supporters magazine n131

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Sconfitti, ma non distrutti. Anzi, al Forum l’Enel ha

dimostrato di poterci stare e po-ter quasi vincere. Quasi, perché il gap con Milano ancora non è stato colmato del tutto. Partita dai mille volti e dalle mille emozioni, che ha fatto capire ancora una volta che Milano è solida e profonda e an-che sorretta dalla “dea fortuna” in alcuni momenti. Ma ha dato anche l’impressione che la nostra squa-dra può lottare contro chiunque, anche se nel girone di andata ha perso contro le prime tre. Ora Reggio Emilia per dirci se almeno il quarto posto sarà appannaggio dei ragazzi di coach Bucchi o se la Grissin Bon, squadra costruita per arrivare in alto e con un grup-po di italiani molto importante, sarà davvero l’incomodo delle tre gran-di. Un anno fa, battendo Sassari, diventavamo campioni di inverno, e cominciava un anno che resterà scolpito nella mente di ogni tifoso brindisino. Oggi lottiamo per “ap-pena” il quarto posto, che nella griglia delle Final Eight sarebbe

comunque un ottimo traguardo. Già, “appena” quarti o quinti... Un passo indietro rispetto allo scorso anno? Numeri alla mano, forse sì, ma facendo i debiti paragoni. In-tanto Milano è partita più forte ri-spetto alla passata stagione, poi Sassari mantiene il passo e ci sono Venezia e la stessa Reggio costru-ite per fare bene e sono lì, al verti-ce, a dare fastidio. Poi l’Eurochal-lenge che inevitabilmente toglie

energie fisiche e mentali all’Enel che in Europa ha dimostrato di po-terci stare e il secondo turno che si aprirà tra tre giorni contro Astana ne è la conferma. Infine, non cre-do sia un male arrivare comunque tra le primissime e crescere nella seconda parte della stagione, al contrario di quanto accaduto nelle ultime due stagioni. Senza infortu-ni e senza un paio di evitabili pas-si falsi, questa squadra sarebbe ancora più in alto. Con il roster al completo e con la consapevolezza che alcuni giocatori (Pullen, Mays e soprattutto James) stanno as-sumendo in qualità di leadership questa squadra non può che cre-scere ancora e arrivare fino in fon-do. A cominciare da questa sera contro una Reggio Emilia forte, so-lida e con gli italiani forse migliori di tutto il campionato. Una vittoria significherebbe avere una posizio-ne migliore per la Coppa Italia e restare agganciati al vertice della classifica in attesa che cominci un girone di ritorno dove tutto può ac-cadere. Tolta la sfortunata presta-zione contro Varese e la sconfitta al Forum, vincere questa sera sa-rebbe un’ulteriore iniezione di fidu-cia per la classifica e per il morale. E per ripartire in Eurochallenge

con slancio nel tentativo di anda-re ancora più lontano in Europa. Si comincia martedì contro Astana, squadra kazaka, quindi non eu-ropea, che a detta di molti è una squadra completa e tra le favorite per la vittoria finale. Ricomincia-mo a scoprire squadre straniere, giocatori fino a desso sconosciu-ti, fare viaggi interminabili, emo-zionarci per questa coppa. Noi, come sempre ci saremo, e segui-remo la competizione con le no-stre radiocronache, le nostre foto-grafie esclusive, i nostri commenti, la nostra infinita passione. Quella passione che ci accomuna a cen-tinaia di tifosi e che anche questa sera deve fare la differenza. Siamo al giro di boa, facciamoci trovare pronti per vincere, in campo e fuo-ri. Per colmare il gap con Milano e continuare a sognare. Il viag-gio continua, in Italia e in Europa.

Due vittorie in cin-que gare per la selezione ma-

schile under 15, una esperienza comunque utile, pur a fronte di cinque sconfitte, per l’under 14 femminile. Si è concluso con il settimo posto dei ragazzi e la de-cima posizione delle ragazze, il Memorial Fabbri di Romagna, pre-stigiosa manifestazione di pallaca-

nestro giovanile giunta alla quinta edizione. La vittoria è andata alla Lombardia in under 15 maschile, Emilia Romagna in under 14 fem-minile, e Don Bosco Crocetta Tori-no per il torneo under 17 riservato alle società. A suggellare il cammi-no della rappresentativa maschi-le classe 2000, un bel successo contro Liguria, ottenuto in rimonta nell’ultimo periodo: “Il bilancio è in linea con le aspettative - precisa l’allenatore Giovanni Gesmundo che sta seguendo l’annata da al-cuni mesi - Abbiamo cominciato

bene contro l’Umbria, conferman-doci contro il Veneto nonostante la sconfitta. Nelle due gare succes-sive abbiamo sofferto la fisicità di Piemonte e Trentino, ma nell’ultima partita abbiamo dimostrato grande tenacia e volontà”. Soddisfatto del rendimento offerto dai ragazzi an-che il referente tecnico territoriale Alessandro Lotesoriere: “C’è stata la giusta mentalità. I ragazzi hanno letteralmente dato tutto: li abbiamo visti gettarsi a terra per lottare su ogni pallone, anche contro avver-sari fisicamente e tecnicamente superiori. Ed al di là dei risultati, si è intravista una crescita costante. Ora, però, dobbiamo aprire una ri-flessione sul movimento pugliese”. Nel tabellone rosa si è invece ri-velata piuttosto acerba la selezio-ne femminile del 2001, battuta da Friuli Venezia Giulia, Veneto, Mar-che, Liguria ed Umbria: “Sono evi-denti i problemi di tenuta mentale, dato che nei momenti di difficoltà c’è stata scarsa reazione - rimar-ca il referente tecnico territoriale

di Azzurrina Vincenzo Bifulco - Le ragazze che hanno giocato a Ri-mini andranno valutate nuovamen-te, tenuto conto in ogni caso che si trattava per tutte della prima esperienza fuori regione”. Guarda già avanti l’assistente allenatore Francesco Lorusso: “Non era cer-to il risultato finale la cosa più im-portante, per un gruppo al debutto come squadra. La partecipazione ad un torneo così importante non potrà che rappresentare un punto di partenza per tornare ad allenar-ci più motivati che mai”. Test im-pegnativo non solo per i giocatori, il Memorial Fabbri, ma anche per i 35 giovanissimi arbitri chiamati alla direzione dei quasi 80 incontri complessivi: ottimo il comporta-mento dei quattro fischietti puglie-si Francesco Anselmi, Angelo Iaia, Deborah Fiorentino (quest’ultima designata per la finale terzo e quarto posto femminile) e Martina Manzari, gli unici due arbitri don-na presenti alla manifestazione.

Ufficio Stampa Fip Puglia

Possiamo lottare fino alla fineMemorial Fabbri, i risultati delle under pugliesi Editoriale di Marino Petrelli

Photo By:Alessia Doniselli

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Il Post.it di Mario Arceri

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Gli avversari in campo

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Parola di vice direttore

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La zona rosa della curva

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Scrivono le nuove leve del club

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S O M M A R I O

Pink and Roll17

NOI TIFOSIRiparte il simpatico gioco della fotografia più cliccata sul-la pagina facebook di Vivere Brindisi. Ecco la vincitrice di questa settimana. Nella foto: Alberto Manigrasso, Cri-stian Saponaro, Massimo Saponaro, Domenico Serinelli, Giovanni Fischietto e Alessandro Guarini

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Archiviata la pre-vedibile battuta d’arresto di Mi-

lano, Brindisi è attesa da un’altra prova di maturità che, per la veri-tà, è tale anche per l’avversaria. Al PalaPentassuglia ecco dunque di scena Reggio Emilia, sicuramente il laboratorio cestistico più signifi-cativo e intrigante dell’intera Serie A. Dopo aver rullato Caserta con Polonara, Della Valle, Pini e Cincia-rini in doppia cifra insieme al solito Diener e con il giovanissimo Mus-sini gratificato di ben 27 minuti in campo (e 17’ per Cervi), la Grissin Bon scende al Sud per confron-tarsi con la formazione di Piero Bucchi che contro l’Armani non ha affatto sfigurato, conducendo per metà gara prima di arrendersi allo strapotere dei campioni d’Italia che nell’occasione hanno avuto un ottimo contributo anche da Melli, giocatore di grandi qualità ma di mediocre continuità. Contro Reg-gio Emilia però è vietato distrarsi: è in palio il quarto posto, che cam-bierebbe poco in vista della Final

Eight dove le due squadre dovreb-bero ritrovarsi di fronte al primo tur-no per poi incrociare in semifinale, salvo poco prevedibili sorprese, l’Armani, ma che rappresentereb-be un importante trampolino di lan-cio in vista dei play off. Brindisi ha l’occasione di raggiungere la Gris-sin Bon a 20 punti, ma perdendo accumulerebbe uno svantaggio di quattro punti difficilmente recu-perabili nel girone di ritorno per l’ottima organizzazione di gioco e i buoni risultati fin qui conseguiti da Reggio Emilia. Pesano un paio di passi falsi che si sarebbero potuti evitare con un pizzico di fortuna in più, soprattutto quello con Varese in occasione del doloroso infortu-nio di Simmons. Nella storia di un campionato rientrano però anche gli eventi meno felici: l’importan-te è saper reagire con carattere,

determinazione, consapevolezza delle proprie forze e, soprattutto, del ruolo che si è conquistato. La passata stagione è stata partico-larmente felice: Brindisi sta confer-mando di non essere una meteora, ma di possedere i requisiti giusti per occupare uno dei posti di ver-tice. Questo confronto con una re-altà particolarmente interessante, perché sta dimostrando di quanto possa essere ancora importante (e di quanto dovrà diventare impor-tante nel prossimo futuro) puntare sul lavoro con i giovani italiani, è un po’ la cartina di tornasole per le ambizioni brindisine ma anche per la qualità del lavoro fin qui svolto

da Bucchi e dalla squadra. Squa-dra che ha ormai preso una sua fisionomia ben precisa e indivi-duato i punti di forza con Denmon che non sta facendo rimpiangere Dyson quanto a personalità e ca-pacità realizzative, Pullen che nel-le ultime partite ha preso in mano la squadra, James sempre più im-merso nel ruolo di perno morale e tecnico del gruppo, Mays potente nella sua fisicità, Turner fonda-mentale “mister utilità”. Contro di loro le migliori speranze del ba-sket italiano: una bella sfida, nella quale toccherà dimostrare a Brin-disi se e quanto Della Valle e com-pany hanno bisogno di crescere.

