analisi delle precipitazioni della stazione di moliterno
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Analisi statistica e probabilistica dei dati della stazione di moliternoTRANSCRIPT
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Universit degli Studi della Basilicata_DiCEM_Ingegneria Edile-Architettura
Progetto di infrastrutture per il territorio_a.a. 2013/2014_docente: Prof. R. Ermini
Studente: Argenzia Cristina Gallotta_matricola: 42681 1
ANALISI DELLE PRECIPITAZIONI STAZIONE PLUVIOMETRICA DI MOLITERNO
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Universit degli Studi della Basilicata_DiCEM_Ingegneria Edile-Architettura
Progetto di infrastrutture per il territorio_a.a. 2013/2014_docente: Prof. R. Ermini
Studente: Argenzia Cristina Gallotta_matricola: 42681 2
Introduzione
L'idrologia la scienza che si occupa delle trasformazioni e dei trasferimenti dell'acqua nei mezzi
naturali, delle acque naturali contenute nei bacini marini, sulla superficie terrestre, al di sopra e al di
sotto di questa, cio nell'atmosfera e nel sottosuolo ovvero la scienza che si occupa di studiare le
innumerevoli combinazioni dei fenomeni che avvengono in natura e che coinvolgono l'acqua.
La precipitazione dell'acqua sul suolo pu avvenire sotto forma di pioggia, neve o grandine senza
contare l'apporto dato dalla rugiada e dalla brina che condensano direttamente sul suolo. Le prime
due forme di precipitazione sono le pi importanti mentre la terza incide solo per una piccola
percentuale. Durante la precipitazione una parte dell'acqua evapora nuovamente prima di
raggiungere il suolo. Gran parte dell'acqua raggiunge per il suolo, una parte pu essere trattenuta
dalla vegetazione, una certa quantit rievapora direttamente, un'altra scorre invece sulla superficie
sotto forma di ruscellamento diffuso o concentrato, di torrente, di fiume, per raggiungere infine il
mare, un'altra porzione penetra nel terreno dove in parte viene trattenuta e successivamente
restituita all'atmosfera, attraverso l'evaporazione o la traspirazione della vegetazione. Parte
dell'acqua di precipitazione penetra infine in profondit ad alimentare la falda acquifera sotterranea
suscettibile di riemergere o di arrivare direttamente al mare.
Ad una fase preliminare di osservazione dei dati segue la loro interpretazione ed elaborazione
quantitativa, nell'ambito delle approssimazioni accettabili, per la descrizione dei fenomeni
idrologici. L'idrologia diviene allora una scienza interpretativa in cui fondamentali sono le
osservazioni e la raccolta di tutti gli elementi che compaiono nel ciclo idrologico.
Le precipitazioni sono una fase del ciclo dell'acqua nell'atmosfera terrestre. Le precipitazioni sono
misurate in millimetri tramite un pluviometro situato al suolo.
Sulla base delle precipitazioni registrate in un determinato luogo in un determinato tempo
(mese/anno) si determina il regime pluviometrico del luogo, ovvero la distribuzione della
precipitazione media annua. I luoghi con un eguale livello di precipitazioni nel medesimo periodo
sono raggruppati attraverso le isoiete su una carta geografica.
La serie temporale delle precipitazioni molto oscillante e casuale. Le variabili inter-correlate con
cui pu essere definita una pioggia sono:
1. laltezza di pioggia, h (mm), lo spessore dello strato dacqua che rimane al suolo se non avviene
scorrimento, infiltrazione, evaporazione;
2. la durata, d (h), il tempo che intercorre tra linizio e la fine di un singolo evento;
3. lintensit di pioggia, i (mm/h), laltezza caduta nellunit di tempo.
Le osservazioni pluviometriche sono contenuti sugli Annali Idrologici.
Le analisi statistiche dei fenomeni idrologici si basano essenzialmente sulluso delle distribuzioni di
probabilit.
Le distribuzioni di probabilit di variabili continue pi comunemente usate nellanalisi delle
variabili idrologiche sono divise in tre gruppi, quelle del tipo Normale, le distribuzioni relative ai
processi di conteggio di occorrenze casuali, e le distribuzioni dei valori estremi.
Le curve di probabilit pluviometrica esprimono la relazione fra le altezze di precipitazione h e la
loro durata t, per un assegnato valore del periodo di ritorno T.
La legge utilizzata del tipo:
= dove h = altezza di precipitazione; t = durata della precipitazione; a ed n sono coefficienti che
dipendono dal periodo di ritorno.
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Per la determinazione delle sopraindicate curve ci si basa sullanalisi delle curve di frequenza,
costruite per le serie storiche dei massimi annuali delle piogge di durata 1, 3, 6, 12, 24 ore,
adattando a ciascuna di esse, attraverso la stima dei parametri, un predefinito modello probabilistico
(distribuzioni di Gumbel).
Analisi del regime pluviometrico
Con riferimento alla stazione pluviometrica di MOLITERNO, sono stati rilevati dagli Annuali
Idrologici i valori massimi annuali delle altezze di pioggia dal 1900 al 2000, relativi alle durate di 1,
3, 6, 12, 24 ore.
Eliminando i valori nulli, si ottengono 34 casi per ogni durata (tab_1).
tab_1. Valori relativi alla stazione pluviometrica di Moliterno
Anno hp (mm) hp (mm) hp (mm) hp (mm) hp (mm)
t=1 ora t=3 ora t=6 ore t=12 ore t=24 ore
1934 23,90 25,20 48,70 61,60 73,40
1935 36,80 39,00 61,60 100,60 103,80
1936 25,00 28,40 35,80 49,60 91,40
1939 16,40 24,60 35,00 54,60 60,40
1941 14,00 26,60 47,00 54,40 65,00
1942 18,00 23,00 35,00 53,00 71,00
1947 25,60 26,00 32,60 60,00 80,00
1948 29,60 35,20 36,40 36,40 57,00
1950 22,00 30,20 45,00 67,00 83,60
1951 36,60 36,80 38,60 56,60 68,00
1952 26,60 44,60 48,00 56,00 57,40
1953 16,40 26,40 38,00 61,80 73,00
1954 21,00 27,00 30,00 37,80 52,40
1955 32,60 35,60 39,40 39,40 40,80
1956 12,00 20,00 34,00 47,00 63,80
1957 26,00 42,00 43,40 45,40 68,80
1958 28,20 52,60 57,00 57,20 68,20
1959 29,00 53,90 59,20 77,00 95,40
1960 25,20 38,00 49,60 61,40 91,00
1961 35,40 35,80 37,60 50,60 75,00
1962 19,40 32,40 34,60 34,80 38,00
1963 19,00 41,60 52,60 63,40 69,00
1964 42,00 44,00 45,40 45,60 56,20
1965 18,60 29,20 36,80 44,80 47,80
1966 27,20 27,60 31,00 46,60 78,40
1967 15,20 23,20 32,80 41,40 53,40
1968 16,80 27,40 37,20 53,60 104,20
1969 20,60 48,20 48,80 48,80 54,00
1970 19,60 32,00 39,60 42,80 42,80
1971 35,00 36,80 50,00 92,80 105,00
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1972 12,20 20,00 26,40 36,20 67,60
1974 13,60 27,20 47,80 70,80 73,40
1977 9,40 19,80 21,20 34,20 49,00
1978 45,40 66,00 69,60 71,80 78,40
Diagrammando i suddetti dati in un piano t (anni) h (precipitazioni) per ogni singola durata (1, 3,
6, 12, 24) si ottiene listogramma riportato in fig_1 dal quale possibile valutare lomogeneit dei
campioni utilizzati.
fig_1. Istogramma relativo alle altezze di piogge in ordine cronologico.
