PERIODICO D’INFORMAZIONE POLITICA,CRONACA, CULTURA E SPORT

DELL’ISOLA DI CAPRI ANNO XV N.24 del 10 luglio 2016

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Torniamo nuovamente sulla vicen-da dell'ex campo di Cesina persegnalare le ultime novità. Come siricorderà, grazie ad un nostroreportage, documentammo lo statodi abbandono e la pericolosabomba ecologica innescata dopoche il fondo era stato ridotto adun'enorme discarica abusiva conrifiuti di ogni genere. Proprio gra-zie al nostro servizio giornalisticoil locale commissariato dellaPolizia di Stato aveva proceduto alsopralluogo ed al sequestro dell'in-tera area. Dopo 5 mesi siamo giun-ti finalmente alla “fase due”, quellapiù attesa: la bonifica. I proprietaridel fondo, infatti (trattasi di perso-ne non residenti sull'isola), hannodato mandato ad una ditta per pro-cedere al disboscamento dell'interaproprietà che copre circa ottomilametri quadrati, estendendosi dallaparte finale di via Cesina fino alversante opposto di Caterola attra-verso terrazzamenti. Da lunedìscorso alcuni operai incaricati sono

instancabilmente e professional-mente all'opera dal mattino finoalla sera con i decespugliatorifacendosi strada nel fondo, facendoemergere una quantità incredibiledi rifiuti che ha sorpreso gli stessiaddetti ai lavori, complicando nonpoco l'opera di pulizia che andràavanti ancora alcuni giorni, fino aquando tutta la proprietà non saràliberata da rovi ed erbacce.Toccherà poi procedere alla rimo-zione della montagna di rifiuti,cosa che richiederà ulteriore tempoe pianificazione. Speriamo che si giunga presto amettere la parola fine cancellandoforse la più grande discarica a cieloaperto mai vista sull'isola di Capridegna della 'terra dei fuochi', unavergogna segnalata più volte daicittadini nel corso degli anni alleistituzioni competenti, ma che nonha mai avuto soluzione concretanonostante l'inquinamento ambien-tale e l'enorme pericolo pubblicoche rappresentava.

Impegni disattesi: lecompagnie marittimenell’occhio del ciclonePromesse non mantenute. Le com-pagnie marittime prima annuncianoagevolazioni su biglietti e abbona-menti ma poi non rispettano gliimpegni presi. Su tutte le furie ipendolari. L’AssociazionePendolari Isola di Capri ha inviato,nei giorni scorsi, una nota di disap-punto alla Regione, allaCapitaneria di Porto e alle compa-gnie stesse, segnalando "criticità edomissioni" in merito all’introduzio-ne a partire dal 1 luglio 2016 dialcune novità nella bigliettazionenei collegamenti marittimi Napoli-Capri che erano state annunciatedall'Acap attraverso un comunica-to. "Ad oggi - scrive l'AssociazionePendolari - ancora non è stataeffettuata 'l’estensione della validi-tà dell’abbonamento Gescab alleunità navali della società Caremar'come recita testualmente il comu-nicato. L’attivazione del servizio diprenotazione e acquisto del bigliet-to residente on line è attualmentepossibile solo su www.navlib.itmentre su www.snav.it pur permet-tendo di 'flaggare' l’opzione resi-dente alla pagina successiva riportail prezzo 'pieno'. Probabilmente sitratta di errore tecnico da qui lasegnalazione. Non sappiamo anco-ra se e come è stata implementatala riserva di 40 posti su ciascunaunità per i passeggeri residenti finoa 15 minuti prima dell’orario dipartenza. Attendiamo dallaRegione rassicurazioni in merito aquanto segnalato per evitare che icomunicati stampa suscitino aspet-tative poi regolarmente disattese".