Il Post it diMario Arceri

Photo By:Legabasket Paolo De Angelis è

il presidente della Lega basket fem-

minile. A lui Giuseppe ha rivolto qualche domanda per capire lo stato di salute della pallacanestro in rosa. “Abbiamo vissuto un pe-riodo in cui c’è stata una forte se-lezione darwiniana, sono andate avanti le società che non aveva-no indebitamenti eccessivi e, per assurdo, le società giovani sono avvantaggiate in questo senso - esordisce il presidente -. Parlare di stabilità, in questo periodo sto-rico, è sempre complicato, non solo per il basket femminile ma in generale per tutti gli sport. La crisi sta seminando “vittime”, ci sono sponsor che dalla sera alla mat-tina si allontanano per cui il livello di guardia è sempre molto alto”.Siamo a metà del cammi-no, possiamo già traccia-re un primo bilancio di un campionato che vede an-cora la lotta Schio-Ragu-sa, ma anche belle realtà come San Martino di Lu-pari che danno entusia-smo all’intero movimento.“Devo confessare che è un cam-pionato molto interessante, come non si vedeva da tempo. è vero, forse Schio e Ragusa hanno qualcosa in più, ma subito dopo stanno venendo fuori delle real-tà molto interessanti ma la cosa che più mi fa piacere è vedere grande entusiasmo ed organiz-zazione anche all’interno di quei club che in classifica fanno mol-ta fatica e che lottano per la sal-vezza. Il segnale di positività del movimento si vede più in questi casi che dove c’è l’ambizione ad ottenere risultati prestigiosi”.Una Lega che diventa sem-pre più “social”. Presente da questa stagione in tut-ti i network sociali, dirette live streaming sul sito del-

la lega, lega basket maga-zine tutte le settimane. Si cercano nuove soluzioni per uscire allo scoperto?“Stiamo lavorando tantissimo sul-la multimedialità e devo dire che le società ci stanno seguendo con grande senso di responsa-bilità. La LegA è capofila di un progetto sulla comunicazione che vede le società protagoniste, non la LegA. Noi abbiamo il dovere di individuare e condividere le stra-tegie e mettere a disposizione delle società strumenti e risorse umane specializzate che possano formare i comunication manager. Lo streaming di tutte le partite è la parte finale di un percorso che ha visto la fornitura e l’installazione di parabole in tutti i palazzetti della A1, una giornata di formazione con ingegneri e professionisti della comunicazione, un dialogo costante per la soluzione di tutte le problematiche in tempo reale ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. La rivista online sta avendo un successo al di sopra di ogni aspettativa, i lettori triplicano ad ogni numero (bisettimanale per il momento), siamo alla quar-ta uscita ed abbiamo superato i 5.000 lettori. La nostra intenzione è dare più spazio attivo alle gio-catrici, ci saranno articoli firmati dalle atlete. L’attività social ha subito un notevole impulso negli ultimi mesi, se non capiamo che il nostro target utilizza sempre più questi strumenti, siamo tagliati fuori; dobbiamo invece utilizzare il loro linguaggio e, sono convin-to, che avremo dei riflessi positivi anche in termini di tesseramento. La grande novità, per il girone di ritorno, sarà la diretta tv di in in-contro a settimana grazie all’ac-cordo con Sky, si comincerà a gennaio con la sfida Schio-Lucca”.Qual è il suo giudizio sulla questione volley e basket femminile, al di là delle ste-rili polemiche, cosa pos-siamo prendere di buono

da loro dal punto di vista del marketing e della pro-mozione del movimento?“Su questo argomento non baste-rebbero dieci pagine per espri-mere il mio parere a riguardo. Sono due sport diversi tra loro, entrambi bellissimi. Non vedo polemiche istituzionali ma solo semplici considerazioni a titolo personale, rispettabilissime e che si possono più o meno condivide-re. Abbiamo organizzato, di con-certo con la FIP, in occasione del Torneo di Natale che la Nazionale ha giocato a Schio, un’intervista doppia tra la nostra capitana ed una giocatrice della nazionale ita-liana di pallavolo, chissà che un domani non si possa organizzare una partita tra le due nazionali, un tempo a basket ed un tempo a pallavolo. Poi speriamo in futu-

ro di organizzare in Italia i mon-diali di basket femminile ed allo-ra saremo tutti al settimo cielo”.Siamo da poco entrati nel nuovo anno, che regalo vorrebbe fare a tutte le so-cietà il presidente di lega?“Vorrei donare a tutte le società di basket femminile un bel pac-co con all’interno una cosa sem-plicissima: ENTUSIASMO. Nella vita di tutti i giorni, ma soprattutto per noi uomini, e donne, di sport l’entusiasmo è alla base di tutto, è gratis e permette di raggiungere traguardi impensabili. Abbiamo la fortuna che ogni giorno è diverso dall’altro e solo con l’entusiasmo possiamo affrontare le situazioni di difficoltà e trasmettere positivi-tà all’ambiente tutto, dalla prima squadra all’ultima bambina del minibasket. Buon anno a tutti”.

De Angelis: “La Lega femminile cresce e diventa sempre più social”Pink and rollGiuseppe Errico

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LE STATISTICHE DEL CAMPIONATO DI LEGA BASKET SERIE A - ANNO 2014 / 2015 a cura di Gianluca MUSCOGIURI

Il periodico sportivo delBrindisi Basket Club 2005Proprietario: Massimo LaiernoEditore: Brindisi Basket Club 2005

Registro stampa:Autorizzazione del Tribunale di BrindisiRegistro Stampa n. 15 del 2006Direttore Responsabile:Marino PetrelliVice Direttore Responsabile:Francesco TrincheraAmministrazione: Massimo MazzaDistribuzione: Free Press per Brindisi e Provincia a cura del BBCResponsabile distribuzione:Lucia Capone (340.7509469)

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Webmaster e designer: Mino BuzzerraWeb administrator: Michele LongoRealizzazione grafica e Stampa:Tipografia Abicca - BrindisiVia Indipendenza, 39 / 43Tel./Fax 0831.523946www.abiccatipografia.it E.mail: [email protected]: www.supportersmagazine.itFacebook: supporter’s magazineBrindisi Basket Club 2005Via Dalmazia, 27/h BrindisiInfo: 349.2243672

N. 131 del 10 Gennaio 2015

L’Enel Basket Brin-disi esce dal forum di Milano a testa

alta, con la consapevolezza di essere una squadra molto solida e competitiva, che pur reggen-do per tre quarti il predominio milanese si è dovuta arrendere nell’ultimo quarto, dove il talento di Samuels e Gentile ha fatto sì che la squadra brindisina tornas-se a casa con una sconfitta. Non sono riusciti a fare il colpaccio in

Lombardia gli uomini di Bucchi, che però guidati dalla coppia Mays e Pullen, autori il primo di 13 punti e il secondo 15 punti, hanno retto il predominio fisico di Milano, che fin da primi minuti ha mostrato il proprio piano par-tita, sfruttando i netti mistmatch tra Samuel e Mays nella zona colorata e tra Denmon e Genti-le nella zona perimetrale. Come detto in precedenza la squadra milanese cercava il confronto Mays-Samuels, questo è stato uno degli aspetti che ha portato Milano alla vittoria, per tutto l’ar-

co della partita il pivot giamaica-no ha vinto il rispettivo confron-to, sfoderando una prestazione quasi perfetta, condita da ben 21 punti e un clamoroso 100% da 2 con ben 8 tiri realizzati su 8. Il nostro pivot comunque non ha sentito il peso del pivot milane-se in fase offensiva, dove se pur con qualche difficoltà è riuscito a primeggiare con schiacciate e rimbalzi, elementi che sin da ini-zio campionato lo contraddistin-guono. Un avvio scoppiettante della squadra brindisina con ben tre tiri dall’arco ha permesso ai ragazzi di Bucchi di rimanere in scia e ben sperare nel continuo della gara, cosi non è stato nel secondo quarto dove l’ingresso di Brooks nelle file di Milano ha permesso di voltare la gara nelle mani di coach Banchi, che ge-stendo al meglio la panchina e utilizzando per pochi minuti Klei-za, è riuscito a mettere in linea la partita che li vedeva un po’ affan-nati in inizio gara. Sull’utilizzo di Kleiza voglio aprire una parente-si per far capire ai tifosi e al mo-vimento cestistico quali siano le risorse economiche della squa-dra milanese, che può permet-tersi di far giocare pochi minuti il giocatore lituano regalandogli cosi il “contentino”. Per chi non lo ricordasse Linas Kleiza qualche anno fa dominava in Eurolega e in NBA, questo ci fa capire come Milano rimane una società sì ambita, ma importantissima per il panorama italiano in Europa, dove grazie alle grandi risorse può far ben figurare la nostra na-zione. Tornando alla partita il ter-zo e quarto periodo sono un po’ la fotocopia del secondo, dove la squadra brindisina cerca di non mollare mai, buttandosi su tutti i

palloni e sprecando moltissime energie in difesa, ma come era successo in precedenza Gentile e compagni hanno avuto la me-glio, sfruttando la loro esperienza nei momenti cruciali del match. Tra le fila brindisina tutti hanno disputato una grande gara, ce lo fa capire anche la mentalità con cui i ragazzi lottavano nell’ultimo minuto pur sapendo di aver per-so. Continuare a difendere fino a quattro secondi dalla fine sotto di sei punti, ha dato una scossa decisiva al panorama cestistico italiano e alle prossime avver-sarie di Brindisi, che vedranno un roster degno di competere e rimanere tra le grandi. Come ha detto coach Bucchi in conferen-za stampa la partita è finita sul 74-68 e l’ultimo tiro di Kleiza non va contato, perché come tutti avranno potuto vedere i gioca-tori erano ormai fermi e aspetta-vano il termine della gara. Il tiro arrivato negli ultimi secondi può essere giudicato come un fattore sì determinante per la differenza canestri, ma come insegnano già dal minibasket la sportività viene prima di un canestro. Nella prossima partita interna la squa-dra brindisina affronterà un’al-tra dura battaglia con Reggio Emilia, reduce da netta vittoria con Caserta, che non riesce a cancellare lo zero dalla classi-fica. Gli impegni del campio-nato si fermano dopo questa partita casalinga per dare spa-zio al grande evento dell’All Star Game, che si disputerà a Verona il 17 gennaio e vedrà impegnati i nostri due miglior realizzatori, Pullen e Denmon.

Forza ragazzi, come tutti io sono con voi.

