i nostri cani - novembre 2013-

64
Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 comma 1 LO/MI - N. 10 novembre 2013 novembre 2013 “organo ufficiale ENCI” RHODESIAN PICCOLO LEVRIERO MALTESE RACING EUROPEO CONVEGNO SEGUGI

Upload: enci-ente-nazionale-cinofilia-italiana

Post on 14-Mar-2016

283 views

Category:

Documents


11 download

DESCRIPTION

I Nostri Cani - novembre 2013

TRANSCRIPT

Page 1: I Nostri Cani - novembre 2013-

Post

e Ita

liane

S.p.

a. - S

pediz

ione i

n abb

onam

ento

post

ale - D

.L. 3

53/2

003

(conv

. in L.

27/

02/2

004

n° 4

6) A

rt. 1

com

ma 1

LO/M

I - N.

10

nove

mbr

e 201

3

novembre 2013

“organo ufficiale ENCI”

RHODESIANPICCOLO LEVRIEROMALTESERACING EUROPEOCONVEGNO SEGUGI

Page 2: I Nostri Cani - novembre 2013-

SOMMARIO

Page 3: I Nostri Cani - novembre 2013-

SOMMARIO

Campioni in www.enci.itI campioni sono sul sito ENCI in questo modo si avrà un'informazione

più diffusa.

PER I GRUPPI CINOFILI

Si informano i Gruppi Cinofili ENCI che all’interno de “I Nostri Cani” sono disponibili gratuitamente pagine dedicate ai resoconti delle Esposizioni Internazionali e Nazionali.Per avere informazioni riguardanti gli aspetti tecnici e le modalità d’invio, contattare la redazione:

[email protected] - tel. 0270020358

Calendario esposizioni e prove in www.enci.it

Le classifiche del TOP DOG sono visibili

sul sito dell’ENCI

Se il Rhodesian ti vuole bene... 5Sara Venturelli

Il Piccolo Levriero Italiano 10un enigma tutto da scoprireSergio AnconettiGaetano Caldarone

Il bacio del Maltese 14Barbara Vezzani

Il Cao de Agua nel suo meeting 20Antonia Zappaterra

“Fifa”, la freccia tricolore 22Mario Rocchi

Dogo. Lo standard e la testa 24Massimo Inzoli

Martina e il suo Rottweiler 26Anna Pasqualetto e Raffaele Bruno

Azzurri bravi e sfortunati 28Daniele Pozzi

Cinofilia fa rima con amare 36Rodolfo Grassi

I Maltesi signori del castello 38Roberto Stevanella

40 Il Greyhound Re di RomaAnna Gioia Taucci

42 Insieme nel successoLuigi Corna

45 Tebe la migliore di razzaLidio Riva

46 Il Segugio e la scienzaVincenzo Ferrara

48 I CACIT del MaccaferriRoberto Aguzzoni

50 Centottantaquattro... e lodeGiorgio Bellotti

52 “Saladini” sul GrappaGian Carlo Trivellato

53 Vella conquista la ThuileGiancarlo Passini

CHI E DOVE

54 I successi

62 Gli allevatori

Page 4: I Nostri Cani - novembre 2013-

NOTIZIE ENCI

Articolo 31 del Regolamento generale delle manifestazioni canine

Possono concorrere tutti gli allevatori italiani titolari di affisso.

L’allevatore può conteggiare le qualifiche conseguite in manifesta-zioni riconosciute dall’ENCI ed organizzate in Italia, e le qualifiche italiane ottenute all’estero. Le stesse, ottenute contemporanea-mente dal soggetto (es. Ecc. Cac, Cacib o Ecc. Cac, Cacit), non sono cumulabili.L’allevatore non può concorrere con soggetti di razze diverse.

I risultati, comprensivi delle fotocopie dei libretti delle qualifiche e della pagina riepilogativa dei dati del soggetto (frontespizio), dovranno essere inviati all’E.N.C.I. entro e non oltre il 31 dicembre p.v. Non saranno presi in considerazione i risultati di soggetti privi della documentazione probatoria.

Il Trofeo sarà consegnato ogni anno in occasione dell’Assemblea Generale dei Soci.

L’allevatore sospeso dalla Commissione di disciplina non potrà concorrere sino al termine della sanzione.

Esposizione(Internazionali, Nazionali, Raduni)1) Cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri);2) Cani di tipo pinscher e schnauzer, molossoidi e bovari svizzeri;3) Terrier;4) Bassotti;5) Cani di tipo spitz e di tipo primitivo;6) Segugi e cani per pista di sangue;7) Cani da ferma;8) Cani da riporto, da cerca e da acqua;9) Cani da compagnia;10) Levrieri.

Vengono premiati i primi due allevatori che con un minimo di cin-que soggetti col proprio affisso, anche se di altrui proprietà, hanno conseguito il maggior punteggio in base alla seguente tabella:Ecc. Cac, Cacib punti 6

Ecc. Cac punti 41° Ecc. in raduno (libera o lavoro per razze sottoposte a prove) punti 4Ecc. Ris. Cac, Ris. Cacib punti 3Ecc. 1° campioni punti 2Ecc. punti 1

Ogni allevatore può conteggiare per ogni soggetto soltanto il miglior risultato rilasciato da ogni giudice.A parità di punteggio il Trofeo viene assegnato all’allevamento che lo ha conseguito con il minor numero di cani.

Prove (Cac in palio)1) Cani da pastore: a. militari - b. civili;2) Cani di tipo pinscher e schnauzer;3) Terrier;4) Bassotti;5) Segugi e cani per pista di sangue;6) Cani da ferma continentali italiani;7) Cani da ferma continentali esteri;8) Cani da ferma britannici;9) Cani da riporto e spaniels;10) Levrieri.

Vengono premiati i primi due allevatori che con un minimo di tre soggetti col proprio affisso, anche se di altrui proprietà, hanno conseguito il maggior punteggio in base alla seguente tabella:Ecc. Cac, Cacit punti 6Ecc. Cac punti 4Ecc. Ris. Cac, Ris Cacit punti 3;Ecc. punti 2Mb e Cqn punti 1

Per i cani da pastore e di tipo pinscher e schnauzer, l’allevatore può conteggiare le qualifiche ottenute in Ipo 1,2,3 e nei brevetti 1,2,3.A parità di punteggio il Trofeo viene assegnato all’allevamento che lo ha conseguito con il minor numero di cani.

TROFEO ANNUALE DI ALLEVAMENTO ESPOSIZIONE E PROVE

Il Consiglio Direttivo nel corso della riunione del 26 luglio 2011, per ricordare l’illustre figura di Oscar Monaco ha deliberato l’istituzione di un Trofeo annuale in memoria, con il seguente regolamento: è prevista l’assegnazione del Trofeo, al setter o al pointer che nelle prove a grande cerca con CACIT italiani nel perio-do 1 gennaio/31 dicembre di ogni anno, abbia conse-guito il miglior punteggio in base alla seguente tabella:Eccellente, CAC - CACIT 12 PuntiEccellente, Riserva CAC, Riserva CACIT 11 PuntiEccellente 1° 10 PuntiEccellente 2° 9 PuntiEccellente 3° 8 PuntiEccellente dopo il 3° 7 PuntiMolto Buono, senza classifica 4 PuntiBuono 2 PuntiLa premiazione avverrà nel corso dell’assemblea dei soci ENCI, con l’assegnazione di una scultura.I risultati comprensivi delle fotocopie dei libretti delle qualifiche e della pagina riepilogativa dei dati del soggetto (frontespizio) dovranno essere inviati all’ENCI entro e non oltre il 31 dicembre p.v.

TROFEO OSCAR MONACO

Articolo 32 del Regolamento generale delle manifestazioni canine

Il Consiglio Direttivo ha istituito un Trofeo annuale denominato “La Regina del Bosco” destinato al miglior cane di razza da ferma inglese e continentale con migliori risultati ottenuti nelle prove con Cac su beccac-ce.Vengono ritenute valide un minimo di due prove a calendario: a parità di risultato valgono qualifica e classifica superiore, l’ulteriore parità porta alla proclamazione ex-equo.Il premio consiste in una corona con beccaccia in argento.

Al proprietario vincitore del Trofeo “La Regina del Bosco” per due anni anche non consecutivi con il medesimo cane verrà attribuito il Challange “Un Re per la Regina del Bosco” il cui premio consiste in una corona con beccaccia d’oro.

I risultati, comprensivi delle fotocopie dei libretti delle qualifiche, dovran-no essere inviati all’ENCI entro e non oltre il 31 dicembre p.v. Non saran-no presi in considerazione i risultati di soggetti privi della documentazio-ne probatoria.I Premi verranno consegnati ogni anno in occasione dell’assemblea generale dei soci

TROFEO ANNUALE “LA REGINA DEL BOSCO” CHALLANGE “UN RE PER LA REGINA DEL BOSCO”

4

Page 5: I Nostri Cani - novembre 2013-

Selezionato come segugio da leoni, vive in abitazione perché…

La storia del Rhodesian Ridgeback o “Lion Dog” ha origini lontane ed affonda le sue radici nel XVI e XVII secolo, intrecciandosi con quella di un antico cane africano, il “cane crestato” della tribù dei Khoikhoi (o Ottentotti). Dalle descrizioni trovate questo cane sembra fosse di tipo spitz, si-mile ad uno sciacallo,con una caratteri-stica cresta di pelo sul dorso. I Boeri, du-rante la colonizzazione del territorio suda-fricano, restarono colpiti da questa singo-lare creatura per la sua fedeltà, resistenza ed abilità nella caccia, tanto da decidere di incrociarlo con i cani che essi avevano condotto al proprio seguito come Pointer, Greyhound e Bulldog. Nacquero così i “cani boeri” o Steekbaar: cani da caccia crestati, molto apprezzati dai cacciatori di grossa selvaggina.Nel 1879 il missionario Charles Helm portò due di questi soggetti ad “Hope Fountain” la propria missione nel Matabeland (allora Rhodesia, oggi Zimbabwe), che era fre-quentata da alcuni famosi “cacciatori bianchi” tra i quali anche Cornelius Van Rooyen. Egli incrociò i cani della sua muta con i cani crestati di Charles Helm, immet-tendo così sangue di altre razze di matrice europea (Alani, Collies, Mastiff, Deerhound e Terrier Irlandesi) e ottenendo soggetti all’apparenza molto simili ai moderni rho-desiani.

IL PRIMO STANDARDFu redatto ufficialmente nel 1922, da

Francis Richard Barnes, standard molto simile a quello dei dalmata (a cui Barnes, per sua stessa ammissione si ispirò). Barnes decise inoltre di fondare il Club di Razza, che potesse mantenere effettiva-mente lo standard, Club che nacque a Bulawayo nel 1922. Il South African Kennel Union riconobbe ufficialmente nel 1926 il Rhodesian Ridgeback come razza apparte-nente allo Zimbabwe Kennel Club (e ciò è importante ancora oggi perché ne certifica l’origine).Ci sarebbe moltissimo da scrivere sulla razza, sullo standard e sulla sua evolu-zione da allora, ma dovendo necessaria-mente fare una qui una scelta selettiva, tengo molto a soffermarmi sull’aspetto ca-ratteriale del Rhodesian Ridgeback (RR) per sottolineare come sia veramente es-senziale che la scelta di un tale compagno sia sempre frutto di una riflessione ben ponderata da parte di persone con le giuste qualità. La realtà del giorno d’oggi è infatti molto diversa da quella originaria ed è un dato di fatto che la maggior parte dei nostri cani vive città, magari in un appartamento e a stretto contatto con persone ed altri ani-mali. È importantissimo dunque avere un cane equilibrato e solido, ben socializzato e capace di affrontare tutte le disparate si-tuazioni che la vita urbana quotidiana-mente propone. E questo dipende innan-zitutto da noi e dalla misura in cui sapremo soddisfarne e svilupparne armonicamente le esigenze psico-fisiche.

CARATTERE E SOCIALIZZAZIONECome sottolinea lo standard, il RR è un cane riservato, ma senza traccia di paura né tantomeno di aggressività. È un cane tendenzialmente dominante (specie con i “con specifici” dello stesso sesso). Dunque socializzazione ed educazione sono dav-vero fondamentali e non devono essere mai trascurate: se manca infatti a questo cane una guida calma e sicura e la giusta dose di esperienza e di vita sociale, la troppa riservatezza potrebbe facilmente trasformarsi in aggressività, per timore o insicurezza o all’opposto per eccesso di si-curezza. Per questo il compagno ideale del RR è una persona calma e sicura di sé, estroversa, paziente e socievole, dal carat-tere deciso, mai violento o collerico. Si tratta di un cane che mai e poi mai deve essere stimolato alla guardia o alla difesa, poiché egli già difende il padrone e la fa-miglia naturalmente, né tantomeno isti-gato al predatorio, già presente e forte nella sua indole.La socializzazione iniziale (cioè dal mo-mento della nascita a quello in cui i cuc-cioli lasciano la madre per entrare far parte delle nuove famiglie) è un momento es-senziale e fondamentale, ma, mi preme sottolinearlo, da sola non basta, anzi deve essere assolutamente proseguita con co-stanza anche successivamente, specie fino a che i cuccioloni non arriveranno alle so-glie della maturità; ma anche successiva-

Se il Rhodesian ti vuole bene...

Convivere felicemente con un cane eccezionale

5

Page 6: I Nostri Cani - novembre 2013-

mente per tutto il corso della vita del cane. Nella mia personale e modesta esperienza di allevamento, ho estrema attenzione alla fase di socializzazione dei cuccioli: tutti i miei RR nascono all’interno di casa e, da quando la madre lo permette, vivono com-pletamente integrati nel branco, provando già tutte le situazioni di una casa normale con indicazione da subito di ciò che “è permesso” e di ciò che non lo è, con i van-taggi e gli svantaggi che ne conseguono: ad esempio i miei cuccioli saranno allegri, socievoli e confidenti con le persone, per quanto possibile sporcheranno sui gior-nali o addirittura fuori ma di contro… con-sidereranno abbastanza naturale salire sul vostro divano, poiché salgono sul mio! Nel periodo che trascorrono presso di me- cioè le 12 settimane iniziali - i cuccioli im-parano gradualmente a rapportarsi con gli altri cani, con le persone, con i bambini. Imparano a conoscere, per quanto più possibile, tutto ciò che dovrà far parte della loro vita quotidiana futura.

L’EDUCAZIONEQuesta è la prima importantissima parte del loro cammino, che spetta all’allevatore compiere, ma la socializzazione e l’educa-zione successiva sono altrettanto cruciali e spettano ai nuovi proprietari: i cuccioli devono poter fare gradualmente tutte le esperienze possibili tra i 5 mesi e i 12 mesi, senza traumi e con continuità. Avranno certamente dei momenti di maggior insi-curezza durante la loro crescita e noi in quei momenti dovremo essere il loro punto di riferimento, solido ed equilibrato. ll cane diventa come consciamente o in-consciamente è il padrone: non dobbiamo

perciò trasferire le nostre paure o insicu-rezze su di loro, perché l’effetto sarebbe deleterio.Un contesto urbano può andare benissimo

per crescere un Ridgeback: si tratta di un cane che, a differenza di come si potrebbe superficialmente credere, non ha bisogno di spazi immensi o di enormi giardini, ma piuttosto ha necessità assoluta di un con-testo affettivo forte e solido, di una persona che lo guidi e con cui condividere tutto: dalle passeggiate ai giochi e soprattutto tanta vita sociale e familiare; fin da cuc-ciolo non deve mai essere trascurato o isolato, ma anzi deve essere spronato for-temente alla socializzazione e deve avere esperienze costanti con altri cani, bambini e situazioni varie. La vita in un apparta-mento sicuramente è molto più impegna-tiva per la famiglia (che deve assicurargli adeguato movimento, uscite ed educa-zione quotidiani) ma è molto più positiva per il cane rispetto alla vita in una casa, magari anche con un giardino, da dove però non venga mai fatto uscire. Non è un cane adatto a fare la guardia o a vivere iso-lato in giardino, diventerebbe un cane dif-ficile e poco gestibile nonché triste.Inoltre a differenza di come si potrebbe credere, dato dal suo storico appellativo di “Lion Dog”, non è un cane adatto alla caccia nella nostra vegetazione né tanto-meno adatto a vivere in un serraglio o che possa lavorare con serenità in grosse mute,

6

Page 7: I Nostri Cani - novembre 2013-

accontentandosi del rapporto con gli altri cani. Certamente è un cane che ha molto fiuto e che può essere utilizzato in tal senso nei modi più svariati, ma com’era in origine, cioè quale fidato compagno dell’uomo, che egli accompagna come ombra costante e di cui condivide la vita quotidiana sotto ogni aspetto.Data la sua duttile intelligenza e il suo at-taccamento fortissimo al padrone è un cane non solo sportivo ma anche adatto a molti scopi lavorativi, dalla pet teraphy, alla ricerca e salvataggio delle persone (qualcuno addirittura ha conseguito il bre-vetto di soccorso in acqua!), ma ciò sempre a patto che qualsiasi lavoro sia compiuto con il suo amato compagno umano: il RR infatti non è “un cane da lavoro” in sé, ma lavora solo per amore nostro e in forza del solido esclusivo rapporto che instaura con noi.

LA SALUTEQuanto alla salute è tendenzialmente un cane sano: personalmente propendo per una buona e bilanciata alimentazione na-turale (carne, riso, polenta, verdure, lardo etc) che potrà consigliare al meglio il Veterinario di fiducia, o per i più pigri, crocchette, ma di ottima qualità. Durante la fase di accrescimento raccomando

sempre di vigilare sulla qualità e quantità di cibo e sulla qualità e quantità di movi-mento, trattandosi di un cane di grossa ta-glia con accrescimento veloce. Comunque consiglio già in età giovanile (4/5 mesi) i test preventivi HD, ED non essendoci ad oggi l’obbligatorietà della ricerca displasie nei riproduttori ordinari. Raccomando inoltre a tutti, indipendentemente dall’in-tenzione o meno di utilizzare il cane a scopo riproduttivo, di effettuare dopo i di-ciotto mesi i test ufficiali per il controllo delle displasie delle anche e dei gomiti presso le Centrali di Lettura riconosciuti ENCI, questo, non solo per valutare la sa-lute del proprio cane ma anche per fornire dati certi sullo stato di salute della razza e contribuire al monitoraggio della stessa.I “punti deboli” del RR potrebbero essere rappresentati da dermatiti stagionali o problemi di otiti; è inoltre una razza sog-getta, come altre di grossa taglia e con to-race profondo, alla pericolosa sindrome della torsione gastrica, che è bene cono-scere per poter prevenire, nei limiti del possibile. Anche in questo caso il veteri-nario di fiducia è il soggetto più adatto a dare tutte le informazioni del caso. È im-portante sapere anche che la razza è porta-trice di una malformazione congenita di carattere ereditario, la “fistola dermoide”. Si tratta di una malformazione che può

essere individuata precocemente solo at-traverso il controllo della cucciolata da parte di un esperto. Di vari gradi di gravità, nella maggior parte dei casi può essere ri-solta chirurgicamente (i cuccioli portatori devono essere tempestivamente operati). I soggetti affetti da DS devono essere indivi-duati e rigorosamente esclusi dalla ripro-duzione, stante il carattere ereditario.

LA TIPICA CRESTA

Mi sento di spendere un’ultima parola a proposito della cresta: pur non trattandosi di una caratteristica funzionale, essa è l’emblema della razza e come tale va pre-servata. In ogni cucciolata è possibile che nascano soggetti con delle creste “scor-rette”, che già li individua come non adatti alla riproduzione, fermo restando che si tratta di difetti meramente estetici che non ne inficiano né la sostanza né il carattere del cucciolo, ma soltanto la possibilità di utilizzarlo come riproduttore. Quindi il fu-turo proprietario deve sapere che i soggetti con creste scorrette rispetto allo standard (ad es. più o meno di due corone) o addi-rittura senza cresta (“ridgeless”), saranno sempre penalizzati in esposizione e de-vono essere esclusi dalla riproduzione.

Sara Venturelli

i nostri CaniAnno 59 num. 10novembre 2013

Page 8: I Nostri Cani - novembre 2013-

Sara Venturelli, bresciana, esile, bionda e con gli occhi scintillanti ti mette allegria solo a guardarla.Ha l’aria da ragazzina ma possiede una profonda cultura sulla razza e una larga esperienza sui ring di tutto il mondo. Una passione che mette al primo posto l’adat-tamento di un cane particolare alla nostra società moderna e la prima domanda non poteva che essere sulla famosa “cresta”: “cosa dice la gente quando vede quella scriminatura sulla schiena?”.In tanti anni ho davvero sentito di tutto, specie quando la razza era meno cono-sciuta si apriva un ventaglio di interpreta-zioni stravaganti (ad es. mi si chiedeva se era una cicatrice o se lo pettinavo io così…) Ma la maggior parte delle persone che non conosceva la razza tendeva per lo più a fraintendere il senso di quel “contropelo” e leggeva la cresta come sintomo di tensione del cane (“Ha il pelo su! E’ arrabbiato?!”).

Com’è nata l’idea di allevarli?

Ormai più di vent’anni fa (!) ero alla ricerca di un cane per la famiglia, un cane com-

pleto, che racchiudesse in sé tutte le caratte-ristiche che sognavo nel mio compagno a quattro zampe: affidabilità, dolcezza, forza, intelligenza, protezione e sportività. Il RR, dopo una lunga e accurata ricerca, è stata la più completa risposta ai miei desi-deri!

Tra i tanti successi ottenuti ha un ricordo particolare?

Sinceramente non ricordo in particolare un successo più di un altro, perché ogni cane ha la sua storia e le sue vittorie emozio-nanti, ma soprattutto tanti intensi mo-menti di vita familiare e quotidiana. C’è il cane che ha “il ring nel sangue” e quello che invece mi porta alla disperazione perché al di fuori del ring si comporta come un cane da show e poi quando è dentro, diventa è “un cane da sofà”… Posso solo dire che devo ringraziare tutti i miei cani e anche tutte le persone che mi hanno aiutato e mi aiutano a portare avanti il mio allevamento, sia nelle esposizioni di bellezza che nello sport e nei lavori socialmente utili, credendo in me ma soprattutto amando i loro com-

LE NOSTRE INTERVISTE

Sara Venturelli

... è per sempre

pagni pelosi e creando con loro un bellis-simo team. Amo seguire tutti i miei cani e restare vicino alle persone che li prendono, con molte delle quali sono nati profondi rapporti di amicizia.

Qual’è la sua giornata tipo in allevamento?

Allevare per me è una profonda passione e un modo di vivere. I miei cani sono la mia famiglia, quindi tutto ruota intono a loro e alle loro esigenze. Li seguo in prima per-sona, mi divido tra loro e il lavoro, alzan-domi sempre molto presto per accudirli e soddisfarne le esigenze li vigilo costante-mente e dedico loro ogni attimo libero. Il mio divertimento è far vita insieme ai miei cani, sia essa a casa o con gli amici o in giro per esposizioni.

Potrebbe cambiare razza... o il Rhodesian è per sempre?

Amo e rispetto tutti i cani, ma sono assolu-tamente certa che il RR sia la mia razza. Quindi assolutamente si: Rhodesian per sempre!