Analisi statistica preliminare del campione
Considerati i cinque campioni, possibile ricavare per ognuno i dati statistici preliminari.
Ordinati i campioni in ordine crescente, sono stati calcolati h min e h max, ovvero i valori minimo e
massimo delle altezze di precipitazione per ogni durata; il valore medio ; lo scarto quadratico
medio per ogni singola durata (campione).
Per un insieme discreto con N valori si utilizza nellanalisi statistica una serie di parametri
caratteristici dellinsieme che vengono chiamati MOMENTI. Il momento calcolato rispetto ad un
valore di riferimento. Alcuni di questi momenti sono di particolare importanza nelle elaborazioni
statistiche, come il momento di primo ordine rispetto allorigine x=0, che rappresenta la media
=1
=1
Il valore medio dunque si calcola sommando tutti i singoli elementi del campione, dividendo poi per
il numero di elementi presenti nel campione N. Il momento di secondo ordine rispetto alla media
chiamato varianza, mentre lo scarto quadratico medio la radice quadrata della varianza.
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= 1
( )2
=1
Anche in questo caso la x sta ad indicare il singolo elemento presente nel campione, il
valore medio ed N il numero di elementi presenti.
I valori sono riportati in tab_2
tab_2. Valori statistici per ogni campione
1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore
h min (mm) 9,40 19,80 21,20 34,20 38,00
h max (mm) 45,40 66,00 69,60 100,60 105,00
(mm) 23,95 33,71 41,93 54,56 69,31
(mm) 8,93 10,72 10,47 15,40 17,95
I valori h min - h max costituiscono i valori estremi dei cinque campioni. Considerato ogni
campione di N=34 possibile calcolare le frequenze assolute/relative e le relative cumulate.
Quindi, definite:
Frequenza assoluta: il numero di volte che un elemento si ripete in un campione;
Frequenza relativa: il rapporto tra la frequenza assoluta di classe e la dimensione del campione; la
frequenza relativa, dunque, indica la percentuale di elementi del campione compresi in quella
classe, ovvero la frequenza con cui si presenta un qualsiasi elemento contenuto in una classe;
Frequenza cumulata di non superamento: il numero di elementi del campione che hanno un
valore minore o uguale ad uno prefissato;
Frequenza cumulata relativa di non superamento: uguale alla frequenza cunulata di non
superamento divisa per la dimensione N del campione.
Detti:
f(h) frequenza assoluta;
F(h) frequenza relativa;
i indice in ordine crescente,
i valori delle frequenze assolute e relative, valutate per ogni campione, sono riportati nelle tab_3
tab_3. Calcolo delle frequenze relativa ed assoluta
per il campione di durata 1 ora:
i
hp (mm) f(h) F(h)
t=1 ora
1 9,40 1 0,03
2 12,00 1 0,06
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3 12,20 1 0,09
4 13,60 1 0,12
5 14,00 1 0,15
6 15,20 1 0,18
7 16,40 2 0,24
16,40
8 16,80 1 0,26
9 18,00 1 0,29
10 18,60 1 0,32
11 19,00 1 0,35
12 19,40 1 0,38
13 19,60 1 0,41
14 20,60 1 0,44
15 21,00 1 0,47
16 22,00 1 0,50
17 23,90 1 0,53
18 25,00 1 0,56
19 25,20 1 0,59
20 25,60 1 0,62
21 26,00 1 0,65
22 26,60 1 0,68
23 27,20 1 0,71
24 28,20 1 0,74
25 29,00 1 0,76
26 29,60 1 0,79
27 32,60 1 0,82
28 35,00 1 0,85
29 35,40 1 0,88
30 36,60 1 0,91
31 36,80 1 0,94
32 42,00 1 0,97
33 45,40 1 1,00
per il campione di durata 3 ore:
i
hp (mm) f(h) F(h)
t=3 ora
1 19,80 1 0,03
2 20,00 2 0,09
20,00 - -
3 23,00 1 0,12
4 23,20 1 0,15
5 24,60 1 0,18
6 25,20 1 0,21
7 26,00 1 0,24
8 26,40 1 0,26
9 26,60 1 0,29
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Studente: Argenzia Cristina Gallotta_matricola: 42681 7
10 27,00 1 0,32
11 27,20 1 0,35
12 27,40 1 0,38
13 27,60 1 0,41
14 28,40 1 0,44
15 29,20 1 0,47
16 30,20 1 0,50
17 32,00 1 0,53
18 32,40 1 0,56
19 35,20 1 0,59
20 35,60 1 0,62
21 35,80 1 0,65
22 36,80 2 0,71
36,80 - -
23 38,00 1 0,74
24 39,00 1 0,76
25 41,60 1 0,79
26 42,00 1 0,82
27 44,00 1 0,85
28 44,60 1 0,88
29 48,20 1 0,91
30 52,60 1 0,94
31 53,90 1 0,97
32 66,00 1 1,00
per il campione di durata 6 ore:
i
hp (mm) f(h) F(h)
t=6 ore
1 21,20 1 0,03
2 26,40 1 0,06
3 30,00 1 0,09
4 31,00 1 0,12
5 32,60 1 0,15
6 32,80 1 0,18
7 34,00 1 0,21
8 34,60 1 0,24
9 35,00 2 0,29
35,00 - -
10 35,80 1 0,32
11 36,40 1 0,35
12 36,80 1 0,38
13 37,20 1 0,41
14 37,60 1 0,44
15 38,00 1 0,47
16 38,60 1 0,50
17 39,40 1 0,53
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Studente: Argenzia Cristina Gallotta_matricola: 42681 8
18 39,60 1 0,56
19 43,40 1 0,59
20 45,00 1 0,62
21 45,40 1 0,65
22 47,00 1 0,68
23 47,80 1 0,71
24 48,00 1 0,74
25 48,70 1 0,76
26 48,80 1 0,79
27 49,60 1 0,82
28 50,00 1 0,85
29 52,60 1 0,88
30 57,00 1 0,91
31 59,20 1 0,94
32 61,60 1 0,97
33 69,60 1 1,00
per il campione di durata 12 ore:
i
hp (mm) f(h) F(h)
t=12 ore
1 34,20 1 0,03
2 34,80 1 0,06
3 36,20 1 0,09
4 36,40 1 0,12
5 37,80 1 0,15
6 39,40 1 0,18
7 41,40 1 0,21
8 42,80 1 0,24
9 44,80 1 0,26
10 45,40 1 0,29
11 45,60 1 0,32
12 46,60 1 0,35
13 47,00 1 0,38
14 48,80 1 0,41
15 49,60 1 0,44
16 50,60 1 0,47
17 53,00 1 0,50
18 53,60 1 0,53
19 54,40 1 0,56
20 54,60 1 0,59
21 56,00 1 0,62
22 56,60 1 0,65
23 57,20 1 0,68
24 60,00 1 0,71
25 61,40 1 0,74
26 61,60 1 0,76
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Progetto di infrastrutture per il territorio_a.a. 2013/2014_docente: Prof. R. Ermini
Studente: Argenzia Cristina Gallotta_matricola: 42681 9
27 61,80 1 0,79
28 63,40 1 0,82
29 67,00 1 0,85
30 70,80 1 0,88
31 71,80 1 0,91
32 77,00 1 0,94
33 92,80 1 0,97
34 100,60 1 1,00
per il campione di durata 24 ore:
i
hp (mm) f(h) F(h)
t=24 ore
1 38,00 1 0,03
2 40,80 1 0,06
3 42,80 1 0,09
4 47,80 1 0,12
5 49,00 1 0,15
6 52,40 1 0,18
7 53,40 1 0,21
8 54,00 1 0,24
9 56,20 1 0,26
10 57,00 1 0,29
11 57,40 1 0,32
12 60,40 1 0,35
13 63,80 1 0,38
14 65,00 1 0,41
15 67,60 1 0,44
16 68,00 1 0,47
17 68,20 1 0,50
18 68,80 1 0,53
19 69,00 1 0,56
20 71,00 1 0,59
21 73,00 1 0,62
22 73,40 2 0,68
73,40 - -
23 75,00 1 0,71
24 78,40 2 0,76
78,40 - -
25 80,00 1 0,79
26 83,60 1 0,82
27 91,00 1 0,85
28 91,40 1 0,88
29 95,40 1 0,91
30 103,80 1 0,94
31 104,20 1 0,97
32 105,00 1 1,00
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La rappresentazione delle frequenze assolute e relative riportata nei grafici di fig_2 e fig_3
fig_2. Frequenza assoluta cumulata. Sulle ordinate le altezze di pioggia; sulle ascisse le frequenze.