A testa alta da Milano. Stimolo per il futuroLe nuove leve del clubAntonio Martinesi

Photo By:Alessia Doniselli 1

5432

Oberah ANOSIKEAvellino - 163

RIMBALZI

S. LAWALSassari 112

A. POLONARAReggio Emilia 118


D. JAMESBrindisi 121

Un vero e proprio spareggio per il miglior piazza-

mento in vista delle Final Eight di Coppa Italia: si presenta così la sfi-da odierna tra Enel Brindisi e Gris-sin Bon Reggio Emilia, ultima gara di andata prima della sosta per l’All Stare Game. Gli ambiziosi proget-ti targati Brindisi e Reggio stanno prendendo forma grazie a scelte oculate e grande lungimiranza dei dirigenti di entrambe le società. La compagine emiliana ha puntato in maniera decisa su un mix di giova-ni italiani e stranieri esperti come Kaukenas, Diener e i fratelli Lavri-novic. La sfortuna però ha privato coach Menetti della coppia litua-na, mai vista insieme sul parquet in questa prima parte di stagio-ne. L’ex Siena Ksistof, dopo due mesi con la casacca biancorossa ha deciso di tornare in patria per motivi personali, mentre il fratello Darjus è stato costretto a fermarsi due volte per infortunio (il rientro è previsto non prima di un mese e mezzo). A cavallo tra ottobre e novembre la Grissin Bon ha do-vuto anche fare a meno del colpo di mercato principale della scorsa estate, la guardia ex Sassari Dra-ke Diener, il funambolo in grado di dare imprevedibilità e quel pizzico di sana follia necessaria per ambi-re alle prime posizioni. Nonostante tutte queste difficoltà (da segnala-re anche l’assenza per motivi fisici di Kaukenas da fine novembre ad inizio gennaio) la società emilia-na non si è abbattuta, tesserando a gettone Donell Taylor, guardia americana già a Reggio Emilia dal 2011 al 2013. L’importante proget-to tecnico messo a disposizione di coach Menetti è stato completato da un numero importante di ita-liani da fare crescere come Della

Valle, Polonara e Mussini o già affermati come Cinciarini e Cervi. Analizzando nel dettaglio le due squadre si può notare come si so-miglino per alcuni aspetti e si dif-ferenzino per altri. Nel ruolo di play si preannunciano scintille tra Pul-len e Cinciarini, giocatori differenti per caratteristiche ma entrambi pericolosi nel gioco offensivo. Il play brindisino ha meno visione di gioco ma più imprevedibilità e tiro dalla lunga distanza, quello reggiano invece può mettere sul piatto una maggiore forza fisica e un’intelligenza cestistica fuori dal comune (è il primo assistman con oltre 6 a partita). Non sarà da meno il match tra Denmon e Die-ner, due tiratori in grado di estrar-re dal cilindro giocate fuori dagli schemi in qualsiasi momento. Non è ancora esploso definitivamente ma è sulla buonissima strada l’ala ventunenne Amedeo Della Valle, arrivato a Reggio Emilia verso la fine dello scorso campionato, vis-suto più che altro come periodo di ambientamento dopo l’esperienza universitaria in America con la ca-sacca di Ohio. Con l’infortunio di Kaukenas il suo spazio nelle rota-zioni è aumentato sensibilmente, diventando un punto di riferimento del quintetto biancorosso. È torna-to a giocare ad alti livelli, invece, l’ala Achille Polonara, proveniente

dalle fila di Varese, dove ha dispu-tato le due ultime stagioni tra luci e ombre. In particolare l’ultima anna-ta è stata vissuta tra mille difficoltà, che hanno convinto il giovane ita-liano a fare le valigie ed a sposare il progetto della società emiliana. Le statistiche dimostrano, qualo-ra ce ne fosse bisogno, la grande maturità raggiunta da Polonara, sia nel gioco lontano da canestro (ha quasi il 40% nel tiro dalla lun-ga distanza) sia sotto le plance, dove conquista quasi 9 rimbalzi di media a partita. Si alterna con lo stesso Polonara nel quintetto di partenza l’ala lettone Silins, alla sua seconda stagione con Reg-gio Emilia. Completano la schiera dei nati dopo gli anni ’90 Cervi, Pini e Pechacek. Il primo, grazie ai suoi 214 cm, è molto pericolo-so nell’area pitturata, fungendo da vero intimidatore (è infatti il miglior stoppatore del campionato) e da perfetto partner di Cinciarini per il classico pick and roll. Per Pini e Pechacek gli spazi sono abba-stanza ridotti, con soli 5-6 minuti a partita concessi da coach Menetti per dimostrare le proprie qualità. Comunque vada a finire il match entrambe le formazioni possono ritenersi soddisfatte per un girone d’andata positivo, vissuto a ridosso delle formazioni di testa e con tante speranze per un 2015 con i fiocchi.

Societaʼ sana e progetti ambiziosiFocus su Reggio EmiliaGianluca Muscogiuri


Ultima giornata del girone di andata tra Enel Brindisi e Gris-sin Bon Reggio Emilia. Le due squadre sono rispettivamente la quarta e la quinta forza del cam-pionato, distanziate da 2 punti. Molto probabilmente, si affronte-ranno nei quarti di finale della Fi-nal Eight. Tre anni fa si sono date battaglia per ritornare in massima serie, coronando chi direttamen-te chi tramite play off, il proprio sogno. Di acqua sotto i mulini in questi anni ne è passata tanta: la squadra emiliana è detentrice dell’Eurochallenge, trofeo in cui milita Brindisi quest’anno per la prima volta. Per la squadra reg-giana troviamo un mix di gioven-tù ed esperienza che sta facen-do parlare tutta l’Italia cestistica, come il duo Mussini - Della Valle giocatori giovanissimi che sono nel giro della nazionale e il pic-colo play reggiano cercato da diversi college made in Usa. In quintetto anche il giovane ma ormai consolidato Polonara che cresce di partita in partita mo-strando il suo talento e la sua forza esplosiva, il play nazionale Cinciarini, il sempre verde Kau-kenas che sa essere da chioc-cia per tutti i suoi compagni, un altro giocatore è il ragazzone di “casa” Cervi, che sta crescendo anno dopo anno, il forte lettone Silins che sta venendo fuori da un infortunio in modo esponen-ziale, e l’unico americano della banda Menetti è il cannoniere ex Sassari Drake Diener. A comple-tare il quintetto ci sarebbe an-che un certo Darius Lavrinovic, che non ha mai messo piede in campo per via di vari infortuni. Se Pullen e compagni vorranno consolidare la quarta posizione, dovranno centrare la vittoria sen-za se e senza ma. Siamo sicuri che Brindisi e Reggio daranno del filo da torcere a Milano fino alla fine. La cosa che manca ad entrambe è un palazzetto degno di nota. I tifosi brindisini e reg-giani attendono con ansia.

Antonio Gisonna

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QuiReggio Emilia


I QUINTETTI IN CAMPO

IN PANCHINA (Reggio Emilia)

Federico MUSSINI - Play1996, 182 cm, 63 Kg, (ITA)Rimantas KAUKENAS - Guardia1977, 192 cm, 92 Kg, (LIT)Andrea ROVATTI - Guardia1996, 192 cm, 92 Kg, (ITA)Giovanni PINI - Ala g.1992, 200 cm, 92 Kg, (ITA)Achille POLONARA - Ala g.1991, 203 cm, 90 Kg, (ITA)Adam PECHACEK - Pivot1995, 207 cm, 105 Kg, (CZE) HEAD COACH

Massimiliano MENETTI

a cura di Gianluca MUSCOGIURI

HEAD COACHPiero BUCCHI

NEW BA

SKET B

RINDIS

I GRISSIN BON REGGIO EMILIAIN PANCHINA (Brindisi)

Massimo BULLERI - Play1977, 188 cm, 81 Kg, (ITA)

David COURNOOH - Play1990, 187 cm, 83 Kg, (ITA)

Demonte HARPER - Ala p.1989, 193 cm, 88 Kg, (USA)

Francesco MORCIANO - Ala g.1996, 200 cm, 95 Kg, (ITA)Andrea ZERINI - Ala g.

1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA)Michael ERIC - Pivot

1988, 208 cm, 109 Kg, (NIG)

LA TERNA ARBITRALE

Saverio LANZARINI Maurizio BIGGI Evangelista CAIAZZA

James MAYS - Pivot1986, 206 cm, 104 Kg, (RCA)

Jacob PULLEN - Play1989, 183 cm, 91 Kg, (USA)

Andrea CINCIARINI - Play1986, 193 cm, 87 Kg, (ITA)

Marcus DENMON - Guardia1990, 191 cm, 84 Kg, (USA)

Amedeo DELLA VALLE- Ala p.1993, 194 cm, 86 Kg, (ITA)

Ojars SILINS - Ala g.1993, 200 cm, 95 Kg, (LAT)

Riccardo CERVI - Pivot1991, 214 cm, 103 Kg, (ITA)

Elston TURNER - Ala p.1990, 195 cm, 96 Kg, (USA)

Drake DIENER - Guardia1981, 196 cm, 88 Kg, (USA)

Delroy JAMES - Ala g.1987, 203 cm, 100 Kg, (GUY)

Si riaccendono i riflettori nel PalaPentassuglia

Si riaccendono le luci del Pala Pentassuglia per

l’esordio interno di campionato per il 2015, anticipo di lusso, il big match dell’ultima di andata. Stasera grande basket amici miei, Enel Brindisi contro Reggio Emilia. La posta in palio per boom boom Denmon e compagni è il quarto posto in classifica e il conseguen-te piazzamento per il ranking della prossima Final Eight di Coppa Ita-lia, un obiettivo importante e presti-gioso da strappare ad un avversa-rio fortissimo, una delle formazioni più quotate in assoluto, candidata assieme alle altre superbig per la vittoria dello scudetto. L’onorevole sconfitta del Forum dei nostri be-niamini ha permesso alla strafavo-rita Milano di isolarsi al comando in campionato e di conquistare la contemporanea pole-position per la Coppa Italia. Don Piero e i suoi di contro rinunciano al possibile podio per un valido piazzamento in terza fila, pronti a sorprendere tutte da dietro, chissà… Posizioni

della griglia di partenza presso-ché definite, giro di boa decisi-vo per l’ottavo posto conteso da Avellino che deve battere Varese in casa per farcela e la rediviva Cantù che ospita Roma, in alto alle spalle di Milano, Venezia e Sassari si giocano il secondo posto. Dal mio angolo vi pronostico le mie pri-me otto: Milano, Sassari, Venezia, BRINDISI, Reggio Emilia, Trento, Cremona ed Avellino con relativi accoppiamenti 1/8, 2/7, 3/6 e 4/5 per la Coppa Italia. Sì, avete com-preso benissimo che molto pro-babilmente sarà al 90% di nuovo Enel - Grissin Bon il quarto di finale a Desio ma tra il pronosticare e il fare bisognerà prima giocare. La supersfida contro Reggio apre il nuovo intenso ciclo di partite per i nostri ragazzi, chiamati nuovamen-te al doppio impegno campionato ed Eurochallenge, l’esperienza fat-ta di recente dovrebbe aiutare Ma-gic Pullen e soci ad affrontare al meglio i prossimi decisivi incontri, sarà fondamentale il giusto dosag-gio delle energie fisiche e mentali, famoso interruttore da spegnere e riaccendere. Stasera subito una gara difficilissima, Reggio insidia il podio alle titolatissime battistrada

e ha tutte le carte in regola per far-lo, ottime credenziali nonostante (proprio come Brindisi) ha subito diversi infortuni, una buona dose di sfiga alla quale ha sopperito con tenacia, abilità e tanto talen-to sia da parte dei suoi big ma soprattutto da parte dei suoi gio-vani e forti italiani. Coach Menetti attende i recuperi di Kaukenas, forse oggi in campo, e Lavrinovic e fa affidamento sul grande Dra-ke Diener, giocatore eccezionale, supportato dal play della naziona-le Cinciarini, dal bravo Silins, da-gli azzurri Polonara, Cervi, Della

Valle e Pini e dall’emergente Mus-sini e da Pechacek. I biancorossi sono forti nei numeri e nel ritmo che sanno imporre agli avversari, fuori casa hanno vinto già quattro partite su sette disputate, è inuti-le sottolineare che servirà la mi-gliore Enel, o quasi, per vincere e iniziare nel migliore dei modi questo nuovo intenso tour de force che ci aspetta. Pronti a ri-partire? Mettetevi pure comodi lo spettacolo e le emozioni che solo questo stupendo giocattolo sa regalarci riprendono, godia-mocele tutte, ma proprie tutte!