Vincitrice di numerosi Trofei Allevamento ENCI. Solare e determinata rappresenta la nuova generazione di allevatori che portano nel mondo l’arte della selezione italiana

8

Page 9: I Nostri Cani - novembre 2013-

4° TAPPA GENOVA - 17 Novembre 2013

Page 10: I Nostri Cani - novembre 2013-

Fin dall’epoca preistorica possiamo proba-bilmente trovare in Italia traccia dell’ante-nato del Piccolo Levriero nel cane fossile “canis familiaris intermedius levriere”, le cui misure benché superiori a quelle del Piccolo Levriero attuale sono molto infe-riori a quelle dei grandi levrieri. Questi cani preistorici venuti dall’oriente ci dimo-strano che già dall’età del bronzo esiste-vano in Italia levrieri di piccola taglia. A testimonianza di questa tesi ci sono i nu-merosi resti, rinvenuti in epoca storica nel bacino del Mediterraneo, di veltri di pic-cola taglia. Secondo alcuni questa razza di levrieri risalirebbe ad oltre duemila anni a.C. e da allora avrebbe sempre mantenuto la forma attuale. Possiamo oggi, avere la conferma di ciò dopo il ritrovamento, in Egitto, dello scheletro di un Piccolo Levriero di cinque mila anni fa. La forma dell’ossatura di questo scheletro e le sue misure ci dimostrano che già nel 3000 a.C. esistevano dei piccoli veltri. Questa razza fu probabilmente trasportata dall’Egitto in Grecia dove troviamo un levriero di pic-cola taglia: il cane o levriero di Laconia, ampiamente impiegato nella caccia alla volpe. Anche gli Etruschi amavano questi

Il Piccolo Levriero Italianoun enigma tutto da scoprire

cani per la loro propensione alla caccia, ma da ritrovamenti come quello di Cerveteri, nella “Tomba dei Rilievi” ve-diamo un levriero rappresentato tra og-getti di uso domestico, quindi si può pen-sare che facesse parte integrante della vita domestica degli etruschi. Nell’antica Roma, molti autori scrissero sul Piccolo Levriero; vengono descritte scene di caccia, ma anche di dame dell’aristocrazia con in grembo questi piccoli cani.Selezionati attraverso i secoli, particolar-mente in Italia, sono diventati i Piccoli Levrieri Italiani, unica antica razza di le-vrieri di piccola taglia era così comune in Italia che, fin dai tempi antichi, gli inglesi non poterono esimersi dal chiamarlo “Italian Greyhound” i francesi “Levrette o Levron d’Italie” ed i tedeschi “Italienisches Windspiel”. Seguendo questo cane attraverso la sua iconografia vedremo che nei periodi in cui era considerato cane da caccia, era legger-mente più alto mentre nelle epoche in cui era considerato soprattutto cane da com-pagnia esso è alquanto più piccolo.. Questa razza sebbene diffusa ed acclimatata da secoli in tutta l’Europa ha sempre conser-

vato nel suo nome la nazionalità italiana. Fu amato da numerosi Grandi della Storia come: Federico II di Svevia, i Visconti, gli Estensi ed i Medici, Luigi XI°, Carlo VIII° e Carlo IX°, Luigi XIII° ed il Re Sole fino a Federico il Grande di Prussia. Federico II di Svevia cercò l’amore nell’affetto dei suoi piccoli levrieri che mai gli hanno mentito, e mai lo hanno tradito, e sempre, nelle sue vittorie e nelle sue tristezze, sono stati vi-cini al grande Imperatore. Tra i suoi prefe-riti tra la piccola Biche che non lo lasciava mai, la notte non dormiva con gli altri nel canile ma restava nel letto del re. Quando Federico II viaggiava, i suoi cani lo segui-vano dignitosamente seduti in una car-rozza tirata da sei cavalli Biche seguiva il re anche in guerra e come afferma Thibault non lo abbandonava neppure durante la battaglia. Nella battaglia di Soor, la piccola Biche fu fatta prigioniera, e passò in ostaggio al generale Radasi che la mandò in dono a sua moglie. Federico sollecitò la restituzione della sua preferita e lunghi furono i negoziati per la restituzione della piccola prigioniera. Alla fine Biche fu ri-mandata all’imperatore per mezzo del ge-nerale Rothemburg. Federico II era al suo

Le origini di una razza preferita dagli imperatori. Il carattere e il comportamento

10

Page 11: I Nostri Cani - novembre 2013-

tavolo che lavorava con la schiena voltata all’ingresso, appena Biche lo vide, si lanciò sul tavolo e rovesciando fogli e carte mise le sue zampette sulle spalle di Federico e cominciò a dimostrare al re con tutte le moine il suo affetto e la sua tenerezza. La gioia di Federico fu grande, i suoi occhi erano pieni di lacrime per la commozione, e mai fu visto così felice e sorridente. Dopo la morte, Biche ebbe l’onore di un monumento e il re scrisse per lei un distico che fu messo come epitaffio sulla tomba della cagnolina. Negli ultimi anni della sua vita Federico II si ritirò a Sans-souci dove abitò in poche stanze della grande casa, e sempre più si chiuse in solitudine avendo come sola compagnia i suoi cani.

IL DOLCE CARATTERE

Questo pezzo di storia dimostra che il ca-rattere del Piccolo Levriero Italiano è un dolcissimo enigma da scoprire per essere svelato solo nel momento in cui si prende la decisione di vivere con lui. Nei primi at-timi dell’incontro mostra una sorta di diffi-denza e riservatezza, è attratto da chi lo guarda, ma nello stesso tempo non com-pletamente convinto di dare subito confi-denza, poi si lascia andare e rileva tutta la sua meravigliosa grazia e dolcezza, ele-menti dei quali non si può più fare a meno. Avere in casa un Piccolo Levriero italiano è come decidere di non possedere più solo la propria ombra, ma di aggiungerne un’altra sicuramente più preziosa! Parliamo di ombra perché desidera sempre stare con il suo compagno umano e lo segue ovunque! Va abituato all’inizio a piccoli distacchi,

cominciando da mezz’ora e via via cre-scendo per fargli capire che possono esi-stere per lui momenti di solitudine. Solitamente non distrugge la casa, in ogni caso consigliamo sempre di acquistare qualche giochino che lo tenga occupato in vostra assenza. Al vostro ritorno a casa il Piccolo Levriero Italiano si comporterà come se voi foste partiti per il viaggio più lungo del mondo e vi fará mille feste, non mancheranno salti, baci e persino ululati di gioia.Invitare un Piccolo Levriero nel letto una sola volta è la materializzazione automa-tica del vostro permesso perenne a dor-mire sempre con voi. Ogni suo desiderio da voi accordato diventerà un’abitudine!

AFFABILE E BUON TEATRANTE

E’ importante durante l’educazione non lasciarsi incantare dal suo sguardo magne-tico e dai suoi atteggiamenti affabili che sa usare perfettamente come arma per acqui-sire il diritto a fare tutto quello che vuole. Se si trova il giusto equilibrio nel rapporto scoprirete che il Piccolo Levriero Italiano è un cane che si adegua perfettamente al vostro carattere a alle vostre abitudini. Se siete persone attive e vi piacciono le passeggiate sarà felice di accompagnarvi ovunque voi lo portiate, se siete tranquilli e amate la comodità del divano, non si op-porrà a farsi delle lunghe dormite accocco-lato vicino a voi. Naturalmente le passeg-

11

Page 12: I Nostri Cani - novembre 2013-

giate quotidiane non devono mancare, un po’ di moto fa bene sia ai cani che agli umani. L’unica nota negativa è quella che non ha il senso del pericolo e per raggiun-gere il suo amico umano farebbe qualsiasi cosa compresa quella di lanciarsi da qual-siasi punto si trova. Pertanto, quando si decide di far vivere un cucciolo nella no-stra casa è importantissimo abituarlo gra-datamente ai pericoli che essa può presen-tare ad esempio insegnandogli che saltare giù da un tavolo o una da una cucina non è come scendere dalle scale. Non si deve mai dimenticare che si a che fare con un essere che ha le potenzialità di una “Ferrari” dentro il corpo di una “Cinque-cento”. Dopo tanti anni di esperienza ab-biamo notato che chi si lega a un Piccolo Levriero non si ferma mai alla prima espe-rienza e la tentazione di averne un altro è immancabilmente soddisfatta. Nonostante le caratteristiche comuni quali, la dol-cezza, la riservatezza, il desiderio di avere sempre un contatto fisico con il compagno

poi si trasforma in un nostro piacevole rito da condividere con lui.

PARTO NATURALELa cura del mantello è molto semplice; basta una passata con salviettine umidifi-cate, non occorrono soventi bagni con shampoo. Durante l’inverno evitare gli sbalzi termici tra il calore della casa e il freddo esterno facendogli indossare un comodo cappot-tino e quando raggiungerete il giardino per farlo correre non esitate a toglierlo perché a quel punto non sarà più necessario e sarà lui stesso a riscaldarsi sfogandosi cor-rendo. I denti invece vanno puliti tutti i giorni con spazzolini di durezza media e con un apposito dentifricio per cani per evitare che si formi del tartaro e una pre-matura perdita degli stessi. Le unghie vanno tagliate regolarmente per far si che non si allunghino troppo impedendo un corretto movimento del piede.I parti di norma non presentano problemi particolari, sono di solito veloci e rarissimi sono i parti cesari. Le femmine sono generalmente mamme molto attente, premurose e amorevoli. In media nascono dai quattro ai cinque cuc-cioli, anche se eccezionalmente abbiamo avuto casi di cucciolate con sei/sette cuc-cioli. Seguirne la crescita è un’esperienza mera-vigliosa e nonostante siano passati tanti anni dalla nostra prima cucciolata, l’emo-zione di vedere queste splendide creature nascere, crescere è sempre viva in noi e non smette mai di animare la nostra con-vinzione di aver fatto un incontro vera-mente speciale quando ci siamo innamo-rati di questa razza meravigliosa, che ha saputo conquistarci con il suo portamento elegante, il suo sguardo dolce e intenso, il carattere schivo, ma al tempo stesso ca-pace di grandi slanci di amore e affetto.

Sergio AnconettiGaetano Caldarone

umano, ogni PLI ha la propria personalità, il proprio carattere ben definito, desideri diversi, a volte piccole manie che sa sempre comunicare con il suo incantevole modo, oseremmo dire quasi regale, che

12

Page 13: I Nostri Cani - novembre 2013-

Una razza italiana tra le più antiche. Il Piccolo Levriero Italiano ha conquistato la ribalta del mondo cinofilo ed i titolari dell’allevamento “Dei Raggi di Luna” sito nel cuore della Brianza a Sirtori ci raccon-tano una scelta appassionante per una razza elegante e solo apparentemente fra-gile a partire dal carattere “Come defini-reste l’indole di questo cane?”

È una creatura sensibilissima non adatta a tutti ma, chi ha la fortuna di incrociare la sua vita con un PLI, grazie anche a questa caratteristica, non potrà mai più separar-sene. Un PLI è un essere tanto piccolo e all’apparenza fragile per chi non lo conosce profondamente, ma per chi lo ha vissuto è grandissimo nel suo carattere e robusto nel suo essere presente sempre e comunque.

Allevare una razza italiana, conosciuta in tutto il mondo, vi fa sentire orgogliosi?

Molto orgogliosi perché nel mondo l’inte-resse per questi piccoli grandi protagonisti è sempre crescente e le basi degli allevamenti moderni di tutto il mondo hanno nelle loro linee di sangue PLI prodotti in Italia che provengono dai migliori allevamenti di vecchia data come uno fra tutti il “Calcione” e quelli più attuali “Ventragus”, “Batter D’Ali”, “Del Barone Rampante” e il nostro “Dei Raggi Di Luna”. La cosa che ci inorgo-glisce è che gli allevamenti italiani sono stati e sono tuttora la linea guida per la nostra razza, pertanto non è presunzione ma consapevolezza affermare che molti dei

migliori Piccoli Levrieri Italiani prodotti in questi ultimi decenni sono nati in Italia

Voi avete ottenuto grandi successi sia in Italia sia all’estero, qual è stata l’emozione più grande?

Non c’è una sola emozione ma, sono di-verse quelle che hanno segnato il nostro cammino espositivo; non ci piace fare l’elenco dei numerosi titoli che i nostri Piccoli Levrieri Italiani hanno vinto in tutti i ring del mondo, sarebbe davvero molto lungo e noioso per chi legge, quindi vo-gliamo ricordare la prima e l’ultima vit-toria. La prima, anche se può sembrare paradossale dopo aver vinto diversi Campionati europei e mondiali in quest’ul-timo decennio, è stata una riserva di CACIB alla mondiale di Milano nel 2000 dove per la prima volta abbiamo pianto di gioia! Questo episodio oggi sarebbe vissuto come un insuccesso ma, allora ci fece capire che avevamo intrapreso la strada giusta nell’al-levare queste meravigliose creature e vo-gliamo ancora ringraziare il compianto giudice di allora: Professor Raffaello Mariotti. L’ultima è stata la partecipazione all’Eukanuba World Challenge a Orlando nel dicembre del 2012. Un 2011 molto in-tenso, doloroso e difficile non ci ha impe-dito di raggiungere il diritto, attraverso il Cajelli delle razze italiane, di essere pre-senti, con la nostra amica Dorella Goldoni proprietaria dell’allevamento “Del Barone Rampante” a un evento così prestigioso. Per

noi è stato fantastico rappresentare la no-stra Nazione sbandierando il tricolore con un Piccolo Levriero Italiano “Oh My God Dei Raggi Di Luna” frutto delle nostra ormai ventennale collaborazione e ami-cizia. È stato come vivere un sogno e augu-riamo questa esperienza a tutte le persone che allevano una razza italiana.

Se doveste dare dei consigli ad un giovane allevatore che volesse avvicinarsi a questa razza, cosa mettereste sulla bilancia?

Purtroppo diversi allevatori di Piccoli Levrieri Italiani incominciano a fare i conti con l’età (compresi noi) e, purtroppo, non vediamo all’orizzonte persone appassionate, umili e con tanta voglia di imparare. Allevare vuol dire studiare lo standard di razza in tutte le sue sfaccettature con l’unico denominatore che è quello di metterlo in pratica. Detto ciò, la cosa che ci sentiamo di dire ai giovani allevatori, è quella di avere molta umiltà, costanza e spirito di dedi-zione. Non c’è nulla di scontato ma, sicura-mente il grande lavoro e i sacrifici daranno alla fine i loro frutti. Perseveranza e tenacia anche se, magari, i primi risultati saranno scoraggianti! Ascoltare con attenzione i con-sigli degli allevatori più esperti (anche di altre razze,) per poi metterli in pratica. Dopo l’acquisto di un PLI non avere la presun-zione di considerarsi degli esperti della razza e dei “consumati” allevatori! Noi dopo quasi 25 anni di allevamento non abbiamo mai smesso di ascoltare e d’imparare.

LE NOSTRE INTERVISTE

Parlano Sergio Anconetti e

Gaetano Caldarone

“I Campioni nascono così” La selezione, l’allevamento, i confronti

Gaetano Caldarone, Francesco Balducci e Sergio Anconetti durante la premiazione Trofeo Allevamento ENCI 2012

i nostri CaniAnno 59 num. 10novembre 2013

13

Page 14: I Nostri Cani - novembre 2013-

Sin da bambina ho vissuto con i cani, quelli che mio padre utilizzava per la caccia. Il mio primo cane: un Cocker. Un regalo importante al quale sono stata molto le-gata e del quale ho apprezzato le innume-revoli doti di compagno e che mi ha fatto apprendere tutto quanto può fare un cane per contribuire alla cultura dell’uomo.Circa quindici anni fa ecco il primo Maltese, che mi accompagnava nelle pas-seggiate sul viale di casa mia.Anni dopo, ispirata dall’eleganza di questa razza, ho deciso di accingermi ad affron-tarne l’allevamento, che fin dalle prime cucciolate ho vissuto con grande passione, ma anche con notevole impegno spinta a curarne tipo e salute, a dimostrazione che il Maltese può essere il compagno di tutti.Il Maltese, il cui nome in tutto il mondo è “Bichon Maltese” appartiene al gruppo dei Bichon (Bichon Maltese, Bichon Havanese, Bichon à poil frisé, Bichon Bolognese e il cugino Coton de Tuléar).Molto antiche e vaghe sono le origini di questo Bichon. È difficile individuarne con certezza il Paese di origine. Il suo nome farebbe pensare a Malta, ma non è così semplice. Numerosissime sono le testimonianze. Già

Una razza che ispira grazia e affetto

Il bacio del MalteseVezzeggiato dai poeti romani, continua a conquistare ammiratori.

Il carattere, le cure, l‘alimentazione

ai tempi di Aristotele, un cane con caratte-ristiche molto simili a quelle del Maltese di oggi, veniva indicato col nome di “Melitense” riferendosi a Melita, antico nome dell’isola di Malta. In seguito , il noto storico greco Strabone (63 a.c.-19 d.C.), chiamò “Melitensis” dei piccoli cani con pelo lungo e bianco che da Melita, centro costiero della Sicilia Orientale, venivano esportati in tutto il mondo per la loro ele-ganza e la loro straordinaria bellezza. Non trascuriamo che anche sulla Costa Ionica è presente un riferimento a Malta: Melito Porto Salvo. Potrebbe avere ulte-riore riferimento alla denominazione della razza. Altri sostengono che Melitene, una piccola città dell’Asia minore, avrebbe dato i natali al Maltese.Altri ancora indicano Melitea, antica città della Tessaglia, quale città di origine.Alcuni studiosi, tra cui il notissimo Piero Scanziani, collocherebbero le origini del Maltese nell’isola di Meleda, (anticamente chiamata Melite) al largo delle coste della Dalmazia ove esisterebbero tracce di questi cani sin dal 500 a.C. Sono testimo-nianze che descrivono piccoli cani bianchi dal pelo fluente che accompagnavano le signore eleganti, come accenna anche il filosofo ateniese Timone nel V sec. a.C.

Mi pare doveroso ricordare che successi-vamente alla seconda guerra mondiale, che aveva segnato il decadimento di tante razze italiane, la signora Nadya Colombo di Varese - titolare dell’affisso “Electa”- si impegnò nell’allevamento del Maltese con sacrificio e capacità, conseguendo risultati di grande rilievo . In quegli anni le razze da compagnia venivano denominate “razze di lusso”. Attualmente, il Maltese viene allevato ed è molto diffuso sia in America che nei Paesi asiatici, oltre che in Europa.Le citazioni storiche si esauriscono con l’assunto del Cajus, noto studioso del XVI sec, che attribuisce all’isola di Malta la pa-ternità di questi piccoli cani.Da queste numerose testimonianze sto-riche è evidente che in tutto il bacino me-diterraneo sia presente, ed apprezzata da tempi antichissimi, una razza di cani a pelo lungo e bianco, di piccola taglia, ad esclusivo appannaggio dei nobili. Il Maltese, anche se non inconfutabilmente nato nell’isola di Malta, ha trovato in questa la sua denominazione ufficiale.I cani di razza Maltese sono stati ricono-sciuti come appartenenti all’Italia in virtù del voto unanime espresso dai rappresen-tanti dei Paesi partecipanti all’Assemblea

14

Page 15: I Nostri Cani - novembre 2013-

Generale della Federazione Cinologica Internazionale svoltasi a Interlaken nei giorni 20 e 21 settembre 1954.Nel 1955 il testo ufficiale dello Standard venne presentato in edizione dal Prof. Giuseppe Solaro, che lo elaborò con la grande competenza che tutti gli hanno ri-conosciuto.Nel nostro Paese, la razza è tutelata dal Club del Bolognese e Maltese.

PICCOLO E DI CARATTERE

Il Maltese coniuga con la sua piccola taglia un ottimo carattere. Intelligente, allegro, simpatico, agile. Sa essere estremamente affettuoso ed è un gradevolissimo amico con cui condividere la propria casa. Pronto e reattivo, all’occorrenza anche ottimo guardiano della proprietà.

IL MALTESE VESTITO DI SETA

“Più birichina del passero di Catullo, più carezzevole di tutte le fanciulle, più preziosa delle pietre indiane, più pura del bacio di una colomba”. Così Marco Valerio Marziale, poeta del primo secolo d.C. descrive la cagnetta Issa (con tutta probabilità una Maltese) di proprietà del governatore di Malta.Properzio racconta che Aretusa in una lettera al marito, da lungo tempo assen-te, scrivesse: “Non amo più che la voce addolorata della mia Glucide: la delizio-sa bestiola occupa ormai il tuo posto accanto a me”. Glucide era un cane Maltese.

È molto indicato per la vita in apparta-mento ed in famiglia. L’appartamento è il suo regno, in cui vive senza creare alcun problema e facendosi ammirare per la sua bellezza dagli ospiti, ai quali dimostra in ogni occasione la pro-pria regale fierezza. Non bisogna però farsi trarre in inganno dal suo sguardo dolce e dal candido man-tello . Sempre vigile, avviserà prontamente il pa-drone quando dovesse sospettare qual-siasi intrusione di estranei. In questi casi, nonostante le ridotte dimensioni non esi-terà ad imporsi ai malintenzionati che avessero “osato” violare il suo territorio.È un cane robusto, senza grosse esigenze se non quella che riguarda la tenuta dello splendido mantello, salvo che venga scelto di mantenerlo come “pet”, condizione che permette una minore lunghezza legata,

senta i 4/11 della lunghezza totale delle testa. Per quanto riguarda il tronco va ri-cordato che ad ogni cm di altezza al gar-rese corrispondono cm. 1,38 di lunghezza del tronco. Si tratta, quindi, di un cane “lungo”. L’altezza al garrese è, per i maschi da 21 a 25 cm, per le femmine da 20 a 23 cm.Caratteristica è la sua andatura, che con-siste in corte e rapidissime battute degli

evidentemente, ad un impegno non para-gonabile alle operazioni di toelettatura .

L’ASPETTO MORFOLOGICO

Senza addentrarci nelle caratteristiche tec-niche della razza, mi sembra opportuno evidenziare i suoi aspetti più salienti. Linee e profili: la lunghezza del muso rappre-

i nostri CaniAnno 59 num. 10novembre 2013

15

Page 16: I Nostri Cani - novembre 2013-

arti , tale da dare l’impressione che il cane cammini “sui rulli”. Il movimento da “Pechinese” è ritenuto da squalifica.Il manto è definito “molto denso, lucido, brillante, pesante, lunghissimo”. La sua tes-situra è setacea. Nel Maltese manca il sottopelo. La pelle è in parte pigmentata di chiazze scure, color vinaccia, ed il pigmento delle mucose e delle sclerose deve essere nero, come pure i cuscinetti plantari. Le unghie, se non nere, almeno scure. Per tutto ciò, e per quanto qui non citato, si deve fare riferi-mento allo Standard e rammentare la scala dei punti – il cui totale è di 150 - di cui ben 40 si riferiscono al pelo e al colore.

CUCCIOLI

Una femmina di Maltese partorisce, me-diamente, 3 cuccioli. Raramente 4 o 5.Alcune fattrici durante l’ultimo periodo di gestazione , ma soprattutto al momento del parto, necessitano di un conforto. Per molti aspetti i “maltesini” seguono, dalla nascita alla puberta’, le tappe di un qual-siasi altro cucciolo.Nei primi giorni di vita il sistema di termo-regolazione non è ancora del tutto effi-ciente, per questo i neonati tendono a dormire uno accanto all’altro. I cuccioletti aprono gli occhi a circa 10 gg e la pigmen-tazione dovrebbe intensificarsi giorno per

giorno. Intorno ai 20 giorni, vista, olfatto e udito sono perfettamente funzionanti .Più tardi si assiste ad un’altra, importante, no-vità: i cuccioli individuano un’area precisa dove sporcare, fatto questo che renderà indubbiamente più semplice la loro abitu-dine ad adattarsi alla vita in famiglia.Dalle quattro alle dodici settimane l’espo-sizione agli stimoli ambientali e sociali sa-ranno responsabili del loro comporta-mento da adulti. Il cucciolo esplora il territorio, socializza con i fratelli e si stabiliscono le prime ge-rarchi. Inoltre si affina il linguaggio cor-poreo. Tra la decima e la dodicesima settimana di vita arriva il momento in cui il “maltesino” può iniziare il rapporto col suo nuovo pro-prietario. L’educazione alla vita in famiglia non pone particolari problemi. Imparerà in fretta dove sporcare, così come quello che gli è permesso e quello che non lo è.Il Maltese, se da esposizione, sin da cuc-ciolo deve adattarsi agli impegnativi tratta-menti indispensabili alla sua regale bel-lezza.Infine, il periodo adolescenziale è caratte-rizzato da una crescita corporea sorpren-dente che, verso l’anno porterà il cane ad avere l’aspetto adulto ed il suo tempera-mento sarà definito.