fig_3. Frequenza cumulata relativa. Sulle ordinate le altezze di pioggia; sulle ascisse le frequenze.
0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
100,00
120,00
0,03 0,09 0,15 0,21 0,26 0,32 0,38 0,44 0,50 0,56 0,62 0,68 0,74 0,79 0,85 0,91 0,97
Serie1
Serie2
Serie3
Serie4
Serie5
0,00
0,20
0,40
0,60
0,80
1,00
1,20
0,00 20,00 40,00 60,00 80,00 100,00 120,00
F(h
)
h (mm)
1 ora
3 ore
6 ore
12 ore
24 ore
-
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Studio dei casi critici
Avendo a disposizione un tempo sufficientemente lungo di osservazioni pluviografiche (per tempo
sufficientemente lungo si intende almeno 20-30 anni e nel caso di studio abbiamo circa 40 anni)
passiamo allo studio dei casi critici.
Per ognuna delle 5 durate (1, 3, 6, 12 e 24) ordiniamo gli N valori in ordine descescente e li
rappresentiamo in un diagramma cartesiano avente in ascissa la durata t(ore) ed in ordinata le
altezze di pioggia h(mm).
Si definisce curva dei primi casi critici la curva che interpola le altezze maggiori (rappresenta gli
eventi di pioggia raggiunti o superati una sola volta nel periodo di osservazione). Tali eventi hanno
una frequenza empirica di raggiungimento o superamento pari ad 1/N. Allo stesso modo possibile
definire le curve dei secondi, terzi ed n-esimi casi critici come le curve che interpolano le seconde
altezze maggiori, le terze, le n-esime.
Praticamente ciascun campione stato ordinato in ordine decrescente. In tal modo il primo caso
critico sar rappresentato dai valori ricadenti nella prima riga, il secondo sar rappresentato dai
valori ricadenti nella seconda riga e cos avanti per gli altri casi critici. Sono stati presi in esame
cinque casi critici, i cui valori sono riportati in tab_3.
tab_3. Casi critici presi in esame
casi critici
hp (mm)
hp (mm)
hp (mm)
hp (mm)
hp (mm)
t=1 ora t=3 ora t=6 ore t=12 ore t=24 ore
1 3 6 12 24
1 45,40 66,00 69,60 100,60 105,00
2 42,00 53,90 61,60 92,80 104,20
3 36,80 52,60 59,20 77,00 103,80
4 36,60 48,20 57,00 71,80 95,40
5 35,40 44,60 52,60 70,80 91,40
I dati rappresentati in tab_3 sono graficizzati nel diagramma t, h (ovvero durata-altezza di
precipitazione) in fig_4.
fig_4. Casi critici relativi alle altezze ed alle durate
0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
100,00
120,00
0 5 10 15 20 25 30
hp
(m
m)
Durata (ore)
I caso critico
II caso critico
III caso critico
IV caso critico
V caso critico
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Progetto di infrastrutture per il territorio_a.a. 2013/2014_docente: Prof. R. Ermini
Studente: Argenzia Cristina Gallotta_matricola: 42681 12
Procedendo in modo analogo possibile ricavare anche i valori dei casi critici relativi alle intensit
di precipitazione valutate come il rapporto espresso in mm/ore, tra laltezza di precipitazione e la
durata corrispondente. Tali valori sono riportati in tab_4.
Lintensit di pioggia gioca un ruolo fondamentale nella determinazione dellimportanza di un
evento pluviometrico. Ad esempio 100mm di pioggia in un mese sono del tutto normali, la stessa
quantit in unora pu causare eventi catastrofici.
tab_4. Valori dei casi critici relativi allintensit di pioggia
N i=h/t i=h/t i=h/t i=h/t i=h/t
1 ora 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore
1 45,40 22,00 11,60 8,38 4,38
2 42,00 17,97 10,27 7,73 4,34
3 36,80 17,53 9,87 6,42 4,33
4 36,60 16,07 9,50 5,98 3,98
5 35,40 14,87 8,77 5,90 3,81
I dati rappresentati in tab_4 sono graficizzati nel diagramma t, h (ovvero durata-altezza di
precipitazione) in fig_5.
fig_5. Casi critici relativi allintensit di pioggia
I casi critici fino ad ora considerati ci restituiscono informazioni puntuali.
Al fine di ottenere uninformazione completa per ogni valore di ascissa ed ordinata vengono
ricavate le curve di pioggia che vanno ad interpolare le distribuzioni di punti fino ad ora
considerate.
0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
30,00
35,00
40,00
45,00
50,00
0 5 10 15 20 25 30
i (m
m/o
re)
Durata (ore)
I caso critico
II caso critico
III caso critico
IV caso critico
V caso critico
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Per ottenere le curve di pioggia utilizziamo una funzione del tipo:
h=at in cui:
- h laltezza di pioggia, espressa in mm;
- t la durata espressa in ore;
- a e n sono parametri ricavati tramite la regressione lineare
Quindi si valutano i due parametri a e n che meglio approssimano i dati osservati. Il calcolo dei parametri viene effettuato imponendo che sia minima la sommatoria degli scarti tra valori osservati
e valori ricavati attraverso la funzione h=at (Principio dei minimi quadrati). Per una pi semplice applicazione del principio dei minimi quadrati anzich considerare la funzione
h=at che risulta essere non lineare, si preferisce utilizzare la linearizzazione della stessa ottenuta
effettuando il logaritmo naturale, ovvero:
log(h)=log(a)+n log(t) servendoci del foglio elettronico excel, si parte dai dati originari, vengono poi trasformati in
logaritmi, viene applicata la regressione lineare per ottenere n e log(a). Con lesponenziale log(a)
viene trasformato in a.