L’angolo di The VoiceEnrico Carriero

Photo byLegabasket

Pur essendo arrivati al giro di boa del campionato di se-

rie A2 gold, non possiamo essere certi o sicuri dell’andamento o dei valori di questa prima parte di campionato per via della vicenda di Forlì, che porterà degli strasci-chi rilevanti in questo campiona-to, come anche le situazioni poco chiare avute a Veroli e Napoli che per alcune partite non sono scese in campo con il roster al completo e non di certo per colpa di infor-tuni. Il secondo campionato nazio-

nale, che fino a qualche tempo fa, secondo il mio modesto parere, aveva assunto un’ottima credibilità e soprattutto una visibilità che pre-miava lo sforzo di tutte le società, sembra molto lontano, ma di certo non voglio polemizzare o special-mente puntare l’indice a nessuno perché posso capire le difficoltà che gli organi di competenza pos-sono riscontare a volte nel pren-dere decisioni drastiche. Il giro-ne d’andata appena concluso, ha decretato Verona come la squadra con lo score più positivo, 13 vinte 2 due perse, subito dietro Brescia (12-3), Ferentino e Torino (10-5), al-tra squadra costruita per il salto di categoria. Oltre a Verona, Brescia e Torino, che avevano già acquisi-to prima dell’ultimo turno d’andata il biglietto delle final six, sarà il mio Basket Ferentino a completare le top 4, insieme a Ravenna e Treviso (le prime due dell’A2 Silver alla fine del girone d’andata) a contender-si a Rimini la coppa Italia di lega. Questa prima parte di campionato ha sicuramente dimostrato che il li-vello tecnico tattico delle squadre è sempre in continuo equilibrio, che qualsiasi partita, (naturalmen-te escluso Forli, che in alcune oc-casioni ha giocato con la squadra under 19) è sempre incerta, aper-

ta a qualsiasi pronostico e le vit-torie in trasferta ne dimostrano in alcune occasione l’equilibrio che regna in questa lega. Una nota che ha sempre contraddistinto questo campionato è la possibilità per al-cuni stranieri, di solito alla prima esperienza in Europa, di mettersi in mostra, per tastarsi di che pasta sono fatti, viste le differenze con il basket collegiale americano. Ma negli ultimi anni, come da rego-lamento, anche alcuni giocatori under hanno la stessa possibilità di crescere e maturare per poi ma-gari confrontarsi al piano di sopra.

(Foto: a sinistra Marco Giuri,in alto Omar Thomas)


Legadue: Verona leader, Ferentino alle F6 di coppa ItaliaStorie di campo

AgostinoOriglio

ADMO BRINDISI:Responsabile: Simona SGURA

Cell. 324.6278100 - 389.1739565www.admopuglia.it

E.mail: [email protected]

SERIE D REGIONALE

PALL. BRINDISI- LECCE

ANGIULLI BARI-SANTERAMO

FASANO-VIESTE

ADRIA BARI-BARLETTA

ALTAMURA-CASTELLANETA

FOGGIA-RUVO

MANFREDONIA-CERIGNOLA

11° GIORNATA ANDATA (11 Gennaio)

AURORA BRINDISI-ASSI BRINDISI

AN. MONOPOLI-LECCE

S. RITA-RUTIGLIANO

CALIMERA-CORATO

AP MONOPOLI-GALATINA

MESAGNE-CEGLIE

MOLFETTA-SAN PIETRO


SERIE C REGIONALE

GLI ALTRI CAMPIONATI

DIV. NAZIONALE B MASCHILE

ISERNIA-FRANCAVILLA 97-72

MONTERONI-VENAFRO 84-80

VASTO-TARANTO 77-60

MOLA-MARTINA FRANCA 72-76


CATANZARO-PALERMO 69-63

AGROPOLI-MADDALONI 87-79


MARTINA F.CA 14

TARANTO 10

MOLA 10

VASTO 8

VENAFRO 6

ISERNIA 4

FRANCAVILLA 2

AGROPOLI 26

PALERMO 20

PESCARA 20

BISCEGLIE 18

MONTERONI 16

CATANZARO 14

MADDALONI 14

CLASSIFICA

MOLFETTA 10

CALIMERA 8

AP. MONOPOLI 8

CORATO 6

AURORA BRINDISI 6GALATINA 4

RUTIGLIANO 0

CEGLIE 20

MESAGNE 16

A.N. MONOPOLI 16

SANTA RITA 14

ASSI BRINDISI 12

SAN PIETRO 10

LECCE 10

CLASSIFICA

LECCE 10

CASTELLANETA 10

P. BRINDISI 10

FASANO 6

ANGIULLI BARI 2

BARLETTA 2

SANTERAMO 0

CERIGNOLA 18

ALTAMURA 14

VIESTE 14

FOGGIA 14

ADRIA BARI 14

MANFREDONIA 14

RUVO 12

CLASSIFICA

Il nuovo anno cestistico pren-de il via e porta subito diver-se suggestioni. Andando a

guardare la classifica dopo l’ultimo turno del campionato di Legabaket, c’è soprattutto un fattore che risal-ta: le distanze tra le squadre che occupano la prima metà della gra-duatoria non sono eccessivamente accentuate, con dieci squadre rac-chiuse in dodici punti in lotta per le diverse posizioni. Tra queste, an-che l’Enel Basket Brindisi, che sarà una sorta di ago della bilancia nella pancia di questo gruppo di squa-dre. Un fattore che sembra indicare l’estremo equilibrio tra le squadre di questo campionato. Sembra veni-re da sé, quindi, la considerazione che si arrivi all’ultima giornata d’an-data di campionato con poche cer-tezze in chiave Finale Eight: l’unica di queste è il primo posto matemati-co conquistato dall’Emporio Armani Milano, che può contare sullo scon-tro diretto favorevole contro l’Uma-na Reyer Venezia. Lo stesso sito di Lega ha stilato un documento

attraverso il quale si ripercorre, nel dettaglio, quella che sarà la griglia delle prime otto in base ai risultati dell’ultimo turno. In ogni caso, al di là dei numeri, per quanto riguarda la prima metà della classifica si andrà al giro di boa con la conferma nelle prime posizioni di squadre che ad inizio campionato erano comunque tra le più accreditate, come Milano, Venezia, la Grissin Bon Reggio Emi-lia ed il Banco di Sardegna Sassari, a cui si sono aggiunte sorprese in positivo, come Trento e Cremona, e compagini che occupano una posi-zione non consona alle aspettative di inizio campionato, come la Sidi-gas Avellino e l’Acqua Vitasnella Cantù. Come detto, Brindisi arriva a questo appuntamento assestando-si nelle zone medio alte, diventando quasi un jolly per delineare quello che sarà lo scacchiere a metà del campionato: e nonostante non si sia ripetuto l’exploit dello scorso anno, quando i biancazzurri di Bucchi riu-scirono a centrare la prima posizio-ne al termine del girone di andata conquistando un traguardo simboli-co ma comunque dal grande valore storico, resta comunque la consa-pevolezza che la squadra può dire

qualcosa di importante. La partita contro Milano ha lasciato l’impres-sione che il team biancazzurro paghi ancora qualcosa contro le grandi, ma allo stesso tempo abbia le carte in regola per tentare il col-po dovunque (si veda ad esempio il primo quarto al Forum). La sfida interna a Reggio Emilia sarà un’ul-teriore cartina di tornasole: si tratta di un confronto tutto da scoprire vista anche la differente vocazione dei due roster. E poi il nuovo anno porterà ancora l’Eurochallenge, con altre sei partite sul palcoscenico continentale, e la parentesi dell’All Star Game nel quale ci saranno an-che due “brindisini” come Denmon e Pullen. Insomma, un menù ricco.

Brindisi, il jolly per delineare la classificaParola di vice direttoreFrancesco Trinchera

Botto e contro botto. Chiusura dell’anno spumeggiante, tra

il pacco regalo rifilato a Roma e l’as-sedio a Fort Apache di Avellino; due vittorie che ci hanno irrobustito e rin-saldato in classifica a ridosso delle proclamate grandi. Due prove con-vincenti, di peso, che dicono a chia-re lettere che c’è una Enel fresca e determinata, in grande crescita ed evoluzione. Soprattutto sentenziano che la coralità e la flessibilità pa-gano, che i frutti del sudore e della modestia sono i più duraturi. Il tut-to condito con una certa, diciamo abbondante, dose di soddisfazione e/anzi esaltazione, dovuta al fatto che la vittoria in Irpinia ha sancito la matematica qualificazione alla Final Eight, e che la nostra parte-cipazione alla kermesse cestistica più importante, dopo i playoff scu-detto, sia alla terza annata conse-cutiva. Segno indubbio, questo, di maturazione di tutto l’ambiente e che, insomma, non possiamo (più) nasconderci. Supporters in fibril-lazione, dunque, particolarmente dinamici in questi giorni a cavallo tra fine ed inizio anno, triangolati tra Brindisi, Campania e Lombardia, con folta e vivace presenza, con il pensiero in Europa, anzi ben oltre i confini del nostro continente, ed alle prese con una non sempre facile organizzazione logistica di trasferte “storiche” quanto impegnative. Nes-suno vuole mancare, nessuno vuo-le “lasciare sola”, nemmeno per un

attimo questa squadra, nemmeno in allenamento. Anche lì si avverte, palpabile, la passione e la “fratellan-za” con i nostri ragazzi, con il coach, con il palazzo. Tra le cose da portar-si appresso in questo neonato 2015, c’è da annoverare, sicuramente, questa “gioia” di vivere, sostenere, condividere l’avventura Enel basket, lo vedi dagli occhi che brillano, lo senti nell’orgoglio compiaciuto nei discorsi, ed è un sentimento maturo anch’esso, perché non scalfito più di tanto dalle difficoltà, a parte una comprensibile “rabbia” momenta-nea. Vedi ciò che è accaduto a Mila-no. Coach Bucchi ci aveva avvertito, come sempre. Affrontavamo la più forte, la più grande, dovevamo esse-re “cinici, coesi, perfetti”. E lo siamo stati, per un po’, ma non è bastato, per quanto quelle mani tra i capelli di coach Banchi dopo l’infilata di triple brindisine, rimanga l’immagine icona della gara, più dei falli non fischiati e degli errori commessi. Ma andia-mo avanti, digeriamo alla svelta e concentriamoci sugli appuntamenti che incombono: match con Reggio Emilia, secondo turno di coppa. En-trambe le sfide sono ”casalinghe”, ed è pertanto chiaro che nulla do-vremo concedere agli avversari di

turno nonchè che i/noi supporters dovremo fare la differenza, da bravo sesto uomo (moltiplicato per tremila) che ci vantiamo di essere. Siamo al cuore della stagione: il gioco si fa duro, in campionato, in coppa sia-mo chiamati a “prove di valore” che non ammettono seconde chances se vogliamo raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati, che tutti han-no a cuore. D’altro canto, conoscia-mo bene Reggio, sappiamo quanto sia profonda e determinata; di sicu-ro venderà cara la pelle per man-tenersi stretto il vantaggio di una postazione, mentre noi pensiamo ad agganciarla. Insomma, un duello senza esclusione di colpi con signifi-cato diverso, ascesa per noi, frenata per loro, con eventuali e varie anche in ottica piazzamento Coppa Italia ed accoppiamenti. Tutto da vivere, senza soffrire troppo, possibilmente, grazie. Poi, nemmeno il tempo di ri-prendere fiato e ci aspetta Astana, questa nebulosa kazaka che viaggia ad alti livelli, pare, di cui solo i più fini palati conoscono roster, caratteristi-che e potenzialità. Tutta da scoprire e possibilmente sconfiggere, gra-zie. Consigli per i tifosi? Mantener-si leggeri, aspirare l’adrenalina già in gola e ognuno al proprio posto.

