro-orientale. Questi eventi hanno focalizzato gli
studi del cambiamento politico soprattutto sulle transizioni da regimi autoritari e totalitari a
regimi democratici. In una prospettiva comparata, la Scienza politica si è così concentrata
sulle dinamiche del mutamento, sugli attori politici protagonisti, sulle istituzioni e sugli attori
internazionali che si rendono protagonisti in questa delicata fase di passaggio da un regime
non democratico ad uno democratico.
Prerequisiti
Ai fini di una proficua fruizione del corso, si richiede una conoscenza dei fondamenti
istituzionali della Scienza politica, della Politica comparata e della metodologia delle scienze
sociali e politiche. Si dà per scontata una conoscenza approfondita della storia
contemporanea e della storia delle relazioni internazionali.
Testi Consigliati
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
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PROGRAMMA ANNO ACCADEMICO 2010-2011
1) Pietro Grilli di Cortona, Come gli stati diventano democratici, Roma-Bari, Laterza, 2009
(tutto).
2) Pietro Grilli di Cortona, Il cambiamento politico in Italia, Roma, Carocci, 2007 (tutto);
3) Barbara Pisciotta, Alle origini dei partiti postcomunisti. La frattura di classe nell’Europa
centro-orientale, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2007 (tutto).
4) Leonardo Morlino, Regimi ibridi o regimi in transizione?, in “Rivista italiana di scienza
politica”, 2/2008, pp. 169-190. La rivista è reperibile in cartaceo in Biblioteca o scaricabile
dalla rete (solo dall’Università) al sito http://www.mulino.it/rivisteweb/scheda_articolo.php?
id_articolo=27430
Per i vecchi programmi da 6 CFU valgono i testi ai punti 1), 2) e 3). Per il programma da 3
CFU vale il testo di cui il al punto 1).
NUOVO PROGRAMMA ANNO ACCADEMICO 2011-2012
1) Pietro Grilli di Cortona, Come gli stati diventano democratici, Roma-Bari, Laterza, 2009
(tutto).
2) Pietro Grilli di Cortona e Orazio Lanza (a cura di), Tra vecchio e nuovo regime. Il peso
del passato nerlla costruzione della democrazia, Bologna, Il Mulino, 2011.
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Programma Culture di lingua inglese 2010-2011 : Ambrosini R.
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Ambrosini R.
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Programma Culture di lingua inglese 2010-2011
Corso di Culture di lingua inglese
Prof. Richard Ambrosini
Anno accademico 2010-2011
Secondo semestre
CFU 8
Ore complessive: 64
Tipologia didattica: frontale
Valido per i Corsi di Studio: LS
Orari
martedì, mercoledì, giovedì 14:30-16:00 (aula 1B)
La prima lezione si terrà mercoledì 2 marzo
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso di quest’anno torna a interrogare il testo di The Quiet American (1955), portando
nuove domande alla lettura di questo romanzo: domande sul suo contesto storico – la lotta
di retroguardia delle potenze coloniali in Indocina e non solo – e sulle trasformazioni
geopolitiche che l’autore, Graham Greene, seppe cogliere inscenando, nel Vietnam dei primi
anni Cinquanta, la sua intuizione di quelli che sarebbero stati i tragici effetti che la
coincidenza tra fine degli imperi coloniali e inizio della Guerra Fredda avrebbe avuto sulla
scelta di modelli di società e di sviluppo espressioni delle culture delle nazioni postcoloniali.
Tragici per le vittime, in primo luogo; ma anche per gli Stati Uniti, i cui interessi nazionali
da allora in poi si sono rivelati inconciliabili con le origini anticolonialiste della nazione.
L’anno scorso ci si era accostati al romanzo di Graham Greene con l’intento di esplicitare il
contrasto tra i due protagonisti, il giornalista inglese Thomas Fowler e Alden Pyle, un
giovane americano arrivato in Vietnam fresco di laurea in Relazioni Internazionali a
Harvard. Quale guida nell’analisi degli scambi tra i due protagonisti – raffigurati dall’autore
quali figure sineddochiche dell’Inghilterra e degli Stati Uniti – è stato assunto il punto di
vista del narratore, Fowler; di conseguenza, la nostra attenzione si è concentrata sulle sue
ripetute denunce dell’ipocrisia, incompetenza e doppiezza degli agenti americani in Vietnam
– denunce rese più credibili, per altro, dal modo in cui da lì a poco nel paese indocinese gli
americani avrebbero finito per far avverare le avvisaglie colte da Greene. L’interpretazione
collettiva del testo ha però rivelato nuovi spunti di riflessione, che hanno complicato
ulteriormente il quadro storico, allorché ci si è resi conto di come, assumendo una
coincidenza tra autore e narratore, si sia finito per non cogliere il ritratto ironico, ancorché
paludato dalle censure ed enfatizzazioni della narrazione, della mentalità da sedicente
“vecchio colonialista” che Fowler oppone all’“idealismo” del giovane americano. Inoltre, è
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali frequentanti
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Programma Culture di lingua inglese 2010-2011 : Ambrosini R.
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stato solo nel corso delle lezioni che si è imposta quella figura notevole che è Phuong, la
vietnamita contesa dai due galletti anglosassoni.
A differenza dell’anno scorso, quando si è preso spunto da The Quiet American per una
mappatura delle caratteristiche culturali sottese alla politica estera americana dagli anni
Cinquanta in poi, in “Ritorno a The Quiet American” ci si concentrerà piuttosto sul presente
storico della narrazione, e cioè gli anni del dopoguerra in Asia, fino alla metà degli anni
Cinquanta. Il mondo non poteva più essere lo stesso, dopo le umilianti sconfitte subite dagli
inglesi a Hong Kong, Singapore, e in Birmania, per mano di esseri “inferiori”, in quella che,
nel teatro del Pacifico, fu sentita da tutti i protagonisti come una “guerra tra razze”. Dopo
la resa del Giappone nel 1945, francesi e inglesi tentarono comunque di ripristinare lo statu
quo imperiale, mentre gli americani si mossero per distanziarsi dal lascito coloniale,
ricercando nuove forme di controllo. E sullo sfondo, la vittoria in Cina (1945) dei comunisti,
gli unici in Asia ad aver combattuto sempre e coerentemente l’imperialismo nipponico.
Centrale per una comprensione, non solo di The Quiet American, ma della decolonizzazione
iniziata nel 1947 con l’indipendenza dell’India, è una conoscenza delle strategie, molto
diverse tra loro, seguite da Francia e Inghilterra in quella fase storica, come anche quelle
attraverso cui i popoli colonizzati riuscirono, o non riuscirono, a conquistare l’indipendenza.
Sarà necessario dedicare alcune lezioni ad arricchire la conoscenza della storia di questi due
imperi coloniali, come anche dei movimenti di liberazione sorti, rispettivamente, nelle
colonie dei paesi anglofoni-protestanti e in quelli latini-cattolici; ma questo non vuole in
alcun modo essere un corso di storia: al contrario, il suo tema è la perdurante attualità
degli anni Cinquanta, un’attualità che si è rivelata tanto più pressante a partire dagli eventi
cataclismatici accaduti in Europa nel 1989 e l’anno successivo in Medio Oriente.
Testi
La nuova interpretazione di The Quiet American da cui parte il corso di quest’anno si fonda
sulla ricostruzione del percorso che portò Greene alla scoperta del mondo coloniale, a
partire dal suo primo viaggio in Africa, poi ricreato in un reportage, Journey Without Maps
(1936). In classe leggeremo alcune pagine di questo resoconto, da cui traspare l’assoluta
originalità dello scrittore rispetto a tanti altri europei e americani che prima e dopo di lui
hanno contribuito (e contribuiscono ancora) all’idea nefasta di un’Africa “cuore di tenebre”,
specchio deforme di un’Europa faro di civiltà. The Quiet American rappresenta il punto
d’arrivo di una graduale scoperta di quanto sia falsa l’idea di una presunta separatezza tra
uno “spazio sacro” dei liberi (le Isole britanniche) e lo “spazio profano” delle colonie e della
schiavitù (D. Losurdo, Controstoria del liberalismo, 2004).
Con l’ausilio di testi, letterari e non, si cercherà di legare le vicende storiche in Asia, e
soprattutto in Indocina, con alcuni episodi della cultura e della politica inglesi degli anni
Trenta e Quaranta di cui Greene è stato testimone, e da cui si evince il perché della sua
originalità. Ci aiuterà a capire il rapporto tra società inglese e scena coloniale un confronto
tra le posizioni di Greene e quelle assunte da un altro scrittore suo coetaneo: George
Orwell. Esponente di rilievo della sinistra inglese, Orwell si differenziò da Greene ad
esempio sulla guerra di Spagna, e lo criticò in quanto scrittore cattolico. (Tra le specificità
della cultura politica inglese che verranno esaminate vi è lo strettissimo legame tra
religione e politica.) Eppure, prima di diventare uno scrittore di sinistra, Orwell aveva
servito per cinque anni in Birmania nella Imperial Police Force. (E questo in sé è già
significativo per noi, in quanto gli inglesi conquistarono la Birmania anche, se non
soprattutto, per fermare l’avanzata francese in Indocina. Quest’episodio della storia
imperiale viene citato da Fowler quale esempio di politica “liberale”.) L’esperienza birmana
fornì a Orwell gli strumenti per riconoscere, tra le pieghe della propaganda, i segni del
totalitarismo, e secondo diversi critici fu la sua conoscenza dall’interno della macchina
imperiale britannica a permettergli di riconoscere in anticipo sui suoi compagni di lotta la
natura dello stalinismo (si pensi al suo Animal Farm [1945]). Come spunto per affrontare
questi discorsi utilizzeremo in classe i tre brevissimi saggi di Orwell sulla Birmania, nonché i
testi di un paio di discorsi che tenne alla BBC durante la guerra per convincere i sudditi
indiani e birmani a combattere per l’Impero contro i giapponesi.
Per cogliere l’attualità di The Quiet American sarà necessario capire in tutta la sua
complessità, al di fuori da moralismi e paradigmi binari, cosa sia stata la cosiddetta
“mentalità imperiale”, e quali automatismi di pensiero questa continui a ingenerare: tra
tutti, un’ansia di controllo che porta a leggere ogni cambiamento, ogni rivoluzione, come
“caos” – come sta a ricordarci l’articolo scritto nel 2002 per l’Observer dall’allora consigliere
diplomatico di Tony Blair, Robert Cooper. Solo in tal modo si può capire, nel romanzo, il
mondo da cui proviene Fowler. A tal fine, sarà necessario tornare indietro nel tempo, alla
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generazione precedente a quella di Greene, per la quale la condizione di signori del mondo
era un fatto di natura. Ci aiuterà in tal senso The Origins of Totalitarianism (1950) di
Hannah Arendt, la cui parte centrale è dedicata a una disanima dell’imperialismo, indicato
quale origine prima del totalitarismo europeo novecentesco. La Arendt illustra quale fosse il
“carattere imperiale” proprio della burocrazia che resse l’impero portando come esempio i
supervisori inglesi del governo ottomano in Egitto e, soprattutto, le figure idealizzate della
Indian Civil Service ricreate da Rudyard Kipling in “The Tomb of His Ancestors”.
Ulteriori materiali potranno essere distribuiti in classe.
Programma d’esame
Non è prevista alcuna prova scritta.
Gli studenti frequentanti verranno valutati individualmente non attraverso una prova in
itinere ma in base al loro contributo alla discussione in classe. Le forme in cui si potranno
articolare questi contributi verranno decise in seguito, a seconda della composizione della
classe. In sede di esame orale, ci si concentrerà soprattutto su The Quiet American, e starà
agli studenti dimostrare di saper utilizzare, in una discussione del romanzo, le conoscenze
acquisite attraverso gli altri testi in programma.
All’orale, gli studenti non frequentanti dovranno portare tutti i testi qui di seguito elencati,
nonché altri che si dovessero rivelare utili durante il corso. Gli eventuali nuovi titoli
verranno comunicati in ogni caso non oltre il mese di aprile.
Questo è un esame in inglese e non già un esame di inglese. La conoscenza della lingua è
solo uno degli elementi che contribuiranno a formulare un giudizio sulla preparazione degli
studenti. Coloro che per ventura dovessero sentirsi poco sicuri dei propri language skills
sono invitati quindi a compensare concentrandosi maggiormente sulla preparazione,
utilizzando magari anche testi in italiano.
Il romanzo di Greene è in vendita presso la Libreria Silvio D’Amico sita in via Chiabrera di
fronte alla facoltà; tutti gli altri materiali sono disponibili in fotocopia presso la biblioteca di
facoltà e presso la copisteria sita in Via Silvio D’Amico.
Testi frequentanti
Graham Greene, The Quiet American (1955).
Graham Greene, Journey Without Maps (1936). Selection: pp. 22-7; 236-8.
Hannah Arendt, The Origins of Totalitarianism (1950). Part II, Chap. 3: “The Imperialist
Character” (pp. 231-241 and 269-286).
Rudyard Kipling, “The Tomb of His Ancestors” (1897).
George Orwell, tre saggi sulla Birmania (“How a Nation is Exploited: The British Empire in
Burma”, “Shooting an Elephant”, “A Hanging”) e un paio di discorsi tenuti per la Eastern
Service della BBC.
Robert Cooper, “The New Liberal Imperialism”, The Observer, April 7, 2002
Andrew J. Bacevich, “Best Intentions: An Appreciation of Graham Greene”.
Testi non-frequentanti 8 CFU (D.M. 270/04)
Graham Greene, The Quiet American (1955).
Judith Adamson, From Graham Greene: The Dangerous Edge.
Andrew J. Bacevich, “Best Intentions: An Appreciation of Graham Greene”.
Dietemar Rothermund, Decolonization (“Context”, pp. 41-52, “East Asia”, pp. 81-101).
John Springhall ‘Kicking out the Vietminh’: How Britain Allowed France to Reoccupy South
Indochina, 1945-46, pp. 115-130.
Rudolf von Albertini, La decolonizzazione: il dibattito sull’amministrazione e l’avvenire delle
colonie tra il 1919 e il 1960, Introduzione a Danilo Veneruso (pp. 5-35).
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George Orwell, tre saggi sulla Birmania (“How a Nation is Exploited: The British Empire in
Burma”, “Shooting an Elephant”, “A Hanging”).
*******
Si riportano qui di seguito anche i programmi da 3 e 6 CFU che portano alcuni studenti non
frequentanti:
Testi non-frequentanti 6 CFU (D.M.509/99)
Graham Greene, The Quiet American (1955).
Judith Adamson, From Graham Greene: The Dangerous Edge.
Andrew J. Bacevich, “Best Intentions: An Appreciation of Graham Greene”.
John Springhall ‘Kicking out the Vietminh’: How Britain Allowed France to Reoccupy South
Indochina, 1945-46, pp. 115-130.
Dietemar Rothermund, Decolonization (“Context”, pp. 41-52, “East Asia”, pp. 81-101).
Rudolf von Albertini, La decolonizzazione: il dibattito sull’amministrazione e l’avvenire delle
colonie tra il 1919 e il 1960 , Introduzione a Danilo Veneruso (pp. 5-35).
Testi non-frequentanti 3 CFU (D.M.509/99)
Graham Greene, The Quiet American (1955).
Andrew J. Bacevich, “Best Intentions: An Appreciation of Graham Greene”.
Judith Adamson, From Graham Greene: The Dangerous Edge.
John Springhall ‘Kicking out the Vietminh’: How Britain Allowed France to Reoccupy South
Indochina, 1945-46, pp. 115-130.
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Programmazione e controllo delle PP.AA. : D'amico E.
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PAGINE DEL DOCENTE
D'amico E.
CERCA NEL SITO
Programmazione e controllo delle PP.AA.Docente: Eugenio D’Amico
A.A. 2009/2010
PROGRAMMA DA 6 CFU
Articolazione dell’Insegnamento
Primo modulo
Secondo modulo
Programma:
Modulo I: 3 crediti
La programmazione e il controllo manageriale: aspetti aziendali; la programmazione e i
controlli manageriali nella legislazione italiana: il decreto legislativo 29 del 1993 e il decreto
legislativo 286 del 1999; la programmazione e i controlli manageriali nella legislazione
italiana: le direttive del presidente del consiglio dei ministri e i rapporti del comitato tecnico
scientifico; la “riforma Brunetta”
Testo:
E. D’Amico, “L’evoluzione della programmazione e dei controlli manageriali nelle
amministrazioni centrali dello stato”, Cedam, Padova, 2009.
Modulo II: 3 crediti
Il controllo di gestione nelle amministrazioni pubbliche; il sistema di controllo di gestione
nelle amministrazioni pubbliche: obiettivi, requisiti, struttura; le prestazioni delle
amministrazioni pubbliche; la scelta degli indicatori: cruscotti direzionali e sintesi
economico- finanziarie; la misura delle prestazioni delle unità organizzative; dalla misura
delle prestazioni al sistema di budgeting.
Testo:
G. Azzone, ” Controllo di gestione nelle amministrazioni pubbliche”, Etas, 2008
Nel corso delle lezioni verranno forniti precisi riferimenti per l’utilizzo dei testi consigliati,
nonchè indicazioni bibliografiche e/o materiali integrativi per eventuali approfondimenti su
specifiche tematiche.
——————————————-
Anno 2010/2011
PROGRAMMA DA 8 CFU
Modulo I: 4 crediti
La programmazione e il controllo manageriale: aspetti aziendali; la programmazione e i
controlli manageriali nella legislazione italiana: il decreto legislativo 29 del 1993 e il decreto
legislativo 286 del 1999; la programmazione e i controlli manageriali nella legislazione
italiana: le direttive del presidente del consiglio dei ministri e i rapporti del comitato tecnico
PAGINE DISPONIBILI
Programmi insegnamenti
materiale didattico
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Programmazione e controllo delle PP.AA. : D'amico E.
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scientifico; la “riforma Brunetta”
Testo:
E. D’Amico, “L’evoluzione della programmazione e dei controlli manageriali nelle
amministrazioni centrali dello stato”, Cedam, Padova, 2009.
Modulo II: 4 crediti
Il controllo di gestione nelle amministrazioni pubbliche; il sistema di controllo di gestione
nelle amministrazioni pubbliche: obiettivi, requisiti, struttura; le prestazioni delle
amministrazioni pubbliche; la scelta degli indicatori: cruscotti direzionali e sintesi
economico- finanziarie; la misura delle prestazioni delle unità organizzative; dalla misura
delle prestazioni al sistema di budgeting.
Testo:
G. Azzone, ” Controllo di gestione nelle amministrazioni pubbliche”, Etas, 2008
Delibere Civit: delibera n. 4/2010; delibere 6/2010; delibera 89/2010
Orario di ricevimento
Il Professore e i suoi collaboratori ricevono gli Studenti dopo le lezioni.
Inoltre, è possibile incontrare il prof. D’Amico o i suoi collaboratori su appuntamento, da
richiedere tramite email.
Contatti
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programmi 2010-2011 Antropologia Culturale (laurea) e Antropologia Sociale (laurea magistrale) : Fusaschi M.
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PAGINE DEL DOCENTE
Fusaschi M.
CERCA NEL SITO
programmi 2010-2011 Antropologia Culturale (laurea) eAntropologia Sociale (laurea magistrale)ANNO 2010-2011
Gli/le studenti potranno comunque sostenere gli esami con i programmi dello scorso anno
accademico o con quelli di seguito riportati e potranno anche concordare programmi diversi
con la docente al ricevimento che si svolge tutti i martedì alle ore 14,30 senza
appuntamento. Resta comunque inteso che è possibile anche prendere un appuntamento
all’indirizzo [email protected] in particolare per i/le laureandi/e.
Per quanto attiene ad ANTROPOLOGIA CULTURALE (6 cfu DAMS e 8 cfu Scienze
politiche) gli/le studenti potranno preparare l’esame sia sul programma dello
scorso anno, sia su:
1. F. Pompeo, Autentici meticci, Meltemi, 2009 (per gli studenti Dams i soli capp. 2-3-5);
2. M. Fusaschi, I segni sul corpo. Per un’antropologia delle modificazioni dei genitali
femminili, Bollati Boringhieri, Torino 2003.
3. M. Fusaschi, Quando il corpo è delle altre, Bollati Boringhieri, Torino 2011, (disponibile
da metà aprile).
Gli studenti di Scienze Politiche aggiungeranno
4. Numero monografico della rivista Zapruder sull’ Etnicizzazione del sociale (limitamente
allo Zoom ovvero i quattro saggi sull’Etnicizzazione) acquistabile presso
Odradek la Libreria
Via dei Banchi vecchi 57
00186 Roma
06-6833451
Per quanto attiene ad ANTROPOLOGIA SOCIALE (6 cfu DAMS) gli/lestudenti potranno preparare l’esame sia sul programma dello scorsoanno, sia su:
M. Fusaschi, Quando il corpo è delle altre, Bollati Boringhieri, Torino 2011, (disponibile dal
22 giugno).
Due libri a scelta fra questi:
1. M. Shostak, Nisa. La vita e le parole di una donna !kung, Meltemi, Roma, 2002;2. F. Pompeo, a cura di, Pigneto-Banglatown. Migrazioni e conflitti di cittadinanza in
una periferia storica romana, Meti 2011 (per le librerie in cui il testo è disponibileinviare una mail a [email protected]);
3. M. Fusaschi, Corporalmente corretto. Note di antropologia, Meltemi, Roma, 2008;4. Numero monografico della rivista Zapruder sull’ Etnicizzazione del sociale
(limitamente allo Zoom ovvero i quattro saggi sull’Etnicizzazione)5. M. Fusaschi, I segni sul corpo. Per un’antropologia delle modificazioni dei genitali
femminili, Bollati Boringhieri, Torino, 2003.6. K. Guenivet, Stupri di guerra. Le violenze sessuali come nuova arma, editore Luca
Sossella, 2004
Per gli/le studenti di Lettere che hanno già sostenuto l’esame da 8 cfucon il prof. Apolito e debbono conseguire ancora 4 cfu il programma è:
M. Fusaschi, Corporalmente corretto. Note di antropologia, Meltemi, Roma, 2008 o iltesto M. Fusaschi, Quando il corpo è delle altre, Bollati Boringhieri, Torino 2011,
PAGINE DISPONIBILI
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AVVISO RICEVIMENTO aa2011-2012
AVVISO: Programma 2011-2012
Curriculum Vitae
Lezioni 2011-2012
Materiali Didattici
programmi 2009-2010
programmi 2010-2011Antropologia Culturale (laurea)e Antropologia Sociale (laureamagistrale)
programmi antropologia sociale2009 LM
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
programmi 2010-2011 Antropologia Culturale (laurea) e Antropologia Sociale (laurea magistrale) : Fusaschi M.
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(disponibile da metà aprile)M. Fusaschi, I segni sul corpo. Per un’antropologia delle modificazioni dei genitali
femminili, Bollati Boringhieri, Torino, 2003.
IMPORTANTE:
I libri sono consultabili nelle biblioteche italiane le cui collocazioni si ritrovano al sitohttp://www.internetculturale.it/moduli/opac/opac.jsp
I testi della casa editrice Meltemi sono acquistabili con il 30% di sconto al sitohttp://www.librazioni.it/libri/
Copyright © 2011 Fusaschi M. • thanks faraday
Programmi Insegnamenti : Agostinelli B.
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PAGINE DEL DOCENTE
Agostinelli B.
CERCA NEL SITO
Diritto delle obbligazioni e dei contratti nelle AA.PP.Diritto delle obbligazioni e dei contratti della P.A.
(8 CFU)
Finalità del corso ed articolazione del programma
Il corso propone lo studio del diritto privato dell’amministrazione pubblica, offrendo unquadro generale dell’attività amministrativa con particolare riferimento alle obbligazioni chesorgono in capo alla Pubblica Amministrazione, individuando l’ambito ove essa agiscesecondo schemi di diritto privato, soggiacendo alla relativa disciplina, ed evidenziandoaltresì i profili peculiari connessi alla sua natura.
La premessa necessaria è costituita dalla distinzione tra diritto pubblico e diritto privatononché tra soggetti pubblici, preposti alla funzione di amministrazione (e complessivamentee sinteticamente indicati come Amministrazioni pubbliche), che agiscono per scopi diinteresse generale, e soggetti privati, che perseguono viceversa interessi particolari.
L’indagine, nella sua parte generale, ha quindi ad oggetto l’attività di diritto comune dellaP.A., analizzando istituti e rapporti nei quali le Amministrazioni pubbliche operano comesoggetti di diritto comune: dalle forme organizzative privatistiche, alla titolarità di dirittidominicali, alla stipulazione, in luogo dell’emanazione di provvedimenti amministrativi, diatti negoziali con privati e, infine, alla responsabilità civile per la lesione delle situazionigiuridiche soggettive facenti capo ai privati.
La parte speciale è dedicata alla responsabilità civile della P.A., utilizzando il metodo dellostudio dei casi sulla scorta di pronunce emanate da diverse Autorità giurisdizionali (CorteCostituzionale, Consiglio di Stato, TAR, Corte di Cassazione e Tribunali ordinari), che offronolo spunto per la disamina di rilevanti temi, tra i quali, ad esempio, la responsabilità nellagestione dei servizi pubblici, la responsabilità indiretta, la responsabilità nell’erogazione diprestazioni sanitarie, la responsabilità per l’esercizio illegittimo del potere amministrativo.
Testi per la preparazione dell’esame
1) V. Cerulli Irelli, Diritto privato dell’amministrazione pubblica, Giappichelli, Torino, 2008
2) G. Corso – G. Fares, La responsabilità della Pubblica amministrazione, Giappichelli,
Torino, 2009
PAGINE DISPONIBILI
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Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 Agostinelli B. • thanks faraday
Programmi Insegnamenti : Alvazzi del Frate P.
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PAGINE DEL DOCENTE
Alvazzi del Frate P.
CERCA NEL SITO
Costituzionalismo e integrazione europea
Storia delle costituzioni moderne e contemporanee
Docente: P. Alvazzi del Frate
A.A.: 2011/12 – I semestre programma
A.A.: 2010/11
II Semestre
C.F.U.: 8
Valido per i Corsi di Studio: LM
Presentazione e Obiettivi Formativi
Programma
Il corso si propone di fornire agli studenti, le conoscenze e gli strumenti utili allacomprensione del processo di integrazione europeo nella sua prospettiva costituzionale.A tal fine saranno evidenziate le caratteristiche storiche delle varie tradizioni costituzionalinazionali europee,con una particolare attenzione alle vicende del XX secolo. Il corso sisoffermerà soprattutto sui problemi legati alla individuazione degli strumenti costituzionali ditutela delle libertà fondamentali nelle esperienze inglese, francese, tedesca e italiana.
Collegamenti con altri Insegnamenti: Conoscenze di base di diritto pubblico e costituzionale
comparato, storia delle dottrine politiche, storia contemporanea.
Informazioni si trovano sul sito:
http://www.corsistoriadiritto.weebly.com
Testi d’esame
1) J. Ziller, Il nuovo Trattato europeo, Bologna, Il Mulino, 2007
2) i tre saggi di A. Padoa Schioppa, Note su ordine giuridico europeo e identità europea in
prospettiva storico-costituzionale, in “Quaderni fiorentini”, 2002, pp. 61-76 [scaricabile on-
line]; S. Cassese, Che tipo di potere pubblico è l’Unione europea?, in “Quaderni fiorentini”,
2002, pp. 141-167 [scaricabile on-line]; M. Fioravanti, Il processo costituente europeo, in
“Quaderni fiorentini”, 2002, pp. 273-297 [scaricabile on-line]
3) P. Alvazzi del Frate, Il costituzionalismo moderno, Torino, Giappichelli, 2007.
Le lezioni si svolgeranno il giovedì e il venerdì dalle 8.30 alle 10 (Aula 1C) – inizio 3 marzo
‘11
Docente: P. Alvazzi del Frate
A.A.: 2009/10
C.F.U.: 3
Valido per i Corsi di Studio: LM in RI
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso si propone di definire la genesi e l’evoluzione del costituzionalismo liberal-
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Curriculum vitae
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Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
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Storia dell’Amministrazione Pubblica
Storia del Diritto Pubblico
democratico attraverso l’analisi dei testi costituzionali americani, francesi e italiani tra il
XVIII e il XIX secolo. Gli evidenti legami con il Diritto costituzionale, il Diritto comparato e
la Storia delle dottrine politiche facilitano un approccio interdisciplinare alla materia.
Programma
Nell’ambito del corso saranno trattati i seguenti temi: Il costituzionalismo americano – Le
costituzioni francesi del periodo rivoluzionario (1791-1793- 1795) – Il costituzionalismo
della Restaurazione: le Chartes del 1814 e 1830 – Lo Statuto albertino – La costituzione di
Weimar.
Collegamenti con altri Insegnamenti: Conoscenze di base di diritto pubblico e costituzionale
comparato, storia delle dottrine politiche, storia moderna e contemporanea.
Informazioni si trovano sul sito:
http://www.corsistoriadiritto.weebly.com
Testi d’esame
1) M. Fioravanti, Appunti di storia delle costituzioni moderne, Torino, Giappichelli,1995;
2) M. Fioravanti, Costituzione, Bologna, Il Mulino, 1999;
3) P. Alvazzi del Frate, Il costituzionalismo moderno, Torino, Giappichelli, 2007.
Continua…
Continua…
Docente
P. Alvazzi del Frate
A.A.
2011/12 – II semestre (marzo-maggio 2012) – programma
A.A.
2010/11
C.F.U.
8
Valido per i Corsi di Studio
LT
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso si propone di ricostruire l’evoluzione della storia del diritto pubblico dalla prima eta’
moderna fino al XX secolo. In particolare si evidenzieranno le caratteristiche
dell’assolutismo e del costituzionalismo liberale. Nell’ultima parte del corso si forniranno
alcuni spunti di analisi della storia costituzionale dell’Italia repubblicana.
Articolazione dell’Insegnamento
modulo unico
Programma
Nell’ambito del corso saranno trattati i seguenti temi:
Gli ordinamenti medievali – L’affermazione dell’assolutismo – Le dottrine dell’assolutismo –
Il costituzionalismo moderno – Le dottrine costituzionali inglesi – Il costituzionalismo
americano – Il costituzionalismo francese nel periodo rivoluzionario – Il costituzionalismo
Programmi Insegnamenti : Alvazzi del Frate P.
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Storia Comparata delle Istituzioni Politiche
nell’eta’ della Restaurazione – Caratteri della storia costituzionale italiana: dalla monarchia
costituzionale al regime fascista – La Costituente repubblicana – Storia costituzionale
dell’Italia repubblicana.
Tipologia Didattica
lezioni ed esercitazioni, studio delle fonti
Note
Informazioni si trovano nel sito:
http://www.corsistoriadiritto.weebly.com
Testi d’esame
PROGRAMMA DA 9 CFU
1) G.S. Pene Vidari, ““Elementi di Storia del diritto. L’età contemporanea”, Torino,
Giappichelli, 2010;
2) M. Fioravanti, “Appunti di storia delle costituzioni moderne”, Torino, Giappichelli, 1995;
3) P. Alvazzi del Frate, “Il costituzionalismo moderno. Appunti e fonti di storia del diritto
pubblico”, Torino, Giappichelli, 2007;
4) P. Alvazzi del Frate, “Appunti di storia degli ordinamenti giudiziari”, Roma, Aracne, 2009.
PROGRAMMA DA 8 CFU
1) G.S. Pene Vidari, ““Elementi di Storia del diritto. L’età contemporanea”, Torino,
Giappichelli, 2010;
2) P. Alvazzi del Frate, “Il costituzionalismo moderno. Appunti e fonti di storia del diritto
pubblico”, Torino, Giappichelli, 2007;
3) P. Alvazzi del Frate, “Appunti di storia degli ordinamenti giudiziari”, Roma, Aracne, 2009.