MANTELLO

È raro ammirare il Maltese in tutto il suo splendore, se non nelle esposizioni di bel-lezza.La toelettatura, per un “pet”, non necessita di bagni frequenti nè di attenzioni partico-lari perché normalmente il pelo, per prati-cità, viene tenuto abbastanza corto, of-frendo a chiunque l’opportunità di una fa-cile gestione.Al contrario, il Maltese da esposizione viene regolarmente lavato una o due volte a settimana. Tutto il pelo, dalla testa alla coda, com-presi i baffi, deve essere raccolto a ciocche in apposite cartine, per non sciuparne le doti di tipicità e mantenere intatta la “mantellina di seta”.

ALIMENTAZIONE

Da oltre vent’anni l’alimentazione indu-striale a base di cibo secco viene preferita all’alimento fresco. Anche per questa razza è possibile trovare in commercio diversi tipi di alimenti secchi, di ottima qualità. Questi, oltre alla completezza dei compo-nenti, offrono il vantaggio di rendere più facile il mantenimento delle condizioni della barba e dei baffi rispettando il can-dore del pelo.

Barbara Vezzani

16

Page 17: I Nostri Cani - novembre 2013-
Page 18: I Nostri Cani - novembre 2013-

18

Page 19: I Nostri Cani - novembre 2013-
Page 20: I Nostri Cani - novembre 2013-

Dove si sarebbe potuto svolgere il 1° Meeting internazionale della razza Cao De Agua se non nella bellissima cornice delle spiagge dell’Algarve, luogo che ha visto l’origine di questa razza nonché il suo svi-luppo e lavoro a bordo delle barche di pe-scatori ?Cinque intense giornate che, da un’idea di Carla Molinari, presidente del Club Portoghese di Canicultura, nonché ex alle-vatrice di Cao de Agua e Presidente del Club portoghese di razza, hanno riunito più di 200 persone, provenienti da 16 Paesi i cui partecipanti erano Presidenti di Club Specializzati e allevatori, per approfondire tutti gli aspetti inerenti alla razza, sotto il significativo titolo di “Cao de agua portu-gues: one breed one dog”.Nella spiaggia “Do Barril” a Tavira si è po-tuto assistere il primo giorno alle gare di Water Trial di livello 1, che (su 13 parteci-panti) ha visto vincitore lo Svedese Henrick Andersson. Benissimo i Cao italiani: Brezza do Lusiadas, conduttore Isabella Longo, ha ottenuto il 2° posto ed ha ese-guito la sua prova alla perfezione strap-pando ai giudici 60 punti su 60. È stato necessario l’intervento degli stessi per as-segnare il punto di differenza a loro dispo-sizione per determinare il vincitore. 4° piazzamento per Celso do Lusiadas con-dotto da Loris Boninsegna che ha anch’esso ottenuto la sua prima firma nel Campionato portoghese. Ma una doverosa menzione va fatta anche agli altri binomi italiani: Bea da Lusiadas con Laura Fodri, Cherry do Lusiadas con Rui Duarte Moura e Chaco

Il Cao de Agua nel suo meeting

do Lusiadas con Fernando Gargantini, perché si sono preparati con professiona-lità per affrontare una prova di un brevetto che da noi è ancora in fase di partenza.Il secondo giorno, affascinanti sono state le dimostrazioni degli istruttori portoghesi per quanto riguarda gli esercizi di Water Trial di livello II e III, con alcuni soggetti veramente eccezionali nel recupero degli oggetti sommersi e nel riporto / apporto degli oggetti da terra alla barca. Sembrava proprio di essere tornati indietro nel tempo e di vedere i vecchi Cao lavorare tra un peschereccio e l’altro (come in effetti è l’origine degli esercizi di Water Trial). Per dare un’idea della difficoltà delle prove di

III livello, vogliamo solo specificare che il recupero dell’oggetto sommerso avviene ad una profondità di circa 1,5 metri, con l’aggravante, sia per il cane che per l’og-getto stesso, del movimento della corrente in basso e delle onde in superficie.A seguire, il Team di salvataggio del Cao De Agua Club Italia, capeggiata dall’istrut-tore cinofilo ENCI / SICS Maurizio Basciu, ha eseguito alla perfezione una serie di si-mulazioni di salvataggio di persone in mare e di imbarcazioni alla deriva, parti-colarmente apprezzate dal numerosissimo pubblico presente e che hanno messo il Club italiano in particolare evidenza per quanto riguarda l’impegno nel portare

Le caratteristiche e il rilancio della razza. Le simulazioni dell’istruttore Maurizio Basciu

Da sinistra: Maurizio Basciu con Zapata Emiliano do Lusiadas, Fabiana Bazzani, presidente Cao de Agua Club Italia, i figuranti Cristian Rais e Roberto Frangiacomo e Liana Carlon con Barco do Lusiadas. Seduta, Antonia Zappaterra con Brigitta do Lusiadas

Riporto in acqua, foto Silke Hollje-Schumacher

In duecento da 16 Paesi nell’Algarve portoghese

20

Page 21: I Nostri Cani - novembre 2013-

avanti una razza non solo di bellezza ma anche di lavoro, quale è fin dalle origini il Cao. Complimenti quindi ai componenti della nostra squadra: Emiliano Zapata do Lusiadas con Maurizio Basciu, Barco do Lusiadas con Liana Carlon, Brigitta do Lusiadas con Antonia Zappaterra e ai figu-ranti Cristian Rais e Roberto Fragiacomo.Anche il pomeriggio, dedicato al tema dell’utilizzo del Cao nel lavoro, ha visto fra i protagonisti l’eccellente relazione pre-sentata dal Club e preparata da Maurizio Basciu che, oltre a far conoscere il lavoro che viene fatto in Italia per il salvataggio in mare, a partire dalla selezione e scelta del cucciolo, fino al suo addestramento com-pleto, ha spiegato il nuovo progetto che da un anno si sta svolgendo nel nostro Paese: lo Swimming Partner, che prevede l’uti-lizzo del cane per l’aiuto in mare a persone con disabilità. Molto partecipe il pubblico al vedere il filmato di Zappy che permette ad un ragazzo focomelico di nuotare nelle acque della Sardegna!Altri due giorni di convegno e molti i temi interessanti. Si è parlato di origini e svi-luppo della razza, non solo in Portogallo, ma anche nei Paesi del Nord Europa e nei Paesi oltreoceano dove si trovano oggi nu-merosi e importanti allevamenti. Si è di-scusso in modo approfondito di argomenti come la morfologia, il mantello, la genetica nei colori dello stesso, nonché lo standard e le sue differenze nella stesura europea rispetto a quella americana.Gran finale con l’Esposizione Monografica di bellezza di domenica, che nemmeno la

pioggia ha rovinato, tanto era l’entusiasmo dei giudici e degli allevatori / espositori presenti con oltre cinquanta soggetti. I Cao italiani si sono distinti con i seguenti piaz-zamenti: Classe campioni maschi 5° posto per Chaco do Lusiadas Classe libera maschi 4° posto per Celso do Lusiadas Classe libera femmine 5° posto per Brezza do Lusiadas Classe puppy femmine 3° posto per Amber

Eyes Magic Amusing Follow Me.Un’esperienza bellissima, che ci ha arric-chiti di conoscenza sulla razza e per la quale siamo molto riconoscenti al Club Portugues de Canicultura che ci ha invi-tato e che ci ha dato un posto di rilievo tra i congressisti per descrivere e far operati-vamente vedere i risultati del lungo lavoro che in Italia è stato fatto ad oggi e al quale continueremo a dedicarci con rinnovato entusiasmo.

Antonia Zappaterra

Zapata Emiliano do Lusiadas Foto Arthur O. Henriksen Golden Water Kennel

21

Page 22: I Nostri Cani - novembre 2013-

Questa volta è toccato alla Svizzera l’orga-nizzazione del Campionato Europeo di Racing il 7-8 settembre, con la novità della misurazione degli Whippet e dei Piccoli Levrieri Italiani. I numeri sono impressionanti: 13 razze alla partenza - 159 cani iscritti il sabato per 103 gare - 193 cani iscritti la domenica per 115 gare - 1000 persone presenti - 13 Paesi partecipanti.L’incarico dell’ENCI affidatomi come Chef

A Versoix nel Canton di Ginevra i Campionati Europei di Racing

“Fifa”, la freccia tricolore

d’Equipe mi onora, il compito è arduo ma la rappresentativa azzurra è formidabile. Difficile descrivere il colpo d’occhio della pista al mio arrivo. Sulla destra si stendeva un campeggio di dimensioni epiche, dove centinaia di camper, roulotte o tende for-mavano un accampamento brulicante di persone come formiche intorno al formi-caio. La pista, in perfette condizioni, “off limits” per chiunque e intorno un viavai di gente, tutti con il sorriso sulle labbra. All’interno di questo caravanserraglio, per ogni dove spuntavano levrieri: uno spetta-colo! Gli addetti ai lavori erano volontari di tutti i Paesi partecipanti, uniti dalla pas-sione, senza campanilismi con il solo obiettivo di eccellere nell’organizzazione. Venerdì, alla prima sessione di misura-zioni, i nostri Whippet e Piccoli Levrieri Italiani (PLI) risultano tutti in taglia. Nel tardo pomeriggio inizia la cerimonia di apertura del Campionato. Non vi na-scondo che portare la bandiera tricolore è stato emozionante anche per uno freddo e navigato come me; infatti la mia prima partecipazione al Campionato risale al lontano 1987... La sera i nostri connazionali si ritrovano tutti a cena in armonia e con la palpabile speranza che ci potrebbero essere i pre-supposti per un meritato podio dei nostri portacolori.Sabato, nessun italiano in gara. Solcano la pista sui 480 mt. Afgani, Saluki, Borzoi, Deerhound, Irish wolfhound, Pharaon hound, Sloughi, Galgo ed Azawakh.Terminate le finali inizia la gogna della se-conda sessione di misurazione e, pur-troppo, due nostri PLI non riescono ad es-sere ammessi alle gare dell’indomani.Arriva la domenica. Oggi non si scherza, corriamo per l’Italia, sentiamo profumo di podio, vogliamo primeggiare. Gareggiano Greyhound, Magyar Agar, Whippet e Piccoli Levrieri Italiani. Negli Whippet, con una gestione molto oculata delle batterie, il prode guerriero Adelchi Guniforte di Dario Berra, con una

semifinale al cardiopalma si conquista uno storico accesso alla finale nella quale otterrà un sesto meritatissimo posto.Nei PLI maschi un vero outsider, appena alla sua terza gara, il giovin virgulto Adelchi Romeo di Elena Melis entra in finale. Una gara in rimonta, dove vende cara la pelle e si classifica terzo: l’Italia è sul podio! Nelle femmine abbiamo una chance formida-bile, la piccola Fifablu del Buffone (detta Fifa) di Stefano Torno accede alla finale con il miglior tempo assoluto; mi dico: ci siamo! Un silenzio irreale si espande intorno alla pista, sembra quasi che nessuno respiri. Partenza! Impietrito, mi rendo conto che la Fifa, con una partenza incredibilmente maldestra, è inesorabilmente sesta, cioè ultima; mi metto le mani nei capelli, non ci posso credere! Esce dalla prima curva an-cora in fondo, sembra tutto perduto, quando accade l’incredibile. Fifa abbassa la testa, radente il manto erboso, si di-stende in maniera prodigiosa, mette in moto le poderose cosce e, metro dopo metro, comincia una rimonta pazzesca.Quinta, mancano 200 metri all’arrivo, quarta, ne mancano 150, terza mancano 100 metri, seconda mancano 50 metri. Il tempo si ferma, vedo gli ultimi 20 inesora-bili metri al rallentatore, la Fifa stringe i denti e sul filo di lana, con un’accelera-zione paragonabile solo ad Usain Bolt, mette il tartufo davanti a tutti. L’Italia è Campione d’Europa! Adesso è una bolgia incredibile, impossibile descrivere le sen-sazioni, urla di giubilo, abbracci, applausi. Stefano, con il tricolore al collo, prende amorevolmente la sua Fifa e la piazza sul gradino più alto. Il Presidente del Comité du Levrier, complimentandosi, appoggia delicatamente la mitica mantellina celeste del vincitore sulla groppa della straordi-naria Fifa. Da quel momento in poi è festa grande e sentire la banda municipale che intona l’inno italiano è stata un’ emozione fantastica!

Mario Rocchi

CHAMPION D’EUROPE

Fifablu del Buffone detta Fifa con Stefano Torno

Il Piccolo Levriero Italiano di Stefano Torno vince in rimonta e agguanta il titolo mettendo il “tartufo” davanti a tutti i concorrenti. 3° posto per Adelchi Romeo

PADIGLIONI VERCELLIFIERE VIA STRADA VECCHIA OLCENENGO 10/11

13030 CARESANABLOT (VC)

CAC XXXVII ESPOSIZIONE CACIBINTERNAZIONALE CANINA

BIELLA 18-19 GENNAIO 2014GRUPPO CINOFILO BIELLESE

Via Bengasi n. 5 13900 Biella - Tel. 015 20877 – 015 8491729 Fax 015 402825

MOSTRA SPECIALE BORDER COLLIEAl miglior TERRANOVA verrà assegnato il

Al miglior COCKER SPANIEL INGLESE verrà assegnato il

Al miglior BORDER COLLIE verrà assegnato il

CHIUSURA ISCRIZIONI

1° Chiusura iscrizioni 20/12/2013 - 2° Chiusura 30/12/2013 con maggiorazione del 30%.

Il PAGAMENTO dovrà essere effettuato tramite Bollettino Postale C/C n. 85371136 o Assegno Bancario intestato a Gruppo Cinofilo Biellese Via Bengasi n. 5 – 13900- Biella.

ON LINE: www.miglioredirazzareport.it

Le ISCRIZIONI non accompagnate da relativo importo saranno cestinate senza alcun preavviso.

OBBLIGATORIO IL LIBRETTO DELLE QUALIFICHE E VACCINAZIONE ANTIRABBICA

BIELLA 18-19 GENNAIO 2014

MOSTRA SPECIALE BORDER COLLIE

CHALLANGE ANGELA CIPOLLA

CHALLANGE FRANCA SIMONDETTI

CHALLANGE NICOLA NICOLETTI

22

Page 23: I Nostri Cani - novembre 2013-

PADIGLIONI VERCELLIFIERE VIA STRADA VECCHIA OLCENENGO 10/11

13030 CARESANABLOT (VC)

CAC XXXVII ESPOSIZIONE CACIBINTERNAZIONALE CANINA

BIELLA 18-19 GENNAIO 2014GRUPPO CINOFILO BIELLESE

Via Bengasi n. 5 13900 Biella - Tel. 015 20877 – 015 8491729 Fax 015 402825

MOSTRA SPECIALE BORDER COLLIEAl miglior TERRANOVA verrà assegnato il

Al miglior COCKER SPANIEL INGLESE verrà assegnato il

Al miglior BORDER COLLIE verrà assegnato il

CHIUSURA ISCRIZIONI

1° Chiusura iscrizioni 20/12/2013 - 2° Chiusura 30/12/2013 con maggiorazione del 30%.

Il PAGAMENTO dovrà essere effettuato tramite Bollettino Postale C/C n. 85371136 o Assegno Bancario intestato a Gruppo Cinofilo Biellese Via Bengasi n. 5 – 13900- Biella.

ON LINE: www.miglioredirazzareport.it

Le ISCRIZIONI non accompagnate da relativo importo saranno cestinate senza alcun preavviso.

OBBLIGATORIO IL LIBRETTO DELLE QUALIFICHE E VACCINAZIONE ANTIRABBICA

BIELLA 18-19 GENNAIO 2014

MOSTRA SPECIALE BORDER COLLIE

CHALLANGE ANGELA CIPOLLA

CHALLANGE FRANCA SIMONDETTI

CHALLANGE NICOLA NICOLETTI

Page 24: I Nostri Cani - novembre 2013-

Il primo Standard FCI del 31/07/1973, che era in buona sostanza lo standard origi-nario del Dogo Argentino, redatto dal cre-atore della razza, il dr. Antonio Nores Martines, e pubblicato per la prima volta nella rivista Diana nel Novembre del 1947, classificava, nella descrizione etnica della razza, la testa del Dogo come mesocefala.Facciamo un passo indietro. La cinogno-stica europea, che deriva in grossa parte dalla scuola francese e affonda le sue ra-dici nel Megnin, Dechambre, Cornevin, Herout e Luquet, classifica le teste canine, riguardo il tipo morfologico, come: dolico-cefale, mesocefale o brachicefale. Questa classificazione mette in relazione la lar-ghezza della testa con la sua lunghezza totale. La larghezza è misurata nel suo punto di massimo sviluppo, e cioè tra-guarda la distanza tra i margini esterni delle due arcate zigomatiche. La lunghezza invece è misurata dal margine supero an-

teriore del tartufo all’apofisi dell’osso occi-pitale. Da questo rapporto, larghezza/lunghezza x 100, deriva un indice. Quando quest’in-dice è prossimo a 50 la testa è classificata come mesocefala, quando è inferiore è classificata come dolicocefala, mentre se è superiore a 50 viene detta brachicefala. In buona sostanza nel mesocefalo, la lar-ghezza della testa, per essere classificata in questo tipo morfologico, è richiesta pari alla metà della sua lunghezza totale.Il vecchio standard abbiamo ricordato che classificava la testa come mesocefala. Secondo la nostra cinognostica, la sua lar-ghezza dovrebbe essere quindi pari alla metà della lunghezza totale della stessa! Ma non è così nella realtà, in quanto è evi-dente, a qualsiasi occhio allenato, che lo sviluppo dei diametri trasversi della testa del Dogo supera la metà della sua lun-ghezza totale. Ed allora da dove deriva tale

equivoco e non corrispondenza con la re-altà? Il Dr. Antonio Nores Martines, che tanto geniale fu, insieme al fratello Agustin, ad inventare questa razza, non era un cino-gnosta, ma un medico e pertanto la sua classificazione non teneva conto della scuola francese dell’inizio del secolo scorso. Queste erano classificazioni sue personali, che venivano dalla sua forma-zione in medicina umana, e pertanto, alla luce delle sue convinzioni e studi, egli fece delle sue proprie classificazioni, che non avevano nulla a che fare con quelle che noi riteniamo di riferimento.Il Nores Martines nella sua personale clas-sificazione divideva le teste in dolicocefale, mesocefale o brachicefale secondo un altro criterio, e cioè riguardo al rapporto di lunghezza che il muso ha rispetto alla lun-ghezza del cranio. Non metteva in rela-zione la larghezza della testa, con la sua

CINOGNOSTICA - Mesocefalo o Brachicefalo?

Dogo. Lo standard e la testa

L’appassionante controversia sulle misure del cranio ed un presunto errore dell’inventore della razza

24

Page 25: I Nostri Cani - novembre 2013-

lunghezza, ma metteva in relazione due lunghezze tra loro: quella del cranio, con quella del muso. Secondo lo stesso, quindi, un cane si classificava mesocefalo se ha il muso della stessa lunghezza del cranio.Se questo è più lungo è un dolicocefalo, mentre se più corto brachicefalo. La lar-ghezza della testa non veniva dallo stesso tenuta in considerazione per questa sua classificazione. Per farla breve,” mesoce-falo” e “cranio della stessa lunghezza del muso”, erano dallo lo stesso intesi come sinonimi.Tutto ciò e ben spiegato, con foto a cor-redo, nel libro “El Dogo Argentino” del fratello Agustin, dove egli scriveva testual-mente:a) Tipo Dolicocèfalo, son aquellos en los

cuales la longitud del macizo òseo-facial es mayor que la longitud del cra-neo.

b) Tipo Braquicèfalo que es el contrario que el anterior, es decir, que la longitud del macizo òseo-facial es menor que la longitud del craneo.

c) Tipo Mesocèfalico, en las que ambas las medidas son praticamente iguales.

Tale misurazione, per completezza di in-formazione, veniva dallo stesso medico effettuata sulla base scheletrica e non sulle sovrastrutture cartilaginee.Da questo modo diverso di misurare il rap-porto di lunghezza tra cranio e muso de-riva un altro fraintendimento dello stan-dard, e più precisamente il raccomandare

un rapporto di 1:1 tra cranio e muso.Questo prescrivere un esatto rapporto di 1:1 tra cranio e muso ha origine proprio da un diverso rilevo dei punti di repere, e mi spiego meglio di seguito. La lunghezza del muso, dal punto di vista cinognostico, è data dalla misura dello stesso, nel senso longitudinale, dal mar-gine supero anteriore del tartufo al centro della linea fronto-facciale, che altro non è che quella linea immaginaria che unisce gli angoli nasali degli occhi. Nel disegno tratto dal libro di Agustin Nores Martines la linea di demarcazione tra la regione del muso e quella del cranio è tracciata come una retta immaginaria passante per i due processi temporali dell’osso frontale. Ad onore del vero anche lo standard originale scritto dai Nores Martines nel 1929 e approvato dalla FCI in data 31/07/1973 citava testualmente: “la linea che unisce le due apofisi orbitali dell’osso frontale è alla stessa distanza dall’occipite e dal bordo alveolare del ma-scellare superiore”. Come punto di repere orale della testa veniva quindi preso il bordo alveolare del mascellare superiore, invece del margine supero anteriore del tartufo. La linea di demarcazione tra cranio e muso era tracciata come una retta che univa le apofisi dell’osso frontale, piuttosto che la linea fronto-facciale, che è la retta che unisce gli angoli nasali dell’occhio. Uguale era invece il punto di repere abo-rale della testa,e cioè l’apofisi dell’osso oc-cipitale. Naturalmente misurando secondo la no-stra cinognostica si hanno delle misura-zioni differenti. Il rapporto di lunghezza tra cranio e muso che rappresenta in ma-niera più corrispondente la realtà, e se-condo il nostro modo di misurare, è quello di un muso leggermente più corto del cranio. Attenzione comunque a musi corti in quanto non dobbiamo dimenticare as-solutamente la funzione per cui è stata creata la razza. La funzione fa organo. Il Dogo Argentino deve avere un muso da olfattivo tale da presentare una canna na-sale ben lunga, in maniera tale da favorire la captazione degli odori. Purtroppo nella vita per capirsi con cer-

tezza bisogna parlare la stessa lingua e fino a che non si riuscirà a trovare con la madre patria della razza un parlare cinognostico comune, fraintendimenti di questo tipo non saranno mai risolti. Il nuovo standard del 10/11/2011, da poco in vigore e da me tradotto nella versione ufficiale, continua a definire, nelle propor-zioni importanti, la testa del Dogo come: “Mesocefalo, il muso deve avere la stessa lunghezza del cranio.” Vero è che ricorda nuovamente, in un secondo passaggio, i differenti punti di repere, ma sarebbe stato auspicabile che il redattore si fosse invece uniformato alla nostra moderna classifica-zione cinognostica. Nella mia funzione di traduttore ho dovuto limitare il mio lavoro ad una attenta trasposizione in italiano che fosse letterale, non avendo possibilità di fare una traduzione analogica in linea con i principi della nostra cinotecnia.Il Dogo Argentino, da numerose misura-zioni da me effettuate in tanti anni, inte-grate da quelle rilevare per conto del Club in un importante raduno di razza anni ad-dietro, risulta avere un indice cefalico prossimo a 60 (leggermente inferiore nelle femmine), e cioè la larghezza della testa è circa il 60% della sua lunghezza totale. Secondo la nostra moderna classificazione il Dogo Argentino è quindi decisamente un brachicefalo, non rientrando nemmeno nella zona di confluenza proposta dallo Scagni.Pertanto le definizioni: “Dogo Argentino mesocefalo” e “muso della stessa lun-ghezza del cranio” erano, e rimangono, terminologicamente errate, inducendo in confusione l’appassionato o lo studioso, che le considerano attendibili, senza co-noscere la storia della razza.I fratelli Nores Martines furono geniali nell’inventare e selezionare questa razza giunta a noi come un dono prezioso, altret-tanto geniali avrebbero potuto essere i re-dattori dei due standard successivi per renderla comprensibile nella descrizione etnica, seguendo i dettami della nostra ci-nognostica, piuttosto che restare imbri-gliati nella descrizione “originaria” del me-dico argentino.