Ripartiamo dal campionato e dalla coppaLa zona rosa della curvaDaniela Franco

Photo by:Alessia Doniselli


CAMPIONATO SERIE A

MILANO-BRINDISI 77-68

TRENTO-CAPO D’ORLANDO 90-73

REGGIO EMILIA-CASERTA 95-74

PESARO-CANTU’ 83-103

ROMA-BOLOGNA 90-84

CREMONA-AVELLINO 88-81

VARESE-PISTOIA 67-71

VENEZIA-SASSARI 90-100

14° GIORNATA ANDATA (3-4-5 Gennaio)

BRINDISI-R. EMILIA (sab. ore 20.30)

SASSARI-CREMONA (sab. ore 20.30)

C. D’ORLANDO-VENEZIA

BOLOGNA-TRENTO

CANTU’-ROMA

CASERTA-PESARO

AVELLINO-VARESE (dom. ore 20.30)

PISTOIA-MILANO (lun. ore 20.00)

15° GIORNATA ANDATA (10-11-12 Gennaio)

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PESARO-BRINDISIREGGIO EMILIA-TRENTO

CASERTA-ROMA

MILANO-CREMONA

BOLOGNA-SASSARI

VENEZIA-AVELLINO

CANTU’-VARESE

PISTOIA-CAPO D’ORLANDO

1° GIORNATA RITORNO (25 Gennaio)

CLASSIF ICA

MILANO 24

VENEZIA 22

R. EMILIA 20

SASSARI 20

BRINDISI 18

TRENTO 18

CREMONA 16

AVELLINO 14

CANTU’ 12

PISTOIA 12

ROMA 10

BOLOGNA 10

C. D’ORLANDO 10

VARESE 10

PESARO 6

CASERTA 0

Pur essendo arrivati al giro di boa del campionato di se-

rie A2 gold, non possiamo essere certi o sicuri dell’andamento o dei valori di questa prima parte di campionato per via della vicenda di Forlì, che porterà degli strasci-chi rilevanti in questo campiona-to, come anche le situazioni poco chiare avute a Veroli e Napoli che per alcune partite non sono scese in campo con il roster al completo e non di certo per colpa di infor-tuni. Il secondo campionato nazio-

nale, che fino a qualche tempo fa, secondo il mio modesto parere, aveva assunto un’ottima credibilità e soprattutto una visibilità che pre-miava lo sforzo di tutte le società, sembra molto lontano, ma di certo non voglio polemizzare o special-mente puntare l’indice a nessuno perché posso capire le difficoltà che gli organi di competenza pos-sono riscontare a volte nel pren-dere decisioni drastiche. Il giro-ne d’andata appena concluso, ha decretato Verona come la squadra con lo score più positivo, 13 vinte 2 due perse, subito dietro Brescia (12-3), Ferentino e Torino (10-5), al-tra squadra costruita per il salto di categoria. Oltre a Verona, Brescia e Torino, che avevano già acquisi-to prima dell’ultimo turno d’andata il biglietto delle final six, sarà il mio Basket Ferentino a completare le top 4, insieme a Ravenna e Treviso (le prime due dell’A2 Silver alla fine del girone d’andata) a contender-si a Rimini la coppa Italia di lega. Questa prima parte di campionato ha sicuramente dimostrato che il li-vello tecnico tattico delle squadre è sempre in continuo equilibrio, che qualsiasi partita, (naturalmen-te escluso Forli, che in alcune oc-casioni ha giocato con la squadra under 19) è sempre incerta, aper-

ta a qualsiasi pronostico e le vit-torie in trasferta ne dimostrano in alcune occasione l’equilibrio che regna in questa lega. Una nota che ha sempre contraddistinto questo campionato è la possibilità per al-cuni stranieri, di solito alla prima esperienza in Europa, di mettersi in mostra, per tastarsi di che pasta sono fatti, viste le differenze con il basket collegiale americano. Ma negli ultimi anni, come da rego-lamento, anche alcuni giocatori under hanno la stessa possibilità di crescere e maturare per poi ma-gari confrontarsi al piano di sopra.

(Foto: a sinistra Marco Giuri,in alto Omar Thomas)


Legadue: Verona leader, Ferentino alle F6 di coppa ItaliaStorie di campo

AgostinoOriglio

ADMO BRINDISI:Responsabile: Simona SGURA

Cell. 324.6278100 - 389.1739565www.admopuglia.it

E.mail: [email protected]

SERIE D REGIONALE

PALL. BRINDISI- LECCE

ANGIULLI BARI-SANTERAMO

FASANO-VIESTE

ADRIA BARI-BARLETTA

ALTAMURA-CASTELLANETA

FOGGIA-RUVO

MANFREDONIA-CERIGNOLA


AURORA BRINDISI-ASSI BRINDISI

AN. MONOPOLI-LECCE

S. RITA-RUTIGLIANO

CALIMERA-CORATO

AP MONOPOLI-GALATINA

MESAGNE-CEGLIE

MOLFETTA-SAN PIETRO


SERIE C REGIONALE

GLI ALTRI CAMPIONATI

DIV. NAZIONALE B MASCHILE


MONTERONI-VENAFRO 84-80

VASTO-TARANTO 77-60

MOLA-MARTINA FRANCA 72-76


CATANZARO-PALERMO 69-63

AGROPOLI-MADDALONI 87-79


MARTINA F.CA 14

TARANTO 10

MOLA 10

VASTO 8

VENAFRO 6

ISERNIA 4

FRANCAVILLA 2

AGROPOLI 26

PALERMO 20

PESCARA 20

BISCEGLIE 18

MONTERONI 16

CATANZARO 14

MADDALONI 14

CLASSIFICA

MOLFETTA 10

CALIMERA 8

AP. MONOPOLI 8

CORATO 6

AURORA BRINDISI 6GALATINA 4

RUTIGLIANO 0

CEGLIE 20

MESAGNE 16

A.N. MONOPOLI 16

SANTA RITA 14

ASSI BRINDISI 12

SAN PIETRO 10

LECCE 10

CLASSIFICA

LECCE 10

CASTELLANETA 10

P. BRINDISI 10

FASANO 6

ANGIULLI BARI 2

BARLETTA 2

SANTERAMO 0

CERIGNOLA 18

ALTAMURA 14

VIESTE 14

FOGGIA 14

ADRIA BARI 14

MANFREDONIA 14

RUVO 12

CLASSIFICA

Il nuovo anno cestistico pren-de il via e porta subito diver-se suggestioni. Andando a

guardare la classifica dopo l’ultimo turno del campionato di Legabaket, c’è soprattutto un fattore che risal-ta: le distanze tra le squadre che occupano la prima metà della gra-duatoria non sono eccessivamente accentuate, con dieci squadre rac-chiuse in dodici punti in lotta per le diverse posizioni. Tra queste, an-che l’Enel Basket Brindisi, che sarà una sorta di ago della bilancia nella pancia di questo gruppo di squa-dre. Un fattore che sembra indicare l’estremo equilibrio tra le squadre di questo campionato. Sembra veni-re da sé, quindi, la considerazione che si arrivi all’ultima giornata d’an-data di campionato con poche cer-tezze in chiave Finale Eight: l’unica di queste è il primo posto matemati-co conquistato dall’Emporio Armani Milano, che può contare sullo scon-tro diretto favorevole contro l’Uma-na Reyer Venezia. Lo stesso sito di Lega ha stilato un documento

attraverso il quale si ripercorre, nel dettaglio, quella che sarà la griglia delle prime otto in base ai risultati dell’ultimo turno. In ogni caso, al di là dei numeri, per quanto riguarda la prima metà della classifica si andrà al giro di boa con la conferma nelle prime posizioni di squadre che ad inizio campionato erano comunque tra le più accreditate, come Milano, Venezia, la Grissin Bon Reggio Emi-lia ed il Banco di Sardegna Sassari, a cui si sono aggiunte sorprese in positivo, come Trento e Cremona, e compagini che occupano una posi-zione non consona alle aspettative di inizio campionato, come la Sidi-gas Avellino e l’Acqua Vitasnella Cantù. Come detto, Brindisi arriva a questo appuntamento assestando-si nelle zone medio alte, diventando quasi un jolly per delineare quello che sarà lo scacchiere a metà del campionato: e nonostante non si sia ripetuto l’exploit dello scorso anno, quando i biancazzurri di Bucchi riu-scirono a centrare la prima posizio-ne al termine del girone di andata conquistando un traguardo simboli-co ma comunque dal grande valore storico, resta comunque la consa-pevolezza che la squadra può dire

qualcosa di importante. La partita contro Milano ha lasciato l’impres-sione che il team biancazzurro paghi ancora qualcosa contro le grandi, ma allo stesso tempo abbia le carte in regola per tentare il col-po dovunque (si veda ad esempio il primo quarto al Forum). La sfida interna a Reggio Emilia sarà un’ul-teriore cartina di tornasole: si tratta di un confronto tutto da scoprire vista anche la differente vocazione dei due roster. E poi il nuovo anno porterà ancora l’Eurochallenge, con altre sei partite sul palcoscenico continentale, e la parentesi dell’All Star Game nel quale ci saranno an-che due “brindisini” come Denmon e Pullen. Insomma, un menù ricco.

Brindisi, il jolly per delineare la classificaParola di vice direttoreFrancesco Trinchera


I QUINTETTI IN CAMPO

IN PANCHINA (Reggio Emilia)

Federico MUSSINI - Play1996, 182 cm, 63 Kg, (ITA)Rimantas KAUKENAS - Guardia1977, 192 cm, 92 Kg, (LIT)Andrea ROVATTI - Guardia1996, 192 cm, 92 Kg, (ITA)Giovanni PINI - Ala g.1992, 200 cm, 92 Kg, (ITA)Achille POLONARA - Ala g.1991, 203 cm, 90 Kg, (ITA)Adam PECHACEK - Pivot1995, 207 cm, 105 Kg, (CZE) HEAD COACH

Massimiliano MENETTI

a cura di Gianluca MUSCOGIURI

HEAD COACHPiero BUCCHI

NEW BA

SKET B

RINDIS

I GRISSIN BON REGGIO EMILIAIN PANCHINA (Brindisi)

Massimo BULLERI - Play1977, 188 cm, 81 Kg, (ITA)

David COURNOOH - Play1990, 187 cm, 83 Kg, (ITA)

Demonte HARPER - Ala p.1989, 193 cm, 88 Kg, (USA)

Francesco MORCIANO - Ala g.1996, 200 cm, 95 Kg, (ITA)Andrea ZERINI - Ala g.

