cucina egiziana

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Cucina egiziana

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Page 1: Cucina egiziana

Cucina egiziana

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Nella cucina degli egiziani c'erano due alimenti base molto semplici: il pane e la birra, che erano anche la paga con cui i faraoni ricompensavano gli operai che lavoravano alle loro dimore eterne.Il pane era vario sia nelle forme che per gli ingredienti: orzo, farro, frumento. Questo alimento veniva inserito anche tra le offerte funebri dei vari corredi tombali di Faraoni e nobili.

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Il pane, cotto in forni d'argilla situati all'esterno delle abitazioni, veniva arricchito con grasso, uova oppure addolcito con miele e frutta varia. Venivano sfornate anche delle pagnotte simili a focacce su cui si poteva spalmare il miele o una specie di marmellata di datteri.

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Ancora oggi il pane egiziano rotondo prodotto dai contadini dell'antico Egitto porta il nome di allora, cioè «Aysh sham» che significa“ Pane del sole”. Il vino chiamato dagli Egizi «Erpi», era consumato con una certa frequenza.La vite veniva coltivata soprattutto nel delta del Nilo e in altre regioni vicine.

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La birra era una bevanda molto comune e si otteneva facendo fermentare nell’acqua pagnotte d’orzo. Il composto ottenuto veniva filtrato e lasciato depositare. La birra aveva anche un valore rituale e faceva parte, insieme al pane e alle carni, delle offerte ai defunti ed alle divinità,.

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Solo i ricchi potevano consumare le carni bovine e ovine, che venivano preparate arrosto. Il popolo si cibava di pollame: anatre, oche e galline. Era conosciuto e utilizzato frequentemente il miele, come principale dolcificante. Era un prodotto sfruttato anche in campo medico, grazie alle sue proprietà emollienti e antibatteriche.

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Il pesce, facilmente reperibile e a buon mercato, faceva parte della dieta quotidiana della maggior parte degli Egizi e costituiva un’ottima alternativa alla carne. Era però poco apprezzato dalle classi elevate, forse per l’odore o perché considerato un cibo povero. Lo si consumava soprattutto dopo essiccazione e salatura. Il pesce secco egiziano era molto rinomato nel mondo antico.

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I fornelli per cucinare, di forma cilindrica, erano fatti di terracotta. Gli egizi consumavano due pasti al giorno, uno all'alba e l’altro verso sera. Mangiavano inginocchiati davanti a un tavolo basso e rotondo, in piatti comuni e con le mani. I banchetti dei nobili erano invece assai sontuosi e preparati con cura.

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Nella valle del Nilo il Faraone emanava ogni anno un ordine di semina valido per tutto l’Egitto. Appena ricevuto quest’ordine, gli agricoltori seminavano i campi con: fave, lenticchie, farro, cipolla, porri, cetrioli, meloni e diversi tipi di insalate. Ciascuno riceveva un programma dettagliato, nel quale era indicata la quantità e la qualità di raccolto che era tenuto a produrre sul terreno affidatogli.

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