Massimo Inzoli

Cráneo de Dogo Argentino visto de frente. A.O.E. línea qe une la apófisis orbitaria externa del frontal. Está a igual distancia de O (Occipucio) que de B.A. (Borde alveolar).

Il dr. Antonio Nores Martines, creatore della razza

25

Page 26: I Nostri Cani - novembre 2013-

Sabato 6 luglio 2013, presso il padiglione espositivo dell’Oval Lingotto di Torino, ab-biamo avuto il piacere di assistere ad una dimostrazione riguardante docilità ed ob-bedienza da parte di un Rottweiler, ma-schio di cinque anni d’età di nome Raul, condotto da Martina Palummieri, una brava conduttrice di dieci anni. Martina con Raul ha eseguito alcuni esercizi ine-renti alle prove di utilità e difesa. All’evento erano presenti il presidente del Rottweiler Club Italiano Francesco Biondolillo, il pre-sidente del Gruppo Cinofilo Torinese l’avv. Clemente Grosso, organizzatore dell’evento, oltre ad alcuni giudici e rap-presentanze pubbliche di Torino, in quanto era in piena fase di svolgimento l’Expo Internazionale Città di Vercelli. Graditissima la presenza di emittenti tele-visive nazionali, oltre a numerosi fotografi. La presentazione degli esercizi ha avuto luogo sul ring d’onore dell’Expò, con la partecipazione del presentatore Marco Berry, il quale dopo avere simpaticamente intervistato Martina, ha informato il pub-blico di una raccolta fondi, l’utile della quale verrà devoluto alla associazione umanitaria Marco Berry Onlus, per contri-buire alla realizzazione di un ospedale pe-diatrico in Somalia: www.dogsforchildren.orgEmozionante infine l’incontro sul ring d’onore tra Martina e Raul con i giovanis-simi allievi di una scuola di judo, i quali hanno partecipato attivamente all’in-contro. Martina ha condotto con maestria ed eleganza il Rottweiler Raul al centro di piccoli gruppi composti dai giovanissimi atleti, svolgendo semplici esercizi con loro.

Al termine dell’esibizione Francesco Biondolillo e Clemente Grosso hanno rin-graziato Martina per la partecipazione, complimentandosi per capacità dimo-strata nel condurre Raul. A Martina è stata consegnata la tessera di “socio onorario “del Rottweiler Club Italiano come tangi-bile riconoscenza per il lavoro svolto con dedizione nonostante la giovanissima età. Per noi spettatori è stato uno spettacolo bellissimo a vedersi, ma osservando con più attenzione, il nostro desiderio, e perché no, la nostra speranza, è che tutto questo sia utile nel trasmettere un semplice mes-

saggio: occorre assolutamente che le per-sone all’interno della cinofilia non si inte-ressino esclusivamente di expo o di prove di lavoro, ma per fare in modo che ci sia un futuro più sereno, sia per noi che per i no-stri amici a quattro zampe,occorre insi-stere sulla necessità di fare conoscere a tutti la vera cultura cinofila. Con il nostro impegno e con il fondamentale supporto degli enti competenti ci auguriamo di cuore che ciò avvenga al più presto. La speranza è che incontri di questo tipo pos-sano avere un seguito.

Anna Pasqualetto e Raffaele Bruno

Al centro Martina con Raul. Alla sua destra Francesco Biondolillo e a sinistra Marco Berry

Lei 10 lui 5 anni, insieme negli applausi

A Torino

Martina e il suo

RottweilerSABATO 11 GENNAIO 2014

GRUPPO CINOFILO MILANESE GRUPPO CINOFILO SEDRIANESE

11 e 12 GENNAIO 2014FIERA MILANO RHO PAD. 22-24

Le iscrizioni si ricevono on line sul sito di www.bremadog.itOppure al Gruppo Cinofilo Milanese – Viale Premuda 21 – 20129 Milano

fax 0276015892 – tel. 0276008814 – [email protected]

Il programma, la giuria, le informazioni, modulo di iscrizione e modalità di pagamento:www.gruppocinofilomilanese.it - www.bremadog.it - www.enci.it

11 e 12 GENNAIO 2014

PROVE DI AGILITY cac caciag - CAMPIONATO ASSOLUTO ENCIAgility jumping 1 - jumping 2 - jumping 3

CAE 1 - Controllo Affidabilità Equilibrio psichico per cani e “padroni buoni Cittadini”

SABATO 11 GENNAIO 20141º ESPOSIZIONE NAZIONALE CAC

RADUNICIRN - RETRIEVER’S - COLLIES

SCHNAUZERS - BASSOTTI

DOMENICA 12 GENNAIO 201449º ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI MILANO CACIB

TITOLO VALIDO PER IL CRUFTS 2015MOSTRE SPECIALI: pastore tedesco - shapendoes - terrier nero russo - boxer - alani shar pei - yorkshire terrier - spitz tedesco - pointer - setters - bracco italiano - lagotto

drahthaar - maltese - bolognese - levriero afgano - piccolo levriero italiano - bovari

CONCORSO JUNIOR HANDLER E FINALE 2013

DOMENICA 12 GENNAIO 2014

26

Page 27: I Nostri Cani - novembre 2013-

SABATO 11 GENNAIO 2014

GRUPPO CINOFILO MILANESE GRUPPO CINOFILO SEDRIANESE

11 e 12 GENNAIO 2014FIERA MILANO RHO PAD. 22-24

Le iscrizioni si ricevono on line sul sito di www.bremadog.itOppure al Gruppo Cinofilo Milanese – Viale Premuda 21 – 20129 Milano

fax 0276015892 – tel. 0276008814 – [email protected]

Il programma, la giuria, le informazioni, modulo di iscrizione e modalità di pagamento:www.gruppocinofilomilanese.it - www.bremadog.it - www.enci.it

11 e 12 GENNAIO 2014

PROVE DI AGILITY cac caciag - CAMPIONATO ASSOLUTO ENCIAgility jumping 1 - jumping 2 - jumping 3

CAE 1 - Controllo Affidabilità Equilibrio psichico per cani e “padroni buoni Cittadini”

SABATO 11 GENNAIO 20141º ESPOSIZIONE NAZIONALE CAC

RADUNICIRN - RETRIEVER’S - COLLIES

SCHNAUZERS - BASSOTTI

DOMENICA 12 GENNAIO 201449º ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DI MILANO CACIB

TITOLO VALIDO PER IL CRUFTS 2015MOSTRE SPECIALI: pastore tedesco - shapendoes - terrier nero russo - boxer - alani shar pei - yorkshire terrier - spitz tedesco - pointer - setters - bracco italiano - lagotto

drahthaar - maltese - bolognese - levriero afgano - piccolo levriero italiano - bovari

CONCORSO JUNIOR HANDLER E FINALE 2013

DOMENICA 12 GENNAIO 2014

Page 28: I Nostri Cani - novembre 2013-

In un piccolo paesino della Repubblica Ceca, dal 18 al 22 settembre si è svolto il Campionato del mondo IPO 2013. Roudnice nad Laben, 40 km a nord di Praga, piccola cittadina di campagna, ha fatto da sfondo a questa edizione dei Campionati mondiali, i quali hanno rivisto sul gradino più alto del podio, dopo 16 anni, un pastore tedesco (a pari merito con un malinois!).La prima giornata di gara si apre con Trogu con Zar (Nelson) e Triglia con Blade (Quicky) che ci regalano due Eccellenti in A, aggiudicandosi entrambi 96 punti. E’ il turno del nostro “veterano” Leandro con PinkFloid, che con un grandioso 94 in B lascia ben sperare. La giornata si conclude con una prova non eccellente, ma buona, di Polverani con Brando che si portano a casa 85 punti in pista. I terreni erano ottimi ed uniformi, le piste ben tracciate, la differenza è stata fatta dalle segnalazione degli oggetti e dagli accertamenti.Il venerdì si apre con una delusione: dopo un eccelso inizio, durante il riporto con salto, Zar sbatte violentemente contro l’ostacolo ribaltandolo e facendo anch’egli una capriola in avanti; Trogu turbato si sposta dalla posizione base perdendo tutto

l’esercizio; nel frattempo Zar si rialza, rac-coglie il riporto e salta l’ostacolo atterrato. Il giudice chiede la ripetizione dell’eser-cizio dopo un controllo della buona salute del cane e questa volta tutto va per il me-glio. L’accaduto porta ad una qualifica di 85 punti. Proseguendo la giornata, il no-stro “piccolo” Onofrio in C si aggiudica un 84. La prova è notevole, ma perde punti sull’ultima vigilanza a causa di una rim-boccata e del conseguente doppio co-mando. Tocca poi a Leandro che con Pink ci regala un ottimo 92 in fase C che inizia a fare ben sperare per la classifica finale. Ricordiamo anche la pista di Tamai con Babajaga che porta a casa 90 punti e con-cludiamo la giornata con un 75 in fase B di Paolo con Brando il quale, purtroppo, scappa sul dietrofront verso i salti, fa finta di sedersi e poi rimane in piedi, cammina sullo stay e per concludere non parte all’invio. Il sabato siamo in dirittura d’arrivo. I nostri azzurri Max e Zar in fase C perdono punti con una rimboccata sull’ultima vigilanza che li porta a 87 punti. A distanza di qualche ora Onofrio durante il salto si sposta dalla posizione base, perdendo il punteggio dedicato al riporto con salto, che sommato ad altre imperfezioni sullo

stay e sui riporti gli assegna 83 punti in B. In seguito le prove di Tamai e Babajaga che con qualche imprecisione in abbaio e ac-compagnamento da dietro si portano a casa 88 punti in C.A risollevare il morale ci pensa Brando con un guadagnato 93 in fase C, recuperando la prova del giorno precedente, nel mentre ci giunge il punteggio della pista: Leandro conquista 93 in A. Concludiamo la domenica mattina con Massimo e Babajaga che in obbedienza portano a casa 80 punti. Il resoconto finale è: Giorgini con un ot-timo 15° posto individuale, seguito in or-dine da Trogu al 48°, Triglia 67°, Tamai 79° e Polverani 94°su 126 cani presentati.Un grande saluto e doveroso grazie al no-stro selezionatore Bruno Piccinelli di cui ricordiamo i successi, a partire dallo spet-tacolare 2010 con doppio podio indivi-duale. Per concludere ringraziamo gli sponsor: main sponsor ENCI Royal Canin ed in se-guito gli sponsor che hanno partecipato alla produzione della seconda divisa: GBF, Essegi, ACT, dei Ghermanti, Bric’s, Manifattura Vercellini, Working-dog e Grandi Ricami.

Daniele Pozzi

Si distingue Giorgini nell’individuale, si piazzano tutti gli altri

Azzurri bravi e sfortunati

Il Campionato del Mondo IPO La nazionale italiana

28

Page 29: I Nostri Cani - novembre 2013-

CORSO PER CONDUTTORE CINOFILO DI ESPOSIZIONE

HANDLERNOVEMBRE 2013CLUSONE (BG)

CORSO PER ADDESTRATORE CINOFILO

FEBBRAIO 2014PERUGIA

Validi ai fini dell’iscrizione nel Registro Nazionale

Sono aperte le iscrizioniContattare l’Accademia Europea di Cinologia:e-mail: [email protected]. 346-5165600 - Fax: 0364-456700Web: www.accademiacinologia.it

CENTRO DI FORMAZIONEAUTORIZZATO ENCI

Programma e giuria saranno pubblicatisu “I Nostri Cani”

di dicembree sono già disponibili

sul sito del Gruppo Cinofilo Forlivesewww.gruppocinofiloforlivese.it

e suwww.miglioredirazzareport.it

GRUPPO CINOFILO FORLIVESE

XLIV ESPOSIZIONE CANINA di FORLÌ INTERNAZIONALE

CAC-CACIB

1-2 FEBBRAIO 2014Fiera di Forlì

1-2 FEBBRAIO 2014

Page 30: I Nostri Cani - novembre 2013-
Page 31: I Nostri Cani - novembre 2013-

31

La vita di un cane dura circa 14 anni. Se avrai un cucciolo mentre frequenti la 1° elementare, potrebbe accompagnarti fino all’ingresso dell’Università.Un cucciolo ha bisogno di affetto, di essere educato, curato e ben nutrito. In cambio, ti vorrà bene: per sempre!

“DISEGNA IL TUO CANE PREFERITO”

Rivolto a tutti i bambini di età inferiore ad anni 13. Promosso dall’ENCI JUNIOR CLUB“Disegna il tuo cane preferito”.

Scegli la misura del foglio che vuoi. Spedisci il tuo disegno via posta tradizionale a: REDAZIONE ENCI - Disegna il tuo cane preferito - V.le Corsica, 20 - 20137 MILANO

Spedisci il tuo disegno entro il 7 dicembre 2013 (data del timbro postale). Il disegno dovrà essere accompa-gnato dall’autorizzazione di un genitore e riportare i seguenti dati: nome, cognome, età e indirizzo dell’autore/autrice del disegno. Nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico, mail di un genitore.

TUTTI I DISEGNI VERRANNO PUBBLICATI DALL’ENCI

UN CUCCIOLO SOTTO L’ALBERO

Storia di Bibò che arrivò la notte di Natale

Bibò arrivò a casa nostra la notte di Natale, era così piccolo, 70 giorni di età, che pesava quanto 2 pacchi di zucchero . La mamma lo aveva messo sotto l’albero con un fiocco rosso come collare.

Per le vacanze di Pasqua, Bibò venne con noi in montagna: giocavamo in continuazione; mi aveva masticato un calzino e il mio giocattolo preferito ma gli volevo bene lo stesso.

Arrivò l’estate e Bibò venne al mare con noi: gli piaceva nuotare o stare sotto l’ombrellone vicino alla ciotola dell’acqua quando il sole era alto nel cielo.

Il Natale successivo, Bibò era così grande che non riuscivo più a prenderlo in braccio: 15 pacchi di zucchero erano troppi per un bambino di 6 anni!Adesso che frequento l’ultimo anno del Liceo, Bibò se ne sta sdraiato sul tappeto o sotto la mia scrivania e mi guarda mentre studio con i suoi occhioni buoni che sembrano voler dire: amici per sempre!

ENCI JUNIOR CLUB

31

Page 32: I Nostri Cani - novembre 2013-

32

ENCI JUNIOR CLUB

CONOSCIAMO LE RAZZE CANINE

I BARBONICOM’È FATTO:

L’ASPETTO MORFOLOGICOIl Barbone è un cane “speciale”, può essere di 4 taglie

GRANDE MOLE: al di sopra dei 45 fino ai 60 cm

MEDIA MOLE: al di sopra dei 35 fino ai 45 cm

NANO: al di sopra dei 28 fino ai 35 cm

TOY: al di sopra dei 24 fino a 28 cm

IL MANTELLOIl Barbone ha un pelo riccio, fine e lanosoI colori sono 6 e tutti monocolore, cioè senza macchie:Nero–Bianco–Marrone–Grigio–Albicocca–Rosso fulvo

I COLORI SONO UGUALI PER TUTTE 4 LE TAGLIE

Per mantenere in ordine il mantello è necessario to-sarlo.I modelli della tosatura sono diversi: da esposizione, uniforme con il ciuffo sulla testa ed altre.È necessario che sia tosato da una persona esperta.

I Barboni stanno “appena fuori dal quadrato”, cioè l’altezza dal garrese (spalla) a terra è di poco inferiore a quella della lunghezza della schiena.Hanno occhi a mandorla, scuri e orecchie lunghe ricoperte da pelo fine. Piedi piccoli quasi ovali. Coda con il “pon pon” in cima.

IL CARATTEREIl Barbone ha conservato in tutte le sue taglie un carattere partico-larmente affettuoso, allegro e gio-cherellone. È un cane con un’in-telligenza davvero straordinaria. Si affeziona alla casa e a tutte le persone che la abitano, special-mente ai bambini. È anche una brava sentinella nel segnalare la presenza di persone estranee. Agile e scattante è adatto all’agi-lity dog.

?

STORIA DEI BARBONI

È una razza francese che in pas-sato era impiegata nella caccia agli uccelli acquatici.Discende da un’altra razza fran-cese, il Barbet molto famoso già nel 1793.Col passare del tempo per il suo

aspetto grazioso e la sua particolare intel-

ligenza diventò un eccellente “cane da compa-gnia”.

alte

zza

lunghezza

coloralo come vuoi!

Page 33: I Nostri Cani - novembre 2013-

33

CONOSCIAMO LE RAZZE CANINE

I BARBONI

INFOVisita il sito www.enci.it troverai tutte le informazioni sulla razza.

Potrai consultare lo Standard di razza (sul motore di ricerca interno al sito digita: standard Barboni) e leggere gli articoli pubblicati sulla rivista I Nostri Cani (clicca su archivio rivista).

L’EDUCAZIONEIl Barbone da piccolo è un batuffolo di pelo con due occhietti vivaci e furbi.Imparerà in fretta le regole della buona educazione. È un cane che ama correre, giocare e saltare.Basterà dedicargli un poco del nostro tempo, tutti i giorni, per ottenere buoni risultati.

LE CUREIl mantello ha bisogno di

essere spazzolato tutti i giorni e lavato spesso. Ha una particolare caratteristica: non fa la muta e non lascia peli per casa. Le lunghe orecchie devono essere pu-

lite di frequente anche dai peli che crescono all’interno. I

Barboni sono ottimi cani da compagnia e d’appartamento. Hanno bisogno di movimento: tanto più sarà grande la taglia, tanto meglio si dovrà farli correre e

giocare.

? DOMANDINESe ci sono 4 taglie e 6 colori, quante sono le varietà dei Barboni?La Francia è la nazione d’origine dei Barboni: confina con l’Italia?Qual è la caratteristica del mantello dei Barboni?I Barboni erano addestrati per divertire i bambini al circo: vero o falso?

Le razze canine sono suddivise in 10 gruppi.I Barboni appartengono al Gruppo numero:

…………………………...........................................

• GRUPPO1 CANIDAPASTOREEBOVARI(ESCLUSI BOVARI SVIZZERI)

• GRUPPO2 CANIDITIPOPINSCHERESCHNAUZER - MOLOSSOIDI E CANI BOVARI SVIZZERI

• GRUPPO3 TERRIER• GRUPPO4 BASSOTTI• GRUPPO5 CANITIPOSPITZETIPO

PRIMITIVO• GRUPPO6 SEGUGIECANIPERPISTADI

SANGUE• GRUPPO7 CANIDAFERMA• GRUPPO8 CANIDARIPORTOCANIDA

CERCA CANI DA ACQUA• GRUPPO9 CANIDACOMPAGNIA• GRUPPO10 LEVRIERI

?

Page 34: I Nostri Cani - novembre 2013-

34

ENCI JUNIOR CLUB

CONOSCIAMO LE RAZZE CANINEHO QUATTROZAMPE E ME NE VANTO!!!

UN CANE PER LA STRADA

Se ti capiterà di incontrare un cane che vaga solo per la strada, non ti avvicinare, po-trebbe essere spaventato e

non capire le tue buone intenzioni. Il modo mi-gliore di aiutarlo è chia-mare i vigili urbani, oppure

i carabinieri o la polizia stra-dale. Provve deranno loro a portarlo nel canile comu-nale, anche per evitare che finisca sotto alle auto.Lo stesso vale per i cani feriti sulla strada: le forze dell’or-dine interverranno chia-mando i veterinari che prov-vederanno a raccoglierli e curarli: lo dice la legge.

LA DIFFERENZA TRA UN CANE DI RAZZA E UN CANE METICCIO

Si dice che un cane è di razza quando il suo aspetto morfo-logico, cioè com’è fatto il suo corpo, corrisponde al suo stan-dard di razza che è un documento che descrive ogni forma del suo corpo: la lunghezza della schiena, la forma della testa, l’altezza, il peso e così via. I cuccioli che nascono da un maschio e una femmina della stessa razza, sono come i genitori.L’aspetto morfologico del cane meticcio è come l’arcobaleno: possiede molti colori e ha tantissime forme. Può essere grande, piccolo, grosso oppure magro, col pelo lungo o corto. È come un puzzle con tanti pezzi diversi che, alla fine, compongono un quadro. I cuccioli che nascono da “cani ar-cobaleno” molto spesso sono diversi dai genitori per colore e dimensione.

L’ABBANDONO DEI CANI È UN REATO

In Italia, molti cani vengono abbandonati sulle strade, specialmente d’estate.Persone senza cuore se ne sbarazzano come se fossero degli oggetti, non delle creature viventi.Un cane abbandonato ha poche possibilità di sopravvivere. Rischia di essere investito dalle auto, non riesce a trovare da mangiare è spaventato e non sa dove andare…Per fortuna, ci sono persone buone che li raccolgono e, se non possono tenerli, li portano al canile comunale o nei rifugi.Chi abbandona un cane infrange la legge perché commette un reato; se viene rintracciato deve pagare una multa salata e rischia di andare in prigione.Per poter rintracciare il padrone del cane, da molti anni è obbligatorio il microchip che viene inserito sotto la pelle del collo del cane attraverso una semplice iniezione.Con una lente elettronica il veterinario sarà in grado di

leggere il codice e risalire al proprietario.

Mi chiamano bastardino, incrocio, cane fantasia, cane di razza incerta, cane arcobaleno… ma

sono sempre un cane!!!

Page 35: I Nostri Cani - novembre 2013-

35

ENCI JUNIOR CLUB

CONOSCIAMO LE RAZZE CANINEHO QUATTROZAMPE E ME NE VANTO!!!

UN CANE ABBANDONATOI cani che vivono nei canili comunali e nei rifugi, molto spesso sono meticci. Questi cani non si pagano, la gente li regala. E così, spesso accade che si prendano come se fossero una scatola di cioccolatini... senza pensare che un cane richiede impegno e non si può dimenticare a casa o in garage come fosse una bicicletta.Un cane ti darà molto affetto, ti sarà fedele per sempre, ti farà compagnia nei momenti allegri e in quelli tristi ma prima di adottarlo è necessario pensarci bene. Sono cani di tutti i tipi, cuccioli, adulti, anziani; di taglia grande o piccola; col pelo lungo o corto: c’è una grande scelta. Se invece scegli un cane di razza, attraverso lo standard conoscerai prima tutte le sue

caratteristiche e le sue esigenze di vita.

? DOMANDINEI rifugi per cani da chi sono gestiti? ............................................................................................I canili comunali da chi sono gestiti? ...........................................................................................I cani meticci sono solo di una taglia? .........................................................................................Cosa devi fare se incontri un cane che vaga da solo per strada? .............................................E se trovi un cane ferito, chi devi chiamare? ...............................................................................Con quale strumento si possono identificare i cani? ..................................................................

IL CANILE PER CANI ABBANDONATI

In tutte le città ci sono canili comunali per i cani abbandonati. È il sindaco che deve occuparsi di loro facendo costruire recinti e ripari adatti ad accoglierli, dare cibo a sufficienza e cure quando si ammalano.