Si ottengono cos i dati riportati in tab_5.
tab_5. Valori di n ed a
N casi critici hp (mm) hp (mm) hp (mm) hp (mm) hp (mm)
n log(a) a 1 ore 3 ore 6 ore 12 ore 24 ore
1 45,40 66,00 69,60 100,60 105,00 0,27 1,67 46,35
2 42,00 53,90 61,60 92,80 104,20 0,30 1,60 40,01
3 36,80 52,60 59,20 77,00 103,80 0,32 1,56 36,13
4 36,60 48,20 57,00 71,80 95,40 0,30 1,55 35,28
5 35,40 44,60 52,60 70,80 91,40 0,30 1,52 33,35
35,00 44,00 50,00 67,00 91,00 0,30 1,51 32,69
32,60 42,00 49,60 63,40 83,60 0,29 1,49 31,16
29,60 41,60 48,80 61,80 80,00 0,31 1,47 29,27
29,00 39,00 48,70 61,60 78,40 0,31 1,45 28,29
28,20 38,00 48,00 61,40 78,40 0,32 1,44 27,42
27,20 36,80 47,80 60,00 75,00 0,32 1,43 26,68
26,60 36,80 47,00 57,20 73,40 0,32 1,42 26,34
26,00 35,80 45,40 56,60 73,40 0,33 1,41 25,52
25,60 35,60 45,00 56,00 73,00 0,33 1,40 25,19
25,20 35,20 43,40 54,60 71,00 0,32 1,39 24,82
25,00 32,40 39,60 54,40 69,00 0,33 1,37 23,69
23,90 32,00 39,40 53,60 68,80 0,34 1,36 22,87
22,00 30,20 38,60 53,00 68,20 0,36 1,32 21,12
21,00 29,20 38,00 50,60 68,00 0,37 1,30 20,17
20,60 28,40 37,60 49,60 67,60 0,38 1,29 19,70
19,60 27,60 37,20 48,80 65,00 0,38 1,28 18,97
19,40 27,40 36,80 47,00 63,80 0,38 1,28 18,84
19,00 27,20 36,40 46,60 60,40 0,37 1,27 18,71
18,60 27,00 35,80 45,60 57,40 0,36 1,27 18,54
18,00 26,60 35,00 45,40 57,00 0,37 1,25 17,99
16,80 26,40 35,00 44,80 56,20 0,38 1,23 17,17
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16,40 26,00 34,60 42,80 54,00 0,37 1,23 16,92
16,40 25,20 34,00 41,40 53,40 0,37 1,22 16,72
15,20 24,60 32,80 39,40 52,40 0,38 1,20 15,71
14,00 23,20 32,60 37,80 49,00 0,39 1,17 14,74
13,60 23,00 31,00 36,40 47,80 0,39 1,16 14,36
12,20 20,00 30,00 36,20 42,80 0,40 1,11 12,88
12,00 20,00 26,40 34,80 40,80 0,39 1,10 12,59
9,40 19,80 21,20 34,20 38,00 0,44 1,02 10,37
In fig_6 sono riportate le curve di pioggia dei primi 5 casi critici a cui sono stati sovrapposti i punti
dei casi critici.
fig_6. Curve di pioggia dei casi critici e casi critici
Le curve di pioggia dei casi critici relative allintero campione hanno, dunque, landamento
riportato in fig_7.
0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
100,00
120,00
0 5 10 15 20 25 30
hp
(m
m)
Durata (ore)
I caso critico
II caso critico
III caso critico
IV caso critico
V caso critico
Serie6
Serie7
Serie8
Serie9
Serie10
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fig_7. Andamento delle curve pluviometriche
0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
100,00
120,00
0 5 10 15 20 25 30
Alt
ezz
a h
p (
mm
)
Durata t (ore)
Serie1
Serie2
Serie3
Serie4
Serie5
Serie6
Serie7
Serie8
Serie9
Serie10
Serie11
Serie12
Serie13
Serie14
Serie15
Serie16
Serie17
Serie18
Serie19
Serie20
Serie21
Serie22
Serie23
Serie24
Serie25
Serie26
Serie27
Serie28
Serie29
Serie30
Serie31
Serie32
Serie33
Serie34
-
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Analisi probabilistica: distribuzione di probabilit di Gumbel
Nella teoria delle probabilit, la distribuzione di Gumbel una distribuzione di probabilit continua
a due parametri. Viene usata per descrivere i valori estremi di una serie statistica continua. In
idrologia la distribuzione di Gumbel appartiene a quelle distribuzioni di probabilit, come quella
lognormale per il modello TCEV, ma quella di Gumbel storicamente la pi usata. Lespressione
della distribuzione la seguente:
() = ()
dove e sono due parametri da stimare applicando il metodo dei momenti. Il metodo dei minimi
quadrati una tecnica di ottimizzazione che permette di trovare una funzione, detta curva di
regressione, che si avvicina il pi possibile ad un insieme di dati. In particolare la funzione trovata
deve essere quella che minimizza la somma dei quadrati delle distanze tra i dati osservati e quelli
della curva che rappresenta la funzione stessa.
Con:
=1,283/
= -0,45
dove il valor medio e lo scarto quadratico medio calcolati precedentemente e riportati in tab_1
I valori di e sono riportati in tab_6.
tab_6. Valori di e
0,14 0,12 0,12 0,08 0,07
19,93 28,89 37,22 47,63 61,24
Ricavati e per ogni campione si procede alla determinazione della probabilit P(h). La funzione
P(h) del massimo valore = (con = ( ) ) raggiunto dalla variabile originaria h in un campione di dimensione N, misura la probabilit che h risulti inferiore o al pi uguale a un
assegnato valore.
I valori sono riportati in tab_7.
tab_7. Tabella probabilit di Gumbel per ogni campione
P(h) P(h) P(h) P(h) P(h)
1 3 6 12 24
0,011 0,051 0,001 0,047 0,005
0,044 0,055 0,023 0,054 0,013
0,048 0,055 0,089 0,075 0,024
0,084 0,132 0,117 0,078 0,073
0,096 0,138 0,172 0,103 0,091
0,139 0,188 0,179 0,137 0,152
0,190 0,211 0,227 0,186 0,174
0,190 0,243 0,252 0,224 0,187
0,208 0,260 0,269 0,282 0,238
0,267 0,268 0,269 0,300 0,258
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0,298 0,285 0,304 0,306 0,268
0,319 0,294 0,331 0,336 0,346
0,340 0,302 0,349 0,348 0,435
0,350 0,311 0,367 0,404 0,466
0,403 0,346 0,385 0,428 0,530
0,424 0,381 0,403 0,458 0,540
0,476 0,425 0,430 0,528 0,544
0,568 0,502 0,465 0,544 0,558
0,617 0,518 0,474 0,566 0,563
0,625 0,625 0,626 0,571 0,608
0,642 0,639 0,680 0,608 0,650
0,658 0,646 0,693 0,623 0,658
0,681 0,678 0,739 0,637 0,658
0,703 0,678 0,761 0,700 0,688
0,737 0,714 0,766 0,728 0,746
0,762 0,742 0,783 0,732 0,746
0,779 0,804 0,785 0,736 0,770
0,850 0,812 0,803 0,764 0,817
0,891 0,849 0,811 0,819 0,888
0,897 0,858 0,859 0,865 0,891
0,913 0,906 0,915 0,875 0,917
0,915 0,943 0,935 0,917 0,953
0,959 0,951 0,951 0,977 0,955
0,975 0,988 0,981 0,988 0,957
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Carta probabilistica di Gumbel Le carte probabilistiche sono delle carte speciali che vengono utilizzate per valutare lattitudine di
una distribuzione scelta a interpretare i dati delle osservazioni disponibili (campione) prima di aver
calcolato i parametri caratteristici della legge probabilistica stessa.