Finalmente gli interventidi bonifica e pulizia nel vecchio campetto di Cesina

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Aria di Capri

Incidente nel porto di Capri, dome-nica 3 luglio, per due mezzi dilinea della Navigazione Libera delGolfo. Il Capri Jet, provenientedalla Costiera Amalfitana, durantele operazioni di manovra in portoha urtato il Ponza Jet che era fermoin banchina. Danni esterni perentrambi i natanti ma nessun ferito.Forse un problema tecnico all’ori-gine dell’incidente. Accertamentida parte della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera.La sicurezza nello scalo portualecaprese ripiomba in primo piano.Con una nota inviata al Prefetto,

alla Capitaneria di Porto ed allaRegione, il Sindaco di CapriGianni De Martino si è riportatoall’incidente accaduto domenicascorsa ed ha nuovamente eviden-ziato che "la forte concentrazionedi accosti previsto dal quadro ora-rio regionale e il notevole aumentodelle dimensioni e della capacità ditrasporto delle unità navali piùrecentemente immesse sulle lineedi collegamento ha reso, ormai,insostenibile la situazione"."In più occasioni è stato detto, daicompetenti organi, che persistonocondizioni di sufficiente sicurezza,

a terra ed a mare, nell’area portualedi Marina Grande. Riteniamo chela 'concitazione' con cui debbonooperare le unità navali - ha sottoli-neato il primo cittadino - compro-mette sicuramente un adeguatolivello di sicurezza che, poi, siripercuote sull’intero sistema ricet-tivo di Marina Grande e dell’interaIsola. Abbiamo chiesto alle compe-tenti istituzioni di esprimersi uffi-cialmente su tale questione, dandopiena disponibilità a confronti edialoghi".

Nuova ordinanzasul traffico dopola ritrovata “pace”tra i due Comunidell’isolaPace fatta tra i due Comuni. E’stato pubblicato nei giorni scorsi iltesto definitivo dell’ordinanza delComune di Capri relativa al dispo-sitivo traffico per i mesi estivi,frutto dell’impegno assunto sia conil Prefetto di Napoli sia con laConsulta intercomunale sulTurismo e la Mobilità. La nuovaordinanza ha avuto il nulla osta equindi il consenso del Comune diAnacapri. Lo stop alla circolazionedei pullmini turistici viene ridottodi venti minuti. In sintesi il nuovodivieto di circolazione pomeridianoper il servizio turistico Ncc, giàescluso per la Via ProvincialeAnacapri, è stato posticipato dalle14 alle 14.05 e termina alle 14.45anzichè alle 15 per i soli bus direttial porto di Marina Grande. Le altrelimitazioni previste dalla preceden-te ordinanza del Comune di Caprirestano invece invariate.

Urto tra due jet nel portodi Capri, torna in primo pianola sicurezza dello scalo

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Aria di Capri

Fino a quando sarà possibile conti-nuare a consentire che i turistirestino in attesa del bus, per ore,sotto il sole cocente alle fermatesenza alcuna copertura? Questafoto, così come la foto che pubbli-chiamo in prima pagina, è statascattata ad Anacapri in PiazzaVittoria.

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Turisti in attesa dei busper ore sotto il sole: a quando una pensilina?

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Aria di Capri

Due relitti, uno Junker tedesco risa-lente alla seconda guerra mondialeed un antico relitto romano, sonostati trovati nel golfo di Napoli, traCapri e Sorrento. Un team di esper-ti ha effettuato esplorazioni subac-quee e l'acquisizione della docu-mentazione foto-video: si è infatticonclusa la campagna prevista nel-l'ambito del progetto "Il giardinodelle Sirene" della fondazioneRestoring Ancient Stabiae (Ras) diCastellammare di Stabia, che pun-tava proprio ad acquisire il mate-riale. Un team di subacquei appar-tenenti all'agenzia didattica interna-zionale Raid, composto daGianmichele Iaria, Fabio Maurotto,Maria Grazia Megna, MassimoMigner, Stefano Stolfa, PaulVincent Toomer, ha effettuato quat-tro giorni di immersioni a profon-dità comprese tra gli 80 ed i 105metri, in circuito aperto e chiuso: leattività di supporto alla ricercarientrano infatti all'interno del pro-gramma ResEX, lanciato ufficial-mente in questa occasione da Raide dedicato alla formazione didatticaspecifica di subacquei tecnici ericreativi per la partecipazione aprogetti di ricerca, conservazione evalorizzazione del patrimonio cul-turale e naturale sommerso.I subacquei hanno condotto leprime ispezioni sui relitti, che sipresentano in buono stato di con-servazione: l'aereo é un trimotore,