1988, 205 cm, 110 Kg, (ITA)Michael ERIC - Pivot

1988, 208 cm, 109 Kg, (NIG)

LA TERNA ARBITRALE

Saverio LANZARINI Maurizio BIGGI Evangelista CAIAZZA

James MAYS - Pivot1986, 206 cm, 104 Kg, (RCA)

Jacob PULLEN - Play1989, 183 cm, 91 Kg, (USA)

Andrea CINCIARINI - Play1986, 193 cm, 87 Kg, (ITA)

Marcus DENMON - Guardia1990, 191 cm, 84 Kg, (USA)

Amedeo DELLA VALLE- Ala p.1993, 194 cm, 86 Kg, (ITA)

Ojars SILINS - Ala g.1993, 200 cm, 95 Kg, (LAT)

Riccardo CERVI - Pivot1991, 214 cm, 103 Kg, (ITA)

Elston TURNER - Ala p.1990, 195 cm, 96 Kg, (USA)

Drake DIENER - Guardia1981, 196 cm, 88 Kg, (USA)

Delroy JAMES - Ala g.1987, 203 cm, 100 Kg, (GUY)

Si riaccendono i riflettori nel PalaPentassuglia

Si riaccendono le luci del Pala Pentassuglia per

l’esordio interno di campionato per il 2015, anticipo di lusso, il big match dell’ultima di andata. Stasera grande basket amici miei, Enel Brindisi contro Reggio Emilia. La posta in palio per boom boom Denmon e compagni è il quarto posto in classifica e il conseguen-te piazzamento per il ranking della prossima Final Eight di Coppa Ita-lia, un obiettivo importante e presti-gioso da strappare ad un avversa-rio fortissimo, una delle formazioni più quotate in assoluto, candidata assieme alle altre superbig per la vittoria dello scudetto. L’onorevole sconfitta del Forum dei nostri be-niamini ha permesso alla strafavo-rita Milano di isolarsi al comando in campionato e di conquistare la contemporanea pole-position per la Coppa Italia. Don Piero e i suoi di contro rinunciano al possibile podio per un valido piazzamento in terza fila, pronti a sorprendere tutte da dietro, chissà… Posizioni

della griglia di partenza presso-ché definite, giro di boa decisi-vo per l’ottavo posto conteso da Avellino che deve battere Varese in casa per farcela e la rediviva Cantù che ospita Roma, in alto alle spalle di Milano, Venezia e Sassari si giocano il secondo posto. Dal mio angolo vi pronostico le mie pri-me otto: Milano, Sassari, Venezia, BRINDISI, Reggio Emilia, Trento, Cremona ed Avellino con relativi accoppiamenti 1/8, 2/7, 3/6 e 4/5 per la Coppa Italia. Sì, avete com-preso benissimo che molto pro-babilmente sarà al 90% di nuovo Enel - Grissin Bon il quarto di finale a Desio ma tra il pronosticare e il fare bisognerà prima giocare. La supersfida contro Reggio apre il nuovo intenso ciclo di partite per i nostri ragazzi, chiamati nuovamen-te al doppio impegno campionato ed Eurochallenge, l’esperienza fat-ta di recente dovrebbe aiutare Ma-gic Pullen e soci ad affrontare al meglio i prossimi decisivi incontri, sarà fondamentale il giusto dosag-gio delle energie fisiche e mentali, famoso interruttore da spegnere e riaccendere. Stasera subito una gara difficilissima, Reggio insidia il podio alle titolatissime battistrada

e ha tutte le carte in regola per far-lo, ottime credenziali nonostante (proprio come Brindisi) ha subito diversi infortuni, una buona dose di sfiga alla quale ha sopperito con tenacia, abilità e tanto talen-to sia da parte dei suoi big ma soprattutto da parte dei suoi gio-vani e forti italiani. Coach Menetti attende i recuperi di Kaukenas, forse oggi in campo, e Lavrinovic e fa affidamento sul grande Dra-ke Diener, giocatore eccezionale, supportato dal play della naziona-le Cinciarini, dal bravo Silins, da-gli azzurri Polonara, Cervi, Della

Valle e Pini e dall’emergente Mus-sini e da Pechacek. I biancorossi sono forti nei numeri e nel ritmo che sanno imporre agli avversari, fuori casa hanno vinto già quattro partite su sette disputate, è inuti-le sottolineare che servirà la mi-gliore Enel, o quasi, per vincere e iniziare nel migliore dei modi questo nuovo intenso tour de force che ci aspetta. Pronti a ri-partire? Mettetevi pure comodi lo spettacolo e le emozioni che solo questo stupendo giocattolo sa regalarci riprendono, godia-mocele tutte, ma proprie tutte!

L’angolo di The VoiceEnrico Carriero

Photo byLegabasket

Un vero e proprio spareggio per il miglior piazza-

mento in vista delle Final Eight di Coppa Italia: si presenta così la sfi-da odierna tra Enel Brindisi e Gris-sin Bon Reggio Emilia, ultima gara di andata prima della sosta per l’All Stare Game. Gli ambiziosi proget-ti targati Brindisi e Reggio stanno prendendo forma grazie a scelte oculate e grande lungimiranza dei dirigenti di entrambe le società. La compagine emiliana ha puntato in maniera decisa su un mix di giova-ni italiani e stranieri esperti come Kaukenas, Diener e i fratelli Lavri-novic. La sfortuna però ha privato coach Menetti della coppia litua-na, mai vista insieme sul parquet in questa prima parte di stagio-ne. L’ex Siena Ksistof, dopo due mesi con la casacca biancorossa ha deciso di tornare in patria per motivi personali, mentre il fratello Darjus è stato costretto a fermarsi due volte per infortunio (il rientro è previsto non prima di un mese e mezzo). A cavallo tra ottobre e novembre la Grissin Bon ha do-vuto anche fare a meno del colpo di mercato principale della scorsa estate, la guardia ex Sassari Dra-ke Diener, il funambolo in grado di dare imprevedibilità e quel pizzico di sana follia necessaria per ambi-re alle prime posizioni. Nonostante tutte queste difficoltà (da segnala-re anche l’assenza per motivi fisici di Kaukenas da fine novembre ad inizio gennaio) la società emilia-na non si è abbattuta, tesserando a gettone Donell Taylor, guardia americana già a Reggio Emilia dal 2011 al 2013. L’importante proget-to tecnico messo a disposizione di coach Menetti è stato completato da un numero importante di ita-liani da fare crescere come Della

Valle, Polonara e Mussini o già affermati come Cinciarini e Cervi. Analizzando nel dettaglio le due squadre si può notare come si so-miglino per alcuni aspetti e si dif-ferenzino per altri. Nel ruolo di play si preannunciano scintille tra Pul-len e Cinciarini, giocatori differenti per caratteristiche ma entrambi pericolosi nel gioco offensivo. Il play brindisino ha meno visione di gioco ma più imprevedibilità e tiro dalla lunga distanza, quello reggiano invece può mettere sul piatto una maggiore forza fisica e un’intelligenza cestistica fuori dal comune (è il primo assistman con oltre 6 a partita). Non sarà da meno il match tra Denmon e Die-ner, due tiratori in grado di estrar-re dal cilindro giocate fuori dagli schemi in qualsiasi momento. Non è ancora esploso definitivamente ma è sulla buonissima strada l’ala ventunenne Amedeo Della Valle, arrivato a Reggio Emilia verso la fine dello scorso campionato, vis-suto più che altro come periodo di ambientamento dopo l’esperienza universitaria in America con la ca-sacca di Ohio. Con l’infortunio di Kaukenas il suo spazio nelle rota-zioni è aumentato sensibilmente, diventando un punto di riferimento del quintetto biancorosso. È torna-to a giocare ad alti livelli, invece, l’ala Achille Polonara, proveniente

dalle fila di Varese, dove ha dispu-tato le due ultime stagioni tra luci e ombre. In particolare l’ultima anna-ta è stata vissuta tra mille difficoltà, che hanno convinto il giovane ita-liano a fare le valigie ed a sposare il progetto della società emiliana. Le statistiche dimostrano, qualo-ra ce ne fosse bisogno, la grande maturità raggiunta da Polonara, sia nel gioco lontano da canestro (ha quasi il 40% nel tiro dalla lun-ga distanza) sia sotto le plance, dove conquista quasi 9 rimbalzi di media a partita. Si alterna con lo stesso Polonara nel quintetto di partenza l’ala lettone Silins, alla sua seconda stagione con Reg-gio Emilia. Completano la schiera dei nati dopo gli anni ’90 Cervi, Pini e Pechacek. Il primo, grazie ai suoi 214 cm, è molto pericolo-so nell’area pitturata, fungendo da vero intimidatore (è infatti il miglior stoppatore del campionato) e da perfetto partner di Cinciarini per il classico pick and roll. Per Pini e Pechacek gli spazi sono abba-stanza ridotti, con soli 5-6 minuti a partita concessi da coach Menetti per dimostrare le proprie qualità. Comunque vada a finire il match entrambe le formazioni possono ritenersi soddisfatte per un girone d’andata positivo, vissuto a ridosso delle formazioni di testa e con tante speranze per un 2015 con i fiocchi.

Societaʼ sana e progetti ambiziosiFocus su Reggio EmiliaGianluca Muscogiuri


Ultima giornata del girone di andata tra Enel Brindisi e Gris-sin Bon Reggio Emilia. Le due squadre sono rispettivamente la quarta e la quinta forza del cam-pionato, distanziate da 2 punti. Molto probabilmente, si affronte-ranno nei quarti di finale della Fi-nal Eight. Tre anni fa si sono date battaglia per ritornare in massima serie, coronando chi direttamen-te chi tramite play off, il proprio sogno. Di acqua sotto i mulini in questi anni ne è passata tanta: la squadra emiliana è detentrice dell’Eurochallenge, trofeo in cui milita Brindisi quest’anno per la prima volta. Per la squadra reg-giana troviamo un mix di gioven-tù ed esperienza che sta facen-do parlare tutta l’Italia cestistica, come il duo Mussini - Della Valle giocatori giovanissimi che sono nel giro della nazionale e il pic-colo play reggiano cercato da diversi college made in Usa. In quintetto anche il giovane ma ormai consolidato Polonara che cresce di partita in partita mo-strando il suo talento e la sua forza esplosiva, il play nazionale Cinciarini, il sempre verde Kau-kenas che sa essere da chioc-cia per tutti i suoi compagni, un altro giocatore è il ragazzone di “casa” Cervi, che sta crescendo anno dopo anno, il forte lettone Silins che sta venendo fuori da un infortunio in modo esponen-ziale, e l’unico americano della banda Menetti è il cannoniere ex Sassari Drake Diener. A comple-tare il quintetto ci sarebbe an-che un certo Darius Lavrinovic, che non ha mai messo piede in campo per via di vari infortuni. Se Pullen e compagni vorranno consolidare la quarta posizione, dovranno centrare la vittoria sen-za se e senza ma. Siamo sicuri che Brindisi e Reggio daranno del filo da torcere a Milano fino alla fine. La cosa che manca ad entrambe è un palazzetto degno di nota. I tifosi brindisini e reg-giani attendono con ansia.