Lattitudine di un dato tipo di legge (normale, lognormale etc.) a interpretare le osservazioni
disponibili si pu valutare, prima ancora di aver determinato i valori da assegnare ai parametri che
la caratterizzano, disegnando la spezzata della frequenza cumulata relativa (determinata
precedentemente) su carte speciali (carte probabilistiche) nelle quali tutte le curve di probabilit di
un certo tipo risultano rappresentate da rette.
Le carte probabilistiche sono specifiche per ogni tipo di funzione di probabilit e vengono costruite
in modo tale che le curve di probabilit della funzione corrispondente vi vengono rappresentate da
rette.
Possono essere utilizzate per verificare lammissibilit della funzione di probabilit prescelta per
descrivere il campione, ancor prima di stimare i parametri: se il tipo di funzione di distribuzione
prescelto adatto ad interpretare le osservazioni, i punti devono addensarsi intorno ad una retta.
Per utilizzare la carta probabilistica occorre determinare la variabile ridotta, in modo da accertarsi
che i valori, riportati in fase probabilistica, si addensino intorno a quella retta definita
precedentemente. La variabile ha la seguente funzione: x=-log(-logF(h))
Di seguito sono riportati i grafici inerenti a tutti e 5 i campioni presi singolarmente fig_8-12.
fig_8. Grafico distribuzione di Gumbel relativo al campione 1 ora
y = 0,1373x - 2,6587 R = 0,9839
-2,00
-1,00
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00
Var
iab
ile r
ido
tta
Altezza h(mm)
Serie1
Lineare (Serie1)
-
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fig_9. Grafico distribuzione di Gumbel relativo al campione 3 ore
fig_10. Grafico distribuzione di Gumbel relativo al campione 6 ore
y = 0,1223x - 3,4564 R = 0,986
-2,00
-1,00
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00 60,00 70,00
Var
iab
ile r
ido
tta
Altezza h(mm)
Serie1
Lineare (Serie1)
y = 0,1191x - 4,3526 R = 0,9685
-3,00
-2,00
-1,00
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00 60,00 70,00 80,00
Var
iab
ile r
ido
tta
Altezza h(mm)
Serie1
Lineare (Serie1)
-
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fig_11. Grafico distribuzione di Gumbel relativo al campione 12 ore
fig_12. Grafico distribuzione di Gumbel relativo al campione 24 ore
y = 0,0853x - 3,9963 R = 0,9867
-2,00
-1,00
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
5,00
0,00 20,00 40,00 60,00 80,00 100,00 120,00
Var
iab
ile r
ido
tta
Altezza h(mm)
Serie1
Lineare (Serie1)
y = 0,0663x - 3,9741 R = 0,9774
-2,00
-1,00
0,00
1,00
2,00
3,00
4,00
0,00 20,00 40,00 60,00 80,00 100,00 120,00
Var
iab
ile r
ido
tta
Altezza h(mm)
Serie1
Lineare (Serie1)
-
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Tempo di ritorno
Un elemento da prendere in considerazione per lanalisi della distribuzione di precipitazione il
tempo di ritorno, cio il numero medio di osservazioni, affinch un valore di intensit assegnata
venga uguagliato o superato almeno una volta.
Da questo assunto possibile notare come sia stretta la relazione tra il tempo di ritorno, le frequenze
e le probabilit, cos utilizzo la relazione:
T(h)=1-1/P(h) Avendo eseguito la determinazione della probabilit per ogni singolo campione anche il tempo di
ritorno viene calcolato mostrando per le varie durate le altezza h e il tempo di ritorno Tr.
tab_9. Tempi di ritorno
Tr(h) Tr(h) Tr(h) Tr(h) Tr(h)
t=1 ora t=3 ora t=6 ore t=12 ore t=24 ore
1,01 1,05 1,00 1,05 1,01
1,05 1,06 1,02 1,06 1,01
1,05 1,06 1,10 1,08 1,02
1,09 1,15 1,13 1,08 1,08
1,11 1,16 1,21 1,12 1,10
1,16 1,23 1,22 1,16 1,18
1,23 1,27 1,29 1,23 1,21
1,23 1,32 1,34 1,29 1,23
1,26 1,35 1,37 1,39 1,31
1,36 1,37 1,37 1,43 1,35
1,42 1,40 1,44 1,44 1,37
1,47 1,42 1,49 1,51 1,53
1,51 1,43 1,54 1,53 1,77
1,54 1,45 1,58 1,68 1,87
1,68 1,53 1,63 1,75 2,13
1,74 1,62 1,67 1,84 2,17
1,91 1,74 1,75 2,12 2,20
2,31 2,01 1,87 2,19 2,26
2,61 2,08 1,90 2,30 2,29
2,67 2,67 2,67 2,33 2,55
2,79 2,77 3,13 2,55 2,85
2,93 2,82 3,25 2,65 2,92
3,14 3,11 3,84 2,76 2,92
3,37 3,11 4,18 3,33 3,21
3,80 3,50 4,27 3,68 3,93
4,20 3,88 4,60 3,73 3,93
4,53 5,09 4,65 3,78 4,34
6,68 5,32 5,07 4,24 5,46
9,21 6,61 5,30 5,54 8,90
9,73 7,07 7,09 7,40 9,15
11,46 10,59 11,79 8,00 12,00
11,78 17,58 15,27 12,06 21,46
24,29 20,45 20,32 43,62 22,07
39,26 85,39 53,31 83,09 23,34
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Analisi probabilistica: curve di probabilit pluviometrica
Fissato il tempo di ritorno T (10, 20, 30, 40, 50, 100, 200, 500 anni), per ogni durata possibile
ricavare il valore h(T). Dal momento che il tempo di ritorno linverso della funzione probabilit
di superamento P(h), si ha che:
P(h) = 1 (1 / T) Si ottiene una P(h) per ogni T e si valuta, per ognuna delle serie di durate, il corrispondente valore
dell'altezza h(T) di pioggia con tempo di ritorno pari a quello prefissato:
h = (lg ( lg P(h))) / I valori delle altezze relative ai tempi di ritorno prefissati sono riportati in tab_10.
tab_10. Altezze di precipitazione relative ai tempi di ritorno
T' P(h)
h(T)
(mm)
h(T)
(mm)
h(T)
(mm)
h(T)
(mm)
h(T)
(mm)
1 3 6 12 24
10 0,9 39,56 52,46 60,25 81,53 100,76
20 0,95 44,57 58,48 66,12 90,16 110,83
30 0,97 47,45 61,94 69,50 95,13 116,62
40 0,975 49,48 64,37 71,88 98,64 120,71
50 0,98 51,06 66,26 73,73 101,34 123,86
100 0,99 55,92 72,09 79,43 109,72 133,63
200 0,995 60,76 77,91 85,10 118,07 143,36
500 0,998 67,15 85,57 92,59 129,08 156,20
In maniera analoga a quanto fatto precedentemente con il calcolo dei valori di a ed n per i casi critici, anche in questo caso applichiamo la regressione lineare al fine di rendere lineare lequazione
della curva, cos da graficizzare la curva di probabilit pluviometrica.