ancora visibili il carrello, i restidella carlinga e della postazione diguida, mentre il relitto antico ècomposto da un carico di anforevinarie integre, alcune sigillate.Il progetto 'Il giardino delle sirene'"consiste nella prima ricerca geofi-sica a fini archeologici condotta inmaniera sistematica in una batime-trica compresa tra i 50 ed i 200metri, nell'area tra Capri eSorrento, ed e' stato realizzato inpartnership della Soprintendenzadei beni archeologici della regioneCampania (Adele Campanelli eTommasina Budetta-responsabiledel gruppo subacqueo), dal diparti-mento di archeologia subacqueadella fondazione Ras, dall'archeo-logo prof. Timmy Gambin(Universitá di Malta), dal Dip. discienza della terra dell'Universita'Federico II di Napoli (VincenzoMorra), con il supporto logisticodel compartimento marittimo diCastellammare di Stabia, laGuardia costiera (Cf GuglielmoCassond) e dell'equipaggio delCormorano 5 (a bordo il coman-dante Renato Sincero, decano deisubacquei professionisti dell'area, eVasco Fronzoni, Ots e conoscitoredei fondali di Capri).

Turista si feriscesugli scogli: difficileintervento di soccorsoMomenti di paura per una turistafrancese rimasta ferita sugli scoglitra Marina Grande e Palazzo aMare Capri. I militari dellaCapitaneria di Porto si sono recaticon una motovedetta dopo averricevuto la segnalazione che una50enne era bloccata sulla scogliera

per una dolorosissima ferita ad unacaviglia provocata da una cadutalungo un sentiero impervio. Lamotovedetta non è riuscita però adavvicinarsi a causa dei bassi fonda-li e della risacca. La donna è stataquindi raggiunta con un gommonedi una società privata di nautica,dal quale alcuni militari dellaGuardia Costiera si sono tuffati inmare effettuando l’intervento disoccorso. Poco dopo, la turista èstata trasferita nel porto e da qui,con un’ambulanza del 118, al pron-to soccorso dell’ospedale Capilupiper le cure necessarie.

Guide abusivee petulanza: scattanoi controlli interforzeVasta operazione interforze aMarina Grande. Nella mattinata divenerdì scorso, il personale deicarabinieri, della guardia di finanzae della polizia municipale di Capriha effettuato congiuntamente unservizio nelle aree limitrofe alporto per il controllo delle guideturistiche e per l’applicazione del-l’ordinanza comunale sulla petu-lanza. Oltre quaranta sono state lepersone controllate nel corso delservizio. Tre di queste sono statedenunciate a piede libero: due peresercizio abusivo della professionedi guida turistica ed una (un pre-giudicato napoletano) per inosser-vanza al foglio di via obbligatorio.Elevate, inoltre, tre contravvenzio-ni ad esercenti della zona per viola-zione all’ordinanza sulla petulanzae sull’intermediazione. Analoghicontrolli, si è saputo, verrannoripetuti durante l’estate a MarinaGrande e in altre zone dell’isola.

Un mare di tesorinascosti: sub esperti a cacciadi relitti, aerei e anfore

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Cronaca

Operazione delle unità navali dellaGuardia di Finanza di Napoli nelleacque di Capri: quindici chilogram-mi di datteri di mare, la cui pesca èseveramente vietata dalla legge peri danni che essa arreca all'habitatmarino, sono stati sequestrati. Inazione sono entrati i militari dellastazione navale di Napoli dellefiamme gialle. I finanzieri hannosorpreso un pescatore mentre era inimmersione al largo dei Faraglionidi Capri, intento a prelevare i preli-bati datteri di mare. L'uomo è statodenunciato. Oltre ai datteri appenaestratti dalla roccia, sono statisequestrati un gommone e tutte leattrezzature utilizzate per la pescadei frutti di mare.