In tutta Italia ci sono anche i “rifugi per cani abbandonati” che sono

gestiti da volontari, persone che lavorano gratis per assistere e curare questi cani sfortunati.

INSIEME FACCIAMO SPORT

Ai cani piace molto giocare, correre, saltare, fare esercizi di

abilità in nostra compagnia.Ci sono degli sport divertenti come l’agility dog oppure l’obedience o il disc dog (lancio del frisbee). Tutti i cani possono partecipare, sia meticci che di razza, certamente, devono essere educati e imparare tutte le regole di questi giochi

divertenti.Sul sito www.enci.it si trovano tutti i regolamenti ufficiali e gli indirizzi dei campi di addestramento.Anche i bambini possono

accedere a questi sport. Potresti divertirti anche tu ad insegnare al tuo

cane piccoli esercizi di educazione come stare se-

duto, camminare al guin-zaglio senza tirare, ripor-tare la pallina e così via.

Page 36: I Nostri Cani - novembre 2013-

Il cane nella poesia diventa l’ombra lunga dei sentimenti buoni. Racconta vicende d’amore o di affetto, suscita pensieri de-voti e dà voce ai rimpianti. Dice anche di vicende legate ad usuale quotidianità elevandole a signifi-cato per tutti. E dimostra quanto sia vera l’affermazione di Ralph Waldo Emnerson (1803-1882) “solo la poesia ispira la poesia”. Una con-vinzione che significa anche, in-grandita alla lente del cinofilo, che ben pochi altri animali riescono quanto il cane

a far scintillare i colori più belli dell’anima. Leggi… ed il pensiero si perde nel ritmo e si smarrisce nella magia delle parole a conferma di quanto ebbe a dire il grande Francesco De Santis (1817-1883) “ La po-esia è la ragione messa in musica”. Proprio perché è l’arte di far collimare, per tra-smettere un messaggio, sia il significato delle parole che il suono e quindi il ritmo che dà respiro frase. La musica infatti esiste se riesce a trasferire emozioni e stati d’animo in maniera più evocativa e po-tente della prosa.

Ma la poesia, pur continuando ad essere espressione di sentimenti è mutata mera-vigliosamente nei secoli riflettendone le immagini come uno specchio semisegreto. Per i Romani era quantitativa, basata sull’alternanza tra sillabe lunghe e brevi: il metro più diffuso - proprio dell’epica - era l’esametro con una scansione a tempo. Poi dal Mille e dall’abbandono del latino, muta e si adegua ai costumi ma continua a dar

Qui giacciono i miei canigli inutili miei cani,

stupidi ed impudichi,novi sempre et antichi,

fedeli et infedeliall’Ozio lor signore,

non a me uom da nulla.Rosicchiano sotterranel buio senza fine

rodon gli ossi i lor ossi,non cessano di rodere i lor ossi

vuotati di medullaet io potrei farnela fistola di Pan

come di sette cannei’ potrei senza cera e senza lino

farne il flauto di Panse Pan è il tutto e

se la morte è il tutto.Ogni uomo nella culla

succia e sbava il suo ditoogni uomo seppellito

è il cane del suo nulla.

Gabriele D’Annunzio

ER CANE POLIZIOTTOTrilussa

Jeri ho incontrato un Cane poliziotto.

Dico:- Come te va? - Dice: - benone!

Ogni ladro che vedo je do sotto.

Li sento da l’odore, caro mio!

Cor naso che ciò io!.....-

In quer mentre è passato un fornitore

che Dio solo lo sa quant’ha rubbato.

Ho chiesto ar cane: - Senti un certo odore? -

Ma lui m’ha detto: - No..... So’ raffreddato....-

Er Cane poliziotto ch’ho incontrato

lo faranno prestissimo questore.

Gabriele D’Annunzio con i suoi Levrieri

“Ho gettato il verso nobile ai cani neri della prosa”

Victor Hugo

voce ad un seminascosto orizzonte di sen-timenti. Non sempre – ed è notazione d’obbligo - ha significato compiuto come la prosa. C’è infatti, se si legge o si ascolta, una parte che riguarda la comunicazione ed una che si rivolge alla sfera emotiva. Per questo la parola ha funzione di significato e suono, di contenuto informativo ed emo-tivo e quindi sintassi e ortografia possono variare (licenze poetiche) se opportuno per la comunicazione complessiva. Tutto questo per dire che, abbandonato il lin-guaggio aulico, la poesia non poteva non

A mia moglieTu sei come una lunga

cagna, che sempre tantadolcezza ha negli occhi,

e ferocia nel cuore.Ai tuoi piedi una santa

sembra, che d’un fervoreindomabile arda,e così ti riguarda

come il suo Dio e Signore.Quando in casa o per via

segue, a chi solo tentiavvicinarsi, i denti

candidissimi scopre.Ed il suo amore soffre

di gelosia.

Umberto Saba

Il cane nella poesia

Cinofilia fa rima con amare

Una breve carrellata nell’universo dei poeti alla scoperta d’un amico comune.

36

Page 37: I Nostri Cani - novembre 2013-

ER CANE POLIZIOTTOTrilussa

Jeri ho incontrato un Cane poliziotto.

Dico:- Come te va? - Dice: - benone!

Ogni ladro che vedo je do sotto.

Li sento da l’odore, caro mio!

Cor naso che ciò io!.....-

In quer mentre è passato un fornitore

che Dio solo lo sa quant’ha rubbato.

Ho chiesto ar cane: - Senti un certo odore? -

Ma lui m’ha detto: - No..... So’ raffreddato....-

Er Cane poliziotto ch’ho incontrato

lo faranno prestissimo questore.

è la sua freschezza affettuosa,la comunicazione del suo affetto,

e proprio lì mi chiesecon i suoi due occhi,

perché è giorno, perché verrà la notte,perché la primavera

non portò nella sua canestranulla

per i cani randagi,tranne inutili fiori,

fiori, fiori e fiori.E così m’interroga

il canee io non rispondo.

Andiamouomo e cane unitidal mattino verde,

dall’incitante solitudine vuota nella quale solo noi

esistiamo,questa unità fra cane con rugiada

e il poeta del bosco,perché non esiste l’uccello nascosto,

non è il fiore segreto,ma solo trilli e profumi

per i due compagni:un mondo inumidito

dalle distillazioni della notte,una galleria verde e poi

un gran prato,una raffica di vento aranciato,

il sussurro delle radici,la vita che procede,e l’antica amicizia,

la felicitàd’essere cane e d’essere uomo

trasformatain un solo animale

che cammina muovendosei zampe

e una codacon rugiada.

ispirarsi anche ai cani con una “comunica-zione” valida per la gente senza riferimenti a razze e caratteristiche particolari. Ed è un altro aspetto, forse, a ben pensarci, il più suggestivo perché supera le razze egua-gliandole in un simbolo meraviglioso. E lo dimostra una rapida carrellata nell’uni-verso dei poeti. Dall’anarchico Pablo Neruda i cui versi venivano declamati nelle vie di Parigi al romano Trilussa che dice, sorridendo, probabi0li verità, al deli-cato Umberto Saba. E dopo di lui il geniale D’Annunzio ed il Nobel Eugenio Montale. E su tutti una frase, inaspettata e stupenda, di Giacomo Leopardi, il poeta senza cielo e senza speranza”. “La facoltà di compatire non è propria dell’ uomo. In casa mia v’era un cane che dal un balcone gettava del pane ad un altro cane sulla strada”.

Rodolfo Grassi

Nei miei primi anni abitavo al terzo pianoe dal fondo del viale di pitòsforiil cagnetto Galiffa mi vedevae a grandi salti dalla scala a chiocciola

mi raggiungeva. Ora non ricordose morì in casa nostra e se fu seppellitoe dove e quando. Nella memoria resta

solo quel balzo e quel guaito némolto di più rimane dei grandi amori

quando non siano disperazione e morte.Ma questo non fu il caso del bastardino

di lunghe orecchie che portava un nomeinventato dal figlio del fattoremio coetaneo e analfabeta, vivo

meno del cane, e strano, nella mia insonnia.Eugenio Montale

ODE AL CANEPablo Neruda

Il cane mi domandae non rispondo.

Salta, corre pei campi e mi domandasenza parlaree i suoi occhi

sono due richieste umide, due fiammeliquide che interrogano

e io non rispondo,non rispondo perché

non so, non posso dir nulla.In campo aperto andiamo

uomo e cane.Brillano le foglie come

se qualcunole avesse baciate

a una a una,sorgono dal suolo

tutte le arancea collocare

piccoli planetarisu alberi rotondi

come la notte, e verdi,e noi, uomo e cane, andiamo

a fiutare il mondo, a scuotere il trifoglio,nella campagna cilena,

fra le limpide dita di settembre.Il cane si ferma,insegue le api,

salta l’acqua trepida,ascolta lontanissimi

latrati,orina sopra un sasso,

e mi porta la punta del suo muso,a me, come un regalo.

Lo scrittore cileno Pablo Neruda con il suo cane Chu Tzu un cow chow che lo accompagnò nel suo ultimo soggiorno sull’Isla Negra, era il 1973

i nostri CaniAnno 59 num. 10novembre 2013

37

Page 38: I Nostri Cani - novembre 2013-

Il parco del castello di Masino, è stata la location della prima esposizione a carattere internazionale nel Canavese, orga-nizzata dal Gruppo Cinofilo Canavesano il Castello, che dopo una lunga esperienza in ambito Nazionale ha voluto metter-si alla prova con ben due CACIB nell’arco dello stesso we-ekend, grazie anche alla fiducia riposta nel gruppo, da parte degli affezionati di Cuneo. Buono l’afflusso dei cani presenti il 14 e il 15 settembre, 700 al sabato e 850 la domenica, così come la partecipazio-ne del pubblico, numerosi gli stand di prodotti per la cura e la bellezza degli animali, nell’incantevole cornice del parco, curato nei minimi particolari dal FAI. In entrambe le giornate si sono susseguite gare di Agility con la preziosa collabora-zione del centro cinofilo Idefix, che hanno dato prova della forte intesa possibile nel binomio a 6 zampe. Un allestimen-to sobrio, funzionale e adeguato al contesto della manife-stazione, ha consentito ad espositori, handler, conduttori e pubblico di non accusare fastidiosi tempi di attesa, grazie alle aree relax poste all’interno del parco e ai diversi mo-menti di intrattenimento per piccoli e non. Insomma, piena

BEST IN SHOW CUNEO 1° CINECITTA’ SASHA BARON COLEN Maltese Prosperi Franco 2° BASSJOY NIGHT OF LOVE Basset Hound All. Terra Dei Templari 3° WAY UP WIND CRIES MARY Levriero Afgano Acorsi Ana Luisa

Doppia vittoria del Gruppo Cinofilo Canavesano

I Maltesi signori del castello

CUNEO

In due giorni nei ring 1500 cani in una cornice incantevole

RAGGRUPPAMENTI CUNEO

GRUPPO 1 1° DRAGONJOY JESSICA RABBIT

Welsh Corgi Pembroke pr. Ceredi Chiara

GRUPPO 2 1° SNOW UNDER BLACK MOON AND MIDNIGHT

LADY’S Terranova nero pr. Turra Valentina

GRUPPO 3 1° TOUCHSTAR PRIVATE COLLECTION

Jack Russel Terrier pr. All. Touchstar

GRUPPO 4 1° LARA CROFT IZ MISHKINOGO DOMA

Bassotto Kaninchen pr. All. Antica Torre di Maffei

GRUPPO 5 1° ESTAVA RAIN PLAY MAGIC Akita Americano

pr. Stark Linda

GRUPPO 6 1° BASSJOY NIGHT OF LOVE Basset Hound

pr. All. Terra Dei Templari

GRUPPO 7 1° BOBET Epagneul Breton pr. Mangini Davide

GRUPPO 8 1° CLUSSEX KANGAROO JACK Clumber Spaniel

pr. Douglas Jonhson

GRUPPO 9 1° CINECITTA’ SASHA BARON COLEN Maltese

pr. Prosperi Franco

GRUPPO 10 1° WAY UP WIND CRIES MARY Levriero Afgano

pr. Acorsi Ana Luisa

BIS Razze Italiane

1° CINECITTA’ SASHA BARON COLEN Maltese pr. Prosperi Franco

BIS Giovani 1° FRANCINI’S SOMEONE LIKE YOU Cocker Spaniel Inglese

pr. Fioravanti Alessandra38

Page 39: I Nostri Cani - novembre 2013-

soddisfazione per l’ottima riuscita della manifestazione da parte del Gruppo Cinofilo Canavesano il Castello, che pensa già a nuove iniziative con il solo obiettivo di continuare ad ac-crescere il valore della cinofilia in Canavese, unita alla gioia di allevare e di divertirsi insieme al proprio cane. Per quello che riguarda i risultati del Best in Show, ironia del-la sorte, entrambi i CACIB sono stati ad appannaggio della razza Maltese evidentemente ben rappresentato in questo doppio appuntamento: infatti Best in Show sia nell’interna-zionale di Cuneo con il soggetto “Cinecittà Sasha Baron Co-len” di proprietà di Franco Prosperi, che nell’internazionale del Canavese con “Missis White Bollinger” di proprietà di Barbara Vezzani.

Roberto Stevanella

BIS Juniores Cuneo 1° BLACKGALAXY YANNICK NOAH-N Zwergschnauzer nero Piuzzi Osvaldo 2° CARRY ON Akita Americano Longoni Giangiacomo 3° CASSIOPEIA STELLAS DELLA TERRA DEI TEMPLARI Basset Hound Barcella Giuseppe

RAGGRUPPAMENTI CANAVESE

GRUPPO 1 1° DRAGONJOY SONNY CORLEONE

Welsh Corgi Pembroke pr. Ceredi Chiara

GRUPPO 2 1° ANGEL’S FACE Bullmastiff pr. Todor - Sfera

GRUPPO 3 1° BECLAU BRUS LEE Kerry Blue Terrier

pr. All. Beclau

GRUPPO 4 1° UNNA DEL GOTHA Bassotto Kaninchen p/d

pr. Terruzzi Lucia

GRUPPO 5 1° CABAKA’S BOBBIE OF STORM CAT Samoiedo

pr. Moreschi Barbara

GRUPPO 6 1° BASSJOY NIGHT OF LOVE Basset Hound

pr. All. Terra Dei Templari

GRUPPO 7 1° PRAIA DEI SANCHI Bracco Italiano b/a

pr. Salvi Marcello

GRUPPO 8 1° MANITOU’S GLITTER IN THE AIR Nova Scotia

Duck Tolling Retr. pr. Gavazzi Franchini Cristina

GRUPPO 9 1° MISSIS WHITE BOLLINGER Maltese

pr. Vezzani Barbara

GRUPPO 10 1° VIVIENNE WESTWOOD DEL BORGHINO Saluki

pr. All. Del Borghino

BIS Razze Italiane

1° PRAIA DEI SANCHI Bracco Italiano pr. Salvi Marcello

BIS Giovani 1° FRANCINI’S SOMEONE LIKE YOU Cocker Spaniel Inglese

pr. Fioravanti Alessandra

BEST IN SHOW CANAVESE 1° MISSIS WHITE BOLLINGER Maltese Vezzani Barbara 2° BECLAU BRUS LEE Kerry Blue Terrier All. Beclau di Zanovello 3° VIVIENNE WESTWOOD DEL BORGHINO Saluki All. Del Borghino Di Galliano

CANAVESE

BIS Giovani Cuneo 1° FRANCINI’S SOMEONE LIKE YOU Cocker Spaniel Inglese a/c Fioravanti Alessandra 2° MARYLIN MONROE DWOR ALEKSANDRIA Boston Terrier Bettoni Roberta 3° HOUSTON DES GARRIGUES DU LOUP DU CANEBAS Siberian Husky Cayol Mireille

39

Page 40: I Nostri Cani - novembre 2013-

Quest’anno, ci ha provato anche Giove Pluvio. Ma, così come nessuno fermava le gloriose legioni romane, i fulmini del meteo non hanno impedito che quest’ultima edizione dell’Internazionale del Kennel Club Roma riuscisse a essere memorabile. Organizzazione precisa e puntuale fin dai giorni antecedenti grazie alla più che tempestiva pubblicazione di tutte le informazioni: orari, ring, ma anche come arrivare, coor-dinate geografiche, dove alloggiare, linea telefoniche sempre aperte e disponibili. Le due giornate espositive si sono svolte in un’atmosfera più che serena, allegra e collaborativa da par-te di espositori, standisti e staff. Il programma dell’esposizio-ne era ghiotto e spaziava dal naturale svolgimento dei ring ad altri momenti cinofili per tutte le età. Il prologo venerdì con un eccezionale e unico momento dedicato a due delle più anti-che razze italiane, il “1° Simposio Internazionale del Bologne-se e Maltese” curato dal presidente del Club di razza, Stefano Paolantoni, con relatore Francesco Cochetti. A seguire, saba-to, il seminario “Il cane. L’individuo” curato dal Presidente del Club Italiano del Piccolo Levriero Italiano, Agnese Spaziani, a cura della dott.ssa Barbara Gallicchio. Per tutte le due giorna-

BEST IN SHOW1° Greyhound Sobers Portia Grand Cru pr. Allev. Sobers 2° Cane da Orso della Carelia Tsarshadow’s I Speack Of War pr. D. Deelry, Belter L. Vismara 3° Fox Terrier p/r Fransin Perhaps The Huntsman pr. Francesca Cassin

Oltre 1400 esemplari all’Expo nella Capitale

Il Greyhound Re di Roma

ROMA

BIS COPPIE DOMENICA1° Bassotti, all.to “dei 18 CARATI”

2° Bolognese, all.to “LAKELOVER’S”

3° Mastino, all.to “MASTINI DELLA RUPE”

Le tante iniziative hanno reso ancor più coinvolgente la prestigiosa manifestazione

BIS Veterani del sabato1° Setter Gordon Camusfe Arna Fantasy Elixir pr. Grazia Veronesi 2° Flat Coated Retriever Twister pr. Lucia Scarpa 3° Labrador Retriever Twister pr. Lucia Scarpa

40

Page 41: I Nostri Cani - novembre 2013-

cord di presenze con i suoi quasi 1400 iscritti a catalogo. Po-chi gli assenti, nonostante le pessimistiche previsioni meteo. Del resto, a parte un momento nella primissima mattinata di sabato, anche il cielo ha benedetto questa esposizione, rega-lando addirittura un sole splendente alla giornata di domeni-ca. Un momento di forte emozione vi è stato per la consegna per la prima volta del premio Senior In Show, omaggio alla carriera del più veterano fra i veterani di ogni giornata, ideato dalla Tari.Farm. Altissimo il livello della Giuria, con alcune del-le eccellenze italiane e noti e apprezzati giudici stranieri, una conferma di quanto la scelta dei giudici influisca positivamen-te sul gradimento di un’esposizione. Una menzione speciale merita la scenografia in cui si è rappresentato il Best In Show. Colonne, treppiede, tralci di fiori e frutta... non avrebbe stupi-to l’improvvisa comparsa di Nerone! E, invece dei leoni, una sfilata di esemplari del mondo canino di eccellente qualità: la scelta del migliore più di una volta ha creato qualche difficoltà! Una nuova grande prova superata con magnificenza dal Ken-nel Club Roma, sotto l’unico cielo della Capitale.

Anna Gioia Taucci

te espositive, è stato ospite il progetto “Di Te Mi Fido ideato da Maria Grazia Miglietta e sponsorizzato dall’ENCI, nato con il proposito di aiutare i bambini a comprendere i segnali dei pro-pri amici a 4 zampe; nel ring d’onore, la premiazione dei più apprezzati disegni creati dai bimbi che vi hanno partecipato. Fra le novità proposte dall’ENCI, anche il CAE-1, che riscuote sempre un certo successo fra i proprietari poiché è indirizzato a tutta la popolazione canina, anche di razza incerta, purché amata dal proprio conduttore. Ancora una volta, lo staff del dott. Adolfo Guandalini si è prestato gratuitamente per uno screening sulle oculopatie delle razze italiane, spendendosi anche per le visite a d altri soggetti presenti i expo. Apprezzata anche la presenza dello staff dell’Unirelab, che si è occupato del prelievo e stoccaggio dei campioni biologici dei neo laure-ati campioni. Veniamo ora all’Esposizione vera e propria che, visto il trend attuale, può be dire che avere registrato un re-

Spazio ai bambini durante l’Expo con lezioni sulle razze e sul comportamento dei cani tenute da Manuela Berardi, Fulvia Ioppolo e Maria Grazia Miglietta. I disegni eseguiti nello stand appositamente allestito sono stati premiati nel Ring d’Onore della domenica. Nella foto. Maria Grazia Miglietta con i vinci-tori: 1° Lucrezia Cammarota, 2° Emma Primavera, 3° Gaia Ciamacco con le magliette del progetto “Di Te Mi Fido”.

BIS Razze Italiane del sabato

1° Bracco italiano Sobers Atti Cus pr. Allev. Sobers

2° Spinone italiano Resto del Restone

3° Lagotto romagnolo Il Granaio dei Malatesta Saure

BIS COPPIE DOMENICA1° Bassotti, all.to “dei 18 CARATI”

2° Bolognese, all.to “LAKELOVER’S”

3° Mastino, all.to “MASTINI DELLA RUPE”

RAGGRUPPAMENTI

GRUPPO 1 1° Border Collie Pukawidgee _Bush Romance pr.

Allev. Story Rex

GRUPPO 2 1° Terranova nero Thickish Newfoundland Twilight

pr. Allev. Thickish Newfoundland

GRUPPO 3 1° Fox Terrier p/r Fransin Perhaps The Huntsman

pr. Francesca Cassin

GRUPPO 4 1° Bassotto Kaninchen p/d Magik Rainbow Jem

Chujina pr. Victoria Ivanova

GRUPPO 5 1° Cane da orso della Carelia Tsarshadow’s I

speak Of War pr. D. Deelry, Belter L. Vismara

GRUPPO 6 1° Petit Basset Griffon Vendeen Trick or Treat van

Tum Tum’s Vriendjes pr. Huikeshoven G. M.

GRUPPO 7 1° Weimaraner p/c Bentley Dei Grandi Grigi pr.

Attilio Vaccari

GRUPPO 8 1° Cocker Spaniel Inglese Francini’s Negrita pr.

Angela Francini

GRUPPO 9 1° Carlino Anjos Zacarias pr. Ann Joe Sampaio

GRUPPO 10 1° Greyhound Sobers Portia Grand Cru pr. Allev.

Sobers

BIS GRUPPI DOMENICA1° Bolognese, all.to Hunky-Dory

Page 42: I Nostri Cani - novembre 2013-

Se la montagna non va a Maometto, Maometto va alla mon-tagna; se Bergamo non offre spazi adeguati al Gruppo Ci-nofilo Bergamasco, il Gruppo Cinofilo Bergamasco va... a Montichiari!.Non si tratta di parafrasare un celebre detto, si vuole foto-grafare la realtà; infatti, l’entusiasmo e la voglia di cinofilia dei Gruppi Cinofili di Lecco e di Bergamo hanno trovato modo di esprimersi, grazie anche alla squisita cortesia degli ami-ci del Gruppo Cinofilo Bresciano, negli enormi spazi e nelle adeguate infrastrutture del collaudato Centro Fiera di Mon-tichiari.I timori alimentati dai numeri delle partecipazioni ai recenti eventi cinofili sono stati ben presto fugati dal quasi inspera-to successo che gli oltre 1.500 iscritti hanno assicurato alla Nazionale di Lecco di sabato 28 settembre ed alla Interna-zionale di Bergamo di domenica 29.L’elevato numero dei partecipanti e l’alta qualità dei sogget-ti presentati nelle due giornate, magistralmente evidenzia-

BERGAMO Best in Show Giudice Harry O’Donoghue1° Samarcanda Magnum Psyche BARBONE GRANDE MOLE BIANCO pr. Tita R. 2° Praia dei Sanchi BRACCO ITALIANO pr. Salvi M. 3° Quick Joey Small del Whymper delle G. Jorasses PASTORE AUSTRALIANO pr. Carioni L.