PROGRAMMA DA 4 CFU
1) P. Alvazzi del Frate, “Il costituzionalismo moderno. Appunti e fonti di storia del diritto
pubblico”, Torino, Giappichelli, 2007;
2) P. Alvazzi del Frate, “Appunti di storia degli ordinamenti giudiziari”, Roma, Aracne, 2009.
Studenti di GIURISPRUDENZA – Programma da 7 CFU
1) L. Paladin, “Per una storia costituzionale dell’Italia repubblicana”, Bologna, Il Mulino,
2004;
2) P. Alvazzi del Frate, “Il costituzionalismo moderno. Appunti e fonti di storia del diritto
pubblico”, Torino, Giappichelli, 2007;
3) A. Pace, “Potere costituente, rigidità costituzionale, autovincoli legislativi”, Padova,
Cedam, 2002 (escluse le Appendici)
Docente:P. Alvazzi del Frate
CFU: 3
valido per i Corsi di Studio: LM in RI
Il corso si propone di illustrare la genesi e lo sviluppo storico dello “Stato di diritto”,
basandosi sulla comparazione delle esperienze costituzionali inglese, americana e francese.
Tali sistemi istituzionali hanno profondamente influenzato il costituzionalismo italiano del
XIX secolo e la sua successiva evoluzione. Ci si soffermerà poi sui principali modelli
costituzionali nell’Italia repubblicana.
Prerequisiti: conoscenze di base di storia delle dottrine politiche, storia moderna e
contemporanea, diritto pubblico.
Testi d’esame
1) “Culture e modelli costituzionali dell’Italia repubblicana”, cura di Marco Fioravanti,
Cosenza, Pellegrini, 2008;
2) P. Alvazzi del Frate, “Il costituzionalismo moderno”, Torino, Giappichelli, 2007.
informazioni nel sito www.corsistoriadiritto.weebly.com
Programmi Insegnamenti : Alvazzi del Frate P.
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Programmi Insegnamenti : Consarelli B.
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PAGINE DEL DOCENTE
Consarelli B.
CERCA NEL SITO
Storia del Pensiero Politico moderno e contemporaneo
Storia delle Idee Politiche (Laurea Magistrale)
Docente B. Consarelli
A.A. 2010/11
cfu 8
Valido per i Corsi diStudio
LM in PP; LM in RI
Presentazione e Obiettivi Formativi
La disciplina ha come obiettivo l’individuazione e analisi delle linee di svilupo della riflessione teorica che
caratterizza il pensiero politico moderno e contemporaneo, a partire dal XVI secolo fino al dibattito attuale,
con particolare riferimento alle odierne metodologie connesse alla nascita ed all’evoluzione della nozione di
‘complessità’.
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso specialistico del nuovo ordinamento si articola in 2 moduli da 4 Crediti ciascuno.
Programma
Il primo modulo, a carattere generale, è dedicato alla ricostruzione del percorso della democrazia in Europa,
dall’Illuminismo alla ccontemporaneità, il secondo modulo, a carattere monografico, prende in analisi il
declinarsi del rapporto fra libertà ed uguaglianza, categorie fondamentali del pensiero politico.
MODULO I (4 crediti)
Salvo MASTELLONE, Storia della Democrazia in Europa. Dal XVIII al XX secolo, Utet, Torino, 2004, con
introduzione di Norberto Bobbio (fino a pagina 136 e da 264 a 307)
Lettura consigliata: Guido DE RUGGIERO, Storia del liberalismo europeo, Laterza, Bari, 2003 (introduzione e
parte seconda)
MODULO II (4 crediti)
Anna Maria BATTISTA, Studi su Tocqueville, Centro editoriale toscano, Firenze, 1989 (”La Democrazia in
America di Tocqueville. Problemi interpretativi”, pp. 21-64); per i non frequentanti anche il saggio A. M.
BATTISTA, “Tocqueville. Un tentativo di sintesi”, ivi, pp.192- 268.
Alexis de TOCQUEVILLE, La Democrazia in America (qualsiasi edizione purché integrale) capitoli obbligatoriTomo I, libro I, cap. III, IV; libro II, capp. III, IV, VI, VII, IX.Tomo II, libro II, capp. II, IV, X, XIV; libro III, cap. XVII, XIX, XX, XXI, XXII, XXIII; libro IV, capp. II, III,IV, V, VI, VIIulteriore materiale didattico di supporto verrà fornito nell’ambito dello svolgimento del corso.Tipologia Didattica: lezioni frontali (50 ore). Seminari ed esercitazioni di supporto didattico (12 ore)verranno organizzati nell’ambito dello svolgimento del corso ed il loro calendario sarà comunicato conspecifico avviso a parte.
Le lezioni si svolgeranno nei giorni di martedì, mercoledì e giovedi, (Aula 3D), dalle ore 18.00 alle ore 19.30
e avranno inizio martedi 12 ottobre 2010.
L’orario di ricevimento è giovedi dalle 14 alle 15 e 30
Gli studenti non frequentanti sono tenuti ad avere un colloquio, nel corso dell’anno e comunque
almeno 3 settimane prima dell’esame, con il docente, nell’orario di ricevimento previsto.
Gli studenti del corso specialistico del vecchio ordinamento ( da 6 crediti, Storia delle Idee
Politiche) possono presentare alle prossime sessioni d’esame il programma relativo, visionabile
nella sezione archivio sul sito.
Docente Continua…
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Programmi Insegnamenti : Consarelli B.
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Storia delle dottrine politiche (A-L)B. Consarelli
A.A.
2010/11
C.F.U.
8
Valido per i Corsi di Studio
Presentazione e Obiettivi Formativi
La disciplina si propone come momento di riflessione per delineare una ‘storia delle idee’,
intese come direttrici di forza in grado di orientare le trasformazioni sociali e determinare i
mutamenti politici. Nel corso del tempo gli studi di Storia delle dottrine politiche si sono
progressivamente spostati dall’indagine delle istituzioni alla società, dall’analisi dei sistemi e
della dimensione formale del potere, allo studio delle ideologie e delle mentalità. In
quest’ottica il corso si propone d’offrire strumenti analitici ed interpretativi finalizzati a far
acquisire agli studenti – oltre ad una preparazione di base, a carattere più generale, relativa
alla conoscenza della storia del pensiero politico nelle sue linee fondamentali – un metodo
di ricerca che, partendo dall’esame diretto dei testi e delle fonti documentarie, tenda, pur
nella specificità metodologica della materia, a correlarsi con le altre dimensioni del sapere,
di cui la dimensione politica può costituire il momento unificante.
Articolazione dell’Insegnamento
il corso triennale nuovo ordinamento (270) è articolato in 2 moduli da 4 crediti ciascuno.
Programma
Il primo modulo, a carattere generale, verte sulla nascita e lo sviluppo della Storia delle
dottrine politiche, a partire dal XVI secolo al XX secolo, il secondo modulo, a carattere
monografico, prende in esame il contrattualismo e il giusnaturalismo moderni, con
particolare riferimento alla teoria politica di Hobbes.
Modulo I da 4 crediti:
Gianluca BONAIUTI, Vittore COLLINA, Storia delle dottrine politiche, Le Monnier, Firenze,
2010 fino a pagina 220 . Il manuale va integrato con il Dizionario di politica, a cura di N.
BOBBIO, N. MATTEUCCI, G. PASQUINO, T.E.A., Milano (in particolare è obbligatorio lo
studio delle seguenti voci: Assolutismo, Contrattualismo, Costituzionalismo, Democrazia,
Dispotismo, Giusnaturalismo, Liberalismo, Politica, Rivoluzione, Sovranità, Stato moderno,
Totalitarismo).
Modulo II da 4 crediti
Norberto BOBBIO, Thomas Hobbes, Einaudi, Torino, 2004, fino a pagina 72 .
A scelta degli studenti uno dei due seguenti testi di Thomas HOBBES (in qualunque
edizione, purchè integrale): il De Cive o il Leviatano
Gli studenti del corso triennale vecchio ordinamento (509), articolato in 3 moduli di 3 crediti
ciascuno = 9 crediti (anno accademico 2008-2009) e gli studenti del corso triennale nuovo
ordinamento (270), articolato in 2 moduli da 4 crediti ciascuno =8 crediti ( anno 2009-
2010) e gli studenti dell corso di laurea di scienze politiche per il governo e
l’amministrazione, articolato in 2 moduli da 4 crediti e in un modulo da 2 crediti= 10 crediti
(anno accademico 2009-10) possono presentare alle prossime sessioni d’esame il
programma relativo a tali anni accademici, visionabile nella sezione archivio del sito.
Tipologia didattica: lezioni frontali. Seminari ed esercitazioni di supporto didattico verranno
organizzate nell’ambito dello svolgimento del corso ed il loro calendario sarà comunicato
con specifico avviso a parte.
collegamento con altri insegnamenti: Storia Moderna, Sociologia, Storia del Pensiero Politico
Programmi Insegnamenti : Consarelli B.
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Storia del pensiero politico moderno V.O.
Storia del Pensiero Politico Europeo
europeo, Storia dell’Europa.
Le lezioni si svolgeranno nei giorni di martedì, mercoledì e giovedi dalle ore 16.15 alle ore
17.45 (Aula 1B) ed avranno inizio martedi 12 ottobre 2010.
L’orario di ricevimento è il giovedi dalle 14.00 alle 15.30.
I non frequentanti dovranno necessariamente avere un colloquio orientativo con il
docente almeno 3 settimane prima della data dell’esame.
Ulteriore materiale didattico di supporto verrà fornito nell’ambito dello
svolgimento del corso.
Continua…
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Programmi Insegnamenti : E. Santini
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/esantini/?cat=22[17/10/2011 13.12.54]
PAGINE DEL DOCENTE
E. Santini
CERCA NEL SITO
insegnamentoSISTEMI ESPERTI PER LE EMERGENZE UMANITARIE
docente: arch. Emanuele Santini
A.A. 2010/11
C.F.U. : 8 (D.M. 270/04)
Articolazione dell’Insegnamento:
Il corso è diviso in due moduli: il primo prende in esame il mondo delle emergenze
umanitarie, il secondo le tecnologie informatiche per la pianificazione delle emergenze.
Presentazione e obiettivi formativi:
Il corso è rivolto principalmente agli studenti del corso di laurea “Scienze politiche per la
cooperazione e lo sviluppo” della facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi
Roma Tre.
Il corso si propone di fornire agli studenti una visione ragionata del rapporto tra territorio
ed emergenze umanitarie offrendo al contempo una analisi aggiornata dei sistemi
informativi demandati alla pianificazione di tale rapporto. Le crisi umanitarie, strutturali o
congiunturali, sono spesso provocate dalla rottura dell’equilibrio dinamico fra popolazione
ambiente e risorse e riguardano molte regioni del pianeta. Il corso si propone di definire il
concetto di emergenza umanitaria ed illustrare da un lato le cause e le caratteristiche delle
possibili emergenze, in specie nel Sud del Mondo, dall’altro le strategie di pianificazione a
cui si attengono gli organismi internazionali deputati ad intervenire. Grazie alla diffusione su
larga scala dell’informatica è possibile oggi, nel contesto delle strategie di pianificazione,
utilizzare strumenti che, attraverso l’analisi e l’elaborazione di una notevole massa di
informazioni in tempi limitati, consentono di adottare soluzioni razionali, controllate, ottimali
e coordinate. Poiché le emergenze umanitarie sono anche strettamente legate ad un
insieme complesso di dati geografici e geomorfologici del territorio, nel corso vengono
esposti i criteri per la rappresentazione digitale del territorio e la formazione delle banche
dati geografiche.
Particolare attenzione viene dedicata al ruolo che i sistemi informatici esperti assumono nel
processo decisionale e gestionale, e fra essi il Sistema Informativo Geografico (GIS) che,
introdotto per lo studio e la pianificazione del territorio, si è rivelato largamente
compatibile anche con le applicazioni nel campo delle emergenze. L’obiettivo peculiare è di
consentire allo studente, dopo l’analisi degli aspetti tecnici e socioculturali che
caratterizzano una emergenza, di acquisire le conoscenze di base delle tecnologie
informatiche evolute utilizzate per la pianificazione e la gestione delle crisi.
Programma del corso:
MODULO I
Parte Prima: Popolazione e ambiente - rapporti tra popolazione, ambiente e risorse |
crescita demografica | risorse idriche e diritto di accesso all’acqua | effetti del degrado
ambientale ed alimentazione.
Parte Seconda: Dimensioni della Povertà - povertà ed emergenze | geografia della
sottonutrizione | Aids e nuove definizioni di povertà.
Parte Terza: Le emergenze complesse: pianificazione globale e criteri di intervento -
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Programmi Insegnamenti : E. Santini
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emergenza: definizioni e cause | introduzione alla pianificazione dell’emergenza umanitaria |
criteri generali di pianificazione delle emergenze | l’emergenza nelle operazioni di sviluppo |
connessioni tra emergenza e sviluppo.
Parte Quarta: La Protezione Civile - storia e generalità | L’organizzazione |
programmazione e pianificazione della crisi.
MODULO II
Parte Quinta: Archiviazione dati - informatica ed archiviazione | Data-Base | DBMS |
Modello Relazionale | Diagramma E-R | Progettazione di un DB
Parte Sesta: Rappresentazione e Digitalizzazione del Territorio - rapporto tra emergenze e
territorio | cartografia convenzionale | cartografia numerica | acquisizione dei dati |
integrazione e struttura dei dati | DBgeo.
Parte Settima: Sistemi Informativi Geografici - Sistema Esperto | il GIS | componenti del
GIS | strutture e formati dei dati geografici | funzionalità del GIS | il GIS nelle emergenze.
Parte Ottava: Applicazioni GIS - le aree di lavoro dei GIS | informazione distribuita |
piattaforme GIS
METODI DIDATTICI
Il corso è sviluppato secondo una doppia modalità: lezioni frontali tradizionali affiancate da
numerose ESERCITAZIONI sui temi trattati, le quali costituiranno materia d’esame. Durante
le lezioni e le esercitazioni verranno mostrate cartografie e materiale grafico desunto da
casi concreti, materiale che lo studente dovrà considerare parte integrante e sostanziale del
testo per la preparazione dell’esame.
TESTI CONSIGLIATI
Per la preparazione dell’esame sono necessarie le nuove Dispense del corso disponibili dal
mese di aprile 2011. Le modalità di reperimento delle stesse verranno tempestivamente
comunicate nella pagina “materiali didattici” (vedi menù in alto a destra).
Testo facoltativo per l’approfondimento del secondo modulo: Giovanni Biallo “Introduzione
ai Sistemi Informativi Geografici”, editore MondoGIS srl, Roma 2005.
Copyright © 2011 E. Santini • thanks faraday
Programmi Insegnamenti : Maruotti A.
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PAGINE DEL DOCENTE
Maruotti A.
CERCA NEL SITO
Statistica
Docente: Antonello Maruotti
Esercitazioni: Andrea Pierini
DATE E LUOGHI:
lezioni ed esercitazioni si svolgono nel periodo 1.3.2011-31.5.2011
CDL IN SCIENZE POLITICHE PER IL GOVERNO E L’AMMINISTRAZIONE – CDL INSCIENZE POLITICHE PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
lezioni: LUN-MAR-MER 8:30 – 10:00 AULA MAGNAesercitazioni: VEN – 12-13:30 AULA MAGNA
STRUTTURA DEL CORSO:
MODULO I: STATISTICA DESCRITTIVA (3 CFU)MODULO II: PROBABILITA’ E INFERENZA STATISTICA (5 CFU)
MODALITA’ PER L’ACQUISIZIONE DI CREDITI
8 CFU – E’ necessario superare con una votazione non inferiore a 18/30 un esame scritto divisoin due parti: la prima relativa al programma del I modulo e la seconda relativa al programma delsecondo modulo. E’ possibile sostenere tale esame durante un qualsiasi appello delle sessioniestive, autunnali e invernali. L’esame scritto può tuttavia essere sostenuto una sola volta perogni sessione di esami. Durante il corso, sarà possibile sostenere due prove scritte (esoneri),relative ai contenuti di I e II modulo rispettivamente. Per sostenere il secondo esonero ènecessario aver superato (con votazione non inferiore a 18/30) il primo. Un colloquio oralerelativo ai contenuti teorico-metodologici del corso è facoltativo, può essere sostenuto solo inseguito al superamento dell’esame scritto.I MODULO: STATISTICA DESCRITTIVA (3 cfu)
Lezione 1.1. La matrice unità-varabili. Classificazione delle variabili statistiche.
Lezione 1.2. Distribuzioni di frequenze assolute, relative e percentuali. Entropia.
Lezione 1.3. Entropia relativa. Diagrammi a barre. Istogrammi.
Esercitazioni 1.1. Distribuzioni di frequenza e loro rappresentazioni grafiche. Entropia.
Lezione 1.4. Funzione di ripartizione e quantili per distribuzioni unitarie. Frequenze cumulate equantili per distribuzioni di frequenza.
Lezione 1.5. Calcolo dei quantili nel caso di variabili continue suddivise in classi. Diagrammi ascatola. Distribuzioni di frequenze bivariate. Distribuzioni marginali e condizionate.Indipendenza.
Lezione 1.6. Massima connessione. Indice Chi Quadrato.
Esercitazioni 1.2. Funzione di ripartizione e quantili; connessione e indice Chi Quadrato.
Lezione 1.7. Media per distribuzioni unitarie e di frequenza. Varianza per distribuzioni unitarie edi frequenza. Disuguaglianza di Benjamin-Cebicev.
Lezione 1.8. Media e varianza di trasformazioni lineari. Media e varianza per varibili
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CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Programmi Insegnamenti : Maruotti A.
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quantitative suddivise in classi. Media totale come media di medie condizionate.
Lezione 1.9. Decomposizione della varianza in distribuzioni bivariate. Varianza between ewithin. Rapporto di correlazione Eta Quadro.
Esercitazioni 1.3. Analisi della varianza, rapporto di correlazione.
Lezione 1.10. Diagrammi a dipersione. Covarianza e indice di correlazione lineare di Bravais-Pearson. Retta dei minimi quadrati. Proiezione.
Lezione 1.11. Bontà di adattamento della retta dei minimi quadrati.
Lezione 1.12. Rette di regressione nel caso di distribuzione di frequenze. Relazione tra rapportoe indice di correlazione.
Esercitazioni 1.4. Correlazione e rette dei minimi quadrati.
Lezione 1.13. Esercitazioni riepilogative del I modulo.
II MODULO: PROBABILITA’ E INFERENZA STATISTICA (5 cfu)
Lezione 2.1. Richiami di algebra degli insiemi: unione, intersezione, complementazione,differenza, leggi di De Morgan. Richiami di calcolo combinatorio: permutazioni, disposizioni,combinazioni.
Lezione 2.2. Assiomi del calcolo delle probabilità. Teoremi elementari del calcolo delleprobabilità: probabilità del complemento di un evento, della differenza di eventi, dell’unione dieventi.
Lezione 2.3. Eventi necessari, incompatibili ed equiprobabili. Esempi. Campionamento conripetizione. Probabilità condizionata. Indipendenza.
Lezione 2.4. Campionamento senza ripetizione. Teorema di Bayes e applicazioni.
Esercitazioni 2.1: probabilita’ elementare, teorema di Bayes
Lezione 2.5. Variabili aleatorie discrete con supporto finito e loro distribuzione. Valore atteso evarianza di una variabile aleatoria. La distribuzione bernoulliana.
Lezione 2.6. La distribuzione binomiale. La distribuzione ipergeometrica.
Lezione 2.7. Variabili aleatorie discrete con supporto infinito. La distribuzione geometrica. Ladistribuzione di Poisson.
Esercitazioni 2.2 Le variabili aleatorie discrete. Distribuzioni binomiale, geometrica,ipergeometrica e di Poisson.
Lezione 2.8. Approssimazione normale delle probabilità binomiali. Legge dei grandi numeri.
Lezione 2.9. Distribuzione normale.
Esercitazioni 2.3. Variabile aleatoria normale.
Lezione 2.10. Intervalli di confidenza per la media: il caso della varianza nota.
Lezione 2.11. Intervalli di confidenza per la media: il caso della varianza incognita.Distribuzione t di Student. Intervalli di confidenza per la differenza tra medie. Numerositàcampionaria ottimale.
Esercitazioni 2.4. Intervalli di confidenza per medie.
Lezione 2.12. Intervalli di confidenza per proporzioni e per la differenza tra proporzioni.Numerosità ottimale.
Lezione 2.13. Intervalli di confidenza per i coefficienti di regressione e per la previsione.
Esercitazioni 2.5. Intervalli di confidenza per proporzioni.
Esercitazioni 2.6. Intervalli di confidenza per la regressione.
ALTRE INFORMAZIONI
Programmi Insegnamenti : Maruotti A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/amaruotti/?cat=22[17/10/2011 12.59.02]
La frequenza assidua di lezioni ed esercitazioni è determinante per la comprensione del corso; èpreferibile lo studio in piccoli gruppi di studenti rispetto allo studio individuale.Testi consigliati: S.Borra, A. Di Ciaccio (2008), Statistica: metodologie per le scienzeeconomiche e sociali, McGrawHill. D. Piccolo (2000), Statistica, Il Mulino.
Copyright © 2011 Maruotti A. • thanks faraday
Relazioni internazionali (corso avanzato) : Pisciotta B.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bpisciotta/?p=10[17/10/2011 13.11.25]
PAGINE DEL DOCENTE
Pisciotta B.
CERCA NEL SITO
Relazioni internazionali (corso avanzato)A.A. 2010/11
POLITICA INTERNAZIONALE (8 CFU)
Docente: Prof. Barbara Pisciotta
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso vuole fornire agli studenti i necessari approfondimenti di alcuni concetti basilari
della politica internazionale con il preciso intento di favorire un atteggiamento critico verso
le problematiche fondamentali dell’ordine mondiale attuale. In particolare, il corso si
propone di spiegare l’evoluzione del sistema internazionale dopo il 1989 mediante un’analisi
empirica fondata sull’individuazione dei principali fattori internazionali (distribuzione del
potere all’interno del sistema; grado di tensione internazionale; alleanze militari;
interdipendenza economica) che influenzano le relazioni tra gli Stati. Le conoscenze
acquisiste possono offrire sbocchi professionali nella carriera diplomatica, nelle
organizzazioni internazionali, nel pubblico impiego e nella ricerca.
Articolazione dell’Insegnamento
L’insegnamento prevede essenzialmente lezioni frontali.
Programma
La prima parte prevede l’illustrazione dei principali paradigmi interpretativi relativi al
concetto di guerra con particolare riferimento alle opere di Clausewitz, Schmitt e Aron.
Successivamente verranno discusse le regole dirette a prescrivere chi e in presenza di quali
condizioni può legittimamente fare ricorso alla violenza internazionale, con l’intento di
ripercorrere l’evoluzione che queste stesse regole hanno subìto nel tempo, fino a mettere in
crisi il “monopolio della guerra” storicamente riservato agli Stati nazionali.
La seconda parte analizza la successione degli ordini mondiali dalla pace di Westfalia
all’attentato dell’11 settembre e si sofferma sui conflitti che caratterizzano l’attuale
panorama internazionale seguendo il modello dello “scontro delle civiltà” proposto da
Samuel P. Huntington.
Collegamenti con altri Insegnamenti
Conoscenza generale delle materie politologiche e delle principali teorie delle relazioni
internazionali.
Testi Consigliati (8 cfu)
A. Colombo, La guerra ineguale. Pace e violenza nel tramonto della società internazionale,
Il Mulino, Bologna 2006.
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Relazioni internazionali (corso avanzato) : Pisciotta B.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bpisciotta/?p=10[17/10/2011 13.11.25]
S.P. Huntington, Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale, Garzanti, Milano 2000
(ultima edizione).
Vecchio programma (Relazioni Internazionali corso avanzato, 6 cfu)
Primo modulo:
A. Colombo, La guerra ineguale. Pace e violenza nel tramonto della società internazionale,
Il Mulino, Bologna 2006.
Secondo modulo:
F. Andreatta, Alla ricerca dell’ordine mondiale. L’Occidente di fronte alla guerra, Il Mulino,
Bologna 2004.
C. Schmitt, Il concetto discriminatorio di guerra, Laterza, Bari 2008.
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Relazioni internazionali : Pisciotta B.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bpisciotta/?p=12[17/10/2011 13.11.19]
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Pisciotta B.
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Relazioni internazionaliDocente Barbara Pisciotta
A.A. 2010/2011
Valido per i Corsi di Studio Scienze Politiche
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza della politica internazionale su basi
rigorosamente scientifiche allo scopo di stimolare la maturazione di una certa
consapevolezza metodologica e l’approfondimento delle teorie fondamentali delle Relazioni
Internazionali quali strumenti indispensabili per capire il funzionamento del sistema
internazionale e le interazioni tra i vari soggetti (Stati, organizzazioni internazionali, ong,
multinazionali, istituzioni, individui) che lo compongono. Tale bagaglio concettuale può
offrire sbocchi professionali nel campo delle organizzazioni internazionali, delle carriere
istituzionali, del pubblico impiego e della ricerca a vari livelli.
Articolazione dell’Insegnamento
L’insegnamento prevede essenzialmente lezioni frontali ed è articolato in tre moduli,
ciascuno di 3 CFU.
Programma
Il corso ha per oggetto l’illustrazione dei principali problemi e teorie affrontati dalle
Relazioni Internazionali ed è suddiviso in due parti. La parte generale (primo modulo) si
sofferma sui criteri metodologici delle scienze sociali e analizza i concetti basilari della
disciplina: la politica, il sistema internazionale, i rapporti tra politica interna e politica
internazionale, i fondamenti teorici delle Relazioni Internazionali (realismo e
istituzionalismo), il comportamento degli Stati nell’arena internazionale, la distribuzione del
potere all’interno del sistema internazionale, i livelli di analisi (approccio
riduzionista/approccio sistemico) proposti dalle varie teorie internazionaliste.
La parte speciale (secondo modulo e terzo modulo) affronta direttamente lo studio dei
fenomeni politici internazionali, quali la guerra, la gestione delle crisi, i mutamenti del
sistema internazionale, l’evoluzione dell’ordine mondiale, la formazione dei regimi
internazionali, le opportunità e i vincoli posti alla cooperazione internazionale, il ruolo delle
organizzazioni sovranazionali nel favorire la diffusione della democrazia a livello globale.
Tipologia Didattica
Collegamenti con altri Insegnamenti
Si consiglia di dare l’esame di Relazioni Internazionali dopo aver sostenuto Scienza Politica.
Testi Consigliati
PROGRAMMA DA 9 CFU
Primo modulo:
F. Andreatta et al., Relazioni internazionali, Bologna, Il Mulino, 2007.
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Relazioni internazionali : Pisciotta B.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bpisciotta/?p=12[17/10/2011 13.11.19]
Secondo modulo:
M. Cesa (a cura di), Le relazioni internazionali, Bologna, Il Mulino, 2004 (capp.I-VIII);
Terzo modulo:
M. Cesa (a cura di), Le relazioni internazionali, Bologna, Il Mulino, 2004 (capp.IX-XIII,
escluso il XII).
PROGRAMMA DA 8 CFU
F. Andreatta et al., Relazioni internazionali, Bologna, Il Mulino, 2007.
M. Cesa (a cura di), Le relazioni internazionali, Bologna, Il Mulino, 2004 (esclusi i capp. XII
e XIII).
PROGRAMMA DA 10 CFU
Per il conseguimento di 10 cfu è previsto un seminario di 2 cfu in aggiunta al programma di
8 cfu riportato sopra. Nel corso delle lezioni il docente comunicherà il tema e le modalità di
svolgimento del seminario.
Gli studenti che per motivi di lavoro non potranno frequentare tale seminario dovranno
integrare il programma con i rimanenti capitoli (XII e XIII) del libro di Cesa.
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Scienza dell’amministrazione – 4 cfu : Chiarini R.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rchiarini/?p=53[17/10/2011 12.34.54]
PAGINE DEL DOCENTE
Chiarini R.
CERCA NEL SITO
Scienza dell’amministrazione – 4 cfuDOCENTE: Rosalba Chiarini
ANNO ACCADEMICO: 2011-2012
C.F.U. 4
LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE POLITICHE PER IL GOVERNO E
L’AMMINISTRAZIONE (DM 270/2004)
PRESENTAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso, da 4 cfu, intende fornire alcuni strumenti concettuali e gli elementi conoscitivi
fondamentali per analizzare e interpretare il comportamento delle amministrazioni
pubbliche. L’illustrazione della natura e delle caratteristiche della disciplina si coniuga con la
presentazione e l’analisi dei concetti e dei dati empirici provenienti dalle ricerche
politologiche, ma anche sociologiche, economiche e giuridiche, sopra le pubbliche
amministrazioni. La costruzione di una conoscenza di base è condotta attraverso alcuni
concetti principali, spiegati nella loro definizione teorica e poi esplicitati attraverso concetti
affini ed elementi di descrizione, esemplificazione e comparazione. L’obiettivo è fornire
descrizioni, interpretazioni e generalizzazioni dei fenomeni amministrativi.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso da 4 cfu (esame a scelta) ha per oggetto l’illustrazione e l’analisi di alcuni concetti
chiave per la comprensione del comportamento amministrativo e di un tema cruciale della
disciplina. Tra i concetti: 1) funzione amministrativa; 2) strutture amministrative; 3)
processi amministrativi. Ogni concetto è analizzato nelle sue implicazioni analitiche e nelle
proprietà dell’utilizzo di quel concetto per descrivere e comprendere la realtà
amministrativa. Poi si prendono in esame i concetti secondari, si introducono classificazioni
e tipologie, ma anche esempi, citazioni e riferimenti a casi di studio rilevanti insieme ad
elementi descrittivi provenienti dalla comparazione e dalle ricerche sulle amministrazioni.
Quale tema cruciale è esaminato il rapporto tra ruoli politici e ruoli amministrativi.
TESTI CONSIGLIATI
A. LIPPI e M. MORISI, Scienza dell’amministrazione, Il Mulino, Bologna, 2005: capp. 1-2-3-
4.
MODALITA’ D’ESAME
E’ previsto un esame orale sui quattro capitoli.
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 Chiarini R. • thanks faraday
Scienza dell’amministrazione (corso avanzato) (D.M. n. 509/1999) : Chiarini R.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rchiarini/?p=9[17/10/2011 12.35.26]
PAGINE DEL DOCENTE
Chiarini R.
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Scienza dell’amministrazione (corso avanzato) (D.M. n.509/1999)DOCENTE: Rosalba Chiarini
ANNO ACCADEMICO: 2009-2010
C.F.U. 3
LAUREA MAGISTRALE IN POLITICHE PUBBLICHE
PRESENTAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso di livello avanzato intende fornire un percorso di approfondimento degli strumenti
concettuali e metodologici per analizzare e interpretare il comportamento delle
organizzazioni, in particolare di quelle amministrazioni che operano nel settore pubblico.
L’obiettivo principale è quello di offrire un’introduzione al mondo delle organizzazioni e ad
alcune dimensioni rilevanti dell’azione amministrativa.
PROGRAMMA DEL CORSO
Nell’ambito di un settore di ricerca ricchissimo di risultati empirici, approcci, teorie e metodi,
questo corso sceglie di ricostruire le origini degli studi organizzativi – tradizione europea e
tradizione statunitense – e di individuare le principali linee di fuga e di allontanamento dai
principi della scuola classica delle organizzazioni. Da un lato la ricostruzione degli sviluppi
critici post-weberiani e, dall’altro lato, la conoscenza delle teorie dell’azione, che si
sviluppano negli Usa a partire dalla critica dei principi tayloristi, consentono di approfondire
alcuni temi e problemi delle organizzazioni. Più precisamente, il corso si articola nei
seguenti passaggi: a) illustrazione degli approcci classici allo studio delle organizzazioni; b)
presentazione degli approcci critici post-weberiani e post-tayloristi; c) approfondimento di
alcuni temi del fenomeno organizzativo, quali la struttura, i processi, la cultura, l’ambiente,
il cambiamento organizzativo.