Antonio Gisonna

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nostro

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QuiReggio Emilia


1

5432

Riccardo CERVIReggio Emilia - 26

M. CUSINCremona 19

S. LAWALSassari 25


O. WHITEBologna 18

1

5432

Andrea CINCIARINIReggio Emilia - 90

L. VITALICremona 75

R. MOORECaserta 67

J. DYSONSassari 64

L. HALLPistoia 62

1

5432

Tony MITCHELLTrento - 293

Y. DIAWARAVarese 251

J. DYSONSassari 247

L.Q. ROSSPesaro 247

S. YOUNGCaserta 241

PUNTI REALIZZATI

STOPPATE

1

5432

Adam HANGAAvellino - 32

J. DYSONSassari 31

D. LOGANSassari 26

R. MOORECaserta 24

B. JONESRoma 23

RECUPERI

ASSIST

1

5432

Matteo SORAGNACapo d’Orlando - 58,3%

A. RAYBologna 50,0%

M. SPANGHEROTrento 50,0%

M. BROOKSMilano 45,7%

C. CALLAHANVarese 45,2%

TIRI DA 3 PUNTI

LE STATISTICHE DEL CAMPIONATO DI LEGA BASKET SERIE A - ANNO 2014 / 2015 a cura di Gianluca MUSCOGIURI

Il periodico sportivo delBrindisi Basket Club 2005Proprietario: Massimo LaiernoEditore: Brindisi Basket Club 2005

Registro stampa:Autorizzazione del Tribunale di BrindisiRegistro Stampa n. 15 del 2006Direttore Responsabile:Marino PetrelliVice Direttore Responsabile:Francesco TrincheraAmministrazione: Massimo MazzaDistribuzione: Free Press per Brindisi e Provincia a cura del BBCResponsabile distribuzione:Lucia Capone (340.7509469)

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Webmaster e designer: Mino BuzzerraWeb administrator: Michele LongoRealizzazione grafica e Stampa:Tipografia Abicca - BrindisiVia Indipendenza, 39 / 43Tel./Fax 0831.523946www.abiccatipografia.it E.mail: [email protected]: www.supportersmagazine.itFacebook: supporter’s magazineBrindisi Basket Club 2005Via Dalmazia, 27/h BrindisiInfo: 349.2243672

N. 131 del 10 Gennaio 2015

L’Enel Basket Brin-disi esce dal forum di Milano a testa

alta, con la consapevolezza di essere una squadra molto solida e competitiva, che pur reggen-do per tre quarti il predominio milanese si è dovuta arrendere nell’ultimo quarto, dove il talento di Samuels e Gentile ha fatto sì che la squadra brindisina tornas-se a casa con una sconfitta. Non sono riusciti a fare il colpaccio in

Lombardia gli uomini di Bucchi, che però guidati dalla coppia Mays e Pullen, autori il primo di 13 punti e il secondo 15 punti, hanno retto il predominio fisico di Milano, che fin da primi minuti ha mostrato il proprio piano par-tita, sfruttando i netti mistmatch tra Samuel e Mays nella zona colorata e tra Denmon e Genti-le nella zona perimetrale. Come detto in precedenza la squadra milanese cercava il confronto Mays-Samuels, questo è stato uno degli aspetti che ha portato Milano alla vittoria, per tutto l’ar-

co della partita il pivot giamaica-no ha vinto il rispettivo confron-to, sfoderando una prestazione quasi perfetta, condita da ben 21 punti e un clamoroso 100% da 2 con ben 8 tiri realizzati su 8. Il nostro pivot comunque non ha sentito il peso del pivot milane-se in fase offensiva, dove se pur con qualche difficoltà è riuscito a primeggiare con schiacciate e rimbalzi, elementi che sin da ini-zio campionato lo contraddistin-guono. Un avvio scoppiettante della squadra brindisina con ben tre tiri dall’arco ha permesso ai ragazzi di Bucchi di rimanere in scia e ben sperare nel continuo della gara, cosi non è stato nel secondo quarto dove l’ingresso di Brooks nelle file di Milano ha permesso di voltare la gara nelle mani di coach Banchi, che ge-stendo al meglio la panchina e utilizzando per pochi minuti Klei-za, è riuscito a mettere in linea la partita che li vedeva un po’ affan-nati in inizio gara. Sull’utilizzo di Kleiza voglio aprire una parente-si per far capire ai tifosi e al mo-vimento cestistico quali siano le risorse economiche della squa-dra milanese, che può permet-tersi di far giocare pochi minuti il giocatore lituano regalandogli cosi il “contentino”. Per chi non lo ricordasse Linas Kleiza qualche anno fa dominava in Eurolega e in NBA, questo ci fa capire come Milano rimane una società sì ambita, ma importantissima per il panorama italiano in Europa, dove grazie alle grandi risorse può far ben figurare la nostra na-zione. Tornando alla partita il ter-zo e quarto periodo sono un po’ la fotocopia del secondo, dove la squadra brindisina cerca di non mollare mai, buttandosi su tutti i

palloni e sprecando moltissime energie in difesa, ma come era successo in precedenza Gentile e compagni hanno avuto la me-glio, sfruttando la loro esperienza nei momenti cruciali del match. Tra le fila brindisina tutti hanno disputato una grande gara, ce lo fa capire anche la mentalità con cui i ragazzi lottavano nell’ultimo minuto pur sapendo di aver per-so. Continuare a difendere fino a quattro secondi dalla fine sotto di sei punti, ha dato una scossa decisiva al panorama cestistico italiano e alle prossime avver-sarie di Brindisi, che vedranno un roster degno di competere e rimanere tra le grandi. Come ha detto coach Bucchi in conferen-za stampa la partita è finita sul 74-68 e l’ultimo tiro di Kleiza non va contato, perché come tutti avranno potuto vedere i gioca-tori erano ormai fermi e aspetta-vano il termine della gara. Il tiro arrivato negli ultimi secondi può essere giudicato come un fattore sì determinante per la differenza canestri, ma come insegnano già dal minibasket la sportività viene prima di un canestro. Nella prossima partita interna la squa-dra brindisina affronterà un’al-tra dura battaglia con Reggio Emilia, reduce da netta vittoria con Caserta, che non riesce a cancellare lo zero dalla classi-fica. Gli impegni del campio-nato si fermano dopo questa partita casalinga per dare spa-zio al grande evento dell’All Star Game, che si disputerà a Verona il 17 gennaio e vedrà impegnati i nostri due miglior realizzatori, Pullen e Denmon.

Forza ragazzi, come tutti io sono con voi.

A testa alta da Milano. Stimolo per il futuroLe nuove leve del clubAntonio Martinesi

Photo By:Alessia Doniselli 1

5432

Oberah ANOSIKEAvellino - 163

RIMBALZI

S. LAWALSassari 112

A. POLONARAReggio Emilia 118


D. JAMESBrindisi 121


Archiviata la pre-vedibile battuta d’arresto di Mi-

lano, Brindisi è attesa da un’altra prova di maturità che, per la veri-tà, è tale anche per l’avversaria. Al PalaPentassuglia ecco dunque di scena Reggio Emilia, sicuramente il laboratorio cestistico più signifi-cativo e intrigante dell’intera Serie A. Dopo aver rullato Caserta con Polonara, Della Valle, Pini e Cincia-rini in doppia cifra insieme al solito Diener e con il giovanissimo Mus-sini gratificato di ben 27 minuti in campo (e 17’ per Cervi), la Grissin Bon scende al Sud per confron-tarsi con la formazione di Piero Bucchi che contro l’Armani non ha affatto sfigurato, conducendo per metà gara prima di arrendersi allo strapotere dei campioni d’Italia che nell’occasione hanno avuto un ottimo contributo anche da Melli, giocatore di grandi qualità ma di mediocre continuità. Contro Reg-gio Emilia però è vietato distrarsi: è in palio il quarto posto, che cam-bierebbe poco in vista della Final

Eight dove le due squadre dovreb-bero ritrovarsi di fronte al primo tur-no per poi incrociare in semifinale, salvo poco prevedibili sorprese, l’Armani, ma che rappresentereb-be un importante trampolino di lan-cio in vista dei play off. Brindisi ha l’occasione di raggiungere la Gris-sin Bon a 20 punti, ma perdendo accumulerebbe uno svantaggio di quattro punti difficilmente recu-perabili nel girone di ritorno per l’ottima organizzazione di gioco e i buoni risultati fin qui conseguiti da Reggio Emilia. Pesano un paio di passi falsi che si sarebbero potuti evitare con un pizzico di fortuna in più, soprattutto quello con Varese in occasione del doloroso infortu-nio di Simmons. Nella storia di un campionato rientrano però anche gli eventi meno felici: l’importan-te è saper reagire con carattere,

determinazione, consapevolezza delle proprie forze e, soprattutto, del ruolo che si è conquistato. La passata stagione è stata partico-larmente felice: Brindisi sta confer-mando di non essere una meteora, ma di possedere i requisiti giusti per occupare uno dei posti di ver-tice. Questo confronto con una re-altà particolarmente interessante, perché sta dimostrando di quanto possa essere ancora importante (e di quanto dovrà diventare impor-tante nel prossimo futuro) puntare sul lavoro con i giovani italiani, è un po’ la cartina di tornasole per le ambizioni brindisine ma anche per la qualità del lavoro fin qui svolto

da Bucchi e dalla squadra. Squa-dra che ha ormai preso una sua fisionomia ben precisa e indivi-duato i punti di forza con Denmon che non sta facendo rimpiangere Dyson quanto a personalità e ca-pacità realizzative, Pullen che nel-le ultime partite ha preso in mano la squadra, James sempre più im-merso nel ruolo di perno morale e tecnico del gruppo, Mays potente nella sua fisicità, Turner fonda-mentale “mister utilità”. Contro di loro le migliori speranze del ba-sket italiano: una bella sfida, nella quale toccherà dimostrare a Brin-disi se e quanto Della Valle e com-pany hanno bisogno di crescere.