La curva ottenuta considera anche il tempo di ritorno, quindi quantitativamente potremmo dire che
non si riferisce esclusivamente a determinati casi critici, ma la curva di probabilit pluviometrica,
cio curva di pioggia per unassegnata probabilit.
La scelta della distribuzione di probabilit che meglio si adatta alla popolazione delle altezze di
precipitazione di determinata durata, di cui noto un certo campione, consente di stimare laltezza
di precipitazione avente una data frequenza o probabilit di verificarsi. Ci significa che per ogni
durata possibile valutare unaltezza di precipitazione di prefissata probabilit.
Per fare ci utilizziamo una funzione del tipo:
h=at in cui:
- h laltezza di pioggia, espressa in mm;
- t la durata espressa in ore;
- a e n sono parametri che dipendono dal tempo di ritorno T che rappresenta il legame tra altezza di
precipitazione e relativa durata.
Quindi si valutano i due parametri a e n che meglio approssimano i dati osservati . il calcolo dei parametri viene effettuato imponendo che sia minima la sommatoria degli scarti tra valori osservati
e valori ricavati attraverso la funzione h=at (Principio dei minimi quadrati). Per una pi semplice applicazione del principio dei minimi quadrati anzich considerare la funzione
h=at che risulta essere non lineare, si preferisce utilizzare la linearizzazione della stessa ottenuta
effettuando il logaritmo naturale, ovvero:
log(h)=log(a)+n log(t)
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servendoci del foglio elettronico excel, si parte dai dati originari, vengono poi trasformati in
logaritmi, viene applicata la regressione lineare per ottenere n e log(a). Con lesponenziale log(a)
viene trasformato in a.
Nella tab_11 sono stati riportati i valori ricavati.
In fig_13 sono rappresentate le curve di probabilit pluviometrica.
tab_11. Valori di n, log(a), a
T'
log log log log log
n log(a) a t=1 ora t=3 ora t=6 ore t=12 ore t=24 ore
10 1,60 1,72 1,78 1,91 2,00 0,30 1,58 38,24
20 1,65 1,77 1,82 1,96 2,04 0,29 1,63 42,94
30 1,68 1,79 1,84 1,98 2,07 0,28 1,66 45,65
40 1,69 1,81 1,86 1,99 2,08 0,28 1,68 47,56
50 1,71 1,82 1,87 2,01 2,09 0,28 1,69 49,04
100 1,75 1,86 1,90 2,04 2,13 0,28 1,73 53,60
200 1,78 1,89 1,93 2,07 2,16 0,27 1,76 58,15
500 1,83 1,93 1,97 2,11 2,19 0,27 1,81 64,15
Fig_13. Curve di probabilit pluviometrica
Possiamo dire che la relazione fra le altezze di precipitazione h e la loro durata t, per un assegnato
valore del periodo di ritorno T viene spesso indicata anche come curva di possibilit climatica o,
ancora, linea segnalatrice di probabilit pluviometrica (LSPP). In pratica non ci si limita mai ad una
curva sola, ma si considera un fascio di curve, ciascuna delle quali corrisponde ad un valore diverso
del periodo di ritorno.
0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
100,00
120,00
140,00
160,00
0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00
ht
(mm
)
Durata (ore)
10 anni
20 anni
30 anni
40 anni
50 anni
100 anni
200 anni
500 anni
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Confronto tra i valori di frequenza F(h) con le rispettive probabilit
P(h) e i corrispondenti tempi di ritorno T(h)
Definiti:
La probabilit di superamento P(h) come la funzione che misura la probabilit che h risulti inferiore o al pi uguale a un assegnato valore;
Il tempo di ritorno T(h) come il tempo medio intercorrente tra il verificarsi di due eventi successivi di uguale o superiore entit ad un valore di assegnata intensit ovvero come
linverso della probabilit di superamento P(h).
La frequenza relativa F(h) come il rapporto tra la frequenza assoluta (numero di volte che un valore si ripete in un campione) e la dimensione del campione; la frequenza relativa,
dunque, indica la percentuale di elementi del campione compresi in quella classe, ovvero la
frequenza con cui si presenta un qualsiasi elemento contenuto in una classe.
La frequenza un valore statistico che guarda ad un numero limitato di osservazioni mentre la
probabilit immagina di conoscere tutte le osservazioni possibili. Di fatto, allaumentare della
dimensione del campione, la frequenza tende alla probabilit.
Si pu passare al confronto dei valori tabellati nelle tabelle riportate di seguito (tab_12-16)
Prima di tutto si noti come al crescere delle altezze di precipitazione (ordinate in ordine crescente)
crescano anche i valori di T(h) F(h) P(h). Il tempo di ritorno inferiore per valori pi bassi e cresce
al crescere dei valori delle altezze. L dove si hanno due valori uguali di h , sono uguali anche gli
altri valori.
La maggior parte delle h compresa in T(h) da 1 a 3.
Per eventi di intensit elevata (si ricordi la definizione di intensit come il rapporto tra laltezza di
precipitazione e la durata), come ad esempio il valore F(h)=1 nella tabella 1 ora, ovvero il valore
che chiude lintervallo, il tempo di ritorno elevato (39,26), cos come la probabilit di trovare un
valore inferiore elevata (0,97).
Al contrario se prendiamo un valore che ha unaintensit bassa (ad esempio F(h)=0,03 per tutti e 5 i
campioni) il tempo di ritorno molto basso (1,01-1,05) e la probabilit di avere in futuro un valore
di intensit inferiore molto bassa (0,01-0,05).