TESTI CONSIGLIATI
M. FERRANTE e S. ZAN, Il fenomeno organizzativo, NIS, Roma, 1996: capp. 1-2-3-5-6.
Agli studenti non frequentanti si chiede di aggiungere al programma sopra illustrato la
lettura dell’articolo di R. CHIARINI, Le ragioni di un cambiamento: la riforma dell’impiego
pubblico in Italia, in “Rivista italiana di scienza politica”, 2/2005.
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
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Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 Chiarini R. • thanks faraday
Scienza dell’amministrazione (D.M. 270/2004) : Chiarini R.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rchiarini/?p=26[17/10/2011 12.35.14]
PAGINE DEL DOCENTE
Chiarini R.
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Scienza dell’amministrazione (D.M. 270/2004)
DOCENTE: Rosalba Chiarini
ANNO ACCADEMICO: 2011-2012
C.F.U. 8
LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE POLITICHE PER IL GOVERNO E
L’AMMINISTRAZIONE (DM 270/2004)
PRESENTAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso intende fornire gli strumenti concettuali e gli elementi conoscitivi fondamentali per
analizzare e interpretare il comportamento delle amministrazioni pubbliche. L’illustrazione
della natura e delle caratteristiche della disciplina si coniuga con la presentazione e l’analisi
dei concetti e dei dati empirici provenienti dalle ricerche politologiche, ma anche
sociologiche, economiche e giuridiche, sopra le pubbliche amministrazioni. La costruzione di
una conoscenza di base è condotta attraverso alcuni concetti principali, spiegati nella loro
definizione teorica e poi esplicitati attraverso concetti affini ed elementi di descrizione,
esemplificazione e comparazione. L’obiettivo è fornire descrizioni, interpretazioni e
generalizzazioni dei fenomeni amministrativi.
PROGRAMMA DEL CORSO
La prima parte del corso (parte manualistica) ha per oggetto l’illustrazione e l’analisi di
alcuni concetti chiave per la comprensione del comportamento amministrativo e di alcuni
temi cruciali della disciplina. Tra i concetti: 1) funzione amministrativa; 2) strutture
amministrative; 3) processi amministrativi. Ogni concetto è analizzato nelle sue implicazioni
analitiche e nelle proprietà dell’utilizzo di quel concetto per descrivere e comprendere la
realtà amministrativa. Poi si prendono in esame i concetti secondari, si introducono
classificazioni e tipologie, ma anche esempi, citazioni e riferimenti a casi di studio rilevanti
insieme ad elementi descrittivi provenienti dalla comparazione e dalle ricerche sulle
amministrazioni. Fra i temi cruciali: 1) il rapporto tra ruoli politici e ruoli amministrativi; 2)
la cultura amministrativa; 3) la gestione burocratica e la gestione strategica; 4) il controllo
e la valutazione. Da una prospettiva politologica, la riflessione sull’amministrazione si pone
come riflessione intorno al rapporto tra potere politico e prodotti dell’azione amministrativa
ed in particolare affronta il problema del ruolo che le istituzioni amministrative svolgono nel
rapporto tra meccanismi e strutture della rappresentanza politica e risultati dell’azione
pubblica. La seconda parte del corso (la pubblica amministrazione in Italia) è dedicata più
specificatamente all’esame del settore pubblico italiano e alle sue più recenti trasformazioni.
TESTI CONSIGLIATI
A. LIPPI e M. MORISI, Scienza dell’amministrazione, Il Mulino, Bologna, 2005: tutto tranne
il cap. 8.
CAPANO G. e E. GUALMINI (a cura di), La pubblica amministrazione in Italia, Il Mulino,
Bologna, 2011: cap. 1, al quale vanno aggiunti due capitoli a scelta fra quelli contenuti nel
PAGINE DISPONIBILI
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Programmi Insegnamenti
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Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Scienza dell’amministrazione (D.M. 270/2004) : Chiarini R.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rchiarini/?p=26[17/10/2011 12.35.14]
volume.
Agli studenti non frequentanti si chiede di aggiungere al programma sopra illustrato la
lettura dell’articolo di R. CHIARINI, Le ragioni di un cambiamento: la riforma dell’impiego
pubblico in Italia, in “Rivista italiana di scienza politica”, 2/2005.
MODALITA’ D’ESAME
Per gli studenti frequentanti sono previste due prove scritte di esonero (parte manualistica)
e una prova orale (parte dedicata alla pubblica amministrazione italiana).
Per i non frequentanti è previsto un esame orale sul programma.
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Scienza dell’amministrazione (D.M. n. 509/1999) : Chiarini R.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rchiarini/?p=7[17/10/2011 12.35.36]
PAGINE DEL DOCENTE
Chiarini R.
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Scienza dell’amministrazione (D.M. n. 509/1999)DOCENTE: Rosalba Chiarini
ANNO ACCADEMICO: 2009-2010
C.F.U. 9
LAUREA TRIENNALE IN PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
PRESENTAZIONE E OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso intende fornire gli strumenti concettuali e gli elementi conoscitivi fondamentali per
analizzare e interpretare il comportamento delle amministrazioni pubbliche. L’illustrazione
della natura e delle caratteristiche della disciplina si coniuga con la presentazione e l’analisi
dei concetti e dei dati empirici provenienti dalle ricerche politologiche, ma anche
sociologiche, economiche e giuridiche, sopra le pubbliche amministrazioni. La costruzione di
una conoscenza di base è condotta attraverso alcuni concetti principali, spiegati nella loro
definizione teorica e poi esplicitati attraverso concetti affini ed elementi di descrizione,
esemplificazione e comparazione. L’obiettivo è fornire descrizioni, interpretazioni e
generalizzazioni dei fenomeni amministrativi.
ARTICOLAZIONE DEL CORSO
Il corso si articola in tre moduli. Ogni modulo conferisce 3 crediti.
PROGRAMMA DEL CORSO
I MODULO. Il modulo ha per oggetto l’illustrazione e l’analisi di alcuni concetti chiave per la
comprensione del comportamento amministrativo. Essi sono: 1) funzione amministrativa; 2)
strutture amministrative; 3) processi amministrativi. Ogni concetto è analizzato nelle sue
implicazioni analitiche e nelle proprietà dell’utilizzo di quel concetto per descrivere e
comprendere la realtà amministrativa. Poi si prendono in esame i concetti secondari, si
introducono classificazioni e tipologie, ma anche esempi, citazioni e riferimenti a casi di
studio rilevanti insieme ad elementi descrittivi provenienti dalla comparazione e dalle
ricerche sulle amministrazioni.
II MODULO. Il secondo modulo è dedicato ad affrontare alcuni temi cruciali della Scienza
dell’amministrazione. Essi sono: 1) il rapporto tra ruoli politici e ruoli amministrativi; 2) la
cultura amministrativa; 3) la gestione burocratica e la gestione strategica; 4) il controllo e
la valutazione. Da una prospettiva politologica, la riflessione sull’amministrazione si pone
come riflessione intorno al rapporto tra potere politico e prodotti dell’azione amministrativa
ed in particolare affronta il problema del ruolo che le istituzioni amministrative svolgono nel
rapporto tra meccanismi e strutture della rappresentanza politica e risultati dell’azione
pubblica.
III MODULO. Il terzo modulo è dedicato più specificatamente all’esame del settore pubblico
italiano e alle sue più recenti trasformazioni. Attenzione particolare è dedicata al tema della
regolazione.
PAGINE DISPONIBILI
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Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Scienza dell’amministrazione (D.M. n. 509/1999) : Chiarini R.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rchiarini/?p=7[17/10/2011 12.35.36]
TESTI CONSIGLIATI
I modulo
A. LIPPI e M. MORISI, Scienza dell’amministrazione, Il Mulino, Bologna, 2005: capp. 1-2-3.
II modulo
A. LIPPI e M. MORISI, Scienza dell’amministrazione, Il Mulino, Bologna, 2005: capp. 4-5-6-
7.
III modulo
- LIPPI A. e M. MORISI, Scienza dell’amministrazione, Il Mulino, Bologna, 2005: cap. 8.
- CAPANO G. e E. GUALMINI (a cura di), La pubblica amministrazione in Italia, Il Mulino,
Bologna, 2006: cap. 1, al quale vanno aggiunti due capitoli a scelta fra quelli contenuti nel
volume.
Agli studenti non frequentanti si chiede di aggiungere al programma sopra illustrato la
lettura dell’articolo di R. CHIARINI, Le ragioni di un cambiamento: la riforma dell’impiego
pubblico in Italia, in “Rivista italiana di scienza politica”, 2/2005.
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Scienza delle finanze (10 CF) : Trupiano G.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gtrupiano/?p=17[17/10/2011 13.16.04]
PAGINE DEL DOCENTE
Trupiano G.
CERCA NEL SITO
Scienza delle finanze (10 CF)
Programma di
SCIENZA DELLE FINANZE (10 CF)
Anno accademico 2010-2011
Prof. Gaetana TRUPIANO
Periodo didattico I semestre
Orario delle lezioni: Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì 12,00-13,30
Valutazione esame: Esami orali (Esame scritto opzionale)
C.F.U.: 10 (L’esame deve essere sostenuto per 10 crediti complessivi)
Articolazione dell’insegnamento: Il corso si propone di introdurre lo studente alle
principali tematiche attinenti la Scienza delle Finanze.
Sono analizzate le ragioni dell’intervento pubblico nell’economia. Nella prima parte del
corso, dopo aver illustrato l’oggetto e la metodologia dell’analisi economica della finanza
pubblica, sono esaminate le giustificazioni economiche alla base dell’intervento pubblico nel
sistema economico, avanzate in letteratura, presentando sia le impostazioni teoriche che gli
obiettivi e gli strumenti attuativi dell’intervento pubblico ed i loro effetti. Sono analizzate,
quindi, le teorie normative delle scelte sociali e le modalità di formazione e realizzazione
delle decisioni pubbliche. Infine, è approfondita l’analisi della formazione delle decisioni di
finanza pubblica e, quindi, è trattata la formazione delle politiche di bilancio, con particolare
attenzione al caso italiano.
Viene, quindi, studiata l’attività finanziaria dello Stato ed il sistema tributario: funzioni,
requisiti e struttura di un sistema tributario e in particolare quello Italiano. Vengono
illustrati i principi giuridici e gli effetti microeconomici dei tributi, con particolare riferimento
all’analisi dell’incidenza delle imposte e ai criteri distributivi del carico fiscale. Sono
analizzati, poi, gli effetti della distribuzione verticale delle competenze fiscali, attraverso lo
studio delle più rilevanti teorie economiche del decentramento per poi valutarne gli effetti e
le applicazioni empiriche. Infine, viene studiato il sistema tributario italiano, e le principali
imposte alla luce delle più recenti riforme.
Infine, in un apposito seminario di 16 ore per due crediti, svolto dalla dott.ssa Monica
Auteri, è affrontato il tema dello sviluppo umano, come obiettivo dell’intervento pubblico in
Italia. L’Italia non dispone di uno strumento generalizzato di sostegno al reddito per i
cittadini in condizione di disagio economico e in questo si differenzia da molti paesi europei.
Si analizzeranno i programmi di previdenza e assistenza sociale in Italia ed in particolare si
costruirà quindi il passaggio dalla sperimentazione del RMI (Reddito Minimo di Inserimento)
alla proposta del RUI (Reddito di Ultima Istanza), prima di procedere alla analisi
dell’incidenza della povertà assoluta, e alla quantificazione dei costi di un’ipotesi di
intervento. Infine si approfondirà il tema della tassazione del reddito familiare.
Testi consigliati:
BISES B., (2005), Lezioni di scienza delle finanze, Parte I. L’intervento pubblico nel sistema
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Esami ed esoneri
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Scienza delle finanze (10 CF) : Trupiano G.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gtrupiano/?p=17[17/10/2011 13.16.04]
economico, (Capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, , Giappichelli, Torino.
BISES B., (2005), Lezioni di scienza delle finanze, Parte II. Il sistema tributario, (Capitoli
1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 ), Giappichelli, Torino.
John Cullis and Philip Jones, Public Finance and Public Choice: Analytical Perspectives,
ISBN13: 9780199234783- ISBN10: 0199234787, Capitolo 9
Alcuni capitoli dei rapporti ISAE scaricabili direttamente dal sito ISAE e cliccando sul
seguente link materiale didattico
Copyright © 2011 Trupiano G. • thanks faraday
Scienza Politica (A-L) : Grilli di Cortona P.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/pgrilli/?p=12[17/10/2011 12.55.48]
PAGINE DEL DOCENTE
Grilli di Cortona P.
CERCA NEL SITO
Scienza Politica (A-L)
Docente: Prof. Pietro Grilli di Cortona
A.A. 2010/11
C.F.U. 8
Presentazione e obiettivi formativi
La politica include tutte quelle attività che riguardano l’acquisizione,l’organizzazione, la distribuzione e l’esercizio del potere nell’ambito di uno Stato,ovvero fra gli Stati. Il potere è politico quando le sue decisioni possono essere fattevalere nei riguardi di ciascun componente di una collettività, anche con il ricorso allaforza. Fin dall’antichità, quindi, la riflessione sulla politica si impone come lo studiodel potere e la ricerca della miglior forma di governo: acquisizione, utilizzazione,concentrazione/distribuzione, legittimità del potere sono i grandi temi sui quali sisofferma l’interesse degli studiosi di politica da Aristotele fino ad oggi. Partita daquesti presupposti teorici, la Scienza politica si è affermata poi come lo studio e laricerca sui diversi aspetti della realtà politica attraverso il metodo delle scienzeempiriche. Al di là delle varie metodologie poi sempre più consapevolmente utilizzate(metodi di comparazione, studi del caso singolo) e dei vari approcci (rational choice,neo-istituzionalismo), al centro dell’interesse della Scienza Politica sta il tentativo dispiegare i fenomeni e i processi della politica, sia nella loro dimensione interna che inquella internazionale e sovrastatale. Su queste premesse, il corso ha per oggettol’illustrazione e l’analisi dei principali concetti, problemi e teorie affrontati dallascienza politica contemporanea.
Articolazione dell’insegnamento
Il corso si articola in lezioni frontali, esercitazioni, esoneri ed eventuali seminari diapprofondimento degli argomenti trattati. È possibile che si richieda agli studenti diassistere a convegni, conferenze e tavole rotonde su argomenti connessi al corso e divolta in volta indicati dal docente.
Programma
La prima parte del corso mira a fornire allo studente alcune nozioni fondamentalirelativamente a:
• le differenze fra scienza e non-scienza;
• come si costruiscono le teorie scientifiche;
• l’ambito di studio della scienza politica, nonché le metodologie da essa più utilizzate(un cenno sarà fatto al metodo della comparazione);
• la definizione di politica;
• alcuni temi cruciali di macropolitica (i regimi politici e il loro mutamento);
• la partecipazione politica;
• le unità del sistema politico (movimenti, partiti, gruppi, sindacati);
• la comunicazione politica.
La seconda parte affronterà, in una prospettiva comparata, il tema della democraziae del suo funzionamento e rendimento interni. Si prenderanno in esame vari aspetti:
a) elezioni e sistemi elettorali;
b) la rappresentanza politica;
c) le istituzioni dei sistemi democratici (parlamenti, governi, poteri locali, burocrazie,magistratura);
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Scienza Politica (A-L) : Grilli di Cortona P.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/pgrilli/?p=12[17/10/2011 12.55.48]
d) i processi di state-building e nation-building anche in relazione alle dinamiche eteorie dell’integrazione politica europea.
La terza parte prevede esercitazioni, seminari, convegni e tutto quanto potràcostituire occasione di approfondimento dei temi trattati.
Collegamenti con altri Insegnamenti
Per svolgere una tesina triennale in Scienza Politica con il prof. Grilli è necessarioavere superato l’esame di Politica comparata (Corsi di laurea in Scienze Politiche oin Consulente esperto) oppure quello di Scienza dell’amministrazione (Corso dilaurea in Pubblica Amministrazione).
Testi d’esame
Domenico Fisichella, Lineamenti di Scienza Politica, Roma, Carocci, ed. 2007 (tutto)
Pietro Grilli di Cortona, Stati, nazioni e nazionalismi, Bologna, Il Mulino, 2003(tutto).
AVVISO PER CHI DEVE PORTARE 10 CFU:
è obbligatoria la partecipazione ad alcuni seminari che verranno organizzati dopol’inizio delle lezioni. Chi non potrà partecipare ai seminari, dovrà portare all’esameanche il volume di Gianfranco Pasquino, Prima lezione di scienza politica, Il Mulino,2009 (oltre al programma ordinario).
Copyright © 2011 Grilli di Cortona P. • thanks faraday
Scienza Politica (m-z) : Agosta A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/aagosta/?p=13[17/10/2011 12.37.36]
PAGINE DEL DOCENTE
Agosta A.
CERCA NEL SITO
Scienza Politica (m-z)Docente
A.Agosta
A.A.
2009/10
C.F.U.
9
Valido per i Corsi di Studio
Presentazione e Obiettivi Formativi
Per Scienza politica – secondo una definizione di Norberto Bobbio – si
intende lo studio sistematico dei fenomeni e delle strutture politiche, basato
sui metodi delle scienze empiriche. Cioè, sull’osservazione, la
raccolta e l’esame di dati (qualitativi e quantitativi) tratti dalla realtà storica
e sociale al fine di formulare generalizzazioni ed elaborare ipotesi teoriche
interpretative. L’oggetto della riflessione della scienza politica coincide, in
parte, con quello di altre discipline: la filosofia politica e la storia del pensiero
politico, la storia delle dottrine e dei movimenti politici, il diritto costituzionale
e l’analisi delle istituzioni, la sociologia politica. Il corso tende a
fornire elementi iniziali di conoscenza su alcuni campi e approcci della
teoria e della ricerca in scienza politica. È prevista un’articolazione in tre
moduli, con esercitazioni e letture di approfondimento per i frequentanti
(in particolare, per il primo e per il terzo modulo).
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso è articolato in 3 moduli.
Modulo I: Metodo scientifico e analisi della politica.
Modulo II: Attori e processi nei sistemi politici.
Modulo III: Sistemi elettorali, sistemi di partito e modelli istituzionali.
Programma
Nel primo modulo si affronta, innanzi tutto, la questione della conoscenza
e dei requisiti delgia delle scienze sociali. Si ricostruiscono, inoltre, le linee evolutive
originarie
PAGINE DISPONIBILI
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Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Scienza Politica (m-z) : Agosta A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/aagosta/?p=13[17/10/2011 12.37.36]
della scienza politica, esemplificate in particolare, attraverso il filone
degli studi sul potere politico. Ci si sofferma, infine, sul concetto e le caratteristiche
del “sistema politico”. Nel secondo modulo si analizzano alcuni
dei principali temi della ricerca attuale in scienza politica, evidenziando il
contributo di differenti approcci metodologici. In particolare, saranno esaminate
le interazioni tra soggetti politici e istituzioni nei sistemi democratici.
Le lezioni del terzo modulo, previste soprattutto in forma di seminari ed
esercitazioni, approfondiscono il tema delle votazioni popolari come procedure
di partecipazione, competizione e legittimazione negli ordinamenti
politici, e del rapporto tra sistemi elettorali, forme di governo e sistemi di
partito nelle principali democrazie. metodo scientifico, con specifico riguardo alla metodolo-
Collegamenti con altri Insegnamenti
Note
ATTENZIONE:
Per l’anno 2010/2011 (e quindi a partire dalla sessione di esami di giugno 2010) il
programma di Scienza politica sarà quello indicato dal professor Grilli di Cortona, che
unifica i canali A-L e M-Z.
Pertanto, il programma del professor Agosta, qui riportato, vale fino alla sessione di esami
di gennaio/febbraio 2010.
Testi Consigliati
SCIENZA POLITICA (M-Z)
Programma di esame dell’anno accademico 2008-2009
Per i primi due moduli:
Fisichella D., Lineamenti di Scienza Politica, Carocci, Roma, 2003;
oppure in alternativa:
Per il primo modulo:
DELLA PORTA D., Introduzione alla Scienza Politica, il Mulino, Bologna, 2008.
Per il secondo modulo:
Messina P., Introduzione alla Scienza Politica. Concetti, modelli, teorie e linguaggi, Cleup,
Padova, 1998.
Per il terzo modulo:
G. PASQUINO, I sistemi elettorali, Il Mulino, Bologna, 2006;
e, in aggiunta:
SARTORI G., Ingegneria costituzionale comparata, Il Mulino, Bologna, 2004
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Sistemi giuridici comparati dell’Unione europea : Moccia L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lmoccia/?p=13[17/10/2011 13.01.15]
PAGINE DEL DOCENTE
Moccia L.
CERCA NEL SITO
Sistemi giuridici comparati dell’Unione europea
Docente L. Moccia
Insegnamento vecchio ordinamento (v.o.) non più attivo.
Gli studenti v.o. interessati a tale insegnamento possono fare riferimento all’insegnamento
di Comparazione e uniformazione giuridica
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Programmi Insegnamenti
Assegnazione Tesi di Laurea
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
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PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
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Sistemi sociali europei : Maniscalco M. L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mlmaniscalco/?p=61[17/10/2011 12.57.37]
PAGINE DEL DOCENTE
Maniscalco M. L.
CERCA NEL SITO
Sistemi sociali europeiProgramma A.A. 2010\2011
Docente: Prof.ssa Maria Luisa Maniscalco
Presentazione e obiettivi formativi
L’insegnamento intende analizzare il processo continuo di costruzione europea a partire dal
basso, cioè dai processi di europeizzazione che investono le società europee. Questo tipo di
analisi necessita di concetti e di metodologie nuove lungo il percorso di una sociologia post-
nazionale secondo le indicazioni di parte del pensiero sociale europeo.
Adottando un approccio multilivello (micro-macro, globale-locale) l’insegnamento mira a far
emergere complessità e interconnessioni, facilitando negli studenti un’approfondita e critica
comprensione del farsi dell’Unione Europea, secondo la prospettiva teorica della
modernizzazione riflessiva.
Programma per i frequentanti:
1) Ulrich Beck e Edgard Grande, L’Europa cosmopolita, tr. it., Roma, Carocci, 2006
2) Maria Luisa Maniscalco (a cura di), La pace nel vicinato, Milano, Franco Angeli, 2010
3) Maria Luisa Maniscalco, “Le minoranze religiose in Europa: costruire il legame sociale in
uno spazio post- secolare”, in La cittadinanza europea, fascicolo 1-2, 2010, scaricabile dal
sito Franco Angeli
http://www.francoangeli.it/riviste/Scheda_Riviste.asp?IDArticolo=41121
4) Laboratorio di ricerca su ‘ Stili di vita e generazioni in Europa”
Programma per i non frequentanti:
1) Ulrich Beck e Edgard Grande, L’Europa cosmopolita, tr. it., Roma, Carocci, 2006
2) Anthony Giddens, L’Europa nell’età globale , tr. it, Roma-Bari, Laterza, 2007
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Sistemi sociali europei : Maniscalco M. L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mlmaniscalco/?p=61[17/10/2011 12.57.37]
3) Maria Luisa Maniscalco (a cura di), La pace nel vicinato, Milano, Franco Angeli, 2010
4) Maria Luisa Maniscalco, “ Le minoranze religiose in Europa: costruire il legame sociale in
uno spazio post-secolare”, in La cittadinanza europea, fascicolo 1-2, 2010, scaricabile dal
sito Franco Angeli
http://www.francoangeli.it/riviste/Scheda_Riviste.asp?IDArticolo=41121
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Sociologia del Diritto : Andrini S.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sandrini/?p=6[17/10/2011 12.39.08]
PAGINE DEL DOCENTE
Andrini S.
CERCA NEL SITO
Sociologia del DirittoDocente
S.Andrini
A.A.
2010/11
C.F.U.
6
Valido per i Corsi di Studio
Corso di Laurea in Pubblica Amministrazione
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso si propone di fornire le conoscenze di base necessarie per maturare una adeguata
comprensione delle maggiori problematiche sociologico-giuridiche quali emergono dalla
evoluzione attuale degli ordinamenti con riferimento alla prospettiva europea e alla
multiculturalità.
Articolazione dell’Insegnamento
Programma
La prima parte del corso tratterà delle ragioni che hanno portato alla nascita e allo sviluppo
della sociologia del diritto e intende presentare le principali teorie che si sono venute
affermando sul piano sia italiano che internazionale. Inoltre ci si soffermerà sui contributi
alla formazione di una cultura giuridica europea e alla individuazione delle forme di
integrazione interculturale. Tra gli argomenti che verranno presi in considerazione si
segnalano:- il contributo delle dottrine sociologiche all’analisi dell’ordinamento giuridico;- il
contributo delle dottrine sociologiche alle analisi sociali degli ordinamenti;- il contributo
della sociologia del diritto all’analisi
dell’ordinamento europeo;- il contributo della analisi sociologico-giuridica sui temi relativi
alla funzione di integrazione multiculturale sviluppata dagli atti normativi. La seconda parte
riguarderà la lettura critica dell’opera sociologica di uno dei maggiori studiosi italiani di
diritto amministrativo, Massimo Severo Giannini
Tipologia Didattica
2 moduli obbligatorio 225
Collegamenti con altri Insegnamenti
Note
Testi Consigliati
Anno Accademico 2010/11
Testo obbligatorio ai fini del superamento dell’esame:
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Programmi Insegnamenti
Curriculum vitae
Materiali Didattici
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PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Sociologia del Diritto : Andrini S.
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A. FEBBRAJO, “Sociologia del diritto. Concetti e problemi”, Il Mulino, Bologna, 2009.
Ai fini dell’approfondimento della materia viene inoltre richiesto lo studio a scelta di uno
dei seguenti testi:
E. DURKHEIM, Il divorzio consensuale, Roma, Armando, 2009.
W. SOMBART, Le origini della sociologia, Roma, Armando, 2009.
Copyright © 2011 Andrini S. • thanks faraday
Sociologia della comunicazione : Scannavini K.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/kscannavini/?p=8[17/10/2011 13.13.04]
PAGINE DEL DOCENTE
Scannavini K.
CERCA NEL SITO
Sociologia della comunicazione
Programma del Corso a.a. 2010/2011
Il Corso è orientato a fornire ai partecipanti delle conoscenze generali e specifiche rispetto
alle tecniche e alle teorie della comunicazione. In particolare si analizzeranno gli elementi
base della comunicazione e si rifletterà sulle principali teorie che sottendono lo studio della
comunicazione. L’obiettivo del corso è trasferire conoscenze teoriche e competenze pratiche
sulla decostruzione dei tecniche di comunicazione. Si dedicherà una parte del corso anche
alla comunicazione interculturale nel contesto della globalizzazione.
Si svolgeranno, altresì, degli approfondimenti tematici relativi: 1) alla correttezza delle
comunicazioni commerciali (le pubblicità nelle loro vaie forme); 2) al rapporto tra
comunicazione e cultura. A breve saranno indicate per ogni giornata il tema che verrà
svolto in aula.
Orario delle lezioni
Lunedì dalle ore 18:00 alle ore 19:30 (aula 1E)
Martedì dalle ore 18:00 alle ore 19:30 (aula 1E)
Venerdì dalle ore 14:30 alle ore 17:15 (aula 1C)
CFU: 8
Testi di esame
1) E. Tedeschi, I pubblici delle comunicazioni di massa. Lezioni di sociologia della
comunicazione, Altrimedia, Matera 2010
2) Graziella Priulla, I caratteri elementari della comunicazione, Laterza 2008
3) E. Tedeschi, Sociologia e scrittura, Laterza2005
4) K. Scannavini, Voci, Parole e Pensieri migranti, L’Harmattan, Torino 2010
Indicazioni per i frequentanti
Gli studenti che frequentano le lezioni possono sostituire lo studio degli ultimi due libri con
la presentazione di due lavori relativi alle lezioni di approfondimento. Mentre rimangono
obbligatori i primi due testi. Se si presenta un unico lavoro relativo a un solo ambito di
approfondimento, si dovrà comunque portare all’esame uno tra i due testi rimanenti.
Indicazioni per i non frequentanti
I non frequentanti dovranno portare all’esame l’intero programma
Attribuzione dei CFU
8 CFU: l’intero programma (4 testi)
6 CFU: tre testi (i primi due testi, più un terzo testo da scegliere tra G. Priulla e K.
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
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PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Sociologia della comunicazione : Scannavini K.
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Scannavini)
Copyright © 2011 Scannavini K. • thanks faraday
Sociologia Generale (A-L) : Maniscalco M. L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mlmaniscalco/?p=8[17/10/2011 12.58.03]
PAGINE DEL DOCENTE
Maniscalco M. L.
CERCA NEL SITO
Sociologia Generale (A-L)Programma sociologia generale (A-L)
A.A. 2011\2012
Presentazione e obiettivi formativi
Presentazione e finalità generali del corso
La sociologia, come riflessione razionale e ricerca empirica sulla società, nasce nel corso del
XIX secolo, nel momento in cui, con la triplice rivoluzione (francese, americana ed
industriale) si afferma l’idea (che coincide con la categoria di “modernità”) di una società
auto-prodotta dall’azione degli uomini (mediante la razionalizzazione, la scienza, la
tecnologia, l’emancipazione). Il nuovo sapere si costruisce, sul piano culturale, attraverso
una presa di distanza dallo sguardo filosofico sul mondo (in particolare dall’idealismo) e la
rivendicazione dell’autonomia epistemologica della sociologia dalla storiografia, la
politologia, l’economia politica e la psicologia (tutte discipline che si andavano costruendo,
nella loro rivendicazione di scientificità, nel medesimo arco temporale). Sul piano sociale, il
sapere sociologico è reso possibile dalla progressiva separazione tra “società politica” e
“società civile” e dall’affermarsi dell’idea, del progetto, di Società in contrapposizione alla
“Comunità”. Affermatasi definitivamente, nella prima metà del XX secolo la sociologia ruota
intorno allo studio e alla riflessione, dai diversi accenti, sulle dimensioni e sulle
trasformazioni della Società (sistema altamente razionalizzato ed integrato, fondato sul
fordismo, sulla divisione in classi e sulla centralità delle istituzioni collettive). A partire dagli
anni ’60, sia sul piano delle dinamiche concrete che su quello culturale, l’idea ed il progetto
della Società si destrutturano, aprendo una nuova fase, che arriva sino ai giorni nostri, di
frammentazione del paradigma sociologico e di progressiva affermazione di una nuova
centralità tematica: la costruzione di sistemi sociali basati sul rapporto, altamente
ambivalente e proiettato su archi spazio-temporali globali, tra Soggetto, tecnologia e
capitalismo. Il corso si propone di far apprendere allo studente il sapere sociologico sulla
base di quest’impianto complessivo.
Obiettivi formativi specifici
Fornire una preparazione di base sui principali concetti, teorie e modelli attraverso i quali la
sociologia ha formulato la propria particolare elaborazione scientifica della realtà sociale,
con particolare riferimento all’idea di Società, Soggetto, tecnologia e capitalismo. Dotare gli
studenti delle categorie concettuali e dell’habitus mentale per comprendere situazioni sociali
complesse e per orientarsi adeguatamente nella realtà sociale e culturale contemporanea.
Trasferire competenze e abilità di utilizzo di metodologie, categorie e modelli sociologici per
l’analisi dei processi di trasformazione sociale e culturale, delle dinamiche organizzative e di
gruppo e per l’analisi comparata di fenomeni e processi sociali a vari livelli, locali, nazionali,
comunitari, internazionali.
Articolazione dell’insegnamento
Parte prima: la nascita della sociologia, la metodologia delle scienze sociali, i principali
concetti e tematiche dell’analisi sociologica.
Parte seconda: la teoria sociologica contemporanea.
Parte terza (parte monografica a carattere seminariale): la parte terza sarà differenziata in
base al corso di laurea frequentato. Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze
PAGINE DISPONIBILI
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Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Sociologia Generale (A-L) : Maniscalco M. L.
