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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 203 anno XIII - 20 Maggio 2015 Partecipazione e rinnovamento Monreale - Il messinese Romano eletto presidente regionale MCL foto Rosario Soldano

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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Partecipazionee rinnovamento

Monreale - Il messinese Romano eletto presidente regionale MCL

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2 WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT 20 Maggio 2015

Primo PianoPrimo Piano

Il lavoro al centro dell’X del Movimento Cristiano Il Movimento Cristiano Lavoratori di Sicilia ha un nuovo presidente. Il passaggio di consegne

tra Anna Manno, presidente uscente e il neo eletto Fortunato Romano è avvenuto in occa-sione dell’XI congresso regionale del movimento che si è riunito, sabato 16 maggio 2015, a

Monreale nel Salone del Palazzo Arcivescovile, messo a disposizione da Monsignor MichelePennisi, Arcivescovo di Monreale. “MCL per un’economia a servizio dell’uomo: il lavoro primo fattore di ripresa. Realizzare le rifor-me per garantire democrazia e giustizia sociale”, è questo il tema scelto per l’apertura dei lavo-ri del congresso presieduto da Tonino Di Matteo, Vice Presidente Nazionale MCL. Un tema che ha messo al centro del dibattito il problema del lavoro ma anche delle infrastrut-ture e dei trasporti senza i quali non si potrà superare il gap dell’insularità e della distanza daimercati europei e la “crisi della rappresentanza” sempre più presente vista la situazione nelnostro paese che ha alimentato populismo ed antipolitica e determinato l’impossibilità del cit-tadino di riconoscersi nelle Istituzioni, nei partiti, nei sindacati e nelle associazioni. Uno dei

di Cristina D’Arrigo

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I Congresso Regionale o Lavoratori

servizio fotografico di Rosario Soldano

Dobbiamo pensare al movi-mento - ha affermatoRomano - come “AgenziaEducativa”, capace di pro-durre formazione rivolgen-dosi alle giovani generazio-ni attraverso le quali trasfe-rire alla famiglia, alla scuo-la, alla Chiesa questavolontà di partecipazione erinnovamento”

compiti che il movimento si prefigge è quello di tracciare un nuovo cammino che intenda rico-struire il “senso civico” nella popolazione con un recupero dell’identità. Grande la partecipazio-ne da parte dei dirigenti provenienti da tutta la Regione. Molti anche i giovani che appartengo-no al movimento. “Un economia deve essere talvolta umana, ha detto l’arcivescovo Pennisi. Origine, centro e

fine di tutta l’economia è l’uomo, ed è là che deve essere rispettata e promossa la dignità della

persona umana. L’economia di mercato ha bisogno di virtù, una parola che oggi forse è desue-

ta, di norme etiche, di una cultura del lavoro e di regole giuridiche chiare garantite dallo Stato.

Le leggi del mercato sono soggette alle leggi divine e non giustificano un comportamento

immorale. L’economia come ha ribadito Benedetto XVI ha bisogno dell’etica per il suo effetti-

vo funzionamento, non di un etica qualunque ma di un etica amica della persona. In una situa-

zione di crisi come quella attuale in Italia un economia al servizio dell’uomo trova nel lavoro il

primo fattore di ripresa. Le istituzioni politiche ed economiche devono fare in modo che ci sia

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davvero un lavoro per tutti. Bisogna costruire un nuovo modello di società basato su un nuovo

umanesimo fraterno e solidale preceduto da un rinnovamento etico, personale e comunitario e

improntato su un´economia fondata sul valore della fraternità e solidarietà”.

Durante i lavori del congresso è avvenuta la nomina del nuovo consiglio regionale che perquattro anni avrà alla presidenza Fortunato Romano. “La nostra è una regione difficile strutturalmente e culturalmente, dice il neo eletto, ma siamo

anche in una stagione difficile che dipende dalla crisi morale ed economica. Questi due ele-

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menti ci costringono a ripensare un nuovo modello di movimento come un grande contenitore

di uomini e di donne che mettono il loro tempo libero, il loro lavoro, la loro passione a disposi-

zione per costruire una città dove al centro ci sia l’uomo, i vostri servizi, la vostra Chiesa, le

vostre Istituzioni. Dobbiamo pensare al movimento come “Agenzia Educativa”, capace di pro-

durre formazione rivolgendosi alle giovani generazioni attraverso le quali trasferire alla fami-

glia, alla scuola, alla Chiesa questa volontà di partecipazione e rinnovamento”.

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“Il lavoro è il fattore centrale del nostro pensare e agire erappresenta l’elemento costitutivo del nostro movimento.Il lavoro oggi non è più al centro delle politiche economi-

che e la realtà occupazionale lo dimostra. La questione dellavoro e della sua giusta collocazione nel sistema economi-co e produttivo dipende dalle scarse capacità e forza delleIstituzioni di avviare una fase realmente nuova con l’obietti-vo di attuare delle riforme in grado di riaffermare i valori dellademocrazia. È necessario riportare al centro dell’economia edella politica la persona e la famiglia. Non potrà mai esserciuna vera politica familiare se non ci sarà un piano di lavorosoprattutto per i giovani. Il problema risiede, credo, essen-zialmente nel sistema produttivo italiano, che è arretrato. Le

imprese che nel passato hanno contribuito alla nostra crescita economica oggi sono indeclino, infatti esse si basano più sul costo della forza lavoro che sull’innovazione e laricerca. Vi è pochissima predisposizione ad assumere, non esistono risorse da destinarealle assunzioni. La crescita è pari a zero e la richiesta di personale qualificato è scarsa. Acausa delle tasse alte e dell’eccessiva burocrazia molti rinunciano ad investire e nonnascono nuove aziende che potrebbero incrementare i posti di lavoro. Noi del MCL nonsiamo persone che si arrendono, siamo uomini e donne liberi che nei momenti difficili siassumono le proprie responsabilità e si impegnano per testimoniare le ragioni della nostrapresenza nella società. Noi siamo la dimostrazione visibile di una presenza ecclesiale,sociale, popolare che ha saputo tenere nella nostra Regione la schiena dritta e la bandie-ra in alto nei momenti difficili trovando nelle fede e nel sostegno di tanti preti e sacerdotisiciliani il conforto e la forza per andare avanti”.

Anna Manno, presidente uscente

“Per noi è importante vivere questa giornata pensando alpercorso che abbiamo iniziato a livello nazionale deline-ando il movimento del futuro, che ha radici solide e che

vuole affrontare i problemi della società in una nuova direzio-ne. Donne e uomini insieme possono testimoniare con la loropresenza un impegno per il futuro. Noi per quello che è pos-sibile con le nostre opere diamo una risposta nella direzionedella solidarietà e difendiamo quel principio di sussidiarietàche non sempre viene garantito. Io credo che l’impegno ditutti quanti noi sia quello di difendere i valori di riferimento elavorare per realizzare una società più equa e giusta”.

Tonino Di Matteo, Vice Presidente Nazionale MCL

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Componenti del nuovo consiglio regionale

Fortunato Romano, Elisa Furnari, Rosella Bottaro, Pietro Caliri,Antonella Romeo, Giorgio D´Antoni, Ferdinando Russo,Giuseppe Gennuso, Giacomo Accardi, Carlo De Dia, GiacomoBarraco, Francesco Pipitone, Michele De Maria, PiergiuseppeDe Luca, Enzo Cavallaro, Michele Cristaldi, Anna Maria Manno,Liborio Pirrello, Serafina Marchetta, Laura Marsala, Nicolò Papa,Giuseppe Previti, Walter Consiglio, Decio Terrana, VincenzoRonci, Vincenzo Di Stefano, Cipriano Sciacca, Pietro Milano,Ubaldo Augugliaro, Enzo Sardo. Probiviri Fancesco Velardi,Vincenzo Turriciano, Aldo Missale, Serafino Scorsone, OttavioBruno, Vito Triolo.

Alcuni componenti del nuovo consiglio regionale

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46-49 CittàCronache urbane

32-33 Dietro le quinte

numero 203 anno XIII20 Maggio 2015

AttualitàRaccolta porta a portaIl sen. Morando visita l’Ateneo

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22-31

Sommario

8

36 SettegiorniCronaca della settimana

20 Maggio 2015

SiciliaEmergenza trasporti in SiciliaEsposto-denuncia contro Crocetta

54-61

Le rubriche

La corazzataPotemkin

90-91

Da Beethoven a Kurt Cobain

92-93

Parole in blu94-95

ProvinciaJob act

50-53

CulturaPremio “Salvatore Quasimodo”Fotogramma d’oro

72-79

In&Out34-35

Mangiare Sano96-97

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WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT20 Maggio 2015

il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella postaelettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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20 Maggio 2015

Il messinese cardinaleFrancesco Montenegro nuovo presidente della CaritasItaliana e della Consulta ecclesiale degli OrganismiSocio-assistenziali.

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20 Maggio 2015

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Per info e per sostenere l’iniziativa rivolgersi al M.C.L

(Movimento Cristiano Lavoratori) via Romagnosi n.2 Messina

tel.09046535 e-mail:[email protected]

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di Michele Giuntaimmagineimmagine

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NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Concorso di scrittura Teatrale per contratto con Casa EditriceVi piacerebbe scrivere copioni teatrali? Al via l’ottava edizione del concorso discrittura teatrale Exit rivolto a drammaturghi italiani di qualsiasi età. In palio uncontratto con una casa editrice.

Chicco: concorso creativo R-Evolutionary BabyIl nuovo contest R-Evolutionary Baby di Chicco chiede ai partecipanti di immer-gersi nel mondo dei bambini e cimentarsi nella progettazione di spazi e prodottievolutivi con tema il relax dentro casa.

Corso gratis Addetti Segreteria aziendale, MestreSono aperte le iscrizioni ad un corso gratuito per Addetti alla Segreteria azienda-le rivolto a diplomati disoccupati e in mobilità. Il percorso formativo si svolgerà aMestre, Venezia, ed è finanziato dal fondo Forma.

187 Telecom: lavoro per Studenti UniversitariNuove opportunità di lavoro in Telecom Italia per i giovani. La società italiana ditelecomunicazioni seleziona Studenti Universitari da impiegare per il servizio 187e in attività di back office.

Voghera: concorso per Ingegneri, tempo indeterminatoNova opportunità di lavoro in Lombardia. Al via il concorso per ingegneri indettodall’ASM S.p.A. Azienda Speciale Multiservizi di Voghera (Pavia). Sono disponi-bili 3 posti di lavoro con contratto a tempo indeterminato.

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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Save The Children Lavora con noi: Posizioni AperteSave The Children seleziona personale in Italia e all’estero ed ha aperto varieofferte di lavoro.

Vodafone: assunzioni e stage per LaureatiAssunzioni e stage Vodafone per Laureati. Sono aperte le selezioni per i pro-grammi di formazione e lavoro Discover Program e Internship program, per inse-rimenti anche a tempo indeterminato.

UNIDO: concorso di idee, settore AgroalimentareAl via il concorso di idee a sostegno di progetti innovativi relativi al settore agroa-limentare. Unido Itpo Italy promuove il bando di idee innovative per migliorare lecondizioni economiche e sociali dei Paesi in Via di Sviluppo (PVS).

Centro Europeo di Studi Manageriali: TirociniNuove opportunità di formazione e lavoro nel Lazio per giovani under 30. IlCentro Europeo di Studi Manageriali seleziona tirocinanti per stage retribuiti nel-l’ambito del programma Garanzia Giovani.

Corso gratuito Tedesco Turistico per disoccupatiE’ possibile iscriversi ad un corso gratuito a Venezia per imparare la lingua tede-sca. Al via un percorso formativo in Tedesco Turistico per disoccupati e lavorato-ri in mobilità, a frequenza totalmente gratuita.

Start Cup FVG: Bando concorso 2015Il concorso Start Cup FVG è una competizione con lo scopo di sostenere l’im-prenditoria dei giovani e di promuovere la nascita e la crescita di imprese inno-vative in Friuli Venezia Giulia.

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Dopo un mese dall’avvio della raccolta differenziata “Porta a porta” nei Quartieri diGanzirri, Torre Faro, Giampilieri, Altolia, Molino, Pezzolo, e Briga nei ecco i primi datiincoraggianti sul nuovo sistema di raccolta avviato da Messinambiente.