BERGAMO

Oltre 1500 concorrenti in una due giorni da ricordare per organizzazione e visitatori

Le Esposizioni di Lecco e Bergamo

Insieme nel successo

CACIB-BERGAMO BIS JUNIORES Giudice Guido Vandoni

1° Carry On AKITA AMERICANO pr. Longoni G.

2° Dama SEGUGIO ITALIANO P/R pr. Ghidinelli M.

3° Broadway Glitter and Paillettes

CANE DA PASTORE SCOZZESE SHETLAND pr. Preti P.

CACIB-BERGAMO BIS COPPIE Giudice Sonia Pagani1° SHIH TZU pr. All. Solo per i tuoi Occhi 2° DALMATA pr. All. Ricchetti F. 3° BASSOTTO KANINCHEN P/C pr. Tassinari M.

42

Page 43: I Nostri Cani - novembre 2013-

CACIB BERGAMO BIS GRUPPI Giudice Luigi Nerilli

1° BASENJI All. Porri G. 2° ZWERGSCHNAUZER NERO All. Corteggiani R.

3° SAMOIEDO All. Corrado Pelizzoli

CACIB BERGAMO BIS RAZZE ITALIANE

1° Praia dei Sanchi BRACCO ITALIANO pr. Salvi M.

2° Cinecittà Sasha Baron Colen MALTESE pr. Prosperi F.

3° Rukmini dei Lupercali PASTORE BERGAMASCO

pr. All dei Lupercali

CACIB-BERGAMO BIS GIOVANI Giudice Sonia Pagani1° Ibraviragazzi O Sole Mio BULLMASTIFF pr. Piovesan L. 2° Huffish Da Maja Ironman BARBONE GRANDE MOLE NERO pr. All. Samarcanda 3° Masialab Brittania LABRADOR RETRIEVER pr. All. Willing To Please

CACIB-BERGAMO BIS JUNIORES Giudice Guido Vandoni

1° Carry On AKITA AMERICANO pr. Longoni G.

2° Dama SEGUGIO ITALIANO P/R pr. Ghidinelli M.

3° Broadway Glitter and Paillettes

CANE DA PASTORE SCOZZESE SHETLAND pr. Preti P.

RAGGRUPPAMENTI BERGAMO

GRUPPO 1 1° Quick Joey Small del Whymper delle G. Jorasses

PASTORE AUSTRALIANO pr. Carioni L.

GRUPPO 2 1° Vae Victis del Monte Gentile

ZWERGSCHNAUZER NERO pr. Battaglini B.

GRUPPO 3 1° Eileen Arcavis KERRY BLUE TERRIER

pr. Rizzo Tasselli R.

GRUPPO 4 1° Rabiosa del Wanhelsing BASSOTTO NANO P/D

pr. All. del Wanhelsing

GRUPPO 5 1° Char’s Cruisin’ For Hotties

SPITZ NANO TUTTI COLORI pr. Milintenda S.

GRUPPO 6 1° Harmakhis Wisdom Quasha

RHODESIAN RIDGEBACK pr. Venturelli S.

GRUPPO 7 1° Praia dei Sanchi BRACCO ITALIANO pr. Salvi M.

GRUPPO 8 1° Il Trovatore della Val d’Avero

GOLDEN RETRIEVER pr. Carboni S.

GRUPPO 9 1° Samarcanda Magnum Psyche

BARBONE GRANDE MOLE BIANCO pr. Tita R.

GRUPPO 10 1° Sobresalto Quann Tramonta O’ Sole WHIPPET

pr. Fiorillo M.

BIS RAZZE ITALIANE 1° Praia dei Sanchi BRACCO ITALIANO

pr. Salvi M.

BIS COPPIE 1° Perfect Style di Casa Corsini, Catherine Deneuve

Solo per i tuoi Occhi SHIH TZU

pr. All. Solo per i tuoi Occhi di Filogrosso

BIS GRUPPI DI ALLEVAMENTO 1° Amon Ra Amenofi, Amon Ra

Aboteris, Amon Ra Anuki BASENJI pr. Porri G.

BIS JUNIORES 1° Carry On AKITA AMERICANO pr. Longoni G.

BIS GIOVANI 1° Ibraviragazzi O Sole Mio BULLMASTIFF

pr. Piovesan L.BIS VETERANI 1° Quiz della Val Vezzeno BASSOTTO STANDARD

P/D pr. Arditi C.

ta dagli esperti giudici impegnati sui ring, oltre a decretare l’eccellente riuscita delle Esposizioni sono state il miglior riconoscimento alla oramai pluriennale collaborazione tra i Gruppi Cinofili di Lecco e Bergamo che hanno trovato, con una mirabile fusione tra giovanile entusiasmo e collaudata esperienza, la formula giusta per far fronte alle complesse

i nostri CaniAnno 59 num. 10novembre 2013

43

Page 44: I Nostri Cani - novembre 2013-

LECCO Best in Show Giudice Franco Ferrari1° Praia dei Sanchi BRACCO ITALIANO pr. Salvi M. 2° The Dark Night Rises del Wanhelsing BASSOTTO NANO P/D pr. All. del Wanhelsing 3° Ursetta del Barone Rampante BASSOTTO KANINCHEN P/D pr. All. Del Wanhelsing

LECCO

RAGGRUPPAMENTI LECCO

GRUPPO 1 1° Quick Joey Small del Whymper delle

G. Jorasses PASTORE AUSTRALIANO pr. Carioni L.

GRUPPO 2 1° Enea della Cascina Rancate

MASTINO NAPOLETANO pr. Patelli C.

GRUPPO 3 1° Cuda’s the Body Hunter

AMERICAN STAFFORDSHIRE TERRIER pr. Cuda T.

GRUPPO 4+6 1° The Dark Night Rises del Wanhelsing

BASSOTTO NANO P/D pr. All. del Wanhelsing

GRUPPO 5 1° Addney del Biagio ALASKAN MALAMUTE

pr. Rossello A.

GRUPPO 7+8 1° Praia dei Sanchi BRACCO ITALIANO pr. Salvi M.

GRUPPO 9 1° Miss White Belle Epoque MALTESE

pr. Vezzani B.

GRUPPO 10 1° Ursetta del Barone Rampante PICCOLO

LEVRIERO ITALIANO pr. All. del Barone Rampante

BIS RAZZE ITALIANE 1° Miss White Belle Epoque MALTESE

pr. Vezzani B.BIS COPPIE 1° Hamlet del Barone Rampante e Ursetta del

Barone Rampante PICCOLO LEVRIERO ITALIANO

BIS GRUPPI DI ALLEVAMENTO 1° Cuda’s The Body Hunter,

Guardami Bene, I Am Only Nice Girl AMERICAN STAFFORDSHIRE

TERRIER pr. Cuda T.

BIS JUNIORES 1° Balou Girl del Wanhelsing

BASSOTTO KANINCHEN P/D pr. All. Del Wanhelsing

BIS GIOVANI 1° The Dark Night Rises del Wanhelsing

BASSOTTO NANO P/D pr. All. del Wanhelsing

BIS VETERANI 1° Twister FLAT COATED RETRIEVER pr. Scarpa L.

esigenze organizzative di manifestazioni cinofile di così alto livello. Questo riuscito mix, siamo certi, sarà ancora la formula vin-cente che ci consentirà di ben figurare anche nell’ultimo fine settimana del settembre 201 4prossimo quando ci cimente-remo con due Esposizioni Internazionali.Un grazie di cuore ai moltissimi soci dei Gruppi Cinofili di Lec-co e Bergamo che con spirito di abnegazione hanno prestato il loro tempo e profuso energie, alla inappuntabile Delegata

ENC Isignora Anna Maria Ballestriero, agli apprezzati esperti giudici e a tutti gli espositori che ci hanno onorato con la loro partecipazione.

Luigi Corna

NOTIZIE ENCI VOLPINO ITALIANO: 2 CAC

Si comunica che il Consiglio Direttivo dell’ENCI del 17 set-tembre u.s., relativamente alla richiesta dell’Associazione Tecnica Amatori Volpino Italiano, a seguito dell’istruttoria effettuata dal Comitato Esecutivo del 11.9.2013. ha deli-berato di consentire alla razza volpino italiano l’assegna-zione del certificato di attitudine al campionato italiano (CAC) nelle due varietà di colore (a- bianco, b- rosso).Tale modifica nell’assegnazione del CAC, che entrerà in vigore a far data 1 gennaio 2014, non comporta alcuna variazione di assegnazione di un unico CACIB e BOB.

Il Direttore GeneraleFabrizio Crivellari

AGGIUNTA CACIB EUROPEA GINEVRA- DOGO ARGENTINO TANO DEL LITORAL M Allevatore Del Litoral Proprietario Fabio De Rugeriis- CIRNECO DELL’ETNA HADRANENSIS TOTO’ M Allevatore e proprietario Allev. Hadranensis

44

Page 45: I Nostri Cani - novembre 2013-

Su iniziativa del presidente SIS ed ENCI Francesco Balducci si è svolto il Raduno SIS che ha visto la partecipazione di una quarantina di Setter Inglesi, il fior fiore delle prove di selezione che hanno dato vita nella stagione 2012/2013 alle manife-stazioni più importanti; svoltesi sui terreni di Spagna, Grecia, Serbia ed Italia.Tutte prove con selvaggina rigorosamente DOC, in competizione con i migliori Setter di tutta Europa, molti di questi soggetti si sono guadagnati il podio per la passerella del “Setter Day” del giorno dopo e co-munque tutti con palmares di riguardo guadagnato sui terreni delle prove, dalle pernici rosse iberiche, alle starne di Grecia e Serbia, dalle coturnici ai galli delle alpi per terminare con le prove su beccacce.E’ stato affascinante vedere tutti questi soggetti, alcuni dei quali ancora con evi-denti segni lasciati nelle ultime prove sui mantelli, con il pelo un po’ logorato dall’usura, ma in un confronto tra la popo-lazione setter per noi più interessante, e che permette a migliaia di cacciatori ap-passionati setterman di continuare a go-dere del lavoro di questi preziosi ed utili ausiliari.Lontani dalle passerelle dove divi e dive fanno a gara a chi ha la pelliccia più lucida e folta, magari anche con l’aiuto di lacche e spray e coperti da morbide sete a mante-nere i ricci ribelli stirati con pannicelli caldi.Laverak e Lewelin quando hanno fissato la

standard del Setter Inglese non hanno mai pensato che un giorno, una parte di questa magnifica razza sarebbe finita per vivere in salotti e sfilato su passerelle sotto i riflettori pur nel pieno rispetto degli standard.Dicevamo di un Raduno di una parte molto significativa dei Setter da lavoro, un esame morfo funzionale importantissimo per la razza che è da questi che almeno in parte continueremo ad attingere i ripro-duttori per coltivare la nostra passione.Sotto l’occhio esperto e vigile del presi-dente SIS Francesco Balducci sono passati in rassegna questi piccoli grandi eroi, be-niamini di una moltitudine di appassionati dei quali una buona parte convenuti con il cuore palpitante per il “rendez-vous del

Setter Day”.Addestratori navigati a ben altre imprese si sono prodigati a presentare al meglio i loro soggetti, qualcuno non uso a ciò e un po’ imbarazzato, qualcun altro vecchio del mestiere mostrandosi un po’ burbero per nascondere un po’ di timidezza, proprie-tari che saltellavano da una parte all’altra del ring per far bella mostra dei loro benia-mini ed il tutto in una cornice di compli-cità e contentezza che i più non riuscivano a mascherare.Per quanto riguarda la parte tecnica del Raduno, la valutazione di una parte im-portante dei soggetti all’eccellenza te-nendo presente che le classi dei soggetti erano solo tre, lavoro maschi – lavoro fem-mine e campioni a dimostrare ancora una volta da quale selezione i soggetti presenti provengono.Al termine i vincitori delle classi presenti sono risultati Desianensis Linux per la classe campioni con 1° ECC; Ecco di Gruma per la classe lavoro maschi con 1° ECC; Desianesis Tebe per la classe lavoro femmine con 1° ECC CAC.L’assegnazione del Best of Bride in consi-derazione delle qualifiche assegnate, è an-data a Desianensis Tebe, giovane femmina distintasi anche per le prove estive.Ci auguriamo che questi raduni abbinati ad importanti prove di selezione possano aiutare a ricercare oltre al cane tipico anche degni rappresentanti del lavoro.

Lidio Riva

Tebe la migliore di razzaFrancesco Balducci alla premiazione

Oltre 40 concorrenti, risultati tecnici notevoli e conferma dei “Desianensis”

Grande successo del Raduno SIS di Campo Felice

I RISULTATI

Classe Campioni

1° ECC. Desianensis Linux

Classe Lavoro Maschi

1° ECC Ecco di Gruma

miglior maschio

2° ECC Eros di Loro Piceno

3° Ecc. Cukas K2

Classe Lavoro Femmine:

1° Ecc. CAC Desianensis Tebe

miglior femmina

2° ECC Desianensis Mila

3° MB TicaBest Of BrideDesianensis Tebe

45

Page 46: I Nostri Cani - novembre 2013-

Il 28 settembre scorso a Chiaravalle (Ancona), grazie alla collaborazione tra il Gruppo Cinofilo Anconitano, la Società Italiana Pro Segugio e il contributo tecnico dell’UNICAM si è svolto un convegno ci-nofilo su “Allevamento e Selezione Canina”. L’ENCI ha dato il suo patrocinio alla mani-festazione, e le parole del presidente Francesco Balducci, presente al convegno, hanno sottolineato l’interesse dell’Ente alla divulgazione dei temi molto impor-tanti e attuali presenti nel programma. Dopo un saluto ufficiale agli intervenuti,il presidente ha lasciato la parola al suo vice, Dino Muto, il quale si è soffermato sull’im-portanza delle linee da seguire per una ci-nofilia sempre più basata su argomenta-zioni tecnico-scientifiche e sulla continua e necessaria modernizzazione dell’ENCI. Il convegno fa parte del programma del nuovo direttivo del Gruppo Cinofilo Anconitano guidato da Gianni Fulgenzi. È stato proprio Gianni, allevatore e giudice, a sostenere con convinzione l’implementa-

Il convegno “Allevamento e Selezione”

Il Segugio e la scienzazione dell’incontro che ha riscosso un grande successo di partecipazione, grazie anche all’impegno di tutti i componenti del Gruppo Cinofilo Anconitano. I Cinofili hanno risposto con grande interesse, la sala era colma di appassionati che hanno ascoltato con grande attenzione i temi trat-tati dai relatori. Gli argomenti del con-vegno, esposti chiaramente dai relatori, sono stati ben compresi dai partecipanti e la speranza è che possano diventare, per la loro importanza, delle vere e proprie linee guide per gli allevatori. Molte le domande da parte del pubblico a sottolineare l’inte-resse dei contenuti. Ospite gradito il pro-fessor Bernard Denis, emerito di Zootecnia dell’Ecole Veterinarie dell’Università di Nantes, con numerosi testi pubblicati sulla zootecnia generale e sulla genetica del cane,membro per 27 anni della Commissione Scientifica della FCI, ed at-tualmente presidente della Commissione Scientifica della SCC francese. Il prof. Denis ha tenuto una lezione dal titolo “La

Selezione Canina oggi:sfide e posta in gioco”, nella quale ha toccato molti dei temi fondamentali della moderna cinofilia quali: 1) La promozione del cane di razza, soffer-mandosi sui frequenti attacchi degli estre-misti protezionisti,ha evidenziato la neces-sità di un grande sforzo comunicazionale per affrontare gli eccessi della selezione: l’Ipertipo e le Malattie Ereditarie del cane.2) L’Incrocio di Ritempra,che bisogne-rebbe sempre evitare di farlo, praticarlo solo in caso di estrema necessità per la razza. Nel caso in cui vi si dovesse ricor-rere, il tutto dovrebbe essere gestito, eventualmente,dalla società specializzata di razza ed alla luce del sole, per poter eventualmente ritornare indietro, in caso di fallimento.3) Qualche consiglio sulle nuove razze in fase di riconoscimento, di cui, però, la FCI è poco incline ad aggiungerne altre, visto già il grande numero di quelle presenti al mondo. La FCI a tal proposito sarebbe più

Da sx Dino Muto, Francesco Balducci, Vincenzo Ferrara, Bernard Denis e Carlo Renieri

Il Simposio, alla presenza del presidente Francesco Balducci a Chiaravalle di Ancona. Le relazioni

46

Page 47: I Nostri Cani - novembre 2013-

propensa al riconoscimento di nuove Varietà di razze preesistenti. 4)Affiancare ai Metodi di Selezione clas-sici, sempre validi, un’indicizzazione dei riproduttori, che rimane molto impegna-tiva da attuarsi presso gli allevatori, e più tardi la Selezione Genomica, basata sulla conoscenza del DNA dei soggetti utilizzati in riproduzione.5) L’Ipertipo Morfologico,vero eccesso della selezione canina,che mette a repen-taglio la salute ed il benessere del cane,fino a farlo considerare un “Giocattolo” e non un animale. Evitare anche la Deriva di al-cuni Ipertipi Comportamentali, ricordan-dosi che la Convenzione Europea della Protezione degli Animali da Compagnia vieta la selezione che porta a compromet-tere la salute ed il bene proprio del cane. L’Ipertipo è una vera deriva per la razza, fatta solo per creare del “nuovo”, bisogne-rebbe sempre lavorare per mantenere il Tipo,e che delle razze ad evolvere dovreb-bero essere solo le attitudini. 6) Il Prof. Denis ha evidenziato: il ruolo importante dei Giudici che, malgrado gli standard,si lasciano sedurre per ciò che è differente (da sottolineare che in Francia Ipertipo = Mancanza di Tipo).7) Il ruolo dei media che, a volte,mostrano al loro pubblico gli eccessi. 8)Il divieto agli Ipertipi di accedere alle premiazioni più importanti.

9) La lotta alle Malattie Ereditarie,(ne esi-stono 600 nel cane), situazione molto pre-occupante per alcune di esse, ricordarsi che esistono molti geni sfavorevoli nel cane, e che l’eccessiva diminuzione della variabilità genetica non può che facilitarne la loro espressione.10) Il ruolo di stalloni molto utilizzati in riproduzione,ricordando che la FCI racco-manda che ognuno di essi non procrei più del 5% delle cucciolate in 5 anni. 11) Orientarsi,senza eccessi, verso la gene-tica molecolare, tenendo conto dei suoi costi importanti e sulla sua vera specificità. In conclusione il Professor Bernard Denis ha raccomandato di mantenere il più pos-sibile una buona Variabilità Genetica nelle razze,rifuggire dall’Ipertipo,sforzarsi di ac-quisire conoscenze Genetiche Molecolari, ma non solo, ricordarsi di attuare sempre i Metodi Classici di selezione e operare sempre con buonsenso per essere un buon Allevatore degno di questo nome. Dopo la lettura magistrale del Prof. Denis il con-vegno è proseguito con la relazione del Prof. Carlo Renieri dell’UNICAM di Camerino che ha avuto come tema “La gestione di una popolazione canina con basso numero di effettivi”, tematica molto presente nell’allevamento italiano ed in-ternazionale che interessa molte razze. Il Prof. Renieri ha spiegato come evitare la Deriva Genetica nelle piccole popolazioni

Platea del convegno, in primo piano il Consigliere Sandro Pacioni

canine,mantenendo una buona Variabilità Genetica al suo interno. La D.ssa Marta Vissani,dell’UNICAM di Camerino,con la relazione su “Effetto della Consanguineità nel cane” ha indicato ai presenti i problemi a cui vanno incontro gli allevatori di cani quando ricorrono all’accoppiamento di soggetti consanguinei: Depressione Genetica e aumento di molte Malattie Ereditarie, dovuto alla Omozigosi gene-rata. Sono seguite due relazioni molto tec-niche: una del Prof. Alessandro Valbonesi, dell’UNICAM, riguardante l’analisi stati-stica di più di 1100 schede di valutazione di Segugi Maremmani su cinghiale per ve-rificare se esistevano collegamenti tra le attitudini alla caccia e alcune variabili della razza; l’altra del Dr. Enrico Fiore con la: “Variabilità Genetica del Segugio Maremmano e del Segugio dell’Appen-nino” un’esperienza derivata dal “Progetto GESEMa” e “GESAP”, studio genetico dell’UNICAM sulla valutazione dei sog-getti della nuova razza da seguita italiana. Un grande ringraziamento ai relatori,ai dirigenti dell’ENCI e ai partecipanti, con la speranza che la collaborazione tra ENCI, Gruppi Cinofili, Società Specializzate e Università possa far decollare ed affermare una moderna ed efficiente Cinofilia nel nostro Paese.

Vincenzo Ferrara

i nostri CaniAnno 59 num. 10novembre 2013

Page 48: I Nostri Cani - novembre 2013-

CLASSIFICHE DEL 5° TROFEO MACCAFERRI

Nei due giorni hanno giudicato Colombo Manfroni, Cortesi, Frangini,

Grasso, Moretti, Neven, Trivellato, Zacco.