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Politiche per il Governo e l’Amministrazione e agli ordinamenti pre-vigenti:
mobilità, loisir
Per gli studenti iscritti ai corsi di laurea in Scienze Politiche per la cooperazione e lo
sviluppo, Scienze Politiche e Relazioni internazionali: trasformazioni del legame
sociale,della solidarietà e frammentazione sociale.
Programma
Parte prima: la nascita della sociologia ed il suo statuto epistemologico. Gnoseologia
(soggettivismo versus oggettivismo), teoria (individualismo versus olismo) e metodologia
(qualitativo versus quantitativo): la produzione del sapere sociologico; i principali paradigmi
della ricerca sociale; ricerca quantitativa e ricerca qualitativa. Concetti e tematiche
dell’analisi sociologica: le strutture e le principali sfere della vita sociale – cultura e società;
potere e politica; stratificazione, classi e disuguaglianze; lavoro e attività economica –
l’articolazione della vita sociale – interazione sociale e vita quotidiana; genere e sessualità;
famiglie; razze, etnie e migrazioni; religione; mass media e comunicazione; l’istruzione.
Parte seconda: il ragionamento sociologico e la produzione delle teorie; i livelli analitici
della teoria sociologica: macro-sociologia e micro-sociologia come approcci classici, la
meso-sociologia come approccio emergente – macro sociologia: la teoria sistemica e lo
struttural-funzionalismo; la sociologia marxiana e neo-marxiana, teoria dei sistemi-mondo;
la teoria del conflitto e il cambiamento sociale – micro-sociologia: i rituali dell’interazione e
la coesione sociale situazionale; mente, Sé e ruoli nell’interazione sociale; la teoria dello
scambio e della scelta razionale – la meso-sociologia come approccio emergente: la teoria
delle reti e della complessità.
Parte terza (parte monografica a carattere seminariale) (CFU 2):
- Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze Politiche per il Governo e
l’Amministrazione e agli ordinamenti pre-vigenti:
Il fenomeno turistico nella modernità e nella postmodernità: teorie di sociologia del
turismo; le tourism mobilities; forme emergenti di turismo: i neoturismi; la semiotica del
marketing turistico; turismo e questioni di genere;
- Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze Politiche per la cooperazione e lo
sviluppo, Scienze Politiche e Relazioni internazionali:
il concetto di setta; le dimensioni idealtipiche della setta; processi di
settarizzazione e società
Tipologia didattica
Lezioni frontali, seminari di approfondimento.
Sociologia Generale (A-L) : Maniscalco M. L.
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Testi consigliati
Parte prima:
- Corbetta P. (2003), La ricerca sociale: metodologia e tecniche. Vol. I: i paradigmi di
riferimento, Bologna, Il Mulino.
- Giddens A. (2006), Fondamenti di sociologia, tr. it., Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei
capitoli III-VI]
Parte seconda:
- Collins R. (2006), Teorie sociologiche, Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei capitoli I
(L’evoluzionismo), VII (La definizione della situazione e la costruzione sociale della realtà),
VIII (Lo scambio sociale e le teorie collegate) e IX (La connessione micro-macro)].
Parte terza:
Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze Politiche per il Governo e
l’Amministrazione:
- Giobbi L. (2010), Le nuove vacanze. Neoturismi, marketing pubblicitario e turismo di
genere, Altrimedia Edizioni, Matera.
Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze Politiche per la cooperazione e lo
sviluppo, Scienze Politiche e Relazioni internazionali:
- Maniscalco Maria Luisa, Spirito di setta e società, Milano, Franco Angeli
Programma A.A. 2010\2011
Docente: Prof.ssa Maria Luisa Maniscalco
Presentazione e obiettivi formativi
Presentazione e finalità generali del corso
La sociologia, come riflessione razionale e ricerca empirica sulla società, nasce nel corso del
XIX secolo, nel momento in cui, con la triplice rivoluzione (francese, americana ed
industriale) si afferma l’idea (che coincide con la categoria di “modernità”) di una società
auto-prodotta dall’azione degli uomini (mediante la razionalizzazione, la scienza, la
tecnologia, l’emancipazione). Il nuovo sapere si costruisce, sul piano culturale, attraverso
una presa di distanza dallo sguardo filosofico sul mondo (in particolare dall’idealismo) e la
rivendicazione dell’autonomia epistemologica della sociologia dalla storiografia, la
politologia, l’economia politica e la psicologia (tutte discipline che si andavano costruendo,
nella loro rivendicazione di scientificità, nel medesimo arco temporale). Sul piano sociale, il
sapere sociologico è reso possibile dalla progressiva separazione tra “società politica” e
“società civile” e dall’affermarsi dell’idea, del progetto, di Società in contrapposizione alla
“Comunità”. Affermatasi definitivamente, nella prima metà del XX secolo la sociologia ruota
intorno allo studio e alla riflessione, dai diversi accenti, sulle dimensioni e sulle
trasformazioni della Società (sistema altamente razionalizzato ed integrato, fondato sul
fordismo, sulla divisione in classi e sulla centralità delle istituzioni collettive). A partire dagli
anni ’60, sia sul piano delle dinamiche concrete che su quello culturale, l’idea ed il progetto
della Società si destrutturato, aprendo una nuova fase, che arriva sino ai giorni nostri, di
frammentazione del paradigma sociologico e di progressiva affermazione di una nuova
centralità tematica: la costruzione di sistemi sociali basati sul rapporto, altamente
Sociologia Generale (A-L) : Maniscalco M. L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mlmaniscalco/?p=8[17/10/2011 12.58.03]
ambivalente e proiettato su archi spazio-temporali globali, tra Soggetto, tecnologia e
capitalismo. Il corso si propone di far apprendere allo studente il sapere sociologico sulla
base di quest’impianto complessivo.
Obiettivi formativi specifici
Fornire una preparazione di base sui principali concetti, teorie e modelli attraverso i quali la
sociologia ha formulato la propria particolare elaborazione scientifica della realtà sociale,
con particolare riferimento all’idea di Società, Soggetto, tecnologia e capitalismo. Dotare gli
studenti delle categorie concettuali e dell’habitus mentale per comprendere situazioni sociali
complesse e per orientarsi adeguatamente nella realtà sociale e culturale contemporanea.
Trasferire competenze e abilità di utilizzo di metodologie, categorie e modelli sociologici per
l’analisi dei processi di trasformazione sociale e culturale, delle dinamiche organizzative e di
gruppo e per l’analisi comparata di fenomeni e processi sociali a vari livelli, locali, nazionali,
comunitari, internazionali.
Articolazione dell’insegnamento
Parte prima: la nascita della sociologia, la metodologia delle scienze sociali, i principali
concetti e tematiche dell’analisi sociologica.
Parte seconda: la teoria sociologica contemporanea.
Parte terza (parte monografica a carattere seminariale): la parte terza sarà differenziata in
base al corso di laurea frequentato. Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze
Politiche per il Governo e l’Amministrazione e agli ordinamenti pre-vigenti: forme
del lavoro, politiche pubbliche e sicurezza sul lavoro in Italia. Per gli studenti iscritti ai corsi
di laurea in Scienze Politiche per la cooperazione e lo sviluppo, Scienze Politiche e
Relazioni internazionali: trasformazioni dei conflitti e dei movimenti sociali di protesta
dalla prima alla seconda modernità.
Programma
Parte prima: la nascita della sociologia ed il suo statuto epistemologico. Gnoseologia
(soggettivismo versus oggettivismo), teoria (individualismo versus olismo) e metodologia
(qualitativo versus quantitativo): la produzione del sapere sociologico; i principali paradigmi
della ricerca sociale; ricerca quantitativa e ricerca qualitativa. Concetti e tematiche
dell’analisi sociologica: le strutture e le principali sfere della vita sociale – cultura e società;
potere e politica; stratificazione, classi e disuguaglianze; lavoro e attività economica –
l’articolazione della vita sociale – interazione sociale e vita quotidiana; genere e sessualità;
famiglie; razze, etnie e migrazioni; religione; mass media e comunicazione; l’istruzione.
Parte seconda: il ragionamento sociologico e la produzione delle teorie; i livelli analitici
della teoria sociologica: macro-sociologia e micro-sociologia come approcci classici, la
meso-sociologia come approccio emergente – macro sociologia: la teoria sistemica e lo
struttural-funzionalismo; la sociologia marxiana e neo-marxiana, teoria dei sistemi-mondo;
la teoria del conflitto e il cambiamento sociale – micro-sociologia: i rituali dell’interazione e
la coesione sociale situazionale; mente, Sé e ruoli nell’interazione sociale; la teoria dello
scambio e della scelta razionale – la meso-sociologia come approccio emergente: la teoria
delle reti e della complessità.
Parte terza (parte monografica a carattere seminariale) (CFU 2):
a) Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze Politiche per il Governo e
l’Amministrazione e agli ordinamenti pre-vigenti:
- forme del lavoro, politiche pubbliche e sicurezza sul lavoro: le principali dimensioni del
mercato del lavoro contemporaneo; il problema del lavoro sommerso; immigrazione, lavoro
e integrazione socio-sistemica; la sicurezza sul lavoro: un punto di vista privilegiato sul
mercato del lavoro italiano; approccio “oggettivo-normativo” e “soggettivo-culturale” allo
studio e all’intervento sulla sicurezza; lavoro edile, immigrazione e sicurezza sul lavoro;
culture della sicurezza e ruolo della formazione.
b) Per gli studenti iscritti ai corsi di laurea in Scienze Politiche per la cooperazione e lo
sviluppo, Scienze Politiche e Relazioni internazionali:
Sociologia Generale (A-L) : Maniscalco M. L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mlmaniscalco/?p=8[17/10/2011 12.58.03]
- trasformazioni dei conflitti e dei movimenti sociali di protesta dalla prima alla seconda
modernità: fordismo e movimento operaio; l’ascesa della società post-industriale; i
movimenti sociali del ’68 come trasformazione dei conflitti sociali; gli anni ’70 e i nuovi
movimenti sociali: verso una nuova società: localismo ed ecologia; Solidarnosc; crisi e
trasformazione della coscienza operaia. Conflitti sociali, politica e classi dirigenti nel XXI
secolo.
Tipologia didattica
Lezioni frontali, seminari di approfondimento.
Note
- Per tutti gli studenti, l’esame va sostenuto per l’intero programma;
- i materiali didattici di approfondimento e le slide delle lezioni (in power point) sono
scaricabili dal pagina personale di Francesco Antonelli - presente sul sito della Facoltà;
- LE LEZIONI RELATIVE ALLA TERZA PARTE, AVRANNO INIZIO ALLA META’ DI NOVEMBRE.
- non è possibile, in nessun caso, passare ad un’attività seminariale diversa da quella
prescritta per il proprio corso di studio ed ordinamento.
Testi consigliati
Esame da 10 CFU
STUDENTI FREQUENTANTI
Parte prima:
- Corbetta P. (2003), La ricerca sociale: metodologia e tecniche. Vol. I: i paradigmi di
riferimento, Bologna, Il Mulino.
- Giddens A. (2006), Fondamenti di sociologia, tr. it., Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei
capitoli VI (Devianza e criminalità) e IX (Le organizzazioni moderne)].
Parte seconda:
- Collins R. (2006), Teorie sociologiche, Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei capitoli I
(L’evoluzionismo), VII (La definizione della situazione e la costruzione sociale della realtà) e
IX (La connessione micro-macro)].
Parte terza:
A) Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze Politiche per il Governo e
l’Amministrazione:
- Reyneri E. (2005), Sociologia del mercato del lavoro. Vol. II: le forme dell’occupazione,
Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei capitoli I (La domanda di lavoro nella società dei
servizi) e II (Flessibilità del lavoro e occupazioni instabili)].
- Antonelli F. (2010), Il duro lavoro. Edilizia e culture della sicurezza nel neo-fordismo,
Napoli, EdiSes.
B) Per gli studenti iscritti ai corsi di laurea in Scienze Politiche per la cooperazione e lo
sviluppo, Scienze Politiche e Relazioni internazionali:
- Antonelli F. (2009), La modernità in transito. Movimenti sociali, élites e trasformazioni
collettive nella sociologia di Alain Touraine, Milano, Franco Angeli [ad eccezione del capitolo
III (La produzione della società)].
STUDENTI NON FREQUENTANTI
Parte prima:
- Corbetta P. (2003), La ricerca sociale: metodologia e tecniche. Vol. I: i paradigmi di
riferimento, Bologna, Il Mulino.
Sociologia Generale (A-L) : Maniscalco M. L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/mlmaniscalco/?p=8[17/10/2011 12.58.03]
- Giddens A. (2006), Fondamenti di sociologia, tr. it., Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei
capitoli VI (Devianza e criminalità) e IX (Le organizzazioni moderne)].
Parte seconda:
- Collins R. (2006), Teorie sociologiche, Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei capitoli I
(L’evoluzionismo) e VII (La definizione della situazione e la costruzione sociale della
realtà)].
Parte terza:
Per gli studenti iscritti al corso di laurea in Scienze Politiche per il Governo e
l’Amministrazione:
- Reyneri E. (2005), Sociologia del mercato del lavoro. Vol. II: le forme dell’occupazione,
Bologna, Il Mulino [ad eccezione del capitolo I (La domanda di lavoro nella società dei
servizi)].
- Antonelli F. (2010), Il duro lavoro. Edilizia e culture della sicurezza nel neo-fordismo,
Napoli, EdiSes.
Per gli studenti iscritti ai corsi di laurea in Scienze Politiche per la cooperazione e lo
sviluppo, Scienze Politiche e Relazioni internazionali:
- Antonelli F. (2009), La modernità in transito. Movimenti sociali, élites e trasformazioni
collettive nella sociologia di Alain Touraine, Milano, Franco Angeli.
Esame da 9 CFU (per tutti gli ordinamenti pre-vigenti)
STUDENTI FREQUENTANTI
- Corbetta P. (2003), La ricerca sociale: metodologia e tecniche. Vol. I: i paradigmi di
riferimento, Bologna, Il Mulino.
- Giddens A. (2006), Fondamenti di sociologia, tr. it., Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei
capitoli VI (Devianza e criminalità) e IX (Le organizzazioni moderne)].
- Collins R. (2006), Teorie sociologiche, Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei capitoli I
(L’evoluzionismo), VII (La definizione della situazione e la costruzione sociale della realtà) e
IX (La connessione micro-macro)].
- Antonelli F. (2010), Il duro lavoro. Edilizia e culture della sicurezza nel neo-fordismo,
Napoli, EdiSes.
STUDENTI NON FREQUENTANTI
- Corbetta P. (2003), La ricerca sociale: metodologia e tecniche. Vol. I: i paradigmi di
riferimento, Bologna, Il Mulino.
- Giddens A. (2006), Fondamenti di sociologia, tr. it., Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei
capitoli VI (Devianza e criminalità) e IX (Le organizzazioni moderne)].
- Collins R. (2006), Teorie sociologiche, Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei capitoli I
(L’evoluzionismo) e VII (La definizione della situazione e la costruzione sociale della
realtà)].
- Reyneri E. (2005), Sociologia del mercato del lavoro. Vol. II: le forme dell’occupazione,
Bologna, Il Mulino [ad eccezione dei capitoli I (La domanda di lavoro nella società dei
servizi) e II (Flessibilità del lavoro e occupazioni instabili)].
- Antonelli F. (2010), Il duro lavoro. Edilizia e culture della sicurezza nel neo-fordismo,
Napoli, EdiSes.
Copyright © 2011 Maniscalco M. L. • thanks faraday
Sociologia Giuridica, della Devianza e Mutamento Sociale : Andrini S.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sandrini/?p=8[17/10/2011 12.39.00]
PAGINE DEL DOCENTE
Andrini S.
CERCA NEL SITO
Sociologia Giuridica, della Devianza e MutamentoSocialeDocente
S. Andrini
A.A.
2010/11
C.F.U.
8
Valido per i Corsi di Studio
Corso di Laurea Specialistica in Politiche Pubbliche
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso si propone di fornire ed approfondire le conoscenze necessarie per maturare una
adeguata comprensione delle maggiori problematiche sociologico-giuridiche quali emergono
dalla evoluzione attuale degli ordinamenti con riferimento alla prospettiva europea e alla
multiculturalità.
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso si articola in due moduli ed ogni modulo prevede l’attribuzione di 4 crediti (per un
totale di 8 crediti).
Programma
I modulo: La prima parte del corso affronterà la tematica dei diritti umani con particolare
riferimento alla loro rilevanza sociologica. Verrà pertanto analizzata la differenza della
concezione del diritto se vista da un punto di vista sociologico o da un punto di vista
giuridico, e di conseguenza le tematiche della natura di questi diritti in riferimento ai
problemi della loro validità ed effettività.
II modulo: Nella seconda parte verranno analizzate le ‘mitologie del moderno’ ovvero una
riconsiderazione del diritto dal punto di vista della sua storicità con particolare attenzione ai
processi della globalizzazione.
Tipologia Didattica
Collegamenti con altri Insegnamenti
Note
Testi Consigliati
Anno Accademico 2010/11
Testi obbligatori ai fini del superamento dell’esame:
N.BOBBIO, L’età dei diritti, Torino, Einaudi 1990;
Si richiede inoltre uno dei seguenti testi:
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Sociologia Giuridica, della Devianza e Mutamento Sociale : Andrini S.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sandrini/?p=8[17/10/2011 12.39.00]
A. GIULIANI, Giustizia e ordine economico, Milano, Giuffrè, 1997;
H. KELSEN, Tra metodo sociologico e giuridico, Napoli, Guida, 1974;
N. LUHMANN, Sistema giuridico e dogmatica giuridica, Bologna, Il Mulino,1978;
F. RAMACCI, Il delitto di omicidio, , Torino, Giappichelli, 2008.
A. SOUPIOT, Homo juridicus. Saggio sulla funzione antropologica del diritto, Milano,
B.Mondadori, 2006.
Copyright © 2011 Andrini S. • thanks faraday
STATISTICA ECONOMICA (conforme DM 270/2004) : Mazziotta C.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/cmazziotta/?p=41[17/10/2011 12.59.43]
PAGINE DEL DOCENTE
Mazziotta C.
CERCA NEL SITO
STATISTICA ECONOMICA (conforme DM 270/2004)Docente: Claudio Mazziotta
a.a. 2010-11
CFU 8
Valido per il Corso di Studio: Scienze Politiche per il Governo e l’Amministrazione (L-36)
Obiettivi formativi
La Statistica economica può definirsi come “la disciplina scientifica che studia
prevalentemente con metodo statistico i fenomeni economici, ossia quei fatti dell’attività
umana rivolti alla produzione, alla distribuzione, alla circolazione ed al consumo della
ricchezza come mezzo di soddisfazione dei bisogni” (così Giuseppe De Meo, uno dei
fondatori della disciplina in Italia). Obiettivo generale del corso è di fornire allo studente gli
strumenti concettuali e analitici per comprendere e misurare i fenomeni economici collettivi.
Obiettivi specifici possono essere considerati i seguenti: I) analizzare criticamente i
problemi e le modalità di misurazione delle operazioni poste in essere dai soggetti
economici collettivi; II) fornire alcuni strumenti essenziali per lo studio della dinamica
economica nel tempo e nello spazio; III) introdurre all’analisi quantitativa di alcuni rilevanti
fenomeni economici attraverso modelli aggregati e disaggregati.
Articolazione dell’insegnamento
200 ore di impegno complessivo dello studente, di cui circa 64 di didattica frontale.
Tipologia didattica
Il corso viene svolto attraverso lezioni frontali (con proiezione di slide) ed esercitazioni.
Programma
Parte prima. Il sistema europeo dei conti economici (SEC). Operatori, operazioni e
aggregati economici. Contabilità aggregata (conti delle operazioni correnti, conti
dell’accumulazione, conti patrimoniali) e disaggregata (la tavola input-output come schema
di riferimento contabile). La rilevazione statistica dei fattori della produzione (capitale e
lavoro) e del prodotto lordo.
Parte seconda. I Numeri Indici: metodi di costruzione e proprietà, NI della produzione, dei
prezzi, per i confronti internazionali. Analisi territoriale dei fenomeni economico-produttivi:
indici di localizzazione, concentrazione, specializzazione, Shift and Share Analysis.
Parte terza. La relazione funzionale tra consumo e reddito: problemi di stima e di
specificazione. Definizioni e misure della povertà. Il modello leonteviano delle
interdipendenze strutturali. Attivazione diretta e indiretta. Modello base e possibili altre
applicazioni.
Prova di esame
Scritta e orale.
Testi di riferimento
Parte prima.
Vincenzo SIESTO, La contabilità nazionale italiana. Il sistema dei conti del 2000, Il Mulino,
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
STATISTICA ECONOMICA (conforme DM 270/2004) : Mazziotta C.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/cmazziotta/?p=41[17/10/2011 12.59.43]
Bologna, 2003: capitoli I, II e IV;
Renato GUARINI e Franco TASSINARI, Statistica Economica, Il Mulino, Bologna, 2000,
capitolo IV, §§ 1 e 2.
Dispense integrative relative alla parte prima:
Schemi e appunti di contabilità nazionale secondo il nuovo sistema europeo – SEC95, a
cura di Mazziotta C., Di Palma F., De Castris M., 2006.
“La rilevazione dello stock di capitale” a cura di Mazziotta C., Magazzino C., 2005.
“Il fattore lavoro: concetti, definizioni e metodi”, a cura di De Castris M., 2007.
“I coefficienti tecnici nella tavola input-output”, a cura di Mazziotta C. e De Castris M.,
2007.
Esercizi e soluzioni relativi alla parte prima, a cura di Mazziotta C. e De Castris M., 2007
(facoltativo).
Parte seconda.
Renato GUARINI e Franco TASSINARI, Statistica Economica, Il Mulino, Bologna, 2000,
capitolo 1: parr. 1 e 2 (tranne §§ 2.5), 3, 4, 5; capitolo 7 (tranne §§ 4.2, 4.3, 4.4).
Dispensa integrativa (facoltativa): Esercizi e soluzioni relativi alla seconda parte, a cura di
Mazziotta C. e De Castris M., 2007.
Parte terza.
Renato GUARINI e Franco TASSINARI, Statistica Economica, Il Mulino, Bologna, 2000,
capitoli: 13 (tranne § 5); cap. 12, § 6; cap. 4, § 3.
Dispensa integrativa: L’analisi della povertà: concetti, metodi e scale di equivalenza, a cura
di Mazziotta C. e De Castris M., 2007.
N.B. Le dispense sono disponibili presso la copisteria 4Appunti, via Chiabrera, 174, tel.
06.59605579.
Copyright © 2011 Mazziotta C. • thanks faraday
Statistica: a.a. 2010/2011 : Francesco Lagona
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/flagona/?p=6[17/10/2011 12.56.53]
PAGINE DEL DOCENTE
Francesco Lagona
CERCA NEL SITO
Statistica: a.a. 2010/2011DOCENTE: Francesco Lagona (riceve il Giovedì dalle 14:00 alle 16:00, stanza 4.16)
ESERCITAZIONI: Francesca Martella (riceve nel laboratorio DIPREA (secondo piano) il
giovedì dalle 12:30 alle 14:30)
DATE E LUOGHI:
lezioni ed esercitazioni si svolgono nel periodo 1.3.2011-31.5.2011
lezioni: LUN-MAR-MER 12:00 – 13:30 AULA MAGNA
esercitazioni: GIO 10:15 – 11:45 AULA MAGNA
STRUTTURA DEL CORSO:
PRIMA PARTE: STATISTICA DESCRITTIVA
SECONDA PARTE: CALCOLO DELLE PROBABILITA’
TERZA PARTE: INFERENZA STATISTICA
MODALITA’ PER L’ACQUISIZIONE DI 8 CREDITI
E’ necessario superare con una votazione non inferiore a 18/30 un esame scrittocontenente quesiti teorico-metodologici ed esercizi applicativi, relativi a tutto il programmadel corso. Il colloquio orale, al quale si può accedere solo in seguito al superamento dellaprova scritta, è facoltativo. E’ possibile sostenere la prova scritta (e, eventualmente, laprova orale) durante un qualsiasi appello delle sessioni estive, autunnali e invernali.L’esame scritto può tuttavia essere sostenuto una sola volta per ogni sessione diesami.
Durante il corso, sarà possibile sostenere due prove scritte (esoneri), relative ai contenutidi I e II parte rispettivamente. Il superamento (con votazione non inferiore a 18/30) delprimo esonero dà diritto a sostenere il secondo esonero. Il superamento di entrambi gliesoneri equivale al superamento della prova scritta. Nel caso in cui il secondo esonero nonfosse superato, occorrerà ripetere l’intera prova durante una sessione d’esame.
I voti riportati alle prove scritte sono validi sino all’ultimo appello della sessione invernaledell’a.a. 2011/2012.
Gli studenti con un piano di studi che richiede di superare l’esame di statistica conun numero di CFU diverso da 8, sono pregati di incontrare il docente durantel’orario di ricevimento
PROGRAMMA DETTAGLIATO
PRIMA PARTE: STATISTICA DESCRITTIVA
1/3. Lezione 1.1. La matrice unità-varabili. Classificazione delle variabili statistiche.
Distribuzioni di frequenze assolute.
2/3. Lezione 1.2. Distribuzioni di frequenze assolute. Distribuzioni di frequenze relative e
percentuali. Diagrammi a barre e istogrammi. frequenze.slides
3/3. Esercitazioni 1.1. Distribuzioni di frequenza e loro rappresentazioni grafiche. Entropia.
8/3. Lezione 1.4. Funzione di ripartizione e quantili per distribuzioni unitarie. Frequenze
cumulate e quantili per distribuzioni di frequenza.
9/3. Lezione 1.5. Calcolo dei quantili nel caso di variabili continue suddivise in classi.
Diagrammi a scatola. Distribuzioni di frequenze bivariate. Distribuzioni marginali e
condizionate.
10/3 Lezione 1.6. Indipendenza. Massima connessione. Indice Chi Quadrato.
10/3 Esercitazioni 1.2. Funzione di ripartizione e quantili; connessione e indice Chi
Quadrato.
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali didattici: econometria
Materiali didattici: modellistatistici
Materiali didattici: statistica
Pubblicazioni
Ricevimento
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Statistica: a.a. 2010/2011 : Francesco Lagona
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/flagona/?p=6[17/10/2011 12.56.53]
14/3 Lezione 1.7. Media per distribuzioni unitarie e di frequenza. Varianza per distribuzioni
unitarie e di frequenza. Disuguaglianza di Benjamin-Cebicev.
15/3 Lezione 1.8. Media e varianza di trasformazioni lineari. Media e varianza per varibili
quantitative suddivise in classi. Media totale come media di medie condizionate.
16/3 Lezione 1.9. Decomposizione della varianza in distribuzioni bivariate. Varianza between
e within. Rapporto di correlazione Eta Quadro.
17/3 Esercitazioni 1.3. Analisi della varianza, rapporto di correlazione.
21/3 Lezione 1.10. Diagrammi a dipersione. Covarianza e indice di correlazione lineare di
Bravais-Pearson. Retta dei minimi quadrati. Proiezione.
22/3 Lezione 1.11. Bontà di adattamento della retta dei minimi quadrati.
23/3 Lezione 1.12. Varianza spiegata e varianza residua minimi.quadrati
24/3 Esercitazioni 1.4. Correlazione e rette dei minimi quadrati.
28/3 Lezione 1.13. Esercitazioni riepilogative della prima parte del corso.
1/4: PRIMO ESONERO. ORE 14:30-17:45. AULE MAGNA, A, 1A
SECONDA PARTE: PROBABILITA’
4/4 Lezione 2.1. Richiami di algebra degli insiemi: unione, intersezione, complementazione,
differenza, leggi di De Morgan. Richiami di calcolo combinatorio: permutazioni, disposizioni,
combinazioni.
5/4 Lezione 2.2. Assiomi del calcolo delle probabilità. Teoremi elementari del calcolo delle
probabilità: probabilità del complemento di un evento, della differenza di eventi, dell’unione
di eventi.
6/4 Lezione 2.3. Eventi necessari, incompatibili ed equiprobabili. Esempi.
7/4 Esercitazioni 2.1.
11/4 Lezione 2.4. Probabilità condizionata. Indipendenza. Teorema di Bayes e applicazioni.
12/4 Lezione 2.2. Variabili aleatorie discrete. Variabile bernoulliana. Campionamento con
ripetizione. Variabile binomiale.
13/4 Lezione 2.3. Variabile geometrica. Approssimazione della binomiale nel caso di eventi
rari. Variabile di Poisson. Campionamento senza ripetizione. Variabile ipergeometrica.
14/4 Esercitazioni 2.2: prima parte
18/4 Lezione 2.6. La distribuzione normale. Approssimazione normale alla binomiale.
19/4 Lezione 2.7. Esercitazioni 2.3
20/4 Esercitazioni 2.2: seconda parte
TERZA PARTE: INFERENZA STATISTICA
2/5 Lezione 3.1. Distribuzione campionaria di uno stimatore. Accuratezza e precisione di
uno stimatore. Distorsione. Intervalli di confidenza per la media: il caso della varianza nota.
3/5 Lezione 3.2. Intervalli di confidenza per la media: il caso della varianza incognita.
Distribuzione t di Student. Intervalli di confidenza per la differenza tra medie. Numerosità
campionaria ottimale.
4/5 Lezione 3.3. Intervalli di confidenza per proporzioni. Numerosità campionaria ottimale.
5/5 Esercitazioni 3.1. Intervalli di confidenza.
9/5 Lezione 3.4. Intervalli di confidenza per la differenza tra media e tra proporzioni.
10/5 Lezione 4.5. Intervalli di confidenza per i coefficienti di regressione e per la
previsione.
Statistica: a.a. 2010/2011 : Francesco Lagona
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/flagona/?p=6[17/10/2011 12.56.53]
12/5 Esercitazioni 2.6. Intervalli di confidenza per la differenza tra medie e tra proporzioni e
per i coefficienti di regressione.
16/5 Esercitazioni riepilogative seconda e terza parte
23/5 SECONDO ESONERO: ORE 12:00-14:00, AULA MAGNA
ALTRE INFORMAZIONI
La frequenza assidua di lezioni ed esercitazioni è determinante per la comprensione delcorso; è preferibile lo studio in piccoli gruppi di studenti rispetto allo studio individuale.
Testi consigliati: D. Piccolo (2000), Statistica, Il Mulino; dispense a cura del docente.
Copyright © 2011 Francesco Lagona • thanks faraday
Storia contemporanea (Cooperazione, Sc. Pol. Canale M-Z) : Minniti F.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/fminniti/?p=6[17/10/2011 13.00.59]
PAGINE DEL DOCENTE
Minniti F.
CERCA NEL SITO
Storia contemporanea (Cooperazione, Sc. Pol. Canale M-Z)
Docente F. Minniti
A.A. 2010/11
C.F.U. 8
Valido per il Corso di Studio in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali (M-Z)
C.F.U. 10
Valido per il Corso di studio in Scienze politiche per la cooperazione e lo sviluppo (A-Z)
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso intende fornire le basi e l’orientamento per lo studio della formazione del mondo
contemporaneo, con particolare riferimento ai principali processi politico-istituzionali, sociali,
economici e culturali. Le cognizioni acquisite dovranno rendere palese la percezione della
complessità dei problemi e della rilevanza di particolari aspetti e momenti dell’Ottocento e
del Novecento.
Articolazione dell’insegnamento
L’insegnamento si articola in due parti. Una introduttiva dedicata alle grandi questioni della
storia mondiale del XIX e del XX secolo ed una monografica sul rapporto tra nazionalismo,
guerra e dominio della violenza politica e militare, con particolare riferimento alla prima
metà del Novecento.
Programma
Nella prima parte del corso saranno sviluppati a lezione temi come la formazione degli stati
nazionali e degli imperi tra rivoluzione politica e sviluppo economico; l’espansione coloniale
e le politiche europee di equilibrio; le crisi del sistema politico del 1914 e del 1917 e quella
dell’economia del 1929; i totalitarismi e la seconda guerra mondiale; i due blocchi e la
decolonizzazione; competizione e distensione nel mondo bipolare; crollo del socialismo reale
e forme di globalizzazione.