Sono consistenti le quantità di materiale sottratto alle discariche ed avviato a nuova vita, dun-que a riciclo, grazie al nuovo sistema di raccolta differenziata. Ovvero 4,5 tonnellate di carta,oltre 5 di plastica ed oltre 3 di vetro, per un totale di circa 13 tonnellate di materiali che graziealla separazione fatta dai cittadini non sono diventati rifiuti.Le percentuali di raccolta differenziata variano a seconda delle frazioni coinvolte in questonuovo sistema con percentuali in media molto incoraggianti. Il dato migliore del 75% di rac-colta differenziata è stato raggiunto nella frazione di Ganzirri, una delle zone più popolose coin-volte nel nuovo sistema di raccolta differenziata, che visto la sua vocazione turistica diventauna vera e propria “residenza estiva dei messinesi”, ma in ogni zona si è andati oltre il 50 e60% di materiale avviato a riciclo.“E' la conferma che anche a Messina si possono raggiungere grandi traguardi, nonostante ledifficoltà ed i ritardi che ancora si registrano -dichiara l'assessore all'ambiente e d ai nuovi stilidi vita Daniele Ialacqua. Ci aspetta un periodo di grandi innovazioni nel campo della gestione

Raggiunto il 75% di raccolta differenziata nel Porta a Porta avviato a Messina

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AttualitàAttualità

foto Peppe Saya

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“E' la conferma cheanche a Messina sipossono raggiunge-re grandi traguardi,nonostante le diffi-coltà ed i ritardi cheancora si registra-no” -dichiara l'asses-sore all'ambiente e dai nuovi stili di vitaDaniele Ialacqua

dei rifiuti in città, i primi dati che ci provengono dalla raccoltadifferenziata porta a porta ci incoraggiano ad andare avanti ead essere fiduciosi per l'immediato futuro”,“Questi dati sono in linea con le nostre aspettative - aÉ unmotivo di profonda soddisfazione e di riscatto per i lavoratoridi Messinambiente ma occorre mantenere alta l'attenzionedell'azienda per perfezionare il sistema di raccolta differen-ziata ed estendere le aree del porta a porta. E’ inoltre neces-sario che continui a crescere la disponibilità e la convinzionedei cittadini specie di coloro che restano ancora titubanti difronte ai benefici della raccolta differenziata”.Grazie al finanziamento di circa 240 mila euro concesso, perla prima volta in Italia, da Comieco a Messinambiente, l’uffi-cio acquisti dell’azienda ha iniziato le procedure per l’acqui-sto dei mezzi e delle attrezzature che permetteranno dipotenziare e migliorare il Porta a porta e poter fare adeguatacampagna di sensibilizzazione alla città sulla corretta separa-zione dei materiali.Nelle prossime settimane Messinambiente organizzerà altreiniziative pubbliche per condividere ed approfondire questeinformazioni e continuare a costruire un percorso di parteci-pazione che possa migliorare l’azienda ed il servizio pubblicoalla città.

Marilena Faranda

foto Peppe Saya

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Il vice ministro dell’Eco sen. Enrico Morando in visita all’Ateneo

Università di Messina

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Il vice ministro dell’Economia, sen. Enrico Morando, stamane è statoin visita all’Università degli Studi di Messina.Il sen. Morando haincontrato il Rettore, prof. Pietro Navarra, il quale ha illustrato le poli-

tiche di sviluppo dell’Ateneo, soffermandosi tra l’altro sul progettoPanlab: un complesso di laboratori, dedicato al controllo della filieraagroalimentare, che offrirà innovativi servizi alle imprese, oltre a rappre-sentare un punto di riferimento per la ricerca e la formazione in questosettore.Il vice ministro, in compagnia del Direttore Generale dell’Ateneo, prof.Francesco De Domenico, ha anche visitato il cantiere dove sta nascen-do la nuova sede di Panlab, su un’area di 6mila metri quadri, in fase dicompletamento presso il polo universitario dell’Annunziata. Il sen.Morando ha espresso compiacimento e soddisfazione per il progetto e,più in generale, per il lavoro che l’Università di Messina sta svolgendo.

nomia

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14 Maggio 2015

Momenti di incontro tra università, aziende e studenti

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Ha preso il via al Rettorato, la due giorni della manifestazione “L’Arcipelago della conoscenza”organizzata dall’Università e dal Comune di Messina e dedicata ai giovani, all’orientamentouniversitario, all’arte e al lavoro.

Tutti gli studenti avranno la possibilità di partecipare a vari workshop, laboratori, servizi di orientamen-to universitario (con docenti ed esperti di ogni disciplina scientifica) e azioni di recruting (attraverso lequali i laureati incontrano i responsabili di importanti aziende). Nel plesso centrale dell’Ateneo infattisono stati allestiti vari stand divisi per aree tematiche (Isola delle Scienze della Vita – Lauree Mediche;Isola delle Scienze Economiche, Giuridico, Umanistiche – Lauree Umanistiche; Isola delle Scienze –Lauree Scientifiche) che hanno visto la partecipazione e il coinvolgimento di numerosi studenti, aiquali è stato distribuito del materiale sull’offerta formativa.

foto Peppe Saya

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Apartire dalle 10.30 sabato mattina al cinema Lux di Largo Seggiola si terrà una manife-stazione organizzata dall’Associazione nazionale magistrati, dall’Ordine degli Avvocati diMessina e dall’Aiga (Associazione Italiana Giovani Avvocati) di Messina, con il patroci-

nio dell’Università di Messina; per ricordare il sacrificio del giudice Giovanni Falcone, dellamoglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e AntonioMontinaro.L’evento, cui hanno aderito anche LIBERA e ADDIOPIZZO, prevede testimonianze e raccontidi magistrati, avvocati, esponenti delle forze dell’ordine, giornalisti, docenti, studenti, esponen-ti della società civile e dell’associazionismo, incentrati sull’eredità del magistrato ucciso daCosa nostra e su come Messina reagì alla strage di Capaci, anche attraverso le cronache e ifilmati del tempo.Alla manifestazione interverrà anche l’attore Maurizio Marchetti, che leggerà brani tratti dallibro “Cose di Cosa nostra”, scritto dal giudice Falcone con la giornalista francese MarcellePadovani, e dalle cronache del tempo. Le musiche dell’evento sono curate da Luciano Troja eEnzo Russo.Sono previsti gli interventi di: Nino Frassica, Maria Teresa Arena, Lucilla Risicato, Nino RizzoNervo, Antonio Siracusano, Mino Licordari, Egidio Bernava, Filippo Pinizzotto, CarmeloGugliotta, Vincenzo Barbaro, Sandro Arena, Susy Pergolizzi, Antonino Metro, Marco Accolla,Frida Simona Giuffrida, Don Terenzio Pastore (Addiopizzo), Aldo Liparoti (Libera), Vito Foderà(Da Sud), Daniele Trevisano, Emanuele Crescenti, Nuccio Anselmo.

A 23 anni dalla strage di Capaci

io ricordo…

23 MAGGIO 2015 - GIOVANNI FALCONE OGGIle immagini, le cronache, le testimonianze, le impressioni, le emozioni di Messina

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Poco sale ma iodato

Sette giorni per puntare i riflettori sull’impor-tanza del sale iodato per prevenire le malat-tie della tiroide nei bambini.In occasione della settimana mondiale dellatiroide – celebrata in tutta Italia dal 18 al 25maggio - l’UOC di pediatria dell’AOU G.Martino, diretta dal prof. Filippo De Luca, haavviato una campagna di informazione percoinvolgere l’opinione pubblica e sensibiliz-zare i pediatri di base su questo argomento.Il centro hub del policlinico universitario èpunto di riferimento regionale per l’assisten-za ai bambini con patologie tiroidee.Secondo una indagine dell’Istituto Superioredi Sanità solo il 23% dei medici conosce lalegge numero 55 del 2005, la normativa conla quale il ministero della salute ha volutoincentivare il consumo di sale iodato in tuttala popolazione nazionale.Lo slogan scelto quest’anno è: “Poco salema iodato: la prevenzione delle malattietiroidee si fa mangiando sano”. L’obiettivo èquello di alimentare una maggiore consape-volezza nell’opinione pubblica e nel mondoscientifico rispetto ai crescenti problemilegati alle malattie della tiroide, con partico-lare riguardo all’azione preventiva dellaiodoprofilassi.Il sale iodato aggiunge solamente iodioall’alimentazione e ne integra la carenza;non è un farmaco e non ha, quindi, effetticollaterali.Il sud continua ad essere tra le aree che piùcontinuano a registrare carenze in quest’ambito; nella provincia di Messina le zonein cui si registra una mancanza iodica persi-stente sono quelle distribuite nell’ampiaarea dei monti nebrodi ed in particolare:Tortorici, Castell’Umbero, Mistretta, GalatiMamertino e San Salvatore di Fitalia.

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UOC di pediatria dell’AOU G. Martino di Messina

Prevenzione malattiedella tiroide nei bambini

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dietro le quintedietro le quinte

L’assessore più discusso della giunta Accorinti, il più sfiduciato equello che più di tutti unisce nel giudizio negativo trasversale.

Per Nino Mantineo l’esperienza amministrativa è stata costellata di erro-ri e incomprensioni che ne hanno invalidato presunti meriti mettendo inrisalto tutte le criticità del caso. La sua posizione all’interno della squa-dra di governo pare, ad oggi, più che in bilico; la sua dipartita politica nonsorprenderebbe più di tanto vista anche la crescente sfiducia persino delsindaco Accorinti nei confronti del proprio assessore.L’addio di Mantineo non sembra, quindi, così lontano a venire e potreb-be essere l’ultima mossa prima delle vacanze estive; tempi e modi chegarantirebbero al successore un periodo cuscinetto in cui pianificare almeglio le soluzioni per rialzare il settore dei servizi sociali.La sfiducia dell’assessore Mantineo è un refrain che si rincorre da mesi, diventando ritornello stan-cante per ripetitività ma sempre più musica per le orecchie di cittadini e colleghi.

Oh Mantineo, Mantineo…perché sei tu Mantineo

di Francesco Certo

Quelle sciocche chiusure all’italiana

Se i tifosi spaccano tutto, si lanciano bombecarte gli uni contro gli altri o intonano coriaberranti la soluzione dei benpensanti è sem-

pre la stessa: chiudiamo gli stadi. Banalità dura epura, che però torna buona per una delle polemichein salsa messinese, una di quelle nate insiemeall’amministrazione Accorinti.Nel giugno del 2013 Renato diventava sindaco, con-testualmente decideva per la rimozione dei tornellida Palazzo Zanca, perché nella casa di tutti i mes-sinesi era giusto che i cittadini potessero entraresenza barriere. Immancabili i commenti, tra lo scim-miesco e il belante in tanti si opposero, senza suc-cesso, all’assenza di quel muro che teneva lontani

cittadini e amministratori, come fossero facce di diverse medaglie.Innegabile, ovviamente, che questa apertura delle porte abbia lasciato campo libero ad ingressi didubbia opportunità, a volte mettendo in pericolo l’incolumità di consiglieri o membri della giunta.La soluzione? Chiudere tutto…no, anche qui la soluzione è chiudere? Intollerabile ignoranza, seil buonsenso di una scelta di apertura non si sposa con la civiltà sociale la contromossa non puòessere ugualmente ignorante. La civiltà dice altro, ultimo esempio quello dell’ultima invasione di ambulanti abusivi che, stanchi(!) delle giuste multe, invadevano Palazzo Zanca arrivando quasi ad aggredire il sindaco Accorinti.Assenza di tornelli o di sicurezza? Due cose distinte e separate, perché porte aperte non signifi-ca anarchia e stato brado.Nel giorno in cui degli abusivi rivendicano il loro non diritto a frodare, il problema degli opinion lea-der da bar non può più essere quello delle porte aperte. Di liti e tensioni se ne sono vissute da quando l’uomo esiste, pensare alle barriere come panaceaè da essere viventi non consci del pollice opponibile.

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foto Peppe Saya

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Un anno fa, dopo il parerefavorevole della Cameraapriva le porte del carcere

di Gazzi al líder máximo del PDmessinese, FrancatonioGenevose. Finito nell’occhio del ciclone perlo scandalo legato al sistema diformazione, con il suo arrestoveniva sancita la fine di un pote-re tenuto e mantenuto per annisul territorio, da deus ex machinadi una certa politica che, oltre adun gran bacino di voti, garantivauna linea netta e delineata daseguire.L’arresto di Genovese non chiu-deva (forse) la carriera politicadell’ex sindaco di Messina,

decretava invece lo sfacelo all’interno del PD messinese. Un partito per anni guidato per mano daGenovese, composto da figli e figliocci che, dall’oggi al domani, si ritrovavano smarriti e senza unasoluzione di continuità. Bravi come erano stati a saltare di palo in frasca, tanto da cacciare i renzianiquando Renzi era nessuno; fino a diventare anch’essi renziani oggi.Un sistema politico che puzzava di critico, basato sulla forza politica e personale di un singolo; unavolta rimasti orfani si è assistito ad un cumulo di infantili politicanti senza contenuti che un anno dopocontinuano a parlare del nulla cosmico che li circonda. Il PD messinese finisce quel giorno, o meglio, quel PD finisce quel giorno. Quello degli autoreferenzia-li, quello che più che un partito sembrava un piccolo regno dove tutti i sudditi erano felici e contenti,ma che in realtà vivevano in una dittatura silenziosa.Un nuovo PD non è nato, non è ancora nato e difficilmente riuscirà a farlo se non si libererà dellezavorre del passato, lasciando spazio ad un nuovo modo di intendere la politica locale. Oggi il PD è confusione, un mix di volti e pensieri senza un filo conduttore che possa legarli e che mailo farà in quanto figli di un padrone mancante o di rivoluzione mai messe in atto.