Il raccontodi Maria Astarita: La bottegaLa strada prendeva il nome daquella bottega. Per accedervi solodue o tre scalini molto trafficati edin forte dislivello, causa spesso dicadute. Unica nel suo genere, visi vendeva di tutto. La proprietaria,portava sempre un fazzoletto legatodietro la nuca, per igiene, dicevalei, ma era per nascondere la suaincipiente calvizie, sempre pallidaed emaciata in realtà, era meno fra-gile di quel che sembrava. Si sen-tiva realizzata, quando di primamattina, sollevata la rumorosa sara-cinesca, si accingeva a ‘’spiccia-re‘’, tra i soliti convenevoli, i primiclienti della giornata. Non si lascia-va mai dominare dalla stanchezza,sicura metodica,costantementeattenta senza tregua nè pause, lasua forza le derivava da quell’im-

pegno quotidiano, per se stessa egli altri. Era pallida tanto d’inver-no quanto d’estate il tempo, per leitrascorreva inesorabilmente all’om-bra di quelle quattro mura, erainchiodata nel suo ruolo di salu-miera tuttofare, quella bottega erail suo scopo, la sua ragione di vital’ appendice al di fuori della qualesi sentiva demotivata poichè nonavrebbe saputo fare altro.L’ingresso , reso più angusto dasacchi di juta pieni di legumi, qualifagioli, fave, ceci, cicerchie, lentic-chie, non mancava l’avena lasemola di grano duro, la ‘’fiora’’, ofarina bianca, lo zucchero e il caffèin chicchi, le castagne secche sgu-sciate, la segala, la crusca e mangi-mi vari per la stalla ed il pollaio.Più che una bottega sembrava undeposito dal vecchio pavimentopolveroso, a guardare bene , alzan-do lo sguardo le ragnatele disegna-vano strani mosaici grigi sul soffit-to. La clientela era gente allabuona, paesani attirati come api dalmiele. Venivano accolti dall’odorepungente delle aringhe, dal baccalàin salamoia, da enormi ‘’scafaree’’-colme di stoccafisso a bagno: l’o-dore del pesce si confondeva conquello del sapone ‘’molle’’, il piùefficace nello smacchiare bianche-ria ed indumenti vari: una soluzio-ne per tutte. Non mancavano nel-l’elenco della merce in venditascope di ‘’riso’’, bagnarole e secchidi ogni misura per la gioia dellecasalinghe. Nessun tipo di concor-renza la disturbava lì nel piccolovillaggio. In dotazione c’erano duetipi di bilance: la stadera che servi-va per pesare legumi e mangimi el’altra sul vecchio bancone avevaun bel da fare a dosare gli affettati

e i formaggi : troppo spesso l’agosi ‘’sbagliava’’, guarda caso, sem-pre a danno del cliente quando lacosa era ‘’fattibile’’. La nostrasalumiera conosceva bene i suoi‘’polli’’ e quando poteva rincaravala dose senza pensarci sopra. Nonindulgeva in beneficenza ed elemo-sine anche i gatti dei dintorni ave-vano imparato che per loro lì nonc’era ‘’trippa’’. Ma una volta suc-cesse che la salumiera si distraesseattardandosi nel sistemare la pastaappena arrivata nei cassetti dietroal bancone fu così che il più intra-prendenti dei felini un robustosoriano, dedito, in mancanza dimeglio, a cacciar roditori, aguzzatala vista e l'l’ingegno, capita l’anti-fona , si acquattò nascondendosifra i sacchi di iuta, individuata lapreda inanimata colse l’attimo econ un balzo fulmineo addentòun’ala di stoccafisso di buon peso ein men che non si dica si dileguòcol ricco bottino. Come si dice : aigatti porte aperte e femmine spen-sierate. Il tempo passava e lei resi-steva anche se l’impegno era sem-pre più faticoso. Quando le cosecominciarono a sfuggirle di manoebbe tempo per riflettere : la botte-ga per lei era stata il suo occhio sulmondo e in quel mondo guardò isuoi sogni e quelli degli altri ,ognuno le aveva rivelato un pò deipropri segreti, la sua era stata unaprigione dorata e senza timore , atratti sleale, si era ritrovata con letasche piene ma vuota dentro: nonsi era mai concessa niente non unemozione, non un errore, forse lemancava un figlio ma ormai per leiil tempo era corso su binari paralle-li che non si sarebbero mai incon-trati. Maria Astarita