La seconda parte del corso ha per argomento Guerra e pace nell’Europa contemporanea.
Alle lezioni relative alla storia del nazionalismo seguiranno quelle sul problema del rapporto
con la guerra degli stati europei. Ai trenta anni di “guerra civile”, armata e non, combattuta
fra 1914 e 1945, saranno dedicate lezioni di approfondimento di alcuni aspetti di queste
tematiche.
Tipologia didattica
La frequenza è vivamente consigliata.
Per una migliore fruizione del corso è indispensabile una buona conoscenza – già
acquisita o, in caso contrario, da acquisire, su un manuale delle scuole superiori -
delle principali vicende della storia contemporanea a partire dal 1848.
L’accertamento di tale conoscenza avverrà in sede di esame. Soltanto una
valutazione positiva di tale accertamento consentirà di procedere alla verifica
PAGINE DISPONIBILI
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia contemporanea (Cooperazione, Sc. Pol. Canale M-Z) : Minniti F.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/fminniti/?p=6[17/10/2011 13.00.59]
della preparazione sugli argomenti del corso.
Testi per la preparazione dell’esame:
Giovanni Montroni, Scenari del mondo contemporaneo dal 1815 a oggi, Laterza
Hans-Ulrich Wehler, Nazionalismo. Storia, forme, conseguenze, Bollati Boringhieri
James J. Sheehan, L’età post-eroica. Guerra e pace nell’Europa contemporanea, Laterza
Enzo Traverso, A ferro e fuoco. La guerra civile europea 1914-1945, il Mulino
Gli studenti del corso di laurea in Scienze politiche per la cooperazione e lo sviluppo
completeranno la preparazione per 10 C.F.U seguendo il seminario L’Europa tra le due
guerre mondiali che il Dr. Andrea Argenio terrà contestualmente al corso nel mese di
maggio nei giorni di giovedì ( ore 12 in aula 1 E ) e venerdì ( ore 10,15 aula 1 C ). Testi di
riferimento ( anche per i non frequentanti ):
Richard Overy, Crisi tra le due guerre mondiali 1919-1939, il Mulino
Richard Overy, Le origini della seconda guerra mondiale, il Mulino
Nel mese di maggio si terranno i seguenti corsi integrativi ( 3 CFU ):
Dr. Simone Colafranceschi: Consumi e società italiana nel secondo Novecento – lunedì,
mercoledì e venerdì ( ore 8,30 ) -
Dr. Daniele Natili, Tra Italia e Africa. Scenari migratori – lunedì, giovedì e venerdì (ore
16,30 ) -
Copyright © 2011 Minniti F. • thanks faraday
Storia contemporanea (Governo, Sc. Pol. Canale A-L) : Moro R.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rmoro/?p=6[17/10/2011 13.02.03]
PAGINE DEL DOCENTE
Moro R.
CERCA NEL SITO
Storia contemporanea (Governo, Sc. Pol. Canale A-L)STORIA CONTEMPORANEA / SSD M-STO/04
Docente R. Moro
C.F.U. 8
Valido per i Corsi di Studio: (per il Corso di laurea in Scienze Politiche e Relazioni
Internazionali, canale A-L, e il Corso di laurea in Scienze Politiche per il Governo e
l’Amministrazione )
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso mira a fornire una preparazione di base sulla formazione del mondo
contemporaneo, sui principali processi di trasformazione culturale, economica, istituzionale,
politica, sociale, sui momenti essenziali di svolta. Attraverso le categorie concettuali
dell’analisi basata sul metodo storico, esso intende fornire una consapevolezza critica della
complessità e della profondità temporale dei principali problemi del mondo di oggi per
permettere agli studenti della Facoltà di Scienze Politiche di orientarsi adeguatamente nella
sua complessa realtà. Il corso intende in particolare fornire gli strumenti per la
comprensione della società multinazionale e multiculturale contemporanea e invitare gli
studenti a far uso sistematico della ragione critica, mostrando come l’analisi storica sveli
l’inconsistenza di molti dei miti contemporanei.
Articolazione dell’insegnamento
Il corso è articolato in due parti: la prima a carattere istituzionale dedicata a
un’introduzione storica al mondo contemporaneo, la seconda a carattere specialistico.
I PARTE (4 CFU)
Introduzione alla storia del mondo contemporaneo
II PARTE (4 CFU)
Razzismo e antisemitismo nella storia del mondo contemporaneo
Programma
I PARTE: Il modulo introduce alla conoscenza della storia del XIX e del XX secolo, ai suoi
problemi di metodo (la periodizzazione, l’uso politico della storia, il rapporto con la
memoria, le fonti), ai suoi grandi fenomeni e ai loro problemi interpretativi (le rivoluzioni e
le ideologie politiche, il rapporto tra modernità e sviluppo industriale, la società di massa),
alle principali letture storiche della realtà contemporanea.
Contenuti principali: 1. Modernità e sviluppo industriale 2. La nascita della “sfera politica”
politica contemporanea: rivoluzione, conservatorismo, liberalismo, democrazia, socialismo,
nazionalismo 3. Le trasformazioni della società: contadini, operai, borghesi , donne 4. Il
ruolo della religione: laicizzazione, scristianizzazione, secolarizzazione 5. L’unificazione
nazionale in Italia e in Germania 6. Europa e mondo: imperialismo e colonialismo 7. La
seconda rivoluzione industriale e la società di massa 8. La prima guerra mondiale 9. La
rivoluzione russa 10. Tra le due guerre: l’età della crisi economica e dei totalitarismi 11. La
seconda guerra mondiale 12. La Guerra Fredda 13. La decolonizzazione e il Terzo Mondo
14. L’Italia repubblicana 15. Gli anni Sessanta: società del benessere e distensione 16. La
mondializzazione, la crisi dello Stato sociale e il crollo del sistema sovietico
II PARTE: L’età delle rivoluzioni politiche è stata anche l’età dell’intolleranza razziale: fino
alla tragedia della Shoah, alla questione dei neri nordamericani, alla vicenda dell’apartheid
PAGINE DISPONIBILI
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Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia contemporanea (Governo, Sc. Pol. Canale A-L) : Moro R.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rmoro/?p=6[17/10/2011 13.02.03]
in Sudafrica, ai recenti conflitti etnici. Il modulo si propone di analizzare la storia della
costruzione di una concezione razzista del mondo e dei movimenti politici razzisti e
antisemiti, precisandone i caratteri, le fasi, gli snodi fondamentali. In particolare, vengono
analizzati lo sterminio degli ebrei il problema, altrettanto complesso e drammatico, della
reazione della coscienza civile, dei governi e, in particolare, della Chiesa cattolica.
Prerequisiti
E’ un requisito indispensabile per la fruizione del corso una buona conoscenza delle
principali vicende della storia contemporanea dal 1815 ai giorni nostri, come fornito da un
manuale di scuola superiore.
Tipologia didattica
Lezioni frontali con l’ausilio di materiale audio-visuale.
Le conoscenze relative alla prima parte istituzionale verranno accertate mediante una prova
scritta (obbligatoria; 30 domande a risposta multipla) che si terrà all’inizio di ogni sessione
di esami. Se superata, essa darà un primo voto che farà media con quello della seconda
parte.
Le conoscenze relative alla seconda parte specialistica verranno accertate in sede di esame
orale.
Testi consigliati
I parte
- G. SABBATUCCI – V. VIDOTTO, Storia contemporanea. L’Ottocento, Roma-Bari, Laterza,
2010, pp. 418 (esclusi i capitoli I-IV)
- G. SABBATUCCI – V. VIDOTTO, Storia contemporanea. Il Novecento, Roma-Bari, Laterza,
2010, pp. 488
II parte
- G.L. MOSSE, Il razzismo in Europa dalle origini all’Olocausto, 4. ed., Roma-Bari, Laterza,
2008, pp. 302
- W. BENZ, L’Olocausto, Torino, Bollati Boringhieri, 2006, pp. 128
- R. MORO, La Chiesa e lo sterminio degli ebrei, Bologna, Il Mulino, 2009, pp. 216
Per gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennali del precedente ordinamento che
debbano sostenere 6 o 9 CFU, il programma di esame è il seguente:
I MODULO I caratteri del mondo contemporaneo: XIX e XX secolo
- G. SABBATUCCI – V. VIDOTTO, Storia contemporanea. L’Ottocento, Roma-Bari, Laterza,
2010, pp. 418 (esclusi i capitoli I-IV)
- G. SABBATUCCI – V. VIDOTTO, Storia contemporanea. Il Novecento, Roma-Bari, Laterza,
2010, pp. 488
II MODULO Razzismo e antisemitismo nella storia del mondo contemporaneo
- G.L. MOSSE, Il razzismo in Europa dalle origini all’Olocausto, 4. ed., Roma-Bari, Laterza,
2008, pp. 302 Euro 9,50
III MODULO Lo sterminio degli ebrei
- W. BENZ, L’Olocausto, Torino, Bollati Boringhieri, 2006, pp. 128 Euro 13,00
- R. MORO, La Chiesa e lo sterminio degli ebrei, Bologna, Il Mulino, 2009, pp. 216 Euro
12,00
Per gli studenti dell’ordinamento precedente alla riforma (senza crediti) il
programma è il seguente:
- G. SABBATUCCI – V. VIDOTTO, Storia contemporanea. L’Ottocento, Roma-Bari, Laterza,
2010, pp. 418 (esclusi i capitoli I-IV)
- G. SABBATUCCI – V. VIDOTTO, Storia contemporanea. Il Novecento, Roma-Bari, Laterza,
Storia contemporanea (Governo, Sc. Pol. Canale A-L) : Moro R.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rmoro/?p=6[17/10/2011 13.02.03]
2010, pp. 488
- M. BLOCH, Apologia della storia, o Mestiere dello storico, Torino, Einaudi, 2009, pp. 204
- R. REMOND, Introduzione alla storia contemporanea, Vol. I: L’antico regime e la
rivoluzione francese, 1750-1815, Vol. II: Il XIX secolo, 1815-1914, Vol. III: Il XX secolo dal
1914 ai nostri giorni, Milano, Rizzoli, pp. 224, 256, 288
- K.D. BRACHER, Il Novecento, secolo delle ideologie, Roma-Bari, Laterza, 1999, pp. 420
Euro 9,30.
Copyright © 2011 Moro R. • thanks faraday
Storia degli ordinamenti amministrativi e giudiziari : Di Paolo S.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sdipaolo/?p=3[17/10/2011 12.52.37]
PAGINE DEL DOCENTE
Di Paolo S.
CERCA NEL SITO
Storia degli ordinamenti amministrativi e giudiziariStoria degli ordinamenti amministrativi e giudiziari (8 cfu)
Il corso si articola in due moduli rispettivamente di tre e cinque crediti.
Il primo modulo avrà per oggetto la questione storiografica delle origini della funzione
amministrativa contemporanea e dei suoi precedenti storici. Presenterà la storia
dell’amministrazione quale percorso di razionalizzazione e giuridicizzazione dei modi di agire
degli apparati pubblici compiuto a partire dall’esperienza giuridica medievale, quando il
concetto di iurisdictio esprimeva ancora una forte compenetrazione di amministrazione e
giurisdizione. Il dibattito dei giuristi della prima età moderna intorno alla rappresentazione
delle funzioni dei pubblici apparati in sede di teoria generale sarà considerato una tappa
fondamentale della storia della dottrina pubblicistica moderna.
Il secondo modulo affronterà la genesi della monarchia amministrativa, la tipologia statuale
dello stato di polizia, la costruzione ottocentesca dello stato a pubblica amministrazione e la
definizione del diritto amministrativo quale categoria disciplinare fino alla sua crisi e
trasformazione nell’età contemporanea.
Gli studenti saranno invitati a partecipare attivamente alle lezioni attraverso la discussione
di fonti e testi consigliati dal docente sulla base degli interessi individuali. Questi
approfondimenti personalizzati saranno oggetto di valutazione in vista dell’esame finale e
potranno sostituire alcune parti del manuale.
Il docente è a disposizione degli studenti di Storia degli ordinamenti
amministrativi e giudiziari il lunedì mattina dalle 10 alle 13 presso la Facoltà di
Giurisprudenza, Via Ostiense 139, stanza 1.A interna, posta al primo piano.
Manuale consigliato:
L. Mannori – B. Sordi, Storia del diritto amministrativo, Laterza 2001.
PAGINE DISPONIBILI
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Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 Di Paolo S. • thanks faraday
Storia dei Partiti Politici : Bartoloni S.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sbartoloni/?p=6#more-6[17/10/2011 12.41.18]
PAGINE DEL DOCENTE
Bartoloni S.
CERCA NEL SITO
Storia dei Partiti PoliticiDocente: Stefania Bartoloni
A.A. 2010/11
C.F.U. 8
Valido per i Corsi di Studio in Scienze politiche e relazioni internazionali
Presentazione e Obiettivi Formativi:
Il corso mira a fornire una preparazione a carattere generale sull’evoluzione storica della
sfera politica del mondo contemporaneo e della forma-partito nell’ Ottocento e nel
Novecento, sulla storia dei sistemi di partito nelle principali nazioni europee, sulla storia dei
partiti italiani.
Articolazione dell’insegnamento:
Il corso è articolato in due parti: la prima dedicata a un’introduzione storica sulle culture
politiche e sulla formazione dei partiti politici in Italia, la seconda a carattere specialistico
indaga sulla costruzione della sfera politica nel Regno Unito, in Francia e in Germania.
I PARTE (4 CFU)
Storia dei partiti e dei movimenti politici italiani
II PARTE (4 CFU)
Storia dei partiti e dei movimenti politici europei
Programma
Il corso è articolato in due moduli di 32 ore ciascuno:
I modulo:
Il modulo studia la storia dei partiti politici italiani intesa come storia della politica, delle
culture politiche, dell’organizzazione, della rappresentanza, della partecipazione nell’Italia
contemporanea
II modulo:
Il modulo analizza in chiave comparativa l’evoluzione dei sistemi politici e dei sistemi di
partito nelle grandi nazioni europee
Prerequisiti: si consiglia di possedere le conoscenze di base fornite da un corso
istituzionale di Storia Contemporanea.
Note
Modulo I:
Maurizio Ridolfi, Storia dei partiti politici. L’Italia dal Risorgimento alla Repubblica, Milano,
Bruno Mondadori, 2008
Emilio Gentile, Il fascismo in tre capitoli, Roma-Bari, Laterza, 2004.
Modulo II:
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
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Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia dei Partiti Politici : Bartoloni S.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/sbartoloni/?p=6#more-6[17/10/2011 12.41.18]
Paolo Pombeni, Partiti e sistemi politici nella storia contemporanea (830-1968) . Estratto
(capitoli VI, VII, VIII), Bologna, il Mulino, 2011
Note:
Per gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennali del precedente ordinamento
(legge 509) che debbano sostenere 3, 6 o 9 CFU, il programma di esame è il
seguente:
Testi Consigliati
Modulo I:
Paolo Pombeni, Partiti e sistemi politici nella storia contemporanea (1830-1968), Bologna,
Il Mulino, 1994, (pp. 1-210)
Modulo II:
Paolo Pombeni, Partiti e sistemi politici nella storia contemporanea (1830-1968), Bologna, Il
Mulino, 1994, (pp. 213- 417)
Modulo III:
Paolo Pombeni, Partiti e sistemi politici nella storia contemporanea (1830-1968), Bologna, Il
Mulino, 1994, (pp. 419-523)
Simona Colarizi, Storia politica della Repubblica 1943-2006, Roma-Bari, 2007 Laterza.
Copyright © 2011 Bartoloni S. • thanks faraday
Storia dei sistemi di Stati Europeo in età moderna : Aubert A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/aaubert/?p=8[17/10/2011 12.40.29]
PAGINE DEL DOCENTE
Aubert A.
CERCA NEL SITO
Storia dei sistemi di Stati Europeo in età modernaDocente
Aubert A.
A.A.
2009/10
C.F.U.
Valido per i Corsi di Studio
LM in RI
Presentazione e Obiettivi Formativi
Articolazione dell’Insegnamento
Programma
Tipologia Didattica
Collegamenti con altri Insegnamenti
Note
Testi Consigliati
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PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 Aubert A. • thanks faraday
Storia del Corno d’Africa in età contemporanea (D.M. 270/04) : Volterra A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/avolterra/?p=8[17/10/2011 13.16.47]
PAGINE DEL DOCENTE
Volterra A.
CERCA NEL SITO
Storia del Corno d’Africa in età contemporanea (D.M.270/04)
QUEST’ANNO NON SI TERRA’ IL CORSO MA SARA’ POSSIBILE SOSTENERE L’ESAME
FINO ALLA SESSIONE AUTUNNALE (SETTEMBRE) DELL’A.A. 2010/2011
Obiettivi formativi:
La parte iniziale del corso è dedicata alle fonti storiche di questa regione con particolare
riferimentoalle fonti (sia scritte che orali) e alla metodologia di ricerca. La parte successiva
affronterà gli aspetti fondamentali della storia moderna e contemporanea dell’Eritrea con
attenzione particolare all’impatto coloniale, nei suoi aspetti più significativi quali le politiche
giudiziarie, quelle educative e, infine, quelle militari. Intento dell’attività didattica è quello di
dare una conoscenza generale della storia di questo paese – e più in generale del Corno
d’Africa – al fine di poter cogliere eventuali relazioni tra passato e presente.
Articolazione dell’insegnamento:
Il corso riguarderà la storia dell’Eritrea nel XIX e XX secolo. Quello che segue è un breve
elenco degli argomenti che saranno trattati durante le lezioni:
Cenni storici sul regno di Axum – l’impero d’Etiopia
L’Etiopia di Teodoro e la presenza egiziana sulla costa del Mar Rosso
L’acquisto di Assab – La Colonia Eritrea – La prima guerra d’Africa
Amministrazione e giustizia
Il problema delle terre
Le politiche educative
L’Eritrea colonia militare
Il razzismo
PAGINE DISPONIBILI
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Materiali Didattici
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PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 Volterra A. • thanks faraday
Storia del giornalismo e della comunicazione di massa : Goglia L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lgolglia/?p=8[17/10/2011 12.34.20]
PAGINE DEL DOCENTE
Goglia L.
CERCA NEL SITO
Storia del giornalismo e della comunicazione di massa
QUEST’ANNO NON SI TERRA’ IL CORSO MA SARA’ POSSIBILE SOSTENERE L’ESAME
FINO ALLA SESSIONE AUTUNNALE (SETTEMBRE) DELL’A.A. 2010/2011
Docente L. Goglia
A.A. 2009/10
C.F.U. 3
Presentazione e Obiettivi Formativi: Il corso intende fornire una conoscenza generale
dell’informazione, della sua tipologia e dei requisiti professionali ed etici del mestiere di
giornalista.
Programma: Il corso concerne prevalentemente il fotogiornalismo e il giornalismo cine-
matografico e video.
Note: Vengono adoperati come materiali didattici ausiliari libri fotografici, foto-grafie, video
del Laboratorio di ricerca e documentazione storica audiovi-siva.
È prevista la partecipazione seminariale o di testimonianza di foto reporter e giornalisti.
Libri di testo consigliati:
Alberto Papuzzi, Professione giornalista. Tecniche e regole di un mestiere, Roma, Donzelli,
1998; oppure Lyn Gorman – David McLean, Media e società nel mondo contemporaneo,
Bologna, il Mulino, 2005
PAGINE DISPONIBILI
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Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 Goglia L. • thanks faraday
Storia del Pensiero Economico : Bini P.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/pbini/?p=133[17/10/2011 12.41.54]
PAGINE DEL DOCENTE
Bini P.
CERCA NEL SITO
Storia del Pensiero Economico
Secs-P/04 – Storia del Pensiero Economico – anno accademico 2010-2011
Cfu: 8
Insegnamento erogato per il Corso di laurea di Scienze politiche e relazioni internazionali
(nel primo semestre).
Storia del Pensiero Economico può essere inserito anche nei curricula di altri Corsi di laurea
triennali (a cominciare da quelli attivati presso la Facoltà di Scienze Politiche di Roma Tre)
quale insegnamento a scelta.
Obiettivi formativi
Il corso mira a ricostruire le principali tappe evolutive della scienza economica, dal
Settecento fino a tutto il Novecento. Saranno approfonditi i contributi dei maggiori
economisti e le tematiche più significative, come la teoria del valore e della distribuzione
del reddito, la teoria della moneta, e il ruolo dello Stato nell’economia.
Programma del corso
Il corso si propone di ricostruire lo sviluppo della teoria economica dal Mercantilismo fino
agli sviluppi contemporanei più recenti. Particolare attenzione sarà dedicata alle opere di F.
Quesnay, A. Smith, D. Ricardo, T. R. Malthus, K. Marx, A. Marshall, V. Pareto, J. M. Keynes.
In merito agli sviluppi più recenti del pensiero economico, si evidenzieranno quelle teorie
che trattano in particolare della moneta, del ciclo economico, del problema della
disoccupazione, delle crisi finanziarie. Il corso è finalizzato anche a far acquisire una
consapevolezza critica in merito alle relazioni intercorrenti tra una teoria economica che
oggi è fortemente formalizzata, e le sue possibili applicazioni pratiche espresse in termini di
politiche pubbliche.
Prove di esame
Le prove di esame si svolgono in due fasi entrambe obbligatorie. Un compito scritto
consistente in domande a risposta aperta, e una prova orale. Oggetto del compito scritto è
la verifica del grado di preparazione dello studente con riferimento a:
- programma da 6, 8 e 9 crediti: testi didattici I e II.
- programma da 3 crediti: testo didattico I
La prova orale verte invece su tutti gli argomenti del programma, ivi compreso, nel caso di
studenti non frequentanti, l’aggiunta di programma per essi prevista.
N.B.: Il programma di esame differisce per gli studenti frequentanti e non frequentanti.
Prestare dunque attenzione al programma da seguire a seconda che si siano frequentate o
meno le lezioni.
N.B.: sia la prova scritta che quella orale sono OBBLIGATORIE
Materiale didattico relativo al programma da 9 cfu
PROGRAMMA PER I FREQUENTANTI
I- Landreth H., Colander D.C. (1996), Storia del pensiero economico, Bologna, Il Mulino
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum vitae
Materiale Didattico EconomiaPolitica
Materiale Didattico Storia eTeorie dell’Intervento Pubblicoin Economia
Materiale Didattico Seminario“Crisi internazionale e ruolodelle banche centrali”
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia del Pensiero Economico : Bini P.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/pbini/?p=133[17/10/2011 12.41.54]
SOLTANTO I CAPITOLI: INTRODUZIONE/ 2/ 3/ 4/ 5/ 6/ 7/ 8/ 9;
II- Screpanti E., Zamagni S. (2004), Profilo di storia del pensiero economico. Dalle origini a
Keynes, terza edizione, Roma, Carocci editore. Limitatamente ai seguenti paragrafi: 1 e 2
del capitolo 6 (6.1 e 6.2) e tutto il capitolo 7 (reperibili presso la biblioteca di facoltà o
presso la cartoleria “Appunti” di via Chiabrera);
III- Bini P. (2008), M. Pantaleoni visto da Piero Bini, Roma, Luiss University Press, pp. 17-
80.
PROGRAMMA PER I NON FREQUENTANTI
Oltre a quanto previsto per i frequentanti, aggiungere al programma Backhouse R. E.
(2003), Breve storia del pensiero economico, Milano, Il Sole 24 Ore Spa limitatamente ai
capitoli: 13 e 14 (Reperibili presso la biblioteca di facoltà o presso la cartoleria “Appunti” di
via Chiabrera).
Materiale didattico relativo al programma da 8 cfu
PROGRAMMA PER I FREQUENTANTI
I- Landreth H., Colander D.C. (1996), Storia del pensiero economico, Bologna, Il Mulino
SOLTANTO I CAPITOLI: INTRODUZIONE/ 2/ 3/ 4/ 6/ 7/ 8/ 9;
II- Screpanti E., Zamagni S.(2004), Profilo di storia del pensiero economico. Dalle origini a
Keynes, terza edizione, Roma, Carocci editore. Limitatamente ai seguenti paragrafi: 1 e 2
del capitolo 6 (6.1 e 6.2) e tutto il capitolo 7 (reperibili presso la biblioteca di facoltà o
presso la cartoleria “Appunti” di via Chiabrera);
III- Bini P. (2008), M. Pantaleoni visto da Piero Bini, Roma, Luiss University Press, pp.
17-80.
PROGRAMMA PER I NON FREQUENTANTI
Oltre a quanto previsto per i frequentanti, aggiungere al programma: Backhouse R. E.
(2003), Breve storia del pensiero economico, Milano, Il Sole 24 Ore Spa limitatamente ai
capitoli: 13 e 14 (Reperibili presso la biblioteca di facoltà o presso la cartoleria “Appunti” di
via Chiabrera).
Materiale didattico relativo al programma da 6 cfu
PROGRAMMA PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI
I- Landreth H., Colander D.C. (1996), Storia del pensiero economico, Bologna, Il Mulino,
limitatamente alle seguenti parti: Introduzione/2/ 3/ 4/ 6/ 7/ 8/ 9;
II- Screpanti E., Zamagni S.(2004), Profilo di storia del pensiero economico. Dalle origini a
Keynes, terza edizione, Roma, Carocci editore. Limitatamente ai seguenti paragrafi: 1 e 2
del capitolo 6 (6.1 e 6.2) e tutto il capitolo 7.
PROGRAMMA PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI
Oltre a quanto previsto per i frequentanti, aggiungere al programma Bini P. (2008), M.
Pantaleoni visto da Piero Bini, Roma, Luiss University Press, pp. 17-80.
Materiale didattico relativo al programma da 3 cfu
PROGRAMMA PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI
I- Landreth H., Colander D.C. (1996), Storia del pensiero economico, Bologna, Il Mulino,
limitatamente alle seguenti parti: Introduzione – Cap. 2: Il mercantilismo, la fisiocrazia e gli
altri precursori del pensiero economico classico – Cap. 3: Adam Smith – Cap. 4: David
Ricardo – Cap. 6: Karl Marx
PROGRAMMA STUDENTI NON FREQUENTANTI
Oltre a quanto previsto per i frequentanti, i non frequentanti dovranno aggiungere al
programma il capitolo n. 5 (J.S. Mill) di Landreth H., Colander D.C. (1996), Storia del
pensiero economico, Bologna, Il Mulino.
Storia del Pensiero Economico : Bini P.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/pbini/?p=133[17/10/2011 12.41.54]
Copyright © 2011 Bini P. • thanks faraday
Storia del Pensiero Politico moderno e contemporaneo : Consarelli B.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bconsarelli/?p=51[17/10/2011 12.47.16]
PAGINE DEL DOCENTE
Consarelli B.
CERCA NEL SITO
Storia del Pensiero Politico moderno e contemporaneoDocente B. Consarelli
A.A. 2010/11
cfu 8
Valido per i Corsi diStudio
LM in PP; LM in RI
Presentazione e Obiettivi Formativi
La disciplina ha come obiettivo l’individuazione e analisi delle linee di svilupo della riflessione teorica che
caratterizza il pensiero politico moderno e contemporaneo, a partire dal XVI secolo fino al dibattito attuale,
con particolare riferimento alle odierne metodologie connesse alla nascita ed all’evoluzione della nozione di
‘complessità’.
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso specialistico del nuovo ordinamento si articola in 2 moduli da 4 Crediti ciascuno.
Programma
Il primo modulo, a carattere generale, è dedicato alla ricostruzione del percorso della democrazia in Europa,
dall’Illuminismo alla ccontemporaneità, il secondo modulo, a carattere monografico, prende in analisi il
declinarsi del rapporto fra libertà ed uguaglianza, categorie fondamentali del pensiero politico.
MODULO I (4 crediti)
Salvo MASTELLONE, Storia della Democrazia in Europa. Dal XVIII al XX secolo, Utet, Torino, 2004, con
introduzione di Norberto Bobbio (fino a pagina 136 e da 264 a 307)
Lettura consigliata: Guido DE RUGGIERO, Storia del liberalismo europeo, Laterza, Bari, 2003 (introduzione e
parte seconda)
MODULO II (4 crediti)
Anna Maria BATTISTA, Studi su Tocqueville, Centro editoriale toscano, Firenze, 1989 (”La Democrazia in
America di Tocqueville. Problemi interpretativi”, pp. 21-64); per i non frequentanti anche il saggio A. M.
BATTISTA, “Tocqueville. Un tentativo di sintesi”, ivi, pp.192- 268.
Alexis de TOCQUEVILLE, La Democrazia in America (qualsiasi edizione purché integrale) capitoli obbligatoriTomo I, libro I, cap. III, IV; libro II, capp. III, IV, VI, VII, IX.Tomo II, libro II, capp. II, IV, X, XIV; libro III, cap. XVII, XIX, XX, XXI, XXII, XXIII; libro IV, capp. II, III,IV, V, VI, VIIulteriore materiale didattico di supporto verrà fornito nell’ambito dello svolgimento del corso.Tipologia Didattica: lezioni frontali (50 ore). Seminari ed esercitazioni di supporto didattico (12 ore)verranno organizzati nell’ambito dello svolgimento del corso ed il loro calendario sarà comunicato conspecifico avviso a parte.
Le lezioni si svolgeranno nei giorni di martedì, mercoledì e giovedi, (Aula 3D), dalle ore 18.00 alle ore 19.30
e avranno inizio martedi 12 ottobre 2010.
L’orario di ricevimento è giovedi dalle 14 alle 15 e 30
Gli studenti non frequentanti sono tenuti ad avere un colloquio, nel corso dell’anno e comunque
almeno 3 settimane prima dell’esame, con il docente, nell’orario di ricevimento previsto.
Gli studenti del corso specialistico del vecchio ordinamento ( da 6 crediti, Storia delle Idee
Politiche) possono presentare alle prossime sessioni d’esame il programma relativo, visionabile
nella sezione archivio sul sito.
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Copyright © 2011 Consarelli B. • thanks faraday
Storia dell’ambiente e del territorio : Pagnotta G.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gpagnotta/?p=9[17/10/2011 13.10.23]
PAGINE DEL DOCENTE
Pagnotta G.
CERCA NEL SITO
Storia dell’ambiente e del territorioCorso per Lauree Magistrali
Docente: Grazia Pagnotta
orario lezioni: 12,00-13,30, martedì aula 1D e mercoledì aula 2C
Programma a.a. 2010-2011:
La storia dell’acqua, risorsa e bene ecologico
Corsi di laurea:
Relazioni internazionali
Politiche pubbliche
8 crediti
Orario ricevimento studenti: martedì ore 14,30-15,30.
Per contattare la docente: [email protected]
Il corso tratterà la centralità che la risorsa acqua ha avuto nelle società, dall’antichità al
Novecento. Elemento imprescindibile per ogni forma di vita, l’uomo ne ha organizzato il suo
utilizzo risolvendo durante i secoli problemi via via più complessi: per le attività agricole,
come veicolo di smaltimento dei rifiuti negli insediamenti urbani, come fonte di energia
cinetica e poi dall’Ottocento di energia elettrica, per l’approvvigionamento delle città
divenute sempre più grandi, e per garantirne la sua purezza. Si approfondirà come le
modalità scelte per affrontare tali questioni abbiano contribuito allo sviluppo delle nazioni,
ma al tempo stesso modificato la natura con interventi irreversibili, quali bonifiche,
costruzione d’infrastrutture per il trasporto idrico, sfruttamento smodato della risorsa fino
all’esaurimento, alterazioni nella portata e nel percorso dei fiumi, e inquinamento. Si
approfondirà anche come l’acqua sia stato un bene segnato da una disponibilità/scarsezza
che ha generato conflitti tra gli Stati, e altresì si esaminerà come intorno ad essa siano
cambiati gli stili di vita, grazie agli avanzamenti nella medicina che a fine dell’Ottocento le
attribuirono grande importanza per l’igiene e la prevenzione di malattie, e ad un’altra
visione del mare e dei laghi come luoghi di svago che iniziò ad affermarsi all’inizio del
Novecento.