Per rimanere in tema PD, per capire meglio la derivaondivaga che sta connotando il partito democraticomessinese, niente di meglio della vicenda legata

alla commissione bilancio di Palazzo Zanca. Qualche settimana fa, Nicola Cucinotta diceva basta con-tro un modo di far politica che non lo rappresentava. Così,l’autorevole membro del PD rassegnava le dimissioni dapresidente della commissione, lasciando un vuoto da col-mare in tempi brevi.Altro che tempi brevi però, tutto il contrario e tutto manifesto dell’instabilità partitica che Messina cullada mesi. Se il PD è partito di maggioranza numeri alla mano, è anche vero che la totale mancanza dilinea politica stia chiudendo a riccio il partito, lasciandolo in un immobilismo decisionale imbarazzan-te. Nel frattempo, gli altri stanno a guardare feroci e affamati di poltrone; con piccole unità pronte adazzannare il capo branco ferito, in una giungla che di politico ha ben poco.

Commissione sbilancio

Quegli orfani senza futuro

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INGiornalisti, avvocati, commercialisti, architetti, ingegneri edimprenditori messinesi si sono ritrovati ancora una voltasul palco dell’Auditorium del Palacultura Antonello per

partecipare alla III edizione di “Messina in passerella”, l ’eventodi moda il cui scopo è la Raccolta Fondi a sostegno del Centroclinico NEMO SUD. Modelli e modelle per una sera hanno affron-tato il palco col sorriso, orgogliosi di abbracciare una così nobilecausa perché credono nel progetto di Fondazione Aurora Onluse desiderano comunicarlo a tutti diventando testimonial di NEMOSUD. Per la sfilata gli abiti sono stati forniti da aziende commer-ciali anche queste messinesi, che con piacere hanno appoggia-to l’iniziativa.A fare gli onori di casa Letizia Bucalo, Responsabile dellaComunicazione del Centro, affiancata dal giornalistaMassimiliano Cavaleri nel ruolo di presentatore della serata. Adaprire la kermesse Rosalba Lazzarotto ed il coro gospeldell’Avantgarde che hanno poi lasciato la scena alle ben undicicategorie di professionisti messinesi che hanno scelto di “metter-ci la faccia”. Tra questi non si possono non ricordare coloro checon il sorriso si sono messi in gioco con le categorie “More vsBionde” e “Amici miei vs Thelma & Louise”. Tra una passerella el’altra, i brani scelti della dj Helen Brown e la proiezione di unapuntata speciale di TodoModo, a cura di Josè Villari e AlessandroGheza.Una kermesse ricca di sorrisi, di divertimento per poter regalareun sorriso a chi è meno fortunato. NEMO SUD si impegna quo-tidianamente al tal fine, attraverso un team specializzato che sioccupa delle persone affette da malattie neuromuscolari, offren-do supporto clinico, assistenziale e psicologico. Da Messinesinon possiamo non essere orgogliosi di un centro d’eccellenzacome questo che ha aperto le porte della sua sede nel pad. B delpoliclinico il 21 marzo del 2013 e in due anni si è preso cura dipiù di 1.500 persone affette da malattie neuromuscolari. AlCentro NEMO SUD va il nostro plauso non solo per l’impegnoprofuso nel quotidiano ma anche per la capacità di farsi portavo-ce di progetti ed idee sempre nuove per la raccolta fondi checoinvolgono, come giusto che sia, la cittadinanza rendendolaparte attiva. È vero “Quello che facciamo è soltanto una goccianell'oceano. Ma se non ci fosse quella goccia, all'oceano man-cherebbe”.

Messina in passerella

di Alessia Vanaria

20 Maggio 2015

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OU

TQuando l’argomento principe diventa un aggressione, o

tentativo, ad un sindaco visto come simbolo dellarepressione contro l’abusivismo; è chiaro che la deriva

paludosa e animalesca abbia preso il sopravvento.Seconda puntata di quanto già visto lo scorso anno, con gliambulanti abusivi inferociti per le continue retate delle forzedell’ordine. Tra multe e sequestri, i “commercianti” in questionevedevano azzerarsi le loro fonti di guadagno illegale; per que-sto motivo sia nella giornata di martedì che in quella di merco-ledì irrompevano a Palazzo Zanca in cerca di scontro con l’am-ministrazione. Le colpe del sindaco? Opprimere i lavoratori, ocazzate retoriche simili, come se punire chi il lavoro lo sviliscefosse repressione.Accorinti non è un bravo sindaco? Opinioni opinabili. Accorintimerita aggressioni per il suo tentativo di far rispettare la legge?Bestialità! Se Messina credeva di essere caduta in basso si sorprenderà,perché il fondo è ancora lontano a venire e ogni giorno nuovefollie caratterizzano il messinese. Il lavoro è un diritto, un fon-damento e per questo motivo va tutelato e rispettato. Ma undiritto è anch’esso vincolato alla legalità, quello che viene riven-dicato oggi non è un diritto al lavoro, ma un’imposizione di ille-galità, un permesso obbligato a poter delinquere.Messina non può e non deve accettare ciò, non può cadere nelgiustificazionismo del “amatravagghiari” tanto caro al messine-se e, soprattutto, a chi intende il malavitoso come aspetto dellavoro stesso.Si parla con troppa faciloneria di diritti, tutto è un diritto e tuttoè dovuto: casa o lavoro, tutto ci è dovuto e se non ci è dato loprenderemo in nome dell’equità sociale. Diritti e equità sonovalori fondamentali, sono valori che alla base hanno, però, lalegalità e non la prepotenza vile e delinquenziale.Il sindaco Accorinti sarà ricordato nel bene o nel male, ma nes-suno potrà affrancarlo come colui che ostacolò il diritto al lavo-ro abusivo. Perché chi non rispetta le leggi non ha nessun dirit-to acquisito.

Viltà e degrado alla base del delinquere

di Francesco Certo

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Taobuk incontra gli studenti Il Festival Internazionale del libro “Taobuk” ha incontrato glistudenti dell’Ateneo messinese per illustrare il programmadi iniziative rivolto ai volontari. Le candidature possonoessere inviate all’indirizzo di posta elettronica [email protected] oppure sul sito internet www.taobuk.it.

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mercoledì 13giovedì 14venerdì 15sabato 16

domenica 17lunedì 18

martedì 19

Maggio2015

L’Arcipelago della conoscenza

Due giorni, 14 e 15 maggio, promossi dall’Università e dalComune di Messina e dedicati ai giovani, all’orientamentouniversitario, all’arte e al lavoro. Organizzati workshop,laboratori e azioni di recruting.

Comandante della Brigata “Aosta”

Si è svolta presso la caserma “Ainis”, la cerimonia di cam-bio del Comandante della Brigata “Aosta”, il Generale diBrigata Mauro D’Ubaldi è subentrato al Generale di BrigataMarco Tuzzolino.

Convegno sul jobs act

Si è svolta nell’aula consiliare di Palazzo dei Leoni un con-vegno dal tema il “jobs act: il contratto a tutele crescenti”,organizzato dall’associazione socio culturale D.U.O. onluspresieduta dalla dott.ssa Genny Lello.

MCL Sicilia nuovo presidente

Fortunato Romano per quattro anni sarà alla presidenzadel Movimento Cristiano Lavoratori di Sicilia. La nomina èavvenuta in occasione dell’XI congresso regionale delmovimento che si è svolto a Monreale.

Internazionali di TennisDal 6 al 14 giugno il Circolo del Tennis e della Vela diMessina tornerà ad ospitare gli Internazionali di TennisUnder 14 con il XXVII Trofeo Carlo Stagno D’Alcontres. 64ragazzi e 64 ragazze, verranno ospitati negli alloggi dellaCittadella Sportiva Universitaria dell’Annunziata.

Visita del presidente Galluccio

Il neo Presidente della Corte d'Appello di Messina, MicheleGalluccio, è stato ricevuto a Palazzo Zanca in visita di cor-tesia dal sindaco Renato Accorinti, che ha donato al presi-dente Galluccio il volume del giornalista Villaroel sulla sto-ria di Messina.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Giorno 18 Maggio 2015 si sono svolti i funerali di Turi Fazzio. Storica fig ri e dirigenti per decenni, in prima fila negli anni d’oro della scalata culm ne tra i protagonisti della storia giallorossa; grande partecipazione di pu

Foto notiziaFoto notiziadi Peppe Saya

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ura di casa Messina, spalla di Ciccio Currò e angelo custode di calciato- minata con la serie A. La sua scomparsa ha suscitato sincera commozio- ubblico anche tra i tifosi, presenti in gran numero per l’ultimo saluto.

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Biancuzzo e Cardullo chiedono il ripristino del muro in Via Madonna delle Grazie Villaggio Gesso

Sabato 1 febbraio 2014, all’alba, sicuramente, causa copiose acque pio-vane della notte si è verificata una frana con apertura di voragine, tra-scinando il muro a protezione della strada comunale. Immediatamente

sono intervenuti i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile del Comune diMessina, personale dell’AMAM ed una ditta con bob cat e mezzi meccaniciper eliminare il materiale franato. Giorno 5 Febbraio 2014 si è svolto un tavo-lo tecnico, al Comune di Messina, tra l’allora Assessore alla Protezione CivileCucinotta, all’Urbanistica De Cola, ai consiglieri della VI Circoscrizione e alla presenza di nume-rosi residenti del Villaggio Gesso, per discutere dei lavori di messa in sicurezza della strada fra-nata. Durante la riunione l’assessore De Cola ha dichiarato, al grave problema si sta lavorando adun progetto per mettere definitivamente in sicurezza i luoghi. Premesso ciò, i consiglieri Biancuzzoe Cardullo desiderano sapere urgentemente se è stato redatto il progetto per la messa in sicurez-za della strada franata, come dichiarato dall’Assessore De Cola e quanto bisogna ancora aspet-tare per usufruire della strada che collega la statale 113 con il centro del Villaggio Gesso.Necessitano, raccolta e convogliamento delle acque pluvie, prima del prossimo inverno, al fine dievitare ruscellamenti con ulteriori conseguenze per la sua instabilità.

VI CIRCOSCRIZIONE

Viadotto Zafferia: da 20 mesi si viaggia su una corsia

Il consigliere della II circoscrizione, Giampiero Terranova,denuncia la situazione del viadotto, dove nulla si è mossoin seguito all’incidente mortale di un anno e 8 mesi fa. Era

il 23 settembre 2013 e sul viadotto Zafferia perdeva la vita ungiovane di Taormina. L’auto, che percorreva la tangenziale indirezione sud, sfondò il guard rail per schiantarsi nella partesottostante. L’inchiesta di seguito avviata doveva accertarese l’auto si sarebbe fermata nel caso in cui invece del vec-chio guard rail ci fossero state installate, così come prevedela normativa europea, le barriere antisfondamento.

Da allora un tratto della tangenziale in corrispondenza del viadotto è stato ristretto in un'unica cor-sia creando disagi alla circolazione dei mezzi. “In attesa che la magistratura chiuda l’inchiesta –afferma il consigliere Terranova -, non si capisce perché bisogna attendere questi tempi, in quan-to, a prescindere da questo caso, è necessario comunque effettuare l’intervento di adeguamentocon le barriere antisfondamento. Una volta fatta la perizia si poteva procedere alla messa in sicu-rezza del viadotto e soprattutto adottare delle barriere fonoassorbenti, anch’esse previste dalleleggi vigenti in prossimità di insediamenti abitativi”.Una richiesta che il consigliere aveva avanzato al Cas già nello scorso mese di ottobre, senzaottenere risposta. In zona, tra l’altro, è presente una comunità alloggio per soggetti con problema-tiche psichiche, che soffre per l’inquinamento acustico.

II CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

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Carreri denuncia il “mancato” risanamento di Bisconte

“Ancora storie di un risanamento che nonfunziona, ancora problemi che si aggravanodi giorno in giorno e che mettono a dura

prova l´esistenza stessa delle persone”. Il con-sigliere comunale del Patto dei Democratici perle riforme Nino Carreri torna ad accendere iriflettori sul risanamento “mancato” a Biscontee lo fa denunciando l´ennesima storia di degra-do che mortifica un importante porzione di terri-torio messinese. “Da qualche giorno - evidenzia Carreri - una

delle palazzine facenti parte del complesso

IACP di Bisconte denominato “189 alloggi” è

totalmente all´asciutto. Non si tratta di un pro-

blema legato alla distribuzione dell´acqua bensì

al mancato pagamento delle fatture Enel relati-

ve ai consumi delle pompe di sollevamento. Ero

già intervenuto più volte per segnalare il man-

cato funzionamento degli ascensori causati dal

distacco per morosità dell´energia elettrica ma

questo episodio supera ogni

immaginazione!!”Famiglie di anziani, o con

bambini piccoli, prigionieri in casa e senza

acqua a causa dei tanti, troppi furbetti che non

pagano assolutamente nulla!! Niente canone di

affitto!! Niente quote condominiali!! Niente bol-

lette!! Niente di niente!!Senza fare di tutta l´erba

un fascio - ha proseguito il consigliere Carreri -

ed al netto di quelle situazioni, frutto di una crisi

economica senza precedenti che, per la loro

gravità, meriterebbero certamente l´attenzione

dei servizi sociali, credo sia giunto il momento

di fare una profonda riflessione sui metodi di

gestione del patrimonio immobiliare, frutto di

anni ed anni di confusione amministrativa e

burocratica, frutto di speculazioni e di pratiche

al limite della legalità che hanno portato a crea-

re dei veri e propri ghetti“. Il consigliere comu-

nale chetoni a Bisconte le sue radici ricorda

quindi che “Non era certamente questa la situa-

zione che la città auspicava quando si costrui-

va, “mattone su mattone”, la legge speciale,

quando si approvavano i piani d´ambito e si

cominciavano faticosamente le prime operazio-

ni di sbaraccamento radicali. Non può continua-

re ad essere questa l´idea del risanamento!

Non ci si può rassegnare all´impotenza ammini-

strativa ed alla farraginosa burocrazia che

diventano spesso delle buone scuse per non

scontentare nessuno e non crearsi antipatie

politiche. Bisogna intervenire per affermare le

regole di civile convivenza e ridare dignità ai

luoghi ed alle persone che li abitano. Bisogna

cominciare a pensare a dei metodi per garanti-

re i servizi minimi e a fare dei controlli sulle reali

condizioni economiche dei nuclei familiari. Fatti

i dovuti accertamenti, affidare al sostegno dei

servizi sociali i nuclei svantaggiati e cominciare

a dare il ben servito ai furbetti. La casa è un

diritto garantito costituzionalmente, e su questo

non ci piove, ma la costituzione unitamente ai

diritti assegna anche precisi doveri”.

Signorino chiede la sospensione della “tari”

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17 Maggio 2015 - Cortile degli Ulivi - Stazione centrale di Messina

Terza edizione “On the road”, esibizione d

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di artisti di strada, pittori, cantanti e attorifoto Peppe Saya

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Dopo il blitz al mercatoVascone i Carabinieridella compagnia

Messina Sud in collaborazio-ne con la Polizia ed il diparti-mento dell’Annona, si sonodiretti verso la zona diContesse e Minissale, dalargo Santa Rosa fino aVillaggio Cep. Anche questavolta, durante il blitz sonostate sequestrate migliaia dichili di ortofrutta , devoluti giàalla mensa di Cristo Re,come ulteriore deterrentesono stati sequestrati anche itavoli delle bancarelle.Questa attività abusiva, spie-gano i carabinieri, non solova a danno dei commerciantionesti che pagano, ma anchedella viabilità, in quanto moltitavoli erano addirittura anco-rati alla strada come fosse diloro proprietà, e delle condi-zioni igienico sanitarie. Lareazione degli ambulanti allosmantellamento dei tavoli e alsequestro della merce è statala stessa di quella che si èverificata l’anno scorso,

quando era stato fatto unaltro blitz, cioè l’occupazionedella strada, ma questa voltaè avvenuta con scarso suc-cesso. Stavolta, affermano leforze dell’ordine, non c’erapiù l’effetto sorpresa, erava-mo preparati alla loro reazio-ne e siamo riusciti ad interve-nire tempestivamente e argi-nare il tentativo di bloccostradale. Gli “abusivi”, quindi,si sono spostati in protesta aPalazzo Zanca, scortati dallaDIGOS e da un ingentenumero di Carabinieri ePolizia, per andare a bussarealla porta del Primo Cittadino.Gli animi visibilmente accesihanno portato anche a degliscontri con operatori dell’in-formazione e Consigliericomunali avvicinatisi percomprendere la situazione.Intanto il consigliereZuccarello anch’egli vittimadello stato d’animo acceso diquesti commercianti, chiamal’Assessore al commercioPanarello che va ad ascoltarele loro istanze.

cittàcittà

Nuovo blitz a Contesse a cura di Marilena Faranda Ambulantato

Fumata nera, dopo laseduta della primaCommissione consi-

liare Bilancio, per la sceltadel suo nuovo presidente.La prima seduta utile perl’elezione del presidentenon ha portato i risultatisperati. Secondo le logichedella “ vecchia politica”, sidoveva arrivare ad unanomina condivisa dallamaggioranza. E' proprioquest’ultimo elemento,però, che è venuto a man-care in quanto in particolare

UDC e Dr ancora tengonoalta la bandiera, ma il PDche era il gruppo di maggio-ranza, con 13 elementi, èallo sbando ed ora a mala-pena ogni consigliererisponde per se stesso. I Drchiedono che anche il Pd siconfronti, per ritrovareun’unità di Partito e di indi-rizzo, che attualmenteappare solo un ricordo lon-tano. A rischio anche ilruolo della PresidenteEmilia Barrile, eletta inforza di una maggioranzad’aula che ora non si ritrovapiù. Intanto, il consigliereSantalco Capogruppo diFelice per Messina, chiedeil rinvio della votazione.

Commissione Bilancio

Rinviata l’elezione del nuovo presidente

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foto Peppe Saya

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Ridurre il numero dellesottoscrizioni neces-sarie per richiedere il

referendum da 5 mila a 2 milae abolire il quorum per la vali-dità della consultazione refe-rendaria, queste le richiestedella Fondazione NuovaPolitica alla Giunta e alConsiglio comunale.Ciascuno per le proprie com-petenze -spiega PierangeloGrimaudo, presidente diNuova Politica, in un incontronel Salone Degli Specchidella Provincia, deve attivarsiper ottenere la convocazionedi una formale sessione direvisione del Titolo III delloStatuto Comunale e renderepiù accessibile ed efficace la

partecipazione dei cittadinialle decisioni dell’Aula.Vogliamo poter intervenireanche noi sui temi della città,attraverso formule istituziona-li. Chiediamo che si abbassi ilnumero dei presentatori perrendere valida una petizionereferendaria, poiché con lacrisi della politica, si registraun forte astensionismo alvoto, non si può pretendere lasoglia del 50% + 1, comequorum di votanti.

Portatori di handicapTessere per il trasporto gratuito extraurbano

Da mercoledì 20, sono indistribuzione al diparti-mento politiche sociali, in

piazza della Repubblica n. 40, letessere di libera circolazione suimezzi extraurbani (AST) in favo-re dei portatori di handicap, rela-tive all'anno 2015. Il documentopuò essere ritirato tutti i giorni,dal lunedì al venerdì, dalle ore 9alle 12.

Incontro

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Futuro sui precaridegli enti locali

La politica al popolo

Vi è stato il primo blitzcontro l’ambulantatoselvaggio condotto dai

Carabinieri della CompagniaMessina Gazzi in collabora-zione con quelli della compa-gnia di Tremestieri e con ildipartimento dell’Annonadella Polizia Municipale. Leoperazioni di lotta all’abusivi-smo sono iniziate dall’esternodel mercato Vascone, tra lavia Catania e vicolo S.Cosimo, dove sono stateritrovate circa 10 bancarelleabusive e sequestrate alcunemigliaia di chili di prodotti

ortofrutticoli, destinati allamense dei poveri cittadine.Non tutti ad oggi, come hadimostrato il blitz, hanno coltol’opportunità di mettersi inregola. Questo è il primo blitzdi una lunga serie per unadurissima lotta all’abusivismoselvaggio.

Ambulantato

Primo blitz al Vascone

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Fondazione Nuova Politica

Si è tenuta nell’ex AulaMineralogia, presso ilPlesso Centrale

dell’Università di Messina, unincontro voluto dai precari degliEnti locali, erano presenti preva-lentemente i precari del Comunedi Messina e del Comune diMilazzo, sulle prospettive di sta-bilizzazione dei contratti a tempodeterminato e sulle possibili con-seguenze del contenzioso dellavoro per abuso di contratti atermine, anche alla luce dellerecenti pronunce della Corte diGiustizia dell’Unione Europea.

foto Peppe Saya

foto Peppe Sayafoto Peppe Saya

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18 Maggio 2015

CircOLIamo: campagna educativa itinerantedel Consorzio Obbligatorio degli oli usati

foto Peppe Saya

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In aumento il recupero di oli lubrificanti usati a Messina.1235 tonnellate di oli lubrificanti usati raccolte nella provincia di Messina nel 2014 un dato inaumento rispetto alle 1065 raccolte l’anno precedente.I ragazzi delle scuole hanno visitato il villaggio CircOLIamo, allestito a Piazza del Popolo, partecipan-do agli educational loro dedicati e sfidandosi a “Green League” progetto che prevede un sistema digiochi online finalizzati all’educazione ambientale.

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ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

Con il Jobs act il lavoro è sempre meno tutelato

Convegno organizzato dall’Associazione D.U.O. Onlus

Si è svolta nell’aula consiliare di Palazzo dei Leoni un convegno dal tema il “jobs act:il contratto a tutele crescenti”, organizzato dall’associazione socio culturale D.U.O.onlus presieduta dalla dott.ssa Genny Lello.

In occasione del primo evento in cui l’associazione D.U.O. onlus si presenta alla città, si èscelto di discutere di una tematica di estrema attualità, le diverse sfaccettature della riformain materia di contratto del lavoro, varata dal governo Renzi, ovvero, la riforma del lavoro chesi riflette in ambiti di sviluppo, occupazione e welfare. Un argomento d’interesse generale,perché ricade sui contratti dei lavoratori con attuale occupazione e su quelli stipulati per ineo assunti, oltre agli aspetti riguardanti il turnover, le pensioni e gli ammortizzatori sociali.

ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

foto Peppe Saya

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In questa profondaristrutturazione, ilmondo del lavoro siè trasformato in unmercato del lavoro,ha spiegato il prof.Ballistreri, che hapure fatto notareche ciò che è statamaggiormente sacri-ficata è la tutelacontrattuale”

L’incontro è stato aperto dalla dott.ssa Lello, che ha illustra-to le finalità dell’Associazione il cui acronimo vuol dire“Uomini e Donne nella Organizzazione”: “Ci sorregge nonsolo una passione civica – ha dichiarato la presidente dellaD.U.O. –, ma soprattutto la convinzione che approfondire iltema della Organizzazione può contribuire a risolvere con-flittualità latenti per un verso e potenzialità inespresse peraltro verso, in ogni ambito, da quello familiare a quello lavo-rativo a quello della Polis, per questo abbiamo deciso di trat-tare un tema così ostico, ma di fondamentale importanza”. Tanti gli interventi che si sono succeduti, di cui nessuno afavore della nuova politica di Governo sul lavoro: il prof.Maurizio Ballistreri, docente di Diritto del Lavoro pressol’Università di Messina; l’avvocato Assunta Massaro; il prof.Giovanni Moschella, docente di Istituzioni di Diritto Pubblicopresso l’Università di Messina; il prof. Don Antonio Meli,docente di Scienze della Comunicazione presso l’IstitutoTeologico San Tommaso; la dott.ssa Maria Celeste Celi,direttrice del Cirs; l’avvocato ed ex City Manager delComune di Messina, Emilio Fragale; il dott. ToninoGenovese, Segretario generale della Cisl Messina.In questa profonda ristrutturazione, il mondo del lavoro si ètrasformato in un mercato del lavoro, ha spiegato il prof.Ballistreri, che ha pure fatto notare che ciò che è stata mag-giormente sacrificata è la tutela contrattuale, in quanto,abbandonando i contenuti del vecchio Art. 18, nel caso dilicenziamento senza un giustificato motivo, si è passati dalreintegro al risarcimento. Ed anche lo stesso risarcimento èstato a sua volta ridimensionato, prevedendo un versamen-to al massimo di 24 mensilità. Tale aspetto, ha sottolineato l’avvocato Massaro, è un’altragrossa pecca di questa riforma, poiché questo limitato svan-taggio per il datore di lavoro, può alimentare la piena discre-zionalità di quest’ultimo sui licenziamenti senza motivo giu-stificato. L’unico elemento a favore, ha continuato l’avvoca-to, è che esso può costituire una spinta per il nostro Paeseoltre che per lo stesso contratto a tempo indeterminato. Inoltre, come ha fatto notare il prof. Moschella, la tanto osan-nata flessibilità non ha fatto altro che produrre un ribalta-mento del fatto che dapprima la regola era il contratto atempo indeterminato e l’eccezione il contratto a tempodeterminato. A fornire i numeri del Jobs Act, secondo i dati della Provinciadi Messina rilevati dalla CISL, il segretario generale, dott.