La Guardiadi Finanza sequestra15 kg di datteri

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Cronaca

Mariah Carey, festee mondanità a Capri colcompagno James Packer

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Eventi a Capri

Mariah Carey è tornata a Capri pertrascorrere, come fa quasi ogniestate, un periodo di vacanza. Lacantante americana ha raggiunto loyacht del compagno James Packer,in rada da giorni a Marina Piccola.Per la coppia feste a bordo del pan-filo e passeggiata serale nelle stra-dine di Capri.

Torneo dodgeball2016: si parteVenerdì prossimo con inizio alle 21inizierà una nuova edizione del tor-neo dodgeball. Organizzatodall'Azione Cattolica di Anacaprigrazie alla disponibilità del ParrocoDon Daniele Pollio, il torneo èdiviso in tre categorie junior, ragaz-zi e open. Trentuno le squadreiscritte, record della manifestazio-ne. Si gioca presso il campo par-rocchiale. Le finali sono previsteper fine agosto. Tutti gli appassio-nati e curiosi sono invitati. Perseguire il torneo si può consultarela pagina Facebook "torneo dodge-ball azione cattolica Anacapri".

Miss Italia: accedonoalla finale regionale anchedue ragazze di Capri

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Eventi a Capri

Tappa caprese per la selezionedella miss che sfilerà sulla passe-rella per aggiudicarsi la fascia diMiss Italia. La taverna Anema eCore, con Guido e GianluigiLembo, ha fatto gli onori di casaper la kermesse di bellezza.Difficile per la giuria, formata daElena Aceto di Capriglia, CamilloD'Antonio, Tommaso Ricozzi,Flavio Dinacci, TeodoricoBoniello, Enrico De Luca eFederico Guiscardo, la scelta tra letante bellissime ragazze che hannopartecipato alla gara che spalanche-rà le porte all’ambita finale.Vincitrice della serata, che le haconsentito di vestire la fascia diMiss Capri Anema e Core, è stataAnna Maria D’Orsi, 18 anni, purabellezza napoletana, mentre ilsecondo gradino del podio è statoconquistato dalla 22enne EmanuelaPiscopo che si è aggiudicata il pre-mio Miss Rocchetta. Terzo postoper un’altra napoletana, 19enneFederica Del Vecchio, quarto postoper Annalisa Cipriano. Al quinto eal sesto posto si sono piazzate duecapresi, Claudia Desiderio MissInterflora e Martina Spinella MissDermal Institute. Tutte e sei leragazze passano dunque alla finaleregionale. Soddisfatti per la buonariuscita della manifestazione gli

organizzatori della serata LorenzoCrea e Luca Saporito.Nella foto: le sei finaliste vincitricidella serata caprese

Lapo Elkanncon la sua nuovafiamma: bacie spensieratezzaa CapriVacanze a Capri per Lapo Elkann,rampollo di casa Agnelli, con lasua nuova fidanzata, la bellissimamodella tedesca (di origini irania-ne) Shermine Shahrivar, ex MissEuropa e Miss Germania. Baci etenerezze tra i due al Caffè Caso,come si nota in queste foto.