Il Post it diMario Arceri

Photo By:Legabasket Paolo De Angelis è

il presidente della Lega basket fem-

minile. A lui Giuseppe ha rivolto qualche domanda per capire lo stato di salute della pallacanestro in rosa. “Abbiamo vissuto un pe-riodo in cui c’è stata una forte se-lezione darwiniana, sono andate avanti le società che non aveva-no indebitamenti eccessivi e, per assurdo, le società giovani sono avvantaggiate in questo senso - esordisce il presidente -. Parlare di stabilità, in questo periodo sto-rico, è sempre complicato, non solo per il basket femminile ma in generale per tutti gli sport. La crisi sta seminando “vittime”, ci sono sponsor che dalla sera alla mat-tina si allontanano per cui il livello di guardia è sempre molto alto”.Siamo a metà del cammi-no, possiamo già traccia-re un primo bilancio di un campionato che vede an-cora la lotta Schio-Ragu-sa, ma anche belle realtà come San Martino di Lu-pari che danno entusia-smo all’intero movimento.“Devo confessare che è un cam-pionato molto interessante, come non si vedeva da tempo. è vero, forse Schio e Ragusa hanno qualcosa in più, ma subito dopo stanno venendo fuori delle real-tà molto interessanti ma la cosa che più mi fa piacere è vedere grande entusiasmo ed organiz-zazione anche all’interno di quei club che in classifica fanno mol-ta fatica e che lottano per la sal-vezza. Il segnale di positività del movimento si vede più in questi casi che dove c’è l’ambizione ad ottenere risultati prestigiosi”.Una Lega che diventa sem-pre più “social”. Presente da questa stagione in tut-ti i network sociali, dirette live streaming sul sito del-

la lega, lega basket maga-zine tutte le settimane. Si cercano nuove soluzioni per uscire allo scoperto?“Stiamo lavorando tantissimo sul-la multimedialità e devo dire che le società ci stanno seguendo con grande senso di responsa-bilità. La LegA è capofila di un progetto sulla comunicazione che vede le società protagoniste, non la LegA. Noi abbiamo il dovere di individuare e condividere le stra-tegie e mettere a disposizione delle società strumenti e risorse umane specializzate che possano formare i comunication manager. Lo streaming di tutte le partite è la parte finale di un percorso che ha visto la fornitura e l’installazione di parabole in tutti i palazzetti della A1, una giornata di formazione con ingegneri e professionisti della comunicazione, un dialogo costante per la soluzione di tutte le problematiche in tempo reale ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. La rivista online sta avendo un successo al di sopra di ogni aspettativa, i lettori triplicano ad ogni numero (bisettimanale per il momento), siamo alla quar-ta uscita ed abbiamo superato i 5.000 lettori. La nostra intenzione è dare più spazio attivo alle gio-catrici, ci saranno articoli firmati dalle atlete. L’attività social ha subito un notevole impulso negli ultimi mesi, se non capiamo che il nostro target utilizza sempre più questi strumenti, siamo tagliati fuori; dobbiamo invece utilizzare il loro linguaggio e, sono convin-to, che avremo dei riflessi positivi anche in termini di tesseramento. La grande novità, per il girone di ritorno, sarà la diretta tv di in in-contro a settimana grazie all’ac-cordo con Sky, si comincerà a gennaio con la sfida Schio-Lucca”.Qual è il suo giudizio sulla questione volley e basket femminile, al di là delle ste-rili polemiche, cosa pos-siamo prendere di buono

da loro dal punto di vista del marketing e della pro-mozione del movimento?“Su questo argomento non baste-rebbero dieci pagine per espri-mere il mio parere a riguardo. Sono due sport diversi tra loro, entrambi bellissimi. Non vedo polemiche istituzionali ma solo semplici considerazioni a titolo personale, rispettabilissime e che si possono più o meno condivide-re. Abbiamo organizzato, di con-certo con la FIP, in occasione del Torneo di Natale che la Nazionale ha giocato a Schio, un’intervista doppia tra la nostra capitana ed una giocatrice della nazionale ita-liana di pallavolo, chissà che un domani non si possa organizzare una partita tra le due nazionali, un tempo a basket ed un tempo a pallavolo. Poi speriamo in futu-

ro di organizzare in Italia i mon-diali di basket femminile ed allo-ra saremo tutti al settimo cielo”.Siamo da poco entrati nel nuovo anno, che regalo vorrebbe fare a tutte le so-cietà il presidente di lega?“Vorrei donare a tutte le società di basket femminile un bel pac-co con all’interno una cosa sem-plicissima: ENTUSIASMO. Nella vita di tutti i giorni, ma soprattutto per noi uomini, e donne, di sport l’entusiasmo è alla base di tutto, è gratis e permette di raggiungere traguardi impensabili. Abbiamo la fortuna che ogni giorno è diverso dall’altro e solo con l’entusiasmo possiamo affrontare le situazioni di difficoltà e trasmettere positivi-tà all’ambiente tutto, dalla prima squadra all’ultima bambina del minibasket. Buon anno a tutti”.

De Angelis: “La Lega femminile cresce e diventa sempre più social”Pink and rollGiuseppe Errico

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Sconfitti, ma non distrutti. Anzi, al Forum l’Enel ha

dimostrato di poterci stare e po-ter quasi vincere. Quasi, perché il gap con Milano ancora non è stato colmato del tutto. Partita dai mille volti e dalle mille emozioni, che ha fatto capire ancora una volta che Milano è solida e profonda e an-che sorretta dalla “dea fortuna” in alcuni momenti. Ma ha dato anche l’impressione che la nostra squa-dra può lottare contro chiunque, anche se nel girone di andata ha perso contro le prime tre. Ora Reggio Emilia per dirci se almeno il quarto posto sarà appannaggio dei ragazzi di coach Bucchi o se la Grissin Bon, squadra costruita per arrivare in alto e con un grup-po di italiani molto importante, sarà davvero l’incomodo delle tre gran-di. Un anno fa, battendo Sassari, diventavamo campioni di inverno, e cominciava un anno che resterà scolpito nella mente di ogni tifoso brindisino. Oggi lottiamo per “ap-pena” il quarto posto, che nella griglia delle Final Eight sarebbe

comunque un ottimo traguardo. Già, “appena” quarti o quinti... Un passo indietro rispetto allo scorso anno? Numeri alla mano, forse sì, ma facendo i debiti paragoni. In-tanto Milano è partita più forte ri-spetto alla passata stagione, poi Sassari mantiene il passo e ci sono Venezia e la stessa Reggio costru-ite per fare bene e sono lì, al verti-ce, a dare fastidio. Poi l’Eurochal-lenge che inevitabilmente toglie

energie fisiche e mentali all’Enel che in Europa ha dimostrato di po-terci stare e il secondo turno che si aprirà tra tre giorni contro Astana ne è la conferma. Infine, non cre-do sia un male arrivare comunque tra le primissime e crescere nella seconda parte della stagione, al contrario di quanto accaduto nelle ultime due stagioni. Senza infortu-ni e senza un paio di evitabili pas-si falsi, questa squadra sarebbe ancora più in alto. Con il roster al completo e con la consapevolezza che alcuni giocatori (Pullen, Mays e soprattutto James) stanno as-sumendo in qualità di leadership questa squadra non può che cre-scere ancora e arrivare fino in fon-do. A cominciare da questa sera contro una Reggio Emilia forte, so-lida e con gli italiani forse migliori di tutto il campionato. Una vittoria significherebbe avere una posizio-ne migliore per la Coppa Italia e restare agganciati al vertice della classifica in attesa che cominci un girone di ritorno dove tutto può ac-cadere. Tolta la sfortunata presta-zione contro Varese e la sconfitta al Forum, vincere questa sera sa-rebbe un’ulteriore iniezione di fidu-cia per la classifica e per il morale. E per ripartire in Eurochallenge

con slancio nel tentativo di anda-re ancora più lontano in Europa. Si comincia martedì contro Astana, squadra kazaka, quindi non eu-ropea, che a detta di molti è una squadra completa e tra le favorite per la vittoria finale. Ricomincia-mo a scoprire squadre straniere, giocatori fino a desso sconosciu-ti, fare viaggi interminabili, emo-zionarci per questa coppa. Noi, come sempre ci saremo, e segui-remo la competizione con le no-stre radiocronache, le nostre foto-grafie esclusive, i nostri commenti, la nostra infinita passione. Quella passione che ci accomuna a cen-tinaia di tifosi e che anche questa sera deve fare la differenza. Siamo al giro di boa, facciamoci trovare pronti per vincere, in campo e fuo-ri. Per colmare il gap con Milano e continuare a sognare. Il viag-gio continua, in Italia e in Europa.

Due vittorie in cin-que gare per la selezione ma-

schile under 15, una esperienza comunque utile, pur a fronte di cinque sconfitte, per l’under 14 femminile. Si è concluso con il settimo posto dei ragazzi e la de-cima posizione delle ragazze, il Memorial Fabbri di Romagna, pre-stigiosa manifestazione di pallaca-

nestro giovanile giunta alla quinta edizione. La vittoria è andata alla Lombardia in under 15 maschile, Emilia Romagna in under 14 fem-minile, e Don Bosco Crocetta Tori-no per il torneo under 17 riservato alle società. A suggellare il cammi-no della rappresentativa maschi-le classe 2000, un bel successo contro Liguria, ottenuto in rimonta nell’ultimo periodo: “Il bilancio è in linea con le aspettative - precisa l’allenatore Giovanni Gesmundo che sta seguendo l’annata da al-cuni mesi - Abbiamo cominciato

bene contro l’Umbria, conferman-doci contro il Veneto nonostante la sconfitta. Nelle due gare succes-sive abbiamo sofferto la fisicità di Piemonte e Trentino, ma nell’ultima partita abbiamo dimostrato grande tenacia e volontà”. Soddisfatto del rendimento offerto dai ragazzi an-che il referente tecnico territoriale Alessandro Lotesoriere: “C’è stata la giusta mentalità. I ragazzi hanno letteralmente dato tutto: li abbiamo visti gettarsi a terra per lottare su ogni pallone, anche contro avver-sari fisicamente e tecnicamente superiori. Ed al di là dei risultati, si è intravista una crescita costante. Ora, però, dobbiamo aprire una ri-flessione sul movimento pugliese”. Nel tabellone rosa si è invece ri-velata piuttosto acerba la selezio-ne femminile del 2001, battuta da Friuli Venezia Giulia, Veneto, Mar-che, Liguria ed Umbria: “Sono evi-denti i problemi di tenuta mentale, dato che nei momenti di difficoltà c’è stata scarsa reazione - rimar-ca il referente tecnico territoriale

di Azzurrina Vincenzo Bifulco - Le ragazze che hanno giocato a Ri-mini andranno valutate nuovamen-te, tenuto conto in ogni caso che si trattava per tutte della prima esperienza fuori regione”. Guarda già avanti l’assistente allenatore Francesco Lorusso: “Non era cer-to il risultato finale la cosa più im-portante, per un gruppo al debutto come squadra. La partecipazione ad un torneo così importante non potrà che rappresentare un punto di partenza per tornare ad allenar-ci più motivati che mai”. Test im-pegnativo non solo per i giocatori, il Memorial Fabbri, ma anche per i 35 giovanissimi arbitri chiamati alla direzione dei quasi 80 incontri complessivi: ottimo il comporta-mento dei quattro fischietti puglie-si Francesco Anselmi, Angelo Iaia, Deborah Fiorentino (quest’ultima designata per la finale terzo e quarto posto femminile) e Martina Manzari, gli unici due arbitri don-na presenti alla manifestazione.

Ufficio Stampa Fip Puglia

Possiamo lottare fino alla fineMemorial Fabbri, i risultati delle under pugliesi Editoriale di Marino Petrelli

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Gli avversari in campo

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Scrivono le nuove leve del club

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