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Genovese: tra gennaio e marzo l’occupazione è aumentata di 328 unità, mentre, comparan-do il 2014 con l’anno corrente, in quest’ultimo sono stati 907 i contratti a tempo indetermi-nato stipulati in più, a discapito, quindi, di quelli a tempo determinato. Certo, Genovese si èriservato di avere i risultati a lungo termine per poter meglio vedere gli effetti di un Jobs Actsul quale si è espresso in maniera forte , dicendo che più che a tutele crescenti si tratta diun contratto a indennizzi crescenti. Sul piano etico, il prof. Meli ha evidenziato, che: Noi oggi ci troviamo in una fase di mercifi-cazione del lavoro, il lavoro si compra e si vende. Il lavoro, però, contribuisce a fornire digni-tà all’uomo, ma non è l’unico. La considerazione del lavoro si è spostata verso altre dottri-ne e modi di pensare, diversi dalla dottrina cristiana, in cui col lavoro l’uomo collabora conDio, partecipando e continuando l’opera della Creazione. Invece nella visione marxista l’uo-mo è il prodotto stesso del suo lavoro e, in quella liberista il lavoro è determinato dal mer-cato di domanda e offerta.Il prof. Moschella, ha spiegato, che questa nuovo corso va a favorire il lavoro a tempo deter-minato rispetto a quello a tempo indeterminato, quindi difficilmente si può parlare di stabili-tà e di tutele. Il professore ha avvertito, inoltre, che già sono stati indicati almeno due moti-vi per ricorrere alla Corte Costituzionale, a partire dalla presunta non conformità alla Legge

foto Peppe Saya

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delega, oltre che ai principi costituzionali di razionalità del sistema e di contrasto delle dise-guaglianze senza giustificazioni. Ha detto: ci sono seri dubbi di costituzionalità delle norme.Della risposta da dare alle famiglie e ai singoli che in questo momento hanno enormi pro-blemi di sussistenza, si è preoccupata la dott.ssa Celi, nella sua veste di professionistaimpegnata nel sostegno e nell’inclusione sociale di donne svantaggiate la quale ha dettoche l’anello debole di questi percorsi è proprio il lavoro. Ciò che si rende necessario è l’in-centivazione di quelli che prima venivano chiamati lavori socialmente utili, con l’impegnodelle Amministrazioni locali. Infine, l’avvocato Fragale, ha posto l’accento sul fatto che ormai siamo in una realtà che nonpuò accettare affabulazioni: se, infatti, il lavoro diminuisce, non si può utilizzare il termine“job” nel titolo della riforma. Allora, è necessario che gli spazi da conquistare siano spazi diciviltà. A seguire un dibattito aperto, che ha visto gli interventi, di: Grace Pagano, imprenditrice;Santino Monforte, responsabile ferrovieri FIT Cisl; Annamaria Tarantino, già consiglieraCommissione Pari Opportunità; Ester Isaja, rappresentante FIDAPA Messina Capo Peloro;Gianni Toscano, già rappresentante del Senato dell’Università di Messina; Simone Coletta,rappresentante CSASU Università di Messina.

foto Peppe Saya

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SicilaSicilaa cura di Dario Buonfiglio

Viadotto A19Himera

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“Da CdM ok a stato di emergenza inSicilia a seguito del crollo del viadottoHimera sulla A/19 Palermo-Catania. Ora

subito i lavori!". Lo scrive in un tweet il ministro dell'InternoAngelino Alfano. Matteo Renzi, al terminedel Consiglio dei ministri, ha annunciato:"Abbiamo approvato la delibera che stanziale risorse per l'emergenza del viadotto A19Himera in Sicilia". "Ancora una volta questogoverno ha dimostrato quanto sia importan-te la tempestività per affrontare i problemidel Paese". Lo ha dichiarato il sottosegreta-rio all'Istruzione, Davide Faraone al terminedel consiglio dei ministri in cui è stataapprovata la delibera per la dichiarazionedello stato d'emergenza a seguito dellafrana del viadotto sull'A19 Palermo-Catania. "Oggi in consiglio dei ministri - haspiegato - è stato riconosciuto lo stato diemergenza dei trasporti in Sicilia e sono

stati destinati 30 milioni per 'ricucire' laPalermo-Catania con una bretella di colle-gamento provvisoria e oltre 27.4 milioni peril miglioramento della viabilità. Il governonazionale fornisce risposte rapide per risol-vere i disagio dei siciliani, ostaggi di un'iso-la tagliata a metà". Critico invece il deputa-to siciliano di Sel, Erasmo Palazzotto: “Civogliono 38 giorni per dichiarare statod’emergenza ed alla fine stanziate solo 27milioni di euro? Almeno risparmiateci iltrionfalismo. Una cifra irrisoria davanti allacondizione disastrosa in cui versano stradesiciliane che avrebbero bisogno di almeno600 milioni per interventi di normale manu-tenzione. Questo Governo si è specializza-to in annunci e nella propaganda di grandisuccessi che in realtà sono, nel migliore deicasi, pezze messe alla buona. Ed ha purela faccia tosta di vantarsene”.

Riconosciuto lo stato di emergenza dei trasporti in Sicilia

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In Sicilia crollano anche i ponti ferroviari

Riceviamo e pubblichiamo

Caltagirone - Gela

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Premesso che in Sicilia non crollano solo i ponti e i viadotti di stra-de ed autostrade ma anche i ponti ferroviari non sono da meno.L’8 maggio 2011 crollavano due arcate del ponte ferroviario in

territorio di Niscemi, contrada Angeli, della linea ferroviariaCaltagirone-Gela. Traffico ferroviario e anche quello stradale paralizza-to con la chiusura di due strade provinciali la Sp 39/1 e la Sp 39/2 inte-ressate dal passaggio della sovrastante infrastruttura ferroviaria.Il Comitato Pendolari Siciliani assieme all’Associazione FerrovieSiciliane di Giovanni Russo, il Cub Trasporti di Ragusa, il C.I.U.Fe.R.(Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali), e il Movimento Popolare#ilferribottenonsitocca, ha organizzato negli anni successivi al crollo edorganizza per domenica 17 maggio 2015 con appuntamento davanti lastazione ferroviaria di Caltagirone dalle ore 10 alle ore 12, un Sit-In,per tenere viva l’attenzione e l’interesse su questa tratta ferroviaria,cercando di sollecitare l’intervento del governatore Crocetta ad interes-sarsi sulle future sorti di questa importante arteria ferroviaria chieden-do a Rete Ferroviaria Italiana cosa vuole fare della Caltagirone-Gela.Il 7 ottobre 2014 venivano definitivamente fatte brillare le rimanenti 10arcate del ponte ferroviario della Caltagirone-Gela per mettere in sicu-rezza la riapertura della sottostante strada provinciale 39/1 chiusa datre anni. Sono stati spesi all’incirca un milione e mezzo di euro spesiper recuperare gli apparati e per il ripristino dell’area con il recupero deimateriali del primo crollo e della demolizione definitiva a parte i soldispesi per la demolizione.Nemmeno nell’occasione del 9 febbraio 2015 in cui è stato presentatol’ammodernamento della rete ferroviaria Canicattì-Gela-Comiso (costo35 milioni di euro), al Comune di Gela, alla presenza del presidente diRete Ferroviaria Italiana Dario Lo Bosco, del governatore dellaRegione Siciliana Rosario Crocetta e dell’assessore regionale alleinfrastrutture Giovanni Pizzo, nessuno di questi compreso l’alloraprimo cittadino di Gela abbiano chiesto al presidente di ReteFerroviaria Italiana Lo Bosco notizie sulle sorti della Caltagirone-Gelaa sette mesi della definitiva demolizione dell’infrastruttura che interes-sa i territori della provincia di Catania e Caltanissetta.Questo è l'interesse dimostrato dalle nostre Istituzioni nel migliorarequelle infrastrutture che per incuria o per fenomeni naturali hanno biso-gno di attenzione. Attenzione che non può essere rivolta alla solaPalermo-Catania ma a tutte quelle infrastrutture che l'Unità d'Italia ci halasciato in eredità e che stiamo facendo pian piano scomparire.

Giosuè MalapontiComitato Pendolari Siciliani - Ciufer

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Lo ha presentato il Cobas-Codir (Usae) – Comitato Nazionale Lavoratori, l’organizzazionesindacale maggiormente rappresentativa nel pubblico impiego regionale siciliano. Ildanno erariale e i reati ipotizzati riguarderebbero l’accordo sottoscritto lo scorso 9 giugno

dal Presidente della Regione, Rosario Crocetta, circa la cessazione di tutti i contenziosi neiconfronti dello Stato (passati, presenti e futuri, 2017 compreso) in cambio dello storno di unasomma vicina ai 500 milioni di euro (che, a dire di Crocetta, rappresentavano un importonecessario per potere chiudere il bilancio regionale 2013 e consentirne la certificazione).“Sembrerebbe che il Presidente della Regione – scrivono i Cobas – a fronte della risibilesomma ricevuta, si sarebbe assunta la responsabilità erariale, morale e politica di rinunciare(senza alcun mandato specifico della Giunta o dell’Assemblea regionale è possibile?) a tutti icontenziosi in essere contro lo Stato che avrebbero portato alla Regione Siciliana, nel brevetermine, alcuni miliardi di euro e che potevano probabilmente evitare, ad esempio, nell’ultimaLegge di Stabilità il ricorso a norme “lacrime e sangue” per molti cittadini e lavoratori al fine dipotere prioritariamente salvaguardare gli offensivi privilegi della casta politica, dei dipendentidell’Amministrazione dell’ARS, delle amate associazioni della cosiddetta tabella “H” per le qualisembra non esistere crisi, dei costi immorali della stessa Giunta regionale di Governo oltrechéil mantenimento di burocrati esterni all’Amministrazione con lauti, anacronistici e inaccettabilicompensi”. “Un primo effetto di questo incredibile accordo – continuano – sottoscritto dalPresidente Crocetta, è rappresentato dalla recente sentenza della Corte Costituzionale con laquale si acclara il principio statutario secondo il quale tutte le accise prodotte sul territorioregionale in materia di energia e carburanti spettano alla Regione”.Nell’esposto/denuncia, quindi, si chiede prioritariamente alle Procure, ciascuna per la propriacompetenza, di verificare la legittimità della firma; contestualmente, la Segreteria Generale delSindacato sta verificando, insieme ai propri legali, la possibilità di impugnare dinanzi all’orga-no giudiziario competente l’accordo sottoscritto chiedendo l’annullamento di ogni efficacia edeffetto a tutela dei diritti lesi da tutti i cittadini siciliani.

Esposto-denuncia contro Crocetta

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Fiorello:"La Sicilia è una femmina abbandonata. Siamo messi davvero male"

Per il suo 55° compleanno Fiorello non ha fermato la tournée del suo ultimospettacolo 'L'ora del Rosario', che va in scena per tre serate a Ragusa."Soltanto lavoro - dice lo showman - . Ho fatto anche il turista girando

Ragusa, io che ho vissuto tra Catania, Letojanni e Augusta, conoscevo poco que-sta parte della Sicilia. "E' stata una piacevole scoperta. La Sicilia fa innamorare,peccato che è difficile muoversi al proprio interno con queste strade. La Sicilia è unafemmina abbandonata. Siamo messi davvero male, ma è inutile prendersela colpolitico di turno, ci siamo ormai rassegnati a questo stato di cose", aggiunge parlan-do con i giornalisti dei ritardi atavici soprattutto per le infrastrutture."Per arrivare da Marsala, dove ho fatto l'ultimo spettacolo, a Ragusa ho impiegato4 ore e mezza con strade strette e tortuose. Per non parlare poi del crollo del pilo-ne che ha tagliato in due la Sicilia. Ma chi è stato il progettista? Valeriu Scanu? LaSicilia non cambia mai".Tre serate sold out al Teatro Duemila. "'L'ora del Rosario' - spiega Fiorello - non èuno spettacolo dove troverete una battuta sulla politica. Mi interessa far divertire lagente comune. Ho scelto per questa tournée di non fare i palazzetti ma di tornarenei teatri di provincia con circuiti alternativi. Volevo ritrovare il contatto col pubblicodelle province italiane per conoscere da vicino il Paese reale. Solo in provincia siscoprono le piccole cose, ma anche i grandi personaggi che fanno l'Italia tutti i gior-ni. E si scopre pure che c'è in giro la crisi, ma anche la fame".