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A curadell’Associazionedi varia umanità

Roberto Calasso, che è il proprieta-rio ed il direttore della casa editriceAdelphi, la quale ha sede a Milano,ha pubblicato presso la sua casaeditrice un nuovo libro. L’ha intito-lato “Il cacciatore celeste” perchéritiene che, come gli scienziati etanti altri, gli scrittori sono “caccia-tori”. Per Roberto Calasso “si scri-ve un libro quando si è precisatoqualcosa che si deve scoprire. Nonsi sa cos’è né dov’è, ma si sa che sideve trovarlo. Allora comincia lacaccia. Si comincia a scrivere”.

Quarantasette anni dopo, RobertoCalasso contribuisce a riconoscerela grande validità del titolo dellarivista di varia umanità, fondata nel1969 nella chiesa di S. Michele inAnacapri, nell’ambito del Centro divaria umanità. Il titolo è “IlCarniere”.

Capri era sempre stata un’isola dicaccia. Da essa i suoi abitanti ave-vano sempre avuto parte del lorosostentamento. Prodotti della cac-cia come le quaglie erano stateanche esportate a Napoli ed aveva-no dato i maggiori proventi alvescovo di Capri, giacché si dove-va pagare a lui una decima perogni quaglia catturata.

Nel 1969 la caccia era sensibil-mente diminuita sia perché, qui elà, nelle colline e nei campi agrico-li erano incominciate ad esserecostruite casette e villette, sia perla forte opposizione esterna cheaveva fatto propria la proposta diAxel Munthe che nell’isola la cac-cia dovesse essere assolutamente

vietata.Il primo numero de “Il Carniere”,

composto da quarantotto pagine estampato a Sorrento, uscì neldicembre del 1969. Alcuni mesidopo fui costretto a pubblicare uncartoncino intitolato “Il perché diun titolo” che diceva: “Molti cihanno chiesto perché abbiamochiamato la nostra rivista “IlCarniere”, richiamando alla mentedel lettore quella controversia sullacaccia che, in Italia in generale, aCapri in particolare, divide la mag-gior parte degli uomini. Noi siamodi quelli che non solo amano ascol-tare il cinguettio, ora dolce ora tri-ste o apparentemente tali, degliuccelli, ma vogliono che campi efratte ed alberi, nei limiti del possi-bile, siano conservati agli uccellied agli uomini. Tuttavia ci è parsoche, spesso, una rivista sia il fruttodi più o meno fortunate ed abili“cacce” fra i libri, negli archivi onegli stessi campi dei sentimenti,delle passioni, della fantasia, dellaragione, dei ricordi. Gli antichicacciavano non solo per diletto ma,innanzi tutto, per nutrirsi. Certiarticoli, certe note non sono altroche nutrimento spirituale di chi liha scritti e di chi li legge.

Orazio, nella prima delle sue odi,descrive un cacciatore che passa,paziente e tenace, la notte sotto ilfreddo cielo, immemore della tene-ra moglie. Quel cacciatore, allospuntar dell’alba, andrà non soloper luoghi piani e sicuri ma ancheper luoghi pieni di spine, di diffi-coltà, di pericoli. E ciò che capitaallo studioso il quale, spesso, i suoiscritti se li deve procurare tra diffi-coltà di ogni genere, mettendo inpericolo, tra indifferenza, ottusità e

presuntuosa ignoranza, la sua tran-quillità e tralasciando più materialie facili tornaconti.

Ma come la selvaggina era desti-nata a nutrire il cacciatore, ad esse-re assimilata dal suo organismo etrasformata in altre energie, così ciè parso che, nella maggior partedei casi, note, riflessioni, articoli,saggi fossero destinati ad essereassimilati e trasformati in maggioriopere e teoretiche, per così dire, epratiche.

Ed è per questi motivi che abbia-mo chiamato “Il Carniere” lanostra rivista”.

Penso che sia inutile ogni com-mento dopo quello che RobertoCalasso ha scritto nel suo libro!

Raffaele Vacca

Il cacciatoree il carniere

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Cultura

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