tab_12. Confronto tra T(h), F(h), P(h) per il campione 1 ora
N hp
(mm) T(h) F(h) P(h)
t=1 ora
1 9,40 1,01 0,03 0,01
2 12,00 1,05 0,06 0,04
3 12,20 1,05 0,09 0,05
4 13,60 1,09 0,12 0,08
5 14,00 1,11 0,15 0,10
6 15,20 1,16 0,18 0,14
7 16,40 1,23 0,24 0,19
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8 16,40 1,23 0,24 0,19
9 16,80 1,26 0,26 0,21
10 18,00 1,36 0,29 0,27
11 18,60 1,42 0,32 0,30
12 19,00 1,47 0,35 0,32
13 19,40 1,51 0,38 0,34
14 19,60 1,54 0,41 0,35
15 20,60 1,68 0,44 0,40
16 21,00 1,74 0,47 0,42
17 22,00 1,91 0,50 0,48
18 23,90 2,31 0,53 0,57
19 25,00 2,61 0,56 0,62
20 25,20 2,67 0,59 0,63
21 25,60 2,79 0,62 0,64
22 26,00 2,93 0,65 0,66
23 26,60 3,14 0,68 0,68
24 27,20 3,37 0,71 0,70
25 28,20 3,80 0,74 0,74
26 29,00 4,20 0,76 0,76
27 29,60 4,53 0,79 0,78
28 32,60 6,68 0,82 0,85
29 35,00 9,21 0,85 0,89
30 35,40 9,73 0,88 0,90
31 36,60 11,46 0,91 0,91
32 36,80 11,78 0,94 0,92
33 42,00 24,29 0,97 0,96
34 45,40 39,26 1,00 0,97
tab_13. Confronto tra T(h), F(h), P(h) per il campione 3 ore
N hp
(mm) T(h) F(h) P(h)
t=3 ora
1 19,80 1,05 0,03 0,05
2 20,00 1,06 0,09 0,06
3 20,00 1,06 0,09 0,06
4 23,00 1,15 0,12 0,13
5 23,20 1,16 0,15 0,14
6 24,60 1,23 0,18 0,19
7 25,20 1,27 0,21 0,21
8 26,00 1,32 0,24 0,24
9 26,40 1,35 0,26 0,26
10 26,60 1,37 0,29 0,27
11 27,00 1,40 0,32 0,29
12 27,20 1,42 0,35 0,29
13 27,40 1,43 0,38 0,30
14 27,60 1,45 0,41 0,31
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Studente: Argenzia Cristina Gallotta_matricola: 42681 26
15 28,40 1,53 0,44 0,35
16 29,20 1,62 0,47 0,38
17 30,20 1,74 0,50 0,43
18 32,00 2,01 0,53 0,50
19 32,40 2,08 0,56 0,52
20 35,20 2,67 0,59 0,62
21 35,60 2,77 0,62 0,64
22 35,80 2,82 0,65 0,65
23 36,80 3,11 0,71 0,68
24 36,80 3,11 0,71 0,68
25 38,00 3,50 0,74 0,71
26 39,00 3,88 0,76 0,74
27 41,60 5,09 0,79 0,80
28 42,00 5,32 0,82 0,81
29 44,00 6,61 0,85 0,85
30 44,60 7,07 0,88 0,86
31 48,20 10,59 0,91 0,91
32 52,60 17,58 0,94 0,94
33 53,90 20,45 0,97 0,95
34 66,00 85,39 1,00 0,99
tab_14. Confronto tra T(h), F(h), P(h) per il campione 6 ore
N hp
(mm) T(h) F(h) P(h)
t=6 ore
1 21,20 1,00 0,03 0,00
2 26,40 1,02 0,06 0,02
3 30,00 1,10 0,09 0,09
4 31,00 1,13 0,12 0,12
5 32,60 1,21 0,15 0,17
6 32,80 1,22 0,18 0,18
7 34,00 1,29 0,21 0,23
8 34,60 1,34 0,24 0,25
9 35,00 1,37 0,29 0,27
10 35,00 1,37 0,29 0,27
11 35,80 1,44 0,32 0,30
12 36,40 1,49 0,35 0,33
13 36,80 1,54 0,38 0,35
14 37,20 1,58 0,41 0,37
15 37,60 1,63 0,44 0,38
16 38,00 1,67 0,47 0,40
17 38,60 1,75 0,50 0,43
18 39,40 1,87 0,53 0,46
19 39,60 1,90 0,56 0,47
20 43,40 2,67 0,59 0,63
21 45,00 3,13 0,62 0,68
-
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Studente: Argenzia Cristina Gallotta_matricola: 42681 27
22 45,40 3,25 0,65 0,69
23 47,00 3,84 0,68 0,74
24 47,80 4,18 0,71 0,76
25 48,00 4,27 0,74 0,77
26 48,70 4,60 0,76 0,78
27 48,80 4,65 0,79 0,78
28 49,60 5,07 0,82 0,80
29 50,00 5,30 0,85 0,81
30 52,60 7,09 0,88 0,86
31 57,00 11,79 0,91 0,92
32 59,20 15,27 0,94 0,93
33 61,60 20,32 0,97 0,95
34 69,60 53,31 1,00 0,98
tab_15. Confronto tra T(h), F(h), P(h) per il campione 12 ore
N hp
(mm) T(h) F(h) P(h)
t=12 ore
1 34,20 1,05 0,03 0,05
2 34,80 1,06 0,06 0,05
3 36,20 1,08 0,09 0,07
4 36,40 1,08 0,12 0,08
5 37,80 1,12 0,15 0,10
6 39,40 1,16 0,18 0,14
7 41,40 1,23 0,21 0,19
8 42,80 1,29 0,24 0,22
9 44,80 1,39 0,26 0,28
10 45,40 1,43 0,29 0,30
11 45,60 1,44 0,32 0,31
12 46,60 1,51 0,35 0,34
13 47,00 1,53 0,38 0,35
14 48,80 1,68 0,41 0,40
15 49,60 1,75 0,44 0,43
16 50,60 1,84 0,47 0,46
17 53,00 2,12 0,50 0,53
18 53,60 2,19 0,53 0,54
19 54,40 2,30 0,56 0,57
20 54,60 2,33 0,59 0,57
21 56,00 2,55 0,62 0,61
22 56,60 2,65 0,65 0,62
23 57,20 2,76 0,68 0,64
24 60,00 3,33 0,71 0,70
25 61,40 3,68 0,74 0,73
26 61,60 3,73 0,76 0,73
27 61,80 3,78 0,79 0,74
28 63,40 4,24 0,82 0,76
29 67,00 5,54 0,85 0,82
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Progetto di infrastrutture per il territorio_a.a. 2013/2014_docente: Prof. R. Ermini
Studente: Argenzia Cristina Gallotta_matricola: 42681 28
30 70,80 7,40 0,88 0,86
31 71,80 8,00 0,91 0,88
32 77,00 12,06 0,94 0,92
33 92,80 43,62 0,97 0,98
34 100,60 83,09 1,00 0,99
tab_16. Confronto tra T(h), F(h), P(h) per il campione 24 ore
N hp
(mm) T(h) F(h) P(h)
t=24 ore
1 38,00 1,01 0,03 0,01
2 40,80 1,01 0,06 0,01
3 42,80 1,02 0,09 0,02
4 47,80 1,08 0,12 0,07
5 49,00 1,10 0,15 0,09
6 52,40 1,18 0,18 0,15
7 53,40 1,21 0,21 0,17
8 54,00 1,23 0,24 0,19
9 56,20 1,31 0,26 0,24
10 57,00 1,35 0,29 0,26
11 57,40 1,37 0,32 0,27
12 60,40 1,53 0,35 0,35
13 63,80 1,77 0,38 0,43
14 65,00 1,87 0,41 0,47
15 67,60 2,13 0,44 0,53
16 68,00 2,17 0,47 0,54
17 68,20 2,20 0,50 0,54
18 68,80 2,26 0,53 0,56
19 69,00 2,29 0,56 0,56
20 71,00 2,55 0,59 0,61
21 73,00 2,85 0,62 0,65
22 73,40 2,92 0,68 0,66
23 73,40 2,92 0,68 0,66
24 75,00 3,21 0,71 0,69
25 78,40 3,93 0,76 0,75
26 78,40 3,93 0,76 0,75
27 80,00 4,34 0,79 0,77
28 83,60 5,46 0,82 0,82
29 91,00 8,90 0,85 0,89
30 91,40 9,15 0,88 0,89
31 95,40 12,00 0,91 0,92
32 103,80 21,46 0,94 0,95
33 104,20 22,07 0,97 0,95
34 105,00 23,34 1,00 0,96
-
Universit degli Studi della Basilicata_DiCEM_Ingegneria Edile-Architettura
Progetto di infrastrutture per il territorio_a.a. 2013/2014_docente: Prof. R. Ermini
Studente: Argenzia Cristina Gallotta_matricola: 42681 29
Confronto tra curve di pioggia / curve dei casi critici / curve di
probabilit pluviometrica Questi tipi di curve partono dagli stessi dati e giungono a risultati differenti.