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario A

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I militari del Train Advise Assist Command West corrono per Telethon

Imilitari impiegati in Teatro Operativo afghano hanno dato il proprio contributo per la ricercasulle malattie genetiche degenerative. Il giorno 15 maggio, 228 militari di diverse nazionali-tà ed appartenenti a diverse Forze Armate, hanno tolto la divisa per qualche ora e indossa-

to abiti ginnici per correre in favore di Telethon.Ogni squadra ha corso per circa 20 km lungo un itinerario che si è sviluppato all’interno di“Camp Arena”, sede del Comando del Train Advise Assist West (TAAC W), comando multina-zionale su base Brigata alpina “Julia” e su assetto Multinational Land Force.La staffetta, denominata “Running in Camp Arena”, è stata svolta in stretto coordinamento conl’analoga manifestazione “Corri con le Frecce per Telethon” che si è tenuta il giorno successi-vo (16 maggio) all’interno dell’aeroporto “M. Visintini” di Rivolto (UD), sede del 2° Stormodell’Aeronautica Militare.Scopo comune delle due staffette è stato la raccolta fondi per la ricerca sulla distrofia musco-lare ed altre malattie genetiche, raccolta che si è conclusa con la donazione di 3500 euro daparte dei militari di TAAC W.

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release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Afghano

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario A

18 maggio 2015 - Herat

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Concluso il corso operatori radio per la Polizia di Herat

Nei giorni scorsi si è concluso il corso per operatori delle comunicazioni radio, denomina-to “Radio T3 Course”. Il corso, della durata complessiva di tre giorni, è stato organizza-to dai Carabinieri del Police Advisor Team (PAT) in collaborazione con la Compagnia C4

, ed ha visto la partecipazione di 5 Ufficiali e 8 Sottufficiali dell’Afghan Uniform Police (AUP) edell’Afghan National Civil Order Police (ANCOP).Il personale della Compagnia Trasmissioni C4 ha fornito nozioni sulla radiopropagazione esulle tecniche di procedura radio in funzione degli apparati in dotazione alla Polizia afgana,mentre i Carabinieri hanno spiegato come utilizzare al meglio le potenzialità delle comunica-zioni radio nel corso dei servizi di pattugliamento e nelle operazioni di Ordine Pubblico.I 13 partecipanti hanno così acquisito conoscenze sufficienti per poter a loro volta insegnare aicolleghi afgani i concetti appresi, nell’ottica del raggiungimento della piena autonomia delleForze di Polizia locali.

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Militare Italiano

Afghano

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario A18 maggio 2015 - Herat

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Cambio al Comando della JATF

Nei giorni scorsi, presso l’Aeroporto di Herat, si è svolta la cerimonia di cambio alla guidadella Joint Air Task Force (JATF), tra il Colonnello AM Paolo Latini ed il parigradoRaffaele La Montagna.

Il Colonnello Latini, nei sei mesi di comando, a cavallo del passaggio dalla missione da ISAF(International Security Assistance Force) a RS (Resolute Support), ha definito il nuovo asset-to operativo ed ordinativo della JATF al fine di renderla più aderente alle nuove esigenze ope-rative di RS, orientandola sulla gestione delle funzioni aeroportuali, parzialmente ereditatedall’FSB (Forward Support Base) a guida Spagnola, la cui chiusura è avvenuta il 31 dicembre2014. Il Colonnello Latini ha ringraziato il personale della JATF per l’abnegazione e la profon-da dedizione al servizio dimostrata, esprimendo loro "profonda gratitudine". Nel suo discorsodi commiato, il Col. Latini ha sottolineato come i suoi collaboratori "siano stati capaci di dare ilmassimo dimostrando coesione stringente e altissima motivazione, assicurando il livello dieccellenza necessario per affrontare nuove sfide, in un contesto multinazionale, lontani dalleproprie famiglie".Il Colonnello La Montagna, nell’assumere il Comando della JATF, si è detto orgoglioso di ere-ditare una realtà efficiente e perfettamente integrata nelle dinamiche operative del TAAC-W .Questa la sintesi del suo pensiero: "…continueremo ad operare senza risparmio di energie econ la professionalità e la competenza che ci contraddistingue e che ci viene riconosciuta siain Patria che all’Estero…".Il Generale RISI, Comandante del TAAC W, nel salutare il Colonnello Latini e nel dare il ben-venuto al Colonnello La Montagna, ha rivolto al personale schierato queste parole: "continuoad apprezzare l’altissima professionalità e l’elevata competenza con cui operate quotidiana-mente nel gestire la difficilissima realtà aeroportuale di Herat. Lo fate con competenza e pas-sione, interagendo e cooperando con le altre compagini internazionali del TAAC-W con altissi-mo amor patrio e comunione d’intenti…".La Joint Air Task Force (JATF), costituita il 1 giugno del 2007, allo stato attuale conta circa 60militari dell’Aeronautica Militare ed ha il compito di gestire le 5 funzioni aeroportuali essenziali(Safety Management Office, Fire Fighter Service, Air Traffic Control, Weather Service eCommunication, Navaids Surveillance System).

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Militare Italiano

Afghano

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Marina militare

Ultimo ammaina bandiera di combattimento delle corvette Sibilla e Minerva

Ormeggiate presso la banchina Tullio Marcon della base navale di Augusta, NaveMinerva e Nave Sibilla hanno concluso oggi la propria vita operativa con la solennecerimonia dell’ultimo ammaina bandiera.

Salutate da 21 salve di cannone, le due Bandiere di Combattimento – vessillo che ha consa-crato Nave Minerva e Nave Sibilla al servizio delle istituzioni e della collettività in tutta la lorovita operativa - sono state consegnate nelle mani dell’Ammiraglio Giuseppe de Giorgi, Capodi Stato Maggiore della Marina Militare, dal Comandante Fabio Pinturo, ultimo comandante dientrambe le corvette.“La Marina Militare dovrà radiare per vetustà 51 delle sue 60 attuali navi, la flotta nel 2025 si

ridurrà del 45%”, “l’aspetto positivo è che si realizzerà un programma ambizioso di ammoder-namento della flotta, con la costruzione di una nuova nave anfibia, una nuova rifornitrice, e fino

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a dieci pattugliatori d’altura, tutte navi con grandi capacità duali, con grandi ospedali di bordo,che in caso di calamità naturali potranno fornire energia elettrica ed acqua potabile. Navi moltoveloci e modulabili in base alle esigenze, che rappresenteranno la spina dorsale della MarinaMilitare, con motori rispettosi dell’ambiente, alimentate anche elettricamente e capaci di impie-gare biocombustibili” ha affermato l’Ammiraglio de Giorgi durante la cerimonia “Guardiamoquindi con consapevole fiducia al nostro futuro anche grazie alla qualità, tenuta, disciplina edabnegazione dei nostri equipaggi, che operano in condizioni difficili in scenari complessi congrandissima professionalità” .Nave Minerva e Nave Sibilla, appartenenti al Comando delle forze da pattugliamento (COM-FORPAT) di Augusta, sono passate in disarmo dopo rispettivamente 29 e 25 anni di intenseattività operative e saranno consegnate a Fincantieri per la successiva cessione alBangladesh.Alla cerimonia hanno preso parte numerose autorità civili e militari della Sicilia orientale.Le Bandiere da Combattimento di nave Sibilla e Nave Minerva saranno conservate a Romaall’interno dell’Altare della Patria nel museo Sacrario delle bandiere delle Forze Armate.

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Si è conclusa ieri, con la premiazione dei vincitori, la sesta edizione del concorso nazio-nale di poesia “Salvatore Quasimodo”.Il tradizionale appuntamento si è svolto nelSalone degli Specchi di Palazzo dei Leoni ed è stato organizzato dalla VII Direzione

“Servizio Turismo e Cultura”.La cerimonia finale ha visto la partecipazione degli studenti e dei docenti in rappresentanzadelle scuole partecipanti, provenienti non soltanto da Messina e provincia ma anche dallealtre province siciliane.Alla presenza del Commissario Straordinario, dott. Filippo Romano, e del dirigente respon-

CulturaCultura

Sesta edizione del conco “Salvatore Quasimodo 2

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sabile, dott.ssa Slvana Schachter, sono stati consegnati i premi e gli attestati ai primi tre clas-sificati.Il primo premio è stato attribuito allo studente Angelo Scuderi della classe V F del LiceoClassico “Maurolico” di Messina, autore della poesia “Funerali a San Marco”; il secondoposto è stato assegnato alla studentessa Barbara Lo Presti della classe IV B del LiceoScientifico “Archimede” di Messina, autrice della poesia “Il peso della vita”; il terzo premio èstato conferito alla poesia “Dal cuore alle mani” di Giulia Vicari, studentessa della classe I Cdel Liceo Classico “N. Colajanni” di Enna.

orso nazionale di Poesia 2015”

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Anteprima del Fotogramma d’oro. Venerdì 22 maggio,dalle 18.30 alle 21.00, si svolgerà, alla sala Fasola, lapresentazione della 48esima edizione del

Fotogramma d’oro Film Festival, in programma a Messinanel novembre 2015. Il presidente della FederazioneNazionale Cinevideoautori (FNC), Francesco Coglitore,illustrerà le linee principali di questa storica rassegna delcinema indipendente, con un concorso riservato ai cortome-traggi. Seguirà la proiezione di alcuni corti premiati nelleprecedenti edizioni. L’ingresso è libero. Con la FNC, promotrice del Festival, collaborano diverserealtà culturali significative: la rassegna “Corto di sera” (laquarta edizione è in programma nell’agosto 2015 a Itala)con uno scambio di rilievo: tutti i cortometraggi pervenutientro i termini previsti dal bando di “Corto di sera” verrannodi diritto iscritti alla 48esima edizione del Fotogrammad’Oro; l’associazione culturale messinese “Proposizionescenica”; Magika Edizioni; il Cineclub “X Musa” di Milano; ilLaboratorio Psicoanalitico “Vicolo Cicala” di Messina; l’as-sociazione culturale “Cantina45”; l’associazione culturale“Maneggiare con cura” di Letojanni; Messina FilmCommission; l’associazione culturale “Arknoah” e“AluMnime”, Associazione degli ex studenti dell’Universitàdi Messina.

48esima edizione del Fotogramma d’oroAnteprima venerdì 22 maggio alla Sala Fasola di Messina

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Coglitore sul set del corto The Elephant

“Per la prima volta, il Festival si svolge-rà a Messina e sicaratterizzerà per il suo forte rinnova-mento”, sottolinea il presidente dellaFederazioneNazionaleCinevideoautoriFrancesco Coglitore

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Venerdì 22 Maggio alle 18.00 nella splendida cornice del San Domenico Palace diTaormina, lo scrittore e giornalista Franco Di Mare, Presidente del Comitato Scientificodi Taobuk, presenterà il suo ultimo romanzo, “Il caffè dei miracoli”.