Testi d’esame:
P. Sorcinelli, Storia sociale dell’acqua. Riti e culture, B. Mondadori, Milano 1998;
V. Teti (a cura di), Storia dell’acqua. Mondi materiali e universi simbolici, Donzelli, Roma
2003, pp. 237-282; pp. 293-372; pp. 429-462;
G. Triani, Pelle di luna, pelle di sole. Nascita e storia della civiltà balneare 1700-1946,
Marsilio, Venezia 1988 (testo non più in commercio).
Un testo a scelta tra:
Acqua, n. 27 della rivista «Parolechiave», Carocci, Roma 2002.
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia dell’ambiente e del territorio : Pagnotta G.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gpagnotta/?p=9[17/10/2011 13.10.23]
S. Raimondo, La risorsa che non c’e più. Il Lago del Fucino dal XVI al XIX sec., Lacaita,
Manduria 2000;
V. Shiva, Le guerre dell’acqua, Feltrinelli, Milano (qualsiasi anno di edizione);
D. Worster, Rivers of empire. Water, aridity, and the growth of the american west, Oxford
University press, Oxford 1992 (il volume è presente presso la biblioteca del Centro Studi
americani).
Copyright © 2011 Pagnotta G. • thanks faraday
Storia dell’europa (D.M. n. 270/04) : Borello B.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bborello/?p=1[17/10/2011 12.42.59]
PAGINE DEL DOCENTE
Borello B.
CERCA NEL SITO
Storia dell’europa (D.M. n. 270/04)A.A. 2010/2011
CFU. 8
Presentazione e obiettivi formativi
Il corso mira a delineare la fisionomia dello spazio mediterraneo nei primi secoli dell’età
moderna e le dinamche di scambio e di conflitto che vennero a delinearsi tra gli stati
rivieraschi nonché tra quelli che intrattenevano relazioni commerciali e diplomatiche con le
città e i territori che si affaccivano sullo spazio marittimo. Nel Cinquento e nel Seicento la
Spagna, l’Italia, l’Impero ottomano e, in vario modo, altri stati europei crearono un ambito
di circolazione di uomini, merci e culture che ha profondamente influenzato la visione di uno
spazio comune europeo. Nel 2008, per esempio, in occasione nella presidenza francese del
Consiglio dell’Unione Europea è stato lanciato un progetto chiamato «Unione per il
Mediterraneo».
Articolazione dell’insegnamento e programma del corso
Il corso sarà articolaro in tre blocchi.
La prima parte, dopo aver delineato un quadro generale sulla situazione economica sociale
e politica dell’Europa e del Mediterraneo tra Cinquecento e Seicento, sarà dedicata ad
un’analisi particolareggiata dei regni iberici dal consolidamento del regno di Spagna sotto
Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia fino a Filippo II. Ci si soffermerà in particolare
sul problema della Reconquista e sul ruolo di ebrei cristiani e musulmani nella formazione
della cultura spagnola.
La seconda parte sarà focalizzata sull’Italia dei secoli compresi tra la fioritura del
Rinascimento e la fine del predominio economico della penisola alla fine del Seicento. La
repubblica di Venezia e i suoi rapporti con il Sultano saranno presi a modello del rapporto
di complicità, scambio e terrore che si venne a creare tra gli stati cristiani e la potenza
musulmana.
Nella terza parte del corso le lezioni saranno dedicate all’ascesa e al consolidamento
dell’Impero ottomano, alle conseguenze belliche e commerciali che ebbe la caduta di
Costantinopoli e agli scambi culturali tra gli stati europei e la Sublime Porta. La guerra di
corsa, la pirateria e il problema della schiavitù e delle conversioni nel Mediterraneo saranno
la chiave per comprendere come si articolavano concretamente i rapporti tra gli stati, in
quali intersistizi cominciò ad annidarsi l’intolleranza per l’altro e dove potevano essere
recuperate le tracce del consolidamento dell’idea di Europa cristiana.
Al termine di ciascuno dei blocchi di lezioni, gli studenti frequentanti possono redigere
elaborati scritti che esonerano dalla preparazione di due parti del programma.
Testi consigliati:
Per i frequentanti
F. Braudel, Civiltà e Imperi del Mediterrano nell’età di Filippo II, Torino Einaudi 2010, solo il
II volume
Per i non frequentanti
F. Braudel, Civiltà e Imperi del Mediterrano nell’età di Filippo II, Torino Einaudi 2010, solo il
II volume
PAGINE DISPONIBILI
Programmi insegnamenti
Curriculum Vitae
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia dell’europa (D.M. n. 270/04) : Borello B.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bborello/?p=1[17/10/2011 12.42.59]
e un volume a scelta tra i seguenti:
F. Braudel, Espansione europea e capitalismo (1450-1650), Bologna, Il Mulino 1999
G. Fiume, Schiavitù mediterranee. Corsari, rinnegati e santi di età moderna, Milano Bruno
Mondadori 2009 (pp. 1- 119)
G. Ricci, I Turchi alle porte, Bologna Il Mulino 2008
A. Vanoli, La Spagna delle tre culture. Ebrei, cristiani e musulmani tra storia e mito, Roma
Viella 2006 (pp. 173-312)
Programma da 4 cfu
La situazione economica sociale e politica dell’Europa e del Mediterraneo tra Cinquecento e
Seicento, i regni iberici dal consolidamento del regno di Spagna sotto Ferdinando d’Aragona
e Isabella di Castiglia fino a Filippo II, il problema della Reconquista e il ruolo di ebrei
cristiani e musulmani nella formazione della cultura spagnola.
Testi consigliati
F. Braudel, Civiltà e Imperi del Mediterrano nell’età di Filippo II, Torino Einaudi 2010, (II
volume capp. 4, 5 e 6)
A. Vanoli, La Spagna delle tre culture. Ebrei, cristiani e musulmani tra storia e mito, Roma
Viella 2006 (pp. 173-312)
oppure
Programma
I regni iberici dal consolidamento del regno di Spagna sotto Ferdinando d’Aragona e
Isabella di Castiglia fino a Filippo II. (organizzazione del territorio, funzionamento della
monarchia, economia e della società spagnola e problema della Reconquista).
Testi consigliati:
J.H. Ellliot, La Spagna imperiale 1469-1716, Bologna, Il Mulino 2006 (pp.7-182)
A. Vanoli, La reconquista, Bologna Il Mulino 2009
oppure
Programma
Ascesa e consolidamento dell’Impero ottomano, scambi culturali tra gli stati europei e la
Sublime Porta, guerra di corsa, pirateria e problema della schiavitù e delle conversioni nel
Mediterraneo.
Testi consigliati:
S. Faroqhi, L’impero ottomano, Bologna Il Mulino 2008 (pp.7-80)
G. Fiume, Schiavitù mediterranee. Corsari, rinnegati e santi di età moderna, Milano Bruno
Mondadori 2009 (pp. 1- 119)
G. Ricci, I Turchi alle porte, Bologna Il Mulino 2008 (pp. 7-141)
La valutazione consisterà in un colloquio orale
Storia dell’europa (D.M. n. 270/04) : Borello B.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bborello/?p=1[17/10/2011 12.42.59]
Copyright © 2011 Borello B. • thanks faraday
Storia dell’europa (D.M. n. 509/99) : Borello B.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bborello/?p=7[17/10/2011 12.42.45]
PAGINE DEL DOCENTE
Borello B.
CERCA NEL SITO
Storia dell’europa (D.M. n. 509/99)A.A 2010/2011
CFU 9
Presentazione e obiettivi formativi
Il corso mira a delineare la fisionomia dello spazio mediterraneo nei primi secoli dell’età
moderna e le dinamche di scambio e di conflitto che vennero a delinearsi tra gli stati
rivieraschi nonché tra quelli che intrattenevano relazioni commerciali e diplomatiche con le
città e i territori che si affaccivano sullo spazio marittimo. Nel Cinquento e nel Seicento la
Spagna, l’Italia, l’Impero ottomano e, in vario modo, altri stati europei crearono un ambito
di circolazione di uomini, merci e culture che ha profondamente influenzato la visione di uno
spazio comune europeo. Nel 2008, per esempio, in occasione nella presidenza francese del
Consiglio dell’Unione Europea è stato lanciato un progetto chiamato «Unione per il
Mediterraneo».
Articolazione dell’insegnamento e programma del corso
Il corso sarà articolaro in tre blocchi.
La prima parte, dopo aver delineato un quadro generale sulla situazione economica sociale
e politica dell’Europa e del Mediterraneo tra Cinquecento e Seicento, sarà dedicata ad
un’analisi particolareggiata dei regni iberici dal consolidamento del regno di Spagna sotto
Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia fino a Filippo II. Ci si soffermerà in particolare
sul problema della Reconquista e sul ruolo di ebrei cristiani e musulmani nella formazione
della cultura spagnola.
La seconda parte sarà focalizzata sull’Italia dei secoli compresi tra la fioritura del
Rinascimento e la fine del predominio economico della penisola alla fine del Seicento. La
repubblica di Venezia e i suoi rapporti con il Sultano saranno presi a modello del rapporto
di complicità, scambio e terrore che si venne a creare tra gli stati cristiani e la potenza
musulmana.
Nella terza parte del corso le lezioni saranno dedicate all’ascesa e al consolidamento
dell’Impero ottomano, alle conseguenze belliche e commerciali che ebbe la caduta di
Costantinopoli e agli scambi culturali tra gli stati europei e la Sublime Porta. La guerra di
corsa, la pirateria e il problema della schiavitù e delle conversioni nel Mediterraneo saranno
la chiave per comprendere come si articolavano concretamente i rapporti tra gli stati, in
quali intersistizi cominciò ad annidarsi l’intolleranza per l’altro e dove potevano essere
recuperate le tracce del consolidamento dell’idea di Europa cristiana.
Al termine di ciascuno dei blocchi di lezioni, gli studenti frequentanti possono redigere
elaborati scritti che esonerano dalla preparazione di due parti del programma.
Testi consigliati:
Per i frequentanti
F. Braudel, Civiltà e Imperi del Mediterrano nell’età di Filippo II, Torino Einaudi 2010, solo il
II volume
Per i non frequentanti
F. Braudel, Civiltà e Imperi del Mediterrano nell’età di Filippo II, Torino Einaudi 2010, solo il
II volume
PAGINE DISPONIBILI
Programmi insegnamenti
Curriculum Vitae
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia dell’europa (D.M. n. 509/99) : Borello B.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bborello/?p=7[17/10/2011 12.42.45]
e un volume a scelta tra i seguenti:
F. Braudel, Espansione europea e capitalismo (1450-1650), Bologna, Il Mulino 1999
G. Fiume, Schiavitù mediterranee. Corsari, rinnegati e santi di età moderna, Milano Bruno
Mondadori 2009 (pp. 1- 119)
G. Ricci, I Turchi alle porte, Bologna Il Mulino 2008
A. Vanoli, La Spagna delle tre culture. Ebrei, cristiani e musulmani tra storia e mito, Roma
Viella 2006 (pp. 173-312)
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Storia dell’Europa Centro-Orientale : Guida F.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/fguida/?p=8[17/10/2011 12.56.26]
PAGINE DEL DOCENTE
Guida F.
CERCA NEL SITO
Storia dell’Europa Centro-OrientaleNell’anno accademico 2010-2011 l’insegnamento sarà impartito nel II semestre
Docente
Guida F.
A.A.
201o/11
C.F.U.
8
Valido per i Corsi di Studio
tutti i Corsi triennali
Presentazione e Obiettivi Formativi
La Storia dell’Europa orientale è, in Italia, disciplina “giovane” in quanto alla sua
formalizzazione accademica: il primo insegnamento impartito da un titolare risale all’a.a.
1970-71. Tuttavia la storiografia ad essa relativa è ormai ricca, ampia e variegata così
all’estero come nel nostro Paese.
Essa riguarda la maggior parte del continente europeo, cioè i Paesi compresi dall’Adriatico
agli Urali e dal Baltico al mar Nero, con inevitabili sconfinamenti in Asia (impero bizantino,
impero ottomano, impero russo e URSS). La disciplina presenta un’ampia diacronia, dal
profondo Medio evo (arrivo degli Slavi nelle sedi attuali a partire dal V secolo) sino ai giorni
nostri. In questa Facoltà di Scienze Politiche è tuttavia PRIVILEGIATO LO STUDIO
DELL’EPOCA CONTEMPORANEA (Ottocento e Novecento). La materia viene proposta agli
studenti, non solo come strumento di pura acquisizione culturale, ma anche come veicolo
conoscitivo del passato e del presente di una vasta e importante realtà a noi finitima,
passibile di evoluzioni interessanti per l’Italia e per un laureato in Scienze Politiche.
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso per l’a.a. 2010-2011 si terrà nel II semestre, a partire dal mese di marzo 2011.
Programma
Principali argomenti trattati nel corso:
Storia politica e sociale della Russia e degli altri Paesi dell’Europa centro-orientale dall’epoca
della Restaurazione sino al primo conflitto mondiale.
L’Unione Sovietica e l’Europa centro-orientale nel periodo tra le due guerre mondiali.
L’Unione Sovietica e l’Europa centro-orientale dal dopoguerra al 1991.
L’epoca postcomunista.
Durante il corso sarà individuato un approfondimento tematico.
Nelle lezioni si darà priorità alla storia politica, ma senza tralasciare la storia sociale ed
economica, come anche le principali correnti di pensiero politico. Grande attenzione sarà
riservata al quadro internazionale.
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia dell’Europa Centro-Orientale : Guida F.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/fguida/?p=8[17/10/2011 12.56.26]
Tipologia Didattica
200 ore, di cui 64 in classe (32 lezioni), pari a 8 Cfu (il credito per disposizione ministeriale
vale 25 ore di studio totale, sia autonomo che in classe)
Collegamenti con altri Insegnamenti
Sono necessarie discrete conoscenze di Storia contemporanea; utili anche conoscenze di
Storia moderna e di Storia delle Relazioni internazionali.
Note
La lingua d’esame può essere concordata con lo studente straniero, ma per un miglior esito
della sua permanenza in Italia sarebbe opportuno sostenere l’esame in lingua italiana.
Testi Consigliati
- Gli studenti dell’ordinamento previgente (D.M. 509/1999) sosterranno l’esame di
profitto sul programma dell’a.a. 2008-2009, sia per 6 sia per 9 crediti. Si veda nel
sito di Facoltà la voce “Programmi insegnamenti” e quindi “Archivio 2008-2009″. La
dispensa inserita anche in quel programma è la stessa presente nel programma 2010-2011
(vedi Materiali didattici)
- Gli studenti del nuovo ordinamento (D.M. 270/2004) dovranno rispondere sul seguente
programma:
Giovanna Cigliano, La Russia contemporanea. Un profilo storico (1855-2005), Roma,
Carocci, pp. 258, 20 euro
Francesco Guida, La Russia e l’Europa centro-orientale: 1815-1914, Roma, Carocci, pp.
127, 10 euro
Dispensa da scaricare dal sito della facoltà: riguarda i Paesi dell’Europa centro-orientale,
esclusa l’Unione Sovietica, negli anni tra le due guerre
Antonello Biagini – Francesco Guida, Mezzo secolo di socialismo reale. L’Europa centro-
orientale dal secondo conflitto mondiale all’era post-comunista, Torino, Giappichelli, pp.
270, 18 euro
Per questi studenti in particolare e per tutti in generale è consigliata la frequenza.
Copyright © 2011 Guida F. • thanks faraday
Storia dell’Europa contemporanea : Moro R.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rmoro/?p=12[17/10/2011 13.01.42]
PAGINE DEL DOCENTE
Moro R.
CERCA NEL SITO
Storia dell’Europa contemporanea
Docente R. Moro
A.A. 2010/11
C.F.U. 8
Valido per i Corsi di Studio LM in Studi Europei
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso mira a fornire una preparazione avanzata sulla storia dell’Europa contemporanea, le
sue trasformazioni politiche, economiche, sociali, culturali, dalla fine della seconda guerra
mondiale ad oggi.
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso è articolato in due parti: la prima a carattere istituzionale dedicata ai principali
tratti della storia dell’Europa contemporanea dal 1945 ad oggi, la seconda, a carattere
specialistico, sulla protesta giovanile degli anni sessanta.
Programma
I PARTE (4 CFU)
Storia dell’Europa dal 1945 ad oggi
1. Macerie e ricostruzione 2. La guerra fredda come guerra civile europea? 3. Il boom
economico e la fine degli imperi europei 4. Le speranze tradite della distensione 5. Il
gaullismo 6. La democratizzazione dell’Europa meridionale (Spagna, Portogallo, Grecia) 7.
L’Europa dell’Est dopo il 1968 8. L’era Thatcher 9. La caduta del Muro 10. La crisi jugoslava
11. L’Europa dell’integrazione e dell’immigrazione.
II PARTE (4 CFU)
La protesta giovanile e il Sessantotto
1. Il dissenso negli anni Cinquanta 2. Il movimento antinucleare (1957-1962) 3. La guerra
del Vietnam 4. La contro-cultura giovanile e la “nuova sinistra” 5. La formazione del
movimento studentesco 6. Il movimento negli USA 7. La primavera del 1968 e il “maggio”
parigino 8. La contestazione in Europa 9. Il Sessantotto in Italia 10. Il Sessantotto, la
violenza, il terrorismo 11. Interpretazioni del Sessantotto.
Tipologia Didattica
Lezioni frontali e attività seminariale.
La prima parte del corso si svolgerà attraverso lezioni frontali, anche con l’ausilio di
fotografie e filmati. La valutazione potrà avere la forma di un esonero scritto.
La seconda parte del corso assumerà la fisionomia di un seminario specializzato. Dopo un
ciclo di lezioni iniziali in cui il docente esporrà i principali temi che saranno affrontati, gli
studenti frequentanti dovranno presentare una relazione orale su una monografia scelta
all’interno di un elenco che sarà presentato dal docente all’inizio del corso. Ciascuna
presentazione sarà poi seguita da una discussione collettiva da parte della classe. Alla fine
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia dell’Europa contemporanea : Moro R.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rmoro/?p=12[17/10/2011 13.01.42]
del corso gli studenti frequentanti dovranno inoltre presentare una tesina scritta di circa 15-
20 pagine (interlinea 1,5, corpo 12) nella quale analizzeranno il libro studiato alla luce delle
interpretazioni discusse durante il seminario. Il voto finale su questa parte (che farà media
con quello relativo alla prima) sarà assegnato in base alle prestazioni dello studente nel
corso delle seguenti attività: PRESENTAZIONE ORALE: 35 %; TESINA FINALE: 50%;
PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLE DISCUSSIONI: 15%.
Testi consigliati
William I. Hitchcock, Il continente diviso. Storia dell’Europa del 1945 a oggi, Roma, Carocci,
2003
Marcello Flores – Alberto De Bernardi, Il Sessantotto, Bologna, Il Mulino, 2003
Precedente ordinamento
Gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennali del precedente ordinamento che debbano
sostenere 3 CFU possono scegliere tra i due seguenti programmi:
A)
William I. Hitchcock, Il continente diviso. Storia dell’Europa del 1945 a oggi, Roma, Carocci,
2003
B)
E. Gentile, Fascismo. Storia e interpretazione, Laterza, Bari, 2002, pp. 5-73 e pp. 235-302.
G. Di Febo-S. Julià, Il franchismo, Carocci, Roma, 2003, pp.7-35.
J. Tusell, Franchismo e fascismo, in A. Del Boca, M. Legnani, M.G. Rossi (a cura di), Il
regime fascista. Storia e storiografia, Laterza, Bari, 1995, pp. 57-91.
G. Di Febo-R. Moro (a cura di), Fascismo e franchismo. Relazioni, immagini,
rappresentazioni, Rubettino, Soveria Mannelli, 2005 (II parte: “Immagini e
rappresentazioni”).
Copyright © 2011 Moro R. • thanks faraday
Storia dell’integrazione europea (D.M. n. 509/99) : Nuti L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lnuti/?p=25[17/10/2011 13.03.42]
PAGINE DEL DOCENTE
Nuti L.
CERCA NEL SITO
Storia dell’integrazione europea (D.M. n. 509/99)
Primo modulo – Origini e sviluppo del processo di integrazione europea. 1945-1957
1^ settimana – Le riflessioni federaliste e la spinta europeista alla fine del conflitto
mondiale
2^ settimana – Dalla CECA alla CED
3^ settimana – Verso i trattati di Roma
4^ settimana – I primi passi delle comunità
Obiettivo: il modulo si prefigge l’obiettivo di introdurre lo studente allo studio del processo
di integrazione europea attraverso l’analisi critica della fase iniziale della costruzione delle
strutture comunitarie.
Testi: Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali, 1919-1999 (Roma: Laterza,
2000), pp. 595-902; Mark Gilbert, Storia politica dell’integrazione europea (Roma: Laterza,
2005), pp. 1-64
Secondo Modulo – L’Europa alla prova: la distensione, il ritorno della guerra fredda e la
dissoluzione del blocco sovietico
1^ settimana – La sfida gaullista e lo stallo della comunità, 1961-67
2^ settimana – L’Europa e la distensione
3^ settimana – Un difficile rilancio e il ritorno della guerra fredda
4^ settimana – La grande sfida: l’Europa negli anni novanta
Obiettivi: Il modulo mira a fornire allo studente una panoramica del difficile percorso delle
strutture comunitarie attraverso l’analisi dei tentativi di elaborazione di una politica europea
comune negli anni della distensione, fino ad arrivare ad affrontare le più recenti tematiche
relative al periodo di rilancio del processo di integrazione a partire dalla metà degli anni
‘80.
Testi: Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali, 1919-1999 (Roma: Laterza,
2000), pp. 1157-1409; Mark Gilbert, Storia politica dell’integrazione europea (Roma:
Laterza, 2005), pp. 65-228
Terzo modulo (modulo Jean Monnet) – Seminario:
Il seminario si basa su alcune lezioni introduttive e su una serie di relazioni svolte dagli
studenti.
Obiettivo – Il modulo ha lo scopo di fornire agli studenti una conoscenza più avanzata dei
temi affrontati nella prima parte del corso e di abituarli a discussioni di natura seminariale
Verifiche preliminari all’esame
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Materiali per il corso l’Europadopo la fine della guerra fredda
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia dell’integrazione europea (D.M. n. 509/99) : Nuti L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lnuti/?p=25[17/10/2011 13.03.42]
All’inizio del secondo modulo, e solo per gli studenti che abbiano regolarmente frequentato
il corso, è previsto lo svolgimento di una verifica scritta relativa alla parte del programma
svolta fino a quel momento. La verifica è valida sia per gli studenti del vecchio ordinamento
sia per quelli del nuovo.
VARIANTI PER IL NUOVO E IL VECCHIO ORDINAMENTO
La versione del programma principale vale per quegli studenti del nuovo e del vecchio
ordinamento che intendano partecipare al terzo modulo di natura seminariale. Per tutti gli
altri studenti, sia del vecchio sia del nuovo ordinamento, i primi due moduli sono gli stessi.
Le differenze tra i programmi sono limitate al terzo modulo.
Nuovo ordinamento:
Terzo modulo – studenti non frequentanti. Gli studenti che non partecipano al seminario
devono concordare con il docente un testo alternativo, oppure portare all’esame il volume
di Marco Clementi L’Europa e il mondo (Bologna: Il Mulino, 2004)
Vecchio ordinamento quadriennale:
Terzo modulo Gli studenti del vecchio ordinamento che non partecipano al seminario
dovranno leggere sia il volume di Piero Graglia L’unione europea. (Bologna:Il Mulino, 2000)
sia un testo da concordare preventivamente con il docente.
Copyright © 2011 Nuti L. • thanks faraday
Storia dell’URSS e della Russia post-comunista : Basciani A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/abasciani/?p=8#more-8[17/10/2011 12.41.30]
PAGINE DEL DOCENTE
Basciani A.
CERCA NEL SITO
Storia dell’URSS e della Russia post-comunistaDocente
Basciani Alberto
A.A.
2010/11
C.F.U.
8 CFU
Valido per i Corsi di Studio
Relazioni Internazionali – Politiche Pubbliche
Presentazione e Obiettivi Formativi
Nel corso vengono trattati alcuni dei temi fondamentali della Storia d’Europa del XX e XXI
secolo inerenti cioè la nascita, l’ascesa e la caduta dell’Unione sovietica e del suo rimpiazzo
con la Federazione Russa. Saranno oggetto di studio del corso l’analisi della Rivoluzione
bolscevica e del sistema politico, economico e sociale costruito prima da Lenin e poi
rafforzato con gli anni di potere di Stalin. Vi sarà spazio altresì alla discussione e
l’approfondimento su alcuni dei fenomeni più eclatanti sorti in seno al sistema sovietico
quali il terrore, il gulag, l’industrializzazione forzata, la creazione di un impero esterno, la
nascita del dissenso e infine, dopo la caduta del comunismo la difficile e controversa
transizione verso l’economia di mercato e la democratizzazione.
Articolazione dell’Insegnamento
Lezioni in aula con prova finale orale
Programma
L’impero russo al sorgere del XX secolo; la Rivoluzione russa e la guerra civile; lo
stalinismo: repressione, terrore, industrializzazione e collettivizzazione; la Seconda guerra
mondiale e l’espansione in Europa centro orientale; i successori di Stalin e gli anni di
Krušèëv; Brežnev e l’immobilismo del sistema, l’impossibile riforma di Gorbaèëv; Eltsin e la
nascita della Federazione Russa; la Russia di Putin.
Tipologia Didattica
Le lezioni avranno inizio martedì 1° marzo alle ore 16.15 Aula 1E e proseguiranno
con le seguenti modalità:
martedì, mercoledì 16.15/17.45 aula 1E; venerdì 16.15/17.45 Aula 3C
Collegamenti con altri Insegnamenti
conoscenze di Storia contemporanea, Storia delle relazioni internazionali e, soprattutto, con
Storia dell’Europa Centro-Orientale
Note
Avviso per gli studenti stranieri
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia dell’URSS e della Russia post-comunista : Basciani A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/abasciani/?p=8#more-8[17/10/2011 12.41.30]
E’ possibile concordare la lingua d’esame con il docente anche se si ritiene più opportuno
sostenere la prova in italiano.
Testi Consigliati
Testi per l’esame:
Studenti frequentanti
Primo parte – Dal tramonto dell’Impero dei Romanov alla nascita dello Stato sovietico con
la formazione dell’impero esterno sovietico in Europa orientale fino alla Comunità degli
Stati Indipendenti 1905-1999
1) Nicolas Werth, Storia della Russia nel Novecento, Bologna, Il Mulino, 2000, pp. 643.
Nel corso delle lezioni il docente indicherà degli articoli che saranno discussi in classe dagli
studenti.
Secondo Parte – Dalla fine dell’URSS all’era Putin:
1) Francesco Benvenuti, La Russia dopo l’URSS. Dal 1985 a oggi, Roma, Carocci, 2007,
pp. 136.
Copyright © 2011 Basciani A. • thanks faraday
Storia della formazione degli Stati nazionali nel XIX secolo : D'Alessandri A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/adalessandri/?p=3[17/10/2011 12.48.46]
PAGINE DEL DOCENTE
D'Alessandri A.
CERCA NEL SITO
Storia della formazione degli Stati nazionali nel XIXsecoloPresentazione e obiettivi formativi:
Il corso intende illustrare il processo di unificazione della Germania e dell’Italia, nonché la
costituzione o ricostituzione degli Stati nazionali nell’Europa centro-orientale. L’Ottocento fu
il secolo che vide, accanto al Risorgimento italiano e alla formazione del secondo Reich
germanico, la rinascita o la riscoperta di molte identità nazionali, sfociate nella creazione di
formazioni statali diverse per dimensioni e strutturazione interna, dalla vasta Polonia alle
multietniche Jugoslavia e Cecoslovacchia alla piccola Albania; anche i tempi di realizzazione
dei singoli “programmi” nazionali furono diversi: se in Grecia l’indipendenza fu conquistata
già nel 1831, Romania, Serbia e Montenegro la videro riconosciuta formalmente solo nel
1878, mentre in quello stesso anno nasceva uno Stato bulgaro solamente autonomo.
Il corso per l’A.A. 2010-2011 sarà impartito nel I semestre, con inizio martedì 5
ottobre alle ore 16.15 nell’aula 3C. Proseguirà di norma il martedì, il giovedì e il
venerdì alla stessa ora
Programma:
Saranno descritti i movimenti di “rinascita nazionale” di buona parte dei popoli europei. Si
tratterà dell’unificazione di Germania e Italia e della costituzione degli Stati nazionali in
Europa centro-orientale in seguito alla progressiva crisi e poi al crollo del sistema dei grandi
imperi multietnici. Costante sarà il ricorso al metodo comparativo per individuare tratti
comuni a più storie nazionali e, viceversa, peculiarità che le differenziano tra di loro.
Collegamenti con altri insegnamenti:
È necessario avere conoscenze di Storia contemporanea. Utili sono conoscenze di Storia
moderna e Storia dell’Europa orientale. Un completamento delle vicende storiche trattate
può trovarsi nel corso di Storia dei Balcani in età contemporanea.
Testi consigliati:
Gli studenti frequentanti leggeranno durante il corso molteplici saggi storici e riceveranno
indicazione dei testi sui quali saranno interrogati in sede di esame.
Gli studenti che hanno frequentato il corso negli anni accademici precedenti saranno
interrogati sui testi indicati a suo tempo durante le lezioni.
Gli studenti non frequentanti saranno interrogati a partire dai seguenti saggi:
Programma da 8CFU (non frequentanti):
Alberto Mario Banti, Il Risorgimento italiano, Roma-Bari, Laterza, 2010
John Breuilly, La formazione dello Stato nazionale tedesco, Bologna, il Mulino, 2004
Roger Price, Le rivoluzioni del 1848, Bologna, il Mulino, 2004
Francesco Guida, La “nazione democratica”: i movimenti di indipendenza nell’Europa
centro-orientale (Polonia, Ungheria) – dispensa da scaricare nella sezione “Materiali
didattici” di questo sito
Antonio D’Alessandri, L’europeismo mazziniano tra teoria e realtà: il caso degli slavi del Sud
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia della formazione degli Stati nazionali nel XIX secolo : D'Alessandri A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/adalessandri/?p=3[17/10/2011 12.48.46]
– dispensa da scaricare nella sezione “Materiali didattici” di questo sito
Programma da 3 CFU (non frequentanti):
Alberto Mario Banti, Il Risorgimento italiano, Roma-Bari, Laterza, 2010
John Breuilly, La formazione dello Stato nazionale tedesco, Bologna, il Mulino, 2004
Francesco Guida, La “nazione democratica”: i movimenti di indipendenza nell’Europa
centro-orientale (Polonia, Ungheria) – dispensa da scaricare nella sezione “Materiali
didattici” di questo sito
Ogni studente dovrà altresì dimostrare una sufficiente conoscenza degli avvenimenti relativi
alla storia italiana, tedesca e dei Paesi dell’Europa centro-orientale nel corso dell’Ottocento.
Tale conoscenza è parte integrante della preparazione e pertanto si invita a rileggere le
parti utili del manuale di Storia contemporanea (anche quello in uso nelle scuole medie
superiori) e di Storia dell’Europa orientale, sempre relativamente all’Ottocento.
Copyright © 2011 D'Alessandri A. • thanks faraday
Storia della Formazione dell’Europa Moderna : Aubert A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/aaubert/?p=10[17/10/2011 12.40.22]
PAGINE DEL DOCENTE
Aubert A.
CERCA NEL SITO
Storia della Formazione dell’Europa ModernaDocente
A. Aubert
A.A.
2009/10
C.F.U.
6
Valido per i Corsi di Studio
LM in RI
Presentazione e Obiettivi Formativi
La complessa evoluzione politico-istituzionale, giuridica ed amministrativa
degli Stati europei in età moderna ha percorso strade parallele e, pur nelle differenze, ha
sedimentato un patrimonio comune a tutta l’Europa.