Le prime due si ripropongono di interpolare dati osservati, le curve di probabilit pluviometrica,
invece, vanno ad interpolare dati stimati.
Le curve di pioggia ci informano su ci che avvenuto in un determinato anno, le curve dei casi
critici hanno connotazione statistica e ci informano su ci che avvenuto ad una certa frequenza, le
ultime hanno connotazione probabilistica e ci informano su ci che probabilmente avvenuto nel
tempo, ovvero si ripropongono di darci uninformazione pi oggettiva e temporalmente al di fuori
della nostra osservazione.
Le curve di pioggia vanno ad interpolare i dati misurati dagli Annuali Idrologici (ricordiamo che
questi dati rappresentano i massimi annuali rilevati per le durate di 1-3-6-12-24 ore).
Se prendiamo una sola curva di pioggia questa ci d informazioni relative ad una sola osservazione,
ci dice ci che avvenuto in un dato momento. Queste curve, seppur rilevate nella stessa stazione
possono riportare dati diversi tra loro, si noti ad esempio le due curve in fig_14 e fig_15,
nonostante siano state rilevate nella stessa stazione ed a pochi anni di distanza, la prima, in fig_14,
ha un valore h(t=24) doppio del corrispondente valore in fig_15.
fig_14. Curva di pioggia relativa allanno 1968, stazione di Moliterno
fig_15. Curva di pioggia relativa allanno 1970, stazione di Moliterno
0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
100,00
120,00
0 5 10 15 20 25 30
hp
(m
m)
t (ore)
Andamento precipitazioni
Curva di Pioggia
0,00
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
60,00
0 5 10 15 20 25 30
hp
(m
m)
t (ore)
Andamento precipitazioni
Curva di Pioggia
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Progetto di infrastrutture per il territorio_a.a. 2013/2014_docente: Prof. R. Ermini
Studente: Argenzia Cristina Gallotta_matricola: 42681 30
Se prendiamo linterno fascio di curve di pioggia, riportato in fig_16, notiamo come una delle curve
sia quasi sempre al di sopra delle altre, questa infatti la curva che ha valori di altezza di pioggia
pi alti quasi per ogni durata. Le prime tre curve dallalto si staccano dal fascio, ed hanno valori di
h tra i pi alti. Le altre curve si intersecano tra di loro, infatti hanno valori molto vicini delle altezze
di pioggia, in alcuni casi i valori si ripetono come possiamo vedere in tab_17.
La curva che resta quasi per ogni valore al di sopra di tutte quella dellanno 1971.
Tab_17. Stralcio tab_1, valori delle altezze di precipizazione per anni.
Anno hp (mm) hp (mm) hp (mm) hp (mm) hp (mm)
t=1 ora t=3 ora t=6 ore t=12 ore t=24 ore
1968 16,80 27,40 37,20 53,60 104,20
1969 20,60 48,20 48,80 48,80 54,00
1970 19,60 32,00 39,60 42,80 42,80
1971 35,00 36,80 50,00 92,80 105,00
1972 12,20 20,00 26,40 36,20 67,60
1974 13,60 27,20 47,80 70,80 73,40
1977 9,40 19,80 21,20 34,20 49,00
1978 45,40 66,00 69,60 71,80 78,40
fig_16. Curve di pioggia dal 1934 al 1978, stazione di Moliterno
0
20
40
60
80
100
120
0 5 10 15 20 25 30
h(m
m)
durata (ore)
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Nel caso dei casi critici, abbiamo ordinato i valori di ogni campione in ordine descescente. Questo
ci consente di considerare gli eventi che sono avvenuti ad una certa frequenza di non superamento.
Le curve di pioggia dei casi critici vanno ad interpolare questi dati, che sono sempre frutto di
osservazione, ma ordinati per frequenza.
In fig_17 sono state riportate le curve dei casi critici. A differenza delle precedenti non si
intersecano, anche in questo casi ci sono alcune curve che staccano il gruppo ed altre che sono
molto vicine tra loro. Possiamo notare dalla tab_18 come i primi 8 casi critici siano cmpresi in un
intervallo circa uguale a quello della maggior parte degli altri casi critici.
tab_18. Valori di alcuni casi critici
casi critici
hp (mm)
hp (mm)
hp (mm)
hp (mm)
hp (mm)
t=1 ora t=3 ora t=6 ore t=12 ore t=24 ore
1 3 6 12 24
1 45,40 66,00 69,60 100,60 105,00
8 29,60 41,60 48,80 61,80 80,00
9 29,00 39,00 48,70 61,60 78,40
29 15,20 24,60 32,80 39,40 52,40
30 14,00 23,20 32,60 37,80 49,00
31 13,60 23,00 31,00 36,40 47,80
34 9,40 19,80 21,20 34,20 38,00
fig_17. Curve dei primi cinque casi critici.
0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
100,00
120,00
0 5 10 15 20 25 30
alte
zza
hp
(m
m)
durata t (ore)
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Le curve osservate fino ad ora descrivono i campioni per ci che sono, e sono scollegate dal fattore
tempo. I valori stimati utilizzati nelle curve di probabilit pluviometrica sono dipendenti dal tempo
di ritorno, ci danno quindi indormazioni su ci che probabilmente avvenuto, sta avvenendo o
avverr con una certa ricorrenza temporale.
Queste curve ci sono utili nella progettazione, poich si utilizzano valori di altezze di pioggia
diversi in base a cosa si sta progettando e, di conseguenza, al tempo di ritorno (fig_18)
fig_18. Tempi di ritorno per la progettazione di opere idrauliche.
Le curve di probabilit pluviometrica sono riportate in fig_19. Affermare che le altezze massime
hanno lo stesso periodo di ritorno equivale a dire che hanno la stessa frequenza di accadimento,
ovvero che mediante tali valori vengono raggiunti o superati a distanza di uguali intervalli di tempo.
Inoltre, a parit di durata, si nota che pi un evento estremo pi raro.
fig_19. Curve di probabilit pluviometrica
0,00
20,00
40,00
60,00
80,00
100,00
120,00
140,00
160,00
0,00 5,00 10,00 15,00 20,00 25,00 30,00
ht
(mm
)
durata (ore)
10 anni
20 anni
30 anni
40 anni
50 anni
100 anni
200 anni
500 anni
-
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In conclusione, con le curve di pioggia osserviamo ci che accade anno per anno.
Con le curve ei casi critici osserviamo statisticamente cosa accaduto negli anni di osservazione.
Con le curve di probabilit viene aggiunta uninformazione riguardo alla probabilit di avere eventi
di una certa entit con un certo tempo di ritorno. Sono diverse dalle precedenti a causa della loro
connotazione probabilistica e per il fatto che non si riferiscono solo ad un campione ma a tutte le
osservazioni possibili.