Noto ed autorevole volto della tv e dell’informazione italiana, Presidente del ComitatoScientifico di Taobuk sin da quando, nel 2011, il Festival vide la luce da un’idea di AntonellaFerrara, Franco Di Mare ha all’attivo grandi successi editoriali e numerosi premi, fra cui dueOscar della televisione per i suoi reportage come inviato di guerra. Fresco di stampa, il suo ultimo romanzo, “Il Caffè dei Miracoli”, tra i primi in classifica, verràpresentato a Taormina il 22 Maggio alle ore 18.00 nella suggestiva cornice del San DomenicoPalace Hotel.L’evento, organizzato da Libreventi e Libreria Mondadori Taormina in collaborazione con il SanDomenico Palace Hotel, sarà introdotto da Antonella Ferrara, Presidente di Taobuk.Interverranno Caterina Andò, giornalista e responsabile ufficio stampa Taobuk e AlfioBonaccorso, responsabile per la gestione e promozione eventi Taobuk. In “Caffè dei Miracoli”, l’autore partenopeo si confronta con il microcosmo di un piccolo paesedella Costiera Amalfitana, Bauci, in cui la monotona vita della comunità sembra scandita da unritmo che va al di là del tempo stesso, esente da qualsiasi cambiamento, sino a quando a scon-volgerlo radicalmente non interviene un evento imprevisto: una poderosa statua di nudo fem-minile, nientemeno che opera del Maestro colombiano Botero, viene posta davanti all’ingres-so della chiesa principale, “terga all’altare”, lasciando di stucco gli avventori. Di lì a poco la poderosa donna di marmo diventerà il centro nevralgico di avvenimenti straor-dinari in tutto il paese, un luogo in cui il “mistero” fa parte della stessa sostanza delle cose eche trova nel centralissimo caffè, detto appunto “dei miracoli”, un avamposto di osservazioneprivilegiato della vita cittadina e dei prodigi che vi si manifestano.Con un ritmo avvincente che lega il lettore alla pagina, si assiste al piano per occultare la sca-brosa vista della “chiattona”, finchè, ai suoi piedi, viene ritrovato un fagotto contenente unabimba in fasce e un curioso bigliettino… la “Maya Tropical", tale è il nome della statua, chiusanel suo granitico silenzio, sembra sorridere nell’impagabile prerogativa di turbare gli equilibridella vita di Bauci.Il romanzo ha come protagonista la Bellezza, quella del paesaggio rarefatto come un sognodella Costiera e quella dell’Arte stessa, del cui potere dirompente si fa strenua paladina l’ag-guerrita dottoressa Neri, pasionaria che si intesta tutte le battaglie che agli altri appaiano perse.

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European Day of Integrated sportFarà tappa a Messina il 23 Maggio alla Cittadella Universitaria Annunziata Alta a partiredalle ore 10. La manifestazione promossa dal Centro Sportivo Educativo Nazionale è cofi-nanziata dalla Comunità Europea attraverso la linea Erasmus+Programme. La tappa messinese è stata affidata al vice presidente regionale Francesco Giorgio, vedràimpegnati atleti disabili e atleti normodotati provenienti da Italia, Spagna, Germania,Turchia e Portogallo.

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foto Peppe Saya

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MusicaMusica

Davide Faranda, in arte Daddy, è un giovane rapper messinese che in pochi anni è riu-scito a ritagliarsi uno spazio nel mondo della musica. Ha iniziato a scrivere le sue primecanzoni a 13 anni, oggi a venticinque ha alle spalle vari lavori, una prima demo nel

2009, una seconda nel 2011, vari concerti e nel 2013, “Paranoie”, primo album in free downlo-ad. Ed è dal debutto con “Paranoie” che nasce la collaborazione con un altro artista messine-se Alessandro Magnisi, in arte Torpedo. Sodalizio artistico che ha portato alla realizzazione del progetto “Addio”, l’ep composto da cin-que brani (Addio, Pioggia dentro, Cosa resterà, E adesso piango e Amore tossico) che è statopresentato ieri pomeriggio al Feltrinelli point di Messina. All’interno del nuovo lavoro anche due

“Addio”, il nuovo album di Daddy e Torpedo

Presentazione al Feltrinelli point di Messina

foto Antonio De Felice

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videoclip per “Pioggia dentro” girato a Roma e “Amore tossico” girato tra Messina e Palermo.A rendere l’ascolto ancora più forte dal punto di vista emotivo il grande contributo dato dallevoci di Carla Andaloro, Clarissa Comunale e Lara Mineo. L’album, realizzato in otto mesi, racconta la musica come una salvezza, la musica per ottene-re una stabilità, mai avuta, la musica come riscossa, rivincita, rivoluzione della propria vita, lamusica come via di fuga, la musica come antidolorifico, come autoconvinzione che forse la vitanon è tutta una delusione. Sono cinque brani differenti che narrano storie di rivalsa, di corag-gio, di sofferenza, ma sono anche storie come nel brano “Addio” che richiamano al rapportopersonale che il rapper ha con la religione. Violini, piano e chitarre elettriche si fondono armo-nicamente e aiutano a fare rivivere con più intensione il messaggio contenuto nei brani.“Il disco è nato, ci racconta Daddy, dall’incontro artistico con Alessandro Magnisi, che è ancheil mio produttore. La base è il rap ma non è standard puntiamo a sperimentare nuova musicain un incontro tra rap, pop, rock ed elettronica. “Addio” è rivolto a chi ha un sogno e lo inseguefino in fondo. Quello che mi auguro da questo lavoro è che chi ascolta il disco si immerga ecapisca ciò che voglio comunicare e spero che questo sia un valido biglietto da visita per ilnuovo disco che è in programma”. Un percorso quello di Daddy che inizia sui social con il successo di visualizzazioni per il sin-golo storico “Amore tossico” e che punta sempre più al nuovo mondo 2.0. I progetti che questi due giovani artisti messinesi hanno in cantiere sono tantissimi, non man-cheranno future sorprese.

foto Antonio De Felice

Cristina D’Arrigo

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“Amato e Deidda sono tra ipiù eclettici jazzisti italiani –sottolinea il direttore artistico

di “Musica Nomade” GiacomoFarina – e in duo formano unacoppia improbabile quanto effi-cace e d’impatto. Entrambi hanno impreziosito leloro rispettive carriere con tra-guardi e risultati artistici impor-tanti, apprezzati a livello nazio-nale e internazionale non solodalla critica e dal pubblico degliappassionati, ma anche da col-leghi musicisti di grido che sisono sempre premurati di averlial proprio fianco sul palco o neipropri progetti discografici”.Sul palco dell’Horcynus il duoAmato – Deidda porterà un con-nubio di noti standard e branioriginali, arrangiati e interpretaticon un esplosivo senso delritmo e dello swing. Un reperto-rio ispirato da una concezioneesigente ma sempre originale egenerosa della musica, che sialimenta delle rispettive espe-rienze artistiche.I tratti distintivi della musica diGiovanni Amato sono l’energia,l’eleganza e la versatilità stilisti-ca, che lo hanno portato a suo-nare e a incidere dischi con veree proprie colonne internazionalidella musica jazz come DaniloPerez, Lee Konitz, GaryPeacock, Jerry Bergonzi, TomHarrell, Peter Eskine, TonyScott, Mike Goodrich, DianeSchuur, Randy Brecker, AvishaiCohen, Richard Galliano, KennyDavis, Giovanni Tommaso,Roberto Gatto, Dado Moroni,Rita Marcotulli, Danilo Rea, ma

22 maggio alle ore 21 a Capo Pe in collaborazione co

“Musica nomade” sa Con il duo jazzistic

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loro, Fondazione Horcynus Orca on Talento Dinamico

aluta il suo pubblico co Amato & Deidda

anche con musicisti e cantantiosannati dagli amanti dellamusica pop italiana comeGianna Nannini e Mario Biondi.A fare da contraltare al collega,la formidabile tecnica e duttilitàsu basso elettrico e contrabbas-so di Dario Deidda, doti che lohanno portato a collaborare e aesibirsi con grandi come SteveTurre, Randy Brecker, KennyWheleer, Steve Grossman,David Liebman, Ben Sidran,Michel Petrucciani, JohnnyGriffin, Benny Golson, GegèTelesforo ma anche con unodegli alfieri della musica napo-letana e italiana, il compiantoPino Daniele. UltimamenteDeidda è approdato alla presti-giosa etichetta discograficabavarese ECM, grazie all'invitoin sala d'incisione da parte diEnrico Rava per il suo ultimo etemerario album "On TheDance Floor", basato sul reper-torio di Michael Jackson.“Collaudato nel tempo sullascorta di una profonda intesa eamicizia, il duo Amato - Deiddaè un progetto che si puòapprezzare dal vivo sempre piùraramente, a causa dei molte-plici impegni e dalla freneticaattività artistica dei due musici-sti. La data di Musica nomade,che non a caso si chiude conquesti due giganti – concludeFarina – offrirà senza retoricaun concerto e un repertorioimperdibili, per sondare la fre-schezza e la molteplicità dellepiste musicali e culturali su cuiviaggiano oggi composizione elibera improvvisazione”.

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Messina, città ricca di storia e di secolari tradizioni religiose, ogni anno rinnova la suagrande devozione e il commosso omaggio ad uno dei santi più amati al mondo, S.Antonio di Padova, il santo dei Miracoli.

Migliaia di fedeli, circa 100.000, provenienti da tutta la provincia di Messina, da varie zone dellaSicilia e dalla vicina Calabria, ogni anno raggiungono con ogni mezzo il centro cittadino per sfi-lare dinanzi alla miracolosa statua di S. Antonio, che da oltre un secolo è collocata nellaBasilica di S. Antonio. Il 12 e 13 giugno sono i giorni del pellegrinaggio, dalle prime ore delgiorno sino a tarda sera la fede e la pietà della gente si esprime in un commosso e devotoomaggio al Santo. Mamme che portano i loro bambini vestiti col saio, uomini e donne scalzi edin ginocchio che percorrono la navata della Basilica, a ricordo delle grazie ricevute. Migliaia dipanini benedetti vengono distribuiti ai pellegrini, che sostano davanti la Basilica antoniana.La domenica successiva al 13 giugno, quest’anno cade Domenica 14 giugno 2015, si svolgel’imponente processione del Santo. La statua di S. Antonio posta su un alto Carro di 7 metriche percorre le vie della città nella sua maestosità. Devoti e pellegrini vestiti con il saio france-scano a ricordo delle grazie ricevute, diversi scalzi spingono il Carro Trionfale piangendo e gri-dando la loro gioia per un così insigne maestro di vita e di fede. Il Santo rivestito degli ori voti-vi dei fedeli è situato sopra un grande mappamondo, abbellito da centinaia di fiori e attorniatoda una quindicina di bambini vestiti da marinaretti e scortato dai paggetti antoniani, che indi-cano la grande predilezione di S. Antonio verso i piccoli e gli orfani. Alla processione del CarroTrionfale preceduto dalle Reliquie del Santo poste in un mezzo busto dorato, prendono partecentinaia di ammalati e disabili che chiedono la grazia della salute e della vita. Sovente si haconferma che numerosi ammalati presenti ricevono grazie e miracoli, e ritornano alla Basilicadurante tutto l’anno. La costruzione dell’attuale Carro Trionfale risale al 1946. mentre il primoCarro più modesto fu costruito nel 1931. In allegato ho messo un po’ di storia sia della Basilica,che della statua e processione di S. Antonio. La festa di Sant’Antonio di Messina è ormai una grande attrazione di fede e di religiosità cheattira folle e turisti che durante il periodo di giugno affollano la città marittima siciliana.Affascinati dalla devozione e pietà popolare della gente partecipano anch’essi, con intensacommozione alla più straordinaria processione di questa città. Inoltre da alcuni anni alla vigiliadella Processione si svolge una Notte Bianca dove artisti di strada, spettacoli musicali, cultu-ra, sport e gastronomia allietano pellegrini e turisti che arrivano in città per assistere ai solen-ni festeggiamenti.

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La magia dello Stretto di Messina

foto Peppe Saya

4^ edizione di Dieci, Cento, Mille rapaci sul tuo orizzonte.In collaborazione con il Ramarro Sicilia Sede Territoriale di Messina, GAA4 di Messinacomposto da Cea Messina onlus, FareVerde Messina, Ambiente e/è Messina Vita eMarevivo Messina e Slow Food Valdemone. L'evento si svolgerà con stazionamento nelpiazzale del Santuario di Dinnamare dalle 10:00 alle 11.30.Sarà presente il Presidente della Associazione Ornitologica Messinese Arnaldo Aldo Oliva,appassionato osservatore del transito dei Rapaci nello Stretto di Messina.