24 07 2013 Speciale SABI Bracchi Italiani

1^ batteria 1° CAC R/ CACIT Paco cond. Tognolo

2^ batteria 1° CAC – CACIT Carburo cond. Turci

3^ batteria 1° MB Ascanio dei Sanchi cond. Ravaglia

4^ batteria 1° CAC, Paron dei Sanchi cond. De Cassan

24 07 2013 Libera Continentali Italiani

1^ batteria 1° CAC R/CACIT Blez sp. cond. Nelli

3^ batteria 1° CAC – CACIT Enne sp. cond. Cavara

4^ batteria 1° Ecc., Indian, b.i. cond. Ziron

25 07 2013 Libera Continentali Italiani

1^ batteria 1° CAC – CACIT Giotto di Cascina Croce b.i. cond. Tognolo

2^ batteria 1° CAC R/CACIT Davidensi’s Brenda sp. cond. Nelli

4^ batteria 1° CAC Enne sp. cond. Cavara

25 07 2013 Libera Continentali Esteri

1^ batteria 1° CAC R/ CACIT Troll di Valanidi, eb cond. Scarpinati

2^ batteria 1° CAC Bobo eb cond. Turci

3^ batteria 1° CAC Bianco eb cond. Zanfini

4^ batteria 1° CAC – CACIT Zeta eb cond. Cortesi

Successo di partecipazione e risultati alla due giorni di prove cinofile di caccia pra-tica per razze continentali, il 24 e 25 luglio scorsi, fra le colline bolognesi della vallata del Sillaro. Magnifici e selettivi i terreni di Ca’ Domenicali messi a disposizione dall’azienda Maccaferri.Le stoppie gialle bollenti di luglio si scuri-scono in rime di ombre fresche, verosimili alberghi di selvaggina, ai bordi delle siepi e dei boschetti che spezzano le parabole del terreno, mentre il paesaggio di creta mo-stra la sua eterna precarietà nelle smaglia-ture dell’asfalto della provinciale che porta, una curva dietro l’altra, verso Sassoleone. E’ lì l’appuntamento per la due giorni che annualmente ospita le razze continentali sui terreni dell’Azienda Faunistica Ca’ Domenicali. Millesettecento ettari di ma-gnifico terreno da caccia cacciata, che esige dai contendenti generosità d’im-pegno e d’intraprendenza. Chi viene qui sa che cosa l’aspetta, o lo realizza molto presto, non molto dopo il rituale “minuto” del turno, secondo la didattica senza sconti della selezione dei migliori. Prove di caccia pratica su selvaggina (veramente!) natu-rale, sotto l’egida del Trofeo Maccaferri. Organizzazione del Gruppo Cinofilo Imolese, e collaborazione della SABI, con la scrupolosa regia di Maurizio Agostini, presidente del Gruppo Cinofilo Imolese,

Il Trofeo del Gruppo Cinofilo Imolese

I CACIT del Maccaferricoadiuvato dai due vice presidenti Terzo Galassi e Ambrogio Ragazzini, che hanno svolto anche il servizio di accompagnatori nella gestione di sessioni di fin otto bat-terie. Impegno organizzativo sviluppato su una prova Speciale SABI per bracchi italiani, la mattina di mercoledì 24 luglio, seguita da una prova libera Continentali Italiani la sera dello stesso giorno. Replica la mattina seguente, giovedì 25 luglio, con due prove distinte, una riservata ai Continentali Italiani e una ai Continentali Esteri. Importante la partecipazione delle razze nazionali, nonostante la programmazione in giorni feriali, con 94 soggetti iscritti nei due giorni (primato numerico a Tognolo, che ha presentato undici soggetti il primo giorno e dodici il secondo), ma doveroso riconoscimento a tutti i concorrenti indi-stintamente per l’impegno espresso nel particolare momento stagionale. Per tutti, turni in condizioni di caccia pra-tica a tutti gli effetti. Erbai e incolti alti, ai quali un maggio dovizioso di pioggia aveva tirato la volata, dentro i quali il punto biso-gnava andarselo veramente a cercare con coraggio. Selvaggina con il target di quella nata sul terreno, adusa a difendersi dai predatori di terra e di cielo, quindi quasi mai al pulito in condizioni di facile ag-gancio accademico. Un contesto probante

per mettere in luce la grinta, il senso del selvatico, l’avidità, il mestiere dei cani. E si sono infatti visti cani con adrenalina, con un bel portamento, che hanno bordeg-giato con sagacia (aspetto fondamentale nella caccia pratica, in conseguenza alle caratteristiche di terreno e alle condizioni di temperatura). A dimostrazione del loro valore, il fatto che in non pochi casi il risul-tato è stato acquisito nei richiami, cioè a metà mattina e oltre, ulteriore prova di te-nacia e di prestanza fisica ad onta del caldo incalzante. Ottimo il risultato com-plessivo, in termini di partecipazione e di qualifiche, che ha ripagato il lavoro dell’or-ganizzazione e ha visto premiati sia nomi conosciuti che nomi nuovi. Oltre quello di Tognolo, pieni anche i furgoni di Turci, Scarpinati e Nelli, tutti giunti perlomeno ad una riserva di cartellino iridato. Mattinata dedicata ai bracchi italiani, il giorno 24, con quattro batterie. Ha svettato alla verifica per il CACIT il noto Carburo, che continua a confermarsi all’altezza della situazione, condotto da Adriano Turci. Ma non hanno avuto di che lamen-tarsi gli altri contendenti, che hanno rac-colto CAC e riserve visibili nel box delle classifiche. La libera continentali italiani ha completato la giornata, con altre quattro batterie al via nel tardissimo pomeriggio. Eccetto una batteria finita senza classifica,

Il Bracco Carburo, lo Spinone Enne e il Breton Zeta fra i vincitori del riuscito confronto

Molto alta la partecipazione dei continentali italiani, con 94 soggetti iscritti nei due giorni

48

Page 49: I Nostri Cani - novembre 2013-

le altre hanno avuto

gloria con il CACIT, assegnato in questo caso allo spinone Enne condotto da Cavara, altro noto e rodato binomio nel panorama dei continentali italiani. Peraltro in tutte le tre batterie con classi-fica la qualifica minima è stata l’Eccellente, a dimostrazione del livello in campo. Simpatica la cena conviviale della serata, con finale a base di torta “continentaliz-zata” dall’emblema della SABI, e “interna-zionalizzata” dalla gentile presenza di due cinofili finlandesi, marito e moglie, volati in Italia per visionare alcuni bracchi ita-liani in previsione di un’importazione nel loro Paese. Finale della due giorni la mattina succes-siva, 25 luglio, con otto batterie in campo, quattro di continentali italiani e quattro di esteri. Anche il finale è stato all’altezza del prologo, vedendo assegnati i CACIT per entrambe le categorie (il bracco italiano Giotto, condotto da Tognolo, e la vecchia conoscenza Zeta, breton condotta da Cortesi) e l’Eccellente a tutti i classificati. Fra gli esteri, assolutamente preponde-

rante la presenza dei breton, che confermano il momento d’oro che la razza sta at-

traversando. Un solo kurzhaar in classifica (Zen dei Sette Ducati, condotto da Turci), ma con una presta-zione eccel-lente che gli è

valsa la riserva di CAC. Un giusto risultato ha premiato anche il gio-

vane Vettore (Eccellente il suo breton Brigant), uno dei pochi che entrano ad abbassare l’età media dell’ambiente. Alla fine dei giochi, i fatti confermano che è solo su selvaggina vera e su terreni pro-banti che si riesce a fare quella selezione

che serve al mantenimento e al migliora-mento delle razze canine da caccia. Le aziende che funzionano si riconoscono bene, il loro miglior biglietto da visita è la rusticità della selvaggina. E Ca’ Domenicali, con i suoi selvatici e i suoi terreni, è una bella prova d’esame.Quanto alla disponibilità del l’azienda e di tutto il suo personale, i ringraziamenti sono molto più che di rito. Capacità e cele-rità in primo piano. L’efficienza degli ac-compagnatori è stata veramente grande, anzi di più. Hanno collaborato con dedi-zione e competenza per fare in modo che i concorrenti potessero avere la possibilità di sfruttare il momento. Il tutto filtrato da una cordialità genuina di ruralità di una volta. Impeccabile il lavoro della segreteria del Gruppo Cinofilo Imolese, che ha pilo-tato la manifestazione nel migliore dei modi. Quasi, quasi verrebbe da dire che quella di Ca’ Domenicali è una due giorni così bella che passa… perfino troppo in fretta.

Roberto Aguzzoni

CLASSIFICHE DEL 5° TROFEO MACCAFERRI

Nei due giorni hanno giudicato Colombo Manfroni, Cortesi, Frangini,

Grasso, Moretti, Neven, Trivellato, Zacco.

24 07 2013 Speciale SABI Bracchi Italiani

1^ batteria 1° CAC R/ CACIT Paco cond. Tognolo

2^ batteria 1° CAC – CACIT Carburo cond. Turci

3^ batteria 1° MB Ascanio dei Sanchi cond. Ravaglia

4^ batteria 1° CAC, Paron dei Sanchi cond. De Cassan

24 07 2013 Libera Continentali Italiani

1^ batteria 1° CAC R/CACIT Blez sp. cond. Nelli

3^ batteria 1° CAC – CACIT Enne sp. cond. Cavara

4^ batteria 1° Ecc., Indian, b.i. cond. Ziron

25 07 2013 Libera Continentali Italiani

1^ batteria 1° CAC – CACIT Giotto di Cascina Croce b.i. cond. Tognolo

2^ batteria 1° CAC R/CACIT Davidensi’s Brenda sp. cond. Nelli

4^ batteria 1° CAC Enne sp. cond. Cavara

25 07 2013 Libera Continentali Esteri

1^ batteria 1° CAC R/ CACIT Troll di Valanidi, eb cond. Scarpinati

2^ batteria 1° CAC Bobo eb cond. Turci

3^ batteria 1° CAC Bianco eb cond. Zanfini

4^ batteria 1° CAC – CACIT Zeta eb cond. Cortesi

Breton al lavoro...

CIRCOLO DEL PASTORE MAREMMANO ABRUZZESE

3° CAMPIONATO SOCIALE E TMC (TEST MORFOLOGICO CARATTERIALE)

Parco Saltalbero Loc. Fontemaggio, 25 53040 Rapolano Terme (SI)TMC CAMPIONATO SOCIALESabato 30 Novembre 2013 ore 11:00 Domenica 1 Dicembre 2013 ore 10:00Giudici: John Vullo - Morfologico Giudici: Paolo Damiani - Adulti M, Giovani FFabrizio Bonanno - Caratteriale Giacinto D’Alessio - Adulti F, Giovani MOre 20:30 Cena Sociale presso parco Saltalbero John Vullo - Giovanissimi, Cuccioloni, Cuccioli, Riproduttori, M e F e Gruppi

Recapiti: 334/1012495 348/8525806 Fax 0825/873046 - e-mail: [email protected]

PER TUTTE LE INFO ED ISCRIZIONI AL SITO WEB WWW.CPMA.IT CHIUSURA ISCRIZIONI ENTRO E NON OLTRE IL 17 NOVEMBRE 2013

i nostri CaniAnno 59 num. 10novembre 2013

Page 50: I Nostri Cani - novembre 2013-

Quasi al termine della stagione estiva, ma con un clima tipico delle giornate più cen-trali, 7 settembre, il Club Italiano Epagneul Breton delegazione della Romagna, con il supporto del Gruppo Cinofilo Ferrarese, ha organizzato nel Mezzano una prova su selvaggina naturale in zona DOC ed un Raduno con esposizione, valida per il con-seguimento del titolo di Campione italiano di bellezza.Il Mezzano, si trova in provincia di Ferrara, per raggiungerlo si deve uscire dall’auto-strada al casello Ferrara Sud e si deve pro-seguire per circa 40 chilometri per Porto Garibaldi, con uscita Ostellato, in quei ter-reni immensi, coltivati prevalentemente a pomodori, barbabietola, sorgo da seme e granoturco, sono presenti numerosi fa-giani veramente selvatici, un numero sod-disfacente di quaglie, che vengono fermate solo dai cani con eccelse doti olfattive, al-cune lepri, che in verità non hanno distur-bato molto il lavoro dei cani, ed anatre. Per chi non è mai stato nel Mezzano posso as-sicurare che tutto questo è un vero para-diso per noi cinofili. I terreni lineari, sono intervallati da fossi, che a causa della sic-cità estiva erano quasi asciutti, e hanno permesso di svolgere la prova in maniera agevole anche a coloro che non hanno più gambe giovani.Centoquindici gli Epagneul Breton in prova, e sessantanove quelli in raduno, per un totale di 184 presenze provenienti dalle regioni limitrofe, in buon numero sempre presenti i soggetti toscani, che nonostante il Mezzano sia un terreno difficile, hanno saputo espletare una prova estremamente

valida, per conduzione, preparazione e presentazione, alla “frusta” di Boschi, Marchi, Lapi, Bianucci, Dinelli, Selmi, Tureddi Senior e Junior. Altrettanto validi i soggetti presentati dai lombardi Gianfranco Lanzi, Domenico Riverso, Goffi, Lazzaroni dai romagnoli Adriano Turci e Cortesi, dal marchigiano Giacinti, oltre alla scuderia di Stefano Valcanover, e Odino Turato, e dal ligure Pezzulli e per ultimi, ma non per valore zootecnico, tutti i privati che hanno pre-sentato uno o più soggetti di ottima qualità

ed hanno ottimamente figurato. Come ben si può notare dalle qualifiche e classifiche, purtroppo i risultati ottenuti non sono quelli delle prove disputate in altre località italiane, dove spesso vengono assegnati CAC, 1a Ris. CAC, 2a Ris CAC oltre a numerosi eccellenti. Queste sono prove selettive in cui la presenza di selvag-gina difficile è il motivo per cui i risultati sono non abbondanti, e solo i soggetti di alto valore zootecnico, riescono a distin-guersi in queste discipline.Partenza per le prove all’alba, con accom-

Da sinistra: Ufotto di Val Grossa BOB e Hira di Val Grossa BOS

Centottantaquattro… e lode

Il grande Raduno Breton in Romagna

Partecipazione record nella più grande manifestazione CIEB dell’anno. Le prove. I vincitori

5 migliori soggetti della classe lavoro bianco arancio

50

Page 51: I Nostri Cani - novembre 2013-

I vincitori delle rispettive classi bianco arancio

pagnatori esperti e competenti che ben conoscono il loro mestiere, nessun in-toppo, nessuna lamentela, anche chi non ha avuto la fortuna di raccogliere allori è rimasto soddisfatto, raramente mi è capi-tato di vedere un clima così amichevole, ho potuto notare un buon numero di gio-vani appassionati, e questo è un segno positivo per l’Epagneul Breton e per la ci-nofilia tutta. Dopo le prove, nel primo pomeriggio si è disputato il Raduno di razza, due ampi ring a disposizione dei giudici con com-missari molto pratici, che con destrezza hanno svolto le loro mansioni. Lo stesso Presidente ENCI Balducci Francesco, pre-sente alla manifestazione come Giudice esperto sia nella prova che nella esposi-zione, ha espresso parole di elogio per il comitato organizzatore.Nella classe lavoro maschi bianco arancio, il numero dei concorrenti è stato di ben ventisette soggetti, e questo mi ha fatto ricordare i bei tempi dei raduni del pas-sato. Questo Raduno di razza, per la Delegazione Romagna e il Gruppo Cinofilo Ferrarese, è stato un vero fiore all’occhiello, ma non solo per il numero elevato dei partecipanti, ma per la vera professionalità, sia dell’organizzazione che degli esperti che hanno svolto la loro mansione di Giudice, e per tutti questi motivi ho voluto assegnargli anche quest’anno il titolo del miglior raduno Epagneul Breton dell’anno 2013.Soddisfazione e orgoglio del delegato re-gionale Silvano Marchetti, della brava e instancabile Cristina, segretaria del Gruppo Cinofilo Ferrarese e di Valeria Merighi il Deus ex machina della manife-stazione.

Giorgio Bellotti

PROVA SPECIALE MEZZANO

1° batteria Giudice Mocellin Carlo Gino1 CAC R/CACIT Artù cond. Boschi 2 R/CAC Tommy cond. Boschi

2° batteria Giudice Nurra Pietro 1 Ecc. Ben Ten cond. Bertelli 2 Ecc. Lucio cond. Tureddi Junior

3° batteria Giudice Canovi Omar1° CAC CACIT Dioula de Keranlouan cond. Lanzi 2 Ecc. Axel cond. Riverso

4° batteria Giudice Evangelisti Alessandro

1 Ecc. Gegè cond. Antinori5° batteria Giudice Miatton Silo 1 Ecc. Hulk cond. Armaroli 2 M.B. Edo cond. Selmi

6° batteria Giudice Piva Marco 1 CAC Hop del Cecchetto cond. Lapi7° batteria Giudice Frangini Piero 1 M.B. Gir de Keranlouan cond. Pezzulli9° batteria Giudice Bellotti Giorgio 1 Ecc. Krang cond. Turci 2 Ecc. Fallini’s Ede cond. Gamberini

10°batteria Giudice Cremonesi Luigi 1 Ecc. Zero cond. Cortesi 2 Ecc. Zeta cond. Cortesi

11°batteria Giudice Balducci Francesco /Modonese

1 Ecc. Dadyo cond. Zerbin

RADUNO DI BELLEZZA

MASCHI BIANCO ARANCIO Giudice Giorgio Bellotti

Classe veterani 1 ECC. Migliore di razza (BOB) Ufotto di Val Grossa prop. Danilo Bo

Classe lavoro 1 CAC Gir de Keranlouan prop. Oliviero Merli

Classe libera 1 CAC Triss prop. Luca LanciniClasse intermedia 1 R/CAC Halan prop. Antonino Di Dio

Classe giovani 1 MB Scott di San Mamiliano prop. Attilio Zanetti

FEMMINE BIANCO ARANCIO Giudice Francesco BALDUCCI

Classe campioni 1 ECC. Zara prop. Maurizio Pieroni

Classe lavoro 1 ECC. CAC Heter della Notte di San Lorenzo prop. Massimo Dinelli

Classe libera 1 ECC. Domy des Sources Claires prop. Danilo Bo

Classe intermedia 1 ECC. CAC Hira di Val Grossa prop. Andrea Preto

Classe giovani 1 ECC. Hibea di Val Grossa prop. Andrea Preto

MASCHI ALTRI COLORI Giudice Francesco BALDUCCI

Classe campioni 1 ECC. Hop del Cecchetto prop. Luciano Cecchetto

Classe libera 1 ECC. Argo prop. Erio FrisonClasse lavoro 1 ECC. CAC Noè di San Tommaso prop. Giorgio Bresciani

FEMMINE ALTRI COLORI Giudice Francesco BALDUCCI

Classe campioni 1 ECC. Giosy del Cecchetto prop. Luciano Cecchetto

Classe lavoro 1 ECC. CAC Wiell prop. Emiliano Angeli

Classe giovani 1 M.B. Hiris prop. Antonio Posa

RIG D’ONOREMiglior Maschio e Miglior Soggetto Ufotto di Val Grossa

Miglior Femmina Hira di Val GrossaMiglior Coppia e Miglior Gruppo Allevamento di Val Grossa

Miglior Espressione Breton Zara di Pieroni Maurizio

Trofeo Bello e Bravo Hop del Cecchetto di Guido Lapi

Page 52: I Nostri Cani - novembre 2013-

Proprio così, come abbiamo chiamato e come sono conosciute, sin dalla loro prima edizione, quei rendez-vous di cinofilia montanara. Le classiche tappe di quel trofeo che si svolge sulle “terre alte” del Monte Grappa e del bellunese Col Visentin.Intime comunioni di spiriti: tra uomini e cani, nella fatica di “incontrarsi” con co-torni e forcelli, per un brillio degli occhi, palpitar di cuore e ansimar dei polmoni. Lassù tra rocchette e ghiaioni, spallette di mughi e rododendri in fiore. Una specie di nimbi d’amore per spiriti magni, che noi conserviamo intatti nei nostri sentimenti, da chissà quanti anni…!Aspetti d’una realtà di conferme zootec-niche, così continuamente cercate dalla bella gente di cinofili “operai”, con i loro cani. Ben confortati dalla passione, senza curare eventuali sdegni o inquietudini, a determinati “grigiori”, propinati da certe nuove regole, fin troppo stentate nel capire i loro “perché!!Trascurando un qualsiasi dire retorico, ma in modo allusivo, una parte di “cuore ulce-rato”, ci siamo ritrovati anche quest’anno, lo scorso 31 agosto, su al Grappa, “al Buso de la Bala” punto di partenza per i 38 con-correnti, di quella prima “gemella”.Uomini e appunto cani, divisi in due bat-terie, tutti insieme nei loro compiti, a di-stinguere l’essenza di fare zootecnia, senza pensiero ai mezzi scopi. Ben lungi di barat-

“Saladini” sul Grappa

tare la cinofilia di “fatica”, a quella dei “con-sumi” che fa tanto moda. Veri e propri omaggi alla loro anima montanara, onde condividere intimità e ammirazione a quelle perle vintage della bella storia delle “gemelle”.Diverse le recite talentuose, confronti di valida evidenza; magari un po’ “rugginosi” nei loro stili di razza, ma molto ben oliate e lucidate le loro azioni di venatorietà. Al di là dei vecchi noti, un ristretto trend di gio-vani per prossimi profili di realtà.Giusta la presenza di galli e cotorni, in au-mento quest’ultimi, anche se poi al tirar di conto e terminati i turni, i qualificati sa-ranno molto limitati. Nella prima batteria che “correva” in Val Vecia, da riconoscere i debiti con la fortuna per la Ginevra e la Luna setter di G. Bravaccini, il Gregor e Carl setter di D. Pensa, il Biro altro setter, di Frattini, insieme alla Cora di Pederiva. Soggetti portati a lunghi richiami, andati però in bianco con l’incontro! In questa batteria, nessun classificato, solo un meri-tatissimo CQN. al setter Roy di Pederiva. La seconda batteria che aveva da esplorare alture e vallecole de La Cavareta, tanta va-lida abilità e generosità di alcuni cani, che si provarono a flirtare con galli e cotorni. Podio per il setter Brek di U. d’Alessandris, con Eccellente, dopo un lavoro esperto su vecchio forcello. Quindi il CQN. a Dik altro setter di d’Alessandris che dopo un ben

valido turno, ferma gallo ma al frullo rin-corre.Eccoli, il giorno dopo 1° settembre, i cani dei monti e la loro ristretta “tifoseria” cino-fila, al bellunese Nevegal con davanti il Col Visentin. Sono in 39 con i loro conduttori, quest’ultimi dalla solita “aria di laicità”. Pronti ad affrontare quei percorsi di fatica, stigmatizzando e valorizzando quel genere di prove.Come sempre tante le speranze sin dai primi turni, anche se nuvole e pioggia prendevano in possesso la montagna. Nella prima batteria, protagonisti con buone attitudini, i più ponendo in evi-denza “sostanza” cinovenatoria senza “zampognare”. Tempo che va al meglio, la presenza dei selvatici a consolarci. I primi sorpassi, due occasioni dopo aver avertito e non chiuso con ferma valida. Di qualità il turno del Mansis Show, setter di d’Alessan-dris, già noto nell’ambito per le sue qualità e funzionalità, ben sicuro nel realizzo su vecchio forcello, merito con l’eccellente. Seguito dal Nortung, altro setter, condotto da A. Bonzi, ferma utile nel turno di ri-chiamo. Ecco il Blek setter di G.Caldinelli, al terzo scaleo della classifica. Quindi, bella novità, tra i qualificati il pointer Arù, per la gioia del suo giovane conduttore G.Fantino. Tutti meritevoli dell’eccellente.Anche nella seconda batteria, un buon comparto di soggetti a coniugare la valida nota richiesta. Ecco le prime presenze di inferni e divinità come sono i cotorni. E subito in paradiso la setter Ginevra di G.Bravaccini, con ferma valida su detti selva-tici. Più sotto, a lato del ghiaione, ferma in sicuro atteggiamento, il giovane e interes-sante setter di D. Pensa, il Gregor, sempre su cotorni. Comunque sarà l’esperta e ve-terana Cora, del tipico duo Vacca-Virano salire al primo posto di quella classifica, con l’eccellente. Meritato nel turno di ri-chiamo, dopo un lavoro degno di nota e ferma utile in posizione difficile su gallo.Relazioni ben esaurienti e anche convin-centi, tutto senza intrecci di parole a spie-gare pieghe di turni: comportamenti e anche emozioni a quel cenacolo ristretto di cinofili montanari, pronti a condividere senza pedanterie varie i giudizi dati dopo illavoro dei loro cani, dalla giuria: A. Bortot, B. Basso, P. Frangini, A. Lavacchielli e GC. Trivellato.Per noi, sempre nuove lezioni ed espe-rienze, con motivi di riflessione, raccolte durante quei due giorni di prove. E “come Lazzari increduli”, ribaltando l’età, ancora una volta siamo risaliti erte e ghiaioni delle amate “Gemelle”, assieme ai cari amici della cinofilia delle terre alte, non importa se pesanti nei muscoli, di sicuro ben leg-geri dalla passione, a recitare uno spartito di sensazioni riservate semplicemente al nostro vissuto.

Gian Carlo Trivellato

Tanti galli e cotorni, in evidenza gli atleti di Bravaccini e d’Alessandris

Cominciati i confronti per

il “Saladini”

52

Page 53: I Nostri Cani - novembre 2013-

Di solito, per questa manifestazione, ini-ziavo con i ringraziamenti ed il plauso al Trofeo Internazionale in palio, ma quest’anno, per motivi che non devono essere oggetto di cronaca, e stato asse-gnato in una finale designata in Francia.Ma un “Trofeo italiano” che emigra al di fuori del suo concepimento naturale e per un puntuale riferimento, ne perde identità e spirito, ma questa rimane mia opinione personale, e non voglio perdere le spe-ranze che si ritorni alla continuità con grande rispetto di tutti. Confermerebbe che la passione sa supe-rare ogni ostacolo ed aggrega tutti noi vi-sionari e sognatori amanti della montagna e della sua fauna pennata, fatta volare dai nostri amati “puntatori” a quattro zampe.Ritornerebbe onorata la memoria del Prof. Montesano in quel luogo naturale dove lui esercitò pura cinegetica alpina, e qui mi taccio.Lo staff Trentin,Minniti, Dellavalle, come sempre si è mostrata all’altezza a 360°, e ospitalità e competenza è sempre da massima qualifica.Piacevole compagnia degli Esperti Cortesi con Signora e Gaggero.Di soddisfazione la partecipazione e la qualità dei cani, quest’anno presenti anche gli spinoni.Il numero degli incontri ci ha, come sempre, ripagato della fatica. Tanti in-contri, la media di 10 per batteria, par-lando sempre di quelli utilizzabili.