Partendo da questa premessa, il corso si propone di offrire allo studente
una preparazione specialistica su questi temi, fornendo gli strumenti per
la comprensione dei meccanismi storici e delle elaborazioni teoriche che
tra XV e XVIII secolo hanno presieduto alla costante ridefinizione di un
unitario spazio politico-istituzionale europeo e nel contempo alla diversificazione
dei suoi modelli nei singoli Stati.
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso è articolato in due moduli.
Programma
Sulla base di una buona conoscenza della storia europea in età moderna,
il programma prevede la ricostruzione degli aspetti politici, istituzionali,
giuridici ed amministrativi comuni all’Europa quattro-settecentesca e l’analisi
storico-comparativa dei diversi modelli statuali che ne sono scaturiti,
articolandosi nei due seguenti moduli: Primo modulo (3 crediti): La comune
cultura politica europea: miti e realtà dell’Impero; il Sacro Romano
Impero; la Spagna imperiale; il mito imperiale nell’Inghilterra elisabettiana;
monarchie composite; la produzione del diritto; il ruolo dei giuristi; i sistemi
giudiziari; privilegi, diritti e libertà; i poteri delle aristocrazie, l’autogoverno
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia della Formazione dell’Europa Moderna : Aubert A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/aaubert/?p=10[17/10/2011 12.40.22]
delle città; i corpi intermedi. Secondo modulo (3 crediti): Modelli
politico-istituzionali europei: il laboratorio politico italiano del primo Cinquecento;
il modello confessionale della Riforma protestante; potenza e
limiti delle monarchie assolute: la Francia; mediazione burocratica e ceti
togati: il Regno di Napoli; la monarchia costituzionale inglese.
Tipologia Didattica
Collegamenti con altri Insegnamenti
Note
Testi Consigliati
Copyright © 2011 Aubert A. • thanks faraday
Storia della formazione dell’Europa Moderna : Caravale G.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gcaravale/?p=6[17/10/2011 12.44.40]
PAGINE DEL DOCENTE
Caravale G.
CERCA NEL SITO
Storia della formazione dell’Europa ModernaDocente
Caravale G.
A.A.
2010/2011
C.F.U.
8
Valido per i Corsi di Studio
Laurea Magistrale in Relazioni internazionali (Studi Europei)
Presentazione e Obiettivi Formativi
Processi di confessionalizzazione nell’Europa moderna
Il corso intende offrire la possibilità di comprendere le modalità di costruzione dello Stato
moderno attraverso l’analisi dei processi di confessionalizzazione religiosa che
caratterizzarono l’Europa moderna nei primi secoli dell’età moderna.
Attenzione sarà dedicata anche al discorso di tolleranza e di pace che si sviluppa
prevalentemente in opposizione a tale processo di confessionalizzazione in un’Europa, quale
quella del XVI e XVII secolo, lacerata da guerre di religione e manifestazioni di intolleranza
religiosa. Dopo un’attenta analisi delle singole realtà religiose nazionali e uno sguardo
complessivo alle vicende storiche di un continente profondamente segnato dalla rottura
protestante e attraversato da laceranti divisioni, il corso di concentrerà sul fenomeno della
censura libraria e della repressione inquisitoriale in Italia e nei principali Stati europei, sulla
repressione del dissenso religioso e politico nell’Europa della prima età moderna e
soprattutto sulla costruzione di identità confessionali forti che saranno alla base delle nuove
costruzioni statali. Nell’ultima parte del corso si discuterà insieme agli studenti delle
soluzioni proposte nel corso del ‘500 e ‘600 per uscire da questa situazione e per assicurare
all’Europa un destino di tolleranza religiosa e politica. Il contributo fornito da un gruppo di
esuli italiani religionis causa che lasciarono una penisola italiana ormai dominata dalla
repressione inquisitoriale per cercare in altri luoghi la libertà perduta, sarà analizzato
accanto al pensiero dei principali uomini religiosi del tempo come Lutero e Calvino, o di
spiriti liberi del tempo come Sebastiano Castellione, fino a John Locke, tenendo
costantemente presente il contesto storico nel quale operarono.
Articolazione dell’Insegnamento
Programma del corso:
Crisi religiosa europea della prima età moderna. Origini e primi sviluppi della Riforma
protestante: dalla Libertà del cristiano di Lutero all’istituzionalizzazione delle Chiese
riformate; la Francia delle guerre di religione: dalla proposta politica di Michel de l’Hospital
all’editto di Nantes; lo scisma anglicano: da Enrico VIII alla riflessione politico-religiosa
della prima rivoluzione inglese; la tolleranza religiosa e politica nell’Olanda del cinque e
seicento.
Crisi religiosa nell’Italia del Cinquecento: diffusione delle dottrine ereticali nella prima metà
del Cinquecento; anabattismo e antitrinitarismo; Controriforma e repressione inquisitoriale;
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia della formazione dell’Europa Moderna : Caravale G.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gcaravale/?p=6[17/10/2011 12.44.40]
Censura libraria in Italia e negli altri Stati europei.
Idea di tolleranza nell’Europa del XVI-XVII secolo. Le fasi della diaspora religiosa italiana
(Bernardino Ochino; Lelio e Fausto Sozzini; Giacomo Aconcio; Francesco Pucci); il rogo di
Michele Serveto e il dibattito sulla tolleranza (Sebastiano Castellione e altri); La questione
della tolleranza religiosa e politica nella Francia delle guerre di religione; La riflessione sulla
tolleranza nell’Inghilterra del ‘600.
Programma
Tipologia Didattica
Lezioni frontali e discussione seminariale di testi. Elaborazione e discussione di tesine di
ricerca su argomenti specifici
Collegamenti con altri Insegnamenti
Note
Testi Consigliati
Per i frequentanti:
Programma da definire durante il corso delle lezioni con l’assegnazione di letture
settimanali.
Per i non frequentanti:
J. Lecler, Storia della tolleranza nell’età della Riforma, Brescia, Morcelliana, 2004 (I ed. it.
1967), 2 voll.
AVVISO PER STUDENTI DELL’ORDINAMENTO 509/99: Gli studenti afferenti al precedente
ordinamento porteranno all’esame il programma da 3 crediti, per il quale il testo di
riferimento rimane F. Chabod, Storia dell’idea d’Europa, Roma-Bari, Laterza.
Copyright © 2011 Caravale G. • thanks faraday
Storia della pace : Moro R.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rmoro/?p=8[17/10/2011 13.01.53]
PAGINE DEL DOCENTE
Moro R.
CERCA NEL SITO
Storia della pace
Docente R. Moro
A.A. 2010/11
C.F.U. 8
Valido per i Corsi di Studio LM in Relazioni Internazionali
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso mira a fornire una introduzione all’evoluzione storica del problema della pace nel
mondo contemporaneo, al suo intreccio con le trasformazioni della guerra, con particolare
attenzione allo sviluppo dei movimenti pacifisti e di quelli non-violenti.
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso è articolato in due parti:
- la prima a carattere istituzionale dedicata ai principali tratti della storia delle idee,
dei movimenti, delle istituzioni per la pace nell’età contemporanea;
- la seconda, a carattere specialistico, è dedicata alla storia dei movimenti per la
pace nell’Italia del secondo dopoguerra.
Programma
I PARTE (4 CFU)
Storia della pace: idee, movimenti, istituzioni
1. Pace e ricerca storica 2. L’antichità 3. La tradizione cristiana 4. Rifiuto e regolazione della
guerra nell’età delle monarchie assolute 5. L’idea della pace perpetua (1712-1814) 5. Pace
e guerra nell’età delle nazioni (1815-1870) 6. Militarismo e pacifismo (1870-1914) 7. Il
fallimento della pace (1914-1918) 8. «Mai più guerre» (1919-1931) 10. Pacifismo e
totalitarismo (1931-1945) 11. La colomba va ad Est? (1945-1957) 12. Pace e movimenti di
protesta (1958-1978) 13. Missili e cultura della pace (1979-1989) 14. Gli anni del
peacekeeping (1989-2001) 15. Guerra e pace all’inizio del XXI secolo
II PARTE(4 CFU)
Movimenti par la pace nell’Italia contemporanea (1945-1989)
1. L’Italia democratica e il problema della pace 2. La posizione della Chiesa e dei cattolici 3.
I Partigiani della pace 4. Le associazioni “indipendenti” 5. Donne e pace 6. Aldo Capitini 7.
Igino Giordani e Primo Mazzolari 8. Il Concilio e la guerra del Vietnam in Italia 9. La crisi
degli euromissili
Tipologia Didattica
Lezioni frontali e attività seminariale.
La prima parte del corso si svolgerà attraverso lezioni frontali.
La valutazione potrà avere la forma di un esonero scritto.
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia della pace : Moro R.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rmoro/?p=8[17/10/2011 13.01.53]
La seconda parte del corso assumerà la fisionomia di un seminario specializzato. Dopo un
ciclo di lezioni iniziali in cui il docente esporrà i principali temi che saranno affrontati, gli
studenti frequentanti dovranno presentare una relazione orale su una monografia scelta
all’interno di un elenco che sarà presentato dal docente all’inizio del corso. Ciascuna
presentazione sarà poi seguita da una discussione collettiva da parte della classe. Alla fine
del corso gli studenti frequentanti dovranno inoltre presentare una tesina scritta di circa 15
pagine (interlinea 1,5, corpo 12) nella quale analizzeranno il libro studiato alla luce delle
interpretazioni discusse durante il seminario. Il voto finale su questa parte (che farà media
con quello relativo alla prima) sarà assegnato in base alle prestazioni dello studente nel
corso delle seguenti attività: PRESENTAZIONE ORALE: 35 %; TESINA FINALE: 50%;
PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLE DISCUSSIONI: 15%.
Testi consigliati
Programma per i frequentanti
Il professore fornirà in classe le indicazioni relative al materiale di studio.
Programma per i non frequentanti
I parte (4 CFU)
N. BOBBIO, “Il problema della guerra e le vie della pace”, Bologna, Il Mulino, 2009, pp. 168
M. HOWARD, “L’invenzione della pace. Guerre e relazioni internazionali”, Bologna, Il Mulino,
2002, pp. 120
II parte (4 CFU)
Un libro a scelta tra:
A. CANAVERO, G, FORMIGONIM G, VECCHIO (a cura di), “Le sfide della pace. Istituzioni,
movimenti intellettuali e politici tra Otto e Novecento”, Milano, LED, 2008, pp. 524
L. GOGLIA, R. MORO, L. NUTI (A CURA DI), “Guerra e pace nell’Italia del Novecento.
Politica estera, cultura politica e correnti dell’opinione pubblica”, Bologna, Il Mulino, 2006,
pp. 645
A. GUISO, “La colomba e la spada. «Lotta per la pace» e antiamericanismo nella politica del
Partito Comunista Italiano (1949-1954)”, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2006, pp. 686
A. MARTELLINI, “Fiori nei cannoni. Nonviolenza e antimilitarismo nell’Italia del Novecento”,
Roma, Donzelli, 2006, pp. 226
A. SCARANTINO, “Donne per la pace. Maria Bajocco Remiddi e l’ Associazione
internazionale madri unite per la pace nell’ Italia della guerra fredda”, Milano, FrancoAngeli,
2006, pp. 393
G. VECCHIO, “Pacifisti e obiettori nell’Italia di De Gasperi (1948-1953)”, Roma, Studium,
1993, pp. 348
Note
Per gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennali del precedente ordinamento che
debbano sostenere 3 CFU, il programma di esame è il seguente:
Programma per i frequentanti
Il professore fornirà in classe le indicazioni relative al materiale di studio.
Programma per i non frequentanti
N. BOBBIO, “Il problema della guerra e le vie della pace”, Bologna, Il Mulino, 2009, pp. 168
M. HOWARD, “L’invenzione della pace. Guerre e relazioni internazionali”, Bologna, Il Mulino,
2002, pp. 120
Storia della pace : Moro R.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/rmoro/?p=8[17/10/2011 13.01.53]
Copyright © 2011 Moro R. • thanks faraday
Storia della politica estera italiana nel XX secolo : Nuti L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lnuti/?p=8[17/10/2011 13.04.08]
PAGINE DEL DOCENTE
Nuti L.
CERCA NEL SITO
Storia della politica estera italiana nel XX secolo
Docente Nuti L.
A.A. 2010/11
ATTENZIONE! PER L’ANNO ACCADEMICO IN CORSO L’INSEGNAMENTO DI STORIA DELLA
POLITICA ESTERA ITALIANA NON E’ STATO ATTIVATO. L’INSEGNAMENTO RIPRENDERA’
REGOLARMENTE A PARTIRE DALL’ANNO ACCADEMICO 2011-2012
GLI STUDENTI CHE INTENDANO SOSTENERE L’ESAME POTRANNO FARLO CON IL
PROGRAMMA PER NON FREQUENTANTI
C.F.U. 6 (l.m. 509/99)
C.F.U. 8 (l.m. ex 270/2004)
Valido per i Corsi di Studio LM in RI
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti una conoscenza avanzata della
storiografia relativa alla politica estera italiana nel secolo ventesimo, enucleando temi e
problemi che permettano di individuare le linee di fondo nelle relazioni internazionali
dell’Italia, e di offrire altresì una conoscenza avanzata sulle tematiche relative allo sviluppo
della politica internazionale italiana dopo la seconda guerra mondiale, mettendo soprattutto
a fuoco le dinamiche particolari del periodo della guerra fredda e gli elementi sia di
continuità sia di rottura rispetto al periodo precedente.
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso è articolato su due moduli.
Programma
Modulo I: La politica estera italiana dal fascismo alla seconda guerra mondiale
(4 settimane):
1 a settimana – L’ascesa del fascismo – la politica estera italiana negli anni venti;
2 a settimana – Mussolini tra l’Intesa e l’Asse;
3 a settimana – Dalla guerra parallela al disastro;
4 a settimana – In cerca di una soluzione per il dopoguerra, 1944-1946.
Modulo II: L’Italia nella guerra fredda (4 settimane):
1 a settimana – Dalla conferenza di pace al fallimento della CED;
2 a settimana – La politica estera del centro sinistra,
3 a settimana – Dalla stagnazione degli anni settanta
all’attivismo degli anni ottanta;
4 a settimana – L’Italia e il nuovo ordine internazionale.
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Materiali per il corso l’Europadopo la fine della guerra fredda
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia della politica estera italiana nel XX secolo : Nuti L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lnuti/?p=8[17/10/2011 13.04.08]
Tipologia Didattica
Il corso si presenta come un seminario specializzato, adatto sia agli studenti del corso di
laurea internazionale sia a quelli del percorso europeo.
Dopo un ciclo di lezioni iniziali in cui il docente esporrà i principali temi che saranno
affrontati, gli studenti che intendano partecipare al seminario dovranno presentare una
relazione orale su una monografia scelta all’interno di un elenco che sarà presentato dal
docente all’inizio del corso. Ciascuna presentazione sarà poi seguita da una discussione
collettiva da parte della classe. Alla fine del corso gli studenti frequentanti dovranno inoltre
presentare una tesina scritta di circa 15-20 pagine (interlinea 1,5, corpo 12) nella quale
analizzeranno il libro studiato alla luce delle interpretazioni discusse durante il seminario.
Il voto finale sarà assegnato in base alle prestazioni dello studente nel corso delle seguenti
attività:
PRESENTAZIONE ORALE: 35 %
TESINA FINALE: 50%
PARTECIPAZIONE ATTIVA ALLE DISCUSSIONI: 15%
Collegamenti con altri Insegnamenti
Note
Testi Consigliati
Gli studenti che non intendano frequentare il seminario possono scegliere tra due tipi di
programma
1) Gli studenti dovranno portare due dei seguenti libri – uno per ciascuna coppia
a) uno a scelta tra C.J. Lowe and Frederic Marzari, Italian Foreign Policy 1870-1940
(London and Boston: Routledge and Kegan Paul, 1973), pp. 183-360; e P. Pastorelli, Dalla
prima alla seconda Guerra mondiale. Momenti e problemi della politica estera italiana,
1914-1953 (Milano: LED, 1997);
b) uno a scelta tra V.L. Ferraris, M a n u a le della politica estera italiana 1947-1993 (
Laterza: Roma, 1993); A. Varsori, L’Italia nelle relazioni internazionali dal 1943 al 1992
(Roma: Laterza, 1998).
2) In alternativa al programma n.1, gli studenti potranno portare il manuale di
G.Mammarella e P. Cacace, La politica estera dell’Italia. Dallo stato unitario ai nostri giorni
(Roma: Laterza, 2006) più un testo monografico concordato con il docente
Copyright © 2011 Nuti L. • thanks faraday
Storia della questione femminile : Conti Odorisio G.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/acontiodorisio/?p=7[17/10/2011 12.48.31]
PAGINE DEL DOCENTE
Conti Odorisio G.
CERCA NEL SITO
Storia della questione femminileDocente
Ginevra Conti Odorisio
A.A.
2010/11
C.F.U.
8
Valido per i Corsi di Studio
Presentazione e Obiettivi Formativi
Programma
Temi e argomenti principali del corso: Introduzione: genere e pensiero politico. Problemi di
metoso. La fase attuale della questione femminile: la normativa europea, il contesto
internazionale, le istituzioni paritarie in Italia. La storia della questione femminile dal Grand
siècle al secolo XIX. Pensatori dimenticati: Marie de Gournay. Pullain de la Barre. Il
pensiero dei grandi classici sulla questione femminile: Hobbes, Locke e Rousseau. Leutopie
antifemministe di Restif de la Bretonne. L’età liberale e i diritti civili e politici: Morelli e
Stuart Mill.
Tipologia Didattica
Collegamenti con altri Insegnamenti
Prerequisiti
Conoscenza dei manuali di storia e filosofia dei licei.
Note
Misure per studenti stranieri
Possibilità di sostenere l’esame in inglese o francese.
Testi Consigliati
PROGRAMMA
8 CREDITI
G. CONTI ODORISIO, Ragione e tradizione, Aracne, Roma, 2005.
Per filo e per segno. Antologia di testi politici sulla questione femminile dal XVII al XIXsecolo, di G. Conti Odorisio e F. Taricone, Giappichelli, Torino, 2008.
Per gli studenti che ancora dovessero sostenere l’esame da 9 crediti rimane in vigore il
programma precedente:
9 CREDITI
· G. CONTI ODORISIO, Ragione e tradizione, Aracne, Roma, 2005.
· Per filo e per segno. Antologia di testi politici sulla questione femminile dal XVII al XIX
secolo, di G. Conti Odorisio e F. Taricone, Giappichelli, Torino, 2008.
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia della questione femminile : Conti Odorisio G.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/acontiodorisio/?p=7[17/10/2011 12.48.31]
· Più un testo a scelta tra i seguenti:
- G. DUBY, M. PERROT, Storia delle donne, Laterza, Roma-Bari, 1995. Il volume su
L’ottocento.
- R. MODUGNO, Mary Wollstonecraft. Diritti umani e Rivoluzione francese, Rubbettino,
Soveria Mannelli, 2003.
- S. MURARI, L’idea più avanzata del secolo. Anna Maria Mozzoni e il femminismo italiano,
Aracne, Roma, 2008.
6 CREDITI
· Per filo e per segno. Antologia di testi politici sulla questione femminile dal XVII al XIX
secolo, di G. Conti Odorisio e F. Taricone, Giappichelli, Torino, 2008.
· G. CONTI ODORISIO, Ragione e tradizione, Aracne, Roma, 2005.
3 CREDITI
· G. CONTI ODORISIO, Ragione e tradizione, Aracne, Roma, 2005.
Copyright © 2011 Conti Odorisio G. • thanks faraday
Storia delle dottrine politiche (A-L) : Consarelli B.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bconsarelli/?p=10[17/10/2011 12.47.08]
PAGINE DEL DOCENTE
Consarelli B.
CERCA NEL SITO
Storia delle dottrine politiche (A-L)B. Consarelli
A.A.
2010/11
C.F.U.
8
Valido per i Corsi di Studio
Presentazione e Obiettivi Formativi
La disciplina si propone come momento di riflessione per delineare una ‘storia delle idee’,
intese come direttrici di forza in grado di orientare le trasformazioni sociali e determinare i
mutamenti politici. Nel corso del tempo gli studi di Storia delle dottrine politiche si sono
progressivamente spostati dall’indagine delle istituzioni alla società, dall’analisi dei sistemi e
della dimensione formale del potere, allo studio delle ideologie e delle mentalità. In
quest’ottica il corso si propone d’offrire strumenti analitici ed interpretativi finalizzati a far
acquisire agli studenti – oltre ad una preparazione di base, a carattere più generale, relativa
alla conoscenza della storia del pensiero politico nelle sue linee fondamentali – un metodo
di ricerca che, partendo dall’esame diretto dei testi e delle fonti documentarie, tenda, pur
nella specificità metodologica della materia, a correlarsi con le altre dimensioni del sapere,
di cui la dimensione politica può costituire il momento unificante.
Articolazione dell’Insegnamento
il corso triennale nuovo ordinamento (270) è articolato in 2 moduli da 4 crediti ciascuno.
Programma
Il primo modulo, a carattere generale, verte sulla nascita e lo sviluppo della Storia delle
dottrine politiche, a partire dal XVI secolo al XX secolo, il secondo modulo, a carattere
monografico, prende in esame il contrattualismo e il giusnaturalismo moderni, con
particolare riferimento alla teoria politica di Hobbes.
Modulo I da 4 crediti:
Gianluca BONAIUTI, Vittore COLLINA, Storia delle dottrine politiche, Le Monnier, Firenze,
2010 fino a pagina 220 . Il manuale va integrato con il Dizionario di politica, a cura di N.
BOBBIO, N. MATTEUCCI, G. PASQUINO, T.E.A., Milano (in particolare è obbligatorio lo
studio delle seguenti voci: Assolutismo, Contrattualismo, Costituzionalismo, Democrazia,
Dispotismo, Giusnaturalismo, Liberalismo, Politica, Rivoluzione, Sovranità, Stato moderno,
Totalitarismo).
Modulo II da 4 crediti
Norberto BOBBIO, Thomas Hobbes, Einaudi, Torino, 2004, fino a pagina 72 .
A scelta degli studenti uno dei due seguenti testi di Thomas HOBBES (in qualunque
edizione, purchè integrale): il De Cive o il Leviatano
Gli studenti del corso triennale vecchio ordinamento (509), articolato in 3 moduli di 3 crediti
ciascuno = 9 crediti (anno accademico 2008-2009) e gli studenti del corso triennale nuovo
ordinamento (270), articolato in 2 moduli da 4 crediti ciascuno =8 crediti ( anno 2009-
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia delle dottrine politiche (A-L) : Consarelli B.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bconsarelli/?p=10[17/10/2011 12.47.08]
2010) e gli studenti dell corso di laurea di scienze politiche per il governo e
l’amministrazione, articolato in 2 moduli da 4 crediti e in un modulo da 2 crediti= 10 crediti
(anno accademico 2009-10) possono presentare alle prossime sessioni d’esame il
programma relativo a tali anni accademici, visionabile nella sezione archivio del sito.
Tipologia didattica: lezioni frontali. Seminari ed esercitazioni di supporto didattico verranno
organizzate nell’ambito dello svolgimento del corso ed il loro calendario sarà comunicato
con specifico avviso a parte.
collegamento con altri insegnamenti: Storia Moderna, Sociologia, Storia del Pensiero Politico
europeo, Storia dell’Europa.
Le lezioni si svolgeranno nei giorni di martedì, mercoledì e giovedi dalle ore 16.15 alle ore
17.45 (Aula 1B) ed avranno inizio martedi 12 ottobre 2010.
L’orario di ricevimento è il giovedi dalle 14.00 alle 15.30.
I non frequentanti dovranno necessariamente avere un colloquio orientativo con il
docente almeno 3 settimane prima della data dell’esame.
Ulteriore materiale didattico di supporto verrà fornito nell’ambito dello
svolgimento del corso.
Copyright © 2011 Consarelli B. • thanks faraday
Storia delle Idee Politiche (Laurea Magistrale) : Consarelli B.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/bconsarelli/?p=19[17/10/2011 12.46.58]
PAGINE DEL DOCENTE
Consarelli B.
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Storia delle Idee Politiche (Laurea Magistrale)Docente B. Consarelli
A.A. 2009/10
C.F.U. 6
Valido per i Corsi diStudio
LM in PP;LM in RI
Presentazione e Obiettivi Formativi
La disciplina, che attiene all’ambito della storia del pensiero e delle dottrine politiche,
tende ad individuare nelle ‘idee’ e nel loro declinarsi storico, delle categorie-chiave da
indagare, in forma sia diacronica che sincronica, per analizzare le trasformazioni sociali ed
i mutamenti politici. La loro funzione e fruibilità a livello interpretativo, deve essere infatti
vagliata e commisurata sul piano storico, per valutare le linee di continuità o di frattura
dei temi e dei problemi affrontati dalla riflessione politica nel suo evolversi. Obiettivo
formativo del corso è offrire strumenti analitici finalizzati all’acquisizione di un metodo di
ricerca che, partendo dall’esame diretto dei testi e delle fonti documentarie, consenta agli
studenti di utilizzare categorie interpretative, in grado, pur nella loro specificità
metodologica, di correlarsi ad altri ambiti del sapere, rispetto ai quali la dimensione
concettuale della politica può costituire un momento unificante.
Articolazione dell’Insegnamento
2 moduli, 3 Cfu
Programma
MODULO I (3 crediti) è dedicato all’analisi della nozione di utopia politica, alla sua origine
ed al suo trasformarsi in relazione ai coevi mutamenti storico-sociali, dal Rinascimento
all’Ottocento.
MODULO II (3 crediti) La metamorfosi dell’utopia politica: dal Rinascimento al Grand
Siècle.
Tipologia DidatticaCollegamenti con altri InsegnamentiNote
Le lezioni si svolgeranno nei giorni di martedì, mercoledì e giovedi aula 1E, dalle ore 18.00
alle ore 19.30 e avranno inizio martedi 27 ottobre 2009.
Gli studenti non frequentanti sono tenuti ad avere un colloquio, nel corso dell’anno e
comunque prima dell’esame, con il docente, nell’orario di rice-vimento previsto il giovedi
dalle ore 14 alle ore 15.30, ai fini della loro preparazione per poter sostenere l’esame.
Coloro che intendono sostenere l’esame solo per 3 Cfu oltre al volume di V.I.
Comparato possono scegliere di portare uno degli altri due volumi indicati: T.
More, Utopia, oppure B. Consarelli, ‘Libero pensiero’ ed utopia nel ‘Grand Siècle’.
TESTI CONSIGLIATI
MODULO I
T.MORE Utopia, Introduzione traduzione a cura di L.Firpo, Guida, Napoli
V.I. COMPARATO, Utopia, Collana lessico della politica, Il Mulino, Bologna 2005.
Modulo II
B. CONSARELLI, ‘Libero pensiero’ ed utopia nel ‘Grand Siècle’, Philos, Roma 2005 (nuova
PAGINE DISPONIBILI
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Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia delle Idee Politiche (Laurea Magistrale) : Consarelli B.
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edizione).
Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno fornite in sede di svolgimento del corso,
durante il quale verranno altresì, attivati dei seminari su temi specifici attinenti all’utopia,
il cui calendario verrà reso noto in concomitanza con l’inizio delle lezioni.
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Storia delle relazioni internazionali (canale A-L) (D.M. n. 270/04) : Nuti L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lnuti/?p=10[17/10/2011 13.04.00]
PAGINE DEL DOCENTE
Nuti L.
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Storia delle relazioni internazionali (canale A-L) (D.M. n.270/04)
Docente L. Nuti
A.A. 2010/11
C.F.U. 8
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti una conoscenza di base sull’evoluzione
del sistema internazionale nel ventesimo secolo nel periodo compreso tra l’inizio della
seconda guerra mondiale e il crollo del blocco sovietico – 1939-1989.
Nella parte iniziale del corso l’analisi delle origini della seconda guerra mondiale e delle
trasformazioni del sistema internazionale nel corso del conflitto, punta, soprattutto, a
stimolare una riflessione sulla ricerca di un nuovo ordine internazionale da parte delle
potenze alleate. Successivamente il corso intende fornire agli studenti un inquadramento
generale sullo sviluppo del sistema internazionale dopo la seconda guerra mondiale,
mettendo soprattutto a fuoco le dinamiche del confronto bipolare tra Stati Uniti e Unione
Sovietica e i passaggi cruciali tra le varie fasi che ne hanno scandito l’andamento – dalla
fase più aspra della guerra fredda a quella della coesistenza competitiva e poi della
distensione – per concludersi con una disamina delle cause del collasso del blocco sovietico.
Articolazione dell’Insegnamento
Il programma da 8 cfu è concepito per gli studenti iscritti al nuovo ordinamento ex DM
270/2004. Di norma lo studente dovrà sostenere l’esame per intero e in un’unica soluzione.
Quegli studenti che avessero necessità di svolgere un’attività a scelta da 4 cfu possono
scegliere uno dei due moduli.
Programma
Modulo I: Le origini e l’evoluzione del secondo conflitto mondiale. Il primo dopoguerra e la
nascita del sistema bipolare.
1a settimana – La prima fase del conflitto, 1939-1941; 2a settimana – La nascita della
grande alleanza, 1941-1943; 3a settimana – In cerca di una soluzione per il dopoguerra,
1944-1946; 4a settimana – La formazione dei blocchi, 1947; 5a settimana, Il
consolidamento dei blocchi, 1948-1949. 6a settimana – La guerra di Corea e la transizione
in Usa e in URSS, 1950-1953;
Modulo II: Il sistema bipolare alla prova: dalla guerra fredda alla distensione. Il decennio
delle grandi trasformazioni: gli anni ‘80 e la fine della guerra fredda
1a settimana – Alla ricerca della stabilizzazione – 1953-1956; 2a settimana – Le prime
tensioni interne ai blocchi: lo scisma sino-sovietico e le tensioni transatlantiche, 1956-1960;
3a settimana – Dalle crisi di Berlino e Cuba alla distensione, 1961-1963; 4a settimana – La
guerra del Vietnam e gli inizi della distensione, 1963-1968; 5a settimana – La distensione e
i suoi limiti, 1968-1979; 6a settimana – La fine della distensione, la seconda guerra fredda,
e la trasformazione del sistema internazionale, 1979-1991
Tipologia Didattica
PAGINE DISPONIBILI
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Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Materiali per il corso l’Europadopo la fine della guerra fredda
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CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia delle relazioni internazionali (canale A-L) (D.M. n. 270/04) : Nuti L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lnuti/?p=10[17/10/2011 13.04.00]
Le lezioni sono prevalentemente di natura frontale, anche se gli studenti sono chiamati a
partecipare attivamente alle discussioni sui principali temi affrontati dal corso. Sono previste
eventuali attività seminariali collaterali
Collegamenti con altri Insegnamenti
Storia contemporanea; Relazioni Internazionali; Storia dell’integrazione europea; storia
dell’Europa orientale; Storia degli Stati Uniti; storia dell’Asia
Note
Testi Consigliati
Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali, 1919-1999
(Roma: Laterza, 2000), pp.250-1343
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Storia delle relazioni internazionali (canale A-L) (D.M. n. 509/99) : Nuti L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lnuti/?p=22[17/10/2011 13.03.49]
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Nuti L.
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Storia delle relazioni internazionali (canale A-L) (D.M. n.509/99)
Primo Modulo – Le origini e l’evoluzione del secondo conflitto mondiale (4 settimane)
1^ settimana – Caratteri generali del periodo tra le due guerre. Le origini della seconda
guerra mondiale
2^ settimana – La prima fase del conflitto, 1939-1941
3^ settimana – La nascita della grande alleanza e la ricerca di una soluzione per il
dopoguerra, 1944-1946
4 ^settimana – La formazione dei blocchi, 1947-1949
Obiettivo: Il modulo si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti una conoscenza di base
sulle origini della seconda guerra mondiale e sulle trasformazioni del sistema internazionale
nel corso del conflitto, puntando soprattutto a stimolare una riflessione sulla ricerca di un
nuovo ordine internazionale da parte delle potenze alleate.