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Le Iene (Cani da rapina)

L’esordio rumoroso, violento, sanguinolento e spettacoloso di Quentin Tarantinonel mondo del cinema.Un esordio che è subito un cult, un esordio che svela subito segreti e stile diTarantino; tutto quello che di Tarantino si vedrà dopo ne “Le Iene” c’è già.Si parte dalla scelta, ispirata al cinema noir, di non raccontare i fatti in maniera cro-nologica ma montando la pellicola secondo un non ordine, o meglio, secondo unordine di dialoghi perché la vera forza delle opere di Tarantino sono i dialoghi; ne“Le Iene” si mettono le basi su questo taglio cinematografico fondato sulla grandeimportanza e centralità dei dialoghi tra personaggi senza celare una certa inclina-zione nei confronti del nonsense, tanto da rendere incomprensibili allo spettatorepunti di vista ma lasciando al centro la parola prima delle immagini.La trama del film è arcinota: una banda, una rapina, un infiltrato, tanta violenza eun finale che lascia indietro la crudezza per lasciare spazio alla riflessione sullavita.Nei film di Tarantino, però, l’attenzione va posta totalmente sul cast. Anche in que-sto suo esordio è possibile capire subito la tendenza che prenderanno le sue opere. Se vi chiedessero: cambiereste mai un protagonista nei film di Tarantino?Crediamo che chiunque risponderebbe di no, perché Quentin può non piacere atutti ma i suoi cast rappresentano la perfezione assoluta nel matrimonio tra atto-re e personaggio.Proprio il contraltare tra recitato e recitante è la forza, già all’interno del personag-gio l’attore deve trovare il giusto equilibrio tra finzione e realismo ma l’aiuto prin-cipale gli viene dato proprio dalla scelta, perché Tarantino non sceglie mai a casoe se vuole un attore, anche lì non sbaglia, non regalandogli una parte qualunquema ritagliando un vestito dalle giuste misure attoriali.Harvey Keitel, Tim Roth o un cattivissimo Michael Madsen, uno sclerato SteveBuscemi o lo stesso Tarantino che, novello Hitchcock, si ritaglia una piccola partenei suoi film prima di uscire di scena in maniera splatter e autoironica.La scelta di uno stile recitativo marcato non è casuale, una serie di caratteristi tipi-ci e unici che rendono ancora più credibile una sceneggiatura particolare e baroc-ca.Un esordio può essere un cult, un regista esordiente può entrare a gamba tesa nellastoria del cinema e chi se ne frega se i puristi vedono ne “Le Iene” la nascita e lamorte di Tarantino. Si sa, detrattori e amanti traditi aumentano l’ego e creano ilmito.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

La musica di oggi, è ormai noto, vive di nuovi equilibri e

sistemi; la famosa musicassetta da mandare a discografico

via posta, aspettando la risposta non esiste più.

Il mondo della musica di oggi è diverso, è formato da talent

e talent scout, in un susseguirsi di ricercanti e ricercatori

con i primi a caccia e non più in attesa della scoperta.

In un mondo di talent e talent show, tutto diventa spetta-

colo e tutto si trasforma da nulla cosmico a celebrità in un

batter d’occhio.

Il talento si mischia allo starnazzo, in un tripudio di pub-

blico adorante il ciuffo o l’apparire senza passare per un

vero ascolto. La musica va in secondo piano, l’importante è

“comunicare qualcosa”, frase abusata e vuota buona solo

per descrivere qualcosa di indescrivibile nella realtà.

Se tutto è talent, niente è talent; così le trasmissioni televi-

sive diventano abnormi zoo di ragazzi speranzosi e

sognanti, che subito sposano l’idea della recita da show

lasciando da parte l’impegno musicale, al grido di “prima lo

show”.

Niente è talent, ma non tutti sono niente perché la vera bra-

vura sta nel differenziare; prendere buoni e cattivi e divi-

derli nel giusto modo e secondo le reali capacità. Nessun

pregiudizio positivo o negativo, uscire da un talent non è

un difetto né un pregio ma un passaggio.

Il problema è la mancanza di consapevolezza, durante il talent tra la cornacchia e Madonna è la

cornacchia a tirarsela di più; subito dopo il futuro diventa oscuro. Talenti un tanto al chilo, con

la data di scadenza sul microfono; abbandonati dopo l’ultima pubblicità o bravi a durare fino al

primo Sanremo.

A perdere è la musica, svilita e usata senza pudore non trova rinnovamento ma solo sfruttamen-

to e finisce col dar vita a mostri intonanti banalità pure.

Differenziare è d’obbligo, per correttezza e puro sadismo: se Marco Carta è un prototipo di

pupazzo strappa ascolti, non allo stesso modo sono Marco Mengoni o Emma Marrone; sia chiaro

che non si parla di gusti musicali ma di valenza nel mondo canoro. Esistere per poche ore e mori-

re allo spegnimento della tv è condanna assoluta per ragazzi dalle poche colpe e grosse ingenui-

tà.

Uscire dal concetto di talent, concetto di show e tornare a dare spazio e futuro a chi merita

dovrebbe essere obiettivo comune; in un mondo mainstream e patinato dove ragazzini con la

voce metallica servono per attirare masse piangenti di ragazzini è impensabile tornare indietro e

rinunciare a così tanta finta realtà.

a cura di Francesco Certo

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Jack London, nato a San Francisco nel 1876, è sicuramente uno degliscrittori più interessanti e singolari della letteratura americana.L’infanzia difficile, vissuta in ristrettezze economiche e priva di saldi

legami, l’adolescenza vagabonda sui moli di Oakland e sul mare di SanFrancisco tra piccoli furti, pesca illegale di ostriche, precoce abuso dialcool, sono investite dalla passione per la letteratura che non l’abbando-nò mai per tutta la vita. Lettore onnivoro, scrittore prolifico, viaggiatoreinquieto esercitò un grande fascino sui lettori americani ed europei siaper la potenza espressiva dei suoi scritti sia per la vita vissuta con pas-sione all’inseguimento dei suoi sogni: il viaggio, l’avventura, la giustizia sociale, la costru-zione di una grande casa in una tenuta agricola autosufficiente, quasi un’utopia. È tra il1899 e il 1900 che si fece conoscere nel mondo della letteratura, pubblicando i primi rac-conti d’avventura. Seguirono anni di grande attività: un’inchiesta di prima mano sullapovertà nell’East End di Londra che costituirà il materiale per Il popolo dell’abisso, l’attivi-tà giornalistica di corrispondente della guerra russo-giapponese, il grande successo con lapubblicazione del Richiamo della foresta. Quest’ultimo romanzo, che ha appassionato variegenerazioni di lettori ed è ancora oggi uno dei più amati di London, è strettamente legatoalla sua esperienza tra i cercatori d’oro. Protagonista è il cane Buck, che vive tranquillo eamato nella fattoria del giudice Miller nella calda valle californiana di Santa Clara fino aquando un giardiniere, “un tipo poco raccomandabile che aveva il vizio inveterato di gio-care alla lotteria”, non lo vende ai trafficanti che procurano ai cercatori d’oro cani adatti atrainare le slitte. Per Buck inizia una vita molto dura che cambia radicalmente il suo rap-porto con gli uomini, dei quali prima si fidava e che ora, invece, gli appaiono come nemicia cui deve sottomettersi. Nella dura vita che ha fatto emergere in lui gli istinti primordiali,Buck sente il richiamo atavico della sua razza, sente risuonare le voci delle generazioni pri-mitive di cani dalle quali discende, avverte l’affinità con i lupi che vivono in branchi, maprova amore per Thornton, l’uomo che si è preso cura di lui. Tra i due si instaura un fortelegame ma ciò non impedisce a Buck di riprendere la via della foresta: si scopre fatto peruccidere, per predare, per nutrirsi di “cibo vivo”. Quando tornando, trova il campo dei cer-catori d’oro devastato capisce che sono stati uccisi tutti gli uomini tra cui l’amato Thornton,insegue ed assale i colpevoli, gli indigeni Yeehat, facendone strage. Un romanzo di forma-zione, dunque, in cui Buck passa attraverso diversi stadi: grazie alle molteplici e dramma-tiche vicende della sua vita impara, cresce, si trasforma da cane pacifico in belva crudele edemoniaca. Un percorso inverso compie, invece, il cane protagonista di Zanna bianca, altrogrande capolavoro di Jack London. Tra le altre opere ricordiamo: La strada, che contiene imateriali del diario iniziato a diciotto anni, e Martin Eden, che racconta la vita tormentatadi un marinaio in cui si rispecchia l’autore. La morte prematura, avvenuta probabilmenteper suicidio nel novembre del 1916 a Glen Ellen, aggiunge alla sua figura un alone di miste-ro e di inafferrabilità.

a cura di Alessia Vanaria

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Lo

nd

on

Buck non leggeva i giornali, altrimenti avrebbe saputo quali

guai si stavano preparando non soltanto per lui, ma per tutti

i cani di forte muscolatura e col pelo lungo e soffice da Puget

Sound a San Diego. Brancolando tra le tenebre artiche gli

uomini avevano trovato un metallo giallo e, poiché le compa-

gnie di navigazione e di trasporto avevano divulgato la noti-

zia, migliaia di persone correvano verso il Nord. Questi uomi-

ni avevano bisogno di cani; cani robusti, con una forte musco-

latura e pelo folto per difendersi dal gelo.

La passione e la bellezza e la nobile forza dei libri stavano

diventando reali. Era in quella e felice condizione nella quale

un uomo vede i suoi sogni avventurarsi fuori dai recessi della

fantasia, per diventare realtà.

Dimenticati di te stesso e il mondo ti ricorderà.

San Francisco, 12 gennaio 1876 Glen Ellen, 22 novembre 1916

Jack

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Un bicchiere di succo di arancia al matti-no, tutti i giorni, potrebbe aiutare amigliorare la salute mentale delle per-

sone anziane. Anche se nello studio sonostatti osservati gli effetti di poco meno di unapinta di succo d'arancia al giorno, quantitativiminori potrebbero contribuire ugualmente amigliorare le capacità cerebrali. I risultati dellaricerca sono stati pubblicati sull'AmericanJournal of Clinical Nutrition.Rebecca Kean, ricercatrice pressol'University's School of Psychology andClinical Language Sciences e prima autricedello studio, spiega che i risultati sono frutto diuna piccola indagine che ha coinvolto 37volontari, con un'età media di 67 anni, ai qualiè stato chiesto di consumare mezzo litrodisucco d'arancia al giorno per 8 settimane.Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a deitest che avevano l'obiettivo di valutare lamemoria, i tempi di reazione e la fluidità ver-bale, prima e dopo le 8 settimane in cui dove-vano consumare il succo di arancia.Incrociando i risultati dei test si è così scoper-to che il consumo di succo d'arancia ha contri-buito a migliorare complessivamente dell'8per cento le funzioni cognitive. DanielLamport, co-autore dello studio, spiega cheun miglioramento dell'8 per cento delle capa-cità mentali equivale, ad esempio, a ricordareuna parola in più rispetto a quelle che di solitosi ricorderebbero di una lista della spesa com-posta da 15 elementi. In apparenza potrebbe-ro sembrare dei piccoli miglioramenti ma, se siconsiderano i potenziali effetti nell'arco di tuttala vita, il consumo di succo d'arancia potrebbe

migliorare notevolmente la salute mentaledelle persone anziane.Secondo gli autori gli effetti benefici sullecapacità mentali sarebbero da attribuire all'al-ta concentrazione di vitamine e zuccheri,sostanze che svolgono un ruolo importantenel fornire i nutrienti necessari a mantenere insalute il cervello. Il succo di arancia ha peròanche altre proprietà, come rilevato in diversistudi non è solo un "farmaco naturale" per laprevenzione delle malattie da raffreddamentoma sembrerebbe utile anche per ridurre i valo-ri della pressione arteriosa (il dato è emersonel corso di uno studio della Cleveland Cliniccoordinato da Dennis Sprecher).

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

Succo d'arancia migliora il cervello degli anziani

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

RERE

PREPARAZIONE

Per preparare la frittata iniziate pulendole verdure. Pelate sia gli asparagi che lecarote e tagliateli a rondelle tenendo daparte le cime degli asparagi. Lavateanche i ravanelli e tagliate anche questia rondelle ma abbastanza sottili.A questo punto tritate lo scalogno fine-mente e stufatelo con un filo d'olio percirca 5 minuti a fuoco molto basso, quin-di aggiungetevi le carote e lasciate cuo-cere un paio di minuti.Passato questo tempo aggiungeteanche le rondelle di asparagi e il timo tri-tato. Terminate di cuocere per circa 5minuti e solo alla fine aggiungete il salee il pepe. Lasciate intiepidire e nel frat-tempo iniziate a sbattere le uova in unaciotola capiente, aggiungendo subito siail sale che il pepe.Quindi unite il formaggio grattugiato,mescolate bene e aggiungete anche leverdure: sia il mix di carote e asparagiche i ravanelli affettati. Amalgamatebene il composto e versatelo in unateglia con carta forno, decorate con lepunte degli asparagi tenute da parte einfornate a 180° per 55 minuti. Servite lafrittata ai ravanelli tiepida per gustare almeglio i vari sapori.

Frittata fantasia

Ingredienti per una teglia da 24 cm

• 360 gr di Ravanelli • 250 gr di Carote • 500 gr di Asparagi • 8 Uova• 70 gr di Parmigiano reggiano • 40 gr di Olio di oliva extravergine • 2 gr di Timo • 6 gr di Sale • Pepe q.b.

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AmarcordMessina - Passeggiata sul viale Principe Amedeo - Anni '50

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il Cittadinowww.ilcittadinodimessina.it

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Uno, cento Di Matteo

Messina - Cittadinanza onoraria al magistrato palermitano

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