Vella conquista la ThuileMa come sa chi ama e partecipa a queste verifiche zootecniche, terreni e selvatici non consentono vita facile ai mediocri. Qui non basta la fortuna, ma marcate de-vono essere passione, polmoni/cuore ed audacia, ed un collegamento naturale che non deve essere difettoso.Anche chi conduce o giudica non deve es-sere refrattario alla fatica.Ma lassù tutto ti appaga, il fragoroso frullo di un gallo, ancor più sotto ferma di un cane, ti fa un’iniezione di adrenalina e ti porta a dimenticare i quotidiani surro-gati…Da rappresentante di Club, oltre alla sod-disfazione globale provata per la comples-siva qualità dei cani, plaudo ai tanti Kurzhaar presenti, ai risultati acquisiti ma anche al coraggio di mettersi in gioco dei proprietari.

Giuliano e Faggio sono veterani, ma Giancotti, Affo e Villa Elena sono stati una piacevole presenza con soggetti che hanno dimostrato di poter competere anche in questa difficile disciplina.Giuliano vedere classifiche, Faggio ci ha fatto sperare in un incontro con una inec-cepibile prestazione e richiamo di Rubin Di Apollo, Giancotti con Luther della V.di Rem, Pradellinensis Pedro e Hux Mourinhio del Cakic non ha avuto fortuna ma ha mostrato soggetti validi, Elena Villa con il suo Junus V.D. Himmelsliter, non ha avuto fortuna, a fine turno una gallina si è voluta palesare prima che Junus riuscisse ad inchiodarla.Da neo Campione del mondo a squadre di S.Uberto ha voluto cimentarsi in questa dura disciplina. Complimenti Elena!

Con Claudio Trentin e Minniti si sono aperti tanti interessanti discorsi che mi auguro diventino progetti, e per mia esperienza quando si ha a che fare con persone serie e competenti e volente-rose i progetti diventano realtà.Domenica a fine prova tutti ospiti, e qui sono entrate in ballo le Signore, una colazione sul campo con stuzzicanti e gustosi prodotti locali.Relazioni con risultati zootecnici, pre-miazione, un simpatico e sportivo omaggio artistico di Verducci, le pre-miazioni e tutti ad abbuffarci.Grazie Gruppo Cynophile de la Vallè !

Giancarlo Passini

Nella foto gli organizzatori, la giuria e il vincitore Giuliano Antonio con Vella di Kantante

CLASSIFICHE

7/9 Giudici Cortesi/Passini

1° ECC. GUES Du B.Courcol EB cond. Pozo

2° MB ELLA De la Gambara EB cond. Garcia

Giudice Gaggero

1° CAC – CACIT - VELLA DI KANTANTE K

Cond. Giugliano

2° ECC. ORIONE BI cond. Verducci

8/9 Giudici Passini/Cortesi

1° MB BELLA DI KANTANTE K. Giugliano

Giudice Gaggero

1° ECC. GUESS du b.Courcol EB cond. Pozo

2° ECC. ETEL du b. Courcol EB cond. Pozo

Cani ben preparati, terreni difficili per una prova esaltante

Confronti di continentali in Francia

53

Page 54: I Nostri Cani - novembre 2013-

succ

essi

est

ero

54

Inviare a [email protected] essere inseriti nella rubrica SUCCESSI ALL’ESTERO occorre aver conseguito questi risultati:

ESPOSIZIONI INTERNAZIONALI Best in show: 1°, 2°, 3° classificato

Raggruppamento: 1°, 2°, 3° classificatoRADUNI E SPECIALI DI RAZZA: BIS: 1°, 2°, 3° - BOB-BOS

1° classe campioni, libera, intermedia, lavoro, giovani, veteraniDAL NUMERO DI APRILE VERRANNO PUBBLICATI SOLO I RISULTATI OTTENUTI NELL’ANNO 2013Indicare: nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario.

Le inserzioni incomplete, verranno cestinate.

RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI

GINGER WOLF LUPI DI MONTEMORELLOCane Lupo CecoslovaccoExpo di Innsbruck 11/8/132° classificato gruppo 1Giudice P.Harsany All. e pr. Allev. Lupi di Montemorello

AKHIRA UT’N DUVELSMOORHovawartSpeciale di Innsbruck (A) 11/8/13Cl. Lavoro CACA - CACIBGiudice Sigrid Dartin Entermann Allevatore Sonja GrommèProprietario Cinzia Biacca

CORLEONE DEI BOIONIBoxer Expo di Meisdorf (D) 7/7/13 2° classificato Best in ShowGiudice Barbara MuellerAllevatore e proprietario Bruno Zilli

CHANTISMERE CHATAHOOCHEECavalier King Charles SpanielSpeciale CKCS di Praga (CZ) 29/9/13 CAC 1° classificato cl. Intermedia Giudice Anthony Allcock Allevatore Michael Hegarty Proprietario M. Bindelli e S. Ferrari

GOLIATH DEL CASTELLO DELLE ROCCHE Alano nero Camp.to Club di Zbraslav ( CZ) 17/8/131° ECC cl. Giovani - JCACGiudice M. Václavík Allevatore Alberto Malaguti Proprietario Jan Celakovsky

BECLAU BRUS LEEKerry Blue terrierExpo di klagenfurt 2/6/131° classificato gruppo 3Giudice Elfriede Heidecker Allevatore e proprietario Allev. Beclau

Page 55: I Nostri Cani - novembre 2013-

i successi all’estero

55

FOGGY WOLF LUPI DI MONTEMORELLOCane Lupo CecoslovaccoExpo di Innsbruck (A) 10/8/131° classificato gruppo 1Giudice M. Urosevic All. e pr. Allev. Lupi di Montemorello

AUDREY BERNESI DAL PIEMONTEBovaro del BerneseRaduno KBS di Versoix (CH) 1/9/13BOSGiudice Sharon C. Smith Allevatore e proprietario Catia Mellica

EDMOND DANTES DEL CASTELLO DELLE ROCCHEAlano arlecchino Camp.to Club di Zbraslav ( CZ) 17/8/131° ECC cl. CampioniGiudice J. Hodan Allevatore Alberto Malaguti Proprietario Ferdinand Rezek

GULLIVER DEL CASTELLO DELLE ROCCHE Alano arlecchinoCamp.to Club di Zbraslav (CZ) 17/8/13 1° CAC cl. IntermediaGiudice J. Hodan Allevatore Alberto Malaguti Proprietario Roger Ibarra

DIAMANTE DELLA BAIA AZZURRA Alano fulvoEuropea di Ginevra (CH) 31/8/133° classificato gruppo 2Giudice S. Sinko EU.D.D.C. di Evora (P) 15/9.131° ECC cl. GiovaniGiudice J.F. Martin National d’Elevage di Neuvic (F) 22/9/131° ECC cl. GiovaniGiudice H. Fishbach (D)Allevatore Patrizio DonatiProprietario F. Ottaviani

DAL RIZZO NEW JERSEIAlaskan MalamuteNationale D’Elevage France 15/9/131° CACS BOBGiudice Sheila Balch Allevatore Mirko RizziProprietario Mirko Rizzi

Page 56: I Nostri Cani - novembre 2013-

i successi all’estero

56

SHIBUMI DEL BIAGIO & GENKI GO DEL BIAGIOShiba InuExpo di Ginevra 29/8/131° classificato BIS CoppieGiudice M. Forte Allevatore e propr. Allev. Del Biagio

UNFORGETTABLE VISION FRA DET GAMLE KEJSERRIGE Boston TerrierEvergreen Kennel Club Colorado (USA) 8/9/13BOSGiudice Richard V. MillerCheyenne Kennel Club Dog Show Wyoming USA 1/9/13 BOSGiudice Alice M WatkinsAllevatore proprietario Loris Seno

FIONA DEL CASTELLO DELLE ROCCHE Alano nero Camp.to Club di Zbraslav ( CZ) 17/8/13 1° CAC cl. Libera -Giudice M. Václavík Allevatore Alberto Malaguti Proprietario Roger Ibarra

DAL RIZZO INDIPENDENCE DAYAlaskan MalamuteNationale D’Elevage France 15/9/131° CACS BOSGiudice Erna HartveldAllevatore e proprietario Mirko Rizzi

KOLLAPS MARATS DOD IGreyhoundExpo di Rovigno ( HR)1° BIS JunioresGiudice Nataša Blanuša Allevatore e proprietario Allev. Kollaps

ZAPATERO DELLA BAIA AZZURRAAlano fulvoEU.D.D.C. di Evora (P) 15/9/133° classificato Best in ShowAllevatore Patrizio DonatiProprietario C. Goncalves

ARMAGEDDONWeimaraner p/lEuropea di Ginevra (CH) 30/9/133° Junior Gruppo 7 Giudice Fred Peddie Allevatore e propr. Simone Superbi

Page 57: I Nostri Cani - novembre 2013-

i successi all’estero

57

GIOBALDI YSATISWhippetExpò di San Marino doppio CAC Moldavia 15/9/13CAC, BOBGiudice Agabeyli Z. (Aze)Allevamento GiobaldiProprietario Conforti Mauro

ANNIEBologneseSTELLE ITALIANE EUROPEA DI GINEVRACl. giovani ECC JBOB Giudice Espen EnghAllevatore La Signora dei Cento CaniProprietario Berto Antonella

NO MORE TO SAY DEI FIOCCHI ROSSI Yorkshire Terrier Expo di San Marino 5-6-7/7/13CAC1 Moldavia-Azerbaijan CAC cl interm.CAC2 Moldavia-Azerbaijan CAC BOSGiudice Zaur Agabeyli-Rafael Malo AlcrudoAllevatore Anna ConfaloniProprietario Alessandra Battisti

ADAM DELLA PRINCIPESSA DEL MONTE INGINOHENEA DELLA PRINCIPESSA DEL MONTE INGINOEVELINA DELLA PRINCIPESSA DEL MONTE INGINOLagotto romagnoloExpo San Marino 5/7/13 Moldavia/Azerbaijan2° classificato Gruppo 8Giudice Schill R. Allevatore e propr. Roberto Petroni

OLIMPIODORO-N DEI MONTI DEL KERATONAlano neroNational d’Elevage - Neuvic (F) 22/9/131°ecc cl. Campioni Campione di Club Francese 2013Giudice Sig. DuboisAll. Carla Carletti - All. “dei Monti del Keraton”Pr. Ivo ingraffia - All.to “Bigulla”

MOONLIGHTFIRE PAPRIKAChihuahuaRaduno Austria Specialty di Tulln 28/9/131° classificata Best in ShowGiudice Gerda Bolter Allevatore e propr. Leandro Sommella

Page 58: I Nostri Cani - novembre 2013-

i successi all’estero

58

SKAR DELL’ETRURIA 2000 Beagle Raduno di Saltzburg (A) 27/4/131 ecc. cl. Giovani BOS Giudice Bayersdorf, Allevatore Paolo PieracciProprietario Paola Nuciari

KOLLAPS HOTEL BEDROOM WhippetExpo di S Marino, 5/7/132° classificato Best in Show Giudice Volinets S Allevatore e proprietario Allev. Kollaps

KOLLAPS SKRIKGreyhoundExpo di Varazdin (HR)1° BIS JunioresGiudice Vija Klucniece Allevatore Allev. KollapsProprietario Silvio Ramik

MIYUCHIYO L’OMBRA DELLA LUNAShibaExpo di Oberwart (A) 13/7/133° classificato gruppo 5Giudice Horak Karel Allevatore allev. L’Ombra della LunaProprietario Giovanni Peditto

EZECHIELE OLIM PALUSCane Lupo CecoslovaccoRaduno di Freudenberg Am Main 3/8/13 (D)1° CAC classe Ch. VDH BOSGiudice Daiva Rmaityte Allevatore Simona CoriddiProprietario Claudia Paolini

DANCING IN THE DARK DELLA BAIA AZZURRAAlano neroEU.D.D.C. di Evora (P) 15/9.13Giudice P. Moonfort 2° Junior BISNATIONAL D’ELEVAGE NEUVIC (F) DEL 22.09.2013Giudice A. Dubois (F)1° ECC. in classe giovani - giovane campione di clubAllevatore P. DonatiProprietario C. Goncalves (P)

MARILYN MONROE DEGLI ANGELI ROSSI Setter Irlandese RossoWorld Gundog Show Budapest 17/5/131° CACJ Migliore FemminaGiudice Alenka PokornAllev. e propr. Allev. degli Angeli Rossi

Page 59: I Nostri Cani - novembre 2013-

i successi all’estero

59

BUCEFALO DELLA BAIA AZZURRAAlano bluNATIONAL D’ELEVAGE NEUVIC (F) DEL 22.09.20131° classificato in cl. Campioni - CAMPIONE DI CLUB FRANCESEGiudice I. Penas (E)Allevatore P. DonatiProprietario F. Ottaviani

ZARA DEL PIERVEZZwergpinscherRaduno PSK KSA di Messkirch (D) 7/9/13 1° BIS giovani femmineGiudice Ernst Theisen (D)PSK KSA di Messkirch (D) 8/9/13Miglior GiovaneGiudice Ernst Theisen (D)Allevatore Allev. del PiervezProprietaria Elena Spena

IGOR DEL PIERVEZZwergpinscherRaduno PSK KSA di Messkirch (D) 7/9/13 BOBGiudice Giovanni Mosca-Tenna PSK KSA di Messkirch (D) 8/9/13CAC cl. CampioniGiudice Giovanni Mosca-Tenna (I)Allevatore Allev. del PiervezProprietario Luca Noris

MR MARLON BRANDO DEGLI ANGELI ROSSI Setter Irlandese RossoBundessieger a Tulln il 28/9/131 ECC Junior Bundessieger Winner Giudice Sebastian LuxAllev. e propr. Allev. degli Angeli Rossi

CAMPARIS HOLLYWOOD HILLSYorkshire TerrierSpeciale di Bensheim (D)18/8/13 1 E J-BOBGiudice Morgan Granander Allevatore Markus AckermannProprietario Patrizia Casadei

KISSES OF THE GOLDEN GIRL DEL CEPPO ROSSOChow ChowRaduno Clubsieger di Wangen An Der Aare (CH) 31/8/131ª cl. Inter. CAC BOBGiudice Jutta Mayer Raduno Camp.to Tulln (A) 29/9/131° CAC BOB Giudice Gillian ClaxtonAllevatore Siro BaruffaldiProprietario Francesca Caliari

Page 60: I Nostri Cani - novembre 2013-

60

i successi all’esterosu

cces

si it

alia Inviare a [email protected]

Per essere inseriti nella rubrica SUCCESSI IN ITALIA occorre aver conseguito questi risultati:

1° classificato del Raggruppamento, compresi Coppie e Gruppi,

in Esposizioni Internazionali in Italia.1°, 2°, 3° classificato del Best in Show generale

DAL NUMERO DI APRILE VERRANNO PUBBLICATI SOLO I RISULTATI OTTENUTI NELL’ANNO 2013Indicare: nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario.

Le inserzioni incomplete, verranno cestinate.

RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI

JACK DANIEL’S DI SAN MARTINO DELLE SCALE Jack Russell Terrier Expo di Santa Giusta (OR) 25/8/131° classificato gruppo 3 Giudice Ferdinando Asnaghi Allevatore San Martino delle Scale Proprietario Raimondo Piga

BECLAU BRUS LEEKerry blue terrierExpo del Canavese 15/9/13 2° classificato Best in ShowGiudice Enrico AdinolfiAllevatore e proprietario Allev. Beclau

BORDERBAY KIWIBorder Collie Expo di Bled (SLO) 15/6/133° classificato gruppo 1Giudice Ferdinando AsnaghiExpo di Bled (SLO) 16/06/133° Best In ShowGiudice Brenda Bambury (UK)Allev. e propr. Allevamento Borderbay

CLEMENTINE CHERIE EWIMARK RAKOWNIABull Terrier Inglese Expo di Koper (SLO) 5-6/10/13 3° classificato gruppo Giudice Malgorzata Wieremiejczyk Allevatore Ewimark RakowniaProprietario Elisa Poletti

MINABologneseExpo di Koper 6/10/132° BIS VeteraniGiudice Tomasz Borkowski Allevatrice Monica Olivieri Proprietaria Barbara Cenedese

ART A’ ROCHELLE DEI CASOLARIGolden RetrieverRaduno Camp.to di Gloucestershire (UK) 2/7/13 1° Prize Special Working ClassGiudice C. E. ZinggAllevamento Allev. dei CasolariProprietario Allev. Granroche

Page 61: I Nostri Cani - novembre 2013-

i successi in italia

61

AKASHA BANANA SPLITBassethoundExpo di Oristano 25/8/133° classificata Best in ShowGiudice Rafael Malo AlcrudoAllevatore Teresa Elvira SecciProprietario Antonella Bonacossa

GOLOUBET DU RUOET DEL WANHELSING Bassotto Kaninchen p/d Expo di Trieste 7/4/131° classificato gruppo 4Giudice Miograd VretencicAllevatore e propr. Allev. Wanhelsing

HANGERBELL DESIRÈIrish Terrier Expo di Palermo 9/6/131° classificato gruppo 3Allevatore Hangerbell KennelProprietario Giuseppe VirgaGiudice Sonia Pagani

DISTRUZIONE FINALE BLUEPastore scozzese p/l17 marzo 2013 Expo di Modica 17/3/131° classificato gruppo 1 Giudice Gianercole Mentasti Allevatore e proprietario Marco Alessandro Miccichè

ARTAIGA’S MY LITTLE BUDDHASamoiedoExpo di Rende 26/5/131° classificato 5 gruppoGiudice Sonia Falletti BellanAllevatore e propr. Allev. Artaiga’s

PUKAWIDGEE BUSH ROMANCEBorder CollieExpo di Roma 5/10/131° classificato gruppo 1Giudice Anna AlbrigoAllevatore A.L. HouldenProprietario Allev. Story Rex

DRAGONJOY SONNY CORLEONEWelsh Corgi PembrokeExpo di Ivrea 15/9//131° classificato gruppo 1Giudice L. SuncicaAllevatore e propr. Allev. Dragonjoy

ARES GOOD SIDE & ABLAZE WITH LIGHTPastore Scozzese p/lExpo di Pisa 8/6/131° BIS CoppieGiudice P. Asensi PeinadoAllevatore e propr. Fontanelli Marco

Page 62: I Nostri Cani - novembre 2013-

66

Associato alla

Unione Stampa Periodica

Italiana

ORGANO UFFICIALE DELL’ENCIEnte Nazionale della Cinofilia Italianan. 10 novembre 2013 – Anno 59°

DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari

UFFICIO STAMPA E PUBBLICHE RELAZIONI:Rodolfo Grassi

REDAZIONE: Renata Fossati

PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano

HANNO COLLABORATO: Roberto Aguzzoni, Sergio Anconetti, Giorgio Bellotti, Raffaele Bruno, Gaetano Caldarone, Luigi Corna, Vincenzo Ferrara, Rodolfo Grassi, Massimo Inzoli, Anna Pasqualetto, Giancarlo Passini, Daniele Pozzi, Lidio Riva, Mario Rocchi, Roberto Stevanella, Anna Gioia Taucci, Gian Carlo Trivellato, Sara Venturelli, Barbara Vezzani, Antonio Zappaterra

ENCI IN INTERNET: www.enci.it informazioni: [email protected] soci: [email protected] segreteria: [email protected] genealogico: [email protected]: [email protected]

prove: [email protected]

redazione: [email protected]: [email protected]

REDAZIONE, PUBBLICITÀ:20137 Milano - Viale Corsica 20Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323

IMPAGINAZIONE GRAFICA:Studio DOD design - Massa Lombarda (RA)

STAMPA:Rotolito LombardaVia Sondrio n° 320096 - Seggiano di Pioltello (MI)

SPEDIZIONE PER L’ITALIA E PER L’ESTERO: Rotolito LombardaVia Sondrio n° 3 20096 - Seggiano di Pioltello (MI)

La quota associativa dei Soci Allevatori è pari a euro 51,65 e dei Soci Aggregati a euro 5,00; ai soli fini postali, euro 2,00, sono da considerarsi quale quota di abbonamento alla rivista.

La Direzione non si assume alcuna responsabilità sulle inserzioni pubblicitarie inoltrate senza bozzetto, sulle quali, peraltro, si riserva di operare eventuali tagli al testo, compatibilmente con lo spazio prenotato. Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La responsabilità per i contenuti e le opinioni espresse negli articoli pubblicati è esclusivamente degli autori

In copertina: Rhodesian RidgebackBashaAllevatore e proprierario Sara Venturelli Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639

Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente

avuto l’onore di ospitare le finali dei Campionati Europei.I mondiali Skyhoundz si sono tenuti il 29 /9/13 a Chattanooga, Tennesee. Qui, le gare si dividono in diverse categorie: Sport (solo distance/accuracy), MicroDog (cani fino a 40cm o 12kg) e Open (combinata fra due round di free-style e distance/accuracy).La categoria Open fino al 2012 era sempre stata aggiudicata a dei team pro-venienti dagli Stati Uniti, Matteo e Flower sono il primo team internazionale a con-quistare il titolo Mondiale Skyhoundz nella categoria massima. Matteo Gaddoni, 34 anni, di Forlì ha re-cuperato Flower, una Border Collie di 4 anni, da una situazione familiare non fe-lice circa tre anni fa. Il loro allenamento è divertimento, gioia di stare assieme e di condividere questa passione per il fri-sbee. L’allenamento consiste in parti di preparazione atletica per la resistenza e per la coordinazione nei salti e di una parte di costruzione di esercizi e figure con il disco che poi si combinano as-sieme in quella che viene chiamata rou-tine: una sequenza fluida di 120 secondi di gioco ad alto ritmo. Dall’altra parte il conduttore si allena moltissimo per es-sere preciso ed accurato nel lancio dei dischi. Un vero e proprio sport per en-trambi i componenti del team!

Matteo e Flower campioni mondiali col frisbee

Per la prima volta un binomio italiano ha conquistato il titolo di Campione di la-voro in acque tedesche. Sul podio dei vincitori Claudio Cazzaniga addestratore ENCI responsabile del Centro forma-zione cani da lavoro a Lecco. Ha vinto a Duisburg, in Germania, una difficile prova insieme a Batistuta, Labrador di cinque anni. La prova si svolge su cinque esercizi di cui due obbligatori e tre ad estrazione. Fra gli obbligatori il recupero di un figurante mediante salvagente par-tendo da un gommone, l’apporto di una cima da riva ad un gommone posto a 25 metri. Il binomio ha conquistato il terzo posto e il titolo ad appena cinque punti dal binomio di Lussemburgo risultato trionfatore. Con la vittoria Claudio Cazzaniga è il primo italiano a salire sul podio e Batistuta il primo cane non terra-nova a vincere.

Claudio Cazzaniga e Batistuta

Batistuta Labrador nero nuota e vince in Germania

Sono italiani i nuovi Campioni mondiali di discdog, un sport cinofilo poco cono-sciuto, molto divertente da praticare e spettacolare da vedere.Nato verso la fine degli anni settanta, vanta un circuito molto ampio di gare di selezioni per accedere alle finali Europee e Mondiali. In Italia la disciplina è in no-tevole espansione, e quest’anno abbiamo

Page 63: I Nostri Cani - novembre 2013-
Page 64: I Nostri Cani - novembre 2013-