Testi: Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali, 1919-1999 (Roma: Laterza,
2000), pp. 250 – 591
Secondo modulo – Il sistema bipolare alla prova: dalla guerra fredda alla distensione
(4 settimane)
1^ settimana – La guerra di Corea e la transizione in Usa e in URSS, 1950-1953
2^ settimana – Alla ricerca della stabilizzazione – 1953-1960
3^ settimana – Dalle crisi di Berlino e Cuba alla distensione, 1961-1963
4^ settimana – La guerra del Vietnam
Obiettivo: Il modulo si prefigge l’obiettivo di fornire agli studenti una conoscenza di base
sullo sviluppo del sistema internazionale dopo la seconda guerra mondiale, mettendo
soprattutto a fuoco le dinamiche del confronto bipolare tra Stati Uniti e Unione Sovietica e il
passaggio cruciale dalla fase più aspra della guerra fredda a quella della coesistenza
competitiva
Testi: Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali, 1919-1999 (Roma: Laterza,
2000), pp. 595-1154
Terzo modulo – La fine della guerra fredda guerra e il nuovo ordine mondiale
(4 settimane)
1^ settimana – La distensione e i suoi limiti, 1968-1977
2^ settimana – La fine della distensione e la seconda guerra fredda, 1977-1985
3^ settimana – La fine della guerra fredda: interpretazioni a confronto
4^ settimana – Il nuovo sistema internazionale
PAGINE DISPONIBILI
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Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Materiali per il corso l’Europadopo la fine della guerra fredda
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia delle relazioni internazionali (canale A-L) (D.M. n. 509/99) : Nuti L.
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Testi: Ennio Di Nolfo, Storia delle relazioni internazionali, 1919-1999 (Roma: Laterza,
2000), pp.1155 fino alla fine.
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Storia delle relazioni tra Europa e Stati Uniti – Laurea Magistrale (D.M. n. 270/04) : Fiorentino D.
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PAGINE DEL DOCENTE
Fiorentino D.
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Storia delle relazioni tra Europa e Stati Uniti – LaureaMagistrale (D.M. n. 270/04)Storia delle relazioni tra Europa e Stati Uniti
Docenti D. Fiorentino e G. Pulcini
A.A. 2010/11
C.F.U. 8
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso affronta la storia delle relazioni tra Europa e USA nel XX secolo attraverso lo studio
della politica estera americana e dei rapporti con le potenze europee, con particolare
riferimento ai primi venti anni del 1900 e alla guerra fredda. Alla fine del corso gli studenti
saranno in grado di leggere criticamente alcuni aspetti essenziali dei rapporti transatlantici
in quello che va sotto il nome di “secolo americano”. Partendo da un’analisi
dell’affermazione degli Stati Uniti a livello internazionale, e soprattutto con la guerra ispano-
americana del 1898 che, secondo molti storici, segna il punto di partenza dell’espansione
dell’influenza americana a livello mondiale, attraverso la politica di Wilson nel primo
conflitto mondiale e l’esperienza degli USA con l’Europa dei regimi nazi-fascisti e nella
seconda guerra mondiale, il corso arriva poi ad affrontare il punto nodale della guerra
fredda. A questo sono dedicate quasi la metà delle lezioni, che analizzano tanto il confronto
con l’Unione Sovietica e la politica dei blocchi, quanto la costruzione della UE e la
trasformazione dell’atteggiamento americano nei confronti di un’entità geopolitica
inizialmente vista con favore. Si affronterà infine la questione dell’ “americanizzazione”
dell’Europa e il dibattito storiografico sul ruolo degli Stati Uniti nel continente all’indomani
della fine della guerra fredda.
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso si articola in due moduli di 4 crediti ciascuno (per un totale di 8 crediti). Il primo
e’dedicato a un’introduzione generale alla storia delle relazioni Europa-USA, con particolare
riferimento ai presupposti che contribuirono a caratterizzare tali relazioni nel corso del XX
secolo. Il secondo si concentra sulla guerra fredda e sui momenti salienti come la questione
di Berlino, la creazione e il ruolo della NATO, i rapporti tra Stati Uniti e Unione Sovietica e
lo sviluppo dell’integrazione europea. Il modulo si conclude con una riflessione sulle
conseguenze della caduta del muro di Berlino nei dieci anni successivi al 1989.
Programma
1. Partendo da un’analisi della politica estera USA nella seconda metà del XIX secolo, il
corso prende in considerazione alcuni momenti salienti dei rapporti Europa-USA, con
particolare riferimento alla guerra per Cuba (1898), al Corollario di Roosevelt (1904), alla
prima guerra mondiale e al fascismo. In evidenza sono i rapporti con Gran Bretagna,
Francia e Italia nella prima metà del XX secolo. La Guerra ispano-americana del 1898
segnò un passaggio importante nei rapporti tra Europa e Stati Uniti mentre la politica di
Theodore Roosevelt consolidò la visione USA dell’Europa. La svolta wilsoniana nella I guerra
mondiale inaugurò invece una nuova stagione dei rapporti transatlantici che, nonostante la
pausa del ventennio fascista, contribuì a ridefinire tanto la visione internazionale quanto i
rapporti con le potenze europee per il resto del secolo.
- I settimana – Introduzione agli argomenti principali delle relazioni Europa-USA.
1. Il 1898. I presupposti.
PAGINE DISPONIBILI
materiali didattici
Programmi Insegnamenti
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CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia delle relazioni tra Europa e Stati Uniti – Laurea Magistrale (D.M. n. 270/04) : Fiorentino D.
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2. Theodore Roosevelt e il primo mandato di Wilson
- II settimana.
1. Wilson e la prima guerra mondiale
2. Il Trattato di Versailles e la scelta del Congresso USA
- III settimana
1. Gli Stati Uniti e il fascismo
2. FDR e l’ascesa del nazismo
2. Nella seconda metà del Novecento la guerra fredda è stata senza dubbio il tratto
caratterizzante dei rapporti Europa-USA. A partire da un’analisi delle immediate
ripercussioni del 2° conflitto mondiale e di Yalta, il corso esamina il confronto sovietico-
americano sul continente e le scelte della politica del containment. Una parte delle lezioni di
questa seconda parte del corso affrontano anche l’importante questione della costruzione
della comunità europea e la posizione degli Stati Uniti in merito. Il post-1989 è una sorta di
corollario per comprendere le prospettive delle relazioni transatlantiche.
- IV settimana – La fine del conflitto e i primi anni della Guerra Fredda:
1. Il problema della ricostruzione2. L’inizio della Guerra Fredda e la questione della Germania
- V settimana – Il Patto Atlantico, la NATO e i primi passi dell’integrazione europea:
1. Le origini e i motivi dell’Alleanza Atlantica;2. La militarizzazione del Patto: la NATO3. L’integrazione europea negli anni cinquanta e il punto di vista degli Stati Uniti
- VI settimana – La crisi dell’Alleanza negli anni sessanta:
1. I nodi irrisolti della sicurezza transatlantica;2. I progetti di De Gaulle e lo strappo con gli Stati Uniti;3. La seconda crisi di Berlino e la stabilizzazione della Guerra Fredda nel continente
europeo: L’Europa è ancora centrale per gli USA?4. Gli europei e la guerra in Vietnam
- VII settimana (dovrebbe essere quella di Pasqua, quindi direi che forse potrei
sconfinare anche nella settimana successiva…)- Dalla distensione alla seconda guerra
fredda:
1. L’Ostpolitik e la politica estera di Nixon;2. La fine del dollar standard e la crisi energetica;3. La crisi della distensione e la vicenda degli euromissili;4. I primi anni di Reagan: la distensione è finita anche in Europa?
- VIII settimana – La fine della Guerra Fredda e gli anni novanta:
1. La fine della Guerra Fredda e le relazioni transatlantiche;2. Il ruolo della NATO e la nascita della PESC3. Le guerre balcaniche;
IX. settimana
Presentazioni studenti
X settimana
Conclusioni: 1989-2001
Tipologia Didattica
Il corso prevede lezioni frontali e discussione in classe dei testi assegnati. Nelle ultime due
settimane gli studenti frequentanti prepareranno delle relazioni di gruppo per approfondire i
temi trattati dalle lezioni attraverso alcune monografie indicate di seguito. La presentazione
e la discussione di questi testi è parte integrante del lavoro in classe.
Note
I partecipanti al corso dovranno presentare una relazione in classe su uno dei testi a scelta
Storia delle relazioni tra Europa e Stati Uniti – Laurea Magistrale (D.M. n. 270/04) : Fiorentino D.
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che illustrano, secondo punti di vista diversi, le trasformazioni delle relazioni Europa-Stati
Uniti. Tutti gli studenti frequentanti dovranno infine sostenere un esame orale sul resto del
programma indicato. La valutazione per il voto finale (assegnato comunque in trentesimi),
si basa quindi su queste due prove. La prima prova (relazione) si sostiene in classe alla fine
del corso e viene svolta a gruppi di tre/quattro studenti. Per frequentanti si intendono gli
studenti che hanno seguito almeno il 70% delle lezioni.
Testi Consigliati
Generale:
Giuseppe Mammarella, Destini incrociati. Europa e Stati Uniti nel XX seccolo, Bari-Roma,
Laterza, 2000.
Federico Romero e Mario Del Pero, Le crisi transatlantiche: continuità e trasformazioni.
Roma, Edizioni di Storia e letteratura, 2007.
Acquistabile in linea:
http://digital.casalini.it/editori/default.asp?isbn=9788884983572&tipologia=M#
Per le presentazioni, gli studenti potranno scegliere di discutere in classe uno dei
seguenti volumi:
La Feber, Walter, The Cambridge History of American Foreign Relations. Vol. II. The
American Search for Opportunity, 1865-1913, Cambridge: Cambridge University Press,
1995.
Lundestad, Geir, Empire by Integration: The United States and European Integration, 1945-
1997. Oxford: Oxford University Press, 1998.
Schmitz, David, The United States and Fascist Italy, 1922-1940, Durham: University of
North Carolina Press, 2009.
Trachtenberg, Marc, A Constructed Peace. The Making of the European Settlement, 1945-
1963. Princeton: Princeton University Press, 1999.
Gli studenti non frequentanti dovranno presentare il programma per frequentanti,
compreso uno dei testi a scelta, più il volume:
Gaddis, John L. La guerra fredda. Cinquant’anni di paura e speranza. Milano: Mondadori,
2008.
Copyright © 2011 Fiorentino D. • thanks faraday
Storia dello Stato moderno : Aubert A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/aaubert/?p=12[17/10/2011 12.40.15]
PAGINE DEL DOCENTE
Aubert A.
CERCA NEL SITO
Storia dello Stato moderno
Docente: Alberto Aubert
A.A. 2009/10
C.F.U. 6
Valido per i Corsi di Studio
LM in PP
Presentazione e Obiettivi Formativi
La riflessione critica sullo Stato moderno costituisce una delle principali
acquisizioni della storiografia otto-novecentesca ed ha prodotto i suoi
migliori risultati in connessione con la crisi della forma Stato contemporanea.
Il corso intende pertanto fornire una preparazione avanzata sulla
nascita ed evoluzione dello Stato moderno (secoli XV-XVIII) in relazione
ai paradigmi interpretativi che, all’incirca dalla metà dell’Ottocento, ne
hanno riletto le vicende, rimettendo via via in discussione il transito dal
feudalesimo alla modernità, la razionalità burocratica, il rapporto con i ceti
sociali, il controllo del territorio, il disciplinamento della società.
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso di articola in due moduli: Modulo I (3 crediti): Formazione e sviluppi
dello Stato moderno (secoli XV-XVIII).
Modulo II (3 crediti): Modelli di Stato in età moderna.
Programma
Il programma richiede una buona conoscenza delle vicende generali della
storia europea tra Quattro e Settecento e prevede l’illustrazione dei caratteri
fondamentali e dei principali paradigmi interpretativi dello Stato in età
moderna, nonché l’approfondimento di alcuni modelli di Stato sviluppati in
Europa, secondo la seguente articolazione modulare:
Modulo I (3 crediti): Formazione e sviluppi dello Stato moderno.
Modulo II (3 crediti): Modelli di Stato in età moderna.
Tipologia Didattica
Collegamenti con altri Insegnamenti
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia dello Stato moderno : Aubert A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/aaubert/?p=12[17/10/2011 12.40.15]
Note
Testi Consigliati
Modulo I: A. De Benedectis, Politica, governo e istituzioni nell’Europa
moderna, Bologna, Il Mulino, 2001, (cap. I – V: pp. 5 – 239).
Modulo II: A. De Benedectis, Politica, governo e istituzioni nell’Europa
moderna, Bologna, Il Mulino, 2001, (cap. VI- XIV: pp. 243 – 391).
Copyright © 2011 Aubert A. • thanks faraday
Storia e culture dell’ambiente : Pagnotta G.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/gpagnotta/?p=37[17/10/2011 13.10.16]
PAGINE DEL DOCENTE
Pagnotta G.
CERCA NEL SITO
Storia e culture dell’ambienteCorso per Lauree Triennali
Docente: Grazia Pagnotta
orario lezioni: 8,30-10,00, martedì e mercoledì, aula 1D
Programma a.a. 2010-2011
Le questioni ambientali nella storia
Corsi di laurea:
Scienze politiche per la cooperazione e lo sviluppo
Scienze politiche e relazioni internazionali
Scienze politiche per il governo e l’amministrazione
Crediti: 8 crediti, 4 crediti
Orario ricevimento studenti: martedì 14,30-15,30
Per contattare la docente: [email protected]
Programma:
Il corso tratterà la storia del rapporto tra l’uomo e l’ambiente dalle civiltà antiche ai nostri
giorni. Saranno affrontate le questioni più importanti della materia: l’antropizzazione della
natura dalla preistoria al Novecento, la storia dell’energia fino all’impiego del nucleare e
delle fonti rinnovabili, l’impatto della tecnologia in evoluzione sull’ambiente, il problema dei
rifiuti nelle varie epoche storiche, l’uso della risorsa forestale, le problematiche dello
sviluppo dell’ambiente urbano e l’industrializzazione, la cultura ambientalista, l’affermazione
del concetto di sviluppo sostenibile.
Testi d’esame per 8 crediti:
J. R. McNeill, Qualcosa di nuovo sotto il sole. Storia dell’ambiente nel XX secolo, Einaudi,
Torino 2002
E. Tiezzi, Tempi storici tempi biologici, Donzelli, Roma 2005
Testi d’esame per 4 crediti:
J. R. McNeill, Qualcosa di nuovo sotto il sole. Storia dell’ambiente nel XX secolo, Einaudi,
Torino 2002
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
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PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
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Storia e Istituzioni degli Stati Uniti d’America – corso triennale (D.M. n. 270/04) : Fiorentino D.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/dfiorentino/?p=24[17/10/2011 12.53.59]
PAGINE DEL DOCENTE
Fiorentino D.
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Storia e Istituzioni degli Stati Uniti d’America – corsotriennale (D.M. n. 270/04)
Storia e Istituzioni degli Stati Uniti d’America (corso triennale)
Docente: D. Fiorentino
AA 2010-2011
CFU: 8
Il corso si propone di portare gli studenti a una conoscenza approfondita dei testi fondanti dellanazione nord-americana, e della storia del concetto di libertà, ritornato alla ribalta del dibattitopolitico negli Stati Uniti di oggi. Nel corso del semestre gli studenti approfondiranno i temicentrali della storia americana con particolare riferimento al periodo formativo della nazione e alNovecento.
Il corso affronta alcuni temi legati alle istituzioni americane e in particolare al congresso e alpotere esecutivo. Alla fine del semestre, gli studenti dovranno conseguire una buonaconoscenza degli aspetti salienti della storia americana con l’approfondimento di alcunimomenti determinanti dell’esperienza nazionale sia dal punto di vista politico che sociale. Inquesta analisi si terrà presente la trasformazione del concetto di libertà negli USA che già dalXIX secolo ne fecero una bandiera della propria affermazione continentale e internazionale.
Attraverso la storia del concetto di libertà, con particolare riferimento alla Dichiarazioned’Indipendenza e alla Costituzione, e poi alla storia del Novecento, gli studenti saranno così ingrado di ricostruire le fasi salienti della vita culturale e politica del paese. Si metteranno aconfronto momenti storici determinanti nella formulazione dell’identità americana conparticolare riferimento alla fondazione della nazione, alle trasformazioni dell’Ottocento e alruolo del paese tra la seconda metà del XX secolo e il nuovo millennio .
Attraverso questi strumenti gli studenti dovranno essere in grado di ricostruire le fasi salientidella storia degli Stati Uniti e la loro ascesa a grande potenza nel corso del Ventesimo secolo.
Valutazione: la valutazione si basa su un esame orale da sostenere a fine semestre.
Testi:
Eric Foner, Storia della libertà americana, Roma, Donzelli, 2009
Horst Dippel, Storia degli Stati Uniti, Roma, Carocci, 2002
Tiziano Bonazzi, La Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America, Venezia,Marsilio, 2003
Il testo della costituzione degli USA scaricabile dai seguenti siti:
http://archives.gov/exhibits/charters/constitution.html (in inglese)
http://www.associazionedeicostituzionalisti.it/materiali/normativa/file/CostituzioneUSA.html (initaliano)
(Gli studenti non frequentanti dovranno presentare anche: Ferdinando Fasce, I presidentiUSA. Duecento anni di storia; Roma, Carocci, 2008).
PAGINE DISPONIBILI
materiali didattici
Programmi Insegnamenti
Avvisi
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia e Istituzioni degli Stati Uniti d’America – corso triennale (D.M. n. 270/04) : Fiorentino D.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/dfiorentino/?p=24[17/10/2011 12.53.59]
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Storia e istituzioni dell’Africa (D.M. 270/04) : Volterra A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/avolterra/?p=21[17/10/2011 13.16.37]
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Volterra A.
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Storia e istituzioni dell’Africa (D.M. 270/04)A.A. 2010/2011
C.F.U. 8
Presentazione e Obiettivi Formativi:
La parte iniziale del corso è dedicata al problema storiografico della storia dell’Africa e alle
fonti storiche di questo continente con particolare riferimento alla fonte orale e alla
metodologia. Poi il corso affronta gli aspetti fondamentali della storia moderna e
contemporanea dell’Africa con attenzione particolare all’Islam, all’impatto di quelle società
con i commerci europei, con la dominazione coloniale, la resistenza anticoloniale, intorno
all’indipendenza dei popoli africani e all’esperienza degli Stati indipendenti. Il corso mira a
dare una conoscenza generale della storia di questo continente, dei suoi problemi di oggi,
in una prospettiva di comprensione storica di culture diverse.
Programma
- Storia moderna e contemporanea dell’Africa.
Approfondimenti specifici sui seguenti argomenti:
- L’imperialismo coloniale fascista e l’impatto coloniale.
- La tratta Atlantica degli schiavi
Testi Consigliati
- J.D. Fage, Storia dell’Africa, Torino, S.E.I.; parte III e IV (il libro è esaurito, chi ne è già
in possesso può portarlo), in sostituzione A.M. Gentili, Il leone e il cacciatore, Roma,
Carocci, 2008.
- Luigi Goglia-Fabio Grassi, Il colonialismo italiano da Adua all’impero, Bari-Roma, Laterza,
1994, seconda parte.
-Alessandro Volterra, Sudditi coloniali. Ascari eritrei 1935-1941, Milano Franco Angeli, 2005
o, in alternativa, John Thornton, L’ Africa e gli africani nella formazione del mondo
atlantico, Bologna, il Mulino, 2010
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Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
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Storia e istituzioni dell’Asia : Goglia L.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/lgolglia/?p=38[17/10/2011 12.33.45]
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Goglia L.
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Storia e istituzioni dell’Asia Docente
L. Goglia
A.A. 2010/11
C.F.U. 8
Introduzione: nota metodologica; la storia dell’Asia come problema storiografico; problema
degli imperi e dei regni prima della penetrazione europea, loro evoluzione; il dominio
coloniale europeo e giapponese; la seconda guerra mondiale e la via verso l’indipendenza.
I paesi dell’Asia sulla scena internazionale nella seconda metà del XX secolo.
L’India dai moghul alla divisione del Raji britannico: l’indipendenza dell’Unione indiana e del
Pakistan. Il crogiolo culturale indo-britannico: gli anglo-indiani e i babu. Ghandi, Kipling,
Nerhu. Le guerre indo pakistane, il non allineamento, le sfide atomiche.
Le origini del Medio Oriente moderno. La fine dell’ottocento tra il declino dell’impero
ottomano e l’imperialismo europeo. L’accordo Sykes-Picot, la corrispondenza Hussein-
McMahon, la dichiarazione Balfour e la spartizione della regione dopo la prima guerra
mondiale. Il secondo dopoguerra tra tentativi di modernizzazione e nazionalismo. Gli anni
’70 e l’ascesa saudiana. Il 1979 e l’inizio del secolo islamico.
Testi di riferimento:
D. Rothermund, Storia dell’India, Bologna, il Mulino, 2007
H. Bozarslan, La Turchia contemporanea, Bologna, il Mulino, 2006
R.Caroli – F. Gatti, Storia del Giappone, Bari-Roma, Laterza, 2004
PAGINE DISPONIBILI
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Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
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Storia e Teorie dell’Intervento Pubblico nell’Economia : Bini P.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/pbini/?p=130[17/10/2011 12.42.05]
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Bini P.
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Storia e Teorie dell’Intervento Pubblico nell’Economia
Raggruppamento disciplinare: Secs-P/04 – Storia del Pensiero Economico
Cfu: 8 – Insegnamento erogato per il Corso di laurea magistrale di Scienza
dell’Amministrazione
Storia e teorie dell’intervento pubblico in economia può essere inserito anche nei curricula di
altri Corsi di laurea magistrali (a cominciare da quelli attivati presso la Facoltà di Scienze
Politiche di Roma Tre) quale insegnamento a scelta.
Obiettivi formativi:
Il corso presenta il tema dell’intervento pubblico nell’economia sotto l’aspetto sia storico
che teorico. Ciò nel convincimento che la consapevolezza critica di entrambi gli aspetti sia
necessaria per cogliere le ragioni di fondo che hanno alimentato tale fenomeno nel passato
e che ne motivano la persistenza tanto nel presente quanto nel prevedibile futuro.
Programma
L’insegnamento mira a presentare l’intreccio fra teorie economiche e scelte pubbliche nel
corso dell’evoluzione storica del pensiero economico.
Il corso esporrà in primo luogo i presupposti dell’intervento pubblico in economia, sia
mettendone in evidenza le basi logico-teoriche, che ricorrendo a emblematici case studies.
Nel fare questo saranno approfondite le caratteristiche dei mercati non concorrenziali, dei
beni pubblici, delle esternalità, dei mercati incompleti, delle asimmetrie informative: tutte
tipologie economiche per le quali può risultare opportuno un intervento pubblico di
regolazione o di gestione.
Un ciclo specifico di lezioni sarà anche dedicato a ricostruire le principali tappe sia storiche
che concettuali attraverso le quali si sono realizzati in Italia il dibattito e l’esperienza
dell’intervento pubblico in economia: dalla dichiarazione dell’Unità nel 1861 fino all’adesione
del nostro paese al Trattato di Maastrickt nel 1992.
Dal punto di vista dell’erogazione del corso, essa avrà natura mista: in buona parte tramite
lezioni frontali, ma in parte anche tramite approfondimenti seminariali.
Materiale didattico relativo al programma da 3 CFU
Il programma da 3 cfu presenta alcuni temi rilevanti della teoria della politica economica
riguardanti tanto i fallimenti del mercato, quanto della politica. Il materiale didattico è
costituito da un’unica dispensa le cui fotocopie sono reperibili presso la biblioteca di Facoltà
e presso la cartoleria “Appunti” di via Chiabrera.
Materiale didattico relativo al programma da 6 CFU
Il programma da 6 cfu è costituito da 2 parti. La prima presenta alcuni temi rilevanti della
teoria della politica economica riguardanti tanto i fallimenti del mercato, quanto della
politica. La seconda parte ripercorre le principali tappe storico-teoriche del dibattito e
dell’esperienza dell’intervento pubblico nell’economia svoltisi in Italia a partire dall’Unità.
Il materiale didattico è costituito da due dispense le cui fotocopie sono reperibili presso la
biblioteca di Facoltà e presso la cartoleria “Appunti” di via Chiabrera. La seconda dispensa,
riguardante i temi dell’intervento pubblico nell’economia in Italia dall’Unità sarà scaricabile
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum vitae
Materiale Didattico EconomiaPolitica
Materiale Didattico Storia eTeorie dell’Intervento Pubblicoin Economia
Materiale Didattico Seminario“Crisi internazionale e ruolodelle banche centrali”
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia e Teorie dell’Intervento Pubblico nell’Economia : Bini P.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/pbini/?p=130[17/10/2011 12.42.05]
anche da questo sito a partire da Dicembre p.v.
Materiale didattico relativo al programma da 8 cfu
Il programma da 8 cfu è composto da 3 parti. La prima parte, presenta alcuni temi rilevanti
della teoria della politica economica riguardanti tanto i fallimenti del mercato, quanto della
politica. La seconda parte ripercorre le principali tappe storico-teoriche del dibattito e
dell’esperienza dell’intervento pubblico nell’economia svoltisi in Italia a partire dall’Unità. La
terza parte delinea le politiche della concorrenza e dell’antitrust.
Il materiale didattico è costituito da 3 dispense le cui fotocopie sono reperibili presso la
biblioteca di Facoltà e presso la cartoleria “Appunti” di via Chiabrera. La seconda dispensa,
riguardante i temi dell’intervento pubblico nell’economia in Italia dall’Unità sarà scaricabile
anche da questo sito a partire da Dicembre p.v.
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Storia e teorie delle relazioni economiche internazionali : Masini F.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/fmasini/?p=46[17/10/2011 12.59.19]
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Masini F.
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Storia e teorie delle relazioni economiche internazionaliDocente: Fabio Masini
CFU: 8
PROGRAMMA
Il corso è articolato sulla base di una ricostruzione storica del rapporto fra i fatti, le teorie
economiche e le grandi scelte strategiche che hanno interessato le relazioni economiche
internazionali, dal Settecento ai giorni nostri.
Introduzione metodologica
1. Le relazioni economiche internazionali nell’epoca dell’economia classica
1.1. Mercato e istituzioni pubbliche nell’economia classica
1.2. I metalli preziosi come moneta internazionale
1.3. Regole o discrezionalità: la questione della convertibilità aurea
1.4. Commercio internazionale: vantaggi assoluti e vantaggi comparati
2. Dibattiti e dilemmi nell’economia neoclassica
2.1. Dalla teoria all’etica del gold standard
2.2. La teoria dell’economia internazionale verso l’ortodossia
2.3. Colonialismo, imperialismo e protezionismo
3. Vincoli esterni ed obiettivi interni: i dibattiti fra le due guerre mondiali
3.1. Speranze e illusioni all’indomani del primo conflitto mondiale
3.2. La politica economica fra vincoli esterni ed obiettivi interni
3.3. Il ritorno al gold standard e la crisi del ‘29
3.4. La crisi del liberalismo internazionale e l’opzione federalista
4. La macroeconomia dei sistemi aperti: 1945-1971
4.1. Il sistema e le istituzioni internazionali concepite a Bretton Woods
4.2. Ricostruzione nazionale e condizioni di stabilità internazionali
4.3. Le prime crepe del sistema globale
5. Dalla fine di Bretton Woods alla nascita del Washington Consensus
5.1. Fatti, teorie e policies: la grande instabilità degli anni Settanta
5.2. Curva di Phillips, nuova macroeconomia classica e integrazione sopranazionale
5.3. L’Europa, dal serpente allo Sme
5.4. Un nuovo assetto economico e finanziario internazionale
6. Fine dell’equilibrio bipolare e nuovo ordine internazionale
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Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum Vitae
Inizio lezioni 2011
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia e teorie delle relazioni economiche internazionali : Masini F.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/fmasini/?p=46[17/10/2011 12.59.19]
6.1. La fine dell’equilibrio bipolare: Washington Consensus e Moneta Unica Europea
6.2. La stagione delle crisi finanziarie
6.3. Verso una Bretton Woods II?
MATERIALI DIDATTICI
Per quanto riguarda il materiale didattico, sono a disposizione delle dispense, che verranno
costantemente aggiornate presso la copisteria Tekne Macro, Via Chiabrera 148/150 e il
volume: F. Masini, SMEmorie della Lira. Gli economisti Italiani e l’adesione al Sistema
Monetario Europeo, Milano, Franco Angeli, 2004.
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Storia moderna : Aubert A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/aaubert/?p=14[17/10/2011 12.40.05]
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Aubert A.
CERCA NEL SITO
Storia modernaDocente
A. Aubert
A.A.
2009/10
C.F.U.
9
Valido per i Corsi di Studio
Presentazione e Obiettivi Formativi
Il corso è diretto anzitutto ad offrire una conoscenza generale delle linee
fondamentali della storia dell’età moderna, dalla metà del secolo XV all’inizio
del XIX (1815). In secondo luogo a sollecitare l’apprendimento critico-
interpretativo, sia consentendo allo studente di percorrere itinerari storiografici
su alcuni dei temi affrontati, sia concentrando l’attenzione sui fattori
di lungo periodo che ricongiungono le vicende politiche e le strutture
socio-economiche e culturali dei secoli XV-XIX all’attualità, nell’intento di
illustrare in quali modi l’età moderna costituisca la premessa imprescindibile
per la comprensione della contemporaneità e dei suoi problemi. In
questa prospettiva si mira, infine, a permettere una riflessione sui nessi
che trasversalmente legano storia istituzionale e politica, storia socio-economica
e storia religiosa, con l’obbiettivo di sviscerare i meccanismi di
fondo degli eventi che si snodano tra Rinascimento ed età napoleonica.
Articolazione dell’Insegnamento
Il corso si articola in tre moduli: Primo modulo (3 crediti): Dall’età rinascimentale
all’età napoleonica: linee generali di storia moderna. Secondo
modulo (3 crediti): Stato e politica nell’Italia del Cinquecento. Terzo modulo
(3 crediti): Riforma protestante, eresia e controriforma in Italia.
Programma
Il programma prevede l’illustrazione delle linee generali della storia politica,
sociale, economica e religiosa dalla metà Quattrocento al 1815, tale
da consentire l’approfondimento delle problematiche storiche e storiografiche
PAGINE DISPONIBILI
Avvisi
Programmi Insegnamenti
Curriculum vitae
Materiali Didattici
Ricevimento e contatti
PRESENTAZIONE OFFERTA FORMATIVA ELENCO DOCENTI CONTATTI
CORSI DI STUDIO DIDATTICA MODULISTICA E NORMATIVA TESI SERVIZI INTERNAZIONALI
Storia moderna : Aubert A.
http://scienzepolitiche.uniroma3.it/aaubert/?p=14[17/10/2011 12.40.05]
relative alla crisi degli Stati italiani nel Cinquecento, alla diff u s i o n e
delle eresie e alla nascita e allo sviluppo della Controriforma nell’Italia cinque-
seicentesca, secondo la seguente articolazione:
Modulo I (3 crediti): Dall’età rinascimentale all’età napoleonica: linee generali di storia
moderna.
Modulo II (3 crediti): Stato e politica nell’Italia del Cinquecento.
Modulo III (3 crediti): Riforma protestante, eresia e Controriforma in Italia.
Tipologia Didattica
Collegamenti con altri Insegnamenti
Note
Testi Consigliati
Modulo I: A. Aubert, P. Simoncelli, Profili di storia moderna, Bari, Cacucci,
2003.
Modulo II: A. Aubert, P. Simoncelli, Profili di storia moderna, Bari, Cacucci,
2003.
Modulo III: A. Aubert, Eresia e Controriforma nell’Italia del Cinquecento,
Bari, Cacucci